Rassegna Stampa di giovedì 6 marzo 2014 SNALS / CONFSAL La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Lecce Il Piccolo La Sicilia - Ed. Ragusa Testate on line 06/03/2014 "LA GESTIONE ECONOMICA DEVE ESSERE RESA PUBBLICA" 06/03/2014 GITE "RIPRENDEREMO LE FILA DEL COMMERCIO" ARTICOLI PRESI DAL WEB 06/03/2014 6/03/2014 Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera la Repubblica la Repubblica la Stampa il Messaggero L'Unita' il Tempo Corriere della Sera - ed. Roma Giorno/Resto/Nazione Sport il Mattino Il Secolo XIX la Gazzetta del Mezzogiorno il Messaggero Il Secolo XIX il Sole 24 Ore Libero Quotidiano il Mattino Roma QUEI 2,2 MILIARDI PER LE SCUOLE DISPERSI (E FERMI) IN 10 PIANI RENZI: CURA SHOCK PER IL PAESE 06/03/2014 JOBS ACT, PIANO CASA E SCUOLA RENZI SI DA' UNA SETTIMANA 06/03/2014 ECCO LA SCUOLA CAPOVOLTA IN CLASSE I COMPITI A CASA 06/03/2014 SE I BIMBI CANTANO IL CULTO DI MATTEO 06/03/2014 SCUOLA E DISPERSIONE: DOVE SONO I FONDI? 06/03/2014 ENZI: JOBS AT IN SETTE GIORNI. MA I SOLDI NON CI SONO 06/03/2014 DUE MILIARDI PER LA SCUOLA, NE SERVONO ALTRI 11 06/03/2014 SENATO, LAVORO E SCUOLA, RENZI ACCELERA 06/03/2014 INSIEME CONTRO IL BULLISMO E OMOFOBIA, UN PROGETTO IN 24 SCUOLE 06/03/2014 SCUOLA E ATENEI SI INVESTA DI PIU' SULLO SPORT 06/03/2014 UNA RICERCA CONTINUA PER FAR DECOLLARE LE IDEE 06/03/2014 SCUOLA, AUMENTANO LE ISCRIZIONI 06/03/2014 "SEDUTI SI GIOCA", PROGETTO RISERVATO AI RAGAZZI DISABILI 06/03/2014 UNIVERSITA', ESAMI COMPRATI NEI GUAI IL SINDACO DIMANFREDONIA 06/03/2014 MASSARDO: "FERMIAMO LA "FUGA" PER LA LAUREA" 06/03/2014 IL TRISTE BALLETTO CHE ALLONTANA GLI INVESTITORI 06/03/2014 DE MAGISTRIS (RI)AFFOSSA LA CITTA' DELLA SCIENZA 06/03/2014 Int. a V.Silvestrini: "SBAGLIATO PROTESTARE, LA SPIAGGIA E' SALVA" 06/03/2014 E LA BOLDRINI BACCHETTA LE ISTITUZIONI LOCALI: INCAPACI+++ 06/03/2014 06/03/2014 Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera la Repubblica Panorama L'Unita' il Mattino il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore la Repubblica la Stampa il Messaggero "SI AL CONFRONTO SENZA SCONTI" JOBS ACT, TRATTATIVA PD-NCD GARANZIA GIOVANI VERSO IL VIA 06/03/2014 MAXI-SANZIONI, TUTELA DOPPIA 06/03/2014 UNA STRADA PER PRIVATIZZARE 06/03/2014 RENZI: "I NUMERI NON ERANO QUELLI DI LETTA ORA DOBBIAMO CORRERE, SENZA SCHERZARE" 12/03/2014 LAVORO 06/03/2014 ASPI ANCHE PER I PRECARI E I CO.CO.PRO 06/03/2014 Int. a S.Sazatornil: "COSI' IN SPAGNA ABBIAMO BRUCIATO LE TAPPE CENTO MISURE PER SOSTENERE I DISOCCUPATI JR" 06/03/2014 LE RIFORME UNICA RISPOSTA POSSIBILE 06/03/2014 LA UE: TROPPO DEBITO, POCA COMPETITIVITA' 06/03/2014 Int. a P.Padoan: "ECCO LE COPERTURE PER ABBATTERE IL CUNEO" 06/03/2014 LO SPREAD SCENDE A QUOTA 177 PUNTI 06/03/2014 L'UE VUOLE TUTTO: TAGLIO DEL DEBITO CRESCITA E RIFORME 06/03/2014 LE ACCUSE INGIUSTE E LA RISALITA POSSIBILE 06/03/2014 06/03/2014 05/03/2014 Tfa Ordinario e Tfa Speciali non inseriti in graduatoria 2014 aprile. Situazione paradossale. Il nuovo bando non serve Situazione paradossale della scuola e assunzioni insegnanti. I Tfa Ordinari e speciali non sono inclusi nelle graduatorie. Cosa serve, allora, farne un altro per il 2014 di Tfa ordinario? E i Pas attuali in corso di svolgimento e inizio? Le graduatorie ad esaurimento (GaE) saranno riaperte il prossimo mese di aprile 2014, ma con un bel pò di novità: lo Snals fa sapere che il decreto di aggiornamento prevede anche l'istituzione di una nuova fascia ma la una nuova fascia per quanto riguarda le graduatorie ad esaurimento 2014, non sembra includere gli abilitati con il Tfa ordinario e i Pad e ci chiede dunque quale sia il valore e l’importanza di conseguire l’abilitazione con tali corsi se poi non può essere utilizzata nella GaE. Il decreto sulle graduatorie fa riferimento a quanto contenuto all'interno del Decreto Ministeriale n. 53 del 14 giugno 2012, emanato per l'applicazione dei commi 2 ter e 2 quater dell'articolo 14 della legge del 24 febbraio 2012 n. 14, che sanciva appunto, per alcune classi di concorso, la costituzione di una nuova fascia. Ma per gli abilitati con il Tfa ordinario e speciale (PAS) sembra svanire di nuovo la possibilità che la loro posizione venga stabilizzata attraverso lo strumento legislativo. E si chiede al Miur di far chiarezza in merito e spiegare quale potrà essere il futuro di quelli che hanno ottenuto l'abilitazione con il Tfa ordinario e quelli che l'otterranno con il Pas. Se, infatti, inizialmente il Tfa ordinario era stato pensato per l'arruolamento dei docenti, poi alcune modifiche lo hanno trasformato in un percorso formativo a numero chiuso per conseguire l’abilitazione, ora gli abilitati al primo ciclo di Tfa ordinario si ritrovano con un titolo non spendibile. 05/03/2014 "Scuola, un piano di riassetto che penalizza il territorio" Plessi che vivono nel degrado, altri che perdono autonomia" La scuola pubblica è in affanno per la progressiva riduzione dei fondi statali destinati all’istruzione come confermano le quotidiane difficoltà che i plessi pontini sono costretti a gestire per raggiungere l’obiettivo primario: garantire un piano dell’offerta formativa adeguato alle necessità degli alunni e in linea con gli standard europei. Un impegno importante che negli ultimi anni ha visto la paralisi dei progetti extrascolastici e delle attività di supporto e sostegno agli studenti. UN PIANO DI RIASSETTO PENALIZZANTE A penalizzare il servizio scolastico pubblico contribuisce un piano di riassetto che non valorizza le risorse presenti sul territorio e sembra non tenere conto delle profonde variazioni riscontrate negli ultimi anni, in merito alla scelta degli indirizzi per gli istituti superiori, come viene sottolineato dal segretario provinciale dello Snals (sindacato nazionale dei lavoratori della scuola), Canio Miele. L'ACCUSA DEI SINDACATI <Il piano di riassetto scolastico non tiene conto delle priorità messe in evidenza dalle organizzazioni sindacali – spiega Miele – e le conseguenze sono evidenti: nuovi indirizzi negati, scuole al collasso come quella di borgo Piave dove gli alunni e le loro famiglie vivono disagi quotidiani e altri istituti che rischiano di perdere l’autonomia in seguito all’accorpamento con altre scuole, come accade per il liceo Artistico dove è in atto una forte protesta più che giustificata. L ’unico indirizzo proposto e rimasto in piedi, infatti, è quello Sportivo, che dovrebbe partire, se arriveranno gli auspicati finanziamenti, presso il liceo Scientifico Grassi>. Il calo delle iscrizioni, inoltre, sempre secondo i dati emersi nell’ultimo incontro presso il Csa di Latina, vede una drastica riduzione delle richieste di accesso agli istituti professionali, per i quali risulta sempre più a rischio il futuro. Scuole superiori quindi sempre più in affanno in provincia di Latina, dove in assenza di risorse economiche e della giusta attenzione da parte delle istituzioni competenti i capi d’istituto in fase di contrattazione si vedono impossibilitati a garantire agli alunni progetti di potenziamento e recupero, delegando alle famiglie ogni attività che ovviamente risulta condizionata alle capacità economiche individuali. <Un piccolo passo in avanti però è stato fatto a favore degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Latina – conclude il segretario provinciale dello Snals – qualche giorno fa, infatti, è stata approvata l’immissione in ruolo di 46 nuovi insegnanti di sostegno, anche se non è ancora abbastanza per coprire un bacino di utenza che vede un incremento delle certificazioni consistente per il quale servono risposte tempestive alle richieste delle famiglie degli alunni in difficoltà>. Infine, altra grave problematica, finora congelata per assenza di fondi, riguarda la sicurezza delle strutture scolastiche, un tema che sembra essere tra le priorità del nuovo presidente del Consiglio Renzi e che, secondo lo Snals, non può più aspettare e necessita di un piano di azione che tenga conto delle criticità presenti nelle scuole pontine, dando la precedenza alle situazioni più urgenti. Data Pagina Il Foglio 06-03-2014 5 1 www.ecostampa.it Quotidiano Editiria.Al Miur 5 norme, al Mit 2 piani stralcio, 2 piani Inail, uno alle Regioni Quei 2,2 miliardi per le scuole dispersi (e fermi) in 10 piani rnenendo a punto, d'intesa con Palazzo Chìgi, iJ testo del Dpcm che definisce i poteri derogatori. I commissari saranno gli stessi sindacì o i presidenti di provincia. Per il resto, si tratta di immergersi proprio da Palazzo Chigi nella giungla dei vecchi piani per tentare un coorctinamento e uno sblocco. Rispondono a cinque diverse norme i piani localizzati per competenza al ministero dell'Istruzione. I lOO milioni della legge 183/2011 (articolo 33, comma 3) sono totalmente fermi: il 60% va destinato a messa in sicurezza, adeguamento antisismico e ricostruzione in EmlHa-Romagna. Sempre dalla stessa legge, ma ROMA Quando Matteo Renzi parla cli due miliardi a disposizione per l'edilizi,a. scolastka, sa bene di cosa parla: un rapporto ministeriale cli monitoraggio dei fondi spiega con precisione minuziosa come 2.164 mi· lioni siano bloccati (e clispersi) in dieci differenti pian.i che sono stati lanciati dal 2002 a oggi. Una giungla di migliaia di progetti spesso finanziati e non partiti oppure risorse stanziate e mai assegnate o ancora procedure appena avviate come quella per i 150 milioni disposti dal «decreto del fare» già assegnati a 692 interventi per cui proprio il governoRenzi venerdì scorso ha dovuto varare una norma di proroga al 30 aprile 2014del termine fissato al 28 febbraio per l'aggiudicazione degli appalti: come ha detto il ministro Giannini, 485 progetti su 692 erano in ritardo e rischiavano il definanziamento. Viceversa, rimettere sui binari giusti e accelerare il piano che aveva lanciato Letta è proprio quello che Renzi vuole fare per avviare il suo piano. Due miliardi da sbloccare ma intanto si partirà facendo decollare davvero quei 150 milioni previsti dal ((decreto del fare» insieme ai 300 milioni (100 milioni l'anno per il triennio 2014--i016) affidati direttamente all'lnail sempre dal «decreto del fare» per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Se si aggiungono altri 60 milioni già disponibili per l'lnail dal 2ou, ecco che si arriva a quei 500 milioni che i collaborntori di Renzi considerano la prima tnncbe da cui partire per i lavori della prossima estate annunciati dal premier. D'altra parte, a quel piano lanciato da Letta Renzi farà riferimento anche per quel che riguardai poteri speciali da attribuire ai commissari che dovranno tentare cli accelare gli interventi: il Miur sta infatti COMMISSARI IN ARRIVO Un Dpcm definirà i poteri commissariali che saranno attribuiti ai sindaci per derogare le norme ordinarie e accelerare glt interventi Poteri derogatori • Il «decreto del farel> (69/2013) prevede, oltre a fondi per 450 milioni integrativi per i piani di edilizia scolastica, anche la possibilità di affidare a sindaci e presidenti di province poteri derogatori rtspetto alle procedure ordinarie per realizzare gli Interventi. In questi casi scatta la nomina a commissario. Previsto un Dpcm che dovrà definire i poteri commissariali: lo sta scrivendo il Mìur, presfo dovrebbe arrivare a Palazzo Chigi. al comma 8 dell'articolo 33, arrivano i 98 milioni confluiti nel fondo unico del Miur ripartiti per38 milioni destinati a interventi da realizzarsi tranùte fondi immobiliari e per 60 milioni all'Emilia-Romagna. Ci sono poi altri 70.662.703 euro derivanti dal decreto legge i37/ 2008 e da revoche cli risorse bloccate che pure sono confluiti nel fondo unico e dovranno essere ripartiti fra le regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Altri 20 milioni dalla legge fmanziaria 2008 e devono essere ripartiti con un Dpcm su cuila Conferenza unificata ha sollevato diverse obiezioni. Per chiudere il conto del Miur ci sono poi i 150 milioni del «decreto del fare» (69/ 2013) di cui si è già detto. Del capitolo InaiJ Si è detto (in tutto 360 milioni), mentre anche le Regioni hanno una dote informadi mutui trentennali da 40 milioni annui dal 2015 che per ora si traducono in una disponibilità effettiva per i50 milioni. Anche qui le domande sono già arrivate ma il collegamento con le risorse non è così automatico. C'è poi la dote del ministero delle Infrastrutture e del Cipe che si è concretizzata finora in Ùut! ùiffen:nli piani straonl.iuari, a loro volta articolati in due stralci. Il primo piano è stato avviato nel 2002 e prevede due stralci rispettivamente per un importo cli 488 e uo milioni. Qyesti due piani stralcio hanno pianificato 1.592 interventi cli cui 536 completati (per un valore di 148 milioni dì euro), 822 in corso cli esecuzione (per un valore di 258 milioni cli euro), 234.da avviare (perun valore cli 82 milioni cli euro). Il secondo programma straordinario, a sua volta articolato in due stralci. è più recente e prevede 3.515 interventi finanziati con 617 milioni del Fondo sviluppo e coesione: finora erogato il 39% pari a 235,s milioni. 068391 Giorgio Santilli Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 7 Quotidiano Il Sole?]{! mmrn Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 06-03-2014 5+1 1/2 Renzi: cura shock per il Paese «I numeri non erano quelli di Letta - Mercoledì casa, Jobs act e scuola» Emilia Patta ROMA Una cura shock per l'Italia, in modo da presentarsi con le carte in regola alla guida del semestre Ue. Ein attesa della riforma fiscale e della Pa si comincia subito, già da mercoledì prossimo: piano casa con una diminuzione della cedolare secca al 10% per gli affitti concordati e con una nuova spinta all'edilizia sociale; Jobs.act con l'introduzione del contratto unico a tutele crescenti e di un snssiclio cli disoccupazione universale;uniliardi "freschi" per rimettere in sesto i malridotti edifici scolastici. «Mercoledl prossimo farò una corposa conferenza stampa di lancio di alcun1 provvedimenti molto important~ perché siamo pronti. Presenterò il piano casa. E anclie ilJobs acte lemisureper la scuola, misure che mettiamo tutte insieme per non incatenare i sindaci ma scatenarli». Dirito mo dalla Tunisia)sua prima visita ufficiale da premier all'estero, MatteoRenzi non va direttamente a Roma dove ideputati sono impegnati nell'esame dell'Jtalicummasi fetmaaSiracu- sa per la seconda tappa del suo giro nelle scuole italiane (la prima era stata Treviso,,tnercoledì scorso) .E non a caso annuncia il prossimo corposo Consiglio dei ministri nel giorno in cui dal commissario Ue agli Affari economici 01" li Relin arriva la secca bocciatura dell'ultima manovra del governo Letta, bocciatura giunta inattesa sul tavolo di Palazzo Chigi («la correzione dej conti zo14 è inadeguata - sottolinea Rehn- dato l'alto debito dell'Italia, che desta seria preoccupazione»). Latente l'irritazione di Renzi, che risponde con un tweet: «l numeri Ue sull'Italia sono molto duri. Spero che sia chi.aro perché noi dobbiamo cambiare verso. Ne parliamo il12 marzo». Ufficialmente non si vuole fare nessuna polemica con Enrico Letta, ma il pensiero di Renzi traspare chiaramente nelle conversazioni con i suoi: <~Sape: vamo che i numeri non erano quelli che Letta raccontava-è stato il ragionamento di Renzì -, ma slamo gentiluornirtl e non abbiamo calcato la mano. Adesso bisogp.a couere. Ma se è vero che i mercati banno fiducia in noi enel- le riforme annunciate, come dimostra lo spread basso, è anche vero che non possiamo scherzare». Ecco perché Renziha deeiso di accelerare. «Sicuramente vogliamo fare una terapia d'urto», conferma il sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio. Nessuna polemica ufficiale con Letta ma via di corsa verso il Jobs act, e prima dell'incontro con Angela Merkel fissato per il 17 marzo. Insomma, i numeri "duri" di Bruxelles sono la prova, più di ogni retroscena, che era necessario" cambiare verso" all'Italia mettendo in campo le attese riforme. Cambiare verso all'Europa appare invece più complicato. Già nel vertice di oggi a Bruxelles, vertice straorctinario sulla crisi ucraina, il premier proverà a porre subito il temadellaripresaaicapidigoverno Ue. In questo può contare sull'appoggio esplicito di Giorgio Napolitano, che da Tiranaharibadito la necessità di risolvere con un programma di rilancio la questione «non più sopportabile» della crescente disoccupazione. Una scommessa, quella diRenzi, che punta anche sUlla compo- nente psicologica, sulla necessità di far tornare ali'orizzonte un po' di ottimismo. Anche da qui la sfida agli imprenditori a investire sui beni culturali. «È inaccettabile che si continui a far finta di niente se mentre La grande bellezza vince l'Oscar c'è un muro di Pompei che crolla». E ancora: «L'Italia è il Paese della cultura e allora sfido gli imprenditori: che state aspettando? Basta con il rifiuto ideologico sull'intervento dei privati: se il privato tiene in piedi il muro perché non permetterglielo?». E, sempre rivolto agli imprenditori (a Siracusa c'è stato anche un incontro con il presidente di ConfindustriaSiciliaAntonello Montante), il premier non ha fatto mistero della sua allergia ai tavoli negoziali, politici così come con le parti sociali: «Non parliamo mai più di tavoli, perché se entriamo nella logica di aprire i tavoli non si riesce a dare sostegno neanche ai mobilieri. No tavoli, please, only e-mail». Pungente la risposta del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi: «D'accordo sui tavoli, ma invece delle e-mail preferisco il guardarsi negli occhi>>. ORJPRODUZ!ONE RISERVAlA ll Colle e la legge elettorale «Lasciamo lavorare la Camera>>. il Quirinale non si pronuncia ma «attende» il Parlamento AGLI IMPREHDJTORJ «Non parliamo mai più di tavoli: please, only e-mail. Su Pompei sfido le imprese a intervenire, basta con l'ideologia contro i privati» 068391 «Bisogna accelerare» «I mercati hanno fiducia in noi e nelle riforme ma non possiamo scherzare. Ora tocca correre» Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 8 Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Il Foglio 06-03-2014 5 1/3 Jobs Act, piano casa e scuole Renzi si dà una settimana www.ecostampa.it Quotidiano «Mercoledì le scelte. Basta tavoli di confronto, meglio le mail» DAL NOSTRO INVIATO SIRACUSA - Programma di governo: ogni mercoledì in una citta italiana, a visitare una scuola, incontrare sindaci e imprenditori. Però mercoledì prossimo no, ci sarà una mega presentazione: sblocco di due miliardi per l'edilizia scolastica, nuovo piano Casa post Berlusc.oni, rilancio dell'edilizia popolare, l'ormai famoso Jobs Act, il piano per il lavoro. Presidenza del Consiglio, modello Renzi. Otto e 30, hotel Villa Politi. Alla receptionist: «Signora, scusi se non l'ho salutata>>. Al barista: <<Dormito bene? Io benissimo». Un siracusano: «Matteo, durerai 8o anni!». «No! Politic.amente voglio durare poco». La scuola intitolata al carabiniere Salvatore Raiti, ucciso mentre traduceva un detenuto, dista duecento metri. Da una finestra lo chiama una mamma con la fi gliola: «La Sicilia deve ripartire!». <<Dopo passo a trovarvi!». A un bimbo: «Tu, come ti chiami?». <<Roberto». <<Dammi il cinque!». Niente politici, nessun ministro al seguito. Protesta la sorella di Raiti: «Non mi hanno fatto entrare». Palazzo Chigi: <<Non sapeva- mo nulla, la suapenza sarebbe stata gradita».• Alla Raiti (materna, elementare, media) hanno preparato una canzone: «Clap and jump per Renzh>. Lui si presta al girotondo: <<Mi chiamo Matteo e da quindici giorni ho cambiato lavoro. Forse, tra tanti anni, al governo ci andrà uno di voi». La prof Simona: <<Dopo 15 anni da precaria sono entrata in ruolo l'anno scorso». Risposta pronta: «Voi insegnanti fute un lavoro fondamentale, dal quale il Paese ripartirà. I vostri stipendi non sono adeguatfo. Nell'aula magna Renzi passa col microfono fra le file dei ragazzi. «Quanti di voi usano Facebook? Twitter? WhatsApp? lo ho 600 mila amici e 920 mila seguaci. Ricordate, però: qualsiasi messaggio virtuale non vale la bellezza di un abbraccio fisico». Promette: ~<Faremo di tutto perché la scuola tomi luogo di cultura e di bellezza Ma la grande bellezza è dentro di voi!». Lo invitano a mangiare qualcosa: «Grazie, devo andare. Potrete dire che c'è un politico che non mangia». Fuori, un gruppo di cittadini 5 Stelle ha preparato cartelli: <<Tinnagghiri a casa>>, vattene. Davanti al Municipio lo aspettano i lavoratori della Pirelli, For- za nuova, Fratelli d1talia: <<Dopo Monti e Letta, Renzi terza marionetta>>. Nel Salone Borsellino ci sono i sindaci della provincia. Ecco Michelangelo Giansiracusa, di Ferla Renzi, ex sindaco, interroga: «Che bilancio hai?». Al sindaco di Solarino. «Hai pronto un progetto per rimettere a posto una scuola? Di quanto hai bisogno?>>. «Quattro milioni di euro. Ma costa di più fare l'adeguamento antisismico che rifarla da capo». Renzi guarda il presidente della Regione, Crocetta: <<Tu hai destinato alle scuole 320 milioni di fondi europei, no?>>. Il sindaco di Solarino va avanti: «Noi non facciamo pagare la Tares a chi adotta un cane». Renzi: «Questa è bellissima. Io hoiatto il canile a Firenze. Se ti avessi conosciuto prima. ..». E, a proposito: <<l problemi su Tares e Imu nascono dall'arzigogolata gestione dei mesi precedenti». Il sindaco di Rosolini la prende larga. Renzi lo ferma: <<Non mi fate la parte politica Questi incontri non servono a discutere la Costituzione, casomai ve ne mançlo una copia>>. Il sindaco di Lentini annuncia che domani si incatena e comincia lo sciopero della fame perché il Comune ha perso una causa per un esproprio: «Morirò incatenato!». Renzi: «Questa botta di ottimismo ci voleva>>. Il sindaco di Avola parla del dissesto idrogeologico. Renzi: «Giusto! C'è un miliardo, forse due, stanziati per il dissesto idrogeologico, ma non li spendiamo. Il nostro verbo deve essere: sbloccare». Secondo round, con gli imprenditori: <<La riforma costituzionale del Senato è fondamentale: o eliminiamo il Senato o non riusciamo a cambiare. Mi prendono in giro quando dico che faremo una riforma al mese. Ma non ci sono alternative». Annuncia un metodo: «Non parliamo più di aprire tavoli per discutere. Mandate mail: scrivete al sottosegretario Delrio quali sono le priorità, i fondi bloccati. Risponderemo. Superiamo il dualismo sindacati-imprenditori. Puntiamo su turismo e beni culturali. I privati devono intervenire se Pompei crolla!». Poi, Renzi riceve in una sala laterale Mariano Ferro, leader dei Forconi. Ferro dice che si rivedranno a Roma, entro marzo. Tavolo aperto? Sulla questione «tavoli», il presidente di Confindustria, Squinzi, da lontano, ribatte: <<lo preferisco guardare negli occhi, non amo le mail>>. Andrea Garibaldi [email protected] ©RI PRODUZIONE RI SERVATA 068391 Lapalemlca Le critiche della sorella del carabiniere cui è intitolata la scuola: non ho potuto incontrare il premier. Palazzo Chigi: noi non informati Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 10 Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Il Foglio 06-03-2014 5 2/3 ~I lavoro ~itazioni IPerde peso larticolo 18 IPiù detrazioni sugli affitti www.ecostampa.it Quotidiano L'azione sul cuneo fiscale Cedolare secca al lOo/o rv- ' n programma da un miliardo e 350 milioni in quattro anni. Il piano·casa, elaborato dal ministero delle Infrastrutture durante il governo Letta, approderà in Consiglio dei ministri mercoledi, secondo gli annunci del neopremier Renzi. Per i proprietari c'è l'ulteriore riduzione dal 15%al 10%dell'aliquota della cedolare secca sugli affitti, mentre per gli affittuari meno abbienti sale a 900 euro annui il tetto della detrazione Irpef della spesa di affitto. La cedolare secca è un'imposta sui contratti di affitto che sostituisce l'Irpef e le addizionali derivanti dal reddito relativo all'immobile affittato. Chi sceglie di applicarla rinuncia inoltre a poter chiedere l'aggiornamento del contratto. Abbassare l'imposta dovrebbe incentivare i proprietari a non tenere sfitte le abitazioni. Circa 570 milioni del provvedimento che il ministro Maurizio Lupi presenterà, vannQ a un piano straordinario di recupero di alloggi Iacp e altri 340 milioni alimenteranno il Fondo affitto e quello Morosità incolpevoli. Nel decreto ci sono norme che introducono sconti per il riscatto degli alloggi popolari da parte degli inquilini. Sono stati stralciati dal decreto lo sconto sull'Imu per i proprietari che affittano a canone concordato l'immobile (l'aliquota massima avrebbe dovuto essere del 4 per mille anziché del 9 per mille) e gli sconti Iva per i costruttori che si impegnano ad affittare a canoni sociali una parte degli appartamenti realizzati A.Bac. t 068391 .- ulla riforma del lavoro l'obiettivo del governo è • portare a casa in un colpo solo sia la parte normativa, cioè il contratto unico a tutele progressive, sia il taglio del cuneo fiscale, con i bonus per imprese e lavoratori. Ma l'accelerazione non è semplice. Per il taglio delle tasse sul lavoro restano da definire non solo le coperture, io miliardi di euro che dovrebbero arrivare in larga parte da spending review e calo della spesa per interessi. Ma anche i beneficiari ~ ·-_ dell'operazione. Il governo non ha ancora finito il suo giro di consultazioni ma le posizioni ,J sono distanti: Confindustria ;-----__ chiede di alleggerire il peso sulle aziende tagliando l'Irap. I sindacati vogliono che l'operazione si senta invece nella busta paga dei lavoratori, agendo non tanto sulle aliquote Irpef più basse ma sulle detrazioni per i lavoratori dipendenti. Alla fine ci dovrebbe essere spazio per tutte e due le impostazioni ma non si sa ancora con quali equilibri. Da chiarire anche la parte normativa del Jobs act. Il contratto unico a tutele progressive renderà il licenziamento «più caro» con il passare degli anni di lavoro. Allo stesso tempo, per i nuovi assunti, dovrebbe essere sospeso l'articolo 18. Ma Ncd chiede di poteÌlziare l'apprendistato, sempre invocato come principale canale di accesso al mercato del lavoro. E che invece rischierebbe di essere marginalizzato dal nuovo contratto. L. Sai. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 11 Quotidiano Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina IL'edlllzia sc=ola = stica = == Foglio www.ecostampa.it Il 06-03-2014 5 3/3 ====---=== = Tanti micro interventi con un i~er semplificato ue miliardi, per l'edilizia scolastica. Fondi che ci l) sono già e che vanno sbloccati, dice il premier Matteo Renzi a Siracusa. «Noi dobbiamo mettere a posto i luoghi dei nostri figli», aggiunge. Natural.mente Renzi I I I l lo sa, e lo'dice anche, che due miliardi, forse persino due miliardi e mezzo, secondo il piano messo a punto dal suo staff scuola prima che il sindaco diventasse presidente del Consiglio, non sono sufficienti per risolvere i problemi di manutenzione e ricostruzione di tutti i Comuni italiani, •ll2i~tsl81:~!11!!~ ma sono un buon inizio. «Ora stiamo studiando una soluzione ha specificato ilpresidente del i;;::=:::;i éonsiglio - per dare una sorta di corsia preferenziale, per f.ar sì f che i soldi per la scuola si investano in tempi più serrati rispetto a quanto prevede la normativa vigente». Il piano renziano prevedeva di prendere a riferimento il «modello EmiliaRomagna» post terremoto, per consentire accessi diretti ai sindaci e ai presidenti di Pi'ovincia per importi entro gli 8o mila euro e comunque procedure d'urgenza per importi superiori. Ma ci sono anche altre idee allo studio. L'intenzione sarebbe quella di creare una «cabina di regia>> e consentire l'accesso ai fondi in maniera più spedita. Tuttavia, dice ancora Renzi «non ci saranno grandi appalti, e però verrà comunque dato un segnale all'edilizia perché se fai un appalto per 130 mila euro per riparare una scuola, l'imbianchino e il muratore lavorano». M.lo. La vlsfta Il premier Matteo Renzi, 39 anni. ieri all'Istituto Salvatore Raiti di Siracusa (Ansa) C\ap.a-od jump per Renzi ;i.ee\amo-un.salto... Battiar.n le manL \1 i\ 111\\u\\amo \ l.lt\I in~eme Presidente R1;:nzi ~\111\!\;.\}"' \il (e"~, l'acclamo fo5t.a... '~ hf..1ccl11 ap~rw l1 dlt lamo •lx!uv.emtt.o af Raiur '."•11 ~ 1 1~1111... Gli insewim1tl. .. J bidelli._ u 1>01I ~ rclu:stro l11st:cremu lrnprovvlsar cosl · ii nnPPJl1'PnPnnp Sìtmto felicr,.. E ii gridiamo ... ' ""' no1 . ritino d1 blues Le ragar.2e... I ragazzi... Tutti Insieme Alle rue idee e al tuo lavoro affidia ·1·~fu . mo 1 . turo l vers1 Si intitola, in un misto di italiano e inglese. «Clap and jump per Renzi» (Battl le mani e salta per Renzi) ed è la canzone che ieri i bambini dell'Istituto Salvàtore Raiti hanno dedicato al presidente del Consiglio per la sua visita a Siracusa. «Da oggi in poi, dovunque vai, tu non scordan1 di noi, dei nostri sogni, delle speranze», recita li testo 068391 l)a oggi In poi. dovunque vai, tu non scordarti d"1 - ~l!I 11.tk~trl sofl111... d,·lle speram:e... (;/le lt ilffi<fmmo. C{)t ) fì(/ucia ooaj a . Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 12 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Il Foglio 06-03-2014 1+23 1/2 www.ecostampa.it Ecco la scuola capovolta in classe icompiti acasa VALERIO MAMMONE PARMA ELL'AUI.Adella terza A del Liceo scientifico ''Pacio lo-D ' Annun zio", a Fidenza, non c'è la cattedra. Gli studenti sono seduti intorno a quattro tavoli rotondi e non stanno zitti un attimo. Eppureèl'aula piò innovativa di questa cuoia della provincia di Parma L'istituto sta sperimentando un nuovo N metodo d'insegnamento. lrlvedil:i i due momentitipic:l deUaglomata g'l'U'ie aDe nuove tecnologie Ciascvao segue U su.o rit&no cli apprenclbnento, · i test servono per approfondire SEGUE A PAGINA 23 La teoria a casa, i compiti in aula così si impara nelle classi capovolte Arriva in Italia ilmetodo Usa. Iprofessori.faccianwprogrammisu misura (segue dalla prima pagina) lfALERIO MAMMONE PARMA A"Flipped classroom", in italiano la "classe capovolta". Il metodo è nato negli Stati Uniti e, da un paio d'anni, ha cominciato a diffondersi anche in Italia: è stato adottato soprattutto nelle scuole medie, come l'Istituto comprensivo di Cassino, e nelle superiori, come l'Istituto Tosi diBusto Arsizio e il liceo Gioia di Piacenza. Tra pochi giorni, all'università di Padova comincerà un corso di perfezionamento dedicato alla "Flipped classroom'', che è aperto agli insegnanti di tutti i livelli, dall' università alle scuole primarie. L materiali-, i ragazzi sapevano video più volte; glialtri possono Ad essere "capovolti" già riconoscere alcune figure saltare gli argomenti che conosono due momenti tipici retoriche come la metafora o scono e approfondirne altri. della giornata di ogni studistinguere un sonetto da una Mentre in classe il professore dente: la lezione frontale canzone in base alla struttura. E ha la possibilità di seguirli uno con la spiegazione dell'arla professoressa li ha fatti eser- a uno e intervenire subito se gomento dei giorno, che èitare: li ha divisi in gruppi, as- qualcuno non ha capito». con questo metodo si fa da segnando a ognuno una poesia Il liceo "Paciolo-D'Annunsoli a casa; e i compiti a casa, diversa, e gli ha dato un'ora di zio" è una scuola pubblica e ha che invece si fanno a scuola tempo per fare l'analisi del te- avviato la sperimentazione insieme ai professori. Questo sto. Durante l'esercitazione, grazie a un finanziamento di 20 ribaltamento è possibile graqualcuno chiedeva consigli, mila euro (5 mila li ha messi la zie a internet e alle nuove tecnologie. In questi giorni, per qualcun altro alzava la mano scuola, gli altri 15 la fondazione esempio, la terzaA sta studian- perdirechenonavevacapito. E Cariparma) concuihacomprado il Canzoniere di Petrarca. A l'insegnante girava fra i banchi to banchi modulari, duevideocasa i ragazzi hanno guardato per rispondere alle domande di proiettori interattivi, 20 netalcune fonti consigliate dalla ognuno. Cosìl 'istruzione diventa per- book - uno per studente - e professoressa: siti internet, apsonalizzata. Graziano Cecchi- ha formato tutti i professori punti preparati dall'insegnandella terza A (anche grazie al te, video su Youtube o su piat- nato, ricercatore dell'Univer- contributo dell'Associazione taforme di corsi online (come sità di Padova che coordina il docenti e dirigenti scolastici l'italiana OilProject). In uno di progetto della scuola di Fiden- italiani). La preside del liceo, questi video, per esempio, la za, spiega l'importanza del ri- Beatrice Àimi, spera di contiprofessoressa spiega una delle baltamento: «Quando faccio nuare la sperimentazione in canzoni più conosciute di Pe- lezione parlo a tutta la classe, terzaA e di estenderla anche ad trarca, "Chiare, fresche e dolci ma ogni studente apprende in altre classi. Ma awerte: «Oggi la acque", soffermandosi sulla modo diverso: può succedere, scuola è ancora bloccata dalla sua struttura (numero di stan- che gli studenti bravi si annoi- rigidità degli spazi e degli orari ze, versi e rime), sulle sue figure no e che quelli meno bravi si (27 ore settimanali nel biennio, retoriche e, più in generale, sul sentano esclusi. Con questo 30 nel triennio, ripartite per suo significato; Tornati in clas- metodo chi impara più lenta- materie), ma per innovare l'inse - dopo aver studiato questi mente a casa può consultare i segnamento questi devono diventare più flessibili» . 068391 C RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 13 Quotidiano Data la Repubblica Pagina Foglio www.ecostampa.it Il 06-03-2014 1+23 2/2 .. - ... - · - · -' " - ~nt c\\e 58rà affron\\\to ....................... ""'!"".... ,._______. --~........ .,.....,. .,,,.-..11 1'. caS3 s\ studia. \'ar9°rfl ---~~ ~ 0 8 - "' ---------- o • - ·~ vien~~ri~~s;room anche in Italia tata Dsoadagglo • • F1!:;:;'~ nel 2012 dal 43% ~~eo"""""supe!iorel L[ceo Gioia / • d1 Piacenza . su un = g· Network rl lslil!Jto Tosi d. .-<AMiò t·····Leusto '• scientifico <FJ•clQ/o D'Annunzio 1 · dtiwa (Parma) • • dì 450 docent'I pione amer1cani 95% _____,,, del docenti che h •• sondaggio lav anno risposto n una scuola ( DI questi: spostato • h del del 50% 8 le sue 1ellu_ iom su internet :,n;..".!o compren·•- su~ariore • . ., ~sslno Iur (scuola media) 32% 12% ~·u 10% lingua 068391 ::=::=:=~~_:in~g~les~e~rutro mat<llOatica Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 14 Quotidiano Data Pagina Il Lavoro, casa, scuola pronta la cura choc di Palazzo Chigi ROMA Renzi è al lavoro per la «rivoluzione» annunciata al momento della nascita del suo governo. Jobs Act, piano casa, misure per la scuola: mercoledì prossimo si partirà con un «corposo» pacchetto di provvedimenti «molto importanti». Apag. 7 www.ecostampa.it Mercoledì il piano Foglio 06-03-2014 7+1 1/3 Lavoro, casa, scuola: «cura choc» di Renzi Jl>fl premier da Siracusa annuncia il pacchetto dj rifanne • «All'Italia serve un sussulto che le dia un futuro. Ma deve pure che verrà varato mercoledì prossimo: non sprecare la ripresa tutelare fu ogni modo il passato: gli imprendito1i aiutino Pompei.» IL GOVERNO ROMA «Misure choc», per non «sprecare la ripresa». Matteo Renzi è a1 lavoro per la «rivoluzione» annunciata al momento della nascita del suo governo. Jobs Act, piano casa, misure per la scuola: da qui si p artirà mercoledì prossimo. Un «corposo» pacchetto di provvedimenti «molto importanti». Da portare avanti in parallelo con le riforme, che servono per eliminare i «freni» che imbrigliano il.Paese._E prQvocare quel «Sussulto·~ che dia ali' ltalia un ~<futuro»-, oltre a un passato da tutelare con ogni e nergia («Che aspettate» a intervenire a Pompei?, sfida gli imprenditori). Si racusa è la seconda tappa, dopo Treviso. Ad accoglierlo, applausi e auguri («Durare 80 anni? Politicamente sarei per durare poco», dice a un veccbierto), ma anche gruppetti eterogenei dt contestatori, dai 5 Stelle che chiedono le elezioni, ai precari cbecbiedono lavoro. Di lavoro Renzi parla nella scuola Raisl. Con gli insegnanti, che i•sono pagati poco, ma sono il cardine per far ripartire il Paese~>. se le aule torneranno a essere «patria di bellezza e cultura». JobsAct Contratto d'inserimento a tutele crescenti e nuovi ammortizzatori ROMA Il tem po a disposizione è pochissimo, la earne a) fuoco è tanta. La nuova accelei:azione del premier sul Jobs act preoccupa i minìstri interessati. Non perché le idee manchino. Anzi. il "vulcano" Renzi ne ba fin troppe. Ma avere tante idee significa avere anche tante risorse per realizzarle. E purtroppo non è così. rn attesa che dall'Economia gli comunichino il budget a disposizione, il mi· nistro del Lavoro, GiuJiano Polet· ti, comunque va avanti. E dopodomani, chiuso il primo giro di incontri infonnall (ieri ha visto la Cisl e poi la delegazione delle Regio· ni), sì butterà a capofitto nella messa a punto dellelinee genera.li del Jobs act. Paletti ha annullato tutti gli impegni, persino la presewa a Bruxelles lunedì alla riunione dei ministri del Lavoro Ue. Non è stato ancora deciso se il piano si articolerà o meno in due tempi . Di certo toccherà due bloc· chi: le regole e gli stimoli alle as- sunzioni. Nel menù regole, i piatti principali sono: l'introduzione di un contratto di inserimento a tutele crescenti per i primi tre anni di assunzione (che dovrebbe riguardare solo i giovani), maggiore Oessibilità, lo sfoltimento delle tipolo· gie di contratti attualmente esistenti, e la riforma degli ammortizzatori sociali con il sussidio universale per tutti coloro che perdono il posto. Fondamentale la nascita di un'Agenzia federale naz1onrue cne cooro1ru Je pontzcbe attive. Ma se le regole sui contratti non comportano costi, la riforma degli ammortizzatori necessita dì ingenti risorse. li sussidio universale spetterebbe a una platea pfa ampia rispetto a quella dì Aspi, mini-Aspi, mobilità e cig in dero~ ga messi insieme. Se si volessero includere tutti i lavoratori. bisognerebbe ragionare su circa 2 milioni di tutelati in più {tutti i collaboratori e i precari che attualmente non raggiungono i requisiti per la mini-Aspi). Ma circola anche un'ipotesi minima: estendere la tutela a 100.000 collaboratori. ln questo caso il costo si "fermerebbe" a 9,5 miliardi di euro: due e mezzo in più rispetto all'attuale budget di Aspi e mini-Aspi. Decidere che la fonte di finanziamento sia solo frutto di contributi, potrebbe tagliare la testa al toro per quanto riguarda i conti pubblici. A carico di chi? Secondo i sindacati dovranno pagarli i datori di lavoro. Per le aziende sarebbe un aggravio di costi, poco coerente con l'altro grande provvedimento che Renzi ha promesso: il taglio di 10 miliardi del cuneo fiscale. Ai nastri di partenza (bisogna reperire mezzo miliardo di cofinanziamento nazionale) è il progetto Ue "Garanzia giovani", che si propone di trovare un'opportunità (anche stage e tirocini) agli under 25 entro quattro mesi dal termine del percorso di studi. Giusy Franzese 068391 Il FOCUS/1 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 17 Quotidiano Data Pagina Il Foglio 06-03-2014 7+1 2/3 www.ecostampa.it Abitazione Ancora giù la cedolare sug~i affitti, riscatto per gli alloggi sociali Il FOCUS/2· ROMA TI piano casa annunciato dal ministro Lupi è pronto ormai da settimane, ma finora per vari motivi non era ancora approdato in Consiglio dei ministri. Era stato ipotizzato un esame nella riunione di domani, ma l'appuntamento sarà invece la settimana prossima. Le nuove misure fanno seguito a quelle già approvate lo scorso anno. Si tratta di un progetto molto articolato, ma la novità più attesa è probabilmente l'ulteriore taglio della cosiddetta cedolare secca, l'imposta sostitutiva che può essei:e applicata dei redditi da locazione al posto del normale regime Irpef. L·aliquota era già scesa dal 19 al 15 per cento nel caso di locazione a canone concordato. Ora gradualmente il livello dovrebbe scendere ancora fino al 10: un beneficio rilevante - anche se non immediato - che dovrebbe spingere il rner- cato degli affitti. Ma oltre all'incentivo economico sono previste altre misure che potrebbero incoraggiare i proprietari a puntare sulla locazione: sul modello francese verrà stimolata a livello locale la nascita di agenzie che forniscano garanzie sia sui danni sia g1Ua · possibilità di rientrare in possesso dell'alloggio a fine loéazione. Un'altra misura che va nella linea di quanto già awiato in passato è iJ rifinanziamento del fondo per la morosità incolpevole, destinato a supportare gli inquilini in difficoltà ad esempio per la perdita del lavoro. E sarà anche incrementata la disponibilità di un altro fondo affitti con finalità simili ma destinato ai Comuni. È invece una novità il progetto di riscatto degli alloggi sociali. La formula a cui si guarda è quella del rent to buy, affitto finalizzato ad un successivo acquisto. Dopo unperiodo di 7 an- - - - - - - - - - - - - --- ni gli inquilini potrebbero infatti usare una parte dei canoni già versati come quota prezzo per l'abitazione. Per gli inquilini di alloggi sociali sono-poi in arrivo anche detrazioni Irpef un po' più cospicue. L'importo dello sconto viene portato a 900 euro lanno per quelli che hanno un reddito fino a 15.500 euro circa e a 450 per chi è comunque sotto i 31.000. Per gli alloggi sociali sono previsti anche incentivi alla ristrutturazione e alla manutenzione straordinaria. Intanto a fianco del piano di casa l'esecutivo cerca di far partire l'utilizzo effettivo del plafond di circa 2 miliardi che dalla Cassa Depositi e Prestiti deve arrivare alle banche, le quali dovran.n o usare la provvista per erogare mutui prioritariamente a favore delle giovani coppie per l'aquisto oppure finalizzati alla ristrutturazione. L.Ci. @RIPRODUZIONE RISERVATA --------------, I punti del piano del lavoro di Renz!__ I punti del piano casa aJI Alleggerimento del costo . . 1. A U ILll ra a W del lavoro per le imprese attraverso un tagliolrap del10% I Riduzione tipologie contrattuali l.:2J1! per igiovani contratto di inserimento a tutele crescenti Riforma ammortimtori sociali con introduzilllle dell'assegno universale per chi perde il lavoro -Nuovo codice del lavoro I elle racchiudaesemplifichi tutte le regole 0 U Eliminazione figura dirigente a tempo indeterminato nel settore pubblico Agenzia unica federale che coordini icentri per impiego, formazione ed erogazione ammortizzatori sociali Leggesulla rappresentatività sindacale epresenza delegati lavoratori nei cda dellegrandi aziende ------------Inumeri della cedolare secca . . Taglio cedolare su affini i.secca . . ............ . ....................... . a. Contratti per i qualiè stata esercitatal'opzione (2011) ~ Gettitocomplessivo Incremento detrazionifiscali affitto 287.974 ····························································· . . 3. l1LtJ Riscatto alloggi . ~~.cia,!i ............................ . 4. Riqualificazione .................~~_ili_zi~-~~P.~~~r_e................ .. ~ 5. Rifinanziamento tondo morosità incolpevole 1fii11 Perdita perl'erario 600 milioni 068391 IJ Aivio "Garanzia giovani" Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 18 Data Pagina Il Sicurezza scola tic Due miliardi fu due anni disponibili da subito per 2.500 istituti a rischio Foglio 06-03-2014 7+1 3/3 La fotografia RAPPORTO ECOSISTEMA SCUOLA2013 DI LEGAMBIENTE - 5.301 EDIFICI SCOLASTICI CENSITI ANNODI REALIZZAZIONE 37,6 necessitano di manutenzioneurgente tra il 1975 Il FOCUS/3 ROMA Due miJiardi in due a nni. Mercoledì prossimo in Consiglio dei ministri sarà presentato 11 piano straordinario suJl'edilizia scolastica. Matteo Renzi Io ha annunciato ieri nella sua visitasettimanale a una scuola: stavolta l'istituto Raiti, di Siracusa. I due miliardi di euro previsti dal piano dovrebbero andare ad aggiungersi ai 450 milioni del 01 del Fare varato dal precedente governo. Un finanziamento importante. Anche se poi gli interventi prima di tutto sulla sicurezza dovrebbero riguardare meno di una scuola su sei tra le quindicimila che avrebbero necessità .. Si tratta di risorse già esistenti. Circa 850 milioni di euro dovrebber o infatti provenire dall'accesso ai mutui previsti dal D1 l'Istruzione riparte (104/2013). Un miliardo invece dovrebbe essere r:ecuperato dai soldi rimasti incagliati in precedenti piani di edilizia sco1astica. Circa altri duecento milioni da stanziamenti statali non utilizzati. Il nodo non sono so1o le risorse, ma anche quale priorità dare ai progetti da finanziare. Un criterio che ancora non è stato deciso. li primo ministro ha appena inviato una lettera a 8.000 sindaci d'Italia chiedendo di segnalare ua intervento urgente entro il 15 marzo. Il governo si è impegna· to, nella seconda metà del mese, a Individuare le strade per sem- www.ecostampa.it Quotidiano plilìcare le procedure di gara e ei! !99U r liberare i fondi dal computo de pattodistabilitàinterna. La parola d'ordine è: rendere le risorse subito spendibili. n motra il1941 13,5 dello pilota è quello dell'Emilia eil 1974 utiliuanofonti rinnovabili Romagna, dove nei tre mesi successi.vi al terremoto sono statericostruJte 58 nuove scuole con i sindaci e i presidenti di Provincia che hanno avuto poteri stra- 1 ordinari, in qualità di commissari governativi. In questo modo si andrebbe a semplificare la giungla burocratica da affrontare per l'avvio dei lavori . 1 cantieri ver· ranno aperti per lo più dal LS giu ~ gno prossimo, per utifizzare i tre mesi estivi durante i quali le ~ scuole sono chiuse. Dei circa 40mila edifici scola- SIRACUSA Matte o Renzi tra i b a mbini de lla Sa lvatore Raiti stici il 44%, secondo i dati del ministero dell'Istruzione, sono sta· ti costruiti in un periodo che va dal 1961al1980. Quindici scuole su 100 sono state ricavate da appartamenti ed edifici industriali. négozi, ex-seminari. L'ultimo rapporto di Legambiente denuncia che il 40%delle scuole è privo del certificato di agibilità, il 60% del certificato anticendio. Secondo Cittadinanzattiva ci sono lesioni strutturali su I scuola.su 10, muffe e infiltrazioni su 1 su 4, barriere architettoniche in 13 u 100. La Protezione civile ha stimato in circa 13 miliardi di euro la spesa necessaria per avere scuole sicure. Due miliardi, quin· di, sei;vono a cominciare. 401 Alessia Campione <H 11. c.1<.,; 1, ~c w 11.t: " C\lr.t l hnl• d1 l\l' llll 068391 I.n Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 19 il Giornale Data Pagina Il Foglio 06-03-2014 9 1 Renzi: Jobs Act in sette giorni. Ma i soldi non ci sono npremier annuncia il varo di misure «choc» sul lavoro, il ministero dell'Economiafrena www.ecostampa.it Quotidiano raie e i primi malumori tra le im- A~ ~ nt_o_n_io_S _i~g~n~0~ ri~n~i______ prese. Ieri il presidente di Confin- . . .. dustriaGiorgioSquinzisièaugura- Roma Un eccess~ di Ottinusm~, to «che sia possibile operare con · a· ° tempi piùrapididiquelli conosciuti finora» per rilanciare l'economia. Gli industriali sono «disponibili al confronto e alla collaborazione».Madifenderannolelororagioni «con determinazione, senza pregiudizi 0 sconti». I primi dubbi sul!' efficacia della curaRenzicominciano a farsi strada anche tra i sindacati. Il segretario della CislRaffaele Bonanni ieri ha incontrato Po letti. Martedì era stata la volta di Susanna Camusso della Cgil. «Il governo_ ha spiegato Bonanni - sta ascoltando le parti sociali. Non ha deciso nulla se non di intervenire su un area delicata, come quella degli ammortizzatori sociali». Per il sindacalista, inoltre, «le cifre finora uscite sugli ammortizzatori sono taroccate». Per il nuovo ammortizzatore il governosiaspettadidoverecoprire circa 10 miliardi. Quindi sarebbero sufficienti gli attuali stanziamenti per la cassa integrazione e per gli ammortizzatori in deroga. Masel'intenzioneèdidareunsussidioancheaicollaboratori nepobb . .d . . : fi tre . ~ros~rviremo1ti ipm, no a 20 m1hard1. In sostam:a 11 g~v:mo dovrebbetrovarepensuss1d1una .fr . . . ll h d. Cl a Slml1e a que a C e pensa 1 spendere per tagliare il cuneo fiscale. p· ' f .1 . · - l m ac1 eportareatermmeg1ia .d . 1-. I Il · tn duelca~1~0 LCaMsaes~~o La. ~1dano e m1111stro auriz1ò up1 a .li d., d L 1,5 m1 ar 1epronto atempo. a . . . , . t r d misura pnnc1pa1e e i1 a~ ~o . e11 a cedolareseccaallO%.P011lpiano , dii. . . R . per 1 e iziasco1ast1ca. _en~1vuole mettere fretta alle Reg10m affinh' . . . . .li .. , c euti1izzmo1 150 m1 omg1astanziatidaLettape:tamanutenzione d~lle scuo!e. POI ~~ole ~ettere sul piatto_ altn due m1li_ard1. Le_ co~e: ture c1 son 01 ha a~s1curato il_m1m1 s~er~ ~ell Istruz10ne. Rass1curaz10m d1 Padoan non pervenute. Promesse Mercoledì gli interventi per casa e occupazione Fondi Due miliardi di euro per l'edilizia scolastica Ai sindaci Ero sindaco, poi ho optato per la carica di premier 068391 oppu~eun colp? d1 teatrope~ far di1:1e1~t1care che, m fondo1led1fficol: tadi qu~sto go~erno non sono pm tanto d1verse nspetto a quelle affrontate del precedente esecutivo guidatoda Enrico Lett~.Eche, perlomeno n_el. breve p e~odo, daPalazzo Chigi non usciranno cose concrete su tasse e lavoro. leri ~atteo Renzi ha confe'.1'Tlato le pnrne tappe. JobsAct, misure per la scuola e piano casa ~sono prontfo , ha assjcurato. Saranno «pr?we~enti choc», nece~sarf, altrim~ntl 11 sprech~r~m~ I~ npresa>). «C11mno due m1hard1 d1euro 1> per la scuola - ha annunciato -che <lfion_sono sufficienti p~r tutti i Comum, ma vanno spes~ anc!1e per dare un segnal~il. POI la _nform~ del Lavoro e degli ammortizzaton, oltre al piano casa. IL tutto presen tato mercoledì in una <~corposa conferen~as~ampa». . . . A parte I~ ~iano ~sa che il munstro r;ia_un.z10 Lup1.hayr~mto da w:1PO eilp1ai1~perl e~1asco l asnca, La parte più attesa- ilJobsAct - difficilmen.te si tr~durrà in w1 ? legge. Forseilprem1erpresentera delle linee guida, però - a meno che 11011 intenda forzare la mano · · tro p·ie1·C"rloP al m1111s .., a· d nan - gli t !~~:~~ ::ar~:~.imen vero .. dell'E . h n mm1stero conom1a a .. aP L 0 Cl . . altro t m, hi c es.o a azz ugi e }:IO per valutare le coperture della ·n · S ifl curac h oc d1 enzi. erveunr es.,· . ' fi · · s1011es1curamentesu 1cuneo staLe _ che non è in programma per ...:r tti" alco mere oIedì . Mav almo1ua 1c lianchesullatìformadegliarrunor. · · . . , . nzzaton soCia11, con11nuovosuss1diouniversalechesostituiràlacasaintegrazione.Èprevi wunas egnofil.traper300milacollaboratoòe la progressìvascomparsadegti amrnortizzatori in deroga. Padoan (ma anche il ministro del Lavoro Giuliano Potetti) ha bisogno di più tempo per studiare Le msure che Palazzo Chigi vorrebbe.invece varare in tempibrevissimi, anche per fare dimenticare il cambio di linea sulla legge eletto- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 20 runità Data Pagina Il Due miliardi per la scuola, ne servono altri 11 edifici più deteriorati e delle zone sismiche. Fatto sta che la situazione degli edifici scolastici oggi «è molto a macchia di leopardo- spiega VanessaPallucchi, presidente Legambiente Scuola - dunque non contano solo i fondi ma è indispensabile individuare un metodo e delle priorità, serve soprattutto una programmazione». Bene allora i primi 2 miliardi, «non possiamo che essere contenti», con però due avvertenze: «Chiedere ai sindaci di indicare una scuola non basta, anche perché le superiori che sono in genere più malmesse sono di competenza delle Province, occorre chiarire chi se ne occuperà. E come verranno individuati gli edifici su cui intervenire, al Sud ad esempio magari sono più vecchi ma al Nord ci sono classi pollaio ... chiediamo criteri chiari e trasparenti, e una metodologia precisa, anche per raccolta e modalità di spesa delle risorse, con un piano a lungo termine». Dalla Federazione degli studenti invece una proposta: una conferenza nazionale sull'edilizia scolastica guidata da Renzo Piano, per finanziare anche 100 nuove scuole sperimentali senza aule. ADRIANA COMASCHI 068391 Una sfida da far tremare i polsi, quella sull'edilizia scolastica. Per le risorse da mobilitare, e per la strada da seguire, tutta da tracciare visto che a oggi ancora non c'è un'Anagrafe delle oltre 41 mila scuole italiane. Per partire dal nodo fondi, Legambiente dì recente ricordava che per metterle in sicurezza servirebbero ben 13 miliardi, di cui 1,6 miliardi solo per le zone sismiche e uno per quelle a rischio terremoti. La stima si rifà a un piano straordinario del Ministero delle Infrastrutture citato dall'allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Bertolaso nella sua relazione alla Camera del 2008, dopo la morte del 17enne Vito Scafidi per il crollo di un controsoffitto al liceo Darwin di Rivoli. Il Piano teneva conto anche dei 14 mila istituti privati, degli Foglio 06-03-2014 3 1 www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 21 Data Pagina Il Foglio 06-03-2014 4 1 Senato, lavoro escuola. Renzi accelera Il presidente del Consiglio: «Mercoledì pronti Jobs Act piano casa e interventi di edilizia scolastica. Senza misure choc perdiamo la ripresa» Daniele Di Mario [email protected] • Maneo.B.enzi rilancia. Il presidente del Co11$iglio ill visita a sìracusa accelera su legge ele ltorale, riforme costituzio, nali e lavoro. ••Sulla riforma del Senato ci si gioca la vittoria dellascommessa.Senonciriusciremo avremo perso anche se l'economiariparte», dice ri badendo che «questa è lariforma chiavedell '11zione di governo.,. Una riforma radicale che per Renzi non signifrca che i senatori ccsono meno bravi dei deputati, ma che si riduceilnume(o dei parlamentari: segno importante non dal punto di vista economico, che è second.ario, ma del messaggio simbolicm1. li premier ribadisce il senso della rilmma. «Bisogna eJiminarn ilSenato cosìcom'è-spiega - Ho rispetto per il enato, ma il bic.<Uneralismo perfetto è un freno per l'Italia Rispetto non signitìca imbalsamare le istituzioni, ma cambiarle per farle funzionare . Ho visto - aggiung -chequalcuno suigiornalidice ''vuoifarelaleggeelettorale solo sulla Camera". È queUo che abbiamo sempre dettò perché la scommessa è cambiare il Sen ato così com'è>>. . Agli insegnanti Con il vostro lavoro salvate l'Italia. Guadagnate poco, ma siete Il cardine del Paese. Voglio che il governo stia in mezzo agli Insegnanti e tenga in vita i sogni dei bambini so». I dettagli li illustrerà a palazzo Chigi mercoledì prossimo in una «corposa conferenza stampa». Per il momento si limita a dire che per l'edilizia scolastica «ci sono due miliardi di euro» che «non sono sufficienti per tutti i Comuni, ma vanno spesi anche per dare un segnale». E sottolinea: «Faremo della scuola un luogo di grande bellezza». Le riforme devono essere approvate entro pochi mesi, sicuramente «prima del semestre europeo perché non vogliamo andare inEuropaachiedere, maa proporre un'idea diversa», ribadisce assicurando ai sindaci del Siracusanoche«l'Italianonha finito il proprio tempo. Trovo rassegnazione tra molti di voi, ma dobbiamo dire che attraverso il sacrificio di tutti non ce la farà solo il governo Renzi, celafal'Italia. Nonèilgoverno sul filo e tutti gii:t a guardare se casca. Sul filo - aggiunge - ci siamo tutti». Agli insegnanti dell'istituto comprensivo Raiti rivolge un ringraziamento: «Con il vostro lavoro salvate il Paese. Guadagnate poco, ma siete il cardine dell'Italia. Voglio che il governostiainmezzoagliinsegnanti». Poi rassicura i bambini: «Ci confermate che noi dobbiamo tenere in vita i vostri sogni. Tanti dei vostri genitori- afferma - forse hanno difficoltà per illavoro. È un momento molto difficile, il più difficile da 30 anni. Ma c'è adesso la possibilità di investire per nuovi posti di lavoro». Le visi te nelle scuole che il premier ha intenzione difare ogni settimana sono però al centro dell'ennesimo botta e risposta con il leader del Mo Vilnen to 5 Stelle Beppe Grillo. Al comico le paragona a quelle di Benito Mussolini con i figli della lupa, Renzi risponde con un post su Facebook: «Beppe Grillo è nervoso. Non vuole che io vada nelle scuole, mi vorrebbe rinchiuso nel palazzo. Ma io sto con glì studenti, le insegnanti, le farniglìe e i sindaci. Mentre i suoi stanno fuori ad urlare con Forza Nuova. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei!». Ma, polemiche a parte, è il Jobs Act il provvedimento più atteso dalla maggi_o ranza. Il leader Ncd Angelino Alfano è tranquillo: «Sono sicuro che troveremo sul tema del lavoro una sintesi tra le nostre proposte e quelle del programma di Renzi». «Finalmente sapremo quali saranno i contenuti dopo aver discusso solo di titolo dice l'ex ministro del Lavoro e oggi deputato Pd Cesare Damianò - A noi premono cuneo fiscale e ammm:tizzatori sociali». • Scontro con Grillo «lo sto con famiglie studenti e insegnanti tu con Forza Nuova» 068391 Riforme Bisogna eliminare il Senato così com'è, il bicameralismo perfetto è un freno per l'Italia. Il -Paese deve cambiare partendo dalla politica e della pubblica amministrazione Ma Renzi non si concentra solo sulla legge elettorale e l'assetto istituzionale. La crisi continuaamordere ilPaese e l'economia, per ripartire, ha bisogno di interventi drastici. «0 proviamo a fare una misura shock o sprechiamo la ripresa - è l'autaut del premier-Abbiamo bisogno di cambiare. Se rion cambiamo noi stessi rischiamo di perdere l'occasione di tornare a crescere. Mi prendono in giro se dico che faccio una riforma al mese, ma non c'è alternativa. Non si cambia Paese se non si cambia a partire da politica e pubblica amministrazione». «Dobbiamo fare le riforme prima del semestre europeo perché non vogliamo andare in Europa a chiedere, ma a proporre un'idea diversa», aggiunge poi Renzi. E, a proposito dirifonne, il premierannuncia cbeJobsAct, interventisullascuolaepianocasa«sono pronti». Incontrando a Siracusa sindaci, gli alunni di unascuolaelementareegliimprenditori, il capo del governo annuncia che tra una settimana presenterà le tre riforme. Si deve agire in fretta e con «prove vedimenti choc», spiega, «O sprecheremo la ripresa. I numeri Ue sull'Italia sono molto duri. Spero che sia chiaro perché dobbiamo cambiare ver- www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 22 IRnhfii Data Pagina Il Foglio 06-03-2014 4 1 Campidoglio Incontri negli istituti, un sondaggio della Sapienza, Roberto Vecchioni come testimonial: è «iocambiolecose@roma» Insieme co11tro bullismo eomofobia, UI1progettoin24 scuole L'idea nata da una lettera al Corriere dopo il suicidio di un ragazzo gay Insulti e irrisioni, magari spalmati sui social network, insinuazioni striscianti, voci messe in giro, in un vortice perverso che può comprendere an che la violenza fisica. E che ferisce nel profondo, spesso irrimediabilmente, la vittima, sempre più debole e isolata. Succede ogni giorno, nelle scuole e nei luoghi dove si ritrovano i ragazzi. E' il bullismo, spesso legato all'omofobia, fenomeno sempre più frequente e che sempre più frequen temente ha conseguenze tragiche. Come testimoniano le notizie dei suicidi dei ragazzi ossessionati e infelici. Ora il Comune prova a invertire la tendenza con un progetto che coinvolgerà 24 istituti superiori di Roma: con incontri finalizzati a contrastare il bullismo, l'omofobia e a prevenire la dispersione scolastica. Il piano si chiama «Le cose cambiano@Roma» ed è stato presentato ieri in Campidoglio dall'assessore alle Pari opportunità ai giovani Alessandra Cattoi. Testimonial convinto e entusiasta, il cantautore (e ex docente) Roberto Vecchioni. Il progetto nasce dalla collaborazione con la Sapienza, la casa editrice Isbn e esponenti del mondo della cultura, del cinema e del teatro. «Ideata su sollecitazione di artisti e intellettuali che hanno scritto una lettera aperta al sindaco Marino sul Corriere della Sera lo scorso 30 ottobre 2013, ali' indomani del suicidio di un giovane gay a Roma - spiegano dal Campidoglio - l'iniziativa mira a sensibilizzare gli adolescenti al rispetto delle scelte individuali e delle differenze». E aggiunge l'assessore Cattoi: «La quasi totalità delle persone che ha www.ecostampa.it Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA contattato la Gay Helpline di Roma Capitale nel 2013 ha dichiarato di essere stata vittima di almeno un episodio di discriminazione o bullismo nelJ.e scuole medie inferiori e superiori. E nostro dovere come amministrazione pubblica contrastare ogni forma di bullismo». Il progetto, che coinvolgerà oltre 2000 studenti, si sviluppa su tre direttive: un sondaggio condotto in forma anonima dalla Sapienza fra i ragazzi, incontri nelle scuole per prevenire anche la dispersione scolastica e le informazioni sui servizi di ascolto e counselling forniti dalle associazioni impegnate nella lotta al bullismo e al!'omofobia. Oltre a un concorso che invita i ragazzi a proporre idee e testimonianze sul tema. Ester Palma © RIPRODUZIONE RISERVATA In Comune 068391 L'attore e scrittore fa bio Canino, il regista Ivan Cotroneo, il cantante Roberto Vecchioni e l'assessore Alessandra Cattoi ieri alla presentazione del progetto (fotoJpeg) Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 23 Data Pagina :n. GIORNO nAestodol Carlino LA NAZIONE Il Foglio 06-03-2014 11 1 www.ecostampa.it Quotidiano commento di Salvatore Sanzo* Scuola e atenei Si investa di più sullo sport 068391 NON è ancora legge dello stato ma la proposta presentata dall'On. Laura Coccia ha già raggjuuto un importante risultato: riportare il tema della cultura sportiva aJ centro del dibattito politico. La tassazione delle scommesse sportive a s~ stegno dello spott nelle scuole primarie mi sembra una strada percorribile, ancora di più lo sono la professionalizzazione degli insegnanti di educazione fisica e l'obbligatorietà del11attività motoria per ~i alunni delJe Elementari. Oif· fondere la conoscenza e la pra· tica sportiva in età giovanile significa investire sul futuro della noslr<t società: occorre solo una piccola dose di lungimiranza e di coraggio. Non sareb· be necessario, ma è sempre importante ricordare i vanta~i dell'ìnsegn.amento sistematico e competente della ''ginnastica" a scuola: si conoscono diverse discipline, si ricevono le basi della ~?Ordin.~OnC; e1 cosa ancora pm preziosa, c1 s1 abitua fin da piccoli a considerare Jo sport come parte int~ graote della formaztone affin. ché quegli insegnamenti e quei valori di cui lo sport è portatore possano essere d'ispirazione per la vita. ft. questo tema si lega quello degli atleti di alto livello che, ad un certo punto, in Italia non riescono più a più conciliare allenamen• ti e studio. Il toscano Niccolò Campriani, olimpionico di tiro a segno~ ne è un esempio: per emergere in entrambi gli ambiti è dovuto emigrar~ negli Stati Uniti, dove si è laureato in ingegneria alla West Virginia University. Niccolò èun ta· gazzo con idee chiare. «L'obiettivo dei prossimi Giochi invernali non dovrebbe essere solo il ritomo all'oro, ma anche la presenza di 10 atleti laureati in più rispetto a Sochi». Più che una vittoria sarebbe una rivoluzione. *Ex campione olimpionico Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 24 Quotidiano Data IL~MA.TTINO Pagina Foglio www.ecostampa.it Il 06-03-2014 45 2/3 Da Napoli in giro per il mondo A destra, Angelo Punzi, amministratore unico della Gma; sopra, due immagini del nuovo stabilimento d i Giugliano inaugurato nel maggio dell'anno scorso 068391 Le applicazioni Sistemi pensati per i settori nautico e avionico ma anche per migliorare la navigazione terrestre Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 26 Data IL~MA.TTINO Pagina Il Foglio 06-03-2014 45 3/3 www.ecostampa.it Quotidiano L'amministratore Inwneri Punzi: «Ci piace ferrnare la fuga dei nostri talenti dell'elettronica» 17 «li periodo che viviamo henz'al- Gli affari Il fatturato annuo della Gma è pari a 17 milioni di euro La quota di mercato è in continuo aumento 100 I dipendenti L'azienda di Giugliano conta su 100 lavoratori tra progettisti, operai ingegneri, tecnici e amministrativi tro molto difficile e Gma risente, come tante imprese del settore, della contrazione del mercato, ma siamo comunque un'azienda virtuosa e in crescita perché non solo non abbiamo dovuto sacrificare posti di lavor01na, grazie a forti investimenti nella ricerca affidata ai nostri talenti, stiamo conquistando ampie fette di mert.1110 ali' estero». Angelo Punzi, napoletano, ingegnere meccanico, parla con soddisfazione della sua Impresa, la Gma, che parreciperà quest'anno al Dimde.x di Doha e all'Eurosatory di Parigi, due importantissimemanifescazioni mondiali. Che tipo di figura professionale ricerca una azienda come la Nel maggio scorso sua? «Siamo molto artenti ai talenti nostrani, cipiace arginate la fuga di cervelli all'estero. ln particolare pm1tiamo a figure professionali dì eccellenza nella progettazione e produzione meccanica ed elèttroniGa1,. Cosa ooc-Orre pel' ridurre la distanza tra il mondo della scuola a tiuello dellavoro? «!ragazzi hanno pochi punti di riferimento e occasioni di formazione co11creta. Progetti come "Studiare l'impresa'' sono necessari perché possano confrontarsi con le esigenze reali del mere.alo perorie.nt'are le loro scelte e il loro percorso di studi.È chiaro che partecipare ai corsi con i manager o vedere da vicino come fuf12Ìonru10 le azie11de e come si realizzano, a partire dall'ideazione, i prodotti finali dà loro una mar da in piì1 per potersi spendere competenze e ~pecializzazioni sul mercato del lavoro». Cosaconsiglia ai giovani che è stata inaugurata spetano di inserirsi in un'azienda di progettazione 37 Gli anni Angelo Punzi fonda la Gma srl 37 anni fa con sede a Qualiano e produce elementi per l'elettronica 2013 Lo stabilimento una nuova sede all'avanguardia nell'Asi di Giugliano elettronica e meccanica? «Il miglior conslglfo da dare ai noscri giovani è quello di puntare sullafom1azione lasciandosi guidare dalla loro curiosità e voglia di crescere. Scegliere sempre li megllo, anche facendo dei sacrifici. Questo i)11pegno sarà ripagato da un'alta professionalità che poi darà loro un più agevole accesso ad opportunità lavorative gratificantiedìalto livello». ~~ . " 1t r tar c!l'nd.ù1' k· tdl'<' IXMlf! l aa nti:·n.~t (11nlmu;1 068391 bea.ruo. ORIPROOUZIO'<ERISEIWATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 27 Data Pagina IA GAZZETIA DELMEZZOGIORNO Il Foglio 06-03-2014 XI 1 www.ecostampa.it Quotidiano NELL'AMBITO DELLO uSPORT PER TUTTI ASCUOLA11 «Seduti si gioca», progetto riservato ai ragazzi disabili VITO MIRIZZI progetto». Gli fa eco Maria Squeo, consigliera delegata per le politiche scolastiche. «Si tratta -sostiene -di un progetto di notevole valore educativo, poiché affronta un problema molto serio, quello dell'integrazione dei ragazzi diversamente abili. L'amministrazione comunale continuerà a dedicare massima attenzione ai temi della istruzione, garantendo una progettualità formativa sempre più ricca e destinata a tutti gli alunni». «Ogni volta che si punta sullo sport come agente di integrazione e formazione per i ragazzi - conclude l'assessore allo sport Michele Laricchia - i risultati non si fanno attendere». 068391 • CAPURSO. «Seduti si gioca». È il progetto sportivo che coinvolge i ragazzini disabili che frequentano gli istituti scolastici nella pratica della pallavolo. Un'iniziativa che vede insieme amministrazione comunale, i due comprensivi «S. G. Bosco - Venisti» e «S. D. Savio - R. Levi Montalcini» e le associazioni «Albatros» e «OrsaCapurso». Si tratta di unodei25 progetti italiani (su 213 candidature) premiati dal bando nazionale «Lo sport per tutti a scuola», inserito nel piano dell'offerta formativa territoriale del Comune, che si rivolge principalmente agli studenti delle scuole secondarie di primo grado in continuità con gli alunni delle classi quarte e quinte delle scuole primarie. «Seduti si gioca» ha ottenuto un finanziamento di 4mila euro e coinvolgerà circa 800 ragazzi. Il progetto è coordinato da Enzo Laricchia, presidente della polisportiva «Orsa Capurso» e si occuperà di avviare i giovani studenti capursesi alla pratica della pallavolo (anche nella sua variabile del «sitting volley» ). «Saluto con gioia il successo del progetto dedicato alla scuola - afferma il sindaco Francesco Crudele una nuova testimonianza di quanto consideriamo l'istituzione scolastica centrale per la formazione e l'integrazione dei giovani cittadini, ed in particolar modo di coloro con diverse abilità. Va sottolineato il contributo importantissimo delle associazioni, che hanno fortemente voluto questo Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 29 Data Pagina * Il l05nMOLO LAPAROLA CHIAVE Parti sodali econfronto • I due termini sono stati associati nei decenni passati alle politiche di concertazione. Governo e rappresentanti sindacali e delle associazioni datorìali hanno condiviso scelte di politica economica molto forti (si pensi alla moderazione salariale o le riforme previdenziali dei primi anni Novanta) per centrare obiettivi di finanza pubblica e di crescita del Pii Foglio 06-03-2014 4+1 2/2 le priorità «note da tempo>> . Trasparenza e semplificazione, riduzione del cuneo fiscale, una politica industriale che abbia «radici profonde nella ricerca e nell'innovazione»: sono queste le priorità «note da tempo11 che il presidente di Confindustria Squinzi ha ricordato parlando all'assemblea di Federterme. Per quanto riguarda la proposta sul lavoro (il)obs act) che Matteo Renzi ha annunciato per mercoledì prossimo Squinzi non si è sbilanciato: «Non sono al corrente dei dettagli, faremo le nostre valutazioni quando conosceremo per intero il testo» Il turismo come leva di crescita Ieri Squinzi ha ricordato il peso del settore wellness che vale 20 miliardi (oltre 35mila imprese e 70mila addetti che diventano 1,8 milioni con quelli della salute). Da qui l'idea di «promuovere un progetto industriale affinché lo sviluppo del turismo, congiunto alla salute e al wellness possa costituire una leva di crescita». E sull'appello di Renzi ai privati su Pompei ha risposto: «Si possono trovare volontà imprenditoriali per mettere in sicurezza lo straordinario patrimonio del Paese», come nel caso di «Della Valle per il Colosseo» «Un progetto industriale affinché lo sviluppo del turismo congiunto asalute e wellness possa costituire una leva di crescita» Giorgio Squinzi. Presidente di Confindustria www.ecostampa.it Quotidiano _,,,,,,~ --.: ~ ;acr.ciau:r.lw l ~ . C~P-'""""11111 1 068391 lii Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 37 Quotidiano Data Pagina Il Foglio 06-03-2014 4 1 www.ecostampa.it Lavoro. Paletti incontra Bonanni e le Regioni Jobs act, trattativaPd-Ncd Garanzia giovani verso il via Giorgio-Pogliotti Claudio l utei ROMA LA PROPOSTA ALTERNATIVA Sacconi: al posto del contratto d'inserimento a tutele crescenti meglio potenziare l'apprendistato con sernplicazioni e sgravi lialLavoro,GfanfrancoSimoncini, al termine deU'incontto di ieri conilministro delLavoro, Giuliano Poletti. Al tavolo le regioni hanno ricordato al ministro alcune urgenze, a partire dal rifmanziamento della cassa in deroga, per completare il 2013 e coprire l'intero 2014, in attesa dì capire se il nuovo governo intenda promulgare il decreto interministeriale che rivede, in chiave più restrittiva, i criteri per beneficiare degli ammortizzatori in deroga. Con all'orizzonte l'ipotesi, contenuta nella bozza di «Jobs act» del Pd, di anticipare di un anno. ovvero alla fine del 2015,Ja cessazione di cassa e mobilità in deroga che lalegge Fornero ha fissato per la fine del 2016. T ra i partiti di maggioranza ci sarebbe accordo anche nel procedere al rafforzamento delle politiche attive e a untaglio robusto del cuneo fiscale (qui il Mef è al lavoro sul nodo coperture). La bozza di «Jobs act» del Pd prevede pure un ampliamento del sussidio di disoccupazione ai collaboratori (si parla di 3oomila unità-si veda Il Sole 240re di ieri). Anche qui i tecnici di Via XX Settembre stanno verLficando le coperture proposte dagli esperti contattati dal Pd. li ministro Poletti sta incon· trando in questi giorni i rappresentanti delle parti sociali, ieri mattina si è visto con il nwnero uno della Cisl: «Il governo sta sondando sulle soluzioni da pi:endere - spiega Raffaele Bonanni -. Non ha deciso nulla se non di interveniresu aree delicate come gli ammortizzatori sociali>;. Secondo Bonanni èpositiva l'idea di ampliare il raggio di azione dei nuovi ammortizzatori ad una parte dei parasubordinati oggi esclusi da ogni tutela su base contributiva: «Mai com• mìttenti devono farsi carico del contributo come fanno le imprese. Al ministro ho detto che in una situazione di crisi stravolgere il sistema è pericoloso ma bisogna mìgliorarlo sapendo che abbiamo più personeda tutelare e meno risorse.È giusto estendereil sistema ma ci vuole qualcuno che paga», Al ministro il segretario della Cisl ha ribadito la richiesta cheil taglio dilo roiliar~ di del cuneo fiscale avvenga attraverso una riduzione deU'lrpef (i sindacati propongono di agiresulle detrazioni per i dipendenti): «Spero - dice Bonanni che la prima operazione in assoluto che faccia il governo sia quella di tagliare le tasse a lavoratori e pensionati per rilanciate i consumi». Oggi il ministro Paletti incontrerà i rappresentanti di U il, Ugl e Rete Imprese Italia. 068391 Èscattato il conto alla rovescia per l'attuazione del piano «Garanzia giovani», finanziato da 1,s miliardi nel biennio: la prossim.a settimana dovrebbe essere pronto il testo conclusivo necessario per far partire le convenzioni tra governo e regioni (l'ultimo atto amministrativo prima della partenza ufficiale). Mentre in vista della presentazionedi mercoledì prossimo del «Jobs ace», annunciata ieri dal premier Renz~ si cerca la sintesi tra la proposta, ancora in bozza, del Pd e le richieste degli alleati di governo. In pri.mis del Ncd, che con il capogruppo al Senato, Maurizio Sacconi, cbìede di rilanciare l'apprendistato, come contratto tipico a tutela progressiva, temendo che possa essere cannibalizzato dall'annunciato contratto d'inserimento chesteriliz:za l'articolo 18 (tutela reale per i licenziamenti) per i primi tre anni.Nelle settimane scorse, evidenzia Sacconi, «abbiamo raggiunto un'intesa con la responsabilelavoro delPd, ora mìnistro, MarialUla Madia, sul contratto d'apprendistato, per semplificare l'assetto regolatorio e per i:afforza.re gli sgravi contri· butivi». Secondo Sacconi non si sente quindi la necessità di introdurre un nuovo contratto d'inserimento più flessibile perché, spiega, «non c'è un vuoto normativo per le esigenze di forza lavoro per brevi periodi. C'è già il contratto a termine su cui noi chiediamo anzi venga ampliata l'acausalità» (oggj, dopo il decreto Giovannini. limitata al primo contratto della durata di 12 mes4 con possibilità cli eccezioni attraverso la contrattazione). Un altro banco di prova del piano per il lavoro del governo è rappresentato proprio dall'attuazione di «Garanzia giovani» che si pone l'obiettivo di offrire agli under 25 che hanno perso il lavoro o abbandonato la scuola, entro 4 mesi. una nuova opportunità di impiego o cli prosecuzione degli studi. Secondo la dead line indicata dal precedente governo bisognava partire a marzo, ma per roperatività del progr3Il1Dla mancano ancora all'appello le convenzioni che dovran· no essere firmate tra governo e regioni: ~<Abbiamo concordato llD margine di flessibilità a livello regionale nell'impiego delle risorse assegnate per misure che spaziano dall'apprendistato, al servizio civile all'autoiroprenditoriaJità, secondo le esigenze del territorio», sottolinea il coordinatore degli assessoriregiona- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 38 Quotidiano Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Foglio www.ecostampa.it Il 06-03-2014 1+45 1/2 UNA STRADA PER PRlvATIZZARE di ALAN FRIEDMAN e aspettative dei mercati finanziari, degli investitori L internazionali, della Commissione europea e del Fondo monetario internazionale sono grandi. Le promesse di Matteo Renzì di avviare rapidamente una serie di riforme di vasta portata hanno fatto sì che la posta in gioco sia alta. CONTINUA A PAGINI\ 45 RICEm Ridurreildebttoffiottoanni senza svendere il patrimonio pubblico SEGUE DALLA PRIMA La posta in gioco riguarda la credibilità del Paese, la pagella delle agenzie di rating (quelle che misurano l'affidabilità di nazioni e aziende nel restituire i debiti), la capacità di attirare investitori anche industriali, e naturalmente gli interessi che paghiamo e pagheremo sui titoli di Stato. La dimostrazione inequivocabile delle aspettative internazionali e dell'urgenza di passare dalle promesse ai fatti è stata ieri la discesa dello spread, tra i titoli di Stato decennali italiani e quelli tedeschi, sotto i 180 punti. Ciò è avvenuto nello stesso momento in cui la Commissione europea dichiarava c;he il debito elevato e la bassa competitività dell'Italia rendevano «urgenti» interventi decisi. Oramai un'azione per riformare la burocrazia, il fisco, il mercato del lavoro e l'abbattimento del debito non è più un optional. E si tratta di interventi irrinunciabili se il Paese vuole rimettersi sul binario della crescita e creare nuovi posti di lavoro. ~ Renzi ha annunciato che la riforma sul Jobs Act è in dirittura d'arrivo, e sarà presentata la settimana prossima. Bene. Ma cosa ci sarà dentro questa legge? A mio avviso non basta stabilire che i sussidi di disoccupazione saranno più equi e uniformi. Questo ci vuole, così come sono necessari l'abolizione della cassa integrazione in deroga e la sua trasformazione in sussidi di disoccupazione o assistenza sociale. Bisogna anche accettare che il contratto a tempo indeterminato oggi è un anacronismo, tanto che solo nel 17 per cento delle nuove assunzioni si usa questo formula. Ci vorrà un contratto a ·protezione progressiva, ma nei primi tre anni occorreranno una detassazione parziale o totale sui nuovi assunti e un periodo di prova di tre anni senza articolo 18 (salvo in casi di mobbing o discriminazione). Bisogna fare in modo che nei primi trentasei mesi il rapporto possa sciogliersi semplicemente con una piccola indennità di licenziamento, chiara e prevedibile. . E' urgente avviare un ripensamento dei centri di impiego, che oggi piazzano a malapena il 3 per cento dei disoccupati, contro il 13 per cento in Germania, dove le riforme Schrbder-Hartz di dieci anni fa hanno trasformato il vecchio ufficio di collocamento in un moderno Job Center ben più efficace nell'aiutare i disoccupati. E se vogliamo riqualificare i senza lavoro, esodati compresi, bisogna iniziare riqualificando le diecimila persone che oggi lavorano nei centri di impiego in Italia. Non basta riformare il mercatb del lavoro; vanno introdotte nuove politiche attive per chi non ha un lavoro. Il taglio dell1rap per le imprese e dell1rpef per i lavoratori sono misure critiche: nella speranza del governo la copertura nel primo anno che deriva da tagli nella spesa pubblica e non solo dovrebbe liberare risorse per una decina di miliardi. Bisogna puntare a un taglio del cuneo fiscale complessivo di 30 miliardi nell'arco di tre anni. Anche la riforma della Pubblica amministrazione, forse una sfida ancora più difficile, deve passare dagli slogan ai fatti, introducendo il principio della meritocrazia vera, in cui chi sbaglia paga e chi è più efficiente va premiato. Ci vorranno premi e sanzioni, oltre che una migliore formazione del personale. La valutazione è critica. La trasparenza aiuta. E forse, ancora più importante, ci vorrà una mobilità seria. Si devono affrontare le questioni parallele degli sprechi nella spesa pubblica e della riforma del Titolo V, in modo che si tolgano tante delle competenze finanziarie alle Regioni, in materia di sanità, turismo e agricoltura. Perché? Così si potrebbero non solo applicare i costi standard e benchmarking per gli appalti ma anche risparmiare fino a 10 miliardi senza togliere i servizi della sanità universale. Infine, c'è il debito. È possibile ridurlo di 400 miliardi nei prossimi otto anni, sfruttando il patrimonio pubblico e le partecipazioni statali senza svenderli. A mio avviso questo andrebbe fatto creando un contenitore verso il quale affluiscano quote di società come Finmeccanica, Enel, Eni, Poste e Ferrovie, ma anche beni immobiliari come le caserme dismesse e altri beni pubblici. Questo ente potrebbe emettere obbligazioni, con un ritmo calibrato di circa 50 miliardi all'anno, per un periodo di otto anni. Mentre via via i beni vengono trasferiti al nuovo ente, questo userà il patrimonio pubblico come collaterale emettendo obbligazioni di lunga durata Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 40 068391 di ALAN FRIEDMAN Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Il (almeno 10 anni) da collocare presso i privati. I ricavi delle obbligazioni sottoscritte verranno versati al conto capitale dello Stato, riducendo il debito. Con questo processo non si svenderebbe il patrimonio pubblico in un mercato troppo debole per assorbirlo, perché il nuovo ente avrebbe fino a dieci anni dal momento in cui verrebbero collocate le obbligazioni per vendere questi cespiti. Così ci sarebbe respiro e il tempo tecnico necessario per cedere il patrimonio in condizioni più favorevoli. Chi possiede le obbligazioni del nuovo ente potrebbe poi contare su una cedola bassa ma ben garantita da una fetta del patrimonio (ex) pubblico, quindi sicura. Si potrebbe anche dare un buon ritorno Foglio 06-03-2014 1+45 2/2 agli investitori dando non solo la cedola ma anche la possibilità di incassare un dividendo alla fine di ogni anno, se i ricavi delle vendite dei beni in quell'anno superassero il valore di base al quale sono stati trasferiti dallo Stato al nuovo ente. Cosa probabile, visto che le valutazioni di questi beni sono state fatte a prezzi stracciati negli ultimi due o tre anni. Oramai mezz'Europa ci guarda. I prossimi 6o o go giorni saranno critici. Non bastano i complimenti del Fondo monetario sulle promesse. La posta in gioco è alta. Bisogna agire. www.ecostampa.it Quotidiano ==---- ~ '• 1 I ~ 11 1 ' ' 11 , " " 11 ~ '~ h ft . 11111 • ~q•1ll li • 068391 '- I • Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 41 1a Repubblica Data Il Pagina Foglio 06-03-2014 7 1 Renzi:"I numeri non erano quelli di Letta ora dobbiamo correre, senza scherzare" www.ecostampa.it Quotidiano Il governo sp~a nello scambio riforme-sconti con Bruxelles tedall' EuropadovesiailCommissatio Olli Rehn sia il presidente ROBERTO PETRINI dell'Eurogruppo Jeroem DijsselROMA - Nervi saldi, p;u:tita lun- bloem hanno fatto capire che lo ga. Ma lasortitadiBmxeUesnon è scambio fless ibilità dei c-0nti constata senza contraccolpi e il presi- tro rifonneèpraticabile. CosH' acdente del Consiglio, Matteo Ren - celerazione di Renzi, che merco• zi, ha commentato aspramente ledl prossimo vuole varare il jobs con i suoi, alle prime notizie sulla act, rientra nella strategia combocciatura dell'Italia: <1Sapevamo plessiva Si ragiona che accanto che inumeri non erano quelli che alla riforma del mercato del lavoraccontavaLetta, ma,siamogenti- ro, potrebbero entrare nel {(pacJuom inie non abbiamo calcato la chetto rifonne>1 da portare a mano. Ora dobbiamo correre: seè· Bruxelles, anche I' abolizione delvero che i mercati hanno fiducia in noi. è vero anche che non posSpe.lldingft'View, siamo scherzare». A cominciare da lunedl prossi- Zmilianli in piàal mo quando il ministro dell'Eco- massinao, oltre ai 3 nomia, Pier Carlo Padoan, si premiliardi già senterà a Bruxelles per l'Eurogruppo. ll.governohagiàunastra- impegnati tegia in cantiere. 11 Tesoro sta lavorando alla costddetta due diligence, il check.dei conti pubblici le Province (promossa dall'attuaperverificare i reali margini di ma- le segretario alla PresidenzaDelnovra. Mala strada èinsalita Nul- rio), la delega fiscale (con la lotta la trapela, si immagin.a tuttavia aJJ'evasionee i tagli delle agevolauna risposta a dop pio binario: zioni fisèali), l'istituzione dell'Ufuniformarsi alle pressioni del- ficio parlamentare cli bilancio vol'Europa e al tempo stesso rilan- luto dal Fiscal compact (il cui esaciate la crescita e dare munizioni me è partito ieri in Parlamento), il pagamento dei crediti vantati dalal ciclone-Renzi. imprese dallo Stato (cui il vecle Operazione complicata. L'unica chiave sta nelle aperrure giun- chio governo attribuiva uneffetto sulPildi 0,7punti cliPil) . Bussandoallaportaconquesto fardello non è escluso che si possa rilanciare la trattativa sulla «clausola di flessibilità» per gli investim enti pubblici e andare anche oltre: almeno portare il rapporto deficit- Pii, oggi già a1 2,6 per cento (secondo la Ue) fino al tetto del 3 per cento. Circa 3-4,5 miliardi sotto forma di progetti infrastrutturali con finanziati. Nella partita dei Fondi europei, unica risorsa certa al m omento, andrebbero anche i 2 miliardi per la scuola e la «garanzia giovani» per cui sono sp endibili circa 1,5 miliardi. Tutto da inserire n el Piano Nazionale di riforme che dovrà essere presentato a Bruxelles tra due mesi, entro il 30 aprile. Convinzione comune è anche che la questione del cuneo fiscale non può più essere rinviata: taglio di Irpef e Irap sul costo del lavoro. Come propone la Confindustria, con uno scambio tra taglio degli «sconti»alle imprese, contro riduzione del costo del lavoro. O con altre m odalità. Comunque si ragiona dai 5 ai 10 miliardi, in un anno, o spalmati sul biennio. Ma le risorse necessarie sono molte di più dei margini che, anche nella migliore delle ipotesi, può concederci Bruxelles tenendo conto della richiesta cli ieri di un avanzo primario del 5 per cento. La parola d'ordine dunque è spending review, anche se il passaggio è stretto:già3 miliardisono di fatto impegnati per quest'anno e si può tentare solo di aggiungerne un paio. Si può tuttavia giocare la carta della riduzione della spesa per interessi che si fa ogni giorno più concreta: lo spread è sceso ieri a quota 180, vicino ai minimi storici. Significa 3 miliardi che possono essere utilizzati con una variazione dei conti in occasione del varo del Def entro il 10 aprile. L'operazione di rientro dei capitali è sempre un punto interrogativo, ma la possibile chiusura dell'intesa con la Svizzera potrebbe portare, come stimò il governo Letta, circa 3 miliardi. Ci sono poi partite aperte come le privatizzazioni (per ridurre il· debito), l'aum ento della tassazione sulle rendite finanziarie (sul quale la maggioranza è tuttavia divisa}. Senza contare 1'1,5 miliardi che darà in termini di gettito fiscale la rivalutazione delle quote di Bankitalia nei bilanci delle banche. Ma la corsa non è in pianura: perché spese inderogabili, dalla cig alla sanità, sono in attesa. D Tesoro lavora.alla duediligence dei conti.. Si raffor.Ea D pacchetto deDe misure IL PREMIER 068391 La bocc iatura dell'Italia da parte della Ue p esa s ui margini d i manovra d i M atteo Renzi per rilanciare la crescita Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 42 mmrn Data Pagina Il IL VERDETTO UE Le riforme unica risposta possibile di Adriana Cerretelli orvegliati speciali in Europa Solo 3Paesi su 17 rientrano nella categoria: Italia, Croazia e Slovenia. La Spagna c'eramane è ormai fuori. Usciti con accenti trionfali dalla procedura anti-deficit eccessivo non più tardi di sei mesi fa, rischiamo di inciampare ora in quella da squilibri macroeconomici eccessivi «per livello molto elevato del·debito e debole competitività esterna>>. Nessun fulmine a ciel sereno. Ma un commissariamento annunciato, visto che sulle riforme strutturali indispensabili per rilanciare produttività, crescita potenziale, lavoro e competitività, negli ultimi anni si è inventato di tutto pur di rimandare facendo finta di fare. Foglio La ricreazione è finita. Le nuove regole di governance dell'eurozona infatti non lasciano più spazio agli imboscati delle riforme. Prevedono al contrario che i renitenti finiscano sotto la stretta tutela di Commissione Ue e Eurogruppo, i quali potranno anche dettare loro le misure da prendere, qualora non ci pensino da soli. Pena anche sanzioni. Tutto questo per evitare che, come ha ricordato ieri Olli Rehn, l'Italia non finisca per nuocere a sé e agli altri, viste le grandi dimensioni della sua economia, la terza dell'euro zona. 06-03-2014 1+2 1 Dunque a questo punto scatta una tabella europea stringente per costringere il governo a prendere le misure «urgenti ed efficaci» che Bruxelles ritiene essenziali per azzerare il rischio Italia: entro fine aprile il programma nazionale di riforme e di stabilità, nuove previsioni economiche Ue in maggio e poi il 2 giugno la raccomandazione della Commissione al Consiglio conl'eventuale rjchiesta di «misure aggiuntive» per l'Italia se quelle prese fossero giudicate insufficienti. Ai primi di luglio il verdetto finale dei ministri dell'Eurogruppo. www.ecostampa.it Il Sole?]{! Quotidiano Continua • pagina 2 L'EDITORIALE Le riforme unica risposta possibile di Adriana Cerretelli .. Continua da pagina 1 n quattro mesi l'Italia quindi dovrà recuperare il tempo perduto in decenfil di colpevoli latitanze,. le stesse che banno paralizzato il sistema-Paese condannandolo a uno sviluppo stentato, all'inarrestabile emorragia di competitìvìtà. Compito pesante, quasi improbo ma ormai obbligato. Senza scampo. Non c'è mente di nuovo nell'elenco delle debolezze nostrane cui ovviare al più presto, presentato ieri a Bruxelles. Per questo appare tanto più grave e colpevole oggi un commissariamento del Paese che si poteva evirare attuando semplicemente rifotme arei- I né favorisce l'erogazione del credito alle imprese. Cattiva allocazione delle risorse nell'economia, anche per troppa evasione e corruzione. Ladi,agnosidil3ruxeUes batte su questi tasti da anni. Inascoltata a Roma. Che ora è chiamata ad agire con urgenza sul doppio tavolo delle riforme e del debito. Già, perché il-suo livello elev-ato soffoca l'economia <(in un contesto di crescita cronicamente debole esottostanteinflazione». Per questo la Commissione insiste per il mantenimento di surplus primari molto alti, «sopra la media storica>>, e una crescita robusta e prolungata per avviare il rapporto debito/Pil su Wla ferma china discendente ma anunette che riuscirci rappresenta uoa gros- - __ sa sfida. Tanto più che «l'aggiustamento strutturale nel 2014 appare insufficiente a rispondere alla necessità di ridurre il debito a un ritmo adeguato». Non sarà un debutto di tutto relax quello del ministro dell'Econonùa, Carlo Padoan, all'Eurogruppo di lunedì a Bruxelles. Di sicuro avrà molto"filo da torcere per convincere i colleghi che questa volta davvero l'Italia intende fare sul serio. Domanda: bisognava davvero finire nell'anticamera della troika europea per risolversi a fare cose, come sviluppo e occupazione, che sono nell'interesse nazionale molto prima che in quello della stabilità dell'eurozona? Cl RIPRODUZI ONE RISERVATA - """W;JJill .... - ~~~~;.:.:~~~- ·-r==-.:: --·~ I ---~ ..::;:,.- - -~-:...-::::::... ~; 068391 RICREAZIONE FlNITA Le nuove regole di governance prevedono che l'Europa possa dettare le misure da prendere a quei Paesi che non prowedono da soli note e necessarie. Disallineamento tra salari e produttività, salari troppo rigidi che non consentono remunerazioni differenziate che premino gli scatti produttivi o riflettano le diverse condizioni del mercato locale del lavoro. Elevato cuneo fiscale sul lavoro. Sistema di istruzione strutturalmente debole, scarsa valorizzazione del capitale umano, specializzazione nei settori tecnologìcimedio-bassi. Pubblica amministrazione e sistema giudiziario inefficienti, che scoraggiano gli investimenti e non aiutano l'export. Parcellizzazionè delle imprese, spesso troppo piccole per competere sul mercato internazionale. Debolezza strutturale del sistema bancario che rema contro la ripresa Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Primo piano Italia Pag. 46 LA STAMPA Pagina Il Il ritardo TASSO DI CRESCITA DEL PIL PREVISTO PER IL2014 Fonte: elaborazione Pi<""""'OA'vlOHUME La Stampa La Stampa su dati 15tat, Eurostat. Comm. Eu., Doing Business e Schneider NUMERO DI GIORNI NECESSARI PER RISOLVERE UNA CONTROVERSIA COMMERCIALE (proiezione) Italia 1,2 o 0.5 1500 so 100 150 STIMA DEll.'ECONOMIA SOMMERSA (%Pii) Italia Italia Area Area Euro -6,0 -4.0 -2,0 o 21, 1 Cen:..r1etn ~A SfAMPA o 20 40 068391 1000 o (variazione% 2007-2013) Euro 500 . Area Euro 1,5 PRODlmlVITA' Media Area Euro Foglio DEBITO PUBBLICO (% ·Pii) NEL 2013 0,6 Italia Area Euro o 06-03-2014 2 2/2 Data www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Primo piano Italia Pag. 54 Quotidiano Data Pagina Il Le accuse ingiuste e la risalita possibile Marco Fortis a Commissione Europea ha inserito ieri l'Italia tra i Paesi in «squilibrio eccessivo,,, assieme a Croazia e Slovenia. Ciò nonostante che il no· stro Paese abbia fatto una mon- L tagna di compiti a casa e cbe il suo deficit sia sotto ll 3% del Pii. Peggio dell'Italia. secondo il com missano Olli Rehn e il suo pletorico staff di esperti, starebbero solo Grecia, Porto· gallo e Irlanda. che sono sotto programma di aiuti, mentre la Spagna, che infischiandosene dell'orgoglio nazionale, ha chiesto in prestito oltre 40 miliard i di euto per salvare il proprio scassato sistema bancario, è considerata sì «in sq uilibrio, ma non eccessivo». Di fronte a questo trattamento sempre ingeneroso della Commissione Europea verso l'Italia. che pure è il Paese col più alto surplus statale primario rispetto a tutte le economie Ue, a Usa e Giappone. e che per di più è la nazione con la secon- www.ecostampa.it ·gore e sviluppo Foglio 06-03-2014 1+24 1/2 da bilancia commerciale mani- fatturiera con l'estero della Ue ela qu inta del mondo, viene da chiedersi una cosa. E cioè se non sarebbe stato meglio rinunciare anche noi ad un po' di "orgoglio nazionale" e farci aiutare dall'Europa. Tanto da Bruxelles non ci avrebbero imposto condizioni più dure di quelle a cui abbiamo dovuto sottostare nei fatti. E forse oggi sar emmo giudicati. come la Spagna solo in squilìbrio, ma almeno «non eccessivo», e saremmo vessati di meno con critiche continue ed eccessivamente pi;ofessorali da parte di Bruxelles persino rispetto ai Paesi Quasi-falliti come Grecia, Por~ togalloe lrlanda. Continua a pag. 24 • I 'I Le accuse ingiuste e la risalita possibile - - -- - - -- - - - -- -- - _se.:o:. gi_1e _ d_a_ll_a.:...p_ri_m_a...:.p_:agi ::::..·_n_ a _ _ _ _ _ __ __ La Commissione Europea senza tenere conto in alcun modo del nostro basso debito privato e di una poslziooe finanziaria netta s ull'estero relativamente equilibrata, ci contesta soprattutto due colpe: la perdìtacli competitività (da cui deriverebbe la bassa crescita del nostro Pil) e l'alto debito pubblico (sempre rispetto al Pii). Riguardo ad entrambe le accuse ci sarebbe molto da ricli re, perché esse sono piuttosto confuse e discutibili. Cominciamo dalla competitività. Che, se misurata con le quote nell'export come fa la Commissione Ue, c'entra in realtà ben poco con la crescita del Pii. Ciò perché in tutta Europa e nel mondo avanzato da decenni non è la domanda estera netta il motore vero delle economie bensì la domanda interna. E allora ruefarebbe meglio ad ìnterrogarsi sul perché la domanda interna italiana è debole da tempo. La risposta è semplice: nei 12 anni pri ma della crisi scoppiata nel 2008 la domanda in tema non solo dell'Italia ma anche di Germania, Belgio, Austria e Francia è cresciuta assai meno di quelle di Gran Bretagna, lrlanda. Spagna, Grecia, Lettonia, ecc. perd1é questi secondi Paesi l'avevan.o "drogata" tn modo non sosteni bile con un forte aumento del debito delle famiglie. In più Belgio e Italia avevano anche fatto un rilevante sforzo fisca le per abbassare iJ rapporto debito p u bblico/Pil . Dopo il 2008, poi, iJ PH deU 'Italia è stato ,io linea con quello della maggior parte degli altri Paesi fino al 2010. Solo successivamente è croUato, ma sotto i colpi dell'austerità che la stessa Ue ci ha prescritto, non certo per colpa dell'export che dal 2010 è sempre stata l'unica componente positiva del nostro Pil. La Commissione Ue, invece, ci accusa di perdita di competitività sulla base della forte caduta della nostra quota nell'export mondiale nel 2012 rispetto a cinque anni prima (-23,8%): un calo tendenziale effettivamente tra i peggiori rispetto agli altri Paesi Ue. Ma il raffronto con il 2007 ci svantaggia enormemente perché un Paese forte esportatore di beni per l'edilizia e la casa come l'Italia aveva toccato vertici eccezionali di export proprio in quell'anno, quando nel mondo ancora impazzava la bolla immobiliare. Se il confronto venisse fatto non su cinque anni, che è un intervallo che non è carne né pesce, cioè né di lungo né di breve-medio termine, le cose apparirebbero molto diverse. Infatti, su un periodo realmente più lungo, ad esempio tra il 2012eil1999, cioè da quando è partito l'euro, l'Italia·risulterebbe aver perso meno quote di mercato nell'export mondiale di Gran Bretagna e Francia e più o meno la stessa entità della Finlandia del severo Commissario Rehn. Se invece il confronto fosse fatto su un reale intervallo di breve-medio termine, ad esempio su tre anni, cioè tra il 2012 e il 2009, risulterebbe che hanno perso più quote di mercato dell'Italia i seguenti Paesi Ue: Belgio, Lussemburgo, Ungheria, Slovenia, Austria, Danimarca, Francia, Finlandia, Irlanda, Grecia, Croazia e Cipro. Inoltre, va sottolineato che, considerando solo lexport di manufatti, cioè escludendo energia ed agricoltura, secondo l'Organizzazione 068391 Marco Fortis Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Primo piano Italia Pag. 55 Quotidiano Data Pagina Il primario è stato superiore al 2% del PIL. Inoltre, dal 1992 al 2013 l'Italia ha pagato senza batter ciglio 1.847 miliardi di euro correnti di interessi sul suo debito, oltre 400 in più della Germania e il doppio di Francia e Gran Bretagna. Infine, Bruxelles dovrebbe tener conto del fatto che dall'inizio della crisi ad oggì il debito pubblico italiano è quello cresciuto pernentualmente di meno in valore nell'UE dopo il debito svedese. Adesso il commissario Rehn, davvero con poco senso di realismo, ci chiede addirittura di fare più avanzo primario della media storica nei prossimi anni, quando nemmeno la Germania ne sarebbe capace. Una soluzione, però, ci sarebbe: l'Ue ci faccia "pagare" lo stesso tasso di interesse implicito sul debito della Germania (che col nostro curriculum non sarebbe poi un tasso irrealistico o immeritato) e si accorgerà che il nostro bilancio statale è ormai pressoché in pareggio, esattamente come quello tedesco. I giudizi dell'Ue pesano e in quanto "ufficiali" influenzano le agenzie di rating. Quindi se tali giudizi sono esageratamente ingiusti nuocciono molto all'Italia e al suo rating. Tra le cause dell'atteggiamento sempre troppo puntiglioso di Bruxelles verso di noi ci sono non solo le nostre colpe reali ma anche la nostra debolezza politica e una cronica insufficienza di comunicazione da parte dei nostri governi verso le istituzioni e i mercati. È perciò positivo che ieri il nostro nuovo ministro dell'Economia Pacioan abbia subito puntualizzato con un secco comunicato che le riforme le faremo, ma la bilancia commerciale italiana è molto migliorata e la nostra posizione finanziaria sul!'estero è contenuta; inoltre il debito è cresciuto per la caduta del Pil, ma anche per gli aiuti dati dall'Italia agli altri Paesi e peri rimborsi dei debiti pregressi delle Pubbliche Amministrazioni. www.ecostampa.it Mondiale del Commercio dal 1999 al 2012 l'Italia è tra i Paesi del G7 quello che ha perso meno quote di mercato dopo la Germania, mentre la Cina esplodeva come nuova potenza industriale mondiale. C'è poi un aspetto cruciale di cui la Commissione Ue non tiene conto nel misurare la competitività, cioè il saldo della bilancia commerciale. Perché non è cruciale soltanto che un Paese difenda bene nel tempo le sue quote di export; occorre altfesì che le sue quote nell'import mondiale non crescano oppure che diminuiscano almeno in misura analoga a quelle dell'export, altrimenti la bilancia va in profondo rosso. Sicché la Ue dovrebbe forse interrogarsi sul perché un Paese da essa ritenuto "poco competitivo" come l'Italia in realtà abbia il quinto sµrplus commerciale manifatturiero del mondo, con 98 miliardi di euro dì attivo nel 2013 e perché nelle ben più serie classifiche dì competitività di 14 settori del commercio mondiale stilate dall'UnctadjWto l'Italia sia stata nel 2012 seconda soltanto alla Germania per numero di migliori piazzamenti, detenendo ben tre primi posti, tre secondi posti, un terzo posto e un sesto posto. Quanto al debito pubblico italiano esso è certamente elevato ed è il secondo dell'Ue rispetto al Pil (anche se è solo il 14 • rispetto alla ricchezza finanziaria netta delle famiglie) . Ma non dovrebbe contare esclusivamente il livello attuale del debito pubblico di un Paese. Dovrebbe essere considerato adeguatamente anche il curriculum del debito stesso, cioè la sua dinamica e la sua onorabilità nel tempo. Solo pochi giorni fa abbiamo ricordato su questo giornale che dal 1992 ad oggi l'Italia è sempre stata in avanzo statale primario con la sola ecc,ezione del 2009: 21 anni su 22, un record mondiale. E in 14 anni su 21 il nostro surplus Foglio 06-03-2014 1+24 2/2 068391 '<Cl RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Primo piano Italia Pag. 56