1.1 LA COMMISSIONE EUROPEA E L’OPEN SOURCE Nel testo seguente vedremo brevemente quale è il Policy Background istituzionale nelle istituzioni europee relativamente all’OSS. In particolare vedremo se esiste una strategia della Commissione Europea sull’OSS. Per fare ciò è necessario identificare quali sono gli attori nella CE e quali le attività sull’OSS realizzate o in fase di realizzazione. Background Le Pubbliche Amministrazioni europee sono state fra le prime utilizzatrici di OSS a partire dagli anni ’90. La Commissione Europea ha iniziato a considerare il tema nel 2000; da lì in avanti ha finanziato e gestito progetti sull’OSS. L’interesse politico è iniziato subito, anche se con differenti finalità nel tempo ed a seconda del contesto. Il primo riferimento all’OSS in documenti ufficiali delle istituzioni europee si trova in eEurope Action Plan 2005: “ … the Commission will issue an agreed interoperability framework to support the delivery of pan-European e-government services to citizens and enterprises … It will … recommend technical policies and specifications … It will be based on open standards and encourage the use of open source software”. Più recenti documenti di policy a vario livello trattano di OSS. Vediamo quali, dove ne parlano e come. i2010 Initiative - A single European Information Space: "The Commission intends to use all IST instruments to foster technologies that communicate, ..., promotion of open standards." (pg. 7)1 Communication on Interoperability for pan-European eGovernment Services2, dove si parla "standards, open specifications and open interfaces ...". Il documento contiene poi una raccomandazione sull’OSS: "A wealth of open source software ..." eGovernment Action Plan i20103. Vi è una forte enfasi sulla condivisione di "eGovernment applications and experiences – and on essential infrastructure services that support working together across borders”. L’OSS non è però citato in modo esplicito. Mentre l’eGovernment Action Plan 2005 poneva l’accento sulla disseminazione di "Good Practice" di Open Source Software nelle PA, la richiesta di condividere e collaborare in progetti di i2010 Initiative richiede, come vedremo dopo, un nuovo tipo di misura. Strategia della Commissione Europea in tema di open source 1 http://ec.europa.eu/information_society/eeurope/i2010/docs/communications/com_229_i2010_310505_fv_en.doc http://ec.europa.eu/idabc/servlets/Doc?id=24117 3 ec.europa.eu/idabc/servlets/Doc?id=25286 2 1 Pur non esistendo una strategia ufficiale della Commissione Europea sull’OSS, vi sono differenti attori, in varie Direzioni Generali, che operano su diversi piani; essi hanno differenti finalità, che vanno dagli aspetti tecnologici a quelli di business o di eGovernment, seguendo approcci diversi (dalla ricerca alla definizione dei concetti strategici). Gli attori principali nella Commissione Europea che hanno a che fare in qualche modo con l’OSS sono tre: 1. IDABC (all’interno del Directorate General for Informatics) OSS for pan-European eGovernment services http://ec.europa.eu/idabc 2. Directorate-General for Informatics (DIGlT) • Responsabile per la strategia OSS interna della Commissione • Servizi IT per Commission: uso interno (assai limitato) di OSS • Progetti OSS (vedi IDABC) http://ec.europa.eu/dgs/informatics/index_en.htm 3. Information Society and Media Directorate-General: eGovernment unit, Software Technology unit (DG INFSO) • Policy per la Information Society: i2010 Initiative • Progetti di ricerca e sviluppo OSS in vari settori (administration, education etc.) http://ec.europa.eu/information_society/activities/index_en.htm 1. IDABC IDABC (Interoperable Delivery of pan-European eGovernment Services to Public Administrations, Businesses and Citizens) è un programma della Commissione Europea - Directorate General for Informatics (DIGIT). IDABC afferisce alla DIGIT dal 1 gennaio 2007 (prima invece afferiva alla DG ENTR). http://ec.europa.eu/idabc Il programma IDABC è fortemente centrato sull’OSS. Dispone di un Budget di 148 MEuro e la durata del progetto è di quattro anni: 2005-2009 E’ gestito da un’unità, nell’ambito della DIGIT, che ha lo stesso nome del programma: IDABC. IDABC promuove l’uso dell’OSS perché nella sua missione c’è sia la disseminazione di buone pratiche sull’OSS che il supporto per il riuso e la condivisione di applicazioni, come indicato chiaramente nel eGovernment Action Plan i2010. IDABC finanzia e/o implementa Progetti: • che consentano di familiarizzare e promuovere conoscenza dell’OSS in amministrazioni pubbliche; • che producano consigli per le amministrazioni pubbliche; • di realizzazione di applicazioni OSS rilasciate sotto la licenza EUPL v 1.0; • di supporto alla collaborazione fra le amministrazioni degli stati membri. http://ec.europa.eu/idabc/en/document/2627/5938 2 Le azioni portate avanti nel programa IDABC sono di vario tipo. Azioni di promozione dell’OSS da parte di IDABC: • Open Source Observatory (OSO): sito web con info generali e news internazionali su Open Source Software • IDABC Case Studies: Analisi di esempi di best practice negli stati membri • OSS Inventory: Catalogo di software rilasciato con licenza OSS e sponsorizzato dalle pubbliche amministrazioni. • “Virtual European Open Source Competence Center”: una rete di centri di competenza nazionali e regionali (through the OSO and workshops in Member States) http://ec.europa.eu/idabc/en/chapter/452 Azioni di consulenza sull’’OSS da parte di IDABC: • European Union Public Licence (EUPL V 1.0): Studi, consultazioni e draft di una licenza OSS per rilasciare applicazioni di IDABC (approvata nel Gennaio 2007.) • Follow-up di EUPL V 1.0: traduzione e localizzazione in tutte le lingue (on-going) • Follow-up di EUPL V 1.0: “how to use the EUPL” – linee guida per gli utilizzatori (ongoing) • Partnernariati fra Amministrazioni Pubbliche: una “short guide” per sviluppatori OSS (2005) • Partnernariati con Sviluppatori di Open Source: Guideline for public administrations (2004) • Brevetti e open source software: Informazioni di base per pubbliche amministrazioni (2004) • Studi sul riuso di software in amministrazioni pubbliche (2002) http://europa.eu.int/idabc/en/chapter/452 Utilizzo di OSS o rilascio di OSS da parte di IDABC: • eLink: middleware per transazioni sicure fra le amministrazioni ed i loro • CIRCA Server: tool per la collaborazione online di gruppi di lavoro • IPM (Interactive Policy Making): web-based tool per la costruzione programmazione e evalutazione di questionari online • eProcurement demonstrator: per aiutare “software editors” e “contracting authorities” in Europa a sviluppare sistemi di eProcurement in linea con il framework legislativo europeo Nell’ambito di IDABC è sttao attivato l’Open Source Observatory (OSO) che è attivo dal 2004 Obiettivi: Promuovere la diffusione di buone pratiche di uso di OSS nelle amministrazioni pubbliche Target Group: le comunità IT e OSS in Europa I Servizi online forniti da OSO sono : • OSS news dall’ Europa e da tutto il mondo • Analisi approfondita di casi di studio • Inventory di applicazioni OSS finanziate da amministrazioni pubbliche • Contatti con Centri di Competenze OSS in Europa • Bibliografia e link utili • Segnalazione di eventi sull‘OSS http://europa.eu.int/idabc/en/chapter/452 Nel 2007 OSO si è trasformato in IDABC Open Source Observatory & Repository (OSOR) 3 Gli obiettivi sono cooperazione e condivisione, lo strumento consiste in una piattaforma per supportare attivamente la condivisione di applicazioni di eGovernment OSS ed esperienze attraverso l’Europa. La strategia consiste nel connettere servizi dell’Unione Europea ed amministrazioni degli stati membri ed animare la comunità OSOR La prima fase di OSOR: • Studio Pooling Open Source Software: fornisce requisiti, fattori di successo,.. • Catalogo dell’ OSS: Tassonomia per le applicazioni • Chiamate per partecipanti: Framework Contract awarded to Unisys Consortium including MERIT, Universidad Rey Juan Carlos, Gopa-Cartermill o Studio di fattibilità concluso in Agosto 2007 o Realizzazione di un prototipo (2007) • Foundazione di uno User Group • Workshops: rete di progetti nazionali e regionali europei: Badajoz (Spain) – 08/02/07 http://ec.europa.eu/idabc/en/chapter/5932 I compiti di OSOR: • Una piattaforma informativa articolata mediante: o Website che fornisca notizie e novità sull’OSS o Fornisca informazioni e metta in connessione altre piattaforme europee di collaborazione negli stati membri e nelle istituzioni dell’EU o Una piattaforma per uploading e downloading o Registro e repository per il download o Processamento per l’up-loading • Una piattaforma di collaborazione per supportare progetti cross-border, sia technicamente che organizzativamente, fornendo suggerimenti legali http://ec.europa.eu/idabc/en/document/6728/5938 I primi candidati a collaborare: • Pan-European network di pubbliche amminsitrazioni: 25 repositories identificate nelle amministrazioni degli Stati membri europei • Flexible Platform (Commissione): toolkit multilingue Web 2.0 (contenente Blogs, forums, wikis, collaborative CMS etc.) • OSS nel sistema statistico europeo della Commissione: Open Source per la statistica (già in CIRCA) • CIRCABC (Commissione): Tool per la collaborazione online • Progetti OSS in differenti regioni: Belgio, Olanda, Spagna etc. • OSOR user group: circa 30 membri da pubbliche amministrazioni / 25 membri associati dal mondo del business et al. 2. OSS in DIGIT: vedi IDABC 3. OSS in DG INFSO Nell’ambito dei documenti sulle politiche per la Società dell’Informazione in particolare citiamo 4 i2010 eGovernment Action Plan: non è menzionato l’OSS, ma l’accento è posto sulla condivione e sullo scambio. http://ec.europa.eu/information_society/activities/egovernment_research/doc/analysis_of_european _target_groups.pdf http://ec.europa.eu/information_society/activities/opensource/index_en.htm (ultimo aggiornamento 25/08/2005) "ICT Policy Support Programme“ in CIP: prevede che progetti pilota di tipo A siano basati (“implementing and demonstrating interoperability“) OSS http://ec.europa.eu/information_society/activities/ict_psp/index_en.htm Sono stati finanziati nel Quinto e Sesto Programma Quadro vari progetti F/OSS. Il riferimento sul sito della Commissione è: http://ec.europa.eu/information_society/activities/opensource/european_activities/index_en.htm L’accento di recente è posto sulla Qualità. QUALIPSO È il progetto più ambizioso sull’OSS, con un budget di 22 M Euro, più di 20 membri fondatori, in Europa e nel mondo, ed i cui partners provengono dal mondo del business, dall’accademia e dal settore pubblico. Attività previste: • Una rete internazionale di Centri di competenza • Studio degli aspetti legali • Studio delle caratteristiche che possono sostenere l’affidabilità dell’OSS • Sviluppo di un approccio nuovo per dichiarare la qualità dell’OSS • Fornitura di ambienti di test e di stack di integrazione qualificati per dimostrare l’interoperabilità dell’OSS • http://www.qualipso.org/ Altri progetti di R&D sulla qualità finanziati : • • • SQO-OSS = Source Quality Observatory for OSS http://www.sqo-oss.eu/ FLOSSMETRIC=Free/Libre/OSS-Metrics and Benchmarking Study http://flossmetrics.org/ QUALOSS = QUALity of OSS http://www.qualoss.eu/ GLI STATI MEMBRI E LE POLICY NAZIONALI Le politiche nazionali sul tema dell’Open Source negli Stati membri sono in fase di definizione. Si sceglie di citarne il caso francese, come esempio di processo elaborativo e decisionale, e quello spagnolo per l’iter legislativo specifico. La Francia E L’OPEN SOURCE 5 In Francia, nonostante pioneristiche proposte di legge, manca un provvedimento di portata generale come come la direttiva Stanca e la legge sul Sistema Pubblico di connettività. Il fiorire di numerose iniziative si colloca su un terreno politicamente e istituzionalmente attento al dialogo sociale fra attori politici, economici e sociali. L’obiettivo è quello di avviare progetti di interoperabilità e trasparenza negli strumenti utilizzati dalle amministrazioni pubbliche. In particolare vanno sottolineati i progetti di collaborazione con le associazioni del software libero. 1998: il Ministero dell’Educazione Nazionale della Ricerca e della Tecnologia e l’Associazione Francofona degli utilizzatori di Linux siglano un accordo di collaborazione per sperimentare nel sistema educativo, scuole di ogni ordine e grado, l’utilizzo del software libero. (vedi:http://www.aful.org/gdt/educ/accord-cadre-aful-menrt) 2003 Costituzione dell'ADAE (Agence pour le Développement de l'Administration Electronique), un servizio interministeriale collocato presso l'ufficio del Primo Ministro con lo scopo di incoraggiare l'utilizzo del software libero e degli standard aperti nella pubblica amministrazione. Ha il compito di mantenere un repertorio per il riuso del software e dei progetti sviluppati da varie amministrazioni dello stato francese in open source (Réutilisation des logiciels et bouquet du libre) ed è basata su un sistema Agora di gestione dei siti.( http://www. adae. gouv. fr/index. php3) 2004-2007 Lancio del programma di amministrazione elettronica denominato Adèle che dipende per la sua attivazione dall’ADAE: Esso si articola in tre fasi : • la prima Adèle 127 prevede la messa in opera di software libero e di strumenti di sviluppo collaborativo; • la seconda Adèle 128 la costruzione di una piattaforma tecnica per lo sviluppo collaborativo e centri di risorse tecniche; • la terza Adèle 130 prevede la migrazione dei posti di lavoro. Secondo il rapporto , L-Administration en chiffre, del gennaio 2008 su un milione di postazioni di lavoro dell'amministrazione centrale e decentrata 350.000 sono passate ad Open Office, 150.000 a Thunderbird e si prevede una ulteriore migrazione verso GNU/Linux. (www.modernisation.gouv.fr). 2004 Il rapporto della Commission sur l'économie de l'immatériel : « Réinventer notre modèle de croissance » promosso dal Ministero dell’Économia finanza e industria MINEFI) ha ribadito l’impegno da parte dell’Amministrazione francese di creare un polo di compétitività dédicato al software libero al fine di integrare differenti competenze. 2005 Sotto il governo Chirac il MINEFI ( Ministère de l'Économie, des Finances et de l'Industrie) ha firmato un accordo con di 54 M $ diretto a favorire la migrazione verso il software libero nella pubblica amministrazione 2004 L ‘Adae è assorbita dal DGME (Direction générale de la modernisation de l'Etat) http:// www.internet.gouv.fr/information/information/actualites/creation-direction-generalemodernisation-etat-dgme-206.html 2005 L’ADULLACT (Association des développeurs et des utilisateurs de logiciels libres pour les Administrations et les Collectivités Territoriales) si è data il compito di coordinare le competenze delle amministrazioni e delle collettività territoriali nello sviluppo e nell'utilizzazione di software libero. http://www.adullact.org/. Un progetto interessante riguarda la possibilità di migrazione al software libero della Città di Parigi 2006 Il DGME Direction générale de la modernisation de l'État ha messo in evidenza come il RGI (Référentiel Général d'Interopérabilité)costruito su dococumentdocuments ODF possa proporsi come un modello per molti altri paesi europei e non. 6 2008 Il DGME anuncia la mutualizzazione di piattaforme di sviluppo cooperativo AdmiSource e Adullact.Net e analizza lae condizioni per la sua partecipazione all'Adullact (Association des développeurs et utilisateurs de logiciels libres pour les administrations et les collectivités territoriales). Per coordinare le azioni di riforma e ammodernamento del sistema amministrativo. Questa decisione è motivata dall’esigenza di razionalizzare gli sforzi dell’amministrazione nel campo del software libero. (les-infostrateges.com) 2007 Il DGME (Direction générale de la modernisation de l'État) mette in linea una « Guide pratique d'usage des logiciels libres dans les administrations , sul sito Synergies, il sito dedicato alle risorse dell’amministrazione elettronica. 8(http://www.lesinfostrateges.com/actu/0801364/dgme-guide-pratique-d-usage-des-logiciels-libres-dans-lesadministrations) 2008 Il rapporto redatto sotto la direzione del Presidente della Commission pour la liberation de la croissance francaise, Jacques Attali del 6 febbraio 2008 pone al punto decisione 58 l’obiettivo di rinforzare il settore del software. Sottolinea la necessità di rinforzare la concorrenza fra software proprietario e software libero. La decisione 58 afferma: ”Il patrimonio di applicazione del software libero o open source creato da una comunità attiva, rappresenta l’equivalente di 130.000 anni uomo, di cui praticamente la metà proviene da programmatori europei. Se il valore economico equivalente corrispondente a quei 130.000 anni uomo ammonta a 12 miliardi di euro , il costo reale per l’acquisizione di tale patrimonio equivqle soltanto a 1, 2 miliardi di euro in quanto le comunità del software libero mettono gratuitamente a disposizione migliorie e applicazioni. Il software open source induce una economia media del 36% in R&S per le imprese che lo utilizzano Permette di creare una conccorrenza con il software proprietario. La sua parte di mercato nelle imprese non è che il 2% con una crescita annua del 40% contro il 98% del software proprietario.” Per sviluppare la concorrenza sono previste una serie di azioni: -Promuovere la concorrenza fra il software libero e proprietario nelle gare pubbliche - Un 20”% delle applicazioni di nuovo svilupo o installate per il settore pubblico potrebbero essere open source entro il 2012 . - Considerare fiscalmente come negli Stati uniti gli aiuti alle Comunità del software libero come “mecenat de competence” - Esigere a livello europeo nel quadro della politica di competenza fra software libero e proprietario la fissazione di norme internazionali che garantiscano l’interoperabilitò fra software libero e proprietario. Numerose sono, poi, le iniziative in campo scolastico, sostenute dal Ministero della Pubblica Istruzione. La Mission Veille Technologique del CNDP (Centre National de Documentation Pédagogique) ha sviluppato a partire dal 1998 un’azione di informazione per la conoscenza e la diffusione del software libero nelle scuole che ha coinvolto università e centri di ricerca. http://savoirscdi.cndp.fr/archives/dossier_mois/logicielslibres/jparchambault.htm LA SPAGNA Riportiamo di seguito alcuni articoli della recente legislazione spagnola sull’egovernemnt, dove l’open source ed il riuso delle a applicazioni giocano un ruolo importante. The following two articles of the recent eGovernment Law (LAW 11/2007, of 22 June, on electronic access to Public Services for members of the public) are interesting because applications of Public 7 Administrations may be declared as OSS and because P.A. have to maintain repositories for the free reuse of applications. *Reutilisation of applications and technology transfer.* *Article 45. Reutilisation of systems and applications belonging to the Public Administration. * 1. Public Administration bodies which own intellectual property rights over applications developed for their services, or which were developed under contract, may be made available to any Public Administration body, without any requirement for compensation of any type and without the need for an agreement. 2. The applications referred to in the preceding section may be declared to be open source when this results in greater transparency in the operations of the Public Administration or when it encourages members of the public to join the Information Society. *Article 46. Technology Transfer within the Public Administration. * 1. Public Administration bodies shall keep up-to-date directories of applications for free reuse, particularly in those fields which are of special interest for the development of the electronic administration and in accordance with the stipulations established in the National Interoperability Plan. 2. The State Public Administration, through a technology transfer centre, shall keep a general directory of applications for reutilisation, and shall provide technical assistance for the free reutilisation of applications and shall promote the development of common applications, formats and standards which are of particular interest for the development of electronic administration in the framework of the national interoperability and security plans. This Law also includes a definition of OSS applications: c) Open source applications: Those programs and applications which are distributed with a licence which gives freedom to employ them, to view, modify and improve the source code and to redistribute copies to other users. 8