1 I FOCUS TEMATICI dell’Osservatorio Anno IV - N° 9 Luglio 2009 www.provincia.grosseto.it/ops La violenza contro le donne nella provincia di Grosseto attraverso le statistiche del Centro Antiviolenza A cura di: Immagine tratta dalla campagna “Mai più sola” promossa da Regione Toscana (http://www.regione.toscana.it/maipiusola) 2 Violenza contro le donne nella provincia di Grosseto Un fenomeno complesso e ancora sommerso Focus tematico n° 9 – Luglio 2009 “Qualunque atto di violenza sessista che produca, o possa produrre, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata”: questo è ciò che si intende per violenza contro le donne o violenza di genere. La violenza contro le donne costituisce ad oggi un fenomeno ancora largamente sommerso; è ormai noto, infatti, che la parte conosciuta, ossia quella che emerge dalle situazioni conclamate (accessi al pronto soccorso, denunce, accessi ai vari centri di ascolto), rappresenta soltanto una sottodimensione del fenomeno. Un fenomeno che è stato per molto tempo trascurato e che negli ultimi anni è stato oggetto di attenzione e approfondimenti. In questo senso, è da segnalare il forte impegno della Regione Toscana che ha attualmente in corso un progetto (http://www.regione. toscana.it/maipiusola), volto alla sensibilizzazione sul tema e alla costruzione di azioni di contrasto alla violenza sulle donne, che prevede la costruzione di un sistema informativo della violenza di genere con l’anagrafe delle strutture a livello regionale e i dati sugli accessi a tali strutture (con l’intento di cominciare a studiare il fenomeno su dati concreti e monitorare il suo andamento nel tempo). Il presente lavoro, dunque, rappresenta il tentativo di tratteggiare la presenza della violenza di genere sul territorio grossetano attraverso i dati del Centro Antiviolenza di Grosseto. Nella consapevolezza che ciò di cui si dà conoscenza costituisce soltanto una misura parziale, la classica punta dell’iceberg. Alcune doverose premesse, anche per sfatare qualche luogo comune, prima di presentare la rete provinciale dei centri di ascolto e di accoglienza e passare all’analisi dei dati: • quando si parla di violenza contro le donne si parla di un fenomeno complesso e • • • • sfaccettato che comprende differenti tipologie di maltrattamento: il maltrattamento fisico, il maltrattamento economico (inteso come privazione o controllo), il comportamento persecutorio o stalking (spesso nei casi in cui la donna cerca di allontanarsi da una relazione violenta), la violenza sessuale, il maltrattamento psicologico (pressione, svalorizzazione, minacce, strategia della paura, etc.); la situazione di violenza è una condizione che spesso si protrae e si ripete per anni; la violenza contro le donne è molto spesso “violenza domestica”, ossia perpetrata nell’ambito di una relazione coniugale o di convivenza (in corso o interrotta che sia). Il clima di violenza si sviluppa nel tempo in modo graduale, con episodi violenti seguiti da pentimenti; gli uomini che maltrattano tendono ad isolare, svalorizzare, umiliare e rendere dipendenti (economicamente e psicologicamente) le donne vittime della loro violenza; i maltrattamenti sulle donne rappresentano un fenomeno trasversale: la violenza domestica non è confinata in ambienti sociali e culturali degradati, né si tratta di tipizzazioni ben definite. Nella maggior parte dei casi i maltrattanti sono definiti dalle vittime come “insospettabili”. 3 Violenza contro le donne nella provincia di Grosseto Il Centro Antiviolenza e i punti d’ascolto Focus tematico n° 9 – Luglio 2009 Il Centro Antiviolenza è nato a Grosseto nel 1999 per iniziativa dell’Amministrazione Provinciale, del Comune, della ASL n° 9 e con il contributo della Regione Toscana. Grosseto rappresenta da questo punto di vista un’eccezione: la maggior parte dei centri esistenti sul territorio nazionale infatti è nata ad opera del volontariato e solo in un secondo tempo ha avuto il riconoscimento delle istituzioni. Dal 2004 la Provincia si fa carico con il proprio bilancio di sostenere il Centro Antiviolenza Partita inizialmente con il Centro Antiviolenza di Grosseto, la rete di sportelli e punti di ascolto conta oggi 5 accessi: oltre a quello originario sono infatti attivi i punti di Orbetello, Manciano, Follonica e Castel del Piano. La gestione del Centro è stata affidata all’associazione Olympia De Gouges di Grosseto, costituita da donne formate al ruolo specifico di “Operatrici di Centri Antiviolenza per donne”. L’associazione, nata nel 1998 e iscritta all’Albo regionale delle Associazioni di volontariato, attraverso il lavoro di questi anni ha costruito una rete fra le strutture di riferimento (magistratura, forze di polizia, enti locali, strutture socio‐sanitarie) per dare alle donne in temporanea difficoltà accoglienza, protezione e assistenza. Ad oggi, oltre alla crescente opera di sensibilizzazione sul territorio, la rete offre le seguenti attività e tipologie di supporto: accoglienza telefonica, prima accoglienza personale, consulenza legale, consulenza psicologica, accompagnamento nel rapporto con enti e istituzioni. Quanti e quali maltrattamenti? I dati degli ultimi anni evidenziano un aumento del numero di donne che si rivolgono al Centro Antiviolenza: quanto questa misura è indice di una crescita della violenza sulle donne e quanto invece riflette l’accresciuta capacità/possibilità/coraggio delle maltrattate di uscire allo scoperto? In altre parole: è in aumento il fenomeno violenza o soltanto la parte emersa, e quindi visibile, di esso? Forse è il caso di dire che sono certamente cresciute volontà e possibilità di far emergere una condizione di violenza, ma che il fenomeno non è certo in via di esaurimento e anzi fa sentire ancora forte la sua presenza. Dal 1999 al 2008 si sono rivolte al Centro Antiviolenza 349 donne. Nel periodo 1999‐2006, se si esclude il picco del 2003, si sono avuti dai 20 ai 30 casi annui, mentre i numeri sono saliti negli ultimi due anni con 58 casi nel 2007 e 59 nel 2008. Gli ultimi dati al 30/06/2009 danno riscontro di ulteriori 32 casi nel primo semestre dell’anno, che fanno salire a 381 i casi totali e che sembrano mantenere il fenomeno sui livelli dell’ultimo biennio Andamento del numero di casi trattati al Centro Antiviolenza. Anni 1999‐2008 70 60 58 59 2007 2008 48 50 40 26 30 21 24 26 28 30 29 20 10 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges 4 Violenza contro le donne nella provincia di Grosseto Focus tematico n° 9 6 – Luglio Settembre 20092008 Il tipo di violenza subita è in massima parte di tipo fisico/psicologico (42%) ma una quota rilevante è rappresentata da maltrattamenti di tipo economico (19%) e psicologico (17,7%). Significativi anche i casi di violenza sui figli (9%) e di violenza sessuale (6,1%); più contenuti gli episodi di stalking (persecuzione), abuso sessuale in età infantile (10 casi totali) e molestia sessuale (6 casi totali). Distribuzione % dei maltrattamenti per tipologia. Anni 1999‐2008 Fisico/psicologico 42,0% 19,0% Economico 17,7% Psicologico 9,0% Violenze sui figli 6,1% Violenza sessuale 3,1% Stalking 1,9% Incesto abuso sessuale in età infantile 1,2% Molestia sessuale 0% 9% 18% 27% 36% 45% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Generalmente il maltrattamento è una condotta non episodica. E spesso il coraggio di uscire dalla situazione arriva dopo un percorso pluriennale di violenze. Oltre il 40% dei maltrattamenti segnalati ha avuto una durata da 1 a 5 anni, oltre ¼ durava da oltre 10 anni e l’11,6% da oltre 20 anni. Distribuzione % dei maltrattamenti per durata. Anni 1999‐2008 50% 42,2% 40% 30% 17,5% 20% 10,8% 9,6% 10% 5,6% 2,8% 4,4% 7,2% 0% Unico episodio Meno di un anno Da 1 a 5 anni Da 6 a 10 Da 11 a 15 Da 16 a Da 21 a 25 anni anni 20 anni anni + di 25 anni Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Chi sono le maltrattate? Oltre la metà delle donne che si sono rivolte al centro ha un’età compresa tra 26 e 41 anni e la classe di età più numerosa è quella delle 34‐41enni con oltre il 28% dei casi. Consistenti anche le fasce di età 42‐49 e 50‐57 anni. Le fasce giovanili rappresentano un non trascurabile 10% dei casi, con le minorenni che si attestano al 2%. Distribuzione % dei casi trattati dal Centro Antiviolenza per classe di età. Anni 1999‐2008 35% 28,4% 28% 23,3% 21% 15,4% 14% 13,7% 7,9% 7% 5,1% 4,1% 58‐65 > 65 2,1% 0% < 18 18‐25 26‐33 34‐41 42‐49 50‐57 Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges 5 Violenza contro le donne nella provincia di Grosseto Distribuzione % dei casi trattati dal Centro Antiviolenza per stato civile. Anni 1999‐2008 Il 18% sono separate o divorziate, il 12% nubili e il restante 2% vedove. Seprata/ Divorziata 18% Vedova 2% Nubile 12% Convivente 16% Sposata 52% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Oltre la metà delle donne che hanno contattato il centro ha un titolo di studio basso (il 46% ha la licenza media inferiore o un percorso formativo post‐media inferiore) o molto basso (il 10% ha la licenza elementare o nessun titolo). Il 29% ha un diploma di scuola media superiore mentre il 15% è costituito da laureate. Distribuzione % dei casi trattati dal Centro Antiviolenza per titolo di studio. Anni 1999‐2008 Laurea 15% Media superiore 29% Nessun titolo 1% Elementare 9% Formazione professionale 7% Media inferiore 39% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Distribuzione % dei casi trattati dal Centro Antiviolenza per nazionalità. Anni 1999‐2008 Il 75% dei casi è rappresentato da donne italiane. Il 25% di straniere è costituito per la gran parte da extracomunitarie, principalmente senza permesso di soggiorno. UE 5% Italiana 75% Straniera 25% Extra UE (senza PdS) 17% Extra UE (con PdS) 3% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Focus tematico n° 9 – Luglio 2009 Si tratta in massima parte di donne che vivono una convivenza (complessivamente sposate e conviventi sono quasi il 70%). 6 Violenza contro le donne nella provincia di Grosseto Focus tematico n° 9 6 – Luglio Settembre 20092008 Una parte del fenomeno violenza è legato alla condizione di dipendenza della donna dal marito/convivente. L’analisi della situazione lavorativa mette in evidenza la cospicua parte di donne in situazione di dipendenza economica: complessivamente il 40% sono casalinghe (22,3%), disoccupate (15,6%) o studentesse (2,5%). Di contro, non è trascurabile l’entità di casi in cui la donna sembra avere una certa indipendenza economica Distribuzione % dei casi trattati dal Centro Antiviolenza per professione. Anni 1999‐2008 22,3% Casalinga Disoccupata Operaia Collaboratrice domestica Impiegata Insegnante Altro lavoro autonomo Pensionata Studentessa Commerciante Libera/professionista Artigiana Dirigente Altro 15,6% 11,0% 10,3% 9,9% 3,5% 3,5% 2,8% 2,5% 2,5% 1,8% 1,8% 0,7% 11,7% 0% 5% 10% 15% 20% 25% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Distribuzione % dei casi trattati dal Centro Antiviolenza per presenza di figli. Anni 1999‐2008 In quasi il 90% dei casi le donne vittime di violenza hanno dei figli. Con figli 89% Senza figli 11% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Il rapporto con il Centro antiviolenza: dal primo contatto al percorso Soggetto che ha preso il primo contatto con il Centro Antiviolenza. Anni 1999‐2008 (valori %) Nella maggior parte dei casi (75%) è la donna stessa che prende il primo contatto con il Centro, mentre il restante 25% è quasi equamente suddiviso tra le altre opzioni. Servizi socio‐ sanitari 6% Altra donna 5% Forze dell’ordine 2% Parente donna 7% Donna stessa 75% Altro 5% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges 7 Violenza contro le donne nella provincia di Grosseto Nel 77% dei casi, infatti, è stato fissato un colloquio, mentre nel 16% si è trattato di una richiesta di informazioni. La rete dei servizi e delle istituzioni (servizi socio‐sanitari, forze dell’ordine, istituzioni, scuola e pronto soccorso) è il principale canale informativo (quasi il 40% dei casi), ma anche le reti primarie e secondarie (altre donne, amiche/i, parenti/conoscenti) sembrano significative in tal senso (32%). Rilevante anche il ruolo dei mass‐media, così come quello dell’associazionismo (centri antiviolenza e altre associazioni) Esito del primo contatto con il Centro Antiviolenza. Anni 1999‐2008 (valori %) Richiamerà 7% Solo informazioni 16% Fissato colloquio 77% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Canale informativo per il contatto con il Centro Antiviolenza. Anni 1999‐2008 (valori %) Servizi socio‐sanitari Altre donne Amiche/i Forze dell’ordine Mass‐media Parenti/conoscenti Avvocati Giornali Centri/antiviolenza Istituzioni Altre ass.ni donne Scuola Altre ass.ni Pronto soccorso Altro 20,1% 15,3% 12,7% 12,7% 8,2% 4,1% 4,1% 4,1% 3,7% 3,4% 3,4% 2,6% 2,2% 0,4% 3,0% 0% 5% 10% 15% 20% 25% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges La motivazione che porta a contattare il Centro è nel 20% dei casi legata al bisogno di essere ascoltate e sfogarsi. A seguire la richiesta di informazioni generiche e legali, la paura o la percezione di una situazione di emergenza, la richiesta di informazioni e assistenza per la separazione. Da segnalare che nel 4% dei casi vi è stata una richiesta di ospitalità. Motivazione per il contatto con il Centro Antiviolenza. Anni 1999‐2008 (valori %) Ascolto sfogo 20,9% Informazioni generiche 16,7% Informazioni legali 16,6% Paura/emergenza 10,7% Separazione 8,9% Problemi economici 6,4% Ricerca solidarietà 5,2% Figli 4,6% Richiesta ospitalità 4,0% Info consulenza psicologica 3,4% Lavoro 1,7% Tradimento 1,2% 0% 5% 10% 15% 20% 25% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Focus tematico n° 9 – Luglio 2009 L’esito del primo contatto rivela da una parte la determinazione di chi si rivolge alla struttura di dare seguito al contatto iniziale; dall’altra la capacità del Centro di incanalare l’impulso iniziale in un percorso di approfondimento della situazione. 8 Violenza contro le donne nella provincia di Grosseto Focus tematico n° 9 6 – Luglio Settembre 20092008 Dopo il primo contatto, l’83% delle donne che si sono rivolte al centro è stata presa in carico e il 2% è stata inviata altrove (presso altri enti o organismi), mentre il 15% non sono andate oltre il solo contatto. Così come già evidenziato in occasione del primo contatto, si conferma la capacità del Centro Antiviolenza di strutturare un percorso di uscita dalla violenza. L’esito di tale percorso non è tuttavia univoco. Il 27% lo ha portato a conclusione, uscendo dalla situazione di violenza, l8% è ancora in trattamento e il 17% non ha attivato alcun percorso. Fa riflettere il 48% che interrompe il percorso, aggregato che racchiude senza dubbio anche persone che hanno raggiunto il loro obiettivo, ma che evidenzia come in molti casi le donne non si sentano ancora pronte ad uscire allo scoperto Tipologia di percorso effettuato con il Centro Antiviolenza. Anni 1999‐2008 (valori %) Presa in carico 83% Solo contatto 15% Inviata altrove 2% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Esito del percorso effettuato con il Centro Antiviolenza. Anni 1999‐2008 (valori %) Nessun percorso 17% In trattamento 8% Interrotto 48% Concluso 27% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Distribuzione % dei casi trattati dal Centro Antiviolenza che hanno sporto denuncia. Anni 1999‐2008 A conferma di quanto sopra, si può notare che nel 61% dei casi le donne hanno scelto di non sporgere denuncia, sintomo anche della difficoltà nel prendere coscienza della violenza subita ed a riconoscerla come reato. Si 39% No 61% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges 9 Violenza contro le donne nella provincia di Grosseto Colloqui di accoglienza 28,0% Legale 14,9% Forze dell’ordine 10,6% Assistente sociale 9,4% Psicologa 5,5% Tribunale 4,9% Pronto soccorso 4,7% Servizi socio sanitari 4,5% Carabinieri 3,1% Altri centri antiviolenza 2,2% Altro 12,2% 0% 8% 16% 24% 32% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Chi sono i maltrattanti? Autori dei maltrattamenti. Anni 1999‐2008 (valori %) La violenza sulle donne è quasi sempre sinonimo di violenza domestica che matura nell’ambito del rapporto di coppia. Nel 70% dei casi l’autore dei maltrattamenti è il marito (52%) o il convivente (17,7%); se a ciò si aggiungono le percentuali degli ex si arriva quasi all’85%. Marito 52,1% 17,7% Convivente Ex marito 10,5% Ex convivente 3,3% Figlio 3,0% Altro parente 2,7% Padre 2,7% Conoscente 2,4% Altro 5,7% 0% 9% 18% 27% 36% 45% 54% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Distribuzione % degli autori dei maltrattamenti per classe di età. Anni 1999‐2008 35% Il 55% degli autori dei maltrattamenti appartiene alla fascia di età 34‐49 anni con una prevalenza della classe 34‐41 anni. Gli ultra 50enni sono quasi 1/3 dei maltrattanti mentre i giovani non arrivano al 4%. 29,5% 28% 25,8% 21% 16,6% 14% 10,1% 8,8% 5,5% 7% 3,2% 0,5% 0% < 18 18‐25 26‐33 34‐41 42‐49 50‐57 58‐65 > 65 Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Focus tematico n° 9 – Luglio 2009 Tra le reti ed i servizi attivati dal Centro in questi anni predominano i colloqui di accoglienza (28%), ma è presente una vasta rete di professionalità (legale, assistente sociale, psicologa), servizi ed enti pubblici (servizi socio‐sanitari, tribunale, pronto soccorso) e forze dell’ordine che ha contribuito e contribuisce a combattere il fenomeno. Reti e servizi attivati dal Centro Antiviolenza. Anni 1999‐2008 (valori %) 10 Violenza contro le donne nella provincia di Grosseto Distribuzione % degli autori dei maltrattamenti per titolo di studio. Anni 1999‐2008 Focus tematico n° 9 6 – Luglio Settembre 20092008 Il titolo di studio ricalca a grandi linee quanto visto per le vittime dei maltrattamenti: oltre la metà ha un titolo di studio medio‐basso, il 30% ha il diploma di scuola superiore ed il 12% è laureato. Laurea 12% Media superiore 30% Nessun titolo 2% Elementare 10% Formazione professionale 6% Media inferiore 40% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Quasi ¼ degli autori dei maltrattamenti è operaio, poco più del 20% è lavoratore autonomo (libero professionista o altro), il 12,8% è pensionato e il 10% impiegato. A differenza di quanto evidenziato per le donne vittime di violenza, solo l’8% si trova in una ipotetica condizione di dipendenza economica (disoccupato o studente) Distribuzione % degli autori dei maltrattamenti per professione. Anni 1999‐2008 Operaio Altro lavoro autonomo Pensionato Impiegato Libero professionista Disoccupato Artigiano Commerciante Dirigente Studente Collaboratore domestico Altro 24,8% 13,6% 12,8% 10,0% 8,0% 7,2% 6,4% 5,6% 3,2% 0,8% 0,4% 7,2% 0% 7% 14% 21% 28% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Oltre la metà dei maltrattanti viene definito come “insospettabile” da parte delle vittime di violenza. Si tratta quindi di persone che non sono affette da problemi o patologie specifiche, o almeno non vengono percepite come tali. Rilevante comunque anche il ruolo giocato in questi contesti dai problemi di dipendenza, dal disagio psichico e dalle esperienze con la giustizia penale. Problemi speciali degli autori dei maltrattamenti. Anni 1999‐2008 (valori %) Insospettabile Alcoolista 51,8% 14,7% Disagio psichico 12,6% Pregiudicato 7,9% Tossicodipendente 4,0% Giocatore Maltrattam. età infantile Handicap fisico 1,4% Ex alcolista/tossico 1,1% In trattamento 1,1% 3,2% 2,2% 0% 9% 18% 27% 36% 45% 54% Fonte: nostre elaborazioni su dati Centro Antiviolenza – Olympia De Gouges Violenza contro le donne nella provincia di Grosseto 11 Per saperne di più… Siti web • http://www.regione.toscana.it/maipiusola • http://www.antiviolenzadonna.it/ • http://www.zeroviolenzadonne.it/ • http://www.artemisiacentroantiviolenza.it/ La Rete Antiviolenza nella provincia di Grosseto • Centro Antiviolenza Olympia De Gouges di Grosseto Via Trieste, 5 – 1°piano Lunedì e mercoledì ore 9,30‐12,30 0564‐413884 (segreteria telefonica attiva 24 ore su 24) 348‐0992098 [email protected] • Punto di ascolto di Orbetello Vìa Guerrazzi, 2 Mercoledì ore 16,30‐18,30 0564‐1720963 348 9376554 (attivo dal lunedì al venerdì ore 9‐21) [email protected] • Punto di ascolto di Manciano Via G. Campolmi Centro di Riabilitazione Funzionale c/0 Centro di Raccolta AVIS sala 8 Ricevimento su appuntamento 0564‐625665 340‐5656476 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 19) • Punto di ascolto per donne maltrattate di Follonica Via Roma 88 tel. 0566‐59163 fax o566‐59168 • Punto di ascolto di Castel del Piano Via Dante Alighieri – c/o Ospedale, Primo piano Sala 8, Reparto di Ostetricia Mercoledì mattina solo su appuntamento Mercoledì pomeriggio ore 14,30 – 17,30 0564‐914556 (Segreteria telefonica attiva 24h su 24h) 345‐4133666 Focus tematico n° 9 – Luglio 2009 • http://www.olympiadegouges.org/ Via Ansedonia, 6 – Grosseto 0564 - 25688 Dirigente responsabile: dr.ssa Roberta Giulietti [email protected] www.provincia.grosseto.it/ops opsgrosseto.wordpress.com