Lunedì 29 giugno 2009 1 e
MOTOGP PARLA IL SUO TECNICO
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 151
NUOTO DOPO IL RECORD
Oggi in regalo
il poster
pilota perfetto»
Ora Fede
è nella
storia
Burgess: «Rossi non ha punti deboli, con lui
stiamo viaggiando in territori mai frequentati»
Il c.t. Castagnetti:
«E’ come Shane Gould»
Pagine 19-20-21-22 FALSAPERLA e IANIERI
Pagina 29 BOZZA
«Valentino
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Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
FEDERICA PELLEGRINI, 20 ANNI
Nelle pagine di Napoli&Campania QUAGLIARELLA TORNA A CASA. CHE FESTA!
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L’INTERVISTA Il nuovo acquisto: «Se poi arrivasse Deco sarebbe fantastico»
MAI UN’INTER COSI’
Thiago Motta: «Con Ibra possiamo vincere la Champions»
Il brasiliano ringrazia il Genoa («Resterà grande perché ha un allenatore straordinario»),
abbraccia l’Inter e pensa alla Coppa. «Sono felice. Ibra è uno dei tre migliori giocatori al
mondo, Maicon è il numero 1 nel suo ruolo:
devono rimanere, ma solo se felici di farlo. Deco è il centrocampista più completo che ci sia»
Pagine 2-3 DA RONCH
MERCATO MILAN
Dzeko: Galliani insiste
Pato: rialzo Chelsea
CONFEDERATIONS CUP
Usa e getta
Rimontona Brasile
dallo 0-2 al 3-2
Pagine 14-15-16-17
I protagonisti del trionfo: da sinistra Lucio,
realizzatore del terzo gol, Maicon che bacia la
Coppa festeggiato da Kakà e Julio Cesar AFP
il commento
E L’ITALIA RIPARTA
DAI RAGAZZINI
di PAOLO CONDO’
A un anno dal Mondiale in
Sud Africa il Brasile riguadagna la sua naturale posizione in griglia: la pole. Per iscriversi al posto che gli compete sceglie il modo più rocambolesco, una vittoria in rimonta sugli Stati Uniti grazie
a un travolgente secondo
tempo. Succede al culmine
di una Confederations Cup
che ha mandato diversi altri
segnali, primo fra tutti la
grande crescita nel torneo particolare fondamentale in
un Mondiale - degli yankees.
Pagine 6-7 BOCCI, CAPONE e LAUDISA
SEGUE A PAGINA 7
STRATEGIE JUVE
Camoranesi si mette
nel rombo di Ferrara
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Problemi fiscali per Valentino Rossi.
Ha vinto 100 Gran Premi, ma ne
ha denunciati soltanto 70.
2
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
L’INTERVISTA
Tanto
è un gioco
P
di LUIGI GARLANDO
IL PRECEDENTE DI OTTOBRE
La disfatta azzurra in
Confederations Cup
ha avuto un
piacevole effetto
collaterale: ha
indirizzato altrove gli
occhi di tanti sportivi
italiani. Immersi
Valentino Rossi, 30 Reuters nelle suggestioni
della vigilia di una
finale Italia-Brasile, non avremmo dato la
giusta attenzione alle imprese di Valentino
Rossi e Federica Pellegrini; distratti da Pirlo e
Kakà, non avremmo forse provato orgoglio
nella misura adeguata per le 100 vittorie di
Valentino e per il settimo record mondiale di
Federica. Forse dovremmo cominciare ad
abituarci. A naso, visto l’andazzo del nostro
pallone (decaduto) e quello degli altri (ricco),
saranno sempre più frequenti le occasioni in
cui ci faremo rappresentare con orgoglio da
campioni di altri sport, ai quali magari
concediamo solo una finestrella olimpica
ogni quattro anni. Potrebbe non essere un
male per la nostra mono-cultura sportiva che
considera i Giochi un periodico disturbo
all’eccitante calciomercato.
E poi da Valentino e Federica il calcio può
imparare qualcosa. Valentino non ha mai
urlato: «Il migliore sono io! Dove sono i
giovani?». Due settimane fa a Barcellona,
all’ultima curva, Valentino ha guardato nel
casco Jorge Lorenzo, compagno di
spogliatoio, 8 anni in meno, poi gli ha
mostrato la ruota posteriore. Sabato lo ha
tenuto dietro a 5 secondi. E ha spiegato: «In
moto si può stare al top fino a 34 anni». Si è
posto un limite. Lo sport non è mai una gara
di sopravvivenza. Valentino non corre per
durare o per riconoscenza, ma perché a ogni
curva dimostra di essere il più forte. Non gode
a battere record di presenze, gode a battere gli
altri. Lezione illuminante per Lippi. Ma anche
confortante: chi ha vinto tanto, può rivincere.
Il c.t. Castagnetti raccomandava a Federica:
«L’amore può farti male». Lei si è fidanzata lo
stesso col suo Luca, si diverte coi tacchi a
spillo e si è pinzata un capezzolo senza il
consenso euforico della mamma. Cassanate?
Ma senza il cuore in festa probabilmente non
avrebbe vinto l’ansia dei 400 sl, che la
braccava quasi come Gilardino quando
giocava a San Siro o Montolivo quando ha gli
occhi addosso. Lo tenga presente il calcio,
quando pretende di normalizzare i Cassano o
si spaventa per l’esuberanza dei Balotelli.
Salva l’educazione, l’allegria è energia. Si
vince sempre col cuore.
x
Che litigio con lo svedese
«Tutto dimenticato
al fischio finale»
HA
DETTO
V
su Maicon
Lui e Ibra
devono restare,
ma solo se sono
felici di farlo.
Non si può
giocare a calcio
senza sorriso
«E’ Inter d
ALESSIO DA RONCH
V
su
Ronaldinho
È un mio grande
amico. Gli auguro
di tornare a
sorprendere il
mondo con le
sue giocate
LA SCHEDA
Al Genoa è rinato
dopo l’infortunio
V
su Leonardo
Sono pronto a
scommettere su
di lui. È una
persona
intelligente, sa
imparare da chi
ha davanti
Thiago Motta è nato a Sao
Bernardo do Campo, in
Brasile, il 28 agosto 1982.
Centrocampista centrale,
inizia a giocare nel Juventude.
Trasferimento nel 1999 al
Barcellona, dove vince 2 Liga,
2 Supercoppe di Spagna e una
Champions League. Nel 2007
passa all’Atletico Madrid, ma
perde quasi tutta la stagione
per infortunio. Nella scorsa
estate lo acquista il Genoa,
dove Motta colleziona 27
presenze con 6 gol.
dPraia do Forte è un paradiso
naturale sulla costa atlantica
del Brasile, a 50 chilometri da
Salvador de Bahia. Lì tartarughe marine e balene corrono a
procreare, ci sono sole e spiagge a perdita d’occhio e polpette di baccalà indimenticabili.
Neppure da lì, però, si riesce a
liberare la mente da un’ossessione calcistica. «È vero — confida Thiago Motta —, voglio
tornare a vincere la Champions per questo sono all’Inter
e solo per questo ho trovato la
forza di abbandonare il Genoa. A Genova sono stato benissimo, ma io mi ero posto un
obiettivo e dovevo provare a
inseguirlo».
THIAGO MOTTA
Il calcio a lezione
da Fede e Vale
Qualcuno si sente tradito. Vanno via due come lei e Milito.
«Ma io sono stato onesto.
Quando andai da Preziosi e
lo vidi perplesso gli dissi:
mi dia una chance e vedrà
che tra un anno ci saranno grandi squadre a cercarmi. Sono felice che sia arrivata l'Inter. I tifosi rossoblù non si preoccupino: il
Genoa resterà grande perché ha un allenatore straordinario. Gasperini è
uno dei migliori in Europa. Tiferò per loro».
E contro il Barcellona. È in
cerca di una rivincita?
«Tanto è un gioco» tornerà il 2 agosto
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
x
3
R
ha detto
SULLA RISSA DI TORINO
«Qualcuno mi ha dato la
colpa della rissa di
Torino-Genoa nel finale di
campionato. Quel giorno
sentivo gridare dalla
panchina di rompermi le
gambe, ma io facevo solo
il mio dovere. Avrei dovuto
resistere, ho sbagliato e
me ne scuso. Ho i miei
momenti fuori controllo»
Thiago Motta ha già vinto la Champions nel 2006
con il Barcellona (qui fa festa tra Maxi Lopez e
Ronaldinho), anche se non giocò la finale e contro
il Milan in semifinale entrò per soli 15 minuti
a Champions»
«Rivoglio la Coppa
Con Ibra si può fare»
Il brasiliano: «Scelgo i nerazzurri per rivincere in Europa
Ma il Barcellona fa paura. Adoro Deco, il più completo»
«Non cerco rivincite, ma successi. Quando ero infortunato
ci pensavo spesso, sognavo di
competere ancora per la
Champions, è stata la motivazione che mi ha aiutato nei momenti difficili».
Che cosa pensa di Mourinho?
davvero servire all'Inter?
«Le mie parole non possono aggiungere niente ai fatti. Per lui
parla quello che ha fatto con
Porto, Chelsea e Inter».
«In quella squadra giocava il
miglior Ronaldinho e stava
esplodendo Messi, ma il punto
di riferimento di tutti era Deco. E’ il centrocampista più
completo che ci sia. Sarebbe
un rinforzo fantastico».
Pensa che l’Inter sia pronta
per vincerla?
«Ibra è uno dei tre migliori giocatori al mondo, Maicon è il
numero uno nel suo ruolo. Devono restare, ma solo se sono
felici di farlo. Non si può giocare a calcio senza il sorriso».
«È pronta per provarci. Il Barcellona è un passo davanti a tutti,
conosco i catalani, sono cresciuto con molti di loro. Hanno dimostrato che la strada giusta per
vincere è il gioco. Chi fa anticalcio può raggiungere traguardi intermedi, chi ha qualità ed equilibrio può arrivare ovunque».
Ma il segreto qual è?
«Osservate il Barcellona. Il centravanti è il primo a difendere,
i difensori sono i primi ad attaccare. Si vince giocando
ogni momento per fare gol».
Tante voci di mercato coinvolgono Ibrahimovic e Maicon.
E pensare che lei in campo litigò con Ibrahimovic.
«Chi ha personalità e dà tutto per
la sua squadra finisce inevitabilmente per scontrarsi. Cose che
svaniscono appena arriva il fischio finale».
Potrebbero arrivare anche Deco e Carvalho. Il primo ha giocato con lei a Barcellona, può
A proposito di Ronaldinho.
Partito Kakà potrebbe diventare il nuovo simbolo del Milan. Che ne pensa?
«Ronaldinho è un mio grande
amico. Gli auguro di tornare a
sorprendere il mondo con le sue
giocate e di arrivare secondo. Il
primo posto deve essere nostro».
Parliamo del campionato. La
Roma è in difficoltà. Milan e Juventus si sono affidate a due
allenatori esordienti: Ferrara
e Leonardo. Pensa che l'Inter
continuerà a dominare?
«Si parte tutti alla pari, da zero
w
I NUMERI
6,48
la media voto
di Thiago Motta
nelle pagelle
Gazzetta della
Serie A. Tra i
centrocampisti
meglio di lui solo
Cambiasso (6,59)
punti e la competizione sarà dura. La Juventus ha preso Diego,
un ottimo giocatore. Il Milan
ha qualità. Conosco poco Ferrara e Leonardo, ma sul secondo
sono pronto a scommettere. E'
una persona intelligente e in
quanto tale sa imparare da chi
ha davanti. Sono sicuro che
metterà a frutto i segreti rubati
ad un grande allenatore che ha
avuto: Telè Santana. L'Inter dovrà sfruttare la sua mentalità
vincente, chi gioisce da quattro
anni si è abituato a quel gusto
dolce e non può rinunciarci».
la foto
p
Parla come se stesse già assaporando quel gusto?
«In realtà non è così. C'è una
cosa che mi tormenta».
A che cosa si riferisce?
«Alla sfida con il Torino, con la
rissa della quale qualcuno mi
voleva addossare la colpa. Mi
rendo conto di quanta amarezza si provi retrocedendo, ma io
stavo solo facendo il mio dovere. Giocavo e sentivo gridare
dalla panchina di rompermi le
gambe. Lo facevano dei giocatori, ma anche un dirigente. Avrei
dovuto resistere, dovevo far finta di niente, ma non ci sono riuscito e ho fatto segno di tacere.
Ho sbagliato e me ne scuso con
tutti. Il Torino è retrocesso per
gli errori fatti in una stagione,
non per quella partita. Mi dispiace, auguro loro di risalire in
fretta».
Mou: la famiglia in copertina
Nessuna separazione in vista
A vederli così, in posa sotto il sole di Bora
Bora insieme ai figli, non sembrano proprio
una coppia in crisi. È attraverso il settimanale
Lux che José Mourinho risponde alle voci di
un’imminente separazione dalla moglie
Matilde a causa della presunta infedeltà dello
«Special One». In copertina la secca smentita
dell’allenatore portoghese: «Nessuno
minaccia la nostra tranquillità».
Alberto Francescut
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fUno dei grandi della storia interista passa
MERCATO
in rassegna la campagna di rafforzamento
Mazzola
27 maggio ’64: Angelo
Moratti festeggia la
prima Coppa dei
Campioni (3-1 al Real)
«Inter, Melo sì
Deco non serve»
LUCA CALAMAI
JOHANNESBURG (Sud Africa) d«Con-
siglio a Massimo Moratti di dare il via alla stagione dell’Inter
ricordando una celebre frase di
suo padre: "Alleniamoci in campionato per vincere in Europa".
Con questo slogan noi conquistammo scudetto e Coppa».
Sandro Mazzola fu uno dei
protagonisti della squadra che
alzò l’ultima Coppa dei Campioni. «Il rivale più pericoloso dell’Inter è l’ansia di vincere.
La Champions è diventata un’ossessione. Atteggiamento sbagliato».
La formazione
di Mourinho
ha i valori per
primeggiare in
Sandro
Mazzola, 66
anni, segnò due
gol della finale
’64 di Coppa
Campioni AGI
x
HA DETTO
«E’ un’operazione che non capisco. E’ nella fase calante della
carriera. Io comprerei subito Felipe Melo. Immaginatelo in coppia con Cambiasso davanti alla
difesa. I nerazzurri si avvicinerebbero a Real e Barcellona».
E tratta Carvalho.
SU IBRA
Ibrahimovic?
Resta, resta.
Queste storie di
mercato sono la
tassa estiva che
il procuratore
presenta
a Moratti
L’ex nerazzurro: «Ibra fa le solite bizze
estive. Bene Carvalho, ma non è titolare»
DAL NOSTRO INVIATO
5
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«Bravo, ma inferiore a Samuel
e Cordoba. Diciamo che può
essere una riserva migliore rispetto a Burdisso».
Maicon ha tanti corteggiatori.
«Non lo cederei per nessuna cifra. Maicon è importante quanto Ibra. Lui è due giocatori in
uno: un grande difensore e un
micidiale attaccante di fascia.
Quando parte ti ammazza».
Mourinho potrebbe spostare
Santon a destra.
Europa?
«La mia Champions vede in
prima fila Real e Barcellona.
L’effetto Kakà e Cristiano Ronaldo sarà esplosivo. E non è
finita. Vedrete che Perez acquisterà altri campioni».
«Sono diversi. Santon diventerà un grande difensore».
Il suo giudizio su Balotelli?
SU DECO
Mah, questa è
un’operazione
che non capisco.
Deco è nella fase
calante. Meglio
Felipe Melo, una
belva davanti
alla difesa
E in seconda fila?
«Metto l’Inter. Davanti al Liverpool. Il Manchester, invece, per il momento è in terza
fila anche se ha a disposizione
una montagna di soldi da investire. I nerazzurri hanno tutto
per vincere la Champions.
Campioni, potenza economica, prestigio».
Ibra e compagni
sono ancora una
volta i favoriti
per lo scudetto.
«Favoriti? Direi,
senza rivali. L’Inter è una squa-
dra marziana in A. Juve e Milan sono sempre più indietro».
che il procuratore di Ibra presenta a Moratti».
Come giudica la campagna acquisti nerazzurra?
E’ arrivato Thiago Motta.
Se Ibra resta.
«Qualità, senso tattico e qualche gol. Perfetto. E’ il giocatore di cui l’Inter aveva bisogno
visto che Vieira non ha conquistato Mourinho e Stankovic ha
sempre problemi fisici».
«Resta, resta. Queste storie di
mercato sono la tassa estiva
L’Inter vuole Deco.
«Mi piace Milito. Mi ricorda Paolo Rossi. Con Ibra formerà
una coppia micidiale».
«E’ un mostro. Ha forza, tecnica, talento. Tutto funziona al
100 per 100 meno la testa. Ma
è giovane. Può migliorare anzi, deve. Ho letto che è in contatto con Cassano. Beh, non
mi sembra un modello ideale
anche se Cassano è cambiato.
Balotelli non ripeta gli errori
del Cassano giovane».
Mourinho è chiamato all’esame Champions.
«Mi piace il suo modo di allenatore. Meno atletica, più pallone. E mi piace per come sa gestire i giocatori più "a rischio". E’
stato bravo con Balotelli. Mi piace meno il suo tentativo di copiare gli atteggiamenti di Herrera. Il Mago resterà inimitabile».
BRANCA AL LAVORO
VOLUMI IN LIBRERIA
Sono i giorni
di Carvalho
e Arnautovic
Facchetti jr
e un manuale
per sorridere
Marko Arnautovic, 20 ITALYPHOTO
Gianfelice Facchetti, 34 anni
MILANO dComincia una settimana decisiva per gli acquisti di Arnautovic e Carvalho. Il d.t. Marco Branca e il consulente di mercato Lele Oriali sono attesi tra
oggi e domani a Enschede e a
Londra per discutere col Twente e col Chelsea i dettagli dei
due affari. Molto avanzate le
trattative con gli olandesi, perché Arnautovic ha già un pre
contratto con l’Inter ed è chiaramente un fatto che pesa nel dialogo con la sua attuale società.
L’Inter ribadirà l’intenzione di
prendere il ragazzo attraverso
la formula del prestito con riscatto già fissato a gennaio
2010 per nove milioni di euro.
MILANO dGianfelice Facchetti
presenta questa sera a Milano
(ore 19, via Galvani 24) il «Manuale di prostituzione intellectuale» curato dal Collettivo
Bauscia, un gruppo di blogger
interisti di diversi siti riunitosi
per scrivere un libro che analizzi i rapporti a volte controversi
tra la loro squadra del cuore e
il mondo dei media. Il volume,
scritto con pungente ironia e
quindi divertente nella sua vena polemica è edito da Mursia
(14 euro) e va a fare compagnia all’ultimo lavoro di Pierluigi Arcidiacono che si è avvalso della collaborazione di
Cristiano Marzorati per dedicare un’ode a Javier Zanetti (il
Flabello, 15 euro).
Carvalho Tutto da trovare l’accordo col Chelsea per Carvalho, trattativa che Branca intende sganciare dall’eventuale
affare Deco. Bisogna ancora capire se ad Ancelotti può andar
bene la contropartita tecnica offerta dai nerazzurri, cioè Burdisso. Anche qui il Chelsea conosce perfettamente la volontà
di Carvalho di raggiungere
Mourinho a Milano.
ni.ce.
Il capitano «Milano siamo noi»
(il cuore del capitano), è il racconto dettagliato della splendida avventura umana e professionale di un argentino trasferitosi a Milano poco più che
ventenne e poi impostosi come uno dei fedelissimi della
squadra di Moratti, al punto
da diventarne il capitano.
ni.ce.
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fIl club rossonero continua a sondare più
MERCATO
5
domande
a...
ADRIANO GALLIANI
amministratore delegato del Milan
«Abbiamo pazienza
Il giocatore vuole noi
con tutte le forze»
di ANTONELLO CAPONE
Adriano Galliani, lei non perde le
speranze per Dzeko, vero?
1«L’attaccante
ha parlato molto chiaramente:
vuole venire al Milan e il Wolfsburg sa
benissimo anche attraverso una lettera
ufficiale che il Milan è interessato ad
acquistarlo. Edin ha un contratto fino al 2011
ed è il Wolfsburg che decide se cederlo o no.
Continua a dire che non lo farà, ma io
aspetto ancora prima di battere altre piste.
Nel mercato la pazienza ha un valore».
Quanto è disposto ad aspettare la
risposta del Wolfsburg?
2
«Da lunedì (oggi, ndr) attendo altre 48 ore.
Soltanto da giovedì prenderò eventualmente
in considerazione altre ipotesi. Noi sappiamo
che è difficile trattenere un giocatore che
vuole fortissimamente andare via. Ma non
siamo un club che rapisce i giocatori altrui».
I tedeschi potrebbero ammorbidirsi di
fronte ad un’offerta consistente?
3
«No, non dipende dalla somma. Il no del
Wolfsburg è stato finora sempre di principio.
Tanto è vero che mai noi abbiamo fatto
un’offerta, né mai ci è stata richiesta».
Quando darà il completamento
dell’attacco a Leonardo?
«Non aspetteremo certo il 30 agosto, la
chiusura delle liste. Ma non ci facciamo
prendere per il collo. La pazienza paga anche
con il portafogli. Sento Leonardo due volte al
giorno dal corso di Coverciano: avrà una
squadra competitiva».
4
Intanto sta prendendo un altro
gioiellino?
5
«Un giovane per la prima squadra e la
Primavera. E’ molto forte, ma non c’è ancora
la firma. Neanche per Zigoni c’è la firma, ma
ha già fatto le visite mediche e siamo a
posto. Per quest’altro giocatore preferisco
aspettare (in realtà il nome c’è: Beretta
dell’AlbinoLeffe, come spiegato nel pezzo qui
a fianco)».
di una soluzione per rinforzare l’attacco
Dzeko
Il Wolfsburg
alza il muro
Il Milan insiste
Il club tedesco vuole quintuplicargli lo stipendio,
lui sogna i rossoneri. Preso il giovane Beretta
Edin Dzeko,
23 anni, punta
del Wolfsburg
REUTERS
CARLO LAUDISA
[email protected]
MILANO d Il Wolfsburg alza una
muraglia su Edin Dzeko, ma il
Milan non s’abbatte e aspetta
che il club tedesco e il centravanti bosniaco chiariscano meglio le reciproche posizioni.
Non sarà un’attesa lunga, ma
l’a.d. rossonero Adriano Galliani conta di trarre le conclusioni
entro la fine di questa settimana. E’ vero, infatti, che Dzeko
sabato ha avuto uno stop dai
suoi attuali dirigenti. Anzi, gli
hanno proposto di rinnovare
l’attuale contratto in scadenza
nel 2011. E con un rialzo da record. Il suo attuale stipendio è
di 600 mila euro, ma già due
settimane fa gli era stato prospettato un aumento a 2,3 milioni. Guarda caso ad una settimana dal blitz di Galliani a Sarajevo che aveva promesso al
ragazzo un ingaggio da 2 milio-
ni netti. Bene, l’ultimo rilancio
tedesco è a 3 milioni. Una cifra
che farebbe venire l’acquolina
in bocca a chiunque. Da qui il
dubbio che Dzeko possa adagiarsi e ammainare bandiera.
L’attesa Ma in casa rossonera
danno per scontato che il ragazzo e il suo agente Irfan Drazapagic torneranno presto alla carica. Magari già oggi. Anche perché Dzeko non è ancora aggregato alla prima squadra. Essendo arrivato in ritiro cinque giorni dopo i suoi compagni per
ora s’allena a parte. E questa
strana situazione permette che
in parallelo possano esserci
nuovi contatti di mercato. Di sicuro il Milan ha già presentato
una richiesta formale al Wolfsburg per aprire la trattativa. E
se in casa tedesca dovessero
cambiare idea...
Il suo sogno «Dove giocherò la
s
BABY
V
Giacomo
Beretta
17 anni, arriva
al Milan dalle
giovanili
dell’AlbinoLeffe. E’
considerato il
miglior ’92 italiano
prossima stagione? Al Wolfsburg», ha detto Dzeko ai microfoni di Sky «Il Wolfsburg
non mi lascia andare. Tutti sanno - ha aggiunto il centravanti,
23 anni - che il Milan è la squadra dei miei sogni, ma non ci
posso fare niente: è così». Al
momento appare determinante il faccia a faccia con il tecnico dei campioni di Germania,
Armin Veh. «Il nuovo allenatore mi ha detto che devo rimanere qui, per la prossima stagione
abbiamo grandi ambizioni, per
la Bundesliga e per la Champions League. E poi - conclude
Dzeko - mi ha detto che sono
uno dei giocatori migliori della
squadra e quindi devo rimanere».
L’alternativa Se la pista Dzeko dovesse davvero chiudersi nelle
prossime ore, va messo nel conto che il Milan sterzerebbe subito su Emmanuel Adebayor, attaccante togolese dell’Arsenal.
Non a caso Galliani ha già fatto
un sondaggio con Arsene Wenger. Ma neanche in questo caso
l’esito va dato per scontato.
Adebayor guadagna poco meno di 4 milioni all’anno e ha
aspettative economiche importanti. Senza parlare dell’Arse-
gazza&play
GUARDA I GOL
DI ADEBAYOR
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*Per le
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Altri mondi
alla fine
del giornale
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
w
zo con un altro brasiliano. Però su Pato conta moltissimo, e
il ragazzino è stato l’unico dichiarato più che indispensabile alla ripartenza rossonera.
Perché, se è vero che un giocatore diventa incedibile nel momento in cui si rifiuta un’offerta, Pato è incedibile già da
qualche mese.
Il Chelsea ci riprova:
600 60 milioni per Pato
INGAGGIO
mila euro
E’ stato
l’ingaggio
percepito da
Dzeko nella
passata
stagione al
Wolfsburg
2
milioni di euro
L’offerta del
Milan al
giocatore:
contratto
quadriennale,
stipendio più
che triplicato
2,3
milioni di euro
Il Wolfsburg non
ci sta, non ha
problemi
economici e
rilancia: 300
mila euro in più
del Milan
3
nal che chiede 30 milioni di euro. Perciò il Milan vuole tenere
aperti più fronti.
Il futuro Intanto ieri Adriano
Galliani a Villa Simius ha preannunciato un colpo, con l’ingaggio di un attaccante. Oggi
anche giovane. Appena preso
Gian Marco Zigoni (oggi la firma) dal Treviso, è imminente
anche l’acquisto di Giacomo Beretta dall’Albinoleffe. 17 anni.
Per strapparlo alla concorrenza di Fiorentina, Juve e Genoa i
rossoneri ora hanno investito
800 mila euro e hanno il riscatto a 1,5 milioni. Cifre importanti per un talento che dopo essere stato il cannoniere all’ultimo
Europeo under 17, è già nel giro dell’under 19. Il talento è indubbio, il migliore della sua
età. La notizia è che nel nuovo
Milan verde questi investimenti aprono un ciclo tutto da scoprire.
milioni di euro
L’ultimo rialzo,
sempre del
Wolfsburg. Dzeko
guadagnerebbe
5 volte tanto
rispetto alla
scorsa stagione
Ancelotti lo ha richiesto, ma per il Milan resta incedibile
Capitolo Pirlo: l’offerta dei Blues arriverà in settimana
ALESSANDRA BOCCI
MILANO d Cinquanta milioni
non sono bastati e a sentire
Adriano Galliani neppure sessanta saranno abbastanza. Il
Chelsea vuole prima di tutto
Pato, e secondo il News of the
World il club ha pronti cento
milioni di sterline per accontentare Ancelotti. La metà di
questi dovrebbe servire per
convincere il Milan a cedere
Pato, ma la lista dello shopping consegnata ad Abramovich è stellare: oltre a Pato, il
nuovo allenatore avrebbe consigliato Pirlo, Ribery, Torres,
Xabi Alonso, Cesc Fabregas.
Su Fabregas ha già detto la
sua Arsene Wenger ed è stato
categorico: l’Arsenal non venderà i suoi fuoriclasse al Chelsea. E se Wenger è pronto a
parlare di Cesc e di Adebayor
con il Milan, non è altrettanto
ben disposto nei confronti dei
vicini di casa. Ma neppure con
il Milan i dirigenti del Chelsea
avranno vita facile.
Matrimonio Di fronte alle nuove indiscrezioni della stampa
Tentativi Status che invece
non è stato acquisito da Pirlo,
perché il Milan non ha dovuto
ancora dire no ad alcuna offerta. Il Chelsea sarebbe pronto a
formulare la sua proposta nella prossima settimana, perché
Ancelotti vorrebbe mettersi al
lavoro il 6 luglio con le idee
chiare sull’organico per la
prossima stagione. Ma è molto
difficile che il club di Londra
riesca a portare a termine il
suo mirabolante mercato in
pochi giorni. In ogni caso, almeno a sentire il Milan, non
ha possibilità di raggiungere
l’obiettivo numero uno.
AFFARI ROSSONERI
Sponsor e Milan:
Nokia precisa
Nessun matrimonio tra Milan
e Nokia. La società produttrice
di apparecchiature per
telecomunicazioni non sarà
uno dei nuovi sponsor dei
rossoneri. La comunicazione
è arrivata attraverso una nota
ufficiale di Nokia Italia, in cui
si smentisce «che ci siano
accordi conclusi o in essere
con il Milan».
Pato, 19 anni, e Ancelotti: si ritroveranno? PEGASO
STADIO NOVITA’ PER LO STADIO MEAZZA IN VISTA DELLA PROSSIMA STAGIONE
A San Siro meno barriere, più sky box
Dopo i lavori, i tifosi
ospiti andranno al
terzo anello anche
nelle gare dell’Inter
DAL NOSTRO INVIATO
ANTONELLO CAPONE
VILLASIMIUS (Ca) d«Il pubblico di
San Siro e gli sponsor avranno
uno stadio migliore». Lo annunciano al workshop economico il
vice presidente del Milan Adriano Galliani, il direttore marketing Laura Masi, il direttore ven-
dalla prima
T
di
PAOLO CONDO’
E L’ITALIA RIPARTA
DAI RAGAZZINI
Le esperienze europee hanno
irrobustito i fondamentali
degli americani senza togliere
loro il sacro fuoco da «yes,
we can» che li rende speciali.
Altri messaggi dal Sud Africa:
se metterà a punto gli ultimi
dettagli limando per esempio
gli eccessi di narcisismo, la
Spagna più forte di sempre
sarà la co-favorita del torneo;
nel primo Mondiale che
organizzerà, il calcio africano
potrebbe esprimere almeno
una semifinalista; Marcello
inglese (50 milioni di sterline,
oltre 58 milioni di euro), l’amministratore delegato del Milan non ha fatto una piega:
«Abbiamo già rifiutato un’offerta più alta, perciò non vedo
il problema», ha detto Galliani. Pato tornerà in Italia dopo
il matrimonio, previsto ai primi di luglio in Brasile. Raggiungerà la squadra negli Stati Uniti il 18, ma non giocherà
la prima partita, contro il Galaxy a Los Angeles. Sarà pronto
per il derby con l’Inter, in programma a Boston a conclusione della tournée. La possibilità che Pato non sia un giocatore del Milan per la prossima
stagione non viene neppure
contemplata. Il ragazzo avrà
un ritocco dell’ingaggio e dovrà convincersi che il Milan
punta forte su di lui anche se
non lo ricopre d’oro.
Stipendi D’altra parte. Galliani
e Berlusconi hanno dichiarato
guerra agli ingaggi faraonici,
e dopo aver alleggerito il bilancio dello stipendio di Kakà il
club non ha alcuna intenzione
di ricominciare la corsa al rial-
7
R
Lippi non ha più un minuto
da perdere se nel 2010 vuole
presentare un’Italia da primi
quattro posti, il traguardo
tecnicamente programmabile.
La vittoria non si programma,
si centra se nell’ultima
frenetica settimana del torneo
ogni congiunzione astrale
funziona al bacio.
La penosa esibizione contro il
Brasile ha diffuso scoramento
nell’ambiente azzurro, ma
proprio la parabola recente
dei loro rivali autorizza al
dite Mauro Tavola e il direttore
di San Siro per la società rossonera Daniela Gozzi, che approfondisce: «La decisione dell’Inter con cui gestiamo San Siro di
destinare i tifosi ospiti non più
nel settore blu del primo anello, ma al terzo anello come facciamo noi del Milan da tempo
consentirà una nuova organizzazione di tutto il primo anello.
Infatti spariranno le barriere
che finora separavano le zone
destinate agli ospiti e l’intera
area sarà più confortevole. Progettiamo un primo anello con
posti di alta qualità per gli spettatori e la realizzazione di nuovi sky box destinati alle azien-
contrario qualche speranza.
Un anno fa la Seleçao
giocava così male, e con
risultati così scarsi, da
rendere la conferma di Dunga
un’autentica scommessa;
dopo il flop di Pechino, il c.t.
ha tirato le somme di due
anni di lavoro riallacciando i
rapporti con Kakà — sin lì
assai freddini —, scegliendo i
titolari con chiarezza (ieri
Luis Fabiano l’ha ripagato) e
trovando in Felipe Melo
l’ultimo tassello del mosaico.
In meno di dodici mesi il
Brasile è decollato, e la
vittoria in Confederations è lo
schiaffo di chi si sente il
migliore alla scaramanzia che
sussurra di un torneo da gatto
nero. Il problema di Lippi non
è soltanto il ritardo da Dunga
in termini di lavoro (un anno
di mandato contro tre), ma
anche la precedente storia
personale: il brasiliano ha
de. Alla fine copriranno l’intero
perimetro dello stadio. Aumenteranno le opportunità per gli
spettatori e per le aziende che
finora hanno acquistato gli sky
box realizzati lungo le tribune.
Di nuovi ci saranno quelli in
«curva». Sarà anche l’occasione
per ridiscutere con il Comune
di Milano la convenzione: versiamo 8 milioni l’anno e finora i
4 che ogni anno avevamo deciso di destinare a lavori di miglioramento dello stadio — a
cominciare dai servizi igienici
— sono stati investiti in tornelli
e misure di sicurezza».
w
NUMERO
8
i milioni di euro
l’anno che il Milan
versa al Comune
di Milano: la metà
è destinata ai
lavori di
miglioramento
dello stadio
Cuore rossonero Gozzi specifi-
dovuto, ma anche potuto,
ricostruire da zero — nella
formazione di ieri c’erano
solo due titolari del 2006,
Lucio e Kakà — mentre
l’italiano si è ricollegato a un
Mondiale vinto, tanto che nel
debutto in Confederations i
reduci di Berlino erano nove.
Molto è già stato scritto sul
tema anagrafico e su quello
collegato della riconoscenza,
ed è inutile ripetere i soliti
concetti, che peraltro non
smettono di essere veri.
Di certo però Dunga riceve
l’aiuto degli allenatori di tutto
il mondo, che appena si
trovano un brasiliano in rosa
— di qualsiasi età — lo fanno
giocare. Lippi, invece, in
questo senso fatica a trovare
alleati per lo scarso spazio
che il nostro calcio concede
ai giovani. Nella
sfortunatissima semifinale
dell’Europeo Under 21, l’Italia
Un pensieroso Marcello Lippi, 61 AP
ca anche il programma della
meritocrazia destinato ai tifosi
possessori della tessera Cuore
rossonero: «Sono 160 mila, ma
cresceranno. Riceveranno premi o diritti di prelazione per i
biglietti di partitissime i tifosi
che si dimostrano più attaccati
alla squadra: chi viene da più
lontano, chi c’è sempre anche
nelle gare di minor richiamo,
chi è abbonato da più tempo.
Stiamo infatti realizzando l’archivio storico degli abbonati:
un’operazione anche culturale
che mira a scoprire e rinsaldare
le radici del tifo. Per conoscerci
tutti meglio e stare bene assieme».
ha sprecato mille palle-gol
con difensori e
centrocampisti. Poche,
viceversa, le tracce lasciate
da attaccanti come Balotelli e
Giovinco, la cui classe pure
non ammette discussioni; ma
quel loro entrare e uscire
mentalmente dalla partita era
un classico segnale di
desuetudine al ruolo da
protagonista, l’unico che
convincerebbe Lippi a
inserirli. E a prescindere dalle
idiosincrasie del c.t., molti dei
talenti che vorremmo vedere
o rivedere in Nazionale, da
Cassano a Pazzini, da
Acquafresca a D’Agostino se
l’Udinese non lo venderà alla
Juve, nella stagione
premondiale non
giocheranno né in Champions
né in Europa League. Il vero
blocco al rinnovamento è
questo.
8
R
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCATO
fPer l’esterno un 2008 difficile, tra infortuni e
battibecchi con Ranieri. Ma Torino è casa sua
Camoranesi riparte
con il rombo Juve
Che arrivi o no Grosso da Lione, il nazionale resterà bianconero
E si metterà a disposizione di Ferrara nella nuova formula
LUCA CURINO
s
OBIETTIVI
V
Gaetano
D’Agostino,
27 anni, 36
partite e 11 gol
nel campionato
scorso con
l’Udinese
TORINO dForse Grosso verrà al-
la Juventus. O forse no. Quel
che è certo è che Camoranesi
non andrà al Lione e resterà a
Torino. «Ho saputo anch’io a
Buenos Aires di questa ipotesi
di scambio — conferma con voce arzilla il procuratore Sergio
Fortunato —. Ma scherziamo?
Mauro vale molto di più. E se la
Juve vuole tornare grande ha
bisogno di lui. Che oltretutto
non ci pensa nemmeno ad andarsene dalla Juve. Ha due anni di contratto e tre figli: ormai
la sua vita è organizzata a Torino, ha anche comprato una
nuova casa». Eppure, Grosso o
no, la questione Camoranesi
poco tempo fa in sede si è posta. Perché si tratta di un giocatore prossimo ai 33 anni, reduce da una stagione fisicamente
tribolata durante la quale ha
avuto diversi problemi con Ranieri, e poi è un esterno che potrebbe non ritrovarsi nel rombo di Ferrara. Ma Fortunato
smonta punto per punto i dubbi sull’italiano d’Argentina,
che a suo parere «ha davanti a
sé altri 5 anni di carriera».
I problemi di quest’anno Comincia proprio dall’età e dai guai di
quest’anno: «Mauro fisicamente è un toro. Da quando è alla
Juve non ha giocato meno di
Buffon. Salvo nell’ultima stagione, quando è stato coinvolto in una catena di 70 infortuni: la colpa evidentemente non
è sua ma di chi non c’è più».
Quanto agli scontri con Ranieri, Fortunato precisa che «ha
avuto un paio di discussioni sulla posizione in campo, mentre
con gli altri allenatori che ha
avuto a Torino non ci sono stati
problemi e ha sempre giocato».
«Mauro — racconta — a un certo punto gli ha fatto il favore di
giocare mediano, si è fatto ma-
V
Mohamadou
Diarra,
28 anni,
centrocampista
maliano che
gioca nel Real
Madrid dal 2007
V
Andrea Pirlo,
30 anni, è al
Milan dal 2001
(332 gare e 39
gol). Con l’Italia
59 partite
e 8 gol
Mauro German Camoranesi, 32 anni, è alla Juventus dal 2002 con 254 partite e 28 gol LAPRESSE
so il centro, perché calcisticamente è nato come terzo centrocampista di destra e sa fare
il mediano. Ma quali difficoltà? Per lui non c’è niente da scoprire». Neanche nel rapporto
con l’allenatore. «Ciro e Mauro
si conoscono molto bene, sono
stati compagni per diversi anni. Ferrara ha ridato alla Juve
la sua identità. A Siena ha detto: "Siamo la Juve, dunque andiamo in campo e vinciamo". E
dopo due mesi sono tornati a
vincere. Quella è la Juve, quello è il suo spirito, che è lo stesso
di Mauro. Ciro sa bene che se
vuole riportare questa squadra
in vetta non può privarsi di giocatori come lui. Non è mica scemo».
le e quando è guarito l’allenatore lo ha lasciato in panchina.
Non si è sentito rispettato, tutto qui».
Nato nel rombo La questione tattica, però, rischia di ripresentarsi con Ferrara, che per esaltare le qualità di Diego medita
di adottare il 4-3-1-2. E’ un modulo che non prevede l’ala classica e Camoranesi rischia di ritrovarsi in una posizione simile
a quella contestata con Ranieri. «Ma guardate che lui ha imparato a giocare proprio col
rombo, come si usa in Argentina — garantisce Fortunato —.
In Italia ha sempre giocato sulla fascia, però ha la tendenza
naturale a spostare il gioco ver-
L’AGENTE DEL CENTROCAMPISTA
«Ledesma
sarà della Juve
o del Milan»
TORINO dMentre né da Udine né da Torino arrivano segnali di ripresa delle trattative per Gaetano D’Agostino, da Roma giunge la conferma
che la Juventus in alternativa ha contattato anche Cristian Ledesma, per quanto il laziale —
come Mahamadou Diarra — abbia caratteristiche diverse. «Abbiamo parlato con la Juventus
— ha detto Vincenzo D’Ippolito, il suo procuratore —. Però a Torino stanno ancora decidendo
cosa fare con D’Agostino, dopodiché se molleranno il centrocampista dell’Udinese penseranno a Ledesma. Il fatto di essere una seconda
scelta non ci interessa, anche perché siamo in
contatto con un altro club di pari livello rispetto alla Juve. Sto parlando del Milan. La questione è chiara: a Milano se parte Pirlo la prima
scelta è Ledesma. Quindi, o Juve o Milan, Cristian se ne andrà. Questo lo do per certo».
Lotito fa il prezzo Ma la Juve per D’Agostino e
Diarra ha adottato una tattica attendista, mentre la cessione di Pirlo al Chelsea è ancora tutta
da definire. Sono situazioni che potrebbero costringere Ledesma a partire con la Lazio per il
ritiro di Auronzo, per poi eventualmente lasciare nel mezzo della preparazione. «Ma sono anni che i giocatori iniziano il precampionato con
un club e poi vanno a giocare altrove — minimizza D’Ippolito —. Se accadrà pure questa volta non ne faremo un dramma. Io ho parlato con
Lotito e ho trovato un’intesa economica per cedere il giocatore: si sono già definite le cifre e
come tutti sanno il cartellino di Cristian vale 15
milioni di euro. A questo punto dobbiamo attendere qualche sviluppo di mercato legato a
Milan e Juve, ma sul futuro del giocatore ho
solo una certezza: Ledesma non giocherà più
nella Lazio». Senonché, come ha rivelato il patron dell’Udinese Giampaolo Pozzo, anche per
D’Agostino c’è l’interesse del Milan, quindi c’è il
rischio di un’asta come l’anno scorso per Flamini, alla quale i dirigenti torinesi non hanno alcuna intenzione di partecipare. Loro contano sulla volontà del giocatore, che ha detto chiaro di
preferire la Juve.
l.c.
L’EVENTO APPRODA IN ITALIA IL TORNEO DI CALCIO DI STRADA. QUEST’ANNO E’ DEDICATO A CANNAVO’
taccuino
A Milano il Mondiale dei senzatetto
CALCIO ESTIVO
All’Arena 480
ragazzi di 48 Paesi
si sfideranno dal 6
al 13 settembre
FRANCESCO VELLUZZI
MILANO dTocca all’Italia. Toc-
ca a Milano. Sarà la città che
nel 2015 ospiterà l’Expo ad accogliere «Homeless World Cup
2009», 7ª edizione del torneo
di calcio 4 contro 4 di calcio di
strada riservato ai senzatetto.
La data dell’evento, che ha un
importante ruolo sociale, è fissata: 6-13 settembre. Anche la
sede: l’Arena Parco Sempione.
Protagonisti Sono 480 i «calciatori» attesi, in rappresentanza
di 48 Paesi. Uomini e donne,
tra i 25 e i 30 anni, selezionati
attraverso specifici programmi di accoglienza e reinserimento sociale uniti dal desiderio di uscire dalla condizione
di emarginazione e povertà.
L’idea dell’organizzazione è
quella di farli ospitare nelle caserme di Milano e dintorni. Il
report stilato ogni anno a fine
manifestazione sostiene che il
77% dei partecipanti, dopo
aver disputato il torneo, ha migliorato le proprie condizioni
di vita e ha trovato nuove motivazioni per vivere. Dimostrare
che lo sport ha il potere di mutare lo stato sociale delle persone è l’obiettivo di «Homeless
World Cup».
Sostegni Sono tanti i personaggi di spicco che si sentono coinvolti nella manifestazione e sono diventati ambasciatori. Eric
Oggi la finale del Trofeo Mero
dOggi al Tanka Village di Villasimius (ore 19) finale dell’ottava edizione del trofeo dedicato al calciatore scomparso Vittorio Mero. In campo 4 squadre rinforzate da
alcuni giocatori di A e B (ieri il calcio d’inizio è stato dato
da Galliani). fra cui Di Vaio, Sculli, Pazienza, Aronica,
Cesar, Floro Flores, Criscito, Paolo Cannavaro, Zenoni, Testini, Della Rocca. Totti, che è in vacanza a Villasimius, non ha giocato.
ALLIEVI E GIOVANISSIMI
Vincono Sardegna e Piemonte
Mondiale senza tetto: ecco un gol durante Irlanda-Italia del 2005 AP
Cantona è l’ambasciatore ufficiale, ma anche Rio Ferdinand
e Didier Drogba sono parte attiva del progetto sponsorizzato
da grandi gruppi come Nike e
Vodafone. In più c’è il contributo dell’attore e regista Colin
Farrell, che ha ideato anche il
documentario relativo alla rassegna. In Italia Candido Canna-
vò, proprio una settimana prima della scomparsa, era rimasto particolarmente toccato
dall’iniziativa in arrivo a Milano. E per questo gli organizzatori hanno deciso di dedicare
l’evento all’ex direttore della
Gazzetta dello Sport che è sempre stato attento ai temi sociali.
dSi sono giocate ieri le finali per rappresentative regionali Allievi e Giovanissimi. Il titolo Allievi va alla Sardegna (2-1 sul Veneto), quello Giovanissimi al Piemonte
V.A. (2-0 sul Friuli V.G.). Finale Coppa Allievi professionisti: Mezzocorona-Vibonese 6-5 (dopo rigori); finale
Coppa Giovanissimi professionisti: Sorrento-Olbia 1-2.
DOMANI IN LEGA
Abete presenta il nuovo pallone
dDomani alle 12, nella sede della Lega in via Rosellini,
a Milano, sarà presentato il pallone ufficiale della prossima stagione. Ci saranno Abete, presidente Figc e
commissario straordinario della Lega, e Andrea Rossi,
general manager di Nike Italia.
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fIl caos societario costringerà il giallorosso ad
MERCATO
andare in ritiro con il contratto in scadenza
y
Roma: Totti
fissa il secondo
appuntamento
LE
SCADENZE
DEI BIG
Aquilani
2013
Juan
2013
Slittato il rinnovo in giugno, adesso il
capitano vuole l’accordo entro il 16 luglio
MASSIMO CECCHINI
ROMAd Avviso agli estimatori
dei fuoriclasse over 30: tra 366
giorni Francesco Totti sarà libero. Anzi, a pensarci bene, tra
appena sei mesi è giuridicamente in grado di firmare un
contratto con qualsiasi formazione senza incorrere in nessuna sanzione sportiva. Ovvio
che stiamo parlando di calcio
virtuale, visto che il futuro del
numero dieci giallorosso — anche quando avrà smesso di giocare — è solidamente ancorato alla Roma. Una cosa però è
certa: il suo appello di un paio
di mesi fa è stato inascoltato.
Totti avrebbe voluto cominciare la prossima stagione con il
contratto già rinnovato ma, a
tre giorni dall’inizio della preparazione, tutto ciò non è avvenuto, e di questioni da mettere
a punto ce ne sono.
w
I NUMERI
5
milioni è
l’ingaggio che il
capitano ha
chiesto per
firmare il
contratto fino al
2014. Il taglio
sarebbe del 15%
sto momento la famiglia Sensi
è senz’altro alle prese con qualcosa di più importante persino
del contratto del suo capitano,
visto che l’entourage di Fioranelli ha ancora spostato la data dell’arrivo delle nuove garanzie ad oggi. «Resto molto fiducioso — ha ribadito lo stesso agente —. Avremmo preferito giocare nella Champions League. Con me verranno professionisti seri, cercheremo tutti
insieme di dare quelle soddisfazioni che si merita questa città,
e poi credo che anche Fioranelli e Flick non sono persone a
cui piace perdere. Stiamo già
lavorando a una grande Roma». Sarà vero? Si vedrà. Di sicuro UniCredit ha pronta una
carta di riserva (straniera?),
che è pronta ad entrare in scena non appena la questione legata all’agente Fifa si concluderà definitivamente in un modo
o nell’altro. E il commissario
per gestire il mandato a vende-
Pizarro
2013
Vucinic
2013
De Rossi
2012
Doni
2012
Mexes
2011
Perrotta
2010
Totti
2010
Francesco Totti, 32 anni, campione del mondo nel 2006 in Germania SCOLPINI
re (ancora da firmare da parte
dei Sensi) potrebbe essere lo
stesso Cappelli di UniCredit, attualmente membro del Cda
della Roma.
Sconto contratto In questo contesto, Totti capisce come la calendarizzazione sia saltata. In
ogni caso, la posizione del capitano è già nota alla proprietà:
ingaggio ridotto di circa il 15%
(da 5,8 a 5 milioni) e contratto
fino al 2014. Ovvio comunque
che — qualora il declino fisico
dell’attaccante si accentuasse
in modo rapido ed imprevedibile — lui stesso sarebbe il primo a chiamarsi fuori, visto che
è già pronto per lui un nuovo
contratto da dirigente.
Fine ritiro In ogni caso, adesso
che il capitano della Roma sta
per cominciare la sua diciottesima stagione da professionista, vorrebbe che la questione
legata al suo rinnovo fosse conclusa entro la fine del ritiro,
cioè il 16 luglio. Basterebbe
l’accordo sulla parola, perché
la firma poi si potrebbe apporre anche più tardi. In ogni caso, l’ultima considerazione
(dal sapore fantacalcistico) è
doverosa: un Totti svincolato
potrebbe approdare in tanti
club di primo piano in Italia e
in Europa, guadagnando — visto che il cartellino non costerebbe niente — una cifra anche superiore all’attuale. L’impressione è che non accadrà,
ma di sicuro il capitano giallorosso ha voglia di chiudere il
discorso al più presto. D’altronde la Roma di questi tempi non
ha bisogno davvero di ulteriori
tensioni.
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9
R
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Piacere di guidare
10
R
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCATO TUTTE LE TRATTATIVE DELLE SQUADRE DI A
Livorno sceglie: c’è Beretta in pole
L’ex tecnico del Lecce può farcela nel ballottaggio con Ruotolo. E Siena aspetta il sì di Giampaolo
ATALANTA
BARI
BOLOGNA
CAGLIARI
CATANIA
ALLENATORE
ANGELO GREGUCCI NUOVO
ALLENATORE
GIAMPIERO VENTURA NUOVO
ALLENATORE
GIUSEPPE PAPADOPULO CONFERMATO
ALLENATORE
MASSIMILIANO ALLEGRI CONFERMATO
ALLENATORE
GIANLUCA ATZORI NUOVO
Davide Carrus
30 anni, torna
dal prestito a Empoli
(12 gare) LAPRESSE
Piermario Morosini
22 anni: è nel
mirino del Cagliari
Andrea Catellani
21 anni, 7 gol
con il Modena in B
INSIDE
LAPRESSE
Nicola Madonna
22 anni, figlio d’arte,
6 gol in 33 gare
con l’AlbinoLeffe
Edgar Alvarez
29 anni, 5 gol
in 27 gare a Pisa
LAPRESSE
ACQUISTI Tiribocchi (a, Lecce), Bianco (d),
Acquafresca (a, Cagliari), Cia (c, Alto Adige),
Madonna (c, AlbinoLeffe), Zagari (c,
Carpenedolo), Arrigoni (c, Mezzocorona).
ACQUISTI Carobbio (c, AlbinoLeffe),
Lamberti (p, Sapri), Alvarez (c, Pisa), Langella
(a, Chievo), Belmonte (d, Siena), Statella (c,
Benevento, f.p.), Piccinni (c, Noicattaro).
CESSIONI Floccari (a, Genoa), Cigarini (c,
Napoli), De Ascentis (c, sv.), Parravicini (c,
Siena), Plasmati (a, Catania, f.p.), Cerci (c,
Roma, f.p.).
CESSIONI Lanzafame (a, Palermo, f.p.),
Bianco (d, Juventus, f.p.), Guberti (c, Roma),
Doumbia (c, Eupen).
OBIETTIVI Meggiorini (a, Cittadella), Cerci (a,
ACQUISTI Carrus (c, Empoli, f.p.), F. Della
Rocca (c, Sassuolo, f.p.), Coda (a,
Cremonese).
CESSIONI Antonioli (p, Cesena), Castellini (d,
sv.), Belleri (d, sv.), Bombardini (c, sv.),
Cesar (c, sv.), Rodriguez (c, sv.), Amoroso (c,
sv.), Confalone (c, sv.), Marchini (c, sv.).
ACQUISTI Nenè (a, Nacional), Peana (d,
Alghero), Cocco (a, Alghero).
CESSIONI Bianco (d, Atalanta), Acquafresca
(a, Atalanta).
ACQUISTI Campagnolo (p, Reggina), Barrientos
(c, San Lorenzo), Plasmati (a, Atalanta, f.p.),
Augustyn (d, Rimini), Sardo (d, Chievo, f.p.),
Bellusci (d, Ascoli), Andujar (p, Estudiantes),
Catellani (a, Modena), Bica (d, Vibonese), Di
Fatta (d, Pistoiese), Iannelli (a, Catanzaro),
Profeta (c, Cosenza).
OBIETTIVI Cacia (a, Lecce), Succi (a, Palermo),
Calaiò (a, Siena), Dessena (c, Sampdoria),
Bentivoglio (c, Chievo), Amodio (c, Napoli),
Morosini (c, Vicenza).
CESSIONI Paolucci (a, Juventus), Acerbis (p,
Grosseto, f.p.), Bizzarri (p, Lazio), Stovini (d, sv.),
Spinesi (a, sv.), Silvestri (d, sv.), Baiocco (c, sv.).
OBIETTIVI Meggiorini (a, Cittadella), Barreto
(c, Reggina), Almiron (c, Fiorentina),
Bentivoglio (c, Chievo), Pulzetti (c, Livorno),
Raimondi (c, Vicenza), Benussi (p, Lecce).
Roma), Diamoutene (d, Roma), Castillo (a,
Lecce), Buscè (c, Empoli), Bonucci (d, Pisa),
Calaiò (a, Siena), Allegretti (c, Triestina), Padelli
(p, Avellino).
OBIETTIVI Barreto (c, Reggina), Valdez (d,
Reggina), Obodo (c, Udinese), Mareco (d,
Brescia), Pesce (c, Ascoli), Pulzetti (c,
Livorno), Sereni (p, Torino), Pelizzoli (p, Lok.
Mosca), Marcelo Silva (d, Danubio).
CHIEVO
FIORENTINA
GENOA
INTER
JUVENTUS
ALLENATORE
DOMENICO DI CARLO CONFERMATO
ALLENATORE
CESARE PRANDELLI CONFERMATO
ALLENATORE
GIAN PIERO GASPERINI CONFERMATO
ALLENATORE
JOSÈ MOURINHO CONFERMATO
ALLENATORE
CIRO FERRARA CONFERMATO
OBIETTIVI Greene (d, Feyenoord), Masucci (a,
Sassuolo).
Hernan Crespo
32 anni, 2 gol
in 17 gare nell’ultimo
anno all’Inter ANSA
Ricardo Quaresma
25 anni, rientra
dal Chelsea
(solo 4 gare) AFP
Sergio B. Almiron
27 anni, 11 gare
a Firenze (prestito):
partirà di nuovo AFP
ACQUISTI Floccari (a, Atalanta), Tomovic
(d, St. Rossa), Crespo (a, Inter), Bolzoni (c,
Inter), Bonucci (d, Pisa), Forestieri (a,
Vicenza, f.p.), Pelè (c, Portsmouth), Kharja
(c, Siena), Borghese (d, Alghero), Renzetti
(d, Albinoleffe).
ACQUISTI Milito (a, Genoa), Thiago Motta (c,
Genoa), Siligardi (a, Piacenza, f.p.),
Quaresma (c, Chelsea, f.p.), Arnautovic (a,
Twente), Litteri (a, Slavia Praga), Lombardo
(c, Legnano), Marino (d, Sambenedettese).
ACQUISTI Diego (c, Werder Brema), F.
Cannavaro (d, Real Madrid), Bianco (d, Bari,
f.p.), Almiron (c, Fiorentina, f.p.), Paolucci (a,
Catania).
CESSIONI Milito (a), Thiago Motta (c, Inter).
CESSIONI Cruz (a, sv.), Figo (c, sv.), Crespo
(a, Genoa), Bolzoni (c, Genoa), Jimenez (c,
West Ham), Biabiany (a, Parma).
CESSIONI Knezevic (d, Livorno, f.p.), Nedved
(c, sv.), Mellberg (d, Olympiacos).
Inter), Natali (d, Torino), Drenthe (c, Real
Madrid), Cassetti (d, Roma), Beck (d,
Hoffenheim), De Silvestri (d, Lazio), Lichtsteiner
(d, Lazio), Luisao (d, Benfica), Caracciolo (a,
Brescia), Rispoli (d, Brescia).
OBIETTIVI Sorrentino (p, Chievo), Moretti
(d, Valencia), Dembelè (a, AZ Alkmaar),
Romo (p, Llaneros), Zambelli (c, Brescia).
OBIETTIVI Carvalho (d, Chelsea), Deco (c,
Chelsea), Eto’o (a, Barcellona), Drogba (a,
Chelsea), Sneijder (c, Real Madrid), Boateng (d,
Amburgo), Diamanti (a, Livorno).
LAZIO
LIVORNO
MILAN
NAPOLI
PALERMO
ALLENATORE
DAVIDE BALLARDINI NUOVO
ALLENATORE
GENNARO RUOTOLO CONFERMATO (?)
ALLENATORE
LEONARDO NUOVO
ALLENATORE
ROBERTO DONADONI CONFERMATO
ALLENATORE
WALTER ZENGA NUOVO
Ivan Fatic
20 anni, riscattato
dalla comproprietà
con l’Inter LAPRESSE
ACQUISTI Girardi (a, Verona, f.p.), Iunco (a,
Salernitana, f.p.), D’Anna (c, Pisa, f.p.), Gasparetto (a,
Pisa, f.p.), Granoche (a, Triestina), Parolo (c, Verona),
Moracci (d, Verona), L. Rigoni (c, Vicenza), Antonazzo (d,
Frosinone), Fatic (d, Salernitana), Oliveira (c, Cittadella).
CESSIONI M. Esposito (a, Roma, f.p.), Makinwa
(a, Lazio, f.p.), Pinzi (c, Udinese), Langella (a,
Chievo), Sardo (d, Catania, f.p.), Di Donato (d,
Vicenza).
OBIETTIVI Altobelli (a, Tigre), Volpe (c) e
Pulzetti (c, Livorno), Cacia (a, Lecce),
Hallfredsson (c, Reggina), F. Coppola
(Atalanta).
Royston Drenthe
22 anni, esterno
del Real Madrid e
dell’Olanda LAPRESSE
ACQUISTI Di Tacchio (c, Ascoli), Acosty (a,
Reggiana), Arati (c, Reggiana).
CESSIONI Zauri (d, Lazio, f.p.), Bonazzoli (a,
Sampdoria, f.p.), Storari (p, Milan, f.p.),
Almiron (c, Juventus, f.p.), Lupoli (a, Ascoli),
Mazuch (d, Anderlecht, p.).
OBIETTIVI Marchionni (c, Juventus), Cruz (a,
Stephen Makinwa
25 anni, rientra dal
Chievo (9 gare, 1 gol)
Cristiano Lucarelli
32 anni, può tornare
a Livorno dopo due
stagioni LAPRESSE
LAPRESSE
ACQUISTI Bizzarri (p, Catania), Eliseu (c,
Malaga), Berni (p, Salernitana, f.p.), Bonetto
(d, Livorno, f.p.), Scaloni (d, Maiorca, f.p.),
Stendardo (d, Lecce, f.p.), Zauri (d,
Fiorentina, f.p.), Baronio (c, Brescia, f.p.),
Correa (c, Pro Patria, f.p.), Firmani (c, Al
Wasl, f.p.), Makinwa (a, Chievo, f.p.).
CESSIONI Matuzalem (c, Saragozza, f.p.).
OBIETTIVI Ederson (c, Lione), Simplicio (c,
Palermo), Banega (c, Atletico Madrid),
Battaglia (c, Boca Juniors), Fernandez (d,
Dinamo Mosca), Elias (c, Corinthians),
Bogliacino (c, Napoli).
ACQUISTI Knezevic (d, Juve f.p.).
CESSIONI Bonetto (d, Lazio, f.p.), Rossini (a,
sv.), Terranova (d, Palermo, f.p.), Rosi (d, Roma,
f.p.).
OBIETTIVI C. Lucarelli (a, Parma), Raimondi (c,
Vicenza), Stovini (d, Catania), Sala (d, Udinese),
Bentivoglio (c, Chievo), Rosi (c, Roma), Troest
(d, Parma), Micael (c, Nacional Madeira).
OBIETTIVI D’Agostino (c, Udinese), M. Diarra
(c, Real Madrid), Grosso (d, Lione), Oddo (d,
Milan), Kolarov (d, Lazio).
Davide Di Gennaro
21 anni, è stato
riscattato alle buste
Luca Cigarini
23 anni, 3 gol in 23
gare con l’Atalanta
Davide Lanzafame
22 anni, ha portato
il Bari in A
LAPRESSE
LAPRESSE
LAPRESSE
ACQUISTI Thiago Silva (d, Fluminense),
Storari (p, Fiorentina, f.p.), Oddo (d, Bayern,
f.p.), Diniz (d, Crotone, f.p.), Digao (d,
Standard Liegi), Abate (c, Torino), Zigoni (a,
Treviso), Di Gennaro (c, Reggina), Beretta (a,
AlbinoLeffe).
ACQUISTI Quagliarella (a, Udinese), Cigarini
(c, Atalanta), Bucchi (a, Ascoli, f.p.), De
Zerbi (a, Avellino, f.p.), Rullo (d, Triestina,
f.p.), Campagnaro (d, Sampdoria), De
Sanctis (p, Galatasaray), Zuniga (d, Siena).
CESSIONI Kakà (a, Real Madrid),
Shevchenko (a, Chelsea, f.p.), Senderos (d,
Arsenal, f.p.), Mattioni (d, Gremio, f.p.),
Emerson (c, sv.), Aubameyang (a, Lille).
CESSIONI Russotto (a, Bellinzona, f.p.),
Mannini (c, Sampdoria).
OBIETTIVI Dzeko (a, Wolfsburg), Cissokho
(d, Porto), Adebayor (a, Arsenal).
Pasqual (d, Fiorentina), Pellissier (a,
Chievo), Rispoli (d, Brescia).
OBIETTIVI Canini (d, Cagliari), Paletta (d,
Boca), Boselli (a, Estudiantes), Rigoni (c,
Vicenza), Dias (d, San Paolo).
OBIETTIVI De Ceglie (d, Juventus),
ACQUISTI Bertolo (c, Banfield), Lanzafame
(a, Bari, f.p.), Raggi (d, Sampdoria, f.p.),
Ciaramitaro (c, Salernitana, f.p.), Dellafiore
(d, Torino, f.p.), Agliardi (p, Rimini, f.p.),
Sirigu (p, Ancona, f.p.), Terranova (d,
Livorno, f.p.), Pastore (c, Huracan), Polito (c,
Vibonese).
CESSIONI Fontana (p, sv.).
PARMA
ROMA
SAMPDORIA
SIENA
UDINESE
ALLENATORE
FRANCESCO GUIDOLIN CONFERMATO
ALLENATORE
LUCIANO SPALLETTI CONFERMATO
ALLENATORE
LUIGI DEL NERI NUOVO
ALLENATORE
MARCO GIAMPAOLO CONFERMATO (?)
ALLENATORE
PASQUALE MARINO CONFERMATO
Pablo Fontanello
24 anni, è alto 1.93
e arriva dal Tigre
Stefano Okaka
19 anni, 16 gare
e 2 gol a Brescia
Daniele Mannini
25 anni, 24 gare
e 1 gol con il Napoli
Gael Genevier
27 anni, con il Pisa
40 gare e 5 gol
Fabian Orellana
23 anni, cileno,
attaccante esterno
AFP
LAPRESSE
LAPRESSE
LAPRESSE
LAPRESSE
ACQUISTI Fontanello (d, Tigre), Galloppa (c,
Siena), M. Coppola (c, Siena), Biabiany (a,
Inter), Cordova (c, Grosseto), Dal Sole (c,
Carpenedolo), Lebran (d, Venezia), Mandorlini
(c, Foligno), Moretti (c, Varese), Savi (c, Spal),
Ferrato (d, Melfi), Paponi (a, Rimini, f.p.).
ACQUISTI Andreolli (d, Sassuolo, f.p.),
Antunes (d, Lecce, f.p.), Cerci (a, Atalanta,
f.p.), Faty (c, Nantes, f.p.), Okaka (a, Brescia,
f.p.), Rosi (d, Livorno, f.p.), M. Esposito (a,
Chievo, f.p.), Barusso (c, Siena, f.p.), Guberti
(c, Bari).
ACQUISTI Poli (c, Sassuolo, f.p.), Volta (d,
Vicenza, f.p.), Rossini (d, Cittadella, f.p.),
Koman (c, Avellino, f.p.), Bonazzoli (a,
Fiorentina, f.p.), Mannini (c, Napoli), Bonanni
(c, Grosseto, f.p.), Bianco (d, Empoli), Romeo
(a, Cavese).
ACQUISTI Garofalo (d, Grosseto), Genevier (c,
Pisa), Jajalo (c, Belupo), Pegolo (p, Parma),
Reginaldo (a, Parma), Parravicini (c, Atalanta),
Caetano (a, Crotone).
CESSIONI Pegolo (p, Siena), Reginaldo (a,
Siena), Pambianchi (d, Pergocrema).
OBIETTIVI Viviano (p, Brescia), Santana (c,
CESSIONI Panucci (d, sv.), Diamoutene (d,
Lecce, f.p.).
CESSIONI Da Costa (d, Fiorentina, f.p.),
Raggi (d, Palermo, f.p.), Campagnaro (d,
Napoli).
CESSIONI Eleftheropoulos (p, sv.), Barusso (c,
Roma, f.p.), Frick (a, San Gallo), Amoruso (a,
Torino, f.p.), Manitta (p, sv.), Kharja (c, Genoa),
Galloppa (c, Parma), Zuniga (d, Napoli), M.
Coppola (c, Parma), Belmonte (d, Bari).
Fiorentina), Di Natale (a, Udinese), Diamanti (a,
Livorno), Domizzi (d, Udinese), Bianchi (a,
Torino), Caracciolo (a), Rispoli (d), Zambelli (c,
Brescia).
OBIETTIVI Sorrentino (p, Chievo), A. Esposito
(d, Lecce), Canini (d, Cagliari), Fathy (c, Al Ahly),
Cavani (a, Palermo), Iezzo (p, Napoli), Lugano
(d, Fenerbahce), Pavlyuchenko (Tottenham).
OBIETTIVI Mater (d, Valenciennes), Donati (c,
Celtic Glasgow), Tissone (c, Udinese), M. Rossi
(d, Parma), Perez (c, Estudiantes).
OBIETTIVI Edkal (c, Juventus), Aguirregaray (d,
Penarol), Paolucci (a, Catania), Nainggolan (c,
Piacenza), Rivas (d, Inter), Viatri (a, Boca).
ACQUISTI Corradi (a, Reggina), Pinzi (c,
Chievo, f.p.), Orellana (a, Audax), Alemao (a,
Santos), Romero (c, Albacete), Morosini (c,
Vicenza), Cuadrado (d, Medellin).
CESSIONI Quagliarella (a, Napoli).
OBIETTIVI Matic (c, Kosice), Abdi (c,
Zurigo).
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fOggi il club di Ruggeri jr avrà le firme
MERCATO
di Acquafresca e dell’esterno Raimondi
Cagliari su Morosini
Meggiorini: è asta
Il Bari torna sull’attaccante e sfida l’Atalanta
Il Siena vuole Rivas. Cuadrado all’Udinese
CALVI-COMETTI-DI CHIARA
Siena su Rivas Il Siena cerca
un difensore centrale e nel mirino è finito il colombiano Rivas che non rientra nei piani
del tecnico interista Mourinho. Complicazioni per la
punta argentina Viatri: oggi i
bianconeri aspettano Paolucci dalla Juve. Capitolo allenatore: oggi si attendono sviluppi
tornato sotto il Bari che lo aveva cercato già a gennaio.
s
Punto Bari Stasera Ventura sarà a Bari per presentarsi a Matarrese e confrontarsi sul mercato col d.s. Perinetti: domani
la presentazione. Oltre a Cerci
(c’è anche il Chievo che ha proposto al Verona lo scambio di
portiere Squizzi-Rafael), Bonucci, Diamoutene e Castillo, il Bari, è vicinissimo ad Allegretti. Per il portiere, come vice Gillet, timido interessamento per Padelli.
OBIETTIVI
Intrigo Viviano Raggiunto l’accordo con l’Inter per il prestito
di Viviano, il Brescia però non
ci sta perché vuole vendere la
sua metà: il Parma è fiducioso, perché fa leva sulla volontà
del portiere che non vuole andare a Bologna (in corsa per
Pelizzoli e Sereni. Per la difesa dall’Uruguay circola la voce
di un interessamento per il difensore Marcelo Silva del Danubio). Calda la pista per il difensore: i gialloblù si avvicinano a Dellafiore (Palermo).
MILANO dE’ il giorno dell’uffi-
cialità di Acquafresca all’Atalanta: oggi incontro col Genoa
per mettere nero su bianco per
il prestito; con i rossoblù l’Atalanta discuterà anche di Meggiorini: il Bari è tornato sull’attaccante e si profila un’asta, si
deciderà in giornata, quando
anche l’esterno Raimondi (Vicenza) firmerà un triennale
per i nerazzurri, nonostante il
pressing del Livorno. Per il
centrocampo caldissime le piste Barreto (Reggina) e Bentivoglio (Chievo), seconda fila
Almiron (Juve). In uscita il difensore Pellegrino: ha offerte
dall’estero.
Piermario Morosini, 22 anni. Ha partecipato all’Europeo Under 21 LAPRESSE
dall’incontro fra il presidente
Lombardi Stronati e Giampaolo per provare a ricucire lo
strappo. Baroni (favorito) o
Cappellacci sono alla finestra.
Mosse Palermo Ormai Pastore
è del Palermo. Lo conferma il
d.s. rosanero Sabatini: «Trattativa ben avviata, incontro decisivo il 5 luglio». Si attende l’ultima sfida di campionato dell’Huracan contro il Velez. Sof-
fiato all’Udinese: Nicola Rigoni è del Palermo in comproprietà, ma resterà un anno a Vicenza. .
Morosini in Sardegna? Il Cagliari cerca un centrocampista centrale: il nome nuovo è l’azzurrino Morosini, riscattato venerdì dall’Udinese; altre ipotesi
Dessena (Parma, difficile) e
Bentivoglio (Chievo). Per l’attacco c’è in ballo Calaiò ma è
Trattative varie Oggi vertice
per decidere il tecnico del Livorno: ballottaggio Beretta-Ruotolo col primo favorito.
Proposti il difensore Troest
(rientrato al Genoa, piace pure
al Chievo) e il centrocampista
portoghese Micael (Nacional
Madeira). Colpo dell’Udinese:
ha preso l’esterno colombiano
Juan Guillermo Cuadrado
(’88) dell’Independiente Medellín. Il Catania è a un passo
dall’olandese Greene: l’a.d. Lo
Monaco sta per chiudere col difensore del Feyenoord.
QUI BOLOGNA MENARINI IN USCITA
Società nuova,
cambio in panca?
E’ pronto Conte
VINCENZO DI SCHIAVI
V
Nelson Rivas,
26 anni,
difensore
colombiano in
forza all’Inter
REUTERS
V
Paolo
Hernan
Dellafiore,
24 anni,
difensore
italoargentino AP
V
Juan
Cuadrado, 21
anni, terzino
(Independiente
Medellín)
ITASPORTPRESS.IT
BOLOGNAd Dopo una salvezza acciuffata per i capelli all’ultima giornata, per il Bologna doveva
essere l’estate della rifondazione e della programmazione e invece attorno a Casteldebole
sta montando una fiction densa di misteri. Il
mercato è come paralizzato, la proprietà si è arroccata da settimane in un mutismo ostinato,
mentre sotto i portici soffia impetuosa la voce di
nuovi potenziali soci ormai sulla soglia di casa
Menarini. Saranno solo compagni di viaggio o i
futuri padroni?
Mister X Secondo alcune fonti gli attuali proprietari sono in uscita: sia il patron Renzo che la figlia Francesca sarebbero ormai saturi e intenzionati a passare la mano, mentre il mister X in entrata pare essere una figura legata al mondo del
calcio. Rileverebbe inizialmente una quota di minoranza ma significativa (almeno il 40%) e porterebbe con sé un manager a cui spetterebbe la
gestione tecnica del club. Tra le tante indiscrezioni galoppa anche quella legata a un soggetto
proveniente dalla galassia dell’ex Gea e che
avrebbe come terminale ultimo, anche se non
coinvolto in prima persona, Luciano Moggi. Nella piazza che fu del suo grande nemico, il moralizzatore Gazzoni? Arduo da credere. Di fatto c’è
che i Menarini hanno ordinato lo stallo di tutta
la programmazione tecnica e a breve potrebbero annunciare novità nella governance del Bologna: l’avvento di un socio porterebbe a una nuova pianificazione e, si sussurra, a un clamoroso
avvicendamento tecnico tra Papadopulo e Conte. Intanto il d.s. Salvatori si barcamena con margini di manovra molto stretti. Se ci riesce, ha il
mandato di vendere chi non rientra più nei piani
societari come Marazzina, Adailton e Volpi.
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fStretta finale per l’approdo in viola
MERCATO
dell’olandese del Real in prestito
Drenthe in arrivo
Vargas in Turchia?
Il Fenerbahçe sul peruviano. Alla Fiorentina
piace Cassetti. Se Dainelli parte, Frey capitano?
MATTEO DALLA VITE
FIRENZEd Il cambio di ali. Il tut-
to in questa settimana che sa di
decollo. Fiorentina che comincia a prendere velocità: dopo
due giorni di relax, il ds Pantaleo Corvino si rimette in cabina
di pilotaggio. L’equipaggio è folto: Vargas, Drenthe e Cassetti
da una parte; Semioli, Beck e
Marchionni dall’altra. Si va da
sinistra a destra, si profila una
mini-rivoluzione sulle corsie?
Drenthe e Vargas La storia spacciata per «ultima ora» è di cinque giorni fa: il Fenerbahçe vuole Juan Manuel Vargas. Voce arrivata direttamente dalla Turchia, voce registrata, che con
l’andar dei giorni è divenuta frastuono. Il dopo Roberto Carlos
potrebbe essere il laterale mancino peruviano che un anno fa
la Fiorentina pagò 12 milioni di
euro. Sarebbero 13,5 i milioni
offerti dai turchi ai viola. E sarebbe (condizionale) la seguente frase di Corvino a far salire
l’audience dell’affare: «L’offerta del Fenerbahçe per Vargas è
concreta - avrebbe detto il d.s.
w
I NUMERI
12
i milioni di
euro pagati la
scorsa estate
dalla Fiorentina
per acquistare il
peruviano Juan
Manuel Vargas
dal Catania
32
gli anni di
Marco Cassetti,
difensore della
Roma, in
scadenza di
contratto nel
2010, che piace
alla Fiorentina
Juan Manuel Vargas, 25 anni, laterale viola ANSA
su haberaktuel.com. I turchi potrebbero arrivare a offrire 15
milioni. Ma prima di parlarne,
vogliamo chiudere la trattativa
con il Real per Drenthe». Frase
molto esplicita, forse troppo,
ma qualcosa c’è.
Cassetti e Marchionni E qualcosa c’è, nel giro di poche ore dovrebbero arrivare la firma di
Drenthe (prestito con diritto di
riscatto fissato a 9,5 milioni), il
prolungamento di contratto (fino al 2012) di Manuel Pasqual,
l’ipotetica cessione di Gobbi
(Cagliari o Napoli) e un’accelerazione verso una new entry:
Marco Cassetti, 32 anni, destro
e sinistro, scadenza del contratto, che non dovrebbe essere rinnovato, nel giugno 2010. Il contatto fra i giallorossi e i viola è
di pochi giorni fa. Detto che sono sempre valide le piste legate
a Beck, De Silvestri o Lichsteiner (in prestito) eccoci a Marchionni: a Del Neri piace Semioli, sui 5 milioni l’affare andrà in
porto; a Prandelli piace Marchionni, a 2,5 l’altra metà sarà
viola.
Futuro Capitano e Luisao Occhio a Dainelli, attuale capitano: fonti accreditate dicono
che lascerà la Fiorentina. Lazio
e Parma lo vorrebbero, il tutto
sarà fatto non prima che i viola
abbiano individuato il sostituto. Il primo nome è Luisao, difensore centrale brasiliano del
Benfica che potrebbe arrivare
in cambio di Da Costa e conguaglio, ma piace anche Natali. Partendo Dainelli, chi sarà il futuro capitano? Quotatissimo
Frey, già graduato nell’ultimo
campionato; segue, quasi da vice, Riccardo Montolivo.
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MONDO
fSeconda squadra di Manchester scatenata:
assalto agli attaccanti di Barcellona e United
Un City senza limiti
C’è Tevez con Eto’o
L’EX DEL CHELSEA
Scolari amaro:
«Drogba non
mi rispettava»
Lo sceicco Mansour pronto a sborsare 65 milioni per le punte
Record di spesa per il Marsiglia: 17 milioni per Lucho Gonzalez
FILIPPO MARIA RICCI
MADRID dIl Manchester City ci
sta provando sul serio. Lo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan vuole costruire uno squadrone e dopo aver speso circa
40 milioni di euro per Gareth
Barry e Roque Santacruz alza
il tiro e la posta: pronti altri 65
milioni per Eto’o e Tevez. Il primo diventato «persona non
grata» al Barcellona, il secondo lasciato al suo destino dal
Manchester United.
Undici milioni Per il camerunese
il club inglese ha offerto 30 milioni di euro ai campioni d’Europa, cifra che in Catalogna
considerano ragionevole, ma
soprattutto un salario da 180
mila sterline nette a settimana
a Eto’o (più i premi). Il suo avvocato ne aveva chieste 200 mila, ma anche chiudendo 20 mila sterline sotto non c’è da lamentarsi: al cambio odierno si
tratta di oltre 211 mila euro
ogni sette giorni, poco più di
11 milioni all’anno, e il contratto sarebbe per il prossimo lustro. Un’offerta che il presidente blaugrana Laporta, amico e
strenuo difensore di Eto’o, ha
definito «stratosferica», invitando dai microfoni di iCat fm
il suo pupillo a prendere i soldi
e scappare in Inghilterra: «Samuel comincia a rendersi conto che quella che gli hanno fatto è un’offerta brutale. Lui vuole restare al Barça, ma certe
proposte non si possono rifiutare. Se Eto’o dovesse accettare,
13
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Carlos Tevez, 25 anni REUTERS
Il camerunese Samuel Eto’o, 28 anni, attaccante del Barcellona AP
è chiaro che dovremo prendere qualcuno».
Il ricambio Probabilmente David Villa, oppure Diego Forlan.
Per l’asturiano si parla di un’offerta al Valencia da 40 milioni
di euro più Keirrison, appena
preso dal Palmeiras, e l’uruguaiano Caceres. Eto’o dopo aver
giocato lunedì scorso in Ruanda per beneficenza e ieri alle
Isole Reunion nell’addio al cal-
cio di Didier Agathe il camerunese è atteso a Parigi. Poi proseguirà la tournée: Zidane l’ ha
chiamato in Canada con Vieri,
Gattuso, Barthez e altri per partite pro-Unicef, magari ci arriverà via Manchester.
Anche Tevez L’offerta di cui parla Laporta è stata sbandierata
ieri dal News of the World, che
ha anche dato per fatto il passaggio di Tevez al City: 35 mi-
Lucho Gonzalez, 28 anni AFP
lioni di euro e 8.5 milioni d’ingaggio netti per 4 stagioni. In
attesa dell’offensiva dello United per Benzema, dell’Arsenal
per Ribery e della chiusura del
Real Madrid per Xabi Alonso,
c’è ancora chi guadagna molto
meno. Lucho Gonzalez si appresta a passare dal Porto al
Marsiglia che ha stabilito il proprio record di spesa sborsando
17 milioni: all’argentino 2 milioni netti a stagione.
Comandano loro, i giocatori.
«Sono i veri padroni del calcio.
Questo è stato il mio problema
al Chelsea». Felipe Scolari,
l’allenatore licenziato da
Abramovich l’inverno scorso,
ha scelto di emigrare in
Uzbekistan, al Bunyodkor di
Rivaldo, squadra che l'anno
scorso ha vinto tutto con Zico
in panchina. «Ho un anno e
mezzo di contratto, ma ogni
sei mesi faremo un bilancio e
sia io che la società saremo
liberi di decidere se andare
avanti o meno». Ma intanto, in
una lunga intervista a
Globoesporte.com, l’allenatore
campione del mondo nel 2002
chiude i conti con l’Europa e
con l’esperienza fatta al
Chelsea. Un’avventura
cominciata bene e chiusa in
modo amaro. «L’allenatore,
nella maggior parte dei club
europei, non ha la forza di
opporsi ai giocatori. Alla fine
sono sempre gli allenatori a
pagare, a essere licenziati. E i
giocatori lo sanno. Questo è
stato il mio problema. Drogba,
Ballack e Cech non
accettavano i miei metodi di
allenamento o le mie
richieste». Un bell’avviso per
Ancelotti, che comincerà la
sua avventura con il Chelsea il
6 luglio. La squadra inglese si
trasferirà negli Stati Uniti a
metà mese. Primo impegno, il
test con l’Inter, il 21 a
Pasadena.
taccuino
SPAGNA
Real, altro scandalo
per l’ex Calderon
MADRID dRamon Calderon coinvolto in un nuovo scandalo. Secondo «Marca», l’ex presidente del Real Madrid avrebbe infranto le regole della Fifa e degli agenti di calciatori pagando una commissione di 4
milioni di euro per il trasferimento
di Diarra, il 22% dei 18,9 milioni della cifra versata al Portsmouth per il
suo cartellino. La Fifa impone di
non superare il 3% del valore complessivo dell’affare ai mediatori,
mentre il regolamento degli agenti
fissa il limite tra il 5 e il 10%.
IRAN
Nastri pro-Mussavi
Nessuna punizione
TEHERAN dLa Fifa si è detta soddisfatta delle spiegazioni della Federcalcio iraniana, che ha negato
la sospensione di alcuni giocatori
della nazionale scesi in campo con
al polso nastri verdi in segno di sostegno al candidato moderato alle
presidenziali Mussavi. Tra i puniti,
secondo la stampa, vi erano Ali Karimi, Mehdi Mahdavikia, Hosein
Kaabi e Vahid Hashemian. Il presidente della Federazione iraniana,
Ali Kafashian, ha risposto che nessuna misura è stata presa contro i
calciatori, ma ha chiesto come procedere, visto che le norme sulle
partite internazionali vietano ai giocatori di esibire simboli politici o religiosi.
PORTOGALLO
Scontri tra tifosi
a derby giovanile
LISBONA dQualche ferito e decine di automobili danneggiate: è il bilancio degli scontri scoppiati durante il derby di Lisbona tra le formazioni giovanili di Sporting e Benfica. Al 26’ la partita è stata sospesa per gli incidenti che hanno coinvolto le due tifoserie e anche le forze dell’ordine, costrette a sparare
proiettili di gomma in aria per cercare di far tornare la situazione alla tranquillità. La polizia ci è riuscita soltanto dopo due ore.
EUROPEO UNDER 21 QUESTA SERA IN SVEZIA LA FINALE
Germania-Inghilterra, sfida spuntata
In campo senza attaccanti veri. Il collettivo inglese contro la miglior difesa: ha subito un solo gol
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA TAIDELLI
MALMOE (Svezia) Più guardi l’orco
Horst Hrubesch e più ti convinci che, anche a livello estetico,
accanto a «Psyco» Pearce per
introdurre la finalissima dell’Europeo Under 21 avrebbe
meritato di sedersi Gigi Casiraghi. Invece stasera allo stadio
di Malmoe (ore 20.45) sarà la
Germania dei 27 tiri subiti in
semifinale contro l’Italia a sfidare l’Inghilterra in un epilogo che più spuntato non potrebbe essere. Sono infatti
squalificati gli unici veri attaccanti di entrambe le squadre:
Agbonlahor e Campbell tra gli
inglesi, Dejagah dall’altra parte.
Finale spuntata Pearce sposterà al centro del tridente la stellina Theo Walcott, finora intermittente come esterno, mentre Hrubesch dovrebbe punta-
re sull’acerbo Wagner, a meno
che non s’inventi Ben-Hatira
al fianco dell’altra vedette della finale: Mesut Ozil. Ma la forza delle due squadre risiede altrove. Invertendo una tendenza ben radicata, i tedeschi sono solidissimi - e fortunati - in
difesa (un solo gol subito nel
torneo, per di più nel «biscotto» contro gli stessi inglesi, e
appena quattro in tutte le qualificazioni) grazie alla maturità del portiere Neuer e alla coppia centrale Howedes-Boateng, con quest’ultimo che è
pure l’uomo che imposta l’azione. Gli inglesi invece si fanno
preferire come collettivo, hanno giocatori con maggiore
esperienza, pericolosi sulle
palle inattive (5 reti su 8 sono
arrivate da calci d’angolo) e
una manovra più fluida. L’Inghilterra però è senza portiere, visto che Hart è squalificato (diffidato, ha pensato bene
di farsi ammonire durante i rigori che hanno deciso la semi-
finale con la Svezia) e nessuna
delle due riserve dà piene garanzie. «La mia scelta l’ho fatta, ma la comunicherò ai giocatori solo all’ultimo» ha detto in
conferenza Pearce. Loach sembra favorito su Lewis.
Momenti magici In molti qui ritengono che, per il gioco mostrato, la finale più giusta sarebbe stata quella tra i padroni
di casa e l’Italia. Eppure noi abbiamo completato l’annus horribilis, mentre il calcio inglese
rischia di mettere la ciliegina
su una stagione magica (i club
da anni dominano in Europa e
con Capello, atteso stasera in
tribuna al pari di Lowe, la nazionale maggiore è alla settima vittoria consecutiva nelle
qualificazioni mondiali) e la
Germania, che non ha mai vinto questa manifestazione, potrebbe centrare una storica tripletta a livello giovanile (Europeo U. 19 nel luglio scorso, in
finale contro l’Italia, e quello
Under 17 un mese fa).
14
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
CONFEDERATIONS CUP LA FINALE
2
3
STATI UNITI
BRASILE
GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 2-0
MARCATORI Dempsey (U) al 10', Donovan (U) al 27' p.t.; Luis Fabiano (B) al 1'
e al 28', Lucio (B) al 40' s.t.
USA (4-4-2) Howard; Spector, DeMerit, Onyewu, Bocanegra; Dempsey,
Clark (Casey dal 42' s.t.), Feilhaber
(Kljestan dal 29' s.t.), Donovan; Davies, Altidore (Bornstein dal 29' s.t.).
ALLENATORE Bradley. PANCHINA Robles, Pearce, Beasley, Wynne, Guzan, Adu, Torres.
BRASILE (4-2-3-1) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Luisao, Andre Santos
(Dani Alves dal 20' s. t.); Gilberto Silva, Felipe Melo; Ramires (Elano dal
20' s.t.), Kakà, Robinho; Luis Fabiano.
ALLENATORE Dunga. PANCHINA Gomes, Kleber, Miranda, Josuè, Julio
Baptista, Kleberson, Pato, Nilmar,
Victor.
ARBITRO Hansson (Svezia).
ESPULSI nessuno. AMMONITI Felipe
Melo (B), Bocanegra (U) e Andre Santos (B) per gioco falloso; Lucio (B) per
proteste.
NOTE Spettatori 52.221. Recuperi: p.t.
1'; s.t. 3.
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO
c GOL! 10' cross di Spector e deviazione vincente di Dempsey.
c GOL! 27' contropiede americano:
da Donovan a Davies ancora a Donovan, che supera Ramires e segna.
SECONDO TEMPO
c GOL! 1' Maicon pesca Luis Fabiano
sulla linea dell'area: il centravanti brasiliano si volta e batte Howard.
16' colpo di testa di Kakà: Howard respinge, ma la palla era entrata.
c GOL! 28' Centro di Kakà, Robinho
batte sulla traversa, Luis Fabiano realizza di testa.
c GOL! 40' Angolo di Elano e colpo di
testa vincente di Lucio.
Usa e getta
Dallo 0-2 al 3-2
Cin cin Brasile
da cardiopalmo
Gli americani sorprendono Kakà e compagni,
poi arriva la rimonta con Luis Fabiano e Lucio
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CALAMAI
JOHANNESBURG dSono cattivi.
Orgogliosi. Feroci come il loro
allenatore Carlos Dunga. E' un
Brasile diverso quello che si aggiudica la Confederations Cup
risalendo al primo posto nel
ranking mondiale. Una squadra che al talento dei suoi campioni ora unisce una mentalità
di stampo europeo. Anzi, italiano. Le statistiche hanno un
loro valore. Chi ha vinto questo torneo non ha mai conquistato poi il titolo mondiale.
Ma questa Seleçao sembra costruita per combattere contro
chiunque. Anche contro i ricorsi storici. Finisce 3-2. Per un
tempo in campo ci sono solo
gli americani, che segnano
due reti e sfiorano la goleada.
Ci sarebbero le premesse per
cambiare undici uomini nell’intervallo. Invece Dunga rimanda in campo i «soliti». Un
L’orgoglio e la classe
portano i brasiliani
alla grande rimonta
dopo la clamorosa
doppietta degli Usa
nel primo tempo
gesto di sfida che funziona. La
Seleçao travolge gli avversari.
Segna tre gol e un quarto, un
bel colpo di testa di Kakà respinto da portiere Howard
quando la palla ha già superato la linea di fondo, gli viene
negato. Una lezione di calcio.
Il Brasile vince la sua terza
Confederations, Luis Fabiano
conquista il titolo di capocannoniere del torneo (cinque
centri) e Kakà viene premiato
come l'uomo partita. Dimenti-
cate la cabala: chi vorrà vincere il Mondiale dovrà fare i conti con questa Seleçao affamata.
La chiave L'inizio è tutto a stelle e strisce. Gli americani non
hanno soltanto più fiato: hanno anche più idee. La nazionale di Bradley prende subito il
comando della partita andando a pressare i brasiliani in
ogni angolo del campo. E al
10' passa in vantaggio. Sul
cross di Spector sono fuori po-
LE PAGELLE
di FABIO LICARI
STATI UNITI HOWARD FELINO, CLARK È UNA DIGA
BRASILE MAICON FA LA DIFFERENZA, KAKÀ SPINGE
7
7
Senza energie
negli ultimi
45’, restano
pressing e
grande tattica
R7
h 7,5
B. Bradley
Donovan
Gran merito di questa finale è
del suo eccellente 4-4-2: forse
insiste troppo con Altidore, ma
ha creato una squadra vera.
Anima degli Usa, chiude a lungo
Maicon, riparte senza sprecare un
pallone, cede comprensibilmente nel
finale. Il 2-0 è da fuoriclasse. AFP
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
Come col Sud
Africa: trionfa
all’ultimo. Più
europeo che
brasiliano
R7
h8
Dunga
Luis Fabiano
Qualche scelta discutibile
(insiste su Ramires e A. Santos)
ma trasmette il suo messaggio:
lottare fino all’ultima palla.
A lungo chiuso da Onyewu e
DeMerit, s’inventa un gol con un tiro
da fuori ed è al posto giusto sul 2-2.
Decisivo con 5 centri. REUTERS
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
7,5
6,5
5
7
6
6,5
6
7
7
6
5
6
Howard
Spector
DeMerit
Onyewu
Bocanegra
Dempsey
Julio Cesar
Maicon
Lucio
Luisao
Andre Santos
Gilberto Silva
Poco stile, un
po’ di scena, le
prende tutte. Il
balzo
all’indietro su
Maicon è felino,
l’uscita su Luis
Fabiano
perfetta. Non
ha colpe sui
gol.
Kakà cerca
spazio a
sinistra, dopo
un paio di
azioni gli
prende le
misure.
Diligente su
Robinho,
finisce però
troppo
schiacciato.
Sempre più
frenetico di
Onyewu, finché
le gambe
reggono
annulla qualche
assenza. Poi si
perde Luis
Fabiano e va in
confusione.
Di testa le
prende tutte, è
notevole anche
sulle palle
basse, non
perde la testa
quando in
emergenza.
Uno da
prendere
subito.
Non ha il ritmo
dei compagni,
Ramires non ne
approfitta.
Elano lo
impegna di più,
ma è dal suo
lato che il
Brasile doveva
spingere.
Ancora in gol, il
3˚ del torneo.
Un gran lavoro
di copertura
tra mediana e
fascia sinistra,
qualche
imprecisione
quando
attacca.
Un po’
sorpreso sul
tiro di
Dempsey,
respinge di
pugno su
Donovan. Non
colpe gravi, ma
non gli sono
mai riusciti i
miracoli.
La cerniera
Bocanegra-Donovan per un
tempo gli toglie
il respiro,
Howard il gol.
Nella ripresa
affonda come
sa e fa la
differenza.
Meno blindato
di altre
occasioni in
difesa,
sbilancia il
Brasile sul 2-0
di Donovan, ma
il gol decisivo è
suo. Un gran
torneo
comunque.
Più anonimo di
Lucio, lotta
soprattutto con
Altidore ma non
ha mai la
determinazione
del compagno
di reparto.
Juan è
meglio.
Sull’1-0 di
Dempsey, per
quanto un po’
casuale, è il
primo
colpevole
poiché si
dimentica
dell’americano.
Male fino alla
sostituzione.
Sente la fatica
e forse l’età, in
ogni caso gioca
al risparmio e lì
in mezzo,
finché gli Usa
corrono, il
Brasile va
sempre in
inferiorità.
7
6,5
6
5
5,5
5,5
6,5
5
6,5
6
6,5
6,5
Clark
Feilhaber
Davies
Altidore
Bornstein
Kljestan
Felipe Melo
Ramires
Kakà
Robinho
Daniel Alves
Elano
Completa la
diga davanti
alla difesa con
anticipi e grinta
unici. Sbattono
tutti da lui,
anche Kakà. Di
più non poteva.
(Casey s.v.).
Non fa
rimpiangere
Bradley per
45’: raddoppia,
s’appiccica a
Kakà, ha i piedi
per far ripartire
il gioco. Poi
cala ed esce
stremato.
Lotta spesso
da solo,
velocissimo,
ma impreciso:
gli manca quasi
sempre l’ultimo
tocco. L’assist
a Donovan,
però, è da
urlo.
Non il solito
lavoro in
appoggio: resta
fuori dal gioco
e si limita a fare
a sportellate
con Lucio.
Esce, troppo
tardi, per
Bornstein.
Entra per
Altidore, fa
l’esterno
sinistro del
centrocampo
per respingere
l’assedio
brasiliano, ma
soffre l’asse
Maicon-Elano.
Entra subito in
partita al posto
di Clark, questo
sì, ma non
riesce a far
fronte al ritmo
di Melo nel
finale.
S’adegua ai
ritmi di Gilberto
per un tempo,
poi cambia
passo e detta
tempi e
geometrie: la
riscossa parte
anche dal suo
ritmo.
In attacco non
si vede, chiuso
com’è da
Dempsey. Sul
secondo gol è
lui l’ultimo
uomo: segno
che qualcosa è
saltato.
Sostituito
tardi.
Ci prova a
portare avanti i
suoi ma Clark e
Feilhaber lo
asfissiano. Ai
lati non ci sono
spazi, non si
arrende. E
segna un gol
non visto.
Due volte al tiro
da sinistra,
abbastanza
pericoloso, ma
tutto sommato
Spector lo
controlla bene.
Mai
determinante.
Anche lui
nettamente
meglio di A.
Santos ma, si
sa, Dunga ha
certe «fisse».
Ed è anche
vero che gli
Usa sono ormai
scarichi.
Dentro per
l’irriconoscibile
Ramires,
spinge e
soprattutto
dipinge l’angolo
per il 3-2 di
Lucio. Doveva
entrare
prima.
TERNA ARBITRALE: HANSSON 5 Qualche teatralità, rigoroso non sempre al momento giusto, e soprattutto non vede il gol di Kakà: poco assistito dal guardalinee. Andren 5; Nilsson 6
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
y
ECCO
L’ALBO
D’ORO
Ecco l’albo
d’oro della
Confederations:
1992
ARGENTINA
1995
DANIMARCA
1997
BRASILE
1999
MESSICO
2001
sizione sia Andre Santos che
Lucio. Dempsey, che balla in
mezzo ai due difensori della
Seleçao, gira il pallone con bravura battendo Julio Cesar. Per
il centravanti del Fulham è il
terzo centro in questa Confederations. Poi è il fuoriclasse
del Galaxy a dare un tocco di
talento in più ai fisiconi americani. Landon Donovan realizza il gol del 2-0 dopo una micidiale azione di contropiede
partita da un passaggio sbagliato di Maicon. Il talento
americano imposta, allarga
per Davies, quindi raccoglie il
pallone di ritorno. Un dribbling secco sul disorientato Ramires e conclusione in diagonale che spiazza Julio Cesar:
2-0 e ci sta tutto.
Seleçao alla riscossa Dunga inizia la ripresa con i soliti undici. Scelta coraggiosa, ma vincente. Dopo solo un minuto il
Brasile accorcia le distanze.
Maicon pesca Luis Fabiano al
limite dell’area di rigore. Il cen-
FRANCIA
2003
FRANCIA
2005
BRASILE
2009
BRASILE
travanti del Siviglia si gira e
con un perfetto rasoterra batte Howard. Maicon spinge come un forsennato sulla corsia
di destra. Cercando gli inserimenti dei compagni, più che i
cross. Gli americani sembrano
impauriti, il contropiede parte
a fatica. Al 14' Howard schizza
come una molla per respingere un colpo di testa di Lucio.
Due minuti dopo il portiere
americano vola ancora per deviare un altro colpo di testa,
stavolta di Kakà. Ma la palla
aveva già superato la linea di
porta, come chiariscono le immagini rallentate.
Assedio brasiliano E' un'altra
partita. Donovan, sempre lui,
prova ad alleggerire la pressione con un destro che Julio Cesar respinge a fatica. Dunga, finalmente, ricorre alla panchina inserendo Elano e Dani Alves al posto dei deludenti Andre Santos e Ramires. La Seleçao riesce ad alzare il ritmo e
Howard, al 25', è bravissimo a
chiudere lo specchio della porta a Luis Fabiano. Manca all’appello Kakà. Ma Ricky, finalmente, entra in scena. E' il 28'.
Lo scatto del fuoriclasse di San
Paolo è micidiale e il cross da
fondo campo è perfetto. Robinho batte a colpo sicuro, ma
centra la traversa: la palla torna in campo, si impenna e Luis
Fabiano la devia in rete di testa. E' il quinto centro per il
centravanti del Siviglia. Il Milan farà bene a farci un pensierino. La Seleçao insiste. E al
40' passa in vantaggio. Angolo
di Elano e capocciata vincente
di Lucio. E la festa è tutta verdeoro.
LA MOVIOLA
di Francesco Ceniti
15
R
2
Palla oltre la linea
L’arbitro non vede
una rete di Kakà
IL TRIONFO E IL GOL NON VISTO
In alto, i brasiliani con il trofeo. Nella foto
sotto, il gol di Kakà non visto dall’arbitro
sull’1-2: il pallone era dentro AFP e RICHIARDI
Fischia poco, ma sa come
farsi rispettare Hansson che
non perde mai il controllo della
partita neppure quando
commette un errore grave. E
allora partiamo subito
dall’episodio più controverso:
minuto 15 della ripresa, gli Usa
sono avanti 2-1 quando Andre
Santos crossa dalla sinistra
per Kakà. Il colpo di testa
ravvicinato del brasiliano è
respinto sulla traversa dal
portiere Howard quando la
palla ha superato per intero la
linea di porta. L’arbitro (male
assistito da Andren) non si
accorge del gol e lascia
continuare. Per il resto
normale amministrazione. Nel
primo tempo gialli ok per
Bocanegra (placcato Kakà), a
Felipe Melo (litigio con
Onyewu) e Andre Santos
(falciato Altidore). Nella ripresa
il Brasile trova subito il gol che
riapre la partita e il ritmo si
alza. Ammonito Lucio dopo un
contrasto con Altidore. Il pari
di Luis Fabiano arriva dopo
una traversa colpita da
Robihno: i sudamericani
chiedevano subito il gol, ma in
questo caso il pallone era
rimbalzato nettamente in
campo (a circa 15 centimetri
dalla linea di porta).
16
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
CONFEDERATIONS CUP LA FINALE
Luis Fabiano è un tesoro
Capocannoniere, 5 gol in 5 gare, il Milan ci pensa. Kakà: «Avevo segnato anch’io»
sare ancora a Ricardo Kakà e
allo sconfinato patrimonio di
calcio che ha traslocato a Madrid e domani sera il Real presenterà orgoglioso al mondo,
non serve più. Fa soltanto male - ma continuerà a farlo - vederlo con un’altra maglia prendere l’ennesimo titolo di «Man
of the match», perché ha appena cambiato l’inerzia della partita, mangiando il campo e
spaccando a metà la difesa avversaria come ieri sera: quan-
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE
JOHANNESBURG dE adesso, ma-
gari, qualcuno in Italia ci penserà davvero. Un club che ha
bisogno di un difensore in grado di dare ancora 2-3 stagioni
ad alto livello penserà a Lucio,
visto che - così pare - il Bayern
non pensa più così tanto a lui,
che ha solo un altro anno di
contratto e nei giorni scorsi
non ha usato giri di parole per
decifrare il suo futuro: «Se credono di non aver più bisogno,
non starò a Monaco un giorno
di più: il Bayern non è stato il
mio primo club e non sarà l’ultimo». Una decina di milioni e
se ne può parlare: bisognerà
solo capire se questa Confederations Cup - giocata da Lucio
a ottimi livelli sia in difesa che
come contributo offensivo, fino al gol partita di ieri - convincerà il Bayern che è meglio
non lasciarlo scappare o se lui
farà la voce grossa per ottenere un’altra destinazione a condizioni favorevoli per chi lo
cercherà.
do ha rimesso prima in piedi il
Brasile che aveva preso due
cazzotti dagli Usa e poi il risultato, depositando la pietra più
importante del 2-2.
Kakà miglior giocatore del torneo e Luis Fabiano goleador con 5 reti AP
Gol decisivi E lì, a completare
quell’opera, ha pensato Luis
Fabiano: l’attaccante che chiamavano «o Fabuloso» e che ultimamente, in Brasile, avevano ribattezzato «signor un gol
a partita». Da ieri sera hanno
dovuto aggiornare il titolo,
Il c.t. Bradley:
«Siamo grandi
anche noi»
DAL NOSTRO INVIATO
JOHANNESBURG (Sud Africa)
Cadono sul più bello gli Stati
Uniti, ma non si può cancellare
il ricordo di una
Confederations incredibile,
soprattutto dopo le sconfitte
con Italia e Brasile nelle prime
due giornate. Dempsey piange
alla premiazione, il c.t.
Bradley ha la faccia della
disperazione: «Questa
sconfitta fa veramente male.
Sono orgoglioso dei miei
giocatori, peccato esserci
lasciati sfuggire
quest'occasione. Spero tutto il
mondo abbia visto che oggi
siamo una grande squadra».
Grande Howard Dopo la
finale, Tim Howard, ex
Manchester United, è stato
premiato miglior portiere del
torneo (e Kakà miglior
giocatore). Nella lista dei dieci
selezionati dalla Fifa ci sono
altri due americani, Dempsey
e Donovan, esterni che col
loro continuo pressing hanno
tenuto alto il baricentro della
squadra di Bradley. Sarebbe
entrato nel gruppo anche il
figlio Michael, se non fosse
stato squalificato per la finale.
Gli altri sono: Luis Fabiano,
Kakà, Robinho (Brasile); Xavi,
Villa, Torres (Spagna); Parker
e Pienaar (Sud Africa).
Fabio Licari
Mercedes-Benz è un marchio Daimler.
Uomo partita E magari il Milan
penserà davvero a Luis Fabiano: si convincerà, se davvero
sarà troppo complicato arrivare a Dzeko, che potrebbe essere lui il suo uomo. Tanto, pen-
Anche Lucio
potrebbe arrivare in
Italia: il Bayern non
sembra più
interessato a tenerlo
perché nelle ultime sette partite ne ha fatti otto e i due segnati agli Usa sono stati decisivi
per prendersi quella coppa,
prima ancora che per diventare il capocannoniere del torneo: cinque gol in cinque partite qui in Sudafrica, avamposto
della macchina da gol verdeoro che ne ha fatti 14; sei reti
nelle ultime sei gare di qualificazione al Mondiale; l’uomo
che Dunga - orfano di Ronaldo, Adriano, ma anche del Pato che vuole lui - ha messo al
centro del suo progetto offensivo, capace di partorire ieri sera l’ottava vittoria consecutiva
(tre di qualificazione al Mondiale contro Perù, Uruguay e
Paraguay, più le cinque di Confederations Cup), nonostante
i suoi soldati - quasi sempre gli
stessi - giocassero la quinta gara in 14 giorni, la settima in 23
considerando gli impegni sudamericani. «Volevamo questa vittoria a tutti i costi - dice
Kakà -. E’ il successo di un grande gruppo che può ancora migliorare tantissimo da qui al
Mondiale. Abbiamo faticato
nel primo tempo, ma poi ci siamo ripresi e abbiamo dimostrato di meritare di vincere
questo torneo. Il gol che non
mi hanno dato? Per me c’era:
mi dispiace perché avrei voluto segnare nella finale».
ORGOGLIO USA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CONFEDERATIONS CUP FINALE TERZO POSTO
SPAGNA
SUD AFRICA dts
x
3
2
HA DETTO
GIUDIZIO 777
Ho dimostrato
all’allenatore
che ci sono
anch’io. Al di là
della doppietta
sono contento
perché la
sconfitta in
semifinale con
gli Stati Uniti ci
aveva fatto
davvero male
PRIMO TEMPO 0-0 (2-2 al 90’)
MARCATORI Mphela (Su) al 28’, Guiza (Sp) al 43' e 44’, Mphela (Su) al 48’
s.t., Xabi Alonso al 2' s.t.s.
SPAGNA (4-4-2) Casillas 6; Arbeloa
6, Albiol 5,5, Piqué 5,5, Capdevila 6;
Cazorla 6,5, Busquets 6 (dal 36' s.t.
Llorente 6), Xabi Alonso 6, Riera 6;
Torres 5 (dal 12' s.t. Guiza 7), Villa 5,5
(dal 12' s.t. Silva 5). ALLENATORE Del
Bosque 6,5. .
SUD AFRICA (4-5-1) Khune 6,5; Gaxa 7, Mokoena 6, Booth 6,5, Masilela
6; Pienaar 5,5 (dal 19' s.t. Mphela 7),
Tshabalala 6 (dal 39' s.t. Mhlongo 6),
Sibaya 6, Modise 5,5 (dal 24' s.t. Van
Heerden 6), Dikgacoi 6; Parker 6. ALLENATORE Santana 6.
ARBITRO Breeze (Aus) 4.
NOTE Spettatori 31.788. Angoli 4-3 per il
Sud Africa. Ammoniti Busquets, Albiol, Piqué e Llorente (Sp), Masilela (Su). Recuperi:
1' p.t., 3' s.t, 1' p.t.s.
L’amarezza dei sudafricani dopo la rete del 2-1 di Guiza. Inutile il pari che ha poi portato ai supplementari, alla fine ha vinto la Spagna AFP
La Spagna si sveglia
quando sembra finita
All’88’ e 89’ rimonta da 0-1 a 2-1, è ripresa poi vince nei supplementari
L’arbitro peggiore in campo, nel Sud Africa si rivela Gaxa: merita l’Europa
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO BOLDRINI
RUSTENBURG (Sud Africa)d La ma-
no del diavolo e il tiro della domenica. La finalina per il terzo
posto della Confederations
Cup incorona la Spagna dopo i
tempi supplementari, ma i momenti cult di 120 minuti si sono materializzati in una manciata di secondi. Sono quelli
che passano dal calcio di rigore negato alle furie rosse per
un fallo di mano in area di
Mhlongo, visto dall'Antartide
al Polo Nord e dall'Amazzonia
alla Grande Muraglia, al
gol-partita di Xabi Alonso, con
una punizione calciata da lontano e che buca Khune, con il
pallone impazzito tra una foresta di gambe. Poi c'è il resto,
un'ora di noia e un'ora di fuochi d'artificio. I sussulti arrivano con le doppiette di Mhpela
e Guiza, panchinari buttati nella mischia per dare una scossa
w
I NUMERI
6
gli spagnoli
andati in gol
nel torneo: Villa
e Torres (3 gol
a testa), Guiza
(2), Fabregas,
Llorente e Xabi
Alonso (1)
a due squadre addormentate.
Lo scandalo Ora va bene tutto:
allargare le frontiere, offrire a
tutti una seconda possibilità,
non farsi condizionare dai pregiudizi. Ma affidare la finalina
all'australiano Breeze, che già
aveva combinato i suoi guai come quarto uomo nella partita
Brasile-Egitto, è stato un azzardo. Breeze, stavolta nel ruolo
di arbitro, si è ripetuto. Ha
qualche problema con i rigori.
La domanda però è molto semplice: come ha fatto a non vedere un fallo di mano con il
braccio allargato e in una visuale perfetta come quella in
cui è venuto a trovarsi, a pochi
metri dal fattaccio? L'azione,
al 14' del primo tempo supplementare, non era neppure difficile da seguire: cross di Arbeloa, zuccata di Silva e mano di
Mhlongo. Del Bosque, seduto
pacificamente in panchina, è
saltato dicendo una sola parola: mano. Ed è quello che han-
no pensato tutti, compresi i sudafricani, perché lo stesso
Mhlongo ha guardato l'arbitro. Tutto ciò è accaduto sotto
gli occhi del presidente della
Fifa, Blatter, in tribuna d'onore con il presidente sudafricano Zuma.
La chiave Tre minuti dopo, al
2' del secondo tempo supplementare, il 3-2 finale, firmato
da Xabi Alonso con un tiro che
ha sfiorato il gomito di Llorente, ma in questo caso era quasi
impossibile accorgersi del misfatto. La rete di Xabi ha chiuso i conti di una partita che fino a metà ripresa aveva dato
ragione a chi considera le finali del terzo posto le gare più
inutili del calcio. Per un'ora
hanno dato spettacolo i tifosi,
con le loro vuvuzela e le ola di
origine messicana. Quaggiù
fanno ancora furore. L'unico
sussulto si è avuto al 3' della
ripresa, con il gol annullato a
Busquets per fuorigioco di Tor-
res su punizione calciata da
Villa.
Cambi giusti Gli inserimenti di
Guiza da una parte e di Mphela dall'altra hanno dato la scossa. Mhpela ha portato sull'1-0
il Sud Africa, con un sinistro a
chiudere un'azione in cui la difesa spagnola ha dormito sonni pesanti. Guiza in due minuti, al 43' e 44' della ripresa, ha
rovesciato il risultato. Il primo
gol è stato un pezzo da centravanti vero, controllo del pallone e tiro secco. Il secondo, un
capolavoro: un pallonetto in
diagonale che ha colpito il palo interno. Mphela, con una
punizione da 20 metri, ha consegnato al Sud Africa la chance dei supplementari. Alla fine, ha vinto il più forte, ma il
Sud Africa esce a testa alta dalla Confederations Cup. Un
consiglio per gli acquisti: Siboniso Gaxa, esterno destro del
Mamelodi Sundowns, 25 anni, merita una squadra europea.
sul futuro
Dopo l’annata
vissuta in
Turchia col
Fenerbahce
non mi
dispiacerebbe
tornarmene
in Spagna.
Tra l’altro, so
che il Valencia
sta cercando
un centravanti
Daniel Guiza, 28
anni, attaccante
del Fenerbahce
ANSA
LA BEFFA
Doppietta
di Guiza
ma niente
premio
DAL NOSTRO INVIATO
RUSTENBURG (Sud Africa)d Il pasticcio del premio. La Fifa elegge
uomo-partita Xabi Alonso perché il voto viene espresso al 43'
del secondo tempo. In quel momento, Guiza sta firmando il
primo gol. La fretta della Fifa
viene punita un minuto dopo,
quando Guiza concede il bis
con una rete capolavoro. Il premio però è già stato assegnato e
a Guiza non resta che consolarsi: «Ho cercato di dimostrare all'
allenatore che ci sono anche io.
Sono contento non solo per i
due gol, ma anche perché la
sconfitta con gli Stati Uniti ci
aveva fatto male. Il mio futuro?
Dopo l'annata vissuta in Turchia, al Fenerbahce, non mi dispiacerebbe tornare in Spagna.
So che il Valencia cerca un centravanti». Xabi Alonso arraffa il
premio e dice: «L'amarezza per
la sconfitta con gli Usa resta,
ma era importante reagire».
I ct Del Bosque è pronto per godersi una vacanza a Marbella, a
pochi passi dalla villa di Capello. Il ct spagnolo è soddisfatto:
«I miei giocatori hanno avuto
un comportamento magnifico.
Togliendo il brutto giorno con
gli Stati Uniti e la prima parte
di questa finalina, si può essere
soddisfatti. Era importante vincere per mostrare la compattezza di un gruppo che deve restare unito. E' importante non perdere quel senso di appartenenza che ha permesso alla
Spagna di vincere l'Europeo 2008». Il suo collega brasiliano, Joel
Santana, che in meno di due anni sudafricani ha guadagnato
quanto aveva incassato nella sua carriera di allenatore, è contento per aver
messo alla corde gli spagnoli: «Abbiamo giocato
una grande partita. Per noi
questa Confederations
Cup è stata una grande
esperienza. Ci ha dato sicurezza e tranquillità. Abbiamo scoperto giocatori come Mphela. Il Sud
Africa può fare un
grande mondiale».
bold
18
R
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE B L’INTERVISTA
«Chi resta al Toro
rinunci a qualcosa»
Cairo e una proposta choc per risvegliare l’orgoglio granata
«I giocatori si riducano lo stipendio: tornati in A, riavranno tutto»
TORINOd Flashback. Dal giorno
della Sconfitta con la S maiuscola a ieri sono passate quattro
settimane tonde. Un mese dopo la retrocessione, Urbano Cairo si concede qualche ora in
spiaggia con i figli a Forte dei
Marmi e torna a dire la sua.
«Molto dolorosa. In vita mia
non mi era mai successa una cosa così negativa. Mi son fatto
un bell'esame di coscienza e
ora ho tanta voglia di reagire,
facendo tesoro degli errori commessi».
Il presidente torna a
parlare un mese dopo
la retrocessione: «E’
stata molto dolorosa,
ho voglia di reagire»
Uno dei momenti felici della vita granata di Urbano Cairo, 52 anni: qui esulta sotto la Maratona INFOPHOTO
«Ora si riparte per far bene. Voltiamo pagina e apriamo un capitolo nuovo. Ho un'energia forte, positiva».
Quanto ci rimette lei di tasca
con il Toro in B?
«Dipenderà dal mercato. Ma
perdiamo il 60% del fatturato e
quindi dovremo usar bene i 7,5
milioni di paracadute Lega».
Quindi?
«Quindi serve oculatezza. Conserviamo il settore giovanile e i
giocatori importanti, purché siano motivati a restare».
Che risposta si aspetta dai big?
«Che restino con la voglia di fare un grande campionato. Ma
visto che quando un giocatore
gioca bene chiede più soldi, mi
aspetto che qualcuno rinunci
ad una parte dello stipendio
per poi riaverla quando torneremo in A. Sarebbe un bel gesto».
IL FATTURATO
In serie B
perdiamo il 60
per cento del
fatturato,
dobbiamo usare
bene i 7,5
milioni del
paracadute
Salvatore Mastronunzio, 29 anni, 19 gol nell’ultima
stagione con l’Ancona (2 nei playout) LAPRESSE
ROSINA
E’ il capitano,
se vuole restare
mi fa soltanto
piacere. E ci
terrei che
rimanessero
anche Bianchi e
Dzemaili
Presidente, com'è stata questa
retrocessione?
Qualcuno le ha già fatto un discorso del genere?
«No, ma magari succede. Io con
i giocatori non ho parlato, anche perché è iniziato il Cairo-2,
io ho delegato davvero Foschi.
L'uomo-mercato è lui. Ha le
idee chiare e i nostri colpi consisteranno nel tenere i giocatori
importanti».
Colantuono è l'uomo giusto per
ripartire?
«Credo proprio di sì. Ha le idee
chiare, è quel che ci voleva».
Bianchi e Dzemaili partiranno?
«Ci terrei molto che rimanessero. Loro come altri. Ma conta la
motivazione, perché vogliamo
risalire subito in A».
Intanto ha ingaggiato Gorobsov e riscattato Gasbarroni.
«L'argentino è un giovane di talento, Gasbarroni può essere
un'ira di dio».
Rosina cambierà aria?
«Ale è il capitano. Se vuol restare mi fa solo un piacere».
Le ha fatto male la contestazione sotto l'ufficio a Milano?
«No, c'è libertà di espressione.
Ma erano solo 20 persone, non
rappresentano il milione di tifosi granata. Non c’ero, altrimenti sarei sceso a parlare».
Come si riconquistano i tifosi?
«Con i risultati e con i fatti. Serve una linea societaria precisa,
ma la gente del Toro è con me e
sa che in questi quattro anni ho
investito 25 milioni, mica bruscolini».
E cosa si sente di garantire?
«Faremo un campionato per salire in A, ma non sarà una passeggiatina».
Le mancherà il derby?
«No. Ne ho giocati quattro: un
pari e tre k.o. con due gol in fuorigioco. Tornati in A, saremo
più competitivi».
CLIC
IL RADUNO? A VERONA
PER EVITARE I TIFOSI
Raduno -10: fra
dieci giorni il Toro
torna al lavoro.
Anche per evitare
mugugni e contestazioni di
una piazza inquieta e
demoralizzata per la
retrocessione, i granata si
radunano il 9 luglio a
Verona all'ora di pranzo.
Un boccone che
permetterà di conoscersi
e ritrovarsi; poi tutti a
Folgaria, in Trentino, per
iniziare a sudare agli ordini
di Colantuono. Un ritiro
decisamente lungo, che
finirà soltanto venerdì 31
luglio. Poi la truppa
tornerà a Torino.
LE TRATTATIVE
HA DETTO
COLANTUONO
Credo sia
l’allenatore
giusto per
ripartire, ha le
idee chiare.
Come Foschi,
che è diventato
l’uomo mercato
FABRIZIO TURCO
E adesso?
x
I TIFOSI
Si riconquistano
con i risultati. La
gente del Toro è
con me, sa che
in questi anni ho
investito 25
milioni, non
sono bruscolini
Mastronunzio
verso la Reggina
Brescia su Pinardi
Offerta Padova per Possanzini
Gerardi è vicino all’Ancona
Il Frosinone va su Del Prete
BIANCHIN-COMETTI-D’ANGELO
MILANOdOre decisive per il passaggio di Mastro-
nunzio alla Reggina: l’attaccante dell’Ancona
sarà il primo tassello dell’attacco di Novellino,
operazione che si può chiudere per 1,2 milioni.
Ed è viva pure la pista Rincon. Ai calabresi è arrivata un’offerta del Wisla Cracovia per Stuani e
Alvarez. All’Ancona si sta per accasare la punta
Gerardi dall’Udinese.
Mosse Padova Offerta del Padova per Possanzini: 2,5 milioni per il Brescia, pronto un triennale
per il giocatore. A sorpresa c’è il divorzio col d.s.
Tosi (al suo posto De Franceschi): si riparla di un
suo possibile ritorno a Modena.
Portiere Brescia Nonostante l’intrigo Viviano, il
Brescia si è comunque mosso per cercare il sostituto: sondaggi per Guarna e Benussi, piace anche Agliardi (Palermo, già coi bresciani per 3 stagioni). In difesa c’è l’ipotesi Castellini (svincolato dal Bologna); a centrocampo, oltre a De
Ascentis (svincolato), si tengono d’occhio Baronio (tornato alla Lazio), Iori (Cittadella) e Carrus, che il Bologna vorrebbe inserire per arrivare
a Caracciolo; in attacco sondaggio col Modena
per Pinardi, c’è interesse per il promettente Del
Sante (Varese), seguito pure dal Vicenza (in pole per il giovane Misuraca del Palermo). Si lavora con la Triestina allo scambio Nassi-Testini:
ma alla fine potrebbe andare Gorzegno a Trieste.
Affari vari Il Mantova (che si è inserito fra Luisi e
il Frosinone) e il Sassuolo (quest’ultimo vicino a
Falcinelli del Pontevecchio) stanno pensando all’attaccante Pereira (Itala San Marco). Nell’affare Belingheri, il Torino potrebbe girare all’Ascoli la punta Moro (era alla Spal). Il Lecce sta facendo un pensierino a Forestieri (Genoa), ma
prova a convincere i rossoblù a cedere qualche
pedina fra Bonucci, Bolzoni, Fatic e Meggiorini. Gli obiettivi più vicini sono Baclet (Arezzo) e
Arma (Spal). Seguiti pure Lepore (Varese) e si
attendono evoluzioni per lo scambio con l’Atalanta Defendi-Benussi. C’è il Frosinone su Catinali, ma dal Siena potrebbe arrivare Del Prete.
LEGA PRO IL MERCATO
Il Pergocrema prende in comproprietà dall’Empoli il difensore Nello Panariello (classe
’88), nella passata stagione alla Giacomense. Il Lumezzane
ha ufficializzato l’acquisto di
Antonio Cinelli, capitano della
Primavera della Lazio.
Benevento vicino a Scarpa
Pergocrema: c’è Panariello
Cinelli passa al
Lumezzane. Appello
on line dei tifosi
della Pro Sesto
BENTIVOGLI-D’ANGELO
dSarà presentato questa mattina il nuovo allenatore del Ravenna, Vincenzo Esposito, 46
anni, ex tecnico della Primave-
ra dell’Inter con la quale ha vinto un Torneo di Viareggio, uno
scudetto e perso una finale contro la Sampdoria. Inizialmente
il Ravenna sembrava aver scelto Pergolizzi (tecnico campione d’Italia Primavera col Palermo), che però aveva già dato la
parola a Zamparini. Inoltre,
Pergolizzi non ha trovato l’accordo su contratto e programmi con i romagnoli. Scelto il tecnico, il Ravenna si tuffa sul mercato: domani saprà se si è ag-
giudicato il difensore Ferrario
alle buste, dopo aver ottenuto
per intero Robson Toledo, sempre alle buste — per 70 mila euro — con l’Udinese. Come Toledo, anche Fofana ha brillato
nella Pro Patria ma è tornato a
Ravenna per fine prestito.
Aspettando Acori Il Benevento
(che in settimana incontrerà
Acori per la panchina) aspetta
oggi in sede Pacciardi (Crotone), pronto a firmare un trien-
Francesco Scarpa, 30 anni LAPRESSE
Il brasiliano Caetano, 25 anni PIPITA
nale; si cerca sempre un nome
importante per l’attacco: sfumato Caputo del Bari, tra le ipotesi più probabili ci sono Caetano del Siena (autore del gol
promozione del Crotone pro-
prio al Benevento) e Di Gennaro del Gallipoli; da registrare
anche un interesse importante
per Scarpa, che la Paganese ha
appena riscattato dalla Salernitana per 200 mila euro.
In Seconda La Pro Sesto cerca
acquirenti, la famiglia Pasini
ha comunicato che il 30 giugno
lascerà la guida del club, così i
tifosi hanno messo un annuncio su «sestonotizie.it»: «A.A.A.
cercasi imprenditori che anche
temporaneamente acquisiscano la proprietà della Pro Sesto,
società di calcio professionistica di una città di 83.000 abitanti, con una storia quasi centenaria».
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MOTOGP DOPO L’IMPRESA AD ASSEN
I 10 grandi di sempre
Rossi e Ago per noi sono pari
Dopo le 100 vittorie giochiamo a mettere in fila le leggende della moto. Con un primo posto per due
dVale arriva a 100, sempre
più nell’Olimpo dei Grandi. Il
più grande? Forse sì, forse no.
Allora proviamo a fare una
classifica, ma che responsabilità mettere in fila i 10 più grandi del motociclismo senza
mancare di rispetto a nessuno.
Restano fuori veri miti come
Geoff Duke, 6 titoli, inventore
della tuta in pelle intera, Eddie Lawson, l’efficienza in moto, o ancora Mick Doohan.
Prendiamolo come un «gioco»
per ripercorrere 60 anni di moto, tra miti e imprese, come le
100 vittorie di questo ragazzo
che ha saputo entrare nella storia con il sorriso sulle labbra e
la cattiveria nel polso destro.
Abbiamo immaginato un pari
merito tra Rossi e Giacomo
Agostini per il numero 1, perché se le 122 vittorie sono un
obiettivo possibile per Rossi, i
15 titoli resteranno un record
di Ago. Un testa a testa che andrà avanti un bel po’. Che piacere!
x
Valentino Rossi,
30, anni, fa festa
ad Assen EPA
MICHAEL SCHUMACHER
7 MONDIALI E 91 VITTORIE
«Ha la mia ammirazione»
Alla fine non sono
sorpreso. Sappiamo cosa
Valentino è in grado di
fare sulla sua moto: più di
chiunque altro. 100 GP
vinti, questo è un numero
davvero impressionante.
Da uomo di sport,
Valentino ha il mio più
grande rispetto. Da fan,
ha la mia ammirazione
f.f.
LA CLASSIFICA
di FILIPPO FALSAPERLA
I COLLEGHI
«Adesso è
nella storia»
1
1
3
4
5
Giacomo Agostini Valentino Rossi
Mike Hailwood
Kenny Roberts
John Surtees
Chi gli vuole bene dice che i numeri
non ingannano; 122 gran premi vinti
e 15 titoli (’66-75) non possono
essere frutto del caso. Chi non lo
sopporta replica che sono stati
vinti contro «signori nessuno»: ma
quando ha iniziato, per esempio,
dominava un certo Mike Hailwood,
che ha dovuto abbassare la testa al
nuovo arrivato. Sicuramente un
fenomeno, anche di longevità
agonistica in senso lato. Ancora
oggi a più di 30 anni dal ritiro se
arriva su una pista si fa capannello.
È troppo facile vedere il presente
come il meglio di sempre. Ma
Valentino non domina (8 titoli,
’97-08) semplicemente da 14 anni,
dopo aver attraversato tutte le
categorie del Motomondiale. Lo fa
sfruttando al meglio la popolarità
che i mass media possono dare o
togliere a qualsiasi fenomeno. Lui
ha saputo cavalcare vittorie e
comunicazione con una spontaneità
che ne ha fatto un mito planetario,
amato e osannato in patria, ma
anche a casa del nemico di turno.
Quando il nome con cui entri nella
leggenda è «The Bike», La Moto,
significa che non hai solo vinto, ma
hai segnato la storia di uno sport.
Mike che ha rischiato l’inverosimile
in pista, ma se n’è andato presto
per un banale incidente d’auto, ha
dominato con tutto e dappertutto.
Anche dopo essersi ritirato, al
Tourist Trophy, con la Ducati, in una
gara epica. Ha corso e vinto (9 titoli,
’61-67) in tutte le categorie, magari
nello stesso GP. Per esempio al TT
del ’59 e ’60: 4 classi, 4 centri!
Kenny Roberts, quello «vero», il
papà, ha cambiato il motociclismo.
Si arrivava dallo stile pulito e dalle
gomme quasi stradali del
motociclismo vecchio stile, ma
con il californiano si è entrati nel
futuro: tuta colorata, protezioni
rigide per strisciare a terra con il
ginocchio aperto a compasso, le
super gomme con il battistrada
liscio, impennate per festeggiare
le vittorie. Il Marziano è arrivato
così: poche parole, tanti fatti,
vincendo 3 Mondiali (’78-80).
Big John è stato uno dei più grandi
di sempre nelle moto (7 titoli dal
1956 al 1960, 4 in 500), ma
soprattutto è stato l’unico pilota in
grado di passare alla Formula 1
vincendo il titolo e poi diventando
anche costruttore. Un personaggio
incredibile, per i risultati, ma anche
per la capacità, alla sua veneranda
età, di emozionarsi ancora per le
corse in moto e per i giovani, che
cercano di emularlo. Come
Valentino Rossi, a cui suggerì di
passare alle 4 ruote... per batterlo.
6
7
8
9
10
Freddie Spencer Wayne Rainey
Jarno Saarinen
Barry Sheene
Angel Nieto
Una meteora che ha segnato
un’epoca con le sue vittorie
travolgenti e i suoi misteri. Un mito
appannato da un ritorno infausto e
imbarazzante. Spencer è stato un
pianeta inesplorabile: dalla vita
privata, al modo di affrontare le
corse. Ma quando chiudeva la
visiera del casco era un portento,
soprattutto per la capacità di
distruggere gli avversari nei primi
giri. Soprattutto è stato l’ultimo a
vincere 2 dei 3 titoli (250-500,
’83-85) nella stessa stagione.
Ha lasciato la sua traccia
indelebile nella storia, malgrado il
libro dei record parli solo di un
titolo 250 (’72). Jarno Saarinen ha
rappresentato il sogno mai
sbocciato, con la sua visione
estrema della moto e la sua
velocità impressionante. Prima
che il terribile Curvone di Monza
se lo portasse via insieme a Renzo
Pasolini, in sella alla «terribile»
Yamaha aveva dimostrato che era
finito il regno dei 4 tempi e forse
anche quello di Agostini.
È stato il vero anello di
congiunzione tra motociclismo
eroico e moderno, dove i piloti sono
anche star. Sheene, scomparso nel
2003, viene ricordato per la
capacità di correre e vincere in
tutte le classi (perfino la 50!), per i
2 Mondiali (’76-77), ma soprattutto
per il sorriso perenne, la sigaretta
in bocca dopo l’arrivo, la Rolls
Royce luccicante, la moglie-modella
Stephanie con cui aveva posato
anche per Playboy. Un fenomeno in
pista e fuori.
Si può essere stelle anche se si
corre «soltanto» nella 125 e nella
50. Angel Nieto lo ha dimostrato
anche se i timidi tentativi di salire
di cilindrata non sono andati a
buon fine. Tredici titoli (12+1 per lui
che è molto superstizioso, ’69-84)
e una fama che lo segue ancora
oggi che frequenta il paddock,
come team manager o
commentatore tv. Amico dei
grandi, non solo delle moto, ha
sempre la stessa voglia di
divertirsi di quando correva.
L’essenza del pilota. Una persona
affabile, disponibilissima, che
quando saltava in sella alla sua
Yamaha diventava una belva
assetata di velocità. Ha vinto 3
titoli (’90-92)e il quarto è rimasto
sul più bello col terribile incidente
di Misano che lo ha paralizzato. Ma
prima ha fatto vedere come si può
vincere con una moto e delle
gomme che tutti, compresi gli
avversari, giudicavano inferiori
alla concorrenza. Correre «sopra»
i problemi, un credo incrollabile.
dLe 100 vittorie di Rossi viste
dal motomondiale:
Vito Ippolito (Presidente Federazione internazionale):
«Sono felice che sia toccato a
me dargli la coppa della 100ª
vittoria. È bello vedere come a
30 anni abbia la voglia di uno
che ha appena vinto la sua prima gara».
Loris Capirossi (pilota
Suzuki): «Se lo merita. Sono
contento per lui, ha fatto una
carriera incredibile. Insieme
abbiamo fatto grandi battaglie, come in Malesia 2006,
quando vinse gara e titolo».
Andrea Dovizioso (pilota
Honda): «Non c’è niente da dire tanto di cappello, è uno dei
più grandi e forse il più grande
di sempre».
Marco Melandri (pilota Kawasaki): «Vincere 100 gare vuol
dire essere una parte importante della storia della moto. È
stato bravo a essere al vertice
in ogni categoria e situazione.
A me piace ricordare di quando da piccoli giravamo in minimoto anche con la neve e poi
mettevano le calze ad asciugare sulla stufa».
Nicky Hayden (pilota Ducati): «I numeri dicono tutto, provate a contarle e vedete quanto tempo ci mettete. Ho tanto
rispetto per lui, è impressionante».
Sete Gibernau (pilota Ducati): «Per quelli a cui piace la
moto, vedere un campione così è bellissimo. Per me, averlo
battuto qualche volta è un onore. Le gare che ho fatto con lui
sono nella mia memoria, non
tutti possono dire di averlo
messo in difficoltà».
p.i.
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I 100 CAPOLAVORI
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MOTOGP DOPO L’IMPRESA AD ASSEN
«Io, tecnico di un pilota perfetto»
Burgess: «Vale sta viaggiando in territori mai frequentati, non ha punti deboli, vincerà ancora»
PAOLO IANIERI
x
dPer capire tutto, basta una
frase: «Con Valentino stiamo
viaggiando in territori mai frequentati da nessuno». Parole
che fotografano uno dei migliori piloti (il migliore?) che il motociclismo ha offerto alla storia. Davanti a un bicchiere di
birra quasi vuoto, Jeremy Burgess parla lentamente e sorride: in 74 delle 100 vittorie di
Vale c’è la sua firma. Un matrimonio, quello tra il folletto di
Tavullia e l’australiano di Adelaide, che dura da 10 anni ma
che profuma ancora di luna di
miele.
HA DETTO
TRIONFI
Welkom 2004 è
stata l’emozione
più grande, ha
motivato tutti:
quella gara ci
ha portato dove
siamo ora
SORPASSO
Con
l’accelerazione
delle 800, il
sorpasso
all’ultima curva
di Barcellona in
pochi hanno il
coraggio di farlo
Burgess, lo confessi: ma Rossi
ha qualche punto debole?
«Se parliamo del pilota io non
ne vedo».
Impressionato anche lei?
«Con lui tutto è possibile, niente può essere scontato».
DESIDERIO
Voglio restituirlo
alle faccende
domestiche al
100% della sua
efficienza.
E ringraziare
Graziano
e Stefania
Allora iniziamo dal futuro: raggiungerà il record di Agostini?
«Noi corriamo solo la MotoGP,
senza il lusso delle due classi di
Ago, anche se oggi ci sono più
gare e abbiamo Vale. Ma 22 vittorie sono tante, Kenny Roberts in carriera ne ha vinte 22,
Spencer, Sheene o Gardner si
sono fermati prima. E Valentino nei prossimi cinque anni potrebbe non essere più quello
che è adesso».
Lei lo conosce bene, per quanto pensa che continuerà?
«Ho solo un desiderio, restituirlo alle faccende domestiche al
100% della sua efficienza. E
ringraziare Graziano e Stefania, fantastiche persone, per
avermi permesso di lavorare
con Valentino. Però...».
Valentino
Rossi e Jeremy
Burgess, qui
sul podio di
Jerez ’09,
lavorano
assieme dal
2000, quando
Vale arrivò alla
Honda 500:
assieme hanno
vinto 74 gare e
6 Mondiali:
2001, 2002 e
2003 con la
Honda, 2004,
2005 e 2008
con la Yamaha
MILAGRO
Però?
«Fino a quando fa gare come
quella di Barcellona...».
Si fa fatica a dimenticare quel
sorpasso all’ultima curva.
«Io sono qui "solo" da trent’anni, ma non mi ricordo tre piloti
a pari punti dopo sei gare. È come se fino ad Assen avessimo
fatto le prove libere. E a Barcellona si è visto come lui abbia
tanto da offrire: sapeva che
avrebbe fatto quel sorpasso, e
forse lo sapeva anche Stoner, i
due si erano passati in quel punto due anni fa. Io, come credo
Lorenzo, avevo pensato alla
curva 9 come ultima possibilità. Perché se con le 500 era possibile sorpassare all’ultima curva, con l’accelerazione delle attuali 800, in pochi hanno il coraggio di farlo».
Anche per lei il Montmelò è stata una delle sue migliori gare?
«Sì. Ho visto la classifica delle
sue più belle vittorie sulla Gazzetta: c’è Welkom 2004, che a
me ha dato le emozioni più
grandi. Ha motivato tutti e fatto vedere alla Yamaha che noi
eravamo lì per dare il 100% da
subito. Quella gara ci ha porta-
to dove siamo ora: abbiamo sviluppato una moto che tutti possono guidare forte. Come la
Honda NSR degli Anni ’90 o la
Honda RC211V. Quella moto
ora è la Yamaha».
Si aspettava un Mondiale così?
«Il bello del motociclismo è che
bisogna sempre aspettarsi l’impensabile».
Parliamo dei rivali: Lorenzo.
«Mi ricorda molto Doohan.
Non per la guida, ma per le prestazioni. Lo scorso anno ha fatto degli errori, ma ha capito, ha
imparato e quest’anno è ripartito da un foglio bianco. Come
Mick nel ’99, sa cosa fare: la
sua stagione invernale è stata
perfetta per capire le differenze tra 250 e MotoGP. Per la
Yamaha la sua è una presenza
fantastica se Valentino dovesse
ritirarsi tra un paio di anni».
LA GUIDA
Domenica MotoGP
a Laguna Seca
Gara alle ore 23
Domenica a Laguna Seca si corre
il GP degli Stati Uniti, 8ª tappa (su
17) del Motomondiale 2009. In
pista solo la MotoGP. Ecco il
programma tv (diretta integrale
su MotoGP Premium) con gli orari
italiani.
VENERDÌ Ore 19-20 e
22.55-23.55 prove libere.
Sintesi su Italia 1 alle 0.45.
SABATO Ore 19-20 prove libere.
Ore 22.55-23.55 qualificazioni.
Diretta Italia1 dalle 22.45.
DOMENICA Ore 18.40-19
warm-up. Alle ore 23 il via del GP
Diretta Italia1 dalle 22.45.
CLASSIFICA
1. Rossi (Yamaha) p. 131;
2. Lorenzo (Yamaha) 126;
3. Stoner (Ducati) 122.
SCOMMESSA
Io metto tutti i
miei sforzi su
Valentino e tutti
i miei soldi sui
miei sforzi.
Abbiamo vinto
tanto ma non ci
fermiamo
LA SCOMMESSA
«Attenti a Sissis
È un altro Stoner»
(p.i.) Che farà Jeremy Burgess
da «grande»? «Al ritiro di Rossi
— dice il capotecnico — avrò 60
anni e non so quanta voglia di
lavorare con un pilota di 20.
Però c’è un australiano, Arthur
Sissis (nella foto MILAGRO), 14
anni, che lo scorso anno ha
fatto 3˚ ai Mondiali junior di
speedway e ora corre nella
Ktm Rookie Cup: lo guardo e
mi dico che lo vorrei aiutare. In
lui io vedo un altro Stoner».
E Stoner?
«Casey ha guidato tutte le moto e le usa come un attrezzo: sa
come prendere il meglio da
quello che ha, mentre altri piloti magari più esperti cercano invece di adattare la moto a loro.
Ma non puoi essere sempre il
più grande. Il 2007 è stato brillante per lui e super-brillante
per la Ducati. È come se improvvisamente la Ferrari si fosse materializzata battendo i grandi
colossi: Honda e Yamaha avevano il potenziale per fare una
grande moto ma non c’erano
riusciti. La Ducati sì. Però da allora noi abbiamo recuperato».
Punta su Vale campione?
«Io metto tutti i miei sforzi su
Valentino e tutti i miei soldi sui
miei sforzi. Abbiamo vinto tanto ma non ci fermiamo, sappiamo cosa fare e come mettere
pressione agli avversari. Siamo
una squadra forte».
CROSS MONDIALE IN LETTONIA
Cairoli dà spettacolo
Ora è a +57 su Nagl
Due rimonte da
favola per Antonio
Philippaerts (6o)
cede nel finale
MASSIMO ZANZANI
KEGUMS (Lettonia) dAntonio Cairoli superlativo nel GP di Lettonia, novità nel calendario del
Mondiale cross. Il pilota siciliano, alla 29ª vittoria iridata (4ª
stagionale), ha dato spettacolo nella MX1 costruendo il successo con testa e muscoli: posto d’onore in gara-1 al termine di un impressionante rush
finale (miglior tempo all’ultimo giro), poi sonora lezione
agli avversari in gara-2 dopo
rimonta dalla 8ª posizione.
«Ho la tecnica giusta per anda-
re forte sulla sabbia senza affaticarmi — ha spiegato Cairoli
—. Ho aspettato un paio di giri
prima di prendere il ritmo e come le altre volte ho semplicemente forzato negli ultimi 10
minuti». Sul podio Clemente
Desalle (Honda) che ha preceduto Joshua Coppins
(Yamaha). Solo 6˚ David Philippaerts (Yamaha), veloce
nei primi giri ma poi costretto
a cedere per la scarsa tenuta
fisica (in settimana si sottoporrà ad accertamenti clinici).
A 5 prove dal termine del Mondiale, Cairoli ha ora 57 punti
di vantaggio su Max Nagl
(KTM) e 58 su Philippaerts.
Nella MX2 un 1˚ e un 2˚ posto
a testa per gli ufficiali KTM
Rui Goncalves e Marvin Musquin (leader del campionato). Quinto Davide Guarneri
(Yamaha).
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
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SUPERBIKE GP GRAN BRETAGNA
s
Spies fa doppietta
Haga k.o. adesso trema
Noriyuki a Donington rotola con la sua Ducati e si rompe il polso destro
Salterà il prossimo gran premio. Biaggi (2o in gara 1) s’infortuna a un piede
PAOLO GOZZI
DONINGTON (Gran Bretagna) d«Avrei
preferito un epilogo diverso,
non è bello festeggiare una doppietta sapendo che il tuo avversario si è fatto male». Ben Spies
riprende il volo (10˚ successo
in 18 gare) ipotecando il Mondiale Superbike nel giorno più
drammatico del rivale Noriyuki Haga che cade rovinosamente e, incredibilmente, rifiuta l’assistenza dei soccorsi.
Stop Il giapponese ha ancora
14 punti di vantaggio ma salterà sicuramente la prossima gara a Brno del 26 luglio. Lo aiuta
la lunga sosta: potrebbe rientrare al Nürburgring il 6 settem-
bre. Le speranze iridate Ducati
sono anche nelle mani di Michel Fabrizio che in carriera ha
vinto una sola volta. Ma è stata
una giornataccia pure per il romano: problemi al cambio lo
hanno retrocesso al 12˚ posto
in gara-1, poi ha fatto 3˚ e ora è
a -37 punti dal texano.
Bravo Max Spies ha dato la spallata decisiva con un portentoso
successo in gara-1, davanti ad
un grandissimo Max Biaggi sull’Aprilia RSV4. Haga, a secco
da quattro gare, si è ritrovato
di nuovo alle corde: 3˚ a 10"
dal talento Yamaha per il 100˚
podio senza soddisfazione.
«Così non va, nell’intervallo
cambieremo qualcosa» aveva
w
NUMERO
10
Le vittorie di
Ben Spies in 18
gare disputate.
Il 23enne pilota
texano della
Yamaha, alla
prima stagione
nel Mondiale
Superbike, ha
anche
conquistato 8
pole in 9 gran
premi
promesso teso. Invece ecco l’incidente che nessuno si aspetta.
Investito Evitato per un soffio
Biaggi caduto davanti a lui nella parte lenta del tracciato, Haga si è gettato all’inseguimento
di Spies. Alla curva Coppice, in
3ª marcia a circa 190 km/h, la
Ducati F08 ha perso aderenza
e lo ha sbalzato in aria. Noriyuki è atterrato pesantemente sull’asfalto restando investito dalla moto che gli è passata
sopra. Curva stregata per la Ducati: nel 2007 tradì Troy
Bayliss, tre volte campione del
mondo, che ritirandosi in ottobre ha lasciato la prima guida a
Haga. L’australiano volò via
con l’identica dinamica lascian-
do sulla pista una falange del
dito mignolo della mano destra e subendo la sera stessa un
delicato intervento chirurgico
ai testicoli. E ora Troy (chissà)
potrebbe sostituirlo a Brno.
Rifiuto Haga, 34 anni, 266 gare
e 39 vittorie, si è rialzato da solo rifiutando il soccorso del personale medico di pista. «È arrivato in ambulanza al centro
medico, aveva perfino preteso
di stare in piedi ma ho capito
subito che c’era qualcosa di grave», racconta il dottor Massimo Corbascio responsabile medico della Superbike.
PAGELLE
SPIES 10
Yamaha (voto 8)
permettendo, è di
un altro pianeta
BIAGGI 7,5
Crea grattacapi al
mattatore texano.
La caduta ci sta
FABRIZIO 7
Si complica la
giornata con due
brutte partenze
Intervento? Il primo bollettino
parlava di frattura delle verte-
bre T8 e T9, nella zona del torace, oltre al polso destro (da operare) e scapola destra. Ma la risonanza magnetica serale sembrerebbe avere escluso fratture alle vertebre e si attendono
ulteriori esami. È il terzo incidente grave della stagione: Règis Laconi, 33 anni, si è fratturato due vertebre in prova in Sud
Africa (adesso sta meglio ma la
carriera è finita), Karl Muggeridge ha avuto lo stesso infortunio in gara negli Usa, ma vuole
tornare a Brno (26 luglio).
Infrazione Biaggi invece si è rialzato senza un graffio, ma al
rientro in pista si è toccato con
Alex Polita, procurandosi una
infrazione al terzo metatarso
del piede destro. Stringendo i
denti ha chiuso ultimo, ma è
stato multato di 2.000 dollari
perché per i giudici (troppo severi) avrebbe dovuto attendere il passaggio del gruppo.
Delusione Spies ha vinto in
scioltezza controllando l’idolo
di casa Leon Haslam e il nostro
Fabrizio. «In gara-1 si è rotta la
prima marcia ed è stato un calvario (12˚ posto), poi sono partito male e l’inseguimento a
Spies era un miraggio — ha ammesso il 24enne romano —.
Ho rischiato un paio di volte di
finire fuori e quando ho visto
Haga a terra ho deciso che era
meglio accontentarsi».
LA CLASSIFICA
Fabrizio a -37
dal texano
della Yamaha
Risultati del GP Gran Bretagna,
9ª prova (su 14) del Mondiale
Superbike.
GARA 1: 1. Spies (Yamaha) in
34’57"230 media 158,831 km/h;
2. Biaggi (Aprilia) a 7"156; 3.
Haga (Ducati) a 10"968; 4.
Haslam (Honda) a 18"843; 5.
Byrne (Ducati) a 19"125; 12.
Fabrizio (Ducati) a 35"093.
GARA 2: 1. Spies in 35’14"788
media 157,512 km/h; 2. Haslam
a 6"622; 3. Fabrizio a 6"816.
SUPERSPORT: 1. Crutchlow
(Yamaha); 2. Lascorz
(Kawasaki) a 5"391; 3. McCoy
(Triumph) a 14"918.
MONDIALE: 1. Haga 308; 2.
Spies 294; 3. Fabrizio 257; 4.
Rea 177; 5. Haslam 167; 6.
Biaggi 155. PROSSIMO GP: 26
luglio a Brno (Repubblica Ceca).
Max Biaggi, 38 anni,
scivola in gara-2
a Donington. Haga
(dietro) cadrà un
giro dopo PORROZZI
FORMULA 1
SUPERLEAGUE
Mosley: «Non sono
ancora morto»
«I team sbagliano a
ballare sulla mia
tomba». E attacca
Montezemolo
PAUL SANTANDER
d «I team hanno sbagliato a
danzare sulla mia tomba prima
che fossi morto. Sono sotto
pressione e ora tutto il mondo
mi chiede di ricandidarmi ma
non voglio farlo perché mi sento vecchio». Max Mosley, con
un’intervista al Mail on Sunday,
edizione domenicale del Daily
Mail, attacca ancora la Fota,
l’associazione dei team, e promette vita dura a chi lo vuol
mettere da parte. «Dopo 16 anni — dice — voglio veramente
fermarmi ma non lo farò se ci
sarà un grosso scontro con la Fota. Non è nella mia natura abbandonare una battaglia». «Se
qualcuno non è soddisfatto di
ciò che è stato fatto — continua
— dovrebbe dirlo e avremmo
una votazione. Non ho il potere
di imporre una dittatura, posso
solo rendere esecutive le decisioni del Consiglio Mondiale».
Veleno Mosley poi si è lasciato
andare a una serie di attacchi
velenosi al presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo:
«Non mi aspetto che si scusi,
nel mondo dei motori nessuno
lo prende sul serio. È il presidente della Fiat, ma chi coman-
da davvero è Sergio Marchionne. Credo che non si preoccupi
molto di lui».
Montezemolo, come aveva fatto anche sabato dialogando
con i tifosi sul sito Internet della Ferrari, ha scelto la strategia
del silenzio evitando di replicare al presidente della Fia. Per
Maranello l’accordo fatto a Parigi è saldo e il resto sono attacchi personali.
Successore Se l’accordo è saldo
a Mosley non resta che cercare
di esercitare la sua influenza all’interno della Federazione. Il
progetto dell’avvocato inglese,
come abbiamo scritto sabato, è
di portare Jean Todt alla presidenza per farsi eleggere al Senato della Fia. Uno scenario poco
gradito alla Fota, che, come ha
detto il vicepresidente John
Howett (Toyota), vuole un candidato «realmente indipendente, anche da noi in questo momento e in relazione al passato».
Pantano-Milan
subito primi
a Magny-Cours
RALLY
Hirvonen vince
e passa al comando
Mondiale: Citroën in
Polonia rallenta i
suoi piloti e Loeb
prende due punti
(ro.chi.) Gran partenza
di Giorgio Pantano e del Milan
(foto) nella 2ª edizione della
Superleague Formula, serie
con le monoposto che portano i
colori dei grandi club del calcio.
Pantano ha vinto gara-2
a Magny-Cours (Fra) su Davide
Rigon (2˚ con l’Olympiacos).
In gara-1 vittoria dello spagnolo
Adrian Valles (Liverpool), a
segno pure nella finale (100.000
e al primo) davanti a Pantano.
GUIDO RANCATI
MIKOLAJKI (Polonia) dDa non credere. E difatti Malcolm Wilson
ci mette un po’ a convincersi
che Jari-Matti Latvala ha buttato via un 2˚ posto che nessuno
poteva togliergli. Il finlandese
è andato a sbattere a poche centinaia di metri dalla pedana
d’arrivo. Davanti ai suoi occhi.
«Non è vero, non può essere vero...», mormora il padre-padrone della Ford nei rally. Capita a
tutti di commettere un errore.
Non così, però. Non in una prova di 2.500 metri che non aveva più niente da dire.
Prima c’era stato l’abbandono
di Sébastien Ogier, tradito dal
turbo della C4 mentre era 4˚.
Così gli strateghi della Citroën
non hanno esitato a rallentare
Evegny Novikos e Conrad Rautenbach, dello Junior Team,
per dare un punto a Sébastien
Loeb. Lo sciagurato Latvala
gliene ha regalato un altro. Il
comando del Mondiale però è
passato allo stesso a Hirvonen.
I RISULTATI: 1. Hirvonen (Fin-Ford) in
3h07’27"5; 2. Sordo (Spa-Citroën) a
1’10"3; 7. Loeb (Fra-Citroën) a 19’15"1.
Classifica: 1. Hirvonen 58 punti; 2. Loeb
57; 3. Sordo 39
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
CICLISMO SULL’AUTODROMO DI IMOLA
PRIMO E SECONDO: COME AL TRICOLORE ALLIEVI 1997
Pozzato e Cunego: classe 1981, rivali da sempre. Già al Tricolore allievi ’97, a Savignano
(Forlì), Pippo aveva battuto Damiano. Che ieri sul podio (sopra) non era proprio felice.
«Poz» ama le Ferrari: a sinistra, con il trofeo della Sanremo 2006 e la Rossa BETTINI
Pozzato tricolore
Volata da F.1, Cunego ko
Trionfa il vicentino col pallino della Ferrari: «Portare la maglia al Tour? Già godo»
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI
IMOLA (Bo) d«E ora di che colore
faccio bici e pantaloncini? Eh
sì, questi sono problemi». Filippo Pozzato scherza, lancia battute, provoca, si pavoneggia.
Gioca a fare l’attore: vorrebbe
fingere di essere distaccato, ma
dentro bolle. Ha battuto Damiano Cunego e Luca Paolini in volata ed è il nuovo campione italiano. Forte, talentuoso, bello,
stravagante: come personaggio potrebbe essere l’erede di
Mario Cipollini.
Pozzato, che volata è stata?
«Difficile. Ai 500 metri ero un
po’ incastrato, poi ho preso la
ruota di Cunego ed è andata bene».
A un certo punto non sembrava
la situazione tattica ideale.
«Quando è partito Pellizotti ho
preferito aspettare per vedere
come si muoveva Cunego. Ottima scelta».
che da tutte la parti perché non
vincevo. Questa è anche la vittoria della volontà, oltre che del
talento».
Pozzato, Cunego e Paolini. Tre
grandi appassionati di motori
sul traguardo nell’autodromo
Ferrari a Imola. Curioso, no?
LO SPRINT
Io farò il possibile per essere
convocato, con coscienza e
scrupolo come sempre. Se mi
chiamerà... bene».
«E’ stato difficile. Quando è
partito Pellizotti, ho preferito
aspettare per vedere come
si muoveva Cunego»
Correvate in due con la maglia
della Katusha: lei e Luca Mazzanti. Che importanza ha avuto
Luca nel suo successo?
IL SIMBOLO
«E’ stato fondamentale, immenso, non ha sbagliato nulla. Questa maglia è veramente anche
sua».
x
ha detto
«Donne e motori» (ride, ndr).
Con questa maglia lei è un simbolo del ciclismo italiano.
«Quante volte ve l’avevo detto?
Bastava avere pazienza... Questa maglia mi rende felice, ma è
anche una grossa responsabilità. So che sarò ancora di più al
centro dell’attenzione e appena andrò un po’ meno forte saranno critiche. Ci sono abituato, so com’è la storia. Però già
andare al Tour (scatta sabato
da casa sua, il Principato di Monaco, ndr) con questa maglia
mi fa godere. In Francia voglio
vincere almeno una tappa».
«Quante volte ve l’avevo
detto? Bastava aver
pazienza. E in Francia voglio
vincere almeno una tappa»
IL TALENTO
«Ho continuato a lavorare
bene e duro anche quando
prendevo critiche da tutti. E’
la vittoria del talento»
«Lo spero. Ma Tchmil sa che cosa fare. Con lui ho parlato anche l’altra sera e mi ha detto
che a questa maglia ci teneva in
modo particolare. Per lui è molto più importante una corsa di
un giorno, meglio ancora se
con una maglia in palio, che
una vittoria di tappa al Tour».
Le darà ulteriori stimoli?
«Ma io ho sempre bisogno di essere stimolato?».
Fino all’anno scorso lei puntava
solo ai grandissimi obiettivi.
Ora la sua voglia di vincere s’è
allargata a tutte le corse.
A chi dedica la vittoria?
«A me stesso. Sono sempre stato capace di credere in me, di
proseguire a lavorare bene e duro anche quando prendevo criti-
La sua squadra, nonostante il
budget più ricco al mondo, ha
avuto un avvio stentato nel ciclismo. Per l’immagine, ora è una
manna.
Con il Tricolore è più facile candidarsi all’azzurro.
«Non c’è Ballerini qua? L’unico
sicuro di fare il Mondiale è lui.
LE PAGELLE DEL
CAMPIONATO ITALIANO
SU www.gazzetta.it
&
«Col tempo si matura, ma non
ci si snatura. Ho voglia di vincere per recuperare un po’ di vitto-
Re di Sanremo
e 2o a Roubaix
Filippo Pozzato è nato il 10
settembre 1981 a Sandrigo
(Vicenza). Ha giocato a hockey
su pista dai 4 ai 12 anni, poi è
passato al ciclismo. Da junior,
ai Mondiali ’98, è stato argento
in linea e bronzo nella crono.
Nel 2000 è passato da junior a
pro’ nella Mapei. E’ esploso nel
2002 con 14 vittorie. In
carriera ha totalizzato 36
trionfi, con la Tirreno-Adriatico
2003, Amburgo 2005, la
Sanremo 2006, 2 tappe al Tour
e il Tricolore 2009. Quest’anno
ha vinto anche il Gp Harelbeke
ed è stato 2˚ alla Roubaix.
rie che mi sono sfuggite. Quest’anno è dal Qatar che vado forte. Però non sono Cavendish,
non vincerò mai 20 corse all’anno. Se ne centro 7-8, è una grande stagione».
Podio, inno di Mameli: Pippo è
serissimo, il suo d.s. Orlando
Maini, non un novellino, ha le
lacrime agli occhi. Pozzato è anche questo, ha una capacità diabolica di conquistare.
LA CRONACA
LO SCONFITTO CUNEGO NON FA POLEMICHE CON I COMPAGNI PER LA VOLATA
Nibali ci prova due volte
Mazzanti, che stopper
«Al Mondiale sarà diverso»
IMOLA dSudato e con la faccia
IMOLA — (c.ghis.) Il Tricolore entra nel vivo a 52
km dall’arrivo. Davanti restano 17 corridori, tra cui
l’iridato Ballan. Allunga Tizza, seguito da
Santaromita, Proni, Stortoni, Marzano, Alessandro
Bertolini, Torosantucci e Andrea Masciarelli. A 30
km dall’arrivo hanno 36". Sul Frassineto attacca
Pellizotti, Gasparotto chiude e Nibali riparte.
Insegue Luca Mazzanti. Davanti restano Marzano,
Proni, Bertolini e Masciarelli. Il plotone torna
compatto ai piedi dei Tre Monti: Nibali riparte,
Bertagnolli lo bracca e rilancia. Con lui vanno
Pellizotti, Caruso, Reda, Callegarin e Canuti. Ai 3
km, ancora sotto la spinta di Mazzanti, il gruppo
torna compatto. La volata la lancia Manuele Mori.
Ma i Lampre fanno confusione, tanto che Gavazzi
(4˚) più che lanciare Cunego lancia se stesso.
annerita dallo sporco che gli si
è incollato addosso. La smorfia
di Damiano Cunego appena
raggiunge una sedia prima delle premiazioni è eloquente.
«Cosa volete che vi dica?», afferma un po’ incredulo. «Ecco
l’ennesimo secondo posto. Secondo al Mondiale, secondo
qua... Ormai ci sono quasi abituato. Al campionato italiano
allievi avevo già fatto secondo
dietro Pozzato».
Sì, era il 1997, sempre in Romagna, a Savignano sul Rubicone. «Meno male che adesso
vado in vacanza. Chissà che do-
po la fortuna giri un po’ anche
dalla mia parte».
Allo sprint forse qualcosa non
ha funzionato. Il 4˚ posto di
Francesco Gavazzi è la dimostrazione che i Lampre non sono stati uniti. «È stato un arrivo affollato. Io mi sono destreggiato bene, ma Pozzato è stato
più forte». Cunego non fa polemica, ma se lui s’è «destreggiato bene» vuol dire che altri non
l’hanno aiutato. Prima dei saluti, sottovoce, una frase che è
già un sfida: «Al Mondiale ci saranno 1500 metri in più di dislivello. Tutta un’altra storia».
c.ghis.
ALL’ESTERO
Il campione
del Belgio
è Boonen
dDomani attende il giudizio
definitivo sul caso cocaina per
correre il Tour, ma intanto Tom
Boonen ha vinto ieri il campionato belga. Prestigiosi successi
per Andy Schleck (Lus) e Fabian Cancellara (Svi). I titoli:
Austria: Markus Eibegger
Belgio: Tom Boonen
Danimarca: Matti Breschel
Estonia: Rein Taaramae
Francia: Dimitri Champion
Germania: Martin Reimer
Kazakistan: Dmitriy Fofonov
Lussemburgo: Andy Schleck
Norvegia: Kurt-Asle Arvesen
Olanda: Koos Moerenhout
Polonia: Krzysztof Jezowski
Portogallo: Manuel Cardoso
Rep. Ceca: Martin Mares
Russia: Sergei Ivanov
Slovacchia: Martin Velits
Spagna: Ruben Plaza
Svezia: Marcus Ljungqvist
Svizzera: Fabian Cancellara
PAOLINI TERZO
ARRIVO: 1. Filippo POZZATO (Katusha) km 257 in 6.34’45", media
39,109; 2. Damiano Cunego (Lampre-Ngc); 3. Luca Paolini (Acqua&
Sapone-Mokambo); 4. F. Gavazzi; 5. Bertolini; 6. Marcato; 7. Bosisio; 8. Gentili; 9. Scognamiglio: 10.
Callegarin: 11. Solari: 12. Bellotti;
13. Zen; 14. Capecchi; 15. Bertagnolli; 16. Pozzovivo; 17. Reda; 18.
Canuti; 19. Nibali; 20. Man. Mori;
21. Ballan; 22. Giunti; 23. Caruso
a 4"; 24. Pellizotti a 5"; 25. Mazzanti a 36"; 26. Marzano; 27. Ratti; 28.
Marzoli a 1’40"; 29. Biondo: 30. Proni; 42. Gasparotto a 1’57"; 62. Bruseghin a 5’48"; 81. Tizza a 6’11".
Partiti 159, arrivati 81.
ALBO D’ORO (recente): 2003 e
2006 Bettini, 2004 Moreni, 2005
Gasparotto, 2007 Visconti, 2008
Simeoni, 2009 Pozzato.
Il podio: da sinistra Cunego, Pozzato e Paolini, 32 BETTINI
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
x
HA DETTO
IL C.T.
25
R
PERSONAGGIO DA COPERTINA
Ciclista modello
che ama vestiti
e champagne
R
FRANCO
BALLERINI
«Sono contento
per la vittoria di
Pozzato e perché
la corsa ha dato
un grande ordine
d’arrivo. Però
questo circuito,
tranne che per la
distanza, è
completamente
diverso da
Mendrisio.
Pozzato per
essere
convocato dovrà
essere
"Superpippo"»
Rettilineo dell’autodromo Enzo e Dino
Ferrari: Filippo Pozzato, 27 anni,
batte Cunego (il primo a sinistra) e
Paolini, al centro (foto Bettini)
Pozzato e la bella
vita: negozi alla
moda e residenza
a Montecarlo
LUIGI PERNA
d «Se divento campione del
mondo compro un motorhome
tutto nero con la scritta P&P e
la jacuzzi sul retro e faccio salire i giornalisti per bere champagne Krug. Oppure affitto una
Rolls Royce bianca e vado alle
corse con l’autista».
Pippo Pozzato ha il gusto della
battuta esagerata e spesso gioca a prendersi in giro. Ma quello che diceva l’anno scorso, a
proposito dei suoi «sogni proibiti», sembra il ritratto del personaggio. Un ragazzo che ama le
cose belle, siano la Ferrari F430
Scuderia o gli orologi Franck
Muller, e non rinuncia a godersi le fortune della vita, a dispetto di un ambiente per cui lo ste-
reotipo del ciclista «faticatore»
è l’emblema sommo della virtù.
Glamour Pozzato al contrario incarna l’immagine del corridore
moderno, che passa dalle telecamere alle passerelle, dai ristoranti eleganti ai negozi alla moda, e per questo si attira spesso
critiche ingiuste. Delle quali però riesce a non curarsi, con la
leggerezza spensierata da Peter Pan di cui è il volto perfetto.
Non a caso si è fatto tatuare sulla schiena la frase: «Solo Dio
può giudicarmi».
Ha la passione delle auto veloci, che sfoga anche in pista, e
quella del vestire («Sono nato
con la camicia, ma firmata Gucci»). Vive a Montecarlo, però
(credeteci) non frequenta discoteche e luoghi del jet-set. La
sua indole dionisiaca si esprime con l’allegria. E in corsa diventa ambizione, voglia di grandi traguardi. Come la Sanremo
2006, come il Tricolore di ieri e
magari un Mondiale, «il» sogno
proibito.
PALLAVOLO Terzo weekend di World League
L’Italia di Travica
non perde la testa
Olanda schienata
Anastasi conferma il regista e gli azzurri infilano
il secondo successo. Vistosi progressi nel gioco
FREDERIKS PAULIDES
EINDHOVEN (Ola) dCresce la nuova Italia: dopo il sofferto successo al tiebreak di sabato si è
ripetuta ieri, superando nettamente una balbettante Olanda. Due successi importanti
per un gruppo che sta lavorando per trovare le proprie certezze. In campo si è visto un
sestetto improvvisamente sicuro dei suoi mezzi, assolutamente padrone della situazione. Cernic e compagni sono rimasti sereni nel combattuto
primo set, chiuso di misura,
poi nel secondo e nel terzo
hanno lasciato le briciole al sestetto guidato da Peter Blangé
(il famoso abbassatore, come
era stato soprannominato
quando giocava in Italia), che
accusava si l’assenza dello
schiacciatore Horstink (il prossimo anno al Sisley Treviso),
ma che ha lasciato una impressione negativa.
Più sicuri «Dopo la vittoria di
sabato siamo scesi in campo
più sicuri - ha detto un soddisfatto Matej Cernic –. Abbiamo messo sotto pressione
l’Olanda sin dall’inizio e non
le abbiamo mai permesso di ra-
x
ha detto
MATEJ CERNIC
Dopo la prima vittoria
eravamo più sicuri.
Abbiamo messo sotto
pressione l’Olanda sin
dall’inizio e non le abbiamo
mai permesso di ragionare
gionare. Il primo set è stato abbastanza combattuto, poi loro
hanno mollato e per noi è diventato tutto più facile». Anastasi ha riproposto la squadra
della grande rimonta di gara-1, insistendo sulla diagonale Travica-Lasko (palleggiatore e opposto), una formazione
che non ha fatto dimenticare
la sensazione di rendimento altalenante che ha condizionato
il risultato nelle sfide con gli
Stati Uniti. Manià ha ricevuto
bene e difeso molto, i centrali
sono apparsi più reattivi e convincenti. Lasko è stato marcato a vista degli olandesi e seppur non ha ripetuto la superprestazione della gara precedente, ha chiuso con uno score di rispetto: 55 per cento in
attacco e ben 3 muri vincenti,
per un totale di 15 punti. È piaciuta anche la regia di Travica,
anche se in talune circostanze
ha abusato delle sue invenzioni. Dragan ha utilizzato con
equilibrio tutti gli attaccanti,
ed è stato bravo anche in difesa e soprattutto determinante
al servizio: sia nel secondo che
nel terzo set due lunghi turni
di battuta hanno fatto la differenza. Tutto questo ha lasciato soddisfatto Anastasi: «Abbiamo giocato bene dal punto
di vista tecnico. Siamo venuti
in Olanda per dimenticare le 3
sconfitte consecutive e ci siamo riusciti. Le finali di Belgrado? Il k.o. che abbiamo subito
con la Cina a Verona è una
grossa penalizzazione per la
classifica, ma continuiamo a
giocare gara dopo gara e alla
fine faremo i conti. Intanto godiamoci queste vittorie e soprattutto i progressi del gruppo».
Vermiglio Gruppo a cui da domani si aggrega anche Valerio
Vermiglio. Il capitano non sarà certamente pronto per le
nuove sfide con l’Olanda del
prossimo weekend, venerdì a
Mantova e domenica Modena,
ma farà parte della comitiva
che partirà per la doppia trasferta negli Usa e in Cina.
Nel prossimo fine settimana ultimo appuntamento casalingo per gli azzurri ancora contro l’Olanda FIVB
OLANDA
ITALIA
0
3
(23-25, 15-25, 20-25)
OLANDA: Kooistra 6, Van Dijk 10,
Rauwerdink 8, Bontje 3, Van
Harskamp 2, Trommel 4; Maan
(L), Vlam, Snippe 2, Ro. Rademaker, Ri. Rademaker, Loersheijd
2. N.e. Kooy, Klapwijk. All. Blangè.
ITALIA: Birarelli 9, Lasko 15, Savani 10, Sala 8, Travica 3, Cernic 8; Manià (L), Parodi, Fortunato.
N.e. Martino, Bari (L), Sintini, Gavotto , Piscopo. All. Anastasi.
ARBITRI: Gaupp (Fra) e Hobor
(Ung.)
NOTE Spettatori 3000. Durata set: 25’, 22’,
25’; totale 72’. Olanda: battute sbagliate 14,
vincenti 2, muri 5, 2ª linea 9, errori 22; Italia:
battute sbagliate 14, vincenti 5, muri 9, 2ª
linea 11, errori 21.
FORMULA La prima di ognuno dei 4 gironi,
più la Serbia e la migliore delle seconde si
qualificano per le finali di Belgrado.
LA GUIDA
A Bagnoli il "derby" Russia-Bulgaria
(a.a.) Terzo weekend, con Bagnoli
che pareggia il derby con Prandi.
Girone A:Olanda-Italia 2-3, 0-3;
Stati Uniti-Cina 3-0, 3-0 (25-20,
25-23, 25-22). Classifica: Stati
Uniti 14; Olanda 11; Italia 8; Cina 3.
Girone B: Serbia-Argentina 2-3,
3-0 (25-19, 27-25, 25-19);
Francia-Sud Corea 3-1, 3-2 (25-23,
24-26, 34-32, 20-25, 15-10 ).
Classifica: Francia 11; Serbia 10;
Argentina 8; Sud Corea 7.
Girone C: Russia-Bulgaria 1-3, 3-0
(25-22, 25-18, 25-22); GiapponeCuba 0-3 (22-25, 21-25, 18-25).
Classifica: Cuba 15; Russia 12;
Bulgaria 6; Giappone 3.
Girone D:Polonia-Brasile 0-3, 0-3
(19-25, 21-25, 20-25); FinlandiaVenezuela 3-2, 3-0. Classifica:
Brasile 17; Finlandia 9; Polonia,
Venezuela 5.
VELASCO OLE’ (a.a.) Doppie
vittorie dell’imbattuta Spagna di
Julio Velasco nel 4˚ weekend di
European League con la Croazia
(3-1, 3-1), della Turchia di Fausto
Polidori in Gran Bretagna (1-3, 0-3)
e della Slovacchia di Emanuele
Zanini con la Bielorussia (3-0, 3-0).
La Germania di Raul Lozano 1-1
(1-3, 3-1) in Grecia.
MERCATO (an.me. - l.min.) La Rpa
Perugia ha ufficializzato il centrale
Stefan Hubner, 34 anni, prelevato
da Treviso. «Era il momento giusto
per arrivare in un ambiente nuovo
e Perugia il posto ideale». Doppio
acquisto per la Nava Gioia: dal
Bassano arriva il libero 27enne
Matteo Pagotto, dal Terlizzi (lo
scorso anno in B-1) arriva il
ventiduenne schiacciatore
Francesco Del Vecchio.
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CICLISMO SPECIALE MOUNTAIN BIKE
1
2
3
Foto 1 L’esultanza all’arrivo del ligure Mirko
Celestino, 35 anni Foto 2 Un passaggio in un
guado di Celestino, a destra, e Simoni Foto 3
La stanchezza del trentino Gilberto Simoni, 37
anni, già tricolore 2007 (foto NEWSPOWER)
Celestino, è lui
l’uomo-Marathon
Fango, sassi, ghiaia, acqua: l’ex professionista ligure,
che da due anni si dedica alla Mtb, conquista il Tricolore
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI
MONTEBELLUNA (Treviso) dMarato-
neti a pedali. Dieci chilometri
di asfalto e cento di fango, melma, erba, terra, sassi, ghiaia, buche, più un ponte di 20 metri
sopra il Piave, costruito in un
giorno, distrutto in una tempesta di pioggia e ricostruito in
una notte. Il maratoneta a pedali, campione d’Italia 2009, è Mirko Celestino.
Lui, proprio lui: che è stato campione europeo a 21 anni fra i dilettanti, ma su strada, che ha
corso 12 anni da pro’, sempre
su strada, e che sulle strade di
Amburgo e del Lombardia ha
vinto le due più prestigiose fra
le 15 vittorie in carriera. Due
anni fra i «bikers» e adesso, a
35 anni, la maglia tricolore, assegnata dalla Gunn-Rita Marathon-Granfondo del Montello.
Protesta La mountain bike sta
al ciclismo su strada come la
pallanuoto ai tuffi: non c’entrano niente, a parte la bici nel primo caso, e l’acqua nel secondo.
Qui, nella mountain bike, può
sempre succedere di tutto. Infatti, neanche si parte e già succede: gli italiani lasciano partire i sette stranieri per protesta.
Secondo molti degli italiani
(non tutti), la presenza degli
stranieri nel campionato italiano può falsare la gara. Due minuti e mezzo, poi scattano anche i nostri.
Facce da stradisti: come quelle
di Celestino e Gilberto Simoni,
Ivan Degasperi, Roberto Traficante, Manuele Spadi. Facce da
specialisti: come il campione
uscente Mike Felderer, nonostante il nome altoatesino di Sarentino. Facce da corridori: come quella di Enrico Franzoi e
Stefano Boggia, che dopo cross
Donne: Lechner reginetta
Mirko Celestino festeggia la maglia tricolore, che
non ha mai indossato da pro’, con la bolzanina Eva
Lechner, 23 anni, prima tra le donne NEWSPOWER
e strada provano anche «le ruote grasse». Facce eterne: Mauro
Bettin e Dario Acquaroli.
Fango Succede anche che, mentre il belga Rol Paulissen voli solitario dalla partenza all’arrivo,
gli italiani si studino. «Ottanta
chilometri e ancora un bel gruppo — racconta Felderer —. A
quel punto sono stato io ad attaccare: in salita e in discesa,
nel fango, dove mi trovo più a
mio agio». Selezione dura.
«Me la sono vista brutta — spiega Celestino —. La catena s’ingrippava, impastata, non riuscivo più neanche a cambiare. Per
fortuna che a un punto di assistenza i miei amici mi hanno resuscitato la bici: mani e braccia, acqua e olio, rapidi come a
un pit stop di F.1». Ai -15 è toccato a Simoni scendere dalla bici e tentare di aggiustarla al volo: ci è riuscito, ma addio corsa.
Felderer: «Ai -2 c’era un ultimo
strappo, 3-400 metri da fare a
piedi. Ho preso un po’ di vantaggio». Celestino: «Mi sono venuti i crampi. Mi sono detto: addio. Come un anno fa, quando
sono caduto a 300 metri dall’arrivo». Felderer: «Speravo proprio di farcela». Celestino: «Invece mi sono rifatto sotto e, dall’ultimo chilometro in poi, ho
sognato». Primo Celestino, secondo Felderer.
Mirko filosofeggia: «Qui ci vogliono gambe e testa. Le gambe
per spingere, la testa per non
perdersi. Perché, anche quando navighi in gruppo, sei sempre solo. Tu e la tua bici».
y Le miss? Qui
IL FENOMENO
Simoni a
5’20"
La Dahle ok
Uomini élite
1. Mirko
CELESTINO
(ASD Team
Alba) km 117 in
4.33’56"; 2.
Felderer a 2"; 3.
Pirazzoli a 2’; 4.
De Bertolis a
4’46"; 5. Simoni
a 5’20".
Donne élite
1. Eva LECHNER
(Gauss) 117 km
in 3.48’51"; 2.
Gasparini; 3.
Gaddoni a 2’12";
4. Giacomuzzi
7’24"; 5. Ghezzo
Gunn-Rita
Marathon
Uomini: 1. Roel
PAULISSEN
(Bel). Donne: 1.
Gunn Rita
DAHLE (Nor)
sono «pedaline»
d(past.) La bici è ciclismo, il
fango è rugby, la corsa è campestre. Invece per Felderer «la marathon è come la vela in solitaria. Ogni volta che corriamo è
come se attraversassimo l’oceano: i velisti devono affrontare
le onde, noi la terra. Sia noi sia
i velisti siamo sempre, disperatamente, soli. E’ questo che ci
rende più forti».
Part-time E’ forte, questo mondo. Semplice, divertente, spontaneo. Un fuoriclasse come il
belga Paulissen, campione del
mondo, è da 150mila euro l’anno; Felderer faceva l’idraulico,
da campione italiano (nel
2008) strappava rimborsi-spese di 2-300 euro a corsa, e lavora ancora part-time in un negozio di bici; Michele Casagrande
ha mollato il lavoro di meccanico, adesso ha un ingaggio di
800 euro al mese per scoprire
se può diventare un campione;
Simoni corre per passione.
E’ un mondo così: pronti-via e
via-a-tutta; le miss sono chiamate «pedaline»; il motto è
«mai dire chi vince fino all’ultimo metro»; la convinzione è
che «è più facile che un "biker"
diventi stradista che non uno
stradista diventi "biker"», e che
una sola corsa su strada assomigli alla marathon. Il Fiandre.
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOCHI DEL MEDITERRANEO
Filippi
Alessia, l’altra
primadonna
Record italiano
Nei 200 dorso stampa 2’08"03 toccando male
«Dovevo fare un’altra bracciata, ma ci sono!»
DAL NOSTRO INVIATO
GENNARO BOZZA
PESCARA d Alessia Filippi sa
scherzare sui suoi errori, anche
su quello che le toglie quasi
mezzo secondo, ma non le impedisce di stabilire il nuovo record italiano dei 200 dorso, in
2’08"03. «Sono arrivata male,
dovevo fare un’altra bracciata
LA CRONOLOGIA
Si è migliorata di 41/100 dai Primaverili
2’13"76
Lorenza VIGARANI
1992
2’13"56
Lorenza VIGARANI
1993
2’11"94
Lorenza VIGARANI
1993
2’10"92
Lorenza VIGARANI
1994
2’09"76 Alessia FILIPPI
2006
2’09"04 Alessia FILIPPI
2007
2’08"44 Alessia FILIPPI
2009
2’08"03 Alessia FILIPPI
2009
— spiega —. E’ stato un mio errore e me lo prendo. Però non
mi do una coltellata per questo».
Il record è quasi annunciato,
sin dalla mattina, non tanto dal
tempo in batteria (2’11"32 in
scioltezza), quanto dalla stessa
Filippi: «Oggi pomeriggio devo
battere il mio primato». E il record italiano, poi, è a un passo.
Infatti, eccolo arrivare, col quin-
to tempo mondiale dell’anno
(già in possesso di Alessia in
2’08"44, a Riccione l’8 marzo),
a un secondo circa dal migliore, il 2’06"99 di Kirsty Coventry
(primatista mondiale in
2’05"24). La corsa di Alessia è
regolare, una progressione costante ma inarrestabile: 31"38
ai 50 metri, con la francese Castel davanti in 30"93, ma l’azzurra ha già innestato la marcia
superiore, la supera ai 100, con
i secondi 50 in 32"04 e poi continua in 32"24. A questo punto,
si aspetta lo sprint e in effetti
Alessia accelera, appare chiaro
che è sotto i 2’08", ma lei calcola male la distanza dalla piastra
e dà lo stop alle bracciate per
arrivare al tocco col braccio teso. Lo fa quando è ancora troppo lontana e il suo arrivo è al
rallentatore.
Primo amore «Sicuramente, ero
sui 2’07"70 o giù di lì — dice,
un po’ sconsolata —, sono piccole cose, ma ti fanno perdere
le gare importanti». Beh, meglio che sia avvenuto qui, in «solitaria». Cambia qualcosa per i
Mondiali? «No, perché i 200
dorso sono in programma nello
stesso giorno degli 800, incompatibili. Diciamo che volevo
provare le giuste sensazioni in
vista di Roma, perciò sono tornata al mio primo amore, il dorso». E a riscoprire i suoi limiti in
questa specialità. Il segnale è
chiaro. Ma, come per la Pellegrini, c’è un’altra sensazione particolare: grandi tempi in fase di
carico. Alessia spiega: «Lo sport
è cambiato. Prima, si parlava di
periodi di forma, si facevano i
tempi solo in scarico. Secondo
me, è un bene che si allunghi il
periodo delle buone prestazioni. Ed è positivo questa ricerca
dei tempi anche quando non si
è in forma, lo è soprattutto da
IL PROGRAMMA
Oggi Magnini-Bernard
Nel fioretto c’è la Vezzali
Beach volley: prima fase. Bocce: dalle 18 finali.
Calcio: Italia-Grecia alle 20. Ginnastica
artistica: alle 15 prima suddivisione. Golf: dalle
8.30 prima fase. Lotta: dalle 10 eliminatorie, dalle
18 finali. Nuoto: dalle 10 batterie, dalle 18 finali
(Magnini-Bernard). Pallacanestro: dalle 14 gironi
eliminatori. Pallamano: dalle 14 gironi eliminatori.
Pallavolo: dalle 10 gironi eliminatori. Pugilato:
dalle 16 terzo turno. Scherma: dalle 10 fioretto
donne (Vezzali-Granbassi), alle 18 finale. Pesi:
dalle 16 finali. Tennis: dalle 9 singoli e doppi.
Tennis- tavolo: dalle 9.30 singoli e squadre. Tiro
a segno: dalle 9 eliminatorie, alle 18.15 finale
carabina donne. Tiro a volo: dalle 9 fossa uomini,
alle 13 finale (Pellielo). Vela: dalle 12 regate.
IN TV Diretta Rai Sport più alle 18.
RISULTATI
A PAGINA
35
LA STORIA VALENTINA DI BRONZO DOPO IL FRATELLO
Minguzzi, la lotta è
questione di famiglia
DAL NOSTRO INVIATO
TIZIANA BOTTAZZO
PESCARA dQuattro su 5 è una
buona media: Andrea, Luca,
Valentina, Mirco. Tutti a far lotta. Colpa di papà Massimo Minguzzi, medagliato all’Universiade ’73, che a casa ha messo anche le materassine per non perdere tempo.
Dopo Andrea, Luca (17 anni),
Valentina (23) ora sta «allevando» Mirco, 11 anni, che si accarezza la sorella Valentina, ieri
bronzo nei 55 kg, mentre l’olimpionico Andrea si sgolava: «Attacca, attacca», il braccio al collo per l’infortunio patito giovedì, quando gli è sfuggito l’oro.
«Se ci penso, mi incavolo da
Valentina e Andrea Minguzzi DIFELICIA
morire. Ora poi devo stare fermo almeno un mese, e a settembre ci sono i Mondiali».
Dna Il Dna della lotta, quello
dei fratelli Minguzzi. Soltanto
la sorella Serena ne è sfuggita e
studia lingue all’università.
Alessia Filippi,
22 anni,
polivalente
romana, è
vicecampionessa olimpica
degli 800 sl e
bicampionessa europea AP
&
un punto di vista mentale».
Mondiali Donne di ferro, dunque, e lo testimonia il fatto che
gli ori, nel nuoto e non solo in
questi Giochi del Mediterraneo, siano solo femminili. «Siamo una forza, già a Pechino eravamo state le migliori. La bandiera rosa rimane in alto». E
adesso Roma. «Finalmente, i
Mondiali nella mia città». Le polemiche sugli impianti? «Stanno montando tutto. Io non ho
mai avuto problemi ad allenarmi: sarà tutto pronto per i Mondiali». E quelle sui costumi?
Certo, col suo fisico non è avvantaggiata. «Già, i costumi appiattiscono le prestazioni. Io ho
buona tecnica e galleggiabilità,
chi è più robusta se ne avvantaggia». Quindi è sfortunata ad
avere questo bel fisico? E lei ride: «Certo che no».
Segat-Palloni E ride anche Francesca Segat, dopo la delusione
di sabato. Una dimenticanza
dei medici (per richiedere l’autorizzazione a usare un farmaco contro l’asma) l’aveva bloccata nei 200 misti. Arriva il «sì»
e lei vince i 100 farfalla. «Mi dispiace, ma ormai è andata così.
Guardo ai Mondiali. Mi manca
ancora un po’ di velocità, ma sono contenta». Anche perché è
sbocciato l’amore con il suo tecnico Andrea Palloni: entro un
anno le nozze.
MEDAGLIE ITALIANE
ORO
Alessia FILIPPI
Nuoto
200 dorso
Francesca SEGAT
Nuoto
100 farfalla
Sabrina ESPOSITO
Lotta libera
59 kg
ARGENTO
Lorenzo BERTINI
Canottaggio
Singolo pl
Laura MILANI
Canottaggio
Singolo pl
Elisabetta SANCASSANI Canottaggio
LUINI-MIANI
Canottaggio
C. CHIUSO e G. TECCHIO Nuoto
Singolo
Doppio pl uomini
50 sl (pari merito)
Sebastiano RANFAGNI
Nuoto
200 dorso
ITALIA
Nuoto
4x100 sl uomini
Deborah GELISIO
Tiro a volo
Trap
BRONZO
Romano BATTISTI
Canottaggio
Singolo
RAINERI-STEFANINI
Canottaggio
Doppio uomini
TAMBOLONI-MAI
Canottaggio
Doppio pl donne
Federico MANEA
Lotta libera
55 kg
Valentina MINGUZZI
Lotta libera
55 kg
Federico BOCCHIA
Nuoto
50 sl
Damiano LESTINGI
Nuoto
200 dorso
Ilaria BIANCO
Scherma
Marco DE NICOLO
Tiro a segno
Sciabola individuale
Carabina 50 m
DONNE LIBICHE SONO IN SQUADRA CON 40 UOMINI
«Seguivo Andrea in palestra,
non pensavo di incominciare
anch’io. Giocavo a palla, correvo intorno — dice Valentina —
a 17 anni provo e vinco subito.
Poi i miglioramenti e ora eccomi qui a puntare a un podio ai
Mondiali in Danimarca. Qui potevo ottenere di più, ma mi sono addormentata con la tunisina. Consigli da Andrea? Non
so, non me ne accorgo: a casa
parlare di lotta è naturale».
L’oro (59 kg) l’ha vinto Sabrina
Esposito, uno scricciolo che ha
travolto la francese in finale.
Anche per lei la «colpa» è del
fratello: «Ho scelto il suo sport
perché quelli di squadra non
mi piacevano. Lui ha smesso e
io penso ai Mondiali. Lottare è
stare lì sopra, un’emozione forte, frastornante. Ora capisco».
Qualche mese fa la sua compagna Agata di Bello si è fatta male seriamente al collo: «Cose
che ti fanno pensare. Dedico
l’oro ad Agata e a mia mamma
che non mi vede mai».
Sette pioniere
contro i pregiudizi
PESCARA dPer Ebthal Abboud e
Nagah Zutani è la prima volta
in Europa. Sono due delle sette
atlete della Libia. Privilegiate.
Grazie allo sport. Capelli nerissimi a boccoli, cappellino verde
intenso della divisa nazionale,
la prima lanciatrice del disco,
la seconda saltatrice in lungo:
«I nostri genitori amano lo
sport, l’hanno anche praticato.
Mio padre era triplista, mia madre faceva karate — racconta
Ebthal — sono stati loro a iniziarmi all’atletica. Ma so bene
di essere una mosca bianca nel
mio Paese. Le ragazze non possono, non devono fare sport.
Devono stare a casa. Punto e basta». La fortuna di Nagah è stato il padre campione di sollevamento pesi.
Le sorelle Farhat, nuotatrici ZANI
Differenza Sette donne su quaranta uomini: alla sfilata della
cerimonia di apertura questa
differenza spiccava. Alcune
con il velo, altre a volto scoperto si sbracciavano alla volta di
Mohamed Gheddafi, figlio del
presidente Gheddafi e presiden-
te del comitato libico: «Doctor,
lo chiamano tutti così — spiega
Farhat Kamal — sette anni fa
ha preso in mano lo sport della
Libia e molte cose sono cambiate. Lui è aperto, si adopera molto affinché anche le donne possano fare sport. Un processo
lungo». Kamal è padre di due
nuotatrici: Laila e Asmahan.
Tarchiate, rotondette, americane. Il padre è emigrato negli
States, sono nate lì e papà le ha
introdotte al nuoto diventando
loro coach. Asmahn ha conquistato la partecipazione a Pechino e Doctor Gheddafi, incurante del passaporto Usa, le ha dato una borsa di studio.
«All’Olimpiade sono arrivata
cinquantesima. Ero felice».
Ebthal e Nagah le guardano come marziane: «Ci siamo incontrate per la prima volta qui,
chiedono incuriosite com’è
l’America», confida Laila che
prima di tornare negli Usa vuol
vedere Roma e il Colosseo.
t.bot.
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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GIOCHI DEL MEDITERRANEO
Pellegrini
«Ormai è tra
le più grandi
della storia»
Castagnetti mette Fede sul podio dello stile libero
dopo il record nei 400: «E’ al livello di Shane Gould»
DAL NOSTRO INVIATO
GENNARO BOZZA
PESCARA dFederica Pellegrini
nell’Olimpo del nuoto femminile. Lei idealmente sul primo
gradino di un podio universale insieme a Shane Gould, l’australiana che vinse l’oro nei
200, 400 e 200 misti ai Giochi
di Monaco ’72 e che stabilì,
la pillola
di NICOLA BRUNI
UN RECORD
DELLA FEDE
Altro record
mondiale:
una Fede
a prova
di Pelle(grini)
unica nella storia, tutti i record mondiali dai 100 ai
1500. Il «giudice» è Alberto Castagnetti, commissario tecnico azzurro e allenatore personale di Federica, che ripercorre la storia del nuoto moderno
e fa una comparazione tecnica, al di là delle medaglie vinte, fra le più grandi campionesse. E Federica ne esce vincitrice a pari merito con la Gould.
Paragoni difficili Il c.t. azzurro
fa una premessa: «Non è facile
fare raffronti fra epoche diverse. Provo a dare indicazioni
tecniche in modo da avere un
quadro il più possibile completo». Alberto fa una smorfia
quando si parla di Kornelia Ender e delle tedesche: «Lei era
più velocista, però, capite bene che è difficile fare un’analisi di quella nazionale». Quindi, meglio mettere da parte la
Germania Est.
Di quell’epoca è la statunitense Shirley Babashoff, oro sui
200 e 400 ai Mondiali ’75 di
Belgrado (dove Novella Calligaris fu d’oro con record nel
mondo negli 800 sl). Come la
Pellegrini per quanto riguarda
le distanze. Però... «Alta e magra, grande ritmo, poche gambe, perché allora la scuola di
pensiero privilegiava le braccia». Restiamo in Usa, qualche
anno dopo: la grandissima Janet Evans, 3 ori a Seul ’88. «Piccola e snella, un fuscello con
bella tecnica, anche lei gran ritmo ma solo di braccia. Dava
due colpi di gambe per ogni ciclo di bracciata».
L’evoluzione Non ci distacchiamo da quell’epoca, ma andiamo in Australia: Tracey
Wickam, ori mondiali sui 400
e 800 nel ’78, nessuno olimpico a causa del boicottaggio del
1980 contro Mosca. «Velocità
più tecnica, poco fisico, ma gli
australiani avevano carichi di
lavoro incredibili». E torniamo ai colpi di gambe, ecco la
novità: Shane Gould. «Ne faceva 4 per ogni ciclo di bracciata. Era più potente, come struttura fisica è quella che si può
considerare più vicina a Federica». E Fede quanti colpi di
gamba fa? «Quattro, sia sui
200 che sui 400». Appunto.
PESCARA dIl record del mondo
sui 400 dovrebbe portare solo
gioia. Invece, per Federica Pellegrini c’è uno strascico un po’
amaro. Il fatto di aver coperto il
marchio del suo costume, la
Jaked, «per rispetto al mio sponsor» come ha spiegato Fede riferendosi alla Mizuno, causa la reazione della ditta che fornisce i
costumi agli azzurri ed è sponsor della Fin.
Disappunto La Jaked fa i complimenti a Fede, ma poi le ricorda:
«Ha inteso cancellare il marchio per non offendere il suo
sponsor, senza pensare che
avrebbe potuto danneggiare
Jaked. Se nuota con Jaked non
può annullarne la presenza con
iniziative unilaterali». La Pelle-
Pellegrini col marchio cancellato ZANI
grini risponde: «Mi sembra che
ci sia accanimento verso me. Ci
sono stati altri atleti che, anche
a Pechino, hanno coperto il
marchio perché avevano altri
sponsor. Perché prendersela solo con me?». La Filippi è uno di
PIERANUNZI
Federica Pellegrini e il c.t. Alberto Castagnetti ZANI
POLEMICA COSTUMI BOTTA E RISPOSTA TRA JAKED E FEDERICA
«Non cancelli il logo»
«Ce l’hanno con me»
Federica
Pellegrini, 20
anni di Spinea,
olimpionica,
detiene il record
mondiale di 200
e 400 sl (1’54"47
e 4’00"41)
Forse l’azzurra ha una tecnica
migliore? «Della Gould abbiamo una visione lontana, che ci
può far ingannare, ma era un
fenomeno. Direi che la tecnica
di Fede è alla pari con la sua».
Infine, Franziska Van Almsick
e Laure Manaudou. «La tedesca aveva una struttura potente, eccezionale per l’epoca, ma
è andata bene solo sui 200. La
francese è leggera, azione più
di braccia, non bella ma efficace».
LE ALTRE REGINE
Il confronto Insomma, due
grandi modelli: la leggerezza
e la potenza. Ed ecco Federica.
«Lei, pur essendo robusta, è
proporzionata, galleggia molto bene ed esprime potenza,
cosa che le permette un avanzamento migliore nell’acqua.
Diciamo che è una Brawn e
non una Ferrari: il motore non
c’entra, contano la stabilità
dell’auto e la penetrazione nell’aria». Difetti? «Nella respirazione gira di scatto la testa verso destra. Non la gira insieme
al collo, sul suo asse. Perciò, la
mano sinistra esce dalla linea
ideale dell’entrata in acqua,
va più all’interno, deve recuperare e non garantisce la spinta
massima». Quanto perde?
«Sui 200, forse 2 decimi a vasca». Corretta, andrebbe quasi
a 1’53", l’obbiettivo per Londra 2012, la conferma che merita di stare, insieme alla
Gould, più in alto di tutte.
Q
L’australiana
Shane
Gould fu oro
nei 200 e 400 sl
(nonché nei 200
misti) ai Giochi
di Monaco ’72, e
spaziava dai
100 e ai 1500
REUTERS
Q
L’americana
Janet
Evans è stata
oro olimpico a
Seul sia nei
400 che negli
800 sl nonché
primatista di
400, 800 e
1500 sl AP
Q
La francese
Laure
Manaudou è
stata primatista
mondiale di
200 e 400 sl
nel 2007,
quando fu
eletta miglior
nuotatrice AP
TRIALS TEDESCHI NEI 200 SL E RANA
questi: sponsorizzata Arena, gareggiò all’Olimpiade coprendo
il marchio Jaked. Sui «complimenti» Fede ironizza: «Mica potevano dire che mi mandavano
a quel paese». C’è poi un equivoco che provoca un’ulteriore battuta. Le viene riferito un fantomatico «mal di pancia» nel comunicato Jaked. Lei dice: «Spero che gli passi». Ma quella frase la Jaked non l’ha mai scritta.
Oggi, comunque, Federica penserà solo a Luca Marin, impegnato nei 400 misti. Domani
tornerà a Verona.
Magnini-Bernard E oggi c’è Magnini-Bernard nei 100 sl. L’azzurro aveva invitato il francese
a gareggiare solo con gli slip a
questi Giochi. L’olimpionico:
«Magari un giorno succederà,
ma non qui e non ai Mondiali, e
non sfido solo Magnini». L’iridato non ribatte: «Sono qui solo
per divertirmi, non voglio pensare a questa polemica».
g.b.
Biedermann e Koch
che record europei
dIl sipario sui Trials tedeschi
di Berlino è calato con due record europei: uno atteso, l’altro no. Paul Biedermann s’è ripetuto come due settimane fa
a Montecarlo nei 200 sl migliorando il limite continentale da
1’44"88 a 1’44"71, dunque sorpassando al 3˚ posto mondiale
di sempre il crono del coreano
Park Tae Hwan (1’44"85).
Adesso davanti al tedesco ci sono solo Thorpe (1’44"06) e
Phelps (1’42"96). Allenato ad
Halle da Frank Embacher, il
primatista ha anche ottenuto i
record nazionali di 100 e 400
sl. L’altro record europeo è del
diciottenne Marco Koch, che
nei 200 rana cancella in
2’08"33 il primato europeo del
magiaro Gyurta di Pechino: è
Paul Biedermann, 22 anni AP
il 3˚ crono dopo il mondiale di
Kitajima (2’07"51) e il 2’08"25
dell’altro nipponico Tateishi.
Scavalcato il brasiliano Barbosa (2’08"44) che aveva destato
sensazione non meno di questo Koch, il cui passaggio ai
cento metri di 1’01"71 ha praticamente oscurato il personale
di cui disponeva fino alla scorsa stagione: 1’01"98. Miracoli
dei body...
s.a.
Finali. Uomini, 200 sl Biedermann
1’44"71 (rec. europeo, prec. 1’44"88 del
14-8 a Montecarlo, pas. 24"88, 51"29,
1’18"08), Rapp 1’48"36, Wallburger
1’48"83, S.Deibler 1’48"63, Wolf
1’48"89; 100 dorso Meeuw 53"08
(r.n., prec. 53"10), Keil 54"27, Di Carli
55"14; 200 rana Koch 2’08"33 (rec. europeo, prec. 2’08"68 Gyurta, Ung, del
12-8-’08 a Pechino, pas. 29"26,
1’01"71, 1’34"54, rec. naz., prec 2’11"97
Losel del 2007)), Neumann 2’09"87,
Vom Lehn 2’13"65; 100 farf. Starke
51"47 (r.n.), Meeuw 52"26, Embacher
52"79. Donne, 50 sl Steffen 24"45,
Brandt 25"05, Schreiber 25"34; 800
sl Wolfgarten 7’49"37, Kubusch
7’55"05, Biere 8’06"93; 100 dorso Samulski 1’00"46, Mensing 1’02"54, Zenner 1’02"84; 200 rana Ruhnau
2’26"14, Degenhardt 2’28"88, Rathsack 2’32"58; 100 farf. Melhorn 58"45
(r.n.), Kalla 58"98, Hentke 59"61.
30
R
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
TENNIS WIMBLEDON: OGGI GLI OTTAVI
importante. Sono meno emozioni e più concentrazione. In
questo, Nadal è un maestro»,
spiega la Schiavone. Ricordando la Davenport: «Non dimenticherò mai tre anni fa, a New
Haven, facevamo tutti scambi
combattuti, ma lei vinceva tutti i punti. L’ho guardata per bene e ho notato tante cose, l’attenzione che ci metteva, la sua
lettura della partita».
Schiavone
«Basta alti e bassi
Imparo da Nadal
a non mollare mai»
Pennetta «La Schiavo aveva bisogno di star un po’ da sola»,
dice Flavia Pennetta. «Diceva
che non poteva giocare sull’erba. Ma, a parte che questa è
un’altra erba, era solo un’idea
sua», incalza. «Con Razzano si
trova bene, ha il gioco per darle fastidio, e la francese gioca
piatto e non le mette ansia perché viene poco avanti. Se dovessi farle da coach, le direi:
"Gioca molto il back, corto,
che hai"».
L’ultima azzurra sfida Razzano: «Non è facile
giocare come me. Mi alleno ascoltando Mozart»
[FIRMA3A]DAL NOSTRO INVIATO
[/FIRMA3A]VINCENZO MARTUCCI
WIMBLEDON (Londra) dSenza alle-
natore. Per pensare, crescere,
decidere. «Non è solitudine, è
desiderio di cercare soluzioni
da soli, ed esprimersi, in campo. E’ maturità», puntualizza
Francesca Schiavone, l’ultimo
italiano nella seconda settimana di Wimbledon. Forse il più
inatteso, a 29 anni, dopo il secondo strappo da coach Daniel Panajotti, a Verona, l’avventura subito fallita, a Roma,
e quella di Barcellona, con
l’amica Flavia Pennetta e Gabriel Urpi. Nel tourbillon di città, stili e tecnici e ricerca, che
caratterizzano carriera e opere della milanese. Fino all’incrocio di questi Champioships
del rilancio: gli ottavi di oggi
contro Virginie Razzano (battuta finora 3 volte su 3).
Personalità Francesca è super-atleta dal gran cuore, rove-
LA GUIDA
Prova Soderling
per Federer
Su Sky dalle 13
OGGI, ottavi uomini e donne.
Campo centrale: Soderling (Sve)
c. Federer (Svi); Safina (Rus) c.
Mauresmo (Fra); Murray (Gb) c.
Wawrinka (Svi). Campo 1: V.
Williams (Usa) c. Ivanovic (Ser);
Verdasco (Spa) c. Karlovic (Cro);
Berdych (R.Cec) c. Roddick
(Usa). Campo 2: Vesnina (Rus) c.
Dementieva (Rus); Hantuchova
(Slk) c. S. Williams (Usa); Hewitt
(Aus) c. Stepanek (R.Cec).
Campo 3: Azarenka (Biel) c.
Petrova (Russia); Sela (Isr) c.
Djokovic (Ser); Ferrero (Spa) c.
Simon (Fra). Campo 4: Andreev
(Rus) c. Haas (Ger); Wozniacki
(Dan) c. Lisicki (Ger). Campo 18:
A. Radwanska (Pol) c. Oudin
(Usa); Razzano (Fra) c.
SCHIAVONE.
IN TV Diretta Sky Sport su 6
canali dalle ore 13.
Mozart All’università, Francesca sceglierebbe medicina
scio a una mano, buon servizio e dritto, propensione offensiva. Se spinge e va avanti, vale le prime 15-20 del mondo
(come a gennaio 2006, fu 11),
se sta indietro, scende all’inferno. Perché nel
tennis donne così monotono
non ci sono altre Schiavone?
«E’ difficile giocare come
me», ridacchia
«Franci», timida/generosa che
si difende con l’aggressività.
«Il risultato riassume quello
che sei: personalità, carattere,
lavoro, emozioni, tutto».
Esperienza Il risultato, spesso,
è stato discontinuo, anche nella stessa partita. Ma, a Wimbledon, ecco tre vittorie solide,
contro la concreta Wozniak,
contro baby De Brito e l’ex finalista di Wimbledon 2007, Bartoli. «Adesso, dopo il primo
set, penso che devo ricominciare, e ogni "15" è ugualmente
«Non sono sorpresa,
ma felice: so quanto
lavoro c’è dietro, sto
giocando bene e non
mi metto limiti»
Francesca Schiavone, 29 anni e numero 43 della classifica mondiale,
per la prima volta si è qualificata agli ottavi di Wimbledon AP
(«Devo trovare il modo per salvare qualcuno»). A tennis, giudica: «La superficie non c’entra, noi italiani — guarda Seppi —, lavoriamo tanto e bene,
abbiamo le qualità per esplodere. Perciò, oggi, non sono
sorpresa, ma felice: so quanto
lavoro c’è dietro questo Wimbledon, sto giocando bene e
non mi metto limiti». Nella vita, si spiega: «Non sono tutta
alti e bassi, sorrisi e facce scure. Quando sono concentrata,
anche per rispondere ai giornalisti, ci metto attenzione». Oggi, in allenamento, ascolta
«Mozart, lui è meraviglioso».
Tre anni fa, sulla stessa erba,
chiese aiuto a Navratilova e
perse d’acchito contro Melanie South. Ma questa è un’altra storia.
TABELLONE E PRONOSTICI SEMPRE FAVORITI FEDERER, MURRAY E LE WILLIAMS
SINGOLARE MASCHILE
HEWITT (Aus)
STEPANEK (R.Cec)
BERDYCH (R.Cec)
RODDICK (Usa)
MURRAY (Gb)
WAWRINKA (Svi)
FERRERO (Spa)
SIMON (Fra)
ANDREEV (Rus)
HAAS (Ger)
SELA (Isr)
DJOKOVIC (Ser)
VERDASCO (Spa)
KARLOVIC (Cro)
SODERLING (Sve)
FEDERER (Svi)
SET
9-0
9-2
9-0
9-3
9-1
9-1
9-3
9-1
9-2
7-3
9-2
9-1
9-2
9-1
9-1
9-1
GAME
91
125
82
121
103
126
122
97
116
114
117
103
115
113
118
92
VINTI
58
71
54
68
62
91
69
60
67
60
65
62
67
65
68
61
PERSI
33
54
28
53
41
35
53
37
49
54
52
41
48
48
50
31
%
63,7
56,8
65,9
56,2
60,2
72,2
56,5
61,9
57,8
52,6
55,6
60,2
58,3
57,5
57,6
66,3
FAVORITO
SAFINA (Rus)
MAURESMO (Fra)
WOZNIACKI (Dan)
LISICKI (Ger)
V. WILLIAMS (Usa)
IVANOVIC (Ser)
A. RADWANSKA (Pol)
OUDIN (Usa)
RAZZANO (Fra)
SCHIAVONE
VESNINA (Rus)
DEMENTIEVA (Rus)
AZARENKA (Biel)
PETROVA (Rus)
HANTUCHOVA (Slk)
S. WILLIAMS (Usa)
GAME
61
64
60
71
50
73
78
88
25
75
65
48
42
59
67
53
VINTI
39
41
41
44
36
45
47
50
21
43
41
36
31
39
40
37
PERSI
22
23
19
27
14
28
31
38
4
32
24
12
11
20
27
16
%
63,9
64,1
68,3
62,0
72,0
61,6
60,3
56,8
84,0
57,3
63,1
75,0
73,8
66,1
59,7
69,8
A
Hewitt 60%
di RINO TOMMASI
Roddick 55%
Uomini: sorpresa doppia
Riecco Hewitt e Ferrero
Murray 75%
Simon 55%
Haas 60%
Djokovic 85%
Verdasco 55%
Federer 75%
SINGOLARE FEMMINILE
SET
6-0
6-1
6-1
6-1
6-0
6-1
6-1
6-3
3-0
6-1
6-1
6-0
5-0
6-1
6-1
6-0
la ribalta
FAVORITA
Mauresmo 55%
Wozniacki 70%
V. Williams 80%
Radwanska 60%
Schiavone 55%
Dementieva 60%
Azarenka 65%
S. Williams 75%
Rispetto alle previsioni della
vigilia del torneo, la prima
settimana di Wimbledon
non ha introdotto novità
clamorose. L’uscita di scena
dell'argentino Juan Martin
Del Potro non si può
considerare una vera
sorpresa. Interessanti i
recuperi di Lleyton Hewitt e
soprattutto quello dello
spagnolo Juan Carlos
Ferrero, un altro ex numero
uno ma con minore
attitudine a questi campi.
Ferrero ha onorato così la
wild card che gli avevano
concesso gli organizzatori,
mentre gli era stata rifiutata
a Roma, dove pure aveva
vinto, in passato.
Ferrero e Hewitt sono anche,
con l’israeliano Dudi Sela, i
soli ad aver raggiunto la
seconda settimana senza
essere compresi tra le teste
di serie. Comunque tra i
Juan Carlos Ferrero, 29 anni AFP
primi otto mancano solo
Rafael Nadal e Del Potro, gli
altri ci sono tutti.
Nel tabellone femminile
invece spiccano tre assenze
tra le prime otto, con Vera
Zvonareva e Jelena Jankovic
bloccate da infortuni o
malori, mentre la vera
sorpresa è la sconfitta della
Kuznetsova, la campionessa
del Roland Garros. Sempre
più probabile una finale tra
le sorelle Williams mentre la
Safina dovrà guardarsi dalle
ritrovate ambizioni di
Amelie Mauresmo.
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ATLETICA
fAltro exploit dell’uomo più veloce del mondo
nei campionati giamaicani a Kingston
Bolt ora balla
anche in gara
Ma sui 100
vola sempre
Mimica e danza: Usain vince i 100 in 9"86
Powell, secondo in 9"97, punta su Roma
GIANNI MERLO
dUsain Bolt non si è portato solo il dito indice della mano destra al naso dopo l’arrivo dei
100 in cui ha strapazzato con
9"86 ancora Asafa Powell a Kingston, nei campionati giamaicani, come si vede nella foto.
Cinque metri prima dell’arrivo
aveva già assunto una figura di
danza, avvicinando le due dita
indice agli occhi... Ora non si
limita ai gesti ballati prima della partenza, ma ha deciso di esibirli anche in piena velocità! E’
unico. E non lo ha fatto per umiliare Asafa, che ha finto di non
vedere il gesto, ma perché vuole divertirsi e allentare la pressione a cui è sottoposto. Usain
ormai vive lo sprint come la musica.
Il giudizio Asafa è stato più lesto
di lui in partenza, ma quando
Usain è riuscito a trovare l’assetto giusto, dopo la messa in
moto sempre un poco laboriosa anche per le sue lunghe leve,
si è ingoiato tutti in un amen.
Lo stile di corsa di Bolt è sempre straordinario, nell’incedere sembra appena sfiorare il terreno. Aveva un alito d’aria che
gli soffiava in faccia, non lo
spingeva alle spalle, e per questo si è lasciato andare: «Non
voglio sottovalutare Tyson
Gay, che ha fatto 9"75 con un
ventaccio che lo aiutava, ma
credo che sia difficile per lui
battere il mio primato. La sua
gara non sono i 100 metri, ma
nei 200 a mio parere è pericoloso». Poi ha aggiunto: «Io non
mi preoccupo per i record, sono unicamente interessato a
vincere titoli. E’ più difficile es-
sere pronti al momento giusto,
che non trovare un primato
quasi per caso, per un pizzico
di fortuna». Lo scorso anno
Bolt aveva vinto i titoli nazionali dei 100 e dei 200, impegno
che si è assunto anche quest’anno. In Giamaica per lo sprint i
campionati valgono anche come selezione per i Mondiali e
in questo caso Usain invece di
incassare 500.000 dollari per
le due gare, ha corso a zero lire.
Asafa Powell è sceso per la prima volta in questa stagione sot-
Bolt: «Macché record,
voglio solo vincere»
Powell: «Corro con
una gamba sola»
to i 10 secondi, 9"97, e ha fatto
un notevole passo avanti rispetto alle ultime deludenti uscite
dovute all’infortunio patito a
inizio stagione: «Purtroppo —
ha confessato — corro ancora
con una gamba sola, per questo sono molto soddisfatto del
risultato». Dopo avere affrontato Bolt il 10 luglio al Golden Gala di Roma incontrerà Tyson
Gay e Rodgers, quindi avrà il
quadro completo di cosa aspetterà ai Mondiali di Berlino. A
Roma mancherà solo Usain nella prima grande sfida Giamaica-Stati Uniti, perché le statunitensi Carmelita Jeter e Muna
Lee (10"72 ventoso a Eugene)
affronteranno Shelly-Ann Fraser, campionessa olimpica,
10"88 ieri controvento e Kerron Stewart, 10"93.
L’arrivo di Bolt, 22 anni, davanti a Powell, 26. A destra mentre lasciano la pista REUTERS-AP
TRIALS USA L’OLIMPIONICO HA PERSO 10 CHILI E CON 8.57 VENTOSO VA A BERLINO
Phillips dimagrito per saltare lungo
DAL NOSTRO INVIATO
LE GARE
Lolo Jones frana
sull’ostacolo
Non mancano mai le sorprese
ai Trails Usa e ieri è arrivata da
Lolo Jones, che, nella semifinale
dei 100 hs vinta dalle Cherry in
12"44 (+3.2), si è fermata sul
quarto ostacolo. Nell’altra 12"53
(+1.2) di Down Harper. Male
anche Wariner (che ha già la
wild card per i 400) nei 200,
ultimo in semifinale in 20"83.
Sulla stessa distanza 22"31
ventoso (+2.7) di Allison Felix,
mentre l’altra è stata vinta con
vento regolare (+1.9) da Lauryn
Williams in 22"54. Significativo
48"03 di Bershawn Jackson
nella finale dei 400 hs.
Infortunato invece Alan Webb
che rinuncerà alla finale dei
1500, mentre non è neppure
sceso in pista David Oliver nei
110 hs: era forse l’unico
avversario per Robles.
31
R
MASSIMO LOPES PEGNA
d EUGENE (Oregon, Usa) Dwight
Phillips è euforico: ai Trials
danza, scherza, da spettacolo.
Si è appena messo in tasca la
qualificazione per Berlino con
un balzo di 8.57 (+2.2) e rimpiange il panamense Saladino, il suo grande rivale: «Avessi avuto in pedana qualcuno
come lui e con questo vento a
favore sarei volato più lontano. Invece, non c’è stata gara.
Al primo salto di 8.49 ho battuto almeno mezzo metro dietro
all’asse». Ride e spara: «Sto bene, battermi sarà dura per
chiunque».
Lo smacco Le cose cambiano
in fretta: 12 mesi fa, qui a Eugene, Phillips, il due volte campione del mondo (Parigi 2003
e Helsinki 2005) e oro ad Atene 2004, si era mangiato la
qualificazione per Pechino.
Spiega: «Non volevo accampare scuse, ma avevo perso otto
Dwight
Phillips, 31
anni, ha vinto
un titolo
olimpico
(Atene ’04) e
due mondiali
(’03 e ’05) AP
settimane di preparazione per
una serie di infortuni. Ero frustrato, mi sono persino rifiutato di vedere in tv il lungo di Pechino. Ho riflettuto: forse, gli
anni migliori se n’erano semplicemente andati, non avevo
più uno sponsor e ho pensato
seriamente al ritiro».
La dieta A dicembre ha cambiato idea e ha affinato la tecnica:
«Perché in questi anni ho vinto
saltando malissimo: mi sosteneva la velocità e la volontà».
Ha perso 10 chili: «Un mio amico mi chiamava il più grande
lunghista del mondo: intendeva dire che ero il più grasso.
Ora sono 80kg e un fulmine.
Proverò i 100: sono convinto
di scendere sotto i 10"». E soprattutto sono arrivati i risultati: a Baie Mahault (8.51), poi a
Hengelo (8.54), battuto per
due cm da Saladino. Quindi
l’immediata rivincita sei giorni dopo qui a Eugene: vittoria
con 8.74. Dice: «Dal boato della gente ho pensato di aver fatto il record del mondo: quando ho visto 8.74, ci sono rimasto male». Questo è Dwight
Phillips, folto pizzetto, fresco
tatuaggio sul collo («Blessed»,
benedetto), uno che non si accontenta: «Dopo l’8.74, gli
sponsor hanno ricominciato a
chiamare, ma le offerte sono
troppo basse. Non capisco perché ora che sono più forte di
prima devo accettare meno
soldi?». Se ne va con un’idea
fissa in testa: i 9 metri.
RISULTATI
A PAGINA
35
&
y taccuino
Alla Fraser
i 100 MARCIA IN IRLANDA
donne La Rigaudo è terza
Schwazer si ritira
Finali.
Uomini: 100
(v. -0.2 m/s): 1.
Bolt 9"86; 2.
Powell 9"97; 3.
Frater 10"15; 4.
Anderson
10"18; 5.
Mullings 10"08;
6. Blake 10"09:
7. Clarke 10"25.
400 hs: 1. I.
Phillips 48"96;
2. McFarlane
49"97; 3.
Robertson
50"77. Donne.
100 (-1.5): 1.
Fraser 10"88;
2. Stewart
10"93: 3.
Brooks 11"16; 4.
Facey 11"45; 5.
Bailey 11"30; 6.
Henry 11"36; 7.
McLaughlin
11"39. 400 hs:
1. Walker
54"70; 2.
Spencer 54"71;
3. Wilson 56"01
DUBLINO (Irl) Elisa Rigaudo si è piazzata terza sulla 20 km di marcia nel
centro di Dublino. La cuneese, scesa come Schwazer solo da tre giorni dalla dura sessione di allenamento a Livigno (So), ha chiuso in
1h33’40". Ora, per far crescere il
suo ematocrito, salirà per due settimane al rifugio Torino, sul monte
Bianco, per scendere ogni mattina
ad allenarsi in val Ferret. Alex
Schwazer si è invece ritirato dopo
16 km nella 50 che rappresentava il
suo unico test sulla distanza prima
dei Mondiali di Berlino. Il campione
olimpico si è fermato due volte a vomitare, probabilmente a causa di
un colpo di freddo, e al 16˚ km ha
deciso, insieme al tecnico Sandro
Damilano, di non continuare.
R
Shelly-Ann
Fraser, 22
anni,olimpionica
a Pechino EPA
Fabio Cerutti, 23 anni OMEGA
IN SVIZZERA
Cerutti 10"15 sui 100
CHAUX DE FONDS (Svi) Ottima prestazione di Fabio Cerutti sui 100 metri del meeting svizzero di Chaux de
Fonds dove si è imposto in 10"15
con un vento a favore di un metro al
secondo, tempo a due soli centesimi dal personale stabilito lo scorso
anno ai tricolori di Cagliari. Alle spalle del finanziere piemontese si è
piazzato Maurizio Checcucci che,
con 10"26, a 35 anni ha migliorato
di un centesimo di secondo il primato personale. In un’altra serie 10"68
e terzo posto per Giuseppe Aita.
Uomini - 100. Serie. I (v. +1 m/s): 1.
Cerutti 10"15; 2. Checcucci 10"26;
3. Lawal-Baloctum (Gb) 10"29. II
(+0.4): 1. Coiffic (Mri) 10"46; 2. Arminana (Fra) 10"58; 3. Aita 10"68.
TRIALS BAHAMAS
Thomas non vola più
(si.g.) Nei campionati nazionali e
Trials delle Bahamas, a Nassau,
due vittorie per Debbie Ferguson-McKenzie. Imbarazzante 2.17
nell'alto dell'iridato '07 Donald Thomas. Uomini. 100 (-0.7): Atkins
10"25. 400: C. Brown 45"21; Miller
45"35. 110 hs (-2.3): Brathwaite
13"57. Alto: 3. Thomas 2.17. Triplo:
L. Sands 17.17 (-0.9). Donne. 100
(-0.1)/200 (-1.7): Ferguson-McKenzie 11"12/22"83; Sturrup 11"22.
TRIALS KENIANI
Torna la Jelimo
(si.g.) Si è rivista Pamela Jelimo nei
campionati kenyani a Nairobi, validi
come Trials iridati solo nei 10.000
metri. La campionessa olimpica
'08 degli 800 ha corso l'ultima frazione della 4x400 con il club della
Polizia, che ha vinto in 3'35"95. Nelle siepi caduto Ezekiel Kemboi, mentre Paul Koech è finito oltre i primi
10. Uomini. 5000: J. Kitur 13'47"0.
10.000: Kitwara 27'44"46; Ngatuny 27'44"77; B. Kipyego
27'44"80: M. Masai 27'44"88.
3000 sp: Mateelong 8'14"2. Donne. 10.000: L. Masai 32'49"3; Chepkurui 32'57"3.
32
R
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
R
L’INIZIATIVA IN EDICOLA
P
LA COLLANA
Ogni uscita ha
le pagelle stile
Gazzetta
FABIO LICARI
dNon è mica così facile affrontare la Galactik Cup. Gli Snow
Kids, entusiasti quanto
inesperti, se ne accorgono presto. E con le prime
partite rischiano di arrivare anche le prime batoste
inattese (quanto salutari).
«Galactik Football» entra nel
vivo con il secondo bellissimo
dvd che, in vendita oggi con la
Gazzetta dello Sport a 9.99 euro (più il prezzo del quotidiano), contiene altri tre episodi
dello straordinario cartone
animato francese che ha conquistato il mondo.
Che spettacolo! Si va subito in
campo, dopo gli straordinari
allenamenti olografici, contro
avversari temibili e fortissimi.
Sta per cominciare la Galactik
Cup: meglio essere in tribuna,
o davanti alla tv, per non perdere neanche una partita. Anche perché è difficile assistere
ad azioni così emozionanti e
spettacolari: grazie all’avanzatissima grafica e agli effetti
speciali, sarà come essere in
campo ad ogni partita, sentire
il sibilo del pallone, il respiro
degli avversari, il pubblico attorno. Un'esperienza unica.
La prima partita Prima del torneo, però, ci sono le amichevoli di rito. E gli Snow Kids se la
w
dGalactik Football non si ferma ai dvd. Con ogni uscita in
edicola anche le schede dei protagonisti più ogni gara corredata da pagelle, tabellino e la situazione nella Galactik Cup.
La terza uscita, «Un’altra possibilità», sarà in edicola da lunedì 6 luglio, e la collana proseguirà a cadenza settimanale fino all’ultimo numero, previsto
per lunedì 7 settembre.
Per completare la raccolta, rivolgersi al servizio arretrati
(www.gazzetta.it), telefonando allo 02/63798511 o inviando una mail a [email protected].
IL PREZZO
9.99
è il prezzo (più il
costo del
quotidiano) del
secondo dvd
della collana
Galactik
Football, in
edicola da oggi
Galactik
Football
Esce oggi il secondo dvd:
tra gol, amori e rivali scorretti
gli Snow Kids all’assalto
della Coppa Galattica
A sinistra, Tia, instancabile centrocampista degli Snow Kids,
che patisce la lontananza dei genitori.
In basso, un tiro di Sinedd: attaccante di grande valore che però
sente molto la rivalità con D’Jok, inizia con gli Snow Kids ma poi...
vedranno con una squadra fortissima, i Wambas, abitanti di
un pianeta lontano e civile. Il
che non significa che i suoi calciatori facciano sconti, anzi.
Al debutto in una gara ufficiale, gli Snow Kids si troveranno
ad affrontare tutti i problemi
della «prima volta»: l'intesa in
campo, i sincronismi, la collaborazione. A proposito della
quale cominciano i primi scricchiolii nel gruppo? Che cosa
vuole veramente Sinedd? Giocherà per la squadra o per se
stesso?
so la testa per Mei che pare invece disinteressata alle sue
premure. Rocket non riesce a
trovare un equilibrio tra lo zio
Aarch, che l'ha nominato capitano, e il padre che cerca bruscamente di impedirgli di diventare un calciatore. Tia, poi,
sente lontanissimi i suoi genitori non soltanto per la distanza galattica che li separa. E Micro-Ice, beh, i «no» di Mei non
gli fanno per niente bene, anche se il suo carattere burlone
e l'amicizia con D'Jok l'aiutano. Per il momento...
E Micro-Ice... Ma se le partite
sono il momento più emozionante del dvd, impossibile trascurare l'avvincente soap-opera che si sviluppa tra i giovani
protagonisti. Micro-Ice, per
esempio, ha letteralmente per-
Via ai playoff Ma poi si fa sul
serio. La Galactik Cup. I
playoff. Se gli Snow Kids perdono con i fortissimi e sleali
Red Tigers, addio torneo. Comincia la partita e dopo il primo tempo è già...
34
R
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
L’EVENTO LA QUARTA TAPPA DI GAZZETTA RUN
y l’analisi 1
Prossima
tappa San
Benedetto
La partenza
della competitiva
a Udine
Mucerino trova il bis
sulle salite di Udine
Così a Udine
(9,3 km).
Uomini:
1. Mucerino
31’37"; 2.
Spinelli Barrile
32’14"; 3.
Cattaneo
32’58"; 4.
Cargnelutti
33’09"; 5.
Ringhofer
33’15". Donne:
1. Di Bert
38’18"; 2.
Bonanni 39’01";
3. Salvadego
40’15"; 4.
Parrella 42’16";
5. Ricciardi
42’22".
Prossime
tappe
San Benedetto
del Tronto 25/7,
Jesolo 5/9, Pisa
19/9, Genova
27/9, Desenzano
3/10, Napoli
24/10
Dopo Mantova il ferrarese trionfa in Friuli. Tra le donne prima la Di Bert
ALBERTO FRANCESCUT
UDINE dGazzetta Run, Udine cit-
tà dello sport e del Tiepolo: il
connubio ha funzionato. Per il
piacere dei partecipanti, piccoli
e grandi, bravi e meno bravi,
che hanno potuto sfidarsi e contemporaneamente ammirare alcune bellezze della città, sia durante la non competitiva di 4,6
km, sia nella competitiva di 9,3
km. Si è chiusa con un successo
anche la quarta tappa di Gazzetta Run, corsa sabato nella città
friulana. Un appuntamento particolare anche per il tracciato
che hanno dovuto affrontare i
partecipanti. Tra le peculiarità
del circuito, 2335 metri percorsi quattro volte, c’era infatti la
salita del Castello, 70 metri di
dislivello in 400 metri di lunghezza e di fatiche.
La gara Dopo il rientro con vittoria alla tappa di Mantova, il
campione di Gazzetta Run dell’edizione 2007, Giuseppe Mucerino, ha trionfato anche nel
capoluogo friulano, per la prima volta coinvolto nel circuito
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pretendenti alla vittoria finale.
Con un allungo al terzo dei
quattro giri della gara competitiva stacca tutti e arriva al traguardo in 31’37" precedendo
Carlo Spinelli di 37" e Mauro
Cattaneo di 1’21". In classifica
si conferma leader Alberto Cestrone su Giovanni Cremonte e
Mucerino. Tra le donne successo in solitaria, con 38’18", della
specialista di duathlon, Ljudmila Di Bert, davanti a Valentina
Bonanni staccata di 43" e a Desy Salvadego di 1’57". Nella graduatoria generale rimane leaVIESTE 60 ettari vendesi - eventuale campo
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VACANZE
E TURISMO
der Irene Nacci che precede Ylenia Riccò e Gillian Mc Gowen.
Naso in su Spettacolare la cornice della manifestazione, organizzata in collaborazione con il
Cus Udine. A partire proprio da
Piazza Duomo, sede del villaggio e partenza della gara: nella
chiesa sono infatti custodite alcune opere del Tiepolo. Cinquecento metri più in là il Giardino
Ricasoli con il monumento di
Vittorio Emanuele II. Poco dopo la salita del Castello, con
tracce di storia di oltre mille anni. Aspetti a cui Gianluca Impastato — uno dei quattro «Turbolenti» che avrebbero animato la
serata — deve aver pensato poco, o niente: «Diciamo che non
avendo fatto la ricognizione
del percorso non ho notato le
salite impegnative che mi
avrebbero tagliato le gambe...». Tre gli starter d’eccezione: Chechi, Paolo Vidoz, il pugile di Lucinico (Go) che a settembre combatterà per l’Europeo
dei pesi massimi, e Alessandro
Pittin, iridato juniores di combinata nordica.
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(a.fr.) Paolo Vidoz e Alessandro Pittin al Villaggio
Rosa. Due atleti agli antipodi: Paolone 38enne (39
il 21 agosto), Ale 19 anni, talento precoce delle
Fiamme Gialle. Il pugile estroverso, lo sciatore
silenzioso: il duetto tra i due si consuma in poche
battute. Dove vorresti sfidare Vidoz? «Correndo»
dice Pittin. «Bene — replica Paolo —: ti aspetto sul
ring. Accetti?». Risposta secca e sorriso appena
accennato: «No». Il goriziano alto e robusto (121
kg), il carnico basso e magro.
in realtà, con la corsa non hanno feeling. «Il
problema è che a Gorizia — scherza Vidoz — tre
anni fa mi ha battuto un anziano di 82 anni. E'
stata la mia ultima gara. Non vado avanti, è come
se avessi un’ancora sulla schiena». Sempre
attraccato. «Anni fa facevo 10 km in 39’, ora
reggo solo 37’». «E si fa pure superare da nostro
figlio Artiok (11 anni, ndr)» — interviene la moglie
Monica. Pittin, invece, pratica skiroll e ciclismo:
si prepara così al Grand Prix di combinata
nordica in programma ad agosto tra Italia,
Germania e Svizzera. Entrambi sempre di corsa.
E verso i propri obiettivi.
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Ho provato per la prima
volta la non competitiva di
Gazzetta Run. Ma a Udine
avevo già corso nel 2002
con Venanzio Ortis, in
occasione degli Italiani di
mezza maratona, lungo i 7
chilometri del giro poi
riproposto ai Mondiali della
Mezza nel 2007. Ricordo
bene: una ragazza mi disse
che voleva rallentare pur di
correre con me, ma al
traguardo arrivai
ugualmente stanchissimo.
L’esordio nel circuito rosa mi
ha consentito di iniziare a
preparare la gara sui 10
chilometri che disputerò alla
quinta tappa in programma
sabato 25 luglio, a San
Benedetto del Tronto.
Quello di Udine si è rivelato
un tracciato impegnativo. Mi
riferisco, in particolare, alla
salita verso lo splendido
Castello: il percorso in pavé
ha reso l’ascesa ancora più
difficile.
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Che fatica
sul pavé
al Castello
Come al solito, però, è stato
bello correre al fianco di
persone che amano questo
sport, che lo praticano per
divertimento: anziani e
giovani, grassi e magri.
Tutti assieme in gara,
accomunati dalla voglia di
stare bene, come dev’essere
lo spirito delle corse,
soprattutto se sono non
competitive.
Vidoz starter: «Non corro
Gli 80enni mi superano»
11
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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R
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
ATLETICA
BASKET: «CONSIGLI PER GLI ACQUISTI» ALLE SQUADRE DI SERIE A
Da Matthews junior a un altro Blair
Bocciati dalla Nba, oro per l’Italia
MASSIMO ORIANI
dIl draft Nba rappresenta la
svolta nella vita di molti giocatori. Per alcuni in positivo,
per altri, un po’ meno. L’azzurro Daniel Hackett ha visto svanire il sogno pro’, ma in tasca
aveva comunque già un triennale con la Benetton Treviso.
Come lui, tanti collegiali di
medio alto livello non sono
riusciti a strappare una chiamata dalla Nba. Il clima economico ha spinto qualche
squadra a scegliere giocatori
che potrebbero essere mandati (o lasciati) a maturare all’estero, avendo intenzione di
ridurre i roster a 12 (anziché i
soliti 14) per risparmiare.
Molti — scelti e non, con questi ultimi che proveranno a
far ricredere qualche gm durante le summer league estive — li troveremo in Europa
fra qualche mese.
Ecco i nostri «consigli per gli
acquisti» alle italiane, nella
speranza di vedere un campionato più spettacolare dell’ultimo.
Sam Young Ala, Pittsburgh
(scelto da Memphis con il
36). Previsione forse un po’ ottimistica visto che potrebbe
restare in Nba nonostante l’inspiegabile calo nel draft (veniva dato tra i primi 20). Ma sarebbe fantastico per l’Europa.
Wesley Matthews, 22 anni AP
Papà Wes (sin) contro Brian Shaw
Giocatore che ricorda molto
Sam Hines.
Wesley Matthews Guardia,
Marquette (non scelto). Figlio di Wes, a Varese nell’89-90 a 22 punti di media.
Simile al padre, grande attaccante e penetratore.
Jerel McNeal e Dominic James, guardie, Marquette
(non scelte) Compagni di
Matthews ai Golden
Gophers, James è un play
esplosivo, McNeal una guardia capace di crearsi il tiro.
Jeff Adrien Ala pivot, Connecticut (non scelto). Grande
lottatore, uomo d’area, piccolo per i pro’ (2 metri scarsi)
molto forte spalle a canestro
e ottimo rimbalzista (9 a partita con gli Huskies).
Eric Devendorf Play, Syracuse (non scelto). Pare abbia
già un precontratto con una
squadra europea, per fare il
regista di riserva. Ottimo tiratore da tre.
Jeremy Pargo Play, Gonzaga
(non scelto). Fratello di Jannero, quest’anno all’Olympiacos. Quattro stagioni ai Zags,
ogni anno con assist in crescita e palle perse in calo.
DeJuan Blair Centro, Pittsburgh (scelto da San Antonio con il 37). Devastante uomo d’area, mani dolcissime,
un mini Moses Malone, ma
troppo piccolo per la Nba
(1.99). E con due legamenti
crociati delle ginocchia già
saltati. Ma gli Spurs, a cui servono uomini d’area, potrebbero dargli un posto in roster. Altrimenti è da Eurolega. Non è
parente di Joseph...
Ben Woodside Play, North
Dakota State (non scelto). Velocissimo, leggerino ma devastante in contropiede e tiratore super.
Goran Suton Ala, Michigan
State (scelto con il 50 da
Utah). Ricorda molto il predecessore (con gli Spartans) Erazem Lorbek. Già convocato
da Repesa per la Croazia, ha
un ottimo tiro frontale e buoni movimenti spalle a canestro.
Patrick Mills Play, St.Mary’s
(scelto con il 55 da Portland)
Già ammirato all’Olimpiade
con l’Australia (14.2 punti di
media), un razzo tascabile
(meno di 1.80).
Risultati Trials Usa
GOLF
La 3a giornata dei Trials Usa a Eugene (Oregon).
Finali. Uomini. 400: 1. Merritt 44"50; 2. Roberts 44"93; 3. Clement 45"14. 110 hs (v. +1.7): 1.
Payne 13"12 (13"115); 2. Trammell 13"12 (13"118);
3. A. Merritt 13"15. 3000 sp: 1. McAdams
8’29"91; 2. Huling 8’32"86; 3. Alcorn 8’34"65.
Asta: 1. Walker 5.75; 2. Scott e Miles 5.75. Lungo: 1. Phillips 8.57 (+2.2); 2. B. Johnson 8.26; 3.
Kitchens 8.23. Martello: 1. Kruger 75.31; 2. Freeman 74.64; 3. Mai 73.80. Marcia 20 km: Seaman 1h26’14"; 2. Stroupe 1h26’41"; 3. Shorey
1h27’17". Donne. 400: 1. Richards 50"05; 2.
Dunn 50"79; 3. Beard 50"81. 1500: 1. Rowbury
4’05"07; 2. Wurth 4’06"00; 3. Willard 4’07"70.
400 hs: 1. Demus 53"54; 2. Tosta 54"54; 3. T.
Williams 55"18. Giavellotto: 1. Patterson
63.95; 2. Yurkovich 59.31; 3. Kreiner 58.00.
Diana Luna vince
l’Irish Open
BASEBALL
Bologna incalza Rimini
(m.c.) Gara3. Montepaschi Grosseto-De
Angelis Godo 4-3. Punti, Godo 000.000.102:
3 (10bv-0e); Grosseto 040. 000.00X: 4 (5-1).
Lanc.: v. De Santis (3bv-6rl), p. Luciani, s. Ginanneschi.
Palfinger Reggio-Bologna 1-5. Punti, Bologna 010.000.022: 5 (11-1); Reggio 000.000.010:
1 (6-0). Lanc.: v. Betto, p. Nielsen, s. Milano.
Danesi Nettuno-Cariparma 4-5. Punti, Parma 200.000.003: 5 (10-1); Nettuno 300.
100.000: 4 (7-1). Lanc.: v. Newman, p. Masin,
s. Salsi.
T&A S. Marino-Telemarket Rimini 2-10. P,
Rimini 002.221.030: 10 (11-1); San Marino
000.002.000: 2 (2-0). Lanc.: v. Patrone, p.
Martignoni, s. Quattrini.
Class.: Rimini 727 (24-9); Bologna 697 (23-10);
Parma e S.Marino 576 (19-14); Nettuno 545
(18-15); Grosseto 454 (15-18); Reggio e Godo
212 (7-26).
BEACH VOLLEY
Momoli-Gioria
occasione mondiale
STAVANGER (Nor) (m.sal.) Oggi Giulia Momoli e
Daniela Gioria con un successo sarebbero certe di passare ai sedicesimi. Le avversarie sono
Fernandez Grasset-Esteves Ribalta, cubane
che nelle uniche 2 tappe di Swatch World Tour
’09 non hanno brillato. Ma sabato hanno battuto le favorite del girone, le tedesche Holtwich-Semmler. Più interlocutoria la situazione dei ragazzi: Matteo Varnier e Paolo Nicolai
oggi cercano il risultato contro i campioni d’Europa olandesi Schuil-Nummerdor, ex stelle dell’indoor (il primo era nell’Olanda che sconfisse
l’Italia nella finale olimpica di Atlanta ‘96).
BOXE
IPPICA / GP TRIOSSI
Roma elegge
il miglior 4 anni
CANOA
Lisa America tenta il colpo DE NARDIN
FOOTBALL
Europei, K1 500
Parisse: squalifica Super Bowl Ifl
solo quinta la Idem di otto settimane
Bolzano campione
Tordivalle (inizio del convegno
alle 20) festeggia i festeggia i
suoi due patroni, i Santi Pietro
e Paolo, con un’edizione molto
bella del Triossi per i 4 anni.
Le Varennine Lana del Rio e Lisa America e Le Touquet sono
sfidati dai validissimi francesi
Royal de Crepon, Royal Crown
e Repeat Love.
7ª corsa - 23 - Pr. Tino Triossi - m
2100: 1 Le Touquet (P. Gubellini); 2 Libeccio Grif (M. Smorgon); 3 Royale de
Crepon (D. Locqueneux); 4 Royal
Crown (J. Verbeeck); 5 Light Kronos (E.
Bellei); 6 Lester (G. Pistone); 7 Lana del
Rio (Santo Mollo); 8 Lisa America (A.
Guzzinati); 9 Repeat Love (J.P. Dubois);
10 La Dany Bar (A. Gocciadoro); 11 Like
di Poggio (R. Vecchione); 12 Lambro (G.
Fulici); 13 Lorenz del Ronco (M. Minopoli
jr); 14 Larry Bird (R. Andreghetti); 15 Ludwing Bi (D. Nuti).
IGOR 4˚ Dopo l’Elitlopp, Torvald Palema (A. Svanstedt) vince anche il Forus
Open (m 1609) a Stavanger, in Noprvegia, in 1.10.7 su Nimrod Borealis, Adrian
Chip e il nostro Igor Font (B. Goop). Glen
e Going Kronos penultimo e ultimo.
DERBY IRLANDESE A Dublino l’Irish
Derby (gr. 1, m 2400) va a Fame and
Glory (J. Murtagh, trainer Aidan O’
Brien, al 7˚ successo) che era finito 2˚ a
Epsom dietro Sea the Stars, ieri assente. Secondo Golden Sword.
RUGBY
L’azzurra Josefa Idem, 44 anni AFP
Si chiude con un altro quinto
posto la spedizione azzurra
agli Europei di velocità a Brandeburgo. Neppure a Josefa
Idem, medaglia d’argento di
Pechino, è riuscita la zampata
vincente. Anche la finale del
K1 500 donne è stata dominata dall’ungherese Katalin Kovacs tornata con successo al
K1 dopo essersi dedicata al
K2: 1’49"644 il suo tempo.
Come già in Coppa tre settimane fa, Sefi è partita leggermente in ritardo (5ª a metà gara in
56"12) ma questa volta non è
riuscita a completare il recupero, chiudendo la seconda metà in 56"823, sempre quinto
tempo del lotto per un complessivo 1’52"943. Nella finale
del K1 500 uomini, soltanto ottavo
Michele
Zerial
(1’39"998) nella gara vinta
dallo svedese Gustafsson in
1’35"894. Il triestino non ha
ancora pienamente recuperato dall’infortunio a una spalla
che ormai da alcuni mesi gli
impedisce di rendere al meglio. Prossima verifica per gli
azzurri sul lago di Bomba venerdì e sabato per i Giochi del
Mediterraneo.
Il capitano azzurro Sergio Parisse è stato sospeso per 8 settimane, con decorrenza dal 2
agosto, per aver colpito a un occhio il 2ª linea degli All Blacks
Isaac Ross al 58’ del test perso
sabato 27-6 contro la Nuova
Zelanda. Paul Tully, il «judicial officer» di Christchurch ha
ritenuto che la scorrettezza di
Parisse fosse involontaria (la
mano ha toccato prima lo zigomo e poi è scivolata sull’occhio, secondo Tully) e quindi
«di fascia bassa» (massimo 12
settimane di stop). Considerando che Parisse in 65 test
non ha mai preso un giallo, la
squalifica è stata ridotta a otto
settimane, appellabili, dalla
data di inizio della stagione italiana. Parisse non potrà giocare fino al 26 settembre, perdendo ben otto turni del Top 14
con lo Stade Français.
Intanto Jonah Lomu ha annunciato il rientro. Il mito degli All
Blacks, 34 anni, giocherà con il
Vitrolles Marsiglia in Fédérale
1 (3ª divisione francese). Lomu, che ha fermato la carriera
internazionale nel 2002 e nel
2004 ha subito un trapianto di
fegato, non gioca dal 2005-06
(Cardiff e North Harbour).
Sergio Parisse, 25 anni, numero 8 AP
Il kickoff di Arrigo Sacchi, 63 anni
(a.m.v.) I Giants Bolzano sono
campioni d’Italia IFL, dopo
aver battuto 35-21 (28-13) i
Marines Lazio nell’Italian Super Bowl (il kickoff iniziale è
stato dell’ex c.t. azzurro, nonché allenatore del Milan, Arrigo Sacchi) disputato sabato sera allo Stadio dei Pini di Milano Marittima (Ra). Dopo tre
tentativi andati a vuoto in passato, gli altoatesini sono riusciti finalmente a cucirsi lo scudetto sul petto. I Giants, che
avevano posto fine al dominio
(11 titoli consecutivi) dei Lions Bergamo battendoli in semifinale, sono andati in vantaggio 14-0 (con due tochdown di Piva e Marty), per
poi controllare il primo tempo
grazie a due segnature di Green che ha replicato prima a
Gaudio e poi a Pruitt. Inizio di
ripresa costellato da molti errori da una parte e dall’altra,
fino al terzo touchdown di Green, eletto mvp (miglior giocatore) del match. I Marines nell’ultimo quarto sono andati a
segno con Eyde e recuperato
subito palla, ma non sono più
riusciti a riavvicinarsi nel punteggio.
Impresa di Bundu
(r.g.) Alla Max Schmeling di Berlino, davanti a
9000 spettatori che lo hanno applaudito, Leonard Bundu (19-0-1) ha difeso con successo la
cintura Ue dei welter contro Frank Shabani
(17-1), nativo di Pristina ma naturalizzato tedesco, nettamente favorito dai pronostici. Bundu
ha tenuto sotto pressione l’avversario e vinto
con verdetto unanime (116-113, 115-113,
116-113). L’armeno Arthur Abraham (30) ha difeso la cintura medi Ibf battendo il turco-tedesco
Mahir Oral (25-1-3) kot 10.
MONDIALI (r.g.) Ad Atlantic City (Usa), Juan
Manuel Ortiz (P.Ric., 26) mantiene la cintura supergallo Wbo contro Lontchi (Can, 18-1-2) kot
10. A Los Angeles (Usa) l’argentino Maidana
(26-1) conquista l’interim Wba superleggeri su
Ortiz (Usa, 24-1-2) che aveva imposto tre kd
nei primi round al rivale, contato a sua volta. Al
6˚ round, stop del medico per ferita di Ortiz, in
difficoltà. A Tamaulipas (Mes) Linares (Ven, 27)
resta titolare superpiuma Wba: kot 8 al locale
Perez (12-2).
EQUITAZIONE
SALTI A FIRENZE Si è concluso al centro
ippico toscano il concorso internazionale di Salto Ostacoli. La gara principale, il GP Banca CR
Firenze, è stata vinta da Antonio Alfonso (Poupee des Collines) davanti a Filippo Baldini
(Lukas).
A CATANZARO Il tre volte campione italiano
Filippo Moyersoen (Loro Piana Eclypso del Colle) ha vinto il GP di Catanzaro davanti a Roberto
Arioldi, 3˚ Garcia.
IPPICA
A MERANO Il Premio Ezio Vanoni (m 3900,
steeple) è stato vinto da Sharpmon (D. Fuhrmann) su Maple Driver.
OGGI TRIS A SAN GIOVANNI (inizio convegno alle 20.25): scegliamo Frankie Gar (17),
Frap di Casei (16), Fritz Ferm (9), Falcao Tibur
(5), Fulton (10) e Bello Caf (11).
SECONDA TRIS A Padova (1ª corsa, ore 19)
indichiamo Il Che Um (18), Cosir (7), Indira
d’Asolo (3), Ej Pizz (17), Ironduke Rivarco (6) e
Cluster (2).
SI CORRE ANCHE Follonica (20.35), Albenga (20.30), Corridonia (20.45), San Siro
(16.25) e Taranto (16.45).
PENTATHLON MODERNO
EUROPEO A Lipsia (Ger) finale maschile dell’Europeo: 6o posto per Benedetti (5948), grazie a una grande rimonta nel combined event.
Gli altri azzurri: De Luca 20o (5756), Giancamilli
21o (5712) e Quarto 34o (5424). Oro al ceco Polivka (6060), argento al russo Frolov (6036) e
bronzo per l’ungherese Marosi (6032).
SOFTBALL
CAMPIONATO (m.c.) Il 12˚ turno: Sanotint
Bollate-Fiorini Forlì 7-9, 0-8; Museo d'Arte Nuoro-Amga Legnano 4-2, 2-5; Cassa Padana Parma-Mosca Macerata 6-8, 1-9 (5˚); Titano Hornets San Marino-Des Caserta 2-6, 1-2 (9˚).
Diana Luna (205, 68 69 68) ha
vinto l’Aib Irish Open del
Ladies European Tour a
Portmarnock (Irlanda).
Chiudendo a -11, l’italiana ha
preceduto di 4 colpi la
francese Nocera, l’inglese
Parker e la svedese
Gustafson. Per la Luna è il 2o
successo dopo l’Open di
Tenerife 2004.
Class.: Caserta 750 e Forli (18-6), Bollate 667
(16-8); San Marino 542 (13-11); Macerata 458
(11-13); Nuoro e Legnano 375 (9-15); Parma
083 (2-22).
TUFFI
Tania: ok da 3 m, ko da 1 m
COSENZA I tricolori. Uomini, 1 m: 1. Malusardi 372.65. 3 m: 1. Benedetti 399.50. 10 m: 1.
Dell’Uomo 413.80. 3 m sincro: 1. Benedetti-Rinaldi 363.72. 10 m sincro: Dell'Uomo-Chiarabini 362.58. Donne, 1 m: 1. M. Maroni 269.10; 4 Cagnotto 234.55. 3 m: 1. Cagnotto 290.55. 10 m: 1. Marocchi 273.95. 3 m
sincro: 1. Cagnotto-Dallapè 291.60.
VARIE
Risultati Mediterranei
Basket. Uomini, girone B: ITALIA-Albania
106-69. Class.: Italia, Turchia 2; Albania, Montenegro 0. Donne, gir A: ITALIA-Albania 118-35.
Class.: ITALIA, Croazia 2; Albania 0.
Canottaggio. Uomini, singolo: 1. Christou
(Gre) 7’03"05; 3. BATTISTI 7’12"56; doppio: 1.
Francia 6’21"86; 3. RAINERI-STEFANINI
6’27"83; 2 senza: 1. Grecia 6’38"42; 5. CARBONCINI-DE VITA 6’46"85; singolo pl: 1. Grecia
7’02"85; 2. BERTINI 7’06"42; doppio pl: 1. Francia 6’28"36; 2. LUINI-MIANI 6’31"04. Donne, singolo: 1. Spagna 7’53"46; 2. SANCASSANI
7’57"00; singolo pl: 1. Grecia 7’50"81; 2. MILANI
7’52"84; doppio pl: 1. Grecia 7’12"63; 3. TAMBOLONI-MAI 7’28"65.
Lotta. Libera. Uomini, 55 kg: 1. Akgul (Tur); 3.
MANEA; 60 kg: 1. Ibrahim (Egi). Donne, kg 59:
1. ESPOSITO.
Nuoto. Uomini, 50 sl: 1. Bousquet (Fra) 21"17;
2. Bernard (Fra) 21"62; 3. BOCCHIA 22"05; 4.
ORSI 22"10; 200 do: 1. Wildeboer (Spa) 1’54"96;
2. RANFAGNI 1’58"59; 3. LESTINGI 1’59"96; 100
fa: 1. Lendjer (Slo) 51"79; 5. NALESSO 53"03;
4x100 sl: 1. Francia 3’12"03; 2. ITALIA (Calvi,
Orsi, Maglia, Galenda) 3’13"78. Donne, 50 sl: 1.
Metella (Fra) 24"88; 2. CHIUSO e TECCHIO
25"56; 200 do: 1. FILIPPI 2’08"03 (rec. it., prec.
2’08"44, 8/3/09 Riccione; pass. 31"38, 1’03"42,
1’35"66); 4. LUCCONI 2’13"74; 100 fa: 1. SEGAT
59"13; 4. BIANCHI 59"88.
Pallamano. Uomini, gr. 2: Turchia-ITALIA
28-24. Class.: Tunisia 4; Turchia, Bosnia 2; ITALIA, Grecia 0. Donne, gr. 1: Turchia-ITALIA
36-21. Class.: Turchia 6; Croazia 4; Spagna 2;
Grecia, ITALIA 0.
Pesi. Uomini, 77 kg. Strappo: 1. Qerimaj (Alb)
156 kg; 10. CANGEMI 135; slancio: Abdelbaki
(Egi) 193 kg; 8. CANGEMI 0. Donne, 63 kg.
Strappo: 1. Ahmed (Egi) 103 kg; slancio: 1. Ahmed (Egi) 125 kg.
Pallavolo. Donne, gruppo B: ITALIA-Algeria
3-0 (25-15, 25-14, 25-17).
Scherma. Donne, sciabola. Finale 1˚ posto:
Vergne (Fra) b. Perrus (Fra) 15-13; 3˚ posto:
BIANCO b. Vougiouka (Gre) 15-10.
Tiro a segno. Uomini, pistola 10 m: 1. Carrera
Vazquez (Spa) 684.3; 4. DI DONNA 676.1; 9.
GIORDANO 573. Carabina 50 m a terra: 1. Sauveplane (Fra) 699.3; 3. DE NICOLO 695.6; 11.
PAPPALARDO 586.
Tiro a volo. Donne, trap: 1. Dal Din (Smr)
92/100; 2. GELISIO 85/100; 5. ROSSI 84/100.
VELA
MONDIALE X35 (r.ra.) Lelagain di Alessandro e Franco Solerio con Michele Paoletti alla
tattica, ha conquistato a Kiel in Germania il Mondiale di X 35. In seconda posizione lo scafo finlandese RoxAnna, 3˚ l’olandese Just4Fun, 5˚
l’italiano Giochelotta di Francesco Conte.
VOLVO RACE (pe.m.) Telefonica Black (Spa,
Echavarri) ha vinto la 10ª e ultima tappa della
Volvo Race (da Stoccolma a San Pietroburgo)
seguita da Puma e Telefonica Blue. Classifica
finale: 1. Ericsson 4 (Sve, Grael) 114,5 punti; 2.
Puma (Usa, Read) 105,5; 3. Telefónica Blue
(Spa, Bekking-Martinez) 98; 4. Ericsson 3 (Sve,
Olsson) 78,5; 5. Green Dragon (Cin-Irl, Walker)
67; 6. Telefonica Black (Spa, Echavarri) 58; 7.
Delta Lloiyd (Ola, Bermudez) 41,5; 8. Team Russia (Rus, Hanakamp) 10,5. Prossimo appuntamento nel 2011.
PROVINCIA DI PESCARA
ESTRATTO AVVISO DI RETTIFICA E PROROGA
Concorso di progettazione 09_20CP. Scadenza presentazione progetti prorogata alle ore 12.00 del 7.7.09. Bando con
rettifiche e altri elaborati comprese F.A.Q. su www.provincia.pescara.it - Inviato in GUCE il 11.6.09. Pubblicato su
GURI n. 75 del 29.6.2009. RUP (Ing. V. Di Biase).
36
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
fTensione a Beirut, in Libano: uccisa una donna
negli scontri tra sciiti e sunniti; sette i feriti
x NOTIZIE TASCABILI
Il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte
Il caos in Iran
HANNO
DETTO IL MINISTRO REPLICA ALLA STAMPA ESTERA
Tremonti: «Un governo tecnico
durerebbe quanto uno yogurt»
Ahmadinejad
vuole davvero
sfidare l’intero
Occidente?
S
Ali Khamenei
Alcuni
responsabili
occidentali,
con i loro
commenti
idioti sull’Iran,
parlano come
se avessero
risolto i loro
problemi e
come se l’Iran
fosse il loro
unico cruccio
In cella 8 dipendenti dell’ambasciata
inglese: un fatto grave. È la reazione
del regime alle critiche di Usa e Ue
«Un governo tecnico come suggerisce la stampa
estera? Durerebbe quanto uno yogurt». Lo ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. E
sull’inchiesta di Bari: «Guardare dal buco della
serratura nuoce all’Italia». Inchiesta alla quale anche ieri i più noti giornali inglesi, Sunday Times e
Telegraph, hanno dedicato un’intera pagina.
CACCIA AI DUE KILLER
Milano, spari in strada dalla moto
Ucciso operaio egiziano 42enne
Tornava da una serata con gli amici, a Settimo
Milanese (Mi), quando due uomini su una moto
gli hanno sparato tre colpi di pistola, uccidendolo. Trasportato in ospedale, l’uomo, un operaio
egiziano di 42 anni, incensurato e con regolare
permesso di soggiorno, è morto dopo aver subito
un’intervento chirurgico. Ora è caccia ai killer.
ZELAYA PORTATO IN COSTA RICA
GIORGIO DELL’ARTI
[email protected]
a cura del service G.L. S.r.l.
Otto funzionari dell’ambasciata
inglese a Teheran sono stati arrestati con l’accusa di aver avuto
«un ruolo attivo e importante»
nei disordini di questi giorni.
1
Sono inglesi?
No, sono iraniani. Otto funzionari iraniani dell’ambasciata
del Regno Unito. Se fossero otto inglesi, ci troveremmo in
una situazione simile a quella
del 1978, quando l’ambasciata
americana venne occupata dagli studenti e Khomeini salì al
potere. Ma anche così il gesto è
gravissimo, e infatti da Corfù,
dove sono riuniti per il vertice
Ocse i ministri degli Esteri europei, David Milliband, capo del
Foreign Office, ha qualificato
gli otto arresti come «minacce e
intimidazioni» e ha invitato le
autorità iraniane al «rilascio immediato dei funzionari». C’è
agitazione anche nelle altre
cancellerie: nei giorni scorsi il
leader supremo Khamenei e il
presidente Ahmadinejad avevano indicato in Inghilterra, Francia, Germania e Stati Uniti i burattinai – secondo la loro espressione – delle rivolte iraniane. Il
nostro ministro degli Esteri
Frattini ha detto che a questo
punto bisognerebbe che l’Euro-
pa prendesse una posizione comune sulla questione. Fatto
non semplice, bisogna dire.
L’Iran è un partner commerciale molto importante di parecchi Paesi europei (a cominciare
dal nostro) e a tirar troppo la
corda – è il retropensiero dei politici – si possono rischiare rappresaglie dolorose, specialmente in questo momento di crisi.
2
È il caso di fare questi ragionamenti? Lì è in corso un massacro.
Ieri la Federazione Internazionale dei diritti umani ha dichiarato che le persone arrestate in
Iran dopo il 12 giugno sono duemila. Gli scomparsi sarebbero
centinaia. Ieri ci sono state altre dimostrazioni e incidenti.
Era stata autorizzata una manifestazione in memoria dell’ayatollah Mohammed Behesti, ucciso da una bomba ad Amburgo nel 1981. I seguaci di
Mousavi e del movimento cosiddetto riformatore ne hanno
approfittato per riunirsi e gridare slogan contro la polizia. A
quel punto la manifestazione è
stata considerata illegale e sono cominciate le cariche e il lancio di lacrimogeni, seguiti da almeno trenta arresti. I blogger
dicono che tra i manifestanti
c’era la figlia di Rafsanjani, che
era già stata arrestata qualche
giorno fa. Gli scontri sono avvenuti nelle strade intorno alla
moschea di Ghoba. Le persone
coinvolte dovrebbero essere tremila.
3
Ma allora gli oppositori non sono ancora sconfitti?
Oggi dovrebbe essere in programma una catena umana da
piazza Tajrish a piazza Rah
Ahan attraverso la via Vali Asr.
Se i giovani ci riusciranno, si
formerà un lungo cordone umano che attraverserà Teheran da
nord a sud. Altre forme di opposizione: scrivere slogan sulle
banconote, soprattutto il motto
di questa rivoluzione «Dov’è il
mio voto?». Ma è assai poco probabile che il regime lasci correre e non è difficile prevedere
qualche incidente grave anche
oggi. Ieri Khamenei ha lanciato
un appello: «Chi non accetterà
le vie legali per la protesta dovrà affrontare conseguenze più
amare». Ha poi definito «idioti»
i commenti dei leader occidentali sulle elezioni.
4
Se non ho capito male, questo
Khamenei è la vera anima nera
del regime. È lui che ha voluto
far vincere Ahmadinejad con
l’imbroglio. Ma quando finirà di
essere la Guida suprema e di
dar ordini a questo e a quello?
La Guida suprema è eletta a vita. L’organismo che la elegge è
il Consiglio degli esperti, presie-
duto da Rafsanjani, uno dei nemici di Khamenei e di Ahmadinejad. Rafsanjani sta tentando
di mettere insieme una maggioranza di esperti che destituisca
Khamenei con la motivazione –
ammessa - «che non mostra saggezza». Pare che fino a questo
momento abbia tirato dalla sua
40 capi religiosi su 86. L’arresto
degli iraniani e il nervosismo
evidente dei capi è dovuto al fatto che lo scontro all’interno dei
gruppi di potere è fortissimo e
molto equilibrato. Come ho già
detto molte volte, Ahmadinejad e Khamenei hanno un forte seguito nel Paese e il loro rovesciamento avrebbe conseguenze difficili da immaginare.
5
Insomma, è una guerra tra preti.
Non esattamente. Secondo
quello che ha scritto ieri Barbara Spinelli, è una guerra tra il
potere militare divenuto sempre più forte negli ultimi anni e
il potere clericale, a cui Ahmadinejad toglie via via spazio. In altri termini: Ahmadinejad, con
l’appoggio di Khamenei, starebbe addirittura tentando di trasformare l’Iran in uno stato laico. Intendiamoci: "laico" come
poteva esser laica la Germania
di Hitler. Una dittatura, cioè,
priva di ogni spiritualità, e convinta che stia arrivando il tempo di rovesciare le sorti del
mondo. Come scrive la Spinelli: l’Apocalisse.
S
Unione
europea
«Basta con
l’intimidazione e la
persecuzione
dei dipendenti
di organismi
dell’Ue, altrimenti ci sarà
una forte e
comune
risposta
europea
Golpe nell’Honduras
Arrestato il presidente
Colpo di stato in Honduras: il presidente Manuel Zelaya è stato sequestrato (insieme agli
ambasciatori di Venezuela, Cuba e Nicaragua) e trasferito in Costa Rica. I militari (nella foto Ap) hanno agito ieri mattina, prima che
iniziasse il referendum col quale Zaleya voleva riformare la Costituzione, per essere rieletto. Il Parlamento di Tegucigalpa ha destituito Zelaya ed eletto capo dello Stato ad interim
il presidente del Congresso Roberto Micheletti: le elezioni si terranno il 29 novembre.
IN PROVINCIA DI POTENZA
È morta nonna Lucia: aveva 113 anni
Era la persona più vecchia d’Europa
Lucia Lauria, la persona più anziana d’Europa,
è morta ieri a Pietrapertosa (Potenza): nonna
Lucia aveva 113 anni, 4 mesi e 25 giorni, era la
9ª più vecchia della Terra e negli ultimi 30 anni
era stata accudita dal figlio, oggi 83enne, e dal
genero. «La sua è stata una vita normale e regolare», ha detto il sindaco di Pietrapertosa.
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
Moccia presto papà. Lo scrittore e regista si
fFederico
è confidato a «Gente»: «Mia moglie Giulia e io aspettiamo
37
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FEDERICO MOCCIA
SCRITTORE E REGISTA
un figlio: nascerà a dicembre. È una grande emozione»
L’Italia verso il G8
Riecco le frontiere
ANNUNCIO DEL PAPA
Sonda nella tomba
di San Paolo:
«C’è davvero lui»
s LA SALUTE
CARO
SPIAGGE: PRIMA DI TUTTO
SIAMO
AL TOP
IN EUROPA
di PAOLO ROSSI CASTELLI*
Da ieri e sino al 15 luglio stop al trattato di Schengen
Code al confine con la Slovenia, okay gli aeroporti
CARLO ANGIONI
S
dQualche intoppo sulle autostrade, superlavoro nei porti,
pochissimi disagi negli aeroporti. In Italia, il primo giorno della sospensione del Trattato di
Schengen (in vista del G8 dell’Aquila, dall’8 al 10 luglio),
che dal 26 marzo 1995 permette ai cittadini di alcuni Paesi europei di circolare liberamente
tra i rispettivi confini senza obbligo di controlli alle frontiere,
è passato con relativa tranquillità. Al Brennero, una ragazza nigeriana che viaggiava sola su
un treno internazionale e non
aveva il permesso di soggiorno
è stata respinta e consegnata alla polizia austriaca; a un austriaco diretto in macchina a
Gardaland, invece, sono state
sequestrate due mazze da baseball perché ritenute «sospette»:
l’uomo è stato denunciato. Tutto regolare alla frontiera con la
Francia, a Ventimiglia. Qualche problema, invece, tra l’Italia e la Slovenia, ai valici Fernetti e Rabuiese, in provincia di Trieste: qui, sia in uscita sia in en-
La coda che si è formata ieri al confine italo-sloveno di Rabuiese (Ts) ANSA
trata, nelle ore di punta si sono
avute file lunghe alcuni chilometri. Colpa, come ha assicurato la polizia di frontiera, dei restringimenti della carreggiata,
decisi per rendere più facili le
verifiche dei documenti.
Aerei e navi Situazione più fluida nei più importanti aeroporti
del Paese: la reintroduzione
dei controlli alle frontiere (che
durerà sino al 15 luglio) non ha
causato rallentamenti né allo
scalo di Fiumicino né a Linate e
Malpensa; qualche problema,
invece, c’è stato a Orio al Serio
(Bergamo). Infine, i porti: a Genova e Vado Ligure (Savona),
controlli serrati sulle navi da e
per il nord Africa, ma anche sulle linee con Barcellona e Corsica; pochissimi disagi a Bari e
Brindisi, dove il maltempo ha limitato partenze e arrivi.
(ha collaborato Andrea Saule)
L’annuncio lo ha dato papa
Benedetto XVI «con profonda
emozione». Dopo la prima
indagine compiuta, attraverso
una sonda, nella tomba di San
Paolo (foto Ansa) sotto
l’omonima basilica a Roma, i
reperti trovati — frammenti
d’ossa, grani d’incenso,
laminato di oro zecchino e
tessuto — sembrano
confermare la tradizione
secondo la quale, proprio in
quel sarcofago, ci sono i resti
di Paolo di Tarso, il principale
missionario del Vangelo tra i
pagani greci e romani. Di cui
l’Anno Paolino, che termina
oggi, celebrava il bimillenario
della nascita. Le analisi dei
frammenti ossei sono state
compiute da esperti ignari della
loro provenienza. L’arciprete
della basilica, il cardinale Lanza
di Montezemolo, aveva più
volte smentito che ci fossero
ricerche in corso.
RIVELAZIONI LA FAMIGLIA CONTRO IL MEDICO: RIANIMAZIONE SBAGLIATA, IPOTESI DOPPIO TESTAMENTO
La tata: «Disintossicavo Jacko»
L’ex-babysitter dei
figli di Jackson: «Gli
servivano continue
lavande gastriche»
dL’idolo morto è già un business: un’agenzia di tour in bus a
Los Angeles sta per aggiungere
una tappa a Holmby Hills, dove
viveva Michael Jackson. Morto
giovedì per un mix di medicinali, abituale tentativo di alleviare i tanti problemi fisici degli ultimi 25 anni.
Lavanda In attesa dei risultati
della seconda autopsia, giungono le condoglianze del presidente Usa Barack Obama:
«Era un artista spettacolare. Ha
avuto una vita dagli aspetti tragici e tristi». La polizia ha ascol-
le foto
p
Migliaia di tende
e ragazze sexy
Glastonbury boom
Anche senza la pioggia e
il fango, Glastonbury
non ha tradito le attese.
Migliaia di persone (tutte
con la tenda d’ordinanza)
e tante belle ragazze
(nelle foto Afp e LaPresse)
hanno «invaso» il celebre
festival musicale inglese,
dove si sono esibiti, tra gli
altri, Bruce Springsteen e
la E Street Band, Lady Gaga, Neil Young, Tom Jones.
tato Conrad Murray, il medico
che era con Jacko giovedì: non
ci sono sospetti a suo carico. Il
suo legale nega che Murray abbia iniettato antidolorifico a
Jackson. «Lo ha trovato che già
non respirava». Ma i parenti della popstar pensano che il medico abbia praticato il massaggio
cardiaco in modo errato. Intanto Grace Rwaramba, 42 anni,
per oltre 10 tata dei figli del cantante, svela all’inglese Times di
4
gli album in classifica
Dopo la morte di Jackson, la
raccolta «Number One» è
diventata l’album più venduto
in Gran Bretagna. Altri tre cd
di «Jacko» sono nella Top 20
aver effettuato molte lavande
gastriche a Jackson. «Prendeva
così tanti farmaci: a volte stava
così male che impedivo ai bambini di vederlo». La donna è stata licenziata da Jacko dopo
aver chiesto alla madre del cantante di convincerlo a smetterla con le pillole. Grace racconta
che Michael era un «nomade»
senza senso del denaro: lo teneva nei sacchi dell’immondizia.
Ma dopo il lutto mamma Jackson le ha chiesto: «Dove nascondeva i soldi?»
Michael Jackson sulla copertina di
«Time»: l’autorevole settimanale
americano dedica un numero
speciale al re del pop in uscita oggi
Cause Il quotidiano Independent sostiene che Jackson potrebbe aver lasciato due testamenti e valuta in oltre 660 milioni di dollari i guadagni della
popstar dagli Anni 80, ma ricorda i debiti e le cause aperte. Per
ora, i fan di tutto il mondo lo
ricordano e lo piangono.
f.riz.
Classifica del
Codacons
Le spiagge
italiane sono tra
le più care in
Europa. Lo dice
una ricerca del
Codacons: per
una giornata al
mare (lettino,
sdraio,
ombrellone, due
bottiglie d’acqua
e due panini
acquistati in
spiaggia), si
spendono 35
euro a coppia,
contro i 20 euro
della Croazia,
22 della Grecia,
24 della
Spagna. Solo le
spiagge francesi
e tedesche sono
più care delle
nostre
Se chiedete un favore
fatelo all’orecchio destro
Dovete chiedere un favore a qualcuno? Fatelo
parlando vicino al suo orecchio destro (e trascurando quello sinistro): così avrete maggiore
probabilità di ottenere una risposta positiva.
L’hanno dimostrato i ricercatori dell’Università
di Chieti, eseguendo alcuni test su 176 persone. I suoni che arrivano dall’orecchio destro —
spiegano gli studiosi sulla rivista tedesca Naturwissenschaften — vengono decodificati e gestiti soprattutto dall’emisfero sinistro del cervello,
che è maggiormente specializzato nelle funzioni logiche e linguistiche. La richiesta viene elaborata e percepita meglio ed è più facile che ottenga una risposta positiva...
Attacco di appendicite?
Te lo dicono le urine
Come si fa a capire se un bambino con il mal di
pancia deve essere operato urgentemente di
appendicite? Esistono diversi metodi, molti dei
quali portano però ad errori: si stima che fino a
un terzo degli interventi sia effettuato inutilmente. Ora però i ricercatori del Children’s Hospital di Boston propongono, sugli Annals of
Emergency Medicine, un test rapido delle urine
che può fornire una risposta in pochi minuti.
L’esame permette di misurare la concentrazione
di una proteina chiamata LRG, presente in modo massiccio quando è in corso un’infiammazione acuta dell’appendice. Una prima sperimentazione su 67 bambini ha dato risultati positivi.
Usate sempre l’aceto
Aiuta a non ingrassare
L’aceto ha poche calorie e può anche aiutare a
perdere peso (o a non aumentarlo) in modo «attivo». Lo sostiene uno studio giapponese, che
verrà pubblicato sul Journal of Agricultural and
Food Chemistry. I ricercatori sono arrivati a questa conclusione dopo una serie di esperimenti
sugli animali da laboratorio: quelli che venivano nutriti con una dieta arricchita di acido acetico (il principale componente dell’aceto) hanno mostrato una massa grassa minore del 10%.
Come mai? Probabilmente l’aceto favorisce l’ossidazione dei grassi, riducendone l’accumulo.
Questo non deve spingere, però, ad abusarne...
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LETTERE
dite la vostra
Sport Italians
INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano. Fax 02.62.82.79.17.
Altre lettere su www.corriere.it/solferino/severgnini. Email [email protected]
A cura di Beppe Severgnini
Se Acquafresca
fosse «Aguafria»
Il carattere
degli italiani
si riflette
anche
sugli azzurri
Attaccare Lippi (nella foto Ap,
ndr), dopo la Confederations
Cup: troppo facile. Non è il caso
di drammatizzare, ma qualcuno
ha deciso di sparare a zero sul c.t.:
saranno gli stessi che l’hanno
osannato quando ha vinto il Mondiale. A chi parla di «nazionale di
vecchi», chiedo se avrebbe voluto
l’esuberante Balotelli in prima
squadra.
zione nazionale (eh, sì). Ce l’hanno messa tutta, e la fortuna li/ci
ha premiati (posso dirlo? L'avevo previsto, in una rubrica sul
«Corriere» nel maggio 2006, e
per una volta l'ho imbroccata!).
Il carattere italiano — non solo
calcistico — è più bravo a reagire che ad agire. Per reagire, infatti, occorrono orgoglio, coraggio e fantasia, che non ci mancano. Per agire sono necessarie
affidabilità, buona organizzazione e lungimiranza, che possediamo in misura minore.
Accadrà nuovamente in Sud
Africa 2010? E' possibile: ma dovremmo combinarne di MOLTO
grosse, per risalire dal buco in
cui ci siamo cacciati. I campioni
del mondo sembrano appagati
e rallentati. L’esperienza non
basta a compensare gli anni
che avanzano, lo scatto che
manca, la voglia matta e la beata incoscienza. Buffon, per ora
insostituibile, è intimorito. Zambrotta, Toni, Camoranesi, Materazzi e Del Piero hanno già dato.
Grosso, Iaquinta e Gilardino reggono: ma per quanto? Cannavaro è a fine corsa, e Chiellini non
ha ancora la personalità per so-
Fabrizio Vinci
Ciao Beppe, una considerazione
sul rendimento della Nazionale in
Confederations. Prendendo spunto da quel tuo pensiero che ci ha
accompagnato durante il Mondiale 2006, cioè che la vittoria si spiega anche con la sofferenza e il degrado del calcio in quella stagione,
non pensi che ci troviamo ora in
una fase sportiva (e sociale) di un
tale piattume che abbiamo i risultati che ci meritiamo?
Andrea Greco
Manca la conclusione logica, al
tuo ragionamento, caro Andrea. In Germania abbiamo vinto perché avevamo bisogno di
una rivincita. Gli azzurri dovevano riscattare se stessi, la professione, l’ambiente, la reputa-
IL TEMPO
stituirlo. Chiunque abbia guardato giocare Criscito, Motta,
Giovinco o Balotelli nella sfortunata Under 21 ha pensato: ecco, così si gioca in un torneo internazionale (con questo rispondo alla domanda di Mr Vinci). Stimo Lippi, e credo stia pagando la riconoscenza verso gli
uomini che l’hanno fatto vincere. E' umano: lo stesso meccanismo psicologico, se ci pensate,
ha rallentato il Milan negli ultimi
due anni.
Donadoni aveva cominciato il
rinnovamento della Nazionale.
Ma, come sai, è stato cacciato
senza cerimonie dopo un decoroso Europeo, e un pareggio
contro una grandissima Spagna (destino simile toccò a un
altro ottimo allenatore, Dino
«desaparicido» Zoff).
Morale: oggi come oggi, dubito
che l’Italia abbia più del 15% di
possibilità di difendere vittoriosamente il titolo in Sud Africa.
Ma questo non è un male: se
quest’anno dominassimo il calcio mondiale, andremmo in giro
tronfi come ministri di prima nomina, e l’anno prossimo cadremmo come pere cotte.
Ciao BSev,
da buon fratello nerazzurro mi
daresti una mano a portare alla
luce un piccolo record compiuto dalla Polisportiva Antares di
Montale nel vittorioso campionato di calcio 2008/09 della 3ª
categoria Pistoia? Ebbene abbiamo collezionato ben 16 vittorie su 16 gare casalinghe
(più un 2 su 2 in Coppa Toscana) sul terreno di gioco del Valentino Mazzola da noi rinominato «La Bombonera». Allenatore della squadra? Mauro Meoni, per tutti ormai «Maurinho»!
Francesco Pagliai
Ecco qui, Francesco: W la Pam
(Polisportiva antares di Montale) e complimenti all’allenatore.
Spero che Maurinho, a differenza dell’originale, non voglia riempire a squadra di compaesani
trentenni. Mou sta per farlo. Torna Quaresma, e va be' (il sospiro
di sollievo a Genova, dopo il suo
«no» al trasferimento in rossoblù, quasi provocava un maremoto). Arriva Carvalho, e passi.
Ma dar via Acquafresca e pigliarsi Deco (un po' lento in campo e
irrequieto fuori)! Boh, non capisco. Ho espresso le mie perplessità il 18 giugno, durante la diretta-video di «PuntoItalians», ospite Ernesto Paolillo (mille messaggi ricevuti in 45 minuti). L’amministratore delegato dell’Inter ha risposto, con sorprendente concisione, a tutte le domande (per
esempio: Ibra va? Sì, se lo pagano come Cristiano Ronaldo). Ma
su Acquafresca non mi ha con-
vinto. Io avrei tenuto il ragazzo,
perché è forte — non c'era bisogno dei gol con l'Under 21 per capirlo. Toni è in fase calante, come l'inutile e trombettistisca
Confederation Cup ha dimostrato. Un prossimo attacco azzurro
con Balotelli e Acquafresca è
possibile, se non probabile
(Amauri? No grazie, la Nazionale
campione del mondo non è un ripiego, dopo il rifiuto di Dunga).
Perché rinunciare a Robert, e
spedirlo a Genova per vederlo finire a Bergamo o a Torino? Si fosse chiamato Aguafria o Freshwater, non sarebbe accaduto.
Quel paragone
Riva-Adriano
Caro Beppe,
cito un passaggio da una tua
vecchia risposta per «SportItalians»: «Gigirriva (tutto insieme, doppia "r") è stato un grande attaccante: un Adriano bianco dei suoi tempi». A distanza
di qualche anno, faresti ancora
questo paragone?
Andrea Collu
Io pensavo al giocatore, non all'
uomo: quindi sì, rifarei il paragone. Stessa forza, stesso stile,
stesso unico piede (il sinistro),
stessa efficacia di testa, stessa
irruenza. Ovviamente Riva aveva un'altro cervello: quello che
gli ha consentito di fare ciò che
ha fatto col Cagliari, in Nazionale, ora come dirigente azzurro.
Riva era psicologicamente forte. Adriano — le ultime ricadute
brasiliane lo dimostrano — è psicologicamente debole. Aggiungo: la Sardegna, rocciosa e generosa come lui, ha molto aiutato
Gigirriva. Amarla, ed esserne ria-
Galliani, il Milan
e il mistero Kakà
Caro Beppe Severgnini,
ultimamente nel mondo del calcio sono successe e si sono dette delle cose «strane». Per cominciare vorrei ricordare al signor Galliani che è vero che gli
stranieri in Spagna pagano meno tasse, ma è anche vero che
loro ricevono meno soldi dai diritti tv. Questo succede da sempre, mica da ieri. Ma stranamente questa cosa viene tirata
fuori solo quando altri club
non italiani vincono o club esteri fanno grandi acquisti. Poi
sento tanti milanisti dire che
non è «etico» comprare giocatori a certi prezzi. Ma sono stati
loro con il loro presidente ad introdurre questa politica
vent’anni fa. Se certi club si possono permettere certi acquisti
è giusto che li facciano. E te lo
dice uno che tifa Chievo. Saluti
da Bolzano,
Thomas Fleischmannn
La cessione di Kakà resta un mistero, per me. Con tutti i soldi
che ha — un patrimonio stimato
intorno ai 14 miliardi di euro, 208
milioni di dividendi appena incassati di Fininvest — la famiglia Berlusconi non poteva tenerselo?
Unica spiegazione: il ragazzo
non voleva rimanere; e tenerlo a
Milano per un (altro) anno di sabbatico non aveva senso. Detto
ciò, Paolo Maldini ha ragione.
Vincere la Champions senza Riccardino appare molto difficile,
se non impossibile.
www.meteo.it
a cura del Col. Giuliacci
LEGENDA
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Il Sole oggi
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Milano
Sole
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Aosta
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17 33
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21 27
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16 27
Sorge
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20.49
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Tramonta
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21.15
Sorge
Tramonta
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20 28
Venezia
21 31
19 29
Pioggia
Trieste
Milano
Torino
5.38
Oslo
Trento
Nuvoloso
Te
mato, è stata la chiave di tante
cose. Se il tuo cognome non m'inganna, penso tu sia d'accordo.
Atene
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22 Luglio
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Molto forti
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ieri in Italia
Alghero
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Reggio Calabria
Roma
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19
19
28
22
28
28
28
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26
26
18 26
MARI:
Reggio Calabria
Palermo
Calmi
22 28
20 25
Catania
Mossi
16 30
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Orchidee, 1 Z.I. - 70026 Modugno (BA) - Tel.
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Disney N. 21 e 9,99 - con Sergio Leone e il Grande
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15 e 10,99 - con Ferrari F1 Collection N. 14 e 10,99 con I Record degli Animali N. 12 e 10,99 - con La
Storia del Fascismo N. 10 e 10,99 - con Giro Io Ti
Amo N. 7 e 11,99 - con Pallone El Diego e 15,99 - con
DVD Inter N. 4 e 13,99 - con GazzaMusic Card e
10,99 - con Il Grande cinema di Clint Eastwood N. 2 e
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Svizzera Tic. Fr. 2,60; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 495; UK Lg. 1,60; U.S.A. USD 3,00.
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
R
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I FILM DI STASERA
Voce del verbo...
La cena per farli...
Identità violate
Spider-Man 3
27 volte in bianco
Natale a New York
sDi A. Manni, con S. Rocca (Ita-
sDi P. Avati, con D. Abatantuo-
sDi D.J. Caruso, con A. Jolie
sDi S. Raimi, con T. Maguire
sDi A. Fletcher con K. Heigi
sDi N. Parenti, con C. De Sica
lia, 2007) Francesca e Ugo sono
sposati da dieci anni: sono in crisi e decidono di separarsi...
no (Italia, 2006) Per attirare l’attenzione, un attore tv in declino
inscena un suicidio quasi fatale
(Usa, 2003) Una brillante psicologa dell’Fbi è alle prese con il
caso di un serial killer...
(Usa, 2006) Un parassita intacca il costume di Spider-Man e
Parker mostra il lato peggiore...
(Usa, 2008) Jane Nichols è stata damigella per 27 volte ai matrimoni di amici e conoscenti
(Italia, 2006) Filippo, un giovane chirurgo, ha solo quattro
giorni per sposarsi a New York
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COMMEDIA Canale 5, alle 23.30
THRILLER Premium C., alle 21
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SIAMO ANCORA AMICI
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11.40
13.30
14.10
15.00
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17.10
17.15
18.50
20.00
20.30
21.20
7.30
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12.05
13.00
14.00
14.25
17.25
17.40
18.10
19.00
19.35
20.30
21.05
17.15
18.00
18.55
20.00
20.10
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23.10
23.15
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BUTTATI BERNARDO
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TREBISONDA
GIOCHI DEL
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SQUADRA SPECIALE...
GEOMAGAZINE 2009
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AGRODOLCE
EUROPEI U21: GERMANIA - INGHILTERRA
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TG3 LINEA NOTTE
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13.00
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16.35
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20.00
20.30
21.10
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FORUM
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CARTONI ANIMATI
STUDIO APERTO
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7.25
9.50
10.35
12.25
13.30
14.05
15.10
16.10
16.30
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19.50
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Il Centocinquista
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9.45
12.25
13.00
13.35
13.40
15.00
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19.00
19.25
20.15
21.10
DIGITALE
TERRESTRE
LO SPORT IN CHIARO E SUL SATELLITE
IN DIRETTA
CALCIO
NUOTO
18.00 GIOCHI DEL
MEDITERRANEO
Da Pescara. Finali
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17.00 ITALIA - GRECIA
Giochi del Mediterraneo.
Da Pescara
Raisport Più
20.35 GERMANIA INGHILTERRA
Finale Europeo Under 21
Raitre
TENNIS
13.00 WIMBLEDON
Sky Sport 3 e Sky Sport Extra
Da Pescara. Raitre
BASEBALL
01.00 MILWAUKEE
BREWERS NEW YORK METS
MLB. ESPN America
04.00 OAKLAND
ATHLETICS DETROIT
TIGERS
MLB
ESPN America
SKY SPORT 2
MOTORI:
DTM NORISRING 2009.
10.30 VOLLEY:
ITAS DIATEC TRENTINO
- COPRA NORDMECCANICA PIACENZA.
14.00 BASEBALL:
NEW YORK METS NEW YORK YANKEES.
MLB.
16.00 VOLLEY:
COPRA NORDMECCANICA PIACENZA ITAS DIATEC
TRENTINO.
9.30
SKY SPORT 1
ATLETICA LEGGERA
16.30 GIOCHI DEL
MEDITERRANEO
16.30 FAN CLUB
FIORENTINA.
17.00 FAN CLUB JUVENTUS.
17.30 FAN CLUB MILAN.
18.00 FAN CLUB INTER.
10.30 CALCIO:
NAPOLI - FIORENTINA.
Serie A.
11.00 CALCIO:
FIORENTINA - REGGINA.
Serie A.
11.30 CALCIO:
NAPOLI - JUVENTUS.
Serie A.
12.00 CALCIO:
GENOA - MILAN.
Serie A.
15.30 FAN CLUB ROMA.
16.00 FAN CLUB NAPOLI.
OROSCOPO
Finale scudetto maschile. Gara 3.
11.30 RUGBY:
NUOVA ZELANDA ITALIA.
Test Match.
13.00 BASKET:
LOTTOMATICA
ROMA LA FORTEZZA
BOLOGNA.
Finale coppa Italia maschile
7.00
10.15
10.25
11.30
12.30
13.00
14.00
16.05
17.10
18.05
20.00
20.30
Finale scudetto maschile.
Gara 4.
17.00 MOTORI:
DTM NORISRING 2009.
18.00 BASKET:
PARTIZAN BELGRADO
- LOTTOMATICA
ROMA.
Eurolega - Top 16.
19.00 RUGBY:
AUSTRALIA FRANCIA.
Test Match.
20.30 BASEBALL:
NEW YORK METS NEW YORK
YANKEES. MLB.
PREMIUM
SKY SPORT 3
8.00
TENNIS: WIMBLEDON.
Il meglio della settimana.
21.00 TENNIS: WIMBLEDON.
EUROSPORT
9.00
SUPERBIKE:
CAMPIONATO DEL
MONDO.
Dalla Gran Bretagna. 2ª manche.
10.15 CALCIO: EUROPEO
DONNE UNDER-17.
Finale. Dalla Svizzera.
12.00 GIOCHI DEL
MEDITERRANEO.
Dall’Italia. Giorno 2.
13.00 CANOA: EUROPEI
VELOCITÀ.
Dalla Germania. Giorno 3.
14.00 CANOA: EUROPEI
VELOCITÀ.
Dalla Germania. Giorno 4.
15.05 STAR TREK. Steel
15.19 PRIMA O POI
DIVORZIO! IV. Joi
15.44 L&O: CRIMINAL INTENT
V. Joi
16.00 ROBOCOP. Steel
16.30 EVERWOOD. Joi
16.45 BIG BANG THEORY II. Steel
17.16 DIETRO LE QUINTE DI 'I
LICEALI 2'. Joi
17.28 I LICEALI 2. Joi
17.30 WEST WING II. Steel
18.15 R.I.S. 5 DELITTI
IMPERFETTI. Steel
19.04 PRIMA O POI
DIVORZIO! IV. Joi
19.15 R.I.S. 5 DELITTI
IMPERFETTI. Steel
19.29 PUSHING DAISIES. Joi
20.14 LEVERAGE I. Joi
20.15 BIG BANG THEORY II.
21.00 U.S. MARSHALS. Steel
21.00 IL MIGLIORE. Joi
23.02 THE MENTALIST. Joi
Partecipando al gioco di Radio 105 si può vincere l’album
dei Placebo (nella foto), intitolato Battle For The Sun
Radio Monte Carlo
RMC in tempo reale
Alle 12, su RMC, con Max e Fernando, Neffa (nella foto) presenta il nuovo album Sognando contro mano
Confederations Cup
Interviste ai protagonisti dopo
la finale Brasile-Usa
Oguchi Onyewu, difensore degli Stati Uniti
A Tutto Gas
Il commento di Gianluca
Gasparini al GP di Olanda
Superbike
Gli highlights del GP di Gran
Bretagna, nona prova del
Mondiale
Virgin
Revolver
Alle 9, Ringo presenta Spiderband, primo singolo dall’album di esordio degli Andead
(nella foto), «Hell’s Kitchen»
Sport Tg
Tutte le news sportive nel
telegiornale di Gazzetta.it
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
Ariete 5,5
Toro 6-
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
Gemelli 8
Cancro 5,5
Leone 7,5
Vergine 5,5
Impicci e tensioni vi
irriteranno. E la firma
di un contratto
chiederà prudenza.
Insomma, la settimana
inizia in salita. Discese
sudombelicali.
I risultati saranno
mediocrini. Ma amicizie
e alleanze potranno
intervenire là dove voi
doveste rivelarvi
opachi. Arresto
ormonale temporaneo…
IL MIGLIORE
Grazie all’intuito, al
talento e all’aiuto
della fortuna
stravincete.
E il saldo bancario
s’irrobustisce. Vigore
suino super.
L’ostilità lunare si
riflette su ogni ambito.
Così, la fortuna latita e
la vostra anima
sfigolagnosa emerge.
Fornicazioni rinviate.
Potete trovare soluzioni
ottime ai problemi. E
una proposta di lavoro
o un contratto fanno la
vostra fortuna.
L’ormone volteggia e
suineggia.
Lo stress monta. E voi
rischiate di annegare
nell'incertezza. Anche
in merito a una
faccenda di soldi.
Calmatevi, nuotate,
non fatevi fregare.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
Bilancia 7,5
Scorpione 6-
Sagittario 7+
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
VENUS WILLIAMS
Capricorno 5,5
Acquario 7
Pesci 6+
Se il buongiorno si
vede dal mattino, la
fortuna la si vede dal
dérrier. E il vostro sta
aumentando: amore e
lavoro promettono
ogni successo!
La Luna è un invito a
starvene un tantino
isolati. Anche perché
da soli lavorerete con
metodo e creatività.
Sudombelico sfigato,
però.
Luna foriera di
amicizie e progetti utili.
E Giove porta
successo nel lavoro.
Oltre che negli intimi
corpo a corpo…
Economia in ripresa.
La tennista
statunitense, numero
3 del mondo, è nata il
17 giugno 1980 a
Lynwood (California)
Velleità tante,
pragmatismo poco.
Rischiate di perdere
posizioni e punti.
Anche in amore. E la
forma fisica si sfascia
pure: ussignùr...
Tutto vi sarà concesso,
tutto procederà
secondo i vostri
desideri. L’aggressività
potrebbe però essere il
vostro tallone da killer:
cuccia.
Venere aiuta. Ma la
Luna stressa e
lugubreggia: rilassatevi
e non vi portate sfiga
da soli col pessimismo.
Conforti economici e
suini.
LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI
40
R
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
www.gazzetta.it
Redazione di Milano Via Solferino 28, 20121 - Tel. 026339
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Lunedì 29 giugno 2009
NAPOLI&CAMPANIA
[email protected]
SERIE B IL MERCATO DELLA SOCIETÀ GRANATA
IN SICILIA
Salernitana, è il portiere
il problema numero uno
Via Pinna, si candida Padelli, ma Berni tornerebbe
Giovanissimi
di Lega Pro
Fa festa l’Olbia
Sorrento k.o.
Pagina 45 GUERRIERO
Pagina 47 SINISCALCHI
Daniele Padelli, 23 anni TANOPRESS
PRIMO PIANO Centinaia di persone in piazza per dare il bentornato al campione
EFFETTO QUAGLIA
Quagliarella a Castellammare: che festa al goleador
È stato incoronato
nuovo re di Napoli
Ora persino un
caffè ha il suo
nome. E la punta
azzurra fa una
promessa ai tifosi:
«Non vi deluderò»
PRIMA DIVISIONE
Acori più vicino
alla panchina
del Benevento
Pagina 45 BURATTO
Leo Acori, 54 anni, ex Rimini e Livorno LAPRESSE
Pagine 42-43 MALFITANO
LE TRATTATIVE
IL PERSONAGGIO
Un tira e molla
con la Lazio
per avere Pandev
Ibekwe prenota
nuove prodezze
per la Paganese
Pagina 43 MANDARINI
Pagina 45 A. CAMPITIELLO
Fabio Quagliarella, 26 anni: l’attaccante del Napoli saluta i tifosi nella sua Castellammare di Stabia TANOPRESS
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
NAPOLI
fIl nuovo acquisto della squadra azzurra
festeggiato dai tifosi a Castellammare
ECCOLO!
TUTTI PAZZI PER
QUAGLIARELLA
«NON DELUDERÒ»
DAL NOSTRO INVIATO
MIMMO MALFITANO
C.MARE DI STABIA (Napoli)dFabio è
un tutt’uno con la sua gente.
Che gli si accalca intorno, che
gli rende problematico anche
un piccolo passo. Largo Fusco
è l’antica piazza Spartaco ed è
tutto imbandierato: la festa è
popolare. Castellammare l’ha
organizzata per uno dei suoi
cittadini più famosi. Il ritorno
di Fabio Quagliarella in città è
diverso, stavolta. In passato,
arrivava da queste parti come
l’attaccante dell’Udinese. Dal
prossimo 10 luglio, inizio del
ritiro, vestirà la maglietta azzurra, quella che ha inseguito
per 16 lunghi anni, da quando
cioè ha cominciato a tirare i primi calci con la scuola «Sant’Aniello», gestita da Nino Musella, l’ex fantasista del Napoli
ai tempi di Rudy Krol.
Mega torta Fabio sorride, una
festa così non se la sarebbe mai
immaginata. Né Iezzo, né Vitale, infatti, hanno potuto vivere
un momento del genere pur essendo suoi concittadini. Ma
per Fabio si sono mosse le istituzioni prima con una targa,
consegnatagli dal sindaco, Sal-
vatore Vozza (ieri ha voluto
che l’attaccante gli firmasse un
autografo, per poi dirgli: «Siamo orgogliosi di te, vederti qui
è sempre un grande piacere»),
poi con la festa di ieri sera alla
presenza di centinaia di stabiesi con taglio finale della mega
torta all’esterno del bar Somma, a pochi passi dall’abitazione dei genitori. Un vero e proprio bagno di folla, con fuochi
d’artificio finali. Grande gioia
anche per i rappresentanti dei
Club Napoli: «Fabio, facci sognare». «Sei meglio del Pocho». E lui, prima di andare:
«Tranquilli,, non vi deluderò».
LA FELICITÀ DEL SINDACO
«FAMMI UN TUO AUTOGRAFO»
IL GRIDO DELLA PIAZZA
«MEGLIO DEL POCHO»
ALLA FINE CORI DA STADIO
E GRANDI FUOCHI D’ARTIFICIO
CLIC
MA FU SCARTATO
AI TEMPI DELLA C...
Eroe cittadino,
idolo annunciato
dei tifosi. Che
favola, quella di Fabio
Quagliarella. E pensare
che, all'alba del secondo
anno di C, il Napoli non lo
ritenne all'altezza: lui si
offriva, fu scartato.
LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LE SUE RETI
IN SERIE A
Sono state realizzate in quattro
campionati. Nel dettaglio, con le
maglie di Ascoli (stagione
2005-06: 3), Sampdoria
(stagione 2006-07: 13), e Udinese
(stagioni 2007-09: 25)
Spesa record È un Napoli competitivo quello che Aurelio De
Laurentiis metterà a disposizione di Roberto Donadoni. Lo dicono gli addetti ai lavori, ma ci
sono anche le storie dei nuovi
protagonisti a rendere meglio
la convinzione. Quagliarella
sarà l’emblema del nuovo Napoli, il pezzo forte di una campagna acquisti che il presidente ha affrontato senza badare
troppo al sottile. Ha investito
20 milioni per l’ex centravanti
dell’Udinese: mai prima d’ora
era stato speso tanto per un giocatore.
P
Fabio
Quagliarella,
26 anni, saluta
i tifosi
(REPORPRESS)
nella sua
Castellammare
TANOPRESS
IL MERCATO OCCHIO ALL’ATTACCO
Tormentone Pandev
Si insiste per Pellissier
Sergio Pellissier, 30 anni, attaccante, da sette stagioni al Chievo FOTOPRESS
Mentre si tratta con
la Lazio, piace la
punta del Chievo. E
c’è pure Di Natale
FABIO MANDARINI
NAPOLIdChe idee. Che attac-
canti. Peppino (alias Fabio
Quagliarella) invoca Totò (Di
Natale) in azzurro: sarebbe
una coppia già fatta, perfetta
per il revival di un film tutto napoletano di Aurelio De Laurentiis. Il presidente, però, insiste
per Goran Pandev, il macedone, l'uomo dell'Est che accende fantasie e portafogli.
Schermaglie La questione Pandev sta diventando un vero e
proprio caso: il calciatore non
vuole rinnovare con la Lazio,
vuole cambiare aria, ma a Lotito interessa monetizzare. La richiesta: 18 milioni cash; oppu-
re 10 milioni più Blasi e Santacroce. De Laurentiis storce il
naso e anche la bocca. E il collega attacca: «Il Napoli spende
tanto? Bisogna vedere se le cifre sono gonfiate dai giornali».
Siamo al botta e risposta. Al fioretto e alla sciabola. Difficile
che il club azzurro spenda più
di 10 milioni più contropartite.
Il tridente E allora, Di Natale.
Totò che l'ex gemello dell'Udinese, Quagliarella, invoca a
gran voce: «Ci sentiamo sempre e ogni volta gli dico: quando mi raggiungi?». Il Parma offre 14 milioni, il Napoli è arrivato a metterne 9 sul piatto: decisiva sarà la volontà del giocatore e della sua compagna,
orientata a scegliere l'Emilia. Il
d.g. Marino non mollerà. Fino
alla fine. A margine Pellissier e
Obinna, gli altri due calciatori
graditi sia alla società sia a Donadoni. Cercasi attaccante.
Per sfoderare il tridente.
Organico competitivo Ha prevalso la voglia di emergere, di
dare alla città quello che si merita. L’ha detto a chiare lettere,
De Laurentiis, che Napoli merita l’Europa e che per evitare
spiacevoli sorprese, come quella avuta nel campionato scorso, si sarebbe mosso per tempo
in modo da consegnare a Donadoni un organico più che competitivo. Di sorprendente, in
ogni modo, c’è tutto o quasi.
C’è il nuovo ruolo che il presidente s’è voluto ritagliare. Dopo il fallimento della passata
stagione, ha deciso di affrontare in prima persona la campagna di rafforzamento, inviando Pier Paolo Marino a ratificare quelle trattative da lui stesso condotte. Un De Laurentiis
scatenato, dunque. Per raggiungere l’Europa ha voluto il
meglio che il mercato potesse
offrire. Cigarini, Campagnaro,
De Sanctis e, non ultimo, Zuniga, giocatori di qualità e d’esperienza, il giusto mix spesso richiesto dai tifosi e dalla critica.
Masochismo Ora, il pallino passerà nelle mani di Roberto Donadoni. Toccherà a lui trarre il
massimo dagli investimenti fatti. Dovrà spiegare come giocherà il suo Napoli. Cinquanta milioni di euro non sono bruscolini, non si può pensare ad un altro campionato così come quello ultimo: perseverare avrebbe
un certo che di masochismo.
Ma un imprenditore come De
Laurentiis, campione nell’ambito cinematografico, non può
accettare una nuova sconfitta
nel calcio. Nessuno gliela perdonerebbe, stavolta.
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IL CASO
LA CURIOSITÀ
Ma Lavezzi
è ancora
in Argentina
Il Pocho, atteso per il
raduno il 9 luglio, parla
solo con Donadoni
E per lui nasce anche
il «Caffè Quaglia»
CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli) (m.d.c.)
A Castellammare di Stabia impazza la
Quagliarella-mania. Dopo la calorosa
accoglienza, la targa ricevuta sabato dal primo
cittadino Salvatore Vozza e la festa in piazza
Spartaco di ieria, per il 26enne del quartiere
Annunziatella è stato anche ideato il «Caffè
Quaglia» (nella foto TANOPRESS). Base di caffè
freddo shakerato con aggiunta di panna,
confettini di colore azzurro per salutare
l'approdo dello stabiese al Napoli e due biscottini
cilindrici a completare. È questa l'invenzione del
bar «Romolito», che si trova proprio in piazza
Spartaco: è una idea di Romolo Russo,
proprietario del bar e amico dell'attaccante
azzurro. Da queste parti,
si sa, la fantasia
non ha limiti.
P
In precedenza
c’era stato
anche un caffè
ideato per
Lavezzi
NAPOLI dIl 10 luglio è vicino,
ma Ezequiel Lavezzi è ancora
lontano. In Argentina, a Rosario per la precisione, a riposare
e a lavorare sul campo del Coronel Aguirre, quello che lo ha visto giovanissimo calciatore, in
vista del ritiro. Il club azzurro è
convinto che la questione rientrerà e che il Pocho si metterà
regolarmente a disposizione di
Roberto Donadoni: il suo manager, Alejandro Mazzoni, è atteso in Italia l'8 luglio, ovvero il
giorno prima del raduno romano degli azzurri, e a questo punto non è escluso che insieme
con lui arrivi anche Ezequiel.
La squadra partirà per l'Austria, destinazione Lindabrunn, il giorno dopo, e al di là
dei nuovi acquisti sarà lui la superstar: tutti curiosi di capire
qualche sarà il destino di Lavezzi. Il calciatore, nel frattempo,
continua a tenere i contatti con
Donadoni, il tecnico che crede
in lui, e di certo la sua mediazione sarà fondamentale per trasformare il caso dell'estate in
un'antipatica storia a lieto fine.
f. m.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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fLa società granata a caccia del numero uno
SERIE B
Ora ci sono solo i giovani Rocco e Robertiello
Padelli strizza l’occhio
«Salernitana, mi piaci»
L’ex portiere dell’Avellino è tra i primi obiettivi del mercato
«L’Arechi dà una carica incredibile, non mi resta che aspettare»
ROBERTO GUERRIERO
SALERNO dA due settimane dal
ritiro precampionato, la Salernitana si ritrova alle prese con
il rebus portiere. Sotto contratto ci sono solo due giovani:
Rocco e Robertiello. Il primo
ha collezionato una sola presenza lo scorso anno in B, il secondo è reduce da un’esperienza non esaltante con il Cassino. Nel frattempo, Berni è tornato alla Lazio mentre l’esperienza in Campania di Pinna
(al Pescara?) si è conclusa dopo due positive stagioni.
Daniele Padelli, 23 anni, ex portiere dell’Avellino e del Liverpool D’ACIERNO
Futuro Al diesse Acri il compito
di scegliere il nuovo numero
uno. In queste prime settimane di mercato, i dirigenti hanno concentrato le attenzioni
sul 23enne Daniele Padelli, lo
scorso anno ad Avellino. A Brini è una soluzione che piace: il
portiere di Lecco, che ha un ingaggio non elevato, è affidabi-
Tra le alternative c’è
Polito, mentre Berni
dice: «A Salerno mi
sono trovato bene,
non mi dispiacerebbe
tornare»
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I PORTIERI UTILIZZATI
NELL’ULTIMA SERIE B
Nella prima parte Pinna, finito in
panchina dopo l'espulsione col
Cittadella. Al suo posto Rocco e
dal turno, dopo, Berni. Nelle
ultime 3 giornate di nuovo Pinna
le. Due anni fa, tra l’altro, Padelli era al Liverpool, prima ha
giocato con Pizzighettone, Crotone e Pisa. «Non può che farmi piacere tutto ciò, significa
che ho dimostrato qualcosa nonostante la retrocessione — dice il giocatore —. La Salernitana è un club importante che
vuole inseguire i risultati dando spazio ai giovani. Ho giocato due volte all’Arechi ed ho apprezzato il calore dei tifosi.
Giocare in uno stadio pieno di
gente ti dà una carica indescrivibile. Non mi resta che attendere. Per me sarebbe un’avventura stimolante». Padelli è della Sampdoria e ha un contratto
fino al 2010. Dai liguri potrebbe arrivare anche il centrocampista Soddimo.
Ipotesi Ma la Salernitana valuta pure l’ipotesi di un eventuale ritorno di Tommaso Berni,
sotto contratto con la Lazio.
«Per me sono stati 6 mesi im-
portanti con la Salernitana —
ha ammesso Berni —. Mi sono
trovato bene e penso di aver disputato un buon torneo. Tornare a giocare a Salerno non mi
dispiacerebbe». Per la cessione
del portiere, però, la Lazio chiede soldi. Berni, tra l’altro, ha
anche un ingaggio piuttosto
elevato. Anche per questo la
Salernitana vuole cambiare
obiettivo: Polito, tra Catania e
Grosseto nella scorsa stagione.
Fabiani Nei prossimi giorni il
presidente Lombardi si incontrerà con il d.g. Fabiani, con
l’obiettivo di trovare un accordo per la risoluzione del contratto che lo lega alla Salernitana fino al prossimo anno. Il
d.g. non rientra più nei programmi e da settimane vive da
separato in casa. Al suo posto
non è da escludere un ritorno
di Antonio Loschiavo, a Salerno ad inizio degli anni ’90. In
settimana gli sviluppi.
PRIMA DIVISIONE
Avellino in ansia
Servono soldi
per salvare il titolo
aver espletato le procedure entro il 26 giugno. Ma adesso se
non si mette mano al portafogli il
rischio di ripartire dalla serie D è
sempre più pressante.
Guai giudiziari Intanto i legali dell’Avellino sono costretti anche a
fare un lavorone per arginare le
tante pendenze giudiziarie.
L’istanza di fallimento inoltrata
dall’ex d.g. Lucchesi è stata per il
momento evitata, ma si dovrà rispettare una vecchia transazione. Un’altra istanza di fallimento
dei legali di Casillo pende ancora
sulla società. Ma una vicenda
che rischia di diventare clamorosa riguarda l’ex giocatore Giacomo Paniccia, che due anni fa rescisse il contratto con l’Avellino.
La società di Pugliese gli corrispose degli assegni che poi furono rubati dalla casa di Paniccia, il quale ora — in virtù di un’apposita
denuncia — pretende il pagamento di quanto all’epoca concordato.
gi, probabilmente alla presenza
del sindaco Giuseppe Galasso e
dell’assessore alla cultura Salvatore Biazzo, l’appuntamento tra
il gruppo di imprenditori intenzionato a rilevare l’Avellino ed il
patron Massimo Pugliese.
Ore decisive Si dovrebbe concretizzare l’intervento massiccio
per salvare la categoria. Se l’Avellino vuole essere iscritto alla Prima divisione, deve iniziare a corrispondere gli stipendi arretrati.
Dopo aver formalizzato la
pre-iscrizione, con il versamento
di 100 mila euro da parte di Pugliese, entro domani dovranno
essere presentate le liberatorie,
o quanto meno dimostrare l’avvenuto pagamento. Questo passo
non è nelle intenzioni di Pugliese
e quindi solo un intervento con
capitali freschi può formalizzare
le pratiche e contenere la penalizzazione già maturata per non
IL TEMPO
IL RITORNO DELL’ATTACCANTE NIGERIANO
Pugliese incontra
gli imprenditori
Intanto Paniccia
diventa un caso
REMO D’ACIERNO
AVELLINO dÈ stato rinviato a og-
OGGI
Caserta 18 / 27
Benevento
17 /25
Sole
Nuvoloso
Coperto
Acori ci pensa
«Io a Benevento?
Si può fare»
«Tra qualche giorno
sarà tutto chiarito
L’arrivo di Pacciardi
è prezioso»
in uno stand-by ufficioso sulle
operazioni di mercato. Il tutto
perché mercoledì a Roma, il
presidente Oreste Vigorito incontrerà Leo Acori, per convincerlo ad accettare la panchina
giallorossa.
ANTONIO BURATTO
Progetto ambizioso L’ex allenatore del Livorno nella passata
stagione e del Rimini prima,
ammette di essere rimasto ammaliato dal progetto della dirigenza sannita. «A metà settimana ci sarà l’incontro decisivo —
afferma dalla sua abitazione romana l’allenatore originario di
Bastia Umbra —, ma ad oggi
BENEVENTO dLa delusione consumata otto giorni fa è già un
ricordo. Il Benevento riparte di
slancio per l’immediato riscatto e, dopo aver raggiunto l’accordo con il centrocampista Gabriele Pacciardi (’83, firma attesa per oggi), la società si porrà
Ibekwe, voglia di capriole a Pagani
Pioggia
Rovesci
Napoli
19 / 28
Temporale
Neve
Avellino
17 /24
DOMANI
Caserta 20 / 24
Salerno
19 / 27
Benevento
19 /23
Nebbia
Mari
Mossi
Venti
Avellino
18 / 23
Deboli
Moderati
Salerno
20 / 26
ANTONIO CAMPITIELLO
Agitati
Calmi
Napoli
20 / 27
«Sono sicuro che i
tifosi si divertiranno
di nuovo: che bello
sentire i loro cori»
Forti
Molto forti
PAGANI (Salerno)dDue anni fa, sa-
lutava il pubblico con una capriola, festeggiando alla sua
maniera la promozione in Prima divisione. Un bellissimo addio quello di Francis Ibekwe,
trasformatosi in arrivederci
grazie al ritorno sulla panchina
della Paganese di Pino Palumbo. Il tecnico lucano l’ha immediatamente inserito nella sua li-
sta dei desideri e l’attaccante nigeriano non ha avuto remore a
riprendersi la sua vecchia maglia.
Nostalgia «Sono carico di entusiasmo. Non vedo l’ora — dice
— di risentire i cori del pubblico di Pagani. Ogni mia fuga sulla fascia era trascinata dagli applausi di gente che esultava alle mie capriole». È un Ibekwe
rinato, quello riportato nel team salernitano dal d.g. Cosimo
D’Eboli. Dopo due campionati
disputati con le maglie di Portogruaro e Venezia, il 25enne di
Lagos sentiva nostalgia dei
campi del Sud. «L’ultima stagione — continua Ibekwe —, ho
patito i problemi finanziari del
Venezia, fino al non poter pagare l’affitto di casa. Sul campo,
fortunatamente, è andata meglio. Grazie ad un mio gol nel
playout di ritorno con la Pro Sesto, siamo riusciti a salvarci».
Flessibilità Palumbo è pronto a
regalargli il ruolo di seconda
punta, in un contesto tattico
che esalti le doti tecniche e fisiche del nigeriano, devastante
nelle ripartenze e abile nell’inventare fiondate mancine dalla lunga distanza. Con lui, inoltre, il tecnico lucano potrà assicurare una grande flessibilità
tattica alla sua Paganese. Il vecchio compagno di squadra dell’ex interista Martins, può operare sia da seconda punta nel
Kelechi Francis Ibekwe, 25 anni, con
l’ultima maglia del Venezia LIVERANI
non c’è nulla di definitivo. Conosco lo spessore e le ambizioni della famiglia Vigorito e qualora decida di scendere in Prima divisione, lo farò solo perché si chiama Benevento».
L’arrivo Acori ha saputo del primo tassello messo nel nuovo
Benevento da parte della società. «Conosco Pacciardi per averlo visto in Coppa Italia contro il
mio Livorno — dice Acori —.
Ricordo che svolgeva il ruolo di
vero playmaker davanti alla difesa. Credo sia un ottimo giocatore. Per il resto, bisogna discutere e trovare l’intesa su altri arrivi». La società sembra essere
intenzionata a rinforzare la
squadra con altri cinque elementi. «Vedremo, ora è prematuro parlarne — chiude Acori
—. Spero che tutto vada per il
verso giusto e che si possa iniziare questa nuova avventura». Ficcadenti, Braglia e Toscano sono alla finestra.
4-4-2 che da esterno nel 4-3-3.
«Il tecnico sa quello che posso
garantire alla squadra: sono
pronto», conclude Ibekwe.
Mercato Al ritorno di Ibekwe,
potrebbe presto aggiungersi
quello di Pasquale Esposito. Difensore centrale, anch’egli compagno di squadra di Ibekwe nella prima Paganese di Palumbo,
è reduce da una brillante stagione al Gela, impreziosita da
ben cinque reti realizzate. Il
suo arrivo, come quello di almeno altri tre elementi (un difensore centrale, un centrocampista ed una prima punta), sarà
finanziato con la cessione di
Francesco Scarpa, fantasista
appena strappato alle buste alla Salernitana e immediatamente messo sul mercato. Per
l’ex granata, D’Eboli chiede
esclusivamente contanti, non
contropartite tecniche.
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVANI
fSul campo di Aci Sant’Antonio
sfuma il bis dei ragazzi di Raiola
Sorrento, è un argento vivo
L’Olbia fa sua la finale Giovanissimi di Lega Pro: ma rossoneri bravi comunque
ANTONINO SINISCALCHI
Cappiello, Piccolo, Siniscalchi, Raiola, Romano, Silvestro
e Staiano; i centrocampisti
Coppola, Di Franco, Federico,
Iovino, Raffone, Rubicondo,
Siano e Terminiello; gli attaccanti Gargiulo, Esposito, Ricco e Somma. Tutti dotati di ottimi mezzi.
dNon ce l'ha fatta il Sorrento
a conquistare per il secondo
anno consecutivo la Coppa
Giovanissimi professionisti,
cioé il titolo di categoria della
Lega Pro. Ieri, al Comunale di
Aci Sant'Antonio, in provincia
di Catania, ha perso 2-1 la finale con l'Olbia. Due reti dei sardi nella parte iniziale della ripresa hanno rotto l'equilibrio
del match.
Chiaroscuro «È stata comunque un'esperienza positiva —
sottolinea Antonio Raiola, l'allenatore dei ragazzi rossoneri
— perché sia noi che l'Olbia abbiamo raggiunto la finale come l'anno scorso. Stavolta l'Olbia ha vinto e noi abbiamo perso, ma abbiamo cresciuto giovani promettenti su cui puntare per il futuro». Il giudizio di
Raiola sulla finale: «Una partita sofferta che non meritavamo di perdere. Abbiamo pagato un prezzo troppo alto per la
fase di inspiegabile sbandamento che è coincisa con i due
gol subiti».
Il figlio del sindaco Storia curiosa, tra i teenagers rossoneri,
quella dell'attaccante Alfonso
Gargiulo. Ha segnato caterve
di gol decisivi (l'ultima dop-
Ecco il gruppo dei Giovanissimi del Sorrento, squadra che anche
quest’anno ha raccolto consensi e applausi. L’allenatore è Raiola
pietta al Giulianova) per giungere alle finali di Catania. Per
tutti è «il figlio del sindaco»
perché il padre, Leone Gargiulo, è il primo cittadino di Massa Lubrense, uno dei sei comuni della penisola sorrentina.
Tanti occhi puntati addosso
non imbarazzano Alfonso. Ha
solo 14 anni, ma la sua passione è genuina, pensa solo a inseguire il pallone e a metterlo in
porta alla prima occasione. Accanto a lui, una rosa di verdi
talenti: i portieri Antonini, Balestrieri e Pastena; i difensori
BOXE
Tricolore
supergallo
La chance
di Pariso
FRANCO CARRELLA
dUn «napoletano napoletano»
che combatte per un titolo italiano: ricordi che si perdono nella
notte dei tempi. Ci penserà Ciro
Pariso, l’11 luglio, ad aprire un
nuovo capitolo: combatterà per
il tricolore dei supergallo (vacante) contro il ternano Massimo Deidda. Subentra a Fausto
Bartolozzi, che si è infortunato.
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SFIDERÀ L’ACCADEMIA INTERNAZIONALE
Mariano Keller avanti
tra gli Allievi dilettanti
(g.ar.) Dalla delusione del
Sorrento alla gioia della Mariano
Keller che batte 1-0 i friulani del
Donatello e conquista la finale
Allievi dilettanti, chiudendo il suo
triangolare con 6 punti e il primo
posto in classifica. Il gol al 28',
sugli sviluppi di un calcio
d'angolo battuto da Allocca:
colpo di testa di Tedesco che
manda la palla nell’angolino. La
Mariano Keller affronterà in
finale i milanesi dell'Accademia
Internazionale (affiliata all’Inter):
si giocherà domani alle 20.30 a
Pedara.
ATLETICA
La rincorsa Pariso, 26 anni, è
«napoletano napoletano» perché di Montesanto, il cuore del
centro storico, là dove ha sede
la Napoliboxe di Lino Silvestri.
Tra i suoi successi da dilettante,
c’è il campionato seniores 2003
dei pesi gallo. «Meritava questa
chance, anche se è giunta del
tutto inattesa», commenta il maestro. E infatti sarà una corsa
contro il tempo: «Deidda si sta
preparando da un bel po’, Ciro
ha pochi giorni per farsi trovare
pronto». Gennaro Mauro e Fabio Rodriguez (assieme a Diego
Sivo) hanno subito accettato di
fare da sparring partner nonostante abbiano interrotto l’attività agonistica. A proposito: si
combatterà a Sequals (Pordenone). Lì è nato Primo Carnera.
A Telese
vince Chirchir
A Baldini
il 5˚ posto
LUCA MAIO
dParla keniano la gara podistica Città di Telese Terme, la
cui terza edizione si è disputata ieri sera. Erastus Kipkorir
Chirchir ha bissato il successo
dello scorso anno, ottenendo
anche il record della manifestazione col tempo di 28'30".
Al termine dei 10 chilometri
del percorso cittadino, Chir-
Ricco vivaio La macchina organizzativa del Sorrento per il vivaio va dalla Scuola Calcio alla Berretti, più di 200 ragazzi
curati attentamente da uno
staff di tecnici e dirigenti. Notevoli le risorse impiegate. Antonino Castellano, patron del
club per vent'anni, dalla prossima stagione si occuperà solo
del settore giovanile rossonero.
Nuovi traguardi Da quattro anni coordina il settore giovanile
del Sorrento Guglielmo Ricciardi per accentuare l'interesse del club verso i giovani talenti. «Siamo dispiaciuti —
spiega Ricciardi — per la sconfitta con l'Olbia, anche perché
i ragazzi sanno fare meglio di
quanto si è visto nella finale.
Arrivare due volte in finale nazionale con i Giovanissimi,
conferma le potenzialità del
nostro settore giovanile. Una
programmazione che va giudicata al di là dei risultati. Abbiamo i mezzi per fare ancora bene».
LA CRONACA
Le tre reti
nella ripresa
OLBIA-SORRENTO 2-1
MARCATORI Piga (O) 7',
Bruno (O) 14', Somma (S) 26'
s.t. - OLBIA Murgia, Fois,
Zuddas, Fronteddu, Piras,
Alcamo (Piccinnu 22' s.t.),
Porcu, Varchetta (A.Giva 2'
p.t.), Piga, Bruno, Kozeli. All.
Casula - SORRENTO
Balestrieri, Siniscalchi,
Staiano, Romano (Federico 8'
s.t.), Raiola, Cappiello,
Coppola (Somma 15’ s.t.), Di
Franco (Terminiello 11' s.t.),
Gargiulo, Baffone, Esposito.
All.Raiola - ARBITRO De
Pasquale di Marsala.
(g.ar.) Nello stadio Comunale
di Aci Sant’Antonio, i gol
arrivano nella ripresa. Apre le
marcature Piga che, dopo
sette minuti, entra nell'area
del Sorrento e con una gran
botta di destro mette la palla
alle spalle del portiere. Il
secondo gol lo realizza Bruno:
con una serpentina disorienta
i difensori rossoneri e con un
preciso rasoterra insacca.
Negli ultimi minuti di gioco, si
mette in mostra il nuovo
entrato del Sorrento, Somma:
è lui ad accorciare le distanze
e poi a sfiorare il pareggio con
una punizione da oltre 20
metri, parata dal portiere
sardo che così salva il
risultato. A brindare stavolta è
l’Olbia.
VELA
chir ha preceduto il connazionale Ezekiel Kiprotic in una volata molto avvincente e spettacolare. Terzo posto per l'etiope Edward Kipt Too, che ha
preceduto il primo italiano in
gara, Domenico Ricatti dell'Aeronautica.
Rilancio Buono il quinto posto
di Stefano Baldini, il campione olimpico di Atene che ha tenuto a lungo il ritmo dei primi
prima di perdere un po' contatto dai battistrada. Ma la sua
prestazione, peraltro applauditissima dallo straripante
pubblico che ha fatto da cornice alla gara di Telese, è comunque positiva e rilancia le sue
ambizioni per il prosieguo della stagione agonistica.
Vele d’epoca
a Napoli
Il successo
è di Peter
NAPOLIdÈ Peter, l’elegante slo-
op Marconi varato nel 1939, il
vincitore de «Le Vele d’epoca a
Napoli», il Trofeo Banca Aletti
giunto alla sesta edizione.
L’imbarcazione che appartiene a Claudio Mealli (fu progettata da Jarv Lindblom) ha impiegato 6 ore e 36 minuti per
coprire il totale delle prove,
precedendo di un quarto d'ora
totale Chaplin (Marina Milita-
re), la barca d'epoca più forte
di questa stagione, che pure
ha fatto sua la prova di ieri dopo la suggestiva parata da Castel dell’Ovo.
Verso il 2010 L’ultima giornata
è stata contraddistinta da un
bel vento teso e regolare. Pippo Dalla Vecchia, presidente
del Circolo Savoia che organizza il raduno (quest’anno erano ben 28 gli iscritti), ha premiato i vincitori. Tutti gli armatori giunti nel Golfo napoletano hanno già annunciato la
loro presenza per l'edizione
2010, che promette di essere
ancora più ricca. Da quest'anno, l'evento è entrato a fare
parte del Circuito del Mediterraneo occidentale.
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LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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