MANUALE OPERATIVO STRUMENTI DI OFFICE CAPITOLO 1 Strumenti di Office Strumenti comuni Office System 2003 è quella che si dice una suite, vale a dire un insieme di diverse applicazioni pensate per le attività di ufficio. Una particolarità di queste applicazioni è di essere molto integrate tra loro, fornendo così all'utente la possibilità di inserire all'interno di documenti creati con una di esse, oggetti creati con un'altra e di operare con più applicazioni contemporaneamente al fine di produrre documenti più completi. Un altro grosso vantaggio nell'utilizzo combinato dei diversi programmi sta nella loro somiglianza, nella similarità di alcuni comandi di base, nella invariabilità di determinate procedure. Alcune di queste, che possiamo definire procedure standard, vengono viste nel corso di questo capitolo. Quanto si dirà qui varrà per tutte le applicazioni trattate nel manuale: se ci saranno differenze, esse verranno rilevate sia in questo sia nei capitoli specifici dedicati alle varie applicazioni. L'obiettivo è quello di riunire in un unico capitolo le spiegazioni relative a procedure e operazioni che l'utente incontrerà indipendentemente dall'applicazione in uso. Nel corso del libro ci saranno vari rimandi a questo capitolo, per cui se ne consiglia la lettura prima di cominciare ad affrontare l'applicazione che interessa. Barre degli strumenti e pulsanti standard Ogni applicazione è corredata di una barra dei menu contenente i vari comandi divisi per categorie. Per esempio, il menu File contiene comandi relativi a operazioni sul documento (Apri, Salva, Stampa ecc.), il menu Modifica comandi che ne modificano il contenuto, il menu Visualizza comandi che ne modificano la visualizzazione, il menu Inserisci dà modo di inserire oggetti nel documento (simboli, numeri di pagina, immagini...), il menu Formato permette di modificare il formato dei contenuti e così via. Facendo clic su ogni intestazione, si aprirà un menu a discesa con le varie voci di comando, alcune di queste conterranno dei sottomenu. In pratica ogni operazione può essere eseguita mediante questa procedura: individuazione del menu, selezione del comando adeguato, esecuzione. Questo modo di procedere può essere reso più rapido: tutte le applicazioni contengono altre barre denominate barre dei pulsanti. Queste a loro volta sono costituite da icone colorate (i pulsanti) mediante clic sulle quali è possibile richiamare determinati comandi. Va da sé quindi, che esistono due modi per richiamare un comando: selezione dal menu o clic sul pulsante, denominato per questo motivo pulsante di scelta rapida. Ogni applicazione presenta diverse barre, ne visualizza due o tre in maniera automatica e mostra le altre su richiesta, o in determinati frangenti. Al momento dell'apertura tutte le applicazioni mostrano su una stessa riga la barra degli strumenti Standard e la barra Formattazione. Volendo, è possibile eseguire il comando Strumenti/Personalizza, il quale apre la finestra di dialogo mostrata in Figura 1. Figura 1 - La finestra di dialogo Personalizza di Microsoft Word Nella scheda Opzioni, scegliete Mostra la barra degli strumenti standard e formattazione su due righe, e fate clic su OK; in questo modo le due barre principali appaiono in tutta la loro interezza. Queste barre si dicono principali in quanto appaiono più o meno invariate in ogni applicazione e inoltre contengono i pulsanti relativi ai comandi usati più frequentemente. Nei paragrafi che seguono verranno illustrate queste comuni funzionalità. MANUALE OPERATIVO STRUMENTI DI OFFICE CAPITOLO 2 Apertura di un documento L'apertura e il salvataggio di un documento sono le due attività più comuni e quelle che l'utente si troverà a fare più spesso. Sono operazioni che avvengono in modo pressoche identico in ogni applicazione della suite; le eccezioni verranno trattate nel capitolo dedicato alla singola applicazione. Di solito, si hanno due necessità diverse nell'apertura di un documento: aprirne uno nuovo (un foglio bianco) o aprirne uno già iniziato per modificarlo. Nel primo caso, l'utente può scegliere tra il percorso File/ Nuovo e il pulsante Nuovo, il primo pulsante nella barra Standard, raffigurante un foglio bianco. Queste due procedure sono leggermente diverse. Facendo clic sul pulsante Nuovo il programma visualizza un documento vuoto (un foglio, una cartella di lavoro, una diapositiva o altro a seconda dell'applicazione). Il percorso File/ Nuovo apre invece un riquadro a destra dello schermo, denominato Nuovo documento, che permette di scegliere tra due diverse possibilità. Documento vuoto. Facendo clic sulla scritta Documento vuoto si aprirà un. foglio virtuale bianco che in Word può essere pensato come l'equivalente di un foglio nuovo inserito nella macchina da scrivere prima di iniziare la battitura. Da documento esistente. Permette di scegliere un documento già salvato in precedenza, per mezzo di una finestra di dialogo che verrà illustrata tra breve. Le diverse applicazioni offrono, nel caso, anche ulteriori possibilità. Per i dettagli si rimanda ai capitoli dedicati ai singoli programmi Un'ulteriore sezione, denominata Modelli, permette di aprire un File modello. Un file di questo tipo è un documento già compilato o vuoto, preimpostato e rappresenta una base da cui partire. Per esempio, nel caso di Word esistono modelli per fax o curriculum che richiedono semplicemente di immettere i dati personali, ma hanno già tutta una serie di impostazioni di allineamento, formato, impaginazione preconfigurate. È possibile scegliere i modelli dal sito Web di Microsoft, da un sito Web personale o da un archivio presente nel computer in uso. Naturalmente, qualsiasi applicazione dà modo all'utente di creare un proprio file modello. Per esempio, poniamo il caso di utilizzare Excel per costruire un foglio dati da usare per le fatture: molte cose saranno inevitabilmente le stesse in ogni fattura (l'intestazione, i dati personali, l'allineamento e la formattazione del testo, le modalità di pagamento e altro), mentre altre, in minor quantità, varieranno (numero e data, cifre, destinatario). Ovviamente sarebbe uno spreco notevole di tempo se l'utente dovesse ogni volta rifare tutto, quando invece gli basterebbe inserire i nuovi dati! Ebbene, quando si crea un modello, si crea appunto una sorta di "modulo" riutilizzabile. Per realizzarlo, basta aprire un documento vuoto, impostarlo e poi salvarlo "come modello", secondo una procedura che sarà chiara tra pochissimo. Il pulsante Apri si comporta come l'opzione Da documento esistente del riquadro che si è appena visto: apre una finestra di dialogo (nella Figura 2 viene raffigurata quella relativa a Word) che permette di sfogliare gli archivi disponibili per individuare e aprire il file desiderato. Figura 2 - La finestra di dialogo Apri La casella di testo Cerca in mostra una fonte preimpostata dove cercare il documento desiderato: nel caso in esame si tratta della cartella My Documents (o Documenti se il sistema operativo è in italiano). Facendo clic sulla freccetta a destra, si visualizza un menu a discesa che rappresenta l'albero delle risorse del computer ed eventualmente della rete locale. Per scegliere un'altra fonte occorre selezionarla. Nello spazio sottostante viene visualizzato il contenuto del disco o della cartella scelta: per entrare in una sottocartella, fare doppio clic sul nome della cartella desiderata, o selezionarla con un clic singolo e premere Invio. Continuare l'operazione fino a localizzare il file cercato. Il pannello di sinistra contiene pulsanti "scorciatoia" per visualizzare contenuti specifici, come i documenti recenti, o l'intero desktop, o sfogliare la rete locale. Vicino alla casella di testo, in alto a destra, alcuni pulsanti permettono di eseguire alcune operazioni extra sotto descritte. Torna indietro. Il programma memorizza le selezioni in senso cronologico e tramite questo pulsante permette di ripercorrerle all'indietro. La freccetta posta a destra visualizza un menu contenente le selezioni precedenti che permette di individuare immediatamente quella desiderata. Su di un livello. Consente di salire di un livello nelle cartelle annidate, vale a dire di selezionare la "sovracartella" o la cartella che contiene quella correntemente selezionata. Ricerca sul Web. Apre Intemet Explorer o qualsiasi altro browser predefinito, permettendo di effettuare delle ricerche sul Web. Elimina. Elimina la cartella o i file selezionati. Crea nuova cartella. Consente di creare una nuova cartella all'interno di quella selezionata nella casella Cerca in. Visualizzazioni. Fa sì che si possa modificare la visualizzazione dei contenuti della cartella selezionata nella casella Cerca in. È possibile, per esempio, vedere delle anteprime delle immagini o vedere contemporaneamente l'elenco dei contenuti e un'anteprima dei documenti selezionati. Strumenti. Offre dei comandi di varia natura che l'utente può trovare comodo avere a disposizione anche in questa finestra di dialogo. Per esempio, è possibile aprire la finestra di dialogo di ricerca, eliminare, rinominare o stampare il documento selezionato, o visualizzarne le proprietà. In basso nella finestra sono presenti altre due caselle di testo. La prima, Nome file, permette eventualmente di digitare il nome del file che si desidera aprire, anzichè selezionarlo con il mouse. La seconda, Tipo file, permette di scegliere un tipo di file diverso da quello standard. A questo proposito va ricordato che ogni applicazione ha un formato proprietario dei file, rappresentato dall'estensione: . doc per Word, . xls per Excel, . ppt per PowerPoint ecc. Quando dall'interno di un'applicazione viene visualizzata la finestra di dialogo Apri, divengono visibili anche i file con estensione corretta presenti nella cartella selezionata. Così, per esempio, Word non mostrerà file Excel o altro, limitandosi a mostrare quelli che hanno il formato richiesto nella casella Tipo file. Facendo clic sulla freccetta, si nota che è possibile scegliere di vedere anche se sono presenti file di tipo diverso: nel caso di Word con "tipo diverso" si intende altri formati di videoscrittura, o "tutti" indistintamente. Il pulsante Apri, infine, permette di aprire il file desiderato e selezionato. Da notare che accanto al pulsante compare una freccetta, facendo clic sulla quale si visualizza un nuovo elenco a discesa di comandi: è possibile aprire in maniera diversa un file (per esempio in sola lettura). Salvataggio di un documento Un'operazione che sarà doveroso intraprendere molto spesso è quella del salvataggio dei documenti. Alcune applicazioni (per esempio Access) in alcuni casi provvedono da sè ma, normalmente, è l'utente che sceglie quando e come salvare il proprio lavoro. In quasi tutte le applicazioni attraverso il percorso Strumenti/Opzioni, selezionando la scheda Salva nella finestra di dialogo visualizzata, è possibile decidere ogni quanto tempo effettuare un salvataggio automatico: a ogni intervallo desiderato, l'applicazione salverà il documento "aggiornandolo" vale a dire rendendo definitive le modifiche in corso. Esistono due modi di salvare un documento: il percorso File/ Salva o Salva con nome e il pulsante Salva. La prima volta che viene usato, il pulsante agisce come il comando Salva con nome e visualizza la finestra di dialogo riportata in Figura 3 (nell'esempio, è quella visualizzata da Word), mentre se il documento aveva già un nome allora agisce come il comando Salva e aggiorna semplicemente il file. Il lettore troverà la finestra di dialogo familiare: in effetti, essa è pressochè identica alla finestra di dialogo Apri. La differenza in pratica si ha nell'uso. In Apri si cercava il file (nome, formato e collocazione) da aprire, in Salva con nome si decide come e dove salvarlo (nome, formato, collocazione). La casella di testo Nome file permette di scegliere a piacimento (a patto di usare meno di 256 caratteri) il nome da dare al file. Non è necessario specificarne l'estensione, in quanto la casella successiva, Formato file, sarà esauriente al riguardo. Va notato che è possibile salvare il file in formati diversi (per esempio, nel formato di una release precedente del programma in modo da renderlo compatibile con essa) e, in particolare, in formato "modello di documento". In questo ultimo caso il programma cercherà di collocarlo nella cartella Templates, una cartella che le varie applicazioni condividono e che viene utilizzata dal programma quando gli si chiede di aprire un nuovo modello di documento. Figura 3 - La finestra di dialogo Salva con nome Molte applicazioni permettono anche dí salvare le pagine come pagina Web. In questo caso l'applicazione converte l'intero documento in un codice particolare, in maniera tuttavia trasparente e cioè invisibile all'utente, cambiando l'estensione del file e permettendone la lettura a un browser, come Internet Explorer. L'utente che non ha conoscenze specifiche sul codice web non si preoccupi, sappia solo che i documenti così convertiti sono pubblicabili sul Web e leggibili attraverso un browser. Va da sè che non saranno modificabili in altri modi, se non utilizzando l'applicazione che li ha creati e convertiti. Invio di un documento tramite posta elettronica Altra funzionalità comune alle varie applicazioni è la possibilità di inviare il documento tramite posta elettronica. La procedura è molto semplice: fate clic sul pulsante Posta elettronica presente sulla barra degli strumenti Standard. Il comando apre in alto un riquadro in cui si inseriscono i dati relativi al destinatario (per i dettagli si rimanda al capitolo relativo a Outlook) ed eventualmente alcune note introduttive, quindi basta fare clic su Invia una copia per inviare il documento come corpo del messaggio. In alternativa, è possibile usare il comando File/ Invia e uno dei suoi sottocomandi per inviare il documento come allegato o per una revisione (in questo ultimo caso all'apertura del documento il programma fornirà subito gli strumenti dedicati alla revisione dei documenti). Per poter usufruire di questa funzionalità, è necessario avere installato Outlook 2003. MANUALE OPERATIVO STRUMENTI DI OFFICE CAPITOLO 3 Operazioni comuni sul testo (controllo ortografico, ricerca, trova e sostituisci) In tutte le applicazioni ci si troverà dinanzi alla necessità di scrivere qualcosa. Alcune applicazioni, come Word, fanno di questa necessità la propria ragione d'essere, mentre altre la prevedono per completezza (si pensi a Excel e a cosa sarebbe se non si potessero inserire frasi o parti di testo). In tutti i casi, Microsoft System Office mette a disposizione degli utenti alcuni strumenti comuni per eseguire operazioni sulle parti di testo, permettendo così all'utente di gestire queste parti sempre nel medesimo modo, indipendentemente dall'applicazione che lo richiede. La prima e forse più utilizzata di queste funzionalità è il controllo ortografico, talmente importante da essere attivo in maniera predefinita. L'applicazione, perciò, qualunque essa sia, controlla ciò che viene scritto confrontando le parole con un proprio dizionario, automaticamente preimpostato sulla lingua di installazione e segnala all'utente le parole che non trovano corrispondenza, sottolineandole con una linea a zig zag rossa. In questo modo l'applicazione controlla l'ortografia di tutto ciò che viene scritto e segnala come errata qualsiasi parola non presente nel proprio dizionario (per esempio, una parola corretta ma in un'altra lingua). Il controllo ortografico non sostituisce naturalmente la necessità di rileggere ciò che si scrive, la sua è una funzionalità unicamente di assistenza all'utente. Se si seleziona la parola sottolineata in rosso e si fa clic sul pulsante Controllo ortografia, si visualizza la finestra di dialogo riportata in Figura 4. Figura 4 - La finestra Controllo ortografia Questa finestra mostra la parte di testo interessata, evidenziando in rosso la parola che non ha trovato corrispondenza nel dizionario indicato nella casella Lingua dizionario (nell'esempio, Italiano). I pulsanti posti a lato del testo consentono di ignorare l'errore solo in questa occorrenza, in tutte le occorrenze della stessa parola o di inserire questa parola nel dizionario. In tutti e tre i casi, l'applicazione ometterà la sottolineatura. Va notato che tale sottolineatura compare solo sullo schermo, e non viene stampata se si invia il documento a una stampante. La finestra di dialogo, inoltre, offre dei suggerimenti per la modifica della parola che continua a ritenere errata, permettendo di cambiarla con una scelta dall'elenco solo nell'occorrenza corrente, in tutte le occorrenze, o di aprire la finestra di dialogo relativa alla correzione automatica. Il pulsante Opzioni, in basso, apre una finestra di dialogo nella quale è possibile definire come si deve comportare il programma durante la correzione ortografica e grammaticale. Va ora rilevato che la correzione effettuata non ha solo valore ortografico. Se si seleziona comunque una parte di testo e si fa clic sul pulsante Controlla grammatica, l'applicazione effettuerà anche un controllo grammaticale e linguistico, questa volta evidenziando in verde le presunte inesattezze. Nella Figura 5 è possibile vedere cosa consiglia Word a proposito di questa stessa frase. Figura 5 - La finestra di dialogo Ortografia e grammatica Le regole che stanno alla base di questi controlli sono dunque il dizionario e una grammatica della lingua: l'applicazione non ha coscienza di ciò che si scrive e, per esempio, non può correggere una frase come "vado a cassa" anzichè "vado a casa", semplicemente perchè grammaticalmente e ortograficamente corretta. Un altro strumento di aiuto è la possibilità di inserire delle opzioni di correzione tramite il percorso Strumenti/Opzioni di correzione automatica. La finestra di dialogo varia leggermente a seconda dell'applicazione utilizzata, ma in comune si trovano tre schede. • Correzione automatica. Contiene delle opzioni che gestiscono il comportamento dell'applicazione al rilevamento dell'inesattezza. Per esempio, è possibile fare in modo che l'applicazione inserisca automaticamente la maiuscola a ogni inizio frase o anche che sostituisca un simbolo o una frase, automaticamente, con un altro simbolo o una frase diversa (per esempio, per far sì che l'applicazione sostituisca "Microsoft Corporation" alla coppia di lettere MC, così all'utente basterà digitare l'acronimo, mentre l'applicazione scriverà la frase per esteso). Formattazione automatica. Contiene delle opzioni per la formattazione automatica di alcune parti di testo, quando vengono rilevate, per esempio, se si digita un indirizzo Web, questo viene riconosciuto come tale e l'applicazione lo trasforma in un collegamento ipertestuale, colorandolo in blu e sottolineandolo. Smart tag. Sono delle icone che l'applicazione mostra quando riconosce un determinato tipo di dati. Attraverso il loro uso è possibile eseguire più rapidamente alcune operazioni (per esempio, se si digita un indirizzo di posta elettronica, compare subito accanto un'icona che permette di utilizzarlo per l'invio di un documento). Per maggiori dettagli sugli smart tag si veda più avanti in questo stesso capitolo. Nella Figura 6 è riportata la finestra di dialogo Correzione automatica di Excel. Figura 6 - La finestra di dialogo Correzione automatica di Excel 2003 Una notevole funzionalità riguardante il testo, soprattutto in Word, ma funzionale anche nelle altre applicazioni e probabilmente, a torto, poco utilizzata, è la possibilità di effettuare delle ricerche di carattere linguistico. Le applicazioni, come visto, dispongono di un loro dizionario e di una loro grammatica che si riferiscono alla lingua utilizzata e possono disporre di questi anche in maniera leggermente diversa da quella appena vista. Se si seleziona il percorso Strumenti/Ricerche, compare a destra il riquadro attività Ricerche, come mostrato nella Figura 7. Figura 7 - Il riquadro Attività Ricerche Nella figura si vedono anche le possibilità fornite dall'elenco a discesa Tutto il materiale di riferimento. Se si sceglie Thesaurus, si digita una parola nella casella di testo Cerca e si fa clic sulla freccetta su fondo verde, l'applicazione utilizza il dizionario per cercare e visualizzare sinonimi e contrari della parola digitata. Questa funzionalità è molto utile quando si vogliono evitare ripetizioni e la memoria non ci aiuta. Si provi, per esempio, a digitare la parola "sereno", e si veda quanti sinonimi e contrari fornisce la ricerca! Inoltre questa funzionalità è in grado di fornirci delle traduzioni delle parole digitate: per ottenerle si scelga la modalità Traduzione e si operi come appena visto. Se si vuole, facendo clic sul collegamento Opzioni ricerche, in basso, è possibile utilizzare altri vocabolari selezionandoli nella finestra di dialogo che compare. Un ultimo strumento che riguarda la gestione dei testi all'interno dei documenti è la funzione di ricerca (ed eventuale sostituzione) di stringhe di testo. La Figura 8 mostra la finestra di dialogo ottenuta in PowerPoint mediante il percorso Modifica/ Sostituisci. Figura 8 - La finestra di dialogo Sostituisci di PowerPoint Con il percorso Modifica/Trova viene visualizzata una finestra di dialogo identica, priva però della casella di testo Sostituisci con. Nella casella Trova è possibile digitare una stringa di testo che si intende ricercare 'all'interno del documento, mentre nella casella Sostituisci con è possibile digitare una stringa che intendiamo sostituire a quella trovata. Alcune opzioni ci permettono di cercare un'esatta corrispondenza anche con le maiuscole o minuscole, o con la frase intera. Per esempio, si supponga di aver scritto un lungo documento dove si è più volte ripetuto il nome di una società "s.r.l." e di scoprire poi che si tratta invece di una "S.p.A.". Il programma permette di cercare ogni occorrenza della stringa "s.r.l." e di sostituirla con la stringa "S.p.A.". È possibile sostituire una singola occorrenza, passare alla successiva, o sostituirle tutte. Se si vuole usufruire della sola funzione Trova, mediante il percorso Modifica/Trova, l'applicazione ricerca ed evidenzia le stringhe di testo digitate: anche in questo caso sarà possibile passare alla successiva occorrenza fino a scorrere tutto il testo. Come è logico che sia, le applicazioni più ricche (come Word o Excel) prevedono un maggior controllo di questa funzionalità, offrendo la possibilità di cercare del testo formattato, dei caratteri speciali, o delle formule (Figura 9). Figura 9 - La finestra di dialogo Trova e sostituisci di Word Comandi standard comuni La barra degli strumenti Standard contiene altri pulsanti comuni alle varie applicazioni, anzi, così comuni che si possono trovare pressochè invariati anche in altre applicazioni sia di Microsoft sia di qualche altro produttore. Una volta che si sia selezionato un oggetto del documento (sia una parte di testo che un'immagine o altro) è possibile utilizzare il pulsante Taglia o il pulsante Copia per trasferire una copia di questo oggetto in una zona di memoria virtuale, gestita dal sistema operativo Windows, chiamata Appunti di Windows. A questo punto è possibile spostarsi nel documento o addirittura in un'altra applicazione e utilizzare il pulsante Incolla per inserire, nel punto indicato dal cursore del mouse, l'oggetto presente negli Appunti. Nel caso in cui si fosse utilizzato prima il comando Taglia, l'oggetto originale verrà eliminato, nel caso in cui si fosse scelto Copia, l'oggetto originale verrà invece conservato. Office permette di gestire, negli appunti, ben 24 oggetti distinti. Al momento della prima utilizzazione dei comandi Copia o Taglia, al successivo Incolla nulla verrà richiesto all'utente, in quanto è il sistema che provvede a inserire nel punto indicato l'unico oggetto presente negli Appunti. Alle successive utilizzazioni, invece, viene mostrato un riquadro attività, a destra, contenente l'elenco dei vari oggetti che consente di selezionare l'oggetto che si desidera incollare. Proseguendo nella "lettura" della barra degli strumenti Standard, si notano due freccette ricurve, una rivolta verso sinistra e una rivolta verso destra. Queste permettono, rispettivamente, di annullare o ripristinare le ultime operazioni effettuate. Se per esempio si è cancellato per errore qualcosa, un clic sulla prima freccetta lo farà ricomparire, un clic sulla seconda lo cancellerà nuovamente. In un certo senso si può dire che la freccetta verso sinistra permette di "tornare indietro" nella compilazione o modifica del documento, mentre la freccetta verso destra consente di "tornare avanti". Queste due freccette hanno accanto una ulteriore freccia verso il basso che visualizza un menu a discesa, contenente gli ultimi comandi effettuati, grazie al quale è possibile rapidamente annullare o ripristinare un intero insieme di modifiche. In questo caso, si noti che la "memoria" del programma è molto buona e viene azzerata quando si salva e si chiude il documento. Un ultimo comando comune alle varie applicazioni è l'opzione di Zoom. Il riquadro presente nella barra Standard permette di scegliere, in percentuale, la grandezza con cui si intende visualizzare il documento sullo schermo: è possibile scegliere dal menu a discesa o digitare un valore e premere Invio. Utilizzando il comando Visualizza/ Zoom, invece, si apre una finestra di dialogo che varia leggermente in ogni applicazione, ma che in ogni caso permette un maggior controllo della percentuale e della modalità di visualizzazione del documento. MANUALE OPERATIVO STRUMENTI DI OFFICE CAPITOLO 4 Inserimento e gestione di immagini, ClipArt e WordArt La possibilità di inserimento e gestione di immagini nei documenti è una delle caratteristiche più ricercate dagli utenti e una di quelle sulla quale Microsoft ha maggiormente cercato di intervenire, nelle ultime release, in modo da renderla sempre più semplice, più potente e disponibile per tutte le applicazioni. Nel corso di questo paragrafo si utilizzerà Word, ma naturalmente quanto detto vale anche per le altre applicazioni. Il comando Inserisci/ Immagine/ Da file o il clic sul pulsante Inserisci immagine sulla barra degli strumenti Disegno, apre la finestra di dialogo Inserisci immagine, attraverso la quale è possibile localizzare, selezionare e inserire nel documento un'immagine. Questa finestra di dialogo è identica alla finestra di dialogo Apri, vsta in precedenza, con l'unica differenza che il formato del file è un formato immagine. Facendo clic sull'immagine appena inserita nel documento, compaiono lungo il bordo della stessa dei quadratini, i quali rappresentano delle "maniglie" di trascinamento. Portando il mouse su questi quadratini, il cursore diventa una doppia freccia, facendo clic e trascinando si ottiene un ridimensionamento dell'immagine. I quadratini laterali permettono una modifica anche del rapporto larghezza/lunghezza, mentre se si utilizzano quelli agli angoli si mantengono le proporzioni. L'immagine viene inserita nel documento attraverso una tecnologia denominata OLE (Object Linking and Embedding, incorporamento e collegamento di oggetti) la quale permette alle applicazioni di incorporare al loro interno oggetti di formato diverso. Il ridimensionamento, come pure altre modifiche che vengono effettuate sulle immagini, sono modifiche apportate in fase di visualizzazione e non avvengono in realtà sulle immagini. Word e le applicazioni sorelle non sono editor di immagini perciò, non potendo manipolarle, devono poter gestire la loro visualizzazione sia sullo schermo che eventualmente sulla stampa. Il clic sull'immagine ha anche un altro effetto: viene visualizzata la barra degli strumenti Immagine, riportata nella Figura 10. Figura 10 - La barra degli strumenti Immagine La barra contiene diversi pulsanti; di seguito ne vengono descritte le funzionalità. Inserisci immagine. Apre la finestra di dialogo Inserisci immagine per inserire una nuova immagine nel punto indicato dal cursore del mouse. Colore. Facendo clic su questo pulsante viene visualizzato un piccolo menu a discesa che permette di modificare i colori dell'immagine selezionata. Aumenta contrasto. Aumenta il contrasto dei colori. Diminuisci contrasto. Diminuisce il contrasto dei colori. Aumenta luminosità. Aumenta la luminosità dell'immagine. Diminuisci luminosità. Diminuisce la luminosità dell'immagine. Ritaglia. Il cursore del mouse si modifica, facendo clic su uno dei quadratini laterali e trascinando è possibile ritagliare un'immagine. Anche in questo caso si tratta di un intervento che non modifica in realtà l'immagine ma solo la sua visualizzazione, nascondendone una parte. Trascinando nuovamente in senso inverso, infatti, la parte "ritagliata" ricompare. Ruota a sinistra di 90°. Ruota l'immagine. Stile linea. Non è selezionabile nelle immagini. Consente di modificare le linee di alcuni elementi grafici (la barra degli strumenti Immagine viene utilizzata anche per la gestione di questi altri). Comprimi immagine. Tramite una finestra di dialogo è possibile comprimere un'immagine o eliminare le parti ritagliate. Dal momento che le applicazioni, come detto, incorporano le immagini, il peso delle stesse, in termini di KB, va a gravare sulle dimensioni dei file. La compressione riduce il peso delle immagini, e conseguentemente, ne riduce anche la qualità. Disposizione testo. Attraverso un menu a discesa è possibile decidere come disporre il testo prima, dopo o attorno all'immagine. Formato immagine. Apre la finestra di dialogo Formato immagine, attraverso la quale è possibile gestire la visualizzazione delle immagini utilizzando una delle cinque schede descritte di seguito. Colori e linee. Consente di impostare un colore di riempimento o la trasparenza (in altri oggetti grafici è possibile modificare il formato delle linee che li compongono, per dettagli su queste operazioni si rimanda ai capitoli dedicati alle singole applicazioni). Dimensioni. Consente di gestire le dimensioni, la proporzione e la rotazione delle immagini. Layout. Consente di gestire il testo intorno all'immagine. Immagine. Consente di gestire i colori, la luminosità e il contrasto in maniera più precisa di quanto sia possibile fare con l'utilizzo dei pulsanti visti in precedenza. Web. Consente di specificare testo alternativo da visualizzare in sostituzione dell'immagine nel caso di una pubblicazione sul Web e nel caso in cui l'immagine non potesse essere visualizzabile. Imposta colore trasparente. Imposta una trasparenza per l'immagine. Questo pulsante è attivo solo con alcuni elementi grafici. Reimposta immagine. Riporta l'immagine al suo stato di visualizzazione originale. Per eliminare un'immagine da un documento, occorre selezionarla e premere il tasto Canc. Il menu di disposizione del testo, come ultima voce, contiene il comando Modifica disposizione punti, sul quale è opportuno spendere qualche parola in più. Questo comando permette di delineare un contorno all'oggetto, in modo da creare manualmente dei margini attorno ai quali scorra l'eventuale testo. Quando si è selezionato l'elemento grafico, e si è fatto clic sul comando Modifica disposizione punti, agli angoli della cornice compaiono dei quadratini: selezionandoli e trascinandoli è possibile modificare il contorno dell' immagine. È possibile aggiungere un quadratino di selezione portando il mouse nel punto in cui si intende inserirlo, premere il tasto Ctrl e fare clic; in questo modo si può utilizzare il nuovo quadratino di selezione per regolare l'adattamento irregolare intorno all'immagine. Come si nota, la gestione delle immagini offre diverse possibilità. Una volta selezionata l'immagine, anche il comando Formato/ Immagine apre la finestra di dialogo Formato immagine, attraverso la quale è possibile effettuare tutte le impostazioni del caso. Il comando Inserisci/ Immagine/ ClipArt visualizza il riquadro attività ClipArt sulla destra dello schermo. Le ClipArt sono immagini, a tutti gli effetti, anche se si tratta per lo più di immagini stilizzate o povere da un punto di vista "fotografico"; per questo motivo sono però molto più leggere in termini di dimensione delle immagini viste sopra. Agli utilizzatori di Office Microsoft ne mette a disposizione davvero molte. La Figura 11 mostra il riquadro attività ClipArt così come appare a destra dello schermo. Figura 11 - Il riquadro attività ClipArt Nella casella cerca è possibile digitare una parola chiave (ad esempio "bambini" in modo da attivare la ricerca (con il pulsante Vai) all'interno della raccolta di ClipArt che viene installata con Office. Il risultato della ricerca verrà mostrato nel riquadro sottostante. La casella Cerca in permette di scegliere dove effettuare la ricerca; la raccolta di immagini ClipArt è divisa per categorie e di seguito sono elencate le possibilità disponibili. Insiemi (categoria Preferiti e categoria Non classificate). Insiemi di Office (elenca le categorie, è possibile selezionare in quali cercare). Insiemi Web (altre categorie maggiormente indirizzate alla pubblicazione Web). La casella Tipi di risultati consente di selezionare tra i tipi: ClipArt; fotografie; filmati; suoni. Una volta effettuata la ricerca, il risultato viene mostrato nel riquadro. Le immagini vengono selezionate e inserite tramite un singolo clic. Quando si porta il mouse sull'immagine, compare a destra di questa una freccia, il clic sulla quale apre un menu a discesa. Con questo è possibile effettuare altre operazioni alternative al semplice inserimento dell'immagine nel documento, per esempio copiarla in un insieme (categoria) specifico. Se invece si vuole passare in rassegna l'intero contenuto della libreria di oggetti ClipArt, occorre fare clic su Organizza Clip in basso nel riquadro attività ClipArt. Viene così visualizzata la finestra di dialogo mostrata in Figura 12. Figura 12 - La finestra di dialogo Affari - Raccolta multimediale Microsoft Con una struttura molto simile a Esplora risorse, la finestra di dialogo permette di visualizzare e organizzare la raccolta di ClipArt. Nel pannello di sinistra vediamo ancora elencati gli insiemi, divisi poi in categorie, di oggetti ClipArt. Nel pannello di destra vengono visualizzati i contenuti dell'insieme selezionato a sinistra. È possibile creare dei nuovi insiemi e, se non è possibile spostare gli oggetti, è però possibile copiarli nei nuovi insiemi. Quando si porta il mouse sopra a un oggetto viene visualizzata una freccia, facendo clic sulla quale si apre un menu a discesa contenente i comandi relativi alle operazioni effettuabili. La finestra di dialogo raccolta multimediale è in realtà un vero e proprio programma che permette di catalogare e organizzare la propria raccolta di immagini. Lo si può notare dal fatto che questa finestra si può ridurre a icona e che permane anche in caso di chiusura dell'applicazione. possibile lavorare alla raccolta multimediale selezionando il percorso: Avvio/Programmi/Microsoft Office/Strumenti di Office/Raccolta multimediale Microsoft. Una volta inserite, le immagini ClipArt si gestiscono come le immagini, attraverso la barra degli strumenti immagine vista in precedenza. Il comando Inserisci/ Immagine/ WordArt o il pulsante Inserisci WordArt posto sulla barra Disegno, visualizzano una finestra di dialogo che offre, in anteprima, diverse tipologie di scrittura, come si vede nella Figura 13. Figura 13 - La finestra di dialogo Raccolta WordArt Queste tipologie di scrittura prendono il nome di WordArt. Selezionando una tipologia e facendo clic su OK si apre una nuova finestra di dialogo, riprodotta in Figura 14, nella quale è possibile digitare il testo che si vuole abbellire, scegliere il tipo di carattere, la dimensione e se si desidera il grassetto o il corsivo. Figura 14 - La finestra di dialogo Modifica testo WordArt Il successivo clic su OK inserisce nel documento, nel punto indicato dal cursore, il testo digitato nella forma WordArt richiesta. Naturalmente, come già con le immagini, è possibile intervenire su queste forme modificandole. Facendo clic sull'oggetto WordArt compaiono gli ormai conosciuti quadratini neri, della cui funzionalità e del cui uso si è già parlato. Inoltre compare la barra WordArt, riprodotta in Figura 15, che contiene i comandi di modifica descritti nell'elenco che segue. Inserisci WordArt. Consente di inserire un altro oggetto WordArt. Modifica testo. Riapre la finestra visualizzata nella Figura 14, consentendo di modificare il testo al quale si è deciso di dare la forma WordArt richiesta. Raccolta WordArt. Riapre la finestra di dialogo visualizzata nella Figura 13, consentendo di scegliere una forma WordArt diversa per l'oggetto selezionato. Formato ClipArt. Apre una finestra di dialogo simile a quella Formato immagine vista in precedenza. Anche le operazioni eseguibili sono le medesime, con una differenza: si possono gestire le linee di contorno delle scritte, nella scheda Colori e linee, dando a esse colore, spessore e tipo di tratteggio. Forma del testo. Apre un menu di anteprime per dare una forma diversa al testo. In questo modo è possibile dare una curvatura o un effetto particolare all'oggetto ClipArt. Un semplice clic sulla forma desiderata modifica istantaneamente l'oggetto selezionato. Disposizione testo. Come per le immagini, consente di gestire la disposizione del testo intorno all'oggetto ClipArt. Stessa altezza lettere. Consente di impostare la medesima altezza per tutte le lettere che compongono la forma WordArt. Il pulsante è del tipo Attiva/Disattiva, vale a dire che il primo clic attiva il comando, il secondo lo disattiva. Testo verticale. Consente di posizionare la scritta in verticale. Il pulsante è del tipo Attiva/ Disattiva, vale a dire che il primo clic attiva il comando, il secondo lo disattiva. Allineamento. Consente, attraverso un menu a discesa, di gestire l'allineamento del testo. Spaziatura caratteri. Consente, attraverso un menu a discesa, di gestire la spaziatura tra i caratteri del testo. Figura 15 - La barra degli strumenti WordArt MANUALE OPERATIVO STRUMENTI DI OFFICE CAPITOLO 5 Guida in linea In tutte le applicazioni di Office 2003 compare, in alto a destra, una casella, dove sta scritto Digitare una domanda. Questa offre un tipo di aiuto in linea, introdotto la prima volta con Office XP che avvia la ricerca libera anche nel caso in cui l'Assistente sia disattivato o nascosto. Per esempio, se si prova a digitare "Come faccio a salvare il documento?" in una qualsiasi applicazione, e si preme Invio, comparirà un menu a discesa con una serie di opzioni di aiuto, tra le quali scegliere. Il clic su una di queste opzioni avvierà la Guida in linea con le istruzioni su come procedere. Nel caso in cui si voglia nascondere la casella per porre le domande, occorre seguire una procedura un po' contorta: infatti si deve aprire la finestra di dialogo Personalizza dal menu Strumenti, quindi andare nella scheda Opzioni e, con questa aperta, fare clic col tasto destro del mouse sulla casella Digitare una domanda, infine togliere il segno di spunta dall'opzione Mostra la casella Ricerca libera. Resterà tuttavia ancora visibile sino a che non si chiude la finestra di dialogo Personalizza. Per rivisualizzarla l'operazione è identica. La guida in linea vera e propria si avvia invece nel modo canonico, ovvero dal menu di aiuto rappresentato dal punto di domanda. Il primo comando del menu apre la guida in linea (in alternativa, è anche possibile premere il tasto F1 sulla tastiera). Gli altri comandi permettono di consultare o contattare il supporto tecnico, attivare il prodotto o provare a risolvere eventuali problemi sfruttando delle funzionalità di diagnostica e ripristino incorporate nella suite Office System 2003. Quando si chiama la guida in linea viene visualizzato il riquadro attività Risorse, a destra dello schermo. Qui ancora è possibile fare ricorso al sito di Microsoft o alle risorse online. Mancando di una connessione Internet è possibile digitare una parola chiave nella casella Cerca o fare clic su Sommario per aprire i libri della guida in linea. Questa si presenta come una serie di capitoli dedicati ai vari argomenti; un clic sul capitolo desiderato lo espande e mostra gli eventuali altri libri (paragrafi) contenuti o le pagine della guida (l'icona in questo caso è un punto di domanda cerchiato in blu). Un esempio è fornito dalla Figura 16. Figura 16 - Sfogliare la guida in linea Un clic sulla pagina della guida scelta ne visualizza il contenuto. È possibile ingrandire la finestra della guida in linea e stamparne il contenuto, facendo clic sull'icona della stampante in alto a destra. Riquadro attività Alcune funzionalità attivano automaticamente, sul lato destro dello schermo, un pannello verticale chiamato Riquadro attività. Questo contiene una serie di attività legate al documento e per ognuna di esse offre un elenco di operazioni applicabili e immediatamente disponibili. Si tratta semplicemente di una nuova barra degli strumenti, anomala rispetto a tutte le altre, che si presenta sotto forma di un riquadro, appunto, normalmente posizionato sulla destra dello schermo. In pratica, sebbene a volte occupi parte dello schermo, e possa apparire ingombrante a chi adopera una risoluzione di 800 per 600, risolve il problema della non conoscenza di talune operazioni e anche il problema di cercarle tra i menu. Il riquadro delle attività è la risposta di Microsoft alle esigenze dell'utente finale di avere a disposizione un certo numero di funzioni principali, divise per categoria, senza doverle cercare in mezzo alle voci di menu e alle icone. Una delle preoccupazioni dell'utente, infatti, consiste nel non voler impiegare il proprio tempo nell'imparare l'uso dello strumento, ma adattare sempre più lo strumento alle proprie esigenze particolari, fino a ottenere con il minimo sforzo il massimo rendimento. Da questo punto di vista il riquadro delle attività centra l'obiettivo. È effettivamente più semplice accedere a delle funzioni utilizzate molto spesso, facendo direttamente clic sulla voce corrispondente nel riquadro delle attività. Il riquadro, come detto compare da sé in molte occasioni. È tuttavia possibile chiuderlo, facendo clic sulla crocetta posta in alto a destra nei riquadri stessi, o aprirlo, mediante il comando Visualizza/ Riquadro attività. Le varie applicazioni contengono riquadri attività standard, visti anche nel corso di questo capitolo, e altri specifici, per i quali si rimanda alla lettura dei capitoli dedicati alle singole applicazioni. Smart tag Gli smart tag sono piccole icone che compaiono allorquando l'utente ne ha bisogno. Tag significa, più o meno, etichetta, ed è possibile tradurre Smart tag come "indicatore intelligente". In pratica uno smart tag è un'icona che compare solo in particolari circostanze (riconosce infatti ciò che l'utente sta facendo, da qui, appunto, il termine "intelligente") e propone un menu a discesa contestuale fornendo gli strumenti per portare a termine determinate operazioni. Esistono smart tag standard che si trovano in tutte le applicazioni e altri specifici. In più questi indicatori possono essere creati dagli sviluppatori secondo le esigenze aziendali e perciò, a tutti gli effetti, rappresentano addirittura una "tecnologia" più che una semplice funzionalità. Gli smart tag non sono sempre attivi di default e alcuni devono essere attivati. Per farlo, occorre selezionare il percorso Strumenti/Opzioni di correzione automatica e quindi andare sulla scheda Smart tag. Nella Figura 17 viene riprodotta la finestra di dialogo relativa all'applicazione Word. Figura 17 - Selezione e attivazione degli smart tag Questa visualizza gli smart tag definiti e attivabili nell'applicazione. Per attivarli occorre selezionarli e per visualizzarli mettere il segno di spunta nella casella dell'opzione Mostra pulsanti azioni smart tag (questa opzione offre diciture diverse a seconda dell'applicazione). Per esempio, in un'operazione di copia e incolla compare lo smart tag relativo, facendo clic sulla freccetta posta alla sua destra compaiono le opzioni che chiedono all'utente se intende mantenere la formattazione originale, applicare quella di destinazione, mantenere solo il testo o applicare uno stile e una formattazione scelta personalmente. Questi smart tag sono dunque una sorta di icone intelligenti che permettono all'utente di velocizzare enormemente il lavoro che sta svolgendo, forniscono indicazioni sulle operazioni da svolgere e gli strumenti per svolgerle, senza costringere l'utente a cercarle nei menu. MANUALE OPERATIVO STRUMENTI DI OFFICE CAPITOLO 6 Certificato digitale per progetti VBA Attraverso il percorso Avvio/Programmi/Microsoft Office/Strumenti di Office/Certificato digitale per progetti VBA, si attiva la finestra di dialogo mostrata in Figura 18. Figura 18 - La finestra di dialogo Crea certificato digitale Office, con molta semplicità, permette di creare delle firme digitali per le macro che si vanno a creare nelle varie applicazioni. Una macro rappresenta una serie di comandi, (una routine, si usa dire), registrata con un unico comando di attivazione. In questo modo, attraverso un singolo comando è possibile far eseguire al programma una serie di operazioni concatenate. Normalmente si creano macro per operazioni di routine che sarebbe inutile dover ripetere come un'operazione sempre identica di formattazione, impaginazione e stampa su un modulo creato con Excel. Purtroppo, si possono creare con facilità macro dannose, per esempio, basta unire i comandi seleziona tutto, cancella, salva, nell'ordine, per creare una macro il cui risultato è eliminare definitivamente il contenuto del documento. Per questo motivo, quando si apre un'applicazione che contiene macro, il programma avvisa l'utente dell'ipotetico pericolo. Per questo motivo Office System 2003 permette di creare un certificato digitale. In questo modo ogni macro creata da un utente in possesso di un certificato verrà firmata digitalmente e a chi aprirà l'applicazione comparirà l'avvertimento riguardo alla macro, con la specifica che tale macro è stata firmata dall'utente che l'ha creata. In questo modo l'utente ha modo di decidere se ritenere o meno la macro "attendibile" vale a dire "non dannosa". Ovviamente si sta qui parlando di una autocertificazione, per cui occorre in ogni modo fare attenzione. L'autocertificazione ha valore all'interno di una azienda o di un gruppo di lavoro, chiaramente non ci si può fidare ad occhi chiusi di una macro autocertificata in un documento scaricato da Internet, se la fonte non è sicura! Impostazioni lingua di Microsoft Office 2003 Attraverso il percorso Avvio/Programmi/Microsoft Office/Strumenti di Office/Impostazioni lingua di Microsoft Office 2003, si attiva la finestra di dialogo riprodotta nella Figura 19. Figura 19 - La finestra di dialogo Impostazione lingua di Microsoft Office 2003 In alcune applicazioni, come e soprattutto Word, sono presenti delle caratteristiche che sono in grado di semplificare l'utilizzo di altre lingue all'interno dei documenti. Attraverso questa finestra di dialogo è possibile aggiungere dei dizionari, in modo da poterli sfruttare nelle caratteristiche che li utilizzano (per esempio, il correttore ortografico). MANUALE OPERATIVO STRUMENTI DI OFFICE CAPITOLO 7 Microsoft Office Document Imaging Attraverso il percorso Avvio/Programmi/Microsoft Office/Strumenti di Office/Microsoft Office Document Imaging, si attiva il programma di riconoscimento dei caratteri. Questo utilissimo programma permette di riconoscere del testo all'interno di un'immagine . tif o .tiff, selezionarlo e copiarlo in un qualsiasi documento Office. La schermata iniziale appare come nella Figura 20 (che mostra un file .tiff già aperto). Aprendo un file immagine, questo viene visualizzato nel pannello di destra (riquadro pagina), mentre, in quello di sinistra (riquadro anteprima), vengono visualizzate le pagine di cui è composto (si ricorda che potrebbe trattarsi di un documento digitalizzato, proveniente da uno scanner, e salvato nel formato . tiff). Figura 20 - L'interfaccia del Programma Documenti Imaging I pulsanti di scelta rapida permettono di aprire, salvare o digitalizzare un nuovo documento, quindi di vederlo a tutto schermo, trovare al suo interno il testo o spedire questo a Microsoft Word. Infine permettono di sfogliare le pagine o impostare lo ZOOM. Per selezionare del testo per il suo riconoscimento basta fare clic col tasto sinistro e quindi tracciare (verrà tracciata in rosso) una finestra di selezione. Eventualmente, se non è selezionato, occorre selezionare il pulsante Seleziona prima di compiere questa operazione: si tratta del pulsante Visualizza raffigurato con una freccia e posto a sinistra nella seconda barra degli strumenti. Infine basta provare a copiarlo per lanciare il riconoscimento ottico dei caratteri (oppure utilizzare il comando Riconosci testo con OCR nel menu Strumenti). Il testo riconosciuto viene evidenziato. Se invece il riconoscimento non dovesse andare a buon fine, un messaggio di errore avverte l'utente dell'impossibilità di completarlo. Poche altre operazioni sono possibili, ma naturalmente non è possibile richiedere a una semplice utility di fare il lavoro di software professionali specifici. Tuttavia è da non sottovalutare l'opportunità che viene fornita con questo semplicissimo programma: si pensi a tutte quelle volte, anche nel normale lavoro di ufficio, in cui si deve copiare uno scritto qualsiasi. Si pensi invece di digitalizzarlo, leggerlo, selezionarlo e copiarlo. Certo, vanno considerate due cose: innanzitutto che il programma di digitalizzazione, ovvero di acquisizione di un'immagine tramite scanner (ce n'è uno presente anche in Office e verrà trattato nel prossimo paragrafo) necessita di tempo per completare lo scansionamento di un'immagine e secondariamente che testi con scritture particolari o complesse non potranno essere correttamente interpretati. Per cui alcune volte sarà comunque conveniente copiare mentre altre sarà necessario farlo. In questa nuova release (l'utility era presente anche in Office XP) sono state aggiunte alcune funzionalità. In particolare, appare degna di nota la possibilità di eseguire la revisione di un documento. Infatti, è possibile contrassegnare il documento mediante annotazioni, aggiungere testo in forma di nota o commento, applicare evidenziazioni a porzioni di testo, attirare l'attenzione su una parte di testo mediante forme a mano libera o testo oppure immettere un'immagine nel documento utilizzando i pulsanti sulla barra degli strumenti Annotazioni. Inoltre, è possibile: spostare, ridimensionare e rimuovere annotazioni; selezionare il carattere e il colore dello sfondo (se applicabile) per il testo che si aggiunge al documento; scegliere spessore e colore dell'input penna per le penne utilizzate per l'inserimento di evidenziazioni e disegni; rendere permanenti le annotazioni nel documento; stampare il documento con o senza le annotazioni. Microsoft Office Document Scanning Come detto poc'anzi, serve a poco un programma di riconoscimento ottico se non si ha nessuna immagine da riconoscere e per averle è necessario uno scanner e un software che ci permetta di acquisire e digitalizzare queste immagini. Dunque non poteva mancare, all'interno degli Strumenti di Office, un semplice programma che assolvesse anche questo compito. Se si avvia l'utility mediante il percorso Avvio/Programmi/Microsoft Office/Strumenti di Office/Microsoft Office Document Scanning compare la finestra di dialogo riprodotta in Figura 21. Figura 21 - La finestra di dialogo mostrata all'avvio del programma di acquisizione immagini Selezionando tra le opzioni predefinite, è possibile acquisire un'immagine in bianco e nero, o riprodurla in bianco e nero, a colori, o in scala di grigi. Se le opzioni predefinite fossero insufficienti sarebbe ancora possibile definirne di ulteriori facendo clic sul pulsante Opzioni predefinite che permetterà anche di modificare o eliminare tali impostazioni. Sono inoltre presenti le tre opzioni descritte di seguito. Originale fronte/retro. Per impostare una doppia scansione in modo da poter eseguire la digitalizzazione di ambedue i lati di una pagina Richiedi altre pagine. Per impostare la scansione di un documento di più pagine. Visualizza file dopo digitalizzazione. Per aprire il documento appena digitalizzato e visualizzarlo. Perché le prime due opzioni possano avere senso, lo scanner in uso deve essere equipaggiato con ADF (Automatic Document Feeder, o alimentatore automatico), inoltre l'ADF deve essere selezionato nella finestra di dialogo di configurazione dello scanner in uso, riprodotta nella Figura 22. Figura 22 - Occorre utilizzare l'opzione Usa alimentatore automatico nella finestra di dialogo Scelta scanner Il pulsante Scanner permette di definire lo scanner da utilizzare e, infine, il pulsante Digitalizza avvia la scansione dell'immagine. È possibile avviare il programma anche dall'applicazione Document Imaging, scegliendo Digitalizza nuovo documento dal menu File. Le due utility di scansione e riconoscimento ottico sono state curate, per Microsoft da ScanSoft, Inc. Microsoft Office Picture Manager Questa utility permette di gestire e visualizzare le immagini presenti nel disco fisso. È molto simile all'utility di gestione delle immagini ClipArt di cui riprende parecchie funzionalità. Si apre mediante il percorso Avvio/Programmi/Microsoft Office/ Strumenti di Office/Microsoft Office Picture Manager e si presenta all'utente come riprodotto nella Figura 23 Figura 23 - Interfaccia dell'utility di gestione immagini Picture Manager L'interfaccia mostra tre pannelli. A sinistra il pannello con i collegamenti alle cartelle contenenti immagini. Inizialmente vengono proposte le sole cartelle predefinite. Al centro il pannello adibito alla visualizzazione delle immagini contenute nella cartella selezionata nel pannello precedente. A destra, infine, il Riquadro attività iniziale che permette di cercare, modificare o condividere immagini. Come detto, Picture Manager è un gestore di immagini con integrate alcune proprietà di editing (modifica) sulle immagini stesse. Innanzitutto si osservi che attraverso il Riquadro attività di destra è possibile cercare le immagini presenti nel disco avviando una scansione dello stesso. Occorre fare clic su Individua immagini e poi selezionare il disco su cui effettuare la scansione. Tutte le cartelle contenenti immagini trovate, verranno elencate nel pannello di sinistra. Il programma in realtà effettua dei collegamenti alle cartelle ma, di fatto, permette all'utente di avere tutte le immagini a disposizione, come se stessero tutte nello stesso disco, eliminando così la necessità di sfogliare i propri archivi. Una volta creati i collegamenti alle immagini è possibile visualizzarle in anteprima, in sequenza o una alla volta, utilizzando i pulsanti posti a margine, in alto a sinistra, del pannello centrale. Sotto, nello stesso modello, due frecce permettono di spostarsi tra le immagini e un regolo di stabilire la dimensione delle anteprime: fare clic e trascinare per vedere sullo schermo le modifiche a queste. La forza del programma sta anche nella sua capacità di modifica alle immagini stesse. È possibile modificare l'aspetto delle immagini tramite le seguenti operazioni: modificare luminosità, contrasto e colori, ritagliare, ruotare e capovolgere, rimuovere gli occhi rossi e ridimensionare. Al termine delle modifiche, è possibile salvare l'immagine modificata nel file corrente oppure mantenere il file originale esportando l'immagine in un file con un altro nome o in un'altra posizione. Dopo aver modificato le immagini, è possibile decidere di condividerle con l'intero gruppo di lavoro. È possibile inviare le immagini in messaggi di posta elettronica oppure creare una Raccolta immagini SharePoint. Quando si condividono le immagini, è importante tenere presente che è anche possibile comprimere i file nelle dimensioni più adatte all'utilizzo desiderato. I file di dimensioni più piccole vengono visualizzati più rapidamente in una pagina Web, occupano meno spazio su disco e, se si condividono le immagini inserendole in messaggi di posta elettronica, questi vengono inviati più velocemente. MANUALE OPERATIVO STRUMENTI DI OFFICE CAPITOLO 8 Ripristino applicazioni di Microsoft Office Questa utilità permette di riavviare o terminare una applicazione bloccata. L'interfaccia è semplice, mostrando la lista delle applicazioni attive e i due pulsanti Ripristina e Termina applicazione. Da notare che se si seleziona un'applicazione non Office il pulsante Ripristina diventa un più normale Riavvia: la differenza sta nelle funzionalità di recupero di Office System, che evidentemente le altre applicazioni non hanno. Figura 24 - La finestra di dialogo Ripristino applicazioni Nel caso di blocco di una applicazione XP è necessario utilizzare questa funzionalità per poter ripristinare il programma bloccato e quindi procedere al recupero dei file aperti ed eventualmente danneggiati. MANUALE OPERATIVO STRUMENTI DI OFFICE CAPITOLO 9 Salvataggio guidato impostazioni personali Tra le varie utilità trova spazio anche una semplicissima, ma non per questo meno comoda, funzionalità di salvataggio delle impostazioni. Prevedendo l'uso della stessa applicazione da parte di più utenti, e visto l'alto numero di personalizzazioni possibili, bisogna riconoscere che è estremamente utile poter salvare tali personalizzazioni e poter quindi lavorare nel modo che si ritiene migliore. Le impostazioni, come dice la finestra di dialogo all'avvio dell'autocomposizione, possono essere salvate in un file o nel Web e quindi essere riutilizzate anche in un'altra macchina o in una diversa installazione. Prima di procedere, è necessario aver chiuso tutte le applicazioni di Office (questo garantisce il salvataggio di tutte le impostazioni, la logica è la stessa che obbliga a chiudere le applicazioni aperte prima di procedere all'installazione di un programma). Nella seconda schermata, viene chiesto se si intende salvare le impostazioni o invece caricare impostazioni precedentemente create. Se ne deduce, pertanto, che nell'importazione di tali impostazioni la procedura da seguire è pressoché la medesima. Se si sceglie di salvare, la finestra ancora successiva vorrà sapere se si vuole salvare nel Web (e in tal caso si dovrà usare il pulsante Dettagli per specificare dove) o in un file, che avrà estensione . ops (Office Personal Settings) e potrà essere localizzato a piacimento. Se invece si desidera importare le impostazioni precedentemente salvate, una finestra di dialogo virtualmente uguale chiederà se si vogliono recuperare tali impostazioni dal Web (premere Dettagli per specificare) o da un file locale (premere Sfoglia per specificare). La procedura è talmente semplice che può apparire banale, essendo in pratica null'altro che una procedura guidata; si ritiene che tale utility possa davvero far piacere a molti. In pratica, viene salvato l'intero contenuto della finestre di dialogo Strumenti/ Opzioni e Strumenti/ Personalizza.