Scrivo quest’ultima parte della mia lettera mentre il Vangelo mi ha appena ricordato del giorno doloroso della morte di Gesù sulla croce. Una mamma sotto la croce Non potevi non esserci. Oggi che sono figlio, so che una madre non può lasciare solo un figlio appeso alla sua croce. Una madre c’è sempre…dall’attimo dell’annuncio: “Tu darai alla luce…” all’ora della sofferenza: “Madre, ecco tuo figlio” Chissà cosa hai pensato in quegli attimi in cui il cielo si oscurava sulla terra e i monti tremavano di paura…perché l’uomo aveva osato uccidere il suo Dio, nato per lui, nato per amore. Forse hai ripensato a Gesù bambino, quando pianse per la prima volta nella stalla di Betlemme o quando aveva fame nella notte lunga della fuga in Egitto. O hai ricordato il ritorno felice nella casa di Nazareth, tra i volti cari della famiglia tua e di Giuseppe. L’odore del legno che Gesù portava sulla pelle quando aiutava il padre nel suo lavoro. Sono sicuro che hai rivisto come in un film il giorno della partenza di Gesù verso Cafarnao: ti aveva fatto sedere vicino a lui e, tenendoti per mano, ti disse che non sarebbe tornato a casa quella sera…da quella sera non sarebbe più tornato a casa. La sua vita era altrove, sulle rive del lago, tra gli storpi e gli infelici, gli assetati di giustizia e i peccatori. La sua vita apparteneva a Pietro, il pescatore, che un giorno lo avrebbe rinnegato e l’altro, lo avrebbe amato fino a pascere le sue pecore. Apparteneva a Giuda che lo avrebbe tradito, a Tommaso che credeva con gli occhi ma non con il cuore e, a tutti gli altri, alle folle senza nome che lo seguivano dalla montagna al mare. Tu sapevi tutto, dolcissima mamma…tu avevi, da sempre, serbato queste cose nel tuo cuore. Te l’aspettavi da quel figlio strano che avrebbe allargato le braccia per accarezzare il mondo anche dall’alto di una croce! Non avevi dubbi che prima di morire le sue ultime parole sarebbero state di amicizia e di perdono per il ladrone e i crocifissori. Quante volte ti sei chiesta perché lo hanno crocifisso? Perché hanno inchiodato le mani che guarivano i malati e ridavano la vista ai ciechi? Perché hanno inchiodato i piedi che non smettevano di camminare per raggiungere l’amico da strappare alla morte? Da quando gli hanno inchiodato le mani, Gesù non ha più smesso di darmi la mano. Da quando gli hanno inchiodato i piedi, Gesù non ha più smesso di camminare sulla mia strada. Il cielo è sulla terra…fino alla fine del mondo! E tu sei mia madre, nostra madre, per sempre! “ Rallegratevi. Siate nella gioia. Gesù viene”. Lo stesso annuncio, ogni anno, da oltre duemila anni. E guardo attorno a me e vedo l’amore e la pace, l’onestà e la felicità sul volto dell’uomo… e dico: Grazie, Maria, perché ci hai dato Gesù!! E guardo attorno a me e vedo ancora sofferenza, ancora ingiustizia e povertà, ancora egoismo e invidia… e dico: Perdonaci, Maria, non abbiamo capito. E guardo attorno a me e vedo ancora odio, ancora guerra e violenza, ancora fame e indifferenza…e dico: Maria,mandaci di nuovo il Signore della vita! Ascolta il mio grido e apri le tue braccia: ho bisogno di scaldare il cuore nella semplicità della tua stalla. Accanto a te, madre. Per sempre! Amen