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Anno 8 - n° 14 - Distribuzione Gratuita
ATTUALITA’
KI S
K ULTURA
A
INFORMAZIONE
13 Ottobre 2012
SPORT & TURISMO
Marino Giuseppe
C.so Italia, 96 - ACIREALE
IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI
" L'inferno dei viventi non è qualcosa che
sarà: se ce n'è uno è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo
stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare
l'inferno e diventarne parte fino al punto di non
vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige
attenzione e apprendimento continui: cercare
e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo
all'inferno, non è inferno e farlo durare e dargli
spazio".
Italo Calvino da: Le città invisibili (1972)
STOP AL PONTE ?
IL GOVERNO ALLONTANA LA SICILIA DAL RESTO D'EUROPA
"Con lo stop al Ponte sullo stretto di
Messina, ancora una volta l’Italia esce di
scena, come fragorosamente uscì di
scena pochi mesi fa, in occasione della
mancata candidatura alle Olimpiadi. Il
Governo, piuttosto che lavorare per
affermare il ruolo internazionale del
nostro Paese e tentare di raggiungere la
leadership in Europa superando le criticità infrastrutturali, preferisce pagare
penali da 300 milioni di euro e allontanare ancora di più la Sicilia dal resto del
continente, che viaggia velocemente,
speditamente verso il futuro. Uno stop al
Ponte è anche uno stop allo sviluppo
dell’economia isolana, a tutto tondo. Il Governo e il suo presidente, dimostrano di non credere al futuro di questa Nazione e del Sud
in particolare": è quanto afferma il deputato catanese del Pdl,
Basilio Catanoso
''In Sicilia il fenomeno della corruzione e' piu' grave che altrove,
per via dei legami con la politica, eppure in questa campagna elettorale non si indicano prospettive concrete ma ci si limita a discorsi generici''. L'ha detto il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di
Palermo, a margine
dei
lavori
della
Conferenza episcopale siciliana (Cesi). ''La
politica - ha aggiunto ha il dovere di ascoltare il grido che giunge dalla gente disperata per la grave crisi
e priva di fiducia nel futuro''.
(ANSA) - PALERMO, 8 OTT
INAUGURATO
A GUARDIA
IL COMITATO ELETTORALE DI NELLO CATALANO
S.E. MONS. RASPANTI A NEW YORK PER IL COLUMBUS DAY Quest’anno è stato il vescovo della diocesi di Acireale S.E. Mons.
Antonino Raspanti a tenere l’omelia del Columbus Day nella cattedrale di St. Patrick a New York. Il solenne pontificale che si è svolto
lunedì 8 ottobre alle ore 9:30 (ora di NY), è stato presieduto da
S.E.R. Mons. Di Marzio, vescovo di Brooklyn, in quanto S.E.R. il
cardinale Dolan, arcivescovo di New York e presidente della conferenza Episcopale statunitense, è a Roma per il Sinodo dei Vescovi.
I predicatori del Columbus Day di anno in anno sono designati tra
quei prelati che sanno riconoscere il valore dell’italianità nel contesto statunitense odierno, rendendolo attuale, pur nel rispetto dell’evoluzione storica.
Il Columbus Day, che per convenzione ricade ogni secondo lunedì
del mese di ottobre, viene celebrato sin dal 1929 (siamo giunti quindi alla 68° edizione), anno in cui Generoso Pope, uomo d’affari
immigrato a New York, guidò una parata da East Harlem fino a
Columbus Circle. La parata rendeva omaggio ai viaggi di esplorazione di Cristoforo Colombo ed ai successi e contributi degli italoamericani conseguiti a New York ed in generale negli Stati Uniti. Alla
parata seguì una cena per la raccolta di fondi a favore degli immigranti che giungevano per crearsi una vita migliore a New York
(tutt’oggi le celebrazioni si concludono con una cena di gala che riunisce i maggiori leader italiani e statunitensi per una raccolta fondi a
beneficio degli studenti italo-americani che non dispongono di risorse economiche sufficienti).
Il Pontificale celebrato nell’altare maggiore della cattedrale ha dato
quindi l’avvio ad una serie di eventi (tra cui la celebre parata che si
snoda lungo la Fifth Avenue) per ricordare non solo l’arrivo di
Cristoforo Colombo sulle coste americane, ma anche per riflettere
sui milioni di uomini, donne e bambini che sono giunti in America
alla ricerca di libertà e di migliori opportunità di vita, sorretti spesso
dalla fede in Dio che li ha aiutati a superare sacrifici ed avversità.
Il Columbus Day è una festa molto sentita da tutti gli americani, ma
in particolar modo da quelli con origini italiane perché questa celebrazione ricorda le loro doppie radici. E nonostante la festa sia quasi
una vera e propria festa nazionale per gli statunitensi, la sera
l’Empire State Building viene illuminato da luci che riproducono il tricolore della bandiera italiana.
Si ringraziano don Marco Catalano e l’avv. Mario Di Prima
2 Sabato 13 Ottobre 2012
AKIS
Prestigioso convegno sull’MCS all’I.R.M.A. di Acireale
Si è tenuto presso l’Istituto
Ricerca Medica e Ambientale I.R.M.A. di Acireale un interessante congresso sulla Sindrome
da ipersensibilità chimica multipla meglio conosciuta con la
sigla MCS organizzato dall’associazione nazionale “AMICA”. Il congresso si è svolto in
due fasi: il sabato la sessione tecnica e la domenica l’incontro con i pazienti affetti da tale patologia. Nella sessione tecnica hanno relazionato autorevoli ricercatori
come il prof. Ottaviano Tapparo di Monaco, il prof.
Fiorenzo Marinelli ricercatore dell'Istituto di Genetica
Molecolare del CNR di Bologna, la dott.ssa Chiara De
Luca del servizio BILARA dell’Istituto Dermopatico
dell’Immacolata di Roma, la dott.ssa Maria Grazia
Bruccheri medico Genetista direttore del poliambulatorio dell’I.R.M.A. di Acireale, il dott. Elio Insirello direttore
delle ricerca in oncologia molecolare dell’I.R.M.A. e il
direttore dell’Istituto acese dott. Giovanni Tringali. Nella
mattinata di domenica si è tenuto l’incontro dei numerosi pazienti che hanno affollato la sala convegni
dell’I.R.M.A. con I relatori ai quali sono stati posti interessanti quesiti. Il congresso è stato molto proficuo e
interessante anche per gli studi presentati dall’IDI di
Roma
e
dall’I.R.M.A. di
Acireale, che
costituisce un
riferimento
nazionale nella
diagnosi e trattamento di questa patologia. Il
Prof. Marinelli
ha evidenziato i
notevoli danni
alla salute dell’utilizzo improprio del telefonino, molto più
pericoloso delle
antenne se lo si
usa per conversare e non per comunicare. E’ stata
anche sottolineata l’importanza dell’uso dell’auricolare
che, se da un lato si comporta come un’antenna, dall’altro abbassa di molto il campo elettromagnetico che colpisce il cervello. La patologia da ipersensibilità ambientale è in costante incremento dal secolo scorso quando
il progresso in campo agricolo e industriale, dovuto alla
produzione di prodotti chimici innovativi, ha immesso sul
mercato una pluralità di sostanze chimiche che hanno
influito notevolmente sulla vita degli uomini e sull’ambiente. Inoltre, la tecnologia ha fatto crescere esponenzialmente l’intensità dei campi elettromagnetici che oggi
pervadono la nostra esistenza seguendoci costantemente e determinando anche patologie da elettrosensibilità prima inesistenti. Fin dal concepimento l’essere
umano entra in contatto con innumerevoli sostanze tos-
siche (endogene ed esogene) per proteggersi dalle quali
e non soccombere il sistema immunitario e i sistemi di
detossificazione devono cimentarsi in una incessante
lotta per la sopravvivenza. Ogni uomo ha, in relazione
alla propria costituzione, la possibilità di difendersi dagli
inquinanti ambientali sia antropici, sia naturali e questa
caratteristica, pur essendo geneticamente determinata,
è fortemente influenzata da fattori ambientali. In alcuni
casi le capacità di difesa e di detossificazione possono
essere compromesse al punto tale da rendere tali individui ipersensibili a contaminanti ambientali di natura fisica o chimica presenti nel loro ambiente di vita. La condizione che colpisce il soggetto che è sensibile a bassi
livelli di esposizione ai prodotti chimici è conosciuta con
una varietà di termini, quali: Patologia Ambientale,
Malattia del ventesimo secolo, Sindrome Allergica
Totale, Malattia Ecologica e Problema di Sensibilità
Chimica (Sandler, 1993) ed altri ancora. Il termine di
Sensibilità Chimica Multipla (Multiple Chemical
Sensitivity, MCS) che oggi viene comunemente usato, fu
introdotto nel 1980 quando fu pubblicato il primo articolo inerente a tale patologia che costringe chi ne è affetto
a vivere protetto da una mascherina (Cullen,1987;
Hilleman,1991). In una conferenza organizzata
dall’Organizzazione Mondiale Della Sanità nel 1996, la
MCS è stata anche
definita “Idiopathic
Environmental
Intolerance”, sulla
base del fatto che
molti di questi soggetti
lamentano
anche
sintomi
dopo esposizione
ad agenti fisici
quali, ad esempio,
le onde elettromagnetiche (IPCS,
1996). Il direttore
dell’I.R.M.A.
Giovanni Tringali
ha presentato le
statistiche
dell’I.R.M.A. sulla sensibilità al glutine ed ha proposto di
abbandonare l’acronimo MCS, non riconosciuto dalla
Sanità italiana, sostituendolo con “reazione di ipersensibilità delle vie aeree superiori (RIVAS)” codificata come
ICD 9 - 4788
A cura dell’Ufficio Stampa dell’I.R.M.A. di Acireale
"GALILEO GALILEI" - ACIREALE Con l’inizio del nuovo anno si sono aperte le porte delle
scuole siciliane agli studenti per consentire di migliorare il loro bagaglio conoscitivo. Tante le novità anche
nella Città di Acireale , nuovi presidi si insediano e,
all’I.C “Galileo Galileo” si è insediato un nuovo dirigente scolastico: la prof. Giuseppina Montella. L’obiettivo
che fissa il nuovo dirigente è quello di “garantire una
conduzione stabile della scuola all’insegna della cultura
e con un piano dell’offerta formativa rispondente ai bisogni e alle necessità degli alunni e legata all’evoluzione
tecnologica e sociale dei nostri tempi”. Il Galileo a
seguito del processo di dimensionamento è un istituto
comprensivo con annesso Centro di istruzione per gli
Adulti e accoglie studenti di età diverse. La preside
Montella ha una vasta esperienza di scuole così complesse e si adopererà per garantire “una organica formazione degli alunni, alfine di rendere solide le loro
conoscenze e poter proseguire gli studi con successo”.
La preside ha organizzato già dall’apertura dei battenti
attività didattiche di continuità tra i diversi ordini scolastici con docenti di scuola dell’infanzia, primaria e
media che renderanno più facile e piacevole l’ingresso
a scuola degli studenti. Intanto sono aperte le iscrizioni
ai Corsi Serali di
Alfabetizzazione,
Licenza Media e
Idonietà al 3°
anno di Istruzione
Superiore oltre
che ai Corsi Brevi
di
Informatica,
Webmaster,
L i n g u e ,
Lavorazione del
Cuoio, Musicali,
Sartoria femminile e Culturali dei quali potete leggere i
particolari nella cassetta pubblicata su questo stesso
giornale.
Siamo lieti di augurare al Dirigente Scolastico,
prof.ssa Giuseppina Montella, i migliori auspici di
buon lavoro per la nuova destinazione, Istituto
Comprensivo “Galileo Galilei”, alla quale è stata
chiamata. Il nostro giornale, che già negli anni
scorsi e con le precedenti Dirigenze ha sempre collaborato , è certo di intavolare anche con la nuova
Autorità Scolastica i migliori auspici di ottima collaborazione.
Nella foto da sinistra: la presidente regionale Anna
Maria Scollo e nazionale Francesca Orlando dell’associazione “AMICA”, la ricercatrice Chiara De Luca
dell’IDI di Roma, la relatrice Angela Stiro dello IOM,
il direttore scientifico dell’I.R.M.A. Giovanni Tringali,
il ricercatore Marinelli dell’IGM-CNR di Bologna e il
Clinico di Monaco Ottaviano Tapparo esperto in
MCS.
Volete stupire i vostri ospiti? Un gelato alla pomelia è quello che ci vuole per un dopo pasto
o per un pomeriggio inoltrato. Un gelato, “estratto” dalla pianta “pomelia”, che si avvicina
molto alla mandorla amara ma con un profumo che ci rimanda a paesi esotici e fantastici..
Dovete assolutamente provarlo, e questo è il periodo giusto. Recatevi presso il bar dei
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Lettera aperta di Giuseppe Cicala
ai cittadini
Ciao, sono Giuseppe Cicala.
Con questa lettera vorrei farti sapere che
mi candido alle elezioni regionali nella lista
"CROCETTA PRESIDENTE".
Certo sarai stufo di sentire parlare di elezioni, sarai deluso dalla politica, ma ti
chiedo di leggere fino alla fine questo
messaggio per darmi la possibilità di farti
sapere che non sono qui solo per chiedere un voto, ma per chiederti di partecipare
a un progetto.
Insieme a me vorrei persone che lottano
ogni giorno per la dignità. Dignità nel loro
quartiere, nel loro comune, tra le aule dell'università. Dignità sul posto di lavoro, o
nella ricerca di un lavoro.
AKIS
Sabato 13 Ottobre 2012
Cine Foto Club
“GALATEA”
Cine Foto Club
“GALATEA”
LE ALI DEL VENTO DI LORENZO MAROTTA
UN ROMANZO NEL QUALE LA NARRAZIONE SI FA COLORATA
E LUMINOSA COME UN QUADRO DI RENOIR
l“Malgrado l’aspetto fisico attraente, malgrado i successi e la seduzione che esercitava sulle giovani donne, rapite dal fascino della sua persona, dalla simpatia dei suoi modi e dall’acume della sua intelligenza,
Antonio non aveva mai smesso di sentire in fondo al suo animo un
pungente disgusto per la vita, un vuoto solo momentaneamente appagato, ma pronto nuovamente a spalancarsi. Sentiva forte la solitudine
metafisica della condizione umana, la sua strutturale debolezza e finitezza, l’irrimediabile insoddisfazione ed irrequietezza del cuore
umano”.
Lorenzo Marotta parte da qui, da questa consapevolezza: l’IO è per
l’uomo una prigione ontologica, “strutturale, originaria, mai realmente
e totalmente superabile” né tantomeno spiegabile. Ogni uomo è un
enigma incomunicabile, ma anche singolare, unico ed irripetibile, un
sinolo di corpo e anima, che resta monade “senza porte né finestre”
finché non compie il salto, al di là, oltre se stesso, per ritrovarsi nell’altro da sé, ma questo può avvenire solo attraverso l’innamoramento, ossia con l’amore. Il dialogo, la comunicazione, la sintesi possono
esistere solo se si supera il logos, il pensiero concettuale; un animo
tormentato può trovare quiete solo in quell’angolo di paradiso che la
filosofia non può raggiungere e che l’arte, la poesia, la musica possono in parte cogliere, ma che si svela solo con l’estasi dell’amore, unico
motore dell’umanità.
Il romanzo scorre veloce, limpido e indisturbato, intrecciando la storia
del protagonista a luoghi, paesaggi, personaggi che compongono un
puzzle colorato e armonioso. L’esigenza filosofica che è dentro ogni
individuo, che nasce con l’uomo e con l’uomo muore, permea e attraversa tutto il romanzo, ma la filosofia non basta, non è sufficiente a
spiegare la complessità, la contraddittorietà della realtà, della vita, il
bene, il male, l’ingiustizia, il dolore, “le infinite gradazioni dei colori”
dell’esistenza; la filosofia si ferma laddove il cuore inizia a battere,
dove l’eros entra e “squassa l’anima, come vento sui monti si abbatte”, diceva la poetessa greca Saffo.
Ecco dunque la chiave di volta del romanzo: l’amore, la passione, il
nobile sentire che tutto giustifica perché tutto domina; l’amore di
Antonio e Laura.
In un contesto grigio e sanguinario, di rivolte e manifestazioni violente come quello degli anni di piombo, Antonio, un giovane aidonese, si
trova ad Harvard per un master in Filosofia e lì incontra Laura, una
bellissima e raffinatissima donna veneziana, laureata in Lingue.
Sguardi che si incrociano, volti che si abbassano e poi il classico
colpo di fulmine: due anime si riconoscono, si cercano, si vogliono. Un
unico e breve colloquio, una lunga chiacchierata e poi più nulla, un
velo di silenzio copre ogni fervido ricordo di quell’incontro: Antonio è
costretto a rimpatriare, senza avere il tempo di avvisare Laura. Breve
sosta ad Aidone, il suo paesello natio, e poi via a Venezia, città ricca
e raffinata, sfarzosa e dissoluta, in cui Antonio ritrova la sua petrarchesca Laura e in quella cornice, i due amanti si inseguono, si allontanano e poi ancora si ritrovano, per vivere una travolgente storia d’amore, che l’autore sa raccontarci, con splendide metafore naturalistiche e citazioni letterarie ad hoc.
Un intreccio semplice, lineare quello del romanzo, costellato da flashback e digressioni paesaggistiche e chiosato da componimenti poetici di diversi autori.
Belle e nitide sono le informazioni che Marotta fornisce sul paese di
Antonio, Aidone, una piccola cittadina nel cuore della Sicilia, la cui bellezza culturale e paesaggistica, sono motivo di vanto per i cittadini
stessi, i quali restano però intrappolati in una “paralizzante apatia”,
piena di “scetticismo e rassegnata impotenza”.
Eleganti e raffinate sono le descrizioni dei salotti veneziani e della
stessa Venezia, teatro di agitazioni studentesche e rivendicazioni
libertarie, di un Italia rossa, di sangue e di vergogna.
Marotta trasfigura e dissolve confondendole, esperienze vissute e
desideri inconsci nei suoi personaggi, facendo vivere o rivivere persone o fatti della sua storia personale, in un romanzo velatamente
autobiografico: Antonio diventa ciò che Lorenzo avrebbe voluto essere e che in parte è stato e ne rivela i gusti e le aspirazioni, l’amore per
la cultura, la gioia socratica di insegnare, l’emozione davanti al bello
estetico, l’eterno fanciullino pascoliano, che vive in un animo ancora
giovane.
Lucide e critiche sono le sue digressioni storiche e folcloristiche sulla
vita di paese, sulla mentalità chiusa e bigotta di un paesino di montagna, che sa però donare ad Antonio un senso di familiarità, di casa.
Una cittadina in cui ogni strada, ogni pietra testimoniano un tempo che
fu, l’antico splendore di un paese che oggi lotta per una rivincita e vive
di speranza, investendo tutte le sue forze in ciò che sono le sue risorse: il turismo culturale.
Un ruolo importante nel romanzo è riservato alle donne, alla forza
delle donne, che sanno sopportare, accettare, lottare, cercare la loro
indipendenza e autonomia e che quando sono additate e marchiate
dalla calunnia popolare, trovano una via di fuga nella loro intelligenza:
è così per Luisa, la sorella di Antonio; per Maria, la moglie del suo
migliore amico Luigi e per la stessa Laura, che vince su un padre
padrone, geloso e possessivo, affermando con vigore il suo desiderio
di libertà. Rilevante è anche la figura dell’adolescente Chiara, la nipote di Antonio, innocente e delicata come un fiore da proteggere; a lei
è dedicata la lunga lettera in cui lo zio scrive dell’Amore, intessendo
pagine intense e sincere, di estrema intelligenza e graffiante verità.
I personaggi del romanzo prendono forma a mano a mano che la
descrizione si fa più dettagliata; vengono studiati con l’acutezza di un
profondo conoscitore dell’animo umano; le loro “gabbie esistenziali”
sono presentate come necessarie e i loro comportamenti giustificati
sulla base di un destino ineluttabile ma coerente; sono artefici di una
fortuna che li costringe: in fondo “la vita non ama la verità”, conclude
l’autore. Non è tuttavia lo spinoziano determinismo meccanicistico a
vincere su tutto ma l’amore di Dio, il sentimento di fede, la consapevolezza della sofferenza del Cristo in croce che dà la forza a Luisa, di
sopportare la violenza subita dal fidanzato pittore, che Marotta non
trascura di descrivere con un cruento realismo (il suo stile narrativo
resta elegante poesia anche davanti alla crudezza e alla volgarità dell’atto stesso); non è la paziente sconfitta dei personaggi verghiani
quella di Luigi e Maria, gli amici di Antonio che, costretti a sposarsi,
vivono una lunga e fervida vita d’amore; non è ancora la follia decadentista dei corrotti salotti veneziani a inquinare l’amore puro di
Antonio per Laura; e di certo non è la rassegnata impotenza degli
aidonesi a fermare il vento della nuova stagione: ogni cosa è al suo
posto, ogni cosa è lì dove solo un deus ex machina, colto e brillante
come Marotta, ha voluto che fosse, lì e non altrove.
Non c’è spazio per l’improvvisazione, anche se il romanzo è stato
scritto di getto, come ogni prodotto di ispirazione sincera; ogni descrizione, che sia la raccolta delle olive o l’amplesso dei due amanti, si
tinge di un realismo impressionista: la narrazione è colorata e luminosa come un quadro di Renoir; la luce diafana dell’alba illumina tutta la
tela del romanzo e il voler impressionare l’attimo fuggente en plein air,
“imprimendolo” in quei personaggi – caratteri, come nei quadri di
Degas, dona al libro quella leggerezza ed impalpabilità che solo le ali
dell’amore possono conferire ad un corpo pesante.
Non mancano citazioni letterarie importanti come I promessi Sposi, Il
Gattopardo, L’insostenibile leggerezza dell’essere, a cui il romanzo
stesso sembra ispirato; diverse sono le descrizioni dei momenti d’amore, raccontati con un ardire romantico che fa vibrare le pagine del
libro come le note delle sinfonie di Wagner.
L’apollineo e il dionisiaco si rincorrono sempre, si trovano e si scontrano per tutto il romanzo, dando vita a momenti di palpitante emozione.
“Ognuno sta solo sul cuor della terra /trafitto da un raggio di sole:/ed
è subito sera” scrive Marotta citando Quasimodo, ma dopo la sera
viene la notte e poi di nuovo il giorno e il giorno viene con l’alba, portatrice di luce e di speranza; un giorno nuovo, una nuova vita, da vivere sulle ali del vento: il vento dell’amore.
LAURA RANDAZZO
Del romanzo “Le ali del vento” di Lorenzo
Marotta, al di là della trama molto verosimile e
avvincente, bisogna segnalare quattro aspetti
che si incontrano ed intrecciano tra di loro: quello storico, riguardante il periodo del terrorismo e
dell’ideologismo sanguinario degli anni Settanta,
abilmente descritto nei suoi risvolti umani, sociali, politici e professionali senza mai appesantire il
discorso e il linguaggio; quello filosofico che pervade trasversalmente il romanzo e i suoi principali protagonisti per i
quali (soprattutto per Antonio) il pensiero razionale sostanzia l’esistenza e cerca di rispondere alle domande esistenziali più acute; quello
poetico che platonicamente si incontra con il pensiero per andare oltre
il raziocinio tramite l’intuizione, il sentimento, la “semplicità del cuore”
che ci aiutano a cogliere “l’imponderabile e l’indicibile”; infine l’aspetto
socio-antropologico che ci aiuta ad immergerci nella vita delle realtà
veneziana e siciliana, con i loro modelli e stili di vita e i loro paesaggi,
sempre interni al vissuto di tutti i personaggi. Giovanni Vecchio
“Le ali del vento” è un romanzo scritto da un filosofo ma è anche un libro di Storia contemporanea. L’episodio dei due “innamorati-fuggitivi”,
costretti comunque a sposarsi, sembra cronaca di
secoli addietro. Invece è consuetudine (sicilianissima!) dell’altro ieri, attraversata dalle modifiche
legislative degli ultimi decenni. A chi ripete il
luogo comune secondo cui la famiglia sarebbe in
crisi, farebbe sicuramente bene la lettura di “Le ali
del vento”, in cui il protagonista esprime affetti sinceri: la sorella, i genitori, la nipote Chiara a cui, pur da lontano, non lesina consigli, insegnamenti e costante dialogo. La descrizione di Venezia e delle opere pittoriche viste per la prima volta “dal vivo”, sono pagine mirabili. E confermano quello che più volte si è suggerito: le guide turistiche vanno scritte dagli scrittori Anna Ruggieri
Lorenzo Marotta trasmette alle sue pagine il frutto di esperienze molteplici, di vita e di cultura. E’
una lettura che si accoglie “naturalmente” mentre
le vicende si snodano e ti trascinano. Le persone
si muovono nella loro realtà: il paese, la città, il
Sessantotto tragico e gli anni di piombo. Non si
tratta di scenari di maniera. C’è soprattutto
Aidone, che si distende sui colli a maniera d’aquila: tutto un mondo di tradizioni, rapporti, preclusioni.. trasgressioni. Quel mondo Marotta accarezza con l’attenzione
e l’amore di chi va “alla ricerca del tempo perduto” . E c’è Venezia,
patria d’adozione .Un amore è perno del romanzo; ma tanti volti dell’amore si rivelano. La narrazione di Marotta non è monocorde. L’amore
è malattia e traviamento per Marco e Silvana, placido fluire in Ivo e
Francesca, dono e disperazione in Giuseppe (la giovane moglie senza
nome minata da un tumore senza speranza), possesso e abbandono
nelle famiglie della tradizione (Lorenzo e Chiara; Vincenzo e Concetta),
violenza subita da Paul e capacità di risorgere in Luisa, tenero incantamento in Luigi e Maria, fiorire di sentimenti nuovi in Chiara, dono e rassegnazione in Andrea. Una storia narrata in punta di penna, con piena
padronanza della lingua e delle sue sfumature (affiora il professore!) ma
senza pedanteria Rosario Musmeci
Pubblico qualificatissimo per la presentazione
del romanzo “Le ali del vento” del preside
Lorenzo Marotta ad Acireale. E soprattutto una
lettura a 360 gradi dell’opera, grazie alla sinergia
dei relatori, i quali hanno sottolineato aspetti
diversi, ma complementari dell’opera. Dall’amore
condito di filosofia al rapporto tra storia e microstoria, dalla fuitina d’altri tempi fino al viaggio
nelle più belle opere d’arte veneziane, il romanzo
si è svelato agli uditori nelle sue più riposte pieghe, al punto che l’autore, chiamato ad intervenire dal patron Turi Consoli, ha manifestato
profonda commozione. Una serata che ci ha ricordato come un’opera
letteraria vive mille vite, sempre nuove nell’interpretazione dei suoi molteplici lettori. E, ha bene ricordato il preside Marotta, spesso i lettori,
quelli occasionali e altri magari più dotti, trovano significati inaspettati,
che sorprendono lo stesso scrittore. Come crediamo sia accaduto in
questa bella serata, dove relatori e artista si sono uniti per tentare di
capire l’inesauribile mistero della creazione artistica, dove una semplice storia d’amore può diventare paradigmatica di tutta un’epoca straziante, quella del terrorismo italiano
Silvana La Porta
ph Nuccia Leotta e Fabio Consoli
Marino Giuseppe
C.so Italia, 96 - Acireale
4
AKIS
Sabato 13 Ottobre 2012
KIWANIS INTERNATIONAL - Distretto Italia - San Marino - Divisione Sicilia 2
Kiwanis Club Acireale
Cerimonia per il Passaggio della Campana
FINALITA’ DEL KIWANIS
Affermare la supremazia dei valori umani e spirituali su
quelli materiali.
Incoraggiare l'uso quotidiano della Regola d'Oro in tutte
le relazioni umane: "Fai agli altri ciò che vorresti che gli
altri facessero a te".
Promuovere la ricerca ed il raggiungimento dei più alti
livelli sociali, lavorativi e professionali.
Sviluppare, attraverso il precetto e l'esempio un più intelligente, efficace e durevole senso civico.
Offrire, attraverso i Club Kiwanis, un pratico mezzo per
formare amicizie stabili, per rendere un servizio altruistico
e per costruire una comunità migliore.
Collaborare nel creare e mantenere quel sano concetto
civile ed alto ideale che rendono possibile incrementare i
principi di rettitudine, di giustizia, di patriottismo e di buona
volontà.
AUTORITA’ KIWANIANE
Per il Distretto Italia San Marino
- Il Rappresentante del Distretto Italia San Marino al KIEF
nonché LGT Governatore eletto per la Divisione Sicilia 2 ,
Dott. Nunzio SPAMPINATO
- Il Past Trustee del KIWANIS INTERNATIONAL, Dott.
Nicolò RUSSO
- L’immediate Past Governatore del Distretto Kiwanis
Junior , Avv. Nunzio PELUSO
– I Past Governatore del Distretto Italia S. Marino, Avv.
Matteo CALABRETTA e Avv. Giuseppe SPAMPINATO
- Il LTG Governatore della Divisione Sicilia 2 , Dott.
Salvatore Chianello
- Il Segretario della Divisione Sicilia 2 ,Avv. Giuseppe
SPAMPINATO
- L’immediate Past LTG Governatore della Divisione
Sicilia 2, P.I. Roberto SUMA
- Il Past LTG Governatore distinto della Divisione Sicilia 2
, Ing. Filippo LIZZIO
- Il Past LTG Governatore della Divisione Sicilia 2 Avv.
Francesco BARBAGALLO
- Il Past LTG Governatore della Divisione Sicilia 2 , Dott
Angelo RUSSO
Presidente Incoming: Maria Finocchiaro
Presidente Outgoing: Giuseppe Balsamo
Ospiti del Club, per L’Ordine dei Frati Minori, i Francescani del Convento
San Biagio di Acireale: Fra Salvatore Ferro Guardiano e Fra Lorenzo
Ficano
I CLUB SERVICE” presenti:
ROTARY – LIONS – FIDAPA – SERRA - COMITATO DAME dell’ISTITUTO
NASTRO AZZURRO e gli “Officer” dei CLUB KIWANIS della Divisione
Sicilia 2:CATANIA CENTRO - CATANIA EST -CATANIA ETNA - ETNEO GIARRE/RIPOSTO PATERNO’ - ZAFFERANA ETNEA - K-KIDS TOPOLINIA SCHOOL ACIREALE K-KIDS ACI S. ANTONIO -TAUROMENIUM
VALLE ALCANTARA
ph servizio Fabio Consoli
Un minuto di raccoglimento per ricordare i soci:
Geom. Rosario Puglisi
Dott. Rosario Leonardi
Dott. Gaetano Romeo
Avv. Pietro Filetti
Dott. Michele Manciagli
AKIS
Sabato 13 Ottobre 2012
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INVITO A PALAZZO
ARTE E STORIA NELLE BANCHE - XI EDIZIONE
Al servizio della Vostra salute
Promossa dall’ABI sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e
col Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il primo sabato di ottobre le
porte dei palazzi storici delle banche italiane sono tornate ad aprirsi su tutto
il territorio nazionale per l’undicesima edizione di Invito a Palazzo, la manifestazione promossa dall’Abi e dalle banche che ogni anno mette in mostra
opere d’arte e capolavori nascosti conservati nelle sedi storiche delle banche. L’appuntamento con cittadini, appassionati e turisti - che per un’intera
giornata hanno potuto ammirare opere d’arte e arredi d’ogni epoca - è stato
lo scorso sabato 6 ottobre. Alla manifestazione di quest’anno hanno partecipato 92 palazzi in 51 città. Architetture neoclassiche e preziose carte
topografiche sono tra i tesori custoditi nei cinque palazzi che aprono in
Sicilia per questa edizione, tra cui a Acireale (CT) PALAZZO COSTA GRIMALDI in Piazza Duomo 12,
sede del Credito Siciliano. Il seicentesco
palazzo
Costa
Grimaldi, che fu Sede di una
delle storiche banche siciliane
acquisite dal Gruppo bancario
Credito Valtellinese che nel 2002
hanno contribuito a costituire il
Credito Siciliano, ospita oggi,
oltre ad una importante filiale
dell’istituto, la Galleria artistica
Credito Siciliano. L’immobile riaperto nel 2004 dopo il restauro e
la riqualificazione che hanno
però mantenuto il carattere storico ha aperto, in questa eccezionale occasione, la Biblioteca dalla volta finemente dipinta nell’800 e l’affaccio sulla
piazza Duomo.
All’interno delle sale della Galleria Credito Siciliano, è stato possibile visitare la mostra fotografica “JORDÍ BERNADÓ. INSULA PENINSULAR Uno
sguardo lucido e ironico” una delle più ampie esposizioni italiane sul giovane artista spagnolo. 50 immagini di grande formato, per buona parte inedite, dove Jordì Bernadò mescola i temi dell'architettura, della città e del paesaggio.
TRENT’ANNI DOPO…il miracolo !
Conosco Nello Musumeci da oltre 35 anni.
Con lui ho condiviso la passione politica ed i valori universali dell’onestà e
della legalità.Sono nato ad Acireale 53 anni fa, sono agronomo ed ho
maturato esperienza amministrativa quale Assessore ai Lavori Pubblici ad
Acireale e Consigliere Provinciale di Catania Da giovane ho frequentato
l’Azione Cattolica, un’esperienza importante che ha contribuito a formarmi
impartendomi principi fondamentali quali i valori della Famiglia, della
Solidarietà e del rispetto delle persone e delle cose.
Sono socio del Lions Club di Acireale La Sicilia e soprattutto la provincia
di Catania hanno bisogno di un forte rilancio, il turismo può essere uno dei
motori trainanti. Il porto turistico di Riposto ed il campo Golf di Castiglione
di Sicilia, esempi virtuosi di infrastrutture turistiche, se non inserite in un
progetto di offerta turistica più grande, difficilmente potranno esprimere
appieno le proprie potenzialità. Strade di collegamento migliori tra i vari
centri abitati, Catania e l’Etna, il parco divertimenti a Fiumefreddo, già proposto da Nello Musumeci quando era Presidente della Provincia e poi
miseramente abbandonato, una migliore e razionale offerta commerciale
che privilegi i singoli commercianti e non i centri commerciali, il rilancio
delle Terme di Acireale, un’agricoltura che esca dagli schemi oramai obsoleti di mercati insostenibili ma che punti sui derivati o su colture di pregio,
sono alcuni esempi di come vari interventi, interagendo tra di loro, possono portare ricchezza e benessere in un territorio abbastanza vasto.
Nello Musumeci ha sempre avuto nel cuore la nostra terra ed è stato sempre ripagato con una gran messe di voti. Anche questa volta sono certo
che lo sarà. Votare candidati della lista “NELLO MUSUMECI PRESIDENTE” significa dare maggiori possibilità di azione al Presidente ed evitare
che possa essere condizionato da un’assemblea con una maggioranza di
deputati non vicini a Lui.
Io mi pongo al Vostro giudizio: la presenza al Parlamento Regionale del
sottoscritto sarà un canale diretto tra la provincia etnea e la Presidenza
della Regione.
www.silviocavallaro.it
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Ci sono voluti oltre 30 anni (trenta anni, cinque mesi ed un giorno, per
la precisione dalla data dell’incarico progettuale) ed il miracolo si è
avverato. Normalmente non bastano neppure sessanta anni per vedere completata un’opera pubblica importante (il riferimento è al Teatro
Bellini, una vergogna per tutte, tutte le amministrazioni che si sono
succedute dal 1952!), ma stavolta, come mai, direte voi? il miracolo è
avvenuto. E’stata un’opera progettata dalla fervida mente di Rino
Nicolosi, opera che avrebbe risolto, forse, anche il problema dello stabilimento Pozzillo, ma il forse che abbiamo intercalato nel discorso, è
la giustificazione dei nostri politici ed amministratori che avrebbero
potuto salvare “capre e cavoli” e mantenere in funzione una notevole
forza economica e di lavoro. Fortunatamente l’apertura è stata effettuata senza tanti clamori (la vergogna è ancora tanta) , senza banda
musicale e senza tanti presidenti e onorevoli. Un solo sindaco (e ci
mancava!), un solo presidente del consiglio, un solo onorevole ed un
solo assessore provinciale ed uno solo comunale (che stavolta ha
concesso poche lamentazioni ai cronisti) e, sempre uno solo, consigliere comunale. Lodi, quindi, lodi sperticate e un grazie da tutti quegli automobilisti che se è vero si sono liberati delle curve di S.Tecla e
S.Maria LaScala, è anche vero che si ritrovano l’imbuto di Guardia ed
il suo efficientissimo semaforo.
Antica Cioccolateria Acese
Viale Cristoforo Colombo - Acireale
Vicino uscita svincolo autostradale
ph Nuccia Leotta
Presso l’Anfiteatro di Zafferana e all’interno della rassegna estiva “Etna in scena”, si è svolto il concerto del
cantautore catanese Giuseppe Longo che, assieme
alla sua band, ha ripercorso alcuni brani dei più grandi
cantautori italiani, tra cui Paolo Conte, Lucio Dalla,
Francesco de Gregori ecc..oltre all’inserimento di inediti dello stesso Giuseppe Longo come “Il volo di Icaro”, “Era dicembre”,
“L’angelo” ecc. Parte dell’incasso è andata in beneficenza al diacono
Sebastiano Genco e alla sua missione in Africa. Il concerto è stato organizzato dall’Associazione Culturale “Il volo di Icaro”, della quale il cantautore ne
è il presidente. L’Associazione, si prefigge di promuovere l’arte in tutte le sue
sfaccettature (libri, mostra di pittura, foto, musica ecc.) Per eventuali informazioni: [email protected], www.giuseppelongo.com
NO AL MUOS !!!
6
AKIS
Sabato 13 Ottobre 2012
IL TESTAMENTO BIOLOGICO
L’acceso dibattito intorno al cosiddetto tema del”fine vita”scoppiò in Italia
con il caso Englaro :la giovane Eluana,a seguito di un grave incidente ,subì
nel ‘92 il trauma che la tenne in coma permanente e alimentata artificialmente per ben diciassette anni. Il padre, sostenendo che la figlia non avrebbe voluto essere mantenuta in tale stato, affrontò una lunga battaglia giudiziaria al fine di ottenere un provvedimento che lo autorizzasse ad ordinare
l’interruzione delle cure . Il disegno di legge sul testamento biologico, dopo
un lungo iter, soltanto nel 2011 venne approvato dalla Camera e trasmesso al Senato. Ma i diversi e gravi problemi che hanno afflitto il nostro Paese
hanno spostato l’attenzione, determinando una delle più gravi lacune del
nostro sistema legislativo, che a tutt’oggi non ha dato una compiuta veste
normativa al testamento biologico. L’introduzione di questo, detto dichiarazione anticipata di trattamento(DAT), nel nostro ordinamento consentirebbe
alle persone capaci di intendere e volere di potere sottoscrivere un documento recante una dichiarazione di volontà relativa alla sottoposizione o
meno a trattamenti di rianimazione e ventilazione artificiale, nel caso in cui
si profilasse la possibilità di cadere in uno stato vegetativo durevole.
A fronte di tale semplicità concettuale, il problema appare complesso coinvolgendo istanze etiche molto sentite. Posto che il testamento, disciplinato
dal nostro codice civile nel Tit Terzo Libro Secondo , è un atto di disposizione di un soggetto sui propri beni postmortem, la questione si incentra su come
estendere al testamento biologico i principi
testamentari e la valenza di obbligo morale del nostro testamento giuridico. Appare
chiaro come sia difficile l’estensione di
categorie giuridiche afferenti ad un ambito
strettamente patrimoniale al bene supremo
Vita, per eccellenza indisponibile. Si profila
pertanto la difficoltà , nell’ambito delle
“DAT”, di come attualizzare la volontà
espressa , che non può dirsi immutabile.
Ecco perché sarebbe opportuno non considerare le stesse vincolanti, ritenendole
piuttosto una generica indicazione all’interno di quella “alleanza terapeutica”che è il
rapporto di fiducia tra medico e paziente. Il
nostro ordinamento non contempla un diritto di morire né tantomeno un dovere di procurare la morte ad un soggetto che lo richiedesse; al contrario il codice
penale contempla le fattispecie incriminatrici dell’ omicidio del consenziente art 579c.p. e l’istigazione al suicidio art 580 c.p. Attualmente il disegno di
legge sul testamento biologico, al vaglio del Parlamento (Senato), chiarisce
le ragioni per le quali si rende necessario un intervento normativo; ciò che
rende arduo l’approvazione di una tale legge è far si che il diritto di autoderminazione non esplichi i suoi effetti contro gli interessi della stessa persona dando sempre modo di revisionare le precedenti determinazioni. La
funzione giuridica delle DAT non è quella di introdurre forme eutanasiche ,
suicidio o accanimento
terapeutico , che rimangono vietate, ma quella di
garantire al malato esclusivamente l’esercizio della
libertà di decidere i trattamenti necessari . Ecco
perché l’alleanza terapeutica deve vedere il professionista rispettoso della
volontà del paziente attualizzandola con la situazione clinica e con i progressi
della medicina. La Chiesa
sostiene una disciplina sul
testamento biologico a
favore della vita:essa in
realtà si preoccupa che
dietro una ipocrita manifestazione di pietas umana
possano nascondersi e
trovare ingresso forme
eutanasiche , espressione di una visione disumana della società , improntata al culto del bello. Al termine della mia disamina posso affermare che in
una società , come la nostra protesa all’efficienza, il rischio di definire inutile tutto ciò che non appare in linea con parametri consumistici ci potrebbe
condurre ad una visione cinica della persona, nella vana speranza di esorcizzare malattia e vecchiaia, condizioni naturalmente umane. Oggi le cure
mediche devono sposare cuore e coscienza, solo cosi si attua il vero
“Umanesimo”, non sopprimendo il debole. Ci sono diritti fondamentali,
ascrivibili alla stessa natura della persona, che trascendono il giuridico.
Nella visione cristiana la dignità della vita, in senso legale, non è determinabile dai singoli o dalla collettività e non spetta allo stato decidere in modo
assoluto quali vite valgono e quali sacrificare. Pertanto il tema Eutanasia
si presta a risposte diverse a seconda delle istanze di cui si fa portatore
colui che lo affronta. E’ possibile ed auspicabile, però, far convivere il pensiero laico e quello cristiano laddove si riconosca il valore primario della
vita, al di là di ogni posizione scientifica e religiosa.
Ilaria Costa (foto)
La debolezza della forza dell’abitudine
Dicono: a tutto ci si abitua. Se così è, ci abitueremo allo stupro semantico
d’un “Carnevale d’estate” (evidentemente “Giornate del folklore” non andava più bene: troppo, troppo… corretto) che sarà bello e comodo quanto si
voglia, ma appare alquanto strano. Strano, per dirla alla maniera dei fratelli
Vanzina, almeno quanto un uovo di Pasqua sotto l’albero di Natale. Ci abitueremo a malsani preti in balia d’incontenibili impulsi pedofili e a vittime
oppresse da ipertrofica memoria ROM. Ci abitueremo alla demolizione sul
viale alberato d’un muro pericolante sì, ma che nascondeva alla vista un’orrenda tribuna fatiscente, per sostituirlo improvvidamente con ringhiere in
ferro, per cui alla prima aggiunge una seconda bruttura: l’affaccio sullo
squallido vecchio campo
da calcio. Alla palma
imbracata, quasi una versione vegetale di King
Kong, con funi colorate
tese tra i pinnacoli della
più bella basilica e i tetti
del più pregevole palazzo
della città. Ci abitueremo a
ridiventare bambini e fare
“Ooooh…che meraviglia!”
guardando gli aerei che
tracciano nel cielo della
timpa tre chilometri e
mezzo di bandiera tricolore (secondo lo speaker) tre chilometri e oltre d’inquinamento (secondo gli ambientalisti). Al dilettantismo di amministratori
pubblici pasticcioni e menefreghisti. E ci abitueremo anche a quel piccolo
funzionario che, afflitto
da viscerale e anacronistico odio di classe, dimentico dell’antico adagio per
cui summum ius summa iniuria, s’aggrappa ad una cervellotica normativa
brandendola come un’arma a doppio uso: strumento di rivalsa sociale e
apripista in una patetica e tardiva corsa verso l’agognata promozione.
Ci abitueremo a questo e a tant’altro ancora. Perché dicono che ci si abitua
a tutto. E daremo, in tal modo, completa ragione alla definizione biblica della
nostra sostanza che si vuole fatta di fango e sputo. Condizione questa che
ci fa tenere issato il candido vessillo della resa a garrire perennemente al
vento.
Mariano Antonio Seminara
Il ruolo dei Commercialisti
negli Organismi Indipendenti di Valutazione
Un incontro di aggiornamento professionale organizzato dall’Ordine dei
Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania in collaborazione
con l’ADOCEC delle Aci è stato promosso presso la sala convegni del
Credito Siciliano, g,c, sul tema;: Il ruolo dei Commercialisti negli Organismi
Indipendenti di Valutazione. Dopo gli interventi di saluto della Prof.ssa
Margherita Poselli Presidente dell’ODCEC di Catania, del dott. Domenico
Piccolo Consigliere Consiglio Nazionale DCEC, e del Dott. Giuseppe Signeri
Responsabile Direzione Territoriale Sicilia Ovest Credito Siciliano, i lavori,
coordinati dal dott. Angelo Raciti Presidente dell’Adocec, hanno visto qualificati ed autorevoli interventi. La Prof.ssa Carmela Di Mauro, Professore associato Facoltà di Scienze politiche Università degli Studi di Catania, ha relazionato in merito al D.lgs 150/2009 e alle novità per le PP.AA soffermando la
propria attenzione sul Piano della Performance e sul Sistema di Misurazione
e Valutazione, successivamente il Dott. Paolo Italia, Dirigente Comune di
Catania, ha approfondito il tema legato al ruolo del Controllo di Gestione nel
Ciclo della Performance e nei processi di valutazione con particolare riferimento all’esperienza del Comune di Catania”. Il Rag. Giosué Boldrini,
Consigliere
C o n s i g l i o
Nazionale DCEC
Delegato Area Enti
Pubblici, ha illustrazione il protocollo
d’intesa tra CNDCEC e CIVIT con
particolare riferimento al ruolo dei
Commercialisti
negli
Organismi
Indipendenti
di
Valutazione. Infine
l’intervento del Prof. Andrea Ziruolo, Professore straordinario di Economia
delle Aziende pubbliche Università G. D’Annunzio Chieti Pescara e
Coordinatore della Commissione OIV del CNDCEC, ha affrontato il tema
delicato del passaggio dai controlli strategico e di gestione al controllo di
regolarità amministrativa in un quadro normativo di costante evoluzione, ed
il conseguente ruolo e le prospettive per gli Organismi indipendenti di valutazione. Dopo un vivace dibattito, le conclusioni sono state affidate al Dott.
Angelo Valastro, Consigliere A.DO.C.E.C delle Aci.
PALAZZO D'ORLEANS CHIUSO PER DISINFESTAZIONE
Un comunicato di Palazzo D’Orleans ha reso noto che nei giorni del 29 e
30 settembre il Palazzo è rimasto chiuso per disinfestazione dei locali. Poco
da aggiungere…Il Governatore ed i suoi assessori, forse, hanno “infestato” i locali ? C’è da chiederselo !….era quindi necessario un buon repulisti
per ospitare la nuova “casta” che si insedierà alla fine di Ottobre ! A quando la prossima disinfestazione ?
UNA RAPINA SVENTATA...
Una rapina che certamente avrebbe potuto avere ben altre gravi conseguenze è stata sventata dal vigilantes in servizio presso la Banca Agricola
Popolare di Ragusa di via Mancini, ad Acireale. Il pronto intervento dello
stesso che era riuscito a capire le intenzioni di due giovani, all’esterno con
fare sospetto e presunti autori del tentativo di rapina, e delle forze dell’ordine (Polizia e Carabinieri) immediatamente allertate hanno scongiurato ben
altre gravi conseguenze. Come si può arguire dall’utilizzo dei vigilantes e dei
sistemi di prevenzione: è sempre meglio “prevenire” che “curare”.In ogni
caso un bravo ed un grazie a chi ci tutela con occhio “vigile” durante le fatiche della nostra giornata.
Volevano stupirci con effetti speciali ? Ci sono riusciti. Lo spettacolo che offre il consiglio comunale nelle sue scorribande sintattiche e lo spettacolo che offrono i vari personaggi in cerca di
nuova dimora sono certamente speciali. Sono effetti pirotecnici dove riuscire ad individuarne gli ideali e le appartenenze è davvero difficile. Si formano gruppi, ci si sposta inseguendo il “generale” di riferimento esclusivamente nel tentativo di garantirsi
un posizionamento non culturale
o ideologico ma nelle prossime
future liste elettorali. Se durante
gli anni di amministrazione hanno
dato prova della loro inutile presenza mentre si avvicinano le elezioni danno prova del loro modo
volgare e insulso di vivere la politica. Si muovono le truppe con
soldatini non di piombo ma di malleabile stagno. Lo stagno che puoi piegarlo a destra e a manca a piacimento. Mi ricordano quel pupazzone gonfiabile che si faceva prendere a
pugni e ritornava sempre all’impiedi. Meglio mi ricordano quelle bambole
gonfiabili per il piacere dei frustrati e dei repressi.
mAd
L’ Associazione Teatrale Ars Comoediaque
ha inaugurato, in uno scenario di colori ed immagini suggestive, i locali della
nuova sede ad Aci S. Antonio. Alla cerimonia di apertura sono intervenuti
numerosi ospiti. Il taglio del nastro è stato affidato a Maria Di Giovanni,
prima attrice e regista teatrale del gruppo. Don Vittorio Rocca ha benedetto i locali della sede e ha esortato il gruppo con “Un grande augurio di buon
lavoro a chi è stato capace di guardare al di fuori delle proprie mura, portando la cultura nel territorio poiché la teatralità, nell’accezione più ampia
del termine, è per l’uomo un’esigenza primaria e necessaria di
espressione”. Il teatro
è l’uomo che imita l’uomo, con le sue debolezze, i suoi sogni e le
sue fantasie. Il teatro è
vita. Per i componenti
dell’Ars Comoediaque
lo spettacolo teatrale
non è dunque semplicemente un’occasione
di divertimento e di
evasione, ma anche
un momento d’incontro, di apprendimento e
di approfondimento per
tutti coloro che vi partecipano. L’assetto organizzativo del gruppo è affidato alle seguenti persone poiché membri del Consiglio Direttivo dell’ Associazione: Leonardo
Ponzio: Presidente - Anna Zappalà: Segretaria - Alfio Leone: Cassiere Letizia Cutrona: Pubbliche Relazioni - Alfina Finocchiaro: Costumista Maria Di Giovanni: Regista
Cutrona Letizia
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Sabato 13 Ottobre 2012
Poet(n)@ voci di una sera di mezza estate
Rodolfo Puglisi coordinatore della rivista “L’Arbitro”
Una bella notizia per il mondo arbitrale acese: un prestigioso incarico è
stato conferito a Rodolfo Puglisi (nostro collaboratore), che è stato recentemente nominato Coordinatore per la Macro Regione Sud della rivista
“L’Arbitro”. Una nomina decisa dal Comitato Nazionale dell’Associazione
Italiana Arbitri su proposta del Presidente Marcello Nicchi. Puglisi dal luglio
del 2009 è stato nominato dal Presidente regionale, l’acese Rosario
D’Anna, referente regionale della rivista dell’Associazione; incarico dal
quale si è, ovviamente, dimesso. Va ad aggiungersi ai due coordinatori,
Carmelo Lentino di Trento ed Alessandro Paone di Roma, stretti collaboratori del Direttore Mario Pennacchia, firma tra le più prestigiose ed autorevoli
del giornalismo sportivo italiano. Il Presidente regionale Rosario D’Anna, il
suo Vice Giuseppe Raciti, il Presidente sezionale Olindo Ausino, unitamente ai Vice Mario Mascimino e Mariano Previtera, al Presidente onorario
Filadelfo Grasso, al Consiglio Direttivo Sezionale, anche a nome degli
associati acesi, si è complimentato con Rodolfo Puglisi augurandogli buon
lavoro, nella consapevolezza che saprà tenere alto il buon nome della
Sezione di Acireale.
Nella foto, Puglisi, a dx, insieme al Presidente Nicchi all’interno della
Biblioteca Pinacoteca Zelantea quando questi visitò Acireale.
Angelo Silvio Musmeci
DOMANI IL VIA
AL CAMPIONATO DI SERIE C
Tomarchio contro Licciardello
Il consigliere Antonio Tomarchio, dei comunisti italiani, ha presentato una
mozione avente come oggetto il ritiro della delega assessoriale alle politiche
scolastiche. Tale proposta nasce della considerazione che su una competenza principale dell’Ente si sono avuti in quattro anni solo promesse e nessun intervento. Nessun plesso costruito, un disastro diffuso , confusione
negli accorpamenti proposti, il mancato acquisto del Collegio Pennisi di
Acireale e tra l’altro , la pantomima sull’Istituto d’Arte su cui l’Assessore, ha
ribadito in aula, la necessità di un trasloco immediato che in TV è diventato
altra cosa. I disagi che il Consiglio Provinciale aveva sottolineato ci suggerivano di posticipare tale trasferimento ma Licciardello ha alzato prima le
barricate e poi, ha smentito se stesso . Una schizofrenia. Politica che non
tolleriamo più.
Il Consigliere
Antonio Tomarchio
Certamente arriverà la replica dell’assessore Licciardello in attesa
della controreplica del consigliere Tomarchio, in attesa, poi, …..Meno
chiacchiere, signori, e più fatti, questo vuole il cittadino. Siamo anche
convinti che tutti cercano di fare il loro dovere impegnandosi al
meglio, ma non basta. La politica ha toccato il fondo e se episodi tipo
“Regione Lazio” non hanno ancora toccato “clamorosamente” i nostri
consiglieri locali (qualcuno dei giovani, però, dovrebbe passarsi la
mano sulla coscienza) è pur vero che la marmellata non chiusa nello
stipetto della cucina potrebbe sempre essere una tentazione per, almeno, leccarsi le dita!.
E’ andata. Si è raccolto quanto
basta per l’acquisto e la immediata
donazione di un defibrillatore.
Siamo contenti e ringraziamo tutti
quelli che tra due parole scambiate
sotto il sole d’ottobre, una fetta di
torta e un sorriso hanno voluto dare
il loro contributo. Non facciamo
certi i numeri ma siamo certi che
durante la lunga, calda e bella giornata di ieri siamo stati in tanti e tutti giusti per un gesto che, speriamo mai, potrebbe salvare la vita. Sappiamo bene
che quando il volontariato è attivo questo significa che le istituzioni sono
assenti. Lo sappiamo ed è per tale motivo che non vogliamo inquadrare ed
etichettare la giornata di ieri come volontariato ma più specificatamente
come atto politico (nel senso vero del termine: che si occupa del bene
comune e della polis) dal basso svolto con modalità trasversali ed inclusive
e con obiettivi condivisi. Grazie a tutti.
Nella corte di palazzo Grifeo di Partanna, sotto l’egida del Comune di
Viagrande, ha avuto luogo la 3° edizione della rassegna di poesia e musica Poet(n)@ voci di una sera di mezza estate. Ideatori e direttori artistici
Maria Rita Pennisi e Orazio Caruso. Ha presentato Anna Pavone, che dopo
aver invitato sul palco il sindaco Vera Cavallaro e gli assessori Rosario
Cristaldi e Santo Rapisarda, per
porgere il loro saluto ai poeti e al
numerosissimo pubblico, li ha
invitato ad esibirsi.
Angela
Bonanno,
Sebastiano
Burgaretta, Cettina Caliò, Maria
Gabriella Canfarelli, Orazio
Caruso, Giuseppe Condorelli,
Maria Di Franco, Antonio Di
Mauro, Anita Tania Giuga, Alfio
Grasso, Paolo Lisi, Carmelo
Panebianco, Alfio Patti, Maria
Rita Pennisi, Renato Pennisi e Angelo Scandurra si sono susseguiti l’uno
dopo l’altro, creando delle splendide atmosfere. Il pianista Maurizio La
Ferla ha regalato dei bellissimi momenti musicali. Degli acquerelli del pittore Alessio Grillo sono stati offerti ai poeti, nonché al sindaco e agli assessori, come ricordo della serata. Alla fine il dott. Alfio Grasso ha presentato
il primo numero della rivista letteraria Anthos, da lui diretta e redatta da
Orazio Caruso, Paolo Licciardello e Maria Rita Pennisi, edita da Bonanno.
La serata si è conclusa con un piacevole momento conviviale.
M.C.
6° TROFEO CONFUSIONE A 4 ZAMPE
Tra le centinaia di persone che hanno affollato la Villa Comunale di Aci
S.Antonio, gli amici più fedeli dell'uomo sono stati di certo gli indiscussi protagonisti, e hanno sfilato in una vera e propria passerella, come grandi divi
dal muso canino. Un
divertito pubblico di
appassionati ha visto sfilare oltre 55 razze canine
e meticci di qualsiasi
taglia, per un numero di
partecipanti di poco inferiore a 300 e per un pubblico di oltre mille persone, provenienti da diverse
province
della
Sicilia.Mentre i proprietari
con orgoglio e un pizzico
di civetteria sfilavano con
i loro splendidi esemplari,
sotto gli sguardi di appassionati, curiosi e bambini,
si è affrontato un vero
concorso di bellezza, con
tanto di giudici, che con i
loro voti hanno premiato il
primo, secondo e terzo
per quanto riguarda le
diverse razze partecipanti, e il primo, secondo e
terzo assoluto fra tutti i
cani.Per la cronaca riportiamo i vincitori in assoluto del "best in show" del 6° TROFEO CONFUSIONE A 4 ZAMPE: al 1° posto
un dogo argentino di nome IRON di Mirko Galgliano , al 2° posto un Jack
Russell di nome CIRO di Giada Coco e al 3° posto un cucciolo meticcio di
nome ACHILLE di Tatiana Reyes. Il consigliere provinciale Enzo D'Agata
ospite della manifestazione ha invitato il folto pubblico presente a riflettere
su temi attuali quali l'abbandono, il randagismo e l'incentivazione all'adozione. Un grande momento di ritrovo e di svago quindi è stato offerto in
paese, rendendo il tutto un vero momento di festa, insieme ai nostri cari
amici pelosi!
Particolare successo ha registrato la due giorni de “La festa del
Contadino” organizzata dall’”Associazione Amici di Marco Salvo” svoltasi nella piazzetta di Pennisi rimessa a nuovo dai responsabili dell’associazione e dai tanti volontari che hanno “ramazzato” e reso visibile tutto il
sito dedicato alla mostra. Oltre ai tanti agricoltori che hanno esposto e venduto le loro mercanzie si sono succeduti spettacoli, incontri, folklore e tanta
serenità da parte dei tanti visitatori che hanno affollato il fine settimana della
ridente frazione acese.
VERGOGNA!!!!! FATE GIRARE, TUTTI DEVONO SAPERE I NOMI DEI 94!!
Il 2 maggio 2012 si sono svolte le votazioni al Senato per i tagli alle pensioni d'oro dei supermanager pubblici. Il governo è stato battuto grazie ad
un emendamento di Idv e Lega. La maggioranza dell’Aula si è dichiarata,
incredibilmente, favorevole ad intervenire sulle pensioni favolose di cui
avrebbero goduto i supermanager, come il presidente dell’Inps o quello di
Equitalia, che percepiscono oggi stipendi fino a 1.200.000 euro all’anno.
In 94 si sono battuti ferocemente contro quell’emendamento e a favore del
mantenimento delle pensioni d’oro. VERGOGNA!!!!!!!!
Il nuovo direttivo del Club Frecce Tricolori
Sono state recentemente rinnovate le cariche sociali del
52° Club Frecce Tricolori, che ha sede in Acireale in
via Angelo Raffaele n. 4. E’ stato riconfermato
Presidente Antonino Zangrì. Una riconferma scontata e meritata, dato che sotto la Presidenza
Zangrì la Pattuglia Acrobatica Nazionale è tornata
nuovamente a volare per i cieli di Acireale. A ricoprire le altre cariche troviamo Giuseppe
Scaccianoce quale Segretario, Andrea Quattrocchi
come Cassiere e Salvatore Mangiagli e Santo Puglisi
Consiglieri. Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da Antonino
Dell'Albani, Cirino Nucifora e Rodolfo Puglisi. Al nuovo Direttivo un augurio
di buon e fecondo lavoro nel perseguire gli scopi sociali. La prima uscita del
nuovo direttivo si è avuta domenica 9 settembre quando i soci, rinnovando
una consuetudine che si ripete da 16 anni, si sono recati in pellegrinaggio
presso il Santuario di Loreto, dedicato appunto a Nostra Signora di Loreto,
patrona degli aviatori, per assistere alla santa messa officiata dal Capo
Servizio Interforze della 15^ zona Pastorale della Sicilia Orientale, Mons.
Giovanni Salvia, Cappellano Militare del 41° Stormo. Hanno assistito alla
messa il Col Pil. Dario Antonio Missaglia, Comandante il 41° Stormo,
accompagnato dal 1° Mllo Giuseppe Gueli e dal Mllo 1^ C Michele Maurizio
Di Mento.
Dopo la messa e una breve processione, i soci del 52° club Frecce
Tricolori hanno voluto festeggiare il 25° anniversario di sacerdozio di Mons.
Salvia, che sarebbe caduto il 17 settembre prossimo, trascorrendo la serata in un ristorante del centro di Acireale in un bel clima conviviale.
Angelo Silvio Musmeci
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AK IS
AKIS: Anno VIII, numero 14 del 13 Ottobre 2012 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania
IL GIORNALE Sede: via M. di Casalotto 68 - 95025 Aci S.Antonio Redazione: via Alliotta, 14 - 95024 Acireale - Tel.- Fax 095 7921059 – 347 5382517 - [email protected]
DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) - Tel. 095 953455 - Site: www.akis-aci.com - www.akis-acionline.com
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Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814
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AKIS
Sabato 13 Ottobre 2012
A TU PE RTU CON SALVO POGLIESE
Qui di seguito un breve curriculum del candidato Salvo Pogliese,
decisamente pronto a riconquistare uno scranno a Sala d’Ercole,
“Parlamentino Regionale”, del quale è stato per ben due legislature
splendido ed efficace protagonista.
Dottore commercialista, ha iniziato giovanissimo la sua esperienza politica
nelle fila del Fronte della Gioventù, del quale è stato Segretario Provinciale
e Dirigente Nazionale. Senatore Accademico e Consigliere
d’Amministrazione dell’Università di Catania dal 1933 al 1997, nelle
Elezioni Amministrative del novembre ’97 è stato il Consigliere più votato
del Comune di Catania, con oltre 1500 preferenze, presiedendo la prima
seduta del Consiglio Comunale in qualità di “Consigliere Anziano”. È stato
Segretario Regionale di Azione Giovani, Dirigente Nazionale di A.N. e componente della Segreteria Regionale del Partito. All’interno del Consiglio
Comunale del capoluogo etneo è stato vice capogruppo di A.N. e presidente della Commissione Tributi e Patrimonio. Nel luglio 2003 è stato nominato Assessore allo Sviluppo Economico della Provincia Regionale di
Catania, carica che ha mantenuto fino al dicembre 2005, data in cui si è
dimesso, come previsto dalla legge, per candidarsi alle Elezioni Regionali
del 2006. Il 28 maggio dello stesso anno è stato eletto a Palazzo dei
Normanni, con 12.817 preferenze, risultando il deputato regionale più giovane di tutta la provincia di Catania e il secondo di tutta l’isola. Nelle ele-
Mons. Rosario Di Bella protonotario apostolico soprannumerario
Al termine del solenne pontificale in cui
lunedì 1 ottobre il vescovo della diocesi di
Acireale, ha celebrato il suo primo anniversario di ordinazione episcopale ed ha
conseguito l’ordine del diaconato all’accolito Maurizio Guarrera, S.E. Mons.
Antonino Raspanti a sorpresa ha annunciato la nomina a protonotario apostolico
soprannumerario di Mons. Rosario Di
Bella, già Vicario generale della diocesi di
Acireale fino allo scorso giugno.
Il titolo di protonotario apostolico rappresenta il grado più elevato dei titoli onorifici prelatizi e generalmente viene concesso su richiesta del vescovo della diocesi
per sacerdoti ritenuti particolarmente
meritevoli (inferiore ad esso troviamo i
titoli di cappellano di Sua Santità e Prelato
d’onore di Sua Santità). Per Mons. Rosario Di Bella si tratta certamente del
riconoscimento della validità del proprio servizio svolto presso la diocesi di
Acireale, dieci dei quali spesi come Vicario generale con i vescovi S.E.
Mons. Salvatore Gristina, s.E. Mons. Pio Vittorio Vigo ed in ultimo S.E.
Mons. Antonino Raspanti.
A Mons. Rosario Di Bella formuliamo i più fervidi.
COLLETTIVA D’ARTE “MNEMOSYNE”
L’associazione O.N.L.U.S. "TERRA DI MEZZO" di Palermo in collaborazione con l'a.c. "CAVALIERI DI FEDERICO II- FEDERICIANI" e con il
Patrocinio dell’A.CO.TUS e dell’Accademia Culturale Xiphonea organizza
dal 13 al 20 ottobre 2012 una collettiva d’Arte a tema libero presso la Sala
Mnemosyne in via Marzulli 39 Acireale.
ACICATENA - 100 anni, e non sentirli. Tanto è vero che ha voluto leggere da sé la poesia dedicatale per l'occasione. Acicatena registra da ieri una nuova centenaria: Natalia Barbagallo,
casalinga, vedova, mamma di tre figli, coccolata anche da 9 nipoti e 12 pronipoti. Vive assieme ad una figlia e - in occasione della festa - ha potuto
riabbracciare un figlio che dimora a Roma da tempo e che non vedeva da 4
anni. Un momento di assoluta gioia e tenerezza in una giornata lieta e indimenticabile, non solo perla signora Natalia ma anche per i familiari, felicissimi del traguardo, anzi, della tappa,raggiunta dalla "nonnina". A gioire pure
l'Amministrazione Comunale. Assente il sindaco per impegni istituzionali, il
vice sindaco dott.Giovanni Grasso e l'assessore dott.ssa Maria Grazia
Forzisi, in presenza del dirigente ai Servizi sociali dott.ssa Annalisa Vasta,
hanno consegnato alla signora Natalia la targa ricordo e un mazzo di fiori.
Nozze di Diamante
Festa grande nella sala Giunta del palazzo di città di Aci
Catena. Il sindaco Ascenzio Maesano unitamente al suo
vice dott.Giovanni Grasso, agli assessori Maria Grazia Forzisi
e Massimo Pellegrino ed ai consiglieri comunali, dott.Orazio
Barbagallo e Orazio Martino Ferro, hanno ricevuto i coniugi Salvatore Anastasi e Santa Mirabella. 60 anni insieme,
grazie al matrimonio, celebrato il 5 ottobre del 1952 nella Chiesa di San
Giovanni Battista di Acireale, da cui la famiglia si è allargata notevolmente.
Ben 11 figli, 38 nipoti e 28 pro-nipoti, non tutti erano presenti in sala Giunta,
L’Opinione
di Mad
zioni regionali anticipate del 2008 è stato rieletto a Palazzo dei Normanni
con 18.945 preferenze risultando il deputato regionale più votato della provincia di Catania. E’ nominato vice capogruppo del Popolo della Libertà
all’Assemblea regionale siciliana e componente della Commissione
Bilancio. 122 disegni di legge, 202 interrogazioni parlamentari, 121 ordini
del giorno, 70 mozioni e 5 interpellanze parlamentari. È il bilancio dell’attività parlamentare di Salvo Pogliese al Parlamento regionale, che lo pone
al 3° posto su 90 parlamentari nella classifica della produttività legislativa,
tra cui spicca soprattutto la Legge regionale 11/11 “Sgravi fiscali per incentivare l’imprenditorialità giovanile e femminile in Sicilia” di cui Pogliese è
stato ideatore, proponente e primo firmatario. La nuova normativa permetterà l’esenzione dall’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap),
per cinque periodi d’imposta, per le imprese giovanili e femminili che si
costituiscono o che iniziano l’attività lavorativa entro il 31 dicembre del
2013, aventi sede legale, amministrativa e operativa nel territorio della
Regione. E’ un’iniziativa molto incisiva in grado di dare una prospettiva
imprenditoriale ed occupazionale per i giovani e le donne siciliane in un
contesto di gravissima crisi economica.
Altre iniziative rilevanti di Salvo Pogliese all’Ars sono stati i 20 milioni di
euro di stanziamenti per le università siciliane e 1,5 milioni di euro per la
Scuola superiore d’eccellenza di Catania, le interrogazioni finalizzate alla
lotta agli sprechi della Regione siciliana, i provvedimenti a tutela della
maternità e la vita nascente e aiuti per gli Oratori e i Consultori familiari, gli
interventi volti alla riduzione delle società partecipate regionali e tante altre
iniziative a sostegno della nostra terra.
in ogni caso hanno gremito festosamente in ogni spazio la stanza del sindaco. Il primo cittadino, dopo un discorso di augurio, ha omaggiato la coppia di una targa ricordo, un mazzo di fiori e la torta nuziale. Un brindisi finale ha chiuso la simpatica mattinata al Comune di Aci Catena.
Di scena…l’UNICEF
Aci Catena ha risposto con grande cuore alla “chiamata” dell'Unicef. Tutte
vendute le orchidee della speranza le cui offerte dovranno servire per le
missioni Unicef in Africa. Il gazebo sistemato all'interno della curatissima
villa comunale di S.Nicolò, nelle giornate di sabato e domenica, è stato
preso d'assalto da catenoti e non, impressionati dalla bontà del progetto. Il
primo a “farsi avanti” dopo il tradizionale taglio del nastro è stato il sindaco
Ascenzio Maesano che, subito dopo indossando la pettorina Unicef si è
unito ai tre rappresentanti dell'organismo mondiale Gabriele Spina, Angela
Villa e Anisia Sciolto per invogliare a comperare l'orchidea i numerosi presenti. Ovviamente missione compiuta!
Antonio Foti
Foto Franco Barbagallo
347 1433135
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STOP AL PONTE ?