Office Automation 03/11/2015 Ed. N.10 - OTTOBRE 2015 P. 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Office Automation 03/11/2015 Ed. N.10 - OTTOBRE 2015 P. 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 31/10/2015 Pag. 36 N.10 - ottobre 2015 Office Automation diffusione:16800 tiratura:17000 • •I idrea Viarengo, cloud servic li cloud computing, permettendo di acquisire rapidamente le risorse necessarie per realizzare nuovi prodotti e servizi, riduce la complessità che sottende la realizzazione dell'idea di business, favorendo approcci più proattivi che reattivi nel supportare la strategia aziendale e perseguire vantaggi economici. È quindi una importante leva per l'innovazione e il cambiamento strategico. Grazie ai meccanismi di scalabilità e portabilità dinamica tra risorse on premise e off premise, resi possibili da interazioni tramite portale, introduce anche un'inversione nella complessità di gestione dell'IT. Non esistono particolari requisiti tecnici e organizzativi per realizzare il cloud che, nei suoi diversi livelli di sofisticazione tecnologica, è alla portata di tutti: • delle grandi aziende, che intendono ridefinire le regole di conduzione dell'IT sposando i principi di interoperabilità e portabilità di workload dall'ambiente IT tradizionale alla nuvola; • delle start-up che possono realizzare con rapidità la loro idea imprenditoriale o delle piccole e medie imprese che intendono innovare, attingendo esperienza e conoscenza di industria dai tanti SaaS esistenti. Il nuovo paradigma sta indebolendo di fatto le tradizionali strutture aziendali e i confini storici: network di comunicazione, infrastrutture condivise nel cloud, servizi acquisiti in modalità SaaS e open standard creano quella coesione e interoperabilità nel sistema che ne favoriscono l'adozione. ;nti di muoversi sfMWBfflWBWfquello infrastrutturale e, iprattutto, c i V H H H H | | B H H H H H p ~ l c J o s i c n e le applicazioni siano cloud ready e in grado di sfruttare al massimo le caratteristicne insite nel modello cloud, come l'allocazione dinamica e in tempo reale di serìzi e risorse. Inoltre il cloud offre l'opportunità di andare oltre lo stack infrastrutturale (che spesso risulta landardizzato dal cloud service provider) e di agire a livello applicativo e architetturale, sfruttando le caratteristiche sia della distribuzione geografica a livello mondiale, sia della localizzazione quando necessaria. Il cloud di IBM offre un accesso alla rete globale dei propri data center cloud e una capillarità nel mondo, permettendo di realizzare architetture distribuite in grado di migliorare le prestazioni delle applicazioni, §|"azie alla riduzione delie latenze di rete, e ponendo dati e risorse elaborative vicino all'utilizzatore finale. t .ziende e le Pubbliche Ar •'hanno requisiti sempre p i i stringenti in matèria di sicurezza, imposti da normative interne e di settore. •^jizzo di servizi cloud esterni non deve rendere più onerosa e complessa la gestione di sicurezza e riBpzza del sistema informativo aziendale. E ciò è possibile se i cloud service provider forniscono ser»vWtrasparenti e in grado di abbracciare i requisiti dì sicurezza dei propri clienti. IBM ha conseguito per i propri servizi cloud le certificazioni internazionali più diffuse, tra cui ISO/IEC 27001 e 27018, SOC2 e, per i clienti che operano all'estero, adottato best practice tra cui il protocollo NIST SP 800-53 in linea con le certificazioni FISMA e FedRAMP. Le aziende che utilizzano i servizi cloud di IBM possono accedere a t u j | la funzioni di sicurezza dei sistemi, connettersi direttamente tramite rete privata e/o VPN e scegliere cH§ ìrvizi siano erogati dal data center presente sul territorio nazionale. Hanno così a disposizione dei ser^i te policy e tecnologie e otfoBrè2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato First Step - Cloud Computing 31/10/2015 Pag. 37 N.10 - ottobre 2015 Office Automation J Andrea Cardillo, direttore della divisione cloud & enterprise di Microsoft ettività efficiente verso Microsoft Azure è critica per il buon funzionamen•FpWEÌcoiarmente di workload ibridi; è possibile connettersi al cloud sia tramite rete Cifrata VPN su internet, che tramite rete privata tramite provider certificati, chiamata ExpressrRoute. Per applicazioni cloud native, non servono ovviamente investimenti importanti. Per massimizzare la portabilità dei workload e creare ambienti ibridi efficienti, disporre di ambienti virtualizzati con Hyper-V e System Center da sicuramente una marcia in più. L'ampia compatibilita con open source e terze parti però, fa sì che non sia un requisito indispensabile. ortante verificare che TI cloud provider, sia nazion .jmùnità Europea in termini di security e data privacy. Ce soluzioni ciouucncrubuiL uLLBTTTperanuci LOI| luisiti stringenti e certificazioni, tra cui con orgoglio citiamo ISO27018 e EU model Clauses, che garantii •> proprietà del dato al cliente e garanzia che tale dato non sia usato per altre finalità, come per esem imo livello di sicurezza del ciò samministrazione. s La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Data l'ampia supportabilità tecnologica della piattaforma cloud Microsoft Azure, non esistono requisiti particolari. Abbiamo clienti con soluzioni business criticai .NET, opensource e terze parti (Linux, SAP, Oracle, ecc.) sulla nostra piattaforma cloud, da anni, che hanno migrato anche piattaforme legacy su nuova tecnologia. Il cloud si presta particolarmente bene agli investimenti evolutivi sulle line of business application, e al rapidissimo time to market. Quando si porta un servizio in cloud, sono immediatamente accessibili tecnologie, per esempio, per rendere mobile- ; ready l'applicazione o fare data analytics predittiva. I pattern ricorrenti dei clienti medio-piccoli sono: la volontà di fare 'all-into thè cloud' dismettendo il data center oppure ;; creare applicazioni cloud-native di nuova generazione. I pattern ricorrenti dei clienti enterprise sono: ibridazione I con workload nel data center, peculiarità e valore aggiunto della soluzione Microsoft, migrazione di workload che richiedono utilizzo intensivo di rsorse. ...__ diffusione:16800 tiratura:17000 31/10/2015 Pag. 38 N.10 - ottobre 2015 diffusione:16800 tiratura:17000 First Step - Cloud Computing NETAL r A mio avviso, non sono necessari requisiti tecnici particolari perché il cloud rappresenta una naturale evoluzione tecnologica. Per alcune realtà ricorrere a servizi esterni semplifica addirittura la trasformazione perché non rende obbligatorio possedere al proprio interno le tecnologie e le competenze per Pimplementazione e il mantenimento delle infrastrutture. Il vero sforzo mentale che viene richiesto alle aziende è accettare la dematerializzazione, ovvero rinunciare a detenere un controllo tecnologico su tutta l'infrastruttura per mantenere invece il controllo a livello logico. Se questo percorso di consapevolezza viene accettato i benefici che ne derivano possono essere consistenti in termini di maggiore elasticità e possibilità di adottare una logica di acquisto 'pay per use'. Certo, il percorso di transizione non è univoco e deve essere personalizzato a seconda delle dimensioni, del mercato e delle specificità di ciascuna azienda. Le grandi imprese, per esempio, affrontano la trasformazione utilizzando le competenze già esistenti nel proprio reparto IT e scelgono di avvalersi dei grandi provider di telecomunicazioni sfruttandoli ai massimi livelli con consulenze e progetti ad hoc. Totalmente diverso è l'approccio delle PMI che trovano un fattore di accelerazione nell'appoggiarsi a un partner di fiducia per affrontare tale trasformazione. ci dal cloud senza un corretto impiego della rete. Per questo motivo le aziende, oggi e mai, sono chiamate a investire nella propria infrastruttura di rete affinchè non rappreI collo di bottiglia nell'adozione delle nuove tecnologie. Migliorare le prestazioni della rete abilita, infatti, la trasformazione favorendo anche l'adozione di nuovi servizi all'end-user e garantisce quell'agilità fondamentale per poter spostare i carichi di lavoro al di fuori del pe-^Tietro aziendale e potervi sempre accedere con la velocità e l'affidabilità adeguate. :a è legata intrinsecamente al modello di implementazione tecnologica scelte, e assume caratteristiche differenti a seconda dell'infrastruttura adottata, dal cloud pubblico fino ai mó< li di housing e hosting. La scelta del cloud provider rappresenta quindi un fattore determinante anche' punto di vista della security. Le misure da adottare per garantire la sicurezza dei dati aziendali nel cld, sono, a mio avviso, analoghe a quelle che andrebbero applicate lasciando i carichi di lavoro all'interno deli'a- ' zienda. I fattori maggiori di rischio sono, infatti, comuni ai diversi ambienti e dovuti a un contesto globale sempre più interconnesso, con una sempre maggiore adozione dì dispositivi mobili e applicazioni all'interno dell'azienda. Per questo motivo le politiche di gestione definite dall'azienda svolgono un ruolo cruciale e la mancanza della loro applicazione o rispetto può provocare più danni delle minacce esterne. Ponendosi come obiettivo la capacità di reazione e l'agilità dell'infrastruttura, ideale sarebbe creare un ambiente che, senza distinzioni tra cloud, data center o soluzioni residenti, sia monitorabile 24 ore al giorno e 7 giorni alla .• settimana. AncJ^y^y^uesta ragione è importante scegliere il service provider giusto e affidarsi a partner : competenti, cJ^^^Hfcapaci di spostare il focus sulla capacità di reazione e supportare i clienti nella scelta^ disfa le loro esigenze. .; La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato l Office Automation 31/10/2015 Pag. 39 N.10 - ottobre 2015 diffusione:16800 tiratura:17000 Office Automation La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Non esistono specifici requisiti tecnici e organizzativi perché spesso le motivazioni non sono tecniche e vertono soprattutto nella ricerca di agilità, sovente aggirando i vincoli organizzativi. Nella maggior parte dei casi, infatti, il motore del cambiamento è nei 'business user' che cercano soluzioni agili a problemi impellenti, senza dover fare troppi investimenti iniziali e mantenendo la flessibilità di cambiare in corso d'opera. Inoltre, abbiamo di fronte a noi almeno una decina di anni di transizione e coesistenza nei quali le aziende si trovano a gestire e utilizzare dati e informazioni sia in modalità on premise che cloud, e questo continuerà fino a quando il cloud si confermerà come principale modalità di fruizione della tecnologia. Per far fronte alle complessità che ne derivano, le aziende devono avere a disposizione strumenti e risorse in grado di operare per integrare entrambi gli ambienti, ovvero soluzioni completamente aperte e basate su standard. È fondamentale che i clienti sì dotino di architetture di integrazione in grado di fungere da 'porta di comunicazione' tra i sistemi on premise e le applicazioni on cloud. Non a caso la strategia di Oracle per il prossimo decennio si basa sulla coesistenza di cloud pubblico e privato, il cosiddetto 'cloud ibrido', e abbiamo messo a punto una suite completa di servizi che ci vedono presenti in tutti i livelli del cloud - SaaS, PaaS e laaS - potenziando l'offerta di data management di cui le aziende hanno bisogno per gestire i propri dati e affrontare una migrazione verso il cloud. Indipendentemente dal settore e dalle dimensioni, ogni impresa si troverà a effettuare questa migrazione in quanto, grazie al cloud, potrà muoversi con la stessa agilità di una start up, adattandosi ai cambiamenti con la massima flessibilità. i \ esiazioni aei servizi in ciou •one è sull'infrastruttura, anche se l'effettiva prestazione e continuità del servizio dipende anche b da quello che c'è 'sopra' l'infrastruttura, ovvero dalla piattaforma. Per questo motivo Oracle si è . ocalìzzata sul PaaS, con l'obiettivo di fornire al cliente una piattaforma progettata, gestita e ottimizzata sulla quale le aziende possono sviluppare le proprie applicazioni rimanendo fecalizzate sul proprio business senza doversi preoccupare delle prestazioni. Infatti, uno dei punti di forza della Oracle Cloud Platform è proprio aiutare i clienti a creare nuove applicazioni, migliorare le soluzioni esistenti e trasferire facilmente in cloud i carichi di lavoro on premise senza dover effettuare modifiche applicative. Se on premise, la piattaforma è la stessa di quella in cloud, si hanno chiaramente una serie di vantaggi nell'integrazione e nello spostamento di applicazioni, e la Oracle Cloud Platform è l'unica disponibile sia on premise che on cloud e permette di riutilizzare gli stessi skill e strumenti 'enterprise' anche per sviluppare applicazioni on cloud, offrendo la migliore user experience e massimizzando la produttività delle attività di sviluppo. i tecnologia è perfettamente in grado di risolvere il problei dei muri dei data center. Nei progetti che abbiamo avuto modo di portare a termine finora abbiamo il ito alcune cose veramente interessanti. Una delle principali è che quando parte un progetto cloud il pi :oglio è rappresentato dall'integrazione con la gestione dell'identità on premise. Quando entra un nu< ipendente in azienda vengono creati i suoi account sia on premise che on cloud, e quando cambia lav jngono cancellati, cosa che in un cloud di tipo SaaS ha anche un impatto economico. Ovviamente Tace lanagement e la crittazione della comunicazione di integrazione tra on premise ed on cloud è data Ì :ontata, ma paradossalmente siccome in cloud si tende ad implementare maggiori tecnologie di sicurezza1 abitazione, il dato è molto più sicuro che on premise. Per le aziende, la crittografia è diventata elemer Bte e sempre più 'democratico' per proteggere dati e informazioni sensibili, ed è fondamentale an echi informatici continuano ad aumentare a li' ««i"ì«*°qrate pergjyafifcire la massimajci'~iii'Q' •H 31/10/2015 Pag. 40 N.10 - ottobre 2015 Office Automation diffusione:16800 tiratura:17000 m Con l'evolversi dei modelli cloud, di pari passo si è altresì registrata un'evoluzione delle competenze che i responsabili IT delle aziende devono necessariamente avere. Di conseguenza le aziende hanno aumentato la necessità di far fronte al bisogno di know-how sempre più evoluto per la propria divisione IT, così da poter accogliere al meglio i cambiamenti e l'innovazione che tali modelli possono apportare al sistema informativo aziendale. Sono tante le soluzioni che si possono trovare all'esterno della propria azienda a supporto di tale trasformazione, ma credo sia fondamentale investire sempre ìpiù nella formazione delle proprie risorse umane per dare una spinta a ciascun ruolo chiave attraverso una sempre maggiore consapevolezza e controllo nella gestione dell'infrastruttura. Nonostante l'esigenza comune al mondo enterprice e PMI parta dalla necessità di ottimizzare i costi, standardizzare le modalità d'uso e di razionalizzare i processi interni, in questi ultimi anni in Italia si è registrato un incoraggiante fenomeno e trend di adozione di servizi cloud da parte delle PMI. Bisogna sicuramente puntare alla v9Hj^^H|gÌo/ie dell'intera infrastruttura, quale trend ormai consolidato e dominante nella 9 e s ti o ni|^^HHÌata center, quindi sia dal punto di vista delle risorse di calcolo e di Storage, sia dal pùnto di vista del networking. L'ormai ottimale gestione e la sempre più adeguata distribuzione delle risorse che consentono di apprezzare gli attuali Énodelii di cloud, spingono oggi a dare comunque una particolare attenzione al networking : per garantire prestazioni adeguate ai servizi cloud. Visto che oggi i costi per disporre di risorse cloud sono abbastanza accessibili rispetto a qualche tempo fa, il suggerimento è sempre IN investire a livello locale nelle interconnessioni e nelle tecnologie utilizzate per l'accesso alle *"™rie risorse cloud. tipo stesso rsignificàtive, è importante tener presente'rifatto chè'cambia radicalmente la logica dell'infrastruttura poié nel modello cioud questa si occupa di erogare dei servizi; tale novità implica inoltre il fatto che diventa 'portante poter individuare fisicamente dove sono posizionati gli apparati aziendali, ovvero disporre della o esatta geolocalizzazione, a cui biscJ^HS^^^Bgimento per poter definire il perimetro da proteggere, d'altronde si evidenzia nella m a o ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ B o m c e s s i di sicurezza dei sistemi informativi aziendali. ottobre 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato First Step - Cloud Computing