REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA STRUTTURA COMPLESSA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE (Approvato con Deliberazione n. 340/2008) 1. PREMESSA Lo stato di benessere dell’infanzia è uno degli obiettivi principali del Piano Sanitario Regionale(PSR); le azioni volte a migliorare le condizioni di salute della popolazione in età evolutiva e la qualità della vita rivestono, pertanto, una particolare rilevanza nella programmazione sanitaria della Regione e delle singole aziende sanitarie.Per quanto riguarda l’ambito relativo alla salute neuropsichica in età evolutiva si sottolineano i punti seguenti: 1. Alcune problematiche proprie della neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, che attualmente trovano risposta solo nei Servizi territoriali di neuropsichiatria infantile, stanno assumendo una sempre maggiore evidenza: a) Il disagio psichico e la psicopatologia in età evolutiva rappresentano un bisogno emergente, per il quale è necessario instaurare azioni di prevenzione, di diagnosi precoce e di presa in carico. Tali interventi assumono, inoltre, un valore preventivo nei riguardi del disagio psichico e della patologia psichiatrica nell’età adulta. b) Le patologie psichiatriche e neurologiche (paralisi cerebrali infantili, epilessia, Ritardo Mentale, disturbi specifici d’apprendimento etc.) oltre richiedere interventi terapeutici e strumentali immediati e continuativi nel tempo se non opportunamente seguite possono evolvere in handicap ingravescenti con rilevanti ricadute umane e incremento di costi sociali. c) La disabilità in età evolutiva presenta peculiarità che richiedono interventi integrati e complessi, volti non solo alla riduzione del danno, ma soprattutto alla prevenzione delle problematiche cosiddette d’innesto. d) La riabilitazione in età evolutiva può avvenire solo con interventi rispettosi della globalità e dell’unitarietà del soggetto; in età evolutiva esiste una stretta connessione tra riabilitazione funzionale e riabilitazione psicosociale, per cui, nel trattamento, le disabilità devono essere considerate come problemi dello sviluppo mentale e non semplicemente come disturbo di singole funzioni (neuromotorie, sensoriali ,cognitive). 2. Per attuare un intervento efficace nel campo della neuropsichiatria infantile è necessaria un’azione convergente sul piano sanitario e su quello sociale, che tenga conto delle peculiarità e specificità dei bisogni in questa fase della vita a) necessità di un intervento complessivo che comprenda la prevenzione e l’educazione alla salute; b) necessità di considerare la stretta interdipendenza tra sviluppo e contesto 1relazionale, che richiede un intervento allargato alla famiglia e all’ambiente educativo-scolastico; c) necessità di tener conto della reciproca interazione delle varie aree di sviluppo: motoria, cognitiva, psico-affettiva e relazionale; d) necessità di specifica attenzione (utilizzo di strumenti e metodi idonei) alle diverse fasce d’età (prima e seconda infanzia, età di latenza e preadolescenza, prima e seconda adolescenza), considerando l’adolescenza come un punto d’arrivo di un continuum evolutivo di sviluppo; e) necessità di considerare gli altissimi indici di comorbidità tra i vari disturbi, in diverse e successive fasce d’età. 1 La struttura complessa di Neuropsichiatria infantile . provvede, secondo l’atto aziendale e le linee della pianificazione aziendale in collaborazione e integrazione con gli altri servizi sanitari dell’Ass6, i servizi sociali e sanitari pubblici e privati accreditati, il volontariato e le famiglie agli interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie neurologiche e/o neuropsicologiche e/o psichiatriche dell’infanzia e dell’adolescenza - da 0 a 18 anni – e dei disordini dello sviluppo del bambino nelle sue varie linee di espressione - psicomotoria, linguistica, cognitiva, intellettiva e relazionale . Per le situazioni di disabilità complesse così come indicato nel P.O. materno infantile regionale e nel piano riabilitazione la presa in carico viene effettuata nell’EMDH distrettuale, cui il servizio partecipa in integrazione con gli altri professionisti sociali e sanitari secondo quanto previsto dalla L.R. 41/96 2. caratteristiche ed aspetti costitutivi della Struttura complessa Mandato Gli obiettivi generali struttura complessa di Neuropsichiatria infantile. sono definiti in base alle normative e indicazioni nazionali e regionali esistenti e declinati nella realtà locale dal piano aziendale. Essi riguardano la prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi neurologici, psicopatologici e neuropsicologici dell’infanzia e dell’adolescenza, che devono essere garantite in maniera coordinata, appropriata ed equa in tutto il territorio della Provincia. Compiti della struttura,secondo il D.M.24 aprile 2000, P.O.Materno Infantile, Piano Sanitario Nazionale 982000, sono A. Garantire prestazioni specialistiche neurologiche e psichiatriche in ambito ambulatoriale a livello distrettuale, secondo progetti operativi che soddisfino i bisogni di salute risultanti dalla osservazione epidemiologica locale, con specifica attenzione alle diverse fasce d’età. B. Prendere in carico precocemente il bambino con disabilità neuromotorie, psichiche e problematiche familiari e collaborare con le competenze specialistiche fisiatriche e riabilitative; (1) C. Prendere in carico l’adolescente affetto da patologia psichica; (2) D. Collaborare con le istituzioni scolastiche per l’inserimento e l’integrazione dei disabili nelle scuole di ogni ordine e grado (legge n. 104/92 e D.P.R. 24/2/94); E. Collaborare con gli Enti Locali ed Istituzioni nazionali per l’inserimento lavorativo e sociale dei soggetti in situazioni di handicap in età post-scolare;(3) F. Collaborare con gli Enti Locali e gli Enti preposti all’amministrazione della giustizia nella rete degli interventi di tutela e cura dei minori abusati, deprivati, e sottoposti a provvedimenti giudiziari; (4) G. Programmare e attuare percorsi abilitativi e riabilitativi neuropsicomotori, del linguaggio e della comunicazione, in collaborazione con personale tecnico specificamente formato dell’area riabilitativa (5) . L’intervento riabilitativo in età evolutiva presenta alcune specificità in quanto è rivolto a pazienti che hanno subito danno precoce del sistema nervoso, con deficit spesso misti (neuromotorio, cognitivo, della comunicazione, affettivo-relazionale, sensoriale), il cui trattamento abilitativo richiede una efficace integrazione delle varie competenze. H. Attivare il monitoraggio e la rilevazione epidemiologica I. Collaborare con la famiglia de ldisabile attraverso la più completa e continua informazione sugli eventi sanitari e sociali coinvolgenti il minorenne, sulle possibilità di recupero e sulla scelta degli interventi e dei percorsi che ne garantiscono l’inserimento nella scuola e nella società. (1) il servizio offre la presa in carico riabilitativa per patologie neuromotorie e neuromuscolari attraverso i propri medici, la consulenza di un fisiatra dell'infanzia e otto Terapisti della riabilitazione motoria infantile. Tale funzione viene svolta in collaborazione ed integrazione con gli altri servizi Aziendali secondo un protocollo condiviso (Consultorio,UOC NPI, DSM, SERT) (3) Nella Provincia di Pordenone queste funzioni si riferiscono alla collaborazione con il SIL (4) in tale ambito l’UPC di NPIA collabora con proprio personale all’ Equipe specialistica provinciale per l’Abuso e maltrattamento (5) Il. Personale descritto è parte integrante dell’UOC di NPI (2) 2 A tal fine • • • • • • • nella Struttura complessa di Neuropsichiatria infantile operano Neurosichiatri dell’infanzia Fisiatri Psicologi Logopedisti Terapisti della Riabilitazione Motoria o della Neuro-psicomotricità Psicomotricisti Educatori Tutti con specifica formazione ed esperienza nell’età evolutiva Mission • • • • • • • fornire prestazioni e promuovere iniziative e progetti capaci di migliorare il più possibile lo stato di salute e di ridurre i disagi e le sofferenze della popolazione di riferimento in età evolutiva; agire contro le barriere economiche, politiche, culturali e sociali che interferiscono con la partecipazione ed il pieno sviluppo dei bambini e degli adolescenti favorire l’integrazione scolastica e sociale degli utenti disabili; favorire il raggiungimento delle autonomie possibili e la partecipazione sociale collaborare con le famiglie dei bambini e degli adolescenti disabili, per il riconoscimento dei loro diritti ed il migliore sviluppo delle loro abilità; valorizzare i fattori di protezione della salute mentale in età evolutiva garantire la continuità terapeutico con l’ospedale e gli altri servizi sanitari dell’area materno infantile e della salute mentale Valori di riferimento • centralità del minore e della sua famiglia • buona qualità della vita del minore come presupposto fondamentale del suo sviluppo sano ed armonico; • radicamento nel territorio e lavoro di rete; • universalismo ed equità; • massima integrazione sociale e scolastica; • approccio di comunità; • attenzione alla trasmissione di competenze ai contesti di vita; • modello di intervento basato sulla partecipazione; • promozione della ricerca nella pratica clinica; • promuovere interventi basati su evidenze scientifiche Obiettivi • Sviluppare la capacità di tutelae cura nei confronti : dei minori con, o a rischio di, disabilità fisica,psichica e sensoriale. dei minori in situazione di abuso e maltrattamento. dei minori in situazione di disagio psicologico e/o psico sociale. dei minori nel nucleo familiare a rischio socio ambientale o fuori famiglia. • • Garantire: - la continuità terapeutica e la reciprocità di coinvolgimento degli operatori nei servizi distrettuali - la presenza di attività diagnostico riabilitative di Neuropsichiatria, appropriate e costantemente aggiornate, omogeneamente in tutti i distretti - la partecipazione del Neuropsichiatria infantile e degli operatori della riabilitazione alle EMDH distrettuale 0-18 e favorire il passaggio del caso, al compimento della maggiore età, ai servizi per l’età adulta - l’integrazione istituzionale e comunitaria - l’organizzazione dei servizi e attività a livello di Distretto/Ambito e nella rete sociosanitaria - l’integrazione professionale - l’acquisizione di una cultura professionale multidisciplinare nelle aree individuate; - l’aggiornamento delle singole professionalità nelle aree individuate a garanzia della qualità e dell’efficacia delle prestazioni professionali richieste; Definire sede e le modalità di monitoraggio e di verifica dei processi dei risultati e degli esiti 3 • • • • Migliorare la qualità organizzativa, quella professionale e quella percepita. , Mettere in atto interventi tempestivi per la diagnosi e la cura-riabilitazione Favorire: l’ introduzione di nuovi interventi di provata efficacia i ,la riduzione dei tempi di attesa, la riduzione delle dimissioni non concordate, la riduzione della domanda inappropriata 3. Organizzazione della Struttura Complessa La complessità dei compiti descritti richiede una specifica competenza specialistica e un elevato livello di integrazione socio-sanitaria, nonché l’ articolazione di servizi in strutture, funzioni e competenze distrettuali, sovra distrettuali ed interdistrettuali. Pertanto il modello organizzativo, allo scopo di valorizzare l’integrazione socio-sanitaria e la visione complessiva dei bisogni di salute della popolazione, coniuga la necessità di unitarietà di programmazione ed omogeneità nell’erogazione delle prestazioni con il decentramento distrettuale; La strutturas complessa di Neuropsichiatria Infantile è collocata nella Struttura.Operativa del Distretto Urbano e opera nei Distretti dell’ASS 6 cui si riferisce per lo svolgimento delle attività a valenza distrettuale, la partecipazione agli organismi di direzione e collegiali dei distretti, la messa a punto dei processi, la costruzione compartecipata della progettazione annuale e la verifica del conseguimento degli obiettivi. La S.O. di NPIA è articolata in tre Strutture Semplici individuate dall’atto Aziendale : • STRUTTURA SEMPLICE “NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DEI DISTRETTI EST E SUD”; • STRUTTURA SEMPLICE “NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DEL DISTRETTO NORD”; • STRUTTURA SEMPLICE “NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DEI DISTRETTI URBANO ED OVEST”. In tal senso la Struttura complessa partecipa e valorizza luoghi e modalità che consentano l'interscambio progettuale e la condivisione operativa nel distretto ( per la individuazione e rappresentazione delle tipologia e dei bisogni dell’ utenza e delle loro caratteristiche,l’ analisi dei dati, l’individuazione dei profili di cura ,la stesura di Protocolli Operativi, la coprogettazione, la partecipazione all’ Unità di Coordinamento del Distretto, alle Unita di coordinamento delle attività Distrettuali, alla implementazione di modalità "Family Centred Services"…ecc.) Per la sua forte connotazione materno infantile la Struttura mantiene stretti legami funzionali e operativi con: i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale, le strutture di pediatria ospedaliera, i servizi consultoriali, i servizi sociali d’Ambito e dei Comuni, l’istituzione scolastica, i servizi sanitari per la riabilitazione in età evolutiva accreditati, terzo settore, il volontariato, le Associazionì delle famiglie. 3. 1 Funzioni e responsabilita’ della Struttura Complessa Alla Struttura complessa sono pertanto affidate le seguenti funzioni : • garantire prestazioni specialistiche per la valutazione di situazioni neuropsichiatriche o a rischio, la diagnosi l’ elaborazione del progetto assistenziale e la presa in carico per la cura e riabilitazione e per l’inserimento e integrazione dei disabili nell’ambiente di vita; • cura dei minori abusati, deprivati e sottoposti a provvedimenti giudiziari; Il Direttore della Struttura complessa di neuropsichiatria infantile è responsabile in modo autonomo delle funzioni e degli obiettivi assegnati, della gestione delle risorse affidate e dei risultati raggiunti, anche in termini di clima organizzativo, rispondendone al Direttore di Distretto. Al Direttore della Struttura complessa di neuropsichiatria infantile compete dunque la responsabilità della gestione complessiva dell’erogazione dei servizi prodotti, ivi includendo il compito di garantire i processi di integrazione con le attività sanitarie distrettuali, sanitarie e socio-assistenziali. In questo senso è responsabile della conduzione unitaria, sotto il profilo clinico, scientifico ed assistenziale, di tutti gli operatori della disciplina, della tenuta delle relazioni con le altre Strutture tematiche d’area vasta, dell’analisi dei fabbisogni formativi del personale ed organizzazione di corsi e della elaborazione di protocolli e linee-guida. Il Direttore della Struttura complessa di neuropsichiatria infantile è garante verso la comunità di riferimento della visibilità delle scelte aziendali e dell’unitarietà, dell’omogeneità e dell’aderenza alla specificità di contesto nell’applicazione delle stesse. 4 Il Direttore della Struttura complessa nello specifico suo ambito e all’interno della Struttura Operativa di appartenenza, assicura pertanto le seguenti attivita’: a) l'elaborazione dei programmi e delle direttive generali per l'organizzazione e lo sviluppo dei servizi; b) l’organizzazione degli aspetti generali della programmazione, monitoraggio e verifica delle attività delle unità operative semplici , nonché la programmazione e gestione delle risorse di personale, finanziarie e strumentali assegnate; c) la gestione, col supporto degli uffici della Direzione Generale e per quanto di competenza, del rapporto con la rete socio assistenziale, con il privato sociale, gli ospedali, i medici e pediatri; la scuola, l'integrazione delle attività dell’ UOC con quelle espletate dalle altre strutture aziendali; la predisposizione di protocolli d'intesa interaziendali e di collaborazione con tutte le strutture pubbliche e private coinvolte; i rapporti con le istituzioni scolastiche, gli enti locali, gli enti preposti all'amministrazione della giustizia minorile, il privato sociale accreditato, il volontariato, le famiglie e le associazioni, per ottimizzare la sinergia tra prestazioni sanitarie e socio-assistenziali e massimizzare la gestione integrata delle risorse; f) la proposta per la nomina dei Responsabili delle Strutture Semplici e degli incarichi dirigenziali; g) l'adozione delle iniziative necessarie nei confronti del personale dipendente dalla S.C. di N.P.I. per la formulazione e proposta del piano ferie; il trasferimento o la mobilita anche temporanea, tra servizi, unità operative semplici, uffici, strutture, presidi, tenuto conto delle norme contrattuali e al fine di garantire adeguati ed uniformi livelli di assistenza complessivi in tutta la provincia; h) l'adozione degli atti di gestione a lui espressamente delegati dalla Direzione Generale e dalla Direzione del Distretto Urbano nell'ambito della propria autonomia tecnico-operativa e funzionale; Egli assicura l’informazione secondo la normativa vigente e promuove la partecipazione propositiva al miglioramento della qualità dei servizi da parte del personale, degli utenti, delle famiglie e del volontariato Il Direttore della Struttura assume la responsabilità - tecnico scientifica del governo clinico e assistenziale, della elaborazione di protocolli e linee guida, dell’analisi dei fabbisogni formativi del personale, della documentazione epidemiologica e di attivitàprestazioni e della Qualità ed Accreditamento; - la responsabilità nei confronti del Direttore del Distretto Urbano e della Direzione Generale del raggiungimento degli obiettivi concordati e delle risorse assegnate in sede di budget; In staff al direttore della Struttura Complessa di NPI sono collocati la: a) la Segreteria che gestisce parte dell’amministrazione, dell’ archivio generale e i dati epidemiologici e di attività b) Un incarico dirigenziale ad alta specializzazione denominato “ Continuità assistenziale” finalizzato al supporto alla Direzione della Struttura. per lo sviluppo e applicazione di prassi omogenee, appropiatezza clinica e operativa in particolare nella fase di passaggio dall’età evolutiva all’età adulta, definizione di priorità, innovazioni operative, integrazione socio sanitaria tra servizi aziendali ed extra aziendali c) Il coordinatore del comparto d) .Team specialistici e competenze speciali, disponibili per tutte le sedi distrettuali • Team Diagnostica Neuropsichiatria ad alta complessità (in collaborazione con il Burlo Garofolo e il Gervasutta di Udine) • Centro di Riferimento Regionale per i disturbi dell’Attenzione con Iperattività (ADHD) • Team consulenza alla Neonatologia-prematuri e alla Pediatria • Team Autismo Essi sono gruppi depositari di particolare know- how non riproducibili in tutte le u.o.s. che intervengono,anche con il supporto di consulenti delle IRCSS regionali e sotto la responsabilità del Direttore dell’UOC, nello specifico di competenza per tutto il servizio, al di là di appartenenze a determinate equipe. Sono composti da operatori non dedicati esclusivamente, ma per un monte ore settimanale. I team assicurano le attivita’ per tutto il territorio provinciale garantendo i percorsi assistenziali ed erogando direttamente parte delle prestazioni all’utenza interessata; 5 3.2 Funzioni e responsabilita’ delle Strutture Semplici Alle strutture semplici sono affidate le seguenti funzioni: • valutazione di situazioni neuropsichiatriche o a rischio; • diagnosi; • elaborazione del progetto assistenziale; • presa in carico. Le Strutture semplici assicurano pertanto a livello distrettuale: 1. l’accoglienza e analisi della domanda 2. la valutazione clinica e l’elaborazione del progetto assistenziale; 3. la presa in carico riabilitativa dei soggetti con patologia o a rischio 4. la partecipazione nell’EMDH per la formulazione e il monitoraggio dei progetti di vita dei soggetti portatori di handicap 5. la partecipazioni alle UVD e UVM e a tutti i momenti operativi e di coprogettazione sul caso con altri servizi sociali e sanitari 6. Interventi valutativi o di sostegno per soggetti in età evolutiva richiesti dalla Magistratura o derivanti da provvedimenti emanati dalla stessa in collegamento con i servizi sociali del territorio. 7. le molteplici funzioni e attività relative alla integrazione scolastica degli alunni disabili ai sensi della normativa vigente 8. Attività di rete con i servizi sociosanitari di ambito e di distretto 9. Interventi, ove necessari, a garantire la riabilitazione domiciliare ai minori 10. la prevenzione e la promozione alla salute su tematiche specifiche 11. l’Integrazione operativa con i servizi “prossimali “(medicina e pediatria di base,medicina preventiva,consultori, DSM, SERT, ecc.) 12. l’immissione dati del Registro Regionale Disabilità ed Handicap 13. la progettazione locale in integrazione con gli altri servizi sociali e sanitari del distretto. 14. La partecipazione ai momenti di coordinamento e governo distrettuale. 15. La promozione di relazioni e sinergie con le associazioni, le famiglie e la comunità locali organizzazazione della proposta del piano ferie, degli aspetti organizzativi e tecnici per il personale della struttura semplice nell’ambito delle indicazioni del responsabile della Struttura complessa; Il responsabile della Struttura Semplice.collabora e risponde alla Direzione della Struttura per l’applicazione delle linee strategiche del Servizio e garantisce l’ottimale svolgimento dell’attività nella Struttura di competenza. Collabora per la programmazione annuale e contribuisce ad individuare soluzioni organizzative e operative. Il responsabile S.S. assicura pertanto le seguenti funzioni:: • Garante per l’applicazione nella propria Unità Territoriale delle linee guida tecnico professionale ed operative del Servizio emanate dalle Direzione della Struttura Complessa, in raccordo con il Distretto ed elaborate in collaborazione con gli organi collegiali dell’UOC • Garante dello svolgimento delle riunioni di Struttura Semplice., alle quali presiede, e della regolare frequenza ad esse di tutti gli operatori, per la disamina delle segnalazioni, la presa in carico e le dimissioni. Svolge quindi una capillare funzione di responsabilità riguardo all’accesso e all’utilizzo del Servizio, di gestione delle liste d’attesa differenziate e delle priorità cliniche. • Garante dello svolgimento dei gruppi di lavoro, della formulazione dei progetti riabilitativi, della formalizzazione nelle cartelle cliniche e della loro corretta tenuta. • Responsabile del conseguimento del piano di budget della propria Struttura; • Referente locale per il Direttore di Distretto, il Responsabile di Ambito e per le Istituzioni, Famiglie e Associazioni della propria Struttura con autonomia tecnico gestionale i cui limiti sono posti dall’osservanza delle norme organizzative generali del servizio e delle linee guida operative e strategiche indicate dalla Direzione della Struttura complessa • Redazione dei dati e della documentazione della Struttura nei tempi previsti • Registrazione e trasmissione dei reclami • Produzione di una relazione annuale di attività e di report periodici e, si assume la responsabile della gestione ed ottimizzazione delle risorse umane e materiali nonchè delle opportunità della rete presenti all’interno della propria Struttura territoriale; 6 Aree funzionali”: Le aree di lavoro inerenti al mandato della Struttura di Neuropsichiatria si sono nel tempo profondamente complicate ed evolute, sia per l’intenso sviluppo delle neuroscienze, che ha ampliato e dettagliato le conoscenze sulla patologia, sia per le implicazioni normative, procedurali e istituzionali che regolano l’erogazione di interventi a favore della disabilità e dell’handicap, l’abuso e la multiproblematicità, la tutela psichica dei minori, il rapporto con il mondo della scuola, la prevenzione, la documentazione e l’epidemiologia Ne deriva un incremento della complessità del lavoro che ha richiesto di essere governata ed orientata in quanto non più esauribile nella responsabilità e competenza individuali del singolo operatore o in quelle delle singole Strutture Semplici Per questo, in un’ottica di un miglioramento continuo della qualità ed omogeneità dell’offerta e dell’interscambio fra operatori e delle diverse sedi, le principali aree di lavoro si articolano in Aree funzionali che, su specifico incarico attribuito e sotto la responsabilità del Direttore della Struttura Complessa si assumono il compito di garantire omogeneità trasversale nelle linee strategiche e nelle procedure operative • “ Scuola e disturbi di apprendimento“ • “ Salute mentale dell’età evolutiva” • “Documentazione e Registro Disabilità ed Handicap” • “ Diagnostica e Cura-Riabilitazione neurologica, psichiatrica e fisiatrica” Alle diverse aree fanno funzionalmente riferimento operatori dirigenti e del comparto delle Strutture Semplici. Il fabbisogno verrà individuato di volta in volta dal Direttore di Struttura Complessa a seconda degli obiettivi; Le attivita’ riferite all’utenza inerenti le aree funzionali sono svolte a livello di struttura semplice. Laboratori educativo-riabilitativi Si prevedere per il futuro necessario dotare almeno alcune sedi di laboratori educativo-eriabilitativi con funzione di accoglienza e permanenza che effettuino attività terapeutico-riabilitative, psicoeducative e ludiche per disturbi cognitivi, della comunicazione, della relazione, del comportamento e della socializzazione, finalizzati a: • • • • Favorire l’acquisizione delle autonomie possibili, adeguate al proprio contesto ambientale Prevenire la cronicizzazione dei disturbi Contenere il rischio dei ricoveri impropri Garantire continuità e raccordo con le strutture educative di appartenenza bambino/adolescente del Per tali attività è necessaria la presenza in ogni sede di almeno un educatore con formazione sull’età evolutiva. 3.3 Funzioni dei Dirigenti • I Dirigenti assegnati alle Strutture Semplici assicurano le attivita’ previste a livello distrettuale e partecipano al conseguimento degli obiettivi assegnati alla Struttura semplice nell’ambito del processo di Budget nonche’ agli obiettivi generali della Struttura Complessa. Possono venire chiamati dalla Direzione della S.C. a partecipare a gruppi di lavoro trasversali per area funzionale . • I dirigenti fanno riferimento al Responsabile della Struttura Semplice per gli aspetti gestionali dell’attiivta’ distrettuale garantendo modalita’ di lavoro multidisciplinare e multiprofessionale caratteristiche del Struttura Complessa. 3.4 Funzioni degli operatori del comparto Gli Operatori della Riabilitazione Motoria e Terapisti del Linguaggio e della Comunicazione oltre a svolgere l’attività diagnostico riabilitative e a collaborare nella gestione e organizzazione delle Strutture Semplici. interagiscono con la Direzione attraverso incontri plenari o per professionalità su argomenti di pertinenza. Essi partecipano e possono coordinare i gruppi di lavoro progetti di area funzionale e team specialistici promuovere linee guida o progetti di ricerca. 7 Formulano proposte e richieste formative e propongono strumenti innovativi per lo svolgimento della loro attività. Possono partecipano per parte del proprio orario alle attività dei “team specialistici interdistrettuali”. disponibili come supporto per tutte le Strutture Semplici al fine di migliorare la qualità dell’assistenza e l’appropriatezza clinica. 4. Il Consiglio di Direzione Il Consiglio di Direzione e’ organismo consultivo composto da: • dai Responsabili di Struttura Semplice; • dal Dirigente della “ Continuità assistenziale” • dal coordinatore dell’area del comparto • da altri operatori che, a seconda degli argomenti trattati, sono convocati dal Responsabile della Struttura complessa; Il Consiglio supporta la Direzione sugli argomenti inerenti il coordinamento e la programmazione delle attività cliniche e generali; Il Consiglio è convocato di norma con cadenza quindicinale. 5. L’ Attivita’ distrettuale • La struttura complessa eroga le proprie attivita’ a livello distrettuale. A tale fine i Responsabili di Struttura semplice partecipano alla programmazione pluriennale ed annuale delle attivita’ nel distretto di riferimento. I programmi distrettuali sono parte sostanziale della programmazione della struttura complessa. In particolare tale partecipazione si realizza a livello delle Unita’ di Coordinamento Distrettuale per la definizione delle modalità di attuazione delle politiche distrettuali. La valutazione del bisogno in ambito neuropsichiatrico, la definizione dei Progetti di assistenza individuale (PAI) nonche’ la valutazione degli interventi sara’ effettuata nell’ambito delle Unita’ di Valutazione Distrettuale secondo quanto stabilito dall’atto aziendale. In Unita’ di coordinamento distrettuale saranno altresi’ definite le politiche e le modalita’ per assicurare la continuità assistenziale, attraverso il necessario coordinamento e l’approccio multidisciplinare prevedendo il necessario coinvolgimento anche degli ospedali, dei pediatri di base e degli ambiti 6. Conferenza di Servizio Almeno due volte l’anno e comunque quando opportuno viene convocata con una Conferenza Generale di Struttura Operativa aperta a tutti gli operatori Incontri programmati • La Direzione garantisce lo svolgimento dei seguenti incontri istituzionali, secondo necessità. • Almeno 16 incontri di programmazione con il Consiglio di Direzione • Almeno 2 incontri all’anno “Conferenza di Servizio” su stato dei progetti e nuove proposte dei dirigenti e degli operatori del compartoi • Almeno 2 incontri con i comparto • Almeno 1 incontro con le Associazioni e le famiglie 8 Neuropsichiatria infantile DIRETTORE STRUTTURA COMPLESSA Incarico dirigenziale: Continuita’ assistenziale Coordinatore comparto Struttura Semplice NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DEI DISTRETTTI EST E SUD Segreteria Team specialistici: •Diagnostica •ADHD •Cons. Neonatologiae Pediatria Autismo Struttura Semplice NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DEI DISTRETTTI URBANO ED Struttura Semplice NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DEL DISTRETTO NORD Aree funzionali: “ Scuola e disturbi di apprendimento“ “ Salute mentale dell’età evolutiva” “Documentazione e Registro Disabilità ed Handicap”“ Diagnostica e Cura-Riabilitazione 9 10