 ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARSIERO
 SCUOLA MEDIA DI VALDASTICO
 LINGUE
 SPORT
 TEMPO PROLUNGATO
 INFORMATICA
 ORIENTAMENTO
 UNA BARRIERA IN MENO… PER UN SORRISO IN PIÙ
 MERCATINO DI NATALE
 CINEFORUM
 CORSO DI LATINO
 USCITE
 AUTORI, COLLABORATORI E RINGRAZIAMENTI
L’anno scorso i ragazzi della scuola media di
Valdastico hanno trascorso una piacevole
giornata al lago di Velo d’Astico, nel quale
hanno pescato varie trote, aiutati da alcuni
anziani che si sono divertiti assieme ai
giovani. Purtroppo un nostro compagno,
cercando di portare a riva una trota molto
grossa, ha avuto una spiacevole sorpresa: il
galleggiante era stato staccato con
un’immensa forza dall’irresistibile potenza
della trota… (quasi come Hulk).
L’anno scorso i ragazzi della seconda e terza della Scuola
Media di Valdastico sono arrivati secondi dopo aver perso
la finale provinciale di calcetto a causa di un arbitro
“venduto”. La squadra era composta da Andrea Sberze,
Danny Sartori, Enrico Toldo e Loris Pretto che
frequentavano la Terza; Loris Bertoldi e Juan Lucca di
Seconda B; Emanuele Alessi, Marco Rocchetti, Stefano
Stefani e Nicola Protto di Seconda A. Hanno perso ma
questa è stata un’esperienza molto interessante, infatti si
sono già riproposti di arrivare alle regionali l’anno
prossimo con ancora più grinta.
Il Tiro con l'Arco è nato in Italia intorno agli anni Cinquanta, per opera di
alcuni appassionati di Treviso, Gorizia, Milano, Bergamo e Roma. Nel 1950
la Compagnia Arcieri di Treviso organizzò la prima gara sull'Altopiano di
Cansiglio: vi presero parte una ventina di tiratori. Nel 1961 le 6 Compagnie
già costituite si riunirono all'Arena di Milano e dettero vita alla
Federazione Italiana di Tiro con l'Arco (FITARCO); nel 1969 alla
presidenza della FITARCO veniva eletto Francesco Gnecchi Ruscone,
mentre venivano radicalmente rivisti statuti e regolamenti. Finalmente, nel
1973, la Federazione veniva ammessa nel CONI come "aderente": cinque
anni più tardi, nel 1978, la FITARCO divenne Federazione a tutti gli effetti
nell'ambito del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Oramai già da due anni gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Arsiero
praticano questa attività istruiti dal bravissimo signor Odino, che fa
parte della FITARCO di Arzignano. Gli aspiranti Robin Hood della
nostra classe sono Dora Stefani e Juan Lucca.
Nelle scuole elementari dell’Istituto da
qualche settimana si sta svolgendo l’attività
del basket, molto amata dai ragazzi che vi si
stanno appassionando sempre più.
Gli istruttori sono Mauro Fabrello e
Alessandro Panozzo che mettono a
disposizione la loro esperienza per insegnare
in modo divertente agli alunni le regole
fondamentali di questo sport.
L' orienteering, o corsa di orientamento, è una disciplina sportiva nata nei paesi
scandinavi più di un secolo fa. La gara di orientamento è una competizione che
impegna fisico e mente in maniera divertente. Alla partenza viene consegnata a
ciascun concorrente una carta topografica molto precisa della zona di gara, sulla
quale sono indicati con segni convenzionali la partenza, l'arrivo e i vari punti di
controllo intermedi. Le partenze sono scaglionate in un certo periodo di tempo.
Quando il concorrente giunge sul posto esatto corrispondente ad un punto di
controllo segnato in cartina troverà come riferimento un prisma triangolare
bianco/arancione detto lanterna con una pinzetta punzonatrice che servirà per
dimostrare l'avvenuto passaggio. Il percorso da seguire per raggiungere il punto è
libero, ognuno sceglie quello che ritiene migliore o più adatto ai suoi mezzi cercando
di "leggere" attentamente la cartina aiutandosi anche con la bussola. Vince,
ovviamente, chi realizza il tempo migliore transitando in tutti i punti previsti.
L’anno scorso anche i ragazzi dell’Istituto hanno partecipato ad una gara simile,
presso la località San Rocco ad Arsiero. Ottimo il risultato: nessun disperso!!!
Tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo hanno accesso ai laboratori
informatici (più o meno dotati), altre si stanno attrezzando;
l’obbiettivo è da un lato l’informatizzazione di tutto l’Istituto,
dall’altro la formazione informatica di base di un buon numero di
insegnanti.
Sono previsti Corsi di Informatica per alunni e docenti, portando
nei laboratori gli alunni delle scuole che ne sono sprovviste.
Il collegamento ad Internet e, soprattutto, la realizzazione del
Giornalino d’Istituto sono altre priorità da perseguire in quest’anno
scolastico, finalizzate anche all’esigenza di costruire l’identità
d’Istituto, ad accrescere la “visibilità” sul territorio ed a
promuoverne l’immagine.
Gli alunni della classe 3 BV hanno realizzato in due anni, oltre a
questo, i seguenti ipertesti: Barocco, Intolleranza e Solidarietà;
quest’ultimo è possibile visitarlo sul sito della scuola:
www.digilander.libero.it/scuolaarsiero/valdast_med.htm
Anche quest’anno nelle due scuole medie del nostro Istituto
Comprensivo si sono svolti, prima delle meritatissime vacanze, i
concerti di Natale, che sono stati accolti con grande entusiasmo
dai genitori.
Nel concerto di Valdastico le canzoni sono state intervallate da
delle poesie o letture, tratte da libri o inventate dagli alunni delle
varie classi.
Sublime la presentazione della nostra compagna Dora che con
la sua voce ha ipnotizzato il pubblico.
Dopo il concerto sono stati venduti, in un favoloso mercatino,
moltissimi capolavori prodotti con le nostre mani (e la pazienza
dei prof…).
Su richiesta di alcuni genitori, per noi alunni delle
terze di Valdastico è stato attivato un corso di latino
per aiutarci a conoscere questa lingua così
affascinante che alcuni di noi studieranno nei licei
l’anno prossimo.
È stato utilizzato il metodo natura che da alcuni anni è stato adottato nelle scuole
della provincia di Vicenza: si tratta di un approccio amichevole alla lingua latina,
che non parte dalle regole grammaticali ma dalla lettura diretta dei testi.
Ma perché è importante conoscere il latino? Non bastano l’informatica e l’inglese
per avere successo nella vita?
Ne abbiamo un po’ parlato insieme e ne abbiamo concluso che il latino è stata la
lingua delle civiltà occidentali, quindi conoscere il latino vuol dire poter
“viaggiare nel tempo”.
LINGUE
Nel nostro Istituto Comprensivo:
- in tutte le Scuole Elementari s’insegna l’inglese (1 ora in classe prima, 2 ore in
seconda e 3 ore nella terza, quarta, quinta);
- per gli alunni delle classi Medie a tempo prolungato di Arsiero è stata attivata
una forma di bilinguismo (inglese e francese);
- a Valdastico, sia nel tempo prolungato sia normale si studia solo l’inglese. Nel
tempo prolungato, però, ci sono alcune ore di compresenza.
Ad esempio in III BV, durante la compresenza di
Lettere e Inglese, abbiamo approfondito la
“Victorian Age”, studiando il romanzo giallo e in
particolare l’affascinante figura del famoso
investigatore Sherlock Holmes; abbiamo ideato
anche un giallo ambientato in quell’epoca.
(laboratorio di scrittura creativa).
Volete leggerne uno?
Era una tipica notte londinese, con una fitta nebbia che avvolgeva i vicoli della città, e le poche luci
dei lampioni apparivano opache e sfumate. Un uomo camminava per Highbury Street, inconsapevole
di essere tallonato e spiato a distanza. Appena svoltato l’angolo per King’s Road l’inseguitore gli si
avventò contro: lo minacciò con una stalattite di ghiaccio, chiedendogli il denaro in suo possesso.
Due giorni dopo qualcuno bussò alla porta dell’ufficio dell’investigatore privato Sam Fisher, una casa
modesta di due piani costruita con mattoni belgi. Era l’ispettore Adam Smith di Scotland Yard, un
poliziotto basso e tarchiato dall’espressione seria: “Caro Fisher, spero che lei sia in forma, perché ci
serve nuovamente il suo aiuto. Ieri è stato rinvenuto il cadavere di Albus Dumbledore, un giovane
londinese benestante: è morto dissanguato a causa di una ferita al cuore, però non è stata ritrovata
l’arma del delitto, che probabilmente ha la forma di un cuneo. Spero che lei ci aiuti; in qualunque
caso la aspetto oggi pomeriggio alle ore 15 sul luogo del delitto, all’angolo di King’s Road, vicino al
panettiere May. Arrivederci”.
Alle 14.30, dopo il pisolino pomeridiano, Fisher chiamò il suo fido assistente William Henry, e
insieme si recarono con un vecchio calesse al luogo dell’appuntamento, dove li aspettava l’ispettore
Smith: “Salve, sapevo che avrebbe accettato. Abbiamo appena scoperto che il portafoglio della
vittima è scomparso: evidentemente l’assassino voleva solamente derubare la vittima, ma quando
questa ha opposto resistenza l’ha pagata cara…Ecco il cadavere”.
Tolse il telo che avvolgeva il corpo senza vita, ormai in decomposizione, e uno spettacolo
agghiacciante si presentò davanti ai tre uomini: la vittima aveva una profonda ferita nel petto,
all’altezza del cuore, ed il suo petto era tutto sporco di sangue violaceo, mentre i suoi occhi, ancora
spalancati, avevano uno sguardo terrificante. Henry chiuse le palpebre alla vittima, anche se ancora
profondamente disgustato da ciò che aveva visto.
Smith riprese: “Si è presentato un testimone oculare, che ci ha descritto l’assassino: lo ricorda alto e robusto,
calvo e con una cicatrice lungo la mascella sinistra; indossava una camicia a quadri, di cui abbiamo trovato
un brandello sporco di sangue che corrisponde a quello della vittima”, e glielo porse perché potesse
esaminarlo. “Abbiamo controllato nei nostri archivi se ci fosse qualcuno che corrispondesse alla descrizione,
e ci sono due indiziati: Andrew Bothroyd, un giovane londinese con una nutrita fedina penale, tra cui rapina
a mano armata e spaccio armi illegali, e Gennaro Carusi, un italiano che vive a Londra da sedici anni,
alcolizzato e fumatore di tabacco che spesso provoca risse nei pub e nelle taverne dei quartieri londinesi più
malfamati”. “Comincerò subito le indagini col mio assistente. Appena avrò notizie lei sarà il primo a venirne
a conoscenza. Arrivederci a lei” concluse Fisher.
Il mattino seguente i due detective iniziarono le loro indagini, cercando di procurarsi informazioni
sull’indiziato italiano e perciò perlustrarono tutti i locali del quartiere di Notting Hill; nelle prime due taverne
nessuno parlò, tutti sostenevano di non conoscerlo. Fu nel pub di Hamilton Way che trovarono la persona
giusta, che disse loro che Carusi era morto più di due mesi indietro di cancro.
Ora rimaneva solo Andrew Bothroyd: bastava seguirlo e incastrarlo, ed il gioco era fatto. Avvertì subito
l’ispettore, dicendogli di non intervenire per nessun motivo. Il giorno successivo Fisher ed Henry
cominciarono a seguire Bothroyd, e a sorvegliare la sua abitazione. Finalmente, dopo due giorni di postazioni
e tallonamenti, un giorno egli uscì di casa per dirigersi a visitare dei parenti a Oxford. Si sarebbe assentato
per tre giorni: per i due era l’occasione giusta per entrare nella sua abitazione.
Fisher estrasse dalla sua valigetta alcuni arnesi per scassinare la porta dell’abitazione, poi indossò un paio di
guanti imitato da Henry. In un baleno si liberò della serratura ed entrò nella casa con cautela: era un edificio
vuoto e tetro, pieno di polvere. Al primo piano c’era una stanza squallida, dove probabilmente viveva
Bothroyd; sulla destra c’era una branda malconcia posta vicino ad un tavolino rosicchiato dai tarli mentre
sulla sinistra, tra le due piccole finestrelle, c’era un grosso armadio in noce che conteneva qualche paio di
pantaloni e alcune camicie. Su questi indumenti si posò l’attenzione di Fisher che controllò se il brandello da
lui in possesso corrispondesse a una di quelle camicie, senza ottenere buoni risultati.
Evidentemente Bothroyd si era già sbarazzato di ciò che indossava quando commise il crimine. Henry,
essendo un detective novello e quindi molto agitato, camminava continuamente sopra il pavimento di legno
nel quale c’era un asse che scricchiolava ad ogni passo. Tutto ciò fece insospettire Fisher che si accucciò per
esaminare il pavimento; molto delicatamente provò a togliere l’asse di legno e ci riuscì senza alcuna fatica.
Lì sotto c’era una cavità in cui erano nascosti il portafogli della vittima e un bel pacco di sterline.
“Lei è un genio Henry” disse soddisfatto Fisher “Grazie a lei ho recuperato la refurtiva, la prova che
incastrerà Bothroyd”.
“Già, peccato che non potrete dirlo a nessuno” soggiunse dalla porta la voce roca di Bothroyd, il quale
apparse con un fucile in mano. “Getti la pistola Fisher o morirà prima del previsto. Sapevo che m stavate
spiando e perciò ho inventato lo stratagemma dei parenti di Oxford. Vi ho attirati qui e ora è arrivata la vostra
fine”.
Henry cercò di temporeggiare: “Perché ha ucciso Dumbledore? Per rapinarlo?” Allora Bothroyd gli raccontò
tutto: “Un tempo ero benestante ma poi, a causa del gioco d’azzardo e di un prestito rischioso, persi tutto.
Vedete voi stessi in che condizioni vivo ora. Il mio debitore era Dumbledore che non voleva rimborsarmi;
così una notte, quando lo vidi rincasare con una somma di denaro cospicua, ottenuta battendo a poker Joe il
Becchino, mi infuriai e lo volli derubare. Quando egli oppose resistenza lo uccisi con una stalattite di
ghiaccio che più tardi buttai nel fuoco di un caminetto assieme alla camicia di cui avete un brandello; poi,
approfittando della nebbia, me ne andai di soppiatto. Mi sono nascosto per qualche giorno da un amico e poi
sono tornato qui. Ben gli sta a quella canaglia!”
Quindi caricò il fucile e lo puntò contro Henry, ma all’improvviso fecero irruzione Smith e alcuni suoi
uomini di Scotland Yard. Bothroyd sapeva che per lui era finita, ma non si arrese nemmeno davanti a cinque
poliziotti. Pochi secondi più tardi uno sparo si udì rimbombare nell’aria: Bothroyd si era sparato al torace e
giaceva stramazzato al suolo.
Il caso era chiuso.
Fisher ed Henry erano ancora stupiti per il tempestoso intervento della polizia e Smith riferì ai due:
“Stamattina abbiamo placato una rissa a Midway Park, ma ci siamo lasciati sfuggire Bothroyd. Mi sono
preoccupato della vostra salute e sono arrivato il più presto possibile. A quanto sembra ho avuto un tempismo
perfetto. La ringrazio del suo aiuto Fisher, è stato utile come sempre! Arrivederci e… a presto” e così se ne
andò con i suoi uomini che avevano già contattato il coroner della Torre Est.
I due detective camminavano per Wone Street, la lunga via ciottolata dove si svolge il mercato delle stoffe
indiane, ma all’incrocio Henry svoltò a sinistra per Lantern’s Way mentre Fisher proseguì dritto. “Questo è
stato un caso impegnativo e penso dormirò parecchio. La saluto Henry!”
Meno di mezz’ora dopo qualcuno bussava al 371 di Harrod’s Way : “Signor Fisher? E’ in casa signor
Fisher?….”
Dal “diario di bordo” della 3ªBV:
Il 23 Ottobre noi ragazzi delle medie siamo andati in Valstagna a
visitare “le grotte di Oliero” e a fare 5 km di rafting sul Brenta.
È stata una bella esperienza e anche se pioveva ci siamo divertiti.
Siamo rimasti incantati dalle stalattiti e dalle stalagmiti che
pendevano dalle grotte, ed abbiamo saputo che la profondità
dell’acqua variava dai 15 ai 36 metri.
L’esperienza del rafting è stata emozionante, nonostante
l’inconveniente (no comment) capitato a qualche nostro compagno
di classe.
Questa gita è stata interessante, come sarà la prossima?
1/12
Thiene-Schio
Stage degli alunni di Terza Media presso le
scuole superiori (progetto “Orientamento in
rete”).
2/12
Pedemonte
Banca Credito Cooperativo (orientamento).
11/12
Arsiero
Cartiera “Rossi” (orientamento).
23/01
Velo d’Astico CEOD:Centro Educativo Occupazionale
Diurno
(2003:anno europeo del disabile).
10/03
Verona
Museo naturalistico e faunistico
Aprile
Lavarone
Forte Belvedere
(fortificazione della Grande Guerra).
Aprile
Parma
Visita della città e dei luoghi verdiani
(Busseto).
Oltre all’informatica e alle compresenze dedicate ad attività di recupero e di
approfondimento, le attività previste per l’anno scolastico in corso sono:
•CORSO DI NUOTO E/O PATTINAGGIO
• CINEFORUM
•CORSO DI TIRO CON L’ ARCO
•CORSI DI INFORMATICA
•CORSO DI MANUALITA’
•DRAMMATIZZAZIONE.
Il corso di nuoto, purtroppo(!!!), non l’abbiamo potuto effettuare perché c’erano problemi
di trasporto.
Ma abbiamo ancora qualche speranza per il corso di sci (vista l’abbondante nevicata di
questi giorni: 19 e 20 febbraio)…
Nella scuola media di Arsiero sono previsti:
•BILINGUISMO
•INFORMATICA
•CORSO DI NUOTO E/O PATTINAGGIO
•GIARDINAGGIO
•GALATEO
•COREOGRAFIA PER SAGGIO FINE ANNO
•COSTRUZIONE DI STRUMENTI MUSICALI
•CINEFORUM
•PRATICA VOCALE
•USO DEL MICROSCOPIO
Il Consiglio Europeo degli Affari ha proclamato il 2003 “anno dei disabili”.
Con questa iniziativa si vuole diffondere il diritto “d’uguaglianza delle opportunità”.
I disabili, che oggi ricoprono il 20% della popolazione europea (tra obesi, anziani con difficoltà
deambulatorie e portatori di handicap), sono coloro ai quali una parte del corpo o della mente non
funziona bene o non funziona affatto.
Ne esistono di diversi tipi, quali:
- disabilità somatica: quando il problema interessa il corpo come le braccia, le mani, le gambe,
ecc… per cui la persona ha difficoltà nei movimenti o nell’articolazione del linguaggio.
- disabilità sensoriale: quando interessa la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e il gusto.
E’ possibile che coloro che sono affetti da tali problemi sviluppino maggiormente altre capacità.
- disabilità intellettiva: interessa lo sviluppo intellettivo, ovvero il linguaggio, le capacità
motorie, sociali e cognitive (più comunemente si tratta di ritardo mentale).
Un aiuto utile per i disabili sarebbe la riduzione delle barrire architettoniche, ovvero di tutti
quegli ostacoli che non permettono la completa mobilità alle persone affette da disabilità.
Precisamente sono parcheggi, marciapiedi (che dovrebbero essere di 150 cm ), porte, scale,
lavandini, armadi, WC, corrimano, ecc…
Queste barriere impediscono tre principi fondamentali, quali l’accessibilità, l’adattabilità e
la visibilità.
Molto importanti sono le strutture sociali, cioè gli ambienti destinati ad attività sanitarie e
assistenziali, quali gli ospedali, le case di cura, i centri di riabilitazione, le case di riposo, o gli
ambienti destinati ad ogni altro tipo di attività rivolte al sociale.
Il progetto “Una barriera in meno… per un sorriso in più”, proposto
dall’ULSS n°4 Alto Vicentino, aveva proprio come scopo quello di
sensibilizzare i ragazzi nei confronti delle barriere architettoniche. A
questo proposito, gli alunni delle classi seconde dell’Istituto comprensivo di
Arsiero hanno partecipato attivamente al lavoro di individuazione delle
barriere architettoniche, girando per le vie del paese armati di metro,
macchina fotografica e schede di rilevazione.
Si è rivelata un’attività motivante, in quanto il materiale è stato poi
consegnato ai sindaci dei vari paesi chiedendo loro di impegnarsi, a livello
di Consiglio comunale, con un impegno di spesa mirato all’abbattimento
delle barriere individuate.
Anche grazie a questo impegno, il nostro paese sarà, in futuro, più
vivibile!
Per l’importante scelta della scuola superiore da alcuni anni il nostro Istituto
Comprensivo, in collaborazione con le scuole superiori della zona (Thiene e Schio),
partecipa a “Orientamento in rete”: si tratta di attività integrate tra scuole
secondarie di primo e secondo grado, centri di formazione professionale e
istituzioni del territorio (per esempio l’Associazione Industriali).
L’anno scorso, quando eravamo in seconda media, siamo andati a visitare delle
scuole superiori secondo criteri casuali per superare alcuni pregiudizi legati al
“genere” (scuole maschili e scuole femminili). Ma ciò ci è anche servito per
conoscere, facendo delle domande, le condizioni delle scuole.
Quest’anno invece, in terza media, siamo andati a visitare le scuole superiori che
abbiamo intenzione di frequentare l’anno prossimo; si è trattato di una giornata di
stage durante la quale abbiamo frequentato alcune ore di lezione e intervistato gli
alunni di quella scuola.
Per conoscere meglio le scuole, inoltre,ci hanno dato delle “bussole” con tutte le
informazioni relative alle scuole superiori.
Verso la fine di gennaio la segreteria ci ha consegnato i
moduli di preiscrizione da compilare entro il 31 gennaio.
Per aiutarci a conoscere meglio le nostre reali attitudini, con
l’insegnante di Lettere ogni alunno della nostra classe sta
preparando il Portfolio.
Si tratta di un contenitore ordinato di documenti da conservare
accuratamente, diviso in 3 sezioni.
Nel Portfolio si inseriscono infatti:
• i documenti: attestati, pagelle;
• autobiografia;
• dossier: esempi significativi di ciò che siamo riusciti a
produrre a scuola, a casa, in altri corsi, nell’ambito dove
riteniamo di essere esperti.
L’Istituto Comprensivo di Arsiero,
costituito nell’Anno Scolastico 98-99, è
dislocato in otto Comuni (Arsiero, Velo
d’Astico, Valdastico, Pedemonte,
Lastebasse, Tonezza, Laghi, Posina),
coprendo quasi tutto il territorio della
Comunità Montana Alto Astico e Posina
(Alto Vicentino).
Il 10% della popolazione scolastica è
composta da stranieri.
L’Istituto si pone l’obiettivo di
assumere un ruolo preciso
nell’affermazione del valore dell’infanzia,
nel riconoscimento dell’alunno quale
soggetto di diritti e di doveri,
proponendosi di garantire un’istruzione
e un’educazione di qualità, capaci di
contribuire al miglioramento complessivo
della vita del bambino e del ragazzo.
SCUOLA
DELL’
INFANZIA
5 scuole
8 sezioni
168 alunni
17 docenti
(compreso 1
IRC)
SCUOLA
PRIMARIA
6 plessi
28 classi
434 alunni
52 docenti (3
IRC, sost. 4,
L.S. 3 + 12 h)
SCUOLA
MEDIA
2 scuole
13 classi
240 alunni
34 docenti (1
IRC, sost. 2)
TOTALE
13 scuole
49 classi
sezioni
842 alunni
103 docenti,
1 vicario
Tratto da "Valdastico ieri e oggi" di
Antonio Toldo (Ed. La Galiverna, 1984).
La prima idea della Scuola Media la si
ebbe nel 1955, quando il Cav. Paolo
Sartori, non contento di aver dato al suo
paese natale di S. Pietro la nuova e bella
sede di "Casa Nostra" (la casa di riposo)
si disse pronto ad aiutare l'istituzione di
un'opera di istruzione ed elevazione della
gioventù, che ricordava "sbandata" dopo
la scuola elementare del paese. L'idea,
comunicata al Sindaco Cav. Giuseppe
Lorenzi e all'Amministrazione Comunale
da Mons. Giovanni Toldo, nipote del
grande benefattore, fu accolta con vero
entusiasmo dai nostri Amministratori.
Nel dicembre 1960 il Consiglio Comunale esaminò la
questione del posto della Nuova Scuola Professionale, scelse
l'area attuale di Via Trento e incaricava la Giunta per trattare
con i proprietari circa l'acquisto dei terreni. La Costruzione
del 1° stralcio della nuova Scuola Media, propriamente detta,
iniziò nel 1966 sul progetto dell'Ing. Giovanni Battista
Saccardo e con l'opera dell'impresa Attori Bortolo e figlio di
Mason Vicentino per Lire 13.264.603. Per proseguire nella
costruzione del 2° stralcio il Comune il 27 aprile 1967
assunse un altro mutuo di ben 80 milioni. La costruzione
della Palestra fu fatta negli anni 1973-1974 e costò lire
36.960.000. La Scuola è attualmente una sezione staccata
della Scuola Media Statale "Pietro Marocco" di Arsiero
(oggi Istituto Comprensivo).
Il cineforum è un’attività del tempo prolungato (secondo
quadrimestre) a cui partecipa anche la classe 3^A.
Una volta al mese dedichiamo un pomeriggio alla visione
e al commento di un film relativo ad argomenti trattati in
classe.
A Gennaio abbiamo visto “Edward mani di forbice” (che
tratta il tema della disabilità); il film di Febbraio sarà
“Schindler’s list” (sulla Shoah).
Regista: Tim Burton
Interpreti: Johnny Depp - Edward
Winona Ryder – Kim Boggs
Dianne Wiest – Peg Boggs
Anthony Michael Hall – Jim
Vincent Price – l’inventore
Titolo originale: Edward Shissorhands
Anno: 1990
Durata: 100 min. (colore)
Genere: Fantasy, Romantico
Il film si snoda sotto forma di racconto: una nonna spiega alla nipotina l’origine
della neve, intanto un coro celestiale e lontano canta il mistero dell’inverno che
avanza, d’incanto ci ritroviamo sulla sommità di una collina di fronte alle porte di
un antico maniero che si aprono, rivelandoci un mondo fatto di strane macchine.
Infatti durante un giro di vendite porta a porta una tranquilla signora si spinge
fino a un antico castello gotico dove incontra una straordinaria creatura di nome
Edward.
Edward non ha mani perché il suo creatore non ha potuto finirlo ed al loro posto ci
sono affilatissime forbici. Tentando di inserirsi nella comunità degli umani,
Edward scopre di provare un “insolito” sentimento per Kim, la figlia della
venditrice che lo ospita a casa sua. Intanto gli abitanti della cittadina sono
incuriositi dallo strano essere, che rivela una incredibile sensibilità espressa
attraverso insolite opere d'arte (straordinarie potature di siepi e acconciature) che
crea con le sue “mani”.
Edward però non può inserirsi nella società che non gli appartiene. Perciò, dopo
aver conquistato il cuore di Kim, si rifugia nel vecchio castello dove è nato e
continua ad esprimersi attraverso le sue poetiche sculture.
Loris Bertoldi
Adele Busato
Debora Carotta
Davide Lorenzato
Nicolò Lorenzi
Juan Esteban Lucca
Mattia Piccinini
Alberto Sartori
Federica Sartori
Dora Stefani
Marco Terrile
Chiara Toldo
Questo ipertesto è stato realizzato dalla classe 3^B di Valdastico
con la collaborazione della prof. Elisa Savio (Lettere), il prof.
Giovanni Andolina (Ed. Artistica) e la classe 2^A per la
creazione della pagina ipertestuale: “Una barriera in meno… per
un sorriso in più”.
Ringraziamo il prof. Luigi Maria Eberle che ha curato il Pof
dell’Istituto Comprensivo di Arsiero.
Valdastico, 20 febbraio 2004
FINE PRESENTAZIONE
Loris
Nicolò
Mattia
Chiara
Alberto
Federica
Dora
Davide
Juan
Adele
Marco Debora
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Il POF presentato dai ragazzi - istituto comprensivo di arsiero