stampato su carta riciclata stampato su carta riciclata Immagine e Comunicazione Fossano (CN) • tel. 0172 695897 [email protected] Gennaio 2012 100 95 95 75 75 100 100 95 25 95 25 75 5 75 5 0 0 25 25 N°511 5 0 0 Anno XVIIi - euro 1,03 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB/CN - Iscrizione Trib. di Cuneo -14/6/1989 n. 426 - Edito dal C.S.I. Cuneo - Contiene I.R. Direttore Responsabile: Fabrizio Pepino crisi autolinee sanità meccanica merlo "Continuare a fare" Il coraggio di essere imprenditori "La Provincia sospenda i tagli al trasporto pubblico" "La Regione non cambi ciò che funziona bene" Gruppi di acquisto "Conterremo i costi fino al 15-20%" L'occupazione nel 2011 è cresciuta di 60 unità (+8%) Gilberto Manfrin a pag. 6 e 7 Servizio a pag. 8 Servizio a pag. 9 Servizio a pag. 12 dopo l'irap tocca al lavoro Alleggerito il costo del lavoro, il Governo deve mettere mano alla riforma del mercato a pag. 15 confindustria cuneo verso le assise 2012 Nicoletta Miroglio solidarietà sotto l'albero I stampato su carta riciclata n attesa di conoscere nei Confindustria Cuneo ha destinato l'importo del concerto di Natale dettagli i contenuti del piano "Cresci-Italia", analla scuola materna "Rodari" di Genova, distrutta dall'alluvione nunciato da Monti nella conferenza stampa di fine anno Servizio a pag. 13 e le cui premesse fanno ben sperare per il 2012, il mondo dell'industria provinciale ha avuto modo di fare le prime valutazioni sulla manovra varata a fine dicembre. Su tutte le misure varate dal Governo, i cui pro e contro sono messi in evidenza dagli stessi imprenditori nelle prime pagine del giornale, una in particolare ha destato un condivisibile sollievo da parte degli industriali: la deducibilità dall’Ires e dall’Irpef dell’Irap relativa al costo del lavoro. 931-45518-100x50 12:11 Pagina 1 "L’Irap è una tassa a11-06-2009 favore della cui abrogazione Confindustria da tempo si batte - ha detto Nicoletta Miroglio, presidente di Confindustria Cuneo -, ritenendola ingiusta per il penalizzava assurdamente proessere avvantaggiata da una miPro e contro della fatto, soprattutto, di colpire prio quelle imprese che magsura che alleggerisce il costo del manovra secondo lavoro". le industrie ad elevato tasso di giormente garantivano occupamanodopera. Oggi finalmente zione. è probabile che la nostra Ma, com'era prevedibile, non è gli imprenditori tutt'oro quello che luccica. questo provvedimento pone ri- industria, che per gran parte è Segue a pag. 3 medio alla stortura fiscale che rimasta manifatturiera, possa Servizi da pag. 2 a pag. 5 Concessionaria BMW Ferrero stampato su carta riciclata Paolo Ragazzo manovra monti pro e contro del provvedimento secondo l'industria cuneese Fabrizio Pepino stampato su carta riciclata 100 Corso Canale, 8 - Tel. 0173 361306 GUARENE D’ALBA (CN) 25€e s al me 931-45518-100x50 11-06-2009 12:11 Pagina 1 Concessionaria BMW 931-45518-100x50 11-06-2009 12:11 Pagina 931-45518-100x50 11-06-2009 12:11 1 Pagina 1 70€ al mes e Ferrero Ferrero Ferrero Concessionaria BMW Concessionaria BMW Corso Canale, 8 - Tel. 0173 361306 GUARENE D’ALBA (CN) Corso Canale, 8 Canale, - Tel. 0173 Corso 8 - 361306 Tel. 0173 361306 GUARENEGUARENE D’ALBA (CN) D’ALBA (CN) I Presidente Confindustria Cuneo n questi ultimi mesi i troppi nodi irrisolti del nostro Paese sono venuti drammaticamente al pettine e siamo così entrati in una delle più gravi crisi della storia nazionale. Molti di noi hanno chiuso un anno di duro lavoro con la frustrazione di veder dispersi i risultati e le speranze che si iniziavano a intravedere nei primi mesi del 2011. Ancora una volta ci ritroviamo immersi in quella incertezza che frena gli investimenti delle imprese e gli acquisti dei consumatori. In questi mesi la nostra associazione si è impegnata in modo particolare per interpretare lo stato d’animo di ciascun imprenditore. Mi riferisco non solo alla ferma condanna della paralisi politica nazionale, ma anche al giudizio positivo nei confronti di un’ipotesi di governo “tecnico” indispensabile per ricomporre divisioni e veti altrimenti insuperabili. Confindustria, insieme a quella parte della società italiana autenticamente liberale, auspica che il nuovo Governo non si limiti agli interventi per recuperare risorse Segue a pag. 3 2 primo piano Gennaio 2012 N° 11 le misure del governo la reazione degli imprenditori dentro la crisi Franco Adriano Cronista parlamentare “Italia Oggi” E l'indagine Se non fosse così, non si spiegherebbero i risultati dell’indagine del forum internazionale "Economia e società aperta", realizzata dalla società Ce&Co, svolta Gli industriali ci credono, anche se a denti stretti. Forse perché più di altre categorie sono abituati a vedere nelle imposizioni una opportunità tra gli imprenditori italiani e la parte “più informata” della società, che è stata presentata nelle scorse settimane presso la sede della commissione europea a Roma dal rettore dell’università Bocconi, Guido Tabellini, dal direttore del "Corriere della Sera", Ferruccio De Bortoli, e dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, alla presenza del ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi. Pochi i giornalisti www.tec-artigrafiche.it ppure l’imprenditore vuole vedere il bicchiere mezzo pieno. Più dei suoi dipendenti. Più di chi fa commercio dei suoi prodotti. Più dei professionisti di cui si avvale. Sa di essere chiamato a mantenere un saldo ruolo guida. Lo dice a denti stretti, ma per lui l’agenda europea per le riforme non è solo un’imposizione, ma un’opportunità: l’occasione per rimettersi in gioco. Ciò nonostante il giustificatissimo lamento generale per la cura da cavallo del governo Monti, di cui dimostra di avere ferma consapevolezza. la ferma volontà di rimettersi in gioco C O N SU L EN T I D I D I R EZ I O N E esperti in azione CONSULENZA DIREZIONALE CONSULENZA ORGANIZZATIVA CONSULENZA TECNICA FORMAZIONE MANAGERIALE Via Ognissanti, 30/b - 12051 ALBA (CN) - Tel. 0173 287374 - Fax 0173 280875 [email protected] - www.freemanagers.it presenti. Molti, invece, i giovani studenti. Una ricerca che ha interessato un panel di imprenditori, dirigenti ed un campione della popolazione italiana compresa fra 18 e i 60 anni, purché con accesso a Internet da casa. Siamo nei giorni in cui si intravvedono gli effetti dell’ennesima correzione dei conti pubblici: la più dura. Ebbene il 77% degli imprenditori afferma che l'Europa ci sta concretamente aiutando a risolvere i no- stri problemi. Ben diverso dal dato generale, secondo il quale solo il 41% degli intervistati la pensa così. Gli imprenditori sono degli illusi o non vogliono cedere allo scetticismo convinti che occorra percorrere fino in fondo la strada intrapresa? L’alternativa non c’è, non si può stare fermi. Ma se è ancora presto per giudicare a posteriori l’opera del presidente Mario Monti (cui va dato atto di cercare di governare senza Gennaio 2012 sondaggi alla mano e infatti i consensi per lui già stanno precipitando), nello specifico un primo abbozzo di esame su quanto messo in atto - di positivo - dall’attuale governo per le imprese, si può tentare semplicemente scorrendo le voci della manovra salva-Italia. Tra le misure messe in atto dal Governo, molte contengono degli aspetti accolti in maniera positiva dalle imprese arriva l'ace A partire dall’ “Aiuto alla crescita economica” (il cosiddetto Ace) che altro non è che un’agevolazione fiscale in favore delle imprese che incrementano il capitale investito nell’attività svolta. Il beneficio consiste in una deduzione, ai fini delle imposte sui redditi, di un ammontare corrispondente al rendimento nozionale del nuovo capitale investito (l’aliquota per il primo triennio di applicazione è del 3%). DEDUZIONI IRAP C’è poi la deduzione dall’Ires e dall’Irpef della quota di Irap riferita al costo del lavoro. Anche in questo caso si tratta di una deduzione ai fini della determinazione della base imponibile Irpef o Ires di ammontare corrispondente all’Irap calcolata sulle spese per il personale al netto delle deduzioni Irap forfettarie spettanti in funzione del numero e dei requisiti dei lavoratori dipendenti. A questo proposito c’è un comma che incrementa le deduzioni Irap per le donne e per i lavoratori sotto i 35 anni assunti a tempo indeterminato. Questa norma riguarda 1,1 milioni di giovani lavoratori e 2,8 milioni di lavoratrici. Sul piatto ci sono 3 miliardi di euro. Anche la dotazione del Fondo di garanzia a favore delle piccole medie imprese sarà incrementata di 400 milioni di euro annui per tre anni. aiuto all'export Un piccolo occhio di riguardo all’internazionalizzazione viene dai 300 milioni di euro (150 nel 2012 ed altrettanti nel 2013) per le attività di credito alle esportazioni. detrazioni irpef Per lo specifico settore dell’edilizia va a regime la detrazione Irpef del 36 per cento per le spese di ristrutturazione sostenute per un importo non superiore a 48mila euro per ciascuna unità immobiliare. Fino al 31 dicembre 2012 è stata prorogata la detrazione, nella misura del 55 per cento, per gli interventi di riqualificazione energetica. Mentre a decorrere dal 1° gennaio 2013 si applicherà la detrazione del 36 per cento. acquisto bot e btp Ognuno giudichi, poi, se è positivo o negativo il progetto lanciato dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, di pagare in Bot e Btp la gran massa di crediti vantati dalle imprese nei confronti dell’Amministrazione pubblica. Per ora non è stato tradotto in norma. La presidente Marcegaglia ha detto di guardare con interesse all’evoluzione di questa ipotesi. manovra monti pro e contro del provvedimento dopo l'irap tocca al dialogo sul lavoro Segue da pag. 1 "Certo è che il prelievo fiscale rimane insostenibile - continua la numero uno degli industriali cuneesi -. Ci attendiamo altre forti misure per la crescita, a partire dalla riduzione del cuneo fiscale. è una manovra pesante, ma che andava fatta, pur consapevoli che un provvedimento come l’aumento dell’Iva andrà a penalizzare fortemente i consumi, in un momento di crisi già pesante. Anche l’intervento sulle pensioni, seppur doloroso, era inevitabile, perché i trend demografici lo rendono un percorso obbligato anche per allinearsi agli altri Paesi europei". Concludendo, un accenno alla necessità di procedere con le liberalizzazioni: "Gli imprenditori sono disposti a fare sacrifici, a patto che non venga loro negata la possibilità di competere". La palla è tornata nelle mani del Governo. 3 primo piano N° 11 gruppo giovani imprenditori Le misure sono positive, ma la ripartenza si avrà solo completando le riforme “Non dimenticate i giovani. Un milione di occupati in meno è un dato preoccupante: serve un patto tra generazioni". Era questo l'appello che Jacopo Morelli, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, lanciava al Governo Monti in vista del varo della manovra. Ora che il Governo ha illustrato un programma di intervento in linea con le aspettative, i Giovani industriali plaudono alle misure adottate: “La manovra - sottolinea il presidente nazionale Jacopo Morelli - contiene certamente sacrifici, ma non si perde comunque di vista il mondo delle imprese e del lavoro, e, dopo 15 anni di attesa, sono state affrontate seriamente le criticità del nostro sistema previdenziale, riallocando il peso del welfare in modo più equo fra generazioni”. Per i giovani industriali è essenziale rafforzare le disposizioni sulla crescita e lo sviluppo, e procedere con determinazione nell'impegno preso nei confronti delle nuove generazioni, senza la cui forza, economica e di innovazione, non si potrà consolidare il percorso di ripresa dell'Italia. Commenta positivamente la manovra anche il presidente provinciale dei Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo, Simone Ghiazza: “è senz’altro positiva per noi, perché contiene misure che pur identificate come prioritarie non erano mai state varate, come la revisione delle pensioni; non dobbiamo però smettere di far sentire la nostra voce: la ripartenza dell’Italia si avrà soltanto completando le riforme”. Intollerabili per i giovani Industriali sono i veti sui tagli alla politica e alla spesa pubblica improduttiva: “I tagli ai costi della politica sono necessari sia per il valore simbolico che possono comunicare che per le risorse effettivamente recuperabili”. confindustria cuneo verso le assise Segue da pag. 1 (...) - come quelli approvati nelle scorse settimane - ma realizzi, con tempestività, i tagli alla spesa e la riduzione del carico fiscale per imprese e lavoratori. Due decisioni prioritarie dalle quali dipende la ripresa nazionale. Nel 2012 la nostra associazione continuerà con ancora maggior intensità il suo impegno per offrire assistenza in ambiti di particolare rilievo aziendale come le relazioni con le banche; le collaborazioni e le alleanze tra imprese; i programmi di innovazione e le attività d’esplorazione dei nuovi mercati. Allo stesso tempo siamo impegnati nei confronti del sistema locale con numerose e significative iniziative rivolte all’intera comunità. Un impegno che conferma la volontà di reagire espressa dagli imprenditori cuneesi e dalla loro associazione. Reagire significa non piegarsi all’asprezza dei tempi ma, al contrario, impegnarsi per contribuire a determinare nuove speranze. A questo proposito nei primi mesi del 2012 la nostra associazione organizzerà una Assise straordinaria, nel corso della quale tutti gli imprenditori associati potranno confrontarsi non solo sull’andamento dei rispettivi settori produttivi, ma anche sulla realtà locale, su Confindustria e sul Paese. L’eccezionalità dei tempi non ci impedisce di continuare a credere che l'Italia abbia mezzi, risorse e intelligenze per risalire la china. Un obiettivo di rinascita nazionale che non dipende solo da scelte tecniche e politiche, ma anche dall’impegno di tutti gli italiani. Mi riferisco a quella responsabilità individuale alla quale ha fatto riferimento nelle scorse settimane il Santo Padre quando ha ricordato che: “Mentre ci prepariamo al Natale è importante concentrarsi su noi stessi per fare una verifica sincera sul nostro operato e sulla nostra vita“. Un richiamo universale a quella responsabilità che auspichiamo possa prevalere, nel prossimo 2012, su ogni interesse di parte determinando, in tal modo, quella unità di intenti e quella concordia tra tutti gli italiani indispensabili per perseguire il bene comune. Nicoletta Miroglio Presidente Confindustria Cuneo informazione pubblicitaria seltec protegge il vostro lavoro I l nostro obiettivo? “Proteggere il tuo lavoro”. La Seltec, con sede a Caraglio in via Bottonasco, si occupa di assistenza tecnica multimarche, produzione e distribuzione di gruppi statici di continuità (Ups), soccorritori, raddrizzatori, stabilizzatori, convertitori di frequenza e gruppi elettrogeni. La Seltec è fondata sulla passione nata dal padre di uno dei soci che nel 1967 costruì uno dei primi gruppi di continuità in Italia. Il gruppo di continuità è un’apparecchiatura che oggi è diventata indispensabile per proteggere e mantenere attivi i sistemi informatici e i macchinari elettrici, fondamentali per il lavoro, e non solo in caso di black out. Oggi la Seltec unisce alla tecnologia la tradizione di un prodotto italiano. “Negli anni siamo riusciti a maturare una notevole esperienza sulla manutenzione e sulla consulenza pre e post vendita, anche su prodotti di altre marche - com- mentano dalla Seltec -, ma soprattutto abbiamo puntato sul territorio per garantire un’assistenza più capillare e tempestiva. Nel 2011, per dare maggiore beneficio ai clienti “vicini di casa”, abbiamo formalizzato una convenzione con Confindustria Cuneo per poter applicare speciali condizioni”. L’azienda mette a disposizione dei clienti una vasta gamma di prodotti e di servizi: come l’import di Ups precablati che vengono finiti e collaudati presso il laboratorio della Seltec, la produzione di gruppi di continuità da 4 a 15 kVA con alta protezione del carico, prodotti industriali di media ed alta potenza e, dal 2011, nuovi Ups ad altissimo rendimento e grado di protezione (per far fronte alle richieste di risparmio energetico nei Data center, sale Ced, etc). La Seltec, leader indiscussa nel settore in provincia di Cuneo, è oggi una realtà importante anche nel resto del Piemonte, in Liguria e Valle d’Aosta. 4 primo piano Gennaio 2012 accise il no degli autotrasportatori imposta municipale unica la protesta dei costruttori Paolo Ragazzo Gilberto Manfrin N° 11 sono aumenti una tassa ingiusta insostenibili sull'invenduto I l decreto cosiddetto “salva Italia” approvato dai due rami del Parlamento non convince per nulla gli autotrasportatori della Granda. Dal 7 dicembre è scattato, infatti, un nuovo aumento delle accise sui carburanti nell’ordine di 12,6 centesimi di euro al litro per il gasolio e di 9,9 centesimi di euro per la benzina. A questi si aggiungeranno il rialzo consistente delle polizze assicurative previsto nel 2012 e gli incrementi già programmati per gennaio 2013, sempre sui carburanti. “Una vera e propria bomba”, così Loris Peracchia, presidente della Sezione Trasporti di Confindustria Cuneo, ha definito l’ultimo adeguamento che ha interessato le accise sui carburanti. “Dal dicembre 2009 ad oggi i costi del carburante hanno subito rincari del 50%, e gli ultimi rialzi del diesel non fanno che aggravare questa situazione - ha dichiarato Peracchia -. La Manovra del governo Monti va a colpire soprattutto quelle aziende medio-piccole del settore, che in molti casi sono già costrette a lavorare sottocosto”. Da più parti si è levata, inoltre, la richiesta di un intervento per variare il sistema di recupero delle accise da parte delle aziende, portandolo da annuale a Direttore responsabile: Fabrizio Pepino Comitato editoriale: Giuliana Cirio Simone Ghiazza Elena Lovera Fabrizio Pepino Giacomo Tassone Redazione: Autorivari studio associato Corso IV Novembre, 8 12100 - Cuneo Tel. 0171.601962 Fax 0171.436301 [email protected] C Il rincaro sui carburanti ricade per l'80% sulle spalle delle ditte di trasporto, quasi tutte pmi mensile o trimestrale. Anche su questo fronte, però, il rappresentante delle aziende cuneesi di trasporto associate a Confindustria manifesta delle perplessità: “Con il ritocco delle accise, che ricade per l’80% sulle spalle delle ditte di trasporto, l’obiettivo dichiarato è di fare cassa, ma allora dov’è per lo Stato l’effetto positivo del provvedimento se poi posso richiedere un rimborso, in parte o totale? Non solo, il diesel e la benzina da noi costano molto di più che in altri Paesi europei, tipo la Spagna, ma il discorso vale anche per altri parametri importanti per la competitività delle aziende, come previdenza e lavoro". Editore: C.S.I. Corso Dante, 51 12100 - Cuneo Tel. 0171.455455 Stampa: FRAMSTAMPA srl Busca - Fraz. Roata Raffo, 63 Tel. 0171.964311 Pubblicità: Tec Via dei Fontanili, 12 12045 - Fossano (Cn) E-mail: [email protected] Tel. 0172.695770 Chiusura: 03/01/2012 Tiratura: 11.400 copie ome se non bastassero già burocrazia, ritardi di pagamenti e crollo degli ordini, ecco un nuovo spauracchio per il settore edile e le sue aziende: l’imposta municipale unica (Imu appunto). Inserita nella manovra finanziaria del Governo Monti, sostituirà l’Ici sugli immobili strumentali, ovvero di commercianti, negozianti, artigiani, uffici e capannoni industriali. Le imprese edili saranno dunque tenute a pagare un’aliquota Imu sugli immobili pari al 7,6 per mille, anche sugli edifici invenduti. Il comparto edile non ci sta: “Già l’Ici non era corretta - attacca Fiorella Sosso, membro del Consiglio di amministrazione della Bergui Costruzioni di Roddi -. Le imprese edili hanno un patrimonio, il cosiddetto‘magazzino’, fatto di alloggi e capannoni che non hanno ancora venduto e su di essi si rischia veramente di subire un danno di proporzioni immani. Tenendo inoltre conto che non ci sarà amministrazione comunale che non porterà la tassa al 10 per mille per aumentare le proprie entrate, questa Imu rischia di diventare davvero un salasso. Arriveremo a pagare il doppio di quanto versiamo oggi. Trovo ingiusto pagare sul nostro capitale invenduto. Inoltre nella manovra Le imprese edili devono pagare un'aliquota del 0,76% anche sugli edifici che non hanno venduto si è deciso di rivalutare le rendite catastali degli immobili del 60%. Già l'Ici veniva calcolata sulle rendite catastali, ora una rivalutazione del 60% non farà che fa aumentare considerevolmente l'importo sul quale verrà calcolata l'Imu al quale si dovrà aggiungere un aumento di aliquote (7,6/10 per mille)”. “è come se facessero pagare il bollo a chi produce le auto prosegue ironicamente Mario Giletta, titolare della Cogein -. Il bollo si paga da quando l’auto viene immatricolata! A noi invece fanno pagare una tassa sull’invenduto. Non ha senso. Oltre tutto hanno incrementato le rendite catastali. Siamo già in un momento di crisi. Noi finiamo gli alloggi, abbiamo problemi di accesso al credito e lo Stato cosa fa? Ci fa pagare imposte sugli immobili che non vendiamo. È una pazzia che ci facciano sborsare lo 0,76% su edifici che non utilizziamo solo perché non abbiamo ancora venduto”. “I provvedimenti finora adottati non danno certo fiato all’edilizia. Lo scambio tra l’Ici e l’Imu rischia di non portare nessun vantaggio alle imprese - chiude il presidente dell’Ance Cuneo, Filippo Monge -. Anzi è molto probabile, se non saranno introdotte delle modifiche applicative, che dal 2012 le imprese edili subiranno un ulteriore aggravio fiscale difficilmente sostenibile”. Sulla vicenda si sta muovendo l’Ance nazionale che fa sapere tramite la propria area Fiscalità di essersi mossa in relazione alla questione Imu sul cosiddetto ‘magazzino’ delle imprese edili. “Come associazione - afferma l’Ance - sono stati presentati emendamenti per ottenere l’esclusione o la riduzione dell’imposta per l’invenduto edile. Tali emendamenti tuttavia, nell’urgenza imposta dall’entrata in vigore della nuova Manovra, non sono ancora stati considerati. L’Ance continuerà a lavorare per ottenere, in un futuro prossimo, la modifica legislativa per il‘magazzino’edile”. la denuncia "Ben vengano i governi tecnici che non sono schiavi del voto, se si dimostreranno capaci di fare applicare le giuste leggi" In merito alle misure varate dal governo Monti, persona seria e preparata, è doverosa una riflessione per chiedere a Confindustria di procedere con un’indagine conoscitiva di quanto denaro si spreca a pagare pensioni a chi non ne ha il diritto. Da un ufficio postale che mensilmente si occupa di pagare le pensioni ho appreso che un’infinità di anziani extra comunitari, venuti in Italia grazie al ricongiungimento familiare e in età pensionabile, percepiscono l’indennità senza aver versato i contributi. Altra cosa intollerabile è la concessione di alloggi popolari a famiglie di non aventi diritto che, con la complicità di conoscenti, si fanno dare lo sfratto per insolvenza, risultano disoccupati e lavorano in nero. Queste cose devono emergere come devono emergere i lavoratori in nero e i loro datori di lavoro. Se non si tagliano gli sprechi e le pensioni d'oro i problemi non si risolveranno mai. A cosa servono oggi senatori e deputati, se non sono stati in grado di fare le giuste leggi? La verità è che erano capaci ma avevano paura di perdere i voti. Allora continuiamo con i governi tecnici che non sono schiavi del voto. Bisogna fare un’attenta analisi di tutte le incombenze che un imprenditore deve sostenere in un anno, giungendo a una conclusione unanime: si salva soltanto chi chiude, altrimenti si viene travolti e soffocati di giorno in giorno. Oggi mi sento penalizzato per essere stato onesto ed aver sempre pagato il dovuto. Si arriva al punto di arrendersi e dover svendere quanto fatto in anni di sacrifici, perché non si è più in grado di sostenere le spese che incombono sulle proprietà. Solo tante tasse, a partire dai Comuni che hanno troppi impiegati e pagano ancora le consulenze esterne. Renato Cavallo (Consorzio Stupino Cavallo & C. srl . - Castagnito) Per commentare queste ed altre istanze giunte dagli imprenditori associati, la Presidente ed il Consiglio direttivo di Confindustria Cuneo hanno indetto le Assise straordinarie per il prossimo mese di febbraio. Gennaio 2012 5 primo piano N° 11 export ok alla reintroduzione dell'ice patrimonializzazione il plauso delle piccole medie imprese T R la speranza dobbiamo fare rete è all'estero e diventare grandi S W E ISO www. .com CENTALLO (CN) • Reg. San Quirico • tel. +39 0171 212007 • fax +39 0171 211313 • e-mail: [email protected] LEINÌ (TO) • Strada Fantasia, 95 • tel. +39 011 9974283 • fax +39 011 9981443 • e-mail: [email protected] ISS IO N per i contratti di rete a pag. 10, ndr). Le aziende che rimarranno nell'area della sottocapitalizzazione dovranno affrontare un percorso più impegnativo perchè il deterioramento della congiuntura e il rialzo dei tassi di interesse potrebbe accelerare il processo di selezione tra le aziende; allo stesso tempo, però, il rialzo dei tassi renderà più oneroso il capitale bancario rispetto a quello proprio”. Che esigenze hanno le pmi? “Occorre favorire la patrimonializzazione delle piccole e medie imprese sostenendole nei progetti di sviluppo a mediolungo termine, compresi quelli finalizzati a promuovere una più ampia presenza sui mercati esteri; incentivarle nei processi di aggregazione, che permettano la nascita di realtà più significative nella struttura industriale e finanziaria, in grado di raffor- www.tec-artigrafiche.it il Piemonte ai primi posti in Italia. E in questo contesto la provincia di Cuneo fa la parte da leone con una crescita del 15,5%, che gli consente di collocarsi tra le prime 15 province italiane per valore dell’export. Per migliorare ancora questo quadro Amilcare Merlo, infine, ritiene necessario mettere a disposizione delle aziende che internazionalizzano anche un grande supporto finanziario nazionale: “Occorre garantire in modo serio i pagamenti di quanto esportato, potenziando la Sace (Servizi Assicurativi del Commercio Estero), la Simest (Società Italiana per le Imprese all'Ester) e i numerosi, validi istituti già esistenti. Servono banche con filiali operative, che affiancandosi a quelle presenti il loco, assicurino finanziamenti alle reti commerciali delle nostre imprese all’estero”. L'obiettivo è quello di favorire crescita dimensionale, competitività e di aiutare le pmi a internazionalizzare zare la propria competitività nei rispettivi settori e mercati, anche internazionali”. Quali i primi obiettivi da centrare per rilanciare le nostre piccole e medie imprese sui mercati internazionali? “Se il desiderio è quello di espandere l’attività, guardare oltre i confini del proprio Paese può essere un passo che intimidisce, ma allo stesso tempo ha le potenzialità per generare crescita in qualsiasi azienda. Nell'era della globalizzazione e dell'accesso ad Internet, le imprese sono chiamate a pensare non più in termini nazionali, ma internazionali, e a cercare di sfruttare le nuove allettanti opportunità di businness che provengono dai mercati esteri”. Come passare alla pratica? “La realtà internazionale mostra che questo approccio coinvolge tutte le aree economiche del mondo, specie quelle industrializzate; si rendono necessarie, quindi, politiche di marketing e strategie sempre più adeguate per introdursi nei mercati individuati come i più ricettivi per i propri prodotti. Troppo spesso l'attività di internazionalizzazione non viene sostenuta da adeguate politiche commerciali. Per superare con successo questi limiti, le imprese e gli operatori economici hanno più che mai bisogno di supporti informativi e di servizi tecnici qualificati, orientati all’operatività internazionale, tali da consentire il pieno sfruttamento delle opportunità offerte dai processi di integrazione economica”. AT Lo scambio interno all'Italia non basta, per salire sul treno dell'esportazione le aziende hanno bisogno di garanzie afforzare la patrimonializzazione delle imprese di minori dimensioni per favorire il finanziamento di progetti di medio-lungo termine, la crescita dimensionale, l'internazionalizzazione e la capacità competitiva nel mutato scenario globale. Con questi obiettivi la nuova Manovra del Governo Monti vuole contribuire allo sviluppo delle imprese italiane di minori dimensioni. La volontà è quella di finanziare progetti di mediolungo termine volti alla crescita dimensionale, all’internazionalizzazione e alla competitività. Con l’introduzione dell’Ace (Aiuto alla crescita economica), una misura che incentiva la capitalizzazione delle imprese, il Governo interverrà con un’azione di un miliardo di euro nel 2012, 1,5 nel 2013 e 3 nel 2014. Mauro Gola, presidente della Piccola Industria provinciale, vede i lati positivi della manovra. Presidente Gola, perchè è importante rafforzare la patrimonializzazione delle Pmi? “La finanza e la gestione delle fonti di finanziamento, essenziali al funzionamento dell’impresa, stanno assumendo un ruolo sempre più importante anche per le piccole e medie imprese. Per rafforzare il tessuto imprenditoriale, troppo spesso debole nella competizione sui mercati internazionali, occorrono misure che favoriscano lo sviluppo di nuovi canali di finanziamento e promuovano la capitalizzazione e i processi di aggregazione delle pmi (vedi servizio sui bandi C ra le misure annunciate dal Governo ci sono anche interventi mirati a favorire crescita del Made in Italy all’estero. È dimostrato da più parti, infatti, che la crisi può essere superata più facilmente se si sceglie di allargare il proprio raggio d’azione oltre i confini nazionali. È prevista, in particolare, la reintroduzione dell’Ice (Istituto per il commercio estero), ma senza nuovi e oneri con un impianto più snello. La necessità di intervenire preparati sui mercati esteri ed avere una cabina di regia per tutto l’export italiano è avvertita anche dalle aziende cuneesi. “Il solo scambio interno al nostro Paese è insufficiente - dichiara Amilcare Merlo, delegato all’Internazionalizzazione e vice presidente vicario di Confindustria Cuneo -. È l’esportazione il treno su cui dobbiamo salire e l’Ice è un ente al servizio delle imprese per aiutarle a non perdere opportunità interessanti. Era stato soppresso lo scorso luglio perché non più adatto e sovente in sovrapposizione alle Camere di commercio. La ricostituzione di un unico ente che rappresenti al meglio le imprese italiane all’estero è indispensabile, ma deve rappresentare realmente ‘il nostro marketing’ con veri uffici commerciali, mirati a creare legami istituzionali, ricerche di mercato e guide in loco per le nostre imprese. Dobbiamo presentarci in modo organizzato”. Ma chi guiderà questo nuovo ente? Per Merlo c’è bisogno di: “Manager d’impresa, che da anni operano nell’esportazione, con solida preparazione commerciale, sempre pronti a partire per il mondo e valutati in base ai risultati raggiunti”. Argomenti cruciali per il comparto industriale del territorio se si pensa che, in materia di internazionalizzazione, il Piemonte si conferma una delle regioni più vocate all’export. Nei primi nove mesi del 2011, infatti, le esportazioni sono aumentate del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2010, stando alle rilevazioni di Unioncamere e Regione. Un dato che colloca 01 R T I FI C 90 6 grandangolo oltre la crisi Gennaio 2012 N° 11 Il tavolo dei relatori del convegno de "Il Sole 24 Ore". A partire da sinistra: Giuseppe Pezzetto, Adriano Moraglio, Nicoletta Miroglio, Marco Ferrando, Massimo Giordano, Massimo Marengo continuare a fare l'instant book de "il sole 24 ore" è stato presentato in confindustria a cuneo il coraggio di essere imprenditori Gilberto Manfrin L e definiscono imprese coraggiose. Li chiamano imprenditori eroi. Sono aziende, uomini e donne che nonostante la crisi hanno continuato e continueranno a fare. Partecipato evento quello svoltosi in Confindustria Cuneo giovedì 15 dicembre dove è stato presentato l’instant book curato dal giornalista de “Il Sole 24 Ore” Adriano Moraglio, “Continuare a fare. Cento storie di imprese e imprenditori che hanno accettato la sfida della crisi”. Presenti in sala numerosi imprenditori della Granda che, accettando la crisi, hanno continuato a fare impresa, raccontando sia all’interno del libro, che a voce, lo sforzo messo in campo per rimanere competitivi e reagire alle “crisi” che hanno colpito i diversi settori del territorio. Pagine nate e scritte dalla penna del giornalista Adriano Moraglio, che ha percorso oltre 4 mila chilometri in Piemonte, tra i mesi di aprile e novembre del 2011, per descrivere l’alto livello produttivo, la struttura tecnologica e l’organizzazione delle imprese. Cento storie diverse, di imprenditori e aziende piemontesi, tra cui alcune delle più note e importanti realtà imprenditoriali della provincia di Cuneo come Miroglio, Grim, Maina, Balocco, Sebaste, Venchi, La Gentile, Orsobianco, Vigolungo, Groppo fratelli, Villosio Arredamenti, Sild, Ferrero Legno e Navello, no già fatto continuando - pur nella difficoltà della crisi - ad animare un sistema economico e sociale fondato sulla persona, sulla responsabilità e sulla solidarietà. Questo è il segreto delle loro storie di successo”. Accettare la crisi e continuare a fare: questo il leitmotiv che ha accomunato la storia delle imprese citate nell’instant book. Stefano Riorda, presidente e direttore generale dell’azienda tessile Grim, ha puntato sulla qualità dei suoi prodotti. “Il punto - dice - è focalizzarsi su stile, gusto e qualità italiane e soprattutto avere dimensioni europee”. Maina e Balocco, leader nel settore dolciario, ce l’hanno fatta grazie alla capacità di produrre 2 1 0 2 n o Bu www.tec-artigrafiche.it Concessionaria esclusiva Cuneo e Provincia Dall'alto in basso: Alberto Balocco (Balocco); Gianbattista Mantelli (Venchi); Luca Bonelli (Orsobianco). tutte in grado, come ha anche sottolineato la presidente Nicoletta Miroglio nel suo intervento di benvenuto, “di affermarsi come imprese capaci non solo di integrare la produzione con nuove funzioni - come la ricerca e la gestione dei mercati - ma anche di misurarsi con la dimensione globale, mettendo in movimento molta più gente fuori dai loro cancelli che al proprio interno”. E ancora: “Da imprese e filiere come le nostre - ha aggiunto la numero uno degli industriali della Granda - dipende in parte rilevante il futuro del Paese. La nostra terra ha forgiato quella tenacia e quella passione imprenditoriale indispensabile per raccogliere le nuove sfide. Una scelta che moltissimi imprenditori han- Vaudagna raddoppia la propria offerta VENDITA NUOVO ED USATO • ASSISTENZA • RICAMBI • NOLEGGIO Borgo San Dalmazzo • Via Cuneo, 106 • Tel. 0171 261312 w w w . v a u d a g n a c a r r e l l i . c o m i n f o @ v a u d a g n a c a r r e l l i . c o m Gennaio 2012 7 grandangolo N° 11 cesare verona (aurora) marco boglione (basicnet) "Il passaggio generazionale ha messo in movimento l'impresa: la crisi è un movente per fare meglio" "Fare impresa non è mai facile e tutto sommato non è stata la crisi a rendere le cose più difficili" Nella storica fabbrica di penne situata ad Abbadia di Stura, in provincia di Torino, il marchio Aurora rappresenta forme e materiali che, da sempre, sono esempi concreti del più raffinato made in Italy. L’azienda è presieduta da Cesare Verona, da quest’anno fresco anche della nomina di amministratore delegato. “In 100 di storia abbiamo visto il bello e il brutto tempo - racconta Verona -. La crisi si è sentita anche da noi, ma dopo un biennio horribilis con calo dell’attività a doppia cifra, dal 2010 si è tornati a parlare di sviluppo (fatturato 2011 a 10 milioni). Se prima una penna stava in catalogo una decina d’anni, oggi ci sta 4-5 anni”. Per affrontare la crisi l’azienda ha deciso di continuare a fare: “Il tutto con più impegno e con più razionalità - continua -. In Aurora è stato fatto un passaggio generazionale che ha aiutato a mettere in movimento l’impresa. L’età media quando sono entrato era di 55-60 anni con lingua ufficiale il piemontese. Oggi la manodopera è composta per l’85% di giovani donne e si parlano l’italiano e l’inglese, più un paio di altre lingue”. Cambiamento e internazionalizzazione il binomio vincente: “Al mio ingresso in azienda l’attività avveniva per il 97% in Italia. Ho pensato - prosegue - che la strada che portava all’estero fosse l’unica valvola di sfogo per far sopravvivere l’azienda”. Oggi Aurora fa il 51% dell’attività oltre confine, valorizza il marchio e l’identità dell’azienda attraverso il recupero della sua storia quasi centenaria, puntando sulla riorganizzazione dei processi e dei prodotti, con l’accelerazione del turn-over. “Stiamo lavorando duro, più di prima - conclude -. La crisi morde e il 2012 sarà durissimo. Ci siamo guardati dentro, siamo cambiati perché abbiamo innovato e portato efficienza. Vogliamo crescere ancora a doppia cifra come abbiamo fatto in questi ultimi tre anni, consapevoli che c’è ancora molto da fare”. Per uno che si è aggiudicato all'asta uno dei pochissimi Apple I ancora in circolazione, fare (un’)impresa non dev’essere poi così difficile. Marco Boglione è fondatore e presidente di BasicNet, azienda proprietaria, tra gli altri, dei marchi KWay e Robe di Kappa. Boglione, fare impresa oggi, è cosi difficile? ”Fare impresa è un mestiere bellissimo anche oggi, se si ha nel Dna la volontà di affrontare la crisi. Credo che le difficoltà siano sempre delle opportunità. Fare impresa nel vero senso della parola non è mai facile e tutto sommato non è mai una cosa resa più difficile da una crisi”. Accettare la crisi, capirla, affrontarla: voi come avete reagito e cosa avete dovuto cambiare? “Abbiamo avuto la fortuna di prevedere la crisi tanti anni fa, adottando in tempi non sospetti un modello di business molto flessibile e molto globale, basato sulla gestione delle informazioni e quindi delle tecnologie e ci siamo preparati ad essa quando non c’era. Una ventina di anni fa abbiamo pensato ad un modello di business che fosse un network, che non fosse italiano e locale, ma globale, e che avesse nelle funzioni chiave della catena dell’offerta non dei managers, ma degli imprenditori. Abbiamo reagito alle difficoltà prima che la crisi arrivasse. Oggi viviamo un po’ di rendita, pur consapevoli che occorre innovazione continua per essere al passo con questi tempi difficili”. L’industria è chiamata a continuare a fare: con quali obiettivi? “Per far crescere le nostre aziende bisogna continuare a renderle sempre più competitive, innovando continuamente il prodotto, il processo, la filiera, la gestione delle informazioni, per continuare a far stare i prodotti dell’azienda sul mercato”. gli ‘anticorpi’della crisi. Un processo di diversificazione rispetto ai prodotti natalizi e pasquali, ha portato la Balocco ad entrare nel comparto dei biscotti: “Non si vive di sola ricorrenze - ammette Alberto Balocco ripensando alle parole del padre -. Ora stiamo andando come treni, con grande qualità e prezzi competitivi”. “Piano-piano, buono-buono: per fare le cose bene bisogna essere molto concentrati - aggiunge Marco Brandani, ad di Maina -. Abbiamo aumentato gli investimenti nella comunicazione, perché bisogna far vedere ciò che rappresentiamo. Il nostro modo di lavorare è diventato più attento ai costi e abbiamo imparato a fare le stesse cose di prima, ma meglio”. Si parla di dolci e si pensa anche a Sebaste: “Dopo l’accorpamento in un unico stabilimento dei marchi Sebaste e Antica torroneria Piemonte - dice la presidente e ad Egle Sebaste -, l’Antica è diventata un marchio di alta gamma e ci ha permesso di ‘tenere duro’. Abbiamo perso volumi, ma non abbiamo ridimensionato la qualità del marchio”. Storie di aziende che fanno anche in casa Venchi, La Gentile e Orsobianco. Venchi e il suo cioccolato hanno attraversato indenne la crisi di questi anni, aumentando il giro d’affari: “Il segreto della nostra crescita? - dice il responsabile marketing Gianbattista Mantelli - Voglia di emergere e di farci conoscere, oltre ad un lusso accessibile”. Sulla personalizzazione del prodotto per la clientela ha invece puntato La Gentile di Cortemilia: “E per il 2011 - afferma Fabio Canova, contitolare dell’impresa di famiglia -, prevediamo un ulteriore incremento di fatturato”. Di crescita parla anche Luca Bonelli, titolare di Orsobianco, realtà con un costante incremento sia in termini di giro d’affari che di punti vendita. Dai dolci al legno, la Vigolungo è esempio di come combattere la crisi investendo: “La leva della nostra riscossa è ‘valigie in mano’ - dice Emilio Vigolungo -. Siamo sempre pronti a cercare nuovi clienti fuori Italia, con una grande spinta alla ricerca e al miglioramento dei prodotti”. È fiducioso sul futuro della sua azienda anche Livio Groppo, titolare dell’omonima impresa di Sommariva Bosco: “Nuova falegnameria, macchinari innovativi e grandi investimenti per sfidare la crisi: di fronte alle perdite negli utili e al calo di fatturato - dice Groppo - abbiamo ricapitalizzato e contiamo di riportarci in linea coi ricavi di fine 2007. L’importante per il futuro, è fare squadra”. In trincea a sfidare la crisi an- che piccole realtà come Villosio e Sild. “Se stiamo reagendo alle difficoltà - è il pensiero di Giancarlo Villosio - lo dobbiamo principalmente alla nostra forza nel lavoro. Il pensiero è sempre alle entrate, ma esiste un altro fatturato, la gratificazione di quando fai un bell’arredamento e il cliente è soddisfatto”. “Viviamo un periodo certamente non facile - spiega Stefania Bono, a capo della produzione Sild -. L’ampia offerta di prodotti, il servizio e il nostro punto vendita ci permetteranno comunque di eguagliare il fatturato 2010”. Investimento è la parola chiave su cui hanno puntato invece due colossi come FerreroLegno e Navello. “Innovazione di processo, sulla precisione nella produzione, sulla flessibilità e sulla rapidità delle consegne, non senza dimenticare l’attenzione ad un rapporto du- Dall'alto in basso: Cesare Verona (Aurora); Marco Boglione (BasicNet); Egle Sebaste (Sebaste); Emilio Vicolungo (Vicolungo) raturo con i rivenditori - ecco il giusto mix di Giuseppe Ferrero, presidente dell’azienda di Magliano Alpi -. Abbiamo reagito alla crisi giocando in difesa, ma migliorandoci”. Quasi 200 anni di vita ma con la dinamicità di uno start-up. Anche la Navello dopo anni di crisi è in ripresa:“Investimenti in macchinari e informatica, cura della rete vendita, flessibilità a disegno, benefici sul fronte del risparmio energetico - racconta l’ad Renato Navello -. Stiamo recuperando, anno dopo anno”. E di innovazione ha parlato anche Massimo Marengo, ad di Albasolar, leader nel campo delle energie rinnovabili: “Il nostro sforzo va in questa direzione afferma Marengo -: aiutiamo le imprese ad abbassare i loro costi energetici”. Di questi tempi, una sfida non di poco conto. Praticamente un’impresa. 8 dalla provincia Gennaio 2012 N° 11 trasporto pubblico locale la protesta delle autolinee sicurezza sul lavoro Foto: Sergio Lanteri Siglato un protocollo d'intesa tra vigili del fuoco e associazioni di categoria "la provincia deve sospendere i tagli" “ Firmato, lo scorso 2 dicembre in Prefettura a Cuneo, il Protocollo d’intesa per la Sicurezza sul Lavoro tra Vigili del Fuoco e associazioni produttive. Il patto è stato siglato tra Confindustria, presente con il presidente Nicoletta Miroglio (nella foto sopra insieme al prefetto di Cuneo Patrizia Impresa), Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Camera di Commercio, Coldiretti, Associazione Albergatori e il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco con il comandante Ermanno Andriotto. Il protocollo, che ha come obiettivo la promozione e la divulgazione dei regolamenti della prevenzione incendi, prevede due gruppi di lavoro per analizzare e sviluppare le problematiche connesse alle procedure e ai rapporti tra i vari enti, oltre all’applicabilità dei regolamenti tecnici di valutazione del rischio. Il patto prevede che i due gruppi, coordinati dal Comando provinciale dei vigili del fuoco, predispongano relazioni bimestrali sugli argomenti trattati e portino avanti attività di studio e ricerca su specifiche problematiche tecniche e amministrative. Le varie associazioni, attraverso il protocollo a valenza annuale, si impegnano a promuovere, a partire dal 2012, incontri e seminari informativi per i propri iscritti, allo scopo di diffondere la cultura della prevenzione alla luce delle nuove disposizioni in materia. Il Dpr sulla prevenzione incendi del primo agosto scorso, infatti, pone l’accento sulla semplificazione, sullo snellimento dell’attività amministrativa e sull’efficienza. Le associazioni produttive cuneesi, tramite questa firma, vogliono dare piena attuazione alla normativa. Non riusciamo a capire come mai la Provincia di Cuneo sia la prima e l’unica in Piemonte ad aver già operato i tagli 2012 sul Trasporto Pubblico Locale - sostiene Michele Marengo, presidente della Sezione Autolinee di Confindustria Cuneo -. Dopo la sentenza di metà dicembre del Tar del Piemonte, che ha dato ragione alle aziende di autolinee nei confronti della Regione relativamente ai tagli sul 2011 e l’accordo Governo-Regioni sul Trasporto Pubblico Locale, che porterà ad uno stanziamento di 400 milioni di euro sul 2012 in aggiunta all’1,2 miliardi di euro già stanziati, chiediamo alla Provincia di Cuneo di sospendere il piano in attesa di capire se le risorse stanziate dall’esecutivo permetteranno una drastica riduzione dei tagli, salvaguardando il servizio pubblico e, soprattutto, l’occupazione”. Le aziende di autolinee della provincia di Cuneo non ci stanno ad accettare passivamente il piano di tagli della Provincia e chiedono all’ente di soprassedere sulla sua applicazione. Prima di tagliare e mettere a rischio molti posti di lavoro è meglio verificare se sono disponibili altre risorse “Non è vero che i tagli non comporteranno riduzione dei posti di lavoro - continua Michele Marengo -. Infatti, se gli oltre 860 mila chilometri delle linee supplettive al servizio ferroviario sono state distribuite su tutte e 18 le aziende di autolinee del Consorzio Granda Bus, i circa 700 mila chilometri tagliati a gennaio 2012 pesano tutti su sole 7 aziende, che saranno costrette a lasciare a casa una quindicina di persone. Anche per questo sarebbe più opportuno che la Provincia prendesse tempo per capire di quali nuove risorse potrà disporre in seguito all’accordo di Roma, evitando così che le aziende penalizzate procedano con i licenziamenti, in quanto nel nostro caso non sono previsti ammortizzatori sociali”. “Siamo di fronte ad un momento drammatico per il trasporto pubblico locale - precisa il presidente del Consorzio Granda Bus, Clemente Galleano -. Dopo aver tagliato le linee operaie e le corse domenicali non gestiremo più un servizio pubblico. Come faranno gli operai ad andare a lavorare? E le famiglie che non posseggono una macchina come si sposteranno la domenica? Forse prenderanno il taxi. Non possiamo permettere che pezzo dopo pezzo si distrugga il servizio di trasporto pubblico della Granda, che necessita dei collegamenti tramite autobus per evitare che intere zone, prive anche di ferrovia, rimangano totalmente isolate. Valuteremo ogni tipo di azione con i mezzi a nostra disposizione per contrastare questa distruzione del tpl”. informazione redazionale guardroid, l'app targata vallauri I cellulari, soprattutto i moderni smartphone, rappresentano ormai uno strumento irrinunciabile di comunicazione. Soprattutto per i giovani che sempre più sono protagonisti nell’era dei social network (Facebook e Twitter in testa), fino a realizzare vere e proprie applicazioni. È il caso di Giancarlo Fissore che frequenta l’ultimo anno del Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate presso l’Istituto “Vallauri” di Fossano. Lo studente, che viene da Cavallermaggiore, ha creato Guardroid, una “app” molto utile che permette di individuare il proprio smartphone. “In pratica, inviando un sms ad uno smartphone con sistema operativo Android è possibile localizzarlo e ottenere il blocco del telefono o la formattazione della memoria interna. Funzioni molto utili - spiega il giovane programmatore - in caso di smarrimento o di furto del proprio cellulare, sia per sapere esattamente dove si trova e recuperarlo sia per cancellare i propri dati privati (nomi in rubrica, ecc.)”. In più, rispetto ad altre applicazioni simili, Guardroid è dotata di alcune funzionalità peculiari, come la possibilità di nascondere l’applicazione (in modo che un eventuale ladro non si accorga che è installata sul dispositivo) e la protezione con password che ne impedisce la disinstallazione: “Nel caso venisse rubato il cellulare e cambiata la schedina Sim, è possibile localizzarlo comunque e se il ladro individuasse il programma e volesse disinstallarlo, senza password non può farlo”. “Guardroid” è disponibile (in italiano e in in- L'applicazione per smartphone è stata realizzata dallo studente Giancarlo Fissore e si può scaricare dall’Android Market gratis oppure al costo di 1 euro Giancarlo Fisore del "Vallauri" di Fossano glese) per 138 Paesi, gira su circa 500 modelli di telefoni e la si può scaricare dall’Android Market in versione gratuita, oppure pagando 1 euro. Davvero poco se si pensa che serve a proteggere smartphone il cui costo può toccare i 500-600 euro! Lo studente è molto soddisfatto perché l’applicazione è stata scaricata quasi 4.000 volte ed ha ricevuto molte recensioni positive (“Androidworld.it, uno dei siti più cliccati in Italia, ha pubblicato due articoli sulla mia applicazione”) e un alto gradimento degli utenti: “Quasi tutti quelli che l’hanno scaricata dal negozio online l’hanno votata con 5 stelline, cioè il massimo”. Certo gli è costata tempo e fatica: 5 mesi di sviluppo, senza contare i necessari e continui aggiornamenti; la necessità di imparare ad utilizzare un linguaggio nuovo, il Java, “che su un dispositivo mobile ha modalità di programmazione completamente diverse da quelle di un computer”. Alla base di questo progetto sicuramente c’è la preparazione offerta dal “Vallauri”, ma anche tanta tanta passione e voglia di misurarsi con le nuove frontiere della programmazione sui cellulari. Gennaio 2012 9 dalla provincia N° 11 sanità confindustria interviene sul piano regionale "non cambiamo ciò che funziona bene" L 'intervento pre Natalizio della presidente di Confindustria Cuneo, Nicoletta Miroglio, a proposito dell'imminente approvazione del nuovo Piano sanitario regionale, ha sortito l'effetto sperato. Anche se manca ancora l'ufficialità, infatti, secondo quanto anticipato a fine anno dall'assessore regionale Alberto Cirio e dal consigliere regionale Federico Gregorio, il piano che verrà approvato dalla Regione Piemonte nei primi mesi del 2012 prevede che in provincia di Cuneo vengano mantenute le due Asl attuali e che l'ospedale AlbaBra di Verduno dipenda dall'Asl Cn 2. “Così com’è stata presentata in un primo tempo - aveva scritto la numero uno degli industriali cuneesi - la proposta non tiene conto degli aspetti di gestione economica positiva delle due Asl della provincia di Cuneo né salvaguarda il modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato avviato anni fa dalla Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra. Al contrario, pena- lizza ulteriormente un territorio, l’Albese, che ha un pesante deficit infrastrutturale costituito dalla mancanza dell’autostrada, con un servizio ferroviario inadeguato e che corre il rischio di perdere il tribunale e di vedere declassata un’istituzione storica come la Scuola Enologica Umberto I”. La voce di Confindustria Cuneo si è unita a quelle di molte altre forze della provincia che nelle ultime settimane dell'anno hanno dato origine ad una vera e propria mobilitazione generale del territorio a favore della salvaguardia del modello di sanità cuneese. Tra tutte, un merito particolare va riconosciuto senza dubbio alla petizione lanciata dal presidente dell'Aca di Alba, Giancarlo Drocco, che ha raccolto in pochi giorni oltre 5.000 firme a sostegno della causa. “Non si tratta di avvallare posizioni di tipo conservatoristico - continuava la numero uno degli industriali cuneesi - quanto di affrontare la questione con logica imprenditoriale. Nella gestione della sanità, infatti, il modello Cuneo non solo funziona, ma andrebbe preso ad esempio; perché ha i conti a posto, ma anche perché - con particolare riferimento al caso albese rappresenta un’esperienza unica ed innovativa di sinergia tra le forze presenti sul territorio, grazie anche all’apporto economico delle aziende private ed alla generosità della comunità locale. Sarebbe un peccato che il progetto di sostenere il nuovo ospedale, iniziato da mio padre, il ragioner Franco, con un’importante donazione e sfociata nella costituzione della Fondazione, venisse vanificato da una riforma che non tiene conto delle peculiarità del nostro territorio”. Alla Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra onlus aderiscono oggi 60 imprenditori albesi, in rappresentanza di 10 mila posti di lavoro. Esperienza lungimirante ed unica in Italia, la fondazione ha raccolto oltre 11 milioni di euro destinati alla costruzione del nuovo ospedale di Verduno ed alla razionalizzazione nonché al miglioramento dei servizi sanitari. ufficio delle dogane Passaggio di consegne alla direzione tra Giuseppe Casaretti e Angelo Alibrandi Cambio al vertice dell’Ufficio delle Dogane di Cuneo: il nuovo direttore è Angelo Alibrandi, che va a sostituire Giuseppe Casaretti, direttore dell’Ufficio Dogane di Cuneo dal 1° settembre 2005. 62enne, nativo di Messina, Alibrandi è stato direttore dell’ex Ufficio Tecnico di Finanza di Torino dal 1997 al 2005 per poi passare a dirigere l’ufficio dogane di Alessandria. Ora, per lui, l’esperienza cuneese. L’annuncio del cambio di direzione era stato dato lo scorso 7 dicembre a margine di un tavolo tecnico organizzato da Confindustria Cuneo con l’ufficio delle Dogane di Cuneo sui servizi erogati in materia doganale alle imprese operanti sul territorio. Il passaggio di consegne è avvenuto ufficialmente lo scorso 22 dicembre. “Il modo di fare importazione delle imprese cuneesi è cambiato enormemente in questi anni - ha affermato Giuseppe Casaretti -. Con la telematizzazione di tutte le procedure doganali abbiamo dato una grossa mano alle imprese in termini di competitività. Sono stati abbattuti molto i costi proprio perchè sono stati velocizzati i servizi. In questi anni la dogana ha dato un forte impulso alla competitività delle aziende del territorio”. “Conosco già la realtà di Cuneo perchè quando ero direttore dell’Ufficio Tecnico Finanza di Torino avevo competenza sul territorio cuneese soprattutto in materia di accise – ha aggiunto Angelo Alibrandi -. Porto con me l’esperienza maturata ad Alessandria e so di giungere in un ufficio all’avanguardia in materia doganale. Tra gli obiettivi da raggiungere nel mio mandato c’è certamente quello di potenziare la sede di Alba con un maggior numero di personale, per poter offrire all’utenza un servizio ancora migliore”. informazione redazionale daniele rinnova la sede di cuneo D aniele Arredamenti festeggia 40 anni di attività con una rinnovata sede espositiva in corso Giolitti 12 a Cuneo. Arredamento, design, accessori moderni e innovativi, tecnologia e multimedialità sono gli ingredienti di un’azienda che propone qualità e professionalità da 4 decenni. Fondata nel 1970 da Renato Daniele, viene poi guidata dal 1997 dai figli, e diventa leader nel campo della progettazione di interni e della fornitura di arredamento per uffici, aziende, enti. Dal 2008 subentra nella società la Icarus Group, che con soluzioni integrate e Contract completa così la gamma di servizi offerti dalla Daniele Arredamenti. Nell’occasione dell’anniversario, Daniele Arredamenti e Icarus Group presentano la consolidata partnership, con l’esposizione di tecnologie audio/video d’avanguardia (sala con proiezione 3D), innovative soluzioni di correzione acustica a arredamenti tecnici e di design. Le novità dell’evento non finiscono qui: Daniele Arredamenti ha scelto infatti di ritornare ad operare anche nel segmento casa, in cui già era attiva in passato, offrendo una gamma di prodotti e servizi di alto profilo, contraddistinti da materiali di qualità e linee di design, dalle cucine alle camere da letto, ai complementi d’arredo. Accanto all’attività di vendita, sono da sempre un fiore all’occhiello lo studio e la progettazione di ambienti e la collaborazione con Icarus Group amplia oggi l’offerta con una serie di servizi e prodotti ad elevato valore aggiunto tecnologico nell’ambito dell’home audio&video, consentendo al gruppo di fornire ai propri clienti, siano essi privati, aziende, studi professionali o enti, un unico interlocutore per ogni aspetto. tel. 0171 67510 Senza titolo-2.indd 1 • Corso Giolitti, 12 • Cuneo www.danieleufficio.it • www.icarusgroup.it • tel. 0171 413319 14/11/11 23.54 10 dalla provincia contratto di rete ccia e confindustria Gennaio 2012 N° 11 hr campus granda il bilancio della seconda edizione due bandi per le aziende credono le imprese nei giovani talenti L unedì 16 gennaio alle 15,30, presso la Camera di Commercio di Cuneo, avrà luogo la presentazione del progetto “Reti di impresa in Piemonte: aggiungere competitività al territorio”, realizzato grazie all’accordo di programma Mise-Unioncamere. Il progetto è finalizzato a sostenere i processi d’integrazione tra imprese, allo scopo di supportare processi di riorganizzazione delle filiere, di incrementare l’efficienza dei processi produttivi, lo sviluppo commerciale delle imprese, la loro capacità innovativa. In particolare, si intende sostenere la crescita dei raggruppamenti di imprese costituiti nel corso del 2011/2012, o in fase di attivazione, secondo la forma del contratto di rete, volto a potenziare la forza contrattuale delle imprese e accrescerne la competitività sui mercati nazionali ed internazionali, migliorandone la capacità di innovazione e le opportunità per reagire alle difficoltà connesse alla congiuntura economica. Il contratto di rete viene definito come il “contratto mediante il quale più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un programma co- Doppio contributo per sostenere le aziende nella fase di start-up. La presentazione avrà luogo il 16 gennaio a Cuneo mune, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti l’esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ancora a esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa”. Per incentivare la creazione di nuove reti d’impresa, Unioncamere Piemonte, su incarico delle Camere di commercio regionali, ha indetto un bando volto a sostenere le imprese nella fase di start up grazie all’abbattimento dei costi relativi a consulenze professionali e studi di fattibilità. Le richieste dovranno essere inviate entro il 31 marzo 2012. Durante l'incontro verrà anche presentato un bando analogo promosso da Confindustria Cuneo e finanziato dalla Camera di Commercio di Cuneo, la cui pubblicazione è prevista per il mese di gennaio. U n momento di incontro tra risorse di talento e piani di crescita e sviluppo delle aziende del territorio. Human Resources Campus Granda, l’innovativo progetto cuneese legato all’occupazione che si è svolto dal 24 novembre al 2 dicembre all’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo, si è concluso con successo. Il progetto ha avuto un riscontro positivo sia da parte dei partecipanti, che si sono detti entusiasti di aver potuto prendere parte a un’idea innovativa di incontro tra domanda e offerta di lavoro, sia da parte delle aziende che hanno apprezzato la “qualità” dei talenti individuati. Quest’iniziativa, che ha visto la sua prima edizione nell’autunno 2010, ha perseguito la finalità di migliorare e rendere più efficace l'incontro tra le potenzialità dei candidati e le esigenze delle aziende, mantenendo l’obiettivo dello sviluppo del talento e dell’eccellenza. I candidati, provenienti da percorsi di studio e lavoro differenti, sono stati 25. Le aziende che hanno aderito al progetto sono tutte grandi realtà del territorio: Valeo, Gino, Ge, Brico, Mondo, Miroglio, Merlo, Itt, Michelin, Opm., Caf.Doc, Arpa Industriale, Giletta, Modus, Ferrero Legno e Gec. Roberto Verano, responsabile del progetto, traccia un primo Il progetto, nato per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, è stato scelto dal Ministero della Gioventù come partner di Campus Mentis per il Nord-Ovest Roberto Verano, Il responsabile del progetto bilancio dell’iniziativa: “Ad alcune settimane dalla conclusione dell’evento, posso affermare che anche quest’anno, Hr Campus Granda si è svolto nel migliore dei modi. Rispetto alla scorsa edizione, il Campus si è arricchito di nuove attività: oltre ai seminari formativi e alle presentazioni aziendali, infatti, è stato organizzato il 'Laboratorio dei talenti', che è consistito in una giornata interamente dedicata ai candidati partecipanti. Durante il laboratorio i giovani talenti hanno potuto lavorare su se stessi e tracciare, con il supporto di professionisti del settore Hr, la propria mappa delle competenze e riflettere sul proprio percorso di sviluppo futuro”. Corrado Caviglia, presidente di Professione Lavoro srl, società organizzatrice dell’evento, dichiara: “L’edizione 2011 di si è arricchita di nuove e importanti realtà aziendali. Ciò dimostra che le imprese del territorio hanno riconosciuto e colto la carica innovativa del progetto. Sono, inoltre, molto orgoglioso del fatto che quest’anno il Campus Granda sia stato scelto come partner per l’area NordOvest del progetto Campus Mentis. Tale progetto, dedicato ai migliori laureati d’Italia, è patrocinato dal Ministero della Gioventù e ha la finalità di offrire ai destinatari un'opportunità, vissuta all'interno di campus residenziali, per approfondire il proprio percorso professionale, partecipare a sessioni di infoformazione ed incontrare le più importanti aziende e agenzie del lavoro. Vorrei evidenziare, infine, il fatto che il progetto non si è concluso con il Campus stesso: stiamo proseguendo incontrando sia le aziende che i candidati partecipanti, al fine di integrare le rispettive esigenze e di promuovere l’inserimento dei talenti nei percorsi di crescita delle imprese”. scuole tecniche san carlo di boves manufatti in mostra per la festa di natale Festa natalizia alle Scuole Tecniche San Carlo di Boves, lo scorso 21 dicembre, con gli allievi che hanno potuto mostrare i manufatti realizzati in questa prima parte di anno scolastico. L’associazione Scuole Tecniche San Carlo di Torino ha recentemente siglato un protocollo d’intesa con la sezione Legno di Confindustria Cuneo, che prevede l'organizzazione di tirocini e stage per agevolare le scelte professionali degli alunni. Verranno inoltre costituiti gruppi di lavoro tra docenti delle Scuole e rappresentanti di Confindustria Cuneo, saranno promossi corsi di specializzazione sulla base delle esigenze delle imprese e verranno organizzati eventi informativi. Gennaio 2012 N° 11 11 confindustria cuneo confindustria cuneo e banca popolare di novara Seminario sui rischi che derivano dall'errata applicazione delle clausole contrattuali e delle nuove regole Incoterms 2010 news Giovedì 19 gennaio, dalle ore 14, presso la sede di Confindustria Cuneo (corso Dante 51), si terrà un seminario dal titolo “I rischi che derivano dalla non corretta applicazione delle clausole contrattuali - Incoterms 2010 - Analisi della normativa attualmente in vigore”. Il seminario è organizzato da Confindustria Cuneo in collaborazione con la Banca Popolare di Novara. Nei contratti internazionali di compravendita di merci è necessario che le parti stabiliscano, in maniera inequivocabile, chi tra venditore e compratore abbia gli oneri del trasporto, chi debba sopportarne i rischi e quali siano le reciproche obbligazioni in termini di carico/scarico, operazioni doganali, assicurazioni, ecc. Per introdurre nel contratto di compravendita queste clausole, le parti possono ricorrere a formule complesse oppure, più semplicemente, richiamando, con un acronimo di tre lettere, uno degli undici Incoterms. Ognuno di essi rappresenta tutto quello che le parti devono conoscere e fare per il trasferimento fisico delle merci in sicurezza. La Camera di Commercio Internazionale di Parigi, sin dalla prima edizione degli Incoterms del 1936, continua, tramite i suoi esperti, nell’opera del loro aggiornamento con una cadenza decennale tra una edizione e l’altra. sezione terziario seminari su normative ed aspetti tecnici sezione turismo approfondimento S M esternalizzazione e applicazione contratti di appalto nuove norme i aprirà il 18 gennaio prossimo con l’incontro dal titolo “Il contratto di appalto di opere e servizi” il ciclo seminariale rivolto alle aziende della sezione Terziario e Servizi di Confindustria Cuneo. Attraverso tre incontri saranno passati in rassegna normative e aspetti tecnici che riguardano il contratto di appalto e altre forme di esternalizzazione dell’attività di impresa. “Il ciclo di incontri - precisa il presidente della sezione Valter Borgogno -, ha l’obiettivo di focalizzare alcune delle problematiche che potrebbero nascere terziarizzando processi o servizi e dare delle risposte concrete ed operative al fine di permettere all’imprenditore di effettuare delle scelte conoscendo bene norme e prassi del mondo dell’outsourcing”. Il ricorso all’approvvigionamento Il ciclo prende il via mercoledì 18 gennaio e prevede altri due incontri il 1° ed il 15 febbraio 2012 esterno di mezzi e servizi si inquadra tradizionalmente all’interno di politiche di contenimento dei costi e di ricerca dell’efficienza delle imprese. Negli anni tuttavia le organizzazioni sono profondamente mutate, così le imprese adottano ora modelli di azienda snella, senza produzione, senza magazzini, alcune anche senza forza vendita diretta. Il ricorso all’esternalizzazione è sempre più diffuso. • In un secondo incontro, in programma per il 1° febbraio, si parlerà proprio di “Outsourcing: tipologie contrattuali, esame delle singole clausole e conduzione delle trattative”. “La decisione dell’azienda di ricorrere all'outsourcing - continua Borgogno - permette alla stessa di concentrare, ottimizzandole, tutte le risorse su ciò che sa fare meglio, trasferendo a fornitori opportunamente selezionati attività non determinanti per il raggiungimento di vantaggi competitivi”. • L’iniziativa prevede poi un ulteriore appuntamento il 15 febbraio su “Le misure di prevenzione nei contratti di servizio” che interesserà: le norme specifiche di salute e sicurezza, la ripartizione degli obblighi e delle responsabilità, gli adempimenti amministrativi e le attività di informazione, formazione ed addestramento. ercoledì 18 gennaio alle ore 16, presso la sede di Confindustria a Cuneo (corso Dante 51), la Sezione Turismo organizza un incontro con gli assessori regionale e provinciale al Turismo, Alberto Cirio e Pietro Blengini e i rappresentanti delle due Atl della Granda. L’incontro servirà per aprire il confronto sulle novità apportate dalla riforma regionale alla Legge 2, in materia di contributi alle stazioni sciistiche, e sulle modalità di applicazione della tassa di soggiorno, che alcuni Comuni della provincia hanno già cominciato a rendere operativa. In particolare, la riforma della Legge 2 del 2009, recentemente approvata dal Consiglio Regionale, introduce nuove regole per disciplinare il sistema neve Così vicine, così facili, così salutari. Così vicine da essere raggiungibili in pochi minuti. Così immerse nella pineta ai piedi del Monte Pigna, lontane dallo stress cittadino, sono il luogo ideale per trovare un momento da dedicare a se stessi. Alle Terme di Lurisia prendersi una breve pausa è facile, con i trattamenti termali ma anche con le offerte dell’area relax. Così facile come bere un bicchiere d’acqua: l’acqua delle fonti Lurisia. Conosciute dal 1917 e da sempre famose per le proprietà ipotermali. Così salutari da generare da subito un immediato e duraturo benessere. Mercoledì 18 gennaio si parlerà dei contributi alle stazioni sciistiche e della nuova tassa di soggiorno che puntano al riequilibrio dell'aiuto economico rivolto alle stazioni invernali piemontesi per l’innevamento artificiale e prevedono due differenziati portafogli: uno per le medie-grandi stazioni e uno per le piccole, che concorreranno così in modo più equo all’accesso ai fondi regionali. La riforma apporta modifiche anche per quanto riguarda la sicurezza sulle piste, con maggiore attenzione alla figura dell’operatore di primo soccorso. STOP ALLERGIE ALLE TERME Respira meglio all’arrivo della primavera e libera la mente dallo stress - Grotta sudatoria - Sauna finlandese - Inalazione e aerosol - Massaggio Testa 30’ - Massaggio Shiatsu 30’ Pacchetto 6 giorni Respira Meglio - Consulenza con Medico Termale - 4 cure inalatorie (4 inalazioni, 4 aerosol, 1 doccia nasale) - 2 Grotta sudatoria - 1 Massaggio Testa 30’ - 1 Massaggio Shiatsu 30’ Cure in convenzione con il S.S.N. Cure inalatorie, Fangoterapia, Balneoterapia, Idropinoterapia, Cure ginecologiche, Ciclo per la Sordità Rinogena, Ventilazione polmonare. Istituto Idrotermale di Lurisia S.r.l. - Via delle Terme, 60 - 12088 Roccaforte Mondovì (CN) - fraz. Lurisia Terme - Tel. 0174 683 421- Fax 0174 583 555 - e-mail: [email protected] - www.lurisia.it Stabilimento Termale di Prima Categoria Super 12 confindustria cuneo granda energia l'appalto ad egea Gennaio 2012 N° 11 sezione meccanica i primi accordi del gruppo di acquisto nel 2012 il consorzio è riuscito a contenere il rialzo dei prezzi "conterremo i costi fino al 20 per cento" el 2012 sarà ancora la società Egea di Alba a fornire energia ad un prezzo concordato alle aziende del consorzio Granda Energia di Confindustria Cuneo. Negli ultimi otto anni il consorzio ha registrato una crescita notevole sia nel numero di associati che nel totale di consumi energetici complessivi, arrivando a contare a fine 2011 ben 62 aziende (erano 35 nel 2005) e una previsione di consumo per il 2012 che sfiora i 220 GWh. Tutto questo con un risparmio per le aziende di oltre 3 milioni di euro (22,9%), rispetto all’ex “vincolato” Enel, negli ultimi 12 mesi. Dal 2011 l'offerta del Consorzio si è estesa anche alla fornitura di metano. In generale, però, il nuovo anno sarà contraddistinto da notevoli aumenti del costo dell’energia, con rincari che andranno dal 15 al 20%, e fare “rete”, anche in questo settore, diventa molto utile per riuscire ad avere delle condizioni migliori e più convenienti. Il consorzio è riuscito ad ottenere per il 2012 prezzi che, seppur gruppi di acquisto promossi della sezione Meccanica di Confindustria Cuneo sono ormai diventati realtà grazie alla stipula, avvenuta mercoledì 21 dicembre nella sede dell’associazione, dei primi cinque accordi quadro, riguardanti: carta, toner, utensili, oli e dpi (dispositivi di protezione individuale). Alla firma erano presenti Domenico Annibale, presidente della sezione Meccanica, cinque acquisitori di aziende del gruppo di acquisto che hanno condotto le negoziazioni - una per categoria di prodotto - e i cinque fornitori selezionati. “Siamo entrati nella fase operativa di un progetto che si è sviluppato nel corso del 2011 - ha dichiarato Domenico Annibale -; dalla raccolta dati iniziale, poi confluita in una prima negoziazione e nella scelta dei fornitori, si è passati alla contrattazione vera e propria, portata avanti da un singolo buyer per categoria di prodotto a nome di tutte le 31 aziende aderenti al gruppo di acquisto”. Ma facciamo un passo indietro N in sensibile rialzo, sono al di sotto agli aumenti registrati in altre zone. Il presidente di Granda Energia, Pierluigi Vieno, a questo proposito commenta: “Avremo prezzi superiori rispetto al 2011 a causa dell’aumento dei costi di approvvigionamento del gas metano e di un rapporto sfavorevole euro/dollaro. È importante sottolineare la crescente credibilità del consorzio Granda Energia, composto da aziende sane e corrette”. Anche l’amministratore delegato del gruppo Egea spa, Pier Paolo Carini, giudica positivamente il lavoro svolto e motiva così le nuove condizioni: “Le tariffe, seppur ritoccate al rialzo, restano assolutamente competitive e limitate rispetto alla media dei prezzi praticati in altre province. A fronte di una contrazione dei consumi energetici ci si attendeva anche una diminuzione dei prezzi che, invece, purtroppo non c’è stata. Occorre inoltre considerare che il mercato energetico, al pari di altri, risente sempre di più delle perturbazioni finanziarie internazionali”. I Le 31 aziende che aderiscono al gas avranno sconti su carta, toner, utensili, oli e dpi (dispositivi di protezione individuale) Domenico Annibale, presidente Sezione Meccanica per capire meglio le motivazioni e le tappe di questo percorso. Si è partiti nell’aprile scorso con la convinzione, supportata peraltro da rilevazioni concrete, che lavorare in rete sia per le imprese non solo vincente sui mercati, ma anche conveniente nell’ottica di un risparmio economico di risorse, specie nell’acquisizione di materie prime generiche e non strategiche per le aziende che decidono di formare un network finalizzato a questo scopo. Si è proseguito, così, intervistando tutte le aziende di un “panel” pilota, per poi creare un paniere di prodotti composto da 19 categorie. Mappate le condizioni di acquisto per ogni prodotto si è proceduto ad una prima fase di negoziazione che ha visto coinvolti 130 fornitori. Successivamente il cerchio è stato ristretto a soli 18 fornitori dai quali sono stati selezionati quelli che gestiranno le forniture per il 2012. Per alcuni prodotti il risparmio è molto rilevante e si attesta, in media, al 15-20%. “Al più presto verrà comunicata alle imprese della sezione Meccanica la chiusura degli accordi - conclude Annibale -, così da essere pienamente operativi a partire da gennaio 2012. Il prossimo passo sarà quello di monitorare ogni tre mesi l’evolversi del percorso intrapreso, con l’obiettivo di estendere il programma ad altre categorie di prodotti e coinvolgere altre aziende”. club ciocuneo insegne luminose dal 1952 illuminiamo Cuneo e Provincia Lavorazione plastica, perspex, oggettistica, illuminazione d’interni, lettere scatolate in ottone ed acciaio, cartellonistica, targhe antichizzate, decorate e incise, soffieria interna BORGO SAN DALMAZZO (CN) via Vecchia di Cuneo, 72 - tel. 0171 261242 www.solaneon.it [email protected] Tecnologia mobile in azienda: un'opportunità da cogliere prima che si trasformi in una necessità a di dover ricorrere Una crescita del 350% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente con un dato previsionale di 1,5 milioni di pezzi venduti entro la fine del 2011. Il dato riguarda la vendita di tablet in Italia e le proiezioni per i prossimi anni sono ancora più impressionanti (+5000%). Di questo e delle opportunità offerte dalla tecnologia mobile alle imprese si è discusso nell’evento organizzato dal Club “CIOCuneo” (responsabili dei Sistemi Informativi aziendali) di Confindustria Cuneo lo scorso 15 dicembre. Fra i relatori, un accademico, due rappresentanti di vendors come Apple e RIM ed un manager di azienda tecnologica che opera nel settore. Un dato, di fatto, è emerso in modo eclatante: il mobile sta crescendo più di ogni altra tecnologia adottata in passato. Non si tratta di un fenomeno circoscritto all’ambito dei consumatori ma riguarda anche il mondo business: sono infatti in crescita le imprese che stanno adottando smartphone e tablet per innovare i processi aziendali. A confronto di altri dispositivi mobili (computer portatili e netbook) i tablet hanno caratteristiche di portabilità, di visualizzazione e di calcolo che li porteranno ad affiancare e poi a sostituire gradualmente i PC portatili. Manager, venditori e altri staff di lavoro li preferiscono già ai dispositivi tradizionali anche per la leggerezza e l’intuitività dell’interfaccia multitouch. Il numero di applicazioni presenti sul mercato è notevole (500.000 per Apple e 350.000 per Android) ma è chiaro che le aziende sono alla continua ricerca di soluzioni verticali e personalizzate per gestire con efficacia ed efficienza il proprio business e consentire una maggior diffusione dello strumento al di fuori della cerchia dei manager; fattore vincente sarà l’integrazione dei dispositivi mobili con il back-end aziendale, poiché renderà fruibili in qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento informazioni vitali per il completamento di processi aziendali di gestione (ERP, CRM) e di collaborazione (contatti, calendario, documenti, ecc...). Sarà dunque importante la scelta di un partner tecnologico in grado di fornire soluzioni completamente integrate. I fattori che ancora rallentano la diffusione di questa tecnologia in azienda sono la crisi economica, un atteggiamento conservatore (sia da parte delle aziende fruitrici che di quelle fornitrici di soluzioni IT) e più in generale una resistenza all’introduzione di nuove soluzioni in ambienti operativi già consolidati. Se l’adozione della tecnologia mobile in azienda si preannuncia come un processo non rapidissimo, costituisce però, in questo momento, una grande opportunità da cogliere per evitare che si trasformi in una necessità a cui ricorrere in futuro. Marco Mocellini Gennaio 2012 13 confindustria cuneo N° 11 confindustria cuneo assegno di 20 mila euro per i danni arrecati a genova dall'ultima alluvione natale nel segno della solidarietà L o scorso 16 dicembre, presso la sede di Confindustria Genova, una delegazione in rappresentanza di Confindustria Cuneo ha consegnato al presidente degli industriali liguri, Giovanni Calvini, un assegno dell’importo di 20 mila euro da utilizzare per il recupero della scuola materna “Gianni Rodari”, una delle tante strutture rimaste danneggiate dall’alluvione. Alla consegna erano presenti anche l'assessore comunale ai Servizi per l'infanzia Paolo Veardo e la direttrice della scuola materna “Gianni Rodari”. “Quest’anno - commenta Nicoletta Miroglio, presidente di Confindustria Cuneo - insieme al Consiglio direttivo abbiamo Da sinistra: Massimo Mereta, Giovanni Calvini e Paolo Veardo a Genova per la consegna dell'assegno il 16 dicembre deciso di devolvere l’importo del tradizionale Concerto di Natale agli alluvionati della Riviera di Levante. Una scelta nel segno della solidarietà per il dramma che ha duramente colpito una città vicina, ma anche un importante segnale di sobrietà in un momento in cui i corsi di formazione di gennaio Responsabili e addetti prevenzione e protezione 11 e 25 gennaio, Centro Servizi Alba / 18 gennaio, Confindustria Cuneo L'obiettivo è quello di consentire ai Aspp ed Rspp di raggiungere il numero di ore di aggiornamento necessarie a mantenere valida la propria qualifica. Contabilità fiscale di magazzino 27 gennaio, Confindustria Cuneo - Il corso intende affrontare le problematiche riguardanti l'impianto delle scritture e gli adempimenti fiscali, nonché fornire le informazioni necessarie per una corretta impostazione delle procedure di gestione dei magazzini. Addetti alla conduzione dei carrelli elevatori 31 gennaio, Cfrm Merlo - Il corso si pone come obiettivo quello di fornire all'incaricato le conoscenze e le capacità operative di base per il corretto impiego dei carrelli elevatori nel rispetto delle specifiche prescrizioni di sicurezza. Lavoratori incaricati alla mansione di fochino 1/8/15/22/29 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso si propone l'obiettivo di preparare i partecipanti all'esame per il conseguimento del patentino di abilitazione rilasciato dalla Commissione Provinciale degli Esplosivi. Dichiarazione annuale Iva 9 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso ha l'obiettivo di analizzare le novità intervenute nella modulistica relativa alla comunicazione annuale dati Iva e alla dichiarazione annuale IVA per l'anno 2010 e di riproporre le regole fondamentali di compilazione della predetta modulistica. Responsabili servizi di prevenzione e protezione 15/17/22/24 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso è finalizzato alla preparazione dei Responsabili ed Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore. Addetti al pronto soccorso: gruppo A (6 ore); 16 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso ha la finalità di fornire le conoscenze e le capacità operative di base necessarie per l'attuazione degli interventi di primo soccorso in caso di infortunio sul lavoro (art. 3, comma 3, D.M. 388/2003). L’orario dei corsi è sempre dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 14 alle 18 Info: Tel. 0171/455.532/425/424 – [email protected] la crisi in atto sta mettendo a dura prova le aziende associate e la società intera. Un segno di altruismo verso i più piccoli, un piccolo seme di speranza per chi rappresenta il futuro di una città”. Soddisfatto anche il presidente di Confindustria Genova, La somma è stata consegnata presso la Confindustria di Genova e servirà al recupero della scuola materna "Gianni Rodari", una delle strutture rimaste colpite dalla calamità Giovanni Calvini, che ha sottolineato l'importanza di far parte di “un sistema che mette al centro della sua azione valori, come la solidarietà, che non è facile trovare. In questo senso, i segnali che abbiamo registrato a livello nazionale dopo l'alluvione sono stati numerosi e importanti. Naturalmente, anche come Confindustria Genova - ha concluso Calvini - ci stiamo attivando per portare a termine iniziative analoghe”. “La scuola - ha spiegato l'assessore comunale alle Politiche formative e Servizi educativi, Paolo Veardo - ha subito danni ingentissimi per il crollo di un muro storico di contenimento. La parte interna della struttura, esclusa una piccola zona ancora chiusa per sicurezza, continua a funzionare, ma i bimbi non possono più giocare. Grazie al contributo di Confindustria Cuneo l'area giochi verrà ricostruita. Speriamo di terminare i lavori entro Pasqua, in modo che in primavera i 70 bimbi che frequentano la scuola possano riprendere le attività ludiche”. 14 le nostre aziende made in cuneo Gennaio 2012 N° 11 Nello stabilimento Alstom di Savigliano verranno prodotti 8 dei 25 Agv-Italo della flotta di Ntv. Nell'immagine un rendering di "Italo" (Foto: Alstom) alstom a savigliano un summit sull'alta velocità ferroviaria con la virgin trains e l'italiana ntv il cuore di italo batte a savigliano Paolo Gerbaldo U n prodotto consolidato. Un prodotto al debutto. Un denominatore comune: i treni Alstom. Sono questi i punti di riferimento da cui si è partiti per delineare gli sviluppi futuri del trasporto ferroviario in Italia e in Europa nel segmento dell'alta velocità. Sede del recente confronto-incontro tra operatori è stato lo stabilimento Alstom di Savigliano. Gli attori coinvolti: Virgin Trains, rappresentata dal ceo Tony Collins; Ntv - Nuovo Trasporto Viaggiatori, con l'amministratore delegato Giuseppe Sciarrone; Alstom Transport, con il presidente Henry Poupart-Lafarge. Il sito produttivo Alstom di Savigliano, sorto nel 1853, è oggi in grado di progettare e produrre diverse tipologie di treni, dallo storico Pendolino, treno ad alta velocità ad assetto variabile, a quelli ad altissima velocità (Agv), ai treni metropolitani. A Savigliano, uno dei cinque siti Alstom al mondo che ospitano un reparto specifico per la realizzazione dei prototipi che precedono la produzione in serie, lavorano attualmente 1.200 dipendenti. Il gruppo industriale Alstom, ad elevata tecnologia, opera nel settore del trasporto su rotaia con Alstom Transport (24.000 dipendenti in 60 Paesi) fornendo dal materiale rotabile alle infrastrutture alla manutenzione. Alstom Italia è presente sul territorio nazionale con 13 siti che occupano Da sinistra: Giuseppe Sciarrone (ad Ntv), Henry Poupart-Lafarge (presidente Alstom Transport) e Tony Collins (ceo Virgin Trains) nell'incontro a Savigliano del 30 novembre (Foto: Alstom) circa 3.500 dipendenti. Alstom Transport Italia, fondata nel 1998, opera invece su 9 sedi che danno lavoro a circa 2.600 dipendenti. L'esperienza di Virgin Trains, un pioniere delle liberalizzazioni ferroviarie in Europa dato che, nel Regno Unito, gestisce in concessione, fin dal 1997, la West Coast Main Line, è stata il punto di partenza del confronto. La Virgin Trains, operatore ferroviario privato, utilizza infatti una flotta composta di 53 treni Pendolino, che salirà di tre unità nel 2012, usciti dalla fabbrica di Savigliano e per i quali Alstom assicura, nel Regno Unito, la manutenzione. Tony Collins ha perciò sottolineato sia il ruolo principale del rapporto con Alstom che il successo del servizio offerto reso possibile puntando costantemente sull'attenzione rivolta alla qualità del servizio per i passeggeri. Il Pendolino Virgin ha infatti reso facile l'uso del treno: un mezzo di trasporto flessibile ed accessibile a tutti grazie ai servizi differenziati che è possibile offrire a bordo. “La posizione unica che Alstom occupa sul mercato mondiale ha sottolineato Henri PoupartLafarge - è merito della sua offerta, che è la più vasta (treni articolati e non articolati, pendolari, a uno o due piani), della conoscenza dei diversi mercati e dei bisogni dei nostri clienti, ma anche delle capacità, grazie alla presenza locale, di assicurare il funzionamento dei nostri treni durante tutto il ciclo di vita”. Nel confronto si è quindi inserito Ntv, il primo operatore privato italiano nel trasporto ferroviario di persone sulla rete ad alta velocità. La società, nata nel 2006, ha come azionista di riferimento la Mdp Holding creata da Luca Cordero di Montezemolo, presidente, Diego Della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone, amministratore delegato. I treni utilizzati sono gli Agv (Automotrice grande vitesse) prodotti da Alstom ed in grado di raggiungere i 360km/h. Dei 25 Agv-Italo previsti in flotta, 8 saranno prodotti a Savigliano. Comfort, tecnologia, efficienza, stile degli interni, firmato Italdesign-Giugiaro, alta qualità dell'intrattenimento a bordo caratterizzano Italo. Giuseppe Sciarrone, ricordando che Italo è costruito anche in Italia, ha evidenziato l'importanza del nuovo modo di viaggiare, affermatosi in seguito all'ampliamento della rete ad alta velocità nazionale che ha permesso un effettivo rilancio del trasporto ferroviario agendo in una logica di trasformazione dello stesso a livello europeo: “Ntv - ha aggiunto - apre la strada e, per una volta, possiamo dire che l'Italia è leader di un importante processo di innovazione. Realizzare in così poco tempo una sfida simile non sarebbe però stato possibile senza la vasta esperienza nell'alta velocità e l'affidabilità tecnologica di un partner come Alstom, che ha costruito per Ntv questi modernissimi treni”. L'esperienza Virgin, partendo dalla scelta di affidare anche per Italo la manutenzione al costruttore, che avverrà nei depositi lungo la linea, si è rivelata un fattore determinante nel delineare le nuove strategie del trasporto privato che in Italia opera non in concessione, come nel Regno Unito, ma in licenza ferroviaria. Questo comporta una doppia competizione: con gli altri vettori, a partire dall'aereo; con un diretto competitor ferroviario qual è Trenitalia. Il focus specifico indicato da Sciarrone è quello della gestione personalizzata di un trasporto, comunque di massa, perseguito attraverso treni molto confortevoli, innovazione nella ristorazione a bordo, con i cibi Eataly, servizio di qualità ottenuto grazie ad una scuola di ospitalità gestita in modo autonomo da Ntv. All'Alstom di Savigliano, nel confronto-incontro del 30 novembre scorso, si sono perciò visti costruire sia i nuovi treni che disegnati gli assi di riferimento entro cui si muove l'impresa ferroviaria moderna. Gennaio 2012 N° 11 15 le nostre aziende merlo nel 2011 impiegate 60 nuove unità. la crescita del gruppo rispetto al 2010 è stata del 25% L'occupazione è cresciuta dell'8% Paolo Ragazzo E sperienza e passione. Sono il valore aggiunto del Gruppo Merlo, che nel 2011 ha registrato una crescita del 25% rispetto all’anno precedente. Un dato in decisa controtendenza, soprattutto in una fase congiunturale così difficile, che Amilcare Merlo, presidente e fondatore del gruppo che ha sede a San Defendente di Cervasca, spiega così: “Il nostro sviluppo è da sempre stato indirizzato dalla volontà di diventare un’impresa globale, capace di progettare, produrre e distribuire nei mercati internazionali e attenta alle esigenze degli utilizzatori. É il contenuto tecnologico quello che distingue e valorizza i nostri prodotti e lo testimonia un export che supera l’80% del nostro fatturato”. È proprio grazie alla ricerca di nuovi mercati e all’investimento in nuovi prodotti che l’azienda ha retto bene la crisi. “Non bi- NATALE, UNA FESTA CONDIVISA Il Natale e la fine dell'anno sono state due buone occasioni per condividere con i lavoratori i buoni risultati raggiunti nel 2011. Sabato 17 l'azienda si è trasformata in un grande luna park che ha ospitato gli oltre 600 bambini figli dei dipendenti per una festa all'insegna della solidarietà (quest'anno l’intero importo, tradizionalmente destinato all'acquisto dei giochi per i figli dei dipendenti, è stato destinato all'Associazione per il Bambino in Ospedale di Cuneo). Venerdì 23, invece, nel corso della tradizionale cena di Natale, sono stati consegnati alle maestranze i Premi Fedeltà: tra i premiati Marisa Goletta (nella foto in alto con Amilcare Merlo), la prima ad aver raggiunto i 40 anni di anzianità. (Foto: Gruppo Merlo) Il gruppo ha un export che supera l'80% del fatturato mentre l'8% viene investito in ricerca e innovazione sogna subire la globalizzazione - prosegue il cavaliere Merlo -, bisogna diventarne protagonisti e guardare verso nuovi orizzonti, perché se riusciamo a realizzare un prodotto in minor tempo e con minori costi, le risorse che risparmiamo le possiamo reimpiegare per crescere”. Nel 2011 ha fatto registrare un trend positivo anche il numero di lavoratori impiegati in azienda: 60 nuove unità, per un incremento percentuale dell’8%. Investimenti mirati e lungimiranti in capitale umano, dunque, ai quali si aggiunge il fiuto per l’innovazione. “Investiamo mediamente l’8% del nostro fatturato in ricerca, sviluppo tecnologico e industrializzazione - conclude Amilcare Merlo - sono decine di milioni di euro che tutti gli anni servono a creare nuove strutture e nuova occupazione”. 16 le nostre aziende Gennaio 2012 N° 11 fedeltà al lavoro e progresso economico la camera di commercio ha consegnato i premi annuali il sigillo dell'industria cuneese L ’8 dicembre, nella splendida cornice del restaurato complesso monumentale di San Francesco a Cuneo, sono stati consegnati i premi Fedeltà al Lavoro e Progresso Economico 2011. La consegna dei premi è stata, ancora una volta, l’occasione per ringraziare operatori economici e lavoratori che, con l’esempio di una vita dedicata al lavoro, hanno contribuito validamente al progresso civile, economico e sociale della nostra provincia. Il premio speciale “Cuneese nel mondo”, il riconoscimento più importante che l’anno scorso era stato assegnato al “padre” di Slow Food Carlo Petrini, è stato consegnato a Bruno Ceretto, della “Ceretto srl”, l’azienda leader nella produzione di vini di qualità. Sono stati premiati con il “Sigillo d’oro” della Camera di commercio di Cuneo, alcune persone che si sono particolarmente distinte nel campo economico e sociale o che hanno dimostrato capacità ed impegno nel settore in cui svolgono la loro attività. Tra i premiati anche Enzo Giletta, titolare della “Giletta Spa” di Saluzzo e Giuseppe Oliva, di “Dulcioliva Srl” di Borgo San Dalmazzo. Complessivamente sono stati conferiti 183 diplomi e medaglie d’oro di cui: 42 ad industriali e commercianti con 35 anni di attività ininterrotta o appartenenti a famiglia titolare di azienda da almeno 80 anni, 70 a coltivatori diretti con 40 anni di continuo lavoro, 3 ad affittuari con 35 anni di propria conduzione del fondo e 3 a cooperative attive costituite da almeno 40 anni. Tra i premiati anche il vice presidente di Confindustria Cuneo Enzo Giletta della Giletta spa. A Bruno Ceretto il riconoscimento Cuneese nel mondo bruno ceretto grandi vini per promuovere il territorio Guadagnarsi la ribalta internazionale, partendo da un paese di Langa. Questo il percorso di Bruno Ceretto, l'uomo per cui produrre vino vuol dire passione, battaglie, interesse culturale, coraggio imprenditoriale. Da Santo Stefano Belbo al mondo, alle citazioni sulle pagine dei giornali italiani e stranieri, all'apprezzamento di chi ama il vino e di coloro che percepiscono il valore culturale, sociale e umano di un comparto che è ricchezza, eccellenza, tradizione e cambiamento, storicità e avanguardia. Insignito del titolo di Cavaliere del lavoro nel 2001, Bruno Ceretto, con il fratello Marcello, ha creato una realtà che, partendo dal vino, ripropone le interpretazioni classiche, ne valorizza e scopre di nuove, si apre all'enogastronomia e alla produzione del torrone, realizzando alcuni straordinari e inusitati monumenti: dal “Cubo” in cima al Bricco Rocche di Castiglione Falletto in onore del Barolo, all'“Acino”, imponente e avanguardistica struttura trasparente e tondeggiante della cantina Monsordo Bernardina, alla “Casa dell'artista” nelle vigne della tenuta omonima. Al centro di un progetto tanto articolato e impegnativo restano il coraggio di operare scelte difficili e la forza di chi, dal 1957 ad oggi, ha superato con successo una strada in salita, facendo conoscere nel mondo una delle voci più prestigiose della tradizione produttiva italiana. Lo scopo principale dell’attività Ceretto è la valorizzazione del territorio piemontese, attraverso iniziative promozionali in tutto il mondo a favore del vino e della cucina di Langa. Sono gli imprenditori come i Ceretto a dar fiato a un’immagine di taglio elevato che vive oltre le colline dell'Albese, oltre l'Italia e l'Europa e che, ponendo l’accento sull’internazionalizzazione del made in Cuneo, si afferma nel mondo. Bruno Ceretto, Cuneese nel Mondo 2011 Enzo Giletta, Sigillo d'Oro 2011 Giuseppe Oliva, Sigillo d'Oro 2011 enzo giletta giuseppe oliva dolci tradizionali con l'occhio all'ambiente la passione per l'internazionalizazione “Il tuo progetto, la nostra passione”. È questo il motto della ditta dei fratelli Enzo e Guido Giletta di Revello, avviata dal padre nella seconda metà del ‘900, in qualità di produttrice di macchine agricole, per poi orientarsi verso il settore stradale, con la realizzazione di macchine spargisale. Una scelta quanto mai lungimirante che, già alla fine degli anni Ottanta, ha portato l'azienda della valle Po ad essere leader del mercato nazionale. Dal 1990 i due fratelli hanno dato il via al processo di internazionalizzazione, creando la francese Arvel, dal nome dialettale di Revello, e lo stabilimento di Clermont Ferrand. Risale al 2002 l'operazione finanziaria di apertura al capitale azionario della holding svizzera Bucher Industries, prima al mondo in diversi settori della meccanica. L'operazione ha consentito l'accesso a nuovi mercati e, al contempo, l'adeguamento alla pianificazione di una multinazionale quotata alla borsa di Zurigo. Cresce, nel frattempo, l'acquisizione di nuovi brevetti internazionali sempre riferiti alla viabilità invernale, tanto che, nel 2001, Enzo Giletta diventa coordinatore della Commissione relativa alla standardizzazione dei veicoli comunali e degli spargisale e nel 2003 ne è chiamato alla presidenza nazionale. Risale al 2007 il suo ingresso, quale rappresentante della sezione Meccanica, nel Consiglio di Confindustria Cuneo di cui, nel 2009, viene nominato vice presidente con delega ai progetti speciali. Il tutto con l'occhio sempre attento al consolidamento aziendale, concretizzato di recente con l'acquisizione della Maquiasfalt di Madrid, importante presenza sul mercato spagnolo, e con l'attenzione per i mercati dell'Est. Produrre dolci nel rispetto della tradizione, con la voglia di inventarne di nuovi. Questo l'obiettivo che la famiglia Oliva, di Borgo San Dalmazzo, si è posta sin dal 1924 e che, ancora oggi, viene portato avanti dalla terza generazione, rappresentata dall'attuale titolare Giuseppe Oliva. Un'attività impegnativa, scandita nel tempo e maturata tra i profumi di cioccolato e la pasticceria da forno, che ha fatto nascere, quasi per caso, un gustosissimo dolce di cioccolato extra fondente ripieno di crema pasticcera, meringa e rhum, chiamato inizialmente “Borghigiano” e battezzato in seguito “Cuneese Oliva Rhum®”. Con la qualità, nel tempo, è cresciuto anche il bacino di vendita, volto prima all'Italia per poi ampliarsi all'Europa e al mondo intero. Ingredienti scelti, macchinari tecnologicamente avanzati, entusiasmo e buon rapporto qualità/prezzo hanno contribuito a far crescere un'azienda che, con il nome di Dulcioliva, si avvicina ai novant’anni di vita. Al timone nel passaggio tra secondo e terzo millennio, Giuseppe Oliva si è impegnato nel diffondere un assortimento goloso di prodotti di cioccolato e di pasticceria “made in Italy”. Di recente, un altro forte interesse si è affiancato alla cura per l'azienda di famiglia: la difesa dell'ambiente. Di qui ha tratto origine la società “Oliva Solare”, che ha realizzato un impianto fotovoltaico da 1 megawatt di potenza. Anche lo stabilimento Dulcioliva vanta un impianto analogo, che consente di lavorare con energia pulita e rinnovabile. Giuseppe Oliva ha ricoperto, oltre al ruolo di imprenditore, numerosi incarichi in campo sindacale, politico e finanziario, consigliere comunale e assessore allo sport e ambiente, promotore della Fiera “Un borgo di cioccolato” e amministratore presso la Cassa rurale e artigiana di Boves. NUOVA SEDE Vendita nuovo e usato - Assistenza tecnica via XI Settembre, 77 Borgo San Dalmazzo (CN) • tel./fax 0171 260658 [email protected] • www.tecnoinsrl.it Gennaio 2012 17 le nostre aziende N° 11 giordano & c riconoscimento per l'azienda di boves innovativo sistema per l'automazione L'innovativo progetto di telecontrollo e telegestione dell'autostrada A12 è stato premiato a Milano lo scorso 29 novembre La consegna del riconoscimento lo scorso 29 novembre a Milano (Foto: Giordano & C.) L a Giordano & C. di Boves è la vincitrice del premio come miglior progetto del concorso “Automazione Industriale Award 2011”, il riconoscimento che premia l’automazione e l’innovazione capaci di migliorare sicurezza, efficienza e sostenibilità. Il premio è stato assegnato al sistema di telecontrollo e telegestione dell’autostrada A12, che collega Sestri Levante a Livorno, una tratta delicata in quanto conta 24 gallerie. “Salt”, la società che si occupa della gestione dell’autostrada, ha chiesto alla ditta Giordano & C. un “solution provider” specializzato che uti- lizzi le soluzioni “Wonderware” per permettere di migliorare la sicurezza del tratto, riducendo i costi energetici e di manutenzione. La Giordano & C., come ricorda l’amministratore delegato, Giorgio Meinardi, ha provveduto alla stesura di un programma di automazione che predispone il controllo degli impianti di illuminazione, di quelli di ventilazione, dei caselli, dei quadri elettrici e di altri elementi, permettendo una pianificazione degli interventi di manutenzione e la segnalazione in tempo reale di eventuali anomalie o guasti. Il sistema è stato premiato per “portata innovativa e impatto sociale superiori, che si ripercuotono su tutta la filiera. Nel dettaglio si evidenziano il miglioramento della sicurezza dei veicoli in transito e l’ottimizzazione degli interventi di manutenzione. Il progetto risulta inoltre altamente replicabile in altri contesti”. Alla selezione finale della prima edizione del premio “Automazione Industriale Award 2011” sono state ammesse 34 realizzazioni. I premi sono stati consegnati in occasione del convegno “Automazione e innovazione per la sicurezza, l’efficienza e la sostenibilità”, lo scorso 29 novembre al Mercedes-Benz Center di Milano. aziende news La Banca d’Alba per la salute del territorio La Banca d’Alba ha presentato le sue attività a favore del territorio nel corso di un convegno tenutosi nella sede dell’istituto lo scorso 2 dicembre. Tra le tante attività c’è anche quella a favore del reparto di pediatria del Nuovo Ospedale Alba-Bra. La Banca ha infatti deciso di adottare l’intero reparto di pediatria del nosocomio che sorgerà a Verduno. Importante anche il progetto di ricerca attuato dalla Fondazione Banca d’Alba insieme a quella di Candiolo per la cura contro il cancro. Negli ultimi tre anni la Banca d’Alba ha deciso di sostituire i classici regali natalizi con una donazione all’istituto piemontese, polo oncologico d’eccellenza, per investire nella ricerca sul cancro: il progetto sostenuto dall’istituto albese riguarda un complesso studio sul tumore metastatico del colon. Restyling per la filiale Bam di Cuneo Ha riaperto il 24 dicembre la ristruttura filiale di Cuneo, in corso Brunet 9, della Banca Alpi Marittime di Carrù. L’inaugurazione porta a nove le filiali che sono state sottoposte ad un accurato “restyling”, con la trasformazione degli spazi, disegnati con un nuovo concetto di sportello bancario. Cuneo arriva dopo Mondovì Carassone, Farigliano, Morozzo, Pamparato, Torino, Mondovì, Beinette e San Michele Mondovì. Le modifiche introdotte hanno abolito il vecchio bancone con lo sportello, mettendo a disposizione di chi deve compiere una qualunque operazione, uno spazio apposito, chiuso, mentre chi attende ha un’area centrale, “la piazzetta della filiale”, dove sono disponibili alcuni posti a sedere. Il taglio del nastro è stato accompagnato dagli auguri natalizi e la musica del coro “Joyful Gospel Singers”. Certificazione per il “Tutidì” di Toso Entro fine anno “Tutidì”, il Piemonte Cortese doc nato in casa Toso nel 2009, avrà completato l’iter della certificazione Uni En Iso 22005 relativa alla rintracciabilità di filiera. Una certificazione di questo tipo non è affatto comune tra i vini, che in parte sono già tracciati dai rispettivi disciplinari di produzione. “Tutidì” rappresenta per l’azienda che lo realizza, la Toso S.p.A. di Cossano Belbo, un banco di prova nel percorso verso la completa ecosostenibilità delle proprie strutture. Il tutto per costruire logiche più “verdi” attorno al vino: dalle uve provenienti solo da vigneti coltivati entro un breve raggio di chilometri dall’azienda alla produzione di energia pulita da fonte rinnovabile, ricavata dai pannelli fotovoltaici installati già un paio di anni fa. qualità solidale iniziativa della provincia di cuneo un premio per chi ha assunto i disabili C i sono anche 5 aziende associate a Confindustria Cuneo tra le realtà che hanno ricevuto il “Premio Qualità Solidale” della Provincia di Cuneo. Agp di Ambrogio Flavio di Fossano, Apro Servizi di Alba, Dulcioliva di Borgo San Dalmazzo, Egea Commerciale di Alba e Tekno Energy di Cavallerleone sono tra le 33 aziende che hanno ricevuto il riconoscimento per aver assunto disabili in numero superiore all’obbligo. Premiati anche 24 enti che erogano servizi. La Provincia ha riproposto il premio rivolto ai datori di lavoro che hanno realizzato, nel corso degli anni 2008, 2009 e 2010, azioni significative per l’inserimento lavorativo dei Riconoscimenti anche 5 aziende di Confindustria: Agp di Fossano, Dulcioliva di Borgo San Dalmazzo, Egea e Apro di Alba, Tekno Energy di Cavallerleone soggetti svantaggiati. Il riconoscimento è stato assegnato alle aziende che hanno assunto disabili in numero superiore all’obbligo, o in assenza di obbligo, e a quelle che hanno assunto soggetti svantaggiati attraverso “buone prassi” con la tutela e l’assistenza dei servizi che ruotano intorno al mondo sociale e lavorativo. La premiazione si è svolta mercoledì 14 dicembre al centro incontri della Provincia di Cuneo nel corso di un convegno dal titolo “Inserimento lavorativo di soggetti disabili svantaggiati nel settore privato: aspetti positivi e nodi problematici”, alla presenza di Gianna Gancia, presidente della Provincia e dell’assessore Politiche del Lavoro, Pietro Blengini. “Lo scopo del premio - dicono dalla Provincia - è quello di dare visibilità pubblica e riconoscere l’importante contributo di solidarietà offerto dai datori di lavoro e dai servizi alla collettività provinciale”. AMBULATORIO MEDICO POLISPECIALISTICO AMBULATORIO CHIRURGICO Autorizzazione sanitaria n. 39914 Direttore Sanitario Dr. Fabio Medico chirurgo Specialista in Clinica Oculistica Pittano Corso IV Novembre, 12 - 12100 Cuneo Tel. 0171 64416 - Fax 0171 631769 [email protected] - www.centromedicoeuropeo.it Nel polo oculistico il CME raggruppa professionisti dediti alla prevenzione, cura medica e chirurgica delle malattie dell’occhio, ognuno dei quali ulteriormente esperto in un settore specifico: il dott. Pittano nella valutazione e cura di glaucoma, malattie della cornea, difetti refrattivi, chirurgia palpebrale; i dottori Sheqem e Zinicola nella patologia medica e chirurgica di retina e vitreo; il dott. Dassio nell’oculistica pediatrica, lo strabismo, la retina medica e la neuroftalmologia. I professionisti, che lavorano singolarmente e in team, sono supportati dalla strumentazione diagnostica per campo visivo e topografia corneale e dalla sala operatoria nella sede del centro idonea per una buona parte di interventi di chirurgia palpebrale e oculare in anestesia locale. 18 le nostre aziende Gennaio 2012 N° 11 centro riabilitazione ferrero Foto: Beppe Malò uno spettacolo teatrale denso di emozioni vere Applausi a scena aperta hanno premiato il lavoro e l’entusiasmo degli ospiti del Centro Riabilitazione Ferrero che il 20 dicembre hanno rappresentato lo spettacolo di Natale, quest’anno dedicato ai super eroi resi celebri da fumetti e cartoni animati. Sul palco dell’auditorium del “Ferrero” la Compagnia del Menestrello ha portato in scena le vicissitudini di un gruppo di super eroi, da Superman a Wonder Woman, alle prese con la difficoltà di vivere e convivere in un condominio abitato da comunissimi mortali. Piuttosto stanchi di condividere casa con vicini tanto improbabili e maldestri nonostante i super poteri di cui dispongono. La Compagnia del Menestrello è nata 7 anni fa dalla passione per il mondo teatrale di due operatori che tuttora ne sono i responsabili. Il primo nucleo di attori (tutti residenti presso il Centro di Riabilitazione Ferrero) era formato da sei componenti. Con il passare del tempo l’attività si è potenziata e perfezionata; il numero di attori diversabili è arrivato a ventotto, ventisette dei quali residenti nel Centro Ferrero. Settimanalmente gli interpreti partecipano a sedute di attività teatrale che nell’imminenza dello spettacolo diventano vere e proprie prove presso il teatro del Centro. ferrero spa ottimo il bilancio civilistico al 31 agosto 2011 gruppo ubi banca incorporazione il fatturato supera bre entra in i 2,5 miliardi di euro san giorgio O ttimi numeri per la Ferrero spa, consociata del Gruppo Ferrero per l’Italia, che ha approvato il bilancio civilistico relativo all’esercizio chiuso il 31 agosto 2011 con un fatturato di oltre 2.502 milioni di euro. Un segno più che positivo in un anno dolorosamente segnato dalla tragica scomparsa del suo presidente e amministratore delegato del Gruppo, Pietro Ferrero, avvenuta nel mese di aprile durante una missione di lavoro in Sud Africa nell’ambito delle Imprese Sociali Ferrero. L’azienda ha chiuso l’esercizio in crescita del 7,0%, confermando la sua peculiarità anticiclica e la sua capacità di adattamento alle esigenze del mercato, e ciò malgrado il difficile contesto economico nazionale ed internazionale. Nutella, Tic Tac, Kinder Cioccolato e gli Snack, in generale, hanno sostenuto il positivo andamento dei volumi, con incrementi tra il + 3,4% e il + 8,3% sull’esercizio precedente. L’utile netto dell’esercizio è risultato di 110,7 milioni di euro. Il raffronto in termini di performance economico-finanziaria con il precedente esercizio (144,3 milioni di euro), non appare tuttavia significativo, essendo il risultato netto dell’ultimo esercizio largamente influenzato da accantonamenti fiscali non ricorrenti per la definizione, senza sanzioni, di valutazioni su periodi d’imposta precedenti. Il flusso di liquidità generato dalla gestione reddituale ammonta a 191,4 milioni di euro e la società, nel segno della continuità del proprio impegno imprenditoriale e sociale e nella costanza delle proprie strategie, ha proseguito la politica di innovazione e sviluppo con nuovi investimenti produttivi pari a 105,3 milioni di euro. Al 31 agosto 2011 il numero di dipendenti era pari a 6.589 unità, con un organico medio del periodo in linea con l’anno precedente, a conferma della continuità nell’attenzione posta dalla società nella gestione delle risorse umane. L’azienda prosegue nel suo impegno sociale con un forte attaccamento al territorio e ai valori etici ed umanitari. Tramite la Fondazione Ferrero e le Imprese Sociali Ferrero vengono realizzate iniziative culturali e sociali e, mediante specifici progetti, si contribuisce a promuovere la tutela della salute e la crescita educativa dei bambini nelle aree meno favorite del pianeta. maina panettoni raccolta di fondi per il sant'anna Il 3 dicembre, in piazza San Carlo a Torino, si è svolto il consueto taglio di un panettone natalizio di mezzo quintale, realizzato da Maina Panettoni e distribuito gratuitamente ai passanti. L’evento ha inaugurato la campagna natalizia di raccolta fondi organizzata da “Codè-Crai Ovest” a favore della Fondazione “Crescere Insieme al Sant’Anna Onlus” e in collaborazione con Ascom-Confcommercio Torino e il patrocinio della Città. La raccolta fondi si è svolta attraverso una vendita di pandoro e panettoni a marchio “Maina Forno Ambrosiano”, il cui ricavato è stato interamente devoluto alla Fondazione per sostenere l’ambizioso progetto di ampliamento e ristrutturazione del reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Sant’Anna di Torino. L a Banca Regionale Europea sarà proprietaria del 95,69% della azioni del Banco di San Giorgio. Il Cda della Bre, presieduto da Luigi Rossi di Montelera, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione del Banco di San Giorgio: entrambe le società appartengono al Gruppo Ubi Banca. La Bre Banca aveva già il 57,50% delle azioni del Banco di San Giorgio, mentre l’Ubi aveva il 38,19% (la restante quota, pari al 4,31%, è suddivisa tra circa 3.300 azionisti). La Bre procederà all’acquisizione della totalità delle azioni ordinarie del Banco di San Giorgio detenute da Ubi Banca, 26.001.474 azioni al prezzo unitario di 5,935 euro. Considerando l’acquisto totale da parte di Banca Regionale Europea, sia delle azioni detenute da Ubi Banca che di quelle detenute da terzi, l’operazione comporterebbe un investimento massimo da parte della Bre di 171,913 milioni di euro. “L’operazione di aggregazione si legge sul comunicato ufficiale della Banca Regionale Europea -, che non comporta sovrapposizione di sportelli, costituisce parte di un più ampio progetto di semplificazione del Gruppo Ubi Banca, ed è finalizzata a creare un polo focalizzato sul Nord Ovest del Paese, motivato sia da opportunità di natura patrimoniale e strutturale che da scelte di carattere commerciale. In merito alle scelte ed alle opportunità La fusione prevede che la Banca Regionale Europea diventi proprietaria del 95,69% delle azioni del Banco di San Giorgio di carattere commerciale relative a questa operazione di fusione, esse si basano strutturalmente sugli evidenti e naturali legami e sinergie esistenti tra la Liguria, il Piemonte, la Valle d’Aosta e la vicina Francia, regioni che vantano una lunghissima tradizione di rapporti quotidiani, fatta di interscambi commerciali, frequentazioni turistiche ed insediamenti di famiglie nei reciproci territori”. A conclusione dell’operazione la clientela ligure-piemontese potrà contare, oltre ai 229 sportelli della Banca Regionale Europea presenti in Piemonte e Valle d’Aosta, a Milano e nella Costa Azzurra, sui 57 sportelli del Banco di San Giorgio in Liguria e Toscana, dando così luogo a un’importante realtà bancaria del nord-ovest, con totale di 286 sportelli, oltre 1.900 dipendenti e significative quote di mercato nelle province di riferimento. Il progetto potrà essere portato a compimento nel mese di luglio 2012, a seguito di un’attività di approfondimento sui diversi aspetti operativi connessi alla fusione. Gennaio 2012 19 le nostre aziende N° 11 m.&A. srl la nuova società ha preso la quota di maggioranza la bo.ma uno cambia assetto societario A ttraverso la nuova Società M. & A. srl, società costituita per il 49% dalla Annibale Holding Finanziaria srl e per il 51% dalla Ari.Min. Group srl della famiglia Miniotti, è stata acquisita una partecipazione del 77% della Bo.Ma Uno srl con sede a Murello. Nata nel 1994, la Bo.Ma Uno si è distinta per la sua efficienza nel campo della tecnologia meccanica e per la capacità di innovazione e miglioramento continuo dimostrata in alcuni settori delle lavorazioni di precisione quali ingranaggi e alberi di trasmissione, oltre a complessivi e componenti meccanici. Oggi la Bo.Ma Uno è una struttura consolidata ed insieme ambiziosa, capace di assicurare ai propri clienti qualità, servizio, efficienza e collaborazione, anche attraverso l'acquisizione delle più moderne tecnologie. Lo stabilimento produttivo si trova a Murello ed occupa un’area di oltre 20 mila mq di cui 6.000 coperti ed opera attraverso una ottantina di collaboratori. Con questa partecipazione il aziende news la "San Bernardo" potenzia la produzione Lo stabilimento “Acqua San Bernardo” di Ormea potenzia la sua produzione. Il sito, a rischio dopo le necessità di restyling del marchio, non solo rimarrà aperto ma, a partire dal 2012, accanto alle bottiglie da mezzo litro di “Nestlè Vera” e ai boccioni “Acquarel” destinati al mercato francese, verrà avviata la produzione della nuova bottiglia “San Bernardo” da 50 cl, in Pet. L’annuncio è stato dato dalla “Sanpellegrino”, gruppo di cui “San Bernardo” fa parte dal 1998. Le “Fonti San Bernardo”, conosciute come “Fonte miracolosa di San Bernardo”, sono da sempre un punto fermo dell’occupazione in Val Tanaro. Nuovo corso al Cfp Cebano-Monregalese La Annibale Holding Finanziaria srl e la Ari.Min Group srl hanno acquisito una partecipazione del 77% nell'azienda Murello meccanica di Gruppo Annibale consoliderà ulteriormente la propria presenza sul territorio locale con un totale di circa 200 collaboratori ed un fatturato di oltre 30 milioni di euro, interamente realizzato nella nostra provincia. La partecipazione permetterà al Gruppo l’ingresso in un mercato non ancora presidiato ma fortemente sinergico con il proprio business esistente, ed attraverso la razionalizzazione e le sinergie potenziali, costituirà un elemento fondamentale per potenziare sia le strategie commerciali sia quelle industriali. Si tratta di un’operazione strategica che mira a rafforzare il posizionamento del Gruppo in un settore fortemente competitivo come l’automotive e non solo, accelerando in questo modo il suo percorso di crescita e sviluppo tecnologico. La partecipazione della Bo.Ma. Uno si affianca alle altre società controllate dalla Holding del Gruppo Annibale e cioè: Annibale Meccanica srl lavorazioni meccaniche, Annibale Impianti srl impiantistica e manutenzioni industriali, Sima Immobiliare srl real estate, Eurocomponenti srl lavorazioni meccaniche e stampaggio, Ancler Fasteners Service srl distributore componentistica e minuteria, Annibale Viterie spa stampaggio bullonerie e viterie speciali. Il 12 dicembre è iniziato il corso per Certificatori energetici degli edifici, organizzato dal Cfp Cebano Monregalese, in collaborazione con il Collegio dei Geometri di Mondovì, rivolto a tutti i professionisti che operano o hanno interesse ad operare nel campo del rendimento energetico dell'edilizia e della certificazione energetica: ingegneri, architetti, geometri e titoli similari. Il corso, che si svolge presso la sede di Mondovì, ha l’obiettivo primario di fornire una panoramica sulla legislazione e sulla normativa vigente in tema di certificazione energetica degli edifici e di evidenziare i recenti sviluppi. Inoltre prepara all'esame per l'iscrizione all'Elenco Regionale dei soggetti abilitati al rilascio della certificazione energetica. Premio Codacons per l’acqua "Sant’Anna" L’azienda, leader nel mercato dell’acqua minerale, ha ricevuto il riconoscimento “Amico del Consumatore 2011” che premia l’impegno di quelle personalità che negli anni si sono distinte per una efficace difesa dei diritti dei consumatori. La premiazione si è tenuta il 3 dicembre a Roma. Alberto Bertone è stato premiato insieme ad altri personaggi, tra cui Antonio Ricci di "Striscia la Notizia", il presidente della Fondazione Bellisario Lella Golfo, Pier Luigi Celli direttore Generale della Luiss e il Comune di Centa San Nicolò, che ha raggiunto la quota del 78,5% di raccolta differenziata. È la prima volta che il prestigioso premio del Codacons viene assegnato ad un’azienda produttrice di acqua minerale. “È davvero una grande soddisfazione per noi ricevere questo premio - ha commentato Bertone - un riconoscimento che ci riempie di orgoglio, perché sin dalla nascita della nostra azienda, nel 1996, abbiamo sempre lavorato con l’obiettivo primario di informare il consumatore e di comunicare con lui in modo corretto e trasparente”. green has italia invenzione agraria dell'azienda di canale nanospugne per far crescere le piante I n occasione dell’anno internazionale della chimica, Sea Marconi Technologies di Torino e Green Has Italia di Canale d’Alba specializzata nella nutrizione vegetale, in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino hanno presentato le NanoSpugne Funzionalizzate (Nfs), una rivoluzionaria invenzione in campo agrario che permette una migliore crescita delle piante attraverso un dosaggio ottimale di micronutrienti e dei principi attivi necessari per uno sviluppo equilibrato e sano delle colture. Le nanospugne sono delle macromolecole porose dotate di nanocavità sintetizzate a partire da un prodotto totalmente naturale, l’amido. Durante il processo di sintesi all’interno delle loro nanocavità vengono incapsulati gli elementi nutritivi. Uno dei grandi vantaggi di questo innovativo prodotto consiste nella possibilità di realizzare formulazioni ad hoc per diverse tipologie applicative. I vantaggi delle Nfs sono la somministrazione ottimale sia a livello radicale che a livello fogliare, dei principi attivi e dei nutrienti, una riduzione del dosaggio di composti chimici ed una loro migliore disponibilità di assorbimento nel tempo con una più efficace protezione dall’azione degli agenti atmosferici e biologici. Ad esempio le Nfs associate al ferro, risolvono una delle problematiche più comuni delle piante, la clorosi fer- rica (ingiallimento delle foglie), consentendo una più efficiente conversione della fotosintesi clorofilliana e una maggiore crescita della pianta, rispetto alla pianta trattata con gli attuali prodotti presenti nel mercato. Le Nfs sono il risultato di un progetto biennale di ricerca e sviluppo, promosso e coordinato dalla Sea Marconi e basato sulle sue conoscenze e capacità tecnologiche nel settore dell’energia e ambiente. Sono previsti ulteriori progetti di ricerca e sviluppo, a livello europeo e internazionale, mirati alle diverse applicazioni e all’industrializzazione di questa scoperta, per una vasta gamma di colture di organismi vegetali in campo ed in serra, oltre a coltivazioni agro-energetiche. EFFETI s.n.c. di Fornasero Paolo & C. REG. N. 457-A UNI ENI ISO 9001: 1954 Tel. Impianti elettrici civili e industriali - Automazioni Assistenza autorizzata radiocomandi Via Roata Gollè, 18/C • BUSCA (CN) tel. 335 6109550 • fax 0171 940989 335.6109550 - fax 0171.940989 - [email protected] e-mail: [email protected] Fr. S. Chiaffredo, 86 - 12022 BUSCA (CN) - [email protected] 20 le nostre aziende Gennaio 2012 N° 11 balocco le previsioni sul 2012 dell'industria di fossano aziende news i negozi “Motivi” di miroglio salgono a 600 Motivi, il brand di punta del Gruppo Miroglio e leader a livello internazionale del “fast fashion”, ha appena aperto il negozio numero 600. Il nuovo punto vendita, il 50° inaugurato nel 2011, è in Russia, nel centro siberiano di Yakutzk. Il marchio, attualmente distribuito in 39 Paesi, punta a superare i mille negozi monomarca entro il 2015. L’erba della Mondo al campo di Trigoria Una partita tra le squadre Primavera di Roma e Bari ha inaugurato uno dei tre campi in erba sintetica realizzati dalla Mondo di Gallo d’Alba a Trigoria, centro del club della Roma. I campi sono stati realizzati installando un nuovo ed evoluto filo d’erba, il “3NX”. Il monofilo 3NX non ha paragoni in termini di resistenza, resilienza, morbidezza, caratteristiche meccaniche e durata nel tempo. La sua particolare fibra permette al filo di tornare nella sua posizione originaria dopo il passaggio del calciatore, del rimbalzo o rotolamento del pallone. Inoltre ha un aspetto estetico del tutto simile a quello dell’erba naturale. Amos per il sociale con il "payroll giving" Si chiama “PayRoll Giving” ed è un programma di raccolta fondi in cui il dipendente di un’azienda è libero di donare un’ora o più del proprio lavoro a favore di una giusta causa. Firmando l’accordo a favore della Lvia, l’Amos si è impegnata formalmente a partecipare a questa iniziativa di solidarietà e a proporla ai propri dipendenti con lo scopo di apportare un piccolo contributo sociale e solidale alle numerose cause aperte dalla Lvia, in Italia e nel mondo. Bollini rosa per l'ospedale "Santa Croce" A Roma l’ospedale “Santa Croce e Carle” di Cuneo è stato premiato con tre bollini rosa dall’”Osservatorio nazionale per la salute della donna”. L’iniziativa vuole premiare gli ospedali d’eccellenza in tema di prevenzione e cura di patologie femminili e stila la classifica in base alla presenza di reparti specifici, alle attività di ricerca, al numero di donne ai posti di vertice e al rapporto tra diagnosi e terapia. SEGNALETICA AZIENDALE ANTINFORTUNISTICA SISTEMI DI ANTINCENDIO Via Piave, 2 - CENTALLO (CN) - Tel. 0171 214152 PARLIAMO USO E MANUTENZIONE 335 21 5014DI- CORRETTO e-mail: [email protected] DEI DISPOSITIVI ANTICADUTA…. dal 2010 è’autorizzata dalla Ditta Miller by Sperian ad effettuare revisioni ANNUALI SUI DPI ANTICADUTA Normativa di Riferimento: Testo unico del 2008 art. 81 LA NORMA EN 365 (REQUISITI GENERALI PER LE ISTRUZIONI, L’USO E LA MARCATURA) LA DITTA SECURITY SYSTEM È AL SERVIZIO DEL CLIENTE SEGNALETICA AZIENDALE PER LA MANUTENZIONE ANNUALE CERTIFICATA. predispone apposita scheda allegata al dpi revisionato ANTINFORTUNISTICA Infatti il DPI si verifica dopo 12 mesi dalla data della 1° messa in servizio (es: se acquistato a Marzo SISTEMI ANTINCENDIO del 2010 e si usa a Giugno dello stessoDI anno ,dovrà essere revisionato nel Giugno del 2011). Via Piave, 2 - CENTALLO (CN) - Tel. 0171 214152 335 21 5014 - e-mail: [email protected] si può crescere con meno marginalità N onostante le pesanti difficoltà che stanno caratterizzando i mercati, incertezza dei consumi e significativo aumento del prezzo delle principali materie prime come burro, zucchero e farina, le previsioni della Balocco spa di Fossano, tra i principali player del settore dolciario nazionale, sono cautamente ottimiste. Anche per il 2011 è attesa una crescita superiore al 10%, che porterà il giro d’affari a sfiorare i 140 milioni di euro, consolidando il trend di sviluppo registrato negli ultimi 5 anni (fra il 2006 e il 2010 il fatturato è passato da 77 a 128 milioni di euro, con una crescita complessiva del 66%). Per svincolare l’andamento aziendale dai due momenti topici della ricorrenza, Pasqua e Natale, negli ultimi anni l’azienda ha investito molto per diversificare la produzione, entrando nel mercato dei frollini, un prodotto di consumo continuativo che ha permesso di consolidare il fatturato su un mercato più stabile, quello della prima colazione. Ma le vendite del Natale restano comunque un banco di prova importante per realizzare le previsioni di chiusura del 2011. Alberto Balocco, amministratore delegato e terza generazione della storica azienda, commenta con preoccupazione. “Lo scenario è molto complicato: i prezzi delle principali materie prime sono schizzati rispetto all’anno scorso, e su farina, Chiuderemo il 2011 con un +10%, ma per continuare ad essere competitivi sul mercato, preservare il livello distributivo e non pesare sui consumatori saremo costretti a fare qualche sacrificio Alberto Balocco, amministratore delegato Balocco spa burro, grassi vegetali e zucchero si registrano incrementi nell’ordine del 50%. Pur esistendo alternative più economiche in altri mercati, i meccanismi di approvvigionamento ci obbligano a fornirci entro i confini del mercato europeo. Industria e distribuzione devono farsi carico degli aumenti di costo delle materie prime, non essendo il consumatore in grado di sostenere gli aumenti di prezzo che servirebbero per mantenere in equilibrio il sistema produttivo e distributivo”. Grazie ad accorte politiche di investimento, aggiornamento tecnologico delle linee produttive, un equilibrato rapporto qualità-prezzo dei prodotti, negli ultimi anni l’azienda ha registrato tassi di crescita importanti. “Prevediamo di mantenere il trend di crescita degli ultimi anni - continua Balocco - ma non senza qualche sacrificio: per continuare ad essere competitivi sul mercato, per preservare il nostro livello distributivo e permettere comun- que ai consumatori di accedere ai nostri prodotti ad un prezzo equo, saremo costretti a ridurre la marginalità”. “Siamo pronti a farlo, pur di mantenere la posizione acquisite sul mercato, ma sottolineo che crescere in momenti così complicati è possibile solo a patto di mantenere la qualità senza perdere di vista la competitività. E possiamo permetterci di farlo solo perché negli anni abbiamo seminato nella direzione del consolidamento economico e patrimoniale della nostra società”. Fondata nel 1927 a Fossano come pasticceria artigianale, Balocco è oggi diventata uno dei principali players del mercato dolciario italiano, grazie ad una strategia che punta alla qualità del prodotto, all'attento e diretto controllo delle materie prime e di tutte le fasi di lavorazione, e alla proposta di una vasta gamma di prodotti. L’azienda è al 100% italiana e proprietà della famiglia Balocco da tre generazioni. banca regionale europea presentata la nuova carta "enjoy volley" Rimozione e smaltimento amianto Trasporto e smaltimento rifiuti Spurgo fognature e fosse biologiche Cervere Via Alba,12 Tel. 0172/1804253 Castagnito Via Neive, 18 Tel. 0173/211819 [email protected] - www.grandambiente.it Ogni rifiuto al posto giusto La Bre ha presentato “Enjoy Volley”, speciale versione della carta di pagamento Ubi Banca con in più le funzionalità di un conto corrente, ora personalizzabile con atleti ed azioni di gioco della squadra di volley Bre Banca Lannutti Cuneo. La carta vuole fidelizzare la clientela appassionata di pallavolo, legando ulteriormente la banca al territorio ed alla sua eccellenza sportiva. Nella foto, il capitano Wout Wijsmans mentre autografa una maglia da gioco. Gennaio 2012 N° 11 21 cultura d'impresa palazzo righini a fossano una scommessa da 11 milioni investire in qualità è reagire alla crisi art work Walter Lamberti “ In Italia c’è molta ricchezza privata, ma poca voglia di investirla per la crescita della comunità. Si preferisce puntare su altro, ad esempio cementificando in modo selvaggio o speculando, facendo vedere la parte peggiore del capitalismo. Credo invece che sia giusto investire per un ritorno positivo di tutto il territorio”. Parola del fossanese Enrico Castellano proprietario di Palazzo Righini, il complesso alberghiero d’élite sorto nel centro storico fossanese con il restauro dell’omonimo palazzo nobiliare e l’annessa chiesa dei battuti Neri. Lo scorso 30 novembre in occasione dell’apertura della dimora storica, ultimo tassello del progetto che comprende anche il ristorante Antiche Volte, il lounge bar Il Loggiato e il centro congressi Sant’Agostino, Castellano, insieme allo chef Flavio Ghigo, socio nel progetto del ristornate, ha organizzato un convegno incentrato su questi temi che gli stanno particolarmente a cuore, ovvero “Investire sulla qualità per dare valore al territorio” laddove investire in qualità significa puntare su arte, storia, cultura, enogastronomia e accoglienza, tutti elementi chiave del milionario progetto di Palazzo Righini (in sei anni la cifra ha superato abbondantemente gli 11 milioni di euro). Non una serata autocelebrativa, ma una tavola rotonda con amici esperti nei settori del turismo, del business e dell’amministrazione. E che amici. Tra i nomi l’ex sindaco di Torino, Valentino Castellani, il presidente di Federturismo, Renzo Iorio e Francesco Marini Clarelli presidente di "Italian Angels of growth". “Credo che il progetto di Castellano, e il modo in cui lo ha portato avanti, sia un paradigma di come dovrebbe muoversi l’imprenditoria italiana in un Paese in cui il turismo è uno dei pochi settori dove c’è possibilità di sviluppo - ha commentato Renzo Iorio, illustrando la situazione italiana nel settore -. Manca un piano strategico una visione globale come è invece avvenuto ad esempio in altri Paesi come la Spagna che si stanno muovendo bene. Ecco perché c’è bisogno di imprenditori così, capaci di guardare lontano e oltre il puro ritorno immediato”. Ma a ben vedere ci sono esempi virtuosi anche in Italia, dove in alcune città gli imprenditori, ma anche gli amministratori, hanno saputo progettare, programmare, puntare sull’arte e sul bello per creare benessere. E opportunità di lavoro. È il caso ad esempio di Torino che negli ultimi 15 anni è praticamente rinata. Interessante a questo proposito è la testimonianza dell’ex primo cittadino Castellani artefice dei primi “cambiamenti” che hanno portato la città da centro postindustriale con forti sacche di degrado, come era classificata ad inizio anni '90, alla bella città che è oggi, apprezzata anche e soprattutto dai turisti. “Nel 1993 Torino era in un’assoluta fase di depressione - ha spiegato Valentino Castellani nel convegno fossanese - I giovani scappavano. La scommessa era quella di guardare al futuro e immaginarne uno. Lo abbiamo fatto stendendo un piano strategico che coinvolgesse tutte le anime della città”. Da sinistra: Gianni Martini, Valentino Castellani, Francesco Marini Clarelli, Enrico Castellano e Renzo Iorio durante la tavola rotonda del 30 novembre scorso (Foto: Walter Lamberti) Enrico Castellano: "In italia c'è molta ricchezza privata, ma poca voglia di investirla per la crescita della comunità, per un ritorno positivo di tutto il territorio" ARTE & IMPRESA La scultura realizzata dall'artista cuneese Marco Gas si alza, allo stesso tempo leggera e imponente, da un angolo verso il centro del cortile interno di Palazzo Righini. Realizzata su commissione appositamente per questo sito, l'opera simboleggia una foglia di canna mossa dal vento, ma si può prestare anche ad essere interpretata come un boa che si erge - minaccioso e inquietante, forte e protettivo - a difesa del palazzo e di chi lo abita. Lasciando però alla critica le valutazioni di ordine artistico, resta comunque da sottolineare il fatto che il fossanese Enrico Castellano, restaurando un bene culturale significativo per la sua città, non ha esitato a vestire i panni del mecenate, arricchendo un sito di indubbio valore arstistico con un'opera d'arte che rimarrà a testimoniare ai posteri la sensibilità artistica ed il gusto estetico di un imprenditore del XXI secolo. (Fabrizio Pepino). E ha portato alcuni esempi come quello della Mole Antonelliana che fino ad allora era rimasto un monumento vuoto ed è stato trasformato nel museo del cinema. Contestualmente si è lavorato per altri progetti collaterali legati al cinema (ad es. il Torino film festival) per “mettere in fila” le cose evitando gli interventi sporadici e isolati. E la cosa ha funzionato, tant’è che oggi Torino è tornata ad essere anche un importante centro di produzione cinematografica. E gli esempi che riguardano la “capitale piemontese” potrebbero essere ancora tanti altri, arrivando fino ai lavori per le olimpiadi invernali che non soltanto hanno ripulito e fatto il make up alla città ma dato nuovo impulso alle attività sfruttando una vetrina internazionale di grande pregio. La parola d’ordine è dunque investire. Anche in tempi di crisi come questi, perché forse è proprio in queste fasi di transizione che si possono gettare le basi per il futuro. Investire e sostenere i progetti di coloro che hanno buone idee. Come l’esperienza illustrata da Marini Clarelli con gli "Angels of growth", movimento che raggruppa una novantina di soci impegnati a sostenere progetti e start-up di aziende innovative, una sorta di “angeli custodi” dei nuovi e futuri imprenditori. “Il progetto di Palazzo Righini - ha concluso Francesco Marini Clarelli - è importantissimo. Perché non c’era nulla di simile prima. Perché crea occupazione e crescita e fa bene a Fossano, al territorio e all’Italia”. Non soltanto un’eccellenza fossanese, ma punto di riferimento per una rete può, anzi deve, crescere e forse diventare la chiave per un territorio, questo vale per il cuneese ma in generale l’Italia, che vuole uscire dalla crisi puntando su ciò che di più bello ha, un patrimonio storico, artistico e culturale unico al mondo. Per fare ciò occorre l’impegno del mondo imprenditoriale, una nuova cultura di salvaguardia e valorizzazione delle bellezze locali e un’azione incisiva di chi amministra. Il convegno è partito da un articolo del Costituto senese che recita: “Chi governa deve avere a cuore massimamente la bellezza della città, per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della città e dei cittadini”. Una frase scritta nel 1309. Assolutamente attuale e moderna. 22 cultura d'impresa Gennaio 2012 N° 11 uniart-idea serata con "mogol" al sociale di alba Da sinistra: Carlo Borsalino, Giulio Rapetti "Mogol", Elena e Davide Borsalino al teatro sociale di Alba lo scorso 12 dicembre (Foto: Uniart-Idea) Serata di festa al teatro sociale di Alba. Lo scorso 12 dicembre Giulio Rapetti, in arte Mogol, è salito sul palcoscenico del teatro albese in un colloquio con il musicologo Luca Damiani, per raccontare e ripercorrere cinquant’anni di carriera. Il celebre autore è stato il protagonista di una serata dedicata agli auguri natalizi organizzata dalla casa editrice Uniart e dalla rivista “Idea”. La serata, che ha visto la presenza di numerose autorità e la musica dal vivo degli artisti della famosa scuola fondata da Mogol, è stata presentata da Elena Lovera, past president del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo. La scaletta dell’appuntamento ha visto salire sul palcoscenico anche sette giovani cantanti, in rappresentanza delle “sette sorelle” della provincia, che hanno cantato alcuni brani di Mogol. Nel corso della serata è stato anche presentato l’impegno della rivista “Idea”, che proseguirà per tutto il 2012, in stretta collaborazione con la fondazione Nuovo ospedale Alba-Bra Onlus: il settimanale e i suoi lettori, infatti, stanno contribuendo all’acquisto degli arredi funzionali e tecnici delle camere del nosocomio in costruzione a Verduno, attraverso il progetto di adozione promosso dalla Fondazione. balena project l'incontro tra arte e industria secondo l'imprenditore ferdinando botto poala cultura, un investimento positivo Beppe Malò A rte e industria, impresa e creatività: sono concetti complementari o categorie produttive non compatibili? In realtà la risposta è complessa e, quantomeno nel contesto dell’arte contemporanea, non sono mancati i tentativi e gli spunti per elaborare percorsi comuni. A volte palese, a volte sottotraccia, il collegamento esiste ed è spesso matrice di ottimi riscontri. Lo prova “Balena Project, resoconto del viaggio di un cetaceo da terra”, l’evento culturale promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo in collaborazione con l’associazione culturale Marcovaldo. La mostra racconta un progetto che è stato realizzato grazie all’incontro tra la creatività dell’artista piacentina Claudia Losi e la curiosità dell’industriale laniero Ferdinando Botto Poala. ”Io faccio parte - spiega - di un’azienda laniera che è stata fondata nel 1876. La nostra è una piccola azienda familiare che opera nel settore della produzione qualitativa più che quantitativa. Nonostante questa premessa la Botto Giuseppe e figli è comunque un’azienda che, pur in un contesto dove la creatività ha molto spazio ed importanza, opera in modo seriale. Diciamo, volendo semplificare, che abbiamo un occhio alla metodologia industriale e un altro molto attento alla creatività artistica”. L'industriale tessile biellese Ferdinando Botto Poala Mescolare azienda e creatività vuol dire adattarsi al nostro tempo, conoscere meglio il mondo, capire altri punti di vista e dare una rimescolata al nostro know how Un particolare dell'allestimento della mostra temporanea "Balena Project. Resoconto di viaggio di un cetaceo di terra", che si è svolta al Filatoio di Caraglio il 3 e 4 dicembre scorsi. Sullo sfondo uno degli imponenti torcitoi del Museo del Setificio Piemontese (Foto: Beppe Malò) Quindi l’incontro con “Balena Project” è stato accolto come un’opportunità interessante su cui lavorare? ”Ho accettato una sfida ‘tecnica’, dovendo mettere a disposizione di Claudia Losi una quantità di flanella di lana cachemire tale da realizzare 23 metri di balena, e una sfida culturale. Cioè quella di condividere un progetto artistico mettendo da parte ogni pensiero seriale, meccanico, ripetitivo, manifat- turiero in senso classico. Ovvero mettere da parte l’abitudine per la novità, il consueto per la contaminazione, la sensibilità culturale in luogo del pensiero scandito dalla tecnologia”. Volendo andare in quale direzione? ”Volendo andare a vedere cosa sarebbe successo seminando sensibilità e creatività in un humus che, solitamente, non nutre questo tipo di pensieri. La mia scommessa, attraverso questa idea, è stata quella di mescolare la cultura del bello e dell’educazione ai contenuti dell’arte con le prospettive economiche che un’azienda deve porsi in ogni caso”. Quindi lei ritiene di avere fatto un vero e proprio investimento! "A tutti gli effetti si può parlare d’investimento positivo. Anche nella misura in cui abbiamo scelto di dare supporto all’artista e al progetto anche sotto il punto di visto logistico. Per contro la balena ha davvero viaggiato nel mondo, incontrando tantissime persone, altri compagni di viaggio - come la Ferrero che è stata con noi in Equador -, tantissimi bambini. Che hanno fatto laboratorio d’arte, giocato, imparato a conoscere un pensiero estetico, l’idea di bello e di creatività. Tutte cose che hanno avuto una ricaduta positiva sulla mia azienda e sulla mia esperienza di imprenditore”. Parlando con i giovani industriali ha spiegato loro come utilizzare bene il rapporto tra arte e cultura? "Ovviamente sì! Balena Project è stato un progetto che è partito da una giovane artista e ha coinvolto tantissimo i giovani in tutto il mondo. Ai giovani che ho incontrato a Caraglio ho spiegato quante opportunità ha creato per noi il rapporto tra arte e cultura. Abbiamo dovuto imparare cose nuove, affrontare problemi sino ad allora sconosciuti (ad esempio come lavare 23 metri di balena), siamo cresciuti grazie all’incontro con aziende più grandi ed operanti in altri settori - ad esempio la logistica -, nel corso del progetto abbiamo incontrato Vinicio Capossela e lo stilista Antonio Marras. Mescolare arte e industria, azienda e creatività ha significato adattarsi meglio al nostro tempo, conoscere meglio il mondo, capire altri punti di vista e dare una bella rimescolata al nostro know how. Per un’azienda è un bel modo di aggiornarsi e migliorare”. Gennaio 2012 N° 11 23 cultura d'impresa sant'eligio alle falci di dronero forgiare il ferro SUGGESTIONATI DALL'ARTE Foto: Andrea Beoletto Oltre 500 persone hanno partecipato lo scorso 3 dicembre alla giornata di porte aperte alle Falci di Dronero, trasformatesi in un insolito spazio per l’esibizione di differenti forme artistiche. Dalle 17 fino alle 22 il reparto forgiatura della storica azienda cuneese, infatti, ha fatto da scenografia al lavoro dei forgiatori, mentre la danza ed il canto si sono fuse tra loro per raccontare un lavoro duro, ma ricco di creatività e di saper fare manuale. Due ‘sputafuoco’, una ballerina, un percussionista e cinque cantanti del coro a cappella “Comedaccordo” hanno animato il percorso all’interno della fabbrica, intervallando le loro brevi esibizioni alle dimostrazioni dei fabbri. Una scenografia di luci dinamiche ha poi reso il tutto ancora più suggestivo. Alternando fasi di lavorazione ad espressioni artistiche è stata dunque messa in scena una sorta di rappresentazione teatrale le cui quinte sono state la fabbrica e i suoi macchinari. L’iniziativa, promossa dalla Compagnia di Sant’Eligio in collaborazione con le Falci srl, è stata organizzata dall’associazione culturale Marcovaldo, sotto la direzione artistica di Fabio Revetria e Lara Sappa (Officina82), nell’ambito della 368a edizione dei festeggiamenti del santo patrono dei fabbri. museo dell'arpa victor salvi nuovo allestimento dedicato alla storia dello strumento all'origine del doppio movimento Fabrizio Gardinali è un suono delicato, etereo, quasi acqueo. A volte richiama lo sciabordio delle onde, altre il soffio del vento sulla brughiera. L’arpa è strumento antico le cui origini sono avvolte nella notte dei tempi e protette da una sorta di mistero. Ha accompagnato le storie di tante civiltà sorte nei luoghi più disparati: dalla assolata Palestina di re Davide alle nebbiose lande bretoni. E gli strumenti migliori nascono all’ombra dei primi rilievi della val Varaita, a Piasco per la precisione. Dove fin dal 1974 Victor Salvi, imprenditore italo-americano con un passato di prestigioso musicista, collocò, in un’area dismessa dalla ex Wild, l’omonima fabbrica (Salvi Harps) destinata alla produzione di uno strumento che, negli intenti (per altro coronati da successo), doveva superare per accuratezza costruttiva e qualità armonica tutti quelli fino al quel momento esistenti. In questo angolo pedemontano della Granda Salvi aveva trovato l’ambiente ideale: una tradizione radicata nella lavorazione del legno, una manodopera operosa e competente, in grado di affrontare un lavoro delicato, più artigianale e “creativo”che industriale in senso proprio. Sempre qui ha sede il Museo dell’Arpa Victor Salvi, un’istituzione unica al mondo, nata nel 2006 con lo scopo di esporre a rotazione le oltre cento arpe antiche che costituiscono la preziosa collezione del suo fondatore. Da sabato 10 dicembre scorso il Museo si è dotato di un nuovo allestimento dal titolo “L’evoluzione dell’arpa: le origini, Sébastien Erard, Victor Salvi”, visitabile tutti i giorni escluso il sabato. L’apparato espositivo è stato curato dall’architetto Didier Blin che si è avvalso della consulenza storico-filologica di Ann Fierens, una delle più prestigiose arpiste a livello internazionale, e, ovviamente, di Aldo Baudino, il restauratore che da anni cura e ridà vita ai preziosi elementi della collezione, oltre che della presenza e dell’impegno costante della direttrice della struttura, Roberta Scarzello. La mostra è concepita come un percorso storico alla scoperta dell’antico strumento, soffermandosi in particolare sul lavoro di Sébastien Erard, vissuto a cavallo fra ‘700 e ‘800, inventore del “doppio movimento”, che ha modificato radicalmente il modo di suonare l’arpa, e di Victor Salvi che, sia pur a distanza di tempo ha saputo anticiparne e svilupparne l’evoluzione. Nel corso di questi cinque anni il Museo dell’Arpa di Piasco ha avuto 25.000 visitatori: una cifra considerevole vista la particolarità del soggetto, con una forte presenza di scolaresche, Julia Salvi: "La cultura è il motore che produce energia pulita per la crescita del tessuto civile e sociale. Fa bene alla salute del territorio" che hanno potuto vedere alcuni pezzi di grande rilievo storicoartistico. Come due arpe in scala del Settecento, modelli dai quali si ricavava lo strumento finito, o una Nadermann del 1783 dalla decorazione “rococò”decisamente lussuosa e fantasiosa. Ha detto Julia Salvi, presidente del Museo: “Noi tutti che lavoriamo per e nel Museo dell’Arpa Victor Salvi, lo facciamo con amore perché crediamo che la cultura fa bene alla salute. Fa bene alla salute di ogni individuo soprattutto se è giovane: alimenta curiosità e fantasia, arricchendo lo spirito di un valore inestimabile. Fa bene alla salute di una comunità: la cultura è il motore che produce energia pulita per la crescita del tessuto civile e sociale. Fa bene alla salute del territorio: la cultura è una forma di investimento per ottenere ricadute sul piano del turismo e innescare un circolo virtuoso di carattere economico”. 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