n. 37
Icone di origine Greca
Russa-Rumena
Icone di origine Greca
Russa-Rumena
ARTICOLI SACRI
a Senigallia
ARTICOLI SACRI
a Senigallia
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 22 ottobre 2009 - € 1
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia -
Editoriale
Fotografie
Se ti serve con urgenza un
documento puoi star sicuro
che non lo trovi. Ti metti a
rovistare cassetti, cerchi di
mettere a posto la scrivania, ma niente! Poi, magari
dopo qualche giorno, il
famigerato foglio sbuca fuori
dove meno te lo aspetti. Mi
capita di perdere tempo
dietro tante scartoffie e nella
ricerca spesso ritrovo alcune
fotografie dei tempi andati.
Allora mi fermo a guardarle
bene, a ripensare ai momenti racchiusi in quello scatto.
Sono sensazioni belle, non
nostalgiche, ma piene di riconoscenza. Perché ti accorgi
che la vita ti regala davvero
tanto. Incontri, esperienze, momenti belli e meno
belli che puoi condividere,
di cui fare tesoro, dai quali
imparare. Mi piace fermarmi sui volti ritratti in quelle
foto: giovani e meno giovani,
provati dalla fatica di vivere
o entusiasti per un progetto
imminente. Foto di bei viaggi.
o semplicemente scattate
nel calore della propria
casa. Le studio un po’ e mi
convinco, ogni giorno di più,
che sono gli incontri a fare la
differenza nella nostra vita.
Certo, abbiamo bisogno di
sicurezze, garanzie per un
futuro sereno. Ma senza le
relazione saremmo immensamente più poveri. Sono ‘gli
altri’ a farci scoprire cose che
da soli avremmo faticato a
raggiungere. E’ il bene che
circola a renderci più forti,
a non farci scoraggiare, a
fare nostra quella Speranza
che è linfa vitale delle nostre
giornate. Più che di prediche, e rimbrotti, abbiamo
tutti un gran bisogno di
incontri significativi. Magari
quotidiani, semplici, senza
tanti fronzoli. Incontri veri,
trasparenti, rispettosi, che ci
fanno sentire a nostro agio
con gli esemplari della specie
davvero ‘umana’, sempre più
a rischio di estinzione.
Gesualdo Purziani
Mostra sulla
SINDONE
a Senigallia
nei locali della
Parrocchia del
PORTO
fino al 25 ottobre
Orario: ore 16-19
Al mattino
per classi scolastiche
su appuntamento.
Preti dal mondo
“Né tappabuchi, né imboscati”. Può sembrare uno
slogan, e invece è in sintesi l’identikit dei preti
non italiani presenti in Italia, almeno stando alla
logica della cooperazione missionaria tra le Chiese, che prevede uno “scambio di doni” tra Chiese
che ospitano e accolgono e Chiese che inviano. A
delinearlo è stato don Gianni Cesena, direttore
dell’Ufficio Cei per la cooperazione missionaria tra
le Chiese, durante il seminario sui preti non italiani in servizio in Italia, svoltosi in questi giorni
a Roma. Al centro dei lavori, le Convenzioni che
regolano la presenza di presbiteri non italiani a
servizio delle Chiese in Italia, in vigore a partire
dal 2004, redatte sulla base dell’Istruzione sull’invio e la permanenza all’estero dei sacerdoti del
clero diocesano dei territori di missione. Quando,
nel luglio di quell’anno, si tenne il primo incontro
su questo tema erano stati registrati in convenzione 449 sacerdoti, di cui 129 in servizio pastorale,
318 studenti e 2 con “atto di accoglienza”. Oggi il
totale dei presbiteri registrati supera le 1.500 unità: negli ultimi tre anni, cioè, il loro numero si è
triplicato.
“La presenza di presbiteri non italiani - spiega don
Cesena - è un’opportunità perché rende la nostra
comunità ecclesiale più aperta, più cattolica, più
capace di aprirsi alla multiculturalità, al dialogo con i migranti”. Di qui la necessità, sul piano
pastorale, di concepire sempre di più la cooperazione missionaria come “comunione” tra le chiese: “Non come una semplice risposta al fatto che
abbiamo oggi più bisogno di personale in servizio
apostolico, ma come una questione legata all’im-
magine stessa di Chiesa”, in un’ottica missionaria
“capace anche di valorizzare i laici, di far crescere
esperienze di gestione con le unità pastorali, in
cui preti e laici lavorano insieme”. Una cosa, per
don Cesena, è certa: “L’immagine della Chiesa italiana a causa di queste immissioni e dell’inevitabile invecchiamento del clero italiano, è destinata a
cambiare non solo per l’identità variegata del personale apostolico, ma anche come ripensamento
delle modalità pastorali fin qui trasmesse e vissute da varie generazioni di presbiteri e vescovi”.
L’aumento del clero diocesano straniero sembra
destinato ad influire in maniera considerevole sul
modo di “essere prete” in Italia, oltre che di vivere
la cooperazione tra le Chiese. È uno degli spunti
emersi dal seminario, in cui è stata anche avanzata la proposta di una “lettera ai parroci” per parlare loro della cooperazione tra le Chiese, a partire
dalla consapevolezza che “la comunione è il nuovo nome della missione”.
Nelle diocesi, a volte la logica della cooperazione tra le Chiese “stenta a partire”: ne ha parlato
padre Stefano Messina, direttore dell’Ufficio e del
Centro missionario diocesano di Firenze, mettendo in guardia dal rischio di una “pastorale seduta,
non di evangelizzazione”, anche per i preti stranieri, che spesso vengono considerati solo come
“manovalanza” per amministrare i sacramenti:
nel centro storico (poco popolato), di Firenze, ad
esempio c’è da “scegliere” fra più di 100 messe, e i
preti autoctoni certo non bastano… “Noi offriamo
quello che abbiamo”, ha detto don Fernando Benigni, direttore del Centro missionario della dio-
Quando gli animali fanno bene
Il prossimo 25 ottobre Pet Village
Cooperativa Sociale organizza laboratori di Pet Therapy. La fattoria sociale,
che ha sede in Strada della Torre n. 2,
a Senigallia, dalle 10.00 alle 12.00 apre
le porte a chi è curioso di conoscere questo colorato e simpaticissimo
mondo.
Sono previsti laboratori di attività assistite con gli animali, sportello di ascolto rivolto alle famiglie e sostegno alla
genitorialità, attività ludico - motoria
(agility col proprio cane) per bambini
fino a 12 anni, laboratori delle emozioni, e di attività manuali.
Il ‘villaggio delle carezze’ è una delle esperienze più significative di pet
therapy presenti nel nostro territorio
regionale e non solo. Che gli animali
siano una fonte di serenità e di terapia,
specialmente per soggetti più fragili,
è ormai cosa ampiamente dimostrata.
Cani, gatti, cavalli, asini, ecc. hanno
il potere di tranquillizzare, stimolare,
far scoprire capacità che si pensavano perdute. L’ingresso alla giornata è
gratuito. Per agevolare la realizzazione dei laboratori è gradita l’iscrizione
che si può effettuare tramite posta
elettronica ([email protected]) o telefondando allo 071 799 597; 349 61779;
3397719051.
Particolarmente invitati a questa giornata speciale associazioni di volontariato, cooperative sociali, famiglie,
centri diurni, scuole, gruppi H.
cesi di Terni-Narni-Amelia: “Spesso solo i soldi o
il nostro stile di vita improntato al consumismo”.
Ma c’è anche chi vorrebbe partire per le terre di
missione e non riesce a “coronare” il suo sogno:
è il caso di don Giuseppe Ermili, responsabile del
Servizio per la pastorale missionaria di Avezzano,
secondo il quale oggi occorre “riscoprire il senso
di evangelizzazione, a partire dalle nostre comunità ecclesiali: noi stessi non siamo sempre capaci
di scelte coraggiose”.
“Prassi più concrete di reciproco ascolto; uso sobrio delle risorse economiche; valorizzazione dell’esperienza di scambio del personale apostolico”.
Sono alcune delle “piste” future per la pastorale
del settore indicate da don Cesena. Si tratta, ha
spiegato il direttore, di una riflessione pastorale
“ancora agli inizi”, ma che deve trovare il coraggio
di porsi interrogativi anche sul rischio “della percezione del sacerdozio come di una ‘professione
etnicizzata’, collegata cioè a non italiani: un’attività vista e percepita come appannaggio degli
stranieri perdendo forza attrattiva agli occhi dei
giovani autoctoni”.
Nonostante alcune possibili “ombre” - ha concluso
don Cesena - è comunque “fuori di ogni dubbio
che i sacerdoti stranieri siano un dono delle Chiese sparse nel mondo alla Chiesa italiana. La Chiesa
cattolica è tale, e non è una sétta, perché ospita
differenze: nessuno è tanto ricco da non aver bisogno degli altri e la missione oggi è intesa come
reciprocità tra Chiese e ogni Chiesa particolare è
una comunità che manda e riceve allo stesso tempo”.
in questo numero
Scapezzano: la chiesa è uno scrigno d’arte
In vista della giornata dei diritti del bambino
pagg. 8 e 9
pag. 5
2
22 ottobre 2009
attualità
welfare Il punto di vista di don Vinicio Albanesi sullo stato sociale dei nostri giorni
Gli errori del Terzo settore
S
i è svolto a Roma il convegno “Terzo setto- pubblico e diffuso che tuteli l’azione sociale dei diverse fasi della storia del welfare in Italia nere: gli errori, il futuro” organizzata dal setti- soggetti non profit”.
gli ultimi trent’anni. Ma mentre la riforma delmanale Famiglia cristiana, dall’agenzia stampa “Nella politica abbiamo fatto da cinghia di tra- l’assistenza sanitaria ha “fissato come esigibile il
Redattore sociale e dalle Edizioni dell’Asino. smissione ed è difficile sottrarsi. E nel sociale sia- diritto ad essere curati e anche gratuitamente”,
Un’assemblea partecipata e attenta, che ha visto mo stati dei gestori, mentre in origine eravamo la risposta sociale è stata “frammentata e altasuccedersi relatori di prim’ordine. Ad aprire i dei cani randagi che annusavano in giro per le lenante”. In questo vuoto si inserisce l’impegno
lavori don Vinicio Albanesi, presidente della Co- strade. Per me oggi, ad esempio, è difficile met- del terzo settore, che è riuscito a inventare “vomunità di Capodarco, con una relazione sul ruo- tere insieme l’essere profeta con 500 dipendenti”, lontaristicamente e coraggiosamente soluzioni
lo in questi anni del Terzo settore e sulla carenze ha rilevato don Albanesi parlando degli errori a problemi sociali nuovi e antichi” attraverso tre
registrate da chi vi ha operato. Senza tralasciare compiuti dal terzo settore. Il terzo errore è “non azioni distinte: “leggere i disagi sociali”, invenuno sguardo sulle sfide future.
aver capito che il mondo stava cambiando, che tare possibili risposte adeguate al superamento
Mancanza di una coscienza collettiva, fare trop- il termine ‘solidarietà’ non si spende più, perché dei vecchi schemi assistenzialistici, dare impulso
po affidamento sulla propria buona volontà di- sia nella società evoluta che nel terzo mondo il alla moltiplicazione dei gruppi, delle comunità e
ventando dei “praticoni”, fiducia “immotivata” nei trend di capacità di collegare obiettivi, risorse, delle iniziative che “davano contemporaneamenfuturo si è interrotto o si è rotto. Siamo te risposte concrete, ma indicavano anche vie e
diventate persone che tengono pulite metologie di nuove soluzioni”.
la città. Mai avuti tanti onori e tanta Intorno a questi “frammenti” - ha sottolineato
lode”. Questo cambiamento non è stato don Albanesi - è andata maturando, sebbene lenintercettato - per don Albanesi - “nep- tamente, quella “coscienza sociale” che in seguito,
pure dalla Chiesa cattolica: il grande con la promulgazione della legge 328 del 2000, ha
progetto sociale non è mai arrivato”.
tentato il riassetto dell’intero sistema sociale. Alla
“Il welfare dovrebbe essere generaliz- difficile applicazione della legge che “ha assorbito
zato e gratuito: un’assistenza che parte spropositate risorse nell’impalcatura del sistema”,
dalla nascita e finisce alla morte. Oggi sono andati poi a sommarsi i “rigori economici”.
abbiamo il 25% di popolazione anziana “Il sistema sociale segue il binario del minimo
con plurifragilità che ci sta esplodendo costo” ha osservato il presidente della Comunità
tra le mani”, ha rilevato ancora il pre- di Capodarco. “È per questo motivo che il pubsidente della Comunità di Capodarco, blico si è sottratto alla gestione” dei servizi, punosservando: “Non abbiamo aggiornato tando sui ribassi e sugli appalti, che il non profit
il welfare, siamo fermi agli anni Settan- si è aggiudicato in questi anni facendosi carico
ta. Il vecchio sistema non regge, non del compito di ridurre i costi e pagando con una
ne abbiamo uno nuovo: non l’abbiamo “precarietà assoluta e continua” la propria condielaborato”. Tuttavia occorre diffidare da scendenza e disponibilità. Un ulteriore elemento
una “professionalità manageriale: pri- di preoccupazione è poi rappresentato dal ritorma della scienza, c’è bisogno di acco- no dell’elemosina come “risposta ai bisogni e ai
confronti del sistema politico. Sono questi alcu- glienza”. E, infine, “riconoscere gli errori serve a disagi”. “Il meccanismo elemosiniere si è diffuso
ni tra i principali errori che nel corso degli anni ripartire: individuare le criticità serve a riproget- a livello istituzionale”, ha affermato don Vinicio
hanno caratterizzato l’azione dei gruppi, delle tare”, ha auspicato don Albanesi, con l’obiettivo portando l’esempio del 5 per mille, “inventato
associazioni e delle comunità secondo don Alba- che dal convegno parta un’iniziativa concreta per dal ministro del Tesoro, che non è stato frutto di
nesi. Errori - ha precisato - che hanno contribui- il terzo settore: siamo stanchi dei convegni”.
“un’attenzione al sociale”, ma del “semplice degrato a relegare il privato sociale in una posizione di “La data di inizio del sistema di sicurezza sociale do all’opzionale di un’azione che doveva essere
forte marginalità e solitudine, che è possibile su- nel nostro Paese può essere fissata nel 1978, con obbligatoria”.
perare soltanto attraverso la costituzione di una la riforma della sanità”, ha spiegato il presiden“rappresentanza collettiva forte”, di un “soggetto te della Comunità di Capodarco, delineando le
Antonella Patete
Ultim’ora
Anglicani
- cattolici
P
er porre fine ad un periodo di incertezza, verrà presto pubblicata una “Costituzione Apostolica” che rende possibile a gruppi di chierici e fedeli anglicani di entrare nella “piena e visibile comunione” con la Chiesa cattolica.
L’iniziativa è stata presentata dal prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, card. William Levada, in contemporanea ad una conferenza stampa che si è svolta a Londra e dove sono intervenuti l’arcivescovo Vincent Gerard
Nichols,primate della Chiesa cattolica di Inghilterra e Galles e l’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, primate
della Comunione anglicana. Secondo quanto ha detto il card. Levada ai giornalisti, sarebbero interessati ad entrare
nella Chiesa cattolica, 20 o 30 vescovi anglicani e “centinaia” di gruppi di fedeli. Con la Costituzione apostolica, papa
Benedetto XVI ha introdotto una struttura canonica che prevede una “riunione corporativa” tramite l’istituzione di
ordinariati personali che permetteranno ai fedeli già anglicani di entrare nella piena comunione con la Chiesa cattolica,
“conservando nel contempo elementi dello specifico patrimonio spirituale e liturgico anglicano”.
mass media La gogna televisiva ad un giudice ‘stravagante’ finanzaL’economia più giusta
Tg e vendette
D
Voglia di etica
L
’ora in poi i manuali sulla professio- è stato trasmesso durante una puntata di
’etica può e deve avere uno spazio nel mondo della finanne giornalistica dovranno aggiungere “Mattino 5” il contenitore di news (un proza. Ne è convinta la metà (51%) dei cittadini intervistati
un’altra categoria a quelle tradizionali: oltre gramma giornalistico) in onda su Canale 5, da Demos per Banca Etica, nell’indagine dal titolo “Voglia
al giornalismo investigativo, al giornalismo affidato alla direzione di Claudio Brachino di etica. Cittadini, banche e finanza in tempi di incertezza”,
d’inchiesta, al giornalismo di guerra, al gior- (giornalista). Presentato come uno scoop, presentata o. Di questi, uno su tre (32%) – e sono un po’ più
nalismo sportivo e alle altre declinazioni di il servizio aveva l’ambizione (giornalistica?) ottimisti della media, che è pari al 27% - ritiene (o meglio
questa attività professionale, potranno cita- di documentare i (presunti) comportamenti spera) che, superata la crisi, l’economia e la finanza divenre anche il “giornalismo vendicativo”. La de- stravaganti del giudice. Né le immagini, né teranno più giuste e rispettose dei bisogni di consumatori e
finizione potrebbe suonare più o meno così: le parole di chi ha realizzato il servizio sono investitori. Spera cioè che le banche possano diventare più
“Dicesi giornalismo vendicativo l’attività di riuscite nell’intento. In compenso, è emerso etiche. L’indagine ha preso in esame un campione di 1236
chi informa i cittadini utilizzando argomen- in tutta chiarezza lo “stile” (non giornalisti- persone, rappresentativo della popolazione italiana di età
tazioni false e pretestuose, spacciate per co) utilizzato per realizzare le immagini e superiore ai 15 anni. Ilvo Diamanti, sociologo dell’università
dati di realtà, al solo fine di soddisfare gli accompagnarle in voce fuori campo: teleca- di Urbino, ha fornito supervisione scientifica alla ricerca.
interessi politici, economici o personali del mere nascoste, allusioni ambigue, supposi- “A livello generale – si legge nell’indagine - dalle opinioni riproprio editore, della fazione politica di ri- zioni, interpretazioni arbitrarie. Cos’ha fatto levate si osserva una diffusa “voglia” di etica, che potrebbe
ferimento o di soggetti terzi che abbiano ot- il magistrato per meritarsi tanta attenzione? essere interpretata come wishful thinking, cioè come una
tenuto la servile abdicazione del giornalista Il giudice Mesiano è l’estensore della senten- desiderabile ipotesi. I cittadini si pongono con una certa
al proprio ruolo professionale in cambio di za che ha condannato il gruppo Fininvest a cautela di fronte agli esiti di questo processo orientato alla
favori, riconoscimenti o premi…”. Gli esem- risarcire alla Cir di Carlo De Benedetti 750 sensibilizzazione etica della finanza. Si tratta, quindi, di una
pi di questo genere di (dis)informazione milioni di euro, per lo “scippo” di Segrate: il domanda sociale connotata da un sentimento di prudenza.
cominciano a essere molti. Dopo la vicenda lodo sul controllo del pacchetto azionario Si rileva, in altri termini, un “realismo” diffuso, specialmendi cui è rimasto vittima Dino Boffo, l’ultimo della Mondadori che nel 1990 si era risolto te quando i cittadini guardano in prospettiva, oltre questa
caso è quello ha coinvolto il giudice Mesia- a favore del gruppo Fininvest in cambio - fase di crisi. Quasi sei intervistati su dieci (58%) ritengono
no. Il suo cognome, finora, era noto soltan- hanno stabilito altri magistrati - di mazzette che, anche quando il clima tornerà più disteso, il rispetto dei
to ai colleghi magistrati, agli avvocati civi- versate ad alcuni giudici romani.
risparmiatori e dei consumatori resterà come prima (e uno
listi e ai diretti interessati che hanno avuto L’assunto del servizio era che il giudice è un su dieci mette in conto anche la possibilità di un ulteriore
a che fare con le sue decisioni professionali. personaggio stravagante nella sua vita nor- deterioramento di questo rapporto)”. “Resterà, dunque, quel
Da giovedì scorso (15 ottobre), Raimon- male, quindi lo è anche nella sua vita pro- deficit di etica che secondo i cittadini ha segnato il sistema
do Mesiano è balzato alla ribalta mediatica fessionale, quindi le sue decisioni sono frut- economico e finanziario – prosegue il rapporto - . Infatti,
ed è diventato bersaglio di una vergognosa to di stravaganza, quindi le sue sentenze… Il solo il 14% degli intervistati ritiene che fino ad oggi l’etica
gogna televisiva, grazie a un filmato girato filmato trasmesso da Canale 5 è stato girato abbia avuto cittadinanza in questo mondo. La maggioranza
con la telecamera nascosta che lo ha ripreso al di fuori di qualunque regola professiona- - tre cittadini su quattro - ritiene invece che la sensibilità etidurante il suo tempo libero, impegnato in le e ben al di sotto della soglia minima del ca abbia avuto poco (52%) o nessuno (23%) spazio. E’ largaattività come passeggiare, fumare, aspetta- buon senso. Se questo è giornalismo…
mente diffusa nella società italiana l’idea che la crisi di questi
re il proprio turno dal barbiere, sedersi su
mesi non venga colta come uno occasione per orientare il
una panchina in cerca di relax. Il servizio
Marco Deriu mercato verso una maggiore tensione etica”.
Asteriski
* Il Papa e le missioni. All’Angelus, domenica 18, il Papa ha detto:
“Invito tutti i cristiani ad
un gesto di condivisione
materiale e spirituale per
aiutare le giovani Chiese
dei Paesi più poveri”. “In
questa Giornata Missionaria Mondiale voglio
ricordare i missionari e
le missionarie, sacerdoti,
religiosi, religiose e laici
volontari, che consacrano
la loro esistenza a portare il Vangelo nel mondo,
affrontando anche disagi,
difficoltà e tavolta persino vere e proprie persecuzioni”. “Penso, tra gli
altri – ha proseguito – a
don Ruggero Ruvoletto,
sacerdote fidei donum,
recentemente ucciso in
Brasile, al padre Michael
Sinnot, religioso (irlandese), sequestrato pochi
giorni fa nelle Filippine”.
* Libera il bene. Mentre si
prepara la seconda edizione degli Stati generali
dell’Antimafia Sociale, in
programma a Roma dal
23 al 25 ottobre prossimi
e organizzati dall’associazione “Libera”, c’è attesa
in Puglia per l’idea di trasformare gli immobili di
proprietà della criminalità organizzata in beni comuni e disponibili ad uso
sociale. Si chiama “Libera
il Bene” ed è la nuova
iniziativa messa in campo da una sinergia mista
di pubblico e privato.
* Marche modello. “Marche: un esempio da imitare”, è il titolo dell’articolo che leggiamo su:
“L’Amico del Clero” di ottobre 2009, per la legge
che stabilisce uno specifico progetto di assistenza
per i sacerdoti anziani.
* Senigallia: No global.
Abbiamo letto lo striscione in piazza Duomo: “Da
Roma a Senigallia contro
il razzismo”. La violenza
è sempre razzismo, da
qualsiasi parte venga
usata. La vera democrazia è il rispetto di tutti:
anche di chi la pensa diversamente.
* Serra de’ Conti: spese.
Polemiche sul debito del
Comune. Risponde il Sindaco che gli investimenti
sono finalizzati a beni
essenziali: scuole, asili,
viabilità, illuminazione,
infrastrutture, sostegno
alle famiglie…
* Ripe: Doposcuola. Tre
pomeriggi a disposizione
degli scolari che – oltre
ai compiti – sono destinati ad attività culturali e
ricreative di grande spessore territoriale.
* Ostra Vetere: astronomi.
In quest’anno 2009, Anno
internazionale dell’Astronomia, a Ostra Vetere
sarebbe bene celebrare
l’attività scientifica, geografica e astronomica di
un grande concittadino,
quel Francesco Brunacci (1640-1703),figlio del
cavaliere Antonio e fratello dello storico don
Pietro Paolo Brunacci e
del medico e scienziato
Gaudenzio, che fu matematico, geografo e astronomo insigne, autore di
quel Globo Celeste in cui
si può osservare la volta
del cielo da lui disegnata.
Giuseppe Cionchi
22 ottobre 2009
enti locali
Economia Oltre 25 milioni di euro per occupazione e formazione provincia Meno rifiuti, meno Tarsu
Misure anticrisi
L
a crisi morde il mondo del lavoro con la
violenza preannunciata da osservatori
ed esperti. La Provincia, ente di area vasta
e, quindi osservatorio privilegiato delle dinamiche socio-economiche del territorio,
svolge tra le sue funzioni quella mirata alle
politiche attive del lavoro .
Tra i numerosi interventi del piano anticrisi (anticipo di cassa integrazione, bilancio
preventivo votato in anticipo per liberare
risorse, sostegno alle piccole e medie imprese, ecc.) mette in campo 25.420.222
euro, provenienti da fondi europei e dal
Ministero , per orientamento, ammortizzatori sociali in deroga (cassa integrazione ordinaria e straordinaria), borse lavoro,
corsi di formazione, sostegno alla creazione di nuove imprese.
I Ciof (Centri per la formazione e l’impiego) sono protagonisti della manovra. Di
fatto per la prima volta l’Unione Europea
ha voluto vincolare i fondi ai corsi di formazione . Ovvero, anche i disoccupati
(lavoratori sospesi a rischio di espulsione
dai processi produttivi o già espulsi dal lavoro) per fruire dei fondi devono prendere
parte obbligatoriamente ai corsi formativi
proposti dalla Provincia. Dunque, presso
i Ciof (dove la fila degli disoccupati si allunga giorno dopo giorno) si stabilirà un
rapporto diretto lavoratore-formatore per
ottimizzare l’orientamento nel mondo del
lavoro.
Qualche dato sulle numerose opportunità
che il piano anticrisi della Provincia di Ancona offre per l’ingresso o il reinserimento
nel mondo del lavoro. Dal primo ottobre
sono state assegnate 118 borse lavoro nelle
piccole e medie imprese . Un piano rifinanziato, che aggiungerà altre 40 borse con un
bando che scade il prossimo 30 ottobre .
Alla stessa maniera, attraverso il bando per
creazione di impresa è stato rifinanziato e
rimarrà aperto fino al prossimo gennaio
2010 : i tempi lunghi di scadenza del bando
danno modo ai richiedenti di organizzare
l’avvio dell’attività (la Provincia stanzia fino
a 30.000 euro a fondo perduto per ciascuna impresa). Una novità, in collaborazione
con l’Università Politecnica delle Marche,
riguarda l’attivazione di borse di ricerca
per innovazione tecnologica rivolte a giovani laureati per inserirsi in aziende ad alta
specializzazione.
E il complesso piano anticrisi è stato approvato dal Consiglio provinciale. Per ulteriori
informazioni e chiarimenti , i cittadini possono rivolgersi ai Ciof di residenza (Ancona, Senigallia, Jesi e Fabriano).
M.M.
editoria Progetto per giovani talenti di penna
Idee e pagine nuove
U
Tempi moderni
n progetto innovativo per far saltar fuori i giovani talenti letterari marchigiani.
Si chiama ‘Pagine Nuove’ ed è un osservatorio sulla scrittura che, grazie all’impegno
di Regione, Comune di Jesi e biblioteca
planettiana (che festeggia i suoi 150 anni)
raccoglierà con spirito formativo e critico i
migliori lavori dei cittadini marchigiani under 40, costruendo per la prima volta un archivio letterario della nostra epoca. Preziosa
testimonianza culturale contemporanea, con
in piu` la garanzia che tutti i manoscritti saranno letti e tutti i giovani e sconosciuti autori riceveranno risposta. ‘Credo davvero in
tali iniziative aperte per sostenere dalla base
la nostra cultura - ha detto l’Assessore Vittoriano Solazzi -dando una risposta immediata all’esigenza di ricercare nuovi stimoli per
la produzione letteraria di casa nostra. Non
solo: è precisa intenzione della Regione far
L
a Provincia di Ancona di Bacino (Cir33 e Conero
ha messo a punto un Ambiente) che si occupeprogetto volto ad incen- ranno anche della distributivare l’attività del com- zione dei composter. Con
postaggio domestico nei ogni composter sarà conseComuni del territorio. Tale gnato il manuale informatiprogetto rientra nelle at- vo di utilizzo.
tività finalizzate alla ridu- “Ogni cittadino compilerà
zione della produzione dei un modulo di ritiro e sottorifiuti, all’aumento del rici- scriverà il corretto utilizzo
del composter ottenendo
così una
riduzione
della Tarsu del 10%
– dice l’assessore all’Ambiente
della
Provincia,
Marcello
Mariani
–: tutti i
comuni
del Cir33
hanno sotclo, al risparmio energetico toscritto l’accordo, non così
e alla tutela dell’ambiente. quelli di Conero Ambiente”.
Attraverso questo processo, I cittadini che posseggono
gli scarti organici vengo- un giardino, anche di picno trasformati in terriccio cole dimensioni, saranno
fertile, con la possibilità quindi in grado di prodursi
di utilizzare i propri rifiu- compost, fertilizzante nati per produrre un conci- turale utilizzabile nell’orto,
me di qualità. Rami, foglie, in giardino e per le piante
erba, avanzi di cibo, bucce in vaso con un risparmio
di frutta e verdura, diven- economico immediato litano infatti cibo per batte- mitando l’acquisto di terri, microrganismi e piccoli ricci e concimi organici.
insetti, così da sviluppare I due Consorzi, nei rispete decomporre le sostanze tivi territori, effettueranno
organiche.
controlli per verificare l’efLa Provincia ha acquistato fettivo e corretto utilizzo
2600 composter che mette dei composter. In caso di
a disposizione dei cittadini non utilizzo verrà revocato
interessati e a breve sarà lo sconto sulla Tarsu e ritiallestita una campagna in- rato il composter stesso.
formativa capillare, con i
riferimenti dei Consorzi
L.M.
corinaldo Convegno su donne e bimbi
Violenza sui deboli
I
l comune di Corinaldo ha
diventare le biblioteche, i musei e i teatri dei
organizzato per gioveluoghi vivi di incontro nelle città e sul ter- dì 22 ottobre alle ore 21.00,
ritorio, soprattutto costruendo opportunità presso il Teatro Comunale
e stimoli culturali, letterari in questo caso, “C. Goldoni”, un convegno
per i giovani’. ‘Grazie all’apporto del critico dal titolo “La violenza alle
letterario ed editor Massimo Canalini - ha donne e bambini, da S. Maaggiunto l’assessore al Comune di Jesi, Va- ria Goretti ad oggi”. L’evento
lentina Conti - vero scopritore di talenti (dal vuole puntare l’attenzione su
Brizi di Jack Frusciante agli ‘Antò’ di Silvia uno dei temi più drammatici
Balestra) questo progetto rappresenta una della nostra società: la viovera rivoluzione nel campo culturale mar- lenza contro la dignità della
chigiano. Per questo dall’esperienza - testi- persona. Nella serata il Dott.
monianza che coinvolge anche la planettia- Vincenzo Monti di Nettuno
na di Jesi, la forza del concorso è nella sua presenterà il suo ultimo licapacità di coinvolgere tutto il territorio’. Il bro “L’iconografia e la storia
‘sentimento di narrare’ che riguarda oggi di S. Maria Goretti”, frutun numero sempre più ampio di ragazzi e to di una preziosa sinergia
ragazze, tramite il concorso ‘pagine nuove’ a più mani in cui la figura
trova un’occasione unica -di espressione e di della Martire trova un nuopubblicazione.
vo modo di farsi conoscere:
L’ultimo caso, un bambino a Napoli
D
Arriva il compost
Morti di povertà
onna, povera, immigrata e con un bambino. Insomma, un “soggetto a rischio”.
Questa è la mamma del piccolo Elvis, il bimbo
capoverdiano di 6 anni, intossicato dalle esalazioni di un braciere. Morto nel quartiere Sanità
di Napoli perché la famiglia non aveva pagato
la bolletta della corrente. Sua madre, quarantenne, è in fin di vita all’ospedale Cardarelli. Se
si potesse stilare una classifica, si potrebbe dire
che si tratta di un soggetto a rischio povertà e
morte al primo posto: commenta Giovanni
Laino, docente di Urbanistica alla Facoltà di
Architettura della Federico II e fondatore dell’associazione Quartieri Spagnoli.
Secondo l’ultimo rapporto Istat “La povertà in
partendo dalla storia del
mondo agricolo all’inizio del
‘900, il testo ricorda il cammino di fede della piccola
grande Santa presentando
anche esempi di vite vissute
grazie al suo insegnamento. Uno studio iconografico
che conferma l’attualità del
messaggio gorettiano che
risuona come grido di denuncia contro le varie forme
di violenza che ancora oggi
coinvolgono, purtroppo e
soprattutto, donne e bambini. Interventi della dott.ssa
Graziella Passuello, Presidente Istituzione Soliedea e
della dott.ssa Roberta Vallone, Neupsichiatria Infantile
‘Bambino Gesù” di Roma.
Italia nel 2008”, cresce la percentuale di fami- “Non tutti sono morti di fame - precisa Laino
glie campane povere. Nel 2006 era il 21,2%, nel - ma sono almeno 4000 persone, nel centro ur2008 arriva al 25,3%, percentuale che posiziona bano, a vivere nei bassi”, quei locali della città
la nostra regione al terzo posto, dopo Sicilia e a piano terra adibiti ad abitazione che spesso
Basilicata, entrambe al 28,8%. Il dato campano versano in condizioni igieniche e sanitarie veè cinque volte superiore a quello osservato nel ramente penose.
resto del Paese (4,9% nel Nord e 6,7% nel Cen- La tragedia che ha colpito il piccolo Elvis e
tro). In Campania nel 2008 è povera una fami- sua madre alla Sanità dice fondamentalmente
glia su quattro. Nel 2007 lo era una famiglia su due cose, secondo Laino: “La scuola come isticinque. Tra i “nuovi poveri”, anche gli anziani e tuzione a Napoli non si è accorta che ci sono
padri di famiglia cassintegrati, fanno notare i bambini immigrati. A parte iniziative isolate di
referenti campani della Comunità di S. Egidio.
dirigenti scolastici coraggiosi, la scuola parteAll’interno di questo scenario si colloca la po- nopea non è affatto attrezzata a fronteggiare la
polazione immigrata (il Dossier sull’immigra- presenza di bambini immigrati che nelle classi
zione in Campania 2008 della Caritas parla ammontano soltanto al 30%. Con la nostra asdi 130.000 presenze) all’interno della quale, sociazione riusciamo ad accogliere fino al posecondo Laino, si trovano migliaia di persone meriggio circa 100 bambini immigrati, in due
che vivono sotto al di sotto della soglia di po- centri, uno nel quartiere Montecalvario, l’altro
vertà.
nei pressi della Ferrovia”.
3
Block Notes
La caccia?
Il Wwf non ci sta e denuncia: “A pochi mesi dalle
Elezioni, la Regione presenta una modifica di legge Regionale per la caccia
decisamente contro la
fauna selvatica marchigiana. Una modifica di legge
che a seguito della bocciatura del Disegno di legge (relatore Senatore Orsi)
sulla modifica della legge
nazionale sulla caccia
da parte della Conferenza delle Regioni, risulta
in contrasto con quanto
accade sul territorio nazionale. Sul piano nazionale la Conferenza delle
Regioni (con l’eccezione
della Regione Veneto), ha
approvato un documento
in cui prende una posizione nettamente contraria al Disegno di legge
(relatore Senatore Orsi),
sulla modifica della legge nazionale sulla caccia,
questa bocciatura rappresenta un forte segnale.
La proposta regionale di
modifica della legge viola
il principio costituzionale
di competenze esclusive dello Stato in tema di
protezione ambientale a
dettare standard minimi
e uniformi ai sensi degli
articoli 117 e 118 della
Costituzione Italiana. Con
questa modifica si stravolgeranno le norme della
Legge quadro sulla caccia
che, se approvate, costituirebbero un precedente
e porrebbero la Regione
Marche in una posizione
anticostituzionale.
Il territorio regionale
soggetto a pianificazione
faunistico-venatoria viene
drasticamente ridotto, limitandosi a quello escluso
da qualsiasi infrastruttura
di origine antropica. Si restringono enormemente
(quasi del tutto) le zone
di divieto di caccia. Viene
cancellato il concetto che
le Oasi sono destinate al
rifugio, alla riproduzione
e sosta della fauna selvatica. Viene cancellato
il divieto di esercizio venatorio nelle Oasi, nelle
Zone di Ripopolamento e
Cattura (ZRC) e nei centri
pubblici di riproduzione
della fauna in violazione
della Legge 157/92. Vengono ampliati i periodi
di caccia di molte specie,
addirittura prevedendo
l’apertura il 01 settembre.
attestante la provenienza.
Di fatto si incentiva la cattura illegale degli uccelli
da richiamo Vengono sottratte risorse alle Provincie ed attribuite agli ATC.
La gestione della fauna
viene divisa: alla Provincia la tutela della fauna
e agli ATC è demandata la
gestione della fauna cacciabile e dell’ambiente
naturale nel territorio di
caccia programmata.
Le Marche, che è una regione con una ricchezza
di biodiversità straordinaria, che insieme a tutte
le altre Regioni italiane,
dovrà entro il 2010 onorare gli impegni presi con
la firma da parte dello
Stato della Convenzione internazionale per la
Biodiversità ed impostare
importanti strategie per
contrastare la perdita di
biodiversità”.
4
22 ottobre 2009
Senigallia
Confartigianato e i centri commerciali
Centri più vivaci
I
centri commerciali naturali sono per
i comuni una risorsa importantissima sia da un punto di vista economico
che da un punto di vista turistico.
“I finanziamenti messi a disposizione
dalla Regione - dichiara il segretario
della Confartigianato di Senigallia Giacomo Cicconi Massi - potranno essere
utilizzati dalle imprese e mi riferisco
ai piccoli commercianti e alle micro
imprese dell’artigianato artistico che
ne hanno fatto richiesta e che sono, il
più delle volte, costrette a chiudere la
loro bottega o a lasciare il centro storico causa uno spopolamento continuo
e inesorabile. Un modo anche per arginare il dilagare della omologazione
e delle attività legate a grandi catene
estere.
Ora anche in relazione agli obiettivi del
Piano Cervellati che prevede la rivitalizzazione del centro con nuove attività
commerciali e culturali non generiche
ma piuttosto rapportate alla specificità e identità del centro, nell’ambito di
un progetto di riqualificazione di questo tipo questi fondi possono essere
utilissimi per rilanciare l’economia del
nostro centro storico e per trattenere
le micro aziende che rappresentano
l’unico “collante” per favorire una ri-
presa residenziale del nostro centro”.
“Abbiamo la conferma - ricorda Marco
Bazzucchi presidente della Confartigianato di Senigallia - della volontà degli
artigiani di essere attori protagonisti
del rilancio del centro storico. Del resto, parliamo di imprenditori che, con
coraggio, nonostante le numerose difficoltà hanno tenuto aperte le botteghe e
hanno continuato ad investire.
Il centro commerciale naturale può essere un efficace strumento per la rivitalizzazione del centro storico: le imprese artigiane sono pronte a mettersi “in
rete” con gli altri operatori economici
per dare vita a questa nuova esperienza.
Possiamo attivare, oggi, un processo
che potrebbe consentire, se ben gestito, il recupero di risorse sotto utilizzate,
l’integrazione tra il territorio urbano
e le coesione sociale dei residenti, il
coordinamento delle azioni dei diversi
livelli istituzionali e la cooperazione tra
tutti gli attori, privati e pubblici. “Proprio in quest’ottica – conclude Cicconi
Massi – abbiamo aperto, tempo fa con
l’Assessorato competente - un tavolo
tecnico per approfondire queste tematiche e per far beneficiare di questi
fondi. Aver avuto la possibilità di presentare progetti pubblico/privati utilizzando un contributo pubblico a fondo
perduto pari al 40% del costo complessivo del progetto, così come previsto
dal Bando Regionale, è stata un’opportunità importante, utile al rilancio e
alla promozione delle bellezze artistiche del centro storico e di tutte le attività presenti. Ora siamo in attesa della
graduatoria per capire se il progetto del
Centro Commerciale Naturale potrà
essere o no finanziabile”.
Paola Mengarelli
notizie della settimana
in consiglio comunale si è parlato di come cambierà il centro storico
Il piano Cervellati
S
i avvicina la discussione definitiva sul ‘Piano Cervellati’. E l’assessore Mangialardi
ha chiarito nell’ultima seduta del Consiglio
comunale che non spetta al piano Cervellati
modificare la destinazione d’uso, senza negare però l’ipotesi che possa trasformarsi in un
condominio privato. “Rispetto ai palazzi – ha
spiegato l’assessore all’Urbanistica in aula -,
diciamo che per quelli pubblici, per confermare la destinazione d’uso o per mutarla, dovrà
essere il Consiglio comunale a deciderlo. Era
un emendamento della maggioranza, tradotto
in una osservazione. Qualsiasi intervento proposto su un palazzo del centro storico, di proprietà comunale od ecclesiastica, sarà il Consiglio comunale a deciderlo su un progetto
preciso. Mi sorprendono quindi le manifestazioni cui ho assistito. Palazzo Gherardi è del
Comune e non è questo strumento urbanistico a decidere se rimarrà di proprietà comunale o potrà essere alienato”. Dichiarazione che
ha scatenato dei mormorii tra i banchi dell’opposizione. Mangialardi non ha infatti negato
che in futuro la sede storica del liceo classico
potrà essere venduta. Ha solo chiarito che, un
cambio di destinazione d’uso in residenziale,
dovrà deciderla il Consiglio sulla scorta di un
progetto. “E’ una giornata che riteniamo importante – ha aggiunto nella relazione di apertura -, siamo chiamati all’approvazione definitiva dello strumento di pianificazione del
nostro centro antico, dopo un percorso iniziato ormai tanto tempo fa. L’incarico nasce nel
2001 con un bando che aveva come obiettivo
la riqualificazione del nostro centro storico e
che portò, dopo una analisi approfondita con
tanti partecipanti, ad individuare il professore
Cervellati come il progettista che doveva redigere questo importante strumento. Dal 2003
al 2007 c’è stato un momento di stallo, forse
non c’era la consapevolezza del grande strumento che stavamo mettendo in campo. Oggi
siamo nelle condizioni di dire che il piano sta
producendo effetti importanti, marcabili e vi-
tre serate del gruppo società e ambiente
a denti stretti
Parliamo d’acqua
Succede a Senigallia Turismi
* Diego Schiaroli, 28 anni è finito nelle mani
della polizia, che lo ha scoperto in un’aula,
nascosto dietro i grembiuli che studenti e insegnanti usano per le lezioni di cucina. Il giovane
aveva appena finito di svaligiare i distributori
automatici di bibite e merendine, impossessandosi di circa 400 euro. In tasca gli hanno trovato perfino le mappe che le disposizioni sulla
sicurezza vogliono appese al muro dei corridoi,
per indicare le vie di fuga in caso di incendio o
altri eventi del genere. A lui però servivano per
orientarsi in quel labirinto che è l’’istituto alberghiero “Panzini” e trovare la via d’uscita dopo
il furto.
* Presentata, nella riunione del Tavolo contro la violenza subita dalle donne, la bozza
di questionario che verrà inviata a tutte le famiglie, allegato al periodico comunale. “Con
il questionario vogliamo aprire un’indagine conoscitiva della situazione nel nostro territorio
- spiega la dottoressa Rossana Berardi, presidente del Consiglio delle Donne - Abbiamo pensato
di suddividerlo in tre parti: una parte anagrafica,
una parte cerca di capire come la donna percepisce la violenza e l’altra specifica di indagine su
chi ha subito una qualche forma di violenza”.
* Proseguono le indagini per far luce sul ferimento del carabiniere e del senigalliese
durante gli scontri tra polizia e manifestanti del Mezza Canaja arrivati in centro in circa cinquanta per far fronte comune contro gli
esponenti della Lega Nord, riuniti in convegno
al San Rocco. Verranno esaminati video e filmati di quei momenti carichi di tensione durante i
quali sono partiti gavettoni indirizzati agli esponenti politici, petardi e fumogeni, che hanno
creato un po’ di agitazione in piazza Garibaldi.
* Fino a lunedì prossimo chi intende candidarsi per le Primarie del centrosinistra può
farlo presentando la propria richiesta al Comitato organizzatore, che ne valuterà l’ammissibilità. I candidati ammessi devono raccogliere
almeno 200 firme (max 400) di sostegno alla
propria candidatura e sottoscrivere entro questo fine settimana la bozza programmatica che
verrà redatta dalla commissione formata dai
rappresentanti di tutte le forze politiche del
centrosinistra. Il 22 novembre avverranno le
Primarie. L’eventuale ballottaggio avverrà il 29
novembre.
L’Udc senigalliese stimola il dibattito cittadino sulla gestione
del turismo. “Gli inviti a tenere
aperti alberghi e stabilimenti
balneari sono serviti a poco. Per
avere una destagionalizzazione
che veda Senigallia come meta
turistica da marzo a novembre,
andrebbe sviluppato il progetto della calendarizzazione dei
grandi eventi, in periodi strategici. Qualcosa si è fatto - scrivono-: Pane nostrum ha richiamato molti turisti e gli effetti
sono stati più che tangibili. Per
completare il calendario dell’offerta di eventi, da marzo a
novembre, si potrebbe costituire
un tavolo di concertazione, calendario alla mano, con tutte
le associazioni, le pro loco, ed i
cittadini interessati a proporre
eventi sportivi, culturali, eno gastronomici, dedicati all’infanzia,
all’età matura o semplicemente
festaioli, oppure gite organizzate e crociere, che possano attirare visitatori. L’obiettivo sarebbe
quello di non lasciare alcun
giorno privo di eventi o iniziative. Da questa concertazione, da
avviare con anticipo, potrebbe
uscire un bel calendario di eventi, non sovrapposti fra loro, che
il Comune potrebbe supportare,
sul piano della promozione degli eventi e dell’assistenza, ai fini
della gestione delle pratiche autorizzative e delle questioni logistiche ed organizzative, in sinergia con i vari operatori turistici”.
sibili da tutta la cittadinanza. La direzione che
abbiamo intrapreso sta producendo grandi
risultati. Abbiamo aperto un percorso di partecipazione, con incontri puntuali. Oggi – ha
proseguito - siamo chiamati a controdedurre
le 70 osservazioni formali e le circa 200 che ne
sono derivate dal suggerimento dei cittadini,
che mi sento di ringraziare. Voglio ringraziare chi ha voluto dare un contributo, pensando che ci siano anche oggettive valutazioni di
tipo personale ma ce ne sono state tante anche di carattere generale, sulle quali gli uffici e
la commissione si sono fermati a ragionare ed
analizzare in maniera puntuale. Ci sono dibattiti in città che sono stati recepiti e che hanno portato a delle modifiche”.Il cambiamento
più decisivo, come ricordato dall’assessore, ha
riguardato piazza Simoncelli. “Già in fase di
emendamento – ha concluso Maurizio Mangialardi -, tradotto in osservazione, c’era una
posizione precisa. La proposta, seppure molto
interessante, non trovava la condivisione e si
andava ad intraprendere un altro tipo di percorso: la valorizzazione della piazza. Non si
prevede più la costruzione del ghetto, che aveva una sua logica, ma apriamo un concorso di
idee per valorizzare la piazza”.
Michela Gambelli
I
l Gruppo Società e Ambiente a fine di ottobre
organizzerà una grande
manifestazione contro la
privatizzazione dell’acqua.
Saranno tre giorni dedicati
all’acqua e precisamente il
23-24-25 ottobre. Saranno
ospiti il professor Rosario
Lembo del Comitato Nazionale per il Contratto
Mondiale sull’acqua, che tra
l’altro parlerà degli effetti
della privatizzazione alla
luce dell’ultimo decreto del
governo che impone il 60%
dell’acqua il mano ai privati.
Sabato 24, in una tavola rotonda verrà approfondita la
conoscenza della situazione
locale, assieme a politici e
a cura di
gestori dell’acqua. Domenica 25 al mattino è prevista la
visita alle sorgenti di Gorgovivo da dove scaturisce tutta
l’acqua che utilizziamo ogni
giorno. A sera, all’auditorium San Rocco, spettacolo
dell’attore Stefano Lucarelli
con il suo monologo intitolato “La stupidità dell’acqua”. L’iniziativa del Gruppo
Società e Ambiente punta
a sottolineare come la privatizzazione dell’acqua sia
un passo molto grave nella
tutela dei diritti alla persona. “L’acqua non può e non
deve essere considerata una
merce - osserva il sodalizio
- poiché è fondamentale per
la sopravvivenza dell’uomo”.
Giuseppe Nicoli
Dill’ al monc’ in piazza
• A causa del brusco abbassarsi delle temperature, il Sindaco di Senigallia ha autorizzato
dal 17 ottobre l’accensione degli impianti di
riscaldamento, che di norma si dovrebbero
accendere dal 1° novembre. Speriamo che
altri Sindaci applichino tale normativa perché, con il freddo, al contrario del caldo, è
facile ammalarsi e così poi a nulla varrebbero i moniti del Ministro…
• Si fa un gran parlare in questi giorni della
volontà dell’Amministrazione comunale di
togliere due chioschi: uno di gelati e l’altro di
giornali, per migliorare la visibilità della Rotonda. Anche a noi piace l’idea, ma vorremmo anche che si offrisse loro un’alternativa.
• Il teatro La Fenice e la Rotonda beneficeranno di una gestione diretta che, oltre alle
attività nelle due strutture ed alla programmazione, riguarderà anche i servizi ed il
personale, così da armonizzare le attività
con un modello di gestione diretta con il
supporto dell’Amat.
• I responsabili del consorzio Cir 33, hanno presentato alla scuola media “Fagnani”
di Senigallia “Fai la differenza”, il progetto
educativo rivolto alle scuole elementari cittadine. I principali obiettivi dell’iniziativa,
ha spiegato il suo presidente, sono quelli di
sviluppare una maggiore consapevolezza in
merito alla tematica dei rifiuti e migliorare
la pratica di separazione dei materiali riciclabili da parte dei cittadini, a partire dai più
piccoli. E buona cosa che lo imparino fin da
piccoli affinché da grandi, mantengano questo rispetto per l’ambiente.
• Una mattinata, lunedì scorso, in città caratterizzata da vento, pioggia e una improvvisa grandinata che ha imbiancato strade e
auto. Il maltempo ha imperversato nel nostro territorio abbassando le temperature
fino a raggiungere gli 8 gradi e far piombare
i senigalliesi quasi nell’inverno. Tanti i danni
soprattutto lungo la costa. In città fortunatamente non ha creato particolari disagi.
22 ottobre 2009
Senigallia
5
Il comitato contro la complanare chiama a raccolta i cittadini per sabato 25 grande festa a villa torlonia
Mobilitazione in città
L
a vicenda complanare si sta arricchendo giorno dopo giorno di
episodi indescrivibili: in questi tempi
stiamo assistendo ad una occupazione
e dispiegamento di ruspe e operai della
Pavimental da rimanere increduli, soprattutto se si considera l’accanimento
con cui stanno insistendo guarda caso
proprio nei terreni degli aderenti del
comitato, il quale con il supporto legale sta vigilando in modo che le immissioni in possesso non si trasformino in
vere e proprie prevaricazioni. Sondaggi
geognostici e trivellazioni potrebbero
infatti diventare la “stura” per l’inizio
dei lavori e apertura dei cantieri quando non sono neanche iniziate le trattative per gli indennizzi e mancano
ancora autorizzazioni importanti (es:
nulla osta dell’autorità di bacino). Non
faremo passare sotto silenzio nessun
atto e nessuna azione e continueremo a
denunciare questa invivibile e assurda
situazione in cui alcuni cittadini vengono a trovarsi privati, a fatto compiuto, dei diritti di proprietà sanciti dalla
Costituzione con gravi danni morali,
alla salute ed economici.
Appuntamenti in biblioteca
Al via la
rassegna
‘Sognalibro’
Per ribadire la nostra opposizione a
questa prassi arrogante, a questo assalto organizzato dai grandi potentati
economici e dai politici assoggettati
ad essi e a difesa della propria terra
e dei propri luoghi , il comitato organizza una mobilitazione per sabato 24
ottobre con ritrovo alle ore 16 presso
il parcheggio di fronte all’agenzia delle entrate nel centro commerciale Cityper.
Vuole essere una manifestazione condivisa a cui hanno già aderito alcune associazioni nonché singoli cittadini per
formare una carovana del territorio che
ha come focus l’opposizione ad opere
devastanti come la complanare e che
vuol raccogliere i contributi, le istanze e problematiche della città legate
alla devastazione del territorio, contro
tutte le opere e decisioni imposte con
forza e contro la volontà dei cittadini.
La nostra speranza è di accogliere tutte
quelle persone che, contrarie a questa
prassi di gestione della città e del territorio, sentono l’esigenza di un’alternativa e vogliono contribuire ad essere forza di cambiamento. Tutti sono
P
rosegue con la rassegna “Sognalibro” il
progetto di valorizzazione della Biblioteca Antonelliana. Gli incontri sono caratterizzati da quattro contenitori principali: “Una
città nel libro”, “Storie di archivio”, “Ragazzi
in biblioteca”, “Parole in rete”, a cui si aggiungono “Donne, società, istituzioni”, a cura del
consiglio della Donne e dell’assessorato alle
Pari opportunità, ed i corsi dell’Università
per anziani. Si inizia venerdì 23 ottobre,
alle 17, con “Martin Eden, i cento anni di un
capolavoro”. Sarà presente Davide Sapienza,
curatore della nuova traduzione di Martin
Eden per Mondadori. Giovedì 29 ottobre
ore 17.00 - Senigallia prima dell’ampliazione del ‘700, l’inedita descrizione Travaglini.
Conferenza di Flavio Solazzi. L’argomento
di questo manoscritto è una vera e propria
fotografia della nostra città con tutte le sue
convocati, chiamati a questo cammino
prima che sia troppo tardi. Abbiamo
coniato questo slogan Alt alle ruspe
proprio perché le ruspe rappresentano simbolicamente e concretamente il
potere distruttivo, la demolizione dei
luoghi (le ex colonie Enel ne sono un
recente esempio) alberi, case, identità, storia e comunità. La sfida è quella di essere costruttivi proponendo il
linguaggio nuovo della manutenzione,
recupero, riconversione, come appare
ben evidente nel documento che accompagna la manifestazione.
Questo evento sarà preceduto dalla
conferenza di Giovedì 22 ottobre alle
ore 21.15 all’auditorium San Rocco
dove con i due illustri relatori, Massimo Rossi già sindaco di Grottamare nonché presidente della provincia
di Ascoli Piceno e l’arch. Carlo Brunelli promotore della carta dei diritti
del territorio, si parlerà di democrazia
partecipativa e gestione condivisa del
territorio. La cittadinanza è invitata a
partecipare.
Anna Manoni, Francesca Angeletti,
Susanna Vignoli
diverse ed articolate strutture laiche, religiose, politiche e culturali in genere. Mentre
numerose pubblicazioni si sono occupate
di Senigallia nella e dopo l’ampliazione del
‘700, questo manoscritto riveste un grande
interesse perché si occupa della città prima
dell’ampliazione.
Sabato 31 ottobre ore 17.00 - La storia della
Camera del lavoro di Senigallia dal 1908 al
2008. Un libro appena pubblicato nella collana dell’Istituto Regionale per la storia del
Movimento di Liberazione delle Marche,
racconta un secolo di vita della Camera del
lavoro di Senigallia. La storia di donne e di
uomini che hanno svolto un ruolo fondamentale per l’emancipazione dei lavoratori
ed il racconto delle vicende di aziende divenute simbolo di lotte per la difesa del lavoro
e dello sviluppo economico cittadino.
Aspettando il 20 novembre: i diritti dell’infanzia
Adulti, in punta dei piedi
T
“Dici è faticoso
frequentare
i bambini.
Hai ragione.
Aggiungi: perché
bisogna mettersi
al loro livello,
abbassarsi, scendere,
piegarsi, farsi piccoli.
Ti sbagli.
Non è questo
l’aspetto
più faticoso.
È piuttosto il fatto
di essere costretti
a elevarsi
fino all’altezza dei loro
sentimenti.
Di stiracchiarsi,
allungarsi, sollevarsi
sulle punte dei piedi.
Per non ferirli.”
Janusz Korczac
ra quasi un mese tutto il mondo sarà invitato a ricordare e a celebrare i diritti dei
bambini, un argomento importante su cui
mantenere costante l’interesse e la riflessione.
Quante parole, quanti discorsi, quante conferenze sono stati fatti e si faranno ancora su
questo tema. Quanti comportamenti, quante scelte educative, pedagogiche, didattiche
e politiche si devono ancora fare affinché il
mondo degli adulti si avvicini in modo sempre più adeguato ai bambini e offra loro opportunità di crescita autentiche, che mirino
al vero bene, al pieno sviluppo della persona
umana. E sì perché a ben guardare il mondo
adulto è ancora spesso inadeguato, impreparato quando si trova di fronte a un bambino,
a un ragazzo, a un adolescente.
Quasi quotidianamente mi capita di assistere
a scene che testimoniano questa inadeguatezza, quasi quotidianamente la sperimento
personalmente di fronte alle richieste o alle
reazioni inaspettate, sia positive sia negative,
che mi vengono da un bambino o un ragazzo
a cui non sempre so dare risposte adeguate,
appunto.
Non si tratta di fare un processo al mondo
adulto o di puntare a diventare perfetti, si
tratta piuttosto di imparare, o di non rinunciare, a mettersi in discussione, di accostarci
con rispetto, ascolto e comprensione, assegnando uguale dignità ad adulti e bambini.
Il nostro modo di porci nei confronti dei
bambini e degli adolescenti è ancora tanto
permeato da un atteggiamento adultocentrico, che parte da noi stessi, dai nostri criteri e
valori per tornare a noi stessi senza, a volte,
nemmeno aver toccato i bambini o i ragazzi
di cui ci occupiamo. A fatica ci mettiamo in
ascolto, vero e autentico, dei messaggi che i
bambini portano con le loro parole e i comportamenti, messaggi spesso incompleti e
poco chiari, perché non pienamente formulati e codificati, ma ugualmente da prendere
sul serio e in considerazione.
L’atteggiamento più efficace è quello di essere disponibili a crescere insieme ai bambini
e ai ragazzi, figli, alunni, nipoti, bambini del
gruppo di catechismo, … a non avere sempre
la risposta pronta per ogni situazione, ma
con comprensione e responsabilità entrare
in uno scambio reciproco. In questa reciprocità l’adulto gioca un ruolo importante e
la responsabilità della qualità della relazione
è tutta nelle sue mani. Quando le situazioni
diventano un po’ critiche, invece, il passaggio
quasi automatico è quello di attribuire tale
responsabilità ai bambini (in quante famiglie
e in quante classi accade, anche per situazioni ordinarie e quotidiane).
Gli adulti, anche se di passi avanti se ne sono
fatti negli anni, sono ancora distanti dal
mondo dell’infanzia e dell’adolescenza e faticano a costruire ponti adeguati che aiutino a
instaurare un vero contatto, un vero rispetto
delle persone in crescita e dei loro diritti. La
linea da darsi non è tanto quella di trovare
errori e su quelli soffermarsi, bensì di identificare delle possibilità da darsi continuamente, senza stancarsi, nella lunga strada che ci
troviamo a percorrere a fianco dei più piccoli, consapevoli dei limiti e delle differenze di
ciascuno. Dare delle possibilità a se stessi e
soprattutto a coloro che a vario titolo ci sono
affidati, per un breve periodo, per alcuni anni
per una vita intera.
Il nostro sollevarci sulla punta dei piedi sia
per arrivare a raggiungere tutti i bambini e
i ragazzi che incontriamo, per raggiungerli
con discrezione e rispetto, a volte anche in
silenzio e in ascolto di quello che hanno da
insegnarci.
Federica Franceschini
I cento anni di suor
Maria Antonietta
C
ento anni: è il traguardo raggiunto da suor
Maria Antonietta Vigarani
suora della Carità di Santa
Giovanna Antida presso
la casa di Villa Torlonia di
Senigallia. I festeggiamenti
si sono tenuti giovedì, con
la celebrazione della Santa
Messa di ringraziamento presieduta dal vescovo
Giuseppe Orlandoni, con
i concelebranti don Giuseppe Cionchi cappellano
della Comunità e don Paolo Gasperini parroco della
parrocchia della Pace, alla
quale appartiene la Comunità di Villa Torlonia. Era
presente anche il Sindaco
Luana Angeloni che ha
offerto alla festeggiata una
medaglia a nome della cittadinanza senigalliese e un
omaggio di rose rosse.
All’inizio della celebrazione
suor Maria Antonietta ha
rivolto un ringraziamento alla Provvidenza di Dio
che l’ha scelta da sempre
e l’ha chiamata a servirlo
in mezzo alle tantissime
persone alle quali ha donato se stessa. Il vescovo
ha ricordato l’intensa vita
di suor Maria Antonietta
che ha insegnato educazione musicale a migliaia
di alunni e alunne sia nelle ex-scuole elementari sia
nelle ex-scuole medie per
oltre cinquant’anni, oltre al
servizio come superiora in
due comunità delle Suore
della Carità e in due parrocchie. Al termine della
celebrazione, la Superiora
della casa suor Francesca
Pia Di Bartolomeo ha ringraziato tutti i presenti alla
festa, le consorelle provenienti dai luoghi dove suor
Maria Antonietta è passata
seminando tante opere di
bene, con uno stile di vita
regolare, sobrio, semplice, essenziale, impregnato
di preghiera, di servizio,
di impegni e di interessi:
a Sarzana per due anni, a
Cesena per 16 anni, a Rovigo per 23 anni, a Campogalliano per sei anni, a
Longara per 17 anni, a Bologna per 15 anni e a Senigallia dall’anno 2001.
A conclusione, il vescovo Giuseppe Orlandoni
ha letto ai presenti il telegramma del Papa che
inviato alla religiosa nel
giorno del suo centesimo
compleanno. “Il Sommo
Pontefice esprime fervidi
voti augurali unendosi al
suo rendimento di grazie
per benefici spirituali ricevuti in questi anni et mentre invoca per materna
intercessione Vergine Santissima abbondanti consolazioni celesti imparte la
Benedizione Apostolica”.
iniziativa dei piccoli imprenditori
A Cesanella un
consorzio servizi
D
opo mesi di incontri e
iniziative che hanno visto protagoniste la Cna e diverse imprese della zona artigianale della Cesanella, si è
costituito il Consorzio Servizi Imprese. “Questo nuovo
soggetto - afferma Marzio
Sorrentino, segretario CNA
di Senigallia - si propone di
operare come consorzio di
acquisto di servizi di particolare interesse per la propria base associativa”.
“La prima iniziativa assunta
dal Csi Cesanella è relativa
alla fornitura di un servizio
per garantire la sicurezza
dell’area, tramite una convenzione stipulata con la
società Sicur Global Spa, affermata società del settore a
livello nazionale ed internazionale, che provvederà ad
effettuare la vigilanza nelle
ore notturne e nei giorni
festivi, esclusivamente nella
zona di riferimento”.
E’ un’azione preventiva, tesa
a scoraggiare atti vandalici
e furti e rendere più sicura la zona artigianale. “Ne
beneficiano le imprese ma
anche i residenti della zona
– esordisce il Presidente
Giordano Frulla e titolare
della locale succursale Fiat
- non è stato certo facile
mettere tutti d’accordo, ma
siamo già oltre 70 imprese
e contiamo di aumentare
ancora nei prossimi giorni. Gli imprenditori hanno
capito che agendo insieme,
oltre a risparmiare, si ottiene un servizio più valido.
Grazie anche alla Cna che ci
ha sostenuto, siamo riusciti
ad ottenere un importante risultato”. Questa azione
è stata segnalata alle forze
dell’ordine “che - prosegue
Giordano Frulla - godono
della nostra totale fiducia:
è nostra intenzione, infatti,
agire in collaborazione con
chi è chiamato a svolgere il
proprio ruolo in merito all’ordine pubblico. Le nostra
aziende saranno collegate
con le centrali operative di
Polizia e Carabinieri”.
Il Cda risulta così composto:
- Giordano Frulla (presidente); - Michela Tarsi (vice
presidente); - Alberto Carnevaletti (vice presidente);
- Marzio Sorrentino (segretario); - Roberto Nocerino;
- Bastianoni Francesco; - Federica Sperandini; - Marco
Tombesi; - Emore Ventura.
Una volta consolidato questo primo servizio “ci adopereremo per garantire altri
vantaggi ai soci del consorzio - conclude Giordano
Frulla - ad esempio per l’acquisto di energia, per la telefonia o per il trasporto dei
rifiuti speciali. Con l’aiuto
della Cna, andremo a trattare migliori condizioni con le
banche per l’accesso al credito e valuteremo pacchetti
di servizi in altri ambiti il
cui interesse emergerà dal
confronto con le aziende”.
Dichiara Michela Tarsi Vice
Presidente e titolare della
Frigogel Srl: “è nostra intenzione attivarci per la cura e
la valorizzazione di questa
area, troppo abbandonata
a sé stessa, che necessita di
interventi specifici”.
6
22 ottobre 2009
Chiesa
C’è vita
in parrocchia
sinodo africano Intervista a Paolo Beccegato, di Caritas italiana, uditore
L’Africa è qualcosa di più
L
A Chiaravalle il prof. Ezio Aceti
Sabato 24 ottobre inizia nella Parrocchia di Chiaravalle
il cammino di formazione per i genitori dei ragazzi che
riceveranno quest’anno il sacramento della prima comunione e della confermazione. Il cammino consiste in una
serie di incontri, con cadenza mensile, attraverso i quali
i genitori affrontano i temi specifici della preadolescenza, con l’aiuto di specialisti e sacerdoti. Il primo incontro
è previsto per sabato 24 ottobre alle ore 16,30, presso il
cinema parrocchiale, e vedrà la presenza del prof. Ezio
Aceti, psicoterapeuta, personalità di rilevanza nazionale, che svilupperà il tema: “preadolescenti oggi: è ancora
possibile educare?”. Visto l’importanza del tema affrontato, l’incontro è un occasione di formazione particolare
ed è aperto a tutti i genitori dei ragazzi di questa fascia
di età.
Offerte per la giornata missionaria 2008
Nello scorso numero di Voce Misena abbiamo riportato
un primo elenco delle parrocchie che hanno inviato fondi per la giornata missionaria mondiale 2008, omettendo alcune parrocchie. Ce ne scusiamo. Ecco le parrocchie
non indicate in precedenza.
a parola d’ordine del Sinodo? “Concretezza e vicinanza all’Africa”. È
questo il parere di Paolo Beccegato,
responsabile dell’area internazionale di
Caritas italiana, tra gli uditori alla seconda Assemblea speciale del Sinodo
dei vescovi, in corso dal 4 al 25 ottobre in Vaticano, sul tema “La Chiesa in
Africa a servizio della riconciliazione,
della giustizia e della pace”.
La maggior parte degli interventi dei
padri sinodali hanno toccato i temi
della riconciliazione e della pace.
Quali istanze e richieste?
Il card. Turkson nella ‘relatio ante
disceptationem’ ha ricordato che le
guerre asiatiche hanno superato quelle africane. Bisogna quindi vincere i
pregiudizi. L’Africa ha bisogno di riconciliazione ma non è il continente
per antonomasia più violento e più insanguinato. Comunque il tema è stato
trattato in tantissimi modi, con numerose analisi sul perché delle guerre e
sulle connessioni con altri problemi, ad
esempio il neocolonialismo, la predazione delle risorse africane, la povertà,
il degrado ambientale, i cambiamenti climatici. Ci si è chiesti che ruolo
ha la Chiesa in questo senso e come
il cardinale
di cracovia
nelle marche
Nel nome
di Maria,
pensando
a Wojtyla
Dal santuario Santa Maria Goretti
A conclusione dei festeggiamenti in onore di S.Maria Goretti, nella settimana precedente la ricorrenza dell’anniversario della nascita (Corinaldo 16 ottobre), alla casa
natale è stata celebrata la S.Messa dal nuovo sacerdote
corinaldese don Davide Barazzoni, il quale – al termine
– ha ringraziato tutti per essergli stati vicini e aver pregato
per lui. Il Rettore del Santuario gli ha poi fatto dono di
un quadro della Santa a cui don Davide è molto devoto
e che, ha detto, lo seguirà dovunque svolgerà il suo ministero. Attualmente si trova presso il Seminario di Senigallia, dove proseguirà poi dove il Signore lo destinerà.
I quarant’anni del giornale ‘Presenza’
Giovedì 22 ottobre con inizio alle 16.30 presso la “Sala
Mamma Margherita” dei Salesiani di Ancona verranno
ricordati i quarant’anni di attività del Periodico cattolico
della Diocesi Ancona-Osimo “Presenza”. Quarant’anni or
sono, Mons. Carlo Maccari fondava il settimanale cattolico
della Diocesi di Ancona e di Osimo “Presenza”. Il numero
zero uscì per il Natale del 1968 ed il numero 1 nel mese
di gennaio dell’anno successivo. Abbiamo la consapevolezza che quarant’anni sono pochi e che tra le 186 testate
cattoliche sparse in tutto il territorio nazionale con una
tiratura globale di circa un milione di copie settimanali
aderenti alla Federazione Italiana Settimanali Cattolici,
molti hanno passato il mezzo secolo e diversi, addirittura,
il secolo di vita. Senza tante pretese vogliamo fare una riflessione per capire bene le nostre origini e definire la nostra missione, guardando oltre l’orizzonte ed allargando il
tavolo ad altri periodici locali.
Marino Cesaroni
può intervenire per la riconciliazione e le dissanguano in termini di risorse e
e la pace. Molte proposte hanno fatto organizzazione.
emergere il lavoro di solidarietà dal In Africa 265 milioni di persone sofbasso, le esperienze delle varie com- frono la fame. La situazione è così
missioni per la pace e riconciliazione, il drammatica?
tema della compensazione alle vittime.
Quando si va in Africa ci si stupisce di
Emerge anche un desiderio di au- ciò che nel continente funziona. Molti
tonomia finanziaria da parte delle Paesi africani hanno avuto, ad esemChiese africane.
pio, un Pil positivo negli ultimi anni.
Purtroppo anche in Africa ci trovia- Cerchiamo quindi di evitare immagini
mo di fronte a forme di cooperazione catastrofistiche del continente. Il dato
molto paternalistiche: spesso i dona- assoluto della Fao è molto alto. Ma in
tori pensano di trovarsi di fronte degli termini assoluti 1 miliardo su 7 miliarscolaretti ai quali bisogna insegnare di è una percentuale inferiore a quella
tutto. Questo atteggiamento non va di 10/15 anni fa. È vero che dalla crisi
bene. O si dona con rispetto oppure si economica e alimentare in questi ulrischia di umiliare l’altro riducendolo timi due anni c’è stato un segnale in
ad oggetto di un assistenzialismo che controtendenza, con il rischio che la
non ha futuro. Il nostro atteggiamen- situazione peggiori. Ma i numeri più
to è - e dovrebbe essere sempre di più spaventosi sono in Asia (India, Indo- quello di farsi indicare le priorità da cina, Cina) e non in Africa. Con tutti
chi è sul territorio. Nel modo di gesti- questi distinguo dobbiamo però stare
re i progetti molti dettano condizioni molto attenti, perché se non si rinnomolto stringenti su come procedere. va l’impegno di giustizia e solidarietà
Dobbiamo cercare di avere metodi - e non si prendono seri provvedimenti
unitari di lavoro. Servono professio- sul degrado ambientale, i cambiamenti
nalità e criteri d’intervento basati sui climatici, la riduzione delle emissioni
bisogni che nascono dal basso, per non di gas serra - l’Africa rischia veramente
costringere le organizzazioni locali a di peggiorare la sua situazione.
mille rendicontazioni che le umiliano
a cura di Patrizia Caiffa
P
reghiamo la Madonna perché continui a
proteggere sotto il suo manto questa cara
città, a cominciare dall’arcivescovo Edoardo”.
Con questa invocazione ha concluso l’omelia nella cattedrale di San Ciriaco il card.
Stanislaw Dziwisz, presente nella diocesi di
Ancona-Osimo l’8 e il 9 ottobre. L’attuale arcivescovo di Cracovia è stato invitato per il
quindicesimo anniversario dell’ordinazione
episcopale di mons. Edoardo Menichelli e
per il decennale della visita di Giovanni Paolo II nella città dorica, avvenuta in occasione
del millenario della cattedrale di San Ciriaco.
La Madonna, con il titolo di “Regina di tutti i Santi” è patrona della città: il cardinale,
segretario per tanti anni di Giovanni Paolo
II, ha ricordato che quest’ultimo, dinanzi all’edicola che fa da corona all’immagine della
Madonna, nel corso della messa allo stadio
del Conero, aveva detto di essere giunto in
“pellegrinaggio spirituale”. “Noi invece - ha
affermato il card. Dziwisz - siamo di persona, oggi, davanti a Lei, e adempiamo anche il
suo voto, di Giovanni Paolo, lui che, venerato
ormai come Servo di Dio, è in cammino per
essere annoverato tra i Santi che fanno corona alla Vergine Maria”.
Il cardinale, appena arrivato ad Ancona, ha
partecipato all’anteprima nazionale del film
documentario “Una vita con Karol”, tratto
dall’omonimo libro scritto nel 2007 dallo stesso Dziwisz in collaborazione con Gian Franco
Svidercoschi. Prima della proiezione è stata
scoperta e benedetta una stele allo stadio del
Conero, in ricordo della messa celebrata il 30
maggio 1999, da Giovanni Paolo II. Il giorno
seguente il card. Dziwisz ha incontrato i se-
minaristi e i docenti del seminario regionale
Pio XI, e ai ragazzi che si preparano al sacerdozio ha augurato “di essere oggi giovani in
pienezza per essere domani adulti e preti attraenti secondo il cuore di Cristo” indicando
nella “preghiera costante” il “metodo principale” per “scoprire l’altro e i suoi bisogni”. Il
cardinale, che nei giorni della visita ha raccontato tanti particolari inediti della vita di
papa Wojtyla, ha sottolineato come Giovanni
Paolo II “ha colpito il sistema mediatico per
talune sue trovate o innovazioni nei costumi
papali, come l’andare in montagna, praticare qualche sport, coltivare le sue amicizie di
gioventù”, cose che “faceva e si permetteva
perché era prete fino in fondo. La sua libertà coincideva con la fedeltà alle consegne
del suo sacerdozio”, un atteggiamento che lo
muoveva anche in altri campi, “ad esempio,
in quello della ricerca e della scienza, dove
ha indotto a rivedere giudizi e atteggiamenti
assunti a suo tempo dalla Chiesa, come per il
caso Galilei”. Dopo la visita prevista al Centro
Caritas, intitolato proprio a Giovanni Paolo
II, il cardinale si è recato, fuori programma,
nella sinagoga della città.
Il “tour marchigiano” si è concluso a Loreto
il 10 ottobre, dove oltre alla visita della Santa Casa e alla concelebrazione eucaristica
con l’arcivescovo mons. Giovanni Tonucci, il
card. Dziwisz ha incontrato i giovani al Centro di pastorale giovanile “Giovanni Paolo
II”, vicino al luogo scelto dal Papa, nel 1995,
per il grande evento di Eurhope e teatro, nel
2007, dell’incontro dei giovani dell’Agorà con
Benedetto XVI.
Simona Mengascini
arcevia Un pannello a San Medardo ricorda il capolavoro del Signorelli
L’arte che fa bella la fede
L
a Madonna in trono con i santi Giacomo, Simone,
Francesco, Bonaventura” è ritornata ad Arcevia
questa volta anche con la lunetta dove è raffigurata la sua ”Incoronazione”. A ricordo
della indimenticabile mostra “Luca Signorelli, La Pala di Arcevia ed i Capolavori
di San Medardo” allestita nel 2008 nella
Collegiata per celebrare il cinquecentesimo anniversario della venuta dell’artista nato a Cortona, un grande pannello
fotografico dell’opera originale è stato
esposto e sistemato nella edicola ricavata e restaurata sulle mura della Collegiata prospiciente il corso principale.
Sulla parte esterna dell’edicola a volta in
pietra arenaria ed in cotto è stata ricollocata un’antica originale pompa idraulica
a ruota completata da un artistico mascherone, poiché al di sotto c’è una vasta
e profonda cisterna, visibile al centro del
pavimento risalente probabilmente alla
prima chiesa gotica forse dedicata a san
Giovanni Battista. Su una targa in inglese ed in italiano è
stato chiamato “Il pozzo di San Medardo”
Il parroco don Sergio Zandri ha benedetto l’immagine della Madonna ringraziando il Presidente
della Associazione Pro-Loco promotore dell’articolato progetto di restauro così come
ha ripetuto il sindaco Andrea Bomprezzi, il
quale ha evidenziato come sia stato valorizzato un angolo importante del centro storico con la partecipazione spontanea di alcuni
benemeriti cittadini arceviesi.
Infatti a Giovanni Mariotti, Zelio Cinti, Renzo Simoncelli, Giuseppe Marchegiani, Augusto Antonelli, Fabrizio Olivi che hanno
consentito con varie modalità al recupero
di quello che, divenuto un piccolo gioiello,
arricchisce ancor più la stessa Collegiata, è
stata dedicata una elegante epigrafe per testimoniare la gratitudine e la riconoscenza
dell’Amministrazione Comunale e dell’Associazione Pro-Loco.
Saverio Verdini
22 ottobre 2009
Chiesa
idee da condividere
7
in agenda
LA SETTIMANA DEL VESCOVO
diocesi Il metodo dell’ascolto, adesso, entra nelle comunità parrocchiali
L’ora delle parrocchie
S
ono dei giorni scorsi gli incontri
svolti nelle Vicarie (le sei zone in
cui è divisa la nostra diocesi) per presentare il percorso sull’ascolto che sta
partendo come primo passo del Sinodo diocesano. Incontri belli, vivi, con
la presenza di praticamente tutti i
parroci insieme agli animatori sinodali parrocchiali e ad altri laici per ogni
parrocchia. Certo ci facciamo ancora
tante domande: faremo bene? Qual è
il modo migliore di mettersi in ascol-
to? Le persone parteciperanno? Servirà a qualcosa? Ma tutte queste domande e le tante altre che si portiamo
dentro dicono la voglia che abbiamo
di metterci in cammino, di incontrarci,
di ascoltare.
E’ innanzitutto importante ricordarci i
motivi per cui vogliamo fare questi incontri. Per metterci in ascolto sul serio
- per questo non ci saranno repliche o
la beatificazione di
don carlo Gnocchi
Vicino
agli ultimi
Un interessante
incontro sulla
motonave
‘dubrovnik’,
al porto di ancona
Turismo
religioso
dibattiti; per far parlare liberamente
le persone, anche quelle che normalmente hanno delle responsabilità in
parrocchia ma che in genere hanno
spazio per parlare solo in riferimento
a delle iniziative e non su una visione
generale della comunità cristiana; per
imparare ad ascoltare e lanciare un
messaggio chiaro, che cioè la Chiesa
o si mette sempre più in ascolto – di
Dio e degli uomini – o non può essere
pienamente Chiesa. Ogni parrocchia
cercherà di coinvolgere nella riflessione
il numero più ampio di persone presenti in paese o nel
quartiere, e ciò in
coerenza con la natura e la finalità del
Sinodo che chiama
tutti a “camminare
insieme” e a farsi
carico insieme dei
problemi del nostro
territorio.
Ma prima di andare a cercare chissà
dove è bene che
ogni comunità si
metta innanzitutto
in ascolto di chi “frequenta” la parrocchia e per questo ci sarà almeno
un luogo per l’ascolto che abbiamo
definito “unitario” e che consiste nel
consiglio pastorale allargato a tutti
gli operatori pastorali. Poi in base alle
possibilità e risorsa che ogni comunità ha i luoghi potranno essere altri
(gruppo famiglia, catechisti…). Non si
tratta di incontri in più, ma i momenti
di ascolto unitario saranno la vita del
Consiglio pastorale per chi già lo ha;
per chi non lo ha sarà l’occasione per
formarlo e farlo vivere.
Ci siamo detti: prima sperimentiamo
su di noi l’ascolto, poi – dopo che ci
siamo appassionati – allarghiamo a
cerchi concentrici questa dinamica
dell’ascolto inventandoci tutte le occasioni possibili. Per esempio ogni parrocchia ha momenti in cui incontra
persone che non sono solite frequentare la comunità come per esempio i
genitori dei ragazzi della catechesi,
oppure i fidanzati: anche per loro è
bene pensare un momento di ascolto.
Per cercare poi di raggiungere tutti si è
pensato a un modo per poter ascoltare
chi vuole e questo potrebbe essere fatto nelle case facendo gestire l’incontro
a laici impegnati della parrocchia: chi
vuole può organizzare un momento di
ascolto con vicini e amici nella propria
casa senza necessariamente la presenza del sacerdote.
Questo percorso coinvolgerà, oltre le
parrocchie, anche i componenti delle
aggregazioni ecclesiali in un percorso
di riflessione o all’interno del proprio
gruppo o all’interno della parrocchia
di appartenenza. Per ogni tipologia di
incontro si stanno preparando delle
schede apposite – la prima è già arrivata nelle parrocchie – che sarà necessario distribuite alcuni giorni prima
dell’incontro di ascolto, per permettere ai partecipanti di prepararsi e di
essere attivi nel momento dell’ascolto
comune.
don Paolo Gasperini
Q
uarantamila fedeli si riuniranno domenica prossima, 25 ottobre, in piazza Duomo a
Milano per la beatificazione di don Carlo Gnocchi. A presiedere la solenne celebrazione eucaristica sarà il card. Dionigi Tettamanzi. All’inizio della cerimonia si svolgerà il
rito di beatificazione del “papà dei mutilatini”, officiato da mons. Angelo Amato, prefetto
della Congregazione delle cause dei santi e delegato di Benedetto XVI. “La beatificazione
– ha dichiarato mons. Gianni Zappa, presidente del comitato per la beatificazione e – coinvolge diverse realtà entrate in contatto con don Gnocchi: gli alpini, i membri della Fondazione che porta il suo nome, gli scout, i membri dell’Aido, i Fratelli delle scuole cristiane, i
chierichetti. E i semplici fedeli, provenienti da tutta Italia”. “Don Gnocchi non è stato un
navigatore solitario, non si è accollato i problemi della società come un marziano che arriva e risolve le questioni, ma ha anticipato i tempi tentando di far sì che la carità desse una
mano alla giustizia. Con questo spirito la Fondazione collabora ancora oggi con lo Stato
nell’ambito sanitario”. Sono le parole di mons. Angelo Bazzari, presidente della Fondazione
Don Carlo Gnocchi e terzo successore del “papà dei mutilatini”. Il presidente ha concluso
ricordando le molteplici attività della Fondazione, presente in 9 regioni italiane con 28
Centri, 5400 operatori tra personale dipendente e collaboratori professionali che assistono
una media di 9mila persone al giorno.
L
a Commissione regionale per la pastora- lebrata a livello mondiale dal 1980 ogni 27
le del tempo libero turismo e sport della settembre, anniversario dell’adozione dello
Conferenza Episcopale Marchigiana in col- statuto dell’Organizzazione Mondiale del
laborazione con l’Apostolato del mare dorico Turismo, agenzia specializzata delle Nazioni
e la Caritas di Ancona-Osimo, per celebrare Unite, il 27 settembre 1970.
della Giornata Mondiale del Turismo orga- Il tema della Giornata Mondiale del Turismo
nizzano per lunedì 26 ottobre alle ore 10.00, 2009, proposto dalla competente Organizzaun incontro, di riflessione e testimonianza, zione Mondiale, è: “Il turismo, celebrazione
in Ancona a bordo della Motonave “Du- della diversità”. Il Pontificio Consiglio della
brovnik” sul tema: “Il turismo religioso nel Pastorale per i Migranti e gli Itineranti ci
Mar Adriatico un ponte tra mondi e cultu- apre nel suo messaggio cammini di incontro
re diverse”. Presiede e introduce: S.E. Mons. con l’uomo nella sua diversità, nella sua ricEdoardo Menichelli Arcivescovo di Ancona chezza antropologica e nella sua storia.
– Osimo e Vice-Presidente e delegato Cem “La diversità è un fatto, una realtà, ma, come
per la Pastorale del tempo libero turismo ci ricorda Papa Benedetto XVI, è pure un
sport. Moderatori: don Luigino Scarponi e dato positivo, un bene, e non una minaccia o
don Dino Cecconi.
un pericolo, al punto tale da volere egli che
Ecco il programma. Ore 10.00 - Saluti delle “le persone accettino non soltanto l’esistenza
autorità. Ore 10.15 - “Lo spazio e le storie. della cultura dell’altro, ma desiderino anche
Mare Adriatico e Mediterraneo orientale”.
riceverne un arricchimento”.
a cura di Letizia Caselli, Università Iuav di “Il soffio divino vinca ogni xenofobia, - conVenezia. Ore 10.30 - “Identità, diversità. La clude il messaggio - discriminazione, razziri-costruzione del progetto culturale” a cura smo, renda vicini coloro che sono lontani,
di Guido Ferilli, Università Iuav di Venezia. nella contemplazione della unità/diversità
Ore 11.00 - Testimonianze di dialogo, incon- di una famiglia umana benedetta da Dio. È
tro, scambio, missione con i paesi del Sud lo Spirito che riunisce nell’unità e nella pace,
Est europeo. Ore 12.00 – Il turismo religioso nell’armonia e nel mutuo riconoscimento. In
occasione di dialogo culturale. (Quali pro- Lui vi è ordine e bontà nei sette giorni della
gettualità condivise? Esperienze dei luoghi creazione. Entri, Egli, anche nella travagliata
di viaggio).Discussione e Conclusioni.
storia umana, grazie pure al turismo.
La Giornata Mondiale del Turismo è ceMarino Cesaroni
Giovedì 22 ottobre
ore 10.00: Consiglio Presbiterale
Venerdì 23 ottobre
ore 19.00 S.Messa a Corinaldo (Cappuccini) per famiglie in lutto
Sabato 24 ottobre
Convegno reg.le Pastotrale familiare a Loreto
ore 11.00: Inaugurazione Banca Valconca a Marotta
Domenica 25 ottobre
ore 11.00: S.Cresima a Cristo Redentore
ore 18.30: Ammissione agli Ordini di Paolo Vagni alla Cesanella
Lunedì 26 ottobre
ore 21.00: Incontro su “stili di vita” alla Pace
Martedì 27 – Mercoledì 28 – Giovedì 29 ottobre
Giornate residenziali del Clero a S.Silvestro di Fabriano
Sabato 31 ottobre
ore 17.00: Scuola sociale-politica (Prof. Rosanna Virgili)
Domenica 1° novembre
ore 18.00: S.Messa in Cattedrale
Ri- partita della vita
L’Azione Cattolica Italiana della Parrocchia Santa Maria di
Moie e il Centro Sportivo Italiano, comitato provinciale di
Ancona con il patrocinio del Comune di Maiolati Spontini e
in collaborazione con il Caffè Letterario di Moie e l’associazione Gianni e Valerio, Lotto per la vita propongono la “Ri
- partita della vita. Quando lo sport aiuta a vivere”. La manifestazione vuole creare un gemellaggio con due centri giovanili di Pizzoli e Montereale vicino L’Aquila e aiutare i giovani nella ricostruzione dei loro oratori. I giovani abruzzesi
potranno vedere di nuovo in funzione l’oratorio del paese
grazie a una gara di solidarietà ma potranno anche vivere
una nuova esperienza, dopo il dramma del terremoto: sperimentare la vicinanza e la solidarietà di tante persone e
condividere il loro disagio e la loro speranza. Il programma:
Venerdì 23 ottobre alle 20 a Moie presso la Biblioteca La
Fornace, proiezione del film “Alla Luce del Sole” sulla vita di
don Pino Puglisi, giovane prete assassinato dalla mafia per
aver voluto istituire un oratorio parrocchiale che togliesse
i ragazzi dalla droga e dalla prostituzione. Seguirà una tavola rotonda con la partecipazione di Luca Zngaretti, attore protagonista, e guidata da Michele Contadini, presidente
diocesano dell’Azione Cattolica. Sabato 24 ottobre alle ore
15,30 a Moie, Stadio Mauro Pierucci, triangolare di calcio tra
la squadra “Hai visto mai” capitanata da Luca Zingaretti e
con il calciatore Flavio Falzetti, “Vecchie e Giovani promesse”
e una squadra di ragazzi abruzzesi degli oratori. La partita
sarà preceduta dalla musica de “I Provetta” e dalle coreografie di giovani danzatrici. Parteciperà anche la presidente
della provincia de L’Aquila.
Beatrice Testadiferro
Madonne latinoamericane a Loreto
Presso il Museo Antico Tesoro di Loreto, alla presenza di Mons.
Giovanni Tonucci, Arcivescovo Delegato Pontificio, e del Card.
Dario Castrillon Hoyos, è stata inaugurata sabato scorso, 17
ottobre 2009, la mostra “Madonne latinoamericane, una sola
madre”. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Associazione “Apurimac”, presenta 21 dipinti con i volti di Maria, così
come viene invocata in altrettanti santuari dell’America Latina. I dipinti, realizzati su pietra gentile da Chiara Ripamonti,
sono esposti a Loreto per gentile concessione di Juan Gomez
Martinez, Ambasciatore della Colombia presso la Santa Sede,
proprietario delle opere e presente anch’esso all’inaugurazione di sabato, e vi rimarranno fino al 29 ottobre 2009. Nelle
stesse sale del Museo Antico Tesoro è visitabile fino al 24 gennaio 2010 la mostra “Viaggio nell’antica cartografia d’Europa:
dalle radici cristiane all’Unione Europea”, dove sono presenti
39 carte geografiche e 5 volumi a stampa, provenienti dalla
collezione di Gianni Brandozzi, che narrano il percorso di cristianizzazione dell’Europa dal XV all’inizio del XX secolo.
Vito Punzi
Mlac: “Dare credito ai giovani”
Per non “bruciare un’intera generazione” occorre “dare credito ai giovani” e “investire sul futuro del Paese”. È il commento
rilasciato al Sir dal segretario generale del Movimento lavoratori Azione cattolica, Cristiano Nervegna, all’affermazione del
ministro dell’Economia Giulio Tremonti sulla sua preferenza
nei riguardi del posto fisso rispetto alla mobilità occupazionale, pronunciata ieri nel corso di un convegno sulla partecipazione dei lavoratori all’azienda organizzato dalla Banca
Popolare di Milano. “La crisi finanziaria – osserva Nervegna
- si sta calmando ma quella dell’economia reale è ancora in
pieno svolgimento. Lo si vede dalle difficoltà del mercato del
lavoro. I dati diffusi recentemente dall’Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) segnalano che
il tasso di disoccupazione nei Paesi membri ha raggiunto
l’8,6%, mentre nell’Unione Europea tale indice è arrivato al
9,6%. Sempre secondo l’Ocse, in Italia ci sarà un serio peggioramento e probabilmente la disoccupazione continuerà ad aumentare anche dopo che la crescita sarà ripartita”.
L’Ocse, prosegue Nervegna, “ha anche ricordato che i giovani
e i precari risultano essere i più colpiti dalla crisi e che la
spesa pubblica a sostegno delle politiche occupazionali è aumentata poco rispetto agli altri Paesi, mentre è aumentato il
rischio di povertà delle famiglie”.
8
22 ottobre 2009
il paginone
22 ottobre 2009
il paginone
9
germente in basso. La Vergine sorregge il Bambino in atto di
consegnare il rosario a S.Domenico; curioso è l’atteggiamento
di S.Caterina che protende le mani verso la Madonna come in
procinto di ricevere anche lei il rosario dalle mani della Vergine,
ma questa pur rivolgendole lo sguardo non le offre la corona. Intorno al trono presenziano alla scena le figure degli astanti, tra
cui sulla sinistra vi è un personaggio che guarda direttamente
l’osservatore. Potrebbe essere l’autoritratto del Leoncini. Tutto
intorno il succedersi dei quindici misteri. Vecchi restauri poco
avveduti hanno prodotto delle alterazioni come la proporzione
del Bambino e la trasformazione in bastoni di quelli che dovevano essere dei rosari retti dai due angioletti ai lati della Madonna.
Un pomeriggio d’autunno dedicato a tre dipinti della chiesa
parrocchiale restaurati. Un’occasione per pensare alla chiesa
come la casa della comunità cristiana, il luogo che può
far suscitare domande e ammirazione e amore per il bello.
Arte a Scapezzano
R
e delle parole. Tutto meravigliosamente bello! Un grazie a
quanti si sono prodigati con grande impegno per il successo
della serata.
La spiegazione della Dott.sa Claudia Caldari e del Dott. Gabriele Barucca ci ha permesso di comprendere e di gustare
il valore dei dipinti. Le voci dei bambini del “coro do re mi fa
sol” e il concerto strumentale del “Trio della Marca” hanno
offerto una armoniosa cornice alla bellezza delle immagini
Questo patrimonio di storia e di arte giuridicamente appartiene alla parrocchia e io porto la responsabilità di conservarlo nel suo splendore e di difenderlo da ogni minaccia,
tuttavia sono consapevole che dal punto di vista storico e
culturale appartiene a tutto il paese, perché è stato costruito
con il contributo di tutti ed esprime l’orgoglio della coscienza collettiva di intere generazioni. Credenti e non-credenti,
tutti veniamo dalla stessa storia. La sua eredità ci appartiene indistintamente a prescindere dalle personali convinzioni religiose e politiche…e c’è una storia da costruire insieme
nella continuità della nostra cultura. Assieme al restauro
delle mura medioevali e alla meravigliosa posizione paesaggistica questo patrimonio storico e artistico deve contribuire non solo a dare un’immagine attraente di Scapezzano, ma
imarrà un momento indimenticabile per gli abitanti di
Scapezzano il concerto di sabato,10 ottobre, per presentare al pubblico tre dipinti di notevole valore che, assieme
a quelli precedentemente restaurati, completano il patrimonio artistico della chiesa di S. Giovanni Battista in Scapezzano. Splendente nella sua luminosità, stupenda per le sue
opere d’arte, la chiesa era gremita di gente. Dalla città sono
venuti gli amanti dell’arte, gli ammiratori del paesaggio scapezzanese e, perché no, anche i miei amici personali. Erano
presenti le autorità religiose e civili, la Soprintendenza alle
belle arti di Urbino e il Nucleo Carabinieri per la tutela del
patrimonio culturale.
sopra tutto deve creare un senso di identità e di appartenenza che si traduca in impegno per il bene comune.
Il recupero del patrimonio artistico comporta anche un risvolto religioso: in una chiesa così splendida e piena di arte,
segno più alto dell’intelligenza umana, non è possibile vivere un’esperienza di fede decadente. Vorrei che, se un noncredente entrasse in questa chiesa, possa dire: non è la mia
“casa”, ma è degna di essere ammirata; vorrei che, se un noncredente ascoltasse l’omelia, possa dire: io la penso diversamente, ma questa persona dice cose interessanti, vale la
pena di ascoltarlo; vorrei che, se un non-credente assistesse
a una celebrazione, possa dire: non sono uno di loro, ma si
capisce bene che è gente consapevole dei problemi e delle
aspettative del nostro tempo. La nostra chiesa, espressione
di secolare cultura, ci chiede di saper coniugare una doppia
fedeltà: alla parola di Dio e alla storia dell’uomo.
Vittorio Mencucci
parroco
Santa Barbara e San Pietro Martire
Il dipinto proviene dalla chiesina del Soccorso. Probabilmente si tratta di una copia ottocentesca di un’opera del
XVII secolo. Il marchese Alessandro Baviera, in uno studio
del 1947, sostiene che in origine il quadro che rappresenta
S.Barbara, protettrice degli artiglieri, si trovasse nella cappella posta all’interno della Rocca roveresca e che in seguito
allo scioglimento della “compagnia dei bombardieri” venisse collocato altrove, fino a giungere al Soccorso. I soggetti
del dipinto sono Santa Barbara, protettrice, ancora oggi, dei
“bombardieri”, ovvero degli artiglieri, dei minatori, dei vigili
del fuoco e di tutti coloro che sono esposti al rischio di una
morte improvvisa, e san Pietro martire. Entrambi rivolgono lo sguardo verso la Madonna col Bambino. Sullo sfondo compare con minuzia di particolari la massiccia sagoma
della Rocca roveresca nella sua originaria struttura.
Eterno benedicente con Angeli adoranti e cherubini
affresco staccato
L’affresco, staccato per motivi di fruizione dalla muratura originale del catino absidale dell’antico edificio sacro (oggi inglobata nelle strutture dell’attuale chiesa settecentesca
e situata nell’angusto vano della scala a chiocciola che portava all’organo), costituisce la parte sommitale di una decorazione che doveva svilupparsi nella zona sottostante
con la probabile raffigurazione di una Madonna col Bambino e dei santi dedicatari della chiesa. La frammentaria pittura, realizzata su una superficie curvilinea, per la sua collocazione e sviluppo, attesta l’orientamento della costruzione quattrocentesca, posta sull’asse perpendicolare rispetto all’attuale e a una quota più bassa. Taciuta dalle fonti
storiche (Inventari della chiesa dalla fine del secolo XVII al secolo XIX e Visite pastorali), l’immagine è un ulteriore notevole documento riconducibile alla cospicua produzione
di cultura urbinate rappresentata dalla bottega di Giovanni Santi, operosa tra le fine del Quattrocento ed i primi decenni del Cinquecento e circolante sul territorio del ducato.
Segnata ancora da lacune documentarie e dall’anonimato di numerose opere, essa è caratterizzata da una rigorosa serialità rintracciabile, anche in questo affresco, nel repertorio del pittore urbinate con cui condivide il minuto grafismo, l’accuratezza nella resa dei visi, lo sfumato degli incarnati, l’equilibrata armoniosità della struttura compositiva
nella corona dei cherubini e negli angeli oranti, la morbidezza cromatica che raggiunge raffinati accordi tonali. Gli evidenti caratteri formali delineati, uniti a peculiari elementi
stilistici e tecnici, anche se non permettono di individuare con certezza una paternità esecutiva, inducono a rintracciare nell’opera una sintesi di tendenze e di matrici culturali
diverse per la presenza, oltre che dei notevoli apporti urbinati, di quella corrente umbra afferente non solo a Perugino e Signorelli, ma anche al meno noto Baldo de’ Sarofini,
tutti attivi delle Marche, il cui riferimento è presente nella grazia dolce e riflessiva dell’Eterno dalla dignitosa espressività, nei delicati impasti colorici e nelle trasparenze luminose di alto raggiungimento estetico.
dott.ssa Claudia Caldari
Giovanni Anastasi
Adorazione dei pastori, 1700
Giovanni Anastasi nasce a Senigallia il 17 marzo del 1653
e muore il 13 marzo 1704 a Macerata dove viene sepolto
nella chiesa di S.Francesco dei Padri Conventuali. Pittore
apprezzato, svolge la sua intensa attività soprattutto nel territorio tra le valli del Misa e del Cesano, nell’entroterra pesarese e più a sud a Tolentino e Macerata. Le committenze
provenienti da personaggi ed enti importanti testimoniano
la stima di cui godeva tra i suoi contemporanei. Una recente mostra ha fornito l’occasione per un’ampia ricognizione
sul contesto in cui l’Anastasi ha operato e per un approfondimento critico delle sue opere. Ricerche d’archivio stanno
restituendoci informazioni importanti per ricostruire la sua
vicenda umana ed artistica, avvolta per troppo tempo da un
ingiusto oblìo. Nel punto di raccordo tra la navata e l’abside
della chiesa di Scapezzano sono collocate due tele attribuite
all’Anastasi. Secondo autorevoli storici dell’arte si tratterebbe di copie o repliche di quelle realizzate per la chiesa della
Croce di Senigallia dallo stesso Anastasi di identico soggetto: l’Adorazione dei pastori e l’Adorazione dei Magi. Sul retro ambedue riportano un grande monogramma e il nome
Giuseppe Galizi, esponente di una nobile famiglia stabilitasi a Scapezzano e membro della Confraternita senigalliese
dei Crocesegnati. Come detto, le due opere di Scapezzano
hanno lo stesso soggetto di quelle della chiesa della Croce
di Senigallia ma, rispetto a quelle, presentano delle varianti,
a cominciare dal taglio più espanso delle tele. I colori sono
molto più brillanti e anche la condotta pittorica presenta
delle variazioni stilistiche.
Lello Leoncini
Lello Lencini da Roccacontrada (Arcevia) nasce intorno al
1548 e muore il 22 febbraio 1616. Fu allievo e seguace di un
altro pittore, pure nativo di Arcevia, Ercole Ramazzani (15371598): entrambi riprendono nel campo della pittura gli echi
manieristici romani e fanno propri i nuovi canoni imposti dalla Controriforma cattolica. La chiesa di Scapezzano
conserva due bellissime opere di questo pittore, entrambe firmate e datate. L’Immacolata Concezione, S.Giovanni
Evangelista e re David e La Madonna del Rosario. Quanto
al soggetto, si tratta di uno dei modi più comuni di rendere
visivamente l’Immacolata Concezione. Il paesaggio che fa da
sfondo al soggetto del dipinto ha delle sorprendenti affinità
con quello che ancora noi oggi possiamo ammirare muovendo lo sguardo dalle colline subito alle spalle di Scapezzano e dalla cosiddetta balconata verso oriente e meridione
(dal golfo di Ancona con il Monte Conero alla corona degli
Appennini). Lo stesso paesino fortificato, che si scorge alle
spalle del S.Giovanni Battista, non è ardito identificarlo con
Scapezzano raccolto entro la sua cinta muraria. Ciò rende
plausibile l’ipotesi che il Leoncini abbia realizzato il dipinto sul posto, soggiornando a Scapezzano. L’opera riporta
per esteso, ben leggibile, la firma dell’autore e la data “Lelius
Leoncinus De Rocca Contrata pinxit MDLXXXVIII” La Madonna del Rosario. Anche questa tela risulta firmata e datata
dal suo autore (L.L. De Rocca Con… 1589). Lo schema compositivo è quello classico del Ramazzani con la Madonna al
centro dello spazio compositivo. La Madonna ed il Bambino
costituiscono la mediazione tra Dio e gli astanti, posti leg-
Madonna col Bambino
Madonna del Soccorso
affresco staccato
Ignoto è l’autore di questa tela che può essere fatta risalire
agli inizi del XVII secolo. Il soggetto rappresenta la Vergine con il Bambino in braccio e in atto di ricacciare il demonio, impugnando un bastone, tra le fiamme dell’inferno.
La figura femminile inginocchiata sulla sinistra, estatica
per l’intervento soccorritrice della Vergine, potrebbe essere l’immagine della committente dell’opera o addirittura
la beneficiaria di un miracoloso intervento della Madonna
che ha voluto ringraziare con questo grande ex voto.
Prof.Sergio Fraboni
L’assenza di notizie documentarie ed informazioni storiche
su questo affresco votivo lascia ipotizzare la sua provenienza - anche per le ridotte dimensioni – da un’edicola stradale,
probabilmente vicina alla chiesa della Beata Vergine del Soccorso, nella quale era stato posto in tempi abbastanza recenti e dove era conservato fino all’attuale stacco, effettuato per
motivi cautelari date le precarie condizioni statiche dell’edificio. La demolizione della cornice in stucco e cemento di
mediocre fattura, in parte sormontante la stesura pittorica,
pur non scoprendo ulteriori porzioni di intonaco dipinto, ha
comunque riportato in luce la vecchia struttura perimetrale,
costituita da assi in legno delimitanti l’originaria muratura
dell’affresco – un tempo di dimensioni maggiori delle attuali, come dimostra anche il taglio della parte inferiore – che
confermano lo stacco “a massello” del manufatto e il suo inserimento nella parete destra della chiesetta. Pur evidenziando una non alta qualità pittorica di intonazione popolaresca,
riconducibile a una produzione locale dei primi decenni del
Cinquecento, l’opera, non priva di una sua efficacia, ricalca modi compositivi classici, memori delle più celebri Madonne col Bambino tardo quattrocentesche, assai frequenti
in territorio marchigiano, delle quali, in questo esemplare,
perdurano il drappo decorato del dossale e alcuni frammenti
del trono dipinto a finto marmo. La pittura si impone, oltreché per le squillanti intuizioni cromatiche, per il calibrato
impianto compositivo, dalla volumetria solida ed essenziale,
e per certa semplicità intima e discreta, legata soprattutto a
contenuti devozionali.
dott.ssa Claudia Caldari
10
22 ottobre 2009
territorio
Una testimonianza Riflessioni al rientro dalla marcia ‘Perugia - Assisi’, quest’anno a Gerusalemme
Medioriente, la pace possibile
C
erco uno spazio tra mani di donne, appoggiate al Muro immagini. Piccoli desiderosi di un saluto affettuoso sotto la
Occidentale, là dove la preghiera diviene leggera come tenda dei beduini che hanno aperto la loro casa al nostro
ninna nanna, in un tempo lacerato dalle grida di promesse gruppo in visita, o scalzi sul dorso di un grigio ciuchino o
militari e dalle ardenti danze degli ortodossi. E’ ormai tem- vocianti addossati alle finestre aperte sul cortile della scuola
po di pace, di speranza, di desideri condivisi e la pietra è fat- gestita dalle N.U. nel campo profughi di Ma’ale Adummim.
ta di sole. Siamo in Terra di Israele, ne percorriamo i luoghi, Li incontriamo schivi nella loro identità di popolo, con le
usciti dal Tempio, così come il salmista ci invita a fare “Cir- chiome raccolte in elaborati intrecci, lungo le vie del quarcondate Sion, giratele intorno, contate le sue torri, mettete tiere ebraico di Gerusalemme o paffutelli stretti nelle bracil vostro cuore contro le sue cinta, percorrete i suoi palazzi! cia di madri palestinesi cacciate dalle loro case. E’ il dramma
Per annunciare fino all’ultima generazione: è Lui Dio, il no- della colonizzazione israeliana quello che crea tante divisiostro Dio in eterno e per sempre! E’ Lui che ci guida oltre ni. Una colonizzazione che si svolge su progettazione polila morte.” Sal.48, 13-15. E’ questo Dio che gli ebrei di ieri e tica di governo per l’occupazione del territorio, acquisito e
di oggi testimoniano con la loro pratica dello Shabbat, con tolto ai palestinesi sia con azioni legali sia con intervento
il loro attaccamento alla Terra di Israele nel tempo e nello militare. E’ una politica nazionalista che vuole, in assenza di
spazio di questo mondo. Terra di Israele, Gerusalemme e un sicuro governo palestinese, realizzare la Grande Israele.
Tempio sono tre realtà inseparabili, tre luoghi reali e sim- E’ il sogno di Theodor Herzl, fondatore del sionismo politibolici nei quali e attraverso i quali Dio si rende presente al co e padre del moderno Stato di Israele, quello che ho tromondo e si lascia incontrare dagli uomini. Ma la Parola si è vato espresso in alcuni atteggiamenti dei coloni israeliani
incarnata nella Storia per condividerne la fragilità. In quat- ma con una differenza. Quando Herzl nel 1902 pubblicò il
trocento ne abbiamo percorso le vie lastricate e polverose suo romanzo utopico Altneuland sognava la ricostruzione
alla ricerca, nonostante tutto, del dono della riconciliazio- del paese degli Ebrei in Palestina come frutto di una mobine. La marcia Perugia-Assisi, portata a Gerusalemme, 10-17 litazione straordinaria di uomini e di energie. Il senso delottobre 2009, promossa dal Coordinamento Nazionale de- l’umanità doveva accumunare i membri di questa utopica
gli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, dalla Piattafor- realtà comunitaria cosmopolita e la presenza di una popoma delle Ong italiane per il Medio Oriente e dalla Tavola lazione indigena in Palestina era riconosciuta. Oggi tale sodella Pace, in collaborazione con la rete europea degli Enti gno si sta realizzando con l’uso della forza, con insediamenLocali per la Pace in Medio Oriente, si è svolta così, attra- ti israeliani e spostamenti di popolazioni palestinesi senza il
verso le sue delegazioni sia in territorio israeliano che pa- rispetto dei diritti umani. Esiste anche qui il fenomeno dellestinese, giungendo a Betlemme, Haifa, Hebron, Tel Aviv, l’immigrazione, di popolazioni asiatiche, e di un lavoro reso
Jenin, Sderot, Gaza, Misgav-Sachinin, Ramallah, Nazareth, quasi impossibile per i palestinesi per continui controlli e
Birzet, Jaffa, Nablus, Gerusalemme. Abbiamo provato a discriminazioni, la popolazione vive nell’umiliazione di un
metterci in ascolto e in dialogo con le tanti voci sia della popolo senza garanzia. Sono nate quindi e si stanno diffonsocietà israeliana che della società palestinese, per testimo- dendo vie alternative di lotta fatte di impegno per il dialogo:
niare. E’ infatti giunto il tempo delle nostre responsabilità, “Amici e fiori di pace”, di relazioni sociali, di collaborazioni
Time for Responsibilities: a ciascuno di noi, a qualunque sindacali: “Wac” (organizzazione sindacale per i lavoratori
Paese appartenga, la vita chiede lealtà, ascolto responsabile, arabi ed ebrei che offre il proprio impegno anche per socondivisione, azione per il riconoscimento dei diritti umani, stenere la lotta dei lavoratori palestinesi della Cisgiordania,
generosità, gioia.
Gerusalemme est, e di Gaza) e “Pgftu” (Palestine General
Bianche le mura di Gerusalemme si rispecchiano nel grigio Federation of Trade Unions), di attività artigianali comuni
dei confini, muri disseminati sul territorio nati come funghi “Sindyanna of Galileee” (donne israeliane per un’economia
nella notte. La frantumazione in piccole e grandi comunità solidale che lavorano nella zona di Haifa in stretta collaboora israeliane ora palestinesi crea un labirinto, una babele razione con una rete di piccoli agricoltori arabi della Galilea
infinita di tristezza e risentimento, di povertà. Riconoscia- e con artigiani dell’area di Nablus), di riconciliazione tra famo così i muri su cui poggia il potere, isolano l’uomo e lo miglie palestinesi ed israeliane che hanno perduto i loro figli
chiudono in un ghetto nutrito dalla paura e dalla mancan- in azioni di guerra “Parents circle-families Forum”. Sono i
za di relazione. I bambini sono il dono di queste terre, una sentieri della Pace. Ci sono giovani israeliani dell’AIC, Cenperla preziosa che chiede rispetto. A frotte ci circondano tro di informazione alternativa, che avendo rifiutato il seruscendo dalle stradine di Nablus, sorridenti ed ammiccanti, vizio militare sperimentano la dura esperienza del carcere.
cercando di essere ripresi per la vanità di giocare con le loro Molte altre realtà sono state conosciute dalle varie delega-
zioni, da quella particolare, drammatica di Gaza, a quelle di
una società civile in generale oppressa dalle proprie paure
e dalla discriminazione reciproca. Abbiamo però potuto
incontrare persone che praticano il dialogo in un territorio
così violentato. Ho pregato nei luoghi della Memoria, in visita allo Jad Vashem, sulle vittime della Shoah nominando
i suoi bambini innocenti, ho rifiutato l’uso pubblico della
tragedia come fabbrica di coscienza e di identità collettiva,
ho ascoltato con il cuore le calde parole rivolte da un ex militare palestinese ad una madre israeliana, uniti dallo stesso
dolore ed amore, mi sono chiesta dove fosse Cristo e l’ho
riconosciuto nel bimbo stretto nelle braccia della madre palestinese e nello sguardo mite di Rothem, ragazzo israeliano
che uscito dal carcere per obiezione di coscienza ha scoperto la Vita.
Rosaria Leonardi Cenerelli
22 ottobre 2009
Territorio
territorioSi è riunita la conferenza sindaci Barbara
Gestire l’influenza
L
a Conferenza dei Sindaci si è riunita
per un primo incontro con il Direttore della Zona Territoriale ASUR n. 4, Ing.
Maurizio Bevilacqua, con il Coordinatore del Comitato Pandemico Locale dott.
Giovanni Fiorenzuolo e con il Direttore
del Distretto Sanitario dott. Alessandro
Marini, per l’attivazione di un raccordo
organizzativo sulla modalità di gestione
delle attività connesse con l’influenza
pandemica A/H1N1. Era altresì presente
all’incontro una rappresentanza del Servizio di Protezione Civile della Regione
Marche.
Si è sostanzialmente preso atto dell’evoluzione della situazione, attualmente di
assoluta tranquillità, dell’avvenuta consegna alla Regione di un primo limitato
quantitativo di dosi vaccinali, delle priorità nell’effettuazione delle vaccinazioni
stabilite con ordinanza ministeriale, del
conseguente compito da parte dei Comuni di comunicare al Comitato Pandemico l’elenco nominativo dei propri dipendenti addetti a servizi essenziali (ad
esempio: assistenti sociali, protezione
civile, anagrafe, stato civile, polizia municipale, farmacie, mattatoio, cimitero,
asili nido, servizio strade) nonché del-
l’elenco delle aziende che gestiscono servizi essenziali (acquedotto, gas, raccolta
rifiuti, trasporto pubblico e scolastico).
Questo al fine di consentire al Comitato
Pandemico di organizzare una “offerta
attiva di vaccinazione”, che non comporta per il soggetto interpellato alcun obbligo di assoggettamento, rimanendo la
vaccinazione assolutamente facoltativa.
E’ stato ribadito dai rappresentanti della
Zona Asur n. 4 che la vaccinazione (si ripete, “non obbligatoria”) sarà effettuata
unicamente dalle strutture sanitarie dell’Asur stessa sulla base delle priorità stabilite dal Ministero per la Salute; il vaccino non è infatti disponibile in farmacia.
Essi hanno altresì comunicato che la
Regione Marche sta predisponendo una
corretta comunicazione sull’argomento,
attraverso manifesti e depliant di cui è
prevista la distribuzione nel territorio a
partire dalla prossima settimana.
Un nuovo incontro sarà convocato quando saranno meglio definiti, a livello regionale, tempi e modalità di intervento;
ad oggi, la data per l’avvio della vaccinazione è indicativamente prevista per il 9
novembre 2009.
M.B.
Assistenza
a corinaldo un incontro della Fnp Cisl
Pianeta anziani
D
E
’ stato pubblicato il bando
per il contributo all’assistenza domiciliare di anziani
non autosufficienti. I requisiti
per presentare la domanda e
poi eventualmente accedere all’assegno di cura sono stati resi
noti dall’Amministrazione municipale, che precisa che le singole istanze dovranno pervenire
all’ufficio Servizi Sociali competente entro e non oltre giovedì
12 novembre. Il bando ed il modulo per le richieste potranno
essere ritirati presso il servizio
competente (il responsabile è
il segretario Agnese Ridolfi) il
lunedì, il mercoledì ed il venerdì , in orario di ufficio, e sono
a disposizione on line (nel sito
istituzionale ww.comune.barbara.an.it – sezione Home-Bandi).
Per beneficiare dell’agevolazione i cittadini interessati devono
aver compiuto 65 anni alla data
di scadenza del bando, essere
non autosufficienti (certificazione di invalidità pari al 100%),
usufruire dell’ indennità di accompagno, risiedere in uno dei
comuni dell’Ambito Territoriale
Sociale n.8 (di cui fa parte Barbara) e usufruire di una adeguata assistenza presso il proprio
domicilio o presso altro domicilio privato non istituzionale.
Inoltre è necessario presentare
una certificazione Isee riferita al
periodo d’imposta 2008.
Leonardo Pasqualini
Una boccata d’ossigeno per le imprese agricole
11
omenica 11 ottobre
2009, nell’ambito di
una giornata di festa e socializzazione dei pensionati, è stato organizzato
dalla Fnp Cisl e dalla Lega
di Senigallia un Convegno
“Sulla non Autosufficienza degli Anziani”, tenutosi
presso la Sala comunale di
Corinaldo, con una numerosa, interessata e attenta
partecipazione (sala gremita) dei convenuti.
Si è parlato e discusso sull’organizzazione dei servizi
domiciliari per le persone
non autosufficienti, anche
in relazione al primo riparto del fondo nazionale e regionale, che intende mantenere il disabile al proprio
domicilio, obiettivo primario dell’azione sindacale
e della Cisl in particolare,
aiutando il disabile stesso e
la propria famiglia a sostenere il peso dell’assistenza
e delle cure. Hanno partecipato al dibattito come relatori: il Segretario di Lega
di Zona della Fnp -Cisl sig.
Verdenelli Renato, in qualità di coordinatore, il Segretario provinciale della Fnp
Cisl sig. Bora Gilberto, che
ha messo in evidenza le
dimensioni della non autosufficienza domiciliare ed
i provvedimenti confrontati con la Regione Marche.
Il Sindaco di Corinaldo, sig.
Scattolini Livio, ha rapportato tale problema con la
realtà corinaldese, dove i
non autosufficienti risultano essere 189 (n. 2381
negli undici Comuni della
zona) di cui oltre l’ottanta per cento a domicilio;
i servizi domiciliari però
sono insufficienti, come
del resto in tutta la Regione. La dott.ssa Sabatini
Marisa ha relazionato sul
ruolo dell’Ambito Sociale
n. 8 ed ha illustrato le modalità di accesso per beneficiare dell’assegno di cura
(ancorché sperimentale e
largamente insufficiente)
che viene riconosciuto per
la cura dell’anziano disabile mantenuto nel proprio
ambito familiare. Dopo alcune domande e risposte
di chiarificazione e puntualizzazione rivolte dai
partecipanti ai relatori e la
loro risposta chiarificatrice, ha concluso i lavori il
segretario provinciale della
Cisl, sig. Santini Paolo, collegando e rapportando il
tema del Convegno alla situazione politico-sindacale,
riferita anche alla difficile
situazione economica nazionale in atto.
E’ forte l’impegno della
Fnp Cisl di Senigallia a dare
continuità all’azione sindacale, promuovendo incontri specifici per interessare
e far partecipare più persone possibili ai problemi
delle persone non autosufficienti curate nel loro
domicilio, con l’intento di
ottenere un giusto riconoscimento economico.
La Federazione
Pensionati Cisl
Per conoscere l’aloe
S
“Un importante risultato conseguito grazie all’impegno svolto da tutti gli attori del sistema concentrati in uno sforzo comune”.
Così il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori provinciale di Ancona commenta il pagamento dei premi Pac
agli agricoltori per i quali sarà una vera boccata d’ossigeno soprattutto in un momento di grave crisi per il settore con prezzi
sui campi in deciso calo e prezzi produttivi e contributivi sempre più insostenibili. La Cia ricorda che quest’anno dietro sollecitazione delle Organizzazioni Agricole Professionali, la Commissione Ue, proprio in considerazione delle gravi difficoltà
che incontrano le imprese agricole, ha concesso la possibilità agli Stati membri di anticipare i premi Pac. E l’Italia ha deciso
di “All’anticipo del premio Pac -ricorda la Cia- si aggiungono gli altri pagamenti che dal 15 ottobre sono stati erogati senza
ritardi. Il grosso delle liquidazioni riguarda l’anticipo del 70 per cento sul premio unico, le misure di sostegno al settore del
vino (distillazione di crisi, industriale e uso commestibile) e le misure per l’arricchimento, l’estirpazione e la ristrutturazione
dei vigneti. Nella prossima settimana - evidenzia la Cia - sono previsti alcuni perfezionamenti per l’erogazione di altri anticipi Pac, mentre si registrano ancora troppi ritardi nelle liquidazioni dei premi legati al Psr (Piano di sviluppo rurale), dove
alla complessa burocrazia di relazione tra le Regioni ed Agea si aggiungono una serie di malfunzionamenti e lungaggini nelle
applicazioni sviluppate dal Sin (Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura). E’, comunque, un punto di
arrivo importante del lavoro che gli uffici dei Centri di assistenza agricola (Caa) hanno svolto nella predisposizione delle
domande di questa campagna, pur lavorando in un clima di grande incertezza e difficoltà. Insomma, un risultato che premia
anche la convinta posizione della Cia che, in tutte le azioni politico-organizzative, ha posto sempre l’azienda agricola al centro della valorizzazione dei principi di sussidiarietà, semplificazione e trasparenza”.
empre nuove e interessanti proposte quelle che mette in
campo il Comitato Cittadino di Stacciola che, per questo primo scorcio di autunno, promuove un corso dedicato
a “Aloe pianta amica”. Usata sin dall’antichità, ne sono tracce
anche nella civiltà babilonese, l’aloe è una pianta dalle importanti proprietà curative, oggi particolarmente studiate
con una serie di ricerche, aperte nel 1959, dal farmacista
texano Bill Coats. Il corso a Stacciola di San Costanzo si terrà
presso i locali parrocchiali e prenderà avvio giovedì 29 ottobre, con incontri settimanali sempre alle ore 21. Il corso, con
incontri teorico-pratici, si prefigge di imparare a riconoscere
e coltivare alcune piante di aloe e, quindi, di saperle utilizzare per il proprio benessere psico-fisico. Per informazioni e
iscrizioni, è possibile rivolgersi presso il Comitato Cittadino
di Staccio a Paolo Gioacchini (tel. 0721/957417), oppure a
Vanda Sanchioni (tel. 0721/957675).
A.B.
I ragazzi dell’Istituto ‘Enrico Fermi’ di Mondolfo sono stati premiati per il loro impegno
barbara discute del suo futuro urbanistico
Bandiera verde per Eco - School
L
unedì mattina è stato consegnata
all’Istituto Comprensivo “Enrico
Fermi” di Mondolfo la bandiera verde di Eco-School. Un riconoscimento davvero ambito che, quest’anno, è
toccato a solo due istituti nell’intera
Provincia di Pesaro e Urbino, attuando uno dei programmi internazionali
della Fee per l’educazione, la gestione
e la certificazione, ambientale. Dopo
la bandiera blu per il mare di Marotta,
ecco dunque che Mondolfo consegue
quest’anno un altro fondamentale
obiettivo per le sue scuole sempre da
parte della Foundation for Environmental Education (Fondazione per
l’Educazione Ambientale). “Basato
sugli elementi di un programma di
gestione ambientale, il programma
internazionale Eco-Schools, attuato
in ben 43 Paesi, coinvolge diversi portatori di interesse anche se gli studenti sono i soggetti che devono giocare
il ruolo più importante”, esordisce il
dirigente scolastico dell’ICS Fermi,
Prof. Vito Antonio Laurino. “Il risultato è stato raggiunto grazie alla fattiva collaborazione delle scolaresche
dei vari plessi dell’istituto, non solo a
Mondolfo ma anche a San Costanzo
e Monteporzio, dove gli insegnanti, il
personale non docente, gli alunni e le
famiglie, hanno aderito con convinzione e con azioni concrete al conseguimento di questo risultato”. Principalmente le scuole che aderiscono a
Eco-Schools, almeno nei primi anni
di attività, affrontano tre tematiche,
ormai considerate di base del programma: rifiuti, acqua ed energia; il
miglioramento delle performance
ambientali della scuola prevede, in
seguito, la realizzazione di progetti che riguardano altri temi come ad
esempio la mobilità sostenibile o la
cura del verde di pertinenza dell’edificio scolastico, conformemente alle
priorità individuate dall’eco-comitato istituto all’interno della scuola. A
consegnare la bandiera verde all’Isti-
tuto mondolfese sono stati i rappresentanti della Commissione Regionale di Eco-School Marche, guidati
dal prof. Camillo Nardini, all’interno
del Complesso Monumentale di Sant’Agostino a Mondolfo.
Alla degli Assessori all’ambiente Carboni ed alla Pubblica Istruzione Servadio, l’intera scolaresca con il corpo
docente ha presenziato alla cerimonia. “Come Amministrazione comunale – hanno sottolineato gli Assessori Carboni e Servadio – ringraziamo
l’Istituto Comprensivo per l’ottimo
lavoro svolto, confermando la qualità
di una scuola che con grande attenzione segue le problematiche del territorio e del mondo attuale. Abbiamo
già condotto vari progetti nel settore
ambientale ed altri ne abbiamo in
cantiere, certi di avere nella scuola un
importante e sensibile punto di riferimento, in una istituzione che forgia la
comunità di domani”.
Alessandro Berluti
Il piano regolatore
R
iuscirà il Prg in corso di adozione a diventare lo strumento per incrementare le occasioni di sviluppo economico
e sociale del territorio comunale e dunque ad invertire la
parabola, non particolarmente solare, della cittadina collinare? L’interrogativo contiene anche un auspicio, che ha preso
forma al termine della seduta-fiume con cui lo scorso 29 settembre il consiglio comunale ha esaminato le 22 osservazioni al Piano Regolatore Generale. Tutte sono state presentate
dai cittadini entro i termini legali; e ciascuna di essa è stata
esaminata e votata (cioè accolta o respinta) dai componenti
dei due schieramenti consiliari anche sulla scorta del parere
tecnico contenuto nella relazione tecnica. Ora lo strumento urbanistico verrà integrato con le osservazioni recepite
dall’assemblea consiliare e sottoposto alla valutazione della
Provincia di Ancona. Se da questo nuovo passaggio non dovessero risultare incompatibilità dal punto di vista tecnico,
il Prg verrà adottato definitivamente; ciò significherebbe un
traguardo importante per il Comune di Barbara, che lavora
ormai da diversi anni per dotarsi di uno strumento di pianificazione del territorio basilare come il Prg. Che è stato adeguato alle nuove norme nazionali e regionali in materia ambientale (Piano Paesistico Ambientale Regionale) ed è stato
concepito per stabilire le aree più idonee per l’ampliamento
delle attività industriali e delle zone residenziali e per individuare le zone a rischio idrogeologico.
L.P.
12
22 ottobre 2009
Cultura
IDEE Un profeta dell’era contemporanea, un esempio di cristiano in politica di grande valore
La Pira, il politico con il cuore
I
l 5 novembre ricorre il 32° anniversario della morte di
Giorgio La Pira (1904-1977). Ricordarlo approfondendo
il
suo messaggio cristiano e sociale fa bene
al cuore. I suoi scritti più passano
gli anni più sono attuali e stimolanti, in qualche modo “profetici”.
Il secolo scorso, attraversato da
immani tragedie, è illuminato
dalla viva testimonianza di
La Pira e di altre figure carismatiche. Basti ricordare padre Agostino Gemelli, don Luigi
Sturzo, don Primo Mazzolari e Giuseppe Lazzati. Di quest’ultimo si celebra
il centenario della nascita, degli altri tre
il 50° della morte.
Tornando a La Pira, mi pare utile
soffermarmi brevemente su alcuni
suoi spunti relativi al lavoro e all’occupazione, un argomento che tutti ci
prende e ci angustia, dato il momento di crisi che speriamo venga presto
superata con il contributo di tutti: istituzioni, banche è, in certo senso, la vocazione (variamente differenziata
e imprenditori, specialmente quelli piccoli e medi, che secondo gli individui) dell’uomo”. E continua: “Il lavoro
sono il vanto e il punto di forza della nostra piccola, è un atto in certo senso creativo dell’uomo e la gioia che
grande regione.
procura è il frutto della completezza della persona che
Sul lavoro La Pira scrive ne L’attesa della povera gen- esso determina Il lavoro non è un castigo; è il dovere este, del 1950: Stella polare dell’azione politica, giuridica, senziale e primitivo dell’uomo: esso è la causa della stoeconomica, finanziaria è dar lavoro a tutti, dare il pane ria e il principio del progresso. Il diritto al lavoro non
quotidiano a tutti…; la libertà medesima, respiro della è un’espressione puramente simbolica o anche soltanto
persona, è in certo modo preceduta e condizionata da giuridica e politica: è una insopprimibile esigenza requeste primordiali esigenze del lavoro e del pane. A chi ligiosa, metafisica, epperciò ontologica della persona
lo criticava perché si occupava troppo di poveri e disoc- umana”.
cupati, da sindaco di Firenze scriveva nel 1955 all’amico Non per nulla il primo articolo della Costituzione ItaFanfani, allora segretario della Dc: “Fino a quando voi liana (ricordiamo che La Pira fu padre costituente) dice:
mi lasciate a questo posto mi opporrò con energia mas- “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavosima a tutti i soprusi dei ricchi e dei potenti…; tutta la ro”.
vera politica sta qui: difendere il pane e la casa della più Torniamo a leggere queste belle cose, così vive e incoraggran parte del popolo italiano. Il pane (e quindi il lavo- gianti. Mi permetto di rivolgermi in particolare ai “poliro) è sacro; la casa è sacra: non si tocca impunemente né tici”, molti dei quali, pur dichiarandosi cristiani, nei fatti
l’uno né l’altra! Questo non è marxismo: è Vangelo!”.
perdono tanto tempo in inutili chiacchiere e, in qualche
Ne La difesa della povera gente, scritto per rispondere caso, nella ricerca spasmodica di “poltrone e poltronciai critici de L’attesa della povera gente, scrive: “Il lavoro ne” per sé e per i propri amici.
è, come la preghiera, essenziale allo sviluppo e alla perValerio Torreggiani
fezione della persona, della società e della storia umana:
A chi volesse approfondire il messaggio di La Pira si segnala, tra gli altri, il recente libro edito da Shalom: Giorgio La Pira uomo di Dio (autori V. Torreggiani e A.M. Gidoni).
CORINALDO Il concorso fotografico ‘Il paese più bello del mondo’ e l’asta benefica per la scuola ‘Magnificat’
Fotografia, musica e solidarietà
C
’è qualcosa che può collegare la fotografia alla musica
ed entrambe alla solidarietà, alla comprensione, alla
tolleranza, in definitiva alla carità? C’è, esiste, e la riprova
si è avuta a Corinaldo lo scorso fine settimana, in due luminose giornate del 3 e del 4 ottobre. Sabato 3 ottobre si
è svolta, per la prima volta a Corinaldo, un’asta benefica
di fotografia a favore dell’Istituto “Magnificat”, una scuola
tutta particolare fondata nel 1995 a Gerusalemme dal frate
francescano Armando Pierucci.
Molti probabilmente nelle Marche conoscono padre Pierucci, nato 74 anni fa alle Moie di Maiolati, organista del
Santo Sepolcro, fra i più noti ed apprezzati compositori per
organo d’Europa. Per chi non lo conosce sarà interessante
sapere che padre Armando oltre alla musica, coltiva una
meravigliosa utopia. Crede che la musica, linguaggio universale, possa unire e affratellare coloro che tutto sembra
dividere: la razza, la religione, i convincimenti politici, i
feroci scontri etnici. Nella sua scuola, situata nel convento
di San Salvatore della Custodia di Terra Santa, nella città
vecchia di Gerusalemme, padre Armando e i suoi docenti
insegnano la musica a circa duecento ragazzi : ebrei, cristiani e palestinesi. L’Istituto ha nove differenti indirizzi di
studio ed è collegato al Conservatorio di musica di Vicenza
del quale segue i programmi. Al termine del corso gli allievi possono sostenere un esame per il conseguimento della
laurea e del master presso lo stesso conservatorio.
E’ venuto di persona, padre Armando, la sera del 3 ottobre
nello scrigno bianco-oro del Teatro Goldoni di Corinaldo
per illustrare questa sua utopia, che, a sentir lui - la voce
pacata, i modi semplici, quasi disadorni di marchigiano di
antica stirpe - sembra la cosa più naturale, più fattibile del
mondo. Ed è per questo che l’asta benefica di fotografia è
stata battuta a favore della sua scuola. E’ da tempo infatti
che padre Pierucci cerca una nuova sede per il “Magnificat”,
ora costretto in locali umidi e inadeguati: due generosi ingegneri (Paolo Morosetti e Roberto Mancini) e l’architetto
Lorenzo Rossi gli hanno donato il progetto. Ora si tratta di
superare tutti gli intoppi burocratici e di trovare i fondi per
avviare il cantiere.
L’asta corinaldese si è risolta in una meravigliosa gara di solidarietà. I fotografi hanno donato le immagini inviate per
l’edizione 2008 del concorso fotografico “Il Paese più bello
del mondo”, la famiglia Carafòli ha regalato quattro fotografie storiche di Mario Carafòli. Bellissime immagini sono
state donate dalla star della nuova fotografia italiana, il senigalliese Lorenzo Cicconi Massi, dal fotoreporter di fama
mondiale Giorgio Pegoli, da Paolo Fornaroli, da Adriano
Carafòli, da Francesca Ferrati e da Valerio Perini, vincitore
dell’edizione 2008 del concorso. Il vice sindaco Cesare Morganti (sua l’idea dell’asta) ha introdotto la serata, l’assessore
alla cultura Fernando De Jasi è stato il battitore d’eccezione.
Ovviamente la gara si è fatta particolarmente vivace per ac-
caparrarsi le foto più belle e più blasonate e grazie anche
alla generosità di Felice Saccinto presidente della BCC di
Corinaldo, di Tonino Dominici amministratore delegato
della Boxmarche, di Giuliano De Minicis della DMP Concept di Senigallia e della stesso Comune di Corinaldo, si
sono potuti raccogliere tremila euro. La realizzazione della scuola ne richiede ovviamente molti di più, ma da mille
gocce è formato il mare.
La serata dell’asta, così allegra e animata, ha fatto da eccellente prologo alla XXIV edizione del concorso fotografico “Il Paese più bello del mondo” dedicata alla memoria
del giornalista e fotoamatore corinaldese Mario Carafòli
(1902-1985), la cui cerimonia di premiazione si è svolta domenica 4 ottobre. La palma del primo premio è andata a un
raffinato fotografo toscano, Paolo Fontani, che con quattro
immagini di un caffè di Bilbao ha saputo rendere il passaggio delle età e dei momenti della vita,colti sul palcoscenico
di un bar dove passano e sostano famiglie e giovani coppie,
anziani e ragazzi. Applaudito il debutto fotografico di un
giovane corinaldese, Enrico Barazzoni, vincitore della terza
sezione del premio (La contesa del pozzo della polenta) con
il bel bianco e nero dei suoi “Sbandieratori”. Nella sezione
dedicata ai diaporami, è risultato vincitore Walter Turcato
con “In volo”, poetica e gioiosa descrizione di un volo con
l’aliante.
Domizia Carafòli
MUSICA Inaugurazione anche musicale della Libera Università per adulti CASTELLEONE DI SUASA Nella città romana
La penna e l’angelo
I
l concerto La penna e l’angelo, che si è tenuto presso
l’auditorium San Rocco di Senigallia per l’inaugurazione dell’anno accademico 2009\2010 della Libera Università per adulti, ha proposto l’esibizione di due interpreti
di musica barocca, il M° Andrea Zepponi al clavicembalo e il sopranista Angelo Bonazzoli. Il programma
constava di brani eseguiti al solo clavicembalo - quello
del concerto era uno strumento di notevoli dimensioni,
di scuola francese con doppio manuale e provvisto di
una grande potenza sonora - e di arie tratte da opere di
Pergolesi, Hasse e Haendel, in cui il sopranista ha fatto
rivivere il magistero tecnico degli antichi castrati. Angelo Bonazzoli si è infatti esibito in arie sublimi, alcune dal
sapore sognante come “Ombre mute” tratta dal Prigionier Superbo di G.B. Pergolesi e la celeberrima “Ombra
mai fu” dal Serse di G. F. Handel, e altre invece virtuosistiche, ricolme di agilità vocali acrobatiche come l’aria
“Son qual nave” tratta dall’Artaserse di Hasse scritta per
il grande evirato cantore Farinelli. Ha dato inizio al concerto il M° Zepponi con l’ Ouverture dall’opera Rinaldo
di Haendel in una trascrizione per cembalo di William
Babell; quindi una sapiente alternanza di brani vocali e
strumentali ha riproposto la varietà caleidoscopica dell’estetica barocca: a un brano dal tempo veloce è seguito
un brano di natura più lenta: così all’aria Ombra mai fu
dall’opera Serse di Haendel seguiva la Passacaglia dalla
Suite in Sol minore dello stesso autore, poi la funambolica aria Son qual nave dall’opera Artaserse di Hasse.
Il concerto aveva carattere quasi monografico perché
ha presentato quattro arie di Pergolesi, di cui si celebra
il prossimo anno il trecentario dalla nascita. A seguire le arie di Pergolesi cantate magistralmente da Angelo
Bonazzoli: l’aria di stile piano e già tendente al sensibile,
Già che vi piace o dei dall’opera Salustia, prima opera di
G. B. Pergolesi, l’eroica e “pirotecnica” Del mio valore al
lampo dall’opera Prigionier Superbo e, dalla stessa opera, la delicata ed elegiaca Ombre mute, per terminare
poi con l’aria impetuosa Quel destrier che all’albergo è
vicino dall’opera Olimpiade dello stesso grande compositore marchigiano. Nella seconda parte del concerto è
risuonato ancora il clavicembalo del M° Zepponi con
due immancabili sonate di Domenico Scarlatti: la K.
239 - Allegro e la K.492 – Presto, dal forte colore spagnolesco. Il sopranista Angelo Bonazzoli ha dimostrato
grandi capacità tecniche e una pienezza vocale capace di
sbalordire e far ricredere chi ancora pensa che questo
tipo di voci non possa avere un risalto e una espressività
pari alle vocalità canoniche del melodramma. Il pubblico, anche ilo meno avvezzo a questo genere di repertorio, è rimasto profondamente colpito dalla precisione
tecnica del giovane sopranista, dal suo smalto vocale intonato alle esigenze stilistiche e interpretative del genere
barocco e dalla sicurezza di emissione, in una dizione
chiara e commisurata al portato retorico e poetico del
testo sotteso alla musica. Dal canto suo, Zepponi ha
dato voce al suo clavicembalo seguendo una linea media
tra virtuosismo strumentale e lirismo vocale. Il concerto
La penna e l’angelo è quindi riuscito a far rivivere al meglio i fasti del belcanto degli antichi castrati in momenti
di raro ascolto e il pubblico presente all’auditorium San
Rocco di Senigallia ha particolarmente gradito questo
incontro di cultura e di civiltà musicale tributando ai
due artisti calorosi applausi di stima e simpatia.
Chiara Ciceroni
Pitture antiche
N
el mese di Luglio 2009 si
sono conclusi i lavori di
restauro di un lotto di pitture
parietali di epoca romana provenienti dalla cd. “Domus di I
stile” della città romana di Suasa. Il lavoro, commissionato dal
Comune di Castelleone di Suasa, è stato reso possibile grazie
al contributo economico della
Fondazione Cassa di Risparmio
di Jesi .
Le antiche pitture sono state
rinvenute, in uno stato fortemente frammentario, durante
gli scavi di un’abitazione di età
repubblicana (II-I sec. a.C.) ben
più antica dell’ormai nota “domus dei Coiedii” di età imperiale. Le indagini di questa nuova
abitazione, denominata “Domus
di I stile” proprio a causa delle
più antiche pitture in essa rinvenute, sono da poco terminate
e ben presto inizieranno i lavori
per l’apertura al pubblico.
Le pitture restaurate erano state
riutilizzate - già in antico - come
preparazione per un pavimento.
I complessi lavori di restauro
(protrattisi dal 20 maggio al 31
Luglio 2008) hanno permesso la
ricomposizione di diversi nuclei omogenei e la collocazione
su un nuovo supporto per una
corretta esposizione museale.
Le pitture risultano di grande
interesse sia per il buono stato
di conservazione sia per i connotati storico-artistici: si tratta,
infatti, di decorazioni abbastanza rare in ambito marchigiano,
da ricondurre alla maniera del
cd. “II stile pompeiano” tipico
dell’età Augustea (I sec. a.C.- I
sec. d.C.). L’intervento si è svolto sotto la direzione scientifica
della Soprintendenza per i Beni
Archeologici delle Marche e del
Dipartimento di Archeologia
dell’Università di Bologna ed
è stato progettato e condotto
dal dott. Mirco Zaccaria, con la
collaborazione di Elisa Cipriani.
Il Consorzio Città Romana di
Suasa, poi, grazie alla collaborazione del Presidente uscente,
Domenico Guerra, ha offerto
l’immancabile appoggio a tutte
le operazioni del progetto.
I nuclei pittorici saranno esposti presso il Museo Civico Archeologico “A. Casagrande” di
Castelleone di Suasa.
22 ottobre 2009
Spettacolo
fotografia Premiata Marta Maracchini
Immagini
da premio
M
L
arta Maracchini giova- “Ho puntato l’obiettivo sulla
ne emergente fotografa mia famiglia – ha affermasenigalliese, 24enne, ha vinto to Marta Maracchini – in
il primo premio di fotografia un momento felice che rap(euro 2.000) al Concorso Aldo presenta anche il rito di ogni
Nascimben (11a edizione) ri- estate, sempre uguale e così
servato a giovani under 35, e rassicurante; mi piace il mare
che ha visto la partecipazione – prosegue la Maracchini – e
di 290 concorrenti provenienti adoro quando ci ritroviamo
da tutta Italia, per un totale di tutti insieme; per scattare le
1500 fotografie valutate.
mie foto ho ho usato una CaLa consegna del premio è non con custodia subacquea
avvenuta il 17 ottobre 2009 “Il presigioso premio è stato
presso la Fondazione Benet- consegnato alla vincitrice dal
ton Studi Ricerche a Treviso. Presidente della provincia di
Il concorso intitolato alla me- Treviso, ritratto nella foto almoria di Aldo Nascimben, ci- legata insieme alla vedova Naneasta e fotografo Trevigiano, scimben, soddisfatta e comfondatore del Cine Club Tre- mossa. Tutte le foto premiate
viso, già collaboratore di Gui- si potranno visionare sul sito
do Piovene alla realizzazione dell’archivio fotografico della
dei programmi sperimentali a provincia di treviso www.fotocolori per la Rai, direttore del- storica.it”.
la fotografia in numerosi do- Grande la soddisfazione che
cumentari di Folco Quilici, è si esprime per questo nuovo
stato curato da Foto Archivio successo della “Fotografia” SeStorico della Provincia di Tre- nigalliese e per le prospettive
viso, d’intesa con il Cine Club che si possono immaginare
Treviso, la Fondazione Benet- per questa giovane interpreton Studi Ricerche, e con il pa- te di un’Arte che è frutto di
trocinio della Regione Veneto, un’animo sensibile prima che
Il tema, libero, prescelto dalla di tecnica fotografica.
Maracchini è stato: “La mia famiglia sott’acqua”.
Maurizio Tonini Bossi
’Associazione Teatrale ‘Il
Melograno’ di Senigallia torna in campo con una serie di interessanti iniziative per l’ultimo
scorcio del 2009 e per tutto il
prossimo anno, il 2010. Stanno
per iniziare infatti diversi tipi
di corsi teatrali per i più svariati interessi. Vi saranno corsi
per adulti e per bambini, teatro
danza, corsi di formazione per
attori e incontri di ‘reading’ per
professionisti.
I corsi si attiveranno al raggiungimento di 10 iscritti, si svolgeranno a Scapezzano e termineranno alla fine di maggio. La
quota d’iscrizione sarà gratuita
per tutti coloro che si iscriveranno entro il 20 ottobre.
E’ stata inoltre avviata una
convenzione con la Libreria
‘Io Book’ di Senigallia, a favore
degli iscritti, che prevede informazioni sugli spettacoli e sconti
sugli acquisti in libreria.
Per l’anno solare che è agli sgoccioli e per tutto il 2010 il ‘paniere’ degli spettacoli e dei progetti
è quanto mai colmo: Manola,
Tè-atro alle cinque, Shakespeare…con i più piccoli, La Mandragola per dirne solo alcuni e
ancora Il Cappellaio Matto, Il
Pianto della Madonna, Il Malato Immaginario, Andy e Norman e ancora ‘Reading’ di Brani
d’Autore tra Colori e Musica.
E’ inoltre ripartito il progetto
teatrale in collaborazione col
Servizio Sollievo di Senigallia il
quale, come accade da qualche
anno, è fonte di grande soddisfazione e orgoglio.
E infine un aspetto del ‘Melograno’ che non va sottovalutato:
i soci e gli attori dell’Associazione provengono da formazioni personali assai diverse, da
percorsi teatrali differenziati
e da varie esperienze culturali,
ma quando sono sul palco sono
assolutamente apolitici e non
mirano ad altro che alla qualità
dei loro spettacoli.
Per iscrizioni ed info: 334
3184041 – 349 5873758 - melograno. lapiccolafenice @tele2.it
Il Jack London nascosto
P
er venerdì 23 ottobre, ore 17.00, il Comune di Senigallia, in
collaborazione con l’associazione culturale LibriSenzaCarta,
organizza alla Biblioteca Antonelliana un incontro con lo scrittore e traduttore Davide Sapienza su Jack London e il suo romanzo
Martin Eden, a cento anni dalla pubblicazione.
Chi era davvero Jack London? Il grande pubblico lo conosce per
i racconti del Grande Nord. Ma tra il 1899 e il 1916 l’autore californiano fu la prima vera star della letteratura mondiale: pubblicò
circa 1000 tra racconti, saggi, articoli e reportage e oltre 50 libri.
Viaggiò molto e avventurosamente. Fu reporter di guerra. Navigò.
Creò un’azienda agricola biologica con cinquanta dipendenti, prima che questo concetto diventasse di uso comune. Fu politicamente impegnato. Nel 1909 pubblica “Martin Eden”, capolavoro scritto
nel corso di nove mesi durante l’incredibile avventura nei mari del
sud a bordo della Snark, barca da lui progettata.
Mondadori Oscar ha chiesto due anni fa allo scrittore Davide Sapienza, ritenuto tra i massimi esperti europei sull’argomento, di
curare una nuova edizione annotata di “Martin Eden” uscita nel
maggio 2009. Durante l’incontro Sapienza mostrerà immagini della
tenuta di Glen Ellen e riproduzioni di pagine manoscritte originali
di “Martin Eden” ottenute alla Huntington Library.
Valeria Bellagamba
Una famiglia speciale
Gianfranco Ravasi, “I Vangeli del Dio con noi ”, Edizioni paoline, pag. 192, euro 15
il taccuin
Vangeli dell’Infanzia (i primi due capitoli del Vangelo di Matteo e i due rispettivi
paralleli di Luca) commentati da un biblista
di fama internazionale. Ciò che caratterizza
questo commento è, secondo l’ormai consolidato stile di Ravasi, la varietà di prospettive: esegetica, storica, artistica, letteraria, liturgica, spirituale...
In queste pagine evangeliche e nel commento ad esse dedicato prendono vita i personaggi più rilevanti. Si inizia con uno sguardo
ARTE
Serra San Quirico - Pasqualino Rossi. La scoperta di un
protagonista del Barocco. Serra San Quirico dà luce ad un
artista amato dai collezionisti ma dimenticato dalla storia
dell’arte. La mostra sarà aperta al pubblico da domenica
nei giorni festivi e prefestivi, con orario 10-13 e 15-19.
EVENTI
Senigallia - Martedì 27 alle 17.30 nella Biblioteca Antonelliana ci sarà la presentazione degli atti del convegno
“La Bibbia: testo di fede e modello letterario”.
Senigallia - Acqua diritto di tutti o privilegio per pochi?
Se ne parla il 23, 24 e 25 ottobre tra tavole rotonde e spettacolo teatrale proposti dal Gruppo Società & Ambiente.
Senigallia - L’Associazione Culturale “A. Toscanini” di
Civitanova Marche, in collaborazione con il McDonald’s
di Senigallia e con il patrocinio del Comune ha organiz-
Daniele Vocino
senigallia Un incontro con Davide Sapienza
libri L’autorevole biblista racconta i vangeli dell’infanzia
I
Spigolature
senigallia Tante proposte 2009 - 2010
Al ‘Melograno’
al passato, ai profeti di Israele, che tengono
alta la fiaccola della speranza messianica.Poi
entra in scena Maria, di cui si offre un ritratto completo. E naturalmente anche Giuseppe.
L’orizzonte poi si allarga, fino al censimento,
a cui è dedicata una minuziosa ricerca. Gesù
entra nella nostra storia proprio in questa
occasione. Attorno a lui si raduna una strana folla di poveri e di stranieri, ma anche di
creature celesti.
zato una serie di iniziative per gli istituti comprensivi. Si
tratta della seconda edizione del concorso “Crescere con
la scuola”, per stimolare presso ogni realtà didattica, nei
confronti dei giovani dai 3 ai 19 anni, la gioia, la bellezza
e la creatività della vita scolastica.
Senigallia - Domenica 25 ottobre 2009, dalle 10.00 alle
12.00, alla Fattoria Sociale ‘Pet Village’ in Strada della
Torre n. 2, laboratori creativi ed attività ludico - motoria.
L’ingresso è gratuito. E’ gradita l’iscrizione tramite: email
[email protected] - telefono : 071 7990597—349 3861779
- 3397719051.
TEATRO
Senigallia - Il sipario de La Fenice di Senigallia si apre il
29 ottobre 2009 sulla Stagione 2009-2010. Sul palco per
inaugurare il cartellone c’è Maurizio Crozza in “Fenomeni”, ovvero monologhi, musiche, personaggi celebri e non.
13
L
’usura, male antico. Per il
Sinodo diocesano senigalliese del 1904, ben 69 sacerdoti (parroci, canonici e mansionari) si adunarono nei giorni
5 e 6 settembre nella chiesa
cattedrale. L’evento era stato
annunciato nel 1902 dal vescovo Tito M.Cucchi. In due
anni di preparazione i sacerdoti dovevano leggere gli
atti del precedente sinodo
che si era tenuto nel 1791,
e “annotare in un foglio” le
osservazioni che credevano opportune per tracciare
nuove linee ai comportamenti pastorali. Se ne sentiva la necessità perché, nel
secolo intercorso, grossi
mutamenti culturali e sociali c’erano stati nella società italiana (Napoleone,
Pio IX, il Regno d’Italia, il
non expedit, Leone XIII, il
movimento di don Romolo
Murri).
Rivedo il volume di 300 pagine con gli atti del sinodo.
Vari gli argomenti trattati:
de fide, de personis, de rebus
sacris. Tutto in lingua latina,
con qualche parte tradotta in
italiano.
Nella parte che si intitola “de
personis” trova posto il capitolo “de usurariis” nel quale
si spiega come il commercio
venga macchiato dal peccato
dell’usura: dove c’è l’ingiustizia
non c’è progresso e il peccato
rende i popoli miseri.
Leggo anche che per istruire il
popolo su questo argomento, il
sinodo confida molto sui parroci, sui confessori e sui predicatori. Alla fine del paragrafo si
accenna anche alla lodevole consuetudine di istituire Monti di
Pietà e Casse rurali che concedono prestiti a modesto interesse.
Il lettore di questa spigolatura capirà che non è semplice curiosità
ricordare che anche cento anni fa,
come oggi, si combatteva il male
dell’usura.
Elvio Grossi
Cinema multisala Gabbiano
www.gabbiano.senigallia.biz
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da venerdì 23 ottobre
DI ME COSA NE SAI
Un film di Valerio Jalongo. Documentario, 78’ - Italia 2008.
Cos’è successo al cinema italiano? Per cercare di dare una risposta
a questo annoso, dibattutissimo interrogativo, Valerio Jalongo,
con la collaborazione di Giulio Manfredonia e Francesco Apolloni,
realizza un documentario-inchiesta che parte dalla crisi produttiva
degli anni Settanta.
Venerdì ore 21.15 - sarà presente il regista in sala; sabato
20.30-22.30 - domenica 21.15
LO SPAZIO BIANCO
Un film di Francesca Comencini. Con Margherita Buy, Gaetano Bruno,
Giovanni Ludeno. 98’ - Italia 2009.
Maria, insegnante di italiano in una scuola serale di Napoli, vive
da sola, senza genitori né amanti. Tra una confidenza all’amico
Fabrizio e un ballo in discoteca, trascorre i pomeriggi al cinema,
dove incontra Pietro, ragazzo padre in preda a una crisi isterica
del figlioletto. I due si frequentano, hanno una relazione e Maria
rimane incinta. Alla notizia, il compagno non ne vuole sapere, rifiuta
di partecipare alla gravidanza, non vuole prendersi responsabilità
e, quando la bambina nasce prematura, Maria dovrà affrontare il
calvario dell’attesa completamente da sola.
Venerdì, sabato, lunedì, martedì, mercoledì: 21.15
Domenica: 16.30 - 18.30 - 21.15
IL MIO AMICO TOTORO - Cartone animato
domenica, ore 16.30 - 18.30
Cinema SUASA - Castelleone di Suasa
“G - Force” - film di animazione
Sabato 24 ottobre - ore 21
domenica 25 ottobre - ore 16 e 21
14
22 ottobre 2009
sport
vigor Un prezioso pareggio in casa fa ben sperare per un campionato finora molto sotto tono
Prima gioia casalinga
VIGOR 0 – PIANO S.LAZZARO 0
C
on un’accorta tattica difensiva, la Vigor ottiene un prezioso pareggio casalingo, il primo punto in classifica
ottenuto nel proprio campo, dopo tre sconfitte interne. Il
pareggio interno odierno si somma a quello di domenica
scorsa, troppo poco, ma pur sempre un buon inizio. Anche
oggi a farla da padrona è stata la granitica difesa vigorina,
impostata su Fraboni a destra, Guerra a sinistra e al centro
il duo Rizzotto-Giorgini, coadiuvato spesso da Giraldi e
Mosca. A completare il quadro difensivo il portiere Petrini,
ultimo baluardo e migliore uomo in campo, che con le sue
parate ha negato il gol agli attaccanti avversari. Purtroppo
poca cosa si è rivelato l’attacco rossoblù, anche se nell’arco
di 96 minuti giocati, qualche occasione buona è capitata, ma
mai sfruttata a dovere. L’attacco, e l’uomo a centrocampo
che detta i tempi, manca completamente alla Vigor; questa,
in sintesi, l’attuale situazione in campo, ai dirigenti il compito di provvedere. Così, come era nelle previsioni, è il San
Lazzaro ad iniziare l’attacco alla porta di Petrini al 10°, con
una bella combinazione Belelli-Santoni, il cui tiro finale finisce oltre la traversa. Al 14° ci prova Santoni con una punizione dal limite; la sfera sfiora il palo perdendosi sul fondo.
22°, Nacciarriti si libera bene in area, ma il suo tiro fiacco è
facile preda di Paniccià. 26°, Belelli grossa in area, RRudho
di testa colpisce la sfera, che finisce sopra la traversa. 27°,
la Vigor risponde con una bella combinazione CandelaresiCaprini, il cui tiro finale sfiora il palo. 35°, Candelaresi non
sfrutta un’ottima occasione per andare a rete; 47°, Cercaci
sfiora l’incrocio dei pali. 59°, su calcio d’angolo, Caprini di
tacco indirizza a rete, nella linea di porta salva Belelli. 62°,
Petrini manda in angolo su tiro di Valeri.85°, Petrini salva la
sua porta con una gran parata su tiro ravvicinato di Rrudho.
91°, occasione per la Vigor: su calcio d’angolo Tantuccio
sfiora il palo. Mercoledì verrà giocato l’anticipo in trasferta
a Real Metauro, mentre domenica si ritornerà al Bianchelli
contro la Cingolana. Negli spogliatoi, partito Favi, parla il
direttore sportivo Roberto Moroni: “In fase difensiva abbiamo sistemato qualcosa; constatati questi due pareggi consecutivi, ora dovremo sistemare l’attacco, vista la precarietà
dei gol; non sarà facile perché gli attaccanti in circolazione
CAMPIONATO NAZIONALE MASCHILE SERIE B DILETTANTI
Ciclocross femminile
Si respira aria di vetta
C
GOLDENGAS 84 – BUDRIO 60
on questa terza vittoria consecutiva la
Goldengas si porta in testa alla classifica in comproprietà con Chieti, Recanati,
Bassano. Una bella soddisfazione per tutto
lo staff biancorosso per questo importante
traguardo che non sarà di lunga durata ma
che farà bene al morale dei ragazzi. Priva di Filippetti, perché infortunatosi a
Faenza la settimana
scorsa, la squadra
non ne ha minimamente risentito.
Parte bene il Budrio
a inizio partita, tanto da far pensare
che i biancorossi fossero in serata negativa. Esposito-Gnaccarini non trovavano la via del canestro, così
pure gli altri compagni. Primo quarto 8-17.
Nel secondo quarto la reazione è diversa,
ma non tale da dare quel senso di superiorità rispetto agli avversari; chiusura sul 32 a
32. Cosa abbia detto Regini ai suoi uomini
nello spogliatoio non è dato sapere, ma al
rientro in campo la “musica” cambia di colpo e per il Budrio è “notte fonda”.Maddalo-
Il cross apre a Chiaserna
ni, Esposito, Gnaccarini imperversano con
tiri da tre, così pure sotto rete, ed è grande
difesa. Nell’arco di dieci minuti la Goldengas va sul 66 a 40 (vale a dire 34 punti contro gli 8 del Budrio). Una lezione di basket
che gli ospiti ricorderanno nel tempo. L’ultimo quarto è pura accademia; entrano le
seconde linee, ma la “musica” non cambia.
Regini dice a fine incontro: “Nei primi due
quarti la squadra era bloccata, poi ha ritrovato il ritmo e tutto è cambiato. Domenica
andremo a Recanati; sarà sicuramente dura,
ma a questo punto sono sicuro che ce la
giocheremo”.
Goldengas: Gnaccarini 13 (foto), Pierantoni 9, Maddaloni 19, Penserini 9, Kosanovic,
Filippetti ne, Esposito 19, Monticelli 12,
Papa ne, Amici 3. All. Regini.
Budrio: Legnani, Ventura 2, Piazzi 4, Pederzini 10, Rorato 7, Nieri 2, Venturoli 19,
Pasquini 2, Innocenti 6, Acquaviva 8. All.
Giuliani.
Arbitri: Santilli e Cleri.
Classifica: Goldengas 6, Chieti 6, Recanati
6, Bassano 6, Faenza 4, Gualdo Tadino 4,
Fossombrone 4, Albignasego 4, Civitanova
4, Budrio 4, Torre de’ Passeri 4, Ravenna 2,
Ancona 2, Roncade 0.
G.M.
pallacanestro, serie c 2 maschile
Ancora un ko in casa
MARZOCCA 78 – PORTO S.GIORGIO 89
N
ell’incontro infrasettimanale, per la terza volta consecutiva, il Marzocca perde
in casa, lasciando agli ospiti di turno i due
punti in classifica. Descrivere questo incontro è presto fatto: tutto è stato deciso dalla
coppia arbitrale, specialmente dall’arbitro
Scanù di Ancona, che con le sue incredibili
decisioni ha innervosito a tal punto l’ambiente del Marzocca decretandogli contro
due espulsioni (Papa-Alessandroni), tre tecnici e un antisportivo,di più non si può dire.
Buono il primo quarto: 25 a 17, poi tutto è
andato storto. Secondo quarto 42-46; terzo
quarto 56-61. Il finale è una vera forza.
Marzocca: Papa 7, Candelaresi ne, Trubbiani 4, Ganzetti 26, Forotti ne, Castracani ne,
Giacometti 4, Bartoli, Alessandroni 31, Piloni 6. All. Nobili.
Arbitri: Scanù di Ancona e Valeriani di
Amendola.
La sorte avversa casalinga viene ribaltata in
costano tanto”.
Vigor: Petrini 8, Fraboni 6,5 (53° amm.), Guerra 6,5, Rizzotto 6,5, Giraldi 6,5 (18° amm.), Giorgini 7, Mosca 6, Candelaresi 6, Nacciarriti 6 (61° Pesaresi 6), Caprini 6, Savelli 6
(47° Tantuccio 6). A disp. Moscatelli, Nataloni, Morganti,
Pagnoni. All. Favi.
Piano S.Lazzaro: Paniccià, Belelli, Valeri, Marchegiani, Ramini, Malavenda (33° amm., 72° Durazzi), Cercaci, Colella,
Rrudho (74° amm.), Santoni (88° amm.), Tarenzi (72° Franzoni). A disp. Molinari, Mazzieri, Tedoldi, Sanda, Verdinelli.
All. Lelli.
Arbitro: Organtini di Ascoli. Assistenti: Di Lodovico e Bartoloni di Pesaro. Angoli: 3 a 4; spettatori 350 circa; recupero
2+4.
Classifica:Fermana 19, Urbania 19, Vis Pesaro 18, Piano
S.Lazzaro 17, Sanbenedettese 14, Montegranaro 14, Maceratese 13, Fabriano 12, Jesina 11, Montegiorgio 11, Chiaravalle 11, Grottammare 10, Osimana 8, Real Metauro 7, Castelfrettese 6, Vis Macerata 6, Tolentino 4, Vigor Senigallia
3, Urbino 3.
Giancarlo Mazzotti
trasferta sul campo del Loreto, dove il Marzocca s’impone per 87 a 75. I sei punti attuali
in classifica sono altrettante vittorie ottenute fuori Senigallia, così da far pensare che la
squadra si esalti esclusivamente in trasferta.
La vittoria ottenuta sul Loreto è ancor più
importante perché la squadra ha dovuto fare
a meno di Papa e di Alessandroni, puniti con
due giornate di squalifica, e di Castracani,
infortunato.
Prossimo incontro casalingo contro il Potenza Picena, alle ore 18, domenica 25 ottobre.
Marzocca: Candelaresi 9, Trubbiani 6, Ganzetti 27, Ferretti, Giacometti 8, Bartoli 14,
Piloni 19, Pierpaoli 4. All. Nobili.
Classifica: Recanati 12, Maceratese 10,
Montegranaro 10, P.S.Giorgio 8, Fano 8, Pisaurum 6, Chiaravalle 6, Pedaso 6, Sacrata Picena 6, Marzocca 6, Jesi 6, Matelica 4,
US.Loreto Pesaro 4, Fermo 4, Montemarciano 0, S.Benedetto 0.
G.M.
I
l migliore nella corsa dei primavera è
stato il biancorosso Francesco Costantini (G.S. Pianello - Cicli Cingolani).
Notevole quarta assoluta si è piazzata Sofia Graziani (Club Corridonia Otm), che
ha preceduto nella classifica rosa Michela
Bartolacci e Alice Rossini.
Il secondo blocco agonistico ha contrassegnato il primato del gentleman Massimo
Minardi (Pedale Bellariese), seguito dal
primo debuttante, Antonio Macculi (Pianello - Cicli Cingolani).
Battistrada dei supergentlemen: Aldo Pavoni (Team Co.Bo. Pavoni).
Reginetta delle valchirie: Dennis Fiorini
(Tormatic) su Laura Sopranzi. Il confronto
conclusivo ha visto la passerella del tricolore junior Mirko Meschini. Argento open
e oro dei veterani a Pierluigi Quadrini.
Primo senior: Marco Roviglioni. Capofila
dei cadetti: Federico Soricetti.
Ad Abbadia di Fiastra, la stagione crossistica della Terra delle Armonie è stata
inaugurata dall’Udace Macerata, per l’impegno tecnico del Tormatic Pedale Settempedano e dell’SGU. Sui pedali: marchigiani di tutte le province, romagnoli,
umbri, abruzzesi.
Sabato prossimo (alle 15), appuntamento
a Frontone, ai piedi del monte Catria, per
l’impegno organizzativo di Giorgio Marini
e dei ciclofili locali. Griffe tecnica del Cicli
Mastini Cagli.
L’anno scorso, una settantina di crossisti
ha dato spettacolo sul verde e pedalabile
circuito di 2.300 metri in saliscendi (varie
insidie, compresa quella del tratto viscido
nella parte più alta del tracciato).
La prima gara ha visto il decollo del veterano Stefano Santini (Cicli Cingolani)
e dal gentleman durantino Ugo Vergari
(Cicli Basili), che hanno chiuso nell’ordine,
ognuno primeggiando nella propria categoria. Bronzo assoluto a Giovanni Tittoni.
Classifiche
Assoluta Prima Corsa: 1.Costantini Francesco (Pianello - Cicli Cingolani); 2.Rocchetti Filippo; 3.Allegrezza Giuseppe;
4.Dario Luca; 5.Graziani Sofia; 6.Ortolani
Francesco; 7.Sgueo Aniello; 8.Candi Antonio; 9.Cola Mirko;10.Stizza Matteo.
Assoluta Seconda Corsa: 1.Minardi Massimo (Pedale Bellariese); 2.Macculi Antonio; 3.Pecci Rosario; 4.Tittoni Giovanni;
5.Biondi Federico; 6.Bordi Maurizio; 7.Di
Vita Franco; 8.Pirani Fabrizio; 9.Bartolucci
Alessandro; 10.Conti Giulio.
Assoluta Terza Corsa: 1.Meschini Mirko
(Team Ponte); 2.Quadrini Pierluigi (Valenti Team); 3.Eugeni Paolo (Comaf Tiralento); 4 Alessandrini Alessandro; 5.Cozzari
Mauro; 6.Santini Stefano; 7.Tarsi Gabriele: 8.Vecciolini Fabio; 9.Sebastiani Paolo;
10.Colli Giorgio.
Umberto Martinelli
Foto: Francesco Costantini (Pianello - Cicli Cingolani)
PALLACANESTRO FEMMINBILE SERIE B
La capolista non fa sconti
SAVINI FRIGOGEL 47 – S.BONIFACIO 60
M
olto toniche le senigalliesi nei primi
due quarti, per nulla intimorite dalle
più quotate avversarie a cui hanno saputo tener testa. E’ stato nel terzo tempo che
le avversarie hanno sopravvanzato le locali, rendendo vana ogni qualsiasi reazione;
pure se nel prosieguo dell’incontro la Savini-Frigogel, in più occasioni, è riuscita ad
avvicinarsi al pareggio. Primo quarto: 14-19;
secondo quarto 31-29; terzo quarto 37-45.
L’allenatore Simoncioni dice: “Il S.Bonifacio
è una squadra costruita per vincere il campionato. E’ stato nel terzo quarto che loro si
sono imposte, anche se noi abbiamo tentato
di difenderci al meglio. Abbiamo dato tutto, di più le mie ragazze non potevano fare”.
Ora per due settimane consecutive si va in
trasferta: domenica a Civitanova Marche, il
sabato dopo a Forlì.
Savini Frigogel: Biagini 3, Redolf 18, Cicetti ne, Marcelletti 6, Marchi 2, Zingaretti 2,
Braida 5, Bonacci ne, Serano 11, Cattalani
ne. All. Simoncioni.
S.Bonifacio: Petrucci 7, Steccanella ne, Guarato ne, Devicari, Franciosi 11, Cibellini 8,
Knopp 5. Dal Cer 11, Monici 15, Dal Corso
3. All. Piatti.
Arbitri: Agostinelli di Teramo e Giansante di
Pescara.
Classifica: S.Bonifacio 6, Vigarano 6, Forlì
4,Club Ardea 2, Senigallia 2, Alpo 2, Civitanova 2, Pesaro 0.
G.M.
22 ottobre 2009
penultima
IN BREVE
25 OTTOBRE 2009 XXX domenica del Tempo ordinario
LA
PAROLA Coraggio, alzati!
DI DIO D
Ger 31,7-9
Sal 125
Eb 5,1-6
Mc 10,46-52
di Paolo Curtaz
io è venuto per insegnare agli uomini ad
essere a servizio gli uni della gioia degli
altri, lui, il Maestro, si è fatto servo perché
imparassimo a mettere i nostri carismi a disposizione degli altri fratelli e sorelle.
La lunga riflessione del vangelo di Marco
volge ormai al termine e Pietro, maestro di
Marco, ci ha fatto, nelle ultime settimane,
una straordinaria catechesi sull’essere Chiesa.
Il mondo, il nostro mondo, stanco di maestri, ha bisogno di testimoni. Nauseato dalle
parole e dalle immagini, ha bisogno di gesti
autentici e di ascolto. Sconfortato dai litigi,
cerca qualcuno che, davvero, voglia costruire senza contrapporre sempre, a prescindere.
In queste settimane in cui abbiamo riflettuto
su cosa Gesù chiede alla comunità dei propri discepoli, ci siamo accorti della nostra
fragilità, del grande divario tra il desiderio e
la realtà, tra le troppe lentezze e incoerenze
che abitano il nostro cuore e il grande sogno
di Dio che è la Chiesa.
Eppure: è proprio a noi che il Signore chiede
di essere testimoni, a noi di diventare segno,
di mostrare con la nostra vita - un poco almeno! - che la luce può attraversare i nostri
cuori.
Il cristiano è un cieco e un mendicante,
come tutti. Come tutti sta ai bordi della strada della vita, tende disperatamente le mani
per avere di che vivere: attenzione, affetto,
approvazione. Spesso, però, il mondo lo invita a tacere, a non disturbare, a lasciar perdere, a rassegnarsi.
Anche Dio - ci dicono - in fondo è infastidito
dai nostri lamenti.
Se insistiamo, se urliamo più forte, ad un
certo punto sentiamo che Gesù, il Nazareno,
il Figlio di Davide, ci chiama e ci incoraggia.
Qualcuno, un discepolo, un amico, un evento, ci ripete: “Coraggio! Alzati, ti chiama”.
Ci fidiamo (i fratelli che ci invitano ad avere
coraggio lo fanno con amore e disinteresse!), ci alziamo dalle nostre paralisi, abbandoniamo le nostre incommensurabili paure,
gettiamo il mantello della lamentela e siamo
raggiunti dal Signore.
Il Signore, oggi e sempre, ci chiede cosa
vogliamo da lui. Potremmo chiedere mille
cose: fortuna, denaro, affetto, carriera. Chiediamone una sola: la luce.
Luce: che importa avere fortuna se non sappiamo riconoscere chi ce l’ha donata?
Luce: quanto denaro serve per colmare il
cuore incolmabile di desiderio?
Luce: quante volte l’affetto diventa oppressione e dolore?
Luce: che ci importa diventare qualcuno se
restiamo tenebra?
indirizzare a: La Voce Misena
Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia
fax 071.7914132
e-mail: [email protected]
E accade: il Signore ci ridà luce agli occhi e
al cuore.
Ora, illuminati, possiamo diventare discepoli. Bartimeo è rimasto lo stesso, la sua vita
non cambia ma, ora, ci vede, ora sa dove andare, ora si mette a seguire Gesù.
Il cristiano vive le difficoltà e i problemi di
tutti, non è diverso, né migliore, solo ci vede
alla luce del vangelo. E le cose non fanno più
paura, il buio è sopportabile, il Signore ci
cambia la vita.
Ecco cosa dobbiamo annunciare: c’è qualcuno che ti ridona luce, che ti permette di vederci chiaro, e questo qualcuno è Dio.
I discepoli di Gesù, nei primi anni, venivano
chiamati in diversi modi: i “Nazareni”,”coloro
che seguono la via” e, ancora, gli “illuminati”.
Non dobbiamo portare una nostra luce, solo
restare accesi, abbracciare stretti il Vangelo
e il Maestro per ricevere da lui luce e pace.
Nelle tenebre fitte del dolore diventiamo
capaci di comunicare luce, non la nostra
ma quella del Maestro. Il cristiano diviene,
come Bartimeo, colui che grida che Gesù, il
Figlio di Davide, lo ha guarito, incurante dei
rimproveri di chi gli sta intorno.
Il cristiano racconta, narra, le opere di guarigione interiore che ha avuto, attento più a
testimoniare la straordinaria generosità di
Cristo che a soffermarsi sulle proprie povertà. Il cristiano è attento alle mille cecità, ai
mille mendicanti di senso e di felicità che incontra sulla strada.
Il tempo è gravido e, come Gesù, sentiamo
compassione della folla che vaga come pecore senza pastore. Nella nostra povertà, nelle nostre debolezze, popolo di riconciliati,
non di professionisti del sacro, raccontiamo,
mettendoci in gioco, dell’incontro che segna
la nostra vita. Solo così Gesù arriverà a scaldare i cuori di altra gente.
Non bastano e non devono bastare i preti, a servizio della comunità, certo, ma non
detentori dell’annuncio. No: nelle fabbriche,
nei bar, nelle discoteche, nelle scuole, nei
condomini, lì dove la gente vive, soffre, lavora, discute, ama, lì deve esserci un cristiano
che illumina con la sua presenza. Lì può esserci un cristiano che con i suoi gesti smonta
la falsa idea di un Dio noioso e rompiscatole che purtroppo abita la coscienza di molti
battezzati, per lasciare spazio alla seducente
immagine del Dio di Gesù Cristo, Padre ricco di tenerezza e di perdono.
La Chiesa italiana, tutta intera la Chiesa, può
e deve recuperare l’essenziale dell’annuncio,
senza salire sulle barricate, ma dicendo ancora all’uomo mendicante di bene, di senso, di felicità: “Coraggio, alzati, il Signore ti
chiama!”.
i Lettori scrivono...
RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI
Anche questo era Pio IX
S
iamo stati invitati a benedire i locali di un futuro
complesso turistico in fase di progressivo completamento nella zona fra Castiglioni e Avacelli, adiacente
all’ambiente “Le Betulle” che meriterebbe
una visita per l’ottima
organizzazione
turistico-alberghiera.
Il
complesso è stato acquistato – tanto anni fa
– dal dr.Pellegrini, italo-americano, lontano
discendente di san Gabriele dell’Addolorata.
In futuro, il complesso
dovrebbe ospitare americani e italo-americani
in visita in Italia, come
punto di convergenza
per raggiungere con facilità le città italiane più
in vista. Nel complesso
esiste anche una cappella, nella quale abbia-
mo ammirato l’immagine di Pio IX, con la scritta: “Vinay
dipinse dal vero” (riprodotta qui a fianco) che ci mostra
un Papa giovane, sorridente, bonario, aperto… proprio
come lo era il nostro grande Concittadino. Anticamente,
il complesso apparteneva al Papa Annibale Della Genga: Leone XII (1760-1829), celebre per un Anno Santo
(1825), nel quale – secondo le “Memorie” di Massimo
d’Azeglio – “Roma era stata trasformata per dodici mesi
in un grande stabilimento di esercizi spirituali… Non
teatri, non feste, non balli; invece prediche, missioni,
processioni, funzioni”, con mezzo milione di pellegrini…
soltanto, per cui il Papa stesso ebbe a lamentarsi. Il solito Pasquino – alla sua morte – scrisse l’epitaffio: “Qui
Della Genga giace – per sua e nostra pace”.
Nella foto: l’immagine giovanile di Pio IX
Il Museo e la biblioteca, con annessa visione della rassegna stampa di Pio IX al Palazzo Mastai, sono aperti
dal lunedì al sabato : ore 9 – 12, 16,00 – 18,00 (tel. 07160649). Il DVD su Pio IX si può avere presso il Museo
Pio IX, oppure in Curia presso la segretaria Lea, a offerta
minima di euro 5. E’ in visione la rassegna-stampa sulla
beatificazione del Pontefice.
15
MONTERADO
Pesca di beneficenza per l’Oratorio nell’ambito della
tradizionale Festa dei sciughi di sabato 10 e domenica 11
ottobre, ottimamente riuscita. La pesca è stata organizzata
da Angela, Ivana, Luana, Mariangela, Marinella, Mara,
Novella, Stefania, ottenendo risultati molto positivi.
Hanno contribuito, con ricchi premi, le seguenti Aziende:
in primis, la generosa Valli Zabban con il primo premio
di un televisore; seguono le Ditte: Brocchini Floriano,
Valce, Rossi Giancarlo, Katia (pasta fresca), Cini Giuseppe
(edicola-libreria), Bar Gramsci (di Francesco), Cityper,
Emporio Luiss, Tamoil, Nuvole, Marinella e Giovanna. Si
ringraziano, inoltre, tutti i privati, che – in un modo o in un
altro hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa.
L’oratorio con i suoi ambienti, la pista polivalente –
delizia dei ragazzi e ragazze nei tempi liberi -, la palestra,
sempre in movimento per tutti, è il centro ricreativosociale che è punto di riferimento per tutti, sotto l’occhio
vigile del “maestro” Lamberto. Purtroppo ha bisogno di
continui adeguamenti che richiedono impegni finanziari
consistenti. Dobbiamo però affermare che i contributi
avuti con generosità e apertura al sociale dalle Banche
di Credito Cooperativo di Corinaldo, dalla Banca delle
Marche e dalla Banca di Credito Cooperativo Suasa ci
hanno notevolmente aiutato a risolvere in buona parte
i problemi. Adesso siamo nell’urgente necessità di rifare
i pavimenti (“vecchi” di circa 40 anni!), per cui speriamo
che la generosità non solo non venga meno, ma aumenti
perché il “preventivo” è assai pesante!
IL PRIMO ANNO DI VALENTINA
E’ già passato un anno da quando ho fatto capolino in
questo mondo fatto di luci, colori e suoni. Nel breve arco
di un anno ho conosciuto tanta gente che oltre al mio
babbo e alla mia mamma nutrono per me profondo
amore. Anche se ancora piccola, sento la necessità di
ringraziarli tutti per le
attenzioni e le coccole
che riempiono la
mia vita. Quindi un
grazie di cuore e un
bacione vanno: al
medico di famiglia
dott.Claudio Pettinari;
agli ex insegnanti del
mio babbo, nonché
amici: Nevio Catalani
e Pandolfi Giuseppe;
a un grande amico e uomo di altissima bontà: Badioli
Leonardo, che con forza e immensa fede sta affrontando
questo difficile momento; all’architetto Sartini Tonino
che ha progettato la mia bellissima casa grazie alla
sua grande professionalità; ai cari nonni Maria, Franco,
Fiorella e Renato che dal cielo mi protegge; agli zii Angelo,
Fabrizio, Cinzia, Silvia e Andrea; a tutti gli amici. E in fine,
ma non per importanza, a babbo Luca e mamma Monica
che mi adorano e ai quali auguro di continuare ad essere
sempre così felici e innamorati.
Valentina
GUENCI, CAMPIONE EUROPEO
Dopo il titolo mondiale di maratona, Mauro Guenci fa
suo anche il titolo europeo lasciando tutti dietro con
un distacco di due minuti. Il circuito ricavato nella pista
dell’aeroporto di Rijeka in Croazia, misurava tre chilometri
ed era interamente pianeggiante, ma molto duro, data
la grana utilizzata per la realizzazione degli asfalti negli
aeroporti. Sin dalla partenza alte velocità. In testa subito
la nazionale tedesca e quella svizzera. Già dal primo giro
Mauro Guenci che per l’occasione rappresentava l’Italia,
ha mantenuto la posizione avanzata per non rischiare
cadute e fughe varie. Si susseguivano gli allunghi,
sempre prontamente vanificati dal senigalliese. A trenta
chilometri dalla conclusione, la fuga solitaria con il
oprimo distacco sui secondi che ha raggiunto il minuto. I
vari tentativi di ripresa degli avversari sono stati vani. A
meno di tre giri dalla fine (9 chilometri), il distacco dagli
inseguitori è salito a due minuti e così è rimasto fino alla
conclusione.
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Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania Sbriscia, Giorgio
Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli,
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