Progetti
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Igor Maglica
Il cimitero parco di Novate Milanese
fa parte di quella tipologia di cimiteri
ancora poco diffusa in Italia, ma ben
presente nelle altre culture, soprattutto
quella anglosassone,che hanno il merito
di considerare il rapporto privato con la
morte come un rapporto civile con l’istituzione. La razionalità dell’impianto
architettonico, il sapiente uso del verde
e la dosata sobrietà nei prospetti e nei
materiali ne fanno un esempio di come
il tema delle sepolture possa convivere
con le problematiche della città contemporanea.
Situato in una zona della città ai confini
con il capoluogo lombardo,in un’area di
adalberto del bo, elisabetta cozzi
Nuovo cimitero parco
di Novate Milanese
Planimetria.
Nella pagina a fianco:
vedute del cimitero. In primo piano: gli edifici dei caselli
e i muri cinerari (da nord); l’edificio dell’obitorio (da
nord-ovest); la cappella (da est).
Fotografie
Paola De Pietri
forma triangolare (formata dalla linea
ferroviaria Milano-Varese, dal ponte autostradale Milano-Venezia e dalle diradate costruzioni periferiche), il nuovo
cimitero parco di Novate Milanese è caratterizzato da un impianto tipologico
estremamente chiaro e semplice. Il tracciato del viale centrale, che attraversa
tutta l’area lungo l’asse nord-sud definendo due aree ben distinte, quella ad
ovest destinata alle sepolture e quella ad
est al parco, ribadisce la volontà di “ricondurre ad unità formale l’edificazione
e gli elementi naturali secondo rapporti
strutturati sulla disposizione ordinata e
prospettica legata ai caratteri del paesaggio della campagna padana”.
All’inizio del viale, sporgenti rispetto al
filo della recinzione, sono situati due
edifici gemelli che definiscono architettonicamente l’ingresso principale. I caselli,di forma stretta e allungata,secondo
la migliore tradizione dell’architettura
cimiteriale,hanno i fronti su strada senza
aperture. Sono contrassegnati soltanto
da portici di piccola dimensione che
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contribuiscono a dare loro un aspetto
solenne e fungono da luoghi di sosta e
di riparo. In uno è situata la camera
mortuaria, ventilata dall’alto da una torretta di forma tronco-conica, e l’altro
ospita l’ufficio del custode con i relativi
servizi.
In fondo al viale principale si trova l’edificio della cappella costituito da due
aule contrapposte, unite da uno spazio
centrale coperto adibito alle commemorazioni. L’aula est ospita la cappella
tradizionale con l’abside, mentre l’altra
non ha particolari connotazioni di rito.
I prospetti di questo edificio-porta sono
composti, nelle parti laterali, da superfici
chiuse bucate da piccole aperture e,
nella parte centrale, dalla grande apertura/atrio suddivisa dal ritmo regolare
dei pilastri. L’edificio è rialzato rispetto
alla quota del terreno mediante una scalinata e le aule laterali sono illuminate
dall’alto mediante lo stesso sistema usato
per i caselli.
L’area ad ovest rispetto al viale principale è destinata alle sepolture secondo il
sistema ad inumazione. Questa soluzione del tipo di sepoltura ha favorito
“l’adozione di un principio unitario per
la suddivisione del suolo ed ha costituito
la base dello schema morfologico adottato” basato sul percorso centrale, una
sorta di cardo urbano parallelo al viale
principale, attraversato a sua volta dai
percorsi secondari. Le porzioni dei
campi che vengono a delinearsi sono,
nella parte est, di forma regolare, vicine
per forma e misura al camposanto della
tradizione, e, nella zona più periferica
del cimitero, risultano tagliate in diagonale dal tracciato ferroviario.
I campi sono suddivisi da grandi muri,
pareti in mattoni pieni faccia a vista,
contenenti gli ossari. Al centro di ogni
ossario, costituito da gruppi di cellette
chiuse da lastre di marmo, sono situate
le aperture che disegnano i fronti dei
muri interni ai campi e consentono di
allargare la vista sul resto dei campi del
cimitero. Le ampie pareti, progettate per
ospitare nel tempo le lapidi rimosse al
termine del ciclo di sepoltura, costitui-
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Veduta assonometrica da nord-ovest.
scono “una sorta di museo lapidario,
monumento secondo il senso etimologico, ovvero: ciò che perpetua il ricordo”. All’estremità ovest dell’intero
complesso, nel punto che racchiude la
triangolazione ideale delle edificazioni
del cimitero, è situato l’edificio dell’obitorio. La costruzione, che segna l’ingresso laterale, si trova all'incrocio tra il
viale alberato che costeggia il tratto di
ferrovia, proseguimento della via che
porta dal centro abitato al cimitero, e la
parte che precede il cimitero estesa
lungo la via IV Novembre.
Questa zona costituisce un ampio atrio,
compreso tra l’obitorio e i caselli, che
contiene i muri cinerari ed un pergolato
metallico,destinato ad essere rimosso nel
tempo per far posto ai nuovi cinerari.
Lungo i muri di confine, a nord e a sud,
sono disposte le sedute in nicchia riparate da pensiline metalliche allo scopo di
costituire un luogo ben definito negli
elementi e nell’uso: un luogo collettivo
reincorporato alla città.
Il resto dell’area è recintato da cancelli
metallici e inferriate per consentire la
vista delle zone verdi circostanti.
Il cimitero parco di Novate Milanese è
un cimitero “urbano”, nel senso che fa
parte della città, in cui il rapporto privato con la morte viene trasformato, attraverso l’uso quotidiano delle sue architetture (il parco, le sedute in nicchia,
l’atrio d’ingresso, ecc.), in un rapporto
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collettivo fra la città e le sue istituzioni.
Citando le parole di Giovanni Testori,
originario di Novate e uno dei rappresentanti della sua cultura, pronunciate
durante la presentazione del progetto
nella Sede Comunale, è possibile concludere dicendo che “chi verrà dalla
Nord, chi verrà dall’autostrada vedrà
questo parco e saprà e si chiederà (...) E
dentro c’è il segreto di tante vite,di tante
storie. E, quindi, sarà bellissimo poter
dire di un cimitero che è bellissimo”. ¶
Scheda tecnica
Progetto:
Adalberto Del Bo, Elisabetta Cozzi,
in collaborazione con Luca Larosa
Realizzazione: Orion, Cavriago
Cronologia: 1988, inizio progettazione
1998, fine realizzazione primo lotto
Vedute della cappella: l’interno dell’aula religiosa,
il fronte esterno e l’interno dell’aula civile.
Nella pagina a fianco:
la strada interna vista da ovest. A sinistra, l’edificio
dell’obitorio, il pergolato metallico e i caselli; a
destra, il muro degli ossari con le sedute in nicchia.
Veduta da nord del viale principale attraverso
l’edificio della cappella.
L’edificio dell’obitorio visto da sud-ovest.
Il fronte est di uno dei caselli.
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PROGETTI
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Il muro nord con le sedute in nicchia.
Particolari di un muro basso interno
e di un muro perimetrale dei campi.
Il muro degli ossari.
Nella pagina a fianco:
particolare del muro di recinzione
a sud.
Veduta dell’interno di un campo.
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