Progetti 16_21_CIL79_Del Bo 26-01-2001 15:32 Pagina 16 Igor Maglica Il cimitero parco di Novate Milanese fa parte di quella tipologia di cimiteri ancora poco diffusa in Italia, ma ben presente nelle altre culture, soprattutto quella anglosassone,che hanno il merito di considerare il rapporto privato con la morte come un rapporto civile con l’istituzione. La razionalità dell’impianto architettonico, il sapiente uso del verde e la dosata sobrietà nei prospetti e nei materiali ne fanno un esempio di come il tema delle sepolture possa convivere con le problematiche della città contemporanea. Situato in una zona della città ai confini con il capoluogo lombardo,in un’area di adalberto del bo, elisabetta cozzi Nuovo cimitero parco di Novate Milanese Planimetria. Nella pagina a fianco: vedute del cimitero. In primo piano: gli edifici dei caselli e i muri cinerari (da nord); l’edificio dell’obitorio (da nord-ovest); la cappella (da est). Fotografie Paola De Pietri forma triangolare (formata dalla linea ferroviaria Milano-Varese, dal ponte autostradale Milano-Venezia e dalle diradate costruzioni periferiche), il nuovo cimitero parco di Novate Milanese è caratterizzato da un impianto tipologico estremamente chiaro e semplice. Il tracciato del viale centrale, che attraversa tutta l’area lungo l’asse nord-sud definendo due aree ben distinte, quella ad ovest destinata alle sepolture e quella ad est al parco, ribadisce la volontà di “ricondurre ad unità formale l’edificazione e gli elementi naturali secondo rapporti strutturati sulla disposizione ordinata e prospettica legata ai caratteri del paesaggio della campagna padana”. All’inizio del viale, sporgenti rispetto al filo della recinzione, sono situati due edifici gemelli che definiscono architettonicamente l’ingresso principale. I caselli,di forma stretta e allungata,secondo la migliore tradizione dell’architettura cimiteriale,hanno i fronti su strada senza aperture. Sono contrassegnati soltanto da portici di piccola dimensione che 16 CIL 79 contribuiscono a dare loro un aspetto solenne e fungono da luoghi di sosta e di riparo. In uno è situata la camera mortuaria, ventilata dall’alto da una torretta di forma tronco-conica, e l’altro ospita l’ufficio del custode con i relativi servizi. In fondo al viale principale si trova l’edificio della cappella costituito da due aule contrapposte, unite da uno spazio centrale coperto adibito alle commemorazioni. L’aula est ospita la cappella tradizionale con l’abside, mentre l’altra non ha particolari connotazioni di rito. I prospetti di questo edificio-porta sono composti, nelle parti laterali, da superfici chiuse bucate da piccole aperture e, nella parte centrale, dalla grande apertura/atrio suddivisa dal ritmo regolare dei pilastri. L’edificio è rialzato rispetto alla quota del terreno mediante una scalinata e le aule laterali sono illuminate dall’alto mediante lo stesso sistema usato per i caselli. L’area ad ovest rispetto al viale principale è destinata alle sepolture secondo il sistema ad inumazione. Questa soluzione del tipo di sepoltura ha favorito “l’adozione di un principio unitario per la suddivisione del suolo ed ha costituito la base dello schema morfologico adottato” basato sul percorso centrale, una sorta di cardo urbano parallelo al viale principale, attraversato a sua volta dai percorsi secondari. Le porzioni dei campi che vengono a delinearsi sono, nella parte est, di forma regolare, vicine per forma e misura al camposanto della tradizione, e, nella zona più periferica del cimitero, risultano tagliate in diagonale dal tracciato ferroviario. I campi sono suddivisi da grandi muri, pareti in mattoni pieni faccia a vista, contenenti gli ossari. Al centro di ogni ossario, costituito da gruppi di cellette chiuse da lastre di marmo, sono situate le aperture che disegnano i fronti dei muri interni ai campi e consentono di allargare la vista sul resto dei campi del cimitero. Le ampie pareti, progettate per ospitare nel tempo le lapidi rimosse al termine del ciclo di sepoltura, costitui- 16_21_CIL79_Del Bo 26-01-2001 15:33 Pagina 17 17 PROGETTI 16_21_CIL79_Del Bo 26-01-2001 15:33 Pagina 18 Veduta assonometrica da nord-ovest. scono “una sorta di museo lapidario, monumento secondo il senso etimologico, ovvero: ciò che perpetua il ricordo”. All’estremità ovest dell’intero complesso, nel punto che racchiude la triangolazione ideale delle edificazioni del cimitero, è situato l’edificio dell’obitorio. La costruzione, che segna l’ingresso laterale, si trova all'incrocio tra il viale alberato che costeggia il tratto di ferrovia, proseguimento della via che porta dal centro abitato al cimitero, e la parte che precede il cimitero estesa lungo la via IV Novembre. Questa zona costituisce un ampio atrio, compreso tra l’obitorio e i caselli, che contiene i muri cinerari ed un pergolato metallico,destinato ad essere rimosso nel tempo per far posto ai nuovi cinerari. Lungo i muri di confine, a nord e a sud, sono disposte le sedute in nicchia riparate da pensiline metalliche allo scopo di costituire un luogo ben definito negli elementi e nell’uso: un luogo collettivo reincorporato alla città. Il resto dell’area è recintato da cancelli metallici e inferriate per consentire la vista delle zone verdi circostanti. Il cimitero parco di Novate Milanese è un cimitero “urbano”, nel senso che fa parte della città, in cui il rapporto privato con la morte viene trasformato, attraverso l’uso quotidiano delle sue architetture (il parco, le sedute in nicchia, l’atrio d’ingresso, ecc.), in un rapporto 18 CIL 79 collettivo fra la città e le sue istituzioni. Citando le parole di Giovanni Testori, originario di Novate e uno dei rappresentanti della sua cultura, pronunciate durante la presentazione del progetto nella Sede Comunale, è possibile concludere dicendo che “chi verrà dalla Nord, chi verrà dall’autostrada vedrà questo parco e saprà e si chiederà (...) E dentro c’è il segreto di tante vite,di tante storie. E, quindi, sarà bellissimo poter dire di un cimitero che è bellissimo”. ¶ Scheda tecnica Progetto: Adalberto Del Bo, Elisabetta Cozzi, in collaborazione con Luca Larosa Realizzazione: Orion, Cavriago Cronologia: 1988, inizio progettazione 1998, fine realizzazione primo lotto Vedute della cappella: l’interno dell’aula religiosa, il fronte esterno e l’interno dell’aula civile. Nella pagina a fianco: la strada interna vista da ovest. A sinistra, l’edificio dell’obitorio, il pergolato metallico e i caselli; a destra, il muro degli ossari con le sedute in nicchia. Veduta da nord del viale principale attraverso l’edificio della cappella. L’edificio dell’obitorio visto da sud-ovest. Il fronte est di uno dei caselli. 16_21_CIL79_Del Bo 26-01-2001 15:33 Pagina 19 19 PROGETTI 16_21_CIL79_Del Bo 26-01-2001 15:33 Pagina 20 Il muro nord con le sedute in nicchia. Particolari di un muro basso interno e di un muro perimetrale dei campi. Il muro degli ossari. Nella pagina a fianco: particolare del muro di recinzione a sud. Veduta dell’interno di un campo. 16_21_CIL79_Del Bo 26-01-2001 15:34 Pagina 21