PROVATO DA VOI La macchina è stata valutata dopo 40mila balle prodotte BIG BALER KRONE BIG PACK 1290 HDP II XC di Ottavio Repetti «Q uel che mi stupisce è che una ditta, pur avendo già la macchina con la maggior densità di pressatura al mondo, ne faccia una ancor più performante». Maurizio Brini non è l’ultimo arrivato, quando si parla di presse. In casa Dimensioni imponenti per una pressa che, nella foto, è agganciata a un 8335 John Deere. 30 Il Contoterzista ( n.1 gennaio 2015 ) ne ha quattro, tutte big baler, che sfornano, in media, quasi 50mila balle l’anno. Raccoglie circa 3.500 ettari di paglia, un migliaio di ettari di stocchi e 500 circa di medica e foraggi vari. Parlare con lui della nuovissima Big Pack Hdp II XC a otto legatori della Krone, dunque, è doppiamente interessante: perché abbiamo davanti un esperto del settore, profondo conoscitore di questo tipo di macchine, e perché Brini, la Big Pack a otto legatori, l’ha già usata per due stagioni: nel 2013, quando era ancora un prototipo, vi fece 16mila balle e l’anno scorso, con il modello definitivo, ne produsse altre 24mila. Quarantamila pezzi in tutto, sebbene su due macchine: sono numeri che certe presse fanno nel corso della loro vita. Qui a Mordano, frazione di Imola (Bo), no: le macchine raggiungono quota 100mila nel giro di sei o sette anni al massimo, dopodiché sono sostituite. La nuova Krone Big Pack Hdp II XC a 8 legatori, novità assoluta per il nostro paese, provata per voi nell’Imolese. Un test doppio Inutile dire che protagonista della nostra prova in campo di questo numero è appunto la nuovissima Big Pack, proprio quella macchina che Krone ha costruito – sono parole del contoterzista – per migliorare ulteriormente un record che era già suo, ovvero quello delle balle più pesanti. Siccome nel 2013 Brini aveva acquistato un’altra produzione assai recente di Krone, la Big Pack Hdp Xc High Speed, dedicheremo spazio anche a quest’ultima, vecchia di due campagne e con all’attivo circa 35mila balle. Iniziamo, anzi, proprio PROVATO DA VOI I PREGI + + + + 1 I DIFETTI Elevatissima densità delle balle Produttività molto alta: 80 balle all’ora con la prima Big Pack, ancora di più con la nuova versione (1) Sistema di trasmissioni che evita ingolfamenti e non richiede la sostituzione del bullone di sicurezza Sistema anti-ingolfamento che ritarda l’avvio del pick-up (Hdp a otto legatori) (2) 2 da qui. Si tratta della big baler da 45 colpi al minuto, nata per pareggiare la concorrenza che era ormai passata a questa frequenza di pressatura. «L’abbiamo acquistata nella primavera del 2013, giusto un anno prima che uscisse la nuova. Nella prima campagna ha prodotto circa 20mila balle, suddivise tra paglia, medica e stocchi di mais e soia. Lo scorso anno, invece, abbiamo usato un po’ di più la Big Pack Hdp II e dunque la “vecchia” macchina ha fatto circa 15mila pezzi», racconta Brini. Al quale lasciamo la descrizione delle componenti principali. Raccolta. «Per cominciare abbiamo un raccoglitore senza camme, con cinque porta–molle, aiutato da un contro-rotore che facilita l’introduzione del prodotto in caso di andane abbondanti». Il sistema, 1 2 - Sensore di umidità scarsamente efficiente (3) Necessita di avviatore idraulico per il volano da 600 kg Elevato assorbimento di potenza: occorrono almeno 250 cv per la Big Pack Hdp tradizionale, oltre 300 per la versione a otto legatori Il canale di pressatura allungato di 80 cm è uno dei segreti dell'alta densità delle balle Krone. 3 chiamato Easy Flow, grazie all’assenza di camme e al ridotto numero di parti in movimento può ruotare a una velocità maggiore del 30% rispetto a un raccoglitore standard, accelerando quindi il lavoro e migliorando la produttività oraria. Per evitare danni da intasamento è dotato di una frizione di sicurezza sul cardano. «La scelta di montare frizioni in luogo dei bulloni di sicurezza è una delle cose che mi piacciono di più della Big Pack. Ne troviamo sei: oltre che sul raccoglitore, sono sulla trasmissione e poi sul rotore. La frizione, in caso di sovraccarico, scollega il moto ed evita rotture delle parti meccaniche. Lo stesso farebbe il bullone di sicurezza, con la differenza che ogni volta andrebbe sostituito. Con la frizione non ci sono questi problemi; si ha soltanto lo svantaggio di un 3 maggior costo di manutenzione». Subito dietro al raccoglitore troviamo il rotore, da 55 cm di diametro che, fa notare Brini, ha una velocità di 150 giri al minuto, al pari del pick-up. Dal momento che la macchina in esame è una Hdp Xc, sotto il rotore troviamo una scatola da 26 coltelli, per una lunghezza teorica di taglio di 4,4 cm. Le lame sono contenute in due cassetti che si abbassano idraulicamente per la sostituzione o la riparazione. Una volta scesi, i cassetti si estraggono lateralmente, un’operazione piuttosto semplice. Ed è una fortuna, visto che con i ritmi di lavoro della Brini Sas la sostituzione è frequente: «Li usiamo per la paglia: 13 o 26, a seconda delle necessità. L’autonomia prima della sostituzione è di circa 300 balle, quindi al mattino andiamo via con i coltelli nuovi e un set di scorta», ci spiega il titolare, aggiungendo che in azienda dispongono anche di una affilatrice. E questa non è che un componente di un’attrezzatissima officina nella quale lavora a tempo pieno un meccanico. Tutte le manutenzioni si fanno 1. Ingrassaggio e oliatura automatici per ridurre al minimo le manutenzioni quotidiane. 2. Il sistema dei legatori e del trasporto del filo è la vera novità della pressa Hdp. 4 3. Pick-up con controrotore per facilitare l'introduzione di prodotto abbondante. 4. Il rotore della nuova Big Pack è ancor più grande del precedente, ma presenta sempre 26 coltelli di taglio. PROVATO DA VOI L’azienda Maurizio Brini è un contoterzista specializzato in pressatura e commercio di foraggi. Ogni anno raccoglie circa 3.500 ettari di paglia, acquistandola direttamente in campo e rivendendola per Maurizio Brini (primo a destra) lettiera o più spesso come foraggio con il suo team. per bovini da carne. Raccoglie anche stocchi di mais e soia, oltre a 400 ettari di medica di proprietà o in affitto. Per tutto questo lavoro si serve di nove trattori, quasi tutti John Deere, e di quattro presse: oltre alle due citate, ha infatti due New Holland, una BB 960 con all’attivo 105mila balle e una più recente 9080. n in casa, dunque, compresa la messa a punto invernale. Precamera. Secondo il contoterzista, un altro segreto della Big Pack è la precamera, che in gergo Krone prende la sigla Vfs (sistema di riempimento variabile). In sostanza si compone di un infaldatore a rotore, fornito di quattro elevatori e un convogliatore. Quest’ultimo è azionato da una camme separata e si attiva soltanto quando la precamera è piena. Fino ad allora, funziona da dispositivo di ritenzione, mentre gli elevatori raccolgono il prodotto e lo comprimono contro la parete mobile della precamera. Quando si raggiunge la densità richiesta, la parete mobile si apre e il convogliatore spinge il prodotto nella camera di pressatura. «L’infaldatore rotativo – commenta Brini – è molto migliore rispetto a quello alternato, sempre sottoposto a rischi di rottura, soprattutto se lavora molto velocemente. Il rotore, invece, è efficace e affidabile al tempo stesso: pensato per fare molto lavoro, indubbiamente. Anche la scelta di lasciare un notevole spazio tra il rotore e la base della macchina è pensata nella stessa ottica: permette infatti di far passare più prodotto, accelerando la raccolta». Canale di pressatura. Siamo alla pressatura vera e propria. Che, per la versione LA PAGELLA (Hdp Xc High Speed) PRESSATURA 8,5: va ben oltre i 500 kg, su paglia, senza eccedere con 32 la lunghezza. Del resto la macchina è nota proprio per la sua capacità di produrre balle estremamente dense. Da notare anche i 45 colpi al minuto della nuova versione High Speed CAPACITÀ DI LAVORO 8: fino a 80 balle l’ora, in buone condizioni di lavoro AFFIDABILITÀ 7: nessun guasto in due stagioni di lavoro, per complessive 35mila balle PICK-UP E RACCOLTA 7: raccoglitore senza camme con elevata capacità di introduzione ALIMENTAZIONE E PRECOMPRESSIONE 7: rotore con 26 coltelli e precamera con infaldatore rotante a quattro forche più un convogliatore LEGATURA 7: sistema a doppio nodo e sei spaghi, efficiente e ben ventilato STRUTTURA E TELAIO 7: macchina robusta, a cominciare dalla camera di compressione, dotata di un pesantissimo arco di contenimento ELETTRONICA 7: efficiente e completa VERSATILITÀ 6,5: non è la caratteristica migliore della macchina, che è pensata soprattutto per la paglia. Se la cava anche con il foraggio, comunque MANUTENZIONE 6,5: ingrassaggio e oliatura automatici, come ovvio ASSISTENZA S.V.: non è stata chiamata a intervenire, finora Il Contoterzista ( n.1 gennaio 2015 ) Ben 54 bobine di spago, una dotazione di tutto rispetto per una macchina dalla grande produttività. Hdp, è effettuata da una camera allungata di 80 cm rispetto alla macchina tradizionale, per aumentare la forza di pressatura. Prodotta da ben sei pistoni, con corsa aumentata del 18%, che agiscono sui lati del canale. Quest’ultimo, come noto, ha forma conica e così contribuisce a comprimere ulteriormente la balla. Due sensori di pressione controllano costantemente la forza applicata dal canale, mentre un misuratore a stella, nella parte superiore del canale stesso, rileva la lunghezza della balla. La macchina di Brini è una High Speed. Dunque il pistone ha una frequenza di 45 colpi al minuto, in luogo dei precedenti 38. Che possono comunque essere utilizzati quando serve poca densità, riducendo i giri della Pto da mille a 800. «Il vero segreto del sistema – aggiunge il contoterzista – è il volano da quasi 6 quintali di peso, unito ai sei pistoni che spingono tangenzialmente alle pareti della camera e permettono di produrre balle più belle e definite. La densità, come ho già detto sopra, non si discute, è il vero punto di forza di questa macchina. Si rie- Pick-up senza camme per aumentare la velocità di rotazione e ridurre i rischi di rotture. A scono a produrre balle da 430 kg per 2 m di lunghezza con 16-18 falde, cosa che nessun’altra macchina può fare. Inoltre, la felice combinazione tra densità e sistema a precamera riesce a tenere insieme balle di prodotto tagliato a 4 cm e mezzo di lunghezza». La legatura, come noto, è affidata a sei legatori doppi (che, come vedremo, diventano otto sulla Big Pack Hdp II). «Quel che conta è soprattutto la pulizia dei legatori. Krone non usa la ventilazione, ma un sistema ad aria compressa che “spara” un getto sui legatori soffiando via qualsiasi cosa. Attraverso la centralina elettronica si può decidere frequenza e durata delle soffiature, ma di default il sistema ne fa una prima di stringere il nodo». L’aria compressa arriva dal sistema di frenatura pneumatica del trattore o, se questo ne fosse sprovvisto, da un compressore installato come optional. Elettronica. La pressa può essere agganciata al terminale Isobus del trattore o dotata del proprio computer che, nella versione più sofisticata, integra anche il Gps e il sistema di dialogo con la centrale operativa. Il conducente riceve così la mappa del campo dove deve andare a lavorare, è guidato dal Gps sul posto e invia, a fine lavoro, i dati sulle balle prodotte con anche l’ubicazione delle medesime B La novità più evidente, nella pressa a otto legatori, è il parallelogramma che abbassa l'intero scomparto porta-spago, liberando inoltre le parti interne per interventi di manutenzione o ispezione. nel campo. «Due dispositivi che non possono mancare, a mio avviso, sono la pesa elettronica e il sensore di umidità. La prima permette di tenere sotto controllo le balle ed è utile sia con la paglia sia e soprattutto sui foraggi, quando si deve evitare di tirare troppo. Il secondo, per il nostro tipo di attività è indispensabile, perché consente di regolare la densità in funzione del grado di umidità del prodotto. Lo usiamo molto anche con la paglia, dal momento che una balla troppo tirata e contenente paglia umida ha problemi di conservazione». Il funzionamento, dice Brini, è eccellente per la pesa, un po’ meno per il sensore di umidità. «Su questo Krone deve ancora lavorare, tanto è vero che ne abbiamo installato uno supplementare, fornito sempre da Krone. Per il resto l’elettronica è LA PAGELLA (Hdp II) CAPACITÀ DI LAVORO 8,5: migliora ulteriormente le performance, già eccezionali, della versione precedente PRESSATURA 8,5: superiore, nelle prestazioni, alla Big Pack a sei legatori LEGATURA 8: qui il salto di qualità è evidente: otto legatori, diversi per PROVATO DA VOI C struttura e sistema di ventilazione, aumentano le potenzialità produttive della macchina ALIMENTAZIONE E PRECOMPRESSIONE 7,5: rotore e camera di precompressione più grandi, per aumentare la capacità di lavoro STRUTTURA E TELAIO 7,5: pressa completamente ripensata, nella struttura: quasi 3 tonnellate in più e dimensioni imponenti ELETTRONICA 7,5: migliora quella, già valida, del precedente modello, con nuove funzioni e possibilità AFFIDABILITÀ 7: 24mila balle senza guasti. Certo era una “sorvegliata speciale”, ma è comunque un eccellente risultato PICK-UP E RACCOLTA 7: dispositivo simile al precedente VERSATILITÀ 6,5: anche in questo caso, una pressa che lavora bene soprattutto quando si deve “tirare” MANUTENZIONE 6,5: come la versione precedente ASSISTENZA S.V.: trattandosi di una preserie, la macchina ha goduto di assistenza continua e non è pertanto possibile valutare il servizio standard valida: la centralina permette di impostare lunghezza e densità della balla, durata della pulizia dei legatori e ha inoltre un allarme per le balle non legate». I legatori diventano otto Con una produzione di oltre 45mila balle l’anno e quattro macchine in azienda, Brini è senz’altro un esperto di queste macchine. Al punto che Krone lo ha scelto per testare il nuovo modello di Big Pack a otto legatori (Hdp II), presentato all’ultima Agritechnica. «Nel 2013 ci hanno dato un prototipo, che è stato ritirato a fine stagione, dopo diversi interventi migliorativi. Lo scorso anno ce lo hanno sostituito con un altro prototipo, più avanzato, che ritengo sia ormai la versione definitiva», ci spiega. Con quest’ultima, Brini ha prodotto 24mila balle: «Dal momento che andava testata, l’abbiamo usata intensamente. Tra le altre cose, abbiamo fatto parecchi stocchi, sebbene in un primo momento sembrava che la macchina non fosse adatta a questo impiego. In generale abbiamo notato che la differenza rispetto alla serie precedente è netta, sia dal punto di vista strutturale sia produttivo». Vediamo, allora, in cosa la nuova macchina differisce da Il pick up senza camme della pressa Krone. Il Contoterzista ( n.1 gennaio 2015 ) 33 1 2 1. Volano da 570 kg, in grado di assorbire i fortissimi contraccolpi del pistone a 45 colpi al minuto e dotato di frizione per ridurre i rischi di rottura. 3 2. Il sistema di pulizia dei legatori si basa su un compressore montato sulla macchina. 4 3. La Big Pack Hdp del 2013 in fase di revisione. Le manutenzioni, anche quelle straordinarie, sono effettuate direttamente dal proprietario nella sua attrezzatissima officina. 4. Il rotore a V della Big Pack, visibile nella sua interezza. quella, pur recentissima, di Brini. Va da sé che nei settori che non saranno citati la macchina è uguale o quasi alla precedente. Raccolta. Il pick-up è sostanzialmente lo stesso della Big Pack tradizionale, ci dice Brini. «Anche il rotore è simile e ha sempre 26 coltelli, però è più grande, per aumentare ancora la capacità di raccolta della macchina». Pressatura. «Aumentato anche il volume della pre-camera, così da poter incamera- Anche la Big Pack prerestyling montava un volano del peso di quasi 600 kg. re più prodotto in ogni falda». Secondo il contoterzista, volano e trasmissione sono assai simili alla versione precedente e anche il canale di pressatura, a sei pistoni, è praticamente identico. Del resto la macchina aveva già ottime performance sulla pressatura e dunque sarebbe stato inutile modificarla in questo settore. Legatura. Qui, ovviamente, il cambiamento è drastico. «Abbiamo otto legatori in luogo dei precedenti sei; più piccoli per questioni di spazio, ma simili come funzionamento. Hanno però alcune differenze significative. Una per tutte, l’albero di espulsione dritto invece che ricurvo; per ora sembra che si stia comportando bene, vedremo successivamente». Krone è intervenuta anche sulla ventilazione, nonostante fosse – parole del proprietario – già eccellente. «Sulla nuova macchina abbiamo un doppio sistema: accanto ai getti già descritti sono state messe due turbine, simili a quelle di una mietitrebbia, indirizzate sotto ai legatori. Grazie a esse si genera un flusso d’aria davvero imponente, che manda la polvere oltre l’arco del canale di pressatura». La novità forse più evidente della Hdp II – assieme alle dimensioni, di cui parleremo tra breve – è però l’alloggiamento dello spago: mentre la vecchia serie ospita le classiche 32 bobine sistemate sui fianchi della macchina, la nuova ha due alloggiamenti mobili: azionando un distributore, l’intero porta-bobine si abbassa come fossero le ali di un uccello, scendendo fino a terra. «In caso contrario sarebbe impossibile fare rifornimento di spago senza una scala. Il sistema è molto comodo, anche perché essendovi ben 54 bobine di spago, sistemarle tutte con la scala sarebbe stato un lavoraccio». Elettronica e produttività. «L’elettronica è senza dubbio più completa della vecchia Big Pack: posso far scendere lo scivolo e azionare l’espulsore oppure aprire la camera restando in cabina. Anche La risposta della casa costruttrice D opo aver letto attentamente l'articolo, devo complimentarmi sia con il sig. Brini che con la redazione della rivista, in quanto non ho trovato inesattezze o errori concettuali circa il funzionamento delle due macchine e le differenze tra loro. Krone ha il più ampio programma di presse quadre in produzione a livello mondiale e anche se in Italia è maggiormente conosciuta la serie "HDP" (alta densità), non bisogna dimenticare l'alto grado di performance e di affidabilità della serie "Standard VFS" (con i suoi vari allestimenti) rispetto ai suoi diretti competitor come New Holland, Massey Fergunson, Kuhn, Claas ecc. Nel caso specifico della "HDP II", non va dimenticato che il modello utilizzato dall'azienda Brini è ancora nella fase di pre- 34 Il Contoterzista ( n.1 gennaio 2015 ) serie, quindi soggetto a possibili ulteriori test, modifiche, aggiornamenti; la macchina definitiva sarà molto probabilmente presente sul mercato non prima del 2016. Come consuetudine Krone, prima di immettere sul mercato un nuovo modello di macchina esegue innumerevoli test di prestazioni e affidabilità non solo in "laboratorio" ma anche direttamente sul campo; la serietà, affidabilità e qualità di un marchio si stabilisce anche da questo. In questo senso colgo lo spunto per ringraziare l'azienda Brini per la disponibilità, professionalità e serietà dimostrate nel seguire e contribuire all'evoluzione e la crescita del progetto "HDP II". n Stefano Castellani Amministratore delegato Krone Italia S.r.l. PROVATO DA VOI La macchina La Big Pack 1290 Hdp Xc High Speed è una delle punte di diamante di Krone. Tradotto il suo nome recita quasi per intero la scheda tecnica: produce balle da 120x90 cm, con possibilità di taglio del prodotto (Xc) e ad alta densità (Hdp). High Speed, infine, indica che la macchina l’avviatore della trasmissione, che porta il volano a 300 giri prima di innestare la presa di potenza, si attiva dalla centralina e non più dai comandi dei distributori. Inoltre, la macchina è dotata di un complesso sistema anti-ingolfamento che fa partire prima il rotore e l’infaldatore e soltanto in un secondo momento il raccoglitore. In questo modo non si corre il rischio che un ritardo nell’avviamento della trasmissione provochi un blocco. Il moto al volano è dato da una cinghia e un pistone che la mette in tensione. Un diagramma sul terminale permette di controllare in ogni momento lo slittamento». Concludiamo con la capacità di lavoro: «Davvero impressionante: siamo su una resa teorica, al massimo impegno possi1 2 appartiene alla nuova generazione con pistone ad alta frequenza: 45 copi al minuto contro i precedenti 36. La famiglia Big Pack comprende anche macchine 80x90e 120x70 cm, con e senza rotore di taglio, la 4x4 da 120x130 cm e inoltre l’innovativa Multi Bale, che lega assieme 9 balle di piccole dimensioni per una più facile gestione in stalla. n bile, di quattro balle per minuto. Produce balle da 430 kg per due metri di lunghezza con 11 o al massimo 12 falde, dunque almeno una in meno della serie precedente». Naturalmente, per ottenere questi risultati occorrono cavalli: «Oltre 300, per lavorare a pieno regime. Del resto parliamo di una macchina da 161 quintali, contro i 137 della vecchia». Tanto peso, ovviamente, è necessario per sopportare la capacità di lavoro e le pressioni cui è sottoposta la camera di pressatura. Pro e contro Concludiamo con un veloce riassunto dei pro e dei contro per entrambe le macchine: «La Big Pack del 2013 ha un solo difetto, in sostanza: il sensore di umidità». Il grande arco di contenimento e pressatura rinforza il canale aiutando a produrre balle di densità molto elevata. 3a 3b Al quale aggiungiamo, però il fatto che per evitare problemi al trattore è meglio far montare l’avviatore del volano, che è optional. I pregi, ovviamente, vanno dalla grande densità della balla a un’ottima produttività generale. Doti che si esaltano ulteriormente sulla Big Pack Hdp II: macchina più veloce, più performante e ugualmente valida in termini di densità del prodotto. A voler trovare un handicap, oltre a quelli già citati, potremmo dire che ormai richiede una potenza tale – 300 cavalli o più – che la rendono adatta soltanto a grandi aziende e contoterzisti specializzati in fienagione. n Nel prossimo numero 1. Infaldatore rotativo a forche, eccellente per produttività e affidabilità, secondo il proprietario. 2. Le trasmissioni, sulla pressa Krone, sono affidate a cardani, meno sensibili alle rotture. 3a-b. I sei legatori della pressa vecchia maniera (foto sopra) e gli otto della nuova (foto sotto). TRATTORE JOHN DEERE 6125R Il Contoterzista ( n.1 gennaio 2015 ) 35