Construction: the new technical standards
Le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni
Claudio De Cani, [email protected]
With the entry into force on 1 July
2009 of the new NTC (Technical Standards for Construction)
pursued by the Ministry of Infrastructure, aluminium was hit
once again in one of its leading
and most promising markets:
structural use. Only recently, after a setback of many months
due to the well-known events
that involved the then-President
of the Superior Council of Public Works (CSLLPP), Mr Angelo
Balducci, was the President of
Assomet, Mr Mario Bertoli, able
to re-establish discussions with
architect Franco Karrer, the new
President of CSLLPP. Together it
was decided to set up a technical
work group comprising experts
from both the Superior Council
and experts from the aluminium
industry in order to make adequate proposals for the solution
of the issue briefly summarized
for clarity.
It was the end of October 2008
when Assomet-Centroal expressed its concern to the Ministry of Infrastructure - Construction Materials Division about the
new NTCs where they subject
(Chapter 4 - Section 6 - Construction of other materials) aluminium building structures to the prior
approval of the Central Technical
Service of the Superior Council of
Public Works. This was despite
the fact that the new technical
standards were written to satisfy
the request of the European Union which, with a recommendation in 2003 called on Member
States to standardize the methods of calculation of building
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How the structural use
of aluminium is thwarted
In che modo ostacolano gli impieghi
strutturali dell’alluminio
structures and constructions with
the so-called Eurocodes technical standards. Disregarding the
invitation of the European Commission, and in contrast to what
happened to other construction
materials (steel, wood, concrete), for the construction of aluminium structures, the existence
of established and formalized
methodologies comprised in the
European Technical Standards
universally used were ignored. In
this way the light metal was discriminated against in comparison
with other materials traditionally
considered to be structural, for
which no specific authorization is
required if the structural calculations are carried out according
ALUMINIUM AND ITS ALLOYS
Con l’entrata in vigore, il 1° luglio 2009, delle nuove NTC
(Norme Tecniche per le Costruzioni) volute dal Ministero delle
Infrastrutture, l’alluminio ha subito un nuovo colpo in uno dei
suoi mercati di punta e più promettenti: gli impieghi strutturali.
Solo da poco - dopo una battuta
d’arresto durata molti mesi dovuta alle note vicende che hanno coinvolto l’allora Presidente
del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Ing. Angelo Balducci - il presidente di Assomet,
Ing. Mario Bertoli, ha riannodato
le fila del discorso con l’Arch.
Franco Karrer, nuovo presidente
del CSLLPP. È stata così decisa la costituzione di un gruppo
tecnico di lavoro comprendente
esperti sia del Consiglio Superiore che provenienti dal mondo
industriale dell’alluminio, allo
scopo di formulare proposte
adeguate alla soluzione del
caso di cui, per chiarezza, ricostruiamo brevemente le tappe
significative.
E’ la fine di ottobre 2008 quando Assomet-Centroal manifesta
al Ministero delle Infrastrutture
- Divisione Materiali per Costruzioni la propria preoccupazione
in merito alle nuove NTC laddove queste sottopongono (capitolo 4 - punto 6 - Costruzioni
di altri materiali) la realizzazione
di strutture edili in alluminio alla
previa autorizzazione del Servizio Centrale Tecnico del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Questo nonostante le nuove
Norme Tecniche fossero state
scritte per soddisfare la richiesta
dell’Unione Europea che, con
una Raccomandazione già nel
2003, invitava gli Stati membri
a uniformare i metodi di calcolo
delle strutture di edifici e costruzioni alla serie di norme tecniche che vanno sotto il nome di
Eurocodici. Disattendendo di
fatto l’invito della Commissione
europea, e al contrario di quanto avvenuto per altri materiali
da costruzione (acciaio, legno,
calcestruzzo), per le costruzioni strutturali di alluminio è stata
ignorata l’esistenza di metodologie di calcolo consolidate e formalizzate nelle norme tecniche
Helipad (Bayards Italia).
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current affairs
Dragonlight (Metaalgieterij
Bruijs bv).
to the methods specified by the
relevant Eurocodes. To make
thing worse for the aluminium industry, on 1 July 2009, following
the earthquake in L’Aquila, the
government decided to implement the entry into force of the
new NTC earlier than expected in
order to tighten the rules for the
design, construction and testing
of the works.
That resulted in an immediate
halt on new constructions in aluminium which was immediately
felt by the industry: the requirement to obtain permission from
the Central Technical Service
has in fact deterred the use of
the light metal for the structures
of new projects, just to avoid the
inevitable delays for the authorizations. Given that the construction of bridges, tensile structures,
roofs, street furniture, etc. with
aluminium components became
more complicated and slow, the
demand for this type of product
has begun to drop and designers
have turned to steel and other
materials for projects originally
intended to include structural
aluminium components. It is
worth noting that this has only
happened in Italy, while
the rest of Europe continues to use the light
metal for residential
and industrial structural
works in accordance with
the requirements of the
Eurocodes, a standard
recognized to be absolutely safe.
So we are back to the present, where the joint Work
Group of experts from
the Superior Council and
the industry are working
with the support of President Karrer. The group
discussed the options
available and identified
an initial step towards the
resolution of the problem:
the industry needs the CE safety
marking across the board for its
aluminium products to be used
for construction in accordance
with the harmonized standard
UNI EN 15088.
This standard is required by the
European Construction Products
Directive and also by Italian legislation since it was incorporated
through the Presidential Decree
246/1993. For its part, the Superior Council of Public Works
will merge the parameters of the
Italian standard UNI EN 15088
with the Eurocodes in order to
define those values not clearly
defined for all Europe, but to be
defined by the individual national
authorities.
Thus, the standard that establishes the quality of semi-finished
products suitable for structural
applications will be fully applicable and manufacturers will have
a precise quality reference. The
CSLLPP has already recognized
the need to provide a comprehensive solution for the problem
by including aluminium in the
NTC at the next periodic review.
In this way the current discrimination against the light metal
will be corrected and its industry
and designers will finally be free
of undue complications and constraints.
europee universalmente in uso.
Si è discriminato così il metallo
leggero rispetto agli altri materiali tradizionalmente considerati
strutturali, per i quali non è richiesta un’autorizzazione specifica se il calcolo strutturale è avvenuto secondo le metodologie
indicate dai rispettivi Eurocodici.
Ad aggravare il danno per il settore dell’alluminio è intervenuta,
il 1° luglio 2009 a seguito del terremoto de L’Aquila, la decisione
del Governo di anticipare l’entrata in vigore delle nuove NTC
allo scopo di rendere più severe
le regole per la progettazione,
la costruzione e il collaudo delle
opere. Si è quindi determinato
uno stop immediato alle nuove
realizzazioni in alluminio, subito
avvertito dall’industria di settore:
l’obbligo di ottenere l’autorizzazione dal Servizio Centrale
Tecnico ha infatti dissuaso le imprese costruttrici dall’utilizzo del
metallo nei nuovi progetti, proprio per non andare incontro alle
inevitabili lungaggini autorizzatorie. Divenuta più complicata
e lenta la strada per realizzare
ponti, tensostrutture, coperture, elementi di arredo urbano,
etc. in alluminio, la domanda di
questa tipologia di prodotti ha
cominciato a crollare e i progettisti si sono rivolti all’acciaio e ad
altri materiali anche per progetti
nei quali ne era stato previsto
l’impiego. Tutto ciò avviene solo
in Italia, mentre il resto d’Europa
continua ad impiegare il metallo leggero per opere strutturali
civili e industriali
secondo le prescrizioni degli Eurocodici, standard riconosciuti di assoluta
sicurezza.
E siamo all’attualità, che vede al lavoro il gruppo misto
di esperti Consiglio/
industria costituito
sotto l’impulso del
presidente Karrer.
Il gruppo ha esaminato le possibili so-
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luzioni e indicato un primo passo
verso la soluzione del problema:
l’industria deve accedere in
modo generalizzato alla marcatura di sicurezza CE dei prodotti
di alluminio da impiegarsi per le
costruzioni secondo la norma
tecnica armonizzata UNI EN
15088, obbligatoria in quanto
prevista dalla Direttiva europea
prodotti da costruzione, recepita nell’ordinamento italiano con
DPR 246/1993. Da parte sua il
Consiglio Superiore dei Lavori
Pubblici provvederà a integrare i
parametri nazionali della Norma
tecnica UNI EN 15088 e degli
Eurocodici, cioè determinerà i
valori delle caratteristiche non
definite in modo univoco per
tutta l’Europa, ma da stabilirsi
a cura delle autorità nazionali.
In tal modo la norma che fissa
la qualità dei semilavorati idonei per impieghi strutturali sarà
compiutamente applicabile e i
costruttori avranno un preciso riferimento qualitativo. Il CSLLPP
ha già riconosciuto la necessità
di dare una soluzione organica
al problema inserendo anche
l’alluminio nelle NTC in occasione della prossima revisione
periodica. Sarà così sanata la
discriminazione ora esistente
nei confronti del metallo leggero,
della sua industria e dei progettisti, finalmente liberi di impiegarlo senza complicazioni e vincoli
ingiustificati.
Palariccione (Bayards Italia).
ALLUMINIO E LEGHE
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