Come va la nostra catechesi?
I questionari
56%
1) Il numero e l’attendibilità delle
risposte
Poco più della metà delle parrocchie
o unità pastorali coinvolte hanno
risposto al questionario con
buona attendibilità: un terzo ha
significativamente indicato i punti di
forza o di debolezza dell’esperienza.
I documenti
60%
2) Le linee pastorali nazionali
(nn. 1-2)
Relativamente ai documenti magisteriali
di ispirazione,
il Documento Base
(1970) è il più
conosciuto
I documenti
41%
insieme alla Guida per
l’itinerario catecumenale
dei ragazzi,
testo ispiratore del
modello diocesano.
I documenti
43%
Sorprende positivamente
la conoscenza della recente
Nota CEI Gli orientamenti
per l’annuncio e la
catechesi in Italia.
I documenti
meno del 40%
Rimane fragile il punto di partenza
teologico – liturgico del modello
catecumenale: il RICA è conosciuto dal 33%,
così le Note CEI per il catecumenato degli
adulti e per il
catecumenato
dei fanciulli e
dei ragazzi.
Quale
catechesi?
Non solo preparazione
ai sacramenti ma…
Accompagnamento
educativo
alla vita cristiana
82%
Formazione globale
alla fede
56%
Sembra assodato che la catechesi
tende ad accompagnare a una vita
improntata alla fede
la finalità della catechesi non è
esclusivamente la preparazione ai
sacramenti ma l’interazione tra
annuncio-liturgia-carità.
Linee diocesane
Pastorale battesimale
IC catecumenale
62%
3) Le linee pastorali diocesane (nn. 3-4)
Due parrocchie
su tre conoscono
i due obiettivi
consegnati dal
Vescovo più di
dieci anni fa: pastorale battesimale e IC sul
modello catecumenale. Il dato è soddisfacente,
ma non entusiasmante, se pensiamo che
ripetutamente si è richiamata la scelta compiuta
come prassi pastorale ordinaria.
Conoscenza
dell’itinerario
84%
Rassicura il fatto che la
struttura del percorso
diocesano
sembra
recepita con chiarezza;
tempi e fasi dell’itinerario
dei ragazzi sono segnalati
correttamente (84%).
Perché l’IC
catecumenale?
4) Obiettivi, articolazione e metodo della
69%
IC dei ragazzi (nn. 5-10)
L’obiettivo
del
rinnovamento
è
eminentemente
percepito
come
pastorale come dimostra la preferenza per la
risposta: La rivitalizzazione della parrocchia
con il risveglio della fede dei genitori
Perché l’IC
catecumenale?
51%
Di poco lontana è però la
percezione di un obiettivo più
“misterico” e trasformante la
persona che unisce metodo
pastorale e disegno della salvezza con
la risposta La crescita della vita
cristiana alla luce del Pasqua.
Centrale è la Parola di
Dio e le si affida
nell’itinerario un ruolo
sapienziale e etico e un
ruolo
di
accompagnamento
dentro la storia della
salvezza
Rapporto con
l’oratorio
In questi anni diversi ci si era lamentato
spesso che il modello catecumenale
trascurasse la tradizione oratoriana,
tipica della nostra pastorale dei ragazzi e
dei giovani. Emerge il contrario.
Comunque, una minima parte rileva
positivamente
una
interazione
costruttiva tra percorso IC e attività
oratoriane.
Ancora, il più volte paventato rapporto
conflittuale
con
movimenti
e
associazioni è richiamato solo dal 4%
dei questionari.
Frequenza
degli incontri
5) La cadenza degli incontri dei ragazzi e
dei genitori (nn. 11 e 16)
quindicinale
settimanale
Sostanzialmente
metà
delle
parrocchie tiene l’incontro dei ragazzi
settimanale e metà quindicinale.
Frequenza
degli incontri
mensile
Mensile è quello con i genitori.
Si sottolinea tuttavia che il sabato
e la domenica diventano giorni
piuttosto carichi di impegni.
!
Sabato e domenica
Gli
accompagnatori
Èquipe
per i ragazzi
+ 70
Équipe di adulti
47
Sacerdoti
78
6) I catechisti accompagnatori dei ragazzi e
dei genitori (nn. 12- 17)
I questionari segnalano come abbastanza
raggiunto l’obiettivo di avere équipes per i
ragazzi; permane la fatica per un 20% di
comunità a uscire dal catechista unico.
Più difficile è la lettura dei dati su chi accompagni
i genitori. Un significativo 47% segnala di
avere una équipe strutturata e un 29% si
avvale di genitori disponibili. La somma delle
due risposte ci da un 76% di comunità che
affida l’accompagnamento dei genitori ai
laici.
Rimane alta la presenza di un sacerdote o
religioso/a (78%), positiva se gli si riserva il
ruolo di coordinatore.
L’incontro dei
ragazzi
Introdurre
Ascoltare
Riflettere
Fare
Celebrare
96%
7) La metodologia impiegata (nn. 13 e 18)
Il metodo suggerito per l’incontro con i
ragazzi (Introdurre – ascoltare – riflettere – fare
–
celebrare)
riscuote
un
universale
gradimento e utilizzo
e solo un 4%
mantiene una didattica scolastica.
L’incontro dei
genitori
Laboratorio
69%
?
7) La metodologia impiegata (nn. 13 e 18)
Anche la metodologia suggerita dal
percorso diocesano dei genitori sembra
avere abbastanza convinto. Questo dato
va però corretto con altri dati più
problematici: alcuni lasciano la conduzione
dell’incontro alla creatività di chi guida;
oppure si preferisce la proposta del sacerdote
o dell’esperto, con successivo lavoro in
gruppo e in assemblea; il 13% segue lo
schema classico relazione/dibattito.
I sussidi
8) La sussidiazione (nn. 13 e 18)
Guide
diocesane
80%
Lo sforzo compiuto nella cura della
completa sussidiazione del percorso
sembra premiata: per il percorso dei ragazzi
l’88% segue le pubblicazioni diocesane e per il
percorso degli adulti l’80% usa i sussidi
diocesani. I dati però vanno letti in controluce
con le altre risposte.
I sussidi
Sussidi dei
catechisti
60%
Sussidi
di altre diocesi
24%
Per quanto riguarda i sussidi dei ragazzi un
alto 60% si affida a schede preparate dai
catechisti stessi e il 24% usa sussidi di
altre diocesi.
In positivo, questo potrebbe indicare la capacità
maturata da alcuni catechisti di ritradurre i
contenuti del percorso diocesano. In negativo,
sembra alta la possibilità che non si seguano
contenuti e scansione del percorso in senso
proprio.
Stesso dato ambiguo per la sussidiazione
ai genitori.
Frequenza
agli incontri
9) La frequenza dei ragazzi e dei genitori
agli incontri (n. 20)
Il questionario non rileva la frequenza dei
ragazzi ai loro incontri. Empiricamente
sembra di percepire che permangono le
difficoltà di sempre: saltuaria presenza di
alcuni e una minoranza di ragazzi che frequenta
pochissimo o per nulla, ripresentandosi in vista
dei sacramenti.
Frequenza
agli incontri
Interesse dei
partecipanti
62%
Nella maggior parte degli incontri per i
genitori non è presente la coppia. Solo un
quinto delle parrocchie segnala la buona
frequenza della coppia (22%) e le mamme
sono più regolari (31%) rispetto ai soli papà
(4%).
Confortante è la segnalazione offerta dal
62% delle risposte che si giudica
sufficiente o buono l’interesse dei
partecipanti.
Frequenza
all’Eucaristia
9) La frequenza all’Eucarestia domenicale
(nn. 15 e 21)
Circa la frequenza dei ragazzi i dati
sono a mezza via, né deprimenti, né
incoraggianti, visto che il 58% dei
questionari avverte che la frequenza è
scarsa e saltuaria. In ogni caso si
segnala
come
discreta
la
partecipazione dei ragazzi e in
qualche caso si vede un loro buon
coinvolgimento.
Anche la frequenza dei genitori si
mostra limitata o irregolare anche se
di discreta qualità.
Frequenza
all’Eucaristia
Obiettivo
non raggiunto
Va riconosciuto che uno degli obiettivi
fondamentali che si ripropone il metodo
di ispirazione catecumenale non è
ancora stato raggiunto: la fedeltà dei
ragazzi all’eucaristia domenicali.
Ugualmente, siamo ancora all’inizio del
coinvolgimento degli adulti che solo in parte
rispondono positivamente alla loro
formazione permanente, ma non ancora
a una pratica eucaristica matura.
Genitori
con più figli
nell’itinerario
67% Presenza alle celebrazioni
29% Dispensati
16% Presenza a tutto il percorso
10) La situazione dei genitori con più figli
in età di catechesi (n. 22)
Onestamente, questo aspetto non era
stato considerato durante la fase della
sperimentazione: a livello diocesano,
erano state date indicazioni e suggerimenti,
in via ufficiosa.
Dai dati raccolti emerge che alcuni chiedono
la presenza a un secondo percorso, richiesta
da ritenersi eccessiva. Più saggiamente
un 67% chiede la presenza alle
celebrazioni principali e un 29% dispensa
dagli incontri catechistici.
Genitori
con più figli
nell’itinerario
Diverse parrocchie rimandano questi genitori
ad altre proposte formative parrocchiali
oppure gli propongono di inserirsi nelle
équipes degli accompagnatori. Si tratta di un
timido segnale di apertura dei genitori ad
altre realtà formative o ministeriali della
parrocchia.
Caravaggio – 7 marzo 2015
La formazione
11) La formazione dei catechisti
accompagnatori (nn. 24 – 25)
Positivo il fatto che il 73% segnali la
presenza
dei
catechisti
alla
formazione diocesana…..
73%
Formazione
diocesana
La formazione
11) La formazione dei catechisti
73%
Regolare
formazione
parrocchiale
18%
Esclusiva auto
formazione
del catechista
accompagnatori (nn. 24 – 25)
….e che il 47% segnali una regolare formazione
parrocchiale.
Non pare accettabile che un 18% si affidi
prevalentemente alla formazione personale del
catechista.
La formazione
+ 60%
sufficienti o buoni
15%
scarsi o
insufficienti
Sono
stati
promossi
ormai
ripetutamente i laboratori di formazione
proposti a livello interzonale: confortanti i
dati che li valutano sufficienti oppure
ottimi/buoni. Non
è da sottovalutare,
però, un 9% che li ritiene scarsi e un 4%
inutili.
La
formazione
Formazione
da ripensare
Al di là del giudizio complessivamente
positivo, va comunque rivista la
proposta formativa diocesana nel
suo complesso: si è spesso
verificato, per esempio, le lezioni di
carattere
biblico
–
teologico
(registrazioni) sono state trascurate e
spesso il momento metodologico
(laboratorio)
è
risultato
non
sufficientemente efficace.
Scarica

slide - Diocesi di Cremona