n. 37 Icone di origine Greca Russa-Rumena Icone di origine Greca Russa-Rumena ARTICOLI SACRI a Senigallia ARTICOLI SACRI a Senigallia via Andrea Costa 31 tel 071.60597 via Andrea Costa 31 tel 071.60597 Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 22 ottobre 2009 - € 1 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia - Editoriale Fotografie Se ti serve con urgenza un documento puoi star sicuro che non lo trovi. Ti metti a rovistare cassetti, cerchi di mettere a posto la scrivania, ma niente! Poi, magari dopo qualche giorno, il famigerato foglio sbuca fuori dove meno te lo aspetti. Mi capita di perdere tempo dietro tante scartoffie e nella ricerca spesso ritrovo alcune fotografie dei tempi andati. Allora mi fermo a guardarle bene, a ripensare ai momenti racchiusi in quello scatto. Sono sensazioni belle, non nostalgiche, ma piene di riconoscenza. Perché ti accorgi che la vita ti regala davvero tanto. Incontri, esperienze, momenti belli e meno belli che puoi condividere, di cui fare tesoro, dai quali imparare. Mi piace fermarmi sui volti ritratti in quelle foto: giovani e meno giovani, provati dalla fatica di vivere o entusiasti per un progetto imminente. Foto di bei viaggi. o semplicemente scattate nel calore della propria casa. Le studio un po’ e mi convinco, ogni giorno di più, che sono gli incontri a fare la differenza nella nostra vita. Certo, abbiamo bisogno di sicurezze, garanzie per un futuro sereno. Ma senza le relazione saremmo immensamente più poveri. Sono ‘gli altri’ a farci scoprire cose che da soli avremmo faticato a raggiungere. E’ il bene che circola a renderci più forti, a non farci scoraggiare, a fare nostra quella Speranza che è linfa vitale delle nostre giornate. Più che di prediche, e rimbrotti, abbiamo tutti un gran bisogno di incontri significativi. Magari quotidiani, semplici, senza tanti fronzoli. Incontri veri, trasparenti, rispettosi, che ci fanno sentire a nostro agio con gli esemplari della specie davvero ‘umana’, sempre più a rischio di estinzione. Gesualdo Purziani Mostra sulla SINDONE a Senigallia nei locali della Parrocchia del PORTO fino al 25 ottobre Orario: ore 16-19 Al mattino per classi scolastiche su appuntamento. Preti dal mondo “Né tappabuchi, né imboscati”. Può sembrare uno slogan, e invece è in sintesi l’identikit dei preti non italiani presenti in Italia, almeno stando alla logica della cooperazione missionaria tra le Chiese, che prevede uno “scambio di doni” tra Chiese che ospitano e accolgono e Chiese che inviano. A delinearlo è stato don Gianni Cesena, direttore dell’Ufficio Cei per la cooperazione missionaria tra le Chiese, durante il seminario sui preti non italiani in servizio in Italia, svoltosi in questi giorni a Roma. Al centro dei lavori, le Convenzioni che regolano la presenza di presbiteri non italiani a servizio delle Chiese in Italia, in vigore a partire dal 2004, redatte sulla base dell’Istruzione sull’invio e la permanenza all’estero dei sacerdoti del clero diocesano dei territori di missione. Quando, nel luglio di quell’anno, si tenne il primo incontro su questo tema erano stati registrati in convenzione 449 sacerdoti, di cui 129 in servizio pastorale, 318 studenti e 2 con “atto di accoglienza”. Oggi il totale dei presbiteri registrati supera le 1.500 unità: negli ultimi tre anni, cioè, il loro numero si è triplicato. “La presenza di presbiteri non italiani - spiega don Cesena - è un’opportunità perché rende la nostra comunità ecclesiale più aperta, più cattolica, più capace di aprirsi alla multiculturalità, al dialogo con i migranti”. Di qui la necessità, sul piano pastorale, di concepire sempre di più la cooperazione missionaria come “comunione” tra le chiese: “Non come una semplice risposta al fatto che abbiamo oggi più bisogno di personale in servizio apostolico, ma come una questione legata all’im- magine stessa di Chiesa”, in un’ottica missionaria “capace anche di valorizzare i laici, di far crescere esperienze di gestione con le unità pastorali, in cui preti e laici lavorano insieme”. Una cosa, per don Cesena, è certa: “L’immagine della Chiesa italiana a causa di queste immissioni e dell’inevitabile invecchiamento del clero italiano, è destinata a cambiare non solo per l’identità variegata del personale apostolico, ma anche come ripensamento delle modalità pastorali fin qui trasmesse e vissute da varie generazioni di presbiteri e vescovi”. L’aumento del clero diocesano straniero sembra destinato ad influire in maniera considerevole sul modo di “essere prete” in Italia, oltre che di vivere la cooperazione tra le Chiese. È uno degli spunti emersi dal seminario, in cui è stata anche avanzata la proposta di una “lettera ai parroci” per parlare loro della cooperazione tra le Chiese, a partire dalla consapevolezza che “la comunione è il nuovo nome della missione”. Nelle diocesi, a volte la logica della cooperazione tra le Chiese “stenta a partire”: ne ha parlato padre Stefano Messina, direttore dell’Ufficio e del Centro missionario diocesano di Firenze, mettendo in guardia dal rischio di una “pastorale seduta, non di evangelizzazione”, anche per i preti stranieri, che spesso vengono considerati solo come “manovalanza” per amministrare i sacramenti: nel centro storico (poco popolato), di Firenze, ad esempio c’è da “scegliere” fra più di 100 messe, e i preti autoctoni certo non bastano… “Noi offriamo quello che abbiamo”, ha detto don Fernando Benigni, direttore del Centro missionario della dio- Quando gli animali fanno bene Il prossimo 25 ottobre Pet Village Cooperativa Sociale organizza laboratori di Pet Therapy. La fattoria sociale, che ha sede in Strada della Torre n. 2, a Senigallia, dalle 10.00 alle 12.00 apre le porte a chi è curioso di conoscere questo colorato e simpaticissimo mondo. Sono previsti laboratori di attività assistite con gli animali, sportello di ascolto rivolto alle famiglie e sostegno alla genitorialità, attività ludico - motoria (agility col proprio cane) per bambini fino a 12 anni, laboratori delle emozioni, e di attività manuali. Il ‘villaggio delle carezze’ è una delle esperienze più significative di pet therapy presenti nel nostro territorio regionale e non solo. Che gli animali siano una fonte di serenità e di terapia, specialmente per soggetti più fragili, è ormai cosa ampiamente dimostrata. Cani, gatti, cavalli, asini, ecc. hanno il potere di tranquillizzare, stimolare, far scoprire capacità che si pensavano perdute. L’ingresso alla giornata è gratuito. Per agevolare la realizzazione dei laboratori è gradita l’iscrizione che si può effettuare tramite posta elettronica ([email protected]) o telefondando allo 071 799 597; 349 61779; 3397719051. Particolarmente invitati a questa giornata speciale associazioni di volontariato, cooperative sociali, famiglie, centri diurni, scuole, gruppi H. cesi di Terni-Narni-Amelia: “Spesso solo i soldi o il nostro stile di vita improntato al consumismo”. Ma c’è anche chi vorrebbe partire per le terre di missione e non riesce a “coronare” il suo sogno: è il caso di don Giuseppe Ermili, responsabile del Servizio per la pastorale missionaria di Avezzano, secondo il quale oggi occorre “riscoprire il senso di evangelizzazione, a partire dalle nostre comunità ecclesiali: noi stessi non siamo sempre capaci di scelte coraggiose”. “Prassi più concrete di reciproco ascolto; uso sobrio delle risorse economiche; valorizzazione dell’esperienza di scambio del personale apostolico”. Sono alcune delle “piste” future per la pastorale del settore indicate da don Cesena. Si tratta, ha spiegato il direttore, di una riflessione pastorale “ancora agli inizi”, ma che deve trovare il coraggio di porsi interrogativi anche sul rischio “della percezione del sacerdozio come di una ‘professione etnicizzata’, collegata cioè a non italiani: un’attività vista e percepita come appannaggio degli stranieri perdendo forza attrattiva agli occhi dei giovani autoctoni”. Nonostante alcune possibili “ombre” - ha concluso don Cesena - è comunque “fuori di ogni dubbio che i sacerdoti stranieri siano un dono delle Chiese sparse nel mondo alla Chiesa italiana. La Chiesa cattolica è tale, e non è una sétta, perché ospita differenze: nessuno è tanto ricco da non aver bisogno degli altri e la missione oggi è intesa come reciprocità tra Chiese e ogni Chiesa particolare è una comunità che manda e riceve allo stesso tempo”. in questo numero Scapezzano: la chiesa è uno scrigno d’arte In vista della giornata dei diritti del bambino pagg. 8 e 9 pag. 5 2 22 ottobre 2009 attualità welfare Il punto di vista di don Vinicio Albanesi sullo stato sociale dei nostri giorni Gli errori del Terzo settore S i è svolto a Roma il convegno “Terzo setto- pubblico e diffuso che tuteli l’azione sociale dei diverse fasi della storia del welfare in Italia nere: gli errori, il futuro” organizzata dal setti- soggetti non profit”. gli ultimi trent’anni. Ma mentre la riforma delmanale Famiglia cristiana, dall’agenzia stampa “Nella politica abbiamo fatto da cinghia di tra- l’assistenza sanitaria ha “fissato come esigibile il Redattore sociale e dalle Edizioni dell’Asino. smissione ed è difficile sottrarsi. E nel sociale sia- diritto ad essere curati e anche gratuitamente”, Un’assemblea partecipata e attenta, che ha visto mo stati dei gestori, mentre in origine eravamo la risposta sociale è stata “frammentata e altasuccedersi relatori di prim’ordine. Ad aprire i dei cani randagi che annusavano in giro per le lenante”. In questo vuoto si inserisce l’impegno lavori don Vinicio Albanesi, presidente della Co- strade. Per me oggi, ad esempio, è difficile met- del terzo settore, che è riuscito a inventare “vomunità di Capodarco, con una relazione sul ruo- tere insieme l’essere profeta con 500 dipendenti”, lontaristicamente e coraggiosamente soluzioni lo in questi anni del Terzo settore e sulla carenze ha rilevato don Albanesi parlando degli errori a problemi sociali nuovi e antichi” attraverso tre registrate da chi vi ha operato. Senza tralasciare compiuti dal terzo settore. Il terzo errore è “non azioni distinte: “leggere i disagi sociali”, invenuno sguardo sulle sfide future. aver capito che il mondo stava cambiando, che tare possibili risposte adeguate al superamento Mancanza di una coscienza collettiva, fare trop- il termine ‘solidarietà’ non si spende più, perché dei vecchi schemi assistenzialistici, dare impulso po affidamento sulla propria buona volontà di- sia nella società evoluta che nel terzo mondo il alla moltiplicazione dei gruppi, delle comunità e ventando dei “praticoni”, fiducia “immotivata” nei trend di capacità di collegare obiettivi, risorse, delle iniziative che “davano contemporaneamenfuturo si è interrotto o si è rotto. Siamo te risposte concrete, ma indicavano anche vie e diventate persone che tengono pulite metologie di nuove soluzioni”. la città. Mai avuti tanti onori e tanta Intorno a questi “frammenti” - ha sottolineato lode”. Questo cambiamento non è stato don Albanesi - è andata maturando, sebbene lenintercettato - per don Albanesi - “nep- tamente, quella “coscienza sociale” che in seguito, pure dalla Chiesa cattolica: il grande con la promulgazione della legge 328 del 2000, ha progetto sociale non è mai arrivato”. tentato il riassetto dell’intero sistema sociale. Alla “Il welfare dovrebbe essere generaliz- difficile applicazione della legge che “ha assorbito zato e gratuito: un’assistenza che parte spropositate risorse nell’impalcatura del sistema”, dalla nascita e finisce alla morte. Oggi sono andati poi a sommarsi i “rigori economici”. abbiamo il 25% di popolazione anziana “Il sistema sociale segue il binario del minimo con plurifragilità che ci sta esplodendo costo” ha osservato il presidente della Comunità tra le mani”, ha rilevato ancora il pre- di Capodarco. “È per questo motivo che il pubsidente della Comunità di Capodarco, blico si è sottratto alla gestione” dei servizi, punosservando: “Non abbiamo aggiornato tando sui ribassi e sugli appalti, che il non profit il welfare, siamo fermi agli anni Settan- si è aggiudicato in questi anni facendosi carico ta. Il vecchio sistema non regge, non del compito di ridurre i costi e pagando con una ne abbiamo uno nuovo: non l’abbiamo “precarietà assoluta e continua” la propria condielaborato”. Tuttavia occorre diffidare da scendenza e disponibilità. Un ulteriore elemento una “professionalità manageriale: pri- di preoccupazione è poi rappresentato dal ritorma della scienza, c’è bisogno di acco- no dell’elemosina come “risposta ai bisogni e ai confronti del sistema politico. Sono questi alcu- glienza”. E, infine, “riconoscere gli errori serve a disagi”. “Il meccanismo elemosiniere si è diffuso ni tra i principali errori che nel corso degli anni ripartire: individuare le criticità serve a riproget- a livello istituzionale”, ha affermato don Vinicio hanno caratterizzato l’azione dei gruppi, delle tare”, ha auspicato don Albanesi, con l’obiettivo portando l’esempio del 5 per mille, “inventato associazioni e delle comunità secondo don Alba- che dal convegno parta un’iniziativa concreta per dal ministro del Tesoro, che non è stato frutto di nesi. Errori - ha precisato - che hanno contribui- il terzo settore: siamo stanchi dei convegni”. “un’attenzione al sociale”, ma del “semplice degrato a relegare il privato sociale in una posizione di “La data di inizio del sistema di sicurezza sociale do all’opzionale di un’azione che doveva essere forte marginalità e solitudine, che è possibile su- nel nostro Paese può essere fissata nel 1978, con obbligatoria”. perare soltanto attraverso la costituzione di una la riforma della sanità”, ha spiegato il presiden“rappresentanza collettiva forte”, di un “soggetto te della Comunità di Capodarco, delineando le Antonella Patete Ultim’ora Anglicani - cattolici P er porre fine ad un periodo di incertezza, verrà presto pubblicata una “Costituzione Apostolica” che rende possibile a gruppi di chierici e fedeli anglicani di entrare nella “piena e visibile comunione” con la Chiesa cattolica. L’iniziativa è stata presentata dal prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, card. William Levada, in contemporanea ad una conferenza stampa che si è svolta a Londra e dove sono intervenuti l’arcivescovo Vincent Gerard Nichols,primate della Chiesa cattolica di Inghilterra e Galles e l’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, primate della Comunione anglicana. Secondo quanto ha detto il card. Levada ai giornalisti, sarebbero interessati ad entrare nella Chiesa cattolica, 20 o 30 vescovi anglicani e “centinaia” di gruppi di fedeli. Con la Costituzione apostolica, papa Benedetto XVI ha introdotto una struttura canonica che prevede una “riunione corporativa” tramite l’istituzione di ordinariati personali che permetteranno ai fedeli già anglicani di entrare nella piena comunione con la Chiesa cattolica, “conservando nel contempo elementi dello specifico patrimonio spirituale e liturgico anglicano”. mass media La gogna televisiva ad un giudice ‘stravagante’ finanzaL’economia più giusta Tg e vendette D Voglia di etica L ’ora in poi i manuali sulla professio- è stato trasmesso durante una puntata di ’etica può e deve avere uno spazio nel mondo della finanne giornalistica dovranno aggiungere “Mattino 5” il contenitore di news (un proza. Ne è convinta la metà (51%) dei cittadini intervistati un’altra categoria a quelle tradizionali: oltre gramma giornalistico) in onda su Canale 5, da Demos per Banca Etica, nell’indagine dal titolo “Voglia al giornalismo investigativo, al giornalismo affidato alla direzione di Claudio Brachino di etica. Cittadini, banche e finanza in tempi di incertezza”, d’inchiesta, al giornalismo di guerra, al gior- (giornalista). Presentato come uno scoop, presentata o. Di questi, uno su tre (32%) – e sono un po’ più nalismo sportivo e alle altre declinazioni di il servizio aveva l’ambizione (giornalistica?) ottimisti della media, che è pari al 27% - ritiene (o meglio questa attività professionale, potranno cita- di documentare i (presunti) comportamenti spera) che, superata la crisi, l’economia e la finanza divenre anche il “giornalismo vendicativo”. La de- stravaganti del giudice. Né le immagini, né teranno più giuste e rispettose dei bisogni di consumatori e finizione potrebbe suonare più o meno così: le parole di chi ha realizzato il servizio sono investitori. Spera cioè che le banche possano diventare più “Dicesi giornalismo vendicativo l’attività di riuscite nell’intento. In compenso, è emerso etiche. L’indagine ha preso in esame un campione di 1236 chi informa i cittadini utilizzando argomen- in tutta chiarezza lo “stile” (non giornalisti- persone, rappresentativo della popolazione italiana di età tazioni false e pretestuose, spacciate per co) utilizzato per realizzare le immagini e superiore ai 15 anni. Ilvo Diamanti, sociologo dell’università dati di realtà, al solo fine di soddisfare gli accompagnarle in voce fuori campo: teleca- di Urbino, ha fornito supervisione scientifica alla ricerca. interessi politici, economici o personali del mere nascoste, allusioni ambigue, supposi- “A livello generale – si legge nell’indagine - dalle opinioni riproprio editore, della fazione politica di ri- zioni, interpretazioni arbitrarie. Cos’ha fatto levate si osserva una diffusa “voglia” di etica, che potrebbe ferimento o di soggetti terzi che abbiano ot- il magistrato per meritarsi tanta attenzione? essere interpretata come wishful thinking, cioè come una tenuto la servile abdicazione del giornalista Il giudice Mesiano è l’estensore della senten- desiderabile ipotesi. I cittadini si pongono con una certa al proprio ruolo professionale in cambio di za che ha condannato il gruppo Fininvest a cautela di fronte agli esiti di questo processo orientato alla favori, riconoscimenti o premi…”. Gli esem- risarcire alla Cir di Carlo De Benedetti 750 sensibilizzazione etica della finanza. Si tratta, quindi, di una pi di questo genere di (dis)informazione milioni di euro, per lo “scippo” di Segrate: il domanda sociale connotata da un sentimento di prudenza. cominciano a essere molti. Dopo la vicenda lodo sul controllo del pacchetto azionario Si rileva, in altri termini, un “realismo” diffuso, specialmendi cui è rimasto vittima Dino Boffo, l’ultimo della Mondadori che nel 1990 si era risolto te quando i cittadini guardano in prospettiva, oltre questa caso è quello ha coinvolto il giudice Mesia- a favore del gruppo Fininvest in cambio - fase di crisi. Quasi sei intervistati su dieci (58%) ritengono no. Il suo cognome, finora, era noto soltan- hanno stabilito altri magistrati - di mazzette che, anche quando il clima tornerà più disteso, il rispetto dei to ai colleghi magistrati, agli avvocati civi- versate ad alcuni giudici romani. risparmiatori e dei consumatori resterà come prima (e uno listi e ai diretti interessati che hanno avuto L’assunto del servizio era che il giudice è un su dieci mette in conto anche la possibilità di un ulteriore a che fare con le sue decisioni professionali. personaggio stravagante nella sua vita nor- deterioramento di questo rapporto)”. “Resterà, dunque, quel Da giovedì scorso (15 ottobre), Raimon- male, quindi lo è anche nella sua vita pro- deficit di etica che secondo i cittadini ha segnato il sistema do Mesiano è balzato alla ribalta mediatica fessionale, quindi le sue decisioni sono frut- economico e finanziario – prosegue il rapporto - . Infatti, ed è diventato bersaglio di una vergognosa to di stravaganza, quindi le sue sentenze… Il solo il 14% degli intervistati ritiene che fino ad oggi l’etica gogna televisiva, grazie a un filmato girato filmato trasmesso da Canale 5 è stato girato abbia avuto cittadinanza in questo mondo. La maggioranza con la telecamera nascosta che lo ha ripreso al di fuori di qualunque regola professiona- - tre cittadini su quattro - ritiene invece che la sensibilità etidurante il suo tempo libero, impegnato in le e ben al di sotto della soglia minima del ca abbia avuto poco (52%) o nessuno (23%) spazio. E’ largaattività come passeggiare, fumare, aspetta- buon senso. Se questo è giornalismo… mente diffusa nella società italiana l’idea che la crisi di questi re il proprio turno dal barbiere, sedersi su mesi non venga colta come uno occasione per orientare il una panchina in cerca di relax. Il servizio Marco Deriu mercato verso una maggiore tensione etica”. Asteriski * Il Papa e le missioni. All’Angelus, domenica 18, il Papa ha detto: “Invito tutti i cristiani ad un gesto di condivisione materiale e spirituale per aiutare le giovani Chiese dei Paesi più poveri”. “In questa Giornata Missionaria Mondiale voglio ricordare i missionari e le missionarie, sacerdoti, religiosi, religiose e laici volontari, che consacrano la loro esistenza a portare il Vangelo nel mondo, affrontando anche disagi, difficoltà e tavolta persino vere e proprie persecuzioni”. “Penso, tra gli altri – ha proseguito – a don Ruggero Ruvoletto, sacerdote fidei donum, recentemente ucciso in Brasile, al padre Michael Sinnot, religioso (irlandese), sequestrato pochi giorni fa nelle Filippine”. * Libera il bene. Mentre si prepara la seconda edizione degli Stati generali dell’Antimafia Sociale, in programma a Roma dal 23 al 25 ottobre prossimi e organizzati dall’associazione “Libera”, c’è attesa in Puglia per l’idea di trasformare gli immobili di proprietà della criminalità organizzata in beni comuni e disponibili ad uso sociale. Si chiama “Libera il Bene” ed è la nuova iniziativa messa in campo da una sinergia mista di pubblico e privato. * Marche modello. “Marche: un esempio da imitare”, è il titolo dell’articolo che leggiamo su: “L’Amico del Clero” di ottobre 2009, per la legge che stabilisce uno specifico progetto di assistenza per i sacerdoti anziani. * Senigallia: No global. Abbiamo letto lo striscione in piazza Duomo: “Da Roma a Senigallia contro il razzismo”. La violenza è sempre razzismo, da qualsiasi parte venga usata. La vera democrazia è il rispetto di tutti: anche di chi la pensa diversamente. * Serra de’ Conti: spese. Polemiche sul debito del Comune. Risponde il Sindaco che gli investimenti sono finalizzati a beni essenziali: scuole, asili, viabilità, illuminazione, infrastrutture, sostegno alle famiglie… * Ripe: Doposcuola. Tre pomeriggi a disposizione degli scolari che – oltre ai compiti – sono destinati ad attività culturali e ricreative di grande spessore territoriale. * Ostra Vetere: astronomi. In quest’anno 2009, Anno internazionale dell’Astronomia, a Ostra Vetere sarebbe bene celebrare l’attività scientifica, geografica e astronomica di un grande concittadino, quel Francesco Brunacci (1640-1703),figlio del cavaliere Antonio e fratello dello storico don Pietro Paolo Brunacci e del medico e scienziato Gaudenzio, che fu matematico, geografo e astronomo insigne, autore di quel Globo Celeste in cui si può osservare la volta del cielo da lui disegnata. Giuseppe Cionchi 22 ottobre 2009 enti locali Economia Oltre 25 milioni di euro per occupazione e formazione provincia Meno rifiuti, meno Tarsu Misure anticrisi L a crisi morde il mondo del lavoro con la violenza preannunciata da osservatori ed esperti. La Provincia, ente di area vasta e, quindi osservatorio privilegiato delle dinamiche socio-economiche del territorio, svolge tra le sue funzioni quella mirata alle politiche attive del lavoro . Tra i numerosi interventi del piano anticrisi (anticipo di cassa integrazione, bilancio preventivo votato in anticipo per liberare risorse, sostegno alle piccole e medie imprese, ecc.) mette in campo 25.420.222 euro, provenienti da fondi europei e dal Ministero , per orientamento, ammortizzatori sociali in deroga (cassa integrazione ordinaria e straordinaria), borse lavoro, corsi di formazione, sostegno alla creazione di nuove imprese. I Ciof (Centri per la formazione e l’impiego) sono protagonisti della manovra. Di fatto per la prima volta l’Unione Europea ha voluto vincolare i fondi ai corsi di formazione . Ovvero, anche i disoccupati (lavoratori sospesi a rischio di espulsione dai processi produttivi o già espulsi dal lavoro) per fruire dei fondi devono prendere parte obbligatoriamente ai corsi formativi proposti dalla Provincia. Dunque, presso i Ciof (dove la fila degli disoccupati si allunga giorno dopo giorno) si stabilirà un rapporto diretto lavoratore-formatore per ottimizzare l’orientamento nel mondo del lavoro. Qualche dato sulle numerose opportunità che il piano anticrisi della Provincia di Ancona offre per l’ingresso o il reinserimento nel mondo del lavoro. Dal primo ottobre sono state assegnate 118 borse lavoro nelle piccole e medie imprese . Un piano rifinanziato, che aggiungerà altre 40 borse con un bando che scade il prossimo 30 ottobre . Alla stessa maniera, attraverso il bando per creazione di impresa è stato rifinanziato e rimarrà aperto fino al prossimo gennaio 2010 : i tempi lunghi di scadenza del bando danno modo ai richiedenti di organizzare l’avvio dell’attività (la Provincia stanzia fino a 30.000 euro a fondo perduto per ciascuna impresa). Una novità, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, riguarda l’attivazione di borse di ricerca per innovazione tecnologica rivolte a giovani laureati per inserirsi in aziende ad alta specializzazione. E il complesso piano anticrisi è stato approvato dal Consiglio provinciale. Per ulteriori informazioni e chiarimenti , i cittadini possono rivolgersi ai Ciof di residenza (Ancona, Senigallia, Jesi e Fabriano). M.M. editoria Progetto per giovani talenti di penna Idee e pagine nuove U Tempi moderni n progetto innovativo per far saltar fuori i giovani talenti letterari marchigiani. Si chiama ‘Pagine Nuove’ ed è un osservatorio sulla scrittura che, grazie all’impegno di Regione, Comune di Jesi e biblioteca planettiana (che festeggia i suoi 150 anni) raccoglierà con spirito formativo e critico i migliori lavori dei cittadini marchigiani under 40, costruendo per la prima volta un archivio letterario della nostra epoca. Preziosa testimonianza culturale contemporanea, con in piu` la garanzia che tutti i manoscritti saranno letti e tutti i giovani e sconosciuti autori riceveranno risposta. ‘Credo davvero in tali iniziative aperte per sostenere dalla base la nostra cultura - ha detto l’Assessore Vittoriano Solazzi -dando una risposta immediata all’esigenza di ricercare nuovi stimoli per la produzione letteraria di casa nostra. Non solo: è precisa intenzione della Regione far L a Provincia di Ancona di Bacino (Cir33 e Conero ha messo a punto un Ambiente) che si occupeprogetto volto ad incen- ranno anche della distributivare l’attività del com- zione dei composter. Con postaggio domestico nei ogni composter sarà conseComuni del territorio. Tale gnato il manuale informatiprogetto rientra nelle at- vo di utilizzo. tività finalizzate alla ridu- “Ogni cittadino compilerà zione della produzione dei un modulo di ritiro e sottorifiuti, all’aumento del rici- scriverà il corretto utilizzo del composter ottenendo così una riduzione della Tarsu del 10% – dice l’assessore all’Ambiente della Provincia, Marcello Mariani –: tutti i comuni del Cir33 hanno sotclo, al risparmio energetico toscritto l’accordo, non così e alla tutela dell’ambiente. quelli di Conero Ambiente”. Attraverso questo processo, I cittadini che posseggono gli scarti organici vengo- un giardino, anche di picno trasformati in terriccio cole dimensioni, saranno fertile, con la possibilità quindi in grado di prodursi di utilizzare i propri rifiu- compost, fertilizzante nati per produrre un conci- turale utilizzabile nell’orto, me di qualità. Rami, foglie, in giardino e per le piante erba, avanzi di cibo, bucce in vaso con un risparmio di frutta e verdura, diven- economico immediato litano infatti cibo per batte- mitando l’acquisto di terri, microrganismi e piccoli ricci e concimi organici. insetti, così da sviluppare I due Consorzi, nei rispete decomporre le sostanze tivi territori, effettueranno organiche. controlli per verificare l’efLa Provincia ha acquistato fettivo e corretto utilizzo 2600 composter che mette dei composter. In caso di a disposizione dei cittadini non utilizzo verrà revocato interessati e a breve sarà lo sconto sulla Tarsu e ritiallestita una campagna in- rato il composter stesso. formativa capillare, con i riferimenti dei Consorzi L.M. corinaldo Convegno su donne e bimbi Violenza sui deboli I l comune di Corinaldo ha diventare le biblioteche, i musei e i teatri dei organizzato per gioveluoghi vivi di incontro nelle città e sul ter- dì 22 ottobre alle ore 21.00, ritorio, soprattutto costruendo opportunità presso il Teatro Comunale e stimoli culturali, letterari in questo caso, “C. Goldoni”, un convegno per i giovani’. ‘Grazie all’apporto del critico dal titolo “La violenza alle letterario ed editor Massimo Canalini - ha donne e bambini, da S. Maaggiunto l’assessore al Comune di Jesi, Va- ria Goretti ad oggi”. L’evento lentina Conti - vero scopritore di talenti (dal vuole puntare l’attenzione su Brizi di Jack Frusciante agli ‘Antò’ di Silvia uno dei temi più drammatici Balestra) questo progetto rappresenta una della nostra società: la viovera rivoluzione nel campo culturale mar- lenza contro la dignità della chigiano. Per questo dall’esperienza - testi- persona. Nella serata il Dott. monianza che coinvolge anche la planettia- Vincenzo Monti di Nettuno na di Jesi, la forza del concorso è nella sua presenterà il suo ultimo licapacità di coinvolgere tutto il territorio’. Il bro “L’iconografia e la storia ‘sentimento di narrare’ che riguarda oggi di S. Maria Goretti”, frutun numero sempre più ampio di ragazzi e to di una preziosa sinergia ragazze, tramite il concorso ‘pagine nuove’ a più mani in cui la figura trova un’occasione unica -di espressione e di della Martire trova un nuopubblicazione. vo modo di farsi conoscere: L’ultimo caso, un bambino a Napoli D Arriva il compost Morti di povertà onna, povera, immigrata e con un bambino. Insomma, un “soggetto a rischio”. Questa è la mamma del piccolo Elvis, il bimbo capoverdiano di 6 anni, intossicato dalle esalazioni di un braciere. Morto nel quartiere Sanità di Napoli perché la famiglia non aveva pagato la bolletta della corrente. Sua madre, quarantenne, è in fin di vita all’ospedale Cardarelli. Se si potesse stilare una classifica, si potrebbe dire che si tratta di un soggetto a rischio povertà e morte al primo posto: commenta Giovanni Laino, docente di Urbanistica alla Facoltà di Architettura della Federico II e fondatore dell’associazione Quartieri Spagnoli. Secondo l’ultimo rapporto Istat “La povertà in partendo dalla storia del mondo agricolo all’inizio del ‘900, il testo ricorda il cammino di fede della piccola grande Santa presentando anche esempi di vite vissute grazie al suo insegnamento. Uno studio iconografico che conferma l’attualità del messaggio gorettiano che risuona come grido di denuncia contro le varie forme di violenza che ancora oggi coinvolgono, purtroppo e soprattutto, donne e bambini. Interventi della dott.ssa Graziella Passuello, Presidente Istituzione Soliedea e della dott.ssa Roberta Vallone, Neupsichiatria Infantile ‘Bambino Gesù” di Roma. Italia nel 2008”, cresce la percentuale di fami- “Non tutti sono morti di fame - precisa Laino glie campane povere. Nel 2006 era il 21,2%, nel - ma sono almeno 4000 persone, nel centro ur2008 arriva al 25,3%, percentuale che posiziona bano, a vivere nei bassi”, quei locali della città la nostra regione al terzo posto, dopo Sicilia e a piano terra adibiti ad abitazione che spesso Basilicata, entrambe al 28,8%. Il dato campano versano in condizioni igieniche e sanitarie veè cinque volte superiore a quello osservato nel ramente penose. resto del Paese (4,9% nel Nord e 6,7% nel Cen- La tragedia che ha colpito il piccolo Elvis e tro). In Campania nel 2008 è povera una fami- sua madre alla Sanità dice fondamentalmente glia su quattro. Nel 2007 lo era una famiglia su due cose, secondo Laino: “La scuola come isticinque. Tra i “nuovi poveri”, anche gli anziani e tuzione a Napoli non si è accorta che ci sono padri di famiglia cassintegrati, fanno notare i bambini immigrati. A parte iniziative isolate di referenti campani della Comunità di S. Egidio. dirigenti scolastici coraggiosi, la scuola parteAll’interno di questo scenario si colloca la po- nopea non è affatto attrezzata a fronteggiare la polazione immigrata (il Dossier sull’immigra- presenza di bambini immigrati che nelle classi zione in Campania 2008 della Caritas parla ammontano soltanto al 30%. Con la nostra asdi 130.000 presenze) all’interno della quale, sociazione riusciamo ad accogliere fino al posecondo Laino, si trovano migliaia di persone meriggio circa 100 bambini immigrati, in due che vivono sotto al di sotto della soglia di po- centri, uno nel quartiere Montecalvario, l’altro vertà. nei pressi della Ferrovia”. 3 Block Notes La caccia? Il Wwf non ci sta e denuncia: “A pochi mesi dalle Elezioni, la Regione presenta una modifica di legge Regionale per la caccia decisamente contro la fauna selvatica marchigiana. Una modifica di legge che a seguito della bocciatura del Disegno di legge (relatore Senatore Orsi) sulla modifica della legge nazionale sulla caccia da parte della Conferenza delle Regioni, risulta in contrasto con quanto accade sul territorio nazionale. Sul piano nazionale la Conferenza delle Regioni (con l’eccezione della Regione Veneto), ha approvato un documento in cui prende una posizione nettamente contraria al Disegno di legge (relatore Senatore Orsi), sulla modifica della legge nazionale sulla caccia, questa bocciatura rappresenta un forte segnale. La proposta regionale di modifica della legge viola il principio costituzionale di competenze esclusive dello Stato in tema di protezione ambientale a dettare standard minimi e uniformi ai sensi degli articoli 117 e 118 della Costituzione Italiana. Con questa modifica si stravolgeranno le norme della Legge quadro sulla caccia che, se approvate, costituirebbero un precedente e porrebbero la Regione Marche in una posizione anticostituzionale. Il territorio regionale soggetto a pianificazione faunistico-venatoria viene drasticamente ridotto, limitandosi a quello escluso da qualsiasi infrastruttura di origine antropica. Si restringono enormemente (quasi del tutto) le zone di divieto di caccia. Viene cancellato il concetto che le Oasi sono destinate al rifugio, alla riproduzione e sosta della fauna selvatica. Viene cancellato il divieto di esercizio venatorio nelle Oasi, nelle Zone di Ripopolamento e Cattura (ZRC) e nei centri pubblici di riproduzione della fauna in violazione della Legge 157/92. Vengono ampliati i periodi di caccia di molte specie, addirittura prevedendo l’apertura il 01 settembre. attestante la provenienza. Di fatto si incentiva la cattura illegale degli uccelli da richiamo Vengono sottratte risorse alle Provincie ed attribuite agli ATC. La gestione della fauna viene divisa: alla Provincia la tutela della fauna e agli ATC è demandata la gestione della fauna cacciabile e dell’ambiente naturale nel territorio di caccia programmata. Le Marche, che è una regione con una ricchezza di biodiversità straordinaria, che insieme a tutte le altre Regioni italiane, dovrà entro il 2010 onorare gli impegni presi con la firma da parte dello Stato della Convenzione internazionale per la Biodiversità ed impostare importanti strategie per contrastare la perdita di biodiversità”. 4 22 ottobre 2009 Senigallia Confartigianato e i centri commerciali Centri più vivaci I centri commerciali naturali sono per i comuni una risorsa importantissima sia da un punto di vista economico che da un punto di vista turistico. “I finanziamenti messi a disposizione dalla Regione - dichiara il segretario della Confartigianato di Senigallia Giacomo Cicconi Massi - potranno essere utilizzati dalle imprese e mi riferisco ai piccoli commercianti e alle micro imprese dell’artigianato artistico che ne hanno fatto richiesta e che sono, il più delle volte, costrette a chiudere la loro bottega o a lasciare il centro storico causa uno spopolamento continuo e inesorabile. Un modo anche per arginare il dilagare della omologazione e delle attività legate a grandi catene estere. Ora anche in relazione agli obiettivi del Piano Cervellati che prevede la rivitalizzazione del centro con nuove attività commerciali e culturali non generiche ma piuttosto rapportate alla specificità e identità del centro, nell’ambito di un progetto di riqualificazione di questo tipo questi fondi possono essere utilissimi per rilanciare l’economia del nostro centro storico e per trattenere le micro aziende che rappresentano l’unico “collante” per favorire una ri- presa residenziale del nostro centro”. “Abbiamo la conferma - ricorda Marco Bazzucchi presidente della Confartigianato di Senigallia - della volontà degli artigiani di essere attori protagonisti del rilancio del centro storico. Del resto, parliamo di imprenditori che, con coraggio, nonostante le numerose difficoltà hanno tenuto aperte le botteghe e hanno continuato ad investire. Il centro commerciale naturale può essere un efficace strumento per la rivitalizzazione del centro storico: le imprese artigiane sono pronte a mettersi “in rete” con gli altri operatori economici per dare vita a questa nuova esperienza. Possiamo attivare, oggi, un processo che potrebbe consentire, se ben gestito, il recupero di risorse sotto utilizzate, l’integrazione tra il territorio urbano e le coesione sociale dei residenti, il coordinamento delle azioni dei diversi livelli istituzionali e la cooperazione tra tutti gli attori, privati e pubblici. “Proprio in quest’ottica – conclude Cicconi Massi – abbiamo aperto, tempo fa con l’Assessorato competente - un tavolo tecnico per approfondire queste tematiche e per far beneficiare di questi fondi. Aver avuto la possibilità di presentare progetti pubblico/privati utilizzando un contributo pubblico a fondo perduto pari al 40% del costo complessivo del progetto, così come previsto dal Bando Regionale, è stata un’opportunità importante, utile al rilancio e alla promozione delle bellezze artistiche del centro storico e di tutte le attività presenti. Ora siamo in attesa della graduatoria per capire se il progetto del Centro Commerciale Naturale potrà essere o no finanziabile”. Paola Mengarelli notizie della settimana in consiglio comunale si è parlato di come cambierà il centro storico Il piano Cervellati S i avvicina la discussione definitiva sul ‘Piano Cervellati’. E l’assessore Mangialardi ha chiarito nell’ultima seduta del Consiglio comunale che non spetta al piano Cervellati modificare la destinazione d’uso, senza negare però l’ipotesi che possa trasformarsi in un condominio privato. “Rispetto ai palazzi – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica in aula -, diciamo che per quelli pubblici, per confermare la destinazione d’uso o per mutarla, dovrà essere il Consiglio comunale a deciderlo. Era un emendamento della maggioranza, tradotto in una osservazione. Qualsiasi intervento proposto su un palazzo del centro storico, di proprietà comunale od ecclesiastica, sarà il Consiglio comunale a deciderlo su un progetto preciso. Mi sorprendono quindi le manifestazioni cui ho assistito. Palazzo Gherardi è del Comune e non è questo strumento urbanistico a decidere se rimarrà di proprietà comunale o potrà essere alienato”. Dichiarazione che ha scatenato dei mormorii tra i banchi dell’opposizione. Mangialardi non ha infatti negato che in futuro la sede storica del liceo classico potrà essere venduta. Ha solo chiarito che, un cambio di destinazione d’uso in residenziale, dovrà deciderla il Consiglio sulla scorta di un progetto. “E’ una giornata che riteniamo importante – ha aggiunto nella relazione di apertura -, siamo chiamati all’approvazione definitiva dello strumento di pianificazione del nostro centro antico, dopo un percorso iniziato ormai tanto tempo fa. L’incarico nasce nel 2001 con un bando che aveva come obiettivo la riqualificazione del nostro centro storico e che portò, dopo una analisi approfondita con tanti partecipanti, ad individuare il professore Cervellati come il progettista che doveva redigere questo importante strumento. Dal 2003 al 2007 c’è stato un momento di stallo, forse non c’era la consapevolezza del grande strumento che stavamo mettendo in campo. Oggi siamo nelle condizioni di dire che il piano sta producendo effetti importanti, marcabili e vi- tre serate del gruppo società e ambiente a denti stretti Parliamo d’acqua Succede a Senigallia Turismi * Diego Schiaroli, 28 anni è finito nelle mani della polizia, che lo ha scoperto in un’aula, nascosto dietro i grembiuli che studenti e insegnanti usano per le lezioni di cucina. Il giovane aveva appena finito di svaligiare i distributori automatici di bibite e merendine, impossessandosi di circa 400 euro. In tasca gli hanno trovato perfino le mappe che le disposizioni sulla sicurezza vogliono appese al muro dei corridoi, per indicare le vie di fuga in caso di incendio o altri eventi del genere. A lui però servivano per orientarsi in quel labirinto che è l’’istituto alberghiero “Panzini” e trovare la via d’uscita dopo il furto. * Presentata, nella riunione del Tavolo contro la violenza subita dalle donne, la bozza di questionario che verrà inviata a tutte le famiglie, allegato al periodico comunale. “Con il questionario vogliamo aprire un’indagine conoscitiva della situazione nel nostro territorio - spiega la dottoressa Rossana Berardi, presidente del Consiglio delle Donne - Abbiamo pensato di suddividerlo in tre parti: una parte anagrafica, una parte cerca di capire come la donna percepisce la violenza e l’altra specifica di indagine su chi ha subito una qualche forma di violenza”. * Proseguono le indagini per far luce sul ferimento del carabiniere e del senigalliese durante gli scontri tra polizia e manifestanti del Mezza Canaja arrivati in centro in circa cinquanta per far fronte comune contro gli esponenti della Lega Nord, riuniti in convegno al San Rocco. Verranno esaminati video e filmati di quei momenti carichi di tensione durante i quali sono partiti gavettoni indirizzati agli esponenti politici, petardi e fumogeni, che hanno creato un po’ di agitazione in piazza Garibaldi. * Fino a lunedì prossimo chi intende candidarsi per le Primarie del centrosinistra può farlo presentando la propria richiesta al Comitato organizzatore, che ne valuterà l’ammissibilità. I candidati ammessi devono raccogliere almeno 200 firme (max 400) di sostegno alla propria candidatura e sottoscrivere entro questo fine settimana la bozza programmatica che verrà redatta dalla commissione formata dai rappresentanti di tutte le forze politiche del centrosinistra. Il 22 novembre avverranno le Primarie. L’eventuale ballottaggio avverrà il 29 novembre. L’Udc senigalliese stimola il dibattito cittadino sulla gestione del turismo. “Gli inviti a tenere aperti alberghi e stabilimenti balneari sono serviti a poco. Per avere una destagionalizzazione che veda Senigallia come meta turistica da marzo a novembre, andrebbe sviluppato il progetto della calendarizzazione dei grandi eventi, in periodi strategici. Qualcosa si è fatto - scrivono-: Pane nostrum ha richiamato molti turisti e gli effetti sono stati più che tangibili. Per completare il calendario dell’offerta di eventi, da marzo a novembre, si potrebbe costituire un tavolo di concertazione, calendario alla mano, con tutte le associazioni, le pro loco, ed i cittadini interessati a proporre eventi sportivi, culturali, eno gastronomici, dedicati all’infanzia, all’età matura o semplicemente festaioli, oppure gite organizzate e crociere, che possano attirare visitatori. L’obiettivo sarebbe quello di non lasciare alcun giorno privo di eventi o iniziative. Da questa concertazione, da avviare con anticipo, potrebbe uscire un bel calendario di eventi, non sovrapposti fra loro, che il Comune potrebbe supportare, sul piano della promozione degli eventi e dell’assistenza, ai fini della gestione delle pratiche autorizzative e delle questioni logistiche ed organizzative, in sinergia con i vari operatori turistici”. sibili da tutta la cittadinanza. La direzione che abbiamo intrapreso sta producendo grandi risultati. Abbiamo aperto un percorso di partecipazione, con incontri puntuali. Oggi – ha proseguito - siamo chiamati a controdedurre le 70 osservazioni formali e le circa 200 che ne sono derivate dal suggerimento dei cittadini, che mi sento di ringraziare. Voglio ringraziare chi ha voluto dare un contributo, pensando che ci siano anche oggettive valutazioni di tipo personale ma ce ne sono state tante anche di carattere generale, sulle quali gli uffici e la commissione si sono fermati a ragionare ed analizzare in maniera puntuale. Ci sono dibattiti in città che sono stati recepiti e che hanno portato a delle modifiche”.Il cambiamento più decisivo, come ricordato dall’assessore, ha riguardato piazza Simoncelli. “Già in fase di emendamento – ha concluso Maurizio Mangialardi -, tradotto in osservazione, c’era una posizione precisa. La proposta, seppure molto interessante, non trovava la condivisione e si andava ad intraprendere un altro tipo di percorso: la valorizzazione della piazza. Non si prevede più la costruzione del ghetto, che aveva una sua logica, ma apriamo un concorso di idee per valorizzare la piazza”. Michela Gambelli I l Gruppo Società e Ambiente a fine di ottobre organizzerà una grande manifestazione contro la privatizzazione dell’acqua. Saranno tre giorni dedicati all’acqua e precisamente il 23-24-25 ottobre. Saranno ospiti il professor Rosario Lembo del Comitato Nazionale per il Contratto Mondiale sull’acqua, che tra l’altro parlerà degli effetti della privatizzazione alla luce dell’ultimo decreto del governo che impone il 60% dell’acqua il mano ai privati. Sabato 24, in una tavola rotonda verrà approfondita la conoscenza della situazione locale, assieme a politici e a cura di gestori dell’acqua. Domenica 25 al mattino è prevista la visita alle sorgenti di Gorgovivo da dove scaturisce tutta l’acqua che utilizziamo ogni giorno. A sera, all’auditorium San Rocco, spettacolo dell’attore Stefano Lucarelli con il suo monologo intitolato “La stupidità dell’acqua”. L’iniziativa del Gruppo Società e Ambiente punta a sottolineare come la privatizzazione dell’acqua sia un passo molto grave nella tutela dei diritti alla persona. “L’acqua non può e non deve essere considerata una merce - osserva il sodalizio - poiché è fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo”. Giuseppe Nicoli Dill’ al monc’ in piazza • A causa del brusco abbassarsi delle temperature, il Sindaco di Senigallia ha autorizzato dal 17 ottobre l’accensione degli impianti di riscaldamento, che di norma si dovrebbero accendere dal 1° novembre. Speriamo che altri Sindaci applichino tale normativa perché, con il freddo, al contrario del caldo, è facile ammalarsi e così poi a nulla varrebbero i moniti del Ministro… • Si fa un gran parlare in questi giorni della volontà dell’Amministrazione comunale di togliere due chioschi: uno di gelati e l’altro di giornali, per migliorare la visibilità della Rotonda. Anche a noi piace l’idea, ma vorremmo anche che si offrisse loro un’alternativa. • Il teatro La Fenice e la Rotonda beneficeranno di una gestione diretta che, oltre alle attività nelle due strutture ed alla programmazione, riguarderà anche i servizi ed il personale, così da armonizzare le attività con un modello di gestione diretta con il supporto dell’Amat. • I responsabili del consorzio Cir 33, hanno presentato alla scuola media “Fagnani” di Senigallia “Fai la differenza”, il progetto educativo rivolto alle scuole elementari cittadine. I principali obiettivi dell’iniziativa, ha spiegato il suo presidente, sono quelli di sviluppare una maggiore consapevolezza in merito alla tematica dei rifiuti e migliorare la pratica di separazione dei materiali riciclabili da parte dei cittadini, a partire dai più piccoli. E buona cosa che lo imparino fin da piccoli affinché da grandi, mantengano questo rispetto per l’ambiente. • Una mattinata, lunedì scorso, in città caratterizzata da vento, pioggia e una improvvisa grandinata che ha imbiancato strade e auto. Il maltempo ha imperversato nel nostro territorio abbassando le temperature fino a raggiungere gli 8 gradi e far piombare i senigalliesi quasi nell’inverno. Tanti i danni soprattutto lungo la costa. In città fortunatamente non ha creato particolari disagi. 22 ottobre 2009 Senigallia 5 Il comitato contro la complanare chiama a raccolta i cittadini per sabato 25 grande festa a villa torlonia Mobilitazione in città L a vicenda complanare si sta arricchendo giorno dopo giorno di episodi indescrivibili: in questi tempi stiamo assistendo ad una occupazione e dispiegamento di ruspe e operai della Pavimental da rimanere increduli, soprattutto se si considera l’accanimento con cui stanno insistendo guarda caso proprio nei terreni degli aderenti del comitato, il quale con il supporto legale sta vigilando in modo che le immissioni in possesso non si trasformino in vere e proprie prevaricazioni. Sondaggi geognostici e trivellazioni potrebbero infatti diventare la “stura” per l’inizio dei lavori e apertura dei cantieri quando non sono neanche iniziate le trattative per gli indennizzi e mancano ancora autorizzazioni importanti (es: nulla osta dell’autorità di bacino). Non faremo passare sotto silenzio nessun atto e nessuna azione e continueremo a denunciare questa invivibile e assurda situazione in cui alcuni cittadini vengono a trovarsi privati, a fatto compiuto, dei diritti di proprietà sanciti dalla Costituzione con gravi danni morali, alla salute ed economici. Appuntamenti in biblioteca Al via la rassegna ‘Sognalibro’ Per ribadire la nostra opposizione a questa prassi arrogante, a questo assalto organizzato dai grandi potentati economici e dai politici assoggettati ad essi e a difesa della propria terra e dei propri luoghi , il comitato organizza una mobilitazione per sabato 24 ottobre con ritrovo alle ore 16 presso il parcheggio di fronte all’agenzia delle entrate nel centro commerciale Cityper. Vuole essere una manifestazione condivisa a cui hanno già aderito alcune associazioni nonché singoli cittadini per formare una carovana del territorio che ha come focus l’opposizione ad opere devastanti come la complanare e che vuol raccogliere i contributi, le istanze e problematiche della città legate alla devastazione del territorio, contro tutte le opere e decisioni imposte con forza e contro la volontà dei cittadini. La nostra speranza è di accogliere tutte quelle persone che, contrarie a questa prassi di gestione della città e del territorio, sentono l’esigenza di un’alternativa e vogliono contribuire ad essere forza di cambiamento. Tutti sono P rosegue con la rassegna “Sognalibro” il progetto di valorizzazione della Biblioteca Antonelliana. Gli incontri sono caratterizzati da quattro contenitori principali: “Una città nel libro”, “Storie di archivio”, “Ragazzi in biblioteca”, “Parole in rete”, a cui si aggiungono “Donne, società, istituzioni”, a cura del consiglio della Donne e dell’assessorato alle Pari opportunità, ed i corsi dell’Università per anziani. Si inizia venerdì 23 ottobre, alle 17, con “Martin Eden, i cento anni di un capolavoro”. Sarà presente Davide Sapienza, curatore della nuova traduzione di Martin Eden per Mondadori. Giovedì 29 ottobre ore 17.00 - Senigallia prima dell’ampliazione del ‘700, l’inedita descrizione Travaglini. Conferenza di Flavio Solazzi. L’argomento di questo manoscritto è una vera e propria fotografia della nostra città con tutte le sue convocati, chiamati a questo cammino prima che sia troppo tardi. Abbiamo coniato questo slogan Alt alle ruspe proprio perché le ruspe rappresentano simbolicamente e concretamente il potere distruttivo, la demolizione dei luoghi (le ex colonie Enel ne sono un recente esempio) alberi, case, identità, storia e comunità. La sfida è quella di essere costruttivi proponendo il linguaggio nuovo della manutenzione, recupero, riconversione, come appare ben evidente nel documento che accompagna la manifestazione. Questo evento sarà preceduto dalla conferenza di Giovedì 22 ottobre alle ore 21.15 all’auditorium San Rocco dove con i due illustri relatori, Massimo Rossi già sindaco di Grottamare nonché presidente della provincia di Ascoli Piceno e l’arch. Carlo Brunelli promotore della carta dei diritti del territorio, si parlerà di democrazia partecipativa e gestione condivisa del territorio. La cittadinanza è invitata a partecipare. Anna Manoni, Francesca Angeletti, Susanna Vignoli diverse ed articolate strutture laiche, religiose, politiche e culturali in genere. Mentre numerose pubblicazioni si sono occupate di Senigallia nella e dopo l’ampliazione del ‘700, questo manoscritto riveste un grande interesse perché si occupa della città prima dell’ampliazione. Sabato 31 ottobre ore 17.00 - La storia della Camera del lavoro di Senigallia dal 1908 al 2008. Un libro appena pubblicato nella collana dell’Istituto Regionale per la storia del Movimento di Liberazione delle Marche, racconta un secolo di vita della Camera del lavoro di Senigallia. La storia di donne e di uomini che hanno svolto un ruolo fondamentale per l’emancipazione dei lavoratori ed il racconto delle vicende di aziende divenute simbolo di lotte per la difesa del lavoro e dello sviluppo economico cittadino. Aspettando il 20 novembre: i diritti dell’infanzia Adulti, in punta dei piedi T “Dici è faticoso frequentare i bambini. Hai ragione. Aggiungi: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, scendere, piegarsi, farsi piccoli. Ti sbagli. Non è questo l’aspetto più faticoso. È piuttosto il fatto di essere costretti a elevarsi fino all’altezza dei loro sentimenti. Di stiracchiarsi, allungarsi, sollevarsi sulle punte dei piedi. Per non ferirli.” Janusz Korczac ra quasi un mese tutto il mondo sarà invitato a ricordare e a celebrare i diritti dei bambini, un argomento importante su cui mantenere costante l’interesse e la riflessione. Quante parole, quanti discorsi, quante conferenze sono stati fatti e si faranno ancora su questo tema. Quanti comportamenti, quante scelte educative, pedagogiche, didattiche e politiche si devono ancora fare affinché il mondo degli adulti si avvicini in modo sempre più adeguato ai bambini e offra loro opportunità di crescita autentiche, che mirino al vero bene, al pieno sviluppo della persona umana. E sì perché a ben guardare il mondo adulto è ancora spesso inadeguato, impreparato quando si trova di fronte a un bambino, a un ragazzo, a un adolescente. Quasi quotidianamente mi capita di assistere a scene che testimoniano questa inadeguatezza, quasi quotidianamente la sperimento personalmente di fronte alle richieste o alle reazioni inaspettate, sia positive sia negative, che mi vengono da un bambino o un ragazzo a cui non sempre so dare risposte adeguate, appunto. Non si tratta di fare un processo al mondo adulto o di puntare a diventare perfetti, si tratta piuttosto di imparare, o di non rinunciare, a mettersi in discussione, di accostarci con rispetto, ascolto e comprensione, assegnando uguale dignità ad adulti e bambini. Il nostro modo di porci nei confronti dei bambini e degli adolescenti è ancora tanto permeato da un atteggiamento adultocentrico, che parte da noi stessi, dai nostri criteri e valori per tornare a noi stessi senza, a volte, nemmeno aver toccato i bambini o i ragazzi di cui ci occupiamo. A fatica ci mettiamo in ascolto, vero e autentico, dei messaggi che i bambini portano con le loro parole e i comportamenti, messaggi spesso incompleti e poco chiari, perché non pienamente formulati e codificati, ma ugualmente da prendere sul serio e in considerazione. L’atteggiamento più efficace è quello di essere disponibili a crescere insieme ai bambini e ai ragazzi, figli, alunni, nipoti, bambini del gruppo di catechismo, … a non avere sempre la risposta pronta per ogni situazione, ma con comprensione e responsabilità entrare in uno scambio reciproco. In questa reciprocità l’adulto gioca un ruolo importante e la responsabilità della qualità della relazione è tutta nelle sue mani. Quando le situazioni diventano un po’ critiche, invece, il passaggio quasi automatico è quello di attribuire tale responsabilità ai bambini (in quante famiglie e in quante classi accade, anche per situazioni ordinarie e quotidiane). Gli adulti, anche se di passi avanti se ne sono fatti negli anni, sono ancora distanti dal mondo dell’infanzia e dell’adolescenza e faticano a costruire ponti adeguati che aiutino a instaurare un vero contatto, un vero rispetto delle persone in crescita e dei loro diritti. La linea da darsi non è tanto quella di trovare errori e su quelli soffermarsi, bensì di identificare delle possibilità da darsi continuamente, senza stancarsi, nella lunga strada che ci troviamo a percorrere a fianco dei più piccoli, consapevoli dei limiti e delle differenze di ciascuno. Dare delle possibilità a se stessi e soprattutto a coloro che a vario titolo ci sono affidati, per un breve periodo, per alcuni anni per una vita intera. Il nostro sollevarci sulla punta dei piedi sia per arrivare a raggiungere tutti i bambini e i ragazzi che incontriamo, per raggiungerli con discrezione e rispetto, a volte anche in silenzio e in ascolto di quello che hanno da insegnarci. Federica Franceschini I cento anni di suor Maria Antonietta C ento anni: è il traguardo raggiunto da suor Maria Antonietta Vigarani suora della Carità di Santa Giovanna Antida presso la casa di Villa Torlonia di Senigallia. I festeggiamenti si sono tenuti giovedì, con la celebrazione della Santa Messa di ringraziamento presieduta dal vescovo Giuseppe Orlandoni, con i concelebranti don Giuseppe Cionchi cappellano della Comunità e don Paolo Gasperini parroco della parrocchia della Pace, alla quale appartiene la Comunità di Villa Torlonia. Era presente anche il Sindaco Luana Angeloni che ha offerto alla festeggiata una medaglia a nome della cittadinanza senigalliese e un omaggio di rose rosse. All’inizio della celebrazione suor Maria Antonietta ha rivolto un ringraziamento alla Provvidenza di Dio che l’ha scelta da sempre e l’ha chiamata a servirlo in mezzo alle tantissime persone alle quali ha donato se stessa. Il vescovo ha ricordato l’intensa vita di suor Maria Antonietta che ha insegnato educazione musicale a migliaia di alunni e alunne sia nelle ex-scuole elementari sia nelle ex-scuole medie per oltre cinquant’anni, oltre al servizio come superiora in due comunità delle Suore della Carità e in due parrocchie. Al termine della celebrazione, la Superiora della casa suor Francesca Pia Di Bartolomeo ha ringraziato tutti i presenti alla festa, le consorelle provenienti dai luoghi dove suor Maria Antonietta è passata seminando tante opere di bene, con uno stile di vita regolare, sobrio, semplice, essenziale, impregnato di preghiera, di servizio, di impegni e di interessi: a Sarzana per due anni, a Cesena per 16 anni, a Rovigo per 23 anni, a Campogalliano per sei anni, a Longara per 17 anni, a Bologna per 15 anni e a Senigallia dall’anno 2001. A conclusione, il vescovo Giuseppe Orlandoni ha letto ai presenti il telegramma del Papa che inviato alla religiosa nel giorno del suo centesimo compleanno. “Il Sommo Pontefice esprime fervidi voti augurali unendosi al suo rendimento di grazie per benefici spirituali ricevuti in questi anni et mentre invoca per materna intercessione Vergine Santissima abbondanti consolazioni celesti imparte la Benedizione Apostolica”. iniziativa dei piccoli imprenditori A Cesanella un consorzio servizi D opo mesi di incontri e iniziative che hanno visto protagoniste la Cna e diverse imprese della zona artigianale della Cesanella, si è costituito il Consorzio Servizi Imprese. “Questo nuovo soggetto - afferma Marzio Sorrentino, segretario CNA di Senigallia - si propone di operare come consorzio di acquisto di servizi di particolare interesse per la propria base associativa”. “La prima iniziativa assunta dal Csi Cesanella è relativa alla fornitura di un servizio per garantire la sicurezza dell’area, tramite una convenzione stipulata con la società Sicur Global Spa, affermata società del settore a livello nazionale ed internazionale, che provvederà ad effettuare la vigilanza nelle ore notturne e nei giorni festivi, esclusivamente nella zona di riferimento”. E’ un’azione preventiva, tesa a scoraggiare atti vandalici e furti e rendere più sicura la zona artigianale. “Ne beneficiano le imprese ma anche i residenti della zona – esordisce il Presidente Giordano Frulla e titolare della locale succursale Fiat - non è stato certo facile mettere tutti d’accordo, ma siamo già oltre 70 imprese e contiamo di aumentare ancora nei prossimi giorni. Gli imprenditori hanno capito che agendo insieme, oltre a risparmiare, si ottiene un servizio più valido. Grazie anche alla Cna che ci ha sostenuto, siamo riusciti ad ottenere un importante risultato”. Questa azione è stata segnalata alle forze dell’ordine “che - prosegue Giordano Frulla - godono della nostra totale fiducia: è nostra intenzione, infatti, agire in collaborazione con chi è chiamato a svolgere il proprio ruolo in merito all’ordine pubblico. Le nostra aziende saranno collegate con le centrali operative di Polizia e Carabinieri”. Il Cda risulta così composto: - Giordano Frulla (presidente); - Michela Tarsi (vice presidente); - Alberto Carnevaletti (vice presidente); - Marzio Sorrentino (segretario); - Roberto Nocerino; - Bastianoni Francesco; - Federica Sperandini; - Marco Tombesi; - Emore Ventura. Una volta consolidato questo primo servizio “ci adopereremo per garantire altri vantaggi ai soci del consorzio - conclude Giordano Frulla - ad esempio per l’acquisto di energia, per la telefonia o per il trasporto dei rifiuti speciali. Con l’aiuto della Cna, andremo a trattare migliori condizioni con le banche per l’accesso al credito e valuteremo pacchetti di servizi in altri ambiti il cui interesse emergerà dal confronto con le aziende”. Dichiara Michela Tarsi Vice Presidente e titolare della Frigogel Srl: “è nostra intenzione attivarci per la cura e la valorizzazione di questa area, troppo abbandonata a sé stessa, che necessita di interventi specifici”. 6 22 ottobre 2009 Chiesa C’è vita in parrocchia sinodo africano Intervista a Paolo Beccegato, di Caritas italiana, uditore L’Africa è qualcosa di più L A Chiaravalle il prof. Ezio Aceti Sabato 24 ottobre inizia nella Parrocchia di Chiaravalle il cammino di formazione per i genitori dei ragazzi che riceveranno quest’anno il sacramento della prima comunione e della confermazione. Il cammino consiste in una serie di incontri, con cadenza mensile, attraverso i quali i genitori affrontano i temi specifici della preadolescenza, con l’aiuto di specialisti e sacerdoti. Il primo incontro è previsto per sabato 24 ottobre alle ore 16,30, presso il cinema parrocchiale, e vedrà la presenza del prof. Ezio Aceti, psicoterapeuta, personalità di rilevanza nazionale, che svilupperà il tema: “preadolescenti oggi: è ancora possibile educare?”. Visto l’importanza del tema affrontato, l’incontro è un occasione di formazione particolare ed è aperto a tutti i genitori dei ragazzi di questa fascia di età. Offerte per la giornata missionaria 2008 Nello scorso numero di Voce Misena abbiamo riportato un primo elenco delle parrocchie che hanno inviato fondi per la giornata missionaria mondiale 2008, omettendo alcune parrocchie. Ce ne scusiamo. Ecco le parrocchie non indicate in precedenza. a parola d’ordine del Sinodo? “Concretezza e vicinanza all’Africa”. È questo il parere di Paolo Beccegato, responsabile dell’area internazionale di Caritas italiana, tra gli uditori alla seconda Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi, in corso dal 4 al 25 ottobre in Vaticano, sul tema “La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace”. La maggior parte degli interventi dei padri sinodali hanno toccato i temi della riconciliazione e della pace. Quali istanze e richieste? Il card. Turkson nella ‘relatio ante disceptationem’ ha ricordato che le guerre asiatiche hanno superato quelle africane. Bisogna quindi vincere i pregiudizi. L’Africa ha bisogno di riconciliazione ma non è il continente per antonomasia più violento e più insanguinato. Comunque il tema è stato trattato in tantissimi modi, con numerose analisi sul perché delle guerre e sulle connessioni con altri problemi, ad esempio il neocolonialismo, la predazione delle risorse africane, la povertà, il degrado ambientale, i cambiamenti climatici. Ci si è chiesti che ruolo ha la Chiesa in questo senso e come il cardinale di cracovia nelle marche Nel nome di Maria, pensando a Wojtyla Dal santuario Santa Maria Goretti A conclusione dei festeggiamenti in onore di S.Maria Goretti, nella settimana precedente la ricorrenza dell’anniversario della nascita (Corinaldo 16 ottobre), alla casa natale è stata celebrata la S.Messa dal nuovo sacerdote corinaldese don Davide Barazzoni, il quale – al termine – ha ringraziato tutti per essergli stati vicini e aver pregato per lui. Il Rettore del Santuario gli ha poi fatto dono di un quadro della Santa a cui don Davide è molto devoto e che, ha detto, lo seguirà dovunque svolgerà il suo ministero. Attualmente si trova presso il Seminario di Senigallia, dove proseguirà poi dove il Signore lo destinerà. I quarant’anni del giornale ‘Presenza’ Giovedì 22 ottobre con inizio alle 16.30 presso la “Sala Mamma Margherita” dei Salesiani di Ancona verranno ricordati i quarant’anni di attività del Periodico cattolico della Diocesi Ancona-Osimo “Presenza”. Quarant’anni or sono, Mons. Carlo Maccari fondava il settimanale cattolico della Diocesi di Ancona e di Osimo “Presenza”. Il numero zero uscì per il Natale del 1968 ed il numero 1 nel mese di gennaio dell’anno successivo. Abbiamo la consapevolezza che quarant’anni sono pochi e che tra le 186 testate cattoliche sparse in tutto il territorio nazionale con una tiratura globale di circa un milione di copie settimanali aderenti alla Federazione Italiana Settimanali Cattolici, molti hanno passato il mezzo secolo e diversi, addirittura, il secolo di vita. Senza tante pretese vogliamo fare una riflessione per capire bene le nostre origini e definire la nostra missione, guardando oltre l’orizzonte ed allargando il tavolo ad altri periodici locali. Marino Cesaroni può intervenire per la riconciliazione e le dissanguano in termini di risorse e e la pace. Molte proposte hanno fatto organizzazione. emergere il lavoro di solidarietà dal In Africa 265 milioni di persone sofbasso, le esperienze delle varie com- frono la fame. La situazione è così missioni per la pace e riconciliazione, il drammatica? tema della compensazione alle vittime. Quando si va in Africa ci si stupisce di Emerge anche un desiderio di au- ciò che nel continente funziona. Molti tonomia finanziaria da parte delle Paesi africani hanno avuto, ad esemChiese africane. pio, un Pil positivo negli ultimi anni. Purtroppo anche in Africa ci trovia- Cerchiamo quindi di evitare immagini mo di fronte a forme di cooperazione catastrofistiche del continente. Il dato molto paternalistiche: spesso i dona- assoluto della Fao è molto alto. Ma in tori pensano di trovarsi di fronte degli termini assoluti 1 miliardo su 7 miliarscolaretti ai quali bisogna insegnare di è una percentuale inferiore a quella tutto. Questo atteggiamento non va di 10/15 anni fa. È vero che dalla crisi bene. O si dona con rispetto oppure si economica e alimentare in questi ulrischia di umiliare l’altro riducendolo timi due anni c’è stato un segnale in ad oggetto di un assistenzialismo che controtendenza, con il rischio che la non ha futuro. Il nostro atteggiamen- situazione peggiori. Ma i numeri più to è - e dovrebbe essere sempre di più spaventosi sono in Asia (India, Indo- quello di farsi indicare le priorità da cina, Cina) e non in Africa. Con tutti chi è sul territorio. Nel modo di gesti- questi distinguo dobbiamo però stare re i progetti molti dettano condizioni molto attenti, perché se non si rinnomolto stringenti su come procedere. va l’impegno di giustizia e solidarietà Dobbiamo cercare di avere metodi - e non si prendono seri provvedimenti unitari di lavoro. Servono professio- sul degrado ambientale, i cambiamenti nalità e criteri d’intervento basati sui climatici, la riduzione delle emissioni bisogni che nascono dal basso, per non di gas serra - l’Africa rischia veramente costringere le organizzazioni locali a di peggiorare la sua situazione. mille rendicontazioni che le umiliano a cura di Patrizia Caiffa P reghiamo la Madonna perché continui a proteggere sotto il suo manto questa cara città, a cominciare dall’arcivescovo Edoardo”. Con questa invocazione ha concluso l’omelia nella cattedrale di San Ciriaco il card. Stanislaw Dziwisz, presente nella diocesi di Ancona-Osimo l’8 e il 9 ottobre. L’attuale arcivescovo di Cracovia è stato invitato per il quindicesimo anniversario dell’ordinazione episcopale di mons. Edoardo Menichelli e per il decennale della visita di Giovanni Paolo II nella città dorica, avvenuta in occasione del millenario della cattedrale di San Ciriaco. La Madonna, con il titolo di “Regina di tutti i Santi” è patrona della città: il cardinale, segretario per tanti anni di Giovanni Paolo II, ha ricordato che quest’ultimo, dinanzi all’edicola che fa da corona all’immagine della Madonna, nel corso della messa allo stadio del Conero, aveva detto di essere giunto in “pellegrinaggio spirituale”. “Noi invece - ha affermato il card. Dziwisz - siamo di persona, oggi, davanti a Lei, e adempiamo anche il suo voto, di Giovanni Paolo, lui che, venerato ormai come Servo di Dio, è in cammino per essere annoverato tra i Santi che fanno corona alla Vergine Maria”. Il cardinale, appena arrivato ad Ancona, ha partecipato all’anteprima nazionale del film documentario “Una vita con Karol”, tratto dall’omonimo libro scritto nel 2007 dallo stesso Dziwisz in collaborazione con Gian Franco Svidercoschi. Prima della proiezione è stata scoperta e benedetta una stele allo stadio del Conero, in ricordo della messa celebrata il 30 maggio 1999, da Giovanni Paolo II. Il giorno seguente il card. Dziwisz ha incontrato i se- minaristi e i docenti del seminario regionale Pio XI, e ai ragazzi che si preparano al sacerdozio ha augurato “di essere oggi giovani in pienezza per essere domani adulti e preti attraenti secondo il cuore di Cristo” indicando nella “preghiera costante” il “metodo principale” per “scoprire l’altro e i suoi bisogni”. Il cardinale, che nei giorni della visita ha raccontato tanti particolari inediti della vita di papa Wojtyla, ha sottolineato come Giovanni Paolo II “ha colpito il sistema mediatico per talune sue trovate o innovazioni nei costumi papali, come l’andare in montagna, praticare qualche sport, coltivare le sue amicizie di gioventù”, cose che “faceva e si permetteva perché era prete fino in fondo. La sua libertà coincideva con la fedeltà alle consegne del suo sacerdozio”, un atteggiamento che lo muoveva anche in altri campi, “ad esempio, in quello della ricerca e della scienza, dove ha indotto a rivedere giudizi e atteggiamenti assunti a suo tempo dalla Chiesa, come per il caso Galilei”. Dopo la visita prevista al Centro Caritas, intitolato proprio a Giovanni Paolo II, il cardinale si è recato, fuori programma, nella sinagoga della città. Il “tour marchigiano” si è concluso a Loreto il 10 ottobre, dove oltre alla visita della Santa Casa e alla concelebrazione eucaristica con l’arcivescovo mons. Giovanni Tonucci, il card. Dziwisz ha incontrato i giovani al Centro di pastorale giovanile “Giovanni Paolo II”, vicino al luogo scelto dal Papa, nel 1995, per il grande evento di Eurhope e teatro, nel 2007, dell’incontro dei giovani dell’Agorà con Benedetto XVI. Simona Mengascini arcevia Un pannello a San Medardo ricorda il capolavoro del Signorelli L’arte che fa bella la fede L a Madonna in trono con i santi Giacomo, Simone, Francesco, Bonaventura” è ritornata ad Arcevia questa volta anche con la lunetta dove è raffigurata la sua ”Incoronazione”. A ricordo della indimenticabile mostra “Luca Signorelli, La Pala di Arcevia ed i Capolavori di San Medardo” allestita nel 2008 nella Collegiata per celebrare il cinquecentesimo anniversario della venuta dell’artista nato a Cortona, un grande pannello fotografico dell’opera originale è stato esposto e sistemato nella edicola ricavata e restaurata sulle mura della Collegiata prospiciente il corso principale. Sulla parte esterna dell’edicola a volta in pietra arenaria ed in cotto è stata ricollocata un’antica originale pompa idraulica a ruota completata da un artistico mascherone, poiché al di sotto c’è una vasta e profonda cisterna, visibile al centro del pavimento risalente probabilmente alla prima chiesa gotica forse dedicata a san Giovanni Battista. Su una targa in inglese ed in italiano è stato chiamato “Il pozzo di San Medardo” Il parroco don Sergio Zandri ha benedetto l’immagine della Madonna ringraziando il Presidente della Associazione Pro-Loco promotore dell’articolato progetto di restauro così come ha ripetuto il sindaco Andrea Bomprezzi, il quale ha evidenziato come sia stato valorizzato un angolo importante del centro storico con la partecipazione spontanea di alcuni benemeriti cittadini arceviesi. Infatti a Giovanni Mariotti, Zelio Cinti, Renzo Simoncelli, Giuseppe Marchegiani, Augusto Antonelli, Fabrizio Olivi che hanno consentito con varie modalità al recupero di quello che, divenuto un piccolo gioiello, arricchisce ancor più la stessa Collegiata, è stata dedicata una elegante epigrafe per testimoniare la gratitudine e la riconoscenza dell’Amministrazione Comunale e dell’Associazione Pro-Loco. Saverio Verdini 22 ottobre 2009 Chiesa idee da condividere 7 in agenda LA SETTIMANA DEL VESCOVO diocesi Il metodo dell’ascolto, adesso, entra nelle comunità parrocchiali L’ora delle parrocchie S ono dei giorni scorsi gli incontri svolti nelle Vicarie (le sei zone in cui è divisa la nostra diocesi) per presentare il percorso sull’ascolto che sta partendo come primo passo del Sinodo diocesano. Incontri belli, vivi, con la presenza di praticamente tutti i parroci insieme agli animatori sinodali parrocchiali e ad altri laici per ogni parrocchia. Certo ci facciamo ancora tante domande: faremo bene? Qual è il modo migliore di mettersi in ascol- to? Le persone parteciperanno? Servirà a qualcosa? Ma tutte queste domande e le tante altre che si portiamo dentro dicono la voglia che abbiamo di metterci in cammino, di incontrarci, di ascoltare. E’ innanzitutto importante ricordarci i motivi per cui vogliamo fare questi incontri. Per metterci in ascolto sul serio - per questo non ci saranno repliche o la beatificazione di don carlo Gnocchi Vicino agli ultimi Un interessante incontro sulla motonave ‘dubrovnik’, al porto di ancona Turismo religioso dibattiti; per far parlare liberamente le persone, anche quelle che normalmente hanno delle responsabilità in parrocchia ma che in genere hanno spazio per parlare solo in riferimento a delle iniziative e non su una visione generale della comunità cristiana; per imparare ad ascoltare e lanciare un messaggio chiaro, che cioè la Chiesa o si mette sempre più in ascolto – di Dio e degli uomini – o non può essere pienamente Chiesa. Ogni parrocchia cercherà di coinvolgere nella riflessione il numero più ampio di persone presenti in paese o nel quartiere, e ciò in coerenza con la natura e la finalità del Sinodo che chiama tutti a “camminare insieme” e a farsi carico insieme dei problemi del nostro territorio. Ma prima di andare a cercare chissà dove è bene che ogni comunità si metta innanzitutto in ascolto di chi “frequenta” la parrocchia e per questo ci sarà almeno un luogo per l’ascolto che abbiamo definito “unitario” e che consiste nel consiglio pastorale allargato a tutti gli operatori pastorali. Poi in base alle possibilità e risorsa che ogni comunità ha i luoghi potranno essere altri (gruppo famiglia, catechisti…). Non si tratta di incontri in più, ma i momenti di ascolto unitario saranno la vita del Consiglio pastorale per chi già lo ha; per chi non lo ha sarà l’occasione per formarlo e farlo vivere. Ci siamo detti: prima sperimentiamo su di noi l’ascolto, poi – dopo che ci siamo appassionati – allarghiamo a cerchi concentrici questa dinamica dell’ascolto inventandoci tutte le occasioni possibili. Per esempio ogni parrocchia ha momenti in cui incontra persone che non sono solite frequentare la comunità come per esempio i genitori dei ragazzi della catechesi, oppure i fidanzati: anche per loro è bene pensare un momento di ascolto. Per cercare poi di raggiungere tutti si è pensato a un modo per poter ascoltare chi vuole e questo potrebbe essere fatto nelle case facendo gestire l’incontro a laici impegnati della parrocchia: chi vuole può organizzare un momento di ascolto con vicini e amici nella propria casa senza necessariamente la presenza del sacerdote. Questo percorso coinvolgerà, oltre le parrocchie, anche i componenti delle aggregazioni ecclesiali in un percorso di riflessione o all’interno del proprio gruppo o all’interno della parrocchia di appartenenza. Per ogni tipologia di incontro si stanno preparando delle schede apposite – la prima è già arrivata nelle parrocchie – che sarà necessario distribuite alcuni giorni prima dell’incontro di ascolto, per permettere ai partecipanti di prepararsi e di essere attivi nel momento dell’ascolto comune. don Paolo Gasperini Q uarantamila fedeli si riuniranno domenica prossima, 25 ottobre, in piazza Duomo a Milano per la beatificazione di don Carlo Gnocchi. A presiedere la solenne celebrazione eucaristica sarà il card. Dionigi Tettamanzi. All’inizio della cerimonia si svolgerà il rito di beatificazione del “papà dei mutilatini”, officiato da mons. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi e delegato di Benedetto XVI. “La beatificazione – ha dichiarato mons. Gianni Zappa, presidente del comitato per la beatificazione e – coinvolge diverse realtà entrate in contatto con don Gnocchi: gli alpini, i membri della Fondazione che porta il suo nome, gli scout, i membri dell’Aido, i Fratelli delle scuole cristiane, i chierichetti. E i semplici fedeli, provenienti da tutta Italia”. “Don Gnocchi non è stato un navigatore solitario, non si è accollato i problemi della società come un marziano che arriva e risolve le questioni, ma ha anticipato i tempi tentando di far sì che la carità desse una mano alla giustizia. Con questo spirito la Fondazione collabora ancora oggi con lo Stato nell’ambito sanitario”. Sono le parole di mons. Angelo Bazzari, presidente della Fondazione Don Carlo Gnocchi e terzo successore del “papà dei mutilatini”. Il presidente ha concluso ricordando le molteplici attività della Fondazione, presente in 9 regioni italiane con 28 Centri, 5400 operatori tra personale dipendente e collaboratori professionali che assistono una media di 9mila persone al giorno. L a Commissione regionale per la pastora- lebrata a livello mondiale dal 1980 ogni 27 le del tempo libero turismo e sport della settembre, anniversario dell’adozione dello Conferenza Episcopale Marchigiana in col- statuto dell’Organizzazione Mondiale del laborazione con l’Apostolato del mare dorico Turismo, agenzia specializzata delle Nazioni e la Caritas di Ancona-Osimo, per celebrare Unite, il 27 settembre 1970. della Giornata Mondiale del Turismo orga- Il tema della Giornata Mondiale del Turismo nizzano per lunedì 26 ottobre alle ore 10.00, 2009, proposto dalla competente Organizzaun incontro, di riflessione e testimonianza, zione Mondiale, è: “Il turismo, celebrazione in Ancona a bordo della Motonave “Du- della diversità”. Il Pontificio Consiglio della brovnik” sul tema: “Il turismo religioso nel Pastorale per i Migranti e gli Itineranti ci Mar Adriatico un ponte tra mondi e cultu- apre nel suo messaggio cammini di incontro re diverse”. Presiede e introduce: S.E. Mons. con l’uomo nella sua diversità, nella sua ricEdoardo Menichelli Arcivescovo di Ancona chezza antropologica e nella sua storia. – Osimo e Vice-Presidente e delegato Cem “La diversità è un fatto, una realtà, ma, come per la Pastorale del tempo libero turismo ci ricorda Papa Benedetto XVI, è pure un sport. Moderatori: don Luigino Scarponi e dato positivo, un bene, e non una minaccia o don Dino Cecconi. un pericolo, al punto tale da volere egli che Ecco il programma. Ore 10.00 - Saluti delle “le persone accettino non soltanto l’esistenza autorità. Ore 10.15 - “Lo spazio e le storie. della cultura dell’altro, ma desiderino anche Mare Adriatico e Mediterraneo orientale”. riceverne un arricchimento”. a cura di Letizia Caselli, Università Iuav di “Il soffio divino vinca ogni xenofobia, - conVenezia. Ore 10.30 - “Identità, diversità. La clude il messaggio - discriminazione, razziri-costruzione del progetto culturale” a cura smo, renda vicini coloro che sono lontani, di Guido Ferilli, Università Iuav di Venezia. nella contemplazione della unità/diversità Ore 11.00 - Testimonianze di dialogo, incon- di una famiglia umana benedetta da Dio. È tro, scambio, missione con i paesi del Sud lo Spirito che riunisce nell’unità e nella pace, Est europeo. Ore 12.00 – Il turismo religioso nell’armonia e nel mutuo riconoscimento. In occasione di dialogo culturale. (Quali pro- Lui vi è ordine e bontà nei sette giorni della gettualità condivise? Esperienze dei luoghi creazione. Entri, Egli, anche nella travagliata di viaggio).Discussione e Conclusioni. storia umana, grazie pure al turismo. La Giornata Mondiale del Turismo è ceMarino Cesaroni Giovedì 22 ottobre ore 10.00: Consiglio Presbiterale Venerdì 23 ottobre ore 19.00 S.Messa a Corinaldo (Cappuccini) per famiglie in lutto Sabato 24 ottobre Convegno reg.le Pastotrale familiare a Loreto ore 11.00: Inaugurazione Banca Valconca a Marotta Domenica 25 ottobre ore 11.00: S.Cresima a Cristo Redentore ore 18.30: Ammissione agli Ordini di Paolo Vagni alla Cesanella Lunedì 26 ottobre ore 21.00: Incontro su “stili di vita” alla Pace Martedì 27 – Mercoledì 28 – Giovedì 29 ottobre Giornate residenziali del Clero a S.Silvestro di Fabriano Sabato 31 ottobre ore 17.00: Scuola sociale-politica (Prof. Rosanna Virgili) Domenica 1° novembre ore 18.00: S.Messa in Cattedrale Ri- partita della vita L’Azione Cattolica Italiana della Parrocchia Santa Maria di Moie e il Centro Sportivo Italiano, comitato provinciale di Ancona con il patrocinio del Comune di Maiolati Spontini e in collaborazione con il Caffè Letterario di Moie e l’associazione Gianni e Valerio, Lotto per la vita propongono la “Ri - partita della vita. Quando lo sport aiuta a vivere”. La manifestazione vuole creare un gemellaggio con due centri giovanili di Pizzoli e Montereale vicino L’Aquila e aiutare i giovani nella ricostruzione dei loro oratori. I giovani abruzzesi potranno vedere di nuovo in funzione l’oratorio del paese grazie a una gara di solidarietà ma potranno anche vivere una nuova esperienza, dopo il dramma del terremoto: sperimentare la vicinanza e la solidarietà di tante persone e condividere il loro disagio e la loro speranza. Il programma: Venerdì 23 ottobre alle 20 a Moie presso la Biblioteca La Fornace, proiezione del film “Alla Luce del Sole” sulla vita di don Pino Puglisi, giovane prete assassinato dalla mafia per aver voluto istituire un oratorio parrocchiale che togliesse i ragazzi dalla droga e dalla prostituzione. Seguirà una tavola rotonda con la partecipazione di Luca Zngaretti, attore protagonista, e guidata da Michele Contadini, presidente diocesano dell’Azione Cattolica. Sabato 24 ottobre alle ore 15,30 a Moie, Stadio Mauro Pierucci, triangolare di calcio tra la squadra “Hai visto mai” capitanata da Luca Zingaretti e con il calciatore Flavio Falzetti, “Vecchie e Giovani promesse” e una squadra di ragazzi abruzzesi degli oratori. La partita sarà preceduta dalla musica de “I Provetta” e dalle coreografie di giovani danzatrici. Parteciperà anche la presidente della provincia de L’Aquila. Beatrice Testadiferro Madonne latinoamericane a Loreto Presso il Museo Antico Tesoro di Loreto, alla presenza di Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo Delegato Pontificio, e del Card. Dario Castrillon Hoyos, è stata inaugurata sabato scorso, 17 ottobre 2009, la mostra “Madonne latinoamericane, una sola madre”. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Associazione “Apurimac”, presenta 21 dipinti con i volti di Maria, così come viene invocata in altrettanti santuari dell’America Latina. I dipinti, realizzati su pietra gentile da Chiara Ripamonti, sono esposti a Loreto per gentile concessione di Juan Gomez Martinez, Ambasciatore della Colombia presso la Santa Sede, proprietario delle opere e presente anch’esso all’inaugurazione di sabato, e vi rimarranno fino al 29 ottobre 2009. Nelle stesse sale del Museo Antico Tesoro è visitabile fino al 24 gennaio 2010 la mostra “Viaggio nell’antica cartografia d’Europa: dalle radici cristiane all’Unione Europea”, dove sono presenti 39 carte geografiche e 5 volumi a stampa, provenienti dalla collezione di Gianni Brandozzi, che narrano il percorso di cristianizzazione dell’Europa dal XV all’inizio del XX secolo. Vito Punzi Mlac: “Dare credito ai giovani” Per non “bruciare un’intera generazione” occorre “dare credito ai giovani” e “investire sul futuro del Paese”. È il commento rilasciato al Sir dal segretario generale del Movimento lavoratori Azione cattolica, Cristiano Nervegna, all’affermazione del ministro dell’Economia Giulio Tremonti sulla sua preferenza nei riguardi del posto fisso rispetto alla mobilità occupazionale, pronunciata ieri nel corso di un convegno sulla partecipazione dei lavoratori all’azienda organizzato dalla Banca Popolare di Milano. “La crisi finanziaria – osserva Nervegna - si sta calmando ma quella dell’economia reale è ancora in pieno svolgimento. Lo si vede dalle difficoltà del mercato del lavoro. I dati diffusi recentemente dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) segnalano che il tasso di disoccupazione nei Paesi membri ha raggiunto l’8,6%, mentre nell’Unione Europea tale indice è arrivato al 9,6%. Sempre secondo l’Ocse, in Italia ci sarà un serio peggioramento e probabilmente la disoccupazione continuerà ad aumentare anche dopo che la crescita sarà ripartita”. L’Ocse, prosegue Nervegna, “ha anche ricordato che i giovani e i precari risultano essere i più colpiti dalla crisi e che la spesa pubblica a sostegno delle politiche occupazionali è aumentata poco rispetto agli altri Paesi, mentre è aumentato il rischio di povertà delle famiglie”. 8 22 ottobre 2009 il paginone 22 ottobre 2009 il paginone 9 germente in basso. La Vergine sorregge il Bambino in atto di consegnare il rosario a S.Domenico; curioso è l’atteggiamento di S.Caterina che protende le mani verso la Madonna come in procinto di ricevere anche lei il rosario dalle mani della Vergine, ma questa pur rivolgendole lo sguardo non le offre la corona. Intorno al trono presenziano alla scena le figure degli astanti, tra cui sulla sinistra vi è un personaggio che guarda direttamente l’osservatore. Potrebbe essere l’autoritratto del Leoncini. Tutto intorno il succedersi dei quindici misteri. Vecchi restauri poco avveduti hanno prodotto delle alterazioni come la proporzione del Bambino e la trasformazione in bastoni di quelli che dovevano essere dei rosari retti dai due angioletti ai lati della Madonna. Un pomeriggio d’autunno dedicato a tre dipinti della chiesa parrocchiale restaurati. Un’occasione per pensare alla chiesa come la casa della comunità cristiana, il luogo che può far suscitare domande e ammirazione e amore per il bello. Arte a Scapezzano R e delle parole. Tutto meravigliosamente bello! Un grazie a quanti si sono prodigati con grande impegno per il successo della serata. La spiegazione della Dott.sa Claudia Caldari e del Dott. Gabriele Barucca ci ha permesso di comprendere e di gustare il valore dei dipinti. Le voci dei bambini del “coro do re mi fa sol” e il concerto strumentale del “Trio della Marca” hanno offerto una armoniosa cornice alla bellezza delle immagini Questo patrimonio di storia e di arte giuridicamente appartiene alla parrocchia e io porto la responsabilità di conservarlo nel suo splendore e di difenderlo da ogni minaccia, tuttavia sono consapevole che dal punto di vista storico e culturale appartiene a tutto il paese, perché è stato costruito con il contributo di tutti ed esprime l’orgoglio della coscienza collettiva di intere generazioni. Credenti e non-credenti, tutti veniamo dalla stessa storia. La sua eredità ci appartiene indistintamente a prescindere dalle personali convinzioni religiose e politiche…e c’è una storia da costruire insieme nella continuità della nostra cultura. Assieme al restauro delle mura medioevali e alla meravigliosa posizione paesaggistica questo patrimonio storico e artistico deve contribuire non solo a dare un’immagine attraente di Scapezzano, ma imarrà un momento indimenticabile per gli abitanti di Scapezzano il concerto di sabato,10 ottobre, per presentare al pubblico tre dipinti di notevole valore che, assieme a quelli precedentemente restaurati, completano il patrimonio artistico della chiesa di S. Giovanni Battista in Scapezzano. Splendente nella sua luminosità, stupenda per le sue opere d’arte, la chiesa era gremita di gente. Dalla città sono venuti gli amanti dell’arte, gli ammiratori del paesaggio scapezzanese e, perché no, anche i miei amici personali. Erano presenti le autorità religiose e civili, la Soprintendenza alle belle arti di Urbino e il Nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. sopra tutto deve creare un senso di identità e di appartenenza che si traduca in impegno per il bene comune. Il recupero del patrimonio artistico comporta anche un risvolto religioso: in una chiesa così splendida e piena di arte, segno più alto dell’intelligenza umana, non è possibile vivere un’esperienza di fede decadente. Vorrei che, se un noncredente entrasse in questa chiesa, possa dire: non è la mia “casa”, ma è degna di essere ammirata; vorrei che, se un noncredente ascoltasse l’omelia, possa dire: io la penso diversamente, ma questa persona dice cose interessanti, vale la pena di ascoltarlo; vorrei che, se un non-credente assistesse a una celebrazione, possa dire: non sono uno di loro, ma si capisce bene che è gente consapevole dei problemi e delle aspettative del nostro tempo. La nostra chiesa, espressione di secolare cultura, ci chiede di saper coniugare una doppia fedeltà: alla parola di Dio e alla storia dell’uomo. Vittorio Mencucci parroco Santa Barbara e San Pietro Martire Il dipinto proviene dalla chiesina del Soccorso. Probabilmente si tratta di una copia ottocentesca di un’opera del XVII secolo. Il marchese Alessandro Baviera, in uno studio del 1947, sostiene che in origine il quadro che rappresenta S.Barbara, protettrice degli artiglieri, si trovasse nella cappella posta all’interno della Rocca roveresca e che in seguito allo scioglimento della “compagnia dei bombardieri” venisse collocato altrove, fino a giungere al Soccorso. I soggetti del dipinto sono Santa Barbara, protettrice, ancora oggi, dei “bombardieri”, ovvero degli artiglieri, dei minatori, dei vigili del fuoco e di tutti coloro che sono esposti al rischio di una morte improvvisa, e san Pietro martire. Entrambi rivolgono lo sguardo verso la Madonna col Bambino. Sullo sfondo compare con minuzia di particolari la massiccia sagoma della Rocca roveresca nella sua originaria struttura. Eterno benedicente con Angeli adoranti e cherubini affresco staccato L’affresco, staccato per motivi di fruizione dalla muratura originale del catino absidale dell’antico edificio sacro (oggi inglobata nelle strutture dell’attuale chiesa settecentesca e situata nell’angusto vano della scala a chiocciola che portava all’organo), costituisce la parte sommitale di una decorazione che doveva svilupparsi nella zona sottostante con la probabile raffigurazione di una Madonna col Bambino e dei santi dedicatari della chiesa. La frammentaria pittura, realizzata su una superficie curvilinea, per la sua collocazione e sviluppo, attesta l’orientamento della costruzione quattrocentesca, posta sull’asse perpendicolare rispetto all’attuale e a una quota più bassa. Taciuta dalle fonti storiche (Inventari della chiesa dalla fine del secolo XVII al secolo XIX e Visite pastorali), l’immagine è un ulteriore notevole documento riconducibile alla cospicua produzione di cultura urbinate rappresentata dalla bottega di Giovanni Santi, operosa tra le fine del Quattrocento ed i primi decenni del Cinquecento e circolante sul territorio del ducato. Segnata ancora da lacune documentarie e dall’anonimato di numerose opere, essa è caratterizzata da una rigorosa serialità rintracciabile, anche in questo affresco, nel repertorio del pittore urbinate con cui condivide il minuto grafismo, l’accuratezza nella resa dei visi, lo sfumato degli incarnati, l’equilibrata armoniosità della struttura compositiva nella corona dei cherubini e negli angeli oranti, la morbidezza cromatica che raggiunge raffinati accordi tonali. Gli evidenti caratteri formali delineati, uniti a peculiari elementi stilistici e tecnici, anche se non permettono di individuare con certezza una paternità esecutiva, inducono a rintracciare nell’opera una sintesi di tendenze e di matrici culturali diverse per la presenza, oltre che dei notevoli apporti urbinati, di quella corrente umbra afferente non solo a Perugino e Signorelli, ma anche al meno noto Baldo de’ Sarofini, tutti attivi delle Marche, il cui riferimento è presente nella grazia dolce e riflessiva dell’Eterno dalla dignitosa espressività, nei delicati impasti colorici e nelle trasparenze luminose di alto raggiungimento estetico. dott.ssa Claudia Caldari Giovanni Anastasi Adorazione dei pastori, 1700 Giovanni Anastasi nasce a Senigallia il 17 marzo del 1653 e muore il 13 marzo 1704 a Macerata dove viene sepolto nella chiesa di S.Francesco dei Padri Conventuali. Pittore apprezzato, svolge la sua intensa attività soprattutto nel territorio tra le valli del Misa e del Cesano, nell’entroterra pesarese e più a sud a Tolentino e Macerata. Le committenze provenienti da personaggi ed enti importanti testimoniano la stima di cui godeva tra i suoi contemporanei. Una recente mostra ha fornito l’occasione per un’ampia ricognizione sul contesto in cui l’Anastasi ha operato e per un approfondimento critico delle sue opere. Ricerche d’archivio stanno restituendoci informazioni importanti per ricostruire la sua vicenda umana ed artistica, avvolta per troppo tempo da un ingiusto oblìo. Nel punto di raccordo tra la navata e l’abside della chiesa di Scapezzano sono collocate due tele attribuite all’Anastasi. Secondo autorevoli storici dell’arte si tratterebbe di copie o repliche di quelle realizzate per la chiesa della Croce di Senigallia dallo stesso Anastasi di identico soggetto: l’Adorazione dei pastori e l’Adorazione dei Magi. Sul retro ambedue riportano un grande monogramma e il nome Giuseppe Galizi, esponente di una nobile famiglia stabilitasi a Scapezzano e membro della Confraternita senigalliese dei Crocesegnati. Come detto, le due opere di Scapezzano hanno lo stesso soggetto di quelle della chiesa della Croce di Senigallia ma, rispetto a quelle, presentano delle varianti, a cominciare dal taglio più espanso delle tele. I colori sono molto più brillanti e anche la condotta pittorica presenta delle variazioni stilistiche. Lello Leoncini Lello Lencini da Roccacontrada (Arcevia) nasce intorno al 1548 e muore il 22 febbraio 1616. Fu allievo e seguace di un altro pittore, pure nativo di Arcevia, Ercole Ramazzani (15371598): entrambi riprendono nel campo della pittura gli echi manieristici romani e fanno propri i nuovi canoni imposti dalla Controriforma cattolica. La chiesa di Scapezzano conserva due bellissime opere di questo pittore, entrambe firmate e datate. L’Immacolata Concezione, S.Giovanni Evangelista e re David e La Madonna del Rosario. Quanto al soggetto, si tratta di uno dei modi più comuni di rendere visivamente l’Immacolata Concezione. Il paesaggio che fa da sfondo al soggetto del dipinto ha delle sorprendenti affinità con quello che ancora noi oggi possiamo ammirare muovendo lo sguardo dalle colline subito alle spalle di Scapezzano e dalla cosiddetta balconata verso oriente e meridione (dal golfo di Ancona con il Monte Conero alla corona degli Appennini). Lo stesso paesino fortificato, che si scorge alle spalle del S.Giovanni Battista, non è ardito identificarlo con Scapezzano raccolto entro la sua cinta muraria. Ciò rende plausibile l’ipotesi che il Leoncini abbia realizzato il dipinto sul posto, soggiornando a Scapezzano. L’opera riporta per esteso, ben leggibile, la firma dell’autore e la data “Lelius Leoncinus De Rocca Contrata pinxit MDLXXXVIII” La Madonna del Rosario. Anche questa tela risulta firmata e datata dal suo autore (L.L. De Rocca Con… 1589). Lo schema compositivo è quello classico del Ramazzani con la Madonna al centro dello spazio compositivo. La Madonna ed il Bambino costituiscono la mediazione tra Dio e gli astanti, posti leg- Madonna col Bambino Madonna del Soccorso affresco staccato Ignoto è l’autore di questa tela che può essere fatta risalire agli inizi del XVII secolo. Il soggetto rappresenta la Vergine con il Bambino in braccio e in atto di ricacciare il demonio, impugnando un bastone, tra le fiamme dell’inferno. La figura femminile inginocchiata sulla sinistra, estatica per l’intervento soccorritrice della Vergine, potrebbe essere l’immagine della committente dell’opera o addirittura la beneficiaria di un miracoloso intervento della Madonna che ha voluto ringraziare con questo grande ex voto. Prof.Sergio Fraboni L’assenza di notizie documentarie ed informazioni storiche su questo affresco votivo lascia ipotizzare la sua provenienza - anche per le ridotte dimensioni – da un’edicola stradale, probabilmente vicina alla chiesa della Beata Vergine del Soccorso, nella quale era stato posto in tempi abbastanza recenti e dove era conservato fino all’attuale stacco, effettuato per motivi cautelari date le precarie condizioni statiche dell’edificio. La demolizione della cornice in stucco e cemento di mediocre fattura, in parte sormontante la stesura pittorica, pur non scoprendo ulteriori porzioni di intonaco dipinto, ha comunque riportato in luce la vecchia struttura perimetrale, costituita da assi in legno delimitanti l’originaria muratura dell’affresco – un tempo di dimensioni maggiori delle attuali, come dimostra anche il taglio della parte inferiore – che confermano lo stacco “a massello” del manufatto e il suo inserimento nella parete destra della chiesetta. Pur evidenziando una non alta qualità pittorica di intonazione popolaresca, riconducibile a una produzione locale dei primi decenni del Cinquecento, l’opera, non priva di una sua efficacia, ricalca modi compositivi classici, memori delle più celebri Madonne col Bambino tardo quattrocentesche, assai frequenti in territorio marchigiano, delle quali, in questo esemplare, perdurano il drappo decorato del dossale e alcuni frammenti del trono dipinto a finto marmo. La pittura si impone, oltreché per le squillanti intuizioni cromatiche, per il calibrato impianto compositivo, dalla volumetria solida ed essenziale, e per certa semplicità intima e discreta, legata soprattutto a contenuti devozionali. dott.ssa Claudia Caldari 10 22 ottobre 2009 territorio Una testimonianza Riflessioni al rientro dalla marcia ‘Perugia - Assisi’, quest’anno a Gerusalemme Medioriente, la pace possibile C erco uno spazio tra mani di donne, appoggiate al Muro immagini. Piccoli desiderosi di un saluto affettuoso sotto la Occidentale, là dove la preghiera diviene leggera come tenda dei beduini che hanno aperto la loro casa al nostro ninna nanna, in un tempo lacerato dalle grida di promesse gruppo in visita, o scalzi sul dorso di un grigio ciuchino o militari e dalle ardenti danze degli ortodossi. E’ ormai tem- vocianti addossati alle finestre aperte sul cortile della scuola po di pace, di speranza, di desideri condivisi e la pietra è fat- gestita dalle N.U. nel campo profughi di Ma’ale Adummim. ta di sole. Siamo in Terra di Israele, ne percorriamo i luoghi, Li incontriamo schivi nella loro identità di popolo, con le usciti dal Tempio, così come il salmista ci invita a fare “Cir- chiome raccolte in elaborati intrecci, lungo le vie del quarcondate Sion, giratele intorno, contate le sue torri, mettete tiere ebraico di Gerusalemme o paffutelli stretti nelle bracil vostro cuore contro le sue cinta, percorrete i suoi palazzi! cia di madri palestinesi cacciate dalle loro case. E’ il dramma Per annunciare fino all’ultima generazione: è Lui Dio, il no- della colonizzazione israeliana quello che crea tante divisiostro Dio in eterno e per sempre! E’ Lui che ci guida oltre ni. Una colonizzazione che si svolge su progettazione polila morte.” Sal.48, 13-15. E’ questo Dio che gli ebrei di ieri e tica di governo per l’occupazione del territorio, acquisito e di oggi testimoniano con la loro pratica dello Shabbat, con tolto ai palestinesi sia con azioni legali sia con intervento il loro attaccamento alla Terra di Israele nel tempo e nello militare. E’ una politica nazionalista che vuole, in assenza di spazio di questo mondo. Terra di Israele, Gerusalemme e un sicuro governo palestinese, realizzare la Grande Israele. Tempio sono tre realtà inseparabili, tre luoghi reali e sim- E’ il sogno di Theodor Herzl, fondatore del sionismo politibolici nei quali e attraverso i quali Dio si rende presente al co e padre del moderno Stato di Israele, quello che ho tromondo e si lascia incontrare dagli uomini. Ma la Parola si è vato espresso in alcuni atteggiamenti dei coloni israeliani incarnata nella Storia per condividerne la fragilità. In quat- ma con una differenza. Quando Herzl nel 1902 pubblicò il trocento ne abbiamo percorso le vie lastricate e polverose suo romanzo utopico Altneuland sognava la ricostruzione alla ricerca, nonostante tutto, del dono della riconciliazio- del paese degli Ebrei in Palestina come frutto di una mobine. La marcia Perugia-Assisi, portata a Gerusalemme, 10-17 litazione straordinaria di uomini e di energie. Il senso delottobre 2009, promossa dal Coordinamento Nazionale de- l’umanità doveva accumunare i membri di questa utopica gli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, dalla Piattafor- realtà comunitaria cosmopolita e la presenza di una popoma delle Ong italiane per il Medio Oriente e dalla Tavola lazione indigena in Palestina era riconosciuta. Oggi tale sodella Pace, in collaborazione con la rete europea degli Enti gno si sta realizzando con l’uso della forza, con insediamenLocali per la Pace in Medio Oriente, si è svolta così, attra- ti israeliani e spostamenti di popolazioni palestinesi senza il verso le sue delegazioni sia in territorio israeliano che pa- rispetto dei diritti umani. Esiste anche qui il fenomeno dellestinese, giungendo a Betlemme, Haifa, Hebron, Tel Aviv, l’immigrazione, di popolazioni asiatiche, e di un lavoro reso Jenin, Sderot, Gaza, Misgav-Sachinin, Ramallah, Nazareth, quasi impossibile per i palestinesi per continui controlli e Birzet, Jaffa, Nablus, Gerusalemme. Abbiamo provato a discriminazioni, la popolazione vive nell’umiliazione di un metterci in ascolto e in dialogo con le tanti voci sia della popolo senza garanzia. Sono nate quindi e si stanno diffonsocietà israeliana che della società palestinese, per testimo- dendo vie alternative di lotta fatte di impegno per il dialogo: niare. E’ infatti giunto il tempo delle nostre responsabilità, “Amici e fiori di pace”, di relazioni sociali, di collaborazioni Time for Responsibilities: a ciascuno di noi, a qualunque sindacali: “Wac” (organizzazione sindacale per i lavoratori Paese appartenga, la vita chiede lealtà, ascolto responsabile, arabi ed ebrei che offre il proprio impegno anche per socondivisione, azione per il riconoscimento dei diritti umani, stenere la lotta dei lavoratori palestinesi della Cisgiordania, generosità, gioia. Gerusalemme est, e di Gaza) e “Pgftu” (Palestine General Bianche le mura di Gerusalemme si rispecchiano nel grigio Federation of Trade Unions), di attività artigianali comuni dei confini, muri disseminati sul territorio nati come funghi “Sindyanna of Galileee” (donne israeliane per un’economia nella notte. La frantumazione in piccole e grandi comunità solidale che lavorano nella zona di Haifa in stretta collaboora israeliane ora palestinesi crea un labirinto, una babele razione con una rete di piccoli agricoltori arabi della Galilea infinita di tristezza e risentimento, di povertà. Riconoscia- e con artigiani dell’area di Nablus), di riconciliazione tra famo così i muri su cui poggia il potere, isolano l’uomo e lo miglie palestinesi ed israeliane che hanno perduto i loro figli chiudono in un ghetto nutrito dalla paura e dalla mancan- in azioni di guerra “Parents circle-families Forum”. Sono i za di relazione. I bambini sono il dono di queste terre, una sentieri della Pace. Ci sono giovani israeliani dell’AIC, Cenperla preziosa che chiede rispetto. A frotte ci circondano tro di informazione alternativa, che avendo rifiutato il seruscendo dalle stradine di Nablus, sorridenti ed ammiccanti, vizio militare sperimentano la dura esperienza del carcere. cercando di essere ripresi per la vanità di giocare con le loro Molte altre realtà sono state conosciute dalle varie delega- zioni, da quella particolare, drammatica di Gaza, a quelle di una società civile in generale oppressa dalle proprie paure e dalla discriminazione reciproca. Abbiamo però potuto incontrare persone che praticano il dialogo in un territorio così violentato. Ho pregato nei luoghi della Memoria, in visita allo Jad Vashem, sulle vittime della Shoah nominando i suoi bambini innocenti, ho rifiutato l’uso pubblico della tragedia come fabbrica di coscienza e di identità collettiva, ho ascoltato con il cuore le calde parole rivolte da un ex militare palestinese ad una madre israeliana, uniti dallo stesso dolore ed amore, mi sono chiesta dove fosse Cristo e l’ho riconosciuto nel bimbo stretto nelle braccia della madre palestinese e nello sguardo mite di Rothem, ragazzo israeliano che uscito dal carcere per obiezione di coscienza ha scoperto la Vita. Rosaria Leonardi Cenerelli 22 ottobre 2009 Territorio territorioSi è riunita la conferenza sindaci Barbara Gestire l’influenza L a Conferenza dei Sindaci si è riunita per un primo incontro con il Direttore della Zona Territoriale ASUR n. 4, Ing. Maurizio Bevilacqua, con il Coordinatore del Comitato Pandemico Locale dott. Giovanni Fiorenzuolo e con il Direttore del Distretto Sanitario dott. Alessandro Marini, per l’attivazione di un raccordo organizzativo sulla modalità di gestione delle attività connesse con l’influenza pandemica A/H1N1. Era altresì presente all’incontro una rappresentanza del Servizio di Protezione Civile della Regione Marche. Si è sostanzialmente preso atto dell’evoluzione della situazione, attualmente di assoluta tranquillità, dell’avvenuta consegna alla Regione di un primo limitato quantitativo di dosi vaccinali, delle priorità nell’effettuazione delle vaccinazioni stabilite con ordinanza ministeriale, del conseguente compito da parte dei Comuni di comunicare al Comitato Pandemico l’elenco nominativo dei propri dipendenti addetti a servizi essenziali (ad esempio: assistenti sociali, protezione civile, anagrafe, stato civile, polizia municipale, farmacie, mattatoio, cimitero, asili nido, servizio strade) nonché del- l’elenco delle aziende che gestiscono servizi essenziali (acquedotto, gas, raccolta rifiuti, trasporto pubblico e scolastico). Questo al fine di consentire al Comitato Pandemico di organizzare una “offerta attiva di vaccinazione”, che non comporta per il soggetto interpellato alcun obbligo di assoggettamento, rimanendo la vaccinazione assolutamente facoltativa. E’ stato ribadito dai rappresentanti della Zona Asur n. 4 che la vaccinazione (si ripete, “non obbligatoria”) sarà effettuata unicamente dalle strutture sanitarie dell’Asur stessa sulla base delle priorità stabilite dal Ministero per la Salute; il vaccino non è infatti disponibile in farmacia. Essi hanno altresì comunicato che la Regione Marche sta predisponendo una corretta comunicazione sull’argomento, attraverso manifesti e depliant di cui è prevista la distribuzione nel territorio a partire dalla prossima settimana. Un nuovo incontro sarà convocato quando saranno meglio definiti, a livello regionale, tempi e modalità di intervento; ad oggi, la data per l’avvio della vaccinazione è indicativamente prevista per il 9 novembre 2009. M.B. Assistenza a corinaldo un incontro della Fnp Cisl Pianeta anziani D E ’ stato pubblicato il bando per il contributo all’assistenza domiciliare di anziani non autosufficienti. I requisiti per presentare la domanda e poi eventualmente accedere all’assegno di cura sono stati resi noti dall’Amministrazione municipale, che precisa che le singole istanze dovranno pervenire all’ufficio Servizi Sociali competente entro e non oltre giovedì 12 novembre. Il bando ed il modulo per le richieste potranno essere ritirati presso il servizio competente (il responsabile è il segretario Agnese Ridolfi) il lunedì, il mercoledì ed il venerdì , in orario di ufficio, e sono a disposizione on line (nel sito istituzionale ww.comune.barbara.an.it – sezione Home-Bandi). Per beneficiare dell’agevolazione i cittadini interessati devono aver compiuto 65 anni alla data di scadenza del bando, essere non autosufficienti (certificazione di invalidità pari al 100%), usufruire dell’ indennità di accompagno, risiedere in uno dei comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n.8 (di cui fa parte Barbara) e usufruire di una adeguata assistenza presso il proprio domicilio o presso altro domicilio privato non istituzionale. Inoltre è necessario presentare una certificazione Isee riferita al periodo d’imposta 2008. Leonardo Pasqualini Una boccata d’ossigeno per le imprese agricole 11 omenica 11 ottobre 2009, nell’ambito di una giornata di festa e socializzazione dei pensionati, è stato organizzato dalla Fnp Cisl e dalla Lega di Senigallia un Convegno “Sulla non Autosufficienza degli Anziani”, tenutosi presso la Sala comunale di Corinaldo, con una numerosa, interessata e attenta partecipazione (sala gremita) dei convenuti. Si è parlato e discusso sull’organizzazione dei servizi domiciliari per le persone non autosufficienti, anche in relazione al primo riparto del fondo nazionale e regionale, che intende mantenere il disabile al proprio domicilio, obiettivo primario dell’azione sindacale e della Cisl in particolare, aiutando il disabile stesso e la propria famiglia a sostenere il peso dell’assistenza e delle cure. Hanno partecipato al dibattito come relatori: il Segretario di Lega di Zona della Fnp -Cisl sig. Verdenelli Renato, in qualità di coordinatore, il Segretario provinciale della Fnp Cisl sig. Bora Gilberto, che ha messo in evidenza le dimensioni della non autosufficienza domiciliare ed i provvedimenti confrontati con la Regione Marche. Il Sindaco di Corinaldo, sig. Scattolini Livio, ha rapportato tale problema con la realtà corinaldese, dove i non autosufficienti risultano essere 189 (n. 2381 negli undici Comuni della zona) di cui oltre l’ottanta per cento a domicilio; i servizi domiciliari però sono insufficienti, come del resto in tutta la Regione. La dott.ssa Sabatini Marisa ha relazionato sul ruolo dell’Ambito Sociale n. 8 ed ha illustrato le modalità di accesso per beneficiare dell’assegno di cura (ancorché sperimentale e largamente insufficiente) che viene riconosciuto per la cura dell’anziano disabile mantenuto nel proprio ambito familiare. Dopo alcune domande e risposte di chiarificazione e puntualizzazione rivolte dai partecipanti ai relatori e la loro risposta chiarificatrice, ha concluso i lavori il segretario provinciale della Cisl, sig. Santini Paolo, collegando e rapportando il tema del Convegno alla situazione politico-sindacale, riferita anche alla difficile situazione economica nazionale in atto. E’ forte l’impegno della Fnp Cisl di Senigallia a dare continuità all’azione sindacale, promuovendo incontri specifici per interessare e far partecipare più persone possibili ai problemi delle persone non autosufficienti curate nel loro domicilio, con l’intento di ottenere un giusto riconoscimento economico. La Federazione Pensionati Cisl Per conoscere l’aloe S “Un importante risultato conseguito grazie all’impegno svolto da tutti gli attori del sistema concentrati in uno sforzo comune”. Così il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori provinciale di Ancona commenta il pagamento dei premi Pac agli agricoltori per i quali sarà una vera boccata d’ossigeno soprattutto in un momento di grave crisi per il settore con prezzi sui campi in deciso calo e prezzi produttivi e contributivi sempre più insostenibili. La Cia ricorda che quest’anno dietro sollecitazione delle Organizzazioni Agricole Professionali, la Commissione Ue, proprio in considerazione delle gravi difficoltà che incontrano le imprese agricole, ha concesso la possibilità agli Stati membri di anticipare i premi Pac. E l’Italia ha deciso di “All’anticipo del premio Pac -ricorda la Cia- si aggiungono gli altri pagamenti che dal 15 ottobre sono stati erogati senza ritardi. Il grosso delle liquidazioni riguarda l’anticipo del 70 per cento sul premio unico, le misure di sostegno al settore del vino (distillazione di crisi, industriale e uso commestibile) e le misure per l’arricchimento, l’estirpazione e la ristrutturazione dei vigneti. Nella prossima settimana - evidenzia la Cia - sono previsti alcuni perfezionamenti per l’erogazione di altri anticipi Pac, mentre si registrano ancora troppi ritardi nelle liquidazioni dei premi legati al Psr (Piano di sviluppo rurale), dove alla complessa burocrazia di relazione tra le Regioni ed Agea si aggiungono una serie di malfunzionamenti e lungaggini nelle applicazioni sviluppate dal Sin (Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura). E’, comunque, un punto di arrivo importante del lavoro che gli uffici dei Centri di assistenza agricola (Caa) hanno svolto nella predisposizione delle domande di questa campagna, pur lavorando in un clima di grande incertezza e difficoltà. Insomma, un risultato che premia anche la convinta posizione della Cia che, in tutte le azioni politico-organizzative, ha posto sempre l’azienda agricola al centro della valorizzazione dei principi di sussidiarietà, semplificazione e trasparenza”. empre nuove e interessanti proposte quelle che mette in campo il Comitato Cittadino di Stacciola che, per questo primo scorcio di autunno, promuove un corso dedicato a “Aloe pianta amica”. Usata sin dall’antichità, ne sono tracce anche nella civiltà babilonese, l’aloe è una pianta dalle importanti proprietà curative, oggi particolarmente studiate con una serie di ricerche, aperte nel 1959, dal farmacista texano Bill Coats. Il corso a Stacciola di San Costanzo si terrà presso i locali parrocchiali e prenderà avvio giovedì 29 ottobre, con incontri settimanali sempre alle ore 21. Il corso, con incontri teorico-pratici, si prefigge di imparare a riconoscere e coltivare alcune piante di aloe e, quindi, di saperle utilizzare per il proprio benessere psico-fisico. Per informazioni e iscrizioni, è possibile rivolgersi presso il Comitato Cittadino di Staccio a Paolo Gioacchini (tel. 0721/957417), oppure a Vanda Sanchioni (tel. 0721/957675). A.B. I ragazzi dell’Istituto ‘Enrico Fermi’ di Mondolfo sono stati premiati per il loro impegno barbara discute del suo futuro urbanistico Bandiera verde per Eco - School L unedì mattina è stato consegnata all’Istituto Comprensivo “Enrico Fermi” di Mondolfo la bandiera verde di Eco-School. Un riconoscimento davvero ambito che, quest’anno, è toccato a solo due istituti nell’intera Provincia di Pesaro e Urbino, attuando uno dei programmi internazionali della Fee per l’educazione, la gestione e la certificazione, ambientale. Dopo la bandiera blu per il mare di Marotta, ecco dunque che Mondolfo consegue quest’anno un altro fondamentale obiettivo per le sue scuole sempre da parte della Foundation for Environmental Education (Fondazione per l’Educazione Ambientale). “Basato sugli elementi di un programma di gestione ambientale, il programma internazionale Eco-Schools, attuato in ben 43 Paesi, coinvolge diversi portatori di interesse anche se gli studenti sono i soggetti che devono giocare il ruolo più importante”, esordisce il dirigente scolastico dell’ICS Fermi, Prof. Vito Antonio Laurino. “Il risultato è stato raggiunto grazie alla fattiva collaborazione delle scolaresche dei vari plessi dell’istituto, non solo a Mondolfo ma anche a San Costanzo e Monteporzio, dove gli insegnanti, il personale non docente, gli alunni e le famiglie, hanno aderito con convinzione e con azioni concrete al conseguimento di questo risultato”. Principalmente le scuole che aderiscono a Eco-Schools, almeno nei primi anni di attività, affrontano tre tematiche, ormai considerate di base del programma: rifiuti, acqua ed energia; il miglioramento delle performance ambientali della scuola prevede, in seguito, la realizzazione di progetti che riguardano altri temi come ad esempio la mobilità sostenibile o la cura del verde di pertinenza dell’edificio scolastico, conformemente alle priorità individuate dall’eco-comitato istituto all’interno della scuola. A consegnare la bandiera verde all’Isti- tuto mondolfese sono stati i rappresentanti della Commissione Regionale di Eco-School Marche, guidati dal prof. Camillo Nardini, all’interno del Complesso Monumentale di Sant’Agostino a Mondolfo. Alla degli Assessori all’ambiente Carboni ed alla Pubblica Istruzione Servadio, l’intera scolaresca con il corpo docente ha presenziato alla cerimonia. “Come Amministrazione comunale – hanno sottolineato gli Assessori Carboni e Servadio – ringraziamo l’Istituto Comprensivo per l’ottimo lavoro svolto, confermando la qualità di una scuola che con grande attenzione segue le problematiche del territorio e del mondo attuale. Abbiamo già condotto vari progetti nel settore ambientale ed altri ne abbiamo in cantiere, certi di avere nella scuola un importante e sensibile punto di riferimento, in una istituzione che forgia la comunità di domani”. Alessandro Berluti Il piano regolatore R iuscirà il Prg in corso di adozione a diventare lo strumento per incrementare le occasioni di sviluppo economico e sociale del territorio comunale e dunque ad invertire la parabola, non particolarmente solare, della cittadina collinare? L’interrogativo contiene anche un auspicio, che ha preso forma al termine della seduta-fiume con cui lo scorso 29 settembre il consiglio comunale ha esaminato le 22 osservazioni al Piano Regolatore Generale. Tutte sono state presentate dai cittadini entro i termini legali; e ciascuna di essa è stata esaminata e votata (cioè accolta o respinta) dai componenti dei due schieramenti consiliari anche sulla scorta del parere tecnico contenuto nella relazione tecnica. Ora lo strumento urbanistico verrà integrato con le osservazioni recepite dall’assemblea consiliare e sottoposto alla valutazione della Provincia di Ancona. Se da questo nuovo passaggio non dovessero risultare incompatibilità dal punto di vista tecnico, il Prg verrà adottato definitivamente; ciò significherebbe un traguardo importante per il Comune di Barbara, che lavora ormai da diversi anni per dotarsi di uno strumento di pianificazione del territorio basilare come il Prg. Che è stato adeguato alle nuove norme nazionali e regionali in materia ambientale (Piano Paesistico Ambientale Regionale) ed è stato concepito per stabilire le aree più idonee per l’ampliamento delle attività industriali e delle zone residenziali e per individuare le zone a rischio idrogeologico. L.P. 12 22 ottobre 2009 Cultura IDEE Un profeta dell’era contemporanea, un esempio di cristiano in politica di grande valore La Pira, il politico con il cuore I l 5 novembre ricorre il 32° anniversario della morte di Giorgio La Pira (1904-1977). Ricordarlo approfondendo il suo messaggio cristiano e sociale fa bene al cuore. I suoi scritti più passano gli anni più sono attuali e stimolanti, in qualche modo “profetici”. Il secolo scorso, attraversato da immani tragedie, è illuminato dalla viva testimonianza di La Pira e di altre figure carismatiche. Basti ricordare padre Agostino Gemelli, don Luigi Sturzo, don Primo Mazzolari e Giuseppe Lazzati. Di quest’ultimo si celebra il centenario della nascita, degli altri tre il 50° della morte. Tornando a La Pira, mi pare utile soffermarmi brevemente su alcuni suoi spunti relativi al lavoro e all’occupazione, un argomento che tutti ci prende e ci angustia, dato il momento di crisi che speriamo venga presto superata con il contributo di tutti: istituzioni, banche è, in certo senso, la vocazione (variamente differenziata e imprenditori, specialmente quelli piccoli e medi, che secondo gli individui) dell’uomo”. E continua: “Il lavoro sono il vanto e il punto di forza della nostra piccola, è un atto in certo senso creativo dell’uomo e la gioia che grande regione. procura è il frutto della completezza della persona che Sul lavoro La Pira scrive ne L’attesa della povera gen- esso determina Il lavoro non è un castigo; è il dovere este, del 1950: Stella polare dell’azione politica, giuridica, senziale e primitivo dell’uomo: esso è la causa della stoeconomica, finanziaria è dar lavoro a tutti, dare il pane ria e il principio del progresso. Il diritto al lavoro non quotidiano a tutti…; la libertà medesima, respiro della è un’espressione puramente simbolica o anche soltanto persona, è in certo modo preceduta e condizionata da giuridica e politica: è una insopprimibile esigenza requeste primordiali esigenze del lavoro e del pane. A chi ligiosa, metafisica, epperciò ontologica della persona lo criticava perché si occupava troppo di poveri e disoc- umana”. cupati, da sindaco di Firenze scriveva nel 1955 all’amico Non per nulla il primo articolo della Costituzione ItaFanfani, allora segretario della Dc: “Fino a quando voi liana (ricordiamo che La Pira fu padre costituente) dice: mi lasciate a questo posto mi opporrò con energia mas- “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavosima a tutti i soprusi dei ricchi e dei potenti…; tutta la ro”. vera politica sta qui: difendere il pane e la casa della più Torniamo a leggere queste belle cose, così vive e incoraggran parte del popolo italiano. Il pane (e quindi il lavo- gianti. Mi permetto di rivolgermi in particolare ai “poliro) è sacro; la casa è sacra: non si tocca impunemente né tici”, molti dei quali, pur dichiarandosi cristiani, nei fatti l’uno né l’altra! Questo non è marxismo: è Vangelo!”. perdono tanto tempo in inutili chiacchiere e, in qualche Ne La difesa della povera gente, scritto per rispondere caso, nella ricerca spasmodica di “poltrone e poltronciai critici de L’attesa della povera gente, scrive: “Il lavoro ne” per sé e per i propri amici. è, come la preghiera, essenziale allo sviluppo e alla perValerio Torreggiani fezione della persona, della società e della storia umana: A chi volesse approfondire il messaggio di La Pira si segnala, tra gli altri, il recente libro edito da Shalom: Giorgio La Pira uomo di Dio (autori V. Torreggiani e A.M. Gidoni). CORINALDO Il concorso fotografico ‘Il paese più bello del mondo’ e l’asta benefica per la scuola ‘Magnificat’ Fotografia, musica e solidarietà C ’è qualcosa che può collegare la fotografia alla musica ed entrambe alla solidarietà, alla comprensione, alla tolleranza, in definitiva alla carità? C’è, esiste, e la riprova si è avuta a Corinaldo lo scorso fine settimana, in due luminose giornate del 3 e del 4 ottobre. Sabato 3 ottobre si è svolta, per la prima volta a Corinaldo, un’asta benefica di fotografia a favore dell’Istituto “Magnificat”, una scuola tutta particolare fondata nel 1995 a Gerusalemme dal frate francescano Armando Pierucci. Molti probabilmente nelle Marche conoscono padre Pierucci, nato 74 anni fa alle Moie di Maiolati, organista del Santo Sepolcro, fra i più noti ed apprezzati compositori per organo d’Europa. Per chi non lo conosce sarà interessante sapere che padre Armando oltre alla musica, coltiva una meravigliosa utopia. Crede che la musica, linguaggio universale, possa unire e affratellare coloro che tutto sembra dividere: la razza, la religione, i convincimenti politici, i feroci scontri etnici. Nella sua scuola, situata nel convento di San Salvatore della Custodia di Terra Santa, nella città vecchia di Gerusalemme, padre Armando e i suoi docenti insegnano la musica a circa duecento ragazzi : ebrei, cristiani e palestinesi. L’Istituto ha nove differenti indirizzi di studio ed è collegato al Conservatorio di musica di Vicenza del quale segue i programmi. Al termine del corso gli allievi possono sostenere un esame per il conseguimento della laurea e del master presso lo stesso conservatorio. E’ venuto di persona, padre Armando, la sera del 3 ottobre nello scrigno bianco-oro del Teatro Goldoni di Corinaldo per illustrare questa sua utopia, che, a sentir lui - la voce pacata, i modi semplici, quasi disadorni di marchigiano di antica stirpe - sembra la cosa più naturale, più fattibile del mondo. Ed è per questo che l’asta benefica di fotografia è stata battuta a favore della sua scuola. E’ da tempo infatti che padre Pierucci cerca una nuova sede per il “Magnificat”, ora costretto in locali umidi e inadeguati: due generosi ingegneri (Paolo Morosetti e Roberto Mancini) e l’architetto Lorenzo Rossi gli hanno donato il progetto. Ora si tratta di superare tutti gli intoppi burocratici e di trovare i fondi per avviare il cantiere. L’asta corinaldese si è risolta in una meravigliosa gara di solidarietà. I fotografi hanno donato le immagini inviate per l’edizione 2008 del concorso fotografico “Il Paese più bello del mondo”, la famiglia Carafòli ha regalato quattro fotografie storiche di Mario Carafòli. Bellissime immagini sono state donate dalla star della nuova fotografia italiana, il senigalliese Lorenzo Cicconi Massi, dal fotoreporter di fama mondiale Giorgio Pegoli, da Paolo Fornaroli, da Adriano Carafòli, da Francesca Ferrati e da Valerio Perini, vincitore dell’edizione 2008 del concorso. Il vice sindaco Cesare Morganti (sua l’idea dell’asta) ha introdotto la serata, l’assessore alla cultura Fernando De Jasi è stato il battitore d’eccezione. Ovviamente la gara si è fatta particolarmente vivace per ac- caparrarsi le foto più belle e più blasonate e grazie anche alla generosità di Felice Saccinto presidente della BCC di Corinaldo, di Tonino Dominici amministratore delegato della Boxmarche, di Giuliano De Minicis della DMP Concept di Senigallia e della stesso Comune di Corinaldo, si sono potuti raccogliere tremila euro. La realizzazione della scuola ne richiede ovviamente molti di più, ma da mille gocce è formato il mare. La serata dell’asta, così allegra e animata, ha fatto da eccellente prologo alla XXIV edizione del concorso fotografico “Il Paese più bello del mondo” dedicata alla memoria del giornalista e fotoamatore corinaldese Mario Carafòli (1902-1985), la cui cerimonia di premiazione si è svolta domenica 4 ottobre. La palma del primo premio è andata a un raffinato fotografo toscano, Paolo Fontani, che con quattro immagini di un caffè di Bilbao ha saputo rendere il passaggio delle età e dei momenti della vita,colti sul palcoscenico di un bar dove passano e sostano famiglie e giovani coppie, anziani e ragazzi. Applaudito il debutto fotografico di un giovane corinaldese, Enrico Barazzoni, vincitore della terza sezione del premio (La contesa del pozzo della polenta) con il bel bianco e nero dei suoi “Sbandieratori”. Nella sezione dedicata ai diaporami, è risultato vincitore Walter Turcato con “In volo”, poetica e gioiosa descrizione di un volo con l’aliante. Domizia Carafòli MUSICA Inaugurazione anche musicale della Libera Università per adulti CASTELLEONE DI SUASA Nella città romana La penna e l’angelo I l concerto La penna e l’angelo, che si è tenuto presso l’auditorium San Rocco di Senigallia per l’inaugurazione dell’anno accademico 2009\2010 della Libera Università per adulti, ha proposto l’esibizione di due interpreti di musica barocca, il M° Andrea Zepponi al clavicembalo e il sopranista Angelo Bonazzoli. Il programma constava di brani eseguiti al solo clavicembalo - quello del concerto era uno strumento di notevoli dimensioni, di scuola francese con doppio manuale e provvisto di una grande potenza sonora - e di arie tratte da opere di Pergolesi, Hasse e Haendel, in cui il sopranista ha fatto rivivere il magistero tecnico degli antichi castrati. Angelo Bonazzoli si è infatti esibito in arie sublimi, alcune dal sapore sognante come “Ombre mute” tratta dal Prigionier Superbo di G.B. Pergolesi e la celeberrima “Ombra mai fu” dal Serse di G. F. Handel, e altre invece virtuosistiche, ricolme di agilità vocali acrobatiche come l’aria “Son qual nave” tratta dall’Artaserse di Hasse scritta per il grande evirato cantore Farinelli. Ha dato inizio al concerto il M° Zepponi con l’ Ouverture dall’opera Rinaldo di Haendel in una trascrizione per cembalo di William Babell; quindi una sapiente alternanza di brani vocali e strumentali ha riproposto la varietà caleidoscopica dell’estetica barocca: a un brano dal tempo veloce è seguito un brano di natura più lenta: così all’aria Ombra mai fu dall’opera Serse di Haendel seguiva la Passacaglia dalla Suite in Sol minore dello stesso autore, poi la funambolica aria Son qual nave dall’opera Artaserse di Hasse. Il concerto aveva carattere quasi monografico perché ha presentato quattro arie di Pergolesi, di cui si celebra il prossimo anno il trecentario dalla nascita. A seguire le arie di Pergolesi cantate magistralmente da Angelo Bonazzoli: l’aria di stile piano e già tendente al sensibile, Già che vi piace o dei dall’opera Salustia, prima opera di G. B. Pergolesi, l’eroica e “pirotecnica” Del mio valore al lampo dall’opera Prigionier Superbo e, dalla stessa opera, la delicata ed elegiaca Ombre mute, per terminare poi con l’aria impetuosa Quel destrier che all’albergo è vicino dall’opera Olimpiade dello stesso grande compositore marchigiano. Nella seconda parte del concerto è risuonato ancora il clavicembalo del M° Zepponi con due immancabili sonate di Domenico Scarlatti: la K. 239 - Allegro e la K.492 – Presto, dal forte colore spagnolesco. Il sopranista Angelo Bonazzoli ha dimostrato grandi capacità tecniche e una pienezza vocale capace di sbalordire e far ricredere chi ancora pensa che questo tipo di voci non possa avere un risalto e una espressività pari alle vocalità canoniche del melodramma. Il pubblico, anche ilo meno avvezzo a questo genere di repertorio, è rimasto profondamente colpito dalla precisione tecnica del giovane sopranista, dal suo smalto vocale intonato alle esigenze stilistiche e interpretative del genere barocco e dalla sicurezza di emissione, in una dizione chiara e commisurata al portato retorico e poetico del testo sotteso alla musica. Dal canto suo, Zepponi ha dato voce al suo clavicembalo seguendo una linea media tra virtuosismo strumentale e lirismo vocale. Il concerto La penna e l’angelo è quindi riuscito a far rivivere al meglio i fasti del belcanto degli antichi castrati in momenti di raro ascolto e il pubblico presente all’auditorium San Rocco di Senigallia ha particolarmente gradito questo incontro di cultura e di civiltà musicale tributando ai due artisti calorosi applausi di stima e simpatia. Chiara Ciceroni Pitture antiche N el mese di Luglio 2009 si sono conclusi i lavori di restauro di un lotto di pitture parietali di epoca romana provenienti dalla cd. “Domus di I stile” della città romana di Suasa. Il lavoro, commissionato dal Comune di Castelleone di Suasa, è stato reso possibile grazie al contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi . Le antiche pitture sono state rinvenute, in uno stato fortemente frammentario, durante gli scavi di un’abitazione di età repubblicana (II-I sec. a.C.) ben più antica dell’ormai nota “domus dei Coiedii” di età imperiale. Le indagini di questa nuova abitazione, denominata “Domus di I stile” proprio a causa delle più antiche pitture in essa rinvenute, sono da poco terminate e ben presto inizieranno i lavori per l’apertura al pubblico. Le pitture restaurate erano state riutilizzate - già in antico - come preparazione per un pavimento. I complessi lavori di restauro (protrattisi dal 20 maggio al 31 Luglio 2008) hanno permesso la ricomposizione di diversi nuclei omogenei e la collocazione su un nuovo supporto per una corretta esposizione museale. Le pitture risultano di grande interesse sia per il buono stato di conservazione sia per i connotati storico-artistici: si tratta, infatti, di decorazioni abbastanza rare in ambito marchigiano, da ricondurre alla maniera del cd. “II stile pompeiano” tipico dell’età Augustea (I sec. a.C.- I sec. d.C.). L’intervento si è svolto sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna ed è stato progettato e condotto dal dott. Mirco Zaccaria, con la collaborazione di Elisa Cipriani. Il Consorzio Città Romana di Suasa, poi, grazie alla collaborazione del Presidente uscente, Domenico Guerra, ha offerto l’immancabile appoggio a tutte le operazioni del progetto. I nuclei pittorici saranno esposti presso il Museo Civico Archeologico “A. Casagrande” di Castelleone di Suasa. 22 ottobre 2009 Spettacolo fotografia Premiata Marta Maracchini Immagini da premio M L arta Maracchini giova- “Ho puntato l’obiettivo sulla ne emergente fotografa mia famiglia – ha affermasenigalliese, 24enne, ha vinto to Marta Maracchini – in il primo premio di fotografia un momento felice che rap(euro 2.000) al Concorso Aldo presenta anche il rito di ogni Nascimben (11a edizione) ri- estate, sempre uguale e così servato a giovani under 35, e rassicurante; mi piace il mare che ha visto la partecipazione – prosegue la Maracchini – e di 290 concorrenti provenienti adoro quando ci ritroviamo da tutta Italia, per un totale di tutti insieme; per scattare le 1500 fotografie valutate. mie foto ho ho usato una CaLa consegna del premio è non con custodia subacquea avvenuta il 17 ottobre 2009 “Il presigioso premio è stato presso la Fondazione Benet- consegnato alla vincitrice dal ton Studi Ricerche a Treviso. Presidente della provincia di Il concorso intitolato alla me- Treviso, ritratto nella foto almoria di Aldo Nascimben, ci- legata insieme alla vedova Naneasta e fotografo Trevigiano, scimben, soddisfatta e comfondatore del Cine Club Tre- mossa. Tutte le foto premiate viso, già collaboratore di Gui- si potranno visionare sul sito do Piovene alla realizzazione dell’archivio fotografico della dei programmi sperimentali a provincia di treviso www.fotocolori per la Rai, direttore del- storica.it”. la fotografia in numerosi do- Grande la soddisfazione che cumentari di Folco Quilici, è si esprime per questo nuovo stato curato da Foto Archivio successo della “Fotografia” SeStorico della Provincia di Tre- nigalliese e per le prospettive viso, d’intesa con il Cine Club che si possono immaginare Treviso, la Fondazione Benet- per questa giovane interpreton Studi Ricerche, e con il pa- te di un’Arte che è frutto di trocinio della Regione Veneto, un’animo sensibile prima che Il tema, libero, prescelto dalla di tecnica fotografica. Maracchini è stato: “La mia famiglia sott’acqua”. Maurizio Tonini Bossi ’Associazione Teatrale ‘Il Melograno’ di Senigallia torna in campo con una serie di interessanti iniziative per l’ultimo scorcio del 2009 e per tutto il prossimo anno, il 2010. Stanno per iniziare infatti diversi tipi di corsi teatrali per i più svariati interessi. Vi saranno corsi per adulti e per bambini, teatro danza, corsi di formazione per attori e incontri di ‘reading’ per professionisti. I corsi si attiveranno al raggiungimento di 10 iscritti, si svolgeranno a Scapezzano e termineranno alla fine di maggio. La quota d’iscrizione sarà gratuita per tutti coloro che si iscriveranno entro il 20 ottobre. E’ stata inoltre avviata una convenzione con la Libreria ‘Io Book’ di Senigallia, a favore degli iscritti, che prevede informazioni sugli spettacoli e sconti sugli acquisti in libreria. Per l’anno solare che è agli sgoccioli e per tutto il 2010 il ‘paniere’ degli spettacoli e dei progetti è quanto mai colmo: Manola, Tè-atro alle cinque, Shakespeare…con i più piccoli, La Mandragola per dirne solo alcuni e ancora Il Cappellaio Matto, Il Pianto della Madonna, Il Malato Immaginario, Andy e Norman e ancora ‘Reading’ di Brani d’Autore tra Colori e Musica. E’ inoltre ripartito il progetto teatrale in collaborazione col Servizio Sollievo di Senigallia il quale, come accade da qualche anno, è fonte di grande soddisfazione e orgoglio. E infine un aspetto del ‘Melograno’ che non va sottovalutato: i soci e gli attori dell’Associazione provengono da formazioni personali assai diverse, da percorsi teatrali differenziati e da varie esperienze culturali, ma quando sono sul palco sono assolutamente apolitici e non mirano ad altro che alla qualità dei loro spettacoli. Per iscrizioni ed info: 334 3184041 – 349 5873758 - melograno. lapiccolafenice @tele2.it Il Jack London nascosto P er venerdì 23 ottobre, ore 17.00, il Comune di Senigallia, in collaborazione con l’associazione culturale LibriSenzaCarta, organizza alla Biblioteca Antonelliana un incontro con lo scrittore e traduttore Davide Sapienza su Jack London e il suo romanzo Martin Eden, a cento anni dalla pubblicazione. Chi era davvero Jack London? Il grande pubblico lo conosce per i racconti del Grande Nord. Ma tra il 1899 e il 1916 l’autore californiano fu la prima vera star della letteratura mondiale: pubblicò circa 1000 tra racconti, saggi, articoli e reportage e oltre 50 libri. Viaggiò molto e avventurosamente. Fu reporter di guerra. Navigò. Creò un’azienda agricola biologica con cinquanta dipendenti, prima che questo concetto diventasse di uso comune. Fu politicamente impegnato. Nel 1909 pubblica “Martin Eden”, capolavoro scritto nel corso di nove mesi durante l’incredibile avventura nei mari del sud a bordo della Snark, barca da lui progettata. Mondadori Oscar ha chiesto due anni fa allo scrittore Davide Sapienza, ritenuto tra i massimi esperti europei sull’argomento, di curare una nuova edizione annotata di “Martin Eden” uscita nel maggio 2009. Durante l’incontro Sapienza mostrerà immagini della tenuta di Glen Ellen e riproduzioni di pagine manoscritte originali di “Martin Eden” ottenute alla Huntington Library. Valeria Bellagamba Una famiglia speciale Gianfranco Ravasi, “I Vangeli del Dio con noi ”, Edizioni paoline, pag. 192, euro 15 il taccuin Vangeli dell’Infanzia (i primi due capitoli del Vangelo di Matteo e i due rispettivi paralleli di Luca) commentati da un biblista di fama internazionale. Ciò che caratterizza questo commento è, secondo l’ormai consolidato stile di Ravasi, la varietà di prospettive: esegetica, storica, artistica, letteraria, liturgica, spirituale... In queste pagine evangeliche e nel commento ad esse dedicato prendono vita i personaggi più rilevanti. Si inizia con uno sguardo ARTE Serra San Quirico - Pasqualino Rossi. La scoperta di un protagonista del Barocco. Serra San Quirico dà luce ad un artista amato dai collezionisti ma dimenticato dalla storia dell’arte. La mostra sarà aperta al pubblico da domenica nei giorni festivi e prefestivi, con orario 10-13 e 15-19. EVENTI Senigallia - Martedì 27 alle 17.30 nella Biblioteca Antonelliana ci sarà la presentazione degli atti del convegno “La Bibbia: testo di fede e modello letterario”. Senigallia - Acqua diritto di tutti o privilegio per pochi? Se ne parla il 23, 24 e 25 ottobre tra tavole rotonde e spettacolo teatrale proposti dal Gruppo Società & Ambiente. Senigallia - L’Associazione Culturale “A. Toscanini” di Civitanova Marche, in collaborazione con il McDonald’s di Senigallia e con il patrocinio del Comune ha organiz- Daniele Vocino senigallia Un incontro con Davide Sapienza libri L’autorevole biblista racconta i vangeli dell’infanzia I Spigolature senigallia Tante proposte 2009 - 2010 Al ‘Melograno’ al passato, ai profeti di Israele, che tengono alta la fiaccola della speranza messianica.Poi entra in scena Maria, di cui si offre un ritratto completo. E naturalmente anche Giuseppe. L’orizzonte poi si allarga, fino al censimento, a cui è dedicata una minuziosa ricerca. Gesù entra nella nostra storia proprio in questa occasione. Attorno a lui si raduna una strana folla di poveri e di stranieri, ma anche di creature celesti. zato una serie di iniziative per gli istituti comprensivi. Si tratta della seconda edizione del concorso “Crescere con la scuola”, per stimolare presso ogni realtà didattica, nei confronti dei giovani dai 3 ai 19 anni, la gioia, la bellezza e la creatività della vita scolastica. Senigallia - Domenica 25 ottobre 2009, dalle 10.00 alle 12.00, alla Fattoria Sociale ‘Pet Village’ in Strada della Torre n. 2, laboratori creativi ed attività ludico - motoria. L’ingresso è gratuito. E’ gradita l’iscrizione tramite: email [email protected] - telefono : 071 7990597—349 3861779 - 3397719051. TEATRO Senigallia - Il sipario de La Fenice di Senigallia si apre il 29 ottobre 2009 sulla Stagione 2009-2010. Sul palco per inaugurare il cartellone c’è Maurizio Crozza in “Fenomeni”, ovvero monologhi, musiche, personaggi celebri e non. 13 L ’usura, male antico. Per il Sinodo diocesano senigalliese del 1904, ben 69 sacerdoti (parroci, canonici e mansionari) si adunarono nei giorni 5 e 6 settembre nella chiesa cattedrale. L’evento era stato annunciato nel 1902 dal vescovo Tito M.Cucchi. In due anni di preparazione i sacerdoti dovevano leggere gli atti del precedente sinodo che si era tenuto nel 1791, e “annotare in un foglio” le osservazioni che credevano opportune per tracciare nuove linee ai comportamenti pastorali. Se ne sentiva la necessità perché, nel secolo intercorso, grossi mutamenti culturali e sociali c’erano stati nella società italiana (Napoleone, Pio IX, il Regno d’Italia, il non expedit, Leone XIII, il movimento di don Romolo Murri). Rivedo il volume di 300 pagine con gli atti del sinodo. Vari gli argomenti trattati: de fide, de personis, de rebus sacris. Tutto in lingua latina, con qualche parte tradotta in italiano. Nella parte che si intitola “de personis” trova posto il capitolo “de usurariis” nel quale si spiega come il commercio venga macchiato dal peccato dell’usura: dove c’è l’ingiustizia non c’è progresso e il peccato rende i popoli miseri. Leggo anche che per istruire il popolo su questo argomento, il sinodo confida molto sui parroci, sui confessori e sui predicatori. Alla fine del paragrafo si accenna anche alla lodevole consuetudine di istituire Monti di Pietà e Casse rurali che concedono prestiti a modesto interesse. Il lettore di questa spigolatura capirà che non è semplice curiosità ricordare che anche cento anni fa, come oggi, si combatteva il male dell’usura. Elvio Grossi Cinema multisala Gabbiano www.gabbiano.senigallia.biz [email protected] - tel. 071.65375 da venerdì 23 ottobre DI ME COSA NE SAI Un film di Valerio Jalongo. Documentario, 78’ - Italia 2008. Cos’è successo al cinema italiano? Per cercare di dare una risposta a questo annoso, dibattutissimo interrogativo, Valerio Jalongo, con la collaborazione di Giulio Manfredonia e Francesco Apolloni, realizza un documentario-inchiesta che parte dalla crisi produttiva degli anni Settanta. Venerdì ore 21.15 - sarà presente il regista in sala; sabato 20.30-22.30 - domenica 21.15 LO SPAZIO BIANCO Un film di Francesca Comencini. Con Margherita Buy, Gaetano Bruno, Giovanni Ludeno. 98’ - Italia 2009. Maria, insegnante di italiano in una scuola serale di Napoli, vive da sola, senza genitori né amanti. Tra una confidenza all’amico Fabrizio e un ballo in discoteca, trascorre i pomeriggi al cinema, dove incontra Pietro, ragazzo padre in preda a una crisi isterica del figlioletto. I due si frequentano, hanno una relazione e Maria rimane incinta. Alla notizia, il compagno non ne vuole sapere, rifiuta di partecipare alla gravidanza, non vuole prendersi responsabilità e, quando la bambina nasce prematura, Maria dovrà affrontare il calvario dell’attesa completamente da sola. Venerdì, sabato, lunedì, martedì, mercoledì: 21.15 Domenica: 16.30 - 18.30 - 21.15 IL MIO AMICO TOTORO - Cartone animato domenica, ore 16.30 - 18.30 Cinema SUASA - Castelleone di Suasa “G - Force” - film di animazione Sabato 24 ottobre - ore 21 domenica 25 ottobre - ore 16 e 21 14 22 ottobre 2009 sport vigor Un prezioso pareggio in casa fa ben sperare per un campionato finora molto sotto tono Prima gioia casalinga VIGOR 0 – PIANO S.LAZZARO 0 C on un’accorta tattica difensiva, la Vigor ottiene un prezioso pareggio casalingo, il primo punto in classifica ottenuto nel proprio campo, dopo tre sconfitte interne. Il pareggio interno odierno si somma a quello di domenica scorsa, troppo poco, ma pur sempre un buon inizio. Anche oggi a farla da padrona è stata la granitica difesa vigorina, impostata su Fraboni a destra, Guerra a sinistra e al centro il duo Rizzotto-Giorgini, coadiuvato spesso da Giraldi e Mosca. A completare il quadro difensivo il portiere Petrini, ultimo baluardo e migliore uomo in campo, che con le sue parate ha negato il gol agli attaccanti avversari. Purtroppo poca cosa si è rivelato l’attacco rossoblù, anche se nell’arco di 96 minuti giocati, qualche occasione buona è capitata, ma mai sfruttata a dovere. L’attacco, e l’uomo a centrocampo che detta i tempi, manca completamente alla Vigor; questa, in sintesi, l’attuale situazione in campo, ai dirigenti il compito di provvedere. Così, come era nelle previsioni, è il San Lazzaro ad iniziare l’attacco alla porta di Petrini al 10°, con una bella combinazione Belelli-Santoni, il cui tiro finale finisce oltre la traversa. Al 14° ci prova Santoni con una punizione dal limite; la sfera sfiora il palo perdendosi sul fondo. 22°, Nacciarriti si libera bene in area, ma il suo tiro fiacco è facile preda di Paniccià. 26°, Belelli grossa in area, RRudho di testa colpisce la sfera, che finisce sopra la traversa. 27°, la Vigor risponde con una bella combinazione CandelaresiCaprini, il cui tiro finale sfiora il palo. 35°, Candelaresi non sfrutta un’ottima occasione per andare a rete; 47°, Cercaci sfiora l’incrocio dei pali. 59°, su calcio d’angolo, Caprini di tacco indirizza a rete, nella linea di porta salva Belelli. 62°, Petrini manda in angolo su tiro di Valeri.85°, Petrini salva la sua porta con una gran parata su tiro ravvicinato di Rrudho. 91°, occasione per la Vigor: su calcio d’angolo Tantuccio sfiora il palo. Mercoledì verrà giocato l’anticipo in trasferta a Real Metauro, mentre domenica si ritornerà al Bianchelli contro la Cingolana. Negli spogliatoi, partito Favi, parla il direttore sportivo Roberto Moroni: “In fase difensiva abbiamo sistemato qualcosa; constatati questi due pareggi consecutivi, ora dovremo sistemare l’attacco, vista la precarietà dei gol; non sarà facile perché gli attaccanti in circolazione CAMPIONATO NAZIONALE MASCHILE SERIE B DILETTANTI Ciclocross femminile Si respira aria di vetta C GOLDENGAS 84 – BUDRIO 60 on questa terza vittoria consecutiva la Goldengas si porta in testa alla classifica in comproprietà con Chieti, Recanati, Bassano. Una bella soddisfazione per tutto lo staff biancorosso per questo importante traguardo che non sarà di lunga durata ma che farà bene al morale dei ragazzi. Priva di Filippetti, perché infortunatosi a Faenza la settimana scorsa, la squadra non ne ha minimamente risentito. Parte bene il Budrio a inizio partita, tanto da far pensare che i biancorossi fossero in serata negativa. Esposito-Gnaccarini non trovavano la via del canestro, così pure gli altri compagni. Primo quarto 8-17. Nel secondo quarto la reazione è diversa, ma non tale da dare quel senso di superiorità rispetto agli avversari; chiusura sul 32 a 32. Cosa abbia detto Regini ai suoi uomini nello spogliatoio non è dato sapere, ma al rientro in campo la “musica” cambia di colpo e per il Budrio è “notte fonda”.Maddalo- Il cross apre a Chiaserna ni, Esposito, Gnaccarini imperversano con tiri da tre, così pure sotto rete, ed è grande difesa. Nell’arco di dieci minuti la Goldengas va sul 66 a 40 (vale a dire 34 punti contro gli 8 del Budrio). Una lezione di basket che gli ospiti ricorderanno nel tempo. L’ultimo quarto è pura accademia; entrano le seconde linee, ma la “musica” non cambia. Regini dice a fine incontro: “Nei primi due quarti la squadra era bloccata, poi ha ritrovato il ritmo e tutto è cambiato. Domenica andremo a Recanati; sarà sicuramente dura, ma a questo punto sono sicuro che ce la giocheremo”. Goldengas: Gnaccarini 13 (foto), Pierantoni 9, Maddaloni 19, Penserini 9, Kosanovic, Filippetti ne, Esposito 19, Monticelli 12, Papa ne, Amici 3. All. Regini. Budrio: Legnani, Ventura 2, Piazzi 4, Pederzini 10, Rorato 7, Nieri 2, Venturoli 19, Pasquini 2, Innocenti 6, Acquaviva 8. All. Giuliani. Arbitri: Santilli e Cleri. Classifica: Goldengas 6, Chieti 6, Recanati 6, Bassano 6, Faenza 4, Gualdo Tadino 4, Fossombrone 4, Albignasego 4, Civitanova 4, Budrio 4, Torre de’ Passeri 4, Ravenna 2, Ancona 2, Roncade 0. G.M. pallacanestro, serie c 2 maschile Ancora un ko in casa MARZOCCA 78 – PORTO S.GIORGIO 89 N ell’incontro infrasettimanale, per la terza volta consecutiva, il Marzocca perde in casa, lasciando agli ospiti di turno i due punti in classifica. Descrivere questo incontro è presto fatto: tutto è stato deciso dalla coppia arbitrale, specialmente dall’arbitro Scanù di Ancona, che con le sue incredibili decisioni ha innervosito a tal punto l’ambiente del Marzocca decretandogli contro due espulsioni (Papa-Alessandroni), tre tecnici e un antisportivo,di più non si può dire. Buono il primo quarto: 25 a 17, poi tutto è andato storto. Secondo quarto 42-46; terzo quarto 56-61. Il finale è una vera forza. Marzocca: Papa 7, Candelaresi ne, Trubbiani 4, Ganzetti 26, Forotti ne, Castracani ne, Giacometti 4, Bartoli, Alessandroni 31, Piloni 6. All. Nobili. Arbitri: Scanù di Ancona e Valeriani di Amendola. La sorte avversa casalinga viene ribaltata in costano tanto”. Vigor: Petrini 8, Fraboni 6,5 (53° amm.), Guerra 6,5, Rizzotto 6,5, Giraldi 6,5 (18° amm.), Giorgini 7, Mosca 6, Candelaresi 6, Nacciarriti 6 (61° Pesaresi 6), Caprini 6, Savelli 6 (47° Tantuccio 6). A disp. Moscatelli, Nataloni, Morganti, Pagnoni. All. Favi. Piano S.Lazzaro: Paniccià, Belelli, Valeri, Marchegiani, Ramini, Malavenda (33° amm., 72° Durazzi), Cercaci, Colella, Rrudho (74° amm.), Santoni (88° amm.), Tarenzi (72° Franzoni). A disp. Molinari, Mazzieri, Tedoldi, Sanda, Verdinelli. All. Lelli. Arbitro: Organtini di Ascoli. Assistenti: Di Lodovico e Bartoloni di Pesaro. Angoli: 3 a 4; spettatori 350 circa; recupero 2+4. Classifica:Fermana 19, Urbania 19, Vis Pesaro 18, Piano S.Lazzaro 17, Sanbenedettese 14, Montegranaro 14, Maceratese 13, Fabriano 12, Jesina 11, Montegiorgio 11, Chiaravalle 11, Grottammare 10, Osimana 8, Real Metauro 7, Castelfrettese 6, Vis Macerata 6, Tolentino 4, Vigor Senigallia 3, Urbino 3. Giancarlo Mazzotti trasferta sul campo del Loreto, dove il Marzocca s’impone per 87 a 75. I sei punti attuali in classifica sono altrettante vittorie ottenute fuori Senigallia, così da far pensare che la squadra si esalti esclusivamente in trasferta. La vittoria ottenuta sul Loreto è ancor più importante perché la squadra ha dovuto fare a meno di Papa e di Alessandroni, puniti con due giornate di squalifica, e di Castracani, infortunato. Prossimo incontro casalingo contro il Potenza Picena, alle ore 18, domenica 25 ottobre. Marzocca: Candelaresi 9, Trubbiani 6, Ganzetti 27, Ferretti, Giacometti 8, Bartoli 14, Piloni 19, Pierpaoli 4. All. Nobili. Classifica: Recanati 12, Maceratese 10, Montegranaro 10, P.S.Giorgio 8, Fano 8, Pisaurum 6, Chiaravalle 6, Pedaso 6, Sacrata Picena 6, Marzocca 6, Jesi 6, Matelica 4, US.Loreto Pesaro 4, Fermo 4, Montemarciano 0, S.Benedetto 0. G.M. I l migliore nella corsa dei primavera è stato il biancorosso Francesco Costantini (G.S. Pianello - Cicli Cingolani). Notevole quarta assoluta si è piazzata Sofia Graziani (Club Corridonia Otm), che ha preceduto nella classifica rosa Michela Bartolacci e Alice Rossini. Il secondo blocco agonistico ha contrassegnato il primato del gentleman Massimo Minardi (Pedale Bellariese), seguito dal primo debuttante, Antonio Macculi (Pianello - Cicli Cingolani). Battistrada dei supergentlemen: Aldo Pavoni (Team Co.Bo. Pavoni). Reginetta delle valchirie: Dennis Fiorini (Tormatic) su Laura Sopranzi. Il confronto conclusivo ha visto la passerella del tricolore junior Mirko Meschini. Argento open e oro dei veterani a Pierluigi Quadrini. Primo senior: Marco Roviglioni. Capofila dei cadetti: Federico Soricetti. Ad Abbadia di Fiastra, la stagione crossistica della Terra delle Armonie è stata inaugurata dall’Udace Macerata, per l’impegno tecnico del Tormatic Pedale Settempedano e dell’SGU. Sui pedali: marchigiani di tutte le province, romagnoli, umbri, abruzzesi. Sabato prossimo (alle 15), appuntamento a Frontone, ai piedi del monte Catria, per l’impegno organizzativo di Giorgio Marini e dei ciclofili locali. Griffe tecnica del Cicli Mastini Cagli. L’anno scorso, una settantina di crossisti ha dato spettacolo sul verde e pedalabile circuito di 2.300 metri in saliscendi (varie insidie, compresa quella del tratto viscido nella parte più alta del tracciato). La prima gara ha visto il decollo del veterano Stefano Santini (Cicli Cingolani) e dal gentleman durantino Ugo Vergari (Cicli Basili), che hanno chiuso nell’ordine, ognuno primeggiando nella propria categoria. Bronzo assoluto a Giovanni Tittoni. Classifiche Assoluta Prima Corsa: 1.Costantini Francesco (Pianello - Cicli Cingolani); 2.Rocchetti Filippo; 3.Allegrezza Giuseppe; 4.Dario Luca; 5.Graziani Sofia; 6.Ortolani Francesco; 7.Sgueo Aniello; 8.Candi Antonio; 9.Cola Mirko;10.Stizza Matteo. Assoluta Seconda Corsa: 1.Minardi Massimo (Pedale Bellariese); 2.Macculi Antonio; 3.Pecci Rosario; 4.Tittoni Giovanni; 5.Biondi Federico; 6.Bordi Maurizio; 7.Di Vita Franco; 8.Pirani Fabrizio; 9.Bartolucci Alessandro; 10.Conti Giulio. Assoluta Terza Corsa: 1.Meschini Mirko (Team Ponte); 2.Quadrini Pierluigi (Valenti Team); 3.Eugeni Paolo (Comaf Tiralento); 4 Alessandrini Alessandro; 5.Cozzari Mauro; 6.Santini Stefano; 7.Tarsi Gabriele: 8.Vecciolini Fabio; 9.Sebastiani Paolo; 10.Colli Giorgio. Umberto Martinelli Foto: Francesco Costantini (Pianello - Cicli Cingolani) PALLACANESTRO FEMMINBILE SERIE B La capolista non fa sconti SAVINI FRIGOGEL 47 – S.BONIFACIO 60 M olto toniche le senigalliesi nei primi due quarti, per nulla intimorite dalle più quotate avversarie a cui hanno saputo tener testa. E’ stato nel terzo tempo che le avversarie hanno sopravvanzato le locali, rendendo vana ogni qualsiasi reazione; pure se nel prosieguo dell’incontro la Savini-Frigogel, in più occasioni, è riuscita ad avvicinarsi al pareggio. Primo quarto: 14-19; secondo quarto 31-29; terzo quarto 37-45. L’allenatore Simoncioni dice: “Il S.Bonifacio è una squadra costruita per vincere il campionato. E’ stato nel terzo quarto che loro si sono imposte, anche se noi abbiamo tentato di difenderci al meglio. Abbiamo dato tutto, di più le mie ragazze non potevano fare”. Ora per due settimane consecutive si va in trasferta: domenica a Civitanova Marche, il sabato dopo a Forlì. Savini Frigogel: Biagini 3, Redolf 18, Cicetti ne, Marcelletti 6, Marchi 2, Zingaretti 2, Braida 5, Bonacci ne, Serano 11, Cattalani ne. All. Simoncioni. S.Bonifacio: Petrucci 7, Steccanella ne, Guarato ne, Devicari, Franciosi 11, Cibellini 8, Knopp 5. Dal Cer 11, Monici 15, Dal Corso 3. All. Piatti. Arbitri: Agostinelli di Teramo e Giansante di Pescara. Classifica: S.Bonifacio 6, Vigarano 6, Forlì 4,Club Ardea 2, Senigallia 2, Alpo 2, Civitanova 2, Pesaro 0. G.M. 22 ottobre 2009 penultima IN BREVE 25 OTTOBRE 2009 XXX domenica del Tempo ordinario LA PAROLA Coraggio, alzati! DI DIO D Ger 31,7-9 Sal 125 Eb 5,1-6 Mc 10,46-52 di Paolo Curtaz io è venuto per insegnare agli uomini ad essere a servizio gli uni della gioia degli altri, lui, il Maestro, si è fatto servo perché imparassimo a mettere i nostri carismi a disposizione degli altri fratelli e sorelle. La lunga riflessione del vangelo di Marco volge ormai al termine e Pietro, maestro di Marco, ci ha fatto, nelle ultime settimane, una straordinaria catechesi sull’essere Chiesa. Il mondo, il nostro mondo, stanco di maestri, ha bisogno di testimoni. Nauseato dalle parole e dalle immagini, ha bisogno di gesti autentici e di ascolto. Sconfortato dai litigi, cerca qualcuno che, davvero, voglia costruire senza contrapporre sempre, a prescindere. In queste settimane in cui abbiamo riflettuto su cosa Gesù chiede alla comunità dei propri discepoli, ci siamo accorti della nostra fragilità, del grande divario tra il desiderio e la realtà, tra le troppe lentezze e incoerenze che abitano il nostro cuore e il grande sogno di Dio che è la Chiesa. Eppure: è proprio a noi che il Signore chiede di essere testimoni, a noi di diventare segno, di mostrare con la nostra vita - un poco almeno! - che la luce può attraversare i nostri cuori. Il cristiano è un cieco e un mendicante, come tutti. Come tutti sta ai bordi della strada della vita, tende disperatamente le mani per avere di che vivere: attenzione, affetto, approvazione. Spesso, però, il mondo lo invita a tacere, a non disturbare, a lasciar perdere, a rassegnarsi. Anche Dio - ci dicono - in fondo è infastidito dai nostri lamenti. Se insistiamo, se urliamo più forte, ad un certo punto sentiamo che Gesù, il Nazareno, il Figlio di Davide, ci chiama e ci incoraggia. Qualcuno, un discepolo, un amico, un evento, ci ripete: “Coraggio! Alzati, ti chiama”. Ci fidiamo (i fratelli che ci invitano ad avere coraggio lo fanno con amore e disinteresse!), ci alziamo dalle nostre paralisi, abbandoniamo le nostre incommensurabili paure, gettiamo il mantello della lamentela e siamo raggiunti dal Signore. Il Signore, oggi e sempre, ci chiede cosa vogliamo da lui. Potremmo chiedere mille cose: fortuna, denaro, affetto, carriera. Chiediamone una sola: la luce. Luce: che importa avere fortuna se non sappiamo riconoscere chi ce l’ha donata? Luce: quanto denaro serve per colmare il cuore incolmabile di desiderio? Luce: quante volte l’affetto diventa oppressione e dolore? Luce: che ci importa diventare qualcuno se restiamo tenebra? indirizzare a: La Voce Misena Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia fax 071.7914132 e-mail: [email protected] E accade: il Signore ci ridà luce agli occhi e al cuore. Ora, illuminati, possiamo diventare discepoli. Bartimeo è rimasto lo stesso, la sua vita non cambia ma, ora, ci vede, ora sa dove andare, ora si mette a seguire Gesù. Il cristiano vive le difficoltà e i problemi di tutti, non è diverso, né migliore, solo ci vede alla luce del vangelo. E le cose non fanno più paura, il buio è sopportabile, il Signore ci cambia la vita. Ecco cosa dobbiamo annunciare: c’è qualcuno che ti ridona luce, che ti permette di vederci chiaro, e questo qualcuno è Dio. I discepoli di Gesù, nei primi anni, venivano chiamati in diversi modi: i “Nazareni”,”coloro che seguono la via” e, ancora, gli “illuminati”. Non dobbiamo portare una nostra luce, solo restare accesi, abbracciare stretti il Vangelo e il Maestro per ricevere da lui luce e pace. Nelle tenebre fitte del dolore diventiamo capaci di comunicare luce, non la nostra ma quella del Maestro. Il cristiano diviene, come Bartimeo, colui che grida che Gesù, il Figlio di Davide, lo ha guarito, incurante dei rimproveri di chi gli sta intorno. Il cristiano racconta, narra, le opere di guarigione interiore che ha avuto, attento più a testimoniare la straordinaria generosità di Cristo che a soffermarsi sulle proprie povertà. Il cristiano è attento alle mille cecità, ai mille mendicanti di senso e di felicità che incontra sulla strada. Il tempo è gravido e, come Gesù, sentiamo compassione della folla che vaga come pecore senza pastore. Nella nostra povertà, nelle nostre debolezze, popolo di riconciliati, non di professionisti del sacro, raccontiamo, mettendoci in gioco, dell’incontro che segna la nostra vita. Solo così Gesù arriverà a scaldare i cuori di altra gente. Non bastano e non devono bastare i preti, a servizio della comunità, certo, ma non detentori dell’annuncio. No: nelle fabbriche, nei bar, nelle discoteche, nelle scuole, nei condomini, lì dove la gente vive, soffre, lavora, discute, ama, lì deve esserci un cristiano che illumina con la sua presenza. Lì può esserci un cristiano che con i suoi gesti smonta la falsa idea di un Dio noioso e rompiscatole che purtroppo abita la coscienza di molti battezzati, per lasciare spazio alla seducente immagine del Dio di Gesù Cristo, Padre ricco di tenerezza e di perdono. La Chiesa italiana, tutta intera la Chiesa, può e deve recuperare l’essenziale dell’annuncio, senza salire sulle barricate, ma dicendo ancora all’uomo mendicante di bene, di senso, di felicità: “Coraggio, alzati, il Signore ti chiama!”. i Lettori scrivono... RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI Anche questo era Pio IX S iamo stati invitati a benedire i locali di un futuro complesso turistico in fase di progressivo completamento nella zona fra Castiglioni e Avacelli, adiacente all’ambiente “Le Betulle” che meriterebbe una visita per l’ottima organizzazione turistico-alberghiera. Il complesso è stato acquistato – tanto anni fa – dal dr.Pellegrini, italo-americano, lontano discendente di san Gabriele dell’Addolorata. In futuro, il complesso dovrebbe ospitare americani e italo-americani in visita in Italia, come punto di convergenza per raggiungere con facilità le città italiane più in vista. Nel complesso esiste anche una cappella, nella quale abbia- mo ammirato l’immagine di Pio IX, con la scritta: “Vinay dipinse dal vero” (riprodotta qui a fianco) che ci mostra un Papa giovane, sorridente, bonario, aperto… proprio come lo era il nostro grande Concittadino. Anticamente, il complesso apparteneva al Papa Annibale Della Genga: Leone XII (1760-1829), celebre per un Anno Santo (1825), nel quale – secondo le “Memorie” di Massimo d’Azeglio – “Roma era stata trasformata per dodici mesi in un grande stabilimento di esercizi spirituali… Non teatri, non feste, non balli; invece prediche, missioni, processioni, funzioni”, con mezzo milione di pellegrini… soltanto, per cui il Papa stesso ebbe a lamentarsi. Il solito Pasquino – alla sua morte – scrisse l’epitaffio: “Qui Della Genga giace – per sua e nostra pace”. Nella foto: l’immagine giovanile di Pio IX Il Museo e la biblioteca, con annessa visione della rassegna stampa di Pio IX al Palazzo Mastai, sono aperti dal lunedì al sabato : ore 9 – 12, 16,00 – 18,00 (tel. 07160649). Il DVD su Pio IX si può avere presso il Museo Pio IX, oppure in Curia presso la segretaria Lea, a offerta minima di euro 5. E’ in visione la rassegna-stampa sulla beatificazione del Pontefice. 15 MONTERADO Pesca di beneficenza per l’Oratorio nell’ambito della tradizionale Festa dei sciughi di sabato 10 e domenica 11 ottobre, ottimamente riuscita. La pesca è stata organizzata da Angela, Ivana, Luana, Mariangela, Marinella, Mara, Novella, Stefania, ottenendo risultati molto positivi. Hanno contribuito, con ricchi premi, le seguenti Aziende: in primis, la generosa Valli Zabban con il primo premio di un televisore; seguono le Ditte: Brocchini Floriano, Valce, Rossi Giancarlo, Katia (pasta fresca), Cini Giuseppe (edicola-libreria), Bar Gramsci (di Francesco), Cityper, Emporio Luiss, Tamoil, Nuvole, Marinella e Giovanna. Si ringraziano, inoltre, tutti i privati, che – in un modo o in un altro hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa. L’oratorio con i suoi ambienti, la pista polivalente – delizia dei ragazzi e ragazze nei tempi liberi -, la palestra, sempre in movimento per tutti, è il centro ricreativosociale che è punto di riferimento per tutti, sotto l’occhio vigile del “maestro” Lamberto. Purtroppo ha bisogno di continui adeguamenti che richiedono impegni finanziari consistenti. Dobbiamo però affermare che i contributi avuti con generosità e apertura al sociale dalle Banche di Credito Cooperativo di Corinaldo, dalla Banca delle Marche e dalla Banca di Credito Cooperativo Suasa ci hanno notevolmente aiutato a risolvere in buona parte i problemi. Adesso siamo nell’urgente necessità di rifare i pavimenti (“vecchi” di circa 40 anni!), per cui speriamo che la generosità non solo non venga meno, ma aumenti perché il “preventivo” è assai pesante! IL PRIMO ANNO DI VALENTINA E’ già passato un anno da quando ho fatto capolino in questo mondo fatto di luci, colori e suoni. Nel breve arco di un anno ho conosciuto tanta gente che oltre al mio babbo e alla mia mamma nutrono per me profondo amore. Anche se ancora piccola, sento la necessità di ringraziarli tutti per le attenzioni e le coccole che riempiono la mia vita. Quindi un grazie di cuore e un bacione vanno: al medico di famiglia dott.Claudio Pettinari; agli ex insegnanti del mio babbo, nonché amici: Nevio Catalani e Pandolfi Giuseppe; a un grande amico e uomo di altissima bontà: Badioli Leonardo, che con forza e immensa fede sta affrontando questo difficile momento; all’architetto Sartini Tonino che ha progettato la mia bellissima casa grazie alla sua grande professionalità; ai cari nonni Maria, Franco, Fiorella e Renato che dal cielo mi protegge; agli zii Angelo, Fabrizio, Cinzia, Silvia e Andrea; a tutti gli amici. E in fine, ma non per importanza, a babbo Luca e mamma Monica che mi adorano e ai quali auguro di continuare ad essere sempre così felici e innamorati. Valentina GUENCI, CAMPIONE EUROPEO Dopo il titolo mondiale di maratona, Mauro Guenci fa suo anche il titolo europeo lasciando tutti dietro con un distacco di due minuti. Il circuito ricavato nella pista dell’aeroporto di Rijeka in Croazia, misurava tre chilometri ed era interamente pianeggiante, ma molto duro, data la grana utilizzata per la realizzazione degli asfalti negli aeroporti. Sin dalla partenza alte velocità. In testa subito la nazionale tedesca e quella svizzera. Già dal primo giro Mauro Guenci che per l’occasione rappresentava l’Italia, ha mantenuto la posizione avanzata per non rischiare cadute e fughe varie. Si susseguivano gli allunghi, sempre prontamente vanificati dal senigalliese. A trenta chilometri dalla conclusione, la fuga solitaria con il oprimo distacco sui secondi che ha raggiunto il minuto. I vari tentativi di ripresa degli avversari sono stati vani. A meno di tre giri dalla fine (9 chilometri), il distacco dagli inseguitori è salito a due minuti e così è rimasto fino alla conclusione. Settimanale della Diocesi di Senigallia Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132 P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An) www.vocemisena.it [email protected] Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi, Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. - Imola (www.galeati.it) Abbonamento annuo ordinario: € 35 da versare sul cc.postale n. 10514602 Tiratura: 4000 copie Associato alla Fisc - Federazione italiana settimanali cattolici La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 250.