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VARIE
DOMENICA 28 novembre 2010
AL TEATRO TESTACCIO DEBUTTA
LORIS NELSON RICCI
UNA RICERCA ARTISTICA NELLA STORIA “SE IL MANIACO
di Carla GUIDI
La mostra “Loris Nelson Ricci.
Spirito dell'uomo Spirito del
tempo”, entra attraverso circa
centoquaranta opere nell'universo
artistico del maestro toscano. Ospitata al Complesso del Vittoriano
fino al 16 gennaio 2011, mostrerà
un'ottantina di dipinti di grandi e
grandissime dimensioni, trenta
sculture ed una trentina di disegni
realizzati negli ultimi dieci anni.
La mostra, che si avvale del Patrocinio del Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione –, della
Provincia di Roma – Assessorato
alle Politiche culturali -, della
Regione Lazio – Assessorato alla
Cultura, Arte e Sport – è organizzata e realizzata da Comunicare
Organizzando di Alessandro Nicosia, è a cura del Prof. Louis Godart,
Consigliere per la conservazione
del Patrimonio Artistico, Presidenza della Repubblica Italiana e
sarà inaugurata venerdì 3 dicembre alle ore 18.30 presso il
Complesso del Vittoriano.
Loris Nelson Ricci nasce in Lunigiana, studia al Liceo Artistico e
Accademia di Belle Arti di Carrara. Nel 1960 lavora a Roma dove
approfondisce le nuove correnti
artistiche e tiene la sua prima
personale nel 1962. Nel 1963 è a
Milano, ma dal 1982 vive e lavora
tra Roma e Firenze.
Il suo lavoro, concentrato sulle
grandi civiltà del Mediterraneo,
viene presentato dal 1985 in città
italiane ed estere dai critici e storici dell'arte Carlo Ludovico
Ragghianti, Fortunato Bellonzi ed
Enzo Carli.
Come scrive Carlo Ludovico
Ragghianti, a cui l'artista ha voluto
dedicare la mostra nell'anno del
suo centenario, “Apuane, Egitto,
Grecia, Roma, gli hittiti, gli etruschi, la Catalogna, la Provenza, la
Toscana medievale e rinascimentale, queste sono finora le regioni e
le civiltà dove Ricci ha condotto la
sua ricerca che ha per poli di scambievole rinvio la terra e l'arte che
contiene, la scultura e il suo
ambiente o spazio vivente in visibile inseparabile simbiosi. E' la
ferma presenza di un sentimento
VIENE A CENA...”
di Andy de Paolis
Al Teatro Testaccio debutta martedì prossimo 30 novembre una commedia scritta
e diretta da Salvatore Scirè, dal titolo accattivante: “Se il maniaco viene a cena! ,
ormai un classico, giunto al suo quinto allestimento. Questo spettacolo vuole essere una testimonianza d'amicizia tra due artisti che si conoscono da molto tempo e
che hanno deciso di festeggiare insieme qualcosa. Enio Drovandi celebra infatti i
suoi 30 anni di carriera artistica (da Amici Miei a a Sapore di Mare...) mentre
Salvatore Scirè quest'anno ha compiuto 15 anni di attività in campo teatrale. La
commedia ci racconta una storia paradossale: due sorelle ricevono ripetute telefonate da un maniaco e così chiedono aiuto e consiglio a due amiche, una psicologa e
una poliziotta; le quali suggeriscono di invitarlo a cena, per riportarlo alla “norma-
della continuità d'anima e di
corpo, dell'unità di coscienza e di
natura che la visione stabilisce e
comunica con ricorso costante”.
La mostra al Vittoriano raccoglie
le grandi opere degli ultimi dieci
anni: un lavoro ciclopico, svolto in
assoluta solitudine nel millenario
castello di Castevoli, ma si possono vedere anche sculture e progetti
di grandi complessi, compresi alcuni prototipi di architettura, conclusi con una sintesi di dipinti e disegni del 1972 sulla struttura tettonica della terra.
Dopo una serie di opere ispirate
lucrezianamente alla “natura naturante”, all'Egitto e alla Grecia,
Loris Nelson Ricci si fa interprete
sensibile e penetrante della scultura di Giovanni Pisano, del quale
mette in risalto punti di vista inediti mediante una lettura formale
insieme critica e trasfigurante.
L'artista negli anni ha intensificato
la sua attività disegnativa e pittorica sulle civiltà del Mediterraneo,
l'egizia, l'hittita, la greca, l'etrusca
e la romana. Affronta anche il
trapasso del gotico e della scultura
di Giovanni Pisano nel “Rinascimento” attraverso una lettura,
rivissuta poeticamente, dell'opera
di Donatello.
SALVATORE GIUNTA/TERESA POLLIDORI
“CORRISPONDENZE”
Si è inaugurata la
doppia personale di
Salvatore Giunta e
Teresa Pollidori,
“Corrispondenze” testo di Ivana D'Agostino, sabato 20
novembre 2010 presso Françoise Calcagno Art Studio,
Campo del Ghetto
Nuovo 2918 a Venezia.
Salvatore Giunta e
Teresa Pollidori presentano
ciascuno, sei opere di formato
quadrato che accostate come dittici dialogano in una specie di canto
e contro-canto. Un duetto tra fotografia ed incisione dove le linee, le
emozioni, i contrasti cromatici del
lavoro dell'uno trovano adeguata
corrispondenza e continuità
nell'operato dell' altra. Un risultato raffinato e cerebrale, costituito
lità”. Il “maniaco” quindi si presenta in casa, tutto timido e carino, al punto che le
quattro amiche ci faranno un pensierino... Ma purtroppo si viene a scoprire che...
Insomma, il classico finale a sorpresa! Anzi, con doppia sorpresa! Scritta con un
linguaggio brillante e attuale, la commedia diverte fino alla conclusione, sicuramente inattesa! Il cast è di notevole spessore artistico: accanto a Enio Drovandi, si
esibiscono quattro attrici belle e brave: Alessandra Aulicino, Loredana Castrovilli, Ilaria D'Alberti, Mariateresa Di Bari. Nella seconda parte della serata, Enio
Drovandi, accompagnato da un gruppo di giovani attori, regalerà al pubblico una
scena di “Permette questo ballo?” un momento di emozioni ispirato a “Sapore di
mare”.
Teatro Testaccio - Via Romolo Gessi 8, 00153 Roma - tel. 06.5755482
dal 30 novembre al 12 dicembre 2010 - tutte le sere alle ore 21, domenica ore
18, lunedi riposo
Recensioni teatrali
“Affezione” dell'uomo moderno.
Il Teatro Vascello presenta:
“Lubbert Das-SOL e a seguire Korekanè
Primo frammento di un quotidiano misfatto”.
di sinfonie di grigi, di stacchi netti
tra chiari e scuri, di equilibri lineari all' improvviso dissonanti, che
rendono quasi impercettibile la
soglia di passaggio tra le foto
della Pollidori e le incisioni di
Giunta.
L'esposizione rimarrà aperta fino
al 4 dicembre, secondo il seguente
orario: dal martedì al sabato dalle
14,00 alle 18,00.
C.G.
LIBRO - BIOGRAFIA
Conta dove arrivi
Oscar Pistorius si racconta agli studenti
veneziani e ripercorre le tappe fondamentali della sua crescita fino ai primi
prodigiosi successi nello sport. Il frutto di
questo incontro è la scrittura del libro
Conta dove arrivi in versione bilingue,
inglese e italiano, che raccoglie la testimonianza dell'atleta di origine africana e
ne registra i dialoghi con gli studenti
veneziani. Il messaggio fondamentale
che l'atleta lancia ai giovani è quello di
accettare il proprio limite fisico come un
elemento intrinseco alla condizione
Negli ultimi anni Ottanta l'artista
lavora a nuovi cicli ispirati alle
Civiltà d'Europa e del Mediterraneo. Come scrive Carlo Ludovico
Ragghianti “Gli scorci di Giovanni Pisano che noi vediamo nella
reviviscenza del Ricci non hanno
più la sorgiva esaltazione e talvolta la violenza di fede e di fiamma
dell'artista antico, le forme illuminate sono divenute schegge di
fuoco solido come carbone acceso
sulla cenere profonda, l'opera
brucia per lente represse braci in
un'aura di muta inquietudine.
Oltre la nostalgia è il clima, mi
pare, tutto nostro e d'attesa
nell'esistenza incerta e interrogativa, per razionalità persuaso ad
evadere nel sogno, che emana da
queste straordinarie evocazioni.”
FOTO: Loris Nelson Ricci, A
Leonardo da Vinci, Prototipo,
2009
“Loris Nelson Ricci. Spirito
dell'uomo Spirito del tempo”,
Complesso del Vittoriano Sala
Gipsoteca, piazza Ara Coeli - Dal
4 dicembre 2010 al 16 gennaio
2011. Orario:dal lunedì al venerdì
9.30/18.30 – sabato e domenica
9.30/19.30 Info:06/69202049
INGRESSO GRATUITO.
umana e a scoprire le mille abilità
inespresse che ognuno ha dentro di sé
dalle quali attingere nuova linfa vitale,
grande forza ed entusiasmo per non
arrendersi mai e rincorrere con forza i
propri sogni “alzando lo sguardo e
abbracciando l'orizzonte più ampio che
ci ospita tutti”. Il lettore, pagina dopo
pagina, compie un viaggio alla ricerca di
se stesso e del proprio potenziale
inespresso che lo aiuta ad accettare la
disabilità che c'è in ognuno; lo sport,
sostiene Pistorius, è il mezzo che ci aiuta
a superare i nostri limiti, fino a vivere la
di Nicola IACOVINO
“Quale migliore incipit si può pretendere
davanti ad un pentagramma ancora da
riempire se non una chiave di SOL?”.
Similmente ad un compositore ,per il
quale l'inizio del proprio capolavoro
rappresenta spesso la parte più ardua
dell'intera opera, Nicoletta Cabassi
,coreografa e ballerina, ed Ezio Bosso,
compositore, vedono il loro spettacolo
teatrale come l'inizio di un percorso
verso la scoperta di una realtà alternativa. In una scenografia estremamente
semplice fatta di luci ed ombre, sintomatica dell'instabilità della condizione
umana, entra in scena un vero e proprio
dramma in forma di danza e musica. Lo
spunto riflessivo che ci forniscono i due
autori è senza alcun dubbio l'amara
constatazione della vacuità dell'esistenza
dell'uomo moderno. Vittima del mondo,
che ci costringe a vivere la nostra vita
secondo regole e convenzioni già stabilite, l'essere umano non sarà mai libero di
esprimere se stesso fino a quando non
deciderà di valicare la soglia di ciò che è
“lecito” per capire cosa vi sia oltre.
“Guardare senza vedere” questo sembra
essere il peccato più grande imputabile
all'umanità di oggi. Il ritmo drammatico
dell'opera è scandito magistralmente
dall'inedito Concerto n.1 per violino ed
orchestra ad opera di Bosso, il quale ha
saputo rendere perfettamente in musica
,grazie all'alternanza di suoni gravi e
suadenti, la sensazione di impotenza
nella determinazione del proprio destino
a cui è soggetta l'intera umanità. A seguire, volto a rimarcare con toni ancor più
forti il messaggio già preannunciato
dalla rappresentazione “SOL”, Chiara
Cicognani ed Elisabetta Gambi interpretano “Primo frammento di un quotidiano
misfatto”. La rappresentazione, caratterizzata da un'unica scena a cui prendono
parte le due protagoniste, possiede un
ritmo scandito da un lento e progressivo
aumento dell'intensità delle luci, quasi a
voler sottolineare l'analoga presa di
Oscar Pistorius
si mette a nudo
davanti
agli studenti
veneziani
coscienza dell' intelletto umano riguardo
la tragicità della propria condizione. La
presa di coscienza di ciò che “siamo”,
naturale conseguenza delle problematiche anticipate da “SOL”, lega indissolubilmente, malgrado le difformi scelte
stilistiche le due rappresentazioni. Il
silenzio “assordante” rotto dall' incedere
dei pesanti passi delle protagoniste che
camminano lungo un percorso a spirale
in maniera ripetitiva e frenetica, senza
mai voltarsi indietro dona all'opera un
“pathos” quasi maggiore della precedente. L'uomo percorre quella spirale tutti i
giorni della sua vita a volte felice, a volte
triste, a volte semplicemente indifferente
nei confronti di tutto quello che succede
attorno a lui. L'uomo ha scelto di non
scegliere. Questa “ignavia” frutto di un
contesto sociale in cui i nostri predecessori hanno già fatto e detto tutto quello
che si poteva dire e fare è motivo di ribellione per coloro che scelgono di osare.
Un radicale cambiamento, ecco cosa è
auspicabile da parte di entrambi i registi
degli spettacoli. “Se è vero quindi che il
teatro è rappresentazione più veritiera
della realtà quale miglior avamposto del
palcoscenico stesso per gettare le basi
della riflessione e dell'innovazione?”.
Auditorium
Parco
Della
Musica
Fondazione musica per Roma
Lunedì 29 novembre
Processi alla Storia
Primo appuntamento della rassegna
Processo a Paolo e Francesca
Con Pierluigi Vigna, Gaetano Pecorella, Stefano Dambruoso ed
Erminia Mazzoni
Sala Sinopoli ore 21
Biglietti:12 euro (riduzioni del 25%
con Parco della Musica card)
Lunedì 29 novembre
La Voce
Le luci della Centrale elettrica
Sala Petrassi ore 21
Biglietti: 16 euro (riduzioni del 25%
con Parco della Musica card)
Martedì 30 novembre
Roma Jazz Festival 34ma edizione
“GEZZ” Generazione Jazz
Uri Caine, Paolo Fresu e Alborada
String Quartet
“Barocco in pisipisi Part 1”
(intorno alla musica di Barbara
Strozzi)
Sala Sinopoli ore 21
Biglietti: da 25 a 30 euro (riduzioni
del 25% con Parco della Musica
card)
MOSTRA
Roma Jazz Festival 34ma edizione
“GEZZ” Generazione Jazz
Dall'11 al 30 novembre
Francesco Chiacchio
Suite for Malcolm
Mosta di opere su carta tela e tecnica
mista
A cura di Antonio Vanni
Foyer Auditorium
Venerdì 3 dicembre
La Voce
Nina Hagen
“Personal Jesus”
Sala Sinopoli ore 21
Biglietti: platea 35 euro; galleria 30
euro (riduzioni del 25% con Parco
della Musica card)
Sabato 4 dicembre
La Voce
Incognito
Sala Sinopoli ore 21
Biglietti: 28 euro (riduzioni del 25%
con Parco della Musica card)
Sabato 4 dicembre
Contemporanea
AMADINDA
Amadinda Percussion Group
Zoltán Rácz direttore artistico
Károly Bojtos; Aurél Holló; Zoltán
Váczi
Artisti ospiti
László Tömösközi percussioni;
Mátiás Szabó percussioni
Produzione Fondazione Musica per
Roma in collaborazione con Accademia di Ungheria in Roma
In programma musiche di John Cage,
Steve Reich, Aurél Holló, musiche
tradizionali dello Zimbabwe e
dell'Uganda .
In prima italiana Mallet Quartet di
Steve Reich
Teatro Studio ore 21
Biglietti: 15 euro (riduzioni del 25%
con Parco della Musica card)
Domenica 5 dicembre
Lezioni di Rock
Van Morrison
“Astral Weeks”
Teatro Studio ore 11
Biglietti: 8 euro (riduzioni del 25% con
Parco della Musica card)
Domenica 5 dicembre
Lezioni di giornalismo
Abbas/Magnum
Teatro studio ore 21
Biglietti: 8 euro (riduzioni del 25% con
Parco della Musica card)
INFO 06-80241281
www.auditorium.com
propria disabilità non come un handicap,
bensì come uno sprone per andare oltre.
“Non esiste sogno che non possiamo
realizzare, insiste Pistorius: tutti noi, in
tutto il mondo, abbiamo delle disabilità,
mentali o fisiche; ma abbiamo altrettante
abilità che ci permettono di superare i
nostri limiti. “Io avrò anche due disabilità”, dice con autoironia, “ma ho anche
molte abilità che rendono illimitate le
possibilità”. Pistorius si è imposto
all'attenzione del grande pubblico a
partire dal 2004, quando è divenuto un
astro dell'atletica leggera grazie ai prodigiosi risultati ottenuti nelle sue specialità,
gareggiando tanto contro atleti della sua
categoria, quanto contro atleti normodotati. Vincitore di tre ori alle paraolimpiadi
di Pechino nel 2008 e detentore di tre
record mondiali sui 100, 200 e 400 metri
per la sua categoria, è impegnato in
prima linea a favore dei bambini
mozambichiani menomati dalle mine
antiuomo. Via via che il dialogo procede,
l'attenzione comune si polarizza sempre
più sulla dimensione interiore. Le
domande si fanno sempre più interessanti e mature e svelano lati del carattere
dell'atleta non ancora conosciuti. “ Se
guardo alle potenzialità che ho avuto, mi
rendo conto che molte di queste non le
ho create io: penso piuttosto che le persone che mi sono state attorno mi abbiamo
aiutato a raggiungere potenzialità che
loro hanno creduto si trovassero in me”,
conclude l'atleta, rivolgendo un monito
ai ragazzi di avere fede e credere sempre
in se stessi e nelle proprie capacità che
sono illimitate.
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Conta dove arrivi Oscar Pistorius