ECOGUIDA
PER CAPIRE E CAMBIARE
Comitato “Lasciateci Respirare”
NULLA SI CREA NULLA SI
DISTRUGGE TUTTO SI TRASFORMA
PROCESSI PRODUTTIVI
Prodotti finiti
Sostanze
inquinanti
Materie prime
Additivi
Combustibili
Scarichi
idrici
Energia
Calore
........
Rifiuti
........
Comitato “Lasciateci Respirare”
INQUINAMENTO
L’introduzione diretta o indiretta, a
seguito di attività umana, di sostanze,
vibrazioni, calore o rumore nell’aria,
nell’acqua o nel suolo, che potrebbero
nuocere alla salute umana o alla
qualità dell’ambiente, causare il
deterioramento di beni materiali,
oppure danni o perturbazioni a valori
ricreativi dell’ambiente o ad altri suoi
legittimi usi. (Direttiva UE 96/61CEE)
Comitato “Lasciateci Respirare”
Le unità di misura
Le unità di misura per gli inquinanti atmosferici sono valori
“estremamente piccoli”:
grammo
g
1
1
milligrammo
mg
0,001
1x10-3
microgrammo
μg
0, 000001
1x10-6
nanogrammo
ng
0, 000000001
1x10-9
picogrammo
pg
0, 000000000001
1x10-12
Comitato “Lasciateci Respirare”
EMISSIONI E INQUINAMENTO DELL’ARIA
QUALITÁ DELL’ARIA
EMISSIONI = inquinamento atmosferico
Camini, caldaie
Attività produttive
Comitato “Lasciateci Respirare”
Traffico
PRINCIPALI COMPONENTI DELL’ARIA
Comp. in volume
Comp. in peso
Formula
P.M.
%
ppm*
%
ppm
Azoto
N2
28.0
78.09
780 900
75.51
755 100
Ossigeno
O2
32.0
20.95
209 500
23.15
231 500
Argo
Ar
39.9
0.93
9 300
1.28
12 800
Anidride
Carbonica
CO2
44.0
0.03
300
0.04
460
Neon
Ne
20.2
18
12.5
Elio
He
4.0
5.2
0.72
Metano
CH4
16.0
2.2
1.2
Cripto
Kr
83.8
1
2.9
Ossido
nitroso
N2O
44.0
1
1.5
Idrogeno
H2
2.0
0.5
0.03
Xeno
Xe
131.3
0.08
0.36
GAS
*(T = 0°C, 273 °K, P = 1 atm., 101.3 pA)
Fonte: Arpa Emilia Romagna
Comitato “Lasciateci Respirare”
L’ATMOSFERA CHE RESPIRIAMO
La parte di atmosfera che ci interessa più da vicino è la cosiddetta
"troposfera", avente uno spessore variabile dai 6 ai 17 Km a
partire dalla superficie terrestre, in cui è concentrata la
maggior quantità di aria che respiriamo e che quindi permette la
continuazione della vita così come la conosciamo. Questa, purtroppo, è
anche quella maggiormente influenzata dall’inquinamento atmosferico,
eccezione fatta per l’ozonosfera situata ad una altezza maggiore che
risente di particolari e più resistenti tipi di inquinanti quali i
clorofluorocarburi che partecipano direttamente alla diminuzione
dell’ozono in essa contenuto.
Caratteristica peculiare della troposfera è la diminuzione costante di
temperatura con l’altezza (6°C per Km.), che permette la dispersione
degli inquinanti in quota: tant’è che in particolari condizioni, ossia
quando la temperatura comincia a crescere con l’allontanarsi
dalla superficie terrestre (stato di inversione termica) gli
inquinanti vengono schiacciati e mantenuti a livello del suolo.
Comitato “Lasciateci Respirare”
INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Ogni modificazione della normale composizione chimica o
dello stato fisico dell’aria dovuta alla presenza di una o più
sostanze, in quantità e con caratteristiche tali da alterare la
salubrità e da costituire pericolo per la salute pubblica (DPR
203/88)
Vi sono sostanze che una volta immesse nell’atmosfera
ricadono a terra e possono entrare negli scarichi idrici e/o
entrare nelle catene alimentari
L’inquinamento atmosferico è correlato a un evidente peggioramento della sintomatologia
bronchitica e come il danno alle mucose delle vie respiratorie facilita la penetrazione degli
allergeni, incrementando quindi il rischio di sensibilizzazioni e allergie
(Antonio Paddeu Pneumologo)
Comitato “Lasciateci Respirare”
INQUINANTI ATMPOSFERICI
Generalmente vengono suddivisi in 2 grandi macrocategorie:
1. INQUINANTI PRIMARI: sono quelli immessi direttamente
nell’ambiente dal processo che li ha prodotti
2. INQUINANTI SECONDARI: Sostanze che si formano a
seguito delle modificazioni di varia natura a carico degli
inquinanti primari, con reazioni che spesso coinvolgono
l’ossigeno atmosferico e la luce
Comitato “Lasciateci Respirare”
L’inquinamento atmosferico
FONTI
·
INQUINANTI
ATMOSFERICI
EFFETTI SULLA
SALUTE
IMPIANTI DI COMBUSTIONE
- AZIONE IRRITANTE PER L’APP.
RESPIRATORIO (MAX IN BAMBINI
ED ANZIANI)
- AUMENTO DELLA MORTALITA’
GENERALE DA MALATTIE
RESPIRATORIE
OSSIDI DI ZOLFO
(SOX)
IMPIANTI DI COMBUSTIONE
TRAFFICO VEICOLARE
IMPIANTI DI COMBUSTIONE
TRAFFICO VEICOLARE
IMPIANTI DI COMBUSTIONE
TRAFFICO VEICOLARE (MAX)
TRAFFICO VEICOLARE
IMPIANTI INDUSTRIALI
TRAFFICO VEICOLARE
- DANNO A CARICO DELL’APP.
OSSIDI DI AZOTO
(NOX)
POLVERI
SOSPESE
RESPIRATORIO
- AZIONE IRRITANTE
- AZIONE ALLERGIZZANTE
- TRASPORTO DI CANCEROGENI
·
- INTOSSICAZIONE DA
OSSIDO DI
CARBONIO (CO)
CARBOSSIEMOGLOBINA
(IPOSSIA DEGLI ORGANI)
- AZIONE CANCEROGENETICA
IDROCARBURI
POLICICLICI
AROMATICI (IPA)
PIOMBO (Pb)
(BENZOPIRENE) :TUMORE
DEL POLMONE
·
- INTOSSICAZIONE
U.O. Epidemiologia e Comunicazione - Dipartimento di Sanità Pubblica – AUSL Cesena
Comitato “Lasciateci Respirare”
PENETRAZIONE DEGLI INQUINANTI A LIVELLO RESPIRATORIO
I gas (CO,NOx,et.) possono giungere direttamente, insieme
all’aria inspirata,a livello alveolare,da cui possono eventualmente
passare nel sangue. Tuttavia,gas molto solubili in acqua (come la
SO2) vengono già assorbiti a livello tracheo-bronchiale, laddove
esercitano i loro effetti tossici.
Le particelle corpuscolate di maggiori dimensioni si arrestano
nel naso-faringe,ove vengono intrappolate nel muco ed espulse.
Le particelle di diametro inferiore (< 5 micron) raggiungono gli
alveoli.
Antonio Paddeu
pneumologo e presidente dell’Associazione Malattie Respiratorie A.Ma.Re di Como
Comitato “Lasciateci Respirare”
QUALITA’ DELL’ARIA
Per valutare la qualità dell’aria ci sono dei valori di riferimento
(standard):
•SUL LUNGO PERIODO (anno): valori limite e valori guida
•SUL BREVE PERIODO: livelli di attenzione e livelli di allarme
Nota: i valori guida sono i limiti di concentrazione ed esposizione per la promozione
della salute a lungo termine. Sono valori per i quali non vi sono rischi noti per la
salute
I livelli di attenzione sono concentrazioni capaci di determinare una situazione che se
persistente determina il rischio che si raggiunga lo stato d’allarme. Da notare che i
livelli di attenzione sono tali da costituire un rischio serio per le componenti più
deboli o sensibili della popolazione (bambini, anziani, cardiopatici, asmatici etc)
I livelli di allarme sono concentrazioni tali da mettere a rischio sanitario anche per
esposizioni di breve durata
Comitato “Lasciateci Respirare”
TEMPI DI MANIFESTAZIONE EFFETTI
DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO SULL’UOMO
SECONDI -MINUTI
- ALTERAZIONE ODORI
- IRRITAZIONE OCCHI
- IRRITAZIONE NASO-FARINGE
ORE-GIORNI
- PATOLOGIE RESPIRATORIE ACUTE (rinofaringite, tonsillite,
tracheo-bronchite, asma.otite,influenza)
MESI-ANNO
- PATOLOGIE RESPIRATORIE CRONICHE
(bronchite, asma, enfisema)
- TUMORE POLMONARE
U.O. Epidemiologia e Comunicazione - Dipartimento di Sanità Pubblica – AUSL Cesena
Comitato “Lasciateci Respirare”
POLVERI
6) Sono quindi importanti le osservazioni consentite dal microscopio elettronico a scansione:
usare questa tecnica vuol dire vedere le particelle, contarle distinguendo le varie famiglie,
osservarne l'evoluzione nel tempo in forma, dimensioni e numero, su scala di qualche decina
di minuti, studiare la composizione chimica della frazione di maggiori dimensioni del PM10.
7) Il PM 2,5 è una miscela complessa di migliaia di composti chimici e, alcuni di questi
sono di estremo interesse a causa della loro tossicità. L'attenzione è rivolta agli
idrocarburi aromatici policiclici (IPA) che svolgono un ruolo nello sviluppo del cancro.
Alcuni nomi: Fluoranthene, Pyrene, Chrysene, Benz[a]anthracene, Benzo[b]fluoranthene,
Benzo[k]fluoranthene, Benzo[a]pyrene, Dibenz[a,h]anthracene.
8) Quale sarebbe il valore del PM10 in natura senza la presenza dell'uomo? Le
concentrazioni di PM in atmosfera dipendono sia da sorgenti naturali che antropiche. La
concentrazione di fondo di PM è solitamente definita come la distribuzione delle
concentrazioni di PM che si osserverebbe in assenza di emissioni antropiche di PM
(particelle primarie), e in assenza di emissioni antropiche che precorrono la formazione di
PM (particelle secondarie), quali VOC , NOx ed SO2.
Comitato “Lasciateci Respirare”
POLVERI SOSPESE 0 PARTICOLATO
1)Per particolato si intendono tutte le particelle solide o liquide sospese nell'aria, esclusa
l'acqua pura, con dimensioni microscopiche. Il PM10 è il particolato atmosferico che ha un
diametro uguale o inferiore a 10 µm
2) Il PM2.5 è la frazione più fine del PM10, costituita dalle particelle con diametro uguale o
inferiore a 2,5 µm
3) Il diametro delle particelle è considerato il parametro più importante per
caratterizzare il comportamento fisico del particolato atmosferico
4) Il PM 2,5 è il particolato più pericoloso per la salute e l'ambiente: questo
particolato può rimanere sospeso nell'atmosfera per giorni o settimane. Le particelle maggiori
(da 2,5 a 10 µm) rimangono in atmosfera da poche ore a pochi giorni, contribuiscono poco al
numero di particelle in sospensione, ma molto al peso totale delle particelle in sospensione.
Sono significativamente meno dannose per la salute e l'ambiente
5) Ne consegue che la misura del PM10 (espresso in µg/m3) quale metodo di
valutazione dell'inquinamento da particolato fornisce informazioni incomplete:
non distingue le particelle grossolane dal pericoloso PM 2,5. Paradossalmente, un
elevato valore del PM10 può corrispondere alla presenza di poche particelle del
tipo PM 2,5 e molte di dimensioni maggiori: una situazione più accettabile
rispetto ad un PM10 di valore inferiore con poche particelle grossolane e molte
dal PM 2,5.
Comitato “Lasciateci Respirare”
DIOSSINE
Occorre chiarire che il termine "diossine" si usa per indicare un gruppo di
composti aromatici, le dibenzo-p-diossine e i dibenzofurani.
Si tratta di sostanze caratterizzate da una distribuzione pressoché ubiquitaria come
contaminanti ambientali persistenti, formate da idrocarburi aromatici legati ad
atomi di cloro più o meno numerosi. Il termine diossina è spesso usato come
sinonimo di TCDD o 2,3,7,8-tetracloro-dibenzo-p-diossina, ma in realtà si
conoscono 75 tipi diversi tra diossine e 135 congenere dei furani, strettamente
correlati per caratteristiche e tossicità. Diciassette di queste molecole sono
considerate estremamente tossiche per l’uomo e gli animali. La tossicità come
composto viene espressa in riferimento alla tossicità della 2,3,7,8-tetraclorodibenzop-diossina, la più tossica, in I-TEQ (International Toxicity Equivalents). Tra le 17
molecole la tossicità può variare di circa tre ordini di grandezza: per individuare il
valore in I-TEQ di una particolare miscela di diossine/furani, la quantità di ogni
singolo componente viene moltiplicata per un proprio fattore di tossicità (I-TEF) in
relazione alla TCDD. I valori ottenuti vengono quindi sommati tra loro.
Comitato “Lasciateci Respirare”
DIOSSINE
Lo IARC ha classificato la TCDD come cancerogeno per
l'uomo (gruppo 1). La Commissione Scentifica Europea
per l'Alimentazione, il 22 novembre 2000, ha deciso di
abbassare a 1 picogrammo per chilo corporeo (al giorno)
il limite massimo di diossine e altri composti organici
tollerabile per l'uomo. Giornalmente, una persona di 70
chili, può assorbire al massimo 70 picogrammi di diossine
(70 kg x 1 pg/kg), ma ciò non significa che la Dose
Giornaliera Tollerabile (TDI) corrisponda ad una dose
sicura (rischio zero). Si tratta semplicemente del giusto
compromesso tra un rischio aggiuntivo, estremamente
basso e la concentrazione "naturale" nel cibo, nell’ acqua,
e nell’aria di questi composti.
Comitato “Lasciateci Respirare”
LE DIOSSINE
•(a) altamente lipofile,
•(b) sostanzialmente insolubili
in acqua,
•(c) molto stabili
chimicamente e fisicamente
(fà eccezione una certa
labilità fotochimica),
•(d) in genere estremamente
persistenti nell'ambiente e nei
sistemi biologici.
Comitato “Lasciateci Respirare”
LA NOSTRA ARIA
Area dei Cementifici Padovani (Comuni di Este e Monselice): i
territori comunali di questi Comuni sono
“zone particolarmente inquinate che necessitano di interventi di
tutela ambientale data l’elevata densità di cementifici presenti,
l’intenso traffico di automezzi pesanti determinato dalla presenza
dei cementifici e dalle importanti e trafficate arterie stradali”
SONO INSERITI NELL’ELENCO UFFICIALE DELLE AREE PIU’
INQUINATE DEL VENETO INSIEME A
•Polo industriale di Marghera
•Polo Conciario Vicentino
•Distretto del Mobile Trevigiano
•Distretto del Mobile Veronese
Comitato “Lasciateci Respirare”
TREND DI PRODUZIONE DI
CEMENTO
Comitato “Lasciateci Respirare”
IL MERCATO ITALIANO
Fonte: AITEC
Comitato “Lasciateci Respirare”
Come restare sul mercato?
•Ridurre i costi
•Sviluppare attività collegate e redditizie come
il recupero come materia prima di rifiuti, il coincenerimento(recupero energetico) di rifiuti e
la produzione energia
Comitato “Lasciateci Respirare”
COSTI
40% dei
costi di
produzione
sono di tipo
“energetico”
Comitato “Lasciateci Respirare”
UTILIZZO DI COMBUSTIBILI NON
CONVENZIONALI
L’utilizzo di combustibili non convenzionali, quali ad esempio alcuni rifiuti organici e inorganici,
offre una valida e competitiva alternativa alle fonti energetiche tradizionali nel pieno rispetto degli
standard qualitativi del prodotto e della salvaguardia dell’ambiente.
La tipicità del processo produttivo del cemento, nonché della sua composizione chimicomineralogica, rende ideale l’utilizzo di alcuni rifiuti nell’alimentazione dei forni di cottura; rifiuti,
quali pneumatici, oli esausti, rifiuti solidi urbani ecc., che altrimenti
dovrebbero essere inceneriti o portati a discarica. Infatti gran parte delle sostanze liberate dalla
combustione di tali rifiuti vengono inglobate nel prodotto stesso, senza
produzione di
emissioni supplementari, mentre sarebbero liberate in atmosfera in caso di
incenerimento tradizionale.
Fonte: AITEC
L’AITEC è dal 1959 l’associazione di rappresentanza delle Aziende italiane produttrici di cemento.
L'industria italiana del cemento può essere annoverata tra le realtà più significative nel panorama
economico-produttivo del nostro Paese. Dopo circa un secolo di storia, essa oggi è leader a livello europeo
e tra le prime dieci a livello mondiale.
Comitato “Lasciateci Respirare”
RITARDI? E LA NOSTRA
SALUTE?
Dalla Confindustria lombarda parte un grido d'allarme:
i comparti produttivi sono lontanissimi dalle norme europee di autorizzazione
ambientale che entreranno in vigore nel 2007. E si rischia l'ecatombe. In
Lombardia, il parco tecnologico dell’industria, sebbene sia di buon livello, ha
comunque necessità di forti investimenti per raggiungere i livelli di prestazione
previsti dalle BAT. Si pongono problemi di adeguamenti strutturali. Alcuni
impianti potrebbero essere messi fuori mercato.
C’è una grossa preoccupazione per i settori legati al cemento e ai metalli ferrosi
e non.
Comitato “Lasciateci Respirare”
BAT o MTD
Le migliori tecnologie disponibili sono un concetto tecnico
economico
il D.Lgs n. 372 del 4 agosto 1999 definisce come BAT le "migliori tecniche
disponibili" (Art.2, comma 12):
a)Tecniche: "le tecniche impiegate, le modalità di progettazione,
costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura dell’impianto
b) Disponibili: "qualifica le tecniche sviluppate su una scala che ne
consenta l’applicazione in condizioni economicamente e tecnicamente
valide nell’ambito del pertinente comparto industriale, prendendo in
considerazione i costi e i vantaggi, indipendentemente dal fatto che
siano o meno applicate o prodotte nello Stato membro di cui si tratta,
purché il gestore possa avervi accesso a condizioni ragionevoli;
c) Migliori: "Le tecniche più efficaci per ottenere un elevato livello di
protezione dell’ambiente nel suo complesso"
Disponibili sul sito
www.atlanteitaliano.it/bat
Comitato “Lasciateci Respirare”
BRUCIARE rifiuti peggiora la qualità dell’aria
CON PRODUZIONE DI EMISSIONI SUPPLEMENTARI!!
Fonte: Linee guida per le BAT per il cemento Gennaio 2004
I cementifici che utilizzano rifiuti devono controllare nuove sostanze alcune delle quali oltre ad essere disperse
nell’aria cadendo al suolo entrano nelle catene alimentari
Comitato “Lasciateci Respirare”
DIOSSIONE E CEMENTIFICI CHE BRUCIANO RIFIUTI
Nel 2001 l’Unione Europea ha stabilito la dose giornaliera tollerabile di
diossina in due picogrammi per chilogrammo di peso corporeo. Quindi, per un
bambino di 5 chili, la dose massima tollerabile è di 10 picogrammi al giorno. In
base ai dati sulla produzione di cemento (4.451 t/g) ottenuti dal rapporto annuale
del 2002 della Holcim (ex-Cementeria di Merone) dal cementificio uscirebbero in
totale 668 milioni di picogrammi di diossine al giorno.
Il fattore medio di emissione di diossine da cementifici stimato
dall’Unione Europea (0,15 microgrammi I-TEQ per tonnellata di cemento
prodotto) pubblicato nell’Inventario Europeo delle Diossine, consultabile sul sito
Internet:
http:// europa.eu.int/comm/environment/dioxin/stage1/cement.pdf
microgrammo
μg
0, 000001
1x10-6
picogrammo
pg
0, 000000000001
1x10-12
Negli Stati Uniti la prima fonte di diossina è rappresentata dagli inceneritori di rifiuti urbani e i cementifici
occupano il terzo posto in questa classifica. (Fonte: Agenzia degli Stati Uniti per la Protezione dell’Ambiente,
USEPA draft dioxin inventory 2000).
Comitato “Lasciateci Respirare”
Sostanze tossiche vietate dal Trattato di Stoccolma
PCB e DDT fanno parte dei prodotti chimici persistenti e bioaccumulabili (POP) e,
in Europa, il loro uso è vietato già da molti anni. Nonostante questo sono ancora
onnipresenti, vengono riscontrate per esempio negli esami del sangue o nelle carni
dei pesci. I PCB risultano tutt'oggi tra i contaminanti più diffusi. Questo dimostra
che dopo aver sentenziato un divieto ci vogliono molti anni per smaltire i danni.
Diossine e furani hanno proprietà e struttura chimica molto simile. Si formano in vari processi
chimici e di incenerimento come sottoprodotto. Gli effetti sulla salute sono tra l'altro
neuropatie, senso di affaticamento, depressione. Esposizioni a lungo termine portano al
cancro del sistema respiratorio. Persistono nell'ambiente per molto tempo e si riscontrano in
dosi alte negli animali acquatici, anche di posti non industrializzati. Normalmente le persone
ne vengono contaminate attraverso il cibo animale. Vengono trasmesse con l'allattamento al
seno.
18/05/2004
Sostanze chimiche tossiche: in vigore il trattato di Stoccolma
Sono 12 i prodotti chimici nocivi messi al bando dalla Convenzione di Stoccolma,
entrata in vigore ieri.
Il trattato internazionale vieterà o limiterà in maniera significativa la produzione,
l’uso e il rilascio di questi prodotti, tra cui i policlorobifenili (PCBs), le diossine
e alcuni antiparassitari. L’Italia non ha ancora ratificato la Convenzione, ad oggi
ratificata da 50 Paesi.
I prodotti sotto accusa sono inquinanti organici persistenti (POPs), sostanze
tossiche che resistono ai processi generalmente in grado di eliminare le sostanze
contaminanti
Comitato “Lasciateci Respirare”
CEMENTIFICI INCENERITORI
“ . . . utilizzare i forni dei cementifici è ancora più pericoloso
che incenerire i rifiuti in inceneritori nati per questo scopo.
Le sostanze tossiche non possono che percorrere due
strade: o vengono immesse in atmosfera, o vengono
inglobate nel cemento”
PAUL CONNETT, PhD, professore di Chimica Generale, Chimica
Ambientale e Tossicologia
St. Lawrence University, Canton, NY.
La Provincia di Como, 29 settembre 2004
Conferenza organizzata lunedì 27 settembre dal gruppo di appoggio di Greenpeace di Como
presso il liceo Volta di Como.
Comitato “Lasciateci Respirare”
LE STRATEGIE AZIENDALI
(DAL SITO UFFICIALE DI ITALCEMENTI GROUP del 2004)
Recupero dei rifiuti nel ciclo produttivo del cemento
Lo schema rappresenta un tipico ciclo di produzione, indicando in verde (IN ALTO) le materie prime, i combustibili e i correttivi del
cemento convenzionali e in rosso (In basso) alcune delle principali tipologie di rifiuti riutilizzabili nelle corrispondenti fasi del
processo.
HANNO LA
BOCCA LARGA
Comitato “Lasciateci Respirare”
Registri ufficiali delle emissioni
EPER europeo
INES Sito nazionale
www.eper.cec.eu.int
www.eper.sinanet.apat.it
Il registro nazionale delle emissioni INES (Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti) e il
registro europeo EPER (European Pollutant Emission Register) sono registri integrati nati nell'ambito
« Registro INES
della direttiva 96/61/CE, meglio nota come direttiva IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control).
Essi sono il risultato di un approccio integrato alla gestione ambientale che coinvolge i governi, le
industrie e il pubblico e dà la possibilità a quest'ultimo di esercitare il proprio diritto di accesso ad
informazioni ambientali in maniera facile attraverso la moderna tecnologia.
Vengono dichiarati solamente quelli inseriti in un elenco specifico e se superano una
certa soglia!! Quindi: se non viene dichiarato è possibile che non ci sia o che le
quantità siano inferiori al valore soglia.
Ecco perché il Comitato Lasciateci Respirare ha chiesto un FORUM
Comitato “Lasciateci Respirare”
IMPIANTI MAGGIORMENTE IMPATTANTI PER LE
EMISSIONI NELLA PROVINCIA DI PADOVA SECONDO IL
REGISTRO INES 2002
1. Cementeria di Monselice Spa (RADICI)
2. Cementeria di Monselice (ITALCEMENTI)
3. Cementeria di Este (CEMENTIZILLO)
4. Acciaierie Venete SpA di Padova
5. Cartotecnica Veneta SpA
6. Discarica S.Urbano
Valori espressi in kg/anno (vanno letti anche con riferimento al volume)
Comitato “Lasciateci Respirare”
EX CEMENTERIE DI MONSELICE
ITALCEMENTI DI MONSELICE
Anidride Carbonica
959388 Tonnellate/anno
Ossidi di azoto (Nox)
2738
Ossidi di zolfo
Tonnellate/anno
790 Tonnellate/anno
(IL BIOSSIDO DI ZOLFO E’ L’ANIDRIDE SOLFOROSA)
Cloro e composti organici
15
Tonnellate/anno
PM (Particolato)
92
Tonnellate/anno
CEMENTERIA DI MONSELICE (RADICI)
Anidride Carbonica
Ossidi di azoto
497803 Tonnellate/anno
1224 Tonnellate/anno
Emissioni – Anno di riferimento 2002
Comitato “Lasciateci Respirare”
VALORI SOGLIA
Elenco inquinanti da comunicare annualmente in caso di superamento dei valori di
soglia
ES:
Ossidi di zolfo( SO2): solo se si supera il valore soglia di 150.000kg/anno
Cloro e composti inorganici: solo se si supera il valore soglia di 10.000 kg/anno
PCDD/PCDF (sostanze organiche clorurate): solo se si supera il valore soglia di 0,001 kg/anno
Quindi è FALSA l’affermazione :“Nei forni dei cementifici la
temperatura è così alta che le diossine non si formano”.
Comitato “Lasciateci Respirare”
CRITICITA’ DEI CEMENTIFICI
Fonte: Linee guida per le BAT (dette anche MTD cioè Migliori Tecnologie disponibili) per il cemento Gennaio 2004
Comitato “Lasciateci Respirare”
ESEMPIO
Autorizzazione del 11/05/1995 relativa alla continuazione alle
emissioni della ditta Italcementi – Stabilimento di Monselice:
“ . . . L’azienda dovrà altresì comunicare al Comune di
Monselice il calendario delle fermate programmate dei forni e
informare celermente lo stesso dei motivi delle fermate non
programmate e della durata prevista degli inconvenienti
causati al fine di permettere agli uffici comunale di avvisare
adeguatamente la popolazione.”
Avvisarci di cosa ??
Comitato “Lasciateci Respirare”
ALTRO ESEMPIO
Autorizzazione alle emissioni in atmosfera n° 4641/EM rilasciata dalla Provincia
di Padova alla ditta Cementeria di Monselice SpA ai sensi del DPR 203/88 (prot.
N° 01194642004 del 22/11/2004):
“ . . . L’azienda dovrà altresì comunicare al Comune di
Monselice , (e per conoscenza all’ARPAV e alla
Provincia) il calendario delle fermate
programmate del forno e informare celermente lo
stesso dei motivi delle fermate non programmate e
della durata prevista degli inconvenienti causati al
fine di permettere agli uffici comunale di avvisare
adeguatamente la popolazione.”
Avvisarci di cosa ??
Comitato “Lasciateci Respirare”
ALTRE CRITICITA’
Comitato “Lasciateci Respirare”
Requisiti dei combustibili da rifiuto
Ai sensi della Direttiva del Consiglio 15 luglio 1975, 75/442/CEE Gli Stati membri
(cioè l’Italia) devono adottare le misure necessarie per assicurare che i rifiuti siano
ricuperati (tra cui c’è il recupero energetico) o smaltiti senza pericolo per la salute
dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che POTREBBERO recare
pregiudizio all’ambiente e in particolare:
- senza creare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo e per la fauna e la flora;
- senza causare inconvenienti da rumori od odori;
- senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse.
Quindi che derivano:
• da una raccolta differenziata di qualità
• Emissioni inferiori a quelle dei combustibili convenzionali (guardando tutto):
– Anidride solforosa
– Ossidi di azoto
– Polveri
– Metalli
– diossine
Comitato “Lasciateci Respirare”
BRUCIARE rifiuti peggiora la qualità dell’aria
CON PRODUZIONE DI EMISSIONI SUPPLEMENTARI!!
Fonte: Linee guida per le BAT per il cemento Gennaio 2004
I cementifici che utilizzano rifiuti devono controllare nuove sostanze alcune delle quali oltre ad essere disperse
nell’aria cadendo al suolo entrano nelle catene alimentari
Comitato “Lasciateci Respirare”
METALLI PESANTI
Le emissioni di mercurio nell’atmosfera sono causate principalmente
dalla combustione del carbone, dai processi produttivi dei cementifici
e dell’industria dei metalli non ferrosi e dall’incenerimento dei rifiuti
urbani.
Agenzia Europea per l’Ambiente
L’ambiente in Europa : Seconda valutazione
28 Gennaio 2001
Secondo l’Agenzia Ambientale Austriaca, a parità di concentrazione di mercurio nei
rifiuti, le emissioni in aria della fornace sono state molto più elevate di quelle
dell’inceneritore. Inoltre, l’analisi dei flussi emessi dalla fornace ha dimostrato che l’uso di
rifiuti fortemente contaminati era possibile perché le emissioni di metalli pesanti
erano diluite nell’intero flusso di gas. Nell’impianto di incenerimento, i metalli pesanti
presenti nei rifiuti si ritrovano concentrati nei residui (scorie, filtri e ceneri) portati poi in
discarica, mentre nella fornace i metalli pesanti si dividono tra le emissioni in aria e i
residui nel prodotto finito. UBA ha infine verificato che le emissioni in acqua dall’impianto
di incenerimento erano molto basse.
Comitato “Lasciateci Respirare”
POCHE CERTEZZE
“Infine, l’uso di sostanze pericolose in prodotti che sono
successivamente riciclati, ad esempio in prodotti da
costruzione (ceneri di combustione, rifiuti pericolosi
iniettati in forni per cemento, ecc.) potrebbe portare a un
accumulo di sostanze pericolose, come gli inquinanti
organici persistenti e i metalli pesanti, nell’ambiente
umano. La conoscenza attuale di questo fenomeno è
limitata”
OMCMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE
Bruxelles, 27.5.2003
COM(2003) 301 definitivo
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE
Verso una strategia tematica di prevenzione e riciclo dei rifiuti
Comitato “Lasciateci Respirare”
CORTE di GIUSTIZIA EUROPEA (Prima Sezione) Sentenza 7 ottobre 2004
"Inadempimento di uno Stato - Direttive del Consiglio 15 luglio 1975, 75/442/CEE e come modificata dalla direttiva del Consiglio
18 marzo 1991, 91/156/CEE (GU L 78, - Nozione di quantità di rifiuti – Dispensa dall'obbligo di autorizzazione"
Nella causa C-103/02,
“ . . . Ai sensi della Direttiva del Consiglio 15 luglio 1975, 75/442/CEE Gli Stati membri (cioè l’Italia) devono adottare le misure
necessarie per assicurare che i rifiuti siano ricuperati (tra cui c’è il recupero energetico) o smaltiti senza pericolo per la salute
dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente e in particolare:
- senza creare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo e per la fauna e la flora;
- senza causare inconvenienti da rumori od odori;
- senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse.
Gli Stati membri adottano inoltre le misure necessarie per vietare l’abbandono, lo scarico e lo smaltimento incontrollato dei rifiuti".
L’Italia risulta inadempiente e pertanto per questi motivi, la Corte (Prima Sezione) dichiara e statuisce:
1) La Repubblica italiana, non avendo stabilito nel decreto 5 febbraio 1998, sull’individuazione dei rifiuti non pericolosi
sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli artt. 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22,
quantità massime di rifiuti, per tipo di rifiuti, che possano essere oggetto di recupero in regime di dispensa
dall’autorizzazione, è venuta meno agli obblighi che ad essa incombono in forza degli artt. 10 e 11, n. 1, della direttiva del
Consiglio 15 luglio 1975, 75/442/CEE, relativa ai rifiuti, come modificata dalla direttiva del Consiglio 18 marzo 1991,
91/156/CEE.
2) La Repubblica italiana, non avendo definito con esattezza i tipi di rifiuti relativi alle norme tecniche 5.9 e 7.8 dell’allegato
1 del detto decreto, è venuta meno agli obblighi che ad essa incombono ai sensi dell’art. 11, n. 1, della direttiva 75/442, come
modificata, e dell’art. 3 della direttiva del Consiglio 12 dicembre 1991, 91/689/CEE, relativa ai rifiuti pericolosi. “
Comitato “Lasciateci Respirare”
STABILIMENTI DALLA
BOCCA LARGA
Per sapere cosa si deve abbattere, cosa cercare nell’aria come
sostanze prima bisogna sapere cosa entra!
in un’altra indagine lo stesso Comando stazione (venezia-Mestre) ha scoperto un’attività di
riutilizzo e smaltimento illegale presso alcuni cementifici di ceneri di pirite contenenti elevate
percentuali di arsenico, piombo e mercurio. I rifiuti partivano da alcune zone sottoposte a
bonifica (Milano e Portogruaro), stoccati in un sito della provincia di Venezia ed avviati
presso cementifici italiani ed esteri per lo smaltimento illegale;
http://www.corpoforestale.it/polizia/archivio/att_2001/rifiuti_e_discariche.htm
Comitato “Lasciateci Respirare”
CHI E’ L’ARPAV
L'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (A.R.P.A.V.) è
stata istituita con la legge regionale del 18 ottobre 1996, n. 32, pubblicata sul Bollettino
Ufficiale della Regione Veneto n. 94 del 22 ottobre 1996.
Essa opera per la tutela, il controllo, il recupero dell'ambiente e per la prevenzione e la
promozione della salute collettiva, perseguendo l'obiettivo dell'utilizzo integrato e coordinato
delle risorse, al fine di consentire la massima efficacia nell'individuazione e nella
rimozione dei fattori di rischio per l'uomo e l'ambiente (art. 1 comma 2 L.R. 32/96).
Per far fronte ai suoi compiti istituzionali, l'A.R.P.A.V.:
- è dotata di personalità giuridica pubblica, di autonomia amministrativa, tecnica,
patrimoniale, contabile e finanziaria;
- è strutturata, secondo il disposto della legge regionale istitutiva in:
· Direzione Generale
· Direzione Centrale che comprende tre aree funzionali:

Tecnico Scientifica;

Ricerca, studi, formazione e informazione;

Amministrativa;
· Dipartimenti Provinciali ed altre strutture.
Comitato “Lasciateci Respirare”
I DIPARTIMENTI PROVINCIALI
Estratto dell’art. 11 del regolamento- DIPARTIMENTI PROVINCIALI
I Dipartimenti Provinciali sono strutture gestionali periferiche dell'ARPAV. Ad ogni Dipartimento Provinciale
è preposto un direttore, ai sensi dell'art. 14, comma 2 della legge istitutiva.
Il Direttore del Dipartimento Provinciale:
a. garantisce, nell'ambito della struttura provinciale, in quanto dotato dei necessari mezzi tecnico-scientifici e delle
opportune risorse, il rispetto dei livelli qualitativi e quantitativi, dei tempi e dei costi delle prestazioni erogate da
ARPAV. A tal fine è responsabile delle risorse professionali, strumentali e finanziarie assegnate; provvede agli acquisti
entro i limiti fissati da apposita regolamentazione, nonché cura la fatturazione e la conseguente riscossione dei ricavi
delle prestazioni verso terzi paganti;
...
c. garantisce l'esercizio coordinato delle attività che comportano interazioni tra il Dipartimento provinciale ed i Dipartimenti di
prevenzione delle Aziende ULSS del territorio di competenza;
d. fornisce il supporto alle Amministrazioni preposte, nell'ambito delle competenze di ARPAV, per l'adozione
delle eventuali misure cautelari di emergenza e di comunicazione del rischio;
e. fornisce agli Enti competenti il supporto tecnico alle attività istruttorie connesse all'approvazione di progetti e
al rilascio di autorizzazioni in materia ambientale in ambito provinciale;
f. nei casi di emergenza, collabora con gli organi interessati per gli interventi a livello provinciale di protezione civile e ambientale;
4.
Comitato “Lasciateci Respirare”
L’ ARPAV PUÓ FARE ANCHE LA CONSULENZA ALLE
AZIENDE PRIVATE?
•
Art. 16 del regolamento dell’ARPAV:INCARICHI
PROFESSIONALI PER IL PERSONALE DI
ARPAV
•
Il Direttore Generale può autorizzare i dipendenti dell'ARPAV a
svolgere consulenze presso altri enti della Pubblica
Amministrazione o presso strutture private. Tali consulenze
non possono essere prestate nei casi in cui si possa
configurare incompatibilità con le funzioni affidate all'ARPAV
dalla Legge istitutiva.
•
L'attività di consulenza verrà disciplinata con apposito
provvedimento del Direttore generale.
Comitato “Lasciateci Respirare”
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