Lettera ai Romani S.Paolo (mosaico) – Cattedrale di Monreale a.D. 1180 L’Apostolo delle genti nasce a Tarso di Cilicia (odierna Turchia sud-orientale) molto probabilmente agli inizi dell’èra cristiana. Tarso era in quel tempo una bellissima città ellenistica sul fiume Cidno, una delle patrie dello stoicismo, una filosofia ben conosciuta dal futuro apostolo. Saulo è di stirpe ebraica e della tribù di Beniamino (Fil.3,5-6), ed avendo studiato a Gerusalemme alla scuola di Gamaliele (At.22,3), conosce bene l’ebraico (lingua riservata alla liturgia e allo studio biblico) ed inoltre parla correntemente l’aramaico (la lingua quotidiana palestinese), ma avendo anche la cittadinanza romana ne porta anche il nome: Paulus; parla quindi benissimo il greco (la lingua internazionale dell’impero romano) nonché il suo dialetto locale. Come lavoro faceva il “fabbricatore di tende”, e più volte, nelle sue lettere, si vanta per questo di non essere stato d’aggravio a nessuno. Appartiene alla corrente farisaica, rigido osservante della Legge e della tradizione orale, per questo viene incaricato dal Sinedrio di Gerusalemme di arrestare i componenti della nuova setta dei nazareni, ed è in questa veste che “regge” i mantelli degli ebrei esecutori del martirio di Stefano. Mentre si reca a Damasco per espletare i suoi compiti viene “visitato” dal Cristo risorto, siamo presumibilmente nell’anno 35 ca, dopo di che si converte ed entra a far parte dei seguaci di Gesù di Nazaret; sale ripetutamente a Gerusalemme dove incontra Pietro e partecipa al concilio degli apostoli; una intensa attività missionaria lo rende pellegrino in tutto l’arco del Mediterraneo orientale, con soste prolungate ad Antiochia di Siria, a Corinto, a Efeso e a Roma. La prima lettera di Clemente (5,7) allude al suo martirio a Roma, avvenuto verosimilmente sotto Nerone durante la persecuzione cristiana del 64-68. La tradizione su di un suo viaggio in Spagna e una seconda prigionia romana è con ogni probabilità leggendaria (fondata su Rom. 15,28) ma in molti la sostengono. Non è facile delineare cronologicamente i dati della sua vita, in quanto le fonti (Atti e Galati) sono spesso contradditorie, comunque questa è la cronologia più accreditata: nascita chiamata di Paolo Paolo in Arabia e a Damasco prima salita a Gerusalemme (15 gg.): 3 anni dopo la chiamata, incontro con Pietro e Giacomo Paolo a Tarso di Cilicia Paolo ad Antiochia di Siria primo viaggio missionario (con Barnaba): Siria-Cipro-Panfilia-Pisidia-Licaonia e ritorno ad Antiochia 48 (o 49) Concilio a Gerusalemme: 14 anni dopo la chiamata 49-52 secondo viaggio missionario (con Sila): Siria-Galazia-Filippi-Tessalonica-Atene-Corinto e ritorno ad Antiochia 53-56 terzo viaggio missionario:Siria-Galazia-Frigia-Efeso-Macedonia-Corinto-Gerusalemme 56 Paolo a Gerusalemme (suo arresto) 56-58 Prigionia a Cesarea inverno 58-59 Viaggio verso Roma 59-61 prigionia a Roma ---viaggio in Spagna? 64-68 martirio a Roma A Paolo vengono attribuite 13 lettere che formano la colonna portante della teologia cristiana, la critica testuale contemporanea le divide in tre blocchi: 1) AUTENTICHE: 1a Tessalonicesi, scritta da Corinto durante il 2°viaggio nell’inverno 50-51 1a Corinti, scritta da Efeso durante il 3°viaggio (54-55) Galati, scritta dalla Macedonia durante il 3°viaggio (55-56) 2a Corinti, “ “ “ “ Romani, scritta da Corinto durante il 3°viaggio (56) Filippesi, o scritta a Cesarea (56-58) o a Roma (59-61) Filemone, “ “ “ 2) DISCUSSE: 2a Tessalonicesi, scritta da Corinto durante il 2°viaggio (50-51) Colossesi, scritta a Roma (59-61) Efesini, “ “ 3) MOLTO DISCUSSE: 1a Timoteo – 2a Timoteo – Tito. 3 d.C. ca. 35 ca fino al 37 37 37-42 43-44 45-48 TESTO GRECO TESTO ITALIANO TESTO LATINO 1 TESTO LATINO 2 Nestle-Aland Ed. XXVII – 1993 Nuova Versione CEI 2008 Nova Vulgata Bibliorum Sacrorum Editio 1979 Vulgata Stuttgartensia 1994 Riporta il testo del Codice Amiatino – senza punteggiatura - datato all’inizio dell’VIII secolo, è il testimone più autorevole e completo della Vulgata di Girolamo. CAPITOLO 1 1.1 Pau=loj dou=loj Xristou= I) hsou=, klhto\j a)po/stoloj a)fwrisme/noj ei)j eu)agge/lion qeou=, 1.2 o(\ proephggei/lato dia\ tw=n profhtw=n au)tou= e)n grafai=j a(gi/aij 1.3 peri\ tou= ui(ou= au)tou= tou= genome/nou e)k spe/rmatoj Daui\d kata\ sa/rka, 1.4 tou= o(risqe/ntoj ui(ou= qeou= e)n duna/mei kata\ pneu=ma a(giwsu/nhj e)c a)nasta/sewj nekrw=n, I) hsou= Xristou= tou= kuri/ou h(mw=n, 1.5 di' ou(= e)la/bomen xa/rin kai\ a)postolh\n ei)j u(pakoh\n pi/stewj e)n pa=sin toi=j e)q / nesin u(pe\r tou= o)no/matoj au)tou=, 1.6 e)n oi(j = e)ste kai\ u(mei=j klhtoi\ I) hsou= Xristou=, 1.7 pa=sin toi=j ou)s = in e)n R ( w/mv a)gaphtoi=j qeou=, klhtoi=j a(gi/oij, xa/rij u(mi=n kai\ ei)rh/nh a)po\ qeou= patro\j h(mw=n kai\ kuri/ou I) hsou= Xristou=. 1.8 Prw=ton me\n eu)xaristw= t%= qe%= mou dia\ I) hsou= Xristou= peri\ pa/ntwn u(mw=n o(t/ i h( pi/stij u(mw=n katagge/lletai e)n o(l / % t%= ko/sm%. 1.9 ma/rtuj ga/r mou/ e)stin o( qeo/j, %(= latreu/w e)n t%= pneu/mati/ mou e)n t%= eu)aggeli/% tou= ui(ou= au)tou=, w(j a)dialei/ptwj mnei/an u(mw=n poiou=mai 1.10 pa/ntote e)pi\ tw=n proseuxw=n mou deo/menoj ei)/ pwj h)d / h pote\ eu)odwqh/somai e)n t%= qelh/mati tou= qeou= e)lqei=n pro\j u(ma=j. 1.11 e)pipoqw= ga\r i)dei=n u(ma=j, i(n/ a ti metadw= xa/risma u(mi=n pneumatiko\n ei)j to\ sthrixqh=nai u(ma=j, 1.12 tou=to de/ e)stin sumparaklhqh=nai e)n u(mi=n dia\ th=j e)n a)llh/loij pi/stewj u(mw=n te kai\ e)mou=. 1.13 ou) qe/lw de\ u(ma=j a)gnoei=n, a)delfoi/, o(/ti 1 Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il 2 vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre 3 Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, 4 costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; 5 per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo 6 nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù 7 Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù 8 Cristo! Anzitutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché della vostra fede si parla nel mondo 9 intero. Mi è testimone Dio, al quale rendo culto nel mio spirito annunciando il vangelo del Figlio suo, come io continuamente faccia 10 memoria di voi, chiedendo sempre nelle mie preghiere che, in qualche modo, un giorno, per volontà di Dio, io abbia l’opportunità di venire 11 da voi. Desidero infatti ardentemente vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale, perché ne siate 12 fortificati, o meglio, per essere in mezzo a voi confortato mediante la fede che abbiamo in comune, voi 13 e io. Non voglio che ignoriate, fratelli, che più 1 Paulus servus Christi Iesu, vocatus apostolus, segregatus in evangelium Dei, 2 quod ante promiserat per prophetas suos in Scripturis sanctis 3 de Filio suo, qui factus est ex semine David secundum carnem, 4 qui constitutus est Filius Dei in virtute secundum Spiritum sanctificationis ex resurrectione mortuorum, Iesu Christo Domino nostro, 5 per quem accepimus gratiam et apostolatum ad oboeditionem fidei in omnibus gentibus pro nomine eius, 6 in quibus estis et vos vocati Iesu Christi, 7 omnibus, qui sunt Romae dilectis Dei, vocatis sanctis: gratia vobis et pax a Deo Patre nostro et Domino Iesu Christo. 8 Primum quidem gratias ago Deo meo per Iesum Christum pro omnibus vobis, quia fides vestra annuntiatur in universo mundo; 9 testis enim mihi est Deus, cui servio in spiritu meo in evangelio Filii eius, quomodo sine intermissione memoriam vestri faciam 10 semper in orationibus meis obsecrans, si quo modo tandem aliquando prosperum iter habeam in voluntate Dei veniendi ad vos. 11 Desidero enim videre vos, ut aliquid impertiar gratiae vobis spiritalis ad confirmandos vos, 12 id est una vobiscum consolari per eam, quae invicem est, fidem vestram atque 1:1 Paulus servus Christi Iesu vocatus apostolus segregatus in evangelium Dei 1:2 quod ante promiserat per prophetas suos in scripturis sanctis 1:3 de Filio suo qui factus est ex semine David secundum carnem 1:4 qui praedestinatus est Filius Dei in virtute secundum Spiritum sanctificationis ex resurrectione mortuorum Iesu Christi Domini nostri 1:5 per quem accepimus gratiam et apostolatum ad oboediendum fidei in omnibus gentibus pro nomine eius 1:6 in quibus estis et vos vocati Iesu Christi 1:7 omnibus qui sunt Romae dilectis Dei vocatis sanctis gratia vobis et pax a Deo Patre nostro et Domino Iesu Christo 1:8 primum quidem gratias ago Deo meo per Iesum Christum pro omnibus vobis quia fides vestra adnuntiatur in universo mundo 1:9 testis enim mihi est Deus cui servio in spiritu meo in evangelio Filii eius quod sine intermissione memoriam vestri facio 1:10 semper in orationibus meis obsecrans si quo modo tandem aliquando prosperum iter habeam in voluntate Dei veniendi ad vos 1:11 desidero enim videre vos ut aliquid inpertiar gratiae vobis spiritalis ad confirmandos vos 1:12 id est simul consolari in vobis per eam quae polla/kij proeqe/mhn e)lqei=n pro\j u(ma=j, kai\ e)kwlu/qhn a)x / ri tou= deu=ro, i(n/ a tina\ karpo\n sxw= kai\ e)n u(mi=n kaqw\j kai\ e)n toi=j loipoi=j e)q / nesin. 1.14 E /( llhsi/n te kai\ barba/roij, sofoi=j te kai\ a)noh/toij o)feile/thj ei)mi/, 1.15 ou(t/ wj to\ kat' e)me\ pro/qumon kai\ u(mi=n toi=j e)n R ( w/mv eu)aggeli/sasqai. 1.16 Ou) ga\r e)paisxu/nomai to\ eu)agge/lion, du/namij ga\r qeou= e)stin ei)j swthri/an panti\ t%= pisteu/onti, I) oudai/% te prw=ton kai\ E /( llhni. 1.17 dikaiosu/nh ga\r qeou= e)n au)t%= a)pokalu/ptetai e)k pi/stewj ei)j pi/stin, kaqw\j ge/graptai, O ( de\ di/kaioj e)k pi/stewj zh/setai. 1.18 A ) pokalu/ptetai ga\r o)rgh\ qeou= a)p' ou)ranou= e)pi\ pa=san a)se/beian kai\ a)diki/an a)nqrw/pwn tw=n th\n a)lh/qeian e)n a)diki/# katexo/ntwn, 1.19 dio/ti to\ gnwsto\n tou= qeou= fanero/n e)stin e)n au)toi=j: o( qeo\j ga\r au)toi=j e)fane/rwsen. 1.20 ta\ ga\r a)or / ata au)tou= a)po\ kti/sewj ko/smou toi=j poih/masin noou/mena kaqora=tai, h(/ te a)id +/ ioj au)tou= du/namij kai\ qeio/thj, ei)j to\ ei)n= ai au)tou\j a)napologh/touj, 1.21 dio/ti gno/ntej to\n qeo\n ou)x w(j qeo\n e)do/casan h)\ hu)xari/sthsan, a)ll' e)mataiw/qhsan e)n toi=j dialogismoi=j au)tw=n kai\ e)skoti/sqh h( a)su/netoj au)tw=n kardi/a. 1.22 fa/skontej ei)n= ai sofoi\ e)mwra/nqhsan 1.23 kai\ h)l / lacan th\n do/can tou= a)fqa/rtou qeou= e)n o(moiw/mati ei)ko/noj fqartou= a)nqrw/pou kai\ peteinw=n kai\ tetrapo/dwn kai\ e(rpetw=n. 1.24 Dio\ pare/dwken au)tou\j o( qeo\j e)n tai=j e)piqumi/aij tw=n kardiw=n au)tw=n ei)j a)kaqarsi/an tou= a)tima/zesqai ta\ sw/mata au)tw=n e)n au)toi=j: 1.25 oi(t/ inej meth/llacan th\n a)lh/qeian tou= qeou= e)n t%= yeu/dei kai\ e)seba/sqhsan kai\ e)la/treusan tv= kti/sei para\ to\n kti/santa, o(j / e)stin eu)loghto\j ei)j tou\j ai)wn= aj, a)mh/n. 1.26 dia\ tou=to pare/dwken volte mi sono proposto di venire fino a voi – ma finora ne sono stato impedito – per raccogliere qualche frutto anche tra voi, come tra le 14 altre nazioni. Sono in debito verso i Greci come verso i barbari, verso i sapienti come verso gli 15 ignoranti: sono quindi pronto, per quanto sta in me, ad annunciare il Vangelo anche a voi che siete a 16 Roma. Io infatti non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, 17 come del Greco. In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: Il giusto per fede 18 vivrà. Infatti l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, 19 poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha manifestato 20 a loro. Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute. Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa 21 perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è 22 ottenebrata. Mentre si dichiaravano sapienti, sono 23 diventati stolti e hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. 24 Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, 25 perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto meam. 13 Nolo autem vos ignorare, fratres, quia saepe proposui venire ad vos et prohibitus sum usque adhuc, ut aliquem fructum habeam et in vobis, sicut et in ceteris gentibus. 14 Graecis ac barbaris, sapientibus et insipientibus debitor sum. 15 Itaque, quod in me est, promptus sum et vobis, qui Romae estis, evangelizare.16 Non enim erubesco evangelium: virtus enim Dei est in salutem omni credenti, Iudaeo primum et Graeco. 17 Iustitia enim Dei in eo revelatur ex fide in fidem, sicut scriptum est: “ Iustus autem ex fide vivet ”. 18 Revelatur enim ira Dei de caelo super omnem impietatem et iniustitiam hominum, qui veritatem in iniustitia detinent, 19 quia, quod noscibile est Dei, manifestum est in illis; Deus enim illis manifestavit. 20 Invisibilia enim ipsius a creatura mundi per ea, quae facta sunt, intellecta conspiciuntur, sempiterna eius et virtus et divinitas, ut sint inexcusabiles; 21 quia, cum cognovissent Deum, non sicut Deum glorificaverunt aut gratias egerunt, sed evanuerunt in cogitationibus suis, et obscuratum est insipiens cor eorum. 22 Dicentes se esse sapientes, stulti facti sunt, 23 et mutaverunt gloriam incorruptibilis Dei in similitudinem imaginis corruptibilis hominis et volucrum et quadrupedum et serpentium.24 Propter quod tradidit illos Deus in concupiscentiis cordis eorum in immunditiam, ut ignominia afficiant corpora sua in semetipsis, 25 qui commutaverunt veritatem Dei in mendacio et coluerunt et servierunt creaturae potius quam Creatori, qui est benedictus in saecula. Amen. 26 Propterea invicem est fidem vestram atque meam 1:13 nolo autem vos ignorare fratres quia saepe proposui venire ad vos et prohibitus sum usque adhuc ut aliquem fructum habeam et in vobis sicut et in ceteris gentibus 1:14 Graecis ac barbaris sapientibus et insipientibus debitor sum 1:15 ita quod in me promptum est et vobis qui Romae estis evangelizare 1:16 non enim erubesco evangelium virtus enim Dei est in salutem omni credenti Iudaeo primum et Graeco 1:17 iustitia enim Dei in eo revelatur ex fide in fidem sicut scriptum est iustus autem ex fide vivit 1:18 revelatur enim ira Dei de caelo super omnem impietatem et iniustitiam hominum eorum qui veritatem in iniustitiam detinent 1:19 quia quod notum est Dei manifestum est in illis Deus enim illis manifestavit 1:20 invisibilia enim ipsius a creatura mundi per ea quae facta sunt intellecta conspiciuntur sempiterna quoque eius virtus et divinitas ut sint inexcusabiles 1:21 quia cum cognovissent Deum non sicut Deum glorificaverunt aut gratias egerunt sed evanuerunt in cogitationibus suis et obscuratum est insipiens cor eorum 1:22 dicentes enim se esse sapientes stulti facti sunt 1:23 et mutaverunt gloriam incorruptibilis Dei in similitudinem imaginis corruptibilis hominis et volucrum et quadrupedum et serpentium 1:24 propter quod tradidit illos Deus in desideria cordis eorum in inmunditiam ut contumeliis adficiant corpora sua in semet au)tou\j o( qeo\j ei)j pa/qh a)timi/aj, ai(/ te ga\r qh/leiai au)tw=n meth/llacan th\n fusikh\n xrh=sin ei)j th\n para\ fu/sin, 1.27 o(moi/wj te kai\ oi( a)r / senej a)fe/ntej th\n fusikh\n xrh=sin th=j qhlei/aj e)cekau/qhsan e)n tv= o)re/cei au)tw=n ei)j a)llh/louj, a)r / senej e)n a)r / sesin th\n a)sxhmosu/nhn katergazo/menoi kai\ th\n a)ntimisqi/an h(n\ e)d / ei th=j pla/nhj au)tw=n e)n e(autoi=j a)polamba/nontej. 1.28 kai\ kaqw\j ou)k e)doki/masan to\n qeo\n e)x / ein e)n e)pignw/sei, pare/dwken au)tou\j o( qeo\j ei)j a)do/kimon nou=n, poiei=n ta\ mh\ kaqh/konta, 1.29 peplhrwme/nouj pa/sv a)diki/# ponhri/# pleoneci/# kaki/#, mestou\j fqo/nou fo/nou e)r / idoj do/lou kakohqei/aj,yiqurista/j 1.30 katala/louj qeostugei=j u(brista/j u(perhfa/nouj a)lazo/naj, e)feureta\j kakw=n, goneu=sin a)peiqei=j, 1.31 a)sune/touj a)sunqe/touj a)sto/rgouj a)neleh/monaj: 1.32 oi(t/ inej to\ dikai/wma tou= qeou= e)pigno/ntej o(/ti oi( ta\ toiau=ta pra/ssontej a)c / ioi qana/tou ei)si/n, ou) mo/non au)ta\ poiou=sin a)lla\ kai\ suneudokou=sin toi=j pra/ssousin. nei secoli. Amen. 26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti, le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli 27 contro natura. Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro 28 traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni 29 indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, 30 maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. 32 E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa. tradidit illos Deus in passiones ignominiae. Nam et feminae eorum immutaverunt naturalem usum in eum, qui est contra naturam; 27 similiter et masculi, relicto naturali usu feminae, exarserunt in desideriis suis in invicem, masculi in masculos turpitudinem operantes et mercedem, quam oportuit, erroris sui in semetipsis recipientes. 28 Et sicut non probaverunt Deum habere in notitia, tradidit eos Deus in reprobum sensum, ut faciant, quae non conveniunt, 29 repletos omni iniquitate, malitia, avaritia, nequitia, plenos invidia, homicidio, contentione, dolo, malignitate, susurrones, 30 detractores, Deo odibiles, contumeliosos, superbos, elatos, inventores malorum, parentibus non oboedientes, 31 insipientes, incompositos, sine affectione, sine misericordia. 32 Qui cum iudicium Dei cognovissent, quoniam qui talia agunt, digni sunt morte, non solum ea faciunt, sed et consentiunt facientibus. ipsis 1:25 qui commutaverunt veritatem Dei in mendacio et coluerunt et servierunt creaturae potius quam creatori qui est benedictus in saecula amen 1:26 propterea tradidit illos Deus in passiones ignominiae nam feminae eorum inmutaverunt naturalem usum in eum usum qui est contra naturam 1:27 similiter autem et masculi relicto naturali usu feminae exarserunt in desideriis suis in invicem masculi in masculos turpitudinem operantes et mercedem quam oportuit erroris sui in semet ipsis recipientes 1:28 et sicut non probaverunt Deum habere in notitia tradidit eos Deus in reprobum sensum ut faciant quae non conveniunt 1:29 repletos omni iniquitate malitia fornicatione avaritia nequitia plenos invidia homicidio contentione dolo malignitate susurrones 1:30 detractores Deo odibiles contumeliosos superbos elatos inventores malorum parentibus non oboedientes 1:31 insipientes inconpositos sine affectione absque foedere sine misericordia 1:32 qui cum iustitiam Dei cognovissent non intellexerunt quoniam qui talia agunt digni sunt morte non solum ea faciunt sed et consentiunt facientibus. 1 Propter quod inexcusabilis es, o homo omnis, qui iudicas. In quo enim iudicas alterum, teipsum condemnas; eadem enim agis, qui iudicas. 2 Scimus enim quoniam iudicium Dei est secundum veritatem in eos, qui talia agunt. 2:1 Propter quod inexcusabilis es o homo omnis qui iudicas in quo enim iudicas alterum te ipsum condemnas eadem enim agis qui iudicas 2:2 scimus enim quoniam iudicium Dei est secundum veritatem in eos qui talia agunt CAPITOLO 2 2.1 Dio\ a)napolo/ghtoj ei),= w)= a)n/ qrwpe pa=j o( kri/nwn: e)n %(= ga\r kri/neij to\n e(t/ eron, seauto\n katakri/neij, ta\ ga\r au)ta\ pra/sseij o( kri/nwn. 2.2 oi)d / amen de\ o(/ti to\ kri/ma tou= qeou= e)stin kata\ a)lh/qeian e)pi\ tou\j ta\ toiau=ta pra/ssontaj. 2.3 logi/zv de\ tou=to, w)= 1 Perciò chiunque tu sia, o uomo che giudichi, non hai alcun motivo di scusa perché, mentre giudichi l’altro, condanni te stesso; tu che giudichi, infatti, fai le 2 medesime cose. Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio contro quelli che commettono tali cose è a)n/ qrwpe o( kri/nwn tou\j ta\ toiau=ta pra/ssontaj kai\ poiw=n au)ta/, o(/ti su\ e)kfeu/cv to\ kri/ma tou= qeou=; 2.4 h)\ tou= plou/tou th=j xrhsto/thtoj au)tou= kai\ th=j a)noxh=j kai\ th=j makroqumi/aj katafronei=j, a)gnow=n o(t/ i to\ xrhsto\n tou= qeou= ei)j meta/noia/n se a)/gei; 2.5 kata\ de\ th\n sklhro/thta/ sou kai\ a)metano/hton kardi/an qhsauri/zeij seaut%= o)rgh\n e)n h(me/r# o)rgh=j kai\ a)pokalu/yewj dikaiokrisi/aj tou= qeou= 2.6 o(j \ a)podw/sei e(ka/st% kata\ ta\ e)r / ga au)tou=: 2.7 toi=j me\n kaq' u(pomonh\n e)r / gou a)gaqou= do/can kai\ timh\n kai\ a)fqarsi/an zhtou=sin zwh\n ai)wn/ ion, 2.8 toi=j de\ e)c e)riqei/aj kai\ a)peiqou=si tv= a)lhqei/# peiqome/noij de\ tv= a)diki/# o)rgh\ kai\ qumo/j. 2.9 qli=yij kai\ stenoxwri/a e)pi\ pa=san yuxh\n a)nqrw/pou tou= katergazome/nou to\ kako/n, I) oudai/ou te prw=ton kai\ (E / llhnoj: 2.10 do/ca de\ kai\ timh\ kai\ ei)rh/nh panti\ t%= e)rgazome/n% to\ a)gaqo/n, I) oudai/% te prw=ton kai\ E /( llhni: 2.11 ou) ga/r e)stin proswpolhmyi/a para\ t%= qe%=. 2.12 o(s / oi ga\r a)no/mwj h(m / arton, a)no/mwj kai\ a)polou=ntai, kai\ o(s / oi e)n no/m% h(/marton, dia\ no/mou kriqh/sontai: 2.13 ou) ga\r oi( a)kroatai\ no/mou di/kaioi para\ [t%=] qe%=, a)ll' oi( poihtai\ no/mou dikaiwqh/sontai. 2.14 o(t/ an ga\r e)q / nh ta\ mh\ no/mon e)x / onta fu/sei ta\ tou= no/mou poiw=sin, ou(t= oi no/mon mh\ e)x / ontej e(autoi=j ei)sin no/moj: 2.15 oi(t/ inej e)ndei/knuntai to\ e)r / gon tou= no/mou grapto\n e)n tai=j kardi/aij au)tw=n, summarturou/shj au)tw=n th=j suneidh/sewj kai\ metacu\ a)llh/lwn tw=n logismw=n kathgorou/ntwn h)\ kai\ a)pologoume/nwn, 2.16 e)n h(me/r# o(t/ e kri/nei o( qeo\j ta\ krupta\ tw=n a)nqrw/pwn kata\ to\ eu)agge/lio/n mou dia\ Xristou= I) hsou=. 2 2.17 Ei) de\ su\ I) oudai=oj e)ponoma/zv kai\ e)panapau/v no/m% kai\ kauxa=sai e)n qe%= 3 secondo verità. Tu che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, pensi forse di sfuggire al giudizio di 4 Dio? O disprezzi la ricchezza della sua bontà, della sua clemenza e della sua magnanimità, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla 5 conversione? Tu, però, con il tuo cuore duro e ostinato, accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto 6 giudizio di Dio, che renderà a ciascuno secondo le sue 7 opere: la vita eterna a coloro che, perseverando nelle opere di bene, cercano gloria, onore, incorruttibilità; 8 ira e sdegno contro coloro che, per ribellione, disobbediscono alla verità e obbediscono all’ingiustizia. 9 Tribolazione e angoscia su ogni uomo che opera il male, sul Giudeo, prima, come sul Greco; 10 gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo, prima, come per il Greco: 11 Dio infatti non fa preferenza di persone. 12 Tutti quelli che hanno peccato senza la Legge, senza la Legge periranno; quelli invece che hanno peccato sotto la Legge, con la Legge saranno giudicati. 13 Infatti, non quelli che ascoltano la Legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la Legge saranno giustificati. 14 Quando i pagani, che non hanno la Legge, per natura agiscono secondo la Legge, essi, pur non avendo Legge, sono legge a se stessi. 15 Essi dimostrano che quanto la Legge esige è scritto nei loro cuori, come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li 16 difendono. Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini, secondo il mio Vangelo, per mezzo di 3 Existimas autem hoc, o homo, qui iudicas eos, qui talia agunt, et facis ea, quia tu effugies iudicium Dei? 4 An divitias benignitatis eius et patientiae et longanimitatis contemnis, ignorans quoniam benignitas Dei ad paenitentiam te adducit? 5 Secundum duritiam autem tuam et impaenitens cor thesaurizas tibi iram in die irae et revelationis iusti iudicii Dei, 6 qui reddet unicuique secundum opera eius: 7 his quidem, qui secundum patientiam boni operis gloriam et honorem et incorruptionem quaerunt, vitam aeternam; 8 his autem, qui ex contentione et non oboediunt veritati, oboediunt autem iniquitati, ira et indignatio. 9 Tribulatio et angustia in omnem animam hominis operantis malum, Iudaei primum et Graeci; 10 gloria autem et honor et pax omni operanti bonum, Iudaeo primum et Graeco. 11 Non est enim personarum acceptio apud Deum! 12 Quicumque enim sine lege peccaverunt, sine lege et peribunt; et, quicumque in lege peccaverunt, per legem iudicabuntur. 13 Non enim auditores legis iusti sunt apud Deum, sed factores legis iustificabuntur. 14 Cum enim gentes, quae legem non habent, naturaliter, quae legis sunt, faciunt, eiusmodi legem non habentes ipsi sibi sunt lex; 15 qui ostendunt opus legis scriptum in cordibus suis, testimonium simul reddente illis conscientia ipsorum, et inter se invicem cogitationibus accusantibus aut etiam defendentibus, 16 in die, cum iudicabit Deus occulta hominum secundum evangelium meum per 2:3 existimas autem hoc o homo qui iudicas eos qui talia agunt et facis ea quia tu effugies iudicium Dei 2:4 an divitias bonitatis eius et patientiae et longanimitatis contemnis ignorans quoniam benignitas Dei ad paenitentiam te adducit 2:5 secundum duritiam autem tuam et inpaenitens cor thesaurizas tibi iram in die irae et revelationis iusti iudicii Dei 2:6 qui reddet unicuique secundum opera eius 2:7 his quidem qui secundum patientiam boni operis gloriam et honorem et incorruptionem quaerentibus vitam aeternam 2:8 his autem qui ex contentione et qui non adquiescunt veritati credunt autem iniquitati ira et indignatio 2:9 tribulatio et angustia in omnem animam hominis operantis malum Iudaei primum et Graeci 2:10 gloria autem et honor et pax omni operanti bonum Iudaeo primum et Graeco 2:11 non est enim personarum acceptio apud Deum 2:12 quicumque enim sine lege peccaverunt sine lege et peribunt et quicumque in lege peccaverunt per legem iudicabuntur 2:13 non enim auditores legis iusti sunt apud Deum sed factores legis iustificabuntur 2:14 cum enim gentes quae legem non habent naturaliter quae legis sunt faciunt eiusmodi legem non habentes ipsi sibi sunt lex 2:15 qui ostendunt opus legis scriptum in cordibus suis testimonium reddente illis conscientia ipsorum et inter se invicem cogitationum accusantium aut etiam 2.18 kai\ ginw/skeij to\ qe/lhma kai\ dokima/zeij ta\ diafe/ronta kathxou/menoj e)k tou= no/mou, 2.19 pe/poiqa/j te seauto\n o(dhgo\n ei)n= ai tuflw=n, fw=j tw=n e)n sko/tei, 2.20 paideuth\n a)fro/nwn, dida/skalon nhpi/wn, e)x / onta th\n mo/rfwsin th=j gnw/sewj kai\ th=j a)lhqei/aj e)n t%= no/m%: 2.21 o( ou)n= dida/skwn e(t/ eron seauto\n ou) dida/skeij; o( khru/sswn mh\ kle/ptein kle/pteij; 2.22 o( le/gwn mh\ moixeu/ein moixeu/eij; o( bdelusso/menoj ta\ ei)d / wla i(erosulei=j; 2.23 o(j \ e)n no/m% kauxa=sai, dia\ th=j paraba/sewj tou= no/mou to\n qeo\n a)tima/zeij: 2.24 to\ ga\r o)n/ oma tou= qeou= di' u(ma=j blasfhmei=tai e)n toi=j e)q / nesin, kaqw\j ge/graptai. 2.25 peritomh\ me\n ga\r w)felei= e)an\ no/mon pra/ssvj: e)an\ de\ paraba/thj no/mou v)j = , h( peritomh/ sou a)krobusti/a ge/gonen. 2.26 e)an\ ou)n= h( a)krobusti/a ta\ dikaiw/mata tou= no/mou fula/ssv, ou)x h( a)krobusti/a au)tou= ei)j peritomh\n logisqh/setai; 2.27 kai\ krinei= h( e)k fu/sewj a)krobusti/a to\n no/mon telou=sa se\ to\n dia\ gra/mmatoj kai\ peritomh=j paraba/thn no/mou. 2.28 ou) ga\r o( e)n t%= faner%= I) oudai=oj / e)stin ou)de\ h( e)n t%= faner%= e)n sarki\ peritomh/, 2.29 a)ll' o( e)n t%= krupt%= I) oudai=oj, kai\ peritomh\ kardi/aj e)n pneu/mati ou) gra/mmati, ou(= o( e)p / ainoj ou)k e)c a)nqrw/pwn a)ll' e)k tou= qeou=. 17 Cristo Gesù. Ma se tu ti chiami Giudeo e ti riposi sicuro sulla Legge e metti il 18 tuo vanto in Dio, ne conosci la volontà e, istruito dalla Legge, sai discernere ciò che è meglio, 19 e sei convinto di essere guida dei ciechi, luce di coloro che sono nelle 20 tenebre, educatore degli ignoranti, maestro dei semplici, perché nella Legge possiedi l’espressione della conoscenza e della verità... 21 Ebbene, come mai tu, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi 22 di non rubare, rubi? Tu che dici di non commettere adulterio, commetti adulterio? Tu che detesti gli 23 idoli, ne derubi i templi? Tu che ti vanti della Legge, offendi Dio trasgredendo la 24 Legge! Infatti sta scritto: Il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra tra le genti. 25 Certo, la circoncisione è utile se osservi la Legge; ma, se trasgredisci la Legge, con la tua circoncisione sei un 26 non circonciso. Se dunque chi non è circonciso osserva le prescrizioni della Legge, la sua incirconcisione non sarà forse considerata come 27 circoncisione? E così, chi non è circonciso fisicamente, ma osserva la Legge, giudicherà te che, nonostante la lettera della Legge e la circoncisione, sei trasgressore della Legge. 28 Giudeo, infatti, non è chi appare tale all’esterno, e la circoncisione non è quella 29 visibile nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, non nella lettera; la sua lode non viene dagli uomini, ma da Dio. Christum Iesum. 17 Si autem tu Iudaeus cognominaris et requiescis in lege et gloriaris in Deo, 18 et nosti Voluntatem et discernis potiora instructus per legem, 19 et confidis teipsum ducem esse caecorum, lumen eorum, qui in tenebris sunt, 20 eruditorem insipientium, magistrum infantium, habentem formam scientiae et veritatis in lege. 21 Qui ergo alium doces, teipsum non doces? Qui praedicas non furandum, furaris? 22 Qui dicis non moechandum, moecharis? Qui abominaris idola, templa spolias? 23 Qui in lege gloriaris, per praevaricationem legis Deum inhonoras? 24 “ Nomen enim Dei propter vos blasphematur inter gentes ”, sicut scriptum est. 25 Circumcisio quidem prodest, si legem observes; si autem praevaricator legis sis, circumcisio tua praeputium facta est. 26 Si igitur praeputium iustitias legis custodiat, nonne praeputium illius in circumcisionem reputabitur? 27 Et iudicabit, quod ex natura est praeputium legem consummans, te, qui per litteram et circumcisionem praevaricator legis es. 28 Non enim qui manifesto Iudaeus est, neque quae manifesto in carne circumcisio, 29 sed qui in abscondito Iudaeus est, et circumcisio cordis in spiritu non littera, cuius laus non ex hominibus sed ex Deo est. defendentium 2:16 in die cum iudicabit Deus occulta hominum secundum evangelium meum per Iesum Christum 2:17 si autem tu Iudaeus cognominaris et requiescis in lege et gloriaris in Deo 2:18 et nosti voluntatem et probas utiliora instructus per legem 2:19 confidis te ipsum ducem esse caecorum lumen eorum qui in tenebris sunt 2:20 eruditorem insipientium magistrum infantium habentem formam scientiae et veritatis in lege 2:21 qui ergo alium doces te ipsum non doces qui praedicas non furandum furaris 2:22 qui dicis non moechandum moecharis qui abominaris idola sacrilegium facis 2:23 qui in lege gloriaris per praevaricationem legis Deum inhonoras 2:24 nomen enim Dei per vos blasphematur inter gentes sicut scriptum est 2:25 circumcisio quidem prodest si legem observes si autem praevaricator legis sis circumcisio tua praeputium facta est 2:26 si igitur praeputium iustitias legis custodiat nonne praeputium illius in circumcisionem reputabitur 2:27 et iudicabit quod ex natura est praeputium legem consummans te qui per litteram et circumcisionem praevaricator legis es 2:28 non enim qui in manifesto Iudaeus est neque quae in manifesto in carne circumcisio 2:29 sed qui in abscondito Iudaeus et circumcisio cordis in spiritu non littera cuius laus non ex hominibus sed ex Deo est. CAPITOLO 3 3.1 Ti/ ou)n= to\ perisso\n tou= I) oudai/ou h)\ ti/j h( w)fe/leia th=j peritomh=j; 3.2 polu\ kata\ pa/nta tro/pon. prw=ton me\n [ga\r] o(/ti e)pisteu/qhsan ta\ lo/gia tou= qeou=. 3.3 ti/ ga\r; ei) h)pi/sthsa/n tinej, mh\ h( a)pisti/a au)tw=n th\n pi/stin tou= qeou= katargh/sei; 3.4 mh\ ge/noito: gine/sqw de\ o( qeo\j a)lhqh/j, pa=j de\ a)n/ qrwpoj yeu/sthj, kaqw\j ge/graptai, /(Opwj a)n\ dikaiwqv=j e)n toi=j lo/goij sou kai\ nikh/seij e)n t%= kri/nesqai/ se. 3.5 ei) de\ h( a)diki/a h(mw=n qeou= dikaiosu/nhn suni/sthsin, ti/ e)rou=men; mh\ a)d / ikoj o( qeo\j o( e)pife/rwn th\n o)rgh/n; kata\ a)n/ qrwpon le/gw. 3.6 mh\ ge/noito: e)pei\ pw=j krinei= o( qeo\j to\n ko/smon; 3.7 ei) de\ h( a)lh/qeia tou= qeou= e)n t%= e)m%= yeu/smati e)peri/sseusen ei)j th\n do/can au)tou=, ti/ e)/ti ka)gw\ w(j a(martwlo\j kri/nomai; 3.8 kai\ mh\ kaqw\j blasfhmou/meqa kai\ kaqw/j fasi/n tinej h(ma=j le/gein o(/ti Poih/swmen ta\ kaka\, i(n/ a e)l / qv ta\ a)gaqa/; w(n= to\ kri/ma e)n/ diko/n e)stin. 3.9 Ti/ ou)n= ; proexo/meqa; ou) pa/ntwj: provtiasa/meqa ga\r I) oudai/ouj te kai\ E /( llhnaj pa/ntaj u(f' a(marti/an ei)n= ai, 3.10 kaqw\j ge/graptai o(t/ i Ou)k e)s / tin di/kaioj ou)de\ ei(j = , 3.11 ou)k e)s / tin o( suni/wn, ou)k e)s / tin o( e)kzhtw=n to\n qeo/n. 3.12 pa/ntej e)ce/klinan a(m / a h)xrew/qhsan: ou)k e)s / tin o( poiw=n xrhsto/thta, [ou)k e)s / tin] e(w / j e(no/j. 3.13 ta/foj a)ne%gme/noj o( la/rugc au)tw=n, tai=j glw/ssaij au)tw=n e)doliou=san, i)oj \ a)spi/dwn u(po\ ta\ xei/lh au)tw=n: 3.14 w(n= to\ sto/ma a)ra=j kai\ pikri/aj ge/mei, 3.15 o)cei=j oi( po/dej au)tw=n e)kxe/ai ai(=ma, 3.16 su/ntrimma kai\ talaipwri/a e)n tai=j o(doi=j au)tw=n, 3.17kai\ o(do\n ei)rh/nhj ou)k e)g / nwsan. 3.18 ou)k e)s / tin fo/boj qeou= a)pe/nanti tw=n o)fqalmw=n au)tw=n. 1 Che cosa dunque ha in più il Giudeo? E qual è l’utilità 2 della circoncisione? Grande, sotto ogni aspetto. Anzitutto perché a loro sono state 3 affidate le parole di Dio. Che dunque? Se alcuni furono infedeli, la loro infedeltà annullerà forse la fedeltà di 4 Dio? Impossibile! Sia chiaro invece che Dio è veritiero, mentre ogni uomo è mentitore, come sta scritto: Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e vinca quando sei giudicato. 5 Se però la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio, che diremo? Dio è forse ingiusto quando riversa su di noi la sua ira? Sto parlando alla maniera umana. 6 Impossibile! Altrimenti, come potrà Dio giudicare il 7 mondo? Ma se la verità di Dio abbondò nella mia menzogna, risplende di più per la sua gloria, perché anch’io sono giudicato 8 ancora come peccatore? E non è come alcuni ci fanno dire: «Facciamo il male perché ne venga il bene»; essi ci calunniano ed è giusto che siano condannati. 9 Che dunque? Siamo forse noi superiori? No! Infatti abbiamo già formulato l’accusa che, Giudei e Greci, tutti sono sotto il dominio del 10 peccato, come sta scritto: Non c’è nessun giusto, 11 nemmeno uno, non c’è chi comprenda, non c’è nessuno 12 che cerchi Dio! Tutti hanno smarrito la via, insieme si sono corrotti; non c’è chi compia il bene, non ce n’è 13 neppure uno. La loro gola è un sepolcro spalancato, tramavano inganni con la loro lingua, veleno di serpenti è sotto le loro 14 labbra, la loro bocca è piena di maledizione e di 15 amarezza. I loro piedi corrono a versare sangue; 16 rovina e sciagura è sul loro 17 cammino e la via della pace non l’hanno conosciuta. 18 Non c’è timore di Dio 1 Quid ergo amplius est Iudaeo, aut quae utilitas circumcisionis? 2 Multum per omnem modum. Primum quidem, quia credita sunt illis eloquia Dei. 3 Quid enim, si quidam non crediderunt? Numquid incredulitas illorum fidem Dei evacuabit? 4 Absit! Exstet autem Deus verax, omnis autem homo mendax, sicut scriptum est: “ Ut iustificeris in sermonibus tuis et vincas cum iudicaris ”. 5 Si autem iniustitia nostra iustitiam Dei commendat, quid dicemus? Numquid iniustus Deus, qui infert iram? Secundum hominem dico. 6 Absit! Alioquin quomodo iudicabit Deus mundum? 7 Si enim veritas Dei in meo mendacio abundavit in gloriam ipsius, quid adhuc et ego tamquam peccator iudicor? 8 Et non, sicut blasphemamur, et sicut aiunt quidam nos dicere: “ Faciamus mala, ut veniant bona ”? Quorum damnatio iusta est. 9 Quid igitur? Praecellimus eos? Nequaquam! Antea enim causati sumus Iudaeos et Graecos omnes sub peccato esse, 10 sicut scriptum est: “ Non est iustus quisquam, 11 non est intellegens, non est requirens Deum. 12 Omnes declinaverunt, simul inutiles facti sunt; non est qui faciat bonum, non est usque ad unum. 13 Sepulcrum patens est guttur eorum, linguis suis dolose agebant, venenum aspidum sub labiis eorum, 14 quorum os maledictione et amaritudine plenum est; 15 veloces pedes eorum ad effundendum sanguinem, 16 contritio et infelicitas in viis eorum, 17 et viam pacis non cognoverunt. 18 Non est 3:1 Quid ergo amplius est Iudaeo aut quae utilitas circumcisionis 3:2 multum per omnem modum primum quidem quia credita sunt illis eloquia Dei 3:3 quid enim si quidam illorum non crediderunt numquid incredulitas illorum fidem Dei evacuabit absit 3:4 est autem Deus verax omnis autem homo mendax sicut scriptum est ut iustificeris in sermonibus tuis et vincas cum iudicaris 3:5 si autem iniquitas nostra iustitiam Dei commendat quid dicemus numquid iniquus Deus qui infert iram secundum hominem dico 3:6 absit alioquin quomodo iudicabit Deus mundum 3:7 si enim veritas Dei in meo mendacio abundavit in gloriam ipsius quid adhuc et ego tamquam peccator iudicor 3:8 et non sicut blasphemamur et sicut aiunt nos quidam dicere faciamus mala ut veniant bona quorum damnatio iusta est 3:9 quid igitur praecellimus eos nequaquam causati enim sumus Iudaeos et Graecos omnes sub peccato esse 3:10 sicut scriptum est quia non est iustus quisquam 3:11 non est intellegens non est requirens Deum 3:12 omnes declinaverunt simul inutiles facti sunt non est qui faciat bonum non est usque ad unum 3:13 sepulchrum patens est guttur eorum linguis suis dolose agebant venenum aspidum sub labiis eorum 3:14 quorum os maledictione et amaritudine plenum est 3:15 veloces pedes eorum ad effundendum sanguinem 3:16 contritio et infelicitas in viis eorum 3:17 et viam pacis non 3.19 Oi)d / amen de\ o(t/ i o(s / a o( no/moj le/gei toi=j e)n t%= no/m% lalei=, i(n/ a pa=n sto/ma fragv= kai\ u(po/dikoj ge/nhtai pa=j o( ko/smoj t%= qe%=: 3.20 dio/ti e)c e)r / gwn no/mou ou) dikaiwqh/setai pa=sa sa\rc e)nw/pion au)tou=, dia\ ga\r no/mou e)pi/gnwsij a(marti/aj. 3.21 Nuni\ de\ xwri\j no/mou dikaiosu/nh qeou= pefane/rwtai marturoume/nh u(po\ tou= no/mou kai\ tw=n profhtw=n, 3.22 dikaiosu/nh de\ qeou= dia\ pi/stewj I) hsou= Xristou= ei)j pa/ntaj tou\j pisteu/ontaj. ou) ga/r e)stin diastolh/, 3.23 pa/ntej ga\r h(m / arton kai\ u(sterou=ntai th=j do/chj tou= qeou= 3.24 dikaiou/menoi dwrea\n tv= au)tou= xa/riti dia\ th=j a)polutrw/sewj th=j e)n Xrist%= I) hsou=: 3.25 o(n\ proe/qeto o( qeo\j i(lasth/rion dia\ [th=j] pi/stewj e)n t%= au)tou= ai(m / ati ei)j e)n/ deicin th=j dikaiosu/nhj au)tou= dia\ th\n pa/resin tw=n progegono/twn a(marthma/twn 3.26 e)n tv= a)noxv= tou= qeou=, pro\j th\n e)n/ deicin th=j dikaiosu/nhj au)tou= e)n t%= nu=n kair%=, ei)j to\ ei)n= ai au)to\n di/kaion kai\ dikaiou=nta to\n e)k pi/stewj I) hsou=. 3.27 Pou= ou)n= h( kau/xhsij; e)ceklei/sqh. dia\ poi/ou no/mou; tw=n e)r / gwn; ou)xi/, a)lla\ dia\ no/mou pi/stewj. 3.28 logizo/meqa ga\r dikaiou=sqai pi/stei a)n/ qrwpon xwri\j e)r / gwn no/mou. 3.29 h)\ I) oudai/wn o( qeo\j mo/non; ou)xi\ kai\ e)qnw=n; nai\ kai\ e)qnw=n, 3.30 ei)p / er ei(j = o( qeo/j o(j \ dikaiw/sei peritomh\n e)k pi/stewj kai\ a)krobusti/an dia\ th=j pi/stewj. 3.31 no/mon ou)n= katargou=men dia\ th=j pi/stewj; mh\ ge/noito: a)lla\ no/mon i(sta/nomen. 19 davanti ai loro occhi. Ora, noi sappiamo che quanto la Legge dice, lo dice per quelli che sono sotto la Legge, di modo che ogni bocca sia chiusa e il mondo intero sia riconosciuto colpevole di 20 fronte a Dio. Infatti in base alle opere della Legge nessun vivente sarà giustificato davanti a Dio, perché per mezzo della Legge si ha conoscenza del 21 peccato. Ora invece, indipendentemente dalla Legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti: 22 giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c’è differenza, 23 perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di 24 Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo 25 Gesù. È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati 26 passati mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, così da risultare lui giusto e rendere giusto colui che si basa sulla 7 fede in Gesù. Dove dunque sta il vanto? È stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla 28 legge della fede. Noi riteniamo infatti che l’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle 29 opere della Legge. Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche delle genti? Certo, anche delle 30 genti! Poiché unico è il Dio che giustificherà i circoncisi in virtù della fede e gli incirconcisi per mezzo della 31 fede. Togliamo dunque ogni valore alla Legge mediante la fede? Nient’affatto, anzi confermiamo la Legge. timor Dei ante oculos eorum ”. 19 Scimus autem quoniam, quaecumque lex loquitur, his, qui in lege sunt, loquitur, ut omne os obstruatur, et obnoxius fiat omnis mundus Deo; 20 quia ex operibus legis non iustificabitur omnis caro coram illo, per legem enim cognitio peccati. 21 Nunc autem sine lege iustitia Dei manifestata est, testificata a Lege et Prophetis, 22 iustitia autem Dei per fidem Iesu Christi, in omnes, qui credunt. Non enim est distinctio: 23 omnes enim peccaverunt et egent gloria Dei, 24 iustificati gratis per gratiam ipsius per redemptionem, quae est in Christo Iesu; 25 quem proposuit Deus propitiatorium per fidem in sanguine ipsius ad ostensionem iustitiae suae, cum praetermisisset praecedentia delicta 26 in sustentatione Dei, ad ostensionem iustitiae eius in hoc tempore, ut sit ipse iustus et iustificans eum, qui ex fide est Iesu. 27 Ubi est ergo gloriatio? Exclusa est. Per quam legem? Operum? Non, sed per legem fidei. 28 Arbitramur enim iustificari hominem per fidem sine operibus legis. 29 An Iudaeorum Deus tantum? Nonne et gentium? Immo et gentium, 30 quoniam quidem unus Deus, qui iustificabit circumcisionem ex fide et praeputium per fidem. 31 Legem ergo destruimus per fidem? Absit, sed legem statuimus. cognoverunt 3:18 non est timor Dei ante oculos eorum 3:19 scimus autem quoniam quaecumque lex loquitur his qui in lege sunt loquitur ut omne os obstruatur et subditus fiat omnis mundus Deo 3:20 quia ex operibus legis non iustificabitur omnis caro coram illo per legem enim cognitio peccati 3:21 nunc autem sine lege iustitia Dei manifestata est testificata a lege et prophetis 3:22 iustitia autem Dei per fidem Iesu Christi super omnes qui credunt non enim est distinctio 3:23 omnes enim peccaverunt et egent gloriam Dei 3:24 iustificati gratis per gratiam ipsius per redemptionem quae est in Christo Iesu 3:25 quem proposuit Deus propitiationem per fidem in sanguine ipsius ad ostensionem iustitiae suae propter remissionem praecedentium delictorum 3:26 in sustentatione Dei ad ostensionem iustitiae eius in hoc tempore ut sit ipse iustus et iustificans eum qui ex fide est Iesu 3:27 ubi est ergo gloriatio exclusa est per quam legem factorum non sed per legem fidei 3:28 arbitramur enim iustificari hominem per fidem sine operibus legis 3:29 an Iudaeorum Deus tantum nonne et gentium immo et gentium 3:30 quoniam quidem unus Deus qui iustificabit circumcisionem ex fide et praeputium per fidem 3:31 legem ergo destruimus per fidem absit sed legem statuimus. CAPITOLO 4 4.1 Ti/ ou)n= e)rou=men eu(rhke/nai A ) braa\m to\n propa/tora h(mw=n kata\ sa/rka; 4.2 ei) ga\r A ) braa\m e)c e)/rgwn e)dikaiw/qh, e)x / ei kau/xhma, a)ll' ou) pro\j qeo/n. 4.3 ti/ ga\r h( grafh\ le/gei; E ) pi/steusen de\ A ) braa\m t%= qe%= kai\ e)logi/sqh au)t%= ei)j dikaiosu/nhn. 4.4 t%= de\ e)rgazome/n% o( misqo\j ou) logi/zetai kata\ xa/rin a)lla\ kata\ o)fei/lhma, 4.5 t%= de\ mh\ e)rgazome/n% pisteu/onti de\ e)pi\ to\n dikaiou=nta to\n a)sebh= logi/zetai h( pi/stij au)tou= ei)j dikaiosu/nhn: 4.6 kaqa/per kai\ Daui\d le/gei to\n makarismo\n tou= a)nqrw/pou %(= o( qeo\j logi/zetai dikaiosu/nhn xwri\j e)r / gwn, 4.7 Maka/rioi w(n= a)fe/qhsan ai( a)nomi/ai kai\ w(n= e)pekalu/fqhsan ai( a(marti/ai: 4.8 maka/rioj a)nh\r ou(= ou) mh\ logi/shtai ku/rioj a(marti/an. 4.9 o( makarismo\j ou)n= ou(=toj e)pi\ th\n peritomh\n h)\ kai\ e)pi\ th\n a)krobusti/an; le/gomen ga/r, E ) logi/sqh t%= A ) braa\m h( pi/stij ei)j dikaiosu/nhn. 4.10 pw=j ou)n= e)logi/sqh; e)n peritomv= o)n/ ti h)\ e)n a)krobusti/#; ou)k e)n peritomv= a)ll' e)n a)krobusti/#: 4.11 kai\ shmei=on e)l / aben peritomh=j sfragi=da th=j dikaiosu/nhj th=j pi/stewj th=j e)n tv= a)krobusti/#, ei)j to\ ei)n= ai au)to\n pate/ra pa/ntwn tw=n pisteuo/ntwn di' a)krobusti/aj, ei)j to\ logisqh=nai [kai\] au)toi=j [th\n] dikaiosu/nhn, 4.12 kai\ pate/ra peritomh=j toi=j ou)k e)k peritomh=j mo/non a)lla\ kai\ toi=j stoixou=sin toi=j i)x / nesin th=j e)n a)krobusti/# pi/stewj tou= patro\j h(mw=n A ) braa/m. 4.13 Ou) ga\r dia\ no/mou h( e)paggeli/a t%= A ) braa\m h)\ t%= spe/rmati au)tou=, to\ klhrono/mon au)to\n ei)n= ai ko/smou, a)lla\ dia\ dikaiosu/nhj pi/stewj. 4.14 ei) ga\r oi( e)k no/mou klhrono/moi, keke/nwtai h( pi/stij kai\ kath/rghtai h( e)paggeli/a: 4.15 o( ga\r no/moj 1 Che diremo dunque di Abramo, nostro progenitore secondo la carne? Che cosa 2 ha ottenuto? Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, ha di che gloriarsi, ma non davanti a 3 Dio. Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia. 4 A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, 5 ma come debito; a chi invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l’empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia. 6 Così anche Davide proclama beato l’uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle 7 opere: Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate e i peccati sono stati 8 ricoperti; beato l’uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato! 9 Ora, questa beatitudine riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia. 10 Come dunque gli fu accreditata? Quando era circonciso o quando non lo era? Non dopo la circoncisione, ma prima. 11 Infatti egli ricevette il segno della circoncisione come sigillo della giustizia, derivante dalla fede, già ottenuta quando non era ancora circonciso. In tal modo egli divenne padre di tutti i non circoncisi che credono, cosicché anche a loro venisse accreditata la 12 giustizia ed egli fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo provengono dalla circoncisione ma camminano anche sulle orme della fede del nostro padre Abramo prima della sua 13 circoncisione. Infatti non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua 1 Quid ergo dicemus invenisse Abraham progenitorem no strum secundum carnem? 2 Si enim Abraham ex operibus iustificatus est, habet gloriam sed non apud Deum. 3 Quid enim Scriptura dicit? “ Credidit autem Abraham Deo, et reputatum est illi ad iustitiam ”. 4 Ei autem, qui operatur, merces non reputatur secundum gratiam sed secundum debitum; 5 ei vero, qui non operatur, sed credit in eum, qui iustificat impium, reputatur fides eius ad iustitiam, 6 sicut et David dicit beatitudinem hominis, cui Deus reputat iustitiam sine operibus: 7 “ Beati, quorum remissae sunt iniquitates, et quorum tecta sunt peccata. 8 Beatus vir, cui non imputabit Dominus peccatum ”. 9 Beatitudo ergo haec in circumcisione an etiam in praeputio? Dicimus enim: “ Reputata est Abrahae fides ad iustitiam ”. 10 Quomodo ergo reputata est? In circumcisione an in praeputio? Non in circumcisione sed in praeputio: 11 et signum accepit circumcisionis, signaculum iustitiae fidei, quae fuit in praeputio, ut esset pater omnium credentium per praeputium, ut reputetur illis iustitia, 12 et pater circumcisionis his non tantum, qui ex circumcisione sunt, sed et qui sectantur vestigia eius, quae fuit in praeputio, fidei patris nostri Abrahae. 13 Non enim per legem promissio Abrahae aut semini eius, ut heres esset mundi, sed per iustitiam fidei; 14 si enim qui ex lege heredes sunt, exinanita est fides, et abolita est 4:1 Quid ergo dicemus invenisse Abraham patrem nostrum secundum carnem 4:2 si enim Abraham ex operibus iustificatus est habet gloriam sed non apud Deum 4:3 quid enim scriptura dicit credidit Abraham Deo et reputatum est illi ad iustitiam 4:4 ei autem qui operatur merces non inputatur secundum gratiam sed secundum debitum 4:5 ei vero qui non operatur credenti autem in eum qui iustificat impium reputatur fides eius ad iustitiam 4:6 sicut et David dicit beatitudinem hominis cui Deus accepto fert iustitiam sine operibus 4:7 beati quorum remissae sunt iniquitates et quorum tecta sunt peccata 4:8 beatus vir cui non inputabit Dominus peccatum 4:9 beatitudo ergo haec in circumcisione an etiam in praeputio dicimus enim quia reputata est Abrahae fides ad iustitiam 4:10 quomodo ergo reputata est in circumcisione an in praeputio non in circumcisione sed in praeputio 4:11 et signum accepit circumcisionis signaculum iustitiae fidei quae est in praeputio ut sit pater omnium credentium per praeputium ut reputetur et illis ad iustitiam 4:12 et sit pater circumcisionis non his tantum qui sunt ex circumcisione sed et his qui sectantur vestigia quae est in praeputio fidei patris nostri Abrahae 4:13 non enim per legem promissio Abrahae aut semini eius ut heres esset mundi sed per iustitiam fidei o)rgh\n katerga/zetai: ou(= de\ ou)k e)s / tin no/moj ou)de\ para/basij. 4.16 dia\ tou=to e)k pi/stewj, i(n/ a kata\ xa/rin, ei)j to\ ei)n= ai bebai/an th\n e)paggeli/an panti\ t%= spe/rmati, ou) t%= e)k tou= no/mou mo/non a)lla\ kai\ t%= e)k pi/stewj A ) braa/m, o(j / e)stin path\r pa/ntwn h(mw=n, 4.17 kaqw\j ge/graptai o(t/ i Pate/ra pollw=n e)qnw=n te/qeika/ se, kate/nanti ou(= e)pi/steusen qeou= tou= z%opoiou=ntoj tou\j nekrou\j kai\ kalou=ntoj ta\ mh\ o)n/ ta w(j o)n/ ta: 4.18 o(j \ par' e)lpi/da e)p' e)lpi/di e)pi/steusen ei)j to\ gene/sqai au)to\n pate/ra pollw=n e)qnw=n kata\ to\ ei)rhme/non: Ou(t/ wj e)s / tai to\ spe/rma sou, 4.19 kai\ mh\ a)sqenh/saj tv= pi/stei kateno/hsen to\ e(autou= sw=ma [h)d / h] nenekrwme/non, e(katontaeth/j pou u(pa/rxwn, kai\ th\n ne/krwsin th=j mh/traj Sa/rraj: 4.20 ei)j de\ th\n e)paggeli/an tou= qeou= ou) diekri/qh tv= a)pisti/# a)ll' e)nedunamw/qh tv= pi/stei, dou\j do/can t%= qe%= 4.21 kai\ plhroforhqei\j o(t/ i o(\ e)ph/ggeltai dunato/j e)stin kai\ poih=sai. 4.22 dio\ [kai\] e)logi/sqh au)t%= ei)j dikaiosu/nhn. 4.23 Ou)k e)gra/fh de\ di' au)to\n mo/non o(t/ i e)logi/sqh au)t%= 4.24 a)lla\ kai\ di' h(ma=j, oi(j = me/llei logi/zesqai, toi=j pisteu/ousin e)pi\ to\n e)gei/ranta I) hsou=n to\n ku/rion h(mw=n e)k nekrw=n, 4.25 o(j \ paredo/qh dia\ ta\ paraptw/mata h(mw=n kai\ h)ge/rqh dia\ th\n dikai/wsin h(mw=n. discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che 14 viene dalla fede. Se dunque diventassero eredi coloro che provengono dalla Legge, sarebbe resa vana la fede e inefficace la 15 promessa. La Legge infatti provoca l’ira; al contrario, dove non c’è Legge, non c’è nemmeno trasgressione. 16 Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale 17 è padre di tutti noi – come sta scritto: Ti ho costituito padre di molti popoli – davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le 18 cose che non esistono. Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà 19 la tua discendenza. Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo – aveva circa cento anni – e morto il seno 20 di Sara. Di fronte alla promessa di Dio non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a 21 Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. 22 Ecco perché gli fu accreditato come giustizia. 23 E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu 24 accreditato, ma anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù 25 nostro Signore, il quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. promissio. 15 Lex enim iram operatur; ubi autem non est lex, nec praevaricatio. 16 Ideo ex fide, ut secundum gratiam, ut firma sit promissio omni semini, non ei, qui ex lege est solum, sed et ei, qui ex fide est Abrahae — qui est pater omnium nostrum, 17 sicut scriptum est: “ Patrem multarum gentium posui te ” C, ante Deum, cui credidit, qui vivificat mortuos et vocat ea, quae non sunt, quasi sint; 18 qui contra spem in spe credidit, ut fieret pater multarum gentium, secundum quod dictum est: “ Sic erit semen tuum”. 19 Et non infirmatus fide consideravit corpus suum iam emortuum, cum fere centum annorum esset, et emortuam vulvam Sarae; 20 in repromissione autem Dei non haesitavit diffidentia, sed confortatus est fide, dans gloriam Deo, 21 et plenissime sciens quia, quod promisit, potens est et facere. 22 Ideo et reputatum est illi ad iustitiam. 23 Non est autem scriptum tantum propter ipsum: reputatum est illi, 24 sed et propter nos, quibus reputabitur, credentibus in eum, qui suscitavit Iesum Dominum nostrum a mortuis, 25 qui traditus est propter delicta nostra et suscitatus est propter iustificationem nostram. 4:14 si enim qui ex lege heredes sunt exinanita est fides abolita est promissio 4:15 lex enim iram operatur ubi enim non est lex nec praevaricatio 4:16 ideo ex fide ut secundum gratiam ut firma sit promissio omni semini non ei qui ex lege est solum sed et ei qui ex fide est Abrahae qui est pater omnium nostrum 4:17 sicut scriptum est quia patrem multarum gentium posui te ante Deum cui credidit qui vivificat mortuos et vocat quae non sunt tamquam ea quae sunt 4:18 qui contra spem in spem credidit ut fieret pater multarum gentium secundum quod dictum est sic erit semen tuum 4:19 et non infirmatus fide consideravit corpus suum emortuum cum fere centum annorum esset et emortuam vulvam Sarrae 4:20 in repromissione etiam Dei non haesitavit diffidentia sed confortatus est fide dans gloriam Deo 4:21 plenissime sciens quia quaecumque promisit potens est et facere 4:22 ideo et reputatum est illi ad iustitiam 4:23 non est autem scriptum tantum propter ipsum quia reputatum est illi 4:24 sed et propter nos quibus reputabitur credentibus in eum qui suscitavit Iesum Dominum nostrum a mortuis 4:25 qui traditus est propter delicta nostra et resurrexit propter iustificationem nostram. CAPITOLO 5 5.1 Dikaiwqe/ntej ou)n= e)k pi/stewj ei)rh/nhn e)x / omen pro\j to\n qeo\n dia\ tou= kuri/ou h(mw=n I) hsou= Xristou= 5.2 di' ou(= kai\ th\n prosagwgh\n e)sxh/kamen [tv= pi/stei] ei)j th\n xa/rin tau/thn e)n v(= e(sth/kamen kai\ kauxw/meqa e)p' e)lpi/di th=j do/chj tou= qeou=. 5.3 ou) mo/non de/, a)lla\ kai\ kauxw/meqa e)n tai=j qli/yesin, ei)do/tej o(/ti h( qli=yij u(pomonh\n katerga/zetai, 5.4 h( de\ u(pomonh\ dokimh/n, h( de\ dokimh\ e)lpi/da. 5.5 h( de\ e)lpi\j ou) kataisxu/nei, o(t/ i h( a)ga/ph tou= qeou= e)kke/xutai e)n tai=j kardi/aij h(mw=n dia\ pneu/matoj a(gi/ou tou= doqe/ntoj h(mi=n. 5.6 e)t/ i ga\r Xristo\j o)n/ twn h(mw=n a)sqenw=n e)t/ i kata\ kairo\n u(pe\r a)sebw=n a)pe/qanen. 5.7 mo/lij ga\r u(pe\r dikai/ou tij a)poqanei=tai: u(pe\r ga\r tou= a)gaqou= ta/xa tij kai\ tolm#= a)poqanei=n: 5.8 suni/sthsin de\ th\n e(autou= a)ga/phn ei)j h(ma=j o( qeo\j, o(t/ i e)t/ i a(martwlw=n o)n/ twn h(mw=n Xristo\j u(pe\r h(mw=n a)pe/qanen. 5.9 poll%= ou)n= ma=llon dikaiwqe/ntej nu=n e)n t%= ai(m / ati au)tou= swqhso/meqa di' au)tou= a)po\ th=j o)rgh=j. 5.10 ei) ga\r e)xqroi\ o)n/ tej kathlla/ghmen t%= qe%= dia\ tou= qana/tou tou= ui(ou= au)tou=, poll%= ma=llon katallage/ntej swqhso/meqa e)n tv= zwv= au)tou=: 5.11 ou) mo/non de/, a)lla\ kai\ kauxw/menoi e)n t%= qe%= dia\ tou= kuri/ou h(mw=n I) hsou= Xristou= di' ou(= nu=n th\n katallagh\n e)la/bomen. 5.12 Dia\ tou=to w(s / per di' e(no\j a)nqrw/pou h( a(marti/a ei)j to\n ko/smon ei)sh=lqen kai\ dia\ th=j a(marti/aj o( qa/natoj, kai\ ou(t/ wj ei)j pa/ntaj a)nqrw/pouj o( qa/natoj dih=lqen, e)f' %(= pa/ntej h(m / arton: 5.13 a)x / ri ga\r no/mou a(marti/a h)n= e)n ko/sm%, a(marti/a de\ ou)k e)llogei=tai mh\ o)n/ toj no/mou, 5.14 a)lla\ e)basi/leusen o( 1 Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore 2 nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di 3 Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione 4 produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. 5 La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. 6 Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli 7 empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una 8 persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, 9 Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per 10 mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la 11 sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la 12 riconciliazione. Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno 13 peccato… Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la 14 Legge, la morte regnò da 1 Iustificati igitur ex fide, pacem habemus ad Deum per Domi num nostrum Iesum Christum, 2 per quem et accessum habemus fide in gratiam istam, in qua stamus et gloriamur in spe gloriae Dei. 3 Non solum autem, sed et gloriamur in tribulationibus, scientes quod tribulatio patientiam operatur, 4 patientia autem probationem, probatio vero spem; 5 spes autem non confundit, quia caritas Dei diffusa est in cordibus nostris per Spiritum Sanctum, qui datus est nobis. 6 Adhuc enim Christus, cum adhuc infirmi essemus, secundum tempus pro impiis mortuus est. 7 Vix enim pro iusto quis moritur; nam pro bono forsitan quis et audeat mori. 8 Commendat autem suam caritatem Deus in nos, quoniam, cum adhuc peccatores essemus, Christus pro nobis mortuus est. 9 Multo igitur magis iustificati nunc in sanguine ipsius, salvi erimus ab ira per ipsum! 10 Si enim, cum inimici essemus, reconciliati sumus Deo per mortem Filii eius, multo magis reconciliati salvi erimus in vita ipsius; 11 non solum autem, sed et gloriamur in Deo per Dominum nostrum Iesum Christum, per quem nunc reconciliationem accepimus.12 Propterea, sicut per unum hominem peccatum in hunc mundum intravit, et per peccatum mors, et ita in omnes homines mors pertransiit, eo quod omnes peccaverunt. 13 Usque ad legem enim peccatum erat in mundo; peccatum autem non imputatur, cum lex non est, 5:1 Iustificati igitur ex fide pacem habeamus ad Deum per Dominum nostrum Iesum Christum 5:2 per quem et accessum habemus fide in gratiam istam in qua stamus et gloriamur in spe gloriae filiorum Dei 5:3 non solum autem sed et gloriamur in tribulationibus scientes quod tribulatio patientiam operatur 5:4 patientia autem probationem probatio vero spem 5:5 spes autem non confundit quia caritas Dei diffusa est in cordibus nostris per Spiritum Sanctum qui datus est nobis 5:6 ut quid enim Christus cum adhuc infirmi essemus secundum tempus pro impiis mortuus est 5:7 vix enim pro iusto quis moritur nam pro bono forsitan quis et audeat mori 5:8 commendat autem suam caritatem Deus in nos quoniam cum adhuc peccatores essemus 5:9 Christus pro nobis mortuus est multo igitur magis iustificati nunc in sanguine ipsius salvi erimus ab ira per ipsum 5:10 si enim cum inimici essemus reconciliati sumus Deo per mortem Filii eius multo magis reconciliati salvi erimus in vita ipsius 5:11 non solum autem sed et gloriamur in Deo per Dominum nostrum Iesum Christum per quem nunc reconciliationem accepimus 5:12 propterea sicut per unum hominem in hunc mundum peccatum intravit et per peccatum mors et ita in omnes homines mors pertransiit in quo omnes peccaverunt 5:13 usque ad legem enim peccatum qa/natoj a)po\ A ) da\m me/xri Mwu+se/wj kai\ e)pi\ tou\j mh\ a(marth/santaj e)pi\ t%= o(moiw/mati th=j paraba/sewj A ) da/m o(j / e)stin tu/poj tou= me/llontoj. 5.15 A ) ll' ou)x w(j to\ para/ptwma, ou(/twj kai\ to\ xa/risma: ei) ga\r t%= tou= e(no\j paraptw/mati oi( polloi\ a)pe/qanon, poll%= ma=llon h( xa/rij tou= qeou= kai\ h( dwrea\ e)n xa/riti tv= tou= e(no\j a)nqrw/pou I) hsou= Xristou= ei)j tou\j pollou\j e)peri/sseusen. 5.16 kai\ ou)x w(j di' e(no\j a(marth/santoj to\ dw/rhma: to\ me\n ga\r kri/ma e)c e(no\j ei)j kata/krima, to\ de\ xa/risma e)k pollw=n paraptwma/twn ei)j dikai/wma. 5.17 ei) ga\r t%= tou= e(no\j paraptw/mati o( qa/natoj e)basi/leusen dia\ tou= e(no/j, poll%= ma=llon oi( th\n perissei/an th=j xa/ritoj kai\ th=j dwrea=j th=j dikaiosu/nhj lamba/nontej e)n zwv= basileu/sousin dia\ tou= e(no\j I) hsou= Xristou=. 5.18 A /) ra ou)n= w(j di' e(no\j paraptw/matoj ei)j pa/ntaj a)nqrw/pouj ei)j kata/krima, ou(/twj kai\ di' e(no\j dikaiw/matoj ei)j pa/ntaj a)nqrw/pouj ei)j dikai/wsin zwh=j: 5.19 w(s / per ga\r dia\ th=j parakoh=j tou= e(no\j a)nqrw/pou a(martwloi\ katesta/qhsan oi( polloi/, ou(/twj kai\ dia\ th=j u(pakoh=j tou= e(no\j di/kaioi katastaqh/sontai oi( polloi/. 5.20 no/moj de\ pareish=lqen, i(n/ a pleona/sv to\ para/ptwma: ou(= de\ e)pleo/nasen h( a(marti/a, u(pereperi/sseusen h( xa/rij, 5.21 i(n/ a w(s / per e)basi/leusen h( a(marti/a e)n t%= qana/t%, ou(/twj kai\ h( xa/rij basileu/sv dia\ dikaiosu/nhj ei)j zwh\n ai)wn/ ion dia\ I) hsou= Xristou= tou= kuri/ou h(mw=n. Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che 15 doveva venire. Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su 16 tutti. E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la 17 giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo. 18 Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. 19 Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti 20 saranno costituiti giusti. La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la 21 grazia. Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore. 14 sed regnavit mors ab Adam usque ad Moysen etiam in eos, qui non peccaverunt in similitudine praevaricationis Adae, qui est figura futuri. 15 Sed non sicut delictum, ita et donum; si enim unius delicto multi mortui sunt, multo magis gratia Dei et donum in gratia unius hominis Iesu Christi in multos abundavit. 16 Et non sicut per unum, qui peccavit, ita et donum; nam iudicium ex uno in condemnationem, gratia autem ex multis delictis in iustificationem. 17 Si enim unius delicto mors regnavit per unum, multo magis, qui abundantiam gratiae et donationis iustitiae accipiunt, in vita regnabunt per unum Iesum Christum. 18 Igitur sicut per unius delictum in omnes homines in condemnationem, sic et per unius iustitiam in omnes homines in iustificationem vitae; 19 sicut enim per inoboedientiam unius hominis peccatores constituti sunt multi, ita et per unius oboeditionem iusti constituentur multi. 20 Lex autem subintravit, ut abundaret delictum; ubi autem abundavit peccatum, superabundavit gratia, 21 ut sicut regnavit peccatum in morte, ita et gratia regnet per iustitiam in vitam aeternam per Iesum Christum Dominum nostrum. erat in mundo peccatum autem non inputatur cum lex non est 5:14 sed regnavit mors ab Adam usque ad Mosen etiam in eos qui non peccaverunt in similitudinem praevaricationis Adae qui est forma futuri 5:15 sed non sicut delictum ita et donum si enim unius delicto multi mortui sunt multo magis gratia Dei et donum in gratiam unius hominis Iesu Christi in plures abundavit 5:16 et non sicut per unum peccantem ita et donum nam iudicium ex uno in condemnationem gratia autem ex multis delictis in iustificationem 5:17 si enim in unius delicto mors regnavit per unum multo magis abundantiam gratiae et donationis et iustitiae accipientes in vita regnabunt per unum Iesum Christum 5:18 igitur sicut per unius delictum in omnes homines in condemnationem sic et per unius iustitiam in omnes homines in iustificationem vitae 5:19 sicut enim per inoboedientiam unius hominis peccatores constituti sunt multi ita et per unius oboeditionem iusti constituentur multi 5:20 lex autem subintravit ut abundaret delictum ubi autem abundavit delictum superabundavit gratia 5:21 ut sicut regnavit peccatum in morte ita et gratia regnet per iustitiam in vitam aeternam per Iesum Christum Dominum nostrum. 1 Quid ergo dicemus? Perma nebimus in peccato, ut gratia abundet? 2 Absit! Qui enim mortui sumus peccato, quomodo adhuc 6:1 Quid ergo dicemus permanebimus in peccato ut gratia abundet 6:2 absit qui enim mortui sumus peccato quomodo adhuc vivemus CAPITOLO 6 6.1Ti/ ou)n= e)rou=men; e)pime/nwmen tv= a(marti/#, i(n/ a h( xa/rij pleona/sv; 6.2 mh\ ge/noito. oi(/tinej a)peqa/nomen tv= a(marti/#, pw=j e)t/ i zh/somen e)n au)tv=; 1 Che diremo dunque? Rimaniamo nel peccato 2 perché abbondi la grazia? È assurdo! Noi, che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere in 6.3 h)\ a)gnoei=te o(/ti, o(s / oi e)bapti/sqhmen ei)j Xristo\n I) hsou=n, ei)j to\n qa/naton au)tou= e)bapti/sqhmen; 6.4 suneta/fhmen ou)n= au)t%= dia\ tou= bapti/smatoj ei)j to\n qa/naton, i(n/ a w(s / per h)ge/rqh Xristo\j e)k nekrw=n dia\ th=j do/chj tou= patro/j, ou(t/ wj kai\ h(mei=j e)n kaino/thti zwh=j peripath/swmen. 6.5 ei) ga\r su/mfutoi gego/namen t%= o(moiw/mati tou= qana/tou au)tou=, a)lla\ kai\ th=j a)nasta/sewj e)so/meqa: 6.6 tou=to ginw/skontej o(t/ i o( palaio\j h(mw=n a)n/ qrwpoj sunestaurw/qh, i(n/ a katarghqv= to\ sw=ma th=j a(marti/aj, tou= mhke/ti douleu/ein h(ma=j tv= a(marti/#: 6.7 o( ga\r a)poqanw\n dedikai/wtai a)po\ th=j a(marti/aj. 6.8 ei) de\ a)peqa/nomen su\n Xrist%=, pisteu/omen o(t/ i kai\ suzh/somen au)t%=, 6.9 ei)do/tej o(/ti Xristo\j e)gerqei\j e)k nekrw=n ou)ke/ti a)poqnv/skei, qa/natoj au)tou= ou)ke/ti kurieu/ei. 6.10 o(\ ga\r a)pe/qanen, tv= a(marti/# a)pe/qanen e)fa/pac: o(\ de\ zv=, zv= t%= qe%=. 6.11 ou(t/ wj kai\ u(mei=j logi/zesqe e(autou\j [ei)n= ai] nekrou\j me\n tv= a(marti/# zw=ntaj de\ t%= qe%= e)n Xrist%= I) hsou=. 6.12 Mh\ ou)n= basileue/tw h( a(marti/a e)n t%= qnht%= u(mw=n sw/mati ei)j to\ u(pakou/ein tai=j e)piqumi/aij au)tou=, 6.13 mhde\ parista/nete ta\ me/lh u(mw=n o(p / la a)diki/aj tv= a(marti/#, a)lla\ parasth/sate e(autou\j t%= qe%= w(sei\ e)k nekrw=n zw=ntaj kai\ ta\ me/lh u(mw=n o(p / la dikaiosu/nhj t%= qe%=. 6.14 a(marti/a ga\r u(mw=n ou) kurieu/sei: ou) ga/r e)ste u(po\ no/mon a)lla\ u(po\ xa/rin. 6.15 Ti/ ou)n= ; a(marth/swmen, o(t/ i ou)k e)sme\n u(po\ no/mon a)lla\ u(po\ xa/rin; mh\ ge/noito. 6.16 ou)k oi)d / ate o(t/ i %(= parista/nete e(autou\j dou/louj ei)j u(pakoh/n, dou=loi/ e)ste %(= u(pakou/ete, h)t/ oi a(marti/aj ei)j qa/naton h)\ u(pakoh=j ei)j dikaiosu/nhn; 6.17 xa/rij de\ t%= qe%= o(t/ i h)t= e dou=loi th=j a(marti/aj u(phkou/sate de\ e)k kardi/aj ei)j o(n\ paredo/qhte tu/pon didaxh=j, 6.18 e)leuqerwqe/ntej de\ a)po\ 3 esso? O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? 4 Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita 5 nuova. Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua 6 risurrezione. Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi 7 del peccato. Infatti chi è morto, è liberato dal peccato. 8 Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche 9 vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 10 Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per 11 Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, 12 in Cristo Gesù. Il peccato dunque non regni più nel vostro corpo mortale, così da sottomettervi ai suoi desideri. 13 Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. 14 Il peccato infatti non dominerà su di voi, perché non siete sotto la Legge, ma 15 sotto la grazia. Che dunque? Ci metteremo a peccare perché non siamo sotto la Legge, ma sotto la 16 grazia? È assurdo! Non sapete che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale obbedite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell’obbedienza che conduce vivemus in illo? 3 An ignoratis quia, quicumque baptizati sumus in Christum Iesum, in mortem ipsius baptizati sumus? 4 Consepulti ergo sumus cum illo per baptismum in mortem, ut quemadmodum suscitatus est Christus a mortuis per gloriam Patris, ita et nos in novitate vitae ambulemus. 5 Si enim complantati facti sumus similitudini mortis eius, sed et resurrectionis erimus; 6 hoc scientes quia vetus homo noster simul crucifixus est, ut destruatur corpus peccati, ut ultra non serviamus peccato. 7 Qui enim mortuus est, iustificatus est a peccato. 8 Si autem mortui sumus cum Christo, credimus quia simul etiam vivemus cum eo; 9 scientes quod Christus suscitatus ex mortuis iam non moritur, mors illi ultra non dominatur. 10 Quod enim mortuus est, peccato mortuus est semel; quod autem vivit, vivit Deo. 11 Ita et vos existimate vos mortuos quidem esse peccato, viventes autem Deo in Christo Iesu. 12 Non ergo regnet peccatum in vestro mortali corpore, ut oboediatis concupiscentiis eius, 13 neque exhibeatis membra vestra arma iniustitiae peccato, sed exhibete vos Deo tamquam ex mortuis viventes et membra vestra arma iustitiae Deo. 14 Peccatum enim vobis non dominabitur; non enim sub lege estis sed sub gratia. 15 Quid ergo? Peccabimus, quoniam non sumus sub lege sed sub gratia? Absit! 16 Nescitis quoniam, cui exhibetis vos servos ad oboedientiam, servi estis eius, cui oboeditis, sive peccati ad mortem, sive oboeditionis ad iustitiam? 17 Gratias autem Deo quod fuistis servi peccati, oboedistis autem ex corde in eam in illo 6:3 an ignoratis quia quicumque baptizati sumus in Christo Iesu in morte ipsius baptizati sumus 6:4 consepulti enim sumus cum illo per baptismum in mortem ut quomodo surrexit Christus a mortuis per gloriam Patris ita et nos in novitate vitae ambulemus 6:5 si enim conplantati facti sumus similitudini mortis eius simul et resurrectionis erimus 6:6 hoc scientes quia vetus homo noster simul crucifixus est ut destruatur corpus peccati ut ultra non serviamus peccato 6:7 qui enim mortuus est iustificatus est a peccato 6:8 si autem mortui sumus cum Christo credimus quia simul etiam vivemus cum Christo 6:9 scientes quod Christus surgens ex mortuis iam non moritur mors illi ultra non dominabitur 6:10 quod enim mortuus est peccato mortuus est semel quod autem vivit vivit Deo 6:11 ita et vos existimate vos mortuos quidem esse peccato viventes autem Deo in Christo Iesu 6:12 non ergo regnet peccatum in vestro mortali corpore ut oboediatis concupiscentiis eius 6:13 sed neque exhibeatis membra vestra arma iniquitatis peccato sed exhibete vos Deo tamquam ex mortuis viventes et membra vestra arma iustitiae Deo 6:14 peccatum enim vobis non dominabitur non enim sub lege estis sed sub gratia 6:15 quid ergo peccavimus quoniam non sumus sub lege sed sub gratia absit 6:16 nescitis quoniam cui exhibetis vos servos ad oboediendum servi estis eius cui oboeditis sive peccati sive oboeditionis th=j a(marti/aj e)doulw/qhte tv= dikaiosu/nv. 6.19 a)nqrw/pinon le/gw dia\ th\n a)sqe/neian th=j sarko\j u(mw=n. w(s / per ga\r paresth/sate ta\ me/lh u(mw=n dou=la tv= a)kaqarsi/# kai\ tv= a)nomi/# ei)j th\n a)nomi/an, ou(/twj nu=n parasth/sate ta\ me/lh u(mw=n dou=la tv= dikaiosu/nv ei)j a(giasmo/n. 6.20 o(t/ e ga\r dou=loi h)=te th=j a(marti/aj, e)leu/qeroi h)=te tv= dikaiosu/nv. 6.21 ti/na ou)n= karpo\n ei)x / ete to/te; e)f' oi(j = nu=n e)paisxu/nesqe, to\ ga\r te/loj e)kei/nwn qa/natoj. 6.22 nuni\ de/ e)leuqerwqe/ntej a)po\ th=j a(marti/aj doulwqe/ntej de\ t%= qe%= e)x / ete to\n karpo\n u(mw=n ei)j a(giasmo/n, to\ de\ te/loj zwh\n ai)wn/ ion. 6.23 ta\ ga\r o)yw/nia th=j a(marti/aj qa/natoj, to\ de\ xa/risma tou= qeou= zwh\ ai)wn/ ioj e)n Xrist%= I) hsou= t%= kuri/% h(mw=n. 17 alla giustizia? Rendiamo grazie a Dio, perché eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quella forma di insegnamento alla quale 18 siete stati affidati. Così, liberati dal peccato, siete stati resi schiavi della 19 giustizia. Parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità, per l’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la 20 santificazione. Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei 21 riguardi della giustizia. Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Il loro traguardo 22 infatti è la morte. Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita 23 eterna. Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. formam doctrinae, in quam traditi estis, 18 liberati autem a peccato servi facti estis iustitiae. 19 Humanum dico propter infirmitatem carnis vestrae. Sicut enim exhibuistis membra vestra servientia immunditiae et iniquitati ad iniquitatem, ita nunc exhibete membra vestra servientia iustitiae ad sanctificationem. 20 Cum enim servi essetis peccati, liberi eratis iustitiae. 21 Quem ergo fructum habebatis tunc, in quibus nunc erubescitis? Nam finis illorum mors! 22 Nunc vero liberati a peccato, servi autem facti Deo, habetis fructum vestrum in sanctificationem, finem vero vitam aeternam! 23 Stipendia enim peccati mors, donum autem Dei vita aeterna in Christo Iesu Domino nostro. ad iustitiam 6:17 gratias autem Deo quod fuistis servi peccati oboedistis autem ex corde in eam formam doctrinae in qua traditi estis 6:18 liberati autem a peccato servi facti estis iustitiae 6:19 humanum dico propter infirmitatem carnis vestrae sicut enim exhibuistis membra vestra servire inmunditiae et iniquitati ad iniquitatem ita nunc exhibete membra vestra servire iustitiae in sanctificationem 6:20 cum enim servi essetis peccati liberi fuistis iustitiae 6:21 quem ergo fructum habuistis tunc in quibus nunc erubescitis nam finis illorum mors est 6:22 nunc vero liberati a peccato servi autem facti Deo habetis fructum vestrum in sanctificationem finem vero vitam aeternam 6:23 stipendia enim peccati mors gratia autem Dei vita aeterna in Christo Iesu Domino nostro. 1 An ignoratis, fratres — scienti bus enim legem loquor — quia lex in homine dominatur, quanto tempore vivit? 2 Nam quae sub viro est mulier, viventi viro alligata est lege; si autem mortuus fuerit vir, soluta est a lege viri. 3 Igitur, vivente viro, vocabitur adultera, si fuerit alterius viri; si autem mortuus fuerit vir, libera est a lege, ut non sit adultera, si fuerit alterius viri. 4 Itaque, fratres mei, et vos mortificati estis legi per corpus Christi, ut sitis alterius, eius qui ex mortuis suscitatus est, ut fructificaremus Deo. 5 Cum enim essemus in 7:1 An ignoratis fratres scientibus enim legem loquor quia lex in homine dominatur quanto tempore vivit 7:2 nam quae sub viro est mulier vivente viro alligata est legi si autem mortuus fuerit vir soluta est a lege viri 7:3 igitur vivente viro vocabitur adultera si fuerit cum alio viro si autem mortuus fuerit vir eius liberata est a lege ut non sit adultera si fuerit cum alio viro 7:4 itaque fratres mei et vos mortificati estis legi per corpus Christi ut sitis alterius qui ex mortuis resurrexit ut fructificaremus Deo 7:5 cum enim essemus in CAPITOLO 7 7.1 H \) a)gnoei=te, a)delfoi/, ginw/skousin ga\r no/mon lalw=, o(/ti o( no/moj kurieu/ei tou= a)nqrw/pou e)f' o(s / on xro/non zv=; 7.2 h( ga\r u(p / androj gunh\ t%= zw=nti a)ndri\ de/detai no/m%: e)an\ de\ a)poqa/nv o( a)nh/r, kath/rghtai a)po\ tou= no/mou tou= a)ndro/j. 7.3 a)r / a ou)n= zw=ntoj tou= a)ndro\j moixali\j xrhmati/sei e)an\ ge/nhtai a)ndri\ e(te/r%: e)an\ de\ a)poqa/nv o( a)nh/r, e)leuqe/ra e)sti\n a)po\ tou= no/mou, tou= mh\ ei)n= ai au)th\n moixali/da genome/nhn a)ndri\ e(te/r%. 7.4 w(s / te, a)delfoi/ mou, kai\ u(mei=j e)qanatw/qhte t%= no/m% dia\ tou= sw/matoj tou= Xristou=, ei)j to\ gene/sqai u(ma=j e(te/r%, t%= e)k nekrw=n e)gerqe/nti, i(n/ a karpoforh/swmen t%= qe%=. 1 O forse ignorate, fratelli – parlo a gente che conosce la legge – che la legge ha potere sull’uomo solo per il 2 tempo in cui egli vive? La donna sposata, infatti, per legge è legata al marito finché egli vive; ma se il marito muore, è liberata dalla legge che la lega al marito. 3 Ella sarà dunque considerata adultera se passa a un altro uomo mentre il marito vive; ma se il marito muore ella è libera dalla legge, tanto che non è più adultera se passa a un 4 altro uomo. Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi, mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla Legge per appartenere a un altro, cioè 7.5 o(t/ e ga\r h)m = en e)n tv= sarki/, ta\ paqh/mata tw=n a(martiw=n ta\ dia\ tou= no/mou e)nhrgei=to e)n toi=j me/lesin h(mw=n, ei)j to\ karpoforh=sai t%= qana/t%: 7.6 nuni\ de\ kathrgh/qhmen a)po\ tou= no/mou a)poqano/ntej e)n %(= kateixo/meqa, w(s / te douleu/ein h(ma=j e)n kaino/thti pneu/matoj kai\ ou) palaio/thti gra/mmatoj. 7.7 Ti/ ou)n= e)rou=men; o( no/moj a(marti/a; mh\ ge/noito: a)lla\ th\n a(marti/an ou)k e)g / nwn ei) mh\ dia\ no/mou: th/n te ga\r e)piqumi/an ou)k v)d / ein ei) mh\ o( no/moj e)l / egen, Ou)k e)piqumh/seij. 7.8 a)formh\n de\ labou=sa h( a(marti/a dia\ th=j e)ntolh=j kateirga/sato e)n e)moi\ pa=san e)piqumi/an: xwri\j ga\r no/mou a(marti/a nekra/. 7.9 e)gw\ de\ e)z / wn xwri\j no/mou pote/: e)lqou/shj de\ th=j e)ntolh=j h( a(marti/a a)ne/zhsen, 7.10 e)gw\ de\ a)pe/qanon kai\ eu(re/qh moi h( e)ntolh\ h( ei)j zwh\n, au(/th ei)j qa/naton: 7.11 h( ga\r a(marti/a a)formh\n labou=sa dia\ th=j e)ntolh=j e)chpa/thse/n me kai\ di' au)th=j a)pe/kteinen. 7.12 w(s / te o( me\n no/moj a(g / ioj kai\ h( e)ntolh\ a(gi/a kai\ dikai/a kai\ a)gaqh/. 7.13 To\ ou)n= a)gaqo\n e)moi\ e)ge/neto qa/natoj; mh\ ge/noito: a)lla\ h( a(marti/a, i(n/ a fanv= a(marti/a, dia\ tou= a)gaqou= moi katergazome/nh qa/naton, i(n/ a ge/nhtai kaq' u(perbolh\n a(martwlo\j h( a(marti/a dia\ th=j e)ntolh=j. 7.14 oi)d / amen ga\r o(t/ i o( no/moj pneumatiko/j e)stin, e)gw\ de\ sa/rkino/j ei)mi peprame/noj u(po\ th\n a(marti/an. 7.15 o(\ ga\r katerga/zomai ou) ginw/skw: ou) ga\r o(\ qe/lw tou=to pra/ssw, a)ll' o(\ misw= tou=to poiw=. 7.16 ei) de\ o(\ ou) qe/lw tou=to poiw=, su/mfhmi t%= no/m% o(t/ i kalo/j. 7.17 nuni\ de\ ou)ke/ti e)gw\ katerga/zomai au)to\ a)lla\ h( oi)kou=sa e)n e)moi\ a(marti/a. 7.18 oi)d = a ga\r o(t/ i ou)k oi)kei= e)n e)moi/, tou=t' e)s / tin e)n tv= sarki/ mou, a)gaqo/n: to\ ga\r qe/lein para/keitai/ moi, to\ de\ katerga/zesqai to\ kalo\n ou)/: 7.19 ou) ga\r o(\ qe/lw poiw= a)gaqo/n, a)lla\ o(\ ou) qe/lw kako\n tou=to pra/ssw. a colui che fu risuscitato dai morti, affinché noi portiamo 5 frutti per Dio. Quando infatti eravamo nella debolezza della carne, le passioni peccaminose, stimolate dalla Legge, si scatenavano nelle nostre membra al fine di portare frutti per la morte. 6 Ora invece, morti a ciò che ci teneva prigionieri, siamo stati liberati dalla Legge per servire secondo lo Spirito, che è nuovo, e non secondo la lettera, che è antiquata. 7 Che diremo dunque? Che la Legge è peccato? No, certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non mediante la Legge. Infatti non avrei conosciuto la concupiscenza, se la Legge non avesse detto: Non 8 desiderare. Ma, presa l’occasione, il peccato scatenò in me, mediante il comandamento, ogni sorta di desideri. Senza la Legge 9 infatti il peccato è morto. E un tempo io vivevo senza la Legge ma, sopraggiunto il precetto, il peccato ha 10 ripreso vita e io sono morto. Il comandamento, che doveva servire per la vita, è divenuto per me motivo di 11 morte. Il peccato infatti, presa l’occasione, mediante il comandamento mi ha sedotto e per mezzo di esso 12 mi ha dato la morte. Così la Legge è santa, e santo, giusto e buono è il 13 comandamento. Ciò che è bene allora è diventato morte per me? No davvero! Ma il peccato, per rivelarsi peccato, mi ha dato la morte servendosi di ciò che è bene, perché il peccato risultasse oltre misura peccaminoso per mezzo del 14 comandamento. Sappiamo infatti che la Legge è spirituale, mentre io sono carnale, venduto come 15 schiavo del peccato. Non riesco a capire ciò che faccio: infatti io faccio non quello che voglio, ma quello 16 che detesto. Ora, se faccio quello che non voglio, riconosco che la Legge è carne, passiones peccatorum, quae per legem sunt, operabantur in membris nostris, ut fructificarent morti; 6 nunc autem soluti sumus a lege, mortui ei, in qua detinebamur, ita ut serviamus in novitate Spiritus et non in vetustate litterae. 7 Quid ergo dicemus? Lex peccatum est? Absit! Sed peccatum non cognovi, nisi per legem; nam concupiscentiam nescirem, nisi lex diceret: “ Non concupisces ”. 8 Occasione autem accepta, peccatum per mandatum operatum est in me omnem concupiscentiam; sine lege enim peccatum mortuum erat. 9 Ego autem vivebam sine lege aliquando; sed, cum venisset mandatum, peccatum revixit, 10 ego autem mortuus sum; et inventum est mihi mandatum, quod erat ad vitam, hoc esse ad mortem; 11 nam peccatum, occasione accepta, per mandatum seduxit me et per illud occidit. 12 Itaque lex quidem sancta, et mandatum sanctum et iustum et bonum. 13 Quod ergo bonum est, mihi factum est mors? Absit! Sed peccatum, ut appareat peccatum, per bonum mihi operatum est mortem; ut fiat supra modum peccans peccatum per mandatum. 14 Scimus enim quod lex spiritalis est; ego autem carnalis sum, venumdatus sub peccato. 15 Quod enim operor, non intellego; non enim, quod volo, hoc ago, sed quod odi, illud facio. 16 Si autem, quod nolo, illud facio, consentio legi quoniam bona. 17 Nunc autem iam non ego operor illud, sed, quod habitat in me, peccatum. 18 Scio enim quia non habitat in me, hoc est in carne passiones peccatorum quae per legem erant operabantur in membris nostris ut fructificarent morti 7:6 nunc autem soluti sumus a lege morientes in quo detinebamur ita ut serviamus in novitate spiritus et non in vetustate litterae 7:7 quid ergo dicemus lex peccatum est absit sed peccatum non cognovi nisi per legem nam concupiscentiam nesciebam nisi lex diceret non concupisces 7:8 occasione autem accepta peccatum per mandatum operatum est in me omnem concupiscentiam sine lege enim peccatum mortuum erat 7:9 ego autem vivebam sine lege aliquando sed cum venisset mandatum peccatum revixit 7:10 ego autem mortuus sum et inventum est mihi mandatum quod erat ad vitam hoc esse ad mortem 7:11 nam peccatum occasione accepta per mandatum seduxit me et per illud occidit 7:12 itaque lex quidem sancta et mandatum sanctum et iustum et bonum 7:13 quod ergo bonum est mihi factum est mors absit sed peccatum ut appareat peccatum per bonum mihi operatum est mortem ut fiat supra modum peccans peccatum per mandatum 7:14 scimus enim quod lex spiritalis est ego autem carnalis sum venundatus sub peccato 7:15 quod enim operor non intellego non enim quod volo hoc ago sed quod odi illud facio 7:16 si autem quod nolo illud facio consentio legi quoniam bona 7:17 nunc autem iam non ego operor illud sed quod habitat in me peccatum 7.20 ei) de\ o(\ ou) qe/lw [e)gw\] tou=to poiw=, ou)ke/ti e)gw\ katerga/zomai au)to\ a)lla\ h( oi)kou=sa e)n e)moi\ a(marti/a. 7.21 Eu(ri/skw a)r / a to\n no/mon, t%= qe/lonti e)moi\ poiei=n to\ kalo\n, o(/ti e)moi\ to\ kako\n para/keitai: 7.22 sunh/domai ga\r t%= no/m% tou= qeou= kata\ to\n e)s / w a)n/ qrwpon, 7.23 ble/pw de\ e(t/ eron no/mon e)n toi=j me/lesi/n mou a)ntistrateuo/menon t%= no/m% tou= noo/j mou kai\ ai)xmalwti/zonta/ me e)n t%= no/m% th=j a(marti/aj t%= o)n/ ti e)n toi=j me/lesi/n mou. 7.24 talai/pwroj e)gw\ a)n/ qrwpoj: ti/j me r(us / etai e)k tou= sw/matoj tou= qana/tou tou/tou; 7.25 xa/rij de\ t%= qe%= dia\ I) hsou= Xristou= tou= kuri/ou h(mw=n. a)r / a ou)n= au)to\j e)gw\ t%= me\n noi\+ douleu/w no/m% qeou= tv= de\ sarki\ no/m% a(marti/aj. 17 buona; quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che 18 abita in me. Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; 19 infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che 20 non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. 21 Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è 22 accanto a me. Infatti nel mio intimo acconsento alla 23 legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un’altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie 24 membra. Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo 25 di morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mia ragione, servo la legge di Dio, con la mia carne invece la legge del peccato. carne mea, bonum; nam velle adiacet mihi, operari autem bonum, non! 19 Non enim, quod volo bonum, facio, sed, quod nolo malum, hoc ago. 20 Si autem, quod nolo, illud facio, iam non ego operor illud, sed, quod habitat in me, peccatum. 21 Invenio igitur hanc legem volenti mihi facere bonum, quoniam mihi malum adiacet. 22 Condelector enim legi Dei secundum interiorem hominem; 23 video autem aliam legem in membris meis repugnantem legi mentis meae et captivantem me in lege peccati, quae est in membris meis. 24 Infelix ego homo! Quis me liberabit de corpore mortis huius? 25 Gratias autem Deo per Iesum Christum Dominum nostrum! Igitur ego ipse mente servio legi Dei, carne autem legi peccati. 7:18 scio enim quia non habitat in me hoc est in carne mea bonum nam velle adiacet mihi perficere autem bonum non invenio 7:19 non enim quod volo bonum hoc facio sed quod nolo malum hoc ago 7:20 si autem quod nolo illud facio non ego operor illud sed quod habitat in me peccatum 7:21 invenio igitur legem volenti mihi facere bonum quoniam mihi malum adiacet 7:22 condelector enim legi Dei secundum interiorem hominem 7:23 video autem aliam legem in membris meis repugnantem legi mentis meae et captivantem me in lege peccati quae est in membris meis 7:24 infelix ego homo quis me liberabit de corpore mortis huius 7:25 gratia Dei per Iesum Christum Dominum nostrum igitur ego ipse mente servio legi Dei carne autem legi peccati. 1 Nihil ergo nunc damnationis est his, qui sunt in Christo Iesu; 2 lex enim Spiritus vitae in Christo Iesu liberavit te a lege peccati et mortis. 3 Nam, quod impossibile erat legi, in quo infirmabatur per carnem, Deus Filium suum mittens in similitudine carnis peccati et pro peccato, damnavit peccatum in carne, 4 ut iustitia legis impleretur in nobis, qui non secundum carnem ambulamus sed secundum Spiritum. 5 Qui enim secundum carnem sunt, quae carnis sunt, sapiunt; qui vero secundum Spiritum, quae sunt Spiritus. 6 Nam sapientia carnis mors, sapientia autem Spiritus vita et pax; 7 quoniam sapientia carnis 8:1 Nihil ergo nunc damnationis est his qui sunt in Christo Iesu qui non secundum carnem ambulant 8:2 lex enim Spiritus vitae in Christo Iesu liberavit me a lege peccati et mortis 8:3 nam quod inpossibile erat legis in quo infirmabatur per carnem Deus Filium suum mittens in similitudinem carnis peccati et de peccato damnavit peccatum in carne 8:4 ut iustificatio legis impleretur in nobis qui non secundum carnem ambulamus sed secundum Spiritum 8:5 qui enim secundum carnem sunt quae carnis sunt sapiunt qui vero secundum Spiritum quae sunt Spiritus sentiunt 8:6 nam prudentia carnis CAPITOLO 8 8.1 Ou)de\n a)r / a nu=n kata/krima toi=j e)n Xrist%= I) hsou=: 8.2 o( ga\r no/moj tou= pneu/matoj th=j zwh=j e)n Xrist%= I) hsou= h)leuqe/rwse/n se a)po\ tou= no/mou th=j a(marti/aj kai\ tou= qana/tou. 8.3 to\ ga\r a)du/naton tou= no/mou e)n %(= h)sqe/nei dia\ th=j sarko/j, o( qeo\j to\n e(autou= ui(on\ pe/myaj e)n o(moiw/mati sarko\j a(marti/aj kai\ peri\ a(marti/aj kate/krinen th\n a(marti/an e)n tv= sarki/, 8.4 i(n/ a to\ dikai/wma tou= no/mou plhrwqv= e)n h(mi=n toi=j mh\ kata\ sa/rka peripatou=sin a)lla\ kata\ pneu=ma. 8.5 oi( ga\r kata\ sa/rka o)n/ tej ta\ th=j sarko\j fronou=sin, oi( de\ kata\ pneu=ma ta\ tou= pneu/matoj. 8.6 to\ ga\r fro/nhma th=j sarko\j qa/natoj, to\ de\ fro/nhma tou= pneu/matoj zwh\ kai\ ei)rh/nh: 8.7 dio/ti to\ fro/nhma th=j 1 Ora, dunque, non c’è nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. 2 Perché la legge dello Spirito, che dà vita in Cristo Gesù, ti ha liberato dalla legge del peccato e della 3 morte. Infatti ciò che era impossibile alla Legge, resa impotente a causa della carne, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, egli ha condannato il peccato nella 4 carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma 5 secondo lo Spirito. Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è 6 spirituale. Ora, la carne sarko\j e)x / qra ei)j qeo/n, t%= ga\r no/m% tou= qeou= ou)x u(pota/ssetai, ou)de\ ga\r du/natai: 8.8 oi( de\ e)n sarki\ o)n/ tej qe%= a)re/sai ou) du/nantai. 8.9 u(mei=j de\ ou)k e)ste\ e)n sarki\ a)lla\ e)n pneu/mati, ei)p / er pneu=ma qeou= oi)kei= e)n u(mi=n. ei) de/ tij pneu=ma Xristou= ou)k e)x / ei, ou(=toj ou)k e)s / tin au)tou=. 8.10 ei) de\ Xristo\j e)n u(mi=n, to\ me\n sw=ma nekro\n dia\ a(marti/an to\ de\ pneu=ma zwh\ dia\ dikaiosu/nhn. 8.11 ei) de\ to\ pneu=ma tou= e)gei/rantoj to\n I) hsou=n e)k nekrw=n oi)kei= e)n u(mi=n, o( e)gei/raj Xristo\n e)k nekrw=n z%opoih/sei kai\ ta\ qnhta\ sw/mata u(mw=n dia\ tou= e)noikou=ntoj au)tou= pneu/matoj e)n u(mi=n. 8.12 A /) ra ou)n= , a)delfoi/, o)feile/tai e)sme/n ou) tv= sarki\ tou= kata\ sa/rka zh=n, 8.13 ei) ga\r kata\ sa/rka zh=te, me/llete a)poqnv/skein: ei) de\ pneu/mati ta\j pra/ceij tou= sw/matoj qanatou=te, zh/sesqe. 8.14 o(s / oi ga\r pneu/mati qeou= a)g / ontai, ou(t= oi ui(oi\ qeou= ei)sin. 8.15 ou) ga\r e)la/bete pneu=ma doulei/aj pa/lin ei)j fo/bon a)lla\ e)la/bete pneu=ma ui(oqesi/aj e)n %(= kra/zomen, Abba o( path/r. 8.16 au)to\ to\ pneu=ma summarturei= t%= pneu/mati h(mw=n o(t/ i e)sme\n te/kna qeou=. 8.17 ei) de\ te/kna, kai\ klhrono/moi: klhrono/moi me\n qeou=, sugklhrono/moi de\ Xristou=, ei)p / er sumpa/sxomen i(n/ a kai\ sundocasqw=men. 8.18 Logi/zomai ga\r o(/ti ou)k a)c / ia ta\ paqh/mata tou= nu=n kairou= pro\j th\n me/llousan do/can a)pokalufqh=nai ei)j h(ma=j. 8.19 h( ga\r a)pokaradoki/a th=j kti/sewj th\n a)poka/luyin tw=n ui(wn= tou= qeou= a)pekde/xetai. 8.20 tv= ga\r mataio/thti h( kti/sij u(peta/gh, ou)x e(kou=sa a)lla\ dia\ to\n u(pota/canta, e)f' e(lpi/di 8.21 o(t/ i kai\ au)th\ h( kti/sij e)leuqerwqh/setai a)po\ th=j doulei/aj th=j fqora=j ei)j th\n e)leuqeri/an th=j do/chj tw=n te/knwn tou= qeou=. 8.22 oi)d / amen ga\r o(t/ i pa=sa h( tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla 7 pace. Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo 8 potrebbe. Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a 9 Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli 10 appartiene. Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. 11 E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. 12 Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i 13 desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, 14 vivrete. Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di 15 Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». 16 Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che 17 siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. 18 Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. 19 L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli 20 di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla inimicitia est in Deum, legi enim Dei non subicitur nec enim potest. 8 Qui autem in carne sunt, Deo placere non possunt. 9 Vos autem in carne non estis sed in Spiritu, si tamen Spiritus Dei habitat in vobis. Si quis autem Spiritum Christi non habet, hic non est eius. 10 Si autem Christus in vobis est, corpus quidem mortuum est propter peccatum, Spiritus vero vita propter iustitiam. 11 Quod si Spiritus eius, qui suscitavit Iesum a mortuis, habitat in vobis, qui suscitavit Christum a mortuis vivificabit et mortalia corpora vestra per inhabitantem Spiritum suum in vobis. 12 Ergo, fratres, debitores sumus non carni, ut secundum carnem vivamus. 13 Si enim secundum carnem vixeritis, moriemini; si autem Spiritu opera corporis mortificatis, vivetis. 14 Quicumque enim Spiritu Dei aguntur, hi filii Dei sunt. 15 Non enim accepistis spiritum servitutis iterum in timorem, sed accepistis Spiritum adoptionis filiorum, in quo clamamus: “ Abba, Pater! ”. 16 Ipse Spiritus testimonium reddit una cum spiritu nostro, quod sumus filii Dei. 17 Si autem filii, et heredes: heredes quidem Dei, coheredes autem Christi, si tamen compatimur, ut et conglorificemur. 18 Existimo enim quod non sunt condignae passiones huius temporis ad futuram gloriam, quae revelanda est in nobis. 19 Nam exspectatio creaturae revelationem filiorum Dei exspectat; 20 vanitati enim creatura subiecta est, non volens sed propter eum, qui subiecit, in spem, 21 quia et ipsa creatura liberabitur a servitute mors prudentia autem Spiritus vita et pax 8:7 quoniam sapientia carnis inimicitia est in Deum legi enim Dei non subicitur nec enim potest 8:8 qui autem in carne sunt Deo placere non possunt 8:9 vos autem in carne non estis sed in Spiritu si tamen Spiritus Dei habitat in vobis si quis autem Spiritum Christi non habet hic non est eius 8:10 si autem Christus in vobis est corpus quidem mortuum est propter peccatum spiritus vero vita propter iustificationem 8:11 quod si Spiritus eius qui suscitavit Iesum a mortuis habitat in vobis qui suscitavit Iesum Christum a mortuis vivificabit et mortalia corpora vestra propter inhabitantem Spiritum eius in vobis 8:12 ergo fratres debitores sumus non carni ut secundum carnem vivamus 8:13 si enim secundum carnem vixeritis moriemini si autem Spiritu facta carnis mortificatis vivetis 8:14 quicumque enim Spiritu Dei aguntur hii filii sunt Dei 8:15 non enim accepistis spiritum servitutis iterum in timore sed accepistis Spiritum adoptionis filiorum in quo clamamus Abba Pater 8:16 ipse Spiritus testimonium reddit spiritui nostro quod sumus filii Dei 8:17 si autem filii et heredes heredes quidem Dei coheredes autem Christi si tamen conpatimur ut et conglorificemur 8:18 existimo enim quod non sunt condignae passiones huius temporis ad futuram gloriam quae revelabitur in nobis 8:19 nam expectatio creaturae revelationem filiorum Dei expectat 8:20 vanitati enim creatura subiecta est non volens sed kti/sij sustena/zei kai\ sunwdi/nei a)x / ri tou= nu=n: 8.23 ou) mo/non de/, a)lla\ kai\ au)toi\ th\n a)parxh\n tou= pneu/matoj e)x / ontej, h(mei=j kai\ au)toi\ e)n e(autoi=j stena/zomen ui(oqesi/an a)pekdexo/menoi, th\n a)polu/trwsin tou= sw/matoj h(mw=n. 8.24 tv= ga\r e)lpi/di e)sw/qhmen: e)lpi\j de\ blepome/nh ou)k e)s / tin e)lpi/j: o(\ ga\r ble/pei ti/j e)lpi/zei; 8.25 ei) de\ o(\ ou) ble/pomen e)lpi/zomen, di' u(pomonh=j a)pekdexo/meqa. 8.26 W ( sau/twj de\ kai\ to\ pneu=ma sunantilamba/netai tv= a)sqenei/# h(mw=n: to\ ga\r ti/ proseucw/meqa kaqo\ dei= ou)k oi)d / amen, a)lla\ au)to\ to\ pneu=ma u(perentugxa/nei stenagmoi=j a)lalh/toij: 8.27 o( de\ e)raunw=n ta\j kardi/aj oi)d = en ti/ to\ fro/nhma tou= pneu/matoj, o(/ti kata\ qeo\n e)ntugxa/nei u(pe\r a(gi/wn. 8.28 oi)d / amen de\ o(t/ i toi=j a)gapw=sin to\n qeo\n pa/nta sunergei= ei)j a)gaqo/n, toi=j kata\ pro/qesin klhtoi=j ou)s = in. 8.29 o(t/ i ou(j \ proe/gnw, kai\ prow/risen summo/rfouj th=j ei)ko/noj tou= ui(ou= au)tou=, ei)j to\ ei)n= ai au)to\n prwto/tokon e)n polloi=j a)delfoi=j: 8.30 ou(j \ de\ prow/risen, tou/touj kai\ e)ka/lesen: kai\ ou(j \ e)ka/lesen, tou/touj kai\ e)dikai/wsen: ou(j \ de\ e)dikai/wsen, tou/touj kai\ e)do/casen. 8.31 Ti/ ou)n= e)rou=men pro\j tau=ta; ei) o( qeo\j u(pe\r h(mw=n, ti/j kaq' h(mw=n; 8.32 o(j / ge tou= i)di/ou ui(ou= ou)k e)fei/sato a)lla\ u(pe\r h(mw=n pa/ntwn pare/dwken au)to/n, pw=j ou)xi\ kai\ su\n au)t%= ta\ pa/nta h(mi=n xari/setai; 8.33 ti/j e)gkale/sei kata\ e)klektw=n qeou=; qeo\j o( dikaiw=n: 8.34 ti/j o( katakrinw=n; Xristo\j [ I) hsou=j] o( a)poqanw/n, ma=llon de\ e)gerqei/j, o(j \ kai/ e)stin e)n deci#= tou= qeou=, o(j \ kai\ e)ntugxa/nei u(pe\r h(mw=n. 8.35 ti/j h(ma=j xwri/sei a)po\ th=j a)ga/phj tou= Xristou=; qli=yij h)\ stenoxwri/a h)\ diwgmo\j h)\ limo\j h)\ gumno/thj h)\ ki/ndunoj h)\ ma/xaira; 8.36 kaqw\j ge/graptai o(t/ i caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – 21 nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di 22 Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del 23 parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. 24 Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? 25 Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo 26 con perseveranza. Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti 27 inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio. 28 Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo 29 disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; 30 quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche 31 glorificati. Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro 32 di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni corruptionis in libertatem gloriae filiorum Dei. 22 Scimus enim quod omnis creatura congemiscit et comparturit usque adhuc; 23 non solum autem, sed et nos ipsi primitias Spiritus habentes, et ipsi intra nos gemimus adoptionem filiorum exspectantes, redemptionem corporis nostri. 24 Spe enim salvi facti sumus; spes autem, quae videtur, non est spes; nam, quod videt, quis sperat? 25 Si autem, quod non videmus, speramus, per patientiam exspectamus. 26 Similiter autem et Spiritus adiuvat infirmitatem nostram; nam quid oremus, sicut oportet, nescimus, sed ipse Spiritus interpellat gemitibus inenarrabilibus; 27 qui autem scrutatur corda, scit quid desideret Spiritus, quia secundum Deum postulat pro sanctis. 28 Scimus autem quoniam diligentibus Deum omnia cooperantur in bonum, his, qui secundum propositum vocati sunt. 29 Nam, quos praescivit, et praedestinavit conformes fieri imaginis Filii eius, ut sit ipse primogenitus in multis fratribus; 30 quos autem praedestinavit, hos et vocavit; et quos vocavit, hos et iustificavit; quos autem iustificavit, illos et glorificavit. 31 Quid ergo dicemus ad haec? Si Deus pro nobis, quis contra nos? 3 2 Qui Filio suo non pepercit, sed pro nobis omnibus tradidit illum, quomodo non etiam cum illo omnia nobis donabit? 33 Quis accusabit adversus electos Dei? Deus, qui iustificat? 34 Quis est qui condemnet? Christus propter eum qui subiecit in spem 8:21 quia et ipsa creatura liberabitur a servitute corruptionis in libertatem gloriae filiorum Dei 8:22 scimus enim quod omnis creatura ingemescit et parturit usque adhuc 8:23 non solum autem illa sed et nos ipsi primitias Spiritus habentes et ipsi intra nos gemimus adoptionem filiorum expectantes redemptionem corporis nostri 8:24 spe enim salvi facti sumus spes autem quae videtur non est spes nam quod videt quis quid sperat 8:25 si autem quod non videmus speramus per patientiam expectamus 8:26 similiter autem et Spiritus adiuvat infirmitatem nostram nam quid oremus sicut oportet nescimus sed ipse Spiritus postulat pro nobis gemitibus inenarrabilibus 8:27 qui autem scrutatur corda scit quid desideret Spiritus quia secundum Deum postulat pro sanctis 8:28 scimus autem quoniam diligentibus Deum omnia cooperantur in bonum his qui secundum propositum vocati sunt sancti 8:29 nam quos praescivit et praedestinavit conformes fieri imaginis Filii eius ut sit ipse primogenitus in multis fratribus 8:30 quos autem praedestinavit hos et vocavit et quos vocavit hos et iustificavit quos autem iustificavit illos et glorificavit 8:31 quid ergo dicemus ad haec si Deus pro nobis quis contra nos 8:32 qui etiam Filio suo non pepercit sed pro nobis omnibus tradidit illum quomodo non etiam cum illo omnia nobis donabit 8:33 quis accusabit E /( neken sou= qanatou/meqa o(l / hn th\n h(me/ran, e)logi/sqhmen w(j pro/bata sfagh=j. 8.37 a)ll' e)n tou/toij pa=sin u(pernikw=men dia\ tou= a)gaph/santoj h(ma=j. 8.38 pe/peismai ga\r o(t/ i ou)/te qa/natoj ou)t/ e zwh\ ou)/te a)g / geloi ou)t/ e a)rxai\ ou)t/ e e)nestw=ta ou)t/ e me/llonta ou)/te duna/meij 8.39 ou)t/ e u(/ywma ou)t/ e ba/qoj ou)/te tij kti/sij e(te/ra dunh/setai h(ma=j xwri/sai a)po\ th=j a)ga/phj tou= qeou= th=j e)n Xrist%= I) hsou= t%= kuri/% h(mw=n. 33 cosa insieme a lui? Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! 34 Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi! 35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? 36 Come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo considerati come 37 pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a 38 colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né 39 avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore. Iesus, qui mortuus est, immo qui suscitatus est, qui et est ad dexteram Dei, qui etiam interpellat pro nobis? 35 Quis nos separabit a caritate Christi? Tribulatio an angustia an persecutio an fames an nuditas an periculum an gladius? 36 Sicut scriptum est: “ Propter te mortificamur tota die, aestimati sumus ut oves occisionis ”. 37 Sed in his omnibus supervincimus per eum, qui dilexit nos. 38 Certus sum enim quia neque mors neque vita neque angeli neque principatus neque instantia neque futura neque virtutes 39 neque altitudo neque profundum neque alia quaelibet creatura poterit nos separare a caritate Dei, quae est in Christo Iesu Domino nostro. adversus electos Dei Deus qui iustificat 8:34 quis est qui condemnet Christus Iesus qui mortuus est immo qui resurrexit qui et est ad dexteram Dei qui etiam interpellat pro nobis 8:35 quis nos separabit a caritate Christi tribulatio an angustia an persecutio an fames an nuditas an periculum an gladius 8:36 sicut scriptum est quia propter te mortificamur tota die aestimati sumus ut oves occisionis 8:37 sed in his omnibus superamus propter eum qui dilexit nos 8:38 certus sum enim quia neque mors neque vita neque angeli neque principatus neque instantia neque futura neque fortitudines 8:39 neque altitudo neque profundum neque creatura alia poterit nos separare a caritate Dei quae est in Christo Iesu Domino nostro. 1 Veritatem dico in Christo, non mentior, testimonium mihi per hibente conscientia mea in Spiritu Sancto, 2 quoniam tristitia est mihi magna, et continuus dolor cordi meo. 3 Optarem enim ipse ego anathema esse a Christo pro fratribus meis, cognatis meis secundum carnem, 4 qui sunt Israelitae, quorum adoptio est filiorum et gloria et testamenta et legislatio et cultus et promissiones, 5 quorum sunt patres, et ex quibus Christus secundum carnem: qui est super omnia Deus benedictus in saecula. Amen. 6 Non autem quod exciderit verbum Dei. Non enim omnes, qui ex Israel, hi sunt Israel; 7 neque quia semen sunt Abrahae, omnes filii, sed: “ In Isaac vocabitur tibi semen ”. 8 Id est, non qui filii carnis, 9:1 Veritatem dico in Christo non mentior testimonium mihi perhibente conscientia mea in Spiritu Sancto 9:2 quoniam tristitia est mihi magna et continuus dolor cordi meo 9:3 optabam enim ipse ego anathema esse a Christo pro fratribus meis qui sunt cognati mei secundum carnem 9:4 qui sunt Israhelitae quorum adoptio est filiorum et gloria et testamenta et legislatio et obsequium et promissa 9:5 quorum patres et ex quibus Christus secundum carnem qui est super omnia Deus benedictus in saecula amen 9:6 non autem quod exciderit verbum Dei non enim omnes qui ex Israhel hii sunt Israhel 9:7 neque quia semen sunt Abrahae omnes filii CAPITOLO 9 9.1 A ) lh/qeian le/gw e)n Xrist%=, ou) yeu/domai, summarturou/shj moi th=j suneidh/sew/j mou e)n pneu/mati a(gi/%, 9.2 o(t/ i lu/ph moi/ e)stin mega/lh kai\ a)dia/leiptoj o)du/nh tv= kardi/# mou. 9.3 hu)xo/mhn ga\r a)na/qema ei)n= ai au)to\j e)gw\ a)po\ tou= Xristou= u(pe\r tw=n a)delfw=n mou tw=n suggenw=n mou kata\ sa/rka, 9.4 oi(t/ ine/j ei)sin I) srahli=tai, w(n= h( ui(oqesi/a kai\ h( do/ca kai\ ai( diaqh=kai kai\ h( nomoqesi/a kai\ h( latrei/a kai\ ai( e)paggeli/ai, 9.5 w(n= oi( pate/rej kai\ e)c w(n= o( Xristo\j to\ kata\ sa/rka: o( w)n\ e)pi\ pa/ntwn qeo\j eu)loghto\j ei)j tou\j ai)wn= aj, a)mh/n. 9.6 Ou)x oi(o = n de\ o(t/ i e)kpe/ptwken o( lo/goj tou= qeou=. ou) ga\r pa/ntej oi( e)c I) srah/l ou(t= oi I) srah/l: 9.7 ou)d' o(t/ i ei)si\n spe/rma A ) braa/m pa/ntej te/kna, a)ll', E ) n I) saa\k klhqh/setai/ soi spe/rma. 1 Dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza 2 nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. 3 Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei 4 secondo la carne. Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le 5 promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen. 6 Tuttavia la parola di Dio non è venuta meno. Infatti non tutti i discendenti d’Israele 7 sono Israele, né per il fatto di essere discendenza di Abramo sono tutti suoi figli, ma: In Isacco ti sarà data 8 una discendenza; cioè: non i figli della carne sono figli di 9.8 tou=t' e)s / tin, ou) ta\ te/kna th=j sarko\j tau=ta te/kna tou= qeou= a)lla\ ta\ te/kna th=j e)paggeli/aj logi/zetai ei)j spe/rma. 9.9 e)paggeli/aj ga\r o( lo/goj ou(=toj, Kata\ to\n kairo\n tou=ton e)leu/somai kai\ e)s / tai tv= Sa/rr# ui(oj / . 9.10 ou) mo/non de/, a)lla\ kai\ R ( ebe/kka e)c e(no\j koi/thn e)x / ousa, I) saa\k tou= patro\j h(mw=n: 9.11 mh/pw ga\r gennhqe/ntwn mhde\ praca/ntwn ti a)gaqo\n h)\ fau=lon, i(n/ a h( kat' e)klogh\n pro/qesij tou= qeou= me/nv, 9.12 ou)k e)c e)r / gwn a)ll' e)k tou= kalou=ntoj, e)rre/qh au)tv= o(t/ i O ( mei/zwn douleu/sei t%= e)la/ssoni, 9.13 kaqw\j ge/graptai, To\n I) akw\b h)ga/phsa, to\n de\ H ) sau= e)mi/shsa. 9.14 Ti/ ou)n= e)rou=men; mh\ a)diki/a para\ t%= qe%=; mh\ ge/noito: 9.15 t%= Mwu+sei= ga\r le/gei, E ) leh/sw o(n\ a)n\ e)lew= kai\ oi)ktirh/sw o(n\ a)n\ oi)kti/rw. 9.16 a)r / a ou)n= ou) tou= qe/lontoj ou)de\ tou= tre/xontoj, a)lla\ tou= e)lew=ntoj qeou=. 9.17 le/gei ga\r h( grafh\ t%= Faraw\ o(/ti Ei)j au)to\ tou=to e)ch/geira/ se o(p / wj e)ndei/cwmai e)n soi\ th\n du/nami/n mou kai\ o(p / wj diaggelv= to\ o)n/ oma/ mou e)n pa/sv tv= gv=. 9.18 a)r / a ou)n= o(n\ qe/lei e)leei=, o(n\ de\ qe/lei sklhru/nei. 9.19 E ) rei=j moi ou)n= , Ti/ [ou)n= ] e)t/ i me/mfetai; t%= ga\r boulh/mati au)tou= ti/j a)nqe/sthken; 9.20 w)= a)n/ qrwpe, menou=nge su\ ti/j ei)= o( a)ntapokrino/menoj t%= qe%=; mh\ e)rei= to\ pla/sma t%= pla/santi, Ti/ me e)poi/hsaj ou(/twj; 9.21 h)\ ou)k e)x / ei e)cousi/an o( kerameu\j tou= phlou= e)k tou= au)tou= fura/matoj poih=sai o(\ me\n ei)j timh\n skeu=oj o(\ de\ ei)j a)timi/an; 9.22 ei) de\ qe/lwn o( qeo\j e)ndei/casqai th\n o)rgh\n kai\ gnwri/sai to\ dunato\n au)tou= h)n/ egken e)n pollv= makroqumi/# skeu/h o)rgh=j kathrtisme/na ei)j a)pw/leian, 9.23 kai\ i(n/ a gnwri/sv to\n plou=ton th=j do/chj au)tou= e)pi\ skeu/h e)le/ouj a(\ prohtoi/masen ei)j do/can; Dio, ma i figli della promessa sono considerati come 9 discendenza. Questa infatti è la parola della promessa: Io verrò in questo tempo e 10 Sara avrà un figlio. E non è tutto: anche Rebecca ebbe figli da un solo uomo, Isacco 11 nostro padre; quando essi non erano ancora nati e nulla avevano fatto di bene o di male – perché rimanesse fermo il disegno divino fondato sull’elezione, non in base alle opere, ma alla volontà di colui che chiama – 12 , le fu dichiarato: Il maggiore sarà sottomesso al 13 minore, come sta scritto: Ho amato Giacobbe e ho 14 odiato Esaù. Che diremo dunque? C’è forse ingiustizia da parte di Dio? No, 15 certamente! Egli infatti dice a Mosè: Avrò misericordia per chi vorrò averla, e farò grazia a chi vorrò farla. 16 Quindi non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell’uomo, ma da Dio che ha 17 misericordia. Dice infatti la Scrittura al faraone: Ti ho fatto sorgere per manifestare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato in 18 tutta la terra. Dio quindi ha misericordia verso chi vuole e rende ostinato chi vuole. 19 Mi potrai però dire: «Ma allora perché ancora rimprovera? Chi infatti può 20 resistere al suo volere?». ° uomo, chi sei tu, per contestare Dio? Oserà forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmò: «Perché mi 21 hai fatto così?». Forse il vasaio non è padrone dell’argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso 22 volgare? Anche Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande magnanimità gente meritevole di collera, pronta 23 per la perdizione. E questo, per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso gente meritevole di misericordia, da lui 24 predisposta alla gloria, cioè hi filii Dei, sed qui filii sunt promissionis, aestimantur semen; 9 promissionis enim verbum hoc est: “ Secundum hoc tempus veniam, et erit Sarae filius”. 10 Non solum autem, sed et Rebecca ex uno concubitum habens, Isaac patre nostro; 11 cum enim nondum nati fuissent aut aliquid egissent bonum aut malum, ut secundum electionem propositum Dei maneret, 12 non ex operibus sed ex vocante dictum est ei: “ Maior serviet minori ”; 13 sicut scriptum est: “ Iacob dilexi, Esau autem odio habui ”. 14 Quid ergo dicemus? Numquid iniustitia apud Deum? Absit! 15 Moysi enim dicit: “Miserebor, cuius misereor, et misericordiam praestabo, cui misericordiam praesto ”. 16 Igitur non volentis neque currentis sed miserentis Dei. 17 Dicit enim Scriptura pharaoni: “ In hoc ipsum excitavi te, ut ostendam in te virtutem meam, et ut annuntietur nomen meum in universa terra ”. 18 Ergo, cuius vult, miseretur et, quem vult, indurat. 1 9 Dices itaque mihi: “ Quid ergo adhuc queritur? Voluntati enim eius quis restitit? ”. 20 O homo, sed tu quis es, qui respondeas Deo? Numquid dicet figmentum ei, qui se finxit: “ Quid me fecisti sic? ”. 21 An non habet potestatem figulus luti ex eadem massa facere aliud quidem vas in honorem, aliud vero in ignominiam? 22 Quod si volens Deus ostendere iram et notam facere potentiam suam, sustinuit in multa patientia vasa irae aptata in interitum; 23 et ut ostenderet divitias gloriae suae in vasa misericordiae, quae sed in Isaac vocabitur tibi semen 9:8 id est non qui filii carnis hii filii Dei sed qui filii sunt promissionis aestimantur in semine 9:9 promissionis enim verbum hoc est secundum hoc tempus veniam et erit Sarrae filius 9:10 non solum autem sed et Rebecca ex uno concubitum habens Isaac patre nostro 9:11 cum enim nondum nati fuissent aut aliquid egissent bonum aut malum ut secundum electionem propositum Dei maneret 9:12 non ex operibus sed ex vocante dictum est ei quia maior serviet minori 9:13 sicut scriptum est Iacob dilexi Esau autem odio habui 9:14 quid ergo dicemus numquid iniquitas apud Deum absit 9:15 Mosi enim dicit miserebor cuius misereor et misericordiam praestabo cuius miserebor 9:16 igitur non volentis neque currentis sed miserentis Dei 9:17 dicit enim scriptura Pharaoni quia in hoc ipsum excitavi te ut ostendam in te virtutem meam et ut adnuntietur nomen meum in universa terra 9:18 ergo cuius vult miseretur et quem vult indurat 9:19 dicis itaque mihi quid adhuc queritur voluntati enim eius quis resistit 9:20 o homo tu quis es qui respondeas Deo numquid dicit figmentum ei qui se finxit quid me fecisti sic 9:21 an non habet potestatem figulus luti ex eadem massa facere aliud quidem vas in honorem aliud vero in contumeliam 9:22 quod si volens Deus ostendere iram et notam facere potentiam suam sustinuit in multa patientia vasa irae aptata in interitum 9:23 ut ostenderet divitias gloriae suae in vasa 9.24 ou(j \ kai\ e)ka/lesen h(ma=j ou) mo/non e)c I) oudai/wn a)lla\ kai\ e)c e)qnw=n, 9.25 w(j kai\ e)n t%= W ( she\ le/gei, Kale/sw to\n ou) lao/n mou lao/n mou kai\ th\n ou)k h)gaphme/nhn h)gaphme/nhn: 9.26 kai\ e)s / tai e)n t%= to/p% ou(= e)rre/qh au)toi=j, Ou) lao/j mou u(mei=j, e)kei= klhqh/sontai ui(oi\ qeou= zw=ntoj. 9.27 H ) sai/a + j de\ kra/zei u(pe\r tou= I) srah/l, E ) a\n v)= o( a)riqmo\j tw=n ui(wn= I) srah\l w(j h( a)/mmoj th=j qala/sshj, to\ u(po/leimma swqh/setai: 9.28 lo/gon ga\r suntelw=n kai\ sunte/mnwn poih/sei ku/rioj e)pi\ th=j gh=j. 9.29 kai\ kaqw\j proei/rhken H ) sai/a + j, Ei) mh\ ku/rioj Sabaw\q e)gkate/lipen h(mi=n spe/rma, w(j So/doma a)n\ e)genh/qhmen kai\ w(j Go/morra a)n\ w(moiw/qhmen. 9.30 Ti/ ou)n= e)rou=men; o(t/ i e)q / nh ta\ mh\ diw/konta dikaiosu/nhn kate/laben dikaiosu/nhn, dikaiosu/nhn de\ th\n e)k pi/stewj, 9.31 I) srah\l de\ diw/kwn no/mon dikaiosu/nhj ei)j no/mon ou)k e)f / qasen. 9.32 dia\ ti/; o(t/ i ou)k e)k pi/stewj a)ll' w(j e)c e)r / gwn: prose/koyan t%= li/q% tou= prosko/mmatoj, 9.33 kaqw\j ge/graptai, I) dou\ ti/qhmi e)n Siw\n li/qon prosko/mmatoj kai\ pe/tran skanda/lou, kai\ o( pisteu/wn e)p' au)t%= ou) kataisxunqh/setai. verso di noi, che egli ha chiamato non solo tra i Giudei ma anche tra i 25 pagani. Esattamente come dice Osea: Chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo e mia amata quella che non era l’amata. 26 E avverrà che, nel luogo stesso dove fu detto loro: «Voi non siete mio popolo», là saranno chiamati figli del 27 Dio vivente. E quanto a Israele, Isaia esclama: Se anche il numero dei figli d’Israele fosse come la sabbia del mare, solo il resto 28 sarà salvato; perché con pienezza e rapidità il Signore compirà la sua parola sulla 29 terra. E come predisse Isaia: Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato una discendenza, saremmo divenuti come Sòdoma e resi simili a 30 Gomorra. Che diremo dunque? Che i pagani, i quali non cercavano la giustizia, hanno raggiunto la giustizia, la giustizia però che deriva 31 dalla fede; mentre Israele, il quale cercava una Legge che gli desse la giustizia, non raggiunse lo scopo della 32 Legge. E perché mai? Perché agiva non mediante la fede, ma mediante le opere. Hanno urtato contro 33 la pietra d’inciampo, come sta scritto: Ecco, io pongo in Sion una pietra d’inciampo e un sasso che fa cadere; ma chi crede in lui non sarà deluso. praeparavit in gloriam, 24 quos et vocavit nos non solum ex Iudaeis sed etiam ex gentibus? 25 Sicut et in Osee dicit:“ Vocabo Non plebem meam Plebem meam et Non dilectam Dilectam. 26 Et erit: in loco, ubi dictum est eis: “Non plebs mea vos”, ibi vocabuntur Filii Dei vivi ”. 27 Isaias autem clamat pro Israel: “ Si fuerit numerus filiorum Israel tamquam arena maris, reliquiae salvae fient. 28 Verbum enim consummans et brevians faciet Dominus super terram ”. 29 Et sicut praedixit Isaias: “ Nisi Dominus Sabaoth reliquisset nobis semen, sicut Sodoma facti essemus et sicut Gomorra similes fuissemus”. 30 Quid ergo dicemus? Quod gentes, quae non sectabantur iustitiam, apprehenderunt iustitiam, iustitiam autem, quae ex fide est; 31 Israel vero sectans legem iustitiae in legem non pervenit. 32 Quare? Quia non ex fide sed quasi ex operibus; offenderunt in lapidem offensionis, 33 sicut scriptum est:“ Ecce pono in Sion lapidem offensionis et petram scandali; et, qui credit in eo, non confundetur”. misericordiae quae praeparavit in gloriam 9:24 quos et vocavit nos non solum ex Iudaeis sed etiam ex gentibus 9:25 sicut in Osee dicit vocabo non plebem meam plebem meam et non misericordiam consecutam misericordiam consecutam 9:26 et erit in loco ubi dictum est eis non plebs mea vos ibi vocabuntur filii Dei vivi 9:27 Esaias autem clamat pro Israhel si fuerit numerus filiorum Israhel tamquam harena maris reliquiae salvae fient 9:28 verbum enim consummans et brevians in aequitate quia verbum breviatum faciet Dominus super terram 9:29 et sicut praedixit Esaias nisi Dominus Sabaoth reliquisset nobis semen sicut Sodoma facti essemus et sicut Gomorra similes fuissemus 9:30 quid ergo dicemus quod gentes quae non sectabantur iustitiam adprehenderunt iustitiam iustitiam autem quae ex fide est 9:31 Israhel vero sectans legem iustitiae in legem iustitiae non pervenit 9:32 quare quia non ex fide sed quasi ex operibus offenderunt in lapidem offensionis 9:33 sicut scriptum est ecce pono in Sion lapidem offensionis et petram scandali et omnis qui credit in eum non confundetur. 1 Fratres, voluntas quidem cordis mei et obsecratio ad Deum pro illis in salutem. 2 Testimonium enim perhibeo illis quod aemulationem Dei habent sed non secundum scientiam; 3 ignorantes enim Dei iustitiam et suam iustitiam quaerentes statuere, 10:1 Fratres voluntas quidem cordis mei et obsecratio ad Deum fit pro illis in salutem 10:2 testimonium enim perhibeo illis quod aemulationem Dei habent sed non secundum scientiam 10:3 ignorantes enim Dei iustitiam et suam CAPITOLO 10 10.1 A ) delfoi/, h( me\n eu)doki/a th=j e)mh=j kardi/aj kai\ h( de/hsij pro\j to\n qeo\n u(pe\r au)tw=n ei)j swthri/an. 10.2 marturw= ga\r au)toi=j o(t/ i zh=lon qeou= e)x / ousin a)ll' ou) kat' e)pi/gnwsin: 10.3 a)gnoou=ntej ga\r th\n tou= qeou= dikaiosu/nhn kai\ th\n i)di/an [dikaiosu/nhn] zhtou=ntej sth=sai, tv= dikaiosu/nv tou= qeou= ou)x u(peta/ghsan: 1 Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera salgono a Dio per la loro 2 salvezza. Infatti rendo loro testimonianza che hanno zelo per Dio, ma non secondo una retta 3 conoscenza. Perché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di 10.4 te/loj ga\r no/mou Xristo\j ei)j dikaiosu/nhn panti\ t%= pisteu/onti. 10.5 Mwu+sh=j ga\r gra/fei th\n dikaiosu/nhn th\n e)k [tou=] no/mou o(t/ i o( poih/saj au)ta\ a)n/ qrwpoj zh/setai e)n au)toi=j. 10.6 h( de\ e)k pi/stewj dikaiosu/nh ou(t/ wj le/gei, Mh\ ei)p / vj e)n tv= kardi/# sou, Ti/j a)nabh/setai ei)j to\n ou)rano/n; tou=t' e)s / tin Xristo\n katagagei=n: 10.7 h),/ Ti/j katabh/setai ei)j th\n a)b / usson; tou=t' e)s / tin Xristo\n e)k nekrw=n a)nagagei=n. 10.8 a)lla\ ti/ le/gei; E ) ggu/j sou to\ r(hm = a/ e)stin e)n t%= sto/mati/ sou kai\ e)n tv= kardi/# sou, tou=t' e)s / tin to\ r(hm = a th=j pi/stewj o(\ khru/ssomen. 10.9 o(t/ i e)an\ o(mologh/svj e)n t%= sto/mati/ sou ku/rion I) hsou=n kai\ pisteu/svj e)n tv= kardi/# sou o(t/ i o( qeo\j au)to\n h)g / eiren e)k nekrw=n, swqh/sv: 10.10 kardi/# ga\r pisteu/etai ei)j dikaiosu/nhn, sto/mati de\ o(mologei=tai ei)j swthri/an. 10.11 le/gei ga\r h( grafh/, Pa=j o( pisteu/wn e)p' au)t%= ou) kataisxunqh/setai. 10.12 ou) ga/r e)stin diastolh\ I) oudai/ou te kai\ E /( llhnoj, o( ga\r au)to\j ku/rioj pa/ntwn, ploutw=n ei)j pa/ntaj tou\j e)pikaloume/nouj au)to/n: 10.13 Pa=j ga\r o(j \ a)n\ e)pikale/shtai to\ o)n/ oma kuri/ou swqh/setai. 10.14 Pw=j ou)n= e)pikale/swntai ei)j o(n\ ou)k e)pi/steusan; pw=j de\ pisteu/swsin ou(= ou)k h)k / ousan; pw=j de\ a)kou/swsin xwri\j khru/ssontoj; 10.15 pw=j de\ khru/cwsin e)a\n mh\ a)postalw=sin; kaqw\j ge/graptai, W ( j w(rai=oi oi( po/dej tw=n eu)aggelizome/nwn [ta\] a)gaqa/. 10.16 A ) ll' ou) pa/ntej u(ph/kousan t%= eu)aggeli/%. H ) sai/a + j ga\r le/gei, Ku/rie, ti/j e)pi/steusen tv= a)kov= h(mw=n; 10.17 a)r / a h( pi/stij e)c a)koh=j, h( de\ a)koh\ dia\ r(hm / atoj Xristou=. 10.18 a)lla\ le/gw, mh\ ou)k h)k / ousan; menou=nge: Ei)j pa=san th\n gh=n e)ch=lqen o( fqo/ggoj au)tw=n kai\ ei)j ta\ pe/rata th=j oi)koume/nhj ta\ r(hm / ata au)tw=n. 4 Dio. Ora, il termine della Legge è Cristo, perché la giustizia sia data a chiunque 5 crede. Mosè descrive così la giustizia che viene dalla Legge: L’uomo che la mette in pratica, per mezzo di essa 6 vivrà. Invece, la giustizia che viene dalla fede parla così: Non dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo? – per farne cioè discendere Cristo 7 –; oppure: Chi scenderà nell’abisso? – per fare cioè 8 risalire Cristo dai morti. Che cosa dice dunque? Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore, cioè la parola della fede che noi 9 predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai 10 salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per 11 avere la salvezza. Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. 12 Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo 13 invocano. Infatti: Chiunque invocherà il nome del 14 Signore sarà salvato. Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che 15 lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene! 16 Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaia: Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato? 17 Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo. 18 Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt’altro: Per tutta la terra è corsa la loro voce, e fino agli estremi confini del mondo le loro 19 parole. E dico ancora: forse iustitiae Dei non sunt subiecti; 4 finis enim legis Christus ad iustitiam omni credenti. 5 Moyses enim scribit de iustitia, quae ex lege est: “ Qui fecerit homo, vivet in eis ”. 6 Quae autem ex fide est iustitia, sic dicit: “ Ne dixeris in corde tuo: Quis ascendet in caelum?”, id est Christum deducere; 7 aut: “ Quis descendet in abyssum? ”, hoc est Christum ex mortuis revocare. 8 Sed quid dicit? “ Prope te est verbum, in ore tuo et in corde tuo ”; hoc est verbum fidei, quod praedicamus. 9 Quia si confitearis in ore tuo: “ Dominum Iesum! ”, et in corde tuo credideris quod Deus illum excitavit ex mortuis, salvus eris. 10 Corde enim creditur ad iustitiam, ore autem confessio fit in salutem. 11 Dicit enim Scriptura:“ Omnis, qui credit in illo, non confundetur ”. 12 Non enim est distinctio Iudaei et Graeci, nam idem Dominus omnium, dives in omnes, qui invocant illum:13 Omnis enim, quicumque invocaverit nomen Domini, salvus erit. 14 Quomodo ergo invocabunt, in quem non crediderunt? Aut quomodo credent ei, quem non audierunt? Quomodo autem audient sine praedicante? 15 Quomodo vero praedicabunt nisi mittantur? Sicut scriptum est:“ Quam speciosi pedes evangelizantium bona ”. 16 Sed non omnes oboedierunt evangelio; Isaias enim dicit:“ Domine, quis credidit auditui nostro? ”. 17 Ergo fides ex auditu, auditus autem per verbum Christi.18 Sed dico: Numquid non audierunt? Quin immo, in omnem terram exiit sonus eorum, et in fines orbis terrae verba eorum. 19 Sed dico: Numquid Israel non cognovit? quaerentes statuere iustitiae Dei non sunt subiecti 10:4 finis enim legis Christus ad iustitiam omni credenti 10:5 Moses enim scripsit quoniam iustitiam quae ex lege est qui fecerit homo vivet in ea 10:6 quae autem ex fide est iustitia sic dicit ne dixeris in corde tuo quis ascendit in caelum id est Christum deducere 10:7 aut quis descendit in abyssum hoc est Christum ex mortuis revocare 10:8 sed quid dicit prope est verbum in ore tuo et in corde tuo hoc est verbum fidei quod praedicamus 10:9 quia si confitearis in ore tuo Dominum Iesum et in corde tuo credideris quod Deus illum excitavit ex mortuis salvus eris 10:10 corde enim creditur ad iustitiam ore autem confessio fit in salutem 10:11 dicit enim scriptura omnis qui credit in illum non confundetur 10:12 non enim est distinctio Iudaei et Graeci nam idem Dominus omnium dives in omnes qui invocant illum 10:13 omnis enim quicumque invocaverit nomen Domini salvus erit 10:14 quomodo ergo invocabunt in quem non crediderunt aut quomodo credent ei quem non audierunt quomodo autem audient sine praedicante 10:15 quomodo vero praedicabunt nisi mittantur sicut scriptum est quam speciosi pedes evangelizantium pacem evangelizantium bona 10:16 sed non omnes oboedierunt evangelio Esaias enim dicit Domine quis credidit auditui nostro 10:17 ergo fides ex auditu auditus autem per verbum Christi 10:18 sed dico numquid non audierunt et quidem in 10.19 a)lla\ le/gw, mh\ I) srah\l ou)k e)/gnw; prw=toj Mwu+sh=j le/gei, E ) gw\ parazhlw/sw u(ma=j e)p' ou)k e)q / nei, e)p' e)q / nei a)sune/t% parorgiw= u(ma=j. 10.20 H ) sai/a + j de\ a)potolm#= kai\ le/gei, Eu(re/qhn [e)n] toi=j e)me\ mh\ zhtou=sin, e)mfanh\j e)geno/mhn toi=j e)me\ mh\ e)perwtw=sin. 10.21 pro\j de\ to\n I) srah\l le/gei, /(Olhn th\n h(me/ran e)cepe/tasa ta\j xei=ra/j mou pro\j lao\n a)peiqou=nta kai\ a)ntile/gonta. Israele non ha compreso? Per primo Mosè dice: Io vi renderò gelosi di una nazione che nazione non è; susciterò il vostro sdegno contro una nazione senza 20 intelligenza. Isaia poi arriva fino a dire: Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano, mi sono manifestato a quelli che non 21 chiedevano di me, mentre d’Israele dice: Tutto il giorno ho steso le mani verso un popolo disobbediente e ribelle! Primus Moyses dicit: “ Ego ad aemulationem vos adducam per Non gentem: per gentem insipientem ad iram vos provocabo ”. 20 Isaias autem audet et dicit: “ Inventus sum in non quaerentibus me; palam apparui his, qui me non interrogabant ”. 21 Ad Israel autem dicit: “ Tota die expandi manus meas ad populum non credentem et contradicentem ”. omnem terram exiit sonus eorum et in fines orbis terrae verba eorum 10:19 sed dico numquid Israhel non cognovit primus Moses dicit ego ad aemulationem vos adducam in non gentem in gentem insipientem in iram vos mittam 10:20 Esaias autem audet et dicit inventus sum non quaerentibus me palam apparui his qui me non interrogabant 10:21 ad Israhel autem dicit tota die expandi manus meas ad populum non credentem et contradicentem. 1 Dico ergo: Numquid repulit Deus populum suum? Absit! Nam et ego Israelita sum, ex semine Abraham, tribu Beniamin. 2 Non reppulit Deus plebem suam, quam praescivit. An nescitis in Elia quid dicit Scriptura? Quemadmodum interpellat Deum adversus Israel: 3 “ Domine, prophetas tuos occiderunt, altaria tua suffoderunt, et ego relictus sum solus, et quaerunt animam meam ”. 4 Sed quid dicit illi responsum divinum? “ Reliqui mihi septem milia virorum, qui non curvaverunt genu Baal ”. 5 Sic ergo et in hoc tempore reliquiae secundum electionem gratiae factae sunt. 6 Si autem gratia, iam non ex operibus, alioquin gratia iam non est gratia. 7 Quid ergo? Quod quaerit Israel, hoc non est consecutus, electio autem consecuta est; ceteri vero excaecati sunt, 8 sicut scriptum est: “ Dedit illis Deus spiritum soporis, oculos, ut non videant, et aures, ut non audiant, usque in hodiernum diem”. 9 Et David dicit: “ Fiat mensa eorum in laqueum et in captionem 11:1 Dico ergo numquid reppulit Deus populum suum absit nam et ego Israhelita sum ex semine Abraham tribu Beniamin 11:2 non reppulit Deus plebem suam quam praesciit an nescitis in Helia quid dicit scriptura quemadmodum interpellat Deum adversus Israhel 11:3 Domine prophetas tuos occiderunt altaria tua suffoderunt et ego relictus sum solus et quaerunt animam meam 11:4 sed quid dicit illi responsum divinum reliqui mihi septem milia virorum qui non curvaverunt genu Baal 11:5 sic ergo et in hoc tempore reliquiae secundum electionem gratiae factae sunt 11:6 si autem gratia non ex operibus alioquin gratia iam non est gratia 11:7 quid ergo quod quaerebat Israhel hoc non est consecutus electio autem consecuta est ceteri vero excaecati sunt 11:8 sicut scriptum est dedit illis Deus spiritum conpunctionis oculos ut non videant et aures ut non audiant usque in hodiernum diem CAPITOLO 11 11.1 Le/gw ou)n= , mh\ a)pw/sato o( qeo\j to\n lao\n au)tou=; mh\ ge/noito: kai\ ga\r e)gw\ I) srahli/thj ei)mi/, e)k spe/rmatoj A ) braa/m, fulh=j Beniami/n. 11.2 ou)k a)pw/sato o( qeo\j to\n lao\n au)tou= o(n\ proe/gnw. h)\ ou)k oi)d / ate e)n )Hli/# ti/ le/gei h( grafh/, w(j e)ntugxa/nei t%= qe%= kata\ tou= I) srah/l; 11.3 Ku/rie, tou\j profh/taj sou a)pe/kteinan, ta\ qusiasth/ria/ sou kate/skayan, ka)gw\ u(pelei/fqhn mo/noj kai\ zhtou=sin th\n yuxh/n mou. 11.4 a)lla\ ti/ le/gei au)t%= o( xrhmatismo/j; Kate/lipon e)maut%= e(ptakisxili/ouj a)n/ draj, oi(t/ inej ou)k e)k / amyan go/nu tv= Ba/al. 11.5 ou(t/ wj ou)n= kai\ e)n t%= nu=n kair%= lei=mma kat' e)klogh\n xa/ritoj ge/gonen: 11.6 ei) de\ xa/riti, ou)ke/ti e)c e)r / gwn, e)pei\ h( xa/rij ou)ke/ti gi/netai xa/rij. 11.7 ti/ ou)n= ; o(\ e)pizhtei= I) srah/l, tou=to ou)k e)pe/tuxen, h( de\ e)klogh\ e)pe/tuxen: oi( de\ loipoi\ e)pwrw/qhsan, 11.8 kaqw\j ge/graptai, E /) dwken au)toi=j o( qeo\j pneu=ma katanu/cewj, o)fqalmou\j tou= mh\ ble/pein kai\ w)t= a tou= mh\ a)kou/ein, e(w / j th=j sh/meron h(me/raj. 11.9 kai\ Daui\d le/gei, Genhqh/tw h( tra/peza au)tw=n ei)j pagi/da kai\ ei)j qh/ran kai\ ei)j ska/ndalon kai\ ei)j 1 Io domando dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch’io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, 2 della tribù di Beniamino. Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. Non sapete ciò che dice la Scrittura, nel passo in cui Elia ricorre a Dio 3 contro Israele? Signore, hanno ucciso i tuoiprofeti, hanno rovesciato i tuoi altari, sono rimasto solo e ora 4 vogliono la mia vita. Che cosa gli risponde però la voce divina? Mi sono riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal. 5 Così anche nel tempo presente vi è un resto, secondo una scelta fatta per 6 grazia. E se lo è per grazia, non lo è per le opere; altrimenti la grazia non sarebbe più grazia. 7 Che dire dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava; lo hanno ottenuto invece gli eletti. Gli altri invece sono stati resi 8 ostinati, come sta scritto: Dio ha dato loro uno spirito di e orecchi per non sentire, fino al giorno d’oggi. 9 E Davide dice: Diventi la loro mensa un laccio, un tranello, a)ntapo/doma au)toi=j, 11.10 skotisqh/twsan oi( o)fqalmoi\ au)tw=n tou= mh\ ble/pein kai\ to\n nw=ton au)tw=n dia\ panto\j su/gkamyon. 11.11 Le/gw ou)n= , mh\ e)p / taisan i(n/ a pe/swsin; mh\ ge/noito: a)lla\ t%= au)tw=n paraptw/mati h( swthri/a toi=j e)q / nesin ei)j to\ parazhlw=sai au)tou/j. 11.12 ei) de\ to\ para/ptwma au)tw=n plou=toj ko/smou kai\ to\ h(t/ thma au)tw=n plou=toj e)qnw=n, po/s% ma=llon to\ plh/rwma au)tw=n. 11.13 U ( mi=n de\ le/gw toi=j e)q / nesin: e)f' o(s / on me\n ou)n= ei)mi e)gw\ e)qnw=n a)po/stoloj, th\n diakoni/an mou doca/zw, 11.14 ei)/ pwj parazhlw/sw mou th\n sa/rka kai\ sw/sw tina\j e)c au)tw=n. 11.15 ei) ga\r h( a)pobolh\ au)tw=n katallagh\ ko/smou, ti/j h( pro/slhmyij ei) mh\ zwh\ e)k nekrw=n; 11.16 ei) de\ h( a)parxh\ a(gi/a, kai\ to\ fu/rama: kai\ ei) h( r(iz / a a(gi/a, kai\ oi( kla/doi. 11.17 Ei) de/ tinej tw=n kla/dwn e)cekla/sqhsan, su\ de\ a)grie/laioj w)n\ e)nekentri/sqhj e)n au)toi=j kai\ sugkoinwno\j th=j r(iz / hj th=j pio/thtoj th=j e)lai/aj e)ge/nou, 11.18 mh\ katakauxw= tw=n kla/dwn: ei) de\ katakauxa=sai ou) su\ th\n r(iz / an basta/zeij a)lla\ h( r(iz / a se/. 11.19 e)rei=j ou)n= , E ) cekla/sqhsan kla/doi i(n/ a e)gw\ e)gkentrisqw=. 11.20 kalw=j: tv= a)pisti/# e)cekla/sqhsan, su\ de\ tv= pi/stei e(s / thkaj. mh\ u(yhla\ fro/nei a)lla\ fobou=: 11.21 ei) ga\r o( qeo\j tw=n kata\ fu/sin kla/dwn ou)k e)fei/sato, [mh/ pwj] ou)de\ sou= fei/setai. 11.22 i)d / e ou)n= xrhsto/thta kai\ a)potomi/an qeou=: e)pi\ me\n tou\j peso/ntaj a)potomi/a, e)pi\ de\ se\ xrhsto/thj qeou=, e)an\ e)pime/nvj tv= xrhsto/thti, e)pei\ kai\ su\ e)kkoph/sv. 11.23 ka)kei=noi de/, e)an\ mh\ e)pime/nwsin tv= a)pisti/#, e)gkentrisqh/sontai: dunato\j ga/r e)stin o( qeo\j pa/lin e)gkentri/sai au)tou/j. 11.24 ei) ga\r su\ e)k th=j kata\ fu/sin e)ceko/phj a)grielai/ou kai\ para\ fu/sin e)nekentri/sqhj ei)j un inciampo e un giusto 10 castigo! Siano accecati i loro occhi in modo che non vedano e fa’ loro curvare la schiena 11 per sempre! Ora io dico: forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta alle genti, per 12 suscitare la loro gelosia. Se la loro caduta è stata ricchezza per il mondo e il loro fallimento ricchezza per le genti, quanto più la loro 13 totalità! A voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, 14 nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. 15 Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita 16 dai morti? Se le primizie sono sante, lo sarà anche l’impasto; se è santa la radice, lo saranno anche i 17 rami. Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, che sei un olivo selvatico, sei stato innestato fra loro, diventando così partecipe della radice e della linfa 18 dell’olivo, non vantarti contro i rami! Se ti vanti, ricordati che non sei tu che porti la radice, ma è la radice 19 che porta te. Dirai certamente: i rami sono stati tagliati perché io vi fossi 20 innestato! Bene; essi però sono stati tagliati per mancanza di fede, mentre tu rimani innestato grazie alla fede. Tu non insuperbirti, ma 21 abbi timore! Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te! 22 Considera dunque la bontà e la severità di Dio: la severità verso quelli che sono caduti; verso di te invece la bontà di Dio, a condizione però che tu sia fedele a questa bontà. Altrimenti anche tu verrai 23 tagliato via. Anch’essi, se et in scandalum et in retributionem illis. 10 Obscurentur oculi eorum, ne videant, et dorsum illorum semper incurva! ”. 11 Dico ergo: Numquid sic offenderunt, ut caderent? Absit! Sed illorum casu salus gentibus, ut illi ad aemulationem adducantur. 12 Quod si casus illorum divitiae sunt mundi, et deminutio eorum divitiae gentium, quanto magis plenitudo eorum! 13 Vobis autem dico gentibus: Quantum quidem ego sum gentium apostolus, ministerium meum honorifico, 14 si quo modo ad aemulandum provocem carnem meam et salvos faciam aliquos ex illis. 15 Si enim amissio eorum reconciliatio est mundi, quae assumptio, nisi vita ex mortuis? 16 Quod si primitiae sanctae sunt, et massa; et si radix sancta, et rami. 17 Quod si aliqui ex ramis fracti sunt, tu autem, cum oleaster esses, insertus es in illis et consocius radicis pinguedinis olivae factus es, 18 noli gloriari adversus ramos; quod si gloriaris, non tu radicem portas, sed radix te. 19 Dices ergo: “ Fracti sunt rami, ut ego inserar ”. 20 Bene; incredulitate fracti sunt, tu autem fide stas. Noli altum sapere, sed time: 21 si enim Deus naturalibus ramis non pepercit, ne forte nec tibi parcat. 22 Vide ergo bonitatem et severitatem Dei: in eos quidem, qui ceciderunt, severitatem; in te autem bonitatem Dei, si permanseris in bonitate, alioquin et tu excideris. 23 Sed et illi, si non permanserint in incredulitate, inserentur; potens est enim Deus iterum inserere illos! 24 Nam si tu ex naturali excisus es oleastro et 11:9 et David dicit fiat mensa eorum in laqueum et in captionem et in scandalum et in retributionem illis 11:10 obscurentur oculi eorum ne videant et dorsum illorum semper incurva 11:11 dico ergo numquid sic offenderunt ut caderent absit sed illorum delicto salus gentibus ut illos aemulentur 11:12 quod si delictum illorum divitiae sunt mundi et deminutio eorum divitiae gentium quanto magis plenitudo eorum 11:13 vobis enim dico gentibus quamdiu quidem ego sum gentium apostolus ministerium meum honorificabo 11:14 si quo modo ad aemulandum provocem carnem meam et salvos faciam aliquos ex illis 11:15 si enim amissio eorum reconciliatio est mundi quae adsumptio nisi vita ex mortuis 11:16 quod si delibatio sancta est et massa et si radix sancta et rami 11:17 quod si aliqui ex ramis fracti sunt tu autem cum oleaster esses insertus es in illis et socius radicis et pinguidinis olivae factus es 11:18 noli gloriari adversus ramos quod si gloriaris non tu radicem portas sed radix te 11:19 dices ergo fracti sunt rami ut ego inserar 11:20 bene propter incredulitatem fracti sunt tu autem fide stas noli altum sapere sed time 11:21 si enim Deus naturalibus ramis non pepercit ne forte nec tibi parcat 11:22 vide ergo bonitatem et severitatem Dei in eos quidem qui ceciderunt severitatem in te autem bonitatem Dei si permanseris in bonitate alioquin et tu excideris 11:23 sed et illi si non permanserint in incredulitate inserentur kallie/laion, po/s% ma=llon ou(=toi oi( kata\ fu/sin e)gkentrisqh/sontai tv= i)di/# e)lai/#. 11.25 Ou) ga\r qe/lw u(ma=j a)gnoei=n, a)delfoi/, to\ musth/rion tou=to, i(n/ a mh\ h)=te [par'] e(autoi=j fro/nimoi, o(/ti pw/rwsij a)po\ me/rouj t%= I) srah\l ge/gonen a)x / rij ou(= to\ plh/rwma tw=n e)qnw=n ei)se/lqv, 11.26 kai\ ou(t/ wj pa=j I) srah\l swqh/setai: kaqw\j ge/graptai, (H / cei e)k Siw\n o( r(uo/menoj, a)postre/yei a)sebei/aj a)po\ I) akw/b: 11.27 kai\ au(t/ h au)toi=j h( par' e)mou= diaqh/kh, o(t/ an a)fe/lwmai ta\j a(marti/aj au)tw=n. 11.28 kata\ me\n to\ eu)agge/lion e)xqroi\ di' u(ma=j, kata\ de\ th\n e)klogh\n a)gaphtoi\ dia\ tou\j pate/raj: 11.29 a)metame/lhta ga\r ta\ xari/smata kai\ h( klh=sij tou= qeou=. 11.30 w(s / per ga\r u(mei=j pote h)peiqh/sate t%= qe%=, nu=n de\ h)leh/qhte tv= tou/twn a)peiqei/#, 11.31 ou(t/ wj kai\ ou(t= oi nu=n h)pei/qhsan t%= u(mete/r% e)le/ei, i(n/ a kai\ au)toi\ [nu=n] e)lehqw=sin: 11.32 sune/kleisen ga\r o( qeo\j tou\j pa/ntaj ei)j a)pei/qeian, i(n/ a tou\j pa/ntaj e)leh/sv. 11.33 W =) ba/qoj plou/tou kai\ sofi/aj kai\ gnw/sewj qeou=: w(j a)necerau/nhta ta\ kri/mata au)tou= kai\ a)necixni/astoi ai( o(doi\ au)tou=. 11.34 Ti/j ga\r e)g / nw nou=n kuri/ou; h)\ ti/j su/mbouloj au)tou= e)ge/neto; 11.35 h)\ ti/j proe/dwken au)t%=, kai\ a)ntapodoqh/setai au)t%=; 11.36 o(t/ i e)c au)tou= kai\ di' au)tou= kai\ ei)j au)to\n ta\ pa/nta: au)t%= h( do/ca ei)j tou\j ai)wn= aj, a)mh/n. non persevereranno nell’incredulità, saranno innestati; Dio infatti ha il potere di innestarli di nuovo! 24 Se tu infatti, dall’olivo selvatico, che eri secondo la tua natura, sei stato tagliato via e, contro natura, sei stato innestato su un olivo buono, quanto più essi, che sono della medesima natura, potranno venire di nuovo innestati sul proprio olivo! 25 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l’ostinazione di una parte d’Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti. 26 Allora tutto Israele sarà salvato, come sta scritto: Da Sion uscirà il liberatore, egli toglierà l’empietà da 27 Giacobbe. Sarà questa la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro 28 peccati. Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei 29 padri, infatti i doni e la chiamata di Dio sono 30 irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro 31 disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano 32 misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti! 33 O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le 34 sue vie! Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato 35 suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio? 36 Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei contra naturam insertus es in bonam olivam, quanto magis hi, qui secundum naturam sunt, inserentur suae olivae. 25 Nolo enim vos ignorare, fratres, mysterium hoc, ut non sitis vobis ipsis sapientes, quia caecitas ex parte contigit in Israel, donec plenitudo gentium intraret, 26 et sic omnis Israel salvus fiet, sicut scriptum est: “ Veniet ex Sion, qui eripiat, avertet impietates ab Iacob; 27 et hoc illis a me testamentum, cum abstulero peccata eorum ”. 28 Secundum evangelium quidem inimici propter vos, secundum electionem autem carissimi propter patres; 29 sine paenitentia enim sunt dona et vocatio Dei! 30 Sicut enim aliquando vos non credidistis Deo, nunc autem misericordiam consecuti estis propter illorum incredulitatem, 31 ita et isti nunc non crediderunt propter vestram misericordiam, ut et ipsi nunc misericordiam consequantur. 32 Conclusit enim Deus omnes in incredulitatem, ut omnium misereatur! 33 O altitudo divitiarum et sapientiae et scientiae Dei! Quam incomprehensibilia sunt iudicia eius, et investigabiles viae eius! 34 Quis enim cognovit sensum Domini? Aut quis consiliarius eius fuit? 35 Aut quis prior dedit illi, et retribuetur ei? 36 Quoniam ex ipso et per ipsum et in ipsum omnia. Ipsi gloria in saecula. Amen. potens est enim Deus iterum inserere illos 11:24 nam si tu ex naturali excisus es oleastro et contra naturam insertus es in bonam olivam quanto magis hii secundum naturam inserentur suae olivae 11:25 nolo enim vos ignorare fratres mysterium hoc ut non sitis vobis ipsis sapientes quia caecitas ex parte contigit in Israhel donec plenitudo gentium intraret 11:26 et sic omnis Israhel salvus fieret sicut scriptum est veniet ex Sion qui eripiat avertet impietates ab Iacob 11:27 et hoc illis a me testamentum cum abstulero peccata eorum 11:28 secundum evangelium quidem inimici propter vos secundum electionem autem carissimi propter patres 11:29 sine paenitentia enim sunt dona et vocatio Dei 11:30 sicut enim aliquando et vos non credidistis Deo nunc autem misericordiam consecuti estis propter illorum incredulitatem 11:31 ita et isti nunc non crediderunt in vestram misericordiam ut et ipsi misericordiam consequantur 11:32 conclusit enim Deus omnia in incredulitatem ut omnium misereatur 11:33 o altitudo divitiarum sapientiae et scientiae Dei quam inconprehensibilia sunt iudicia eius et investigabiles viae eius 11:34 quis enim cognovit sensum Domini aut quis consiliarius eius fuit 11:35 aut quis prior dedit illi et retribuetur ei 11:36 quoniam ex ipso et per ipsum et in ipso omnia ipsi gloria in saecula amen. secoli. Amen. CAPITOLO 12 12.1 Parakalw= ou)n= u(ma=j, a)delfoi/, dia\ tw=n oi)ktirmw=n tou= qeou= parasth=sai ta\ sw/mata u(mw=n qusi/an zw=san a(gi/an eu)ar / eston t%= qe%=, th\n logikh\n latrei/an u(mw=n: 12.2 kai\ mh\ susxhmati/zesqe t%= ai)wn= i tou/t%, a)lla\ metamorfou=sqe tv= a)nakainw/sei tou= noo/j ei)j to\ dokima/zein u(ma=j ti/ to\ qe/lhma tou= qeou=, to\ a)gaqo\n kai\ eu)a/reston kai\ te/leion. 12.3 Le/gw ga\r dia\ th=j xa/ritoj th=j doqei/shj moi panti\ t%= o)n/ ti e)n u(mi=n mh\ u(perfronei=n par' o(\ dei= fronei=n a)lla\ fronei=n ei)j to\ swfronei=n, e(ka/st% w(j o( qeo\j e)me/risen me/tron pi/stewj. 12.4 kaqa/per ga\r e)n e(ni\ sw/mati polla\ me/lh e)x / omen, ta\ de\ me/lh pa/nta ou) th\n au)th\n e)x / ei pra=cin, 12.5 ou(t/ wj oi( polloi\ e(n\ sw=ma/ e)smen e)n Xrist%=, to\ de\ kaq' ei(j = a)llh/lwn me/lh. 12.6 e)x / ontej de\ xari/smata kata\ th\n xa/rin th\n doqei=san h(mi=n dia/fora, ei)/te profhtei/an kata\ th\n a)nalogi/an th=j pi/stewj, 12.7 ei)t/ e diakoni/an e)n tv= diakoni/#, ei)/te o( dida/skwn e)n tv= didaskali/#, 12.8 ei)t/ e o( parakalw=n e)n tv= paraklh/sei: o( metadidou\j e)n a(plo/thti, o( proi+sta/menoj e)n spoudv=, o( e)lew=n e)n i(laro/thti. 12.9 H ( a)ga/ph a)nupo/kritoj. a)postugou=ntej to\ ponhro/n, kollw/menoi t%= a)gaq%=, 12.10 tv= filadelfi/# ei)j a)llh/louj filo/storgoi, tv= timv= a)llh/louj prohgou/menoi, 12.11 tv= spoudv= mh\ o)knhroi/, t%= pneu/mati ze/ontej, t%= kuri/% douleu/ontej, 12.12 tv= e)lpi/di xai/rontej, tv= qli/yei u(pome/nontej, tv= proseuxv= proskarterou=ntej, 12.13 tai=j xrei/aij tw=n a(gi/wn koinwnou=ntej, th\n filoceni/an diw/kontej. 12.14 eu)logei=te tou\j diw/kontaj [u(ma=j], eu)logei=te kai\ mh\ katara=sqe. 12.15 xai/rein meta\ xairo/ntwn, klai/ein meta\ klaio/ntwn. 1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il 2 vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui 3 gradito e perfetto. Per la grazia che mi è stata data, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto conviene, ma valutatevi in modo saggio e giusto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. 4 Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima 5 funzione, così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua parte, siamo membra gli uni degli 6 altri. Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi: chi ha il dono della profezia la eserciti secondo ciò che detta la 7 fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi insegna si dedichi 8 all’insegnamento; chi esorta si dedichi all’esortazione. Chi dona, lo faccia con semplicità; chi presiede, presieda con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia. 9 La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi 10 al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a 11 vicenda. Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; servite il 12 Signore. Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti 13 nella preghiera. Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell’ospitalità. 14 Benedite coloro che vi 1 Obsecro itaque vos, fratres, per misericordiam Dei, ut exhibeatis corpora vestra hostiam viventem, sanctam, Deo placentem, rationabile obsequium vestrum; 2 et nolite conformari huic saeculo, sed transformamini renovatione mentis, ut probetis quid sit voluntas Dei, quid bonum et bene placens et perfectum. 3 Dico enim per gratiam, quae data est mihi, omnibus, qui sunt inter vos, non altius sapere quam oportet sapere, sed sapere ad sobrietatem, unicuique sicut Deus divisit mensuram fidei. 4 Sicut enim in uno corpore multa membra habemus, omnia autem membra non eundem actum habent, 5 ita multi unum corpus sumus in Christo, singuli autem alter alterius membra. 6 Habentes autem donationes secundum gratiam, quae data est nobis, differentes: sive prophetiam, secundum rationem fidei; 7 sive ministerium, in ministrando; sive qui docet, in doctrina; 8 sive qui exhortatur, in exhortando; qui tribuit, in simplicitate; qui praeest, in sollicitudine; qui miseretur, in hilaritate. 9 Dilectio sine simulatione. Odientes malum, adhaerentes bono; 10 caritate fraternitatis invicem diligentes, honore invicem praevenientes, 11 sollicitudine non pigri, spiritu ferventes, Domino servientes, 12 spe gaudentes, in tribulatione patientes, orationi instantes, 13 necessitatibus sanctorum communicantes, hospitalitatem sectantes. 14 Benedicite persequentibus; benedicite et nolite 12:1 Obsecro itaque vos fratres per misericordiam Dei ut exhibeatis corpora vestra hostiam viventem sanctam Deo placentem rationabile obsequium vestrum 12:2 et nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri ut probetis quae sit voluntas Dei bona et placens et perfecta 12:3 dico enim per gratiam quae data est mihi omnibus qui sunt inter vos non plus sapere quam oportet sapere sed sapere ad sobrietatem unicuique sicut Deus divisit mensuram fidei 12:4 sicut enim in uno corpore multa membra habemus omnia autem membra non eundem actum habent 12:5 ita multi unum corpus sumus in Christo singuli autem alter alterius membra 12:6 habentes autem donationes secundum gratiam quae data est nobis differentes sive prophetiam secundum rationem fidei 12:7 sive ministerium in ministrando sive qui docet in doctrina 12:8 qui exhortatur in exhortando qui tribuit in simplicitate qui praeest in sollicitudine qui miseretur in hilaritate 12:9 dilectio sine simulatione odientes malum adherentes bono 12:10 caritatem fraternitatis invicem diligentes honore invicem praevenientes 12:11 sollicitudine non pigri spiritu ferventes Domino servientes 12:12 spe gaudentes in tribulatione patientes orationi instantes 12:13 necessitatibus sanctorum communicantes 12.16 to\ au)to\ ei)j a)llh/louj fronou=ntej, mh\ ta\ u(yhla\ fronou=ntej a)lla\ toi=j tapeinoi=j sunapago/menoi. mh\ gi/nesqe fro/nimoi par' e(autoi=j. 12.17 mhdeni\ kako\n a)nti\ kakou= a)podido/ntej, pronoou/menoi kala\ e)nw/pion pa/ntwn a)nqrw/pwn: 12.18 ei) dunato/n to\ e)c u(mw=n, meta\ pa/ntwn a)nqrw/pwn ei)rhneu/ontej: 12.19 mh\ e(autou\j e)kdikou=ntej, a)gaphtoi/, a)lla\ do/te to/pon tv= o)rgv=, ge/graptai ga/r, E ) moi\ e)kdi/khsij, e)gw\ a)ntapodw/sw, le/gei ku/rioj. 12.20 a)lla\ e)an\ pein#= o( e)xqro/j sou, yw/mize au)to/n: e)an\ diy#=, po/tize au)to/n: tou=to ga\r poiw=n a)n/ qrakaj puro\j swreu/seij e)pi\ th\n kefalh\n au)tou=. 12.21 mh\ nikw= u(po\ tou= kakou= a)lla\ ni/ka e)n t%= a)gaq%= to\ kako/n. perseguitano, benedite e non 15 maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono 16 nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile. Non stimatevi 17 sapienti da voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli 18 uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti. 19 Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all’ira divina. Sta scritto infatti: Spetta a me fare giustizia, io darò a ciascuno 20 il suo, dice il Signore. Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, accumulerai carboni ardenti 21 sopra il suo capo. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene. maledicere! 15 Gaudere cum gaudentibus, flere cum flentibus. 16 Idipsum invicem sentientes, non alta sapientes, sed humilibus consentientes. Nolite esse prudentes apud vosmetipsos. 17 Nulli malum pro malo reddentes; providentes bona coram omnibus hominibus; 18 si fieri potest, quod ex vobis est, cum omnibus hominibus pacem habentes; 19 non vosmetipsos vindicantes, carissimi, sed date locum irae, scriptum est enim: “ Mihi vindicta, ego retribuam ”, dicit Dominus. 20 Sed si esurierit inimicus tuus, ciba illum; si sitit, potum da illi. Hoc enim faciens, carbones ignis congeres super caput eius. 21 Noli vinci a malo, sed vince in bono malum. hospitalitatem sectantes 12:14 benedicite persequentibus benedicite et nolite maledicere 12:15 gaudere cum gaudentibus flere cum flentibus 12:16 id ipsum invicem sentientes non alta sapientes sed humilibus consentientes nolite esse prudentes apud vosmet ipsos 12:17 nulli malum pro malo reddentes providentes bona non tantum coram Deo sed etiam coram omnibus hominibus 12:18 si fieri potest quod ex vobis est cum omnibus hominibus pacem habentes 12:19 non vosmet ipsos defendentes carissimi sed date locum irae scriptum est enim mihi vindictam ego retribuam dicit Dominus 12:20 sed si esurierit inimicus tuus ciba illum si sitit potum da illi hoc enim faciens carbones ignis congeres super caput eius 12:21 noli vinci a malo sed vince in bono malum. 1 Omnis anima potestatibus sublimioribus subdita sit. Non est enim potestas nisi a Deo; quae autem sunt, a Deo ordinatae sunt. 2 Itaque, qui resistit potestati, Dei ordinationi resistit; qui autem resistunt ipsi, sibi damnationem acquirent. 3 Nam principes non sunt timori bono operi sed malo. Vis autem non timere potestatem? Bonum fac, et habebis laudem ex illa; 4 Dei enim ministra est tibi in bonum. Si autem malum feceris, time; non enim sine causa gladium portat; Dei enim ministra est, vindex in iram ei, qui malum agit. 5 Ideo necesse est subditos esse, non solum propter iram sed et propter 13:1 omnis anima potestatibus sublimioribus subdita sit non est enim potestas nisi a Deo quae autem sunt a Deo ordinatae sunt 13:2 itaque qui resistit potestati Dei ordinationi resistit qui autem resistunt ipsi sibi damnationem adquirunt 13:3 nam principes non sunt timori boni operis sed mali vis autem non timere potestatem bonum fac et habebis laudem ex illa 13:4 Dei enim minister est tibi in bonum si autem male feceris time non enim sine causa gladium portat Dei enim minister est vindex in iram ei qui malum agit 13:5 ideo necessitate subditi estote non solum propter iram CAPITOLO 13 13.1 Pa=sa yuxh\ e)cousi/aij u(perexou/saij u(potasse/sqw. ou) ga\r e)s / tin e)cousi/a ei) mh\ u(po\ qeou=, ai( de\ ou)s = ai u(po\ qeou= tetagme/nai ei)si/n: 13.2 w(s / te o( a)ntitasso/menoj tv= e)cousi/# tv= tou= qeou= diatagv= a)nqe/sthken, oi( de\ a)nqesthko/tej e(autoi=j kri/ma lh/myontai. 13.3 oi( ga\r a)/rxontej ou)k ei)si\n fo/boj t%= a)gaq%= e)r / g% a)lla\ t%= kak%=. qe/leij de\ mh\ fobei=sqai th\n e)cousi/an: to\ a)gaqo\n poi/ei, kai\ e(c / eij e)p / ainon e)c au)th=j: 13.4 qeou= ga\r dia/kono/j e)stin soi\ ei)j to\ a)gaqo/n. e)a\n de\ to\ kako\n poiv=j, fobou=: ou) ga\r ei)kv= th\n ma/xairan forei=: qeou= ga\r dia/kono/j e)stin e)k / dikoj ei)j o)rgh\n t%= to\ kako\n pra/ssonti. 13.5 dio\ a)na/gkh u(pota/ssesqai, ou) mo/non dia\ th\n o)rgh\n a)lla\ kai\ dia\ th\n sunei/dhsin. 1 Ciascuno sia sottomesso alle autorità costituite. Infatti non c’è autorità se non da Dio: quelle che esistono 2 sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all’autorità, si oppone all’ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono attireranno su di 3 sé la condanna. I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver paura dell’autorità? Fa’ il bene e ne avrai lode, 4 poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora devi temere, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi fa il male. 5 Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di 13.6 dia\ tou=to ga\r kai\ fo/rouj telei=te: leitourgoi\ ga\r qeou= ei)sin ei)j au)to\ tou=to proskarterou=ntej. 13.7 a)po/dote pa=sin ta\j o)feila/j, t%= to\n fo/ron to\n fo/ron, t%= to\ te/loj to\ te/loj, t%= to\n fo/bon to\n fo/bon, t%= th\n timh\n th\n timh/n. 13.8 Mhdeni\ mhde\n o)fei/lete ei) mh\ to\ a)llh/louj a)gapa=n: o( ga\r a)gapw=n to\n e(t/ eron no/mon peplh/rwken. 13.9 to\ ga\r Ou) moixeu/seij, Ou) foneu/seij, Ou) kle/yeij, Ou)k e)piqumh/seij, kai\ ei)/ tij e(te/ra e)ntolh/, e)n t%= lo/g% tou/t% a)nakefalaiou=tai [e)n t%=] A ) gaph/seij to\n plhsi/on sou w(j seauto/n. 13.10 h( a)ga/ph t%= plhsi/on kako\n ou)k e)rga/zetai: plh/rwma ou)n= no/mou h( a)ga/ph. 13.11 Kai\ tou=to ei)do/tej to\n kairo/n, o(/ti w(r / a h)d / h u(ma=j e)c u(p / nou e)gerqh=nai, nu=n ga\r e)ggu/teron h(mw=n h( swthri/a h)\ o(t/ e e)pisteu/samen. 13.12 h( nu\c proe/koyen, h( de\ h(me/ra h)g / giken. a)poqw/meqa ou)n= ta\ e)r / ga tou= sko/touj, e)ndusw/meqa [de\] ta\ o(p / la tou= fwto/j. 13.13 w(j e)n h(me/r# eu)sxhmo/nwj peripath/swmen, mh\ kw/moij kai\ me/qaij, mh\ koi/taij kai\ a)selgei/aij, mh\ e)r / idi kai\ zh/l%, 13.14 a)lla\ e)ndu/sasqe to\n ku/rion I) hsou=n Xristo/n kai\ th=j sarko\j pro/noian mh\ poiei=sqe ei)j e)piqumi/aj. 6 coscienza. Per questo infatti voi pagate anche le tasse: quelli che svolgono questo compito sono a servizio di 7 Dio. Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi si devono le tasse, date le tasse; a chi l’imposta, l’imposta; a chi il timore, il timore; a chi il rispetto, il 8 rispetto. Non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha 9 adempiuto la Legge. Infatti: Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai, e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: Amerai il tuo prossimo come 10 te stesso. La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è 11 la carità. E questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando 12 diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della 13 luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in 14 litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non lasciatevi prendere dai desideri della carne. conscientiam. 6 Ideo enim et tributa praestatis; ministri enim Dei sunt in hoc ipsum instantes. 7 Reddite omnibus debita: cui tributum tributum, cui vectigal vectigal, cui timorem timorem, cui honorem honorem. 8 Nemini quidquam debeatis, nisi ut invicem diligatis: qui enim diligit proximum, legem implevit. 9 Nam: Non adulterabis, Non occides, Non furaberis, Non concupisces, et si quod est aliud mandatum, in hoc verbo recapitulatur: Diliges proximum tuum tamquam teipsum. 10 Dilectio proximo malum non operatur; plenitudo ergo legis est dilectio. 11 Et hoc scientes tempus, quia hora est iam vos de somno surgere; nunc enim propior est nobis salus quam cum credidimus. 12 Nox processit, dies autem appropiavit. Abiciamus ergo opera tenebrarum et induamur arma lucis. 13 Sicut in die honeste ambulemus: non in comissationibus et ebrietatibus, non in cubilibus et impudicitiis, non in contentione et aemulatione; 14 sed induite Dominum Iesum Christum et carnis curam ne feceritis in concupiscentiis. sed et propter conscientiam 13:6 ideo enim et tributa praestatis ministri enim Dei sunt in hoc ipsum servientes 13:7 reddite omnibus debita cui tributum tributum cui vectigal vectigal cui timorem timorem cui honorem honorem 13:8 nemini quicquam debeatis nisi ut invicem diligatis qui enim diligit proximum legem implevit 13:9 nam non adulterabis non occides non furaberis non concupisces et si quod est aliud mandatum in hoc verbo instauratur diliges proximum tuum tamquam te ipsum 13:10 dilectio proximo malum non operatur plenitudo ergo legis est dilectio 13:11 et hoc scientes tempus quia hora est iam nos de somno surgere nunc enim propior est nostra salus quam cum credidimus 13:12 nox praecessit dies autem adpropiavit abiciamus ergo opera tenebrarum et induamur arma lucis 13:13 sicut in die honeste ambulemus non in comesationibus et ebrietatibus non in cubilibus et inpudicitiis non in contentione et aemulatione 13:14 sed induite Dominum Iesum Christum et carnis curam ne feceritis in desideriis. 1 Infirmum autem in fide assumite, non in disceptatio nibus cogitationum. 2 Alius enim credit manducare omnia; qui autem infirmus est, holus manducat. 3 Is qui manducat, non manducantem non spernat; et, qui non manducat, manducantem non iudicet, Deus enim illum assumpsit. 4 Tu quis es, qui iudices alienum 14:1 Infirmum autem in fide adsumite non in disceptationibus cogitationum 14:2 alius enim credit manducare omnia qui autem infirmus est holus manducat 14:3 is qui manducat non manducantem non spernat et qui non manducat manducantem non iudicet Deus enim illum adsumpsit 14:4 tu CAPITOLO 14 14.1 To\n de\ a)sqenou=nta tv= pi/stei proslamba/nesqe, mh\ ei)j diakri/seij dialogismw=n. 14.2 o(j \ me\n pisteu/ei fagei=n pa/nta, o( de\ a)sqenw=n la/xana e)sqi/ei. 14.3 o( e)sqi/wn to\n mh\ e)sqi/onta mh\ e)couqenei/tw, o( de\ mh\ e)sqi/wn to\n e)sqi/onta mh\ krine/tw, o( qeo\j ga\r au)to\n prosela/beto. 14.4 su\ ti/j ei)= o( kri/nwn a)llo/trion oi)ke/thn; t%= i)di/% kuri/% sth/kei h)\ pi/ptei: staqh/setai de/, dunatei= ga\r 1 Accogliete chi è debole nella fede, senza discuterne 2 le opinioni. Uno crede di poter mangiare di tutto; l’altro, che invece è debole, 3 mangia solo legumi. Colui che mangia, non disprezzi chi non mangia; colui che non mangia, non giudichi chi mangia: infatti Dio ha accolto 4 anche lui. Chi sei tu, che giudichi un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone. Ma o( ku/rioj sth=sai au)to/n. 14.5 o(j \ me\n [ga\r] kri/nei h(me/ran par' h(me/ran, o(j \ de\ kri/nei pa=san h(me/ran: e(k / astoj e)n t%= i)di/% noi\+ plhroforei/sqw. 14.6 o( fronw=n th\n h(me/ran kuri/% fronei=: kai\ o( e)sqi/wn kuri/% e)sqi/ei eu)xaristei= ga\r t%= qe%=: kai\ o( mh\ e)sqi/wn kuri/% ou)k e)sqi/ei, kai\ eu)xaristei= t%= qe%=. 14.7 ou)dei\j ga\r h(mw=n e(aut%= zv= kai\ ou)dei\j e(aut%= a)poqnv/skei: 14.8 e)an/ te ga\r zw=men, t%= kuri/% zw=men, e)an/ te a)poqnv/skwmen, t%= kuri/% a)poqnv/skomen. e)an/ te ou)n= zw=men e)an/ te a)poqnv/skwmen, tou= kuri/ou e)sme/n. 14.9 ei)j tou=to ga\r Xristo\j a)pe/qanen kai\ e)z / hsen, i(n/ a kai\ nekrw=n kai\ zw/ntwn kurieu/sv. 14.10 su\ de\ ti/ kri/neij to\n a)delfo/n sou; h)\ kai\ su\ ti/ e)couqenei=j to\n a)delfo/n sou; pa/ntej ga\r parasthso/meqa t%= bh/mati tou= qeou=, 14.11 ge/graptai ga/r, Zw= e)gw/, le/gei ku/rioj, o(/ti e)moi\ ka/myei pa=n go/nu kai\ pa=sa glw=ssa e)comologh/setai t%= qe%=. 14.12 a)r / a [ou)n= ] e(k / astoj h(mw=n peri\ e(autou= lo/gon dw/sei [t%= qe%=]. 14.13 Mhke/ti ou)n= a)llh/louj kri/nwmen: a)lla\ tou=to kri/nate ma=llon, to\ mh\ tiqe/nai pro/skomma t%= a)delf%= h)\ ska/ndalon. 14.14 oi)d = a kai\ pe/peismai e)n kuri/% I) hsou= o(t/ i ou)de\n koino\n di' e(autou=, ei) mh\ t%= logizome/n% ti koino\n ei)n= ai, e)kei/n% koino/n. 14.15 ei) ga\r dia\ brw=ma o( a)delfo/j sou lupei=tai, ou)ke/ti kata\ a)ga/phn peripatei=j: mh\ t%= brw/mati/ sou e)kei=non a)po/llue u(pe\r ou(= Xristo\j a)pe/qanen. 14.16 mh\ blasfhmei/sqw ou)n= u(mw=n to\ a)gaqo/n. 14.17 ou) ga/r e)stin h( basilei/a tou= qeou= brw=sij kai\ po/sij a)lla\ dikaiosu/nh kai\ ei)rh/nh kai\ xara\ e)n pneu/mati a(gi/%: 14.18 o( ga\r e)n tou/t% douleu/wn t%= Xrist%= eu)ar / estoj t%= qe%= kai\ do/kimoj toi=j a)nqrw/poij. 14.19 a)r / a ou)n= ta\ th=j ei)rh/nhj diw/kwmen kai\ ta\ starà in piedi, perché il Signore ha il potere di 5 tenerlo in piedi. C’è chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali; ciascuno però sia fermo nella propria 6 convinzione. Chi si preoccupa dei giorni, lo fa per il Signore; chi mangia di tutto, mangia per il Signore, dal momento che rende grazie a Dio; chi non mangia di tutto, non mangia per il Signore e rende grazie a 7 Dio. Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, 8 perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del 9 Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi. 10 Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E tu, perché disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al 11 tribunale di Dio, perché sta scritto: Io vivo, dice il Signore: ogni ginocchio si piegherà davanti a me e ogni lingua renderà gloria a Dio. 12 Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a 13 Dio. D’ora in poi non giudichiamoci più gli uni gli altri; piuttosto fate in modo di non essere causa di inciampo o di scandalo per il 14 fratello. Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è impuro in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come impuro, per 15 lui è impuro. Ora se per un cibo il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti più secondo carità. Non mandare in rovina con il tuo cibo colui per il quale Cristo 16 è morto! Non divenga motivo di rimprovero il bene 17 di cui godete! Il regno di Dio infatti non è cibo o bevanda, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo: 18 chi si fa servitore di Cristo in queste cose è bene accetto a Dio e stimato dagli servum? Suo domino stat aut cadit; stabit autem, potens est enim Dominus statuere illum. 5 Nam alius iudicat inter diem et diem, alius iudicat omnem diem; unusquisque in suo sensu abundet. 6 Qui sapit diem, Domino sapit; et, qui manducat, Domino manducat, gratias enim agit Deo; et, qui non manducat, Domino non manducat et gratias agit Deo. 7 Nemo enim nostrum sibi vivit, et nemo sibi moritur; 8 sive enim vivimus, Domino vivimus, sive morimur, Domino morimur. Sive ergo vivimus, sive morimur, Domini sumus. 9 In hoc enim Christus et mortuus est et vixit, ut et mortuorum et vivorum dominetur. 10 Tu autem, quid iudicas fratrem tuum? Aut tu, quare spernis fratrem tuum? Omnes enim stabimus ante tribunal Dei; 11 scriptum est enim:“ Vivo ego, dicit Dominus, mihi flectetur omne genu, et omnis lingua confitebitur Deo”. 12 Itaque unusquisque nostrum pro se rationem reddet Deo. 13 Non ergo amplius invicem iudicemus, sed hoc iudicate magis, ne ponatis offendiculum fratri vel scandalum. 14 Scio et certus sum in Domino Iesu, quia nihil commune per seipsum, nisi ei, qui existimat quid commune esse, illi commune est. 15 Si enim propter cibum frater tuus contristatur, iam non secundum caritatem ambulas. Noli cibo tuo illum perdere, pro quo Christus mortuus est! 16 Non ergo blasphemetur bonum vestrum! 17 Non est enim regnum Dei esca et potus, sed iustitia et pax et gaudium in Spiritu Sancto; 18 qui enim in hoc servit Christo, placet Deo et probatus est hominibus. quis es qui iudices alienum servum suo domino stat aut cadit stabit autem potens est enim Deus statuere illum 14:5 nam alius iudicat diem plus inter diem alius iudicat omnem diem unusquisque in suo sensu abundet 14:6 qui sapit diem Domino sapit et qui manducat Domino manducat gratias enim agit Deo et qui non manducat Domino non manducat et gratias agit Deo 14:7 nemo enim nostrum sibi vivit et nemo sibi moritur 14:8 sive enim vivimus Domino vivimus sive morimur Domino morimur sive ergo vivimus sive morimur Domini sumus 14:9 in hoc enim Christus et mortuus est et revixit ut et mortuorum et vivorum dominetur 14:10 tu autem quid iudicas fratrem tuum aut tu quare spernis fratrem tuum omnes enim stabimus ante tribunal Dei 14:11 scriptum est enim vivo ego dicit Dominus quoniam mihi flectet omne genu et omnis lingua confitebitur Deo 14:12 itaque unusquisque nostrum pro se rationem reddet Deo 14:13 non ergo amplius invicem iudicemus sed hoc iudicate magis ne ponatis offendiculum fratri vel scandalum 14:14 scio et confido in Domino Iesu quia nihil commune per ipsum nisi ei qui existimat quid commune esse illi commune est 14:15 si enim propter cibum frater tuus contristatur iam non secundum caritatem ambulas noli cibo tuo illum perdere pro quo Christus mortuus est 14:16 non ergo blasphemetur bonum nostrum 14:17 non est regnum Dei esca et potus sed iustitia et pax th=j oi)kodomh=j th=j ei)j a)llh/louj. 14.20 mh\ e(n/ eken brw/matoj kata/lue to\ e)/rgon tou= qeou=. pa/nta me\n kaqara/, a)lla\ kako\n t%= a)nqrw/p% t%= dia\ prosko/mmatoj e)sqi/onti. 14.21 kalo\n to\ mh\ fagei=n kre/a mhde\ piei=n oi)n= on mhde\ e)n %(= o( a)delfo/j sou prosko/ptei. 14.22 su\ pi/stin [h(n\ ] e)x / eij kata\ seauto\n e)x / e e)nw/pion tou= qeou=. maka/rioj o( mh\ kri/nwn e(auto\n e)n %(= dokima/zei: 14.23 o( de\ diakrino/menoj e)an\ fa/gv katake/kritai, o(/ti ou)k e)k pi/stewj: pa=n de\ o(\ ou)k e)k pi/stewj a(marti/a e)sti/n. 19 uomini. Cerchiamo dunque ciò che porta alla pace e alla edificazione vicendevole. 20 Non distruggere l’opera di Dio per una questione di cibo! Tutte le cose sono pure; ma è male per un uomo mangiare dando 21 scandalo. Perciò è bene non mangiare carne né bere vino né altra cosa per la quale il tuo fratello possa 22 scandalizzarsi. La convinzione che tu hai, conservala per te stesso davanti a Dio. Beato chi non condanna se stesso a causa 23 di ciò che approva. Ma chi è nel dubbio, mangiando si condanna, perché non agisce secondo coscienza; tutto ciò, infatti, che non viene dalla coscienza è peccato. 19 Itaque, quae pacis sunt, sectemur et quae aedificationis sunt in invicem. 20 Noli propter escam destruere opus Dei! Omnia quidem munda sunt, sed malum est homini, qui per offendiculum manducat. 21 Bonum est non manducare carnem et non bibere vinum neque id, in quo frater tuus offendit. 22 Tu, quam fidem habes, penes temetipsum habe coram Deo. Beatus, qui non iudicat semetipsum in eo quod probat. 23 Qui autem discernit si manducaverit, damnatus est, quia non ex fide; omne autem, quod non ex fide, peccatum est. et gaudium in Spiritu Sancto 14:18 qui enim in hoc servit Christo placet Deo et probatus est hominibus 14:19 itaque quae pacis sunt sectemur et quae aedificationis sunt in invicem 14:20 noli propter escam destruere opus Dei omnia quidem munda sunt sed malum est homini qui per offendiculum manducat 14:21 bonum est non manducare carnem et non bibere vinum neque in quo frater tuus offendit aut scandalizatur aut infirmatur 14:22 tu fidem habes penes temet ipsum habe coram Deo beatus qui non iudicat semet ipsum in eo quo probat 14:23 qui autem discernit si manducaverit damnatus est quia non ex fide omne autem quod non ex fide peccatum est. 1 Debemus autem nos fir miores imbecillitates infir morum sustinere et non nobis placere. 2 Unusquisque nostrum proximo placeat in bonum ad aedificationem; 3 etenim Christus non sibi placuit, sed sicut scriptum est: “ Improperia improperantium tibi ceciderunt super me ”. 4 Quaecumque enim antea scripta sunt, ad nostram doctrinam scripta sunt, ut per patientiam et consolationem Scripturarum spem habeamus. 5 Deus autem patientiae et solacii det vobis idipsum sapere in alterutrum secundum Christum Iesum, 6 ut unanimes uno ore glorificetis Deum et Patrem Domini nostri Iesu Christi. 7 Propter quod suscipite invicem, sicut et Christus suscepit vos, in gloriam Dei. 8 Dico enim Christum ministrum fuisse 15:1 debemus autem nos firmiores inbecillitates infirmorum sustinere et non nobis placere 15:2 unusquisque vestrum proximo suo placeat in bonum ad aedificationem 15:3 etenim Christus non sibi placuit sed sicut scriptum est inproperia inproperantium tibi ceciderunt super me 15:4 quaecumque enim scripta sunt ad nostram doctrinam scripta sunt ut per patientiam et consolationem scripturarum spem habeamus 15:5 Deus autem patientiae et solacii det vobis id ipsum sapere in alterutrum secundum Iesum Christum 15:6 ut unianimes uno ore honorificetis Deum et Patrem Domini nostri Iesu Christi 15:7 propter quod suscipite invicem sicut et Christus suscepit vos in honorem Dei 15:8 CAPITOLO 15 15.1 O ) fei/lomen de\ h(mei=j oi( dunatoi\ ta\ a)sqenh/mata tw=n a)duna/twn basta/zein kai\ mh\ e(autoi=j a)re/skein. 15.2 e(k / astoj h(mw=n t%= plhsi/on a)reske/tw ei)j to\ a)gaqo\n pro\j oi)kodomh/n: 15.3 kai\ ga\r o( Xristo\j ou)x e(aut%= h)/resen: a)lla\ kaqw\j ge/graptai, Oi( o)neidismoi\ tw=n o)neidizo/ntwn se e)pe/pesan e)p' e)me/. 15.4 o(s / a ga\r proegra/fh, ei)j th\n h(mete/ran didaskali/an e)gra/fh, i(n/ a dia\ th=j u(pomonh=j kai\ dia\ th=j paraklh/sewj tw=n grafw=n th\n e)lpi/da e)x / wmen. 15.5 o( de\ qeo\j th=j u(pomonh=j kai\ th=j paraklh/sewj d%/h u(mi=n to\ au)to\ fronei=n e)n a)llh/loij kata\ Xristo\n I) hsou=n, 15.6 i(n/ a o(moqumado\n e)n e(ni\ sto/mati doca/zhte to\n qeo\n kai\ pate/ra tou= kuri/ou h(mw=n I) hsou= Xristou=. 15.7 Dio\ proslamba/nesqe a)llh/louj, kaqw\j kai\ o( Xristo\j prosela/beto u(ma=j ei)j do/can tou= qeou=. 15.8 le/gw ga\r Xristo\n dia/konon gegenh=sqai 1 Noi, che siamo i forti, abbiamo il dovere di portare le infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi. 2 Ciascuno di noi cerchi di piacere al prossimo nel 3 bene, per edificarlo. Anche Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma, come sta scritto: Gli insulti di chi ti insulta ricadano su di 4 me. Tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, 5 teniamo viva la speranza. E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di 6 Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù 7 Cristo. Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi, per la peritomh=j u(pe\r a)lhqei/aj qeou=, ei)j to\ bebaiw=sai ta\j e)paggeli/aj tw=n pate/rwn, 15.9 ta\ de\ e)q / nh u(pe\r e)le/ouj doca/sai to\n qeo/n, kaqw\j ge/graptai, Dia\ tou=to e)comologh/somai/ soi e)n e)q / nesin kai\ t%= o)nomati/ sou yalw=. 15.10 kai\ pa/lin le/gei, Eu)fra/nqhte, e)q / nh, meta\ tou= laou= au)tou=. 15.11 kai\ pa/lin, Ai)nei=te, pa/nta ta\ e)q / nh, to\n ku/rion, kai\ e)painesa/twsan au)to\n pa/ntej oi( laoi/. 15.12 kai\ pa/lin H ) sai/a + j le/gei, E /) stai h( r(iz / a tou= I) essai/ kai\ o( a)nista/menoj a)r / xein e)qnw=n, e)p' au)t%= e)q / nh e)lpiou=sin. 15.13 o( de\ qeo\j th=j e)lpi/doj plhrw/sai u(ma=j pa/shj xara=j kai\ ei)rh/nhj e)n t%= pisteu/ein, ei)j to\ perisseu/ein u(ma=j e)n tv= e)lpi/di e)n duna/mei pneu/matoj a(gi/ou. 15.14 Pe/peismai de/, a)delfoi/ mou, kai\ au)to\j e)gw\ peri\ u(mw=n o(t/ i kai\ au)toi\ mestoi/ e)ste a)gaqwsu/nhj, peplhrwme/noi pa/shj [th=j] gnw/sewj, duna/menoi kai\ a)llh/louj nouqetei=n. 15.15 tolmhro/teron de\ e)g / raya u(mi=n a)po\ me/rouj w(j e)panamimnv/skwn u(ma=j dia\ th\n xa/rin th\n doqei=sa/n moi u(po\ tou= qeou= 15.16 ei)j to\ ei)n= ai/ me leitourgo\n Xristou= I) hsou= ei)j ta\ e)q / nh, i(erourgou=nta to\ eu)agge/lion tou= qeou=, i(n/ a ge/nhtai h( prosfora\ tw=n e)qnw=n eu)pro/sdektoj, h(giasme/nh e)n pneu/mati a(gi/%. 15.17 e)x / w ou)n= [th\n] kau/xhsin e)n Xrist%= I) hsou= ta\ pro\j to\n qeo/n: 15.18 ou) ga\r tolmh/sw ti lalei=n w(n= ou) kateirga/sato Xristo\j di' e)mou= ei)j u(pakoh\n e)qnw=n, lo/g% kai\ e)r / g%, 15.19 e)n duna/mei shmei/wn kai\ tera/twn, e)n duna/mei pneu/matoj [qeou=]: w(s / te me a)po\ I) erousalh\m kai\ ku/kl% me/xri tou= I) llurikou= peplhrwke/nai to\ eu)agge/lion tou= Xristou=, w)noma/sqh Xristo/j, i(n/ a mh\ e)p' a)llo/trion qeme/lion oi)kodomw=, 15.21 a)lla\ kaqw\j ge/graptai, Oi(j = ou)k 8 gloria di Dio. Dico infatti che Cristo è diventato servitore dei circoncisi per mostrare la fedeltà di Dio nel compiere le 9 promesse dei padri; le genti invece glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: Per questo ti loderò fra le genti e canterò inni al 10 tuo nome. E ancora: Esultate, o nazioni, insieme 11 al suo popolo. E di nuovo: Genti tutte, lodate il Signore; i popoli tutti lo esaltino. 12 E a sua volta Isaia dice: Spunterà il rampollo di Iesse, colui che sorgerà a governare le nazioni: in lui le 13 nazioni spereranno. Il Dio della speranza vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello 14 Spirito Santo. Fratelli miei, sono anch’io convinto, per quel che vi riguarda, che voi pure siete pieni di bontà, colmi di ogni conoscenza e capaci di correggervi l’un 15 l’altro. Tuttavia, su alcuni punti, vi ho scritto con un po’ di audacia, come per ricordarvi quello che già sapete, a motivo della grazia che mi è stata data da Dio 16 per essere ministro di Cristo Gesù tra le genti, adempiendo il sacro ministero di annunciare il vangelo di Dio perché le genti divengano un’offerta gradita, santificata dallo 17 Spirito Santo. Questo dunque è il mio vanto in Gesù Cristo nelle cose che 18 riguardano Dio. Non oserei infatti dire nulla se non di quello che Cristo ha operato per mezzo mio per condurre le genti all’obbedienza, con 19 parole e opere, con la potenza di segni e di prodigi, con la forza dello Spirito. Così da Gerusalemme e in tutte le direzioni fino all’Illiria, ho portato a termine la predicazione del vangelo di 20 Cristo. Ma mi sono fatto un punto di onore di non annunciare il Vangelo dove era già conosciuto il nome di Cristo, per non costruire su 21 un fondamento altrui, ma, circumcisionis propter veritatem Dei ad confirmandas promissiones patrum; 9 gentes autem propter misericordiam glorificare Deum, sicut scriptum est:“ Propter hoc confitebor tibi in gentibus et nomini tuo cantabo”. 10 Et iterum dicit: “ Laetamini, gentes, cum plebe eius”. 11 Et iterum:“ Laudate, omnes gentes, Dominum, et magnificent eum omnes populi”. 12 Et rursus Isaias ait: “ Erit radix Iesse, et qui exsurget regere gentes: in eo gentes sperabunt ”.13 Deus autem spei repleat vos omni gaudio et pace in credendo, ut abundetis in spe in virtute Spiritus Sancti.14 Certus sum autem, fratres mei, et ego ipse de vobis, quoniam et ipsi pleni estis bonitate, repleti omni scientia, ita ut possitis et alterutrum monere. 15 Audacius autem scripsi vobis ex parte, tamquam in memoriam vos reducens propter gratiam, quae data est mihi a Deo, 16 ut sim minister Christi Iesu ad gentes, consecrans evangelium Dei, ut fiat oblatio gentium accepta, sanctificata in Spiritu Sancto. 17 Habeo igitur gloriationem in Christo Iesu ad Deum; 18 non enim audebo aliquid loqui eorum, quae per me non effecit Christus in oboedientiam gentium, verbo et factis, 19 in virtute signorum et prodigiorum, in virtute Spiritus, ita ut ab Ierusalem et per circuitum usque in Illyricum repleverim evangelium Christi, 20 sic autem contendens praedicare evangelium, non ubi nominatus est Christus, ne super alienum fundamentum aedificarem, 21 sed sicut scriptum est:“ Quibus non est annuntiatum de eo, dico enim Christum Iesum ministrum fuisse circumcisionis propter veritatem Dei ad confirmandas promissiones patrum 15:9 gentes autem super misericordiam honorare Deum sicut scriptum est propter hoc confitebor tibi in gentibus et nomini tuo cantabo 15:10 et iterum dicit laetamini gentes cum plebe eius 15:11 et iterum laudate omnes gentes Dominum et magnificate eum omnes populi 15:12 et rursus Esaias ait erit radix Iesse et qui exsurget regere gentes in eo gentes sperabunt 15:13 Deus autem spei repleat vos omni gaudio et pace in credendo ut abundetis in spe in virtute Spiritus Sancti 15:14 certus sum autem fratres mei et ego ipse de vobis quoniam et ipsi pleni estis dilectione repleti omni scientia ita ut possitis alterutrum monere 15:15 audacius autem scripsi vobis fratres ex parte tamquam in memoriam vos reducens propter gratiam quae data est mihi a Deo 15:16 ut sim minister Christi Iesu in gentibus sanctificans evangelium Dei ut fiat oblatio gentium accepta sanctificata in Spiritu Sancto 15:17 habeo igitur gloriam in Christo Iesu ad Deum 15:18 non enim audeo aliquid loqui eorum quae per me non effecit Christus in oboedientiam gentium verbo et factis 15:19 in virtute signorum et prodigiorum in virtute Spiritus Sancti ita ut ab Hierusalem per circuitum usque in Illyricum repleverim evangelium Christi 15:20 sic autem hoc praedicavi evangelium non ubi nominatus est Christus ne super alienum a)nhgge/lh peri\ au)tou= o)/yontai, kai\ oi(\ ou)k a)khko/asin sunh/sousin. 15.22 Dio\ kai\ e)nekopto/mhn ta\ polla\ tou= e)lqei=n pro\j u(ma=j: 15.23 nuni\ de\ mhke/ti to/pon e)x / wn e)n toi=j kli/masi tou/toij, e)pipoqi/an de\ e)x / wn tou= e)lqei=n pro\j u(ma=j a)po\ pollw=n e)tw=n, 15.24 w(j a)n\ poreu/wmai ei)j th\n Spani/an: e)lpi/zw ga\r diaporeuo/menoj qea/sasqai u(ma=j kai\ u(f' u(mw=n propemfqh=nai e)kei= e)an\ u(mw=n prw=ton a)po\ me/rouj e)mplhsqw=. 15.25 nuni\ de\ poreu/omai ei)j I) erousalh\m diakonw=n toi=j a(gi/oij. 15.26 eu)do/khsan ga\r Makedoni/a kai\ A ) xai/a + koinwni/an tina\ poih/sasqai ei)j tou\j ptwxou\j tw=n a(gi/wn tw=n e)n I) erousalh/m. 15.27 eu)do/khsan ga/r kai\ o)feile/tai ei)si\n au)tw=n: ei) ga\r toi=j pneumatikoi=j au)tw=n e)koinw/nhsan ta\ e)q / nh, o)fei/lousin kai\ e)n toi=j sarkikoi=j leitourgh=sai au)toi=j. 15.28 tou=to ou)n= e)pitele/saj kai\ sfragisa/menoj au)toi=j to\n karpo\n tou=ton, a)peleu/somai di' u(mw=n ei)j Spani/an: 15.29 oi)d = a de\ o(t/ i e)rxo/menoj pro\j u(ma=j e)n plhrw/mati eu)logi/aj Xristou= e)leu/somai. 15.30 Parakalw= de\ u(ma=j, [a)delfoi/,] dia\ tou= kuri/ou h(mw=n I) hsou= Xristou= kai\ dia\ th=j a)ga/phj tou= pneu/matoj sunagwni/sasqai/ moi e)n tai=j proseuxai=j u(pe\r e)mou= pro\j to\n qeo/n, 15.31 i(n/ a r(usqw= a)po\ tw=n a)peiqou/ntwn e)n tv= I) oudai/# kai\ h( diakoni/a mou h( ei)j I) erousalh\m eu)pro/sdektoj toi=j a(gi/oij ge/nhtai, 15.32 i(n/ a e)n xar#= e)lqw\n pro\j u(ma=j dia\ qelh/matoj qeou= sunanapau/swmai u(mi=n. 15.33 o( de\ qeo\j th=j ei)rh/nhj meta\ pa/ntwn u(mw=n, a)mh/n. come sta scritto: Coloro ai quali non era stato annunciato, lo vedranno, e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno. 22 Appunto per questo fui impedito più volte di venire 23 da voi. Ora però, non trovando più un campo d’azione in queste regioni e avendo già da parecchi anni un vivo desiderio di venire da 24 voi, spero di vedervi, di passaggio, quando andrò in Spagna, e di essere da voi aiutato a recarmi in quella regione, dopo avere goduto un poco della vostra 25 presenza. Per il momento vado a Gerusalemme, a rendere un servizio ai santi 26 di quella comunità; la Macedonia e l’Acaia infatti hanno voluto realizzare una forma di comunione con i poveri tra i santi che sono a 27 Gerusalemme. L’hanno voluto perché sono ad essi debitori: infatti le genti, avendo partecipato ai loro beni spirituali, sono in debito di rendere loro un servizio sacro anche nelle loro 28 necessità materiali. Quando avrò fatto questo e avrò consegnato sotto garanzia quello che è stato raccolto, partirò per la Spagna 29 passando da voi. So che, giungendo presso di voi, ci verrò con la pienezza della benedizione di Cristo. 30 Perciò, fratelli, per il Signore nostro Gesù Cristo e l’amore dello Spirito, vi raccomando: lottate con me nelle preghiere che rivolgete 31 a Dio, perché io sia liberato dagli infedeli della Giudea e il mio servizio a Gerusalemme sia bene 32 accetto ai santi. Così, se Dio lo vuole, verrò da voi pieno di gioia per riposarmi 33 in mezzo a voi. Il Dio della pace sia con tutti voi. Amen. videbunt; et,qui non audierunt, intellegent”. 22 Propter quod et impediebar plurimum venire ad vos; 23 nunc vero ulterius locum non habens in his regionibus, cupiditatem autem habens veniendi ad vos ex multis iam annis, 24 cum in Hispaniam proficisci coepero, spero enim quod praeteriens videam vos et a vobis deducar illuc, si vobis primum ex parte fruitus fuero.25 Nunc autem proficiscor in Ierusalem ministrare sanctis; 26 probaverunt enim Macedonia et Achaia communicationem aliquam facere in pauperes sanctorum, qui sunt in Ierusalem. 27 Placuit enim eis, et debitores sunt eorum; nam si spiritalibus eorum communicaverunt gentes, debent et in carnalibus ministrare eis. 28 Hoc igitur cum consummavero et assignavero eis fructum hunc, proficiscar per vos in Hispaniam; 29 scio autem quoniam veniens ad vos, in abundantia benedictionis Christi veniam. 30 Obsecro autem vos, fratres, per Dominum nostrum Iesum Christum et per caritatem Spiritus, ut concertemini mecum in orationibus pro me ad Deum, 31 ut liberer ab infidelibus, qui sunt in Iudaea, et ministerium meum pro Ierusalem acceptum sit sanctis, 32 ut veniens ad vos in gaudio per voluntatem Dei refrigerer vobiscum. 33 Deus autem pacis sit cum omnibus vobis. Amen. fundamentum aedificarem 15:21 sed sicut scriptum est quibus non est adnuntiatum de eo videbunt et qui non audierunt intellegent 15:22 propter quod et inpediebar plurimum venire ad vos 15:23 nunc vero ulterius locum non habens in his regionibus cupiditatem autem habens veniendi ad vos ex multis iam annis 15:24 cum in Hispaniam proficisci coepero spero quod praeteriens videam vos et a vobis deducar illuc si vobis primum ex parte fruitus fuero 15:25 nunc igitur proficiscar in Hierusalem ministrare sanctis 15:26 probaverunt enim Macedonia et Achaia conlationem aliquam facere in pauperes sanctorum qui sunt in Hierusalem 15:27 placuit enim eis et debitores sunt eorum nam si spiritalium eorum participes facti sunt gentiles debent et in carnalibus ministrare eis 15:28 hoc igitur cum consummavero et adsignavero eis fructum hunc proficiscar per vos in Hispaniam 15:29 scio autem quoniam veniens ad vos in abundantia benedictionis Christi veniam 15:30 obsecro igitur vos fratres per Dominum nostrum Iesum Christum et per caritatem Spiritus ut adiuvetis me in orationibus pro me ad Deum 15:31 ut liberer ab infidelibus qui sunt in Iudaea et obsequii mei oblatio accepta fiat in Hierosolyma sanctis 15:32 ut veniam ad vos in gaudio per voluntatem Dei et refrigerer vobiscum 15:33 Deus autem pacis sit cum omnibus vobis amen. CAPITOLO 16 16.1 Suni/sthmi de\ u(mi=n Foi/bhn th\n a)delfh\n h(mw=n, ou)s = an [kai\] dia/konon th=j e)kklhsi/aj th=j e)n Kegxreai=j, 16.2 i(n/ a au)th\n prosde/chsqe e)n kuri/% a)ci/wj tw=n a(gi/wn kai\ parasth=te au)tv= e)n %(= a)n\ u(mw=n xrv/zv pra/gmati: kai\ ga\r au)th\ prosta/tij pollw=n e)genh/qh kai\ e)mou= au)tou=. 16.3 A ) spa/sasqe Pri/skan kai\ A ) ku/lan tou\j sunergou/j mou e)n Xrist%= I) hsou=, 16.4 oi(t/ inej u(pe\r th=j yuxh=j mou to\n e(autw=n tra/xhlon u(pe/qhkan, oi(j = ou)k e)gw\ mo/noj eu)xaristw= a)lla\ kai\ pa=sai ai( e)kklhsi/ai tw=n e)qnw=n, 16.5 kai\ th\n kat' oi)k = on au)tw=n e)kklhsi/an. a)spa/sasqe E ) pai/neton to\n a)gaphto/n mou, o(j / e)stin a)parxh\ th=j A ) si/aj ei)j Xristo/n. 16.6 a)spa/sasqe Mari/an, h(t/ ij polla\ e)kopi/asen ei)j u(ma=j. 16.7 a)spa/sasqe A ) ndro/nikon kai\ I) ounia=n tou\j suggenei=j mou kai\ sunaixmalw/touj mou, oi(t/ ine/j ei)sin e)pi/shmoi e)n toi=j a)posto/loij, oi(\ kai\ pro\ e)mou= ge/gonan e)n Xrist%=. 16.8 a)spa/sasqe A ) mplia=ton to\n a)gaphto/n mou e)n kuri/%. 16.9 a)spa/sasqe Ou)rbano\n to\n sunergo\n h(mw=n e)n Xrist%= kai\ Sta/xun to\n a)gaphto/n mou. 16.10 a)spa/sasqe A ) pellh=n to\n do/kimon e)n Xrist%=. a)spa/sasqe tou\j e)k tw=n A ) ristobou/lou. 16.11 a)spa/sasqe H ( r%di/wna to\n suggenh= mou. a)spa/sasqe tou\j e)k tw=n Narki/ssou tou\j o)n/ taj e)n kuri/%. 16.12 a)spa/sasqe Tru/fainan kai\ Trufw=san ta\j kopiw/saj e)n kuri/%. a)spa/sasqe Persi/da th\n a)gaphth/n, h(t/ ij polla\ e)kopi/asen e)n kuri/%. 16.13 a)spa/sasqe R ( ou=fon to\n e)klekto\n e)n kuri/% kai\ th\n mhte/ra au)tou= kai\ e)mou=. 16.14 a)spa/sasqe A ) su/gkriton, Fle/gonta, E ( rmh=n, Patroba=n, E ( rma=n, kai\ tou\j su\n au)toi=j 1 Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è al servizio della Chiesa di Cencre: 2 accoglietela nel Signore, come si addice ai santi, e assistetela in qualunque cosa possa avere bisogno di voi; anch’essa infatti ha protetto molti, e anche me 3 stesso. Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in 4 Cristo Gesù. Essi per salvarmi la vita hanno rischiato la loro testa, e a loronon io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese del 5 mondo pagano. Salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa. Salutate il mio amatissimo Epèneto, che è stato il primo a credere in Cristo nella 6 provincia dell’Asia. Salutate Maria, che ha faticato molto 7 per voi. Salutate Andrònico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia: sono insigni tra gli apostoli ed erano in Cristo già prima di 8 me. Salutate Ampliato, che mi è molto caro nel Signore. 9 Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio carissimo Stachi. 10 Salutate Apelle, che ha dato buona prova in Cristo. Salutate quelli della casa di 11 Aristòbulo. Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli della casa di Narciso che credono nel 12 Signore. Salutate Trifena e Trifosa, che hanno faticato per il Signore. Salutate la carissima Pèrside, che ha tanto faticato per il Signore. 13 Salutate Rufo, prescelto nel Signore, e sua madre, che è una madre anche per 14 me. Salutate Asìncrito, Flegonte, Erme, Pàtroba, Erma e i fratelli che sono con 15 loro. Salutate Filòlogo e Giulia, Nereo e sua sorella e Olimpas e tutti i santi che 16 sono con loro. Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le Chiese di 17 Cristo. Vi raccomando poi, fratelli, di guardarvi da coloro che provocano divisioni e 1 Commendo autem vobis Phoebem sororem nostram, quae est ministra ecclesiae, quae est Cenchreis, 2 ut eam suscipiatis in Domino digne sanctis et assistatis ei in quocumque negotio vestri indiguerit; etenim ipsa astitit multis et mihi ipsi. 3 Salutate Priscam et Aquilam adiutores meos in Christo Iesu, 4 qui pro anima mea suas cervices supposuerunt, quibus non solus ego gratias ago sed et cunctae ecclesiae gentium; 5 et domesticam eorum ecclesiam. Salutate Epaenetum dilectum mihi, primitias Asiae in Christo. 6 Salutate Mariam, quae multum laboravit in vobis. 7 Salutate Andronicum et Iuniam cognatos meos et concaptivos meos, qui sunt nobiles in apostolis, qui et ante me fuerunt in Christo. 8 Salutate Ampliatum dilectissimum mihi in Domino. 9 Salutate Urbanum adiutorem nostrum in Christo et Stachyn dilectum meum. 10 Salutate Apellem probatum in Christo. Salutate eos, qui sunt ex Aristobuli. 11 Salutate Herodionem cognatum meum. Salutate eos, qui sunt ex Narcissi, qui sunt in Domino. 12 Salutate Tryphaenam et Tryphosam, quae laborant in Domino. Salutate Persidam carissimam, quae multum laboravit in Domino. 13 Salutate Rufum electum in Domino et matrem eius et meam. 14 Salutate Asyncritum, Phlegonta, Hermen, Patrobam, Hermam et, qui cum eis sunt, fratres. 15 Salutate Philologum et Iuliam, Nereum et sororem eius et Olympam et omnes, qui cum eis sunt, sanctos. 16 Salutate invicem in osculo sancto. Salutant vos omnes 16:1 Commendo autem vobis Phoebem sororem nostram quae est in ministerio ecclesiae quae est Cenchris 16:2 ut eam suscipiatis in Domino digne sanctis et adsistatis ei in quocumque negotio vestri indiguerit etenim ipsa quoque adstitit multis et mihi ipsi 16:3 salutate Priscam et Aquilam adiutores meos in Christo Iesu 16:4 qui pro anima mea suas cervices subposuerunt quibus non solus ego gratias ago sed et cunctae ecclesiae gentium 16:5 et domesticam eorum ecclesiam salutate Ephaenetum dilectum mihi qui est primitivus Asiae in Christo 16:6 salutate Mariam quae multum laboravit in vobis 16:7 salutate Andronicum et Iuniam cognatos et concaptivos meos qui sunt nobiles in apostolis qui et ante me fuerunt in Christo 16:8 salutate Ampliatum dilectissimum mihi in Domino 16:9 salutate Urbanum adiutorem nostrum in Christo et Stachyn dilectum meum 16:10 salutate Apellen probum in Christo 16:11 salutate eos qui sunt ex Aristoboli salutate Herodionem cognatum meum salutate eos qui sunt ex Narcissi qui sunt in Domino 16:12 salutate Tryfenam et Tryfosam quae laborant in Domino salutate Persidam carissimam quae multum laboravit in Domino 16:13 salutate Rufum electum in Domino et matrem eius et meam 16:14 salutate Asyncritum Flegonta Hermen Patrobam Hermam et qui cum eis a)delfou/j. 16.15 a)spa/sasqe Filo/logon kai\ I) ouli/an, Nhre/a kai\ th\n a)delfh\n au)tou=, kai\ O ) lumpa=n, kai\ tou\j su\n au)toi=j pa/ntaj a(gi/ouj. 16.16 A ) spa/sasqe a)llh/louj e)n filh/mati a(gi/%. A ) spa/zontai u(ma=j ai( e)kklhsi/ai pa=sai tou= Xristou=. 16.17 Parakalw= de\ u(ma=j, a)delfoi/, skopei=n tou\j ta\j dixostasi/aj kai\ ta\ ska/ndala para\ th\n didaxh\n h(n\ u(mei=j e)ma/qete poiou=ntaj, kai\ e)kkli/nete a)p' au)tw=n: 16.18 oi( ga\r toiou=toi t%= kuri/% h(mw=n Xrist%= ou) douleu/ousin a)lla\ tv= e(autw=n koili/#, kai\ dia\ th=j xrhstologi/aj kai\ eu)logi/aj e)capatw=sin ta\j kardi/aj tw=n a)ka/kwn. 16.19 h( ga\r u(mw=n u(pakoh\ ei)j pa/ntaj a)fi/keto: e)f' u(mi=n ou)n= xai/rw, qe/lw de\ u(ma=j sofou\j ei)n= ai ei)j to\ a)gaqo/n, a)kerai/ouj de\ ei)j to\ kako/n. 16.20 o( de\ qeo\j th=j ei)rh/nhj suntri/yei to\n Satana=n u(po\ tou\j po/daj u(mw=n e)n ta/xei. h( xa/rij tou= kuri/ou h(mw=n I) hsou= meq' u(mw=n. 16.21 A ) spa/zetai u(ma=j Timo/qeoj o( sunergo/j mou kai\ Lou/kioj kai\ I) a/swn kai\ Swsi/patroj oi( suggenei=j mou. 16.22 a)spa/zomai u(ma=j e)gw\ Te/rtioj o( gra/yaj th\n e)pistolh\n e)n kuri/%. 16.23 a)spa/zetai u(ma=j Ga/io + j o( ce/noj mou kai\ o(l / hj th=j e)kklhsi/aj. a)spa/zetai u(ma=j )E / rastoj o( oi)kono/moj th=j po/lewj kai\ Kou/artoj o( a)delfo/j. 16.25 [T%= de\ duname/n% u(ma=j sthri/cai kata\ to\ eu)agge/lio/n mou kai\ to\ kh/rugma I) hsou= Xristou=, kata\ a)poka/luyin musthri/ou xro/noij ai)wni/oij sesighme/nou, 16.26 fanerwqe/ntoj de\ nu=n dia/ te grafw=n profhtikw=n kat' e)pitagh\n tou= ai)wni/ou qeou= ei)j u(pakoh\n pi/stewj ei)j pa/nta ta\ e)q / nh gnwrisqe/ntoj, 16.27 mo/n% sof%= qe%= dia\ I) hsou= Xristou=, %(= h( do/ca ei)j tou\j ai)wn= aj, a)mh/n.] ostacoli contro l’insegnamento che avete appreso: tenetevi lontani da 18 loro. Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e, con belle parole e discorsi affascinanti, ingannano il 19 cuore dei semplici. La fama della vostra obbedienza è giunta a tutti: mentre dunque mi rallegro di voi, voglio che siate saggi nel bene e 20 immuni dal male. Il Dio della pace schiaccerà ben presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signore 21 nostro Gesù sia con voi. Vi saluta Timòteo mio collaboratore, e con lui Lucio, Giasone, Sosípatro, 22 miei parenti. Anch’io, Terzo, che ho scritto la lettera, vi saluto nel Signore. 23 Vi saluta Gaio, che ospita me e tutta la comunità. Vi salutano Erasto, tesoriere della città, e il fratello Quarto. 24 [ ] 25 A colui che ha il potere di confermarvi nel mio Vangelo, che annuncia Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero, avvolto nel silenzio 26 per secoli eterni, ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti, per ordine dell’eterno Dio, annunciato a tutte le genti perché giungano 27 all’obbedienza della fede, a Dio, che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli. Amen. ecclesiae Christi. 17 Rogo autem vos, fratres, ut observetis eos, qui dissensiones et offendicula praeter doctrinam, quam vos didicistis, faciunt, et declinate ab illis; 18 huiusmodi enim Domino nostro Christo non serviunt sed suo ventri, et per dulces sermones et benedictiones seducunt corda innocentium. 19 Vestra enim oboedientia ad omnes pervenit; gaudeo igitur in vobis, sed volo vos sapientes esse in bono et simplices in malo. 20 Deus autem pacis conteret Satanam sub pedibus vestris velociter. Gratia Domini nostri Iesu vobiscum. 21 Salutat vos Timotheus adiutor meus et Lucius et Iason et Sosipater cognati mei. 22 Saluto vos ego Tertius, qui scripsi epistulam in Domino. 23 Salutat vos Gaius hospes meus et universae ecclesiae. Salutat vos Erastus arcarius civitatis et Quartus frater. (24) 25 Ei autem, qui potens est vos confirmare iuxta evangelium meum et praedicationem Iesu Christi secundum revelationem mysterii temporibus aeternis taciti, 26 manifestati autem nunc, et per scripturas Prophetarum secundum praeceptum aeterni Dei ad oboeditionem fidei in cunctis gentibus patefacti, 27 soli sapienti Deo per Iesum Christum, cui gloria in saecula. Amen. sunt fratres 16:15 salutate Filologum et Iuliam Nereum et sororem eius et Olympiadem et omnes qui cum eis sunt sanctos 16:16 salutate invicem in osculo sancto salutant vos omnes ecclesiae Christi 16:17 rogo autem vos fratres ut observetis eos qui dissensiones et offendicula praeter doctrinam quam vos didicistis faciunt et declinate ab illis 16:18 huiusmodi enim Christo Domino nostro non serviunt sed suo ventri et per dulces sermones et benedictiones seducunt corda innocentium 16:19 vestra enim oboedientia in omnem locum divulgata est gaudeo igitur in vobis sed volo vos sapientes esse in bono et simplices in malo 16:20 Deus autem pacis conteret Satanan sub pedibus vestris velociter gratia Domini nostri Iesu Christi vobiscum 16:21 salutat vos Timotheus adiutor meus et Lucius et Iason et Sosipater cognati mei 16:22 saluto vos ego Tertius qui scripsi epistulam in Domino 16:23 salutat vos Gaius hospes meus et universae ecclesiae salutat vos Erastus arcarius civitatis et Quartus frater 16:25 ei autem qui potens est vos confirmare iuxta evangelium meum et praedicationem Iesu Christi secundum revelationem mysterii temporibus aeternis taciti 16:26 quod nunc patefactum est per scripturas prophetarum secundum praeceptum aeterni Dei ad oboeditionem fidei in cunctis gentibus cognito 16:27 solo sapienti Deo per Iesum Christum cui honor in saecula saeculorum amen.