numero doppio LUGLIO/AGOSTO 2011 – OshoTimes + Nel mondo ma non del mondo € 19,00 Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abbon. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Varese 180 IL TIRO CON L’ARCO kyudo: zen in azione ALLE ORIGINI DEL FIUME meditazione nella natura www.osho.com la fragranza, la visione momenti di luce con osho paese, ogni società, ha una struttura differente, che va molto in profondità, tanto in profondità che arrivi a credere che sia la tua natura. E nessuno ti insegna a scavare dentro di te. L’intera società ti insegna che quello sei tu! È tutto un condizionamento. L’essenza del lavoro spirituale consiste nel tentativo di decondizionarti. Se riesci a vedere te stesso, anche solo per pochi istanti, come assolutamente incondizionato, nella tua vera natura, non ti sentirai mai in trappola. Solo allora potrai usare il condizionamento: devi muoverti all’interno della società, ma sempre sapendo che tu sei oltre tutto questo. Allora nulla può disturbarti. È solo un gioco... bisogna seguire le regole, ma non esserne identificati. Osho OGNI 2 OSHO TIMES ella tradizione orientale è l’immagine più usata per rappresentare qualcosa che è nel mondo pur senza essere del mondo! Dice Osho: Si può vivere come un fiore di loto in uno stagno: essere nell’acqua e nello stesso tempo non esserne toccato. Il mio messaggio ai miei discepoli è: siate nel mondo e nello stesso tempo siatene al di là. Siate nel mondo, coinvolti totalmente, e allo stesso tempo non siatene assolutamente parte. Quando si attua questo paradosso, ci si realizza. Io non ti insegno a lasciare il mondo, ti insegno a vivere nel mondo, ma non lasciare che il mondo viva in te... questa è l’unica possibilità, se vogliamo che il mondo intero abbia un assaggio della meditazione! Questo splendido fiore “dai mille petali” che raggiunge una bellezza e una purezza di sicuro trascendentali, pur crescendo in acque stagnanti e per nulla limpide – o anche semplicemente pulite! – è l’esempio perfetto che anche dal fango può nascere un fiore, come dice il poeta. La dimostrazione di qualcosa che mentre si nutre, prende la sua forza vitale, da qualcosa di estremamente terreno, “sporco” persino, riesce a raggiungere livelli di bellezza e di forza, potenza, che si dimostrano trascendenti rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare dalla realtà. Ancora ricordo la bellezza, e la profonda meraviglia, di vedere, nello stagno di Osho Teerth, al Meditation Resort di Pune, grandi uccelli acquatici camminare senza bagnarsi sulle larghe foglie della pianta del loto (Nelumbo nucifera). L’ho preso come un chiaro esempio di come si possa essere nel “mondo”, nella realtà materiale di tutti i giorni... senza essere costretti a mettere le zampe a mollo! Senza cader preda delle identificazioni, mantenendo una “giusta” distanza... camminando un poco al di sopra della quotidianità, N COME UN FIORE DI LOTO dela “mondanità”, ma senza disdegnarla, anzi godendone! Al di sopra del fango, al di sopra dello sporco, al di sopra delle identificazioni, al di sopra delle piccinerie che possiamo essere costretti magari ad accomodare, in qualche modo, ma sempre tenendo ben presente che non siamo noi... la giusta distanza insomma! La giusta disidentificazione: noi siamo altro! EDITORIALE Ce lo ricorda Osho in continuazione: siamo dei buddha ancora addormentati, dei semi non ancora germogliati... E ce lo ricordano gli spazi di cui facciamo esperienza in meditazione e che non vogliono rimanere un capitolo a sé, una “spiritualità” avulsa dal resto della nostra vita, ma hanno il preciso valore di fornirci una chiarezza e una forza da riportare nella vita di tutti i giorni, per permetterci, appunto, di funzionare all’interno della società pur senza essere costretti a una appartenenza. Nel mondo ma non del mondo è anche il titolo del libro inedito di Osho che offriamo ai nostri abbonati insieme a questo numero doppio della rivista. Si tratta di risposte a domande di discepoli in un momento molto particolare: subito dopo la fine dell’esperimento di Rajneeshpuram, in Oregon, USA, dove si era creata una città, una comune, una società, di soli meditatori, isolata in un certo senso dal resto del mondo. Voleva essere un modello e un esempio di come si potesse vivere nel rispetto di se stessi, della natura e degli altri, esaminando e rifiutando i condizionamenti inconsci che guidano la vita della maggior parte dell’umanità. Quando il governo americano, con l’inganno e nell’illegalità, finalmente riuscì ad eliminare questo corpo estraneo al suo interno, persone che volevano mettere in discussione il cristianesimo come valore portante (in God we trust sta scritto persino sui dollari!) e smascherare le contraddizioni dell’american way of life, migliaia di meditatori si trovarono costretti ad abbandonare questa “utopia”, sia fisicamente che come punto di riferimento: bisognava tornare nel mondo, nella vita di sempre. E proprio in questa situazione Osho intervenne spiegando il valore profondo, la lezione da trarre da questo “fallimento” del sogno di una piccola società che si presentasse come alternativa, indicando ancora una volta la singolarità del suo messaggio: non abbandonare il mondo per ritirarsi negli eremi dell’Himalaya, o in un qualche “monastero”, qualsiasi forma potesse avere di questi tempi. Non rinunciare alla società ma viverci, completamente immersi ma con la forza, la chiarezza e la leggerezza che la meditazione e il suo “lavoro” potevano fornire ai suoi discepoli così da non subire regole, abitudini, condizionamenti bensì di- ventare un elemento catalizzante di una trasformazione alchemica. Parole, quelle di Osho in questo libro, che non hanno perso nulla della loro attualità: anche oggi per ogni meditatore la sfida, la prova è essere nel mondo senza essere del mondo, un impegno costante, un lavoro continuo di attenzione e consapevolezza che diventa ancora più piacevole quando, e succede con frequenza sempre maggiore, si incontrano altre persone interessate a una vita che sia veramente più profonda, più ricca, più appagante. Il fiore di loto fiorisce da solo, certo, è unico... ma non ce n’è mai uno solo nello stesso stagno... basta guardarsi intorno! E a questo punto come non pensare ai grandi eventi di meditazione, occasioni d’esperienza e d’incontro... È ancora vivo il ricordo delle splendide giornate all’Osho Festival di Riccione l’aprile scorso, e c’è a breve la possibilità di ripetere l’esperienza, o anche provarla per la prima volta, a Meditando dall’8 al 10 luglio a Verbania, sul Lago Maggiore: un luogo e un modo incantevoli per ricaricarsi di energie dopo un anno di lavoro, un’occasione di specchiarsi in occhi resi ancora più splendenti dalla meditazione... un aiuto a sbocciare fra tanti altri fiori di loto! Detto questo, auguro a tutti i lettori delle buone vacanze, non solo per staccare dalla routine e svagarsi, ma che siano anche proficue come momento di crescita, che diano veramente qualcosa da portare a casa! L’Osho Times italiano torna col numero di settembre, dedicato alle eccellenze della visione di Osho, nei suoi aspetti più originali e “funzionali” ai fini di una trasformazione personale: ancora più del solito... un numero da non perdere. LUGLIO-AGOSTO 2011 3 sommario 06_ Zen in azione Kyudo: tiro con l’arco. di Abhijat 10_ Alle origini del fiume... Là dove il ghiacciaio si scioglie e l’acqua inizia a scorrerre Jagran ci racconta un’esperienza di meditazione da solo nella natura 14_ Le news 20_ L’oroscopo di luglio 21_ Un libro da vivere La vita è gioco 22_ La mia arroganza di fronte all’infinito l’inizio di una nuova esperienza di vita: il racconto di Asha 26_ L’oroscopo di agosto 27_ Una famiglia di monaci e samurai intervista a Kantu 29_ La vetrina delle novità times N.180 - LUGLIO/AGOSTO 2011 Il mensile dedicato allʼarte della meditazione Registrazione Tribunale di Varese n. 934 del 2.9.2008 Direttore Responsabile: Walter Volonté Sede legale, direzione, redazione e amministrazione: Associazione Oshoba, Via Morazzone 5, 21049 Tradate tel/fax 0331 810042 Stampato presso: C.S.R. Via di Petralata 157, Roma Grafica: Shola Carletti www.sholacarletti.com Arretrati su: www.oshoba.it Pubblicità: tel 0331 841952 Consulenze grafiche e fotografiche: Paolo Greco Per i testi di Osho salvo specifiche al piede dei singoli brani: prima pubblicazione Copyright © 1953 Osho International Foundation. Copyright © tutte le revisioni 1953-2011 Osho International Foundation. Tutti i diritti riservati. Foto: ove non diversamente indicato sono per gentile concessione di Osho International Foundation. L’editore si dichiara disponibile a regolare eventuali spettanze per quelle immagini e testi di cui non sia stato possibile reperire la fonte. Alcuni articoli sono traduzioni dall’edizione in inglese. Osho, Osho Signature, Osho Dynamic Meditation, Osho Kundalini Meditation, Osho Nataraj Meditation, Osho Nadabrahma Meditation, Osho Gourishankar Meditation, Osho Mandala Meditation, Osho Whirling Meditation, Osho Mystic Rose, Osho Born Again and Osho No-Mind, sono marchi registrati o marchi di proprietà della Osho International Foundation, usati con il suo permesso. Osho Times (O.T.) accetta materiali per la pubblicazione inclusi idee, articoli, design, illustrazioni, artwork o fotografie. Chi presenta il suddetto materiale garantisce automaticamente il permesso di pubblicazione senza alcun diritto di restituzione o remunerazione da parte dell’O.T., dei suoi agenti o delegati. L’O.T. non è responsabile per le informazioni contenute nelle inserzioni pubblicitarie, di cui rispondono gli inserzionisti stessi. Diritti umani: una rivoluzione crescente richiesta di riforme democratiche che si sta espandendo tra Medio Oriente e Nord Africa, accompagnata dalla diffusione di massa dei network sociali su internet, ha scatenato una vera e propria rivoluzione nell’ambito dei diritti umani che potrebbe portare a una grande trasformazione dalla portata storica. Questo il parere ufficiale di Amnesty International. “La gente rifiuta la paura,” come hanno dimostrato i movimenti politici spontanei che hanno rovesciato regimi repressivi in Tunisia ed Egitto e i governi autoritari in Libia, Yemen, Bahrain e Siria che sono stati sfidati da proteste di massa e guerriglie metropolitane. “Era dai tempi della Guerra Fredda che i governi repressivi non venivano sfidati così,” dichiara il segretario generale di AI, Salil Shetty. Nel suo annuale rapporto sui diritti umani pubblicato alla vigilia del 28 maggio scorso, giorno in cui cade il cinquantenario del movimento, l’organizzazione ha affermato che molte persone coraggiose, guidate principalmente da giovani, si stanno ribellando e non rinunciano ad affermare la loro verità a dispetto di proiettili, botte, gas lacrimogeni e carrarmati. Questo coraggio, unito alle nuove tecnologie che aiutano gli attivisti a esporre e smascherare le repressioni governative della libertà di parola e delle manifestazioni pacifiche sta mandando ai governi un messaggio molto chiaro: hanno i giorni contati! “Il malcontento serpeggia dalla Cina allo Azerbaijan allo Zimbawe all’Iran, anche se quei governi stanno cercando di prevenire le rivoluzioni accadute in altre zone del mondo,” continua il resoconto. La Il rapporto ha messo in evidenza, oltre alle statistiche di repressione, tortura e altri temi tipici di Amnesty International, come le situazioni governative si stiano deteriorando in molte zone del mondo, accanto a molti segni positivi di progresso: il costante retrocedere della pena di morte, il miglioramento di molti servizi medici e anche, in America Latina, i processi e le inchieste giudiziarie nei confronti di molti colpevoli, durante passati regimi autoritari, di crimini contro l’umanità. Ma l’enfasi del rapporto sta proprio nella potenza dei nuovi modi di comunicazione e accesso all’informazione attraverso internet, come i social network, che stanno dando vita e energia a nuove forme di attivismo che i governi fanno fatica a “Il più grande e bruciante desiderio dell’uomo è la libertà. L’uomo è un desiderio bruciante di libertà. La libertà è il nucleo essenziale e profondo della consapevolezza umana…” 1 OSSERVATORIO Marga da un articolo di Thalif Deen, www.commondreams.com “ Non provo alcun interesse per nessuna società ideale. Per favore, lasciate andare quel sogno. Ha creato già abbastanza incubi nel mondo. Ricordate: niente può accadere ora politicamente. La politica è morta. Qualsiasi cosa votiate, destra o sinistra, fatelo senza illusioni. È necessario rinunciare all’idea che un sistema qualsiasi possa salvarti. Nessun sistema può farlo… comunismo, fascismo, gandhismo… nessuna società può salvarvi e nessuna società può essere la società ideale. E non esistono salvatori, Cristo, Krishna o Rama. Dovete solo lasciare andare quell’assurdità che vi portate dietro della colpa e dell’essere peccatori… Mettete tutta la vostra energia nella celebrazione, nella danza. E a quel punto siete ideali, qui e ora, non dovete diventarlo. L’ideologia, in quanto tale, ha perso la sua verità, anzi non ce l’ha mai avuta. E il potere di persuasione se n’è andato anche lui. Viviamo nell’era della libertà assoluta. Siamo cresciuti, l’umanità non è più infantile, è maturata. Viviamo in un momento molto socratico, perché la gente si sta ponendo tutte le domande importanti della vita. Non perdete tempo a desiderare qualche idea, ideale, di perfezione nel futuro… lasciate andare ogni ideale e vivete quieora…3 TESTI DI OSHO TRATTI DA: ” 1. Il libro della saggezza, Edizioni del Cigno 2. The Great Pilgrimage from Here to Here #15 3. Il sutra del cuore, Edizioni del Cigno OSSERVATORIO TERRA controllare, nonostante i tentativi di bloccare l’accesso a internet o eliminare le reti telefoniche cellulari. Phyllis Bennis, che si occupa di studi sociali all’IPS di Washington, sostiene che questa è un’opportunità senza precedenti per il movimento dei diritti umani e potrebbe portare a una trasformazione durevole in Medio Oriente, grazie all’azione, al coraggio e alla creatività della società civile che si serve di questi mezzi. Shetty, segretario generale di AI, sostiene che i governi hanno sottovalutato il desiderio bruciante della gente di tutto il mondo di libertà e giustizia… Forse che sia davvero giunto il momento in cui i governi iniziano a scomparire per lasciare il posto a una gestione personale e consapevole del potere sociale e politico? Quel che è certo è che un caos mondiale così non ha precedenti e che non sarà possibile una trasformazione di massa senza grandi sconvolgimenti… e se per la prima volta nella storia il cambiamento accadesse non a fil di spada, ma a fil di telefono e cavo internet? LUGLIO-AGOSTO 2011 5 ZEN IN AZIONE Kyudo: il tiro con l’arco di Abhijat ABHIJAT è un avvocato tedesco, di origine iraniana, che da molto tempo visita regolarmente tutti gli inverni l’Osho Meditation Resort di Pune. Una delle cose in cui si applica durante i sui soggiorni è la pratica, e l’insegnamento, del tiro con l’arco Zen. Di questa sua “passione” dice molto semplicemente: “Quando si pratica il tiro con l’arco Zen per molti anni, la capacità di essere presenti e di rilassarsi viene addestrata, aumentando la percezione e le sensazioni corporee. La pratica ha un’influenza molto positiva sulla postura, sull’equilibrio e sulla coordinazione dei movimenti”. 6 OSHO TIMES CENTRATURA LA FRECCIA COLPISCE IL BERSAGLIO. MI INCHINO A ME STESSO. (detto Zen) Ho iniziato a imparare l’arte del tiro con l’arco Zen più di 10 anni fa nell’Osho International Meditation Resort di Pune, in India. Da sempre interessato alle arti Zen, finalmente ebbi l’opportunità di averne un’esperienza diretta. Allora come oggi le lezioni si tenevano con regolarità diversi giorni alla settimana. Una mattina partecipai a una di queste e da lì tutto cominciò: la mia esperienza – che presto sarebbe diventata passione – con il tiro con l’arco giapponese. Ecco alcune mie riflessioni a riguardo… Il termine giapponese per indicare il tiro con l’arco Zen è Kyudo, che significa la “Via dell’arco”. Il Kyudo ha ricevuto una certa attenzione in Occidente grazie al libro di Eugen Herrigel Lo Zen e il tiro con l’arco, pubblicato nel 1948. Herrigel era un professore di filosofia tedesco che, negli anni ‘20, insegnò per 5 anni in un’università giapponese; durante quel periodo prese lezioni di tiro con l’arco da un rinomato insegnante, il maestro Awa. TUTTO DIVENTA UNA VIA I giapponesi appongono il suffisso “do” ai nomi delle arti Zen. È una parola importante, corrispondente al cinese tao. In italiano (e in inglese) non c’è un termine corrispondente, forse perché non esiste un concetto analogo nella cultura occidentale. Do di solito viene tradotto come “Via” e connota il sentiero o la strada verso il risveglio spirituale. Tutte le arti Zen possono essere considerate strade, sentieri, in questo senso, e non si limitano alle arti marziali: Kyudo è la Via dell’arco; Kendo è la Via della spada; Karate-do è la Via del pugno vuoto; Shodo è la Via della scrittura (l’arte della calligrafia “spirituale”); Lai-do è la Via dell’arte di estrarre la spada e Chado è la Via del tè (la Cerimonia del tè). Sono tutte espressioni dello Zen in campi diversi – le arti marziali, la letteratura e persino attività domestiche come il servire il tè o la disposizione dei fiori – e diventano “vie” quando la pratica non è volta al risultato immediato, ma ha l’intento di purificare, calmare e centrare l’apparato psicofisico, per ottenere un certo grado di realizzazione Zen ed esprimerla. I confuciani credono addirittura che il vero carattere di una persona possa essere determinato dal modo in cui tira con l’arco. Molti lettori si chiederanno cosa abbiano a che fare l’arco e le frecce con lo Zen… come qualcosa di così mondano possa essere seriamente elevato a esperienza spirituale e contemplato come Via. Per arrivare a concepire il Kyudo come un’arte autenticamente spirituale, è necessario avvicinarsi come a un microcosmo della vita. OTTO PASSI Nella pratica del tiro con l’arco Zen ci si esercita spesso col makiwara, un bersaglio fatto di paglia legata stretta a formare una grossa fascina. Si tira da una distanza di poco superiore ai 2 metri, a differenza di ciò che accade per il vero bersaglio, il mato, fatto di carta, che si trova a una distanza di 28 metri. Nell’addestramento tradizionale gli studenti possono passare anni e anni tirando al makiwara prima di essere autorizzati a tirare al mato. Proprio perché il tiro è a distanza così ravvicinata, il makiwara offre allo studente la possibilità di esercitarsi con i fondamenti dell’arte senza essere distratto dalla preoccupazione di colpire il bersaglio. L’addestramento di Kyudo, sia al makiwara che al mato, consiste nell’apprendere una procedura formalizzata per tirare frecce, definita hassetsu, otto passi o stadi. Esistono delle variazioni nei gesti che precedono l’hassetsu, in relazione al grado di formalità dell’occasione, ma lo studente, nel corso degli anni, pratica gli otto stadi in modo ripetitivo e invariato. L’hassetsu è una serie di tecniche che rappresentano la migliore approssimazione possibile al modo naturale e corretto di lanciare una freccia, ma queste tecniche possono condurre lo studente solo fino a un certo punto, alla fine dovrà arrivare a vedere i principi che sottendono alle tecniche da solo. Ciò può accadere soltanto grazie a un’infinita ripetizione degli otto passi del Kyudo e porta a una più profonda comprensione del detto giapponese hyakuren jitoku: “Migliaia di ripetizioni e la perfezione emerge dal proprio autentico sé”. COORDINAZIONE Alla vista del grande arco giapponese, si potrebbe pensare che gli uomini, dotati di maggiore forza fisica, abbiano un vantaggio rispetto alle donne, ma, al contrario, proprio perché tendono a usare meno la forza bruta, le donne trovano più facile maneggiare un arco giapponese in modo corretto. Il Kyudo non è basato sulla forza muscolare, ma su una sensibile coordinazione dei movimenti. E non ci sono limiti di età. In Giappone non è insolito che qualcuno inizi a praticarla dopo essere andato in pensione. In tutti i dojo (palestra per le arti marziali, il termine originale in sanscrito era bodhimandala, “luogo di illuminazione”) troverai molti regolari tiratori che hanno settanta o addirittura ottant’anni! Il tiro con l’arco Zen è un esercizio 8 OSHO TIMES piuttosto “introverso”, privo di un’azione esteriore particolarmente spettacolare. Il praticante affronta una profonda sfida con se stesso e ogni freccia gli rivelerà lo stato in cui si trova veramente in quell’istante… è quasi impossibile simulare o nascondere gli stati interiori . Quindi per un sincero ricercatore il tiro con l’arco può diventare una meravigliosa esperienza di Zen in azione. LA FRECCIA E IL BERSAGLIO Se si esegue la forma senza errori si colpisce il bersaglio. Prendere la mira nel senso comune del termine non è necessario, è l’esecuzione corretta della tecnica che porta a colpire il bersaglio. Ma non si può rigirare questa frase e dire che quando la freccia colpisce il bersaglio la tecnica è corretta: è possibile colpire il bersaglio anche a dispetto di errori nella forma, quando gli errori vengono compensati con altri errori. Nello Zen colpire il bersaglio non ha alcun valore in sé se la forma non è corretta e cioè se il movimento e la postura del tiratore non rispettano la struttura richiesta. LʼARCO L’arco giapponese è asimmetrico. La presa non è a metà dell’arco come potrebbe sembrare naturale, ma più verso il basso. La presa divide l’arco in due parti diverse tra loro, la più grossa verso l’alto e la più piccola verso il basso; vengono comunemente chiamate la parte yin e la parte yang, o la parte femminile e la parte maschile. Questa divisione asimmetrica dà all’arco una particolare forma estetica che si percepisce specialmente quando l’arco è completamente teso. Per quanto sorprendente possa essere, la cerimonia del tè e il tai-chi/chikung hanno molto in comune con il tiro con l’arco. Le forme dei movimenti sono diverse, ma i principi fisici e psicologici della pratica sono gli stessi. L’idea di insegnare un’arte attraverso una serie standardizzata di tecniche si trova in tutte le “vie” dello Zen. Nel Kyudo ce ne sono relativamente poche e in questo senso è simile alla cerimonia del tè che comporta la pratica ripetitiva del semplice rituale di preparare e bere il tè. Apportare variazioni a queste tecniche non è affatto incoraggiato e anzi riscuoterebbe probabilmente il disappunto dell’insegnante. Una tale acritica accettazione e pratica di tecniche standardizzate è difficile per molti occidentali, che sono abituati a mettere in discussione e modificare ciò che viene loro insegnato per ritagliarlo ai loro bisogni. RIPETIZIONE DELLA FORMA Sul significato e il valore della forma, cito il mio insegnante di tai-chi e chikung, Yogendra: “Senza il fondamento di una forma si lotterebbe senza fine per trovare ciò che funziona. Con la forma il lavoro di base è già fatto. Questo accade in gran parte delle discipline, dall’arte, alla musica, agli sport e alla meditazione. Le forme si imparano attraverso la ripetizione che è il lavoro di base per la centratura. La centratura serve a calmare la mente. Dicono che l’insegnante insegna la forma e che la forma, una volta imparata, insegnerà allo studente i meccanismi interiori dell’arte. La forma porta il corpo al giusto allineamento, perso nel corso delle attività quotidiane. Un corpo allineato diventa più sano a tutti i livelli. Quando, dopo anni o decenni di pratica la struttura è corretta, le dinamiche interiori cominciano a funzionare: il corpo, l’energia del corpo, inizia a impossessarsi dei movimenti e il praticante diventa sempre di più un osservatore”. CENTRATURA LʼATTIMO È UNICO C’è un detto che mette in evidenza il ruolo del giusto stato mentale nel tiro con l’arco Zen: in giapponese è issha zetsumei. Issha vuol dire un colpo, un tiro, come quando si tira una freccia. Zetsumei significa esalare l’ultimo respiro o espirare. Per questo spesso nel tiro con l’arco Zen si usa l’espressione “una freccia, una vita”. Come disse un insegnante: “Ogni freccia è definitiva e decisiva come ogni istante è l’ultimo, il supremo”. Il tempo non può essere ricatturato, quando il momento se n’è andato non può essere ripetuto. Nello Zen è rico- nosciuto che non ci sono seconde possibilità nella vita. Ci si impegna a prestare piena attenzione a ogni istante, a ogni attività, non importa quanto poco importante possa sembrare. Ci si dovrebbe immergere pienamente in ogni attività, come se fosse l’unica sulla Terra. Nel tiro con l’arco significa essere presenti a ogni freccia, così come se fosse l’unica che il praticante mai tirerà. Un vero colpo da maestro nel Kyudo è la via verso la verità. Per la maggior parte della gente questo prende la forma dell’ovvio: equiparano l’auten- tica arte di tirare una freccia alla precisione. La precisione è naturalmente importante, così come l’abilità di colpire il centro del bersaglio è fondamentale in ogni forma di tiro con l’arco, ma il Kyudo fa una distinzione tra un tiro puramente frutto di abilità e un tiro che sia corretto e con il giusto stato mentale. La differenza sta nel come il bersaglio è stato centrato. Nello Zen il tiratore cerca di sviluppare il più alto livello, che è chiamato zaiteki, dove il bersaglio non è né un obiettivo né un “avversario”, anzi, viene visto come un onesto riflesso di sé. Invece di focalizzarsi sul bersaglio, il tiratore zaiteki si concentra sulla qualità dei suoi pensieri e delle sue azioni, sapendo che se diventano puri e calmi il suo corpo correggerà se stesso naturalmente e il tiro sarà autentico. Il corpo dell’arciere resta completamente rilassato, ma non è mai fiacco. Sempre allerta, il suo spirito si protende in avanti, incanalato dentro e oltre l’estremità di arco e frecce che diventano una naturale estensione del suo corpo. In questo stato si può dire che la freccia esiste nel bersaglio prima ancora di essere scoccata. Non c’è distanza tra l’uomo e il bersaglio, uomo e uomo, uomo e universo, sono tutti in perfetta armonia. SODDISFAZIONE C’è una frase giapponese, “Hyakuren Jitoku”, che vuol dire più o meno “Mille ripetizioni, e dal proprio vero essere nasce la perfezione”. Come dice un maestro di tiro con l’arco Zen: “Per fare una buona spada bisogna riscaldarla, batterla e affilarla ripetutamente e questo richiede un’immensa disciplina in condizioni di ordine e controllo. Se si instilla questo genere di disciplina in un ripetitivo, innovativo e osservante addestramento di tiro con l’arco, si diventerà capaci di assaporare la soddisfazione del proprio sforzo dentro di sé”. LUGLIO-AGOSTO 2011 9 Là dove il ghiacciaio si scioglie e l’acqua inizia a scorrere Jagran ci racconta un’esperienza di meditazione da solo nella natura ALLE ORIGINI DEL FIUME... OTI: L’estate scorsa hai passato alcune settimane in montagna, a meditare, da solo. Come è nata questa idea? JAGRAN: L’idea in realtà è nata da un fallimento: avevo programmato di guidare una Mystic Rose a luglio nell’isola di Corfù, ma sfortunatamente non è successa... Ci avevo messo tutta la mia energia e a quel punto mi sono detto: se nessuno vuol fare la Mystic Rose con me, vado in montagna e la faccio da solo! Ho deciso di concedermi questa sfida con me stesso e vedere se riuscivo a completare 21 gg di meditazione da solo. Ma dove? Ho deciso di andare in alta montagna, al fresco... a Milano c’era un caldo terribile! Ho scelto la Val Sesia, in Piemonte, perché sono cresciuto là, e sono andato ad Alagna dove c’è il Parco nazionale dell’Alta Valsesia: bellissimo, meraviglioso, veramente incontaminato ai piedi del ghiacciaio del Monte Rosa. Ci sono 10 OSHO TIMES tanti sentieri, piste e vari rifugi, tra cui anche il rifugio Regina Margherita che si trova a più di 4500 mt, è il rifugio più alto d’Europa. Sono andato su per un sentiero che porta al rifugio “Pastore” e mi sono addentrato nel bosco vicino a un altro rifugio che era chiuso. Mi sono fermato in una radura di questo bosco... ero proprio di fronte al Monte Rosa. È lì che ho deciso di mettere il campo per i miei 21 gg di meditazione. Era un posto che conoscevo fin da bambino: avevo tanti ricordi legati a quel luogo. OTI: Eri in contatto con altre persone o eri completamente isolato? JAGRAN: Ero da solo; ho preso il mio zaino con la tenda e con tutto quello che mi serviva; per arrivare lassù ho camminato per un paio d’ore, poi ho montato il mio campo base... ed ero isolato dal mondo. Non avevo telefono, computer, non c’era niente, ero proprio da solo. Con me c’era solo il ghiacciaio e il fiume che nasceva proprio di fronte a me... e poi cervi, daini, caprioli, marmotte. OTI: Come ti sei organizzato per il cibo? JAGRAN: Ho deciso di fare un’esperienza ancora più estrema; non volevo scendere tutti i giorni per mangiare e così, un po’ anche per risparmiare, ho deciso di darmi delle scadenze e in 21 gg mi sono concesso sette pasti: mangiavo solo una volta ogni tre giorni! Quindi ero là da solo e non facevo niente: non facevo le meditazioni attive o qualsiasi altra cosa, non camminavo neanche molto, stavo in zona senza andare su e giù, non facevo camminate di ore, solo passeggiate brevi sui sentieri e nel bosco. Questa era la mia attività giornaliera e ogni tre giorni andavo al rifugio Pastore, venti minuti circa di discesa, per mangiare. MEDITAZIONE Anche quella era una bellissima meditazione, perchè dopo tre giorni che non mangi il pasto te lo godi in maniera completamente differente. OTI: E intanto seguivi a modo tuo la struttura della Mystic Rose. Come ti sei organizzato? JAGRAN: Mi sono scelto degli orari particolari. Lungo il sentiero ogni tanto passava della gente per cui ho scelto un orario in cui nessuno passava da lì, tra le 5 e le 8 di sera; puntavo la sveglia per definire la durata e seguivo la tecnica per le classiche tre ore al giorno... mi son successe tante cose, tantissime. Durante la risata, ad esempio, avevo montato un’amaca tra gli alberi e passavo le tre ore lì e mi sono accorto che mentre ridevo l’albero rideva con me: il tronco rimaneva fermo ma le foglie ridevano con la mia stessa vibrazione... e questo mi faceva ridere ancora di più; tutte le volte che guardavo l’albero non riuscivo a smettere di ridere era una roba bestiale, bellissima! Mi sono divertito tantissimo per questo, mi sentivo proprio in contatto con la natura. Comunque durante la settimana della risata sono affiorate tante paure; se la risata viene dalla pancia, se riesci a raggiungere il tuo ombelico, tante cose si muovono dal profondo: rabbia, paura... Rabbia tanta, per nessun motivo; con la paura ho notato, dopo un po’, che stavo affrontando la paura del buio. Ero in montagna, a 2000 mt, distante da tutto, senza telefono, senza nessuna connessione con la civiltà, senza elettricità ed ero al buio dentro la tenda! Mi sono accorto che appena finivo le mie tre ore di meditazione, già alle 8,30 andavo dentro la tenda, mi rintanavo proprio come gli animali ed era tremendo: avevo paura di andare fuori! Per cui un giorno mi sono forzato e mi sono detto: “Stanotte finché non vedo le stelle rimango fuori, sull’amaca”; mi sono coperto bene perché faceva freddo – era anche umido per la vicinanza del ghiacciaio e del fiume – c’era anche molto vento e qualche volta pioveva durante il giorno per cui non era una situazione molto facile. Quella notte sono rimasto lì sull’amaca ad ascoltare la notte... con il terrore nel cuore. Avevo una torcia in mano che cercavo di non accendere, mi dicevo no, non voglio usarla e cercavo di ricordarmi la natura che avevo di fronte, man mano che la luce diminuiva, cercavo di vedere nella penombra e quando il buio è diventato totale – non c’era neanche la luna per cui era proprio buio – io ero nel terrore totale. Una paura pazzesca e a un certo punto qualcosa mi si è posato sul naso. Ho lanciato un urlo che mi avranno sentito anche in valle e ho subito acceso la torcia per vedere la causa di quel tocco... e ho visto una farfallina notturna, piccola! Poi ho riso per un’ora intera e in quella risata si è dissolta la mia paura e ho scoperto che il buio era mio amico: conoscevo ogni foglia, ogni albero, “parlavo” con loro, ma senza aver bisogno di parole. Ero in contatto con la natura tutto il giorno, completamente immerso nel bosco. Bellissimo! OTI: E cosa è successo durante la settimana del pianto? JAGRAN: Sono affiorate altre paure: il pianto ha scatenato in me una marea di ricordi e qualcosa di ancora più profondo... ma le lacrime hanno lavato tutto: la cosa importante è liberarsi dai condizionamenti, dal senso di colpa che ci portiamo dietro... certo ci vuole coraggio per andare a vedere queste cose, però possono cambiare il corso della tua vita. Oggi non mi sento così oppresso da questo peso, mi sento più leggero come se mi fossi liberato da un bel bagaglio. Non ho mai incontrato così tanta paura come in questa esperienza. Forse tutte queste paure e questo senso di colpa le ho scovate proprio lì e forse ho chiuso un cerchio così. Questa esperienza da solo in montagna mi ha LA MYSTIC ROSE È la più famosa delle terapie meditative messe a punto da Osho verso la fine degli anni ‘80. È un processo di tre settimane durante il quale si attraversano tre stadi: la prima settimana ci si immerge nella risata, la seconda nel pianto e la terza in uno stato di pura osservazione, la fase del Watcher on the Hill (l’osservatore dalla collina). Risata, pianto e osservazione durano tre ore al giorno. Prima di avventurarsi in esperienze solitarie è consigliabile fare la Mystic Rose in gruppo per alcune volte, Jagran ne ha fatte almeno una decina! Al Meditation Resort di Pune viene offerta tutti i mesi e tenuta in Chuang Tzu, luogo di meditazione dove vengono conservate le ceneri di Osho. È possibile partecipare alla Mystic Rose anche in alcuni centri di meditazione di Osho, tra cui Osho Miasto in Italia e Afroz in Grecia. mostrato la via per trovare il coraggio per affrontare le mie paure e una volta che le affronti evaporano come un pentolone di acqua, coperto: se tu riesci a stare con l’acqua che bolle, bolle, bolle, quando togli il coperchio l’acqua evapora. Ed è successo questo. Quando sono sceso dalla montagna mi sentivo molto bene, mi sentivo leggero e sentivo che non avevo vissuto una situazione così terribile, potevo ancora ridere di tutto quello che mi era successo, di tutte le emozioni, di tutto quello che avevo potuto scovare dentro di me. Sono contento e ho capito perché sono dovuto andare in montagna da solo... LUGLIO-AGOSTO 2011 11 La paura accettata diventa libertà Coraggio significa entrare nell’ignoto, nonostante tutte le tue paure. Coraggio non significa assenza di paura. L’assenza di paura arriva se continui a essere sempre più coraggioso. È questa l’esperienza ultima del coraggio, sei senza paura: è questa la caratteristica quando il coraggio diventa totale. Ma all’inizio non c’è molta differenza fra un codardo e un coraggioso. L’unica differenza è che il codardo ascolta le sue paure e le segue, mentre chi ha coraggio le mette da parte e va avanti. Il coraggioso procede nell’ignoto malgrado tutte le sue paure. Riconosce le paure, sa che ci sono. Avete dato troppa importanza alle vostre paure. Imparate a osservarle e semplicemente guardandole inizieranno a diventare più piccole. Voi non le avete mai osservate… siete scappati dalle vostre paure; vi siete creati delle difese contro di loro invece di guardarle dritto negli occhi. Non c’è assolutamente nulla da temere, c’è solo bisogno di un po’ di consapevolezza in più. Quindi, quale che sia la tua paura, afferrala, prendila e osservala attentamente, allo stesso modo in cui osserva uno scienziato. E resterai sorpreso: comincerà a sciogliersi, come neve al sole. Quando avrai finito di esaminarla tutta, sarà già sparita. E quando, senza paura alcuna, c’è libertà… è una tale benedizione che non ci sono parole per esprimerla. TRATTO DA: Osho, Come Come yet Again Come # 4 OTI: E il silenzio? JAGRAN: Era pieno, un silenzio molto ricco: ricco del fiume, ricco degli alberi, dei daini, dei cervi. Ero in sintonia con tutto quello che c’era intorno a me per cui non mi sentivo neanche più solo; ero parte della montagna per cui è stato un silenzio proprio vibrante, pieno di luce, un bel silenzio privo di pensieri e poi non parlando per tanto tempo, solo quando andavo a mangiare o qualcuno che passava sul sentiero... già nella seconda settimana non c’erano tanti pensieri che affioravano nella mente. Ero in silenzio tutta la giornata: era un’osservazione continua, ero molto vicino agli alberi, al fiume, al ghiacciaio, ai cervi, caprioli, tutto quello che c’era intorno a me era parte di me, includevo tutto. Un osservare tutto quello che c’era dentro di me e anche quello che mi circondava: includi e diventi “uno”, ti senti “uno” non separato con tutto quello che ti cir12 OSHO TIMES conda; un’esperienza veramente totale, unica direi! Proprio unica! Decisamente non è facile essere senza alcuna protezione, senza un minimo d’organizzazione; affiorano tutte le paure, anche le più nascoste, anche dalle vite passate, dai sogni alla paura dell’uomo nero. Da queste cose qua da bambini tiriamo fuori un sacco di storie, che in realtà non esistono, sono solo nelle nostre menti però in qualche modo continuano a condizionarci. Per cui il fatto di riuscire a vederle per quello che sono, a contatto con quello che è veramente realtà e cioè la natura... è un po‘ come il fiume che scorre e scorre tutto il giorno, e tutta la notte e lava via tutto e porta via tutto fino al mare. È un’esperienza che consiglio a chi ha il coraggio di guardare dentro se stesso... OTI: So che hai fatto altre esperienze di solitudine assoluta, visto che lavori sulle barche come skipper; hai trovato qualcosa in questa esperienza “in solitaria” che avevi già sperimentato prima, in mare? JAGRAN: Navigando per mare sono abituato a stare da solo, mi è accaduto parecchie volte di essere in mezzo al mare, di notte, lontano dalla costa, magari col brutto tempo, mare mosso, vento forte. Per me stare da solo in barca non è come stare da solo in montagna; sulla barca mi sento come se fossi su un nido, per cui anche da solo nella notte buia e con il tempo brutto mi sento tranquillissimo, mi sento a mio agio. Ho pensato spesso: “Caspita, sono stato tante volte da solo nel buio in mezzo al mare e come mai in mare non ho paura e ne ho così tanta in mezzo al bosco?”. Forse perché il bosco è più vivo: gli alberi, gli animali che girano nel bosco... per cui senti queste presenze e specie se sei in silenzio entri veramente in contatto con le energie... e un po’ perché nel mare mi sento protetto dal mio guscio: se fossi completamente in acqua in mezzo al mare, fisicamente dentro l’acqua, magari... In realtà non avevo mai pensato di poter avere paura del buio: l’ho scoperto e l’ho affrontato solo andando in montagna. OTI: Hai fatto meditazione sia al mare che in montagna, è diverso? JAGRAN: In mare la meditazione è diversa, la navigazione è meditazione perché pur non facendo niente quando sei in mare e stai navigando devi stare lì, presente; non sei con gli occhi chiusi e in silenzio, sei con gli occhi aperti e attento a tutto quello che succede intorno perché può succedere qualsiasi cosa; una nave ti taglia la strada, una balena... mi è accaduto una volta “le ho fatto un pelo!”. Se centri una balena in mezzo al mare affondi in tre secondi. Normalmente in mare la meditazione è molto di presenza continua a quello che succede intorno a te... ogni onda ha un nome e un cognome e anche il vento! MEDITAZIONE OTI: E dell’esperienza che hai fatto in montagna... qual è la chiave, qualcosa che porterai per sempre con te? JAGRAN: Credo che al di là di tutto quello che ho raccontato, le cose strane che ho fatto o che sono accadute, o di quanto possa essere stato frutto della mia immaginazione, in ogni caso so che c’è qualcosa che si sta sciogliendo piano piano, dentro di me, che sta diventando meno denso, meno pesante, concreto... non voglio neanche razionalizzare o pensare a cosa si tratti, so solo che si sta lavando, sciogliendo... in qualche modo sento che tutto questo se lo sta portando via il fiume. Ricordo i tanti momenti di gioia, leggerezza, beatitudine, in cui semplicemente ero in silenzio, seduto su una roccia e ascoltavo il fiume: il ghiacciaio che pian piano si scioglieva, si riduceva e diventava fiume. E io ero con il fiume che scorreva... è stata la mia costante, il fiume era sempre e costantemente il mio compagno. Vedevo il ghiacciaio che si riduceva, vedevo l’origine del fiume e il fiume che scendeva come se volesse lavare tutto e io mi sentivo parte del fiume e anche la mia paura se l’è portata via, il mio senso di colpa se l’è portato via, tutto quello che era lì con me il fiume lo lavava. Tutti i film, le finzioni, le fantasie che la mia mente poteva coniare in un momento di solitudine, di paura... il fiume portava via tutto. Ha portato via tutto e quando è finita e pian pianino sono sceso a valle, non erano già più con me, era come se mi fossi scaricato di un sacco di paure e di pesi senza aver fatto niente di più che ridere, piangere e stare in silenzio. Intervista di Bali 1 ORA IN CHUANG TZU Marmo freddo, calze bianche onda rossa in movimento! Passi silenziosi Spegni le luci, chiudi le porte! Aria fresca per il cuore Ding! Specchi in posizione Chiudo gli occhi Respirooooo! Silenzioooooooooo! Respiroooooo! Silenziooooooooooooohhhh Respiro! Silenzioooooooohhhhhhhhh!!! Magia! No time, no space! Al Meditation Resort di Pune uno dei luoghi preferiti da molti per meditare è Chuang Tzu, dove sono conservate le ceneri di Osho, un ambiente a pianta circolare caratterizzato da altissime vetrate sul giardino e da pavimenti di delicato marmo bianco. Vi si svolgono diverse sedute (1 ora, mezz’ora, talvolta con musica dal vivo) nel corso della giornata. L’inizio e la fine di ogni seduta sono scanditi dai “Ding!”, uno all’inizio e tre alla fine, dei cimbali tibetani, suonati da una delle persone che si prendono cura di questo luogo... occupazione stupenda che talvolta ispira anche, come in questo caso a Bali, qualche verso in stile Zen! Ding! Diiiing! Diiiiiiiing!!!!! LUGLIO-AGOSTO 2011 13 mare: chiuso per esaurimento scorte pesce...? Ci dispiace, l’abbiamo finito!”. Non vi capiterà certo di sentirvelo dire durante le vacanze in qualche ristorante in riva al mare... ma se non stiamo attenti può succedere che vada a finire proprio così! Dal 1960 al 2007, nel mondo il consumo di pesce è praticamente raddoppiato: da 9 a 17 chili l’anno pro capite, in Europa si arriva a 22 chili! Sembrerebbe una bella notizia se non che questo sta provocando un insostenibile stress agli stock ittici, cioè l’insieme delle popolazioni di pesci che vengono sfruttati dalla pesca commerciale e non solo, visto che molti sistemi di pesca “ad alta resa” impoveriscono tutto il patrimonio ittico, rovinando l’ecosistema del fondo marino con reti a strascico e ributtando a mare, perché commercialmente non redditizie, grosse quantità di pesce ormai morto! Uno studio pubblicato su Science “Il qualche anno fa evidenziava come un terzo delle risorse ittiche mondiali siano scese a meno del 10% della loro abbondanza massima osservata. Un fenomeno diffuso: non si limita a casi eclatanti come quello delle acciughe in Perù – dove negli anni ‘70 il pescato crollò improvvisamente a meno della metà – o del collasso della popolazione di merluzzi al largo delle coste atlantiche del Canada che ha spinto a una moratoria indefinita nella loro pesca; Science avvertiva infatti che in assenza di profondi cambiamenti tutte le risorse ittiche sarebbero collassate in 50 anni. “Il 54% dei 46 stock ittici del Mediterraneo esaminati sono sovrasfruttati” sostiene un recente rapporto di Ocean 2012/Nef sulla situazione europea e continua: “Gli italiani consumano la stessa quantità di pesce del 1999, ma poiché le catture sono molto dimi- meditare? la scienza dice sì umenta la capacità di concentrazione, riduce il dolore, rafforza i legami emotivi... questi e altri i benefici della meditazione in una serie di studi scientifici. Le ricerche sugli effetti della meditazione stanno aumentando, traducendo quella che è una sensazione personale del meditatore in risultati misurabili e utilizzando tecniche sempre più sofisticate per svelare, ad esempio, quali aree cerebrali si attivano e come. All’interno di un esperimento che prevedeva cinque ore al giorno di meditazione Vipassana, è stata misurata la capacità di attenzione mostrando ai volontari sullo schermo di un computer una serie di linee in rapida successione: quando la linea era più corta delle altre bisognava fare un clic con il mouse. La coordinatrice Katherine MacLean, della facoltà di medicina del- A 14 OSHO TIMES l’Università Johns Hopkins di Baltimora e i colleghi ricercatori hanno misurato che con il passare dei giorni i volontari erano sempre più precisi e riuscivano a rimanere concentrati sul compito per periodi di tempo più lunghi. All’Università di Amsterdam, un esperimento di Heleen Slagter su volontari che seguivano una pratica intensiva di meditazione ha osservato che dopo tre mesi le persone mostravano una diminuzione significativa dell’attentional blink, il ritardo cognitivo tra la percezione di uno stimolo e il successivo, che di solito è di circa mezzo secondo e può portare a mancare il secondo stimolo: ad esempio due numeri appaiono su uno schermo in rapida successione e non si riesce a leggere il secondo. Gli scienziati si chiedono perché anche solo porre attenzione al proprio respiro provochi un cambiamento evidente delle nuite hanno bisogno di importare il 37% di pesce in più”. Facendo i conti sull’intero arco dell’anno il pesce pescato in Italia lo abbiamo teoricamente finito il 30 aprile, e da allora dobbiamo far conto solo su pesce importato. Peggio di noi in Europa stanno il Portogallo (hanno finito il loro pescato il 26 aprile) e la Germania (il 27 aprile); solo la Svezia è quasi totalmente autosufficiente: fino al 30 dicembre. La necessità di una gestione meno selvaggia e più lungimirante del patrimonio ittico si fa sempre più pressante, considerando anche che il settore – ovviamente in crisi economica – viene finanziato con denaro pubblico: quasi un miliardo di euro di fondi EU previsti per il periodo 2007/2013 in Europa… Anche il pesce sta diventando un ulteriore dolente esempio di come stiamo sfruttando stupidamente e senza ritegno questo nostro pianeta... fino a quando? OSHOLeivi Osho Information Center di Leivi – Chiavari (GE) Per informazioni e prenotazioni: Chetana 347-9445514 Una fresca oasi rilassante sulle colline del lussureggiante entroterra ligure, immersa nel verde della natura del Tigullio, con vista sulla vallata che discende verso il golfo di Portofino Dal programma segnaliamo: Training di Costellazioni Familiari con Svagito e Anando 23 – 30 Luglio (parte 1) 11 – 18 Agosto (parte 2) Scopri come determinati legami inconsci nella tua famiglia influenzano le tue relazioni attuali. P R O G R A M M A C O M P L E T O S U www.osholeivi.com luglio 8-10 Esplorazione Metafisica: La Vera Essenza I, Talasi 8-10 Percorso Terra Tantsu Basic, con Keli 13-17 Armonizzazione Energetica, Osho Prana Healing 1, con Upadhi 16-17 Costellazioni Familiari e dell’Essere, con Talasi 20-24 Counseling Modulo 1 con Madita 15 Ferragosto Par ty 17-21 Bodywork a Terra, con Keli e Fabrizio Dalle Piane 18-21 Metaphysical Energy Work 1 con Leela 22-24 3-7 Comunicazione Efficace 1 Cokata Hiypo: Arrivare con Madita al Centro, con Sudhiro 23-28 5-10 Hambelcheyapi Sponsor Training Aura-Soma Foundation (solo su invito)con Sudhiro Course, con Talasi 25-27 11-15 Comunicazione Efficace 2 Openings Varco del Sole, con Talasi OIC, con Arshad e Staff 22-24 Takuskan Skan: si muove il Mistero, con Sudhiro 27-31 Happening 2011 Festival arte, musica, meditazione agosto LUGLIO-AGOSTO 2011 15 nostre capacità cognitive. Secondo MacLean, la meditazione ci costringe a mantenere un’attenzione costante ai continui cambiamenti delle nostre esperienze sensoriali e sviluppa la capacità di conservare la traccia delle informazioni sensoriali che invece tenderebbero a dissolversi velocemente: ipotizza anche che la meditazione rafforzi un’abilità cognitiva centrale: “È come un muscolo che può essere usato in molti modi diversi”, spiega. Durante il suo esperimento sull’attentional blink la Slagter ha visto, misurando l’attività elettrica del cervello, come man mano che continuavano a meditare, i volontari usavano meno risorse per elaborare il primo stimolo e così trovavano più facile riconoscere il secondo. Il campo cognitivo non è il solo a trovare benefici dalla meditazione, alcuni studi hanno infatti dimostrato che rende le persone meno ansiose, più consapevoli delle proprie emozioni e più brave a gestirle. All’Università della West Virginia l’équipe di Julie Brefczynski-Lewis, usando la risonanza magnetica, ha scoperto che l’amigdala (una zona del cervello che ha un ruolo fondamentale rispetto a emozioni e ricordi) è molto più attiva nei meditatori principianti che in quelli esperti. Le scoperte dello psicologo Fadel Zeidan, della facoltà di medicina della Wake Forest University a Winston-Salem, hanno rivelato che dopo poche sedute di meditazione si verifica una minore sensibilità al dolore: secondo Zeidan la meditazione non elimina la sensazione di dolore, ma aiuta a ridurre la risposta allo stress e a non diventare preda di reazioni emotive. Un altro filone interessante è quello della meditazione legata all’empatia e ai legami emotivi: studi compiuti con la risonanza magnetica funzionale da Lutz e dalla sua équipe mostrano che i circuiti cerebrali connessi all’empatia e alla condivisione delle emozioni, come l’insula e la corteccia cingolata anteriore, sono molto più attivi in chi medita da tempo che nei principianti. 16 OSHO TIMES È bene notare che secondo molti studiosi non c’è bisogno di impegnarsi in anni di pratica per ottenere con la meditazione questi risultati: nell’esperimento di Zeidan sul dolore, dopo essersi esercitati per soli venti minuti al giorno per tre giorni anche i principianti hanno mostrato dei miglioramenti. Come spiega Richard Davidson, direttore del laboratorio Waisman: “Anche dei brevi esercizi di meditazione possono produrre cambiamenti sostanziali nell’attività cerebrale”; si riscontrano “cambiamenti dimostrabili nell’attività cerebrale” dopo appena due settimane di pratica per trenta minuti al giorno! Insomma non sembra un granché d’impegno per tutti questi benefici. Meditate gente, meditate. da Michael Bond, New Scientist, (da Internazionale) l’occasione che aspettavi Verbania, fra il verde e la tranquillità del Lago Maggiore, l’appuntamento estivo... con te stesso, dall’8 al 10 luglio a Meditando. L’evento si svolge all’Hotel Castagnola nel fresco della collina, a soli 10 minuti a piedi dal lago, dotato di una bella palestra e grandi spazi verdi, alberi, prati, giardini tutto intorno. Clima e luogo ideale per un lungo weekend estivo lontani da stressanti paesaggi urbanizzati. Guidano gli eventi Anando e Shunyo, con le belle musiche dal vivo di Veet Marco, in un’atmosfera leggera e piena d’amore e d’accettazione in cui andare in profondità diventa facile per tutti. Le proposte spaziano: da profondi rilassamenti guidati a una scelta delle 112 tecniche millenarie del Libro dei Segreti (il Vigyana Bhairava Tantra), dalle meditazioni attive di Osho a tecniche focalizzate sul cuore, o sulla consapevolezza nella vita quotidiana... poi tante occasioni per danzare, musica, celebrazione e “spazi” di condivisione dove è possibile far domande sulla meditazione e su Osho; sabato anche l’Evening Meeting (musica, danza, silenzio e discorso di Osho). Il tutto in uno stimolante equilibrio fra festa, amicizia e meditazione! È possibile partecipare anche per un giorno solo e diventa l’occasione ideale per chi vuole fare un tuffo nel sapore inebriante tipico dei festival di meditazione. Non ci sono le “folle” dell’Osho Festival di Riccione, anche se gli organizzatori sono gli stes- A si, ma di sicuro un mare abbastanza grande di amici da creare un campo di energia intenso e rendere possibile ancora una volta una ricarica di vitalità e di entusiasmo che ci accompagni nella vita di tutti i giorni. Molto di più di una semplice vacanza! Tutte le informazioni su: www.oshoba.it E se quest’estate vuoi ritrovare Anando, Shunyo e Veet Marco, hai un’altra meravigliosa occasione: dal 14 al 21 agosto una vacanza speciale in un agriturismo nella campagna vicino ad Assisi: alla mattina meditazioni, rilassamenti guidati per il corpo e per il cuore, sessioni di Costellazioni Familiari. Pomeriggio libero per relax in piscina o visita agli splendidi dintorni; e poi, per chi vuole, Kundalini prima di cena e una tecnica dal Libro dei Segreti, con musica dal vivo, dopo cena! Informazioni su www.lifetrainings.com T R A I N I N G 1° livello ENNEAGRAMMA BIOLOGICO® INTEGRALE Pravaho e Shunyata Enneagramma delle personalità e cinque leggi biologiche. Modulo Introduttivo 23-25 settembre 2011 [email protected] [email protected] www.enneagrammabiologico.it Per informazioni e iscrizioni: 366/4444212 – 335/6128787 Shunyo & Anando Informazioni su www.lifetrainings.com Shunyo Anando 8 – 10 Luglio Meditando * (con Anando) Verbania, Oshoba, tel: 0331.841.952 [email protected] – www.oshoba.it 29 – 31 Luglio Passione per la Meditazione * 3 – 7 Agosto 5 Giorni di Trasformazione (con Anando) Osho Miasto, tel: 0577.960.124 [email protected] 23 – 30 Luglio Training di Costellazioni Familiari (con Svagito) – I parte II parte: 11 – 18 Agosto OshoLeivi (GE), Chetana, Tel 347.944.5514 [email protected] 14 – 21 Agosto Vacanze con una Differenza * (con Anando) Assisi (PG), Le Torracce, tel: 075.901.0158 2 – 11 Settembre Ritiro di Vipassana Osho Miasto, tel: 0577.960.124 [email protected] 14 – 21 Agosto Vacanze con una Differenza * (con Shunyo e Marco) Assisi (PG), Le Torracce, tel: 075.901.0158 [email protected] – www.torracce.com * Con musica dal vivo di Veet Marco 3 – 7 Agosto 5 Giorni di Trasformazione (con Shunyo) Osho Miasto, tel: 0577.960.124 [email protected] 29 Settembre – 2 Ottobre Amore per Se Stessi Osho Miasto, tel 0577.960.124 [email protected] Trovi Anando su Facebook: Anando Deva LUGLIO-AGOSTO 2011 17 i Centri di Osho in Italia Incontri settimanali con le meditazioni di Osho. Danza creativa-espressiva (percorso per bambini). Corsi di alimentazione naturale/vegetariana. Corsi di erbe officinali. OSHO INFORMATION CENTER La via delle nuvole bianche Regione Renecco 17 - 13896 NETRO - BI Tel. 015.65577 – Anugrah, Kalika & Friends www.laviadellenuvolebianche.it [email protected] In un luogo immerso nella natura offriamo serate e campi di meditazione, rituali di purificazione, gruppi di crescita e sessioni individuali. OSHO NEO-REIKI INFORMATION CENTER Ma Prem Amala Roldi - 26900 LODI Tel. & fax 0371.431043 – [email protected] Informazioni lun-ven dalle 18 alle 20. Corsi di Osho Neo-Reiki livello Iº, II e III e sessioni individuali. Corso di disegno e pittura dei Mandala. VENETO Una storia d’amore con l’esistenza Strada Termo 10 - 15076 OVADA - AL tel e fax 0143821408 – [email protected] Ma Anand Rohi 3487028322 Meditazioni, sedute individuali e workshop. 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RESORT Attività • Tour virtuale Cibo• Viaggi• Guesthouse Programma Residenziale Domande frequenti MULTIVERSITY Terapie Meditative Corsi Training Sessioni individuali Programma annuale MULTIMEDIA STORE Libri • eBooks • Audiolibri DVD • Musica e regali BIBLIOTECA Tutti i discorsi di Osho MAGAZINE Intuizioni Approfondimenti Lifestyle La visione di Osho Newsletter gratuita Stampa internazionale MEDITAZIONE Meditazioni Attive (con videoclip) L’Arte dell’Ascolto Tanti altri metodi Dove meditare Un sito in 13 lingue Serate di meditazioni, incontri mensili, workshop, gruppi di crescita, campi di meditazione, sessioni individuali. Libri e musiche di Osho. Per contattare l’Osho International Meditation Resort, Pune, India PIEMONTE .com Info: [email protected] Tel. 0091 20 6601 9999 Fax 0091 20 6601 9990 www.osho.com Osho Multiversity [email protected] Living In Program [email protected] tel. 0091 20 6601 9856 www.osho.com/livingin Osho Guesthouse Tel 0091 20 6601 9900/9911 Fax 0091 20 66032515 [email protected] (informazioni) [email protected] (prenotazioni) i Centri di Osho in Italia OSHORAMA INFORMATION CENTER Via E.Casella 18 16040 S.COLOMBANO CERTENOLI - GE Abhijat e Pritam 348.8900373 - 339.8894152 [email protected] Siamo sull’Appennino ligure, a poca distanza da Chiavari e Lavagna, a 500 mt di altezza nell’incantevole Val Cichero. Il centro si propone sia per vacanze nel silenzio e nella natura, con gite al mare o nei boschi, sia per gruppi e campi di meditazione. È una villa a tre piani, con stanze a due e tre letti, sala meditazione, terrazza e giardino. Buona cucina. 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A Luglio farai scelte importanti e concrete, sarai propositivo e vedrai le tue aspirazioni realizzarsi. Venere ti darà un fascino speciale facilitandoti nelle relazioni e negli obiettivi più difficili. Non dimenticarti che per un più ampio successo hai bisogno di flessibilità e una sincera collaborazione. Non meravigliarti dei tuoi sogni e fidati dei loro messaggi. cancro 22 giugno - 22 luglio Il Sole nel tuo segno ti aiuta a superare l’insicurezza accentuando lo spirito d’iniziativa, il coraggio e le scelte immediate. Luglio sarà un tempo di incontri fortunati e di crescita di tutto quello che per te ha valore. Ci saranno responsabilità maggiori che dovrai assumere nel lavoro o nella famiglia, ma sarai pronto a farlo. Non temere di dar voce alle tue aspirazioni. In questa estate saranno importanti i viaggi e sperimentare il nuovo ti farà bene. bilancia 23 settembre - 23 ottobre A Luglio avrai il sostegno di Marte che dai Gemelli darà ai tuoi obiettivi valore e scopo. Urano e Plutone lentamente lavorano nell’area dei sentimenti, delle relazioni e dell’inconscio facendo emergere aspetti di te profondi e sconosciuti agli altri. Abbi pazienza, non sei solo! Non dubitare di quello che senti. Stai iniziando a vedere con chiarezza la tua meta e a cogliere i frutti che per lungo tempo hai coltivato nel silenzio del cuore. toro 20 aprile - 20 maggio gemelli 21 maggio - 21 giugno Ci sono progetti che durante la primavera hai valutato attentamente e a Luglio, con Giove nel tuo segno, potrai incontrare persone che ti offriranno contatti utili allo sviluppo della tua professione. Non avere fretta di vedere subito i risultati, lascia che gli eventi ti diano una maggiore chiarezza. Spesso le situazioni fortunate nascono dalla serenità interiore. In questo mese hai bisogno di restare aperto a tutto quello che l’esistenza ti offre. Mese intenso e vitale. Molte novità sono in arrivo e riguardano soprattutto la crescita economica e la stabilità interiore. Saturno ti sta offrendo possibilità concrete ma dovrai correre qualche rischio e metterti in gioco. Migliora le tue competenze prendendoti cura dei dettagli. Quando hai fiducia in ciò che ami, le situazioni iniziano a muoversi a tuo favore. Dai valore a tutto quello che fai. Riconoscere ti aiuterà a creare. leone vergine 23 luglio - 22 agosto A Luglio avrai molte opportunità di successo. I pianeti ti regalano un mese ricco di esperienze interessanti. Le tue idee hanno necessità di essere rivoluzionate e Urano ti farà sperimentare un incontro particolare che ti darà una visione nuova della vita, dell’amore e di te stesso. Da alcuni mesi stai cercando una risposta, forse la tua verità: avrà volti differenti, ma non quello a cui sei abituato. La saprai riconoscere dal suo profumo. 23 agosto - 22 settembre Le stelle saranno al tuo fianco pronte a donarti tanto, tanto di più. L’ingresso di Giove nel segno amico del Toro ti ha permesso di superare la sfiducia e manifestare la tua abilità. Le situazioni bloccate ti hanno dato la possibilità di vedere quello che sei in grado di fare e non è poco! Hai molte iniziative in mente e nell’estate potrai svilupparle. Ciò che nasce richiede attenzione. Avrai l’appoggio economico per puntare in alto. scorpione 24 ottobre - 21 novembre sagittario Un’estate di esperienze che ti porteranno su una strada diversa, soprattutto nel tuo lavoro. Il Sole accresce la fiducia e non avrai dubbi sulle tue aspirazioni. Le stelle ti chiedono di non stare in disparte e neppure di tenere nascosti i tuoi talenti. Giove in opposizione ti allontana dalle tue paure e ti farà amare ogni persona e ogni situazione che incontrerai sul cammino. Nettuno darà fantasia alle tue idee. capricorno 22 dicembre - 19 gennaio acquario Il mese inizia in modo tranquillo e con il sostegno di Giove porterai avanti i tuoi progetti con facilità. Nella prima parte del mese fai attenzione agli sbalzi d’umore frequenti o al nervosismo che potrebbe farti agire con impulsività. Lo sforzo che stai facendo per crescere, non solo nel lavoro ma anche nella vita interiore e di coppia, darà i suoi frutti. L’estate sarà un periodo di stabilità affettiva e anche finanziaria. Luna Nuova: 30 luglio ore 18:41 GMT a 7º Leone 20 gennaio - 18 febbraio Luglio ti promette un’ottima intesa familiare e un buon equilibrio interiore. I pianeti dai Gemelli annunciano facilità nell’esprimere le idee e i progetti che Saturno consoliderà da Agosto in poi. Hai bisogno di rilassare la mente e il corpo e Luglio è il mese ideale per una vacanza. Non misurare il successo dalla velocità. Se hai la sensazione di essere fermo, osserva le nuvole e scoprirai che stai viaggiando con loro. 22 novembre - 21 dicembre Molti dei tuoi progetti si stanno realizzando e a Luglio dovrai agire con calma. Marte nei Gemelli ti rende impulsivo, soprattutto nei rapporti affettivi o con i colleghi. Urano dall’Ariete continua a sostenerti con vitalità e il Sole ti offre una notevole sensibilità per capire come muoverti nelle situazioni. Fai sempre una pausa di riflessione prima di decidere, anche nelle piccole questioni. Guardare ogni dettaglio favorisce la visione d’insieme. pesci 19 febbraio - 20 marzo Sarà un mese agitato nella prima parte e calmo nella seconda. Il Sole favorisce attività professionale, creatività e relazioni. Permane il desiderio di fare di più, di uscire dagli schemi o di non dare importanza a quello che gli altri si aspettano da te. Nettuno ti sta aiutando ad anteporre le azioni alle parole. Agire è un tuo punto debole, ma Giove ti darà l’aiuto necessario per cogliere al volo le opportunità, senza sprecare energia o perderti nell’illusione. un libro da vivere LA DIFFERENZA Osserva la vita con gli occhi di chi gioca, in modo non-serio. La differenza è abissale. Quando vai in ufficio, hai una mentalità totalmente diversa: sei teso, ambizioso, preoccupato, stressato. Ma se percorri la stessa strada per una passeggiata mattutina – la via, gli alberi, gli uccelli, il cielo, le persone e anche tu siete gli stessi – non sei teso, non sei stressato, perché non stai andando in nessun luogo particolare. È solo una passeggiata mattutina: te la godi, sei giocoso! LE ONDE E L’ABISSO Vorrei che divenissi capace di vivere sulle onde – dove il sole scintilla, la tempesta infuria e i venti soffiano impetuosi – ma anche di scendere nell'abisso, dove cessa ogni tempesta e c’è solo oscurità profonda, il sole non penetra mai, tutto è silenzioso, tranquillo e sereno, privo di disturbi e di interferenze. Mi piacerebbe che diventassi capace di entrambe le cose: se una ti rende incapace dell’altra, non sei un essere umano molto ricco! CIÒ CHE SEI La vita non è la creazione di qualcosa di nuovo, ma solo uno sbocciare... deve solo schiudersi rimuovendo le barriere. Gli ostacoli vanno messi da parte: sei come un bocciolo, quando gli ostacoli non ci sono più, cominci a fiorire, ma ciò che diventerai lo sei già, in essenza. Puoi diventare solo ciò che sei. Puoi diventare solo il tuo essere: non esistono altri modi di diventare, non c’è nient’altro che puoi diventare. ODIO E AMORE Rimuovi l’odio, l’amore comincia a fluire. Non devi creare l’amore, nessuno può crearlo; se tu dovessi creare l’amore, sarebbe impossibile. Rimuovi l’inconsapevolezza e vedrai la conoscenza sorgere in te. Rimuovi il negativo e il positivo comincerà a manifestarsi. È come se una roccia stesse bloccando un piccolo ruscello: rimuovi la roccia e il ruscello comincia a scorrere. TRASCENDENZA La vita è gioco De Agostini pagine 336 – Euro 16,00 Continua, dopo La vita è dono, il commento di Osho ai canti dei Baul, i mistici nomadi dell’India, devoti a un’esistenza fondata sull’integrità, sulla essenzialità, capaci di vivere senza limiti la pienezza dell’istante: goderselo, e al tempo stesso trascenderlo, affermando che “Questa riva e quell’altra appartengono allo stesso fiume divino”. Una proposta esistenziale che Osho fa sua, chiedendoci di cogliere l’essenza della vita non più come dolore, sofferenza, lotta, ma come, usando un termine orientale, Lila: come gioco! In Occidente la “creazione” sembra una faccenda molto seria. Al contrario, il concetto di Lila si riferisce al gioco, al divertimento. Non essere triste... la vita è un gioco! Osho Se non esistesse nulla al di là dell’uomo, egli sarebbe una passione inutile, destinata al fallimento. Se l’uomo termina con se stesso, è certamente inutile. Ma l’uomo non termina con se stesso: è un’evoluzione. L’uomo è un divenire, un evolversi, una trascendenza continua. Se resti un seme che non sboccia; se resti un albero che non fiorisce; se resti un fiore che non diffonde la sua fragranza... Se la tua vita avrà un senso o no, dipenderà da te. È tutto nelle tue mani! DANZA E GIOISCI Io sono qui per aiutarti a vedere che il divino è già presente: sei come un pesce che è già nell’oceano. Si tratta di riconoscere, non di ricercare. Per cui, io non ti dico di cercare Dio, ma di viverlo in questo stesso istante. Non occorre cercare: goditelo in questo momento, celebra! Lascia che sia una festa: il divino è già avvenuto. Sta solo aspettando che tu danzi e gioisci insieme a lui. LUGLIO-AGOSTO 2011 21 LA MIA ARROGANZA... DI FRONTE ALL’INFINITO lʼinizio di una nuova esperienza di vita il racconto di Asha ono arrivata a Osho, alla meditazione e a Miasto praticamente nello stesso momento, contemporaneamente. Ancora non ho capito come; ho scritto tante pagine di diario su quel periodo, ormai sono più di 3 anni fa, per provare a capacitarmene, rileggendomi, e per provare a trattenere un po’ che cosa è stato quel momento improvviso, che velocemente mi ha catapultato in una nuova esperienza di vita, come se iniziasse una nuova era. S La mia storia da ricercatrice ha avuto un’occasione di inizio molto “funny”: uscivo con un ragazzo che mi sembrava un uomo bello maturo, intelligente e colto, fino a quando mi ha invitata a prendere un tè a casa sua; le pareti delle stanze erano piene di foto di Osho e la mia mente immediatamente ha fatto una virata eccezionale: “Ma no, ma perché? A me sembrava un uomo così a posto!”. L’impulso è stato quello di fuggire. Comprendevo che ero molto nel giudizio, ma avevo altrettanta chiarezza e determinazione nel rivendicare la mia profonda allergia a tutto ciò che era new age, ai guru, a queste forme di misticismo orientali tradotte all’occidentale. Ci ho messo 22 OSHO TIMES un po’ ad accettare che ero molto ignorante su tutte queste cose e che il mio giudizio altro non era che paura. Però sono stata coraggiosa nel comprendere che se avevo incontrato una resistenza così forte, non tanto nei confronti di un “guru” (Osho non sapevo nemmeno chi fosse!) ma, banalmente, nei confronti di una persona che reputavo molto in gamba, a tal punto da voler quasi decidere di smettere di frequentarlo… be’, come minimo era giunto per me il momento di scoprire le carte e andare a vedere cosa c’era sotto, dentro di me, che lottava e scalpitava tanto. Questa persona mi aveva anche invitato apertamente ad andare presso un centro, a Milano (allora abitavo ancora lì) per provare a meditare e anche in quest’altra occasione mi era uscito proprio un “no!” della serie “se vuoi restiamo amici, ma dobbiamo necessariamente trovare un altro terreno sul quale incontrarci”. Però mi sono poi trovata a “spiare”, di nascosto dal mio amico, il catalogo del programma di Miasto e una sera, in segreto, nella solitudine del mio monolocale metropolitano, sono andata a visitarmi il sito, ritrovandomi, nel giro di un’ora, ad aprire la mia agenda per controllare velocemente quando avrei potuto prendermi qualche giorno di vacanza e, subito dopo, a scrivere una mail a questi sconosciuti per chiedere di poter partecipare a un gruppo. Il gruppo lo scelsi lasciandomi guidare dall’energia che mi arrivava dalle foto dei terapisti. Scelsi Dwari e fu un buon inizio. Qualche giorno dopo ero in viaggio per Miasto. È stato intenso da subito il mio arrivo, fin dal parcheggio. Ero arrivata in un luogo dove si medita da trent’anni e mi sembrava di averlo immediatamente percepito, già dal principio della strada sterrata che sale per cinque chilometri e che ti chiede di colpo di rallentare il passo d’andatura, sia esso d’uomo, che della quattro ruote. Da brava nevrotica milanese, manager in carriera qual ero, lo “stop” ricevuto dall’esistenza, in quel momento, fu forte e chiaro. Indubbiamente la Toscana è una bella terra, ma non era solo da un punto di vista geografico e paesaggistico che sentivo quell’improvvisa e forte attrazione; certo il panorama mi vedeva grata alle mie radici (sono stata concepita in Toscana), ma mi è sembrato che quel luogo potesse essere ovun- CONDIVISIONI dio, la famiglia, i legami, gli incontri e i ricordi di una vita. Meditazione? Io? La sensazione era di essere di fronte a una cosa nuova e oscura, ma che nel contempo sentivo familiare. que e che quel che mi chiamava era una forte sensazione di ritorno a casa, a me stessa: potevo contattare e sentire la mia sete, la curiosità, la fiducia, la voglia di cambiamento e trasformazione, un click che faceva ripartire la mia ricerca. Ero partita all’improvviso, anche un po’ di nascosto, una vacanza presa in segreto, senza dare spiegazioni a nessuno, per la prima volta nemmeno a me stessa. Paura e timidezza mi assistevano. Alla fine del mio primo gruppo e della mia prima volta a Miasto il mio commento fu: “Caspita! Devo ammettere che è proprio un mondo che non conosco; di lavoro su di me ne avevo già fatto: vengo da vent’anni di psi- canalisi… però mi sento molto ignorante rispetto a questa nuova cosa incontrata e mi rendo conto di avere un bel po’ di pregiudizi. Be’, niente male questi terapisti! Magari una volta all’anno potrei venir giù a fare un gruppo”. Mi vengono i brividi ancora adesso a raccontarlo: dopo sei mesi da quella prima volta mi sono trasferita a Miasto, lasciando la mia città, il mio lavoro, gli amici, lo stu- Tornando a casa mi riappropriai del fatto che non ero così a digiuno di meditazione, nel senso di educazione ricevuta e condizionamento familiare. La meditazione era una cosa un po’ segreta nella mia famiglia. Mi venne in mente improvvisamente un ricordo di quando ero piccola: mia nonna che mi diceva “non andare nell’altra stanza perché ora lo zio sta meditando”. Accipicchia, è vero! Io ho uno zio che medita da trent’anni. Era diventata un’abitudine sapere che non si poteva disturbare lo zio, che la meditazione era quello spazio che uno si prendeva per se stesso, che non bisognava invadere, che bisognava far silenzio. Provengo da una famiglia cattolica, dove non è stato molto facile dichiarare di pensarla in un altro modo. Realizzai che il tono col quale mia nonna parlava della meditazione era quasi sacro, sicuramente molto rispettoso. E realizzai anche che il giudizio dei miei genitori era molto forte: era un tabù, non si poteva pronunciare, ma c’era… e le poche volte che se ne parlava c’era molto giudizio (“vuol far l’alternativo!”). Dunque qualcuno (mio zio) aveva messo un seme, senza disturbare né avere la pretesa di “convertire” nessuno. Era forse giunto il momento per me di sperimentare di persona? In seguito, fu una gioia immensa per mio zio sapere di questo mio inizio di un Era arrivato, per me, il momento di riaprire delle porte, di rimettermi in cammino... LUGLIO-AGOSTO 2011 23 nuovo viaggio. In un soffio, bruciai tutti i condizionamenti e mi fidai del ricordo della voce di mia nonna e del mio cuore. Avevo sempre stimato mio zio, mi era sempre sembrato che avesse una marcia in più nel vivere quotidiano, anche se non ne avevo mai compreso il perché. Non ne ero consapevole. Di fatto, mi si era come squarciato qualcosa dentro, si era aperto uno spiraglio che mi faceva intravvedere un nuovo mondo e la sete e la curiosità che si erano accese in me non erano rimandabili di un anno. Era diventato urgentissimo saperne qualcosa di più. Andai per librerie, quasi per gioco, con la mia amica, in centro Milano, alla ricerca di libri di Osho e, col piglio critico che mi caratterizza, le dissi che avrei cominciato a leggere sottolineando tutto quello che non mi avrebbe convinto. Tale era la mia arroganza, di fronte all’infinito. Ogni sera, la mia amica mi telefonava per chiedermi: “Allora, quante righe hai sottolineato?”. Io rimanevo in silenzio e lei capiva, incredula. Nessuna sottolineatura. L’esperienza che stavo attraversando, con tanta passione e molta velocità, era intensa, sempre meno traducibile dalla mente. Provavo a razionalizzare, ma non ci riuscivo. Una chiacchierona come me era rimasta senza parole e senza spiegazioni. Tempo un mese, vidi la mia mente che faceva un altro click. Feci un altro gruppo, con Devapath. Presi (“perché no?”) il sannyas e chiesi un anno di aspettativa per trasferirmi a Miasto. È stato forte perché, di solito, prima di prendere una decisione avevo sempre dovuto analizzare, verificare, approfondire. Quel che non avevo messo in conto è che la sera del sannyas, Osho mi desse l’ennesimo calcio in culo, mettendomi davanti uno sconosciuto, che sarebbe 24 OSHO TIMES Nella mia vita precedente (così mi piace chiamare i 40 anni vissuti a Milano), dirigevo un’impresa sociale di cinquanta dipendenti, nel campo dell’educazione. Ero anche consulente pedagogica, occupandomi di formazione e supervisione delle professionalità sociali. Insegnavo ai coordinatori di Servizio, per conto della Provincia. Arrivare a Miasto è stato come fare un salto dalle cascate del Niagara. È stato come se fosse possibile vivere due vite in una. Anche se non mi sono reincarnata in un corpo nuovo, anche il corpo ne ha avuto beneficio. poi diventato il mio compagno, in una relazione sentimentale da viversi in una comune a stampo spirituale: questo era davvero troppo! Io che avevo chiuso con l’amore, io che nelle relazioni avevo smesso di credere, io, io, io… Per quanto sbalorditivo fosse per me accettare di avere incontrato un maestro alla bell’età di 40 anni suonati, ancor più sorprendente fu ritrovarmi improvvisamente intrigata dal progetto di una comune e dall’idea di farne esperienza. Mi incuriosiva scoprire come mai ce ne fosse ancora una viva, come resisteva: ma non erano morte tutte negli anni settanta? Era indubbiamente arrivato, per me, il momento di riaprire delle porte, di rimettermi in cammino e non più come prima nei miei viaggi transafricani, ma su un sentiero capace di portarmi oltre; oltre me, oltre la relazione, forse oltre Osho stesso. Lì per lì io non mi sono accorta di cosa stava succedendo: ero così presa nel turbinio delle tante novità che non avevo tempo per pensare; sentivo solo un forte impulso ad agire e a lasciarmi travolgere da questo nuovo fare. Mi dicevo: “Non pensare alla vita, vivila!”. Apparentemente non pensavo più. Così mi sembrava. Prima, più che vivere era un continuo sovrapensiero sull’esperienza, che, di fatto, mi impediva che la vita fluisse. Era tutto come bloccato. Meditare in cucina, durante il programma di tre mesi del Living the Commune, aiutando nel taglio di verdure e pelando patate e carote – mentre contemporaneamente tentavo di osservarmi – è stata per me un’occasione di grande crescita. Constatavo che la mia mente si cibava del doppio, triplo, forse centuplo dei pezzettini di verdura che intanto riuscivo a preparare. Nella mia mente c’era un’insalatona mista di pensieri, che Nessuno è indispensabile ma ciascuno, nella propria ordinarietà, è necessario poiché porta un colore e un sapore unico CONDIVISIONI un po’ mi mettevano in guardia, un po’ mi sabotavano, un po’ mi suggerivano di non provarci neanche a essere così sfacciatamente felice. Era sempre la mia mente che mi chiedeva di cambiare in continuazione perché se no si annoiava. Ma quel che stava succedendo era che, a lungo andare, mi accorgevo che pur facendo tutti i giorni le stesse azioni, gli stessi gesti, le stesse meditazioni, gli stessi tramonti e le stesse albe, anziché annoiarmi andavo sempre più in profondità, sfogliando strati diversi della stessa cipolla; approfondendo mi accorgo sempre di più di ciò che accade. Credevo di essere appassionata del mio lavoro a Milano, che avevo scelto proprio quello, perché volevo fare quello… e che “quello” fossi io. Ero così identificata con ciò che facevo da non accorgermi innanzi tutto del mio bisogno di identificazione. In realtà scoprivo che ero appassionata del lavoro, qualunque esso fosse. Avevo così bisogno di essere vista e riconosciuta che non importava quel che facevo, dovevo farlo alla perfezione. Così, a un certo punto, accade che “trascendi la carota” (passatemi l’espressione!). Dover ricominciare tutto da capo, in un posto nuovo non è facile, ma la cosa più difficile era assistere a quel che emergeva dentro di me: un’ansia profonda, una paura di sbagliare le cose, la pretesa di imparare troppo velocemente, l’arroganza di voler essere più brava degli altri. A volte la comune riesce a intravedere i tuoi bisogni prima di te individuo e ti indirizza nel riappropriarti delle tue responsabilità; ad esempio quando sono stata malata e non ne volevo sapere di curarmi, tale era l’entusiasmo di voler contribuire al quotidiano. Quel che mi rifiutavo di vedere, in quel momento, è che rischiavo di contribuire solo a un proliferare di batteri e virus con la mia influenza... e in una vita comunitaria non è il massimo! La vita nella comune viene arricchita continuamente dai suoi elementi, ma è più della sua somma. L’insieme delle parti, d’altro canto, aiuta costantemente a elaborare che nessuno è indispensabile ma che ciascuno, nella propria ordinarietà, sia necessario poiché porta un colore e un sapore unico. La capacità di Miasto di farsi, nel tempo, struttura ricettiva, non più solo per gli italiani, ma per tutto il mondo, dall’Olanda alla Russia, dalla California all’Australia denota un alto livello organizzativo della comune che non rinuncia alla semplicità dei gesti, ma che trasmette la voglia di diffondere la meditazione a chiunque vi si accosti e che permette a tutti di sperimentare la vita in una comune. Far dialogare tra loro mondi così diversi, forse opposti, sia per geografia che per cultura non è occasione da poco, ora come ora, in questo mondo. È come se si rifondasse sempre una nuova appartenenza, in questa visione, non chiusa, che resta sempre aperta. Mi ha colpito la rapidità con cui vengono risolti i problemi, dal più piccolo al più grande. Da brava milanese credevo di aver solo da insegnare rispetto al come organizzarsi per risolvere problemi. Sono rimasta spiazzata e sbalordita. Non mi sembrava nemmeno di essere in Italia, dove la burocrazia è la madre di tutte le cose e l’arte del rimandare e del nascondere i problemi è quella che permeava la cultura in cui avevo sempre respirato. Ancora non ne ho scoperto il trucco. Non me lo spiego, ma funziona! Non ho mai avuto l’impressione che ci fosse una differenza tra chi è qui da più tempo e chi è appena arrivato. In qualsiasi organizzazione, nel mondo, ho sempre trovato una parte di “vecchiume” che frena, che non cambia, che si è fermata. A Miasto, chi maggiormente spinge nel rinnovare costantemente le cose sono soprattutto i più antichi (sarà la tanta medi- tazione che scorre al posto del sangue nelle loro vene!). A oggi, il mio bilancio è super positivo. Per me un bilancio positivo non è tanto quando le cose vanno bene o male, ma quando sento che le cose che accadono mi stanno facendo crescere e mi propongono sfide sempre nuove. Per quanto Osho abbia sparato a zero sul concetto di speranza, mi è molto caro il significato del mio nuovo nome (speranza, appunto) perché è ciò che mi ha tenuta viva e che mi ha portato fin qui. Spero di averne altrettanta per il pezzo di strada che mi resta da fare. In questo mondo, l’uomo, fino a che non trova il divino è un senzatetto... lo è finché non si illumina, perché solo nel risveglio supremo esiste un riparo sicuro, altrimenti continuiamo a vagare da un accampamento all’altro, da una vita all’altra. È un lungo, lungo ed estenuante pellegrinaggio. Estremamente futile, senza significato. Ci muoviamo in cerchi, senza mai arrivare da nessuna parte, senza mai trovare nulla. Sempre a sperare, sognare, ma alla fine resta solo la frustrazione tra le mani… La casa certamente esiste, ma solo poche persone l’hanno trovata finora. E i pochi che l’hanno trovata lo hanno fatto nel luogo più inaspettato. L’hanno trovata in se stessi! Per questo restiamo dei senzatetto. TRATTO DA: Osho, Eighty Four Thousand Poems #6 LUGLIO-AGOSTO 2011 25 1 – 31 agosto 2011 [email protected] – 338/6320411 Luna Piena: 13 agosto ore 18:59 GMT a 21º Acquario ariete 21 marzo - 19 aprile Venere in un altro segno di fuoco ti dona vitalità, voglia di amare e di creare. I progetti che hai in mente sono tanti e a volte confusi. Saranno ancora le relazioni a guidare la tua estate. Ti senti pronto per costruire un futuro più stabile sia a livello affettivo che professionale. Marte ti consiglia di non agire d’impulso ma di assecondare il fluire degli eventi. Ogni parola che dirai avrà un impatto decisivo su chi l’ascolta. cancro 22 giugno - 22 luglio L’ingresso di Marte nel tuo segno all’inizio del mese ti darà una notevole carica energetica e i programmi saranno portati avanti con decisione. Le stelle ti concedono molte opportunità per realizzare obiettivi concreti e soprattutto un progetto ambizioso sarà al centro delle tue iniziative. Giove, in modo particolare, ti invita a non prendere abbagli e a comunicare con estrema chiarezza per non restare deluso dagli altri. bilancia 23 settembre - 23 ottobre Il Sole e Venere nel Leone ti regalano un periodo tranquillo e di equilibrio interiore. Hai superato molte paure legate all’insuccesso. Marte ti aiuterà a ritrovare l’energia per seguire i tuoi obiettivi con determinazione ma senza fatica. Usa l’intuito e soprattutto ascolta quello che il tuo sesto senso ti suggerisce. C’è molto, molto di più di quello che pensi. Non restare legato a un’immagine svalutata di te stesso, delle tue doti e della tua esperienza. toro 20 aprile - 20 maggio gemelli 21 maggio - 21 giugno Agosto sarà dinamico e con esperienze di grande valore. La forza che ti regala Giove ti rende solare, fiducioso e molto disponibile a vivere pienamente. Fai attenzione a non giudicare le persone o le situazioni senza aver prima sperimentato. Il mese potrebbe riservarti qualche momento di insicurezza che riflette il desiderio di essere sostenuto dalle persone care. Nei rapporti costruisci un’attitudine di curiosità e di gioco. Ottima estate. Energia, facilità nell’esprimere i sentimenti, intuizione, sono tutte qualità che vivrai con entusiasmo e naturalezza. Sarai protagonista in ogni situazione e a volte le luci puntate su di te potrebbero confonderti. Dopo tanto silenzio è arrivato il tempo del successo. Ma ricorda quello che hai imparato dall’esperienza. Usa le parole consapevolmente, di’ la tua verità senza timore di perdere quello che hai ottenuto. leone vergine 23 luglio - 22 agosto Nel mese del tuo compleanno gli astri hanno più di un dono per te: fascino, sensibilità e forza interiore che alimenta chi ti è vicino. Anche se Giove non ti protegge direttamente, sentirai ancora la sua benefica presenza che renderà stabili le tue iniziative. Le stelle ti sconsigliano di forzare gli eventi o di investire denaro in attività che non conosci bene. Sii attento a ogni sfumatura per vivere l’amore nella sua totalità. 23 agosto - 22 settembre Giove ti sta dando soddisfazioni e benessere. Agosto è un mese importante, ricco di eventi che ti ripagano dell’insicurezza dei mesi scorsi. La forza che senti è un regalo degli astri per non farti dimenticare le tue aspirazioni più profonde. Utilizza questo mese per rilassarti, divertirti e per creare la visione del futuro. Il consiglio è di non disperdere le idee in molte direzioni. In questo modo ogni iniziativa prenderà forma, valore e scopo. scorpione 24 ottobre - 21 novembre sagittario Le stelle annunciano un Agosto sereno, di ottima forma fisica e mentale. Ci sono due pianeti che saranno al tuo fianco per tutto il mese: Marte e Nettuno. Il primo dal segno del Cancro ti offrirà spirito d’iniziativa nei progetti e il secondo dai Pesci, il desiderio di andare in profondità nei rapporti che contano. Non temere di esprimere le idee e i sentimenti, Giove “contro” ha proprio la funzione di darti fiducia e aprire il tuo cuore all’altro. capricorno 22 dicembre - 19 gennaio acquario L’inizio del mese sarà in apparenza tranquillo, ma intimamente ti sentirai agitato da alcune difficoltà che hai dovuto affrontare nei mesi scorsi e che in parte devi ancora risolvere. Marte dal tuo segno opposto, il Cancro, ti offre energia ma anche impulsività, soprattutto nei rapporti famigliari. Hai comunque l’appoggio di Giove che ti aiuterà a vedere il lato positivo di ogni evento e a comunicare con un’autentica sensibilità. Luna Nuova: 29 agosto ore 3:05 GMT a 5º Vergine 20 gennaio - 18 febbraio Il Sole e Venere nel tuo segno opposto, il Leone, possono darti stanchezza a livello fisico e mentale. Almeno fino al 20 Agosto è bene rallentare, concederti una vacanza o semplicemente meditare, per non farti coinvolgere in situazioni che ti privano di energia. La tua disponibilità a dare il meglio di te stesso è sempre in primo piano sia in amore che nelle amicizie. In Agosto è bene ritornare a te stesso e dare al tuo spirito forti radici e grandi ali. 22 novembre - 21 dicembre Un mese di straordinaria potenza e vitalità. Il Sole e Venere dal Leone ti danno una fortissima carica energetica per viaggiare, amare e fare progetti. Ci sono però altri pianeti che potrebbero creare facili aspettative o piccole delusioni. Stai attento nelle situazioni che hai di fronte: comunica con chiarezza e porta avanti un obiettivo per volta. Nettuno rende confuse le idee e sollecita il desiderio di esperienze insolite. pesci 19 febbraio - 20 marzo Ti aspettano un’estate davvero positiva e un mese dinamico e concreto. Hai le idee chiare e segui con fiducia le indicazioni della tua consapevolezza. Agosto è un ottimo mese per riprendere la vitalità e anche per occuparti di arte, sport o spiritualità. In questo periodo ti senti carico di forza per dare ai tuoi progetti una direzione e uno scopo precisi. Marte in buona posizione ti sostiene affinché tu possa compiere il tuo cammino pienamente. INCONTRI Una famiglia di MONACI E SAMURAI! Kantu ha 34 anni e nel 2006 ha lasciato il Giappone, dove è nata e cresciuta; ora vive in Spagna; Bali l’ha intervistata durante una sua visita all’Osho Meditation Resort BALI: Puoi dirmi qualcosa della tua famiglia di origine? KANTU: Io sono del Kysh, una delle isole del Sud del Giappone e vengo da un paesino di campagna, la mia famiglia vive ancora lì. Mio padre è un monaco, proviene da una famiglia di monaci. Mia madre viene da una famiglia di samurai... È buffo che da un monaco e una samurai sia venuta fuori una figlia discepola di Osho! BALI: Ma vuoi dire che lì i monaci sono sposati? KANTU: Certo, ma lui non è un monaco Zen. È un monaco buddhista di una “scuola” diversa: Jodo Shinshu. Questi monaci possono sposarsi, avere una famiglia e anche bere alcol e mangiare carne. BALI: E non vivono nei monasteri? KANTU: Mio padre non è il primo figlio, ha altri otto fratelli e solo il maggiore vive in un tempio, per cui per mio padre non c’è stato bisogno di andare in monastero. Lui però è nato in un tempio. Nel passato in Giappone i monaci dovevano sposarsi con le figlie di un monaco, c’erano dei matrimoni combinati e nella famiglia di mio padre c’erano solo monaci. BALI: Tuo padre si prendeva cura di te, ti insegnava il buddhismo? C’erano dei rituali che dovevi seguire? KANTU: Sì, fin da bambina ho sentito parlare e raccontare solo storie di Buddha e tutte le mattine mi dovevo inchinare davanti alle statue del Buddha, offrivo cibo, incensi e recitavo dei mantra; solo dopo potevo fare colazione... lo odiavo questo rituale! Anche tutte le volte che si andava a casa di amici o parenti la prima cosa da fare era visitare la statua di Buddha, porgerle omaggio e solo dopo si poteva iniziare a parlare con la persona. BALI: Ma ti piaceva questo modo di vivere o avevi un rifiuto? KANTU: Non mi piaceva: ad esempio durante le vacanze estive la mia famiglia era molto occupata perché in estate... ci sono in particolare tre giorni quando la gente crede che tutte le anime “tornino a casa” e i monaci devono andare dalle varie famiglie a recitare i mantra; sono veramente impegnatissimi per un lungo periodo di tempo, quindi gli altri bambini potevano andare in vacanza con le loro famiglie e io non potevo andarci mai! Dovevo stare a casa ad aiutare la mia famiglia. Come bambina era difficile da accettare e poi non coglievo il senso della spiritualità. Adesso vedo che questo modo di vivere dei monaci non aveva nulla a che fare con la meditazione: dovevi recitare dei mantra, non LUGLIO-AGOSTO 2011 27 erano interessati alla meditazione, ma solo a recitare i mantra! Reciti i mantra e ricevi offerte e donazioni. BALI: Come sei venuta in contatto con Osho? KANTU: Avevo 23 anni e lavoravo in un bar in Giappone e un giorno è arrivato un cliente... l’ho visto arrivare e mi è sembrato un tipo un po’ strano, qualcosa di insolito; parlava dell’India ed è veramente raro in Giappone parlare dell’India, ma io l’ho sentito come qualcosa di familiare perché ero cresciuta con Buddha nella mia vita e avevo questo desiderio di andare un giorno in India! Poi sono venuta a sapere che era un discepolo di Osho e quando siamo diventati una coppia ero sorpresa di vedere nella sua casa tutte le foto di Osho, i libri di Osho, ne aveva tantissimi, ma mi sentivo veramente bloccata di fronte a tutto questo. Mio padre era molto contrario alle altre religioni, aveva tanti giudizi sui cristiani, gli scintoisti, etc... a lui piaceva solo Buddha e anch’io avevo questo condizionamento. Per tre anni non sono riuscita ad avvicinarmi a quello che diceva Osho, ma poi la mia vita ha iniziato a diventare veramente difficile, ho rotto anche questa mia relazione... non sapevo cosa fare, poi un giorno mentre stavo pulendo la mia stanza ho trovato un libro di Osho che mi aveva dato il mio ex due anni prima, ma che praticamente non avevo mai neanche toccato e ho iniziato a leggerlo; e immediatamente dopo le prime frasi, ho cominciato a piangere, mi aveva toccato da qualche parte: ho pianto per mezza giornata, non c’era alcuna ragione ma continuavo a piangere e piangere. Poi ho iniziato a meditare! La prima meditazione che ho fatto è stata la Dinamica: ero andata in un centro di Meditazione di Osho, c’erano molte persone che facevano meditazione e sono rimasta scioccata... urla, pianti, 28 OSHO TIMES grida! In Giappone nessuno urla. Solo dopo un bel po’ di volte sono riuscita a esprimere le mie emozioni... bellissimo! BALI: Questo ha creato qualche problema con la tua famiglia? KANTU: La mia vita è cambiata completamente... sono andata ad abitare ad Osaka perché accanto al mio paesino non c’era la possibilità di meditare e di incontrare altri meditatori e ho anche iniziato con le Danze di Gurdjeff. BALI: Buddha, e poi Gurdjeff... KANTU: Sì, ma per me il Buddha era solo un simbolo... solo una statua. Quando ho iniziato ad ascoltare i discorsi di Osho sul Buddha non riuscivo a capire: mi chiedevo perché parla di Buddha come di una persona così importante? Non riuscivo a sentirmi d’accordo perché nella mia mente c’era tutto quello che mi avevano insegnato sul Buddha: dove era nato, cosa era accaduto a sua madre, che un elefante bianco era venuto a prendersi cura di lui... questo tipo di storie; avevo la mente piena di queste storie che non avevano niente a che fare con il mio “essere”. B ALI : Ma Buddha era anche un meditatore! KANTU: Certo, ma questa parte non veniva considerata nella mia famiglia... sono un tipo di buddhisti che parlano solo di mantra. BALI: I tuoi genitori sanno che sei diventata discepola di Osho e che fai meditazione? KANTU: Lo sanno entrambi, ma non vogliono saperlo! Hanno paura credo... e di sicuro pensano: mia figlia fa delle strane cose ma sembra così felice che non voglio sapere niente di cosa fa. Ho provato qualche volta a condividere con loro, ma ho sentito che non sono aperti a questo tipo di esperienza; comunque ogni tanto ci provo ancora, ma rispetto anche i loro tempi. BALI: Sono curiosa riguardo alla tua vita molto particolare, con un monaco come padre e con una madre samurai. Com’era? KANTU: Lei era molto ostinata! Ma penso di avere anche imparato qualcosa da loro. Da quando ho iniziato a vivere in Europa ho realizzato che è veramente facile per me connettermi con l’hara: quando mi trovo in mezzo alle persone non ho bisogno di molte parole, mi è molto più facile sentire, “leggere“ l’atmosfera di una situazione! Tante persone chiacchierano e parlano ma io sento di più il fluire dell’energia che attraversa sia il contesto che le persone. Ed è una qualità che magari proviene dal tipo di educazione che ho ricevuto. I monaci giapponesi hanno molto a che fare con la morte, con i morti; da bambina camminavo spesso nel cimitero, praticamente era nel nostro giardino... ed avevo così tanta paura, tanta paura ma nello stesso tempo avevo chiaro che la vita comporta la morte, che la vita è fatta anche di morte, vanno insieme. Penso comunque che mio padre non fosse contento di far parte di una famiglia di monaci... lui è più un tipo a cui piace bere, ballare, non gli piace quello che si trova a dover fare. Credo che anche lui sia stato represso. BALI: Ma c’era anche qualcosa di gioioso in questo tipo di vita? KANTU: Non lo so, se torno ai miei ricordi di vita buddhista me la ricordo molto depressa... specialmente per le donne. Sì, ero molto depressa! BALI: Adesso te ne sei andata dal Giappone... KANTU: Adesso vivo a Maiorca e lì ho tanti amici, molti sono discepoli di Osho e frequentiamo regolarmente i campi di meditazione. E medito anche da sola, in casa. Nella mia vita questa è una priorità: come continuare con questo spazio di meditazione! www.oshoba.it ebbene sì, mi abbono! OSHOTIMES quale abbonamento? ABBONAMENTO 10 mensili + 2 monografie (del valore di €16 l’una) Sconto 35% sul prezzo di copertina - € 46,50 ABBONAMENTO ANNUALE ITALIA E + DVD omaggio - € 24,00 SAGGIO 5 SVIZZERA COGNOME.......................................................................................................NOME.......................................................................... INDIRIZZO ................................................................................................................................................................................................ 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L 294 Vol. II° € 16,53 ESTASI IL LINGUAGGIO DIMENTICATO Commenti ai canti di Kabir. € 14,00 cod. L 84 Addestrare la mente per comprendere se stessi e il mondo. (1ª parte del Messaggio cod. L 236 di Atisha) € 15,00 IL SUTRA DEL DIAMANTE Il Buddha parla qui e ora. € 18,00 cod. L 51 IL VELO IMPALPABILE Unio Mystica 3, chiude la serie dei discorsi sul mistico Sufi Hakim Sanai. cod. L 25 € 15,00 LA VERA SAGGEZZA INVITO AL SILENZIO Introduzione al mondo interiore. € 12,00 Un invito a comprendere la vita e soprattutto le sue motivazioni inconsce. Dhammapada 5 € 16,00 cod. L 148 cod. L 548 MEDITAZIONE MOTIVAZIONE MANAGEMENT Come portare meditazione nel mondo del cod. L 445 lavoro. € 12,00 Commento a storie e aneddoti del mondo mistico dei Chassidim. cod. L 708 € 8,50 I SILENZI DELL’ANIMA Commenti a “Il Profeta” di Khalil Gibran. NUOVA EDIZIONE cod. L 374 € 15,00 la vetrina continua con centinaia di altri titoli su WWW.OSHOBA.IT relazioni un invito al silenzio Trova la tua voce interiore e poi seguila senza paura “Ovunque ti porterà, là c’è la meta della tua vita, là si trova il tuo destino. È soltanto là che troverai soddisfazione, appagamento. È solo là che fiorirai.” DVD (Italiano e inglese) Infinito Ed. – 103 minuti cod. L 132 € 18,00 Una storia d’amore con l’esistenza Da qualche parte l’oceano della vita ti sta chiamando... “...la tua sete di felicità ne è la prova. Se sai dove stai andando, allo stesso tempo saprai anche da dove provieni...” DVD (Italiano e inglese) Infinito Ed. – 140 minuti cod. L 61 € 18,00 Discorsi di Osho registrati dal vivo, selezionati tra le migliaia che ha tenuto in pubblico, di fronte a un’audience internazionale di ricercatori e amici. Non sono “insegnamenti”, né una filosofia da immagazzinare come conoscenza, piuttosto sono parte di un grande esperimento per creare un silenzio interiore nell’ascoltatore. Gioa e meditazione Intuizioni per risvegliare la propria essenza Stati di coscienza superiore L’affascinante viaggio della consapevolezza DVD (Italiano e inglese) Durata 100 minuti cod. L 2109 € 18,00 Infinito Editori DV D (Italiano e inglese) Durata 147 minuti cod. L 2085 € 18,00 Infinito Editori À VIT O N Amore & odio ...verso un amore che non ha opposti “L’amore è una tua qualità intrinseca. Nasce con te, proprio come l’odio. Quello che ti insegno è: sii consapevole...” DVD (Italiano e inglese) Durata 106 min. cod. L 18 € 18,00 Infinito Editori L’innocenza è pura intelligenza Un cuore capace di provare meraviglia “Nel mondo innocenza e intelligenza sono state divise...viste in maniera diametralmente opposta...” DVD (Italiano e inglese) Durata 99 min. cod. L 82 € 18,00 Infinito Editori DVD multimediale, ideale per essere usato anche come supporto alla meditazione, con 4 diversi brani di Osho, 3 brani musicali, una meditazione guidata...un’antologia multilivello. Oltre a coprire con diversi brani di Osho due temi importanti, fornisce anche la struttura per “usare” i brani per fare meditazione. La tecnica di meditazione chiamata “Evening Meeting” che a Pune viene proposta tutte le sere dell’anno, divisa in varie fasi con supporto musicale. Una tecnica che Osho ha definito “il picco più alto della tua giornata”. “La gioia nasce dall’essere, ma passa attraverso il cuore. Il cuore riceve per primo la gioia dell’essere; e il cuore è il veicolo che esprime la gioia al mondo OSHO esteriore...” Osho, come si esplorano gli stati di coscienza più elevati? “Non ci sono molti modi, ce n’è solo uno: la via della consapevolezza. È un salto quantico. Il subconscio, l’inconscio, l’inconscio collettivo e l’inconscio cosmico, questi quattro strati si trovano al di sotto della tua parte conscia. Anche al di sopra ci sono altri quattro strati... C’è una sola strada: prima devi andare in profondità, devi entrare nell’inconscio cosmico. A meno che non scompari nell’inconscio cosmico non potrai entrare nella superconsapevolezza: il primo livello al di sopra della parte conscia...” OSHO À VIT NO Il rispetto per se stessi ...essere degni sentirsi indegni... “Fuggire da se stessi è un semplice spreco di tempo incredibilmente prezioso, e di una vita che avrebbe potuto essere un canto...” DVD (con sottotitoli) Durata 80 min. cod. L 03 € 10,80 Oshoba Editore I tre volti dell’amore Dissolversi nell’altro e oltre “L’amore può esistere come semplice relazione fisica... sesso. La maggior parte delle persone continua a credere che è amore, ma è soltanto l’inizio...” DVD (con sottotitoli) Durata 104 min. cod. L 2091 € 18,00 Oshoba Editore Ha un senso la vita? Non ti darò un altro sogno... il mio invito è a svegliarti Giusto o sbagliato? Non puoi essere sicuro di ciò che fai perché non sei ancora sicuro di ciò che sei “Che senso ha la bellezza? Vedi un tramonto, rimani ammutolito, è così bello, ma un cretino qualsiasi potrebbe chiedere: ‘Che senso ha?’ E tu non avresti una risposta...” DVD (Italiano e inglese) Durata 100 minuti cod. L 2053 € 18,00 Infinito Editori “Nella tua inconsapevolezza dividi la vita in due, in giusto e sbagliato. La tua suddivisione è arbitraria... Prima devi essere, poi l’azione giusta viene di conseguenza.” DVD (Italiano e inglese) Durata 105 minuti cod. L 170 € 18,00 Infinito Editori CATALOGO COMPLETO SU WWW.OSHOBA.IT “Come darti un assaggio della meditazione, è stata la ragione fondamentale del perché ho parlato per più di 35 anni. Potrei andare avanti a parlare in eterno. Non importa cosa dico. L’unica cosa che importa 31 OSHO TIMES OTTOBRE 31 è che ti do la possibilità di essere silenzioso, cosa che all’inizio tu trovi difficile fare per conto tuo”.2007 Osho U N E V E N T O D I M E D I T A Z I O N E E C E L E B R A Z I O N E meditando ® con Anando Shunyo & Marco 08.09.10 Luglio 2011 Verbania Lago Maggiore Dagli organizzatori dellʼOshoFestival di Riccione un invito a meditare divertendosi in unʼoasi di serenità, per ritrovare il tesoro nascosto del nostro essere l’atteso ritorno dell’appuntamento estivo con... te stesso! Si torna nella location originale! HOTEL CASTAGNOLA Verbania Pallanza Programma, aggiornamenti e approfondimenti on-line www.oshoba.it