IL GANGSTER MOVIE SECONDO MARTIN SCORSESE, ANALISI DI “QUEI BRAVI RAGAZZI” (GOODFELLAS), 1990 Davide Ray Partexano Matricola CIM 390694 MARTIN SCORSESE Scorsese, dopo aver letto il romanzo “Wiseguy” di Nicholas Pileggi, decide di creare un film. Il romanzo è una cronaca, una biografia di Henry Hill, gangster italo irlandese, raccoglie le sue testimonianze in trent'anni di vita nella mafia. Questo è un tema molto personale per Scorsese, poiché il regista è cresciuto a Little Italy, quartiere italo americano di Manhattan, dove c'era una forte criminalità. Scorsese non riuscì mai ad entrare in una gang del quartiere perchè soffriva di asma e per il suo fisico debole. Cercò quindi di diventare un prete ma poi abbondonò gli studi per intraprendere una scuola di arte cinematografica. “Quei Bravi Ragazzi”, non è l'unico capolavoro di Scorsese, ha anche realizzato altri celebri film come “Taxi Driver”, “Toro Scatenato”, “Casinò” e recentemente anche “The Wolf of Wall Street”. COSA CAMBIA DAL ROMANZO AL FILM: LE MODIFICHE Ci sono diversi aspetti che cambiano dal romanzo al film. Consideramo che lo stesso Scorsese specifica che il film è tratto da una storia vera, non è quindi la precisa narrazione di cioè che effettivamente avvenne. Innanzitutto vengono eliminati alcuni personaggi presenti nel romanzo come Lenny, figlio di Paulie. Vengono cambiati i nomi di tutti i personaggi tranne quello di Henry Hill che rimane lo stesso. Nel film inoltre, viene concesso più tempo ad alcune situazioni che sono soltanto menzionate nel romanzo, mentre al contrario il film sorvola certi aspetti che invece sono spiegati con precisione nel romanzo. Tuttavia lo stesso Pileggi ha contribuito alla realizzazione della sceneggiatura assieme a Scorsese. STRUTTURA TEMPORALE Il film è diviso in sette diversi capitoli. Il film non segue l'ordine cronologico degli eventi, tant'è che la prima sequenza si apre con un fatto che accadrà molto dopo nel film, infatti il primo capitolo funge solo da cappello introduttivo per il film. Ogni capitolo è introdotto da una didascalia che specifica luogo e anno in cui si svolge l'azione. Ecco tutti e sette i capitoli del film. 1)New York, 1970 2)East New York, Brooklyn, 1955 3)Aeroporto di Idlewild, 1963 4)Queens, New York, 11 giugno 1970 5)Tampa, Florida, due giorni dopo 6)Sabato 11 maggio 1980 6:55 a.m. / 10:45 p.m. 7)L'epilogo ANALISI STILISTICA Scorsese utilizza diverse tecniche di ripresa sul set di questo film, ma la più utilizzata è sicuramente il fermo immagine. Durante l'intero film ne troviamo parecchi, anche della durata di ben venti secondi. L'importanza del fermo immagine non sta tanto nel soffermarsi appunto sul fotogramma fisso, ma consente al narratore, che poi non è altro che il protagonista del film ovvero Henry Hill, a raccontare quel determinato evento, consente al pubblico di non perdere nulla della trama del film, cogliendo ogni dettaglio spiegato da Henry. Un'altra tecnica utilizzata da Scorsese è il ralenti, serve a soffermarsi su alcuni particolari visivi, in modo che il pubblico riesca a riconoscerli senza problemi. ANALISI DI 5 SEQUENZE DEL FILM Ho selezionato cinque sequenze del film, che hanno, a parer mio, un contenuto stilistico e tematico forte che caratterizzano il metodo di regia di Scorsese. Di queste sequenze ho effettuato un'analisi tematica e stilistica, compreso il decupage, che consiste nella divisione dell'intera sequenza in ogni singola inquadratura, spiegando la tecnica di ripresa e cosa avviene in quadro. Queste sono le cinque sequenze da me analizzate: 1) Mi trovi buffo? Buffo come? 2) Ritrovamento cadaveri 3) Matrimonio di Henry e Karen 4) Non lustro più Billy... 5) Henry introduce e racconta Paul Cicero MI TROVI BUFFO? BUFFO COME? È una delle prime sequenze del film dove incontriamo Tommy (Joe Pesci). Qui ha una breve discussione col protagonista, Henry (Ray Liotta), che dopo una battuta spiega a Tommy che lo trova buffo. Durante il monologo in cui Tommy chiede spiegazioni ad Henry, iniziamo ad intravedere l'instabilità di questo personaggio, e della sua indole violenta e irascibile che più avanti, proprio a causa della sua violenza troverà la morte. Tommy rappresenta l'antieroe per Scorsese, una figura chiave priva di qualsiasi sentimento, agisce solo per puro interesse, senza porsi nessun scrupolo. RITROVAMENTO CADAVERI Sequenza molto violenta dove scorrono i membri della gang uccisi da Jimmy (Robert De Niro) in seguito al colpo Lufthansa. Non ci sono dialoghi in questa sequenza ma c'è la voce narrante di Henry che spiega le motivazioni di questo fatto. Il brano “Layla” di Eric Clapton accompagna tutta la sequenza, otteniamo un particolare accostamento: una melodia dolce di un pianoforte con delle immagini violente. La violenza è un tema di spicco nei film di Scorsese, che accostandola ad un brano leggero, riesce ad amplificarne l'effetto agli occhi del pubblico. MATRIMONIO DI HENRY E KAREN L'unica sequenza del film dove è Karen ad essere la voce narrante. Spiega che col matrimonio entra a far parte della nomerosissima “famiglia” di Henry. In questa sequenza Scorsese accosta due tematiche contrastanti fra loro ma che ormai nei gangster movie sono praticamente un cliché, ovvero religione e criminalità, tematiche toccate con mano da Scorsese che nella sua infazia hanno avuto un gran seguito, all'inizio l'ambizione di diventare gangster e in seguito l'inseguimento di una vocazione. Una sequenza puramente descrittiva dove Karen si meraviglia di tutto ciò che la circonda, il lusso i soldi e la solidità dell'organizzazione di cui Henry fa parte. NON LUSTRO PIU' BILLY... In questa sequenza troviamo la causa principale dell'omicidio di Tommy. Tommy ha una discussione con Billy, pezzo grosso della mafia, e come con Henry si offende, solo che in questo caso arriva a far fuori Billy. Solo a questo punto comprendiamo la follia di Tommy (che avevamo solo intravisto prima nella scena del “Buffo Come?”) che proprio grazie a questo fatto verrà decisa la sua esecuzione. Jimmy si mette in mezzo e partecipa al pestaggio mentre Henry, decisamente preoccupato sta in disparte. Qui si capisce la fragilità di Henry, che appunto in seguito si staccherà da Jimmy e anche da Paulie, tradendoli. Henry non è come Tommy e Jimmy, loro sono gli antieroi, Henry è ancora più razionale di loro e riesce ad andare oltre, riesce ad evitare l'esecuzione da parte loro tradendoli e salvandosi la vita. L'intero pestaggio è accompagnato dal brano “Atlantis” di Donovan Leitch, come nel caso precedente troviamo un accostamento di una melodia leggera ad immagini di estrema violenza. HENRY INTRODUCE E RACCONTA PAUL CICERO “Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster” Questa è la frase d'esordio del narratore Henry Hill. Il secondo capitolo si apre con Henry che ragazzino guarda fuori dalla finestra i “dritti” che sono al bar. Ma è Paulie che ha il pieno controllo di tutto, è la principale fonte d'ammirazione del giovane Henry, che riesce in fine a lavorare per lui, iniziando così la sua carriera nel crimine. Paulie diventa così il “padrino” di Henry spiegandogli tutti i trucchi del mestiere e preparandolo all'età adulta, dove non saranno più semplici lavoretti da svolgere. ANALISI TEMATICA – LA VELOCITA' Il tema della velocità è ricorrente in questo film, addirittura sin dall'inizio lo si può cogliere, basti pensare al piazzamento dei titoli di testa, che compaiono velocemente da destra e vanno subito a sinistra, spostandosi in fine al centro. La velocità è fondamentale, chi non lo è abbastanza soccombe inevitabilmente. Riconosciamo che Henry, è il personaggio più veloce di tutti, sin da ragazzino corre a destra e a manca per conto di Paulie, da adulto invece, pensa e agisce velocemente, è scaltro, e proprio grazie alla sua prontezza di riflessi riesce ad evitare di essere fatto fuori da Jimmy, e si salva testimoniando contro i suoi vecchi padrini. Nessuno escluso Henry riesce a salvarsi, tutti gli altri “dritti” vengono fatti fuori o rinchiusi in galera. ANALISI TEMATICA - IL CIBO Il cibo è un aspetto insolito eppure sempre presente all'interno del film. L'aspetto inquietante di questo tema è il fatto che i gangster hanno degli “stomaci di ferro”, basta pensare all'omicidio di Billy, subito dopo i tre protagonisti si ritrovano a casa della madre di Tommy, che prepara loro da mangiare, Tommy e Jimmy quasi si dimenticano di avere un cadavere nel baule della macchina, proprio perchè stanno mangiando di gusto, Henry è l'unico diverso. I “dritti” non distinguono il sangue dal sugo, uccidono quanto cucinano e mangiano, non fa differenza per loro. Ma non è tutto il cibo è un richiamo costante, tutti inoltre sanno cucinare, da Vinnie a Paulie, e persino Henry, che nella sua frenetica giornata raccontata nel penultimo capitolo, trova anche il tempo per preparare le polpette e il ragù. PREMI Il film ottenne un gran consenso sia da parte del pubblico che della critica, inoltre fece ottenere a Joe Pesci l'Oscar come miglior attore non protagonista nel 1991. Lorraine Bracco (Karen) ottenne una nomination come miglior attrice non protagonista, altre candidature come miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura non originale. Il film viene considerato come uno dei capolavori di Martin Scorsese e come uno dei più grandi film gangster mai realizzati nella storia del cinema.