stampato su carta riciclata
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Immagine e Comunicazione
Fossano (CN)
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tel. 0172 695897
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Gennaio 2012
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N°511
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Anno XVIIi - euro 1,03 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB/CN - Iscrizione Trib. di Cuneo -14/6/1989 n. 426 - Edito dal C.S.I. Cuneo - Contiene I.R. Direttore Responsabile: Fabrizio Pepino
crisi
autolinee
sanità
meccanica
merlo
"Continuare a fare"
Il coraggio di
essere imprenditori
"La Provincia
sospenda i tagli al
trasporto pubblico"
"La Regione non
cambi ciò che
funziona bene"
Gruppi di acquisto
"Conterremo i costi
fino al 15-20%"
L'occupazione nel
2011 è cresciuta
di 60 unità (+8%)
Gilberto Manfrin
a pag.
6
e
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Servizio
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Servizio
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Servizio
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dopo l'irap tocca al lavoro
Alleggerito il costo del lavoro, il Governo deve mettere mano alla riforma del mercato
a pag.
15
confindustria
cuneo verso
le assise 2012
Nicoletta Miroglio
solidarietà sotto l'albero
I
stampato su carta riciclata
n attesa di conoscere nei
Confindustria Cuneo ha destinato l'importo del concerto di Natale
dettagli i contenuti del
piano "Cresci-Italia", analla scuola materna "Rodari" di Genova, distrutta dall'alluvione
nunciato da Monti nella
conferenza stampa di fine anno
Servizio a pag. 13
e le cui premesse fanno ben
sperare per il 2012, il mondo
dell'industria provinciale ha
avuto modo di fare le prime valutazioni sulla manovra varata
a fine dicembre.
Su tutte le misure varate dal
Governo, i cui pro e contro
sono messi in evidenza dagli
stessi imprenditori nelle prime pagine del giornale, una in
particolare ha destato un condivisibile sollievo da parte degli industriali: la deducibilità
dall’Ires e dall’Irpef dell’Irap
relativa al costo del lavoro.
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"L’Irap è una tassa a11-06-2009
favore
della cui abrogazione Confindustria da tempo si batte - ha
detto Nicoletta Miroglio, presidente di Confindustria Cuneo
-, ritenendola ingiusta per il penalizzava assurdamente proessere avvantaggiata da una miPro
e
contro
della
fatto, soprattutto, di colpire prio quelle imprese che magsura che alleggerisce il costo del
manovra secondo lavoro".
le industrie ad elevato tasso di giormente garantivano occupamanodopera. Oggi finalmente zione. è probabile che la nostra
Ma, com'era prevedibile, non è
gli imprenditori
tutt'oro quello che luccica.
questo provvedimento pone ri- industria, che per gran parte è
Segue a pag. 3
medio alla stortura fiscale che rimasta manifatturiera, possa
Servizi da pag. 2 a pag. 5
Concessionaria BMW
Ferrero
stampato su carta riciclata
Paolo Ragazzo
manovra monti pro e contro del provvedimento secondo l'industria cuneese
Fabrizio Pepino
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100
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GUARENEGUARENE
D’ALBA (CN)
D’ALBA (CN)
I
Presidente Confindustria Cuneo
n questi ultimi mesi i troppi
nodi irrisolti del nostro Paese sono venuti drammaticamente al pettine e siamo così
entrati in una delle più gravi crisi
della storia nazionale.
Molti di noi hanno chiuso un
anno di duro lavoro con la frustrazione di veder dispersi i risultati e
le speranze che si iniziavano a intravedere nei primi mesi del 2011.
Ancora una volta ci ritroviamo immersi in quella incertezza che frena gli investimenti delle imprese e
gli acquisti dei consumatori.
In questi mesi la nostra associazione si è impegnata in modo particolare per interpretare lo stato
d’animo di ciascun imprenditore.
Mi riferisco non solo alla ferma
condanna della paralisi politica
nazionale, ma anche al giudizio
positivo nei confronti di un’ipotesi
di governo “tecnico” indispensabile per ricomporre divisioni e veti
altrimenti insuperabili.
Confindustria, insieme a quella
parte della società italiana autenticamente liberale, auspica che il
nuovo Governo non si limiti agli
interventi per recuperare risorse
Segue a pag. 3
2
primo piano
Gennaio 2012
N° 11
le misure del governo la reazione degli imprenditori
dentro
la
crisi
Franco Adriano
Cronista parlamentare “Italia Oggi”
E
l'indagine
Se non fosse così, non si spiegherebbero i risultati dell’indagine
del forum internazionale "Economia e società aperta", realizzata dalla società Ce&Co, svolta
Gli industriali
ci credono, anche
se a denti stretti.
Forse perché più
di altre categorie
sono abituati
a vedere nelle
imposizioni una
opportunità
tra gli imprenditori italiani e
la parte “più informata” della
società, che è stata presentata
nelle scorse settimane presso la
sede della commissione europea
a Roma dal rettore dell’università Bocconi, Guido Tabellini,
dal direttore del "Corriere della
Sera", Ferruccio De Bortoli, e
dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, alla
presenza del ministro per gli
Affari europei, Enzo Moavero
Milanesi. Pochi i giornalisti
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ppure l’imprenditore
vuole vedere il bicchiere mezzo pieno.
Più dei suoi dipendenti. Più di chi fa commercio dei suoi prodotti. Più dei
professionisti di cui si avvale.
Sa di essere chiamato a mantenere un saldo ruolo guida. Lo
dice a denti stretti, ma per lui
l’agenda europea per le riforme non è solo un’imposizione,
ma un’opportunità: l’occasione per rimettersi in gioco. Ciò
nonostante il giustificatissimo
lamento generale per la cura
da cavallo del governo Monti,
di cui dimostra di avere ferma
consapevolezza.
la ferma volontà di
rimettersi in gioco
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presenti. Molti, invece, i giovani studenti. Una ricerca che ha
interessato un panel di imprenditori, dirigenti ed un campione
della popolazione italiana compresa fra 18 e i 60 anni, purché
con accesso a Internet da casa.
Siamo nei giorni in cui si intravvedono gli effetti dell’ennesima correzione dei conti
pubblici: la più dura. Ebbene il
77% degli imprenditori afferma che l'Europa ci sta concretamente aiutando a risolvere i no-
stri problemi. Ben diverso dal
dato generale, secondo il quale
solo il 41% degli intervistati
la pensa così. Gli imprenditori
sono degli illusi o non vogliono
cedere allo scetticismo convinti
che occorra percorrere fino in
fondo la strada intrapresa?
L’alternativa non c’è, non si
può stare fermi. Ma se è ancora presto per giudicare a posteriori l’opera del presidente
Mario Monti (cui va dato atto
di cercare di governare senza
Gennaio 2012
sondaggi alla mano e infatti
i consensi per lui già stanno
precipitando), nello specifico
un primo abbozzo di esame su
quanto messo in atto - di positivo - dall’attuale governo per le
imprese, si può tentare semplicemente scorrendo le voci della
manovra salva-Italia.
Tra le misure
messe in atto dal
Governo, molte
contengono degli
aspetti accolti
in maniera positiva
dalle imprese
arriva l'ace
A partire dall’ “Aiuto alla crescita economica” (il cosiddetto
Ace) che altro non è che un’agevolazione fiscale in favore delle
imprese che incrementano il
capitale investito nell’attività svolta. Il beneficio consiste
in una deduzione, ai fini delle
imposte sui redditi, di un ammontare corrispondente al rendimento nozionale del nuovo
capitale investito (l’aliquota
per il primo triennio di applicazione è del 3%).
DEDUZIONI IRAP
C’è poi la deduzione dall’Ires e
dall’Irpef della quota di Irap
riferita al costo del lavoro.
Anche in questo caso si tratta
di una deduzione ai fini della
determinazione della base imponibile Irpef o Ires di ammontare corrispondente all’Irap
calcolata sulle spese per il personale al netto delle deduzioni
Irap forfettarie spettanti in funzione del numero e dei requisiti
dei lavoratori dipendenti. A
questo proposito c’è un comma che incrementa le deduzioni
Irap per le donne e per i lavoratori sotto i 35 anni assunti a
tempo indeterminato. Questa
norma riguarda 1,1 milioni di
giovani lavoratori e 2,8 milioni
di lavoratrici. Sul piatto ci sono
3 miliardi di euro. Anche la dotazione del Fondo di garanzia
a favore delle piccole medie imprese sarà incrementata di 400
milioni di euro annui per tre
anni.
aiuto all'export
Un piccolo occhio di riguardo
all’internazionalizzazione viene
dai 300 milioni di euro (150 nel
2012 ed altrettanti nel 2013)
per le attività di credito alle
esportazioni.
detrazioni irpef
Per lo specifico settore dell’edilizia va a regime la detrazione
Irpef del 36 per cento per le
spese di ristrutturazione sostenute per un importo non superiore a 48mila euro per ciascuna
unità immobiliare. Fino al 31
dicembre 2012 è stata prorogata la detrazione, nella misura
del 55 per cento, per gli interventi di riqualificazione energetica. Mentre a decorrere dal 1°
gennaio 2013 si applicherà la
detrazione del 36 per cento.
acquisto bot e btp
Ognuno giudichi, poi, se è
positivo o negativo il progetto lanciato dal ministro dello
Sviluppo economico, Corrado
Passera, di pagare in Bot e Btp
la gran massa di crediti vantati dalle imprese nei confronti
dell’Amministrazione pubblica.
Per ora non è stato tradotto in
norma. La presidente Marcegaglia ha detto di guardare con
interesse all’evoluzione di questa ipotesi.
manovra monti pro e contro del provvedimento
dopo l'irap tocca al
dialogo sul lavoro
Segue da pag. 1
"Certo è che il prelievo fiscale
rimane insostenibile - continua
la numero uno degli industriali
cuneesi -. Ci attendiamo altre
forti misure per la crescita, a
partire dalla riduzione del cuneo fiscale. è una manovra pesante, ma che andava fatta, pur
consapevoli che un provvedimento come l’aumento dell’Iva
andrà a penalizzare fortemente i
consumi, in un momento di crisi
già pesante. Anche l’intervento
sulle pensioni, seppur doloroso,
era inevitabile, perché i trend
demografici lo rendono un percorso obbligato anche per allinearsi agli altri Paesi europei".
Concludendo, un accenno alla
necessità di procedere con le
liberalizzazioni: "Gli imprenditori sono disposti a fare sacrifici, a patto che non venga loro
negata la possibilità di competere". La palla è tornata nelle
mani del Governo.
3
primo piano
N° 11
gruppo giovani imprenditori
Le misure sono positive, ma la ripartenza
si avrà solo completando le riforme
“Non dimenticate i giovani. Un milione di occupati in meno è un dato preoccupante: serve un patto tra generazioni". Era questo l'appello che Jacopo Morelli, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, lanciava
al Governo Monti in vista del varo della manovra. Ora che il Governo ha
illustrato un programma di intervento in linea con le aspettative, i Giovani
industriali plaudono alle misure adottate: “La manovra - sottolinea il presidente nazionale Jacopo Morelli - contiene certamente sacrifici, ma non si
perde comunque di vista il mondo delle imprese e del lavoro, e, dopo 15 anni
di attesa, sono state affrontate seriamente le criticità del nostro sistema
previdenziale, riallocando il peso del welfare in modo più equo fra generazioni”. Per i giovani industriali è essenziale rafforzare le disposizioni sulla
crescita e lo sviluppo, e procedere con determinazione nell'impegno preso
nei confronti delle nuove generazioni, senza la cui forza, economica e di
innovazione, non si potrà consolidare il percorso di ripresa dell'Italia. Commenta positivamente la manovra anche il presidente provinciale dei Gruppo
Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo, Simone Ghiazza: “è senz’altro
positiva per noi, perché contiene misure che pur identificate come prioritarie
non erano mai state varate, come la revisione delle pensioni; non dobbiamo
però smettere di far sentire la nostra voce: la ripartenza dell’Italia si avrà
soltanto completando le riforme”. Intollerabili per i giovani Industriali sono
i veti sui tagli alla politica e alla spesa pubblica improduttiva: “I tagli ai
costi della politica sono necessari sia per il valore simbolico che possono
comunicare che per le risorse effettivamente recuperabili”.
confindustria
cuneo verso le assise
Segue da pag. 1
(...) - come quelli approvati nelle scorse settimane - ma realizzi,
con tempestività, i tagli alla spesa
e la riduzione del carico fiscale per
imprese e lavoratori. Due decisioni
prioritarie dalle quali dipende la ripresa nazionale. Nel 2012 la nostra
associazione continuerà con ancora
maggior intensità il suo impegno
per offrire assistenza in ambiti di
particolare rilievo aziendale come le
relazioni con le banche; le collaborazioni e le alleanze tra imprese; i programmi di innovazione e le attività
d’esplorazione dei nuovi mercati.
Allo stesso tempo siamo impegnati
nei confronti del sistema locale con
numerose e significative iniziative
rivolte all’intera comunità. Un impegno che conferma la volontà di
reagire espressa dagli imprenditori
cuneesi e dalla loro associazione.
Reagire significa non piegarsi
all’asprezza dei tempi ma, al contrario, impegnarsi per contribuire a
determinare nuove speranze.
A questo proposito nei primi mesi
del 2012 la nostra associazione organizzerà una Assise straordinaria,
nel corso della quale tutti gli imprenditori associati potranno confrontarsi non solo sull’andamento
dei rispettivi settori produttivi, ma
anche sulla realtà locale, su Confindustria e sul Paese. L’eccezionalità
dei tempi non ci impedisce di continuare a credere che l'Italia abbia
mezzi, risorse e intelligenze per risalire la china. Un obiettivo di rinascita nazionale che non dipende solo da
scelte tecniche e politiche, ma anche
dall’impegno di tutti gli italiani. Mi
riferisco a quella responsabilità individuale alla quale ha fatto riferimento nelle scorse settimane il Santo Padre quando ha ricordato che:
“Mentre ci prepariamo al Natale è
importante concentrarsi su noi stessi per fare una verifica sincera sul
nostro operato e sulla nostra vita“.
Un richiamo universale a quella responsabilità che auspichiamo possa
prevalere, nel prossimo 2012, su
ogni interesse di parte determinando, in tal modo, quella unità di intenti e quella concordia tra tutti gli
italiani indispensabili per perseguire il bene comune.
Nicoletta Miroglio
Presidente Confindustria Cuneo
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seltec protegge
il vostro lavoro
I
l nostro obiettivo? “Proteggere il tuo lavoro”. La Seltec, con sede a Caraglio in
via Bottonasco, si occupa
di assistenza tecnica multimarche, produzione e distribuzione
di gruppi statici di continuità
(Ups), soccorritori, raddrizzatori,
stabilizzatori, convertitori di frequenza e gruppi elettrogeni.
La Seltec è fondata sulla passione
nata dal padre di uno dei soci che
nel 1967 costruì uno dei primi
gruppi di continuità in Italia. Il
gruppo di continuità è un’apparecchiatura che oggi è diventata
indispensabile per proteggere e
mantenere attivi i sistemi informatici e i macchinari elettrici,
fondamentali per il lavoro, e non
solo in caso di black out.
Oggi la Seltec unisce alla tecnologia la tradizione di un prodotto
italiano.
“Negli anni siamo riusciti a maturare una notevole esperienza
sulla manutenzione e sulla consulenza pre e post vendita, anche
su prodotti di altre marche - com-
mentano dalla Seltec -, ma soprattutto abbiamo puntato sul territorio per garantire un’assistenza
più capillare e tempestiva.
Nel 2011, per dare maggiore beneficio ai clienti “vicini di casa”,
abbiamo formalizzato una convenzione con Confindustria Cuneo per poter applicare speciali
condizioni”.
L’azienda mette a disposizione dei
clienti una vasta gamma di prodotti e di servizi: come l’import di
Ups precablati che vengono finiti
e collaudati presso il laboratorio della Seltec, la produzione di
gruppi di continuità da 4 a 15 kVA
con alta protezione del carico, prodotti industriali di media ed alta
potenza e, dal 2011, nuovi Ups ad
altissimo rendimento e grado di
protezione (per far fronte alle richieste di risparmio energetico nei
Data center, sale Ced, etc).
La Seltec, leader indiscussa nel
settore in provincia di Cuneo, è
oggi una realtà importante anche
nel resto del Piemonte, in Liguria
e Valle d’Aosta.
4
primo piano
Gennaio 2012
accise il no degli autotrasportatori
imposta municipale unica la protesta dei costruttori
Paolo Ragazzo
Gilberto Manfrin
N° 11
sono aumenti una tassa ingiusta
insostenibili sull'invenduto
I
l decreto cosiddetto “salva Italia” approvato dai
due rami del Parlamento
non convince per nulla gli
autotrasportatori della Granda. Dal 7 dicembre è scattato,
infatti, un nuovo aumento delle
accise sui carburanti nell’ordine
di 12,6 centesimi di euro al litro
per il gasolio e di 9,9 centesimi
di euro per la benzina. A questi
si aggiungeranno il rialzo consistente delle polizze assicurative
previsto nel 2012 e gli incrementi già programmati per gennaio
2013, sempre sui carburanti.
“Una vera e propria bomba”,
così Loris Peracchia, presidente
della Sezione Trasporti di Confindustria Cuneo, ha definito
l’ultimo adeguamento che ha
interessato le accise sui carburanti. “Dal dicembre 2009 ad
oggi i costi del carburante hanno subito rincari del 50%, e gli
ultimi rialzi del diesel non fanno
che aggravare questa situazione
- ha dichiarato Peracchia -. La
Manovra del governo Monti va a
colpire soprattutto quelle aziende medio-piccole del settore, che
in molti casi sono già costrette a
lavorare sottocosto”.
Da più parti si è levata, inoltre,
la richiesta di un intervento per
variare il sistema di recupero
delle accise da parte delle aziende, portandolo da annuale a
Direttore responsabile:
Fabrizio Pepino
Comitato editoriale:
Giuliana Cirio
Simone Ghiazza
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Autorivari
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C
Il rincaro sui
carburanti ricade
per l'80% sulle
spalle delle ditte
di trasporto, quasi
tutte pmi
mensile o trimestrale. Anche su
questo fronte, però, il rappresentante delle aziende cuneesi di
trasporto associate a Confindustria manifesta delle perplessità:
“Con il ritocco delle accise, che
ricade per l’80% sulle spalle delle
ditte di trasporto, l’obiettivo dichiarato è di fare cassa, ma allora
dov’è per lo Stato l’effetto positivo del provvedimento se poi
posso richiedere un rimborso, in
parte o totale? Non solo, il diesel
e la benzina da noi costano molto di più che in altri Paesi europei, tipo la Spagna, ma il discorso vale anche per altri parametri
importanti per la competitività
delle aziende, come previdenza e
lavoro".
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Tiratura: 11.400 copie
ome se non bastassero
già burocrazia, ritardi
di pagamenti e crollo
degli ordini, ecco un
nuovo spauracchio per il settore
edile e le sue aziende: l’imposta
municipale unica (Imu appunto).
Inserita nella manovra finanziaria del Governo Monti, sostituirà
l’Ici sugli immobili strumentali,
ovvero di commercianti, negozianti, artigiani, uffici e capannoni industriali. Le imprese edili
saranno dunque tenute a pagare
un’aliquota Imu sugli immobili
pari al 7,6 per mille, anche sugli
edifici invenduti.
Il comparto edile non ci sta: “Già
l’Ici non era corretta - attacca
Fiorella Sosso, membro del Consiglio di amministrazione della
Bergui Costruzioni di Roddi -.
Le imprese edili hanno un patrimonio, il cosiddetto‘magazzino’,
fatto di alloggi e capannoni che
non hanno ancora venduto e su di
essi si rischia veramente di subire
un danno di proporzioni immani. Tenendo inoltre conto che non
ci sarà amministrazione comunale che non porterà la tassa al 10
per mille per aumentare le proprie entrate, questa Imu rischia
di diventare davvero un salasso.
Arriveremo a pagare il doppio di
quanto versiamo oggi. Trovo ingiusto pagare sul nostro capitale
invenduto. Inoltre nella manovra
Le imprese edili
devono pagare
un'aliquota del
0,76% anche sugli
edifici che non
hanno venduto
si è deciso di rivalutare le rendite
catastali degli immobili del 60%.
Già l'Ici veniva calcolata sulle
rendite catastali, ora una rivalutazione del 60% non farà che
fa aumentare considerevolmente
l'importo sul quale verrà calcolata l'Imu al quale si dovrà aggiungere un aumento di aliquote
(7,6/10 per mille)”.
“è come se facessero pagare il
bollo a chi produce le auto prosegue ironicamente Mario
Giletta, titolare della Cogein -.
Il bollo si paga da quando l’auto viene immatricolata! A noi
invece fanno pagare una tassa
sull’invenduto. Non ha senso.
Oltre tutto hanno incrementato
le rendite catastali. Siamo già in
un momento di crisi. Noi finiamo
gli alloggi, abbiamo problemi di
accesso al credito e lo Stato cosa
fa? Ci fa pagare imposte sugli immobili che non vendiamo. È una
pazzia che ci facciano sborsare lo
0,76% su edifici che non utilizziamo solo perché non abbiamo
ancora venduto”.
“I provvedimenti finora adottati
non danno certo fiato all’edilizia. Lo scambio tra l’Ici e l’Imu
rischia di non portare nessun
vantaggio alle imprese - chiude
il presidente dell’Ance Cuneo, Filippo Monge -. Anzi è molto probabile, se non saranno introdotte
delle modifiche applicative, che
dal 2012 le imprese edili subiranno un ulteriore aggravio fiscale
difficilmente sostenibile”.
Sulla vicenda si sta muovendo
l’Ance nazionale che fa sapere
tramite la propria area Fiscalità
di essersi mossa in relazione alla
questione Imu sul cosiddetto
‘magazzino’ delle imprese edili.
“Come associazione - afferma
l’Ance - sono stati presentati
emendamenti per ottenere l’esclusione o la riduzione dell’imposta
per l’invenduto edile. Tali emendamenti tuttavia, nell’urgenza
imposta dall’entrata in vigore
della nuova Manovra, non sono
ancora stati considerati. L’Ance
continuerà a lavorare per ottenere, in un futuro prossimo, la
modifica legislativa per il‘magazzino’edile”.
la denuncia
"Ben vengano i governi tecnici che non sono schiavi del voto,
se si dimostreranno capaci di fare applicare le giuste leggi"
In merito alle misure varate dal governo Monti, persona seria e preparata, è doverosa una riflessione per chiedere a
Confindustria di procedere con un’indagine conoscitiva di quanto denaro si spreca a pagare pensioni a chi non ne ha il
diritto. Da un ufficio postale che mensilmente si occupa di pagare le pensioni ho appreso che un’infinità di anziani extra
comunitari, venuti in Italia grazie al ricongiungimento familiare e in età pensionabile, percepiscono l’indennità senza aver
versato i contributi. Altra cosa intollerabile è la concessione di alloggi popolari a famiglie di non aventi diritto che, con
la complicità di conoscenti, si fanno dare lo sfratto per insolvenza, risultano disoccupati e lavorano in nero. Queste cose
devono emergere come devono emergere i lavoratori in nero e i loro datori di lavoro. Se non si tagliano gli sprechi e le pensioni d'oro i problemi non si risolveranno mai. A cosa servono oggi senatori e deputati, se non sono stati in grado di fare le
giuste leggi? La verità è che erano capaci ma avevano paura di perdere i voti. Allora continuiamo con i governi tecnici che
non sono schiavi del voto. Bisogna fare un’attenta analisi di tutte le incombenze che un imprenditore deve sostenere in un
anno, giungendo a una conclusione unanime: si salva soltanto chi chiude, altrimenti si viene travolti e soffocati di giorno
in giorno. Oggi mi sento penalizzato per essere stato onesto ed aver sempre pagato il dovuto. Si arriva al punto di arrendersi e dover svendere quanto fatto in anni di sacrifici, perché non si è più in grado di sostenere le spese che incombono
sulle proprietà. Solo tante tasse, a partire dai Comuni che hanno troppi impiegati e pagano ancora le consulenze esterne.
Renato Cavallo (Consorzio Stupino Cavallo & C. srl . - Castagnito)
Per commentare queste ed altre istanze giunte dagli imprenditori associati, la Presidente ed il Consiglio direttivo di
Confindustria Cuneo hanno indetto le Assise straordinarie per il prossimo mese di febbraio.
Gennaio 2012
5
primo piano
N° 11
export ok alla reintroduzione dell'ice
patrimonializzazione il plauso delle piccole medie imprese
T
R
la speranza dobbiamo fare rete
è all'estero e diventare grandi
S
W
E
ISO
www.
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CENTALLO (CN) • Reg. San Quirico • tel. +39 0171 212007 • fax +39 0171 211313 • e-mail: [email protected]
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ISS
IO N
per i contratti di rete a pag. 10,
ndr). Le aziende che rimarranno
nell'area della sottocapitalizzazione dovranno affrontare un
percorso più impegnativo perchè
il deterioramento della congiuntura e il rialzo dei tassi di interesse potrebbe accelerare il processo di selezione tra le aziende;
allo stesso tempo, però, il rialzo
dei tassi renderà più oneroso
il capitale bancario rispetto a
quello proprio”.
Che esigenze hanno le pmi?
“Occorre favorire la patrimonializzazione delle piccole e
medie imprese sostenendole nei
progetti di sviluppo a mediolungo termine, compresi quelli
finalizzati a promuovere una più
ampia presenza sui mercati esteri; incentivarle nei processi di
aggregazione, che permettano
la nascita di realtà più significative nella struttura industriale e
finanziaria, in grado di raffor-
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il Piemonte ai primi posti in
Italia. E in questo contesto la
provincia di Cuneo fa la parte
da leone con una crescita del
15,5%, che gli consente di collocarsi tra le prime 15 province
italiane per valore dell’export.
Per migliorare ancora questo
quadro Amilcare Merlo, infine, ritiene necessario mettere a
disposizione delle aziende che
internazionalizzano anche un
grande supporto finanziario
nazionale: “Occorre garantire
in modo serio i pagamenti di
quanto esportato, potenziando
la Sace (Servizi Assicurativi del
Commercio Estero), la Simest
(Società Italiana per le Imprese
all'Ester) e i numerosi, validi
istituti già esistenti. Servono
banche con filiali operative, che
affiancandosi a quelle presenti
il loco, assicurino finanziamenti
alle reti commerciali delle nostre imprese all’estero”.
L'obiettivo è quello
di favorire crescita
dimensionale,
competitività e di
aiutare le pmi a
internazionalizzare
zare la propria competitività nei
rispettivi settori e mercati, anche
internazionali”.
Quali i primi obiettivi da centrare per rilanciare le nostre
piccole e medie imprese sui
mercati internazionali?
“Se il desiderio è quello di espandere l’attività, guardare oltre i
confini del proprio Paese può
essere un passo che intimidisce,
ma allo stesso tempo ha le potenzialità per generare crescita in
qualsiasi azienda. Nell'era della
globalizzazione e dell'accesso ad
Internet, le imprese sono chiamate a pensare non più in termini nazionali, ma internazionali,
e a cercare di sfruttare le nuove
allettanti opportunità di businness che provengono dai mercati
esteri”.
Come passare alla pratica?
“La realtà internazionale mostra
che questo approccio coinvolge tutte le aree economiche del
mondo, specie quelle industrializzate; si rendono necessarie,
quindi, politiche di marketing
e strategie sempre più adeguate
per introdursi nei mercati individuati come i più ricettivi per
i propri prodotti. Troppo spesso
l'attività di internazionalizzazione non viene sostenuta da
adeguate politiche commerciali.
Per superare con successo questi
limiti, le imprese e gli operatori economici hanno più che mai
bisogno di supporti informativi
e di servizi tecnici qualificati,
orientati all’operatività internazionale, tali da consentire il
pieno sfruttamento delle opportunità offerte dai processi di integrazione economica”.
AT
Lo scambio interno
all'Italia non basta,
per salire sul treno
dell'esportazione
le aziende hanno
bisogno di garanzie
afforzare la patrimonializzazione delle
imprese di minori dimensioni per favorire
il finanziamento di progetti di
medio-lungo termine, la crescita
dimensionale, l'internazionalizzazione e la capacità competitiva
nel mutato scenario globale. Con
questi obiettivi la nuova Manovra del Governo Monti vuole
contribuire allo sviluppo delle
imprese italiane di minori dimensioni. La volontà è quella
di finanziare progetti di mediolungo termine volti alla crescita
dimensionale, all’internazionalizzazione e alla competitività.
Con l’introduzione dell’Ace
(Aiuto alla crescita economica),
una misura che incentiva la capitalizzazione delle imprese, il Governo interverrà con un’azione
di un miliardo di euro nel 2012,
1,5 nel 2013 e 3 nel 2014. Mauro Gola, presidente della Piccola
Industria provinciale, vede i lati
positivi della manovra.
Presidente Gola, perchè è importante rafforzare la patrimonializzazione delle Pmi?
“La finanza e la gestione delle
fonti di finanziamento, essenziali
al funzionamento dell’impresa, stanno assumendo un ruolo
sempre più importante anche
per le piccole e medie imprese.
Per rafforzare il tessuto imprenditoriale, troppo spesso debole
nella competizione sui mercati
internazionali, occorrono misure che favoriscano lo sviluppo di
nuovi canali di finanziamento e
promuovano la capitalizzazione
e i processi di aggregazione delle pmi (vedi servizio sui bandi
C
ra le misure annunciate dal Governo ci sono
anche interventi mirati a favorire crescita
del Made in Italy all’estero. È
dimostrato da più parti, infatti, che la crisi può essere superata più facilmente se si sceglie
di allargare il proprio raggio
d’azione oltre i confini nazionali. È prevista, in particolare, la
reintroduzione dell’Ice (Istituto
per il commercio estero), ma
senza nuovi e oneri con un impianto più snello. La necessità
di intervenire preparati sui mercati esteri ed avere una cabina di
regia per tutto l’export italiano
è avvertita anche dalle aziende
cuneesi.
“Il solo scambio interno al nostro Paese è insufficiente - dichiara Amilcare Merlo, delegato all’Internazionalizzazione e
vice presidente vicario di Confindustria Cuneo -. È l’esportazione il treno su cui dobbiamo
salire e l’Ice è un ente al servizio
delle imprese per aiutarle a non
perdere opportunità interessanti. Era stato soppresso lo scorso
luglio perché non più adatto e
sovente in sovrapposizione alle
Camere di commercio. La ricostituzione di un unico ente che
rappresenti al meglio le imprese
italiane all’estero è indispensabile, ma deve rappresentare
realmente ‘il nostro marketing’
con veri uffici commerciali, mirati a creare legami istituzionali, ricerche di mercato e guide
in loco per le nostre imprese.
Dobbiamo presentarci in modo
organizzato”.
Ma chi guiderà questo nuovo
ente? Per Merlo c’è bisogno
di: “Manager d’impresa, che
da anni operano nell’esportazione, con solida preparazione
commerciale, sempre pronti a
partire per il mondo e valutati
in base ai risultati raggiunti”.
Argomenti cruciali per il comparto industriale del territorio
se si pensa che, in materia di
internazionalizzazione, il Piemonte si conferma una delle
regioni più vocate all’export.
Nei primi nove mesi del 2011,
infatti, le esportazioni sono aumentate del 13,6% rispetto allo
stesso periodo del 2010, stando
alle rilevazioni di Unioncamere
e Regione. Un dato che colloca
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grandangolo
oltre
la
crisi
Gennaio 2012
N° 11
Il tavolo dei relatori del convegno de "Il Sole 24 Ore". A partire da sinistra: Giuseppe Pezzetto, Adriano Moraglio, Nicoletta Miroglio, Marco Ferrando, Massimo Giordano, Massimo Marengo
continuare a fare l'instant book de "il sole 24 ore" è stato presentato in confindustria a cuneo
il coraggio di essere imprenditori
Gilberto Manfrin
L
e definiscono imprese
coraggiose. Li chiamano imprenditori eroi.
Sono aziende, uomini
e donne che nonostante la crisi
hanno continuato e continueranno a fare. Partecipato evento
quello svoltosi in Confindustria
Cuneo giovedì 15 dicembre
dove è stato presentato l’instant
book curato dal giornalista de
“Il Sole 24 Ore” Adriano Moraglio, “Continuare a fare. Cento
storie di imprese e imprenditori
che hanno accettato la sfida della
crisi”. Presenti in sala numerosi
imprenditori della Granda che,
accettando la crisi, hanno continuato a fare impresa, raccontando sia all’interno del libro, che a
voce, lo sforzo messo in campo
per rimanere competitivi e reagire alle “crisi” che hanno colpito i
diversi settori del territorio. Pagine nate e scritte dalla penna del
giornalista Adriano Moraglio,
che ha percorso oltre 4 mila chilometri in Piemonte, tra i mesi
di aprile e novembre del 2011,
per descrivere l’alto livello produttivo, la struttura tecnologica
e l’organizzazione delle imprese.
Cento storie diverse, di imprenditori e aziende piemontesi, tra
cui alcune delle più note e importanti realtà imprenditoriali
della provincia di Cuneo come
Miroglio, Grim, Maina, Balocco, Sebaste, Venchi, La Gentile,
Orsobianco, Vigolungo, Groppo
fratelli, Villosio Arredamenti,
Sild, Ferrero Legno e Navello,
no già fatto continuando - pur
nella difficoltà della crisi - ad
animare un sistema economico
e sociale fondato sulla persona,
sulla responsabilità e sulla solidarietà. Questo è il segreto delle
loro storie di successo”. Accettare la crisi e continuare a fare:
questo il leitmotiv che ha accomunato la storia delle imprese
citate nell’instant book.
Stefano Riorda, presidente e
direttore generale dell’azienda
tessile Grim, ha puntato sulla
qualità dei suoi prodotti. “Il
punto - dice - è focalizzarsi su
stile, gusto e qualità italiane e
soprattutto avere dimensioni europee”.
Maina e Balocco, leader nel settore dolciario, ce l’hanno fatta
grazie alla capacità di produrre
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Concessionaria esclusiva Cuneo e Provincia
Dall'alto in basso:
Alberto Balocco (Balocco);
Gianbattista Mantelli (Venchi);
Luca Bonelli (Orsobianco).
tutte in grado, come ha anche
sottolineato la presidente Nicoletta Miroglio nel suo intervento di benvenuto, “di affermarsi
come imprese capaci non solo di
integrare la produzione con nuove funzioni - come la ricerca e la
gestione dei mercati - ma anche
di misurarsi con la dimensione
globale, mettendo in movimento
molta più gente fuori dai loro
cancelli che al proprio interno”.
E ancora: “Da imprese e filiere
come le nostre - ha aggiunto la
numero uno degli industriali
della Granda - dipende in parte
rilevante il futuro del Paese. La
nostra terra ha forgiato quella
tenacia e quella passione imprenditoriale indispensabile per raccogliere le nuove sfide. Una scelta
che moltissimi imprenditori han-
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Gennaio 2012
7
grandangolo
N° 11
cesare verona (aurora)
marco boglione (basicnet)
"Il passaggio generazionale ha messo in movimento
l'impresa: la crisi è un movente per fare meglio"
"Fare impresa non è mai facile e tutto sommato
non è stata la crisi a rendere le cose più difficili"
Nella storica fabbrica di penne situata ad Abbadia di Stura, in provincia di Torino, il marchio Aurora
rappresenta forme e materiali che, da sempre, sono esempi concreti del più raffinato made in Italy.
L’azienda è presieduta da Cesare Verona, da quest’anno fresco anche della nomina di amministratore delegato. “In 100 di storia abbiamo visto il bello e il brutto tempo - racconta Verona -. La crisi si
è sentita anche da noi, ma dopo un biennio horribilis con calo dell’attività a doppia cifra, dal 2010
si è tornati a parlare di sviluppo (fatturato 2011 a 10 milioni). Se prima una penna stava in catalogo
una decina d’anni, oggi ci sta 4-5 anni”. Per affrontare la crisi l’azienda ha deciso di continuare a
fare: “Il tutto con più impegno e con più razionalità - continua -. In Aurora è stato fatto un passaggio
generazionale che ha aiutato a mettere in movimento l’impresa. L’età media quando sono entrato
era di 55-60 anni con lingua ufficiale il piemontese. Oggi la manodopera è composta per l’85% di
giovani donne e si parlano l’italiano e l’inglese, più un paio di altre lingue”. Cambiamento e internazionalizzazione il binomio vincente: “Al mio ingresso in azienda l’attività avveniva per il 97% in
Italia. Ho pensato - prosegue - che la strada che portava all’estero fosse l’unica valvola di sfogo per
far sopravvivere l’azienda”. Oggi Aurora fa il 51% dell’attività oltre confine, valorizza il marchio e
l’identità dell’azienda attraverso il recupero della sua storia quasi centenaria, puntando sulla riorganizzazione dei processi e dei prodotti, con l’accelerazione del turn-over. “Stiamo lavorando duro,
più di prima - conclude -. La crisi morde e il 2012 sarà durissimo. Ci siamo guardati dentro, siamo
cambiati perché abbiamo innovato e portato efficienza. Vogliamo crescere ancora a doppia cifra
come abbiamo fatto in questi ultimi tre anni, consapevoli che c’è ancora molto da fare”.
Per uno che si è aggiudicato all'asta uno dei pochissimi Apple I ancora in circolazione, fare (un’)impresa non dev’essere poi così difficile. Marco Boglione è fondatore e presidente di BasicNet, azienda
proprietaria, tra gli altri, dei marchi KWay e Robe di Kappa.
Boglione, fare impresa oggi, è cosi difficile?
”Fare impresa è un mestiere bellissimo anche oggi, se si ha nel Dna la volontà di affrontare la crisi.
Credo che le difficoltà siano sempre delle opportunità. Fare impresa nel vero senso della parola non
è mai facile e tutto sommato non è mai una cosa resa più difficile da una crisi”.
Accettare la crisi, capirla, affrontarla: voi come avete reagito e cosa avete dovuto cambiare?
“Abbiamo avuto la fortuna di prevedere la crisi tanti anni fa, adottando in tempi non sospetti un
modello di business molto flessibile e molto globale, basato sulla gestione delle informazioni e quindi delle tecnologie e ci siamo preparati ad essa quando non c’era. Una ventina di anni fa abbiamo
pensato ad un modello di business che fosse un network, che non fosse italiano e locale, ma globale,
e che avesse nelle funzioni chiave della catena dell’offerta non dei managers, ma degli imprenditori.
Abbiamo reagito alle difficoltà prima che la crisi arrivasse. Oggi viviamo un po’ di rendita, pur consapevoli che occorre innovazione continua per essere al passo con questi tempi difficili”.
L’industria è chiamata a continuare a fare: con quali obiettivi?
“Per far crescere le nostre aziende bisogna continuare a renderle sempre più competitive, innovando
continuamente il prodotto, il processo, la filiera, la gestione delle informazioni, per continuare a far
stare i prodotti dell’azienda sul mercato”.
gli ‘anticorpi’della crisi. Un processo di diversificazione rispetto
ai prodotti natalizi e pasquali,
ha portato la Balocco ad entrare
nel comparto dei biscotti: “Non
si vive di sola ricorrenze - ammette Alberto Balocco ripensando alle parole del padre -. Ora
stiamo andando
come treni, con
grande qualità
e prezzi competitivi”.
“Piano-piano,
buono-buono:
per fare le cose
bene bisogna
essere
molto
concentrati - aggiunge Marco
Brandani, ad di
Maina -. Abbiamo aumentato gli investimenti
nella comunicazione, perché
bisogna far vedere ciò che rappresentiamo. Il nostro modo di
lavorare è diventato più attento
ai costi e abbiamo imparato a
fare le stesse cose di prima, ma
meglio”.
Si parla di dolci e si pensa anche
a Sebaste: “Dopo l’accorpamento in un unico stabilimento dei
marchi Sebaste e Antica torroneria Piemonte - dice la presidente e ad Egle Sebaste -, l’Antica
è diventata un marchio di alta
gamma e ci ha permesso di ‘tenere duro’. Abbiamo perso volumi,
ma non abbiamo ridimensionato
la qualità del marchio”.
Storie di aziende che fanno anche
in casa Venchi, La Gentile e Orsobianco. Venchi e il suo cioccolato hanno attraversato indenne
la crisi di questi anni, aumentando il giro d’affari: “Il segreto
della nostra crescita? - dice il responsabile marketing Gianbattista Mantelli - Voglia di emergere
e di farci conoscere, oltre ad un
lusso accessibile”. Sulla personalizzazione del prodotto per la
clientela ha invece puntato La
Gentile di Cortemilia: “E per il
2011 - afferma
Fabio
Canova, contitolare
dell’impresa di
famiglia -, prevediamo un ulteriore incremento di fatturato”.
Di crescita parla
anche Luca Bonelli, titolare
di Orsobianco,
realtà con un costante incremento sia in termini di giro d’affari
che di punti vendita.
Dai dolci al legno, la Vigolungo
è esempio di come combattere
la crisi investendo: “La leva della nostra riscossa è ‘valigie in
mano’ - dice Emilio Vigolungo
-. Siamo sempre pronti a cercare nuovi clienti fuori Italia, con
una grande spinta alla ricerca e
al miglioramento dei prodotti”.
È fiducioso sul futuro della sua
azienda anche Livio Groppo, titolare dell’omonima impresa di
Sommariva Bosco: “Nuova falegnameria, macchinari innovativi
e grandi investimenti per sfidare la crisi: di fronte alle perdite
negli utili e al calo di fatturato
- dice Groppo - abbiamo ricapitalizzato e contiamo di riportarci in linea coi ricavi di fine 2007.
L’importante per il futuro, è fare
squadra”.
In trincea a sfidare la crisi an-
che piccole realtà come Villosio
e Sild. “Se stiamo reagendo alle
difficoltà - è il pensiero di Giancarlo Villosio - lo dobbiamo
principalmente alla nostra forza
nel lavoro. Il pensiero è sempre
alle entrate, ma esiste un altro
fatturato, la gratificazione di
quando fai un bell’arredamento
e il cliente è soddisfatto”.
“Viviamo un periodo certamente non facile - spiega Stefania
Bono, a capo della produzione Sild -. L’ampia offerta di
prodotti, il servizio e il nostro
punto vendita ci permetteranno comunque di eguagliare il
fatturato 2010”. Investimento
è la parola chiave su cui hanno
puntato invece due colossi come
FerreroLegno e Navello. “Innovazione di processo, sulla precisione nella produzione, sulla
flessibilità e sulla rapidità delle
consegne, non senza dimenticare
l’attenzione ad un rapporto du-
Dall'alto in basso:
Cesare Verona (Aurora);
Marco Boglione (BasicNet);
Egle Sebaste (Sebaste);
Emilio Vicolungo (Vicolungo)
raturo con i rivenditori - ecco il
giusto mix di Giuseppe Ferrero,
presidente dell’azienda di Magliano Alpi -. Abbiamo reagito
alla crisi giocando in difesa, ma
migliorandoci”.
Quasi 200 anni di vita ma con
la dinamicità di uno start-up.
Anche la Navello dopo anni di
crisi è in ripresa:“Investimenti in
macchinari e informatica, cura
della rete vendita, flessibilità a
disegno, benefici sul fronte del
risparmio energetico - racconta
l’ad Renato Navello -. Stiamo
recuperando, anno dopo anno”.
E di innovazione ha parlato anche Massimo Marengo, ad di
Albasolar, leader nel campo delle
energie rinnovabili: “Il nostro
sforzo va in questa direzione afferma Marengo -: aiutiamo le
imprese ad abbassare i loro costi
energetici”. Di questi tempi, una
sfida non di poco conto. Praticamente un’impresa.
8
dalla provincia
Gennaio 2012
N° 11
trasporto pubblico locale la protesta delle autolinee
sicurezza sul lavoro
Foto: Sergio Lanteri
Siglato un protocollo d'intesa tra vigili
del fuoco e associazioni di categoria
"la provincia deve
sospendere i tagli"
“
Firmato, lo scorso 2 dicembre in Prefettura a Cuneo, il Protocollo d’intesa
per la Sicurezza sul Lavoro tra Vigili del Fuoco e associazioni produttive.
Il patto è stato siglato tra Confindustria, presente con il presidente Nicoletta Miroglio (nella foto sopra insieme al prefetto di Cuneo Patrizia
Impresa), Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Camera di
Commercio, Coldiretti, Associazione Albergatori e il Comando provinciale
dei Vigili del Fuoco con il comandante Ermanno Andriotto. Il protocollo, che
ha come obiettivo la promozione e la divulgazione dei regolamenti della
prevenzione incendi, prevede due gruppi di lavoro per analizzare e sviluppare le problematiche connesse alle procedure e ai rapporti tra i vari enti,
oltre all’applicabilità dei regolamenti tecnici di valutazione del rischio. Il
patto prevede che i due gruppi, coordinati dal Comando provinciale dei
vigili del fuoco, predispongano relazioni bimestrali sugli argomenti trattati
e portino avanti attività di studio e ricerca su specifiche problematiche
tecniche e amministrative. Le varie associazioni, attraverso il protocollo a
valenza annuale, si impegnano a promuovere, a partire dal 2012, incontri e
seminari informativi per i propri iscritti, allo scopo di diffondere la cultura
della prevenzione alla luce delle nuove disposizioni in materia. Il Dpr sulla
prevenzione incendi del primo agosto scorso, infatti, pone l’accento sulla
semplificazione, sullo snellimento dell’attività amministrativa e sull’efficienza. Le associazioni produttive cuneesi, tramite questa firma, vogliono
dare piena attuazione alla normativa.
Non riusciamo a capire
come mai la Provincia
di Cuneo sia la prima e
l’unica in Piemonte ad
aver già operato i tagli 2012 sul
Trasporto Pubblico Locale - sostiene Michele Marengo, presidente della Sezione Autolinee di
Confindustria Cuneo -. Dopo la
sentenza di metà dicembre del
Tar del Piemonte, che ha dato
ragione alle aziende di autolinee nei confronti della Regione
relativamente ai tagli sul 2011
e l’accordo Governo-Regioni sul
Trasporto Pubblico Locale, che
porterà ad uno stanziamento di
400 milioni di euro sul 2012 in
aggiunta all’1,2 miliardi di euro
già stanziati, chiediamo alla
Provincia di Cuneo di sospendere il piano in attesa di capire se
le risorse stanziate dall’esecutivo
permetteranno una drastica riduzione dei tagli, salvaguardando il servizio pubblico e, soprattutto, l’occupazione”.
Le aziende di autolinee della provincia di Cuneo non ci stanno ad
accettare passivamente il piano
di tagli della Provincia e chiedono all’ente di soprassedere sulla
sua applicazione.
Prima di tagliare
e mettere a rischio
molti posti di lavoro
è meglio verificare
se sono disponibili
altre risorse
“Non è vero che i tagli non comporteranno riduzione dei posti
di lavoro - continua Michele
Marengo -. Infatti, se gli oltre
860 mila chilometri delle linee
supplettive al servizio ferroviario sono state distribuite su tutte
e 18 le aziende di autolinee del
Consorzio Granda Bus, i circa 700 mila chilometri tagliati
a gennaio 2012 pesano tutti
su sole 7 aziende, che saranno
costrette a lasciare a casa una
quindicina di persone. Anche per
questo sarebbe più opportuno
che la Provincia prendesse tempo
per capire di quali nuove risorse
potrà disporre in seguito all’accordo di Roma, evitando così che
le aziende penalizzate procedano
con i licenziamenti, in quanto
nel nostro caso non sono previsti
ammortizzatori sociali”.
“Siamo di fronte ad un momento drammatico per il trasporto
pubblico locale - precisa il presidente del Consorzio Granda Bus,
Clemente Galleano -. Dopo aver
tagliato le linee operaie e le corse
domenicali non gestiremo più un
servizio pubblico. Come faranno
gli operai ad andare a lavorare?
E le famiglie che non posseggono una macchina come si sposteranno la domenica? Forse prenderanno il taxi. Non possiamo
permettere che pezzo dopo pezzo
si distrugga il servizio di trasporto pubblico della Granda,
che necessita dei collegamenti
tramite autobus per evitare che
intere zone, prive anche di ferrovia, rimangano totalmente
isolate. Valuteremo ogni tipo di
azione con i mezzi a nostra disposizione per contrastare questa distruzione del tpl”.
informazione redazionale
guardroid, l'app targata vallauri
I
cellulari, soprattutto i moderni smartphone, rappresentano ormai uno strumento irrinunciabile di
comunicazione. Soprattutto per
i giovani che sempre più sono
protagonisti nell’era dei social
network (Facebook e Twitter in
testa), fino a realizzare vere e
proprie applicazioni.
È il caso di Giancarlo Fissore che frequenta l’ultimo anno
del Liceo Scientifico opzione
Scienze Applicate presso l’Istituto “Vallauri” di Fossano. Lo
studente, che viene da Cavallermaggiore, ha creato Guardroid,
una “app” molto utile che permette di individuare il proprio
smartphone. “In pratica, inviando un sms ad uno smartphone
con sistema operativo Android è
possibile localizzarlo e ottenere
il blocco del telefono o la formattazione della memoria interna.
Funzioni molto utili - spiega
il giovane programmatore - in
caso di smarrimento o di furto
del proprio cellulare, sia per sapere esattamente dove si trova e
recuperarlo sia per cancellare i
propri dati privati (nomi in rubrica, ecc.)”.
In più, rispetto ad altre applicazioni simili, Guardroid è dotata
di alcune funzionalità peculiari,
come la possibilità di nascondere l’applicazione (in modo che
un eventuale ladro non si accorga che è installata sul dispositivo) e la protezione con password
che ne impedisce la disinstallazione: “Nel caso venisse rubato
il cellulare e cambiata la schedina Sim, è possibile localizzarlo
comunque e se il ladro individuasse il programma e volesse
disinstallarlo, senza password
non può farlo”. “Guardroid” è
disponibile (in italiano e in in-
L'applicazione
per smartphone
è stata realizzata
dallo studente
Giancarlo Fissore
e si può scaricare
dall’Android Market
gratis oppure al
costo di 1 euro
Giancarlo Fisore del "Vallauri" di Fossano
glese) per 138 Paesi, gira su circa 500 modelli di telefoni e la si
può scaricare dall’Android Market in versione gratuita, oppure
pagando 1 euro. Davvero poco se
si pensa che serve a proteggere
smartphone il cui costo può toccare i 500-600 euro!
Lo studente è molto soddisfatto perché l’applicazione è stata
scaricata quasi 4.000 volte ed
ha ricevuto molte recensioni
positive (“Androidworld.it, uno
dei siti più cliccati in Italia, ha
pubblicato due articoli sulla mia
applicazione”) e un alto gradimento degli utenti: “Quasi tutti
quelli che l’hanno scaricata dal
negozio online l’hanno votata
con 5 stelline, cioè il massimo”.
Certo gli è costata tempo e fatica: 5 mesi di sviluppo, senza
contare i necessari e continui
aggiornamenti; la necessità di
imparare ad utilizzare un linguaggio nuovo, il Java, “che su
un dispositivo mobile ha modalità di programmazione completamente diverse da quelle di un
computer”. Alla base di questo
progetto sicuramente c’è la preparazione offerta dal “Vallauri”,
ma anche tanta tanta passione e
voglia di misurarsi con le nuove
frontiere della programmazione
sui cellulari.
Gennaio 2012
9
dalla provincia
N° 11
sanità confindustria interviene sul piano regionale
"non cambiamo ciò
che funziona bene"
L
'intervento pre Natalizio della presidente
di Confindustria Cuneo, Nicoletta Miroglio, a proposito dell'imminente approvazione del nuovo
Piano sanitario regionale, ha
sortito l'effetto sperato. Anche
se manca ancora l'ufficialità,
infatti, secondo quanto anticipato a fine anno dall'assessore
regionale Alberto Cirio e dal
consigliere regionale Federico
Gregorio, il piano che verrà approvato dalla Regione Piemonte nei primi mesi del 2012 prevede che in provincia di Cuneo
vengano mantenute le due Asl
attuali e che l'ospedale AlbaBra di Verduno dipenda dall'Asl
Cn 2.
“Così com’è stata presentata in
un primo tempo - aveva scritto
la numero uno degli industriali
cuneesi - la proposta non tiene
conto degli aspetti di gestione
economica positiva delle due
Asl della provincia di Cuneo né
salvaguarda il modello virtuoso
di collaborazione tra pubblico
e privato avviato anni fa dalla
Fondazione Nuovo Ospedale
Alba-Bra. Al contrario, pena-
lizza ulteriormente un territorio, l’Albese, che ha un pesante
deficit infrastrutturale costituito dalla mancanza dell’autostrada, con un servizio ferroviario inadeguato e che corre
il rischio di perdere il tribunale
e di vedere declassata un’istituzione storica come la Scuola
Enologica Umberto I”.
La voce di Confindustria Cuneo
si è unita a quelle di molte altre
forze della provincia che nelle
ultime settimane dell'anno hanno dato origine ad una vera e
propria mobilitazione generale
del territorio a favore della salvaguardia del modello di sanità
cuneese. Tra tutte, un merito
particolare va riconosciuto
senza dubbio alla petizione lanciata dal presidente dell'Aca di
Alba, Giancarlo Drocco, che
ha raccolto in pochi giorni oltre 5.000 firme a sostegno della
causa.
“Non si tratta di avvallare posizioni di tipo conservatoristico
- continuava la numero uno degli industriali cuneesi - quanto
di affrontare la questione con
logica imprenditoriale. Nella
gestione della sanità, infatti, il
modello Cuneo non solo funziona, ma andrebbe preso ad esempio; perché ha i conti a posto,
ma anche perché - con particolare riferimento al caso albese rappresenta un’esperienza unica
ed innovativa di sinergia tra le
forze presenti sul territorio,
grazie anche all’apporto economico delle aziende private ed
alla generosità della comunità
locale. Sarebbe un peccato che
il progetto di sostenere il nuovo
ospedale, iniziato da mio padre,
il ragioner Franco, con un’importante donazione e sfociata
nella costituzione della Fondazione, venisse vanificato da una
riforma che non tiene conto
delle peculiarità del nostro territorio”.
Alla Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra onlus aderiscono
oggi 60 imprenditori albesi,
in rappresentanza di 10 mila
posti di lavoro. Esperienza lungimirante ed unica in Italia, la
fondazione ha raccolto oltre 11
milioni di euro destinati alla
costruzione del nuovo ospedale
di Verduno ed alla razionalizzazione nonché al miglioramento
dei servizi sanitari.
ufficio delle dogane
Passaggio di consegne alla direzione
tra Giuseppe Casaretti e Angelo Alibrandi
Cambio al vertice dell’Ufficio delle Dogane di Cuneo: il nuovo direttore è
Angelo Alibrandi, che va a sostituire Giuseppe Casaretti, direttore dell’Ufficio Dogane di Cuneo dal 1° settembre 2005. 62enne, nativo di Messina,
Alibrandi è stato direttore dell’ex Ufficio Tecnico di Finanza di Torino dal
1997 al 2005 per poi passare a dirigere l’ufficio dogane di Alessandria.
Ora, per lui, l’esperienza cuneese. L’annuncio del cambio di direzione era
stato dato lo scorso 7 dicembre a margine di un tavolo tecnico organizzato
da Confindustria Cuneo con l’ufficio delle Dogane di Cuneo sui servizi erogati in materia doganale alle imprese operanti sul territorio. Il passaggio
di consegne è avvenuto ufficialmente lo scorso 22 dicembre. “Il modo di
fare importazione delle imprese cuneesi è cambiato enormemente in questi
anni - ha affermato Giuseppe Casaretti -. Con la telematizzazione di tutte
le procedure doganali abbiamo dato una grossa mano alle imprese in termini di competitività. Sono stati abbattuti molto i costi proprio perchè sono
stati velocizzati i servizi. In questi anni la dogana ha dato un forte impulso
alla competitività delle aziende del territorio”. “Conosco già la realtà di Cuneo perchè quando ero direttore dell’Ufficio Tecnico Finanza di Torino avevo
competenza sul territorio cuneese soprattutto in materia di accise – ha
aggiunto Angelo Alibrandi -. Porto con me l’esperienza maturata ad Alessandria e so di giungere in un ufficio all’avanguardia in materia doganale.
Tra gli obiettivi da raggiungere nel mio mandato c’è certamente quello di
potenziare la sede di Alba con un maggior numero di personale, per poter
offrire all’utenza un servizio ancora migliore”.
informazione redazionale
daniele rinnova
la sede di cuneo
D
aniele Arredamenti festeggia 40 anni di attività con una
rinnovata sede espositiva in corso Giolitti 12 a Cuneo. Arredamento, design, accessori moderni e innovativi, tecnologia
e multimedialità sono gli ingredienti di un’azienda che propone qualità e professionalità da 4 decenni. Fondata nel 1970 da Renato
Daniele, viene poi guidata dal 1997 dai figli, e diventa leader nel campo
della progettazione di interni e della fornitura di arredamento per uffici,
aziende, enti. Dal 2008 subentra nella società la Icarus Group, che con
soluzioni integrate e Contract completa così la gamma di servizi offerti
dalla Daniele Arredamenti. Nell’occasione dell’anniversario, Daniele
Arredamenti e Icarus Group presentano la consolidata partnership, con
l’esposizione di tecnologie audio/video d’avanguardia (sala con proiezione 3D), innovative soluzioni di correzione acustica a arredamenti tecnici
e di design. Le novità dell’evento non finiscono qui: Daniele Arredamenti
ha scelto infatti di ritornare ad operare anche nel segmento casa, in cui
già era attiva in passato, offrendo una gamma di prodotti e servizi di alto
profilo, contraddistinti da materiali di qualità e linee di design, dalle cucine alle camere da letto, ai complementi d’arredo. Accanto all’attività di
vendita, sono da sempre un fiore all’occhiello lo studio e la progettazione
di ambienti e la collaborazione con Icarus Group amplia oggi l’offerta
con una serie di servizi e prodotti ad elevato valore aggiunto tecnologico
nell’ambito dell’home audio&video, consentendo al gruppo di fornire ai
propri clienti, siano essi privati, aziende, studi professionali o enti, un
unico interlocutore per ogni aspetto.
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10
dalla provincia
contratto di rete ccia e confindustria
Gennaio 2012
N° 11
hr campus granda il bilancio della seconda edizione
due bandi per le aziende credono
le imprese
nei giovani talenti
L
unedì 16 gennaio alle
15,30, presso la Camera di Commercio di
Cuneo, avrà luogo la
presentazione del progetto “Reti
di impresa in Piemonte: aggiungere competitività al territorio”,
realizzato grazie all’accordo di
programma Mise-Unioncamere.
Il progetto è finalizzato a sostenere i processi d’integrazione tra
imprese, allo scopo di supportare processi di riorganizzazione
delle filiere, di incrementare l’efficienza dei processi produttivi,
lo sviluppo commerciale delle
imprese, la loro capacità innovativa. In particolare, si intende
sostenere la crescita dei raggruppamenti di imprese costituiti nel
corso del 2011/2012, o in fase di
attivazione, secondo la forma del
contratto di rete, volto a potenziare la forza contrattuale delle
imprese e accrescerne la competitività sui mercati nazionali ed
internazionali, migliorandone
la capacità di innovazione e le
opportunità per reagire alle difficoltà connesse alla congiuntura
economica.
Il contratto di rete viene definito come il “contratto mediante
il quale più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente,
la propria capacità innovativa
e la propria competitività sul
mercato e a tal fine si obbligano,
sulla base di un programma co-
Doppio contributo
per sostenere
le aziende nella
fase di start-up.
La presentazione
avrà luogo il 16
gennaio a Cuneo
mune, a collaborare in forme e in
ambiti predeterminati attinenti
l’esercizio delle proprie imprese
ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o
tecnologica ovvero ancora a esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della
propria impresa”.
Per incentivare la creazione di
nuove reti d’impresa, Unioncamere Piemonte, su incarico delle
Camere di commercio regionali,
ha indetto un bando volto a sostenere le imprese nella fase di
start up grazie all’abbattimento
dei costi relativi a consulenze
professionali e studi di fattibilità. Le richieste dovranno essere
inviate entro il 31 marzo 2012.
Durante l'incontro verrà anche
presentato un bando analogo
promosso da Confindustria Cuneo e finanziato dalla Camera di
Commercio di Cuneo, la cui pubblicazione è prevista per il mese
di gennaio.
U
n momento di incontro tra risorse di
talento e piani di crescita e sviluppo delle
aziende del territorio. Human
Resources Campus Granda, l’innovativo progetto cuneese legato
all’occupazione che si è svolto
dal 24 novembre al 2 dicembre
all’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo, si è concluso con successo.
Il progetto ha avuto un riscontro positivo sia da parte dei
partecipanti, che si sono detti
entusiasti di aver potuto prendere parte a un’idea innovativa
di incontro tra domanda e offerta di lavoro, sia da parte delle
aziende che hanno apprezzato la
“qualità” dei talenti individuati.
Quest’iniziativa, che ha visto la
sua prima edizione nell’autunno
2010, ha perseguito la finalità
di migliorare e rendere più efficace l'incontro tra le potenzialità
dei candidati e le esigenze delle
aziende, mantenendo l’obiettivo dello sviluppo del talento e
dell’eccellenza. I candidati, provenienti da percorsi di studio e
lavoro differenti, sono stati 25.
Le aziende che hanno aderito al
progetto sono tutte grandi realtà
del territorio: Valeo, Gino, Ge,
Brico, Mondo, Miroglio, Merlo,
Itt, Michelin, Opm., Caf.Doc,
Arpa Industriale, Giletta, Modus, Ferrero Legno e Gec.
Roberto Verano, responsabile
del progetto, traccia un primo
Il progetto, nato per
favorire l'incontro tra
domanda e offerta di
lavoro, è stato scelto
dal Ministero della
Gioventù come partner
di Campus Mentis
per il Nord-Ovest
Roberto Verano, Il responsabile del progetto
bilancio dell’iniziativa: “Ad alcune settimane dalla conclusione
dell’evento, posso affermare che
anche quest’anno, Hr Campus
Granda si è svolto nel migliore
dei modi. Rispetto alla scorsa
edizione, il Campus si è arricchito di nuove attività: oltre ai
seminari formativi e alle presentazioni aziendali, infatti, è stato
organizzato il 'Laboratorio dei
talenti', che è consistito in una
giornata interamente dedicata ai
candidati partecipanti. Durante
il laboratorio i giovani talenti
hanno potuto lavorare su se stessi e tracciare, con il supporto di
professionisti del settore Hr, la
propria mappa delle competenze
e riflettere sul proprio percorso
di sviluppo futuro”.
Corrado Caviglia, presidente di
Professione Lavoro srl, società
organizzatrice dell’evento, dichiara: “L’edizione 2011 di si è
arricchita di nuove e importanti
realtà aziendali. Ciò dimostra
che le imprese del territorio
hanno riconosciuto e colto la
carica innovativa del progetto.
Sono, inoltre, molto orgoglioso del fatto che quest’anno il
Campus Granda sia stato scelto
come partner per l’area NordOvest del progetto Campus
Mentis. Tale progetto, dedicato
ai migliori laureati d’Italia, è
patrocinato dal Ministero della
Gioventù e ha la finalità di offrire ai destinatari un'opportunità,
vissuta all'interno di campus
residenziali, per approfondire il
proprio percorso professionale,
partecipare a sessioni di infoformazione ed incontrare le più
importanti aziende e agenzie del
lavoro. Vorrei evidenziare, infine, il fatto che il progetto non si
è concluso con il Campus stesso:
stiamo proseguendo incontrando sia le aziende che i candidati
partecipanti, al fine di integrare
le rispettive esigenze e di promuovere l’inserimento dei talenti nei percorsi di crescita delle
imprese”.
scuole tecniche san carlo di boves
manufatti in mostra
per la festa di natale
Festa natalizia alle Scuole Tecniche
San Carlo di Boves, lo scorso 21 dicembre, con gli allievi che hanno potuto mostrare i manufatti realizzati
in questa prima parte di anno scolastico. L’associazione Scuole Tecniche
San Carlo di Torino ha recentemente
siglato un protocollo d’intesa con
la sezione Legno di Confindustria
Cuneo, che prevede l'organizzazione di tirocini e stage per agevolare
le scelte professionali degli alunni.
Verranno inoltre costituiti gruppi di
lavoro tra docenti delle Scuole e rappresentanti di Confindustria Cuneo,
saranno promossi corsi di specializzazione sulla base delle esigenze
delle imprese e verranno organizzati
eventi informativi.
Gennaio 2012
N° 11
11
confindustria cuneo
confindustria cuneo e banca popolare di novara
Seminario sui rischi che derivano dall'errata applicazione delle
clausole contrattuali e delle nuove regole Incoterms 2010
news
Giovedì 19 gennaio, dalle ore 14, presso la sede di Confindustria Cuneo (corso Dante 51), si terrà un seminario dal titolo “I rischi che derivano dalla non corretta applicazione delle clausole contrattuali - Incoterms
2010 - Analisi della normativa attualmente in vigore”. Il seminario è organizzato da Confindustria Cuneo
in collaborazione con la Banca Popolare di Novara. Nei contratti internazionali di compravendita di merci
è necessario che le parti stabiliscano, in maniera inequivocabile, chi tra venditore e compratore abbia
gli oneri del trasporto, chi debba sopportarne i rischi e quali siano le reciproche obbligazioni in termini
di carico/scarico, operazioni doganali, assicurazioni, ecc. Per introdurre nel contratto di compravendita
queste clausole, le parti possono ricorrere a formule complesse oppure, più semplicemente, richiamando,
con un acronimo di tre lettere, uno degli undici Incoterms. Ognuno di essi rappresenta tutto quello che le
parti devono conoscere e fare per il trasferimento fisico delle merci in sicurezza. La Camera di Commercio
Internazionale di Parigi, sin dalla prima edizione degli Incoterms del 1936, continua, tramite i suoi esperti,
nell’opera del loro aggiornamento con una cadenza decennale tra una edizione e l’altra.
sezione terziario seminari su normative ed aspetti tecnici
sezione turismo approfondimento
S
M
esternalizzazione e applicazione
contratti di appalto nuove norme
i aprirà il 18 gennaio
prossimo con l’incontro
dal titolo “Il contratto
di appalto di opere e
servizi” il ciclo seminariale rivolto alle aziende della sezione Terziario e Servizi di Confindustria
Cuneo. Attraverso tre incontri
saranno passati in rassegna normative e aspetti tecnici che riguardano il contratto di appalto
e altre forme di esternalizzazione
dell’attività di impresa. “Il ciclo
di incontri - precisa il presidente della sezione Valter Borgogno
-, ha l’obiettivo di focalizzare
alcune delle problematiche che
potrebbero nascere terziarizzando processi o servizi e dare delle
risposte concrete ed operative al
fine di permettere all’imprenditore di effettuare delle scelte
conoscendo bene norme e prassi
del mondo dell’outsourcing”. Il
ricorso all’approvvigionamento
Il ciclo prende
il via mercoledì 18
gennaio e prevede
altri due incontri
il 1° ed il 15
febbraio 2012
esterno di mezzi e servizi si inquadra tradizionalmente all’interno
di politiche di contenimento dei
costi e di ricerca dell’efficienza
delle imprese. Negli anni tuttavia
le organizzazioni sono profondamente mutate, così le imprese
adottano ora modelli di azienda
snella, senza produzione, senza
magazzini, alcune anche senza
forza vendita diretta. Il ricorso
all’esternalizzazione è sempre
più diffuso.
• In un secondo incontro, in programma per il 1° febbraio, si
parlerà proprio di “Outsourcing:
tipologie contrattuali, esame
delle singole clausole e conduzione delle trattative”. “La
decisione dell’azienda di ricorrere all'outsourcing - continua
Borgogno - permette alla stessa
di concentrare, ottimizzandole,
tutte le risorse su ciò che sa fare
meglio, trasferendo a fornitori opportunamente selezionati
attività non determinanti per
il raggiungimento di vantaggi
competitivi”.
• L’iniziativa prevede poi un
ulteriore appuntamento il 15
febbraio su “Le misure di prevenzione nei contratti di servizio” che interesserà: le norme
specifiche di salute e sicurezza,
la ripartizione degli obblighi e
delle responsabilità, gli adempimenti amministrativi e le attività
di informazione, formazione ed
addestramento.
ercoledì 18 gennaio alle ore 16,
presso la sede di
Confindustria
a Cuneo (corso Dante 51), la
Sezione Turismo organizza un
incontro con gli assessori regionale e provinciale al Turismo,
Alberto Cirio e Pietro Blengini
e i rappresentanti delle due Atl
della Granda. L’incontro servirà per aprire il confronto sulle
novità apportate dalla riforma
regionale alla Legge 2, in materia di contributi alle stazioni
sciistiche, e sulle modalità di
applicazione della tassa di soggiorno, che alcuni Comuni della
provincia hanno già cominciato
a rendere operativa.
In particolare, la riforma della
Legge 2 del 2009, recentemente approvata dal Consiglio Regionale, introduce nuove regole
per disciplinare il sistema neve
Così vicine, così facili, così salutari.
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famose per le proprietà ipotermali. Così salutari da generare da subito un immediato e duraturo benessere.
Mercoledì 18
gennaio si parlerà
dei contributi alle
stazioni sciistiche
e della nuova tassa
di soggiorno
che puntano al riequilibrio
dell'aiuto economico rivolto alle
stazioni invernali piemontesi
per l’innevamento artificiale e
prevedono due differenziati portafogli: uno per le medie-grandi
stazioni e uno per le piccole, che
concorreranno così in modo
più equo all’accesso ai fondi
regionali. La riforma apporta
modifiche anche per quanto riguarda la sicurezza sulle piste,
con maggiore attenzione alla
figura dell’operatore di primo
soccorso.
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12
confindustria cuneo
granda energia l'appalto ad egea
Gennaio 2012
N° 11
sezione meccanica i primi accordi del gruppo di acquisto
nel 2012 il consorzio
è riuscito a contenere
il rialzo dei prezzi
"conterremo i costi
fino al 20 per cento"
el 2012 sarà ancora la società Egea
di Alba a fornire
energia ad un prezzo concordato alle aziende del
consorzio Granda Energia di
Confindustria Cuneo. Negli
ultimi otto anni il consorzio
ha registrato una crescita notevole sia nel numero di associati
che nel totale di consumi energetici complessivi, arrivando
a contare a fine 2011 ben 62
aziende (erano 35 nel 2005) e
una previsione di consumo per
il 2012 che sfiora i 220 GWh.
Tutto questo con un risparmio
per le aziende di oltre 3 milioni
di euro (22,9%), rispetto all’ex
“vincolato” Enel, negli ultimi
12 mesi. Dal 2011 l'offerta del
Consorzio si è estesa anche alla
fornitura di metano.
In generale, però, il nuovo
anno sarà contraddistinto da
notevoli aumenti del costo
dell’energia, con rincari che
andranno dal 15 al 20%, e fare
“rete”, anche in questo settore,
diventa molto utile per riuscire ad avere delle condizioni
migliori e più convenienti. Il
consorzio è riuscito ad ottenere
per il 2012 prezzi che, seppur
gruppi di acquisto promossi della sezione Meccanica di Confindustria
Cuneo sono ormai diventati realtà grazie alla stipula,
avvenuta mercoledì 21 dicembre nella sede dell’associazione, dei primi cinque accordi
quadro, riguardanti: carta, toner, utensili, oli e dpi (dispositivi di protezione individuale).
Alla firma erano presenti Domenico Annibale, presidente
della sezione Meccanica, cinque acquisitori di aziende del
gruppo di acquisto che hanno
condotto le negoziazioni - una
per categoria di prodotto - e i
cinque fornitori selezionati.
“Siamo entrati nella fase operativa di un progetto che si è
sviluppato nel corso del 2011
- ha dichiarato Domenico Annibale -; dalla raccolta dati
iniziale, poi confluita in una
prima negoziazione e nella
scelta dei fornitori, si è passati alla contrattazione vera e
propria, portata avanti da un
singolo buyer per categoria di
prodotto a nome di tutte le 31
aziende aderenti al gruppo di
acquisto”.
Ma facciamo un passo indietro
N
in sensibile rialzo, sono al di
sotto agli aumenti registrati in
altre zone.
Il presidente di Granda Energia, Pierluigi Vieno, a questo
proposito commenta: “Avremo
prezzi superiori rispetto al
2011 a causa dell’aumento dei
costi di approvvigionamento
del gas metano e di un rapporto sfavorevole euro/dollaro. È
importante sottolineare la crescente credibilità del consorzio
Granda Energia, composto da
aziende sane e corrette”.
Anche l’amministratore delegato del gruppo Egea spa, Pier
Paolo Carini, giudica positivamente il lavoro svolto e motiva
così le nuove condizioni: “Le
tariffe, seppur ritoccate al rialzo, restano assolutamente competitive e limitate rispetto alla
media dei prezzi praticati in
altre province. A fronte di una
contrazione dei consumi energetici ci si attendeva anche una
diminuzione dei prezzi che, invece, purtroppo non c’è stata.
Occorre inoltre considerare che
il mercato energetico, al pari
di altri, risente sempre di più
delle perturbazioni finanziarie
internazionali”.
I
Le 31 aziende che
aderiscono al gas
avranno sconti
su carta, toner,
utensili, oli
e dpi (dispositivi
di protezione
individuale)
Domenico Annibale, presidente Sezione Meccanica
per capire meglio le motivazioni e le tappe di questo percorso.
Si è partiti nell’aprile scorso
con la convinzione, supportata
peraltro da rilevazioni concrete, che lavorare in rete sia per
le imprese non solo vincente sui
mercati, ma anche conveniente nell’ottica di un risparmio
economico di risorse, specie
nell’acquisizione di materie
prime generiche e non strategiche per le aziende che decidono
di formare un network finalizzato a questo scopo. Si è proseguito, così, intervistando tutte
le aziende di un “panel” pilota,
per poi creare un paniere di
prodotti composto da 19 categorie. Mappate le condizioni di
acquisto per ogni prodotto si è
proceduto ad una prima fase di
negoziazione che ha visto coinvolti 130 fornitori. Successivamente il cerchio è stato ristretto a soli 18 fornitori dai quali
sono stati selezionati quelli che
gestiranno le forniture per il
2012. Per alcuni prodotti il
risparmio è molto rilevante e
si attesta, in media, al 15-20%.
“Al più presto verrà comunicata alle imprese della sezione
Meccanica la chiusura degli
accordi - conclude Annibale
-, così da essere pienamente
operativi a partire da gennaio
2012. Il prossimo passo sarà
quello di monitorare ogni tre
mesi l’evolversi del percorso
intrapreso, con l’obiettivo di
estendere il programma ad altre categorie di prodotti e coinvolgere altre aziende”.
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Tecnologia mobile in azienda: un'opportunità da cogliere
prima che si trasformi in una necessità a di dover ricorrere
Una crescita del 350% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente con un dato previsionale di 1,5 milioni di
pezzi venduti entro la fine del 2011. Il dato riguarda la vendita di tablet in Italia e le proiezioni per i prossimi anni sono
ancora più impressionanti (+5000%). Di questo e delle opportunità offerte dalla tecnologia mobile alle imprese si è
discusso nell’evento organizzato dal Club “CIOCuneo” (responsabili dei Sistemi Informativi aziendali) di Confindustria
Cuneo lo scorso 15 dicembre. Fra i relatori, un accademico, due rappresentanti di vendors come Apple e RIM ed un
manager di azienda tecnologica che opera nel settore. Un dato, di fatto, è emerso in modo eclatante: il mobile sta crescendo più di ogni altra tecnologia adottata in passato. Non si tratta di un fenomeno circoscritto all’ambito dei consumatori ma riguarda anche il mondo business: sono infatti in crescita le imprese che stanno adottando smartphone
e tablet per innovare i processi aziendali. A confronto di altri dispositivi mobili (computer portatili e netbook) i tablet
hanno caratteristiche di portabilità, di visualizzazione e di calcolo che li porteranno ad affiancare e poi a sostituire
gradualmente i PC portatili. Manager, venditori e altri staff di lavoro li preferiscono già ai dispositivi tradizionali anche
per la leggerezza e l’intuitività dell’interfaccia multitouch. Il numero di applicazioni presenti sul mercato è notevole
(500.000 per Apple e 350.000 per Android) ma è chiaro che le aziende sono alla continua ricerca di soluzioni verticali e
personalizzate per gestire con efficacia ed efficienza il proprio business e consentire una maggior diffusione dello strumento al di fuori della cerchia dei manager; fattore vincente sarà l’integrazione dei dispositivi mobili con il back-end
aziendale, poiché renderà fruibili in qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento informazioni vitali per il completamento
di processi aziendali di gestione (ERP, CRM) e di collaborazione (contatti, calendario, documenti, ecc...). Sarà dunque
importante la scelta di un partner tecnologico in grado di fornire soluzioni completamente integrate. I fattori che ancora rallentano la diffusione di questa tecnologia in azienda sono la crisi economica, un atteggiamento conservatore (sia
da parte delle aziende fruitrici che di quelle fornitrici di soluzioni IT) e più in generale una resistenza all’introduzione
di nuove soluzioni in ambienti operativi già consolidati. Se l’adozione della tecnologia mobile in azienda si preannuncia come un processo non rapidissimo, costituisce però, in questo momento, una grande opportunità da cogliere per
evitare che si trasformi in una necessità a cui ricorrere in futuro. Marco Mocellini
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13
confindustria cuneo
N° 11
confindustria cuneo assegno di 20 mila euro per i danni arrecati a genova dall'ultima alluvione
natale nel segno della solidarietà
L
o scorso 16 dicembre, presso la sede di
Confindustria Genova, una delegazione
in rappresentanza di Confindustria Cuneo ha consegnato
al presidente degli industriali
liguri, Giovanni Calvini, un
assegno dell’importo di 20 mila
euro da utilizzare per il recupero della scuola materna “Gianni Rodari”, una delle tante
strutture rimaste danneggiate
dall’alluvione. Alla consegna
erano presenti anche l'assessore
comunale ai Servizi per l'infanzia Paolo Veardo e la direttrice
della scuola materna “Gianni
Rodari”.
“Quest’anno - commenta Nicoletta Miroglio, presidente di
Confindustria Cuneo - insieme
al Consiglio direttivo abbiamo
Da sinistra: Massimo Mereta, Giovanni Calvini e Paolo Veardo a Genova per la consegna dell'assegno il 16 dicembre
deciso di devolvere l’importo
del tradizionale Concerto di
Natale agli alluvionati della
Riviera di Levante. Una scelta
nel segno della solidarietà per
il dramma che ha duramente
colpito una città vicina, ma
anche un importante segnale di
sobrietà in un momento in cui
i corsi di formazione di gennaio
Responsabili e addetti prevenzione e protezione
11 e 25 gennaio, Centro Servizi Alba / 18 gennaio, Confindustria Cuneo L'obiettivo è quello di consentire ai Aspp ed Rspp di raggiungere il numero
di ore di aggiornamento necessarie a mantenere valida la propria qualifica.
Contabilità fiscale di magazzino
27 gennaio, Confindustria Cuneo - Il corso intende affrontare le problematiche riguardanti l'impianto delle scritture e gli adempimenti fiscali,
nonché fornire le informazioni necessarie per una corretta impostazione
delle procedure di gestione dei magazzini.
Addetti alla conduzione dei carrelli elevatori
31 gennaio, Cfrm Merlo - Il corso si pone come obiettivo quello di fornire all'incaricato le conoscenze e le capacità operative di base per il corretto impiego
dei carrelli elevatori nel rispetto delle specifiche prescrizioni di sicurezza.
Lavoratori incaricati alla mansione di fochino
1/8/15/22/29 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso si propone l'obiettivo
di preparare i partecipanti all'esame per il conseguimento del patentino di
abilitazione rilasciato dalla Commissione Provinciale degli Esplosivi.
Dichiarazione annuale Iva
9 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso ha l'obiettivo di analizzare le
novità intervenute nella modulistica relativa alla comunicazione annuale
dati Iva e alla dichiarazione annuale IVA per l'anno 2010 e di riproporre le
regole fondamentali di compilazione della predetta modulistica.
Responsabili servizi di prevenzione e protezione
15/17/22/24 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso è finalizzato alla preparazione dei Responsabili ed Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione
secondaria superiore.
Addetti al pronto soccorso: gruppo A (6 ore);
16 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso ha la finalità di fornire le conoscenze e le capacità operative di base necessarie per l'attuazione degli
interventi di primo soccorso in caso di infortunio sul lavoro (art. 3, comma
3, D.M. 388/2003).
L’orario dei corsi è sempre dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 14 alle 18
Info: Tel. 0171/455.532/425/424 – [email protected]
la crisi in atto sta mettendo a
dura prova le aziende associate
e la società intera. Un segno di
altruismo verso i più piccoli,
un piccolo seme di speranza per
chi rappresenta il futuro di una
città”.
Soddisfatto anche il presidente di Confindustria Genova,
La somma è stata
consegnata presso
la Confindustria
di Genova e servirà
al recupero della
scuola materna
"Gianni Rodari",
una delle strutture
rimaste colpite
dalla calamità
Giovanni Calvini, che ha sottolineato l'importanza di far
parte di “un sistema che mette
al centro della sua azione valori, come la solidarietà, che non
è facile trovare. In questo senso,
i segnali che abbiamo registrato
a livello nazionale dopo l'alluvione sono stati numerosi e
importanti. Naturalmente, anche come Confindustria Genova
- ha concluso Calvini - ci stiamo
attivando per portare a termine
iniziative analoghe”.
“La scuola - ha spiegato l'assessore comunale alle Politiche formative e Servizi educativi, Paolo
Veardo - ha subito danni ingentissimi per il crollo di un muro
storico di contenimento. La parte interna della struttura, esclusa
una piccola zona ancora chiusa
per sicurezza, continua a funzionare, ma i bimbi non possono più
giocare. Grazie al contributo di
Confindustria Cuneo l'area giochi verrà ricostruita. Speriamo
di terminare i lavori entro Pasqua, in modo che in primavera
i 70 bimbi che frequentano la
scuola possano riprendere le attività ludiche”.
14
le nostre aziende
made
in
cuneo
Gennaio 2012
N° 11
Nello stabilimento Alstom di Savigliano verranno prodotti 8 dei 25 Agv-Italo della flotta di Ntv. Nell'immagine un rendering di "Italo" (Foto: Alstom)
alstom a savigliano un summit sull'alta velocità ferroviaria con la virgin trains e l'italiana ntv
il cuore di italo batte a savigliano
Paolo Gerbaldo
U
n prodotto consolidato. Un prodotto
al debutto. Un denominatore comune: i treni Alstom. Sono questi
i punti di riferimento da cui si è
partiti per delineare gli sviluppi
futuri del trasporto ferroviario
in Italia e in Europa nel segmento dell'alta velocità. Sede
del recente confronto-incontro
tra operatori è stato lo stabilimento Alstom di Savigliano.
Gli attori coinvolti: Virgin
Trains, rappresentata dal ceo
Tony Collins; Ntv - Nuovo Trasporto Viaggiatori, con l'amministratore delegato Giuseppe
Sciarrone; Alstom Transport,
con il presidente Henry Poupart-Lafarge.
Il sito produttivo Alstom di
Savigliano, sorto nel 1853, è
oggi in grado di progettare e
produrre diverse tipologie di
treni, dallo storico Pendolino,
treno ad alta velocità ad assetto
variabile, a quelli ad altissima
velocità (Agv), ai treni metropolitani. A Savigliano, uno dei
cinque siti Alstom al mondo che
ospitano un reparto specifico
per la realizzazione dei prototipi che precedono la produzione
in serie, lavorano attualmente
1.200 dipendenti. Il gruppo
industriale Alstom, ad elevata
tecnologia, opera nel settore del
trasporto su rotaia con Alstom
Transport (24.000 dipendenti
in 60 Paesi) fornendo dal materiale rotabile alle infrastrutture
alla manutenzione. Alstom Italia è presente sul territorio nazionale con 13 siti che occupano
Da sinistra: Giuseppe Sciarrone (ad Ntv), Henry Poupart-Lafarge (presidente Alstom Transport) e Tony Collins (ceo Virgin Trains) nell'incontro a Savigliano del 30 novembre (Foto: Alstom)
circa 3.500 dipendenti. Alstom
Transport Italia, fondata nel
1998, opera invece su 9 sedi che
danno lavoro a circa 2.600 dipendenti.
L'esperienza di Virgin Trains,
un pioniere delle liberalizzazioni ferroviarie in Europa dato
che, nel Regno Unito, gestisce
in concessione, fin dal 1997, la
West Coast Main Line, è stata il
punto di partenza del confronto. La Virgin Trains, operatore
ferroviario privato, utilizza infatti una flotta composta di 53
treni Pendolino, che salirà di
tre unità nel 2012, usciti dalla
fabbrica di Savigliano e per i
quali Alstom assicura, nel Regno Unito, la manutenzione.
Tony Collins ha perciò sottolineato sia il ruolo principale
del rapporto con Alstom che
il successo del servizio offerto
reso possibile puntando costantemente sull'attenzione rivolta
alla qualità del servizio per i
passeggeri. Il Pendolino Virgin
ha infatti reso facile l'uso del
treno: un mezzo di trasporto
flessibile ed accessibile a tutti
grazie ai servizi differenziati
che è possibile offrire a bordo.
“La posizione unica che Alstom
occupa sul mercato mondiale ha sottolineato Henri PoupartLafarge - è merito della sua
offerta, che è la più vasta (treni
articolati e non articolati, pendolari, a uno o due piani), della
conoscenza dei diversi mercati e
dei bisogni dei nostri clienti, ma
anche delle capacità, grazie alla
presenza locale, di assicurare il
funzionamento dei nostri treni
durante tutto il ciclo di vita”.
Nel confronto si è quindi inserito Ntv, il primo operatore
privato italiano nel trasporto
ferroviario di persone sulla
rete ad alta velocità. La società, nata nel 2006, ha come
azionista di riferimento la Mdp
Holding creata da Luca Cordero di Montezemolo, presidente, Diego Della Valle, Gianni
Punzo e Giuseppe Sciarrone,
amministratore delegato. I treni utilizzati sono gli Agv (Automotrice grande vitesse) prodotti da Alstom ed in grado di
raggiungere i 360km/h. Dei 25
Agv-Italo previsti in flotta, 8
saranno prodotti a Savigliano.
Comfort, tecnologia, efficienza, stile degli interni, firmato
Italdesign-Giugiaro, alta qualità dell'intrattenimento a bordo
caratterizzano Italo. Giuseppe
Sciarrone, ricordando che Italo è costruito anche in Italia,
ha evidenziato l'importanza del
nuovo modo di viaggiare, affermatosi in seguito all'ampliamento della rete ad alta velocità
nazionale che ha permesso un
effettivo rilancio del trasporto ferroviario agendo in una
logica di trasformazione dello
stesso a livello europeo: “Ntv
- ha aggiunto - apre la strada
e, per una volta, possiamo dire
che l'Italia è leader di un importante processo di innovazione.
Realizzare in così poco tempo
una sfida simile non sarebbe
però stato possibile senza la vasta esperienza nell'alta velocità
e l'affidabilità tecnologica di un
partner come Alstom, che ha
costruito per Ntv questi modernissimi treni”.
L'esperienza Virgin, partendo
dalla scelta di affidare anche
per Italo la manutenzione al
costruttore, che avverrà nei depositi lungo la linea, si è rivelata un fattore determinante nel
delineare le nuove strategie del
trasporto privato che in Italia
opera non in concessione, come
nel Regno Unito, ma in licenza
ferroviaria. Questo comporta una doppia competizione:
con gli altri vettori, a partire
dall'aereo; con un diretto competitor ferroviario qual è Trenitalia. Il focus specifico indicato da Sciarrone è quello della
gestione personalizzata di un
trasporto, comunque di massa,
perseguito attraverso treni molto confortevoli, innovazione
nella ristorazione a bordo, con
i cibi Eataly, servizio di qualità
ottenuto grazie ad una scuola di
ospitalità gestita in modo autonomo da Ntv.
All'Alstom di Savigliano, nel
confronto-incontro del 30 novembre scorso, si sono perciò visti costruire sia i nuovi treni che
disegnati gli assi di riferimento
entro cui si muove l'impresa ferroviaria moderna.
Gennaio 2012
N° 11
15
le nostre aziende
merlo nel 2011 impiegate 60 nuove unità. la crescita del gruppo rispetto al 2010 è stata del 25%
L'occupazione è cresciuta dell'8%
Paolo Ragazzo
E
sperienza e passione.
Sono il valore aggiunto del Gruppo
Merlo, che nel 2011
ha registrato una crescita del
25% rispetto all’anno precedente. Un dato in decisa controtendenza, soprattutto in una
fase congiunturale così difficile,
che Amilcare Merlo, presidente
e fondatore del gruppo che ha
sede a San Defendente di Cervasca, spiega così: “Il nostro
sviluppo è da sempre stato indirizzato dalla volontà di diventare un’impresa globale, capace
di progettare, produrre e distribuire nei mercati internazionali
e attenta alle esigenze degli utilizzatori. É il contenuto tecnologico quello che distingue e
valorizza i nostri prodotti e lo
testimonia un export che supera
l’80% del nostro fatturato”.
È proprio grazie alla ricerca di
nuovi mercati e all’investimento
in nuovi prodotti che l’azienda
ha retto bene la crisi. “Non bi-
NATALE, UNA FESTA CONDIVISA
Il Natale e la fine dell'anno sono state due buone
occasioni per condividere con i lavoratori i buoni
risultati raggiunti nel 2011. Sabato 17 l'azienda si
è trasformata in un grande luna park che ha ospitato gli oltre 600 bambini figli dei dipendenti per
una festa all'insegna della solidarietà (quest'anno
l’intero importo, tradizionalmente destinato
all'acquisto dei giochi per i figli dei dipendenti,
è stato destinato all'Associazione per il Bambino
in Ospedale di Cuneo). Venerdì 23, invece, nel
corso della tradizionale cena di Natale, sono stati
consegnati alle maestranze i Premi Fedeltà: tra
i premiati Marisa Goletta (nella foto in alto con
Amilcare Merlo), la prima ad aver raggiunto i 40
anni di anzianità. (Foto: Gruppo Merlo)
Il gruppo ha un
export che supera
l'80% del fatturato
mentre l'8% viene
investito in ricerca
e innovazione
sogna subire la globalizzazione
- prosegue il cavaliere Merlo -,
bisogna diventarne protagonisti e guardare verso nuovi orizzonti, perché se riusciamo a
realizzare un prodotto in minor
tempo e con minori costi, le risorse che risparmiamo le possiamo reimpiegare per crescere”.
Nel 2011 ha fatto registrare un
trend positivo anche il numero
di lavoratori impiegati in azienda: 60 nuove unità, per un incremento percentuale dell’8%.
Investimenti mirati e lungimiranti in capitale umano, dunque, ai quali si aggiunge il fiuto
per l’innovazione.
“Investiamo mediamente l’8%
del nostro fatturato in ricerca, sviluppo tecnologico e industrializzazione - conclude
Amilcare Merlo - sono decine di
milioni di euro che tutti gli anni
servono a creare nuove strutture
e nuova occupazione”.
16
le nostre aziende
Gennaio 2012
N° 11
fedeltà al lavoro e progresso economico la camera di commercio ha consegnato i premi annuali
il sigillo dell'industria cuneese
L
’8 dicembre, nella
splendida cornice del
restaurato complesso
monumentale di San
Francesco a Cuneo, sono stati
consegnati i premi Fedeltà al
Lavoro e Progresso Economico
2011. La consegna dei premi è
stata, ancora una volta, l’occasione per ringraziare operatori
economici e lavoratori che, con
l’esempio di una vita dedicata
al lavoro, hanno contribuito
validamente al progresso civile,
economico e sociale della nostra
provincia. Il premio speciale
“Cuneese nel mondo”, il riconoscimento più importante che
l’anno scorso era stato assegnato al “padre” di Slow Food Carlo Petrini, è stato consegnato a
Bruno Ceretto, della “Ceretto
srl”, l’azienda leader nella produzione di vini di qualità. Sono
stati premiati con il “Sigillo
d’oro” della Camera di commercio di Cuneo, alcune persone che si sono particolarmente
distinte nel campo economico e
sociale o che hanno dimostrato
capacità ed impegno nel settore
in cui svolgono la loro attività.
Tra i premiati anche Enzo Giletta, titolare della “Giletta Spa”
di Saluzzo e Giuseppe Oliva, di
“Dulcioliva Srl” di Borgo San
Dalmazzo. Complessivamente
sono stati conferiti 183 diplomi e medaglie d’oro di cui: 42
ad industriali e commercianti
con 35 anni di attività ininterrotta o appartenenti a famiglia
titolare di azienda da almeno
80 anni, 70 a coltivatori diretti
con 40 anni di continuo lavoro,
3 ad affittuari con 35 anni di
propria conduzione del fondo e
3 a cooperative attive costituite
da almeno 40 anni.
Tra i premiati anche
il vice presidente
di Confindustria
Cuneo Enzo Giletta
della Giletta spa.
A Bruno Ceretto
il riconoscimento
Cuneese nel mondo
bruno ceretto
grandi vini per promuovere il territorio
Guadagnarsi la ribalta internazionale, partendo da un paese di Langa. Questo il
percorso di Bruno Ceretto, l'uomo per cui produrre vino vuol dire passione, battaglie, interesse culturale, coraggio imprenditoriale. Da Santo Stefano Belbo al
mondo, alle citazioni sulle pagine dei giornali italiani e stranieri, all'apprezzamento di chi ama il vino e di coloro che percepiscono il valore culturale, sociale
e umano di un comparto che è ricchezza, eccellenza, tradizione e cambiamento, storicità e avanguardia. Insignito del titolo di Cavaliere del lavoro nel 2001,
Bruno Ceretto, con il fratello Marcello, ha creato una realtà che, partendo dal
vino, ripropone le interpretazioni classiche, ne valorizza e scopre di nuove, si apre
all'enogastronomia e alla produzione del torrone, realizzando alcuni straordinari e
inusitati monumenti: dal “Cubo” in cima al Bricco Rocche di Castiglione Falletto
in onore del Barolo, all'“Acino”, imponente e avanguardistica struttura trasparente e tondeggiante della cantina Monsordo Bernardina, alla “Casa dell'artista” nelle vigne della tenuta omonima. Al centro di un progetto tanto articolato
e impegnativo restano il coraggio di operare scelte difficili e la forza di chi, dal
1957 ad oggi, ha superato con successo una strada in salita, facendo conoscere
nel mondo una delle voci più prestigiose della tradizione produttiva italiana. Lo
scopo principale dell’attività Ceretto è la valorizzazione del territorio piemontese,
attraverso iniziative promozionali in tutto il mondo a favore del vino e della cucina
di Langa. Sono gli imprenditori come i Ceretto a dar fiato a un’immagine di taglio
elevato che vive oltre le colline dell'Albese, oltre l'Italia e l'Europa e che, ponendo
l’accento sull’internazionalizzazione del made in Cuneo, si afferma nel mondo.
Bruno Ceretto, Cuneese nel Mondo 2011
Enzo Giletta, Sigillo d'Oro 2011
Giuseppe Oliva, Sigillo d'Oro 2011
enzo giletta
giuseppe oliva
dolci tradizionali con l'occhio all'ambiente
la passione per l'internazionalizazione
“Il tuo progetto, la nostra passione”. È questo il motto della ditta dei fratelli
Enzo e Guido Giletta di Revello, avviata dal padre nella seconda metà del ‘900,
in qualità di produttrice di macchine agricole, per poi orientarsi verso il settore
stradale, con la realizzazione di macchine spargisale. Una scelta quanto mai
lungimirante che, già alla fine degli anni Ottanta, ha portato l'azienda della
valle Po ad essere leader del mercato nazionale. Dal 1990 i due fratelli hanno
dato il via al processo di internazionalizzazione, creando la francese Arvel, dal
nome dialettale di Revello, e lo stabilimento di Clermont Ferrand. Risale al
2002 l'operazione finanziaria di apertura al capitale azionario della holding
svizzera Bucher Industries, prima al mondo in diversi settori della meccanica.
L'operazione ha consentito l'accesso a nuovi mercati e, al contempo, l'adeguamento alla pianificazione di una multinazionale quotata alla borsa di Zurigo.
Cresce, nel frattempo, l'acquisizione di nuovi brevetti internazionali sempre
riferiti alla viabilità invernale, tanto che, nel 2001, Enzo Giletta diventa coordinatore della Commissione relativa alla standardizzazione dei veicoli comunali
e degli spargisale e nel 2003 ne è chiamato alla presidenza nazionale. Risale
al 2007 il suo ingresso, quale rappresentante della sezione Meccanica, nel
Consiglio di Confindustria Cuneo di cui, nel 2009, viene nominato vice presidente con delega ai progetti speciali. Il tutto con l'occhio sempre attento
al consolidamento aziendale, concretizzato di recente con l'acquisizione della
Maquiasfalt di Madrid, importante presenza sul mercato spagnolo, e con l'attenzione per i mercati dell'Est.
Produrre dolci nel rispetto della tradizione, con la voglia di inventarne di nuovi.
Questo l'obiettivo che la famiglia Oliva, di Borgo San Dalmazzo, si è posta sin dal
1924 e che, ancora oggi, viene portato avanti dalla terza generazione, rappresentata dall'attuale titolare Giuseppe Oliva. Un'attività impegnativa, scandita nel
tempo e maturata tra i profumi di cioccolato e la pasticceria da forno, che ha fatto
nascere, quasi per caso, un gustosissimo dolce di cioccolato extra fondente ripieno
di crema pasticcera, meringa e rhum, chiamato inizialmente “Borghigiano” e battezzato in seguito “Cuneese Oliva Rhum®”. Con la qualità, nel tempo, è cresciuto
anche il bacino di vendita, volto prima all'Italia per poi ampliarsi all'Europa e al
mondo intero. Ingredienti scelti, macchinari tecnologicamente avanzati, entusiasmo e buon rapporto qualità/prezzo hanno contribuito a far crescere un'azienda
che, con il nome di Dulcioliva, si avvicina ai novant’anni di vita. Al timone nel passaggio tra secondo e terzo millennio, Giuseppe Oliva si è impegnato nel diffondere
un assortimento goloso di prodotti di cioccolato e di pasticceria “made in Italy”. Di
recente, un altro forte interesse si è affiancato alla cura per l'azienda di famiglia:
la difesa dell'ambiente. Di qui ha tratto origine la società “Oliva Solare”, che ha
realizzato un impianto fotovoltaico da 1 megawatt di potenza. Anche lo stabilimento Dulcioliva vanta un impianto analogo, che consente di lavorare con energia
pulita e rinnovabile. Giuseppe Oliva ha ricoperto, oltre al ruolo di imprenditore,
numerosi incarichi in campo sindacale, politico e finanziario, consigliere comunale
e assessore allo sport e ambiente, promotore della Fiera “Un borgo di cioccolato”
e amministratore presso la Cassa rurale e artigiana di Boves.
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Gennaio 2012
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le nostre aziende
N° 11
giordano & c riconoscimento per l'azienda di boves
innovativo sistema
per l'automazione
L'innovativo progetto
di telecontrollo
e telegestione
dell'autostrada A12
è stato premiato
a Milano lo scorso
29 novembre
La consegna del riconoscimento lo scorso 29 novembre a Milano (Foto: Giordano & C.)
L
a Giordano & C. di
Boves è la vincitrice del premio come
miglior progetto del
concorso “Automazione Industriale Award 2011”, il riconoscimento che premia l’automazione e l’innovazione capaci di
migliorare sicurezza, efficienza
e sostenibilità. Il premio è stato
assegnato al sistema di telecontrollo e telegestione dell’autostrada A12, che collega Sestri
Levante a Livorno, una tratta
delicata in quanto conta 24
gallerie. “Salt”, la società che
si occupa della gestione dell’autostrada, ha chiesto alla ditta
Giordano & C. un “solution
provider” specializzato che uti-
lizzi le soluzioni “Wonderware”
per permettere di migliorare la
sicurezza del tratto, riducendo
i costi energetici e di manutenzione. La Giordano & C.,
come ricorda l’amministratore
delegato, Giorgio Meinardi,
ha provveduto alla stesura di
un programma di automazione
che predispone il controllo degli impianti di illuminazione, di
quelli di ventilazione, dei caselli, dei quadri elettrici e di altri
elementi, permettendo una pianificazione degli interventi di
manutenzione e la segnalazione
in tempo reale di eventuali anomalie o guasti.
Il sistema è stato premiato per
“portata innovativa e impatto
sociale superiori, che si ripercuotono su tutta la filiera. Nel
dettaglio si evidenziano il miglioramento della sicurezza dei
veicoli in transito e l’ottimizzazione degli interventi di manutenzione. Il progetto risulta
inoltre altamente replicabile in
altri contesti”.
Alla selezione finale della prima
edizione del premio “Automazione Industriale Award 2011”
sono state ammesse 34 realizzazioni. I premi sono stati consegnati in occasione del convegno
“Automazione e innovazione
per la sicurezza, l’efficienza e la
sostenibilità”, lo scorso 29 novembre al Mercedes-Benz Center di Milano.
aziende news
La Banca d’Alba per la salute del territorio
La Banca d’Alba ha presentato le sue attività a favore del territorio
nel corso di un convegno tenutosi nella sede dell’istituto lo scorso 2
dicembre. Tra le tante attività c’è anche quella a favore del reparto
di pediatria del Nuovo Ospedale Alba-Bra. La Banca ha infatti deciso di adottare l’intero reparto di pediatria del nosocomio che sorgerà a Verduno. Importante anche il progetto di ricerca attuato dalla
Fondazione Banca d’Alba insieme a quella di Candiolo per la cura
contro il cancro. Negli ultimi tre anni la Banca d’Alba ha deciso
di sostituire i classici regali natalizi con una donazione all’istituto
piemontese, polo oncologico d’eccellenza, per investire nella ricerca sul cancro: il progetto sostenuto dall’istituto albese riguarda un
complesso studio sul tumore metastatico del colon.
Restyling per la filiale Bam di Cuneo
Ha riaperto il 24 dicembre la ristruttura filiale di Cuneo, in corso
Brunet 9, della Banca Alpi Marittime di Carrù. L’inaugurazione porta
a nove le filiali che sono state sottoposte ad un accurato “restyling”,
con la trasformazione degli spazi, disegnati con un nuovo concetto di
sportello bancario. Cuneo arriva dopo Mondovì Carassone, Farigliano,
Morozzo, Pamparato, Torino, Mondovì, Beinette e San Michele Mondovì. Le modifiche introdotte hanno abolito il vecchio bancone con lo
sportello, mettendo a disposizione di chi deve compiere una qualunque operazione, uno spazio apposito, chiuso, mentre chi attende ha
un’area centrale, “la piazzetta della filiale”, dove sono disponibili
alcuni posti a sedere. Il taglio del nastro è stato accompagnato dagli
auguri natalizi e la musica del coro “Joyful Gospel Singers”.
Certificazione per il “Tutidì” di Toso
Entro fine anno “Tutidì”, il Piemonte Cortese doc nato in casa Toso nel
2009, avrà completato l’iter della certificazione Uni En Iso 22005 relativa alla rintracciabilità di filiera. Una certificazione di questo tipo
non è affatto comune tra i vini, che in parte sono già tracciati dai rispettivi disciplinari di produzione. “Tutidì” rappresenta per l’azienda
che lo realizza, la Toso S.p.A. di Cossano Belbo, un banco di prova nel
percorso verso la completa ecosostenibilità delle proprie strutture. Il
tutto per costruire logiche più “verdi” attorno al vino: dalle uve provenienti solo da vigneti coltivati entro un breve raggio di chilometri
dall’azienda alla produzione di energia pulita da fonte rinnovabile,
ricavata dai pannelli fotovoltaici installati già un paio di anni fa.
qualità solidale iniziativa della provincia di cuneo
un premio per chi
ha assunto i disabili
C
i sono anche 5 aziende
associate a Confindustria Cuneo tra le realtà che hanno ricevuto il “Premio Qualità Solidale”
della Provincia di Cuneo. Agp
di Ambrogio Flavio di Fossano,
Apro Servizi di Alba, Dulcioliva di Borgo San Dalmazzo,
Egea Commerciale di Alba e
Tekno Energy di Cavallerleone
sono tra le 33 aziende che hanno
ricevuto il riconoscimento per
aver assunto disabili in numero
superiore all’obbligo. Premiati
anche 24 enti che erogano servizi. La Provincia ha riproposto il premio rivolto ai datori
di lavoro che hanno realizzato,
nel corso degli anni 2008, 2009
e 2010, azioni significative per
l’inserimento lavorativo dei
Riconoscimenti
anche 5 aziende
di Confindustria:
Agp di Fossano,
Dulcioliva di Borgo
San Dalmazzo,
Egea e Apro di Alba,
Tekno Energy
di Cavallerleone
soggetti svantaggiati. Il riconoscimento è stato assegnato
alle aziende che hanno assunto
disabili in numero superiore all’obbligo, o in assenza di
obbligo, e a quelle che hanno
assunto soggetti svantaggiati
attraverso “buone prassi” con la
tutela e l’assistenza dei servizi
che ruotano intorno al mondo
sociale e lavorativo. La premiazione si è svolta mercoledì 14 dicembre al centro incontri della
Provincia di Cuneo nel corso di
un convegno dal titolo “Inserimento lavorativo di soggetti
disabili svantaggiati nel settore
privato: aspetti positivi e nodi
problematici”, alla presenza
di Gianna Gancia, presidente
della Provincia e dell’assessore Politiche del Lavoro, Pietro
Blengini.
“Lo scopo del premio - dicono
dalla Provincia - è quello di
dare visibilità pubblica e riconoscere l’importante contributo di solidarietà offerto dai
datori di lavoro e dai servizi alla
collettività provinciale”.
AMBULATORIO MEDICO POLISPECIALISTICO
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Direttore Sanitario Dr. Fabio
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ognuno dei quali ulteriormente esperto in un settore specifico: il
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Zinicola nella patologia medica e chirurgica di retina e vitreo;
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medica e la neuroftalmologia.
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supportati dalla strumentazione diagnostica per campo visivo e
topografia corneale e dalla sala operatoria nella sede del centro
idonea per una buona parte di interventi di chirurgia palpebrale
e oculare in anestesia locale.
18
le nostre aziende
Gennaio 2012
N° 11
centro riabilitazione ferrero
Foto: Beppe Malò
uno spettacolo teatrale denso di emozioni vere
Applausi a scena aperta hanno premiato il lavoro e l’entusiasmo degli ospiti del
Centro Riabilitazione Ferrero che il 20 dicembre hanno rappresentato lo spettacolo di Natale, quest’anno dedicato ai super eroi resi celebri da fumetti e cartoni
animati. Sul palco dell’auditorium del “Ferrero” la Compagnia del Menestrello ha
portato in scena le vicissitudini di un gruppo di super eroi, da Superman a Wonder
Woman, alle prese con la difficoltà di vivere e convivere in un condominio abitato
da comunissimi mortali. Piuttosto stanchi di condividere casa con vicini tanto improbabili e maldestri nonostante i super poteri di cui dispongono. La Compagnia
del Menestrello è nata 7 anni fa dalla passione per il mondo teatrale di due operatori che tuttora ne sono i responsabili. Il primo nucleo di attori (tutti residenti presso il Centro di Riabilitazione Ferrero) era formato da sei componenti. Con il passare
del tempo l’attività si è potenziata e perfezionata; il numero di attori diversabili è
arrivato a ventotto, ventisette dei quali residenti nel Centro Ferrero. Settimanalmente gli interpreti partecipano a sedute di attività teatrale che nell’imminenza
dello spettacolo diventano vere e proprie prove presso il teatro del Centro.
ferrero spa ottimo il bilancio civilistico al 31 agosto 2011
gruppo ubi banca incorporazione
il fatturato supera bre entra in
i 2,5 miliardi di euro san giorgio
O
ttimi numeri per la
Ferrero spa, consociata del Gruppo
Ferrero per l’Italia,
che ha approvato il bilancio civilistico relativo all’esercizio
chiuso il 31 agosto 2011 con un
fatturato di oltre 2.502 milioni
di euro. Un segno più che positivo in un anno dolorosamente
segnato dalla tragica scomparsa
del suo presidente e amministratore delegato del Gruppo, Pietro Ferrero, avvenuta nel mese di
aprile durante una missione di
lavoro in Sud Africa nell’ambito
delle Imprese Sociali Ferrero.
L’azienda ha chiuso l’esercizio in
crescita del 7,0%, confermando
la sua peculiarità anticiclica e
la sua capacità di adattamento
alle esigenze del mercato, e ciò
malgrado il difficile contesto
economico nazionale ed internazionale. Nutella, Tic Tac, Kinder
Cioccolato e gli Snack, in generale, hanno sostenuto il positivo andamento dei volumi, con
incrementi tra il + 3,4% e il +
8,3% sull’esercizio precedente.
L’utile netto dell’esercizio è
risultato di 110,7 milioni di
euro. Il raffronto in termini di
performance economico-finanziaria con il precedente esercizio (144,3 milioni di euro),
non appare tuttavia significativo, essendo il risultato netto
dell’ultimo esercizio largamente
influenzato da accantonamenti
fiscali non ricorrenti per la definizione, senza sanzioni, di valutazioni su periodi d’imposta
precedenti.
Il flusso di liquidità generato
dalla gestione reddituale ammonta a 191,4 milioni di euro
e la società, nel segno della
continuità del proprio impegno
imprenditoriale e sociale e nella
costanza delle proprie strategie,
ha proseguito la politica di innovazione e sviluppo con nuovi
investimenti produttivi pari a
105,3 milioni di euro. Al 31
agosto 2011 il numero di dipendenti era pari a 6.589 unità, con
un organico medio del periodo
in linea con l’anno precedente, a conferma della continuità
nell’attenzione posta dalla società nella gestione delle risorse
umane.
L’azienda prosegue nel suo impegno sociale con un forte attaccamento al territorio e ai valori
etici ed umanitari. Tramite la
Fondazione Ferrero e le Imprese
Sociali Ferrero vengono realizzate iniziative culturali e sociali
e, mediante specifici progetti,
si contribuisce a promuovere la
tutela della salute e la crescita
educativa dei bambini nelle aree
meno favorite del pianeta.
maina panettoni
raccolta di fondi per il sant'anna
Il 3 dicembre, in piazza San Carlo a Torino, si è svolto il consueto taglio di un panettone natalizio di mezzo
quintale, realizzato da Maina Panettoni e distribuito
gratuitamente ai passanti. L’evento ha inaugurato la
campagna natalizia di raccolta fondi organizzata da
“Codè-Crai Ovest” a favore della Fondazione “Crescere Insieme al Sant’Anna Onlus” e in collaborazione con
Ascom-Confcommercio Torino e il patrocinio della Città.
La raccolta fondi si è svolta attraverso una vendita di
pandoro e panettoni a marchio “Maina Forno Ambrosiano”, il cui ricavato è stato interamente devoluto
alla Fondazione per sostenere l’ambizioso progetto di
ampliamento e ristrutturazione del reparto di terapia
intensiva neonatale dell’ospedale Sant’Anna di Torino.
L
a Banca Regionale
Europea sarà proprietaria del 95,69% della azioni del Banco di
San Giorgio. Il Cda della Bre,
presieduto da Luigi Rossi di
Montelera, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione del Banco di San Giorgio:
entrambe le società appartengono al Gruppo Ubi Banca.
La Bre Banca aveva già il 57,50%
delle azioni del Banco di San
Giorgio, mentre l’Ubi aveva il
38,19% (la restante quota, pari
al 4,31%, è suddivisa tra circa
3.300 azionisti). La Bre procederà all’acquisizione della totalità delle azioni ordinarie del
Banco di San Giorgio detenute
da Ubi Banca, 26.001.474 azioni al prezzo unitario di 5,935
euro. Considerando l’acquisto
totale da parte di Banca Regionale Europea, sia delle azioni detenute da Ubi Banca che di quelle detenute da terzi, l’operazione
comporterebbe un investimento
massimo da parte della Bre di
171,913 milioni di euro.
“L’operazione di aggregazione si legge sul comunicato ufficiale
della Banca Regionale Europea
-, che non comporta sovrapposizione di sportelli, costituisce
parte di un più ampio progetto
di semplificazione del Gruppo
Ubi Banca, ed è finalizzata a creare un polo focalizzato sul Nord
Ovest del Paese, motivato sia da
opportunità di natura patrimoniale e strutturale che da scelte di
carattere commerciale.
In merito alle scelte ed alle opportunità
La fusione prevede
che la Banca
Regionale Europea
diventi proprietaria
del 95,69% delle
azioni del Banco
di San Giorgio
di carattere commerciale relative
a questa operazione di fusione,
esse si basano strutturalmente
sugli evidenti e naturali legami e
sinergie esistenti tra la Liguria,
il Piemonte, la Valle d’Aosta e
la vicina Francia, regioni che
vantano una lunghissima tradizione di rapporti quotidiani,
fatta di interscambi commerciali, frequentazioni turistiche ed
insediamenti di famiglie nei reciproci territori”.
A conclusione
dell’operazione la clientela ligure-piemontese potrà contare,
oltre ai 229 sportelli della Banca
Regionale Europea presenti in
Piemonte e Valle d’Aosta, a Milano e nella Costa Azzurra, sui
57 sportelli del Banco di San
Giorgio in Liguria e Toscana,
dando così luogo a un’importante realtà bancaria del nord-ovest,
con totale di 286 sportelli, oltre
1.900 dipendenti e significative
quote di mercato nelle province
di riferimento. Il progetto potrà
essere portato a compimento nel
mese di luglio 2012, a seguito di
un’attività di approfondimento
sui diversi aspetti operativi connessi alla fusione.
Gennaio 2012
19
le nostre aziende
N° 11
m.&A. srl la nuova società ha preso la quota di maggioranza
la bo.ma uno cambia
assetto societario
A
ttraverso la nuova
Società M. & A. srl,
società costituita per
il 49% dalla Annibale Holding Finanziaria srl e per
il 51% dalla Ari.Min. Group srl
della famiglia Miniotti, è stata
acquisita una partecipazione del
77% della Bo.Ma Uno srl con
sede a Murello.
Nata nel 1994, la Bo.Ma Uno
si è distinta per la sua efficienza
nel campo della tecnologia meccanica e per la capacità di innovazione e miglioramento continuo dimostrata in alcuni settori
delle lavorazioni di precisione
quali ingranaggi e alberi di trasmissione, oltre a complessivi e
componenti meccanici. Oggi la
Bo.Ma Uno è una struttura consolidata ed insieme ambiziosa,
capace di assicurare ai propri
clienti qualità, servizio, efficienza e collaborazione, anche
attraverso l'acquisizione delle
più moderne tecnologie. Lo stabilimento produttivo si trova a
Murello ed occupa un’area di
oltre 20 mila mq di cui 6.000
coperti ed opera attraverso una
ottantina di collaboratori.
Con questa partecipazione il
aziende news
la "San Bernardo" potenzia la produzione
Lo stabilimento “Acqua San Bernardo” di Ormea potenzia la sua produzione. Il sito, a rischio dopo le necessità di restyling del marchio,
non solo rimarrà aperto ma, a partire dal 2012, accanto alle bottiglie
da mezzo litro di “Nestlè Vera” e ai boccioni “Acquarel” destinati al
mercato francese, verrà avviata la produzione della nuova bottiglia
“San Bernardo” da 50 cl, in Pet. L’annuncio è stato dato dalla “Sanpellegrino”, gruppo di cui “San Bernardo” fa parte dal 1998. Le “Fonti
San Bernardo”, conosciute come “Fonte miracolosa di San Bernardo”,
sono da sempre un punto fermo dell’occupazione in Val Tanaro.
Nuovo corso al Cfp Cebano-Monregalese
La Annibale Holding
Finanziaria srl
e la Ari.Min Group srl
hanno acquisito
una partecipazione
del
77% nell'azienda
Murello
meccanica di
Gruppo Annibale consoliderà
ulteriormente la propria presenza sul territorio locale con
un totale di circa 200 collaboratori ed un fatturato di oltre 30
milioni di euro, interamente realizzato nella nostra provincia.
La partecipazione permetterà al Gruppo l’ingresso in un
mercato non ancora presidiato
ma fortemente sinergico con il
proprio business esistente, ed
attraverso la razionalizzazione e
le sinergie potenziali, costituirà
un elemento fondamentale per
potenziare sia le strategie commerciali sia quelle industriali.
Si tratta di un’operazione strategica che mira a rafforzare il
posizionamento del Gruppo in
un settore fortemente competitivo come l’automotive e non solo,
accelerando in questo modo il
suo percorso di crescita e sviluppo tecnologico.
La partecipazione della Bo.Ma.
Uno si affianca alle altre società controllate dalla Holding del
Gruppo Annibale e cioè: Annibale Meccanica srl lavorazioni
meccaniche, Annibale Impianti
srl impiantistica e manutenzioni
industriali, Sima Immobiliare
srl real estate, Eurocomponenti srl lavorazioni meccaniche e
stampaggio, Ancler Fasteners
Service srl distributore componentistica e minuteria, Annibale
Viterie spa stampaggio bullonerie e viterie speciali.
Il 12 dicembre è iniziato il corso per Certificatori energetici degli
edifici, organizzato dal Cfp Cebano Monregalese, in collaborazione
con il Collegio dei Geometri di Mondovì, rivolto a tutti i professionisti
che operano o hanno interesse ad operare nel campo del rendimento
energetico dell'edilizia e della certificazione energetica: ingegneri,
architetti, geometri e titoli similari. Il corso, che si svolge presso la
sede di Mondovì, ha l’obiettivo primario di fornire una panoramica
sulla legislazione e sulla normativa vigente in tema di certificazione
energetica degli edifici e di evidenziare i recenti sviluppi. Inoltre
prepara all'esame per l'iscrizione all'Elenco Regionale dei soggetti
abilitati al rilascio della certificazione energetica.
Premio Codacons per l’acqua "Sant’Anna"
L’azienda, leader nel mercato dell’acqua minerale, ha ricevuto il riconoscimento “Amico del Consumatore 2011” che premia l’impegno di
quelle personalità che negli anni si sono distinte per una efficace difesa dei diritti dei consumatori. La premiazione si è tenuta il 3 dicembre
a Roma. Alberto Bertone è stato premiato insieme ad altri personaggi,
tra cui Antonio Ricci di "Striscia la Notizia", il presidente della Fondazione Bellisario Lella Golfo, Pier Luigi Celli direttore Generale della
Luiss e il Comune di Centa San Nicolò, che ha raggiunto la quota del
78,5% di raccolta differenziata. È la prima volta che il prestigioso
premio del Codacons viene assegnato ad un’azienda produttrice di
acqua minerale. “È davvero una grande soddisfazione per noi ricevere
questo premio - ha commentato Bertone - un riconoscimento che ci
riempie di orgoglio, perché sin dalla nascita della nostra azienda, nel
1996, abbiamo sempre lavorato con l’obiettivo primario di informare il
consumatore e di comunicare con lui in modo corretto e trasparente”.
green has italia invenzione agraria dell'azienda di canale
nanospugne per far
crescere le piante
I
n occasione dell’anno internazionale della chimica,
Sea Marconi Technologies
di Torino e Green Has Italia di Canale d’Alba specializzata nella nutrizione vegetale, in
collaborazione con la Facoltà
di Agraria dell’Università degli
Studi di Torino hanno presentato
le NanoSpugne Funzionalizzate
(Nfs), una rivoluzionaria invenzione in campo agrario che permette una migliore crescita delle
piante attraverso un dosaggio
ottimale di micronutrienti e dei
principi attivi necessari per uno
sviluppo equilibrato e sano delle
colture. Le nanospugne sono delle macromolecole porose dotate
di nanocavità sintetizzate a partire da un prodotto totalmente
naturale, l’amido. Durante il
processo di sintesi all’interno
delle loro nanocavità vengono
incapsulati gli elementi nutritivi. Uno dei grandi vantaggi
di questo innovativo prodotto
consiste nella possibilità di realizzare formulazioni ad hoc per
diverse tipologie applicative.
I vantaggi delle Nfs sono la
somministrazione ottimale sia
a livello radicale che a livello
fogliare, dei principi attivi e
dei nutrienti, una riduzione del
dosaggio di composti chimici
ed una loro migliore disponibilità di assorbimento nel tempo
con una più efficace protezione
dall’azione degli agenti atmosferici e biologici. Ad esempio le
Nfs associate al ferro, risolvono
una delle problematiche più comuni delle piante, la clorosi fer-
rica (ingiallimento delle foglie),
consentendo una più efficiente
conversione della fotosintesi
clorofilliana e una maggiore crescita della pianta, rispetto alla
pianta trattata con gli attuali
prodotti presenti nel mercato.
Le Nfs sono il risultato di un
progetto biennale di ricerca e
sviluppo, promosso e coordinato
dalla Sea Marconi e basato sulle
sue conoscenze e capacità tecnologiche nel settore dell’energia e
ambiente. Sono previsti ulteriori
progetti di ricerca e sviluppo, a
livello europeo e internazionale,
mirati alle diverse applicazioni e
all’industrializzazione di questa
scoperta, per una vasta gamma
di colture di organismi vegetali
in campo ed in serra, oltre a coltivazioni agro-energetiche.
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20
le nostre aziende
Gennaio 2012
N° 11
balocco le previsioni sul 2012 dell'industria di fossano
aziende news
i negozi “Motivi” di miroglio salgono a 600
Motivi, il brand di punta del Gruppo Miroglio e leader a livello internazionale del “fast fashion”, ha appena aperto il negozio numero
600. Il nuovo punto vendita, il 50° inaugurato nel 2011, è in Russia,
nel centro siberiano di Yakutzk. Il marchio, attualmente distribuito in
39 Paesi, punta a superare i mille negozi monomarca entro il 2015.
L’erba della Mondo al campo di Trigoria
Una partita tra le squadre Primavera di Roma e Bari ha inaugurato
uno dei tre campi in erba sintetica realizzati dalla Mondo di Gallo
d’Alba a Trigoria, centro del club della Roma. I campi sono stati realizzati installando un nuovo ed evoluto filo d’erba, il “3NX”. Il monofilo
3NX non ha paragoni in termini di resistenza, resilienza, morbidezza,
caratteristiche meccaniche e durata nel tempo. La sua particolare
fibra permette al filo di tornare nella sua posizione originaria dopo il
passaggio del calciatore, del rimbalzo o rotolamento del pallone. Inoltre ha un aspetto estetico del tutto simile a quello dell’erba naturale.
Amos per il sociale con il "payroll giving"
Si chiama “PayRoll Giving” ed è un programma di raccolta fondi in
cui il dipendente di un’azienda è libero di donare un’ora o più del
proprio lavoro a favore di una giusta causa. Firmando l’accordo a
favore della Lvia, l’Amos si è impegnata formalmente a partecipare
a questa iniziativa di solidarietà e a proporla ai propri dipendenti
con lo scopo di apportare un piccolo contributo sociale e solidale
alle numerose cause aperte dalla Lvia, in Italia e nel mondo.
Bollini rosa per l'ospedale "Santa Croce"
A Roma l’ospedale “Santa Croce e Carle” di Cuneo è stato premiato
con tre bollini rosa dall’”Osservatorio nazionale per la salute della
donna”. L’iniziativa vuole premiare gli ospedali d’eccellenza in tema
di prevenzione e cura di patologie femminili e stila la classifica in
base alla presenza di reparti specifici, alle attività di ricerca, al numero di donne ai posti di vertice e al rapporto tra diagnosi e terapia.
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si può crescere con
meno marginalità
N
onostante le pesanti
difficoltà che stanno caratterizzando
i mercati, incertezza
dei consumi e significativo aumento del prezzo delle principali materie prime come burro,
zucchero e farina, le previsioni
della Balocco spa di Fossano,
tra i principali player del settore dolciario nazionale, sono
cautamente ottimiste.
Anche per il 2011 è attesa una
crescita superiore al 10%, che
porterà il giro d’affari a sfiorare i 140 milioni di euro, consolidando il trend di sviluppo registrato negli ultimi 5 anni (fra
il 2006 e il 2010 il fatturato è
passato da 77 a 128 milioni di
euro, con una crescita complessiva del 66%).
Per svincolare l’andamento
aziendale dai due momenti topici della ricorrenza, Pasqua
e Natale, negli ultimi anni
l’azienda ha investito molto
per diversificare la produzione,
entrando nel mercato dei frollini, un prodotto di consumo
continuativo che ha permesso
di consolidare il fatturato su un
mercato più stabile, quello della
prima colazione. Ma le vendite
del Natale restano comunque
un banco di prova importante
per realizzare le previsioni di
chiusura del 2011.
Alberto Balocco, amministratore delegato e terza generazione della storica azienda, commenta con preoccupazione. “Lo
scenario è molto complicato: i
prezzi delle principali materie
prime sono schizzati rispetto
all’anno scorso, e su farina,
Chiuderemo il 2011
con un +10%, ma
per continuare ad
essere competitivi sul
mercato, preservare
il livello distributivo
e non pesare sui
consumatori saremo
costretti a fare
qualche sacrificio
Alberto Balocco, amministratore delegato Balocco spa
burro, grassi vegetali e zucchero
si registrano incrementi nell’ordine del 50%. Pur esistendo
alternative più economiche in
altri mercati, i meccanismi di
approvvigionamento ci obbligano a fornirci entro i confini
del mercato europeo. Industria
e distribuzione devono farsi carico degli aumenti di costo delle
materie prime, non essendo il
consumatore in grado di sostenere gli aumenti di prezzo che
servirebbero per mantenere in
equilibrio il sistema produttivo
e distributivo”.
Grazie ad accorte politiche di
investimento, aggiornamento
tecnologico delle linee produttive, un equilibrato rapporto
qualità-prezzo dei prodotti,
negli ultimi anni l’azienda ha
registrato tassi di crescita importanti. “Prevediamo di mantenere il trend di crescita degli
ultimi anni - continua Balocco
- ma non senza qualche sacrificio: per continuare ad essere
competitivi sul mercato, per
preservare il nostro livello distributivo e permettere comun-
que ai consumatori di accedere
ai nostri prodotti ad un prezzo
equo, saremo costretti a ridurre
la marginalità”.
“Siamo pronti a farlo, pur di
mantenere la posizione acquisite sul mercato, ma sottolineo
che crescere in momenti così
complicati è possibile solo a
patto di mantenere la qualità
senza perdere di vista la competitività. E possiamo permetterci di farlo solo perché negli
anni abbiamo seminato nella
direzione del consolidamento
economico e patrimoniale della
nostra società”.
Fondata nel 1927 a Fossano
come pasticceria artigianale,
Balocco è oggi diventata uno
dei principali players del mercato dolciario italiano, grazie
ad una strategia che punta alla
qualità del prodotto, all'attento e diretto controllo delle materie prime e di tutte le fasi di
lavorazione, e alla proposta di
una vasta gamma di prodotti.
L’azienda è al 100% italiana e
proprietà della famiglia Balocco da tre generazioni.
banca regionale europea
presentata la nuova
carta "enjoy volley"
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La Bre ha presentato “Enjoy Volley”,
speciale versione della carta di pagamento Ubi Banca con in più le
funzionalità di un conto corrente, ora
personalizzabile con atleti ed azioni
di gioco della squadra di volley Bre
Banca Lannutti Cuneo. La carta vuole fidelizzare la clientela appassionata di pallavolo, legando ulteriormente la banca al territorio ed alla
sua eccellenza sportiva. Nella foto,
il capitano Wout Wijsmans mentre
autografa una maglia da gioco.
Gennaio 2012
N° 11
21
cultura d'impresa
palazzo righini a fossano una scommessa da 11 milioni
investire in qualità
è reagire alla crisi
art
work
Walter Lamberti
“
In Italia c’è molta ricchezza privata, ma poca
voglia di investirla per
la crescita della comunità. Si preferisce puntare su
altro, ad esempio cementificando in modo selvaggio o speculando, facendo vedere la parte
peggiore del capitalismo. Credo
invece che sia giusto investire
per un ritorno positivo di tutto
il territorio”.
Parola del fossanese Enrico
Castellano proprietario di
Palazzo Righini, il complesso
alberghiero d’élite sorto nel
centro storico fossanese con il
restauro dell’omonimo palazzo
nobiliare e l’annessa chiesa dei
battuti Neri. Lo scorso 30 novembre in occasione dell’apertura della dimora storica, ultimo tassello del progetto che
comprende anche il ristorante
Antiche Volte, il lounge bar Il
Loggiato e il centro congressi
Sant’Agostino, Castellano, insieme allo chef Flavio Ghigo,
socio nel progetto del ristornate, ha organizzato un convegno
incentrato su questi temi che gli
stanno particolarmente a cuore,
ovvero “Investire sulla qualità
per dare valore al territorio”
laddove investire in qualità significa puntare su arte, storia,
cultura, enogastronomia e accoglienza, tutti elementi chiave del milionario progetto di
Palazzo Righini (in sei anni la
cifra ha superato abbondantemente gli 11 milioni di euro).
Non una serata autocelebrativa, ma una tavola rotonda con
amici esperti nei settori del turismo, del business e dell’amministrazione. E che amici. Tra i
nomi l’ex sindaco di Torino, Valentino Castellani, il presidente
di Federturismo, Renzo Iorio e
Francesco Marini Clarelli presidente di "Italian Angels of
growth".
“Credo che il progetto di Castellano, e il modo in cui lo ha
portato avanti, sia un paradigma di come dovrebbe muoversi
l’imprenditoria italiana in un
Paese in cui il turismo è uno dei
pochi settori dove c’è possibilità di sviluppo - ha commentato
Renzo Iorio, illustrando la situazione italiana nel settore -.
Manca un piano strategico una
visione globale come è invece
avvenuto ad esempio in altri Paesi come la Spagna che si stanno
muovendo bene. Ecco perché c’è
bisogno di imprenditori così,
capaci di guardare lontano e oltre il puro ritorno immediato”.
Ma a ben vedere ci sono esempi
virtuosi anche in Italia, dove in
alcune città gli imprenditori,
ma anche gli amministratori,
hanno saputo progettare, programmare, puntare sull’arte e
sul bello per creare benessere. E
opportunità di lavoro.
È il caso ad esempio di Torino che negli ultimi 15 anni è
praticamente rinata. Interessante a questo proposito è la
testimonianza dell’ex primo
cittadino Castellani artefice dei
primi “cambiamenti” che hanno
portato la città da centro postindustriale con forti sacche di
degrado, come era classificata
ad inizio anni '90, alla bella città che è oggi, apprezzata anche
e soprattutto dai turisti.
“Nel 1993 Torino era in un’assoluta fase di depressione - ha
spiegato Valentino Castellani
nel convegno fossanese - I giovani scappavano. La scommessa
era quella di guardare al futuro
e immaginarne uno. Lo abbiamo fatto stendendo un piano
strategico che coinvolgesse tutte le anime della città”.
Da sinistra: Gianni Martini, Valentino Castellani, Francesco Marini Clarelli, Enrico Castellano e Renzo Iorio durante la tavola rotonda del 30 novembre scorso (Foto: Walter Lamberti)
Enrico Castellano:
"In italia c'è molta
ricchezza privata,
ma poca voglia
di investirla per
la crescita della
comunità, per un
ritorno positivo di
tutto il territorio"
ARTE & IMPRESA La scultura realizzata dall'artista
cuneese Marco Gas si alza, allo stesso tempo leggera e
imponente, da un angolo verso il centro del cortile interno
di Palazzo Righini. Realizzata su commissione appositamente
per questo sito, l'opera simboleggia una foglia di canna
mossa dal vento, ma si può prestare anche ad essere
interpretata come un boa che si erge - minaccioso e
inquietante, forte e protettivo - a difesa del palazzo e di chi
lo abita. Lasciando però alla critica le valutazioni di ordine
artistico, resta comunque da sottolineare il fatto che il
fossanese Enrico Castellano, restaurando un bene culturale significativo per la sua città, non ha esitato a vestire i
panni del mecenate, arricchendo un sito di indubbio valore
arstistico con un'opera d'arte che rimarrà a testimoniare
ai posteri la sensibilità artistica ed il gusto estetico di un
imprenditore del
XXI secolo. (Fabrizio Pepino).
E ha portato alcuni esempi
come quello della Mole Antonelliana che fino ad allora era
rimasto un monumento vuoto
ed è stato trasformato nel museo del cinema. Contestualmente si è lavorato per altri progetti
collaterali legati al cinema (ad
es. il Torino film festival) per
“mettere in fila” le cose evitando gli interventi sporadici e
isolati. E la cosa ha funzionato,
tant’è che oggi Torino è tornata
ad essere anche un importante
centro di produzione cinematografica. E gli esempi che riguardano la “capitale piemontese”
potrebbero essere ancora tanti
altri, arrivando fino ai lavori
per le olimpiadi invernali che
non soltanto hanno ripulito e
fatto il make up alla città ma
dato nuovo impulso alle attività
sfruttando una vetrina internazionale di grande pregio.
La parola d’ordine è dunque
investire. Anche in tempi di crisi
come questi, perché forse è proprio in queste fasi di transizione
che si possono gettare le basi
per il futuro. Investire e sostenere i progetti di coloro che hanno
buone idee. Come l’esperienza
illustrata da Marini Clarelli
con gli "Angels of growth",
movimento che raggruppa una
novantina di soci impegnati a
sostenere progetti e start-up di
aziende innovative, una sorta di
“angeli custodi” dei nuovi e futuri imprenditori.
“Il progetto di Palazzo Righini
- ha concluso Francesco Marini Clarelli - è importantissimo.
Perché non c’era nulla di simile
prima. Perché crea occupazione
e crescita e fa bene a Fossano, al
territorio e all’Italia”.
Non soltanto un’eccellenza fossanese, ma punto di riferimento
per una rete può, anzi deve, crescere e forse diventare la chiave
per un territorio, questo vale
per il cuneese ma in generale
l’Italia, che vuole uscire dalla
crisi puntando su ciò che di più
bello ha, un patrimonio storico, artistico e culturale unico al
mondo.
Per fare ciò occorre l’impegno
del mondo imprenditoriale,
una nuova cultura di salvaguardia e valorizzazione delle
bellezze locali e un’azione incisiva di chi amministra. Il convegno è partito da un articolo
del Costituto senese che recita:
“Chi governa deve avere a cuore
massimamente la bellezza della
città, per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore,
prosperità e accrescimento della
città e dei cittadini”. Una frase
scritta nel 1309. Assolutamente
attuale e moderna.
22
cultura d'impresa
Gennaio 2012
N° 11
uniart-idea
serata con "mogol" al sociale di alba
Da sinistra: Carlo Borsalino, Giulio Rapetti "Mogol", Elena e Davide Borsalino al teatro sociale di Alba lo scorso 12 dicembre (Foto: Uniart-Idea)
Serata di festa al teatro sociale di Alba. Lo scorso 12 dicembre Giulio Rapetti,
in arte Mogol, è salito sul palcoscenico del teatro albese in un colloquio con il
musicologo Luca Damiani, per raccontare e ripercorrere cinquant’anni di carriera. Il celebre autore è stato il protagonista di una serata dedicata agli auguri
natalizi organizzata dalla casa editrice Uniart e dalla rivista “Idea”. La serata,
che ha visto la presenza di numerose autorità e la musica dal vivo degli artisti
della famosa scuola fondata da Mogol, è stata presentata da Elena Lovera, past
president del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo. La scaletta
dell’appuntamento ha visto salire sul palcoscenico anche sette giovani cantanti, in rappresentanza delle “sette sorelle” della provincia, che hanno cantato
alcuni brani di Mogol. Nel corso della serata è stato anche presentato l’impegno
della rivista “Idea”, che proseguirà per tutto il 2012, in stretta collaborazione
con la fondazione Nuovo ospedale Alba-Bra Onlus: il settimanale e i suoi lettori,
infatti, stanno contribuendo all’acquisto degli arredi funzionali e tecnici delle
camere del nosocomio in costruzione a Verduno, attraverso il progetto di adozione promosso dalla Fondazione.
balena project l'incontro tra arte e industria secondo l'imprenditore ferdinando botto poala
cultura, un investimento positivo
Beppe Malò
A
rte e industria, impresa e creatività:
sono concetti complementari o categorie produttive non compatibili?
In realtà la risposta è complessa e, quantomeno nel contesto
dell’arte contemporanea, non
sono mancati i tentativi e gli
spunti per elaborare percorsi
comuni.
A volte palese, a volte sottotraccia, il collegamento esiste
ed è spesso matrice di ottimi
riscontri. Lo prova “Balena
Project, resoconto del viaggio
di un cetaceo da terra”, l’evento
culturale promosso dal Gruppo
Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo in collaborazione con l’associazione culturale Marcovaldo. La mostra
racconta un progetto che è stato
realizzato grazie all’incontro
tra la creatività dell’artista
piacentina Claudia Losi e la curiosità dell’industriale laniero
Ferdinando Botto Poala.
”Io faccio parte - spiega - di
un’azienda laniera che è stata
fondata nel 1876. La nostra è
una piccola azienda familiare che opera nel settore della
produzione qualitativa più che
quantitativa. Nonostante questa premessa la Botto Giuseppe
e figli è comunque un’azienda
che, pur in un contesto dove la
creatività ha molto spazio ed
importanza, opera in modo seriale. Diciamo, volendo semplificare, che abbiamo un occhio
alla metodologia industriale e
un altro molto attento alla creatività artistica”.
L'industriale tessile biellese Ferdinando Botto Poala
Mescolare azienda
e creatività vuol
dire adattarsi al
nostro tempo,
conoscere meglio il
mondo, capire altri
punti di vista e dare
una rimescolata al
nostro know how
Un particolare dell'allestimento della mostra temporanea
"Balena Project. Resoconto di viaggio di un cetaceo di
terra", che si è svolta al Filatoio di Caraglio il 3 e 4
dicembre scorsi. Sullo sfondo uno degli imponenti torcitoi
del Museo del Setificio Piemontese (Foto: Beppe Malò)
Quindi l’incontro con “Balena
Project” è stato accolto come
un’opportunità interessante su
cui lavorare?
”Ho accettato una sfida ‘tecnica’, dovendo mettere a disposizione di Claudia Losi una quantità di flanella di lana cachemire
tale da realizzare 23 metri di
balena, e una sfida culturale.
Cioè quella di condividere un
progetto artistico mettendo
da parte ogni pensiero seriale,
meccanico, ripetitivo, manifat-
turiero in senso classico. Ovvero mettere da parte l’abitudine
per la novità, il consueto per la
contaminazione, la sensibilità
culturale in luogo del pensiero
scandito dalla tecnologia”.
Volendo andare in quale direzione?
”Volendo andare a vedere cosa
sarebbe successo seminando
sensibilità e creatività in un humus che, solitamente, non nutre
questo tipo di pensieri. La mia
scommessa, attraverso questa
idea, è stata quella di mescolare
la cultura del bello e dell’educazione ai contenuti dell’arte con
le prospettive economiche che
un’azienda deve porsi in ogni
caso”.
Quindi lei ritiene di avere fatto
un vero e proprio investimento!
"A tutti gli effetti si può parlare d’investimento positivo.
Anche nella misura in cui abbiamo scelto di dare supporto
all’artista e al progetto anche
sotto il punto di visto logistico.
Per contro la balena ha davvero
viaggiato nel mondo, incontrando tantissime persone, altri
compagni di viaggio - come la
Ferrero che è stata con noi in
Equador -, tantissimi bambini.
Che hanno fatto laboratorio
d’arte, giocato, imparato a conoscere un pensiero estetico,
l’idea di bello e di creatività.
Tutte cose che hanno avuto
una ricaduta positiva sulla mia
azienda e sulla mia esperienza di
imprenditore”.
Parlando con i giovani industriali ha spiegato loro come
utilizzare bene il rapporto tra
arte e cultura?
"Ovviamente sì! Balena Project
è stato un progetto che è partito da una giovane artista e ha
coinvolto tantissimo i giovani
in tutto il mondo. Ai giovani
che ho incontrato a Caraglio ho
spiegato quante opportunità ha
creato per noi il rapporto tra
arte e cultura. Abbiamo dovuto
imparare cose nuove, affrontare
problemi sino ad allora sconosciuti (ad esempio come lavare
23 metri di balena), siamo cresciuti grazie all’incontro con
aziende più grandi ed operanti
in altri settori - ad esempio la
logistica -, nel corso del progetto abbiamo incontrato Vinicio
Capossela e lo stilista Antonio
Marras. Mescolare arte e industria, azienda e creatività ha
significato adattarsi meglio al
nostro tempo, conoscere meglio
il mondo, capire altri punti di
vista e dare una bella rimescolata al nostro know how. Per
un’azienda è un bel modo di aggiornarsi e migliorare”.
Gennaio 2012
N° 11
23
cultura d'impresa
sant'eligio alle falci di dronero
forgiare il ferro SUGGESTIONATI DALL'ARTE
Foto: Andrea Beoletto
Oltre 500 persone hanno partecipato lo scorso 3 dicembre alla giornata di porte
aperte alle Falci di Dronero, trasformatesi in un insolito spazio per l’esibizione
di differenti forme artistiche. Dalle 17 fino alle 22 il reparto forgiatura della
storica azienda cuneese, infatti, ha fatto da scenografia al lavoro dei forgiatori,
mentre la danza ed il canto si sono fuse tra loro per raccontare un lavoro duro,
ma ricco di creatività e di saper fare manuale. Due ‘sputafuoco’, una ballerina,
un percussionista e cinque cantanti del coro a cappella “Comedaccordo” hanno
animato il percorso all’interno della fabbrica, intervallando le loro brevi esibizioni alle dimostrazioni dei fabbri. Una scenografia di luci dinamiche ha poi
reso il tutto ancora più suggestivo. Alternando fasi di lavorazione ad espressioni
artistiche è stata dunque messa in scena una sorta di rappresentazione teatrale
le cui quinte sono state la fabbrica e i suoi macchinari. L’iniziativa, promossa
dalla Compagnia di Sant’Eligio in collaborazione con le Falci srl, è stata organizzata dall’associazione culturale Marcovaldo, sotto la direzione artistica di
Fabio Revetria e Lara Sappa (Officina82), nell’ambito della 368a edizione dei
festeggiamenti del santo patrono dei fabbri.
museo dell'arpa victor salvi nuovo allestimento dedicato alla storia dello strumento
all'origine del doppio movimento
Fabrizio Gardinali
è
un suono delicato,
etereo, quasi acqueo.
A volte richiama lo
sciabordio delle onde,
altre il soffio del vento sulla brughiera. L’arpa è strumento antico le cui origini sono avvolte nella notte dei tempi e protette da
una sorta di mistero. Ha accompagnato le storie di tante civiltà
sorte nei luoghi più disparati:
dalla assolata Palestina di re Davide alle nebbiose lande bretoni.
E gli strumenti migliori nascono
all’ombra dei primi rilievi della
val Varaita, a Piasco per la precisione. Dove fin dal 1974 Victor
Salvi, imprenditore italo-americano con un passato di prestigioso musicista, collocò, in un’area
dismessa dalla ex Wild, l’omonima fabbrica (Salvi Harps) destinata alla produzione di uno
strumento che, negli intenti
(per altro coronati da successo),
doveva superare per accuratezza
costruttiva e qualità armonica
tutti quelli fino al quel momento
esistenti.
In questo angolo pedemontano
della Granda Salvi aveva trovato
l’ambiente ideale: una tradizione radicata nella lavorazione del
legno, una manodopera operosa
e competente, in grado di affrontare un lavoro delicato, più
artigianale e “creativo”che industriale in senso proprio.
Sempre qui ha sede il Museo
dell’Arpa Victor Salvi, un’istituzione unica al mondo, nata nel
2006 con lo scopo di esporre a
rotazione le oltre cento arpe antiche che costituiscono la preziosa collezione del suo fondatore.
Da sabato 10 dicembre scorso il
Museo si è dotato di un nuovo
allestimento dal titolo “L’evoluzione dell’arpa: le origini,
Sébastien Erard, Victor Salvi”,
visitabile tutti i giorni escluso
il sabato. L’apparato espositivo
è stato curato dall’architetto
Didier Blin che si è avvalso della
consulenza storico-filologica di
Ann Fierens, una delle più prestigiose arpiste a livello internazionale, e, ovviamente, di Aldo
Baudino, il restauratore che da
anni cura e ridà vita ai preziosi
elementi della collezione, oltre
che della presenza e dell’impegno costante della direttrice della struttura, Roberta Scarzello.
La mostra è concepita come un
percorso storico alla scoperta
dell’antico strumento, soffermandosi in particolare sul lavoro di Sébastien Erard, vissuto a
cavallo fra ‘700 e ‘800, inventore
del “doppio movimento”, che ha
modificato radicalmente il modo
di suonare l’arpa, e di Victor
Salvi che, sia pur a distanza di
tempo ha saputo anticiparne e
svilupparne l’evoluzione. Nel
corso di questi cinque anni il
Museo dell’Arpa di Piasco ha
avuto 25.000 visitatori: una
cifra considerevole vista la particolarità del soggetto, con una
forte presenza di scolaresche,
Julia Salvi:
"La cultura è il
motore che produce
energia pulita per la
crescita del tessuto
civile e sociale.
Fa bene alla salute
del territorio"
che hanno potuto vedere alcuni
pezzi di grande rilievo storicoartistico. Come due arpe in scala
del Settecento, modelli dai quali
si ricavava lo strumento finito, o
una Nadermann del 1783 dalla
decorazione “rococò”decisamente lussuosa e fantasiosa.
Ha detto Julia Salvi, presidente
del Museo: “Noi tutti che lavoriamo per e nel Museo dell’Arpa
Victor Salvi, lo facciamo con
amore perché crediamo che la
cultura fa bene alla salute. Fa
bene alla salute di ogni individuo soprattutto se è giovane:
alimenta curiosità e fantasia, arricchendo lo spirito di un valore
inestimabile. Fa bene alla salute
di una comunità: la cultura è il
motore che produce energia pulita per la crescita del tessuto civile
e sociale. Fa bene alla salute del
territorio: la cultura è una forma di investimento per ottenere
ricadute sul piano del turismo e
innescare un circolo virtuoso di
carattere economico”.
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Gennaio 2012 - Unione Industriali Cuneo