Proposte per la Rinascita della Pineta Ramazzotti a cura del gruppo Multipurpose ‘n’ Heterogeneus A seguito del disastroso incendio del 19 luglio circa 60 ettari di pineta si sono trasformati in un deserto di ceneri e scheletri d’alberi. Non si può permettere che una zona qualificata come riserva naturale ricada nell’oblio e nella completa indifferenza della cittadinanza. Per una rinascita della zona e di uno spirito di apertura e solidarietà della cittadinanza, abbiamo pensato di proporre alcuni progetti che mirano, oltre alla ricostituzione della pineta, ad una sua rivalutazione, favorendo una maggiore fruizione e quindi conoscenza da parte della cittadinanza del patrimonio che si estende a pochi km da casa. Pensiamo infatti che solo quando il cittadino è soggetto attivo e si spende in prima persona può, insieme alla sua comunità, non solo rispettare ma anche proteggere l’inestimabile patrimonio naturale che si trova a gestire. I progetti mirano dunque a porre il cittadino stesso al centro di questa rinascita, attraverso gesti concreti improntati alla rinascita, alla protezione ed al rispetto. Cosa può fare il cittadino? La cittadinanza ha la possibilità di partecipare in tre ambiti alla rinascita della pineta: Ricostruzione della Pineta; Protezione della Pineta; Rispetto per la Pineta. RICOSTRUZIONE DELLA PINETA: Immaginiamo che i cittadini ravennati, i visitatori e, perché no, anche i turisti possano partecipare fisicamente alla ripiantumazione della pineta, regalando, e successivamente piantando, un albero nella nuova pineta. In questa fase potrebbe essere sfruttata la conoscenza e consulenza di centri studi, centri ricerca (si è pensato di approfittare della presenza a Ravenna della facoltà di Scienze Ambientali, il cui Centro Interdipartimentale di Ricerca- CIRSA -già svolge attività di indagine su temi affini) per un’accurata attività di ricostruzione dell’universo di flora e fauna che rendevano la pineta Ramazzotti una riserva naturale protetta. Per facilitare il coinvolgimento di tutte le fasce d’età, dal bambino all’anziano, le persone potrebbero donare una nuova pianta, apponendo, all’interno di “eventi speciali” alla propria pianta una targhetta contenente il nome botanico e una spiegazione delle caratteristiche. Inoltre, per creare un legame emotivo con la nuova pineta, chiunque lo desiderasse avrebbe la possibilità di dare un nome alla pianta stessa. L’importante obiettivo di quest’ultima fase è di rendere la pineta un luogo vissuto e sentito dalla cittadinanza e dai turisti che da tanti anni sono attratti dalle nostre coste. Pensiamo che una pineta frequentata, seppur con un atteggiamento di profondo rispetto come ci si approccia ad un’opera d’arte, sia anche il modo migliore per renderla sicura, amata e percepita dalla collettività. Per questo crediamo sia importante pensare ad eventi periodici finalizzati ad una maggiore conoscenza della fauna e della flora. In tal modo riteniamo che si favorirebbe la frequentazione della zona e pertanto un monitoraggio della stessa sarebbe maggiormente garantito. PROTEZIONE DELLA PINETA: La Guardia Forestale è l’organismo preposto alla salvaguardia e protezione della pineta, ma purtroppo, oltre alla cronica mancanza di personale sconta la difficoltà di pattugliare aree per loro natura di non facile controllo. Le leggi regionali però permettono anche al cittadino di fare la sua parte, attraverso le Guardie Ecologiche Volontarie, che sono uno strumento diretto con cui ognuno può fare la sua parte. A tal proposito si potrebbe lanciare un’efficace campagna di adesione alle GEV, che al momento sono poco conosciute e fruite. RISPETTO PER LA PINETA: Come dicono anche i volontari di Legambiente, che domenica scorsa hanno ripulito spiagge e pinete durante l'iniziativa "Puliamo il Mondo": "Ancor più da segnalare la quantità di cicche di sigarette raccolte a fianco degli stradelli pedonali che attraversano le pinete, sintomo di come ancora, non ci si renda conto di come una disattenzione, possa poi essere causa di danni non prevedibili. L'accendersi una sigaretta, non è sanzionabile, rispetto ai cartelli ovunque presenti di divieto di accendere fuochi all'interno di tali aree protette, ma la domanda che ci viene da porci è se sia cosi difficile, al tabagista, rinviare e negarsi almeno all'interno di tali aree il desiderio di fumarsi una sigaretta". Le sigarette sono un innesco micidiale per gli incendi, ed i mozziconi contribuiscono all’inquinamento ed al degrado delle aree naturali. Per questo sarebbe interessante rendere tutti gli accessi pinetali, non solo quelli della Pineta Ramazzotti ma dell'intero territorio comunale, CIGARETTE FREE; dotando ogni accesso di uno spegnicicche ed un posacenere con un cartello che sensibilizza a non fumare dentro la pineta (del tipo "La pineta vale più di una cicca"). Per il Gruppo M’n’H Riccardo Ricci Petitoni Silvia Barbero Pietro Marangoni Beatrice Bellotti