NELLE PAGINE SICILIANE IL D.S. SALERNO: «CATANIA RIPARTE DAL 4­3­3»
www.gazzetta.it sabato 2 giugno 2012 1,50 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 ­ TEL. 0262821 ­ REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 ­ TEL. 06688281
POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. ­ D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 116 ­ Numero
numero 130
Anno
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IL PROCESSO SPORTIVO ABETE CRITICO COL PROCURATORE, MA NON POTRA’ FARCI NULLA
A CREMONA SAMP E SPEZIA: SOLO AMMENDE
Patteggiamenti morbidi
Il gelo della Federcalcio
La Juve non rischia
alcuna penalizzazione
Caso Buffon: perquisita
la ricevitoria di Parma
Prime richieste di Palazzi: 81 punti per 14 club, ­27 all’AlbinoLeffe
CENITI, GALDI, LAUDISA, PERNA, ROMANI DA PAG. 8 A PAG. 13 E UN COMMENTO DI PALOMBO A PAG. 21
FILI
PPO
CAR
IL G
OBB
RAN
IO
DE
ACC
USA
TOR
E
PELUCCHI A PAGINA 8
L’ULTIMO EURO TEST CON LA RUSSIA ARRIVA LA TERZA SCONFITTA CONSECUTIVA
SVEGLIATI ITALIA
SPRECONA IN ATTACCO, ADDORMENTATA IN DIFESA: 0­3
A 8 giorni dal debutto con
la Spagna scatta l’allarme.
Il c.t.: «Cambierò in difesa».
Si salvano Pirlo e Balotelli.
Buffon infortunato: «Coi miei
soldi faccio ciò che voglio»
MERCATO
Higuain è il sogno
di Marotta: il papà
segnalato a Torino
Però la Juve continua a seguire
pure le piste che portano a
Cavani, Suarez e Van Persie
CECCHINI, GARLANDO, GRAZIANO,
VERNAZZA DA PAG. 2 A PAG. 7
LA PROVOCAZIONE SCANDALO SCOMMESSE
Prandelli shock
«Se serve al calcio
stiamo a casa»
OLIVERO A PAGINA 14
INTER M’VILA E’ IL PRIMO DESIDERIO
Idea Diarra per il regista
ma in pole c’è De Jong
3 Cesare Prandelli, 54 anni LIVERANI
ELEFANTE, ZAPELLONI PAG. 5 E 21
IL ROMPI PALLONE
DI GENE GNOCCHI
TAIDELLI A PAGINA 15
w
Federica Pellegrini riacquista un po’
di fiducia dopo gli Europei di Debrecen.
Ieri si è allenata senza braccioli.
MILAN DOPO PATO E THIAGO SILVA
Psg vede solo rossonero
Anche Ibra è nel mirino
Mario Balotelli, 21 anni. L’azzurro sfoga così la delusione per la pesante sconfitta della Nazionale a Zurigo FORTE
PASOTTO A PAGINA 18
TENNIS PARIGI: FOGNINI E PENNETTA K.O.
L’INIZIATIVA
Contador e Basso
Siena stende Sassari
compagni di squadra? Sesta finale di fila
Seppi ed Errani show
Volano agli ottavi
SCATTA IL MAGIC EUROPEO
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2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
EUROPEO -6 L’AMICHEVOLE
IL CALENDARIO DI EURO 2012
ITALIA
RUSSIA
0
3
(4-3-1-2)
Buffon (dal 1’ s.t. De Sanctis); Maggio,
Barzagli, Bonucci, Balzaretti (dall’8’ s.t.
Ogbonna); De Rossi (dal 16’ s.t. Nocerino), Pirlo (dal 23’ s.t. Giovinco), Marchisio; Montolivo (dal 16’ s.t. Thiago Motta);
Balotelli, Cassano (dal 23’ s.t. Di Natale).
PANCHINA Sirigu, Abate, Chiellini, Giaccherini, Diamanti, Borini.
ALLENATORE Prandelli.
AMMONITI Balotelli per gioco scorretto.
(4-1-4-1)
Malafeev (dal 1’ s.t. Akinfeev); Nababkin,
A. Berezutskiy, Ignashevich, Zhirkov (dal
42’ s.t. Kombarov); Denisov; Dzagoev
(dal 40’ s.t. Kokorin), Zyryanov, Shirokov, Arshavin; Kerzhakov (dal 17’ s.t. Pavlyuchenko).
PANCHINA Anyukov, Sharonov, Izmailov,
Shunin, Granat, Pogrebnyak, Glushakov,
Semshov.
ALLENATORE Advocaat.
AMM. Arshavin, Pavlyuchenko per g.s.
GIUDIZIO 777
MARCATORI Kerzhakov al 15’, Shirokov al 31’ e al 45’ s.t.
ARBITRO Hanni (Svizzera).
NOTE Spettatori 19.032. In fuorigioco 6-1. Angoli 4-7. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 0’.
POSSESSO PALLA
ITALIA 54%
PASSAGGI TOTALI
RUSSIA 46%
TIRI IN PORTA
ITALIA 484
RUSSIA 400
TIRI FUORI
IIIII
IIIIII IIIIIII
ITALIA 5
RUSSIA 6
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO 0-0
7’ Pirlo in verticale per Balotelli che spara:
Malafeev alza sulla traversa.
9’ Palo di Kerzhakov che calcia da sinistra.
16’ Shirokov calcia fuori da buona posizione.
25’ De Rossi crossa basso: Balotelli in ritardo.
29’-31’ Zyryanov fronte alla porta: 2 tiri fuori.
33’ Zhirkov al volo sui pugni di Buffon.
ITALIA 7
IIIIIII
RUSSIA 7
SECONDO TEMPO
7’ Balotelli inventa per Cassano che calcia alto.
14’ Pirlo dal limite, rasoterra fuori.
c GOL! 15’ Kerzhakov gira nell’angolino.
c GOL! 31’ Maggio e De Sanctis pasticciano,
Shirokov appoggia nella porta sguarnita.
c GOL! 45’ Altro errore di Maggio, Shirokov
segna di testa.
Italia, dal caos a
Fallisce la prova generale
Tre gol dai russi: è allarme
Terza sconfitta di fila per gli azzurri, che sembrano aver perso
certezze e gioco delle qualificazioni. E tra 8 giorni c’è la Spagna
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI GARLANDO
ZURIGO (Svizzera)
GDS
Al di là delle provocazioni di Prandelli, andremo all’Europeo. Ma ci andremo con un
tir di preoccupazioni e poca allegria nel bagaglio a mano. La
Russia ci ha sconfitti di brutto:
3-0. Terza amichevole persa di
fila. Tra otto giorni, al debutto
con la Spagna mondiale, saranno passati 212 giorni dall’ultima vittoria e dall’ultimo gol. La
bella Italia delle qualificazioni
era gioiosa nel gioco perché lo
era nella testa, educata dai messaggi tattici ed etici del c.t. L’Ita-
lia di Zurigo ha psicosomatizzato i giorni lividi di Criscito, Bonucci e Buffon. L’infortunio dello stesso Buffon sembra qualcosa scivolato dalla testa ai muscoli. Ma scommesse e procure
non spiegano tutto.
Pirlo&Balo Il grande azzardo di
Prandelli è stato la ricerca di
un’identità di gioco precisa, come se la Nazionale fosse un
club. Ci è riuscito alla grande e
per due anni ci siamo divertiti.
Ma quel gioco andava annaffiato spesso, perché Maggio, De
Rossi, Pirlo e altri nei loro club
suonano spartiti diversi. Il c.t.
non ne ha avuto l’occasione e co-
sì oggi il bel gioco corale delle
qualificazioni non ce l’abbiamo
più. Oggi abbiamo i lanci di Pirlo e le giocate di Balotelli, i migliori ieri: individualità. Dopo
Zurigo, la tentazione di riparare nel 3-5-2 della Juve, solido e
conosciuto da tutti, è una tentazione in più. Ma Prandelli ha diritto a credere nel suo lavoro e
noi continuiamo a credere che
Prandelli lavori bene.
Tutti fermi Temevamo l’eternità di sei mesi trascorsa con due
sole amichevoli e il primo tempo di Zurigo ha dato ragione alle preoccupazioni: Prandelli
non ha ritrovato la squadra del-
le qualificazioni, con i suoi meccanismi e le sue belle abitudini.
A cominciare dal possesso e dal
palleggio, che Prandelli ha coltivato felicemente fin dalla prima ora del suo mandato. La palla dovrebbe alzarsi all’interno
del quadrilatero della mediana, attraverso passaggi corti e
fitti. Indispensabili, per questo, movimento e reparti ravvicinati. Stavolta invece De Rossi
e Marchisio restano troppo distanti da Pirlo che, pressato dalla folta mediana russa
(4-1-4-1), è costretto spesso a
scaricare lontano. Altro vizio:
il copione prevede che i quattro centrocampisti si cambino
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SABATO 2 GIUGNO 2012
ilPersonaggio
GIGI BUFFON
15’ secondo tempo
Kerzhakov rifila la prima sberla
La difesa azzurra è posizionata male, Kerzhakov riceve
da Arshavin sul dischetto e in mezza girata fa 1-0 LIVERANI
Il capitano
non ha pace
«Con i miei
soldi faccio
ciò che voglio»
Il portiere risponde dopo le bufere:
«Settimana durissima. L’infortunio
alla spalla? Non sono preoccupato»
45’ secondo tempo
Shirokov chiude la serataccia azzurra
Allo scadere, Shirokov approfitta di un errore di Maggio e di
testa anticipa De Sanctis: doppietta sua e 3-0 Russia FORTE
agli schiaffi
di continuo posizioni e funzioni, ruotando, per togliere riferimenti e favorire gli inserimenti
a sorpresa in attacco. Contro la
Russia non avviene mai, ognuno occupa la sua casella di partenza e il gioco ne risente.
Poco gioco Prandelli lo spiega-
va anche l’altro giorno: «Voglio
3-4 giocatori che attacchino
l’area». Le due punte devono
muoversi per favorire le imbucate degli incursori. Marchisio,
che in questa specialità è un artista, è giù di tono. Montolivo pasticcia parecchio. Tre o quattro
uomini in area non li portiamo
mai. Le due azioni da gol che
creiamo nel primo tempo arrivano da una soluzione che dovrebbe essere alternativa al copione
rasoterra, ideato per il fraseggio corto: il lancio lungo in verticale di Pirlo. Sul primo (7’),
splendido, Balotelli controlla e
tuona: Malafeev in angolo. Sul
secondo, De Rossi assiste Balotelli che scivola con un pelo di
ritardo (25’). Giocate individuali, non manovra organica.
Balla la difesa Neppure in fase
di non possesso l’Italia di Zuri-
go ricorda la squadra che ha
chiuso le qualificazioni con la
miglior difesa. Nel primo tempo la Russia, che attacca veloce
e tecnica con i virtuosi Dzagoev
e Arshavin che stringono dalle
fasce, arriva al tiro con esagerata facilità: palo di Kerzhakov,
gran parata di Buffon su Zhirkov e quattro palle-gol sprecate. Colpa del pressing molle,
che nei tempi belli era alto e aggressivo e aiutava molto la difesa, ma anche della ruggine accumulata nei lunghi mesi senza
collaudi. Maggio è l’esempio
più evidente. Riproposto basso, nella difesa a 4, dopo una
stagione intensa da esterno alto nel 3-5-2 di Mazzarri, ha mostrato enorme imbarazzo difensivo, di posizione e tempismo.
Superato più volte, ha favorito
gli ultimi due gol russi. Dalla
sua parte doveva coprire De
Rossi, un altro che ama giocare
altrove: al centro, come la Roma gli consente. Adattarsi costa tempo.
Crediamoci L’inizio della ripre-
sa sembra dimostrarlo. Balotelli e Cassano giocano per la seconda volta insieme, dopo due
anni. Nel primo tempo si sono
cercati, al 7’ del secondo Mario
trova Antonio che gira alto. Un
minuto dopo, Pirlo imposta
un’azione che De Rossi prolunga per il tiro di Marchisio: ecco
i centrocampisti che attaccano
l’area come vuole Prandelli.
Sembra che gli azzurri, col tempo, comincino a ricordare le cose che sapevano fare. Anche il
pressing si alza e si fa tonico.
Invece il vantaggio di Kerzhakov (15’) deprime una squadra già indebolita da giorni di
burrasca. Il passaggio al 4-3-3
con Di Natale centrale basso
cambia poco. Gli errori di Maggio e la doppietta di Shirokov
gonfiano una sconfitta che ci
porta a Cracovia pieni di paure.
Tra otto giorni, la Spagna campione del mondo. In una allegra notte barese di un’estate fa,
il pianeta di Xavi e Iniesta ci era
sembrato a portata di mano.
Oggi ci pare dall’altra parte della galassia calcio. Ci sentiamo
parecchio sfigatelli, in senso
buono. Ma se c’è qualcuno al
mondo che sa reagire quando
ha la spalle al muro, questi siamo noi. Crediamoci.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI
ZURIGO
«La porta dell’inferno» di
Auguste Rodin ghigna minacciosa davanti alla «Kunsthause» di Zurigo. La metafora è
perfetta: il fuoco ci attende.
Non è detto, però, che non
se ne esca più forti, perché in fondo - a 8 giorni
dall’esordio contro la Spagna - è questo che brucia
nel petto di questa Italia travolta da pensieri, parole, opere
e omissioni. A lenire le fiamme
c’è l’abbraccio dell’Italia «svizzera», che chiederebbe al pallone nostrano la rivincita per
qualche pregiudizio di troppo
ingoiato durante una vita al di
là delle Alpi. Ma stavolta non
c’è zucchero per la loro serata
amara, nonostante le coccole
ruggenti profuse agli azzurri,
soprattutto - manco a dirlo - a
Gigi Buffon.
Drughi solidali Il portiere è osan-
nato da quasi tutti, e lui ricambia con abbracci sorridenti. È il
primo che applaude l’inno russo quando qualche becero lo fischia, è il primo che chiude gli
occhi per una preghiera durante il minuto di silenzio in memoria dei morti nel terremoto in
Emilia. È forte Gigi. Per qualcuno anche «santo», come recitava uno striscione fuori dall’ho-
LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
tel della Nazionale. Insomma,
tanta solidarietà per il numero
uno azzurro, nonostante l’onda
lunga dei sospetti paia lambirlo
non foss’altro per quel vizietto
(eccessivo?) delle scommesse.
Ma per i Drughi svizzeri - abituali frequentatori della Curva Sud
juventina - guai a chi tocca i
bianconeri. Non a caso durante
la partita uno striscione dichiara il loro punto di vista: «Bonucci uno di noi». Chissà se Leo sarà contento.
Fatti miei Dopo gli schiaffi russi
e le malinconie di De Sanctis, si
torna al principio, cioè al numero uno. Buffon rumina pensieri.
«È una settimana che siamo in
trincea, non c’è problema, ma
in campo non lo sento. Non sono arrabbiato, sono amareggiato. Non sono indagato né devo
essere sentito. Non ho fatto
niente di male, non devo dare
spiegazioni a nessuno. Le mie
spese sono fatti miei. Con i miei
soldi faccio quello che voglio.
Posso comprare collezioni di
orologi, oppure quadri o aiutare un amico che vuole acquistare una casa o un terreno. I miei
conti correnti sono trasparenti.
La prossima volta che dovrò fare acquisti lo dirò prima a voi.
Sono sempre al centro dell’attenzione, più volte in positivo
stavolta in negativo: questo passa il convento. In fondo è successo che una notizia morta e sepol-
Sulla partita: «È
nei momenti di
difficoltà che si
vedono gli uomini.
E io sono pronto»
ta è risaltata fuori, a qualcuno
faceva piacere rimetterla in giro. Anche io me la sono cercata,
quando l’altro giorno ho parlato in modo così veemente forse
dovevo aspettarmelo. Ribadisco: le scommesse illegali sono
una cosa brutta, ma questa storia non c’entra nulla».
Schiaffi utili Segnalato come
Buffon abbia accusato uno stiramentino alla spalla destra
(«ma non è niente di grave,
non sono preoccupato»), si torna a parlare del match. «Può essere positivo prendere ora uno
schiaffo del genere, così si ha
tempo di pensare agli errori. È
nei momenti di difficoltà che si
vedono gli uomini. Paura zero.
Saremo presenti quando c’è da
combattere, e io sono pronto».
Sorride, Gigi, soprattutto quando pensa all’abbraccio della
gente: «In Toscana si dice: pane e sassata. È bello sentire l’affetto della gente. Tu capisci
che loro sanno chi sei. Se lo capissero più persone, però, sarebbe meglio».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
4
SABATO 2 GIUGNO 2012
EUROPEO -6 L’AMICHEVOLE
le Pagelle
di SEBASTIANO VERNAZZA
ITALIA MAGGIO DA FILM DELL’ORRORE. BALOTELLI È L’UNICO A PROVARCI DAVVERO
4,5
h6
4
Aiuto, l’Italia s’è mesta, altro che desta.
Il centrocampo alla spagnola è evaporato.
Giusto Pirlo conserva qualche idea. Se
andate in Polonia non prenotate oltre il 18,
giorno dell’ultima gara del girone.
l’allenatore Prandelli
il migliore Pirlo
Aveva trovato la squadra e anche la quadra. In dieci
mesi ha perso tutto. Certezze, gioco, qualche
giocatore. Le ultime picconate le hanno date gli
scandali. La situazione è brutta e per peggiorarla
bisognerà impegnarsi: è l’unica cosa positiva che ci
viene in mente dopo la terza sconfitta di fila. (LIVERANI)
Le sue intuizioni e le fiammate
di «Balo» sono quello che ci
resta. Pirlo però va messo in
condizione di pensare e creare,
va sgravato dal pressing altrui
e da mansioni di manovalanza.
Se attorno a sé ha gente
titubante e svuotata, diventa
prevedibile.
6
4
5,5
5
5,5
5
5
5
Buffon
Maggio
Barzagli
Bonucci
Balzaretti
De Rossi
Marchisio
Montolivo
Fa la parata
che serve, su
Zhirkov. Esce
per infortunio.
Ahia: senza
Buffon non
scommetteremmo un euro
sull’Italia (si fa
per scherzare,
eh).
Un film
dell’orrore:
Maggio che in
pratica segna
due gol a De
Sanctis, suo
compagno di
squadra al
Napoli. Ma che
cosa succede?
Se pure
«Barzaglione»
si trasforma in
gattone, ciao
ciao. Anzi,
miao. Molle in
più di una
situazione.
Attenuante:
davanti a lui
scarso filtro.
Indagato e
forse turbato.
Gli girano
attorno, lo
«bypassano»,
ma vale il
discorso fatto
per Barzagli:
difesa
«indifesa»,
senza
protezione.
Tirate le
somme, ci si
accorge che il
«Balza» non
merita di finire
nel girone dei
peggiori. Prova
a spingere,
soffre nel
difendere.
I russi fanno
massa critica
nella nostra
metà campo
e ci pigliano
d’infilata.
De Rossi si fa
notare per due
inserimenti, ma
proprio due.
L’ombra di se
stesso. Si
mangia un gol
davanti ad
Akinfeev.
Brutto
segno. Senza il
vero Marchisio,
che ci andiamo
a fare
all’Europeo?
La
convalescenza
gli ha tolto
conoscenza:
non trova la
posizione né
i tempi del
pressing.
Ogni tanto
passa a
sinistra, ma
fa scena muta
uguale.
Shirokov anticipa De Sanctis: 3-0
RUSSIA
Super Shirokov,
non solo per i gol
Squadra veloce e già in
palla. Applica un sistema di
gioco che le consente di avere
superiorità numerica nella
trequarti avversaria: è questa la
chiave tattica della vittoria sugli
azzurri. Il migliore è Shirokov,
non solo per i due gol segnati.
RUSSIA 6,5 Malafeev 6
6
5,5
5
5,5
5
5
5,5
5,5
Balotelli
Cassano
De Sanctis
Ogbonna
Nocerino
Thiago Motta
Giovinco
Di Natale
Rabbioso. Gli
brucia perdere
e fino all’ultimo
minuto ci dà
dentro. Suoi
i palloni e le
giocate più
pericolose della
squadra
azzurra.
Se abbiamo
una chance,
passa per
«Balo».
Non si può
chiedere a
Cassano di
pressare.
Se questo è
il problema,
meglio
cambiare
interprete.
Si impegna.
In sintesi:
vorrei, ma non
ce la faccio.
Impallinato dal
fuoco amico di
Maggio, che
per due volte lo
espone a
figuracce. Sullo
0-2 è anche
sfortunato,
sullo 0-3 pare
rassegnato.
Non si lascia
abbindolare
dalla
malinconia, a
differenza di
più esperti
compagni.
Combattivo,
ma arruffone, e
implicato nel
primo gol.
Entra nel
momento
peggiore,
quando l’Italia
si sfalda. La
sua specialità
sono gli
inserimenti, ma
non c’è Ibra a
telecomandarlo.
Per oltre venti
minuti fa il
regista in luogo
di Pirlo. Non
funziona, non
incide. I russi
se lo
palleggiano.
Thiago smotta.
A destra nel
tridente con cui
Prandelli
chiude la
serata. Qualche
spunto, niente
di risolutivo.
Sconta
l’andazzo
generale.
Una finta, un
tiro da fuori,
poco altro. La
notte sbagliata
per rientrare in
Nazionale.
Attorno a lui ci
vorrebbe una
squadra.
(Akinfeev 6); Nababkin 6, A.
Berezutskiy 6,5, Ignashevich
6, Zhirkov 7 (Kombarov s.v.);
Denisov 6,5; Dzagoev 6,5
(Kokorin s.v.), Zyryanov 6,
Shirokov 7,5, Arshavin 6,5;
Kerzakhov 7 (Pavlyuchenko
6). All. Advocaat 7.
TERNA ARBITRALE: HANNI
6,5 Nessun episodio al limite.
Giuste le ammonizioni.
Zeder 6,5; Helbling 6,5.
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CONC. AAMS PER I GNTN DEL 26/06/2009
SABATO 2 GIUGNO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
EUROPEO -6 LA POLEMICA
Ct all’arrabbiata
Prandelli: «Se serve,
restiamo a casa
Il k.o.? Devo cambiare»
«Basta crociate, la Nazionale è pronta a rinunciare
all’Europeo. Questa sconfitta è una lezione d’umiltà»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE
ZURIGO
Sarà stata anche solo una
battuta, come si è poi affrettato a precisare — smorzandola
assai — il vicepresidente federale Demetrio Albertini: e però
di quelle che sollevano polvere, accendono dibattiti, scatenano opinioni, fanno partire
crociate. No, le crociate no: Cesare Prandelli — l’uomo della
battuta della discordia — ha
detto di non amarle. E però da
ieri mattina non si è parlato altro che del suo sfogo, e per il
c.t. è diventata un’altra giornata infinita, conclusa trascinandosi addosso il 3˚ k.o. consecutivo in amichevole, altri tre gol
subiti (mai successo nella sua
gestione) dall’ex difesa impenetrabile e dubbi sintetizzati
così: «Troppi errori, appena
preso il gol la squadra ha come
lasciato per strada tutte le energie, mentali e fisiche. Ma è meglio aver perso in questo modo: così torniamo con i piedi
per terra».
No al silenzio stampa La giornata di Prandelli, si diceva. In
mattinata, ai microfoni di Rai
Sport, si era sfogato così: «Se
ci dicessero che per il bene del
calcio la Nazionale non deve
andare agli Europei, non sarebbe un problema. Ci sono cose
che reputo più importanti delle crociate: a me piacciono i
confronti e non le prese di posizione senza pensare alle conseguenze. Silenzio stampa? No,
non è rispettoso nei confronti
della gente che lavora onestamente».
Buffon, forte ma sensibile «Non
andare all’Europeo, se serve,
non sarebbe un problema»: sarà stata anche una frase volutamente esagerata, ma fa pensare. Perfino provocatoria, se
non fosse da catalogare davvero come semplice battuta. Come quando un giocatore fin
troppo criticato dice: «Se sono
io il problema, sto fuori». Ma
qui non è questione di critiche
precostituite, né di crociate
contro un nemico predefinito:
così, a proposito di conseguenze a cui pensare, Prandelli si è
preso il rischio di mescolare la
legittima difesa di un gruppo,
nel caso di Buffon («Gigi è molto forte, ha grande personalità:
ma anche i forti possono essere
sensibili e sentire il peso di un
momento difficile come questo»), con un vittimismo sconfi-
nante quasi nella sindrome da
accerchiamento.
Qualcosa da correggere Meglio
pensare davvero a una battuta,
allora. Che il c.t. aveva fatto seguire prima da un concetto ribadito: «Chi dovesse risultare
coinvolto non partirà per l’Europeo, ma i giocatori della Juve,
fino a prova contraria, non hanno avuto avvisi di garanzia». E
poi, quando è riuscito a parlare
anche di calcio, da parole secche e obiettive: «Abbiamo subito troppo e commesso troppi errori: speriamo di averli fatti tutti stasera. È appena la terza gara in otto mesi e nel calcio non
si improvvisa nulla: ora abbiamo dei giorni per lavorare e dovremo correggere qualcosa. La
difesa? Il problema parte dall’attacco: se non aiuti e il centrocampo non filtra, non è un discorso di difesa a tre, a quattro
o a cinque».
Difesa a tre, non tre punte E pe-
rò, sarà anche vero che non serve stravolgere tutto: «Si può fare calcio di battaglia, fatto dell’aggressività indispensabile
quando la palla ce l’hanno gli avversari, ma continuando a tenere la palla a terra. Il dubbio, semmai, è quanto questa squadra
può reggere ritmi alti di intensità, mentre non ho dubbi sull’attacco: ora come ora è impossibile giocare con tre punte». Però
rimeditare un po’ tutto, sì: «Non
abbiamo tanto tempo, dunque
sono obbligato perlomeno a provare soluzioni diverse, ovvero
la difesa a tre, e lo faccio anzitutto per ridare tranquillità alla
squadra. Che ho visto affranta:
potrà sembrare difficile, ma da
stasera tutti cercheremo di parlare solo di calcio». Con un’unica eccezione per lo sfogo di Criscito: «Mimmo sa cosa ci siamo
detti, ci siamo abbracciati e chiariti. Secondo me riuscirà a risolvere i suoi problemi e comunque gli mando un abbraccio».
Claudio Cesare Prandelli, 54 anni, c.t. dal 2010 AFP
DALLA POLITICA AL CALCIO, TUTTI COLPITI DALLO SFOGO
1
2
ANDREA FANÌ
3
no arrivate altre reazioni dal
mondo del calcio.
Il ministro Anna Maria Cancellieri, ministro dell’Interno, a
sua volta ha sottolineato come
«l’Italia deve andare, è un impegno internazionale importante;
quindi giocate, giocate bene e
forza Italia». Anche il ministro
ha pensieri più urgenti ma è
chiara: l’immagine del Paese si
LE SQUADRE
DI EURO2012
Rep. CecaUngheria
1-2
Dzsudzsak (U)
al 6’ p.t.; Kadlec
(R) al 25’ su rig.,
Gyurcso (U) al
43’ s.t.
AustriaUcraina 3-2
Junuzovic (A) al
4’ p.t.; Gusev
(U) al 13’,
Arnautovic (A)
al 18’, Gusev (U)
al 21’,
Arnautovic (A)
al 45’ s.t.
Amichevoli
extra
Europeo
MessicoBosnia 2-1,
EstoniaFinlandia 1-2
LettoniaLituania 5-0
OGGI
DanimarcaAustralia
(ore 17)
LussemburgoMalta (17)
PoloniaAndorra (17)
InghilterraBelgio (18.15)
NorvegiaCroazia (19)
OlandaIrlanda del N.
(20)
PortogalloTurchia (20.45)
DOMANI
SpagnaCina (ore 22)
BrasileMessico (21)
Abete: «Solo
uno sfogo
All’Europeo
per restarci»
ZURIGO
Estintore doppio sul fuoco delle parole di Prandelli. Ci
hanno pensato Abete e Albertini, i vertici Figc, a minimizzare
le frasi del c.t.. «Solo uno sfogo» la sintesi di coppia.
Altro che non partecipare «Noi il
5 giugno saremo a Cracovia, il
6 ad Auschwitz, e il nostro
obiettivo è rimanere dentro
l’Europeo il più a lungo possibile». Ha liquidato così la questione il presidente Giancarlo Abete, ai microfoni della Rai durante l’intervallo dell’amichevole
di ieri con la Russia. «Quello di
Prandelli è solo uno sfogo» ha
sottolineato il numero uno Figc, che poi è tornato anche su
Mimmo Criscito e sulle dichiarazioni del difensore al nostro
giornale («potevano aspettare
prima di escludermi»). «Criscito — ha spiegato Abete — ha
ricevuto un avviso di garanzia
a Coverciano. Sono sicuro che
uscirà da questa vicenda, c’è assoluta presunzione di innocenza, però si era creata una situazione psicologica per lui e per il
gruppo. Per questo Prandelli,
d’accordo con la Federazione,
ha deciso di lasciarlo fuori. Capisco l’amarezza del giocatore,
la sua delusione per l’Europeo,
ma è andata così».
La battuta Stessa lunghezza
d’onda, su Prandelli, per il vice
presidente federale Demetrio
Albertini, capo spedizione a Euro 2012. «Quella del c.t. è stata
solo una battuta, uno sfogo.
Non c’è alcun rischio che l’Italia non vada agli Europei. Buffon resta? Certo, stiamo parlando del niente» ha puntualizzato a Rtl 102.5.
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IL LIBRO
Napolitano: «Falso problema»
Cancellieri: «Giocate. E bene»
Alle prese con l’emergenza terremoto e le polemiche
sulla decisione di non annullare la parata per la festa della
Repubblica, il presidente Giorgio Napolitano ha liquidato la
questione Prandelli. «La Nazionale deve andare all’Europeo?
Non mi sono mai posto il problema, quando me lo porrò come problema, allora risponderò». Quando me lo porrò come
problema, ha detto il capo dello Stato, sottolineando come
dalle parti del Quirinale quella frase di Prandelli sia passata
come un refolo di vento. Non è
il momento degli sfoghi ma
della ragione, sembra sostenere il Presidente della Repubblica, e mentre il ministro dell’Interno ha esortato la Nazionale
a «giocare, e giocare bene», so-
LE ALTRE
PARTITE
LA POSIZIONE DELLA FIGC
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LE REAZIONI IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA LIQUIDA LA QUESTIONE
Così replica al c.t.
il ministro degli
Interni. Viviano:
«Non c’è Italia
senza Buffon»
4
4
difende non ritirandosi dal palcoscenico ma recitando da protagonisti. Una mano tesa alla
Nazionale dal ministro, che arriva pochi giorni dopo la sortita
del presidente del Consiglio,
Mario Monti, sullo scandalo
scommesse («il calcio italiano si
dovrebbe fermare per due o tre
stagioni», la sintesi).
1 Il presidente
della
Repubblica,
Giorgio
Napolitano
2 Il ministro
Cancellieri
3 Marco
Tardelli
4 Emiliano
Viviano
Battute e sorprese Sollecitato
ANSA/IPP
sull’affaire Buffon, a Rtl 102.5
ha parlato anche Emiliano Viviano, portiere nel giro della Nazionale ma escluso dai 23 per il torneo: «Io in Nazionale se Buffon
va a casa? Macché Gigi a casa,
se va via lui ce ne andiamo tutti.
Senza Gigi la Nazionale non si
può vedere, lui non c’entra niente con le scommesse. Non fanno
piacere certe cose che si sentono dire ma il gruppo azzurro sta
reagendo. Bisogna pensare al
campo, c’è un Europeo da giocare e un popolo da rappresentare
e da difendere, e anche se non
ci ha fatto piacere l’arrivo della
polizia a Coverciano alle 6 di
mattina, sono sicuro che la squadra e la Federazione sanno come reagire. Sullo scandalo,
aspetteremo i processi e capiremo dove stanno le colpe». Pronto a... scommettere sull’Italia a
Euro 2012 è anche Marco Tardelli, vice di Trapattoni sulla
panchina dell’Irlanda, avversaria degli azzurri nel girone. «Lo
scandalo non riguarda il calcio
italiano ma alcuni giocatori,
l’Italia è una squadra molto importante e sarà in Polonia-Ucraina. Certo Prandelli con la sua
uscita mi ha sorpreso, ma credo
fosse solo un modo per mettere
pressione ai giocatori, per caricarli». Gianni Rivera, sollecitato sulla questione, non sottovaluta le parole del ct («frase importante, uno sfogo deciso»)
ma precisa: «Solo la Figc può decidere su una questione simile.
Loro sanno cosa è giusto fare».
Pugni e scenate
Tutta la verità
su Cile-Italia ’62
Il pallone era ancora
radio. La televisione era
comparsa pochi anni prima,
ma per gli italiani vedere i
Mondiali del 1962 in diretta
restò un sogno. Così fu la
voce di Nicolò Carosio a
raccontare quella partita del
2 giugno di 50 anni fa, a
Santiago. Cile-Italia 2-0. La
partita che ci costò il
Mondiale, la gara passata alla
storia per le provocazioni
cilene, un pugno di Leonel
Sanchez all’azzurro Maschio
(uno degli oriundi in squadra,
come Sivori) ignorato
dall’arbitro Aston e le
espulsioni di Ferrini e David.
Un libro di Alberto
Facchinetti, «La battaglia di
Santiago» (Urbone Publishing,
116 pp., 12 euro) ne ripercorre
la trama attraverso i ricordi
dei testimoni. Con una
prefazione di Roberto
Beccantini.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
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EUROPEO -6 L’AMICHEVOLE
Maggio: «Nessuna scusa»
Marchisio: «Reagiremo»
Il napoletano: «Che serataccia per me». Lo juventino: «Non abbiniamo
la caduta ai veleni». Barzagli: «Non giocavamo assieme da tanto»
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO
ZURIGO (Svizzera)
Tanti dubbi, qualche grave difetto e grossi limiti tecnici
in alcuni elementi. Ma un certezza c’è, Andrea Pirlo. A Cesare Prandelli il difficile compito
di trovare una quadratura dignitosa prima del terribile
esordio europeo con la Spagna. Ha tanti alibi il nostro
c.t.: l’avvicinamento turbolento alla manifestazione, qualche giocatore che rincorre la
condizione migliore perché reduce da infortuni e un unico
test (appunto ieri). E’ forse il
caso di affidarsi davvero al
3-5-2 di marca bianconera: tutto il «blocco» in campo, Nazionale costruita attorno all’uomo più forte della pattuglia azzurra, Andrea Pirlo. Già, perché la notizia migliore di ieri è
che il 33enne fuoriclasse bresciano non ha perso freschezza e velocità di pensiero, nonostante le 41 gare ufficiali nel
club (nessun bianconero come lui) e passaggi a vuoto ridotti praticamente a zero durante l’intera stagione. Anche
con la Russiadue-tre assist da
manicomio e un destro dal limite a lato per questione di
centimetri.
y
DIARIO
AZZURRO
S
Italia già
rientrata a
Coverciano: a
metà mattinata è
previsto un
allenamento
defaticante.
Pomeriggio
libero, come la
domenica
S
Ripresa lunedì:
allenamento nel
pomeriggio.
Martedì
la partenza
(da Pisa) per
Cracovia,
sede del ritiro:
alle 19 prima
seduta.
Da mercoledì
a sabato
allenamenti in
vista di
ItaliaSpagna
in programma
domenica 10 (ore
18) a Danzica.
IMAGE SPORT
Serenità Albertini La batosta
c’è, «ma va analizzata con serenità - dice Demetrio Albertini,
vicepresidente Figc -. Il risultato è maturato solo negli ultimi
minuti. Prima avevamo avuto
molte occasioni pure noi. Ci sono ancora sette-otto giorni per
raffinare la preparazione. Il ri-
sultato è sì pesante, ma qualcosa si è costruito durante la gara. Distrazioni esterne? Facile
dirlo adesso, comunque i ragazzi hanno la personalità giusta per affrontare certe cose.
Credo che andremo in Polonia
preparati mentalmente e fisicamente». Ecco Montolivo: «Il
3-0 è un risultato bugiardo.
Certo, abbiamo sbagliato un
po’ di tutto, altrimenti non
prendi tre gol, però ricordiamoci che era solo un’amichevole. Sì, ha ragione Prandelli:
ci vuole più protezione per la
difesa. In ogni modo, ora facciamo quadrato, e trasformiamo le polemiche in energia positiva». Onesto Maggio: «Per
me è stata una serataccia. I fatti della settimana forse ci hanno deconcentrato un po’, però
per l’Europeo è necessario essere con la testa al massimo, lì
non ci saranno scuse. La Spagna? Come si fa a dire che non
fa paura... Comunque l’abbiamo già battuta, l’importante è
non giocare come stasera. Stiamo uniti». Marchisio evidenzia come lo «scatto» della Russia sia arrivato «nel nostro momento migliore. Io stesso mi
sono mangiato un gol. In generale, niente drammi: c’è tempo, sappiamo cosa fare e reagiremo. Le polemiche? In effetti
sono stati giorni con pressioni
importanti, il gruppo è però
Verratti: «Io
a Pescara»
Destro: «Sei
sicuro?»
FRANCESCO ODDI
ROMA
Allenamento più leggero
e domande più pressanti ieri
per Marco Verratti: in Under
21 il metronomo del Pescara di
Zeman si è allenato in palestra
invece che con i compagni, ma
si è trattato solamente di una
misura precauzionale, per il
giocatore più coinvolto dalle
voci di mercato. «L’ho già detto, quest’anno voglio giocare
in Serie A con il Pescara». Non
basta: la Juventus lo vuole come allievo/erede di Andrea Pirlo, la Roma lo segue da anni, e
con l’ingaggio di Zeman è intenzionata a riprovarci. «Lo ringrazio molto. Ma io ho fatto la mia
scelta, resto un anno nella mia
città: ho parlato con il presidente, ha detto che non mi vende».
si e Balzaretti sono usciti per
un leggero affaticamento muscolare - dice il professor Castellacci -, ma per la Spagna
non mi preoccupano affatto».
Il responsabile dello staff medico azzurro si dice ottimista
anche per la spalla di Buffon.
Pronti al salto Un paio di minuti
e lo smentisce l’altro che prima
di aggregarsi alla squadra che
sfiderà l’Irlanda era con Prandelli, Mattia Destro. Clima allegro, domanda innocua: te la
senti di fare il salto in un grande club? «Verra’, che dici, ce la
sentiamo?». Veramente ha appena detto che resta a Pescara,
che rifiuta tutto. «Rifiuta? Se
siete sicuri voi...». Non rifiuterebbe lui. Specialmente se ci
fosse la possibilità di giocare
col suo grande amico Borini.
Che la Roma potrebbe cedere,
per puntare su di lui. «Ma io
preferirei giocarci, con Fabio,
che sostituirlo. E poi a me il gioco di Zeman piace: si segna
sempre tanto». Lo sa bene Insigne: «Dopo Foggia mi volevano in tanti, io ho seguito lui.
Ma sono del Napoli, devo parlare con loro. Mazzarri? Quest’anno non l’ho mai sentito».
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S
Claudio
Marchisio, 26
anni, e Mario
Balotelli, 21
anni, a testa
bassa dopo la
sconfitta con
la Russia
UNDER 21
unito e sul campo lavora bene.
Non abbiniamo questa sconfitta ai problemi del nostro calcio. Non è così, Siamo forti,
prepariamoci bene per la Spagna». Quindi, il telegrafico
Barzagli: «Era da tanto tempo
che non giocavamo assieme, il
risultato ci penalizza troppo».
Le altre gare
della prima fase:
ItaliaCroazia
giovedì 14 alle
ore 18 a Poznan,
ItaliaEire
lunedì 18 alle
20.45 ancora a
Poznan
De Rossi da verificare «De Ros-
Taccuino estero
LA VISITA KLOSE, PODOLSKI E LAHM NELLA DELEGAZIONE CON BIERHOFF E LÖW
BRASILE
Adriano: 400 mila euro per l’addio
Klose, Bierhoff, Lahm e Podolski a Auschwitz ANSA
Miroslav Klose, 33 anni, è nato in Polonia AFP
Da sinistra Bierhoff, Lahm e Klose a capo chino AP
La Germania ad Auschwitz
Prima nella lista del dolore
PIERFRANCESCO ARCHETTI
Nel 2011, sono stati 58
mila i tedeschi che hanno visitato il campo di concentramento
di Auschwitz-Birkenau, in Polonia. Le 150 guide hanno raccontato, mostrato, dettagliato gli
orrori degli ultimi istanti di vita
di un milione e centomila persone. Ieri sono passati anche i calciatori della Germania: non tutti, ma una delegazione composta da Miroslav Klose e Lukas
Podolski, nati in questa terra.
Più il capitano, Philipp Lahm.
«Non deve diventare un’azione
pubblicitaria» era l’unica preoccupazione di Oliver Bierhoff, il
manager della squadra. «Andiamo come normali cittadini, con
l’unico scopo di lasciare un segno affinché un capitolo buio
della nostra storia non si ripeta
mai». Non ha voluto giornalisti
e tv, ha fatto mandare nei circuiti internazionali soltanto alcune foto senza quella posata sotto il cancello di ferro con la scritta Arbeit macht frei, il lavoro
rende liberi. Niente souvenir
dall’ex lager nazista, soltanto le
facce incupite dal dolore per il
passato con cui ogni tedesco deve convivere. «Anche i calciatori non possono dimenticare, devono avere in testa per sempre
questa bruttura dell’uomo».
I primi La Germania arriverà in
Il c.t. tedesco Joachim Löw, 52 anni, nel lager AFP
Polonia la settimana prossima,
farà base a Danzica, molto distante da questo luogo. Aveva
già deciso in estate, prima di alcune polemiche per insulti antisemiti a un giocatore di Bundesliga, di rendere omaggio all’Olocausto: ha anticipato la visita di altre nazionali (l’Italia arriverà il 6 giugno) non per finire nei notiziari ma per un dovere morale al quale nella gestione Bierhoff non è mai sfuggita,
in tutte le sue manifestazioni.
Anche l’allenatore Joachim
Löw ha acceso le candele rosse
sulle lapidi che ricordano le nazionalità delle vittime, in maggior parte ebree. Il presidente
federale Wolfgang Niersbach e
quello di Lega, Reinhard Rauball, hanno deposto una corona e tenuto un breve discorso.
Ma come ha specificato Dieter
Graumann, capo della comunità ebraica in Germania, «tre giocatori qui valgono più di mille
parole di commemorazione».
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RIO (m.can.) Adriano e il Corinthians trovano un
accordo: il club paulista pagherà il corrispettivo di circa 400 mila euro per la rescissione del contratto del
centravanti ex Inter e Roma. La società lo aveva licenziato per giusta causa per problemi disciplinari (aveva
saltato 67 sedute di fisioterapia), mentre il giocatore
rivendicava il pagamento non effettuato di parecchi
stipendi. Le parti si sono trovate davanti al Tribunale
del lavoro di San Paolo per trovare una risoluzione
amichevole. Alla fine, Adriano si sarebbe accontentato di un indennizzo di 400 mila euro, molto meno rispetto alla sua richiesta (20 milioni di euro considerando i
danni morali) ma più di quanto inizialmente offerto dal
club (60 mila euro).
INGHILTERRA
Guida ubriaco: Johnson arrestato
LONDRA Per una volta non è Mario Balotelli a
finire in prima pagina sui tabloid inglesi. Si tratta invece di Michael Johnson, 24enne centrocampista cresciuto nel Manchester City e che nell’ultima stagione
era in prestito al Leicester di Sven Goran Eriksson, il
tecnico che lo aveva lanciato. Johnson è stato arrestato per sospetto di guida in stato di ubriachezza dopo
che alle quattro del mattino, mentre era al volante della sua Mercedes per riportare a casa la fidanzata, ha
tamponato una Bmw X5 parcheggiata. Un incidente
da poco in cui sia Johnson che la fidanzata sono usciti
illesi.
MONDIALE 2014
Muntari gol per il Ghana
KUMASI Qualificazioni al Mondiale africano, fase preliminare. Il Ghana ha battuto 4-0 il Lesotho in
una gara giocata a Kumasi. Ha aperto le marcature il
milanista Sulley Muntari. In rete anche Adiyiah (doppietta) e Jordan Ayew.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
CALCIOSCOMMESSE
IL PUNTO
DELL’INCHIESTA
La sfiducia
di Roma
Le minacce
degli Zingari
(ro.pe.) Il processo sportivo si è preso la copertina
al mattino, l’aspetto penale è tornato in primo piano al pomeriggio. Stefano Palazzi ha usato il pugno di ferro con i tesserati e le società che non hanno patteggiato. In tutto
sono stati chiesti quasi
138 anni di squalifica e
81 punti di penalizzazione (27 solamente per l’AlbinoLeffe in Prima divisione, praticamente una
morte sportiva, se venissero confermati).
La sfiducia Tutto l’oppo-
sto di quanto era successo il giorno prima, con i
miti patteggiamenti. Tanto miti che la Figc ha fatto
sapere di essere pronta a
impugnarne alcuni, scatenando l’ira della Disciplinare e il silenzio di Palazzi. Il messaggio, arrivato
da Zurigo, è sembrato un
atto di sfiducia al procuratore.
«Ti sparo» Dopo pranzo
tutta l’attenzione si è spostata su Cremona, dove
l’attaccante Bertani si è
avvalso della facoltà di
non rispondere, mentre
il portiere Gritti ha confessato di essere stato minacciato da uno degli Zingari: «Ti sparo nelle gambe». Pellicori, invece, ai
magistrati ha detto di avere tentato di imboccare la
via dell’imbroglio per pagare il mutuo della casa.
Perquisizione In serata si
è saputo che la Guardia
di Finanza ha perquisito
la tabaccheria di Parma
dove Buffon avrebbe
«speso» in nove mesi la
bellezza di un milione e
mezzo di euro. Da Genova, invece, è arrivata una
notizia inquietante: nella
cella di Marassi nella quale è rinchiuso da tempo il
bosniaco Altic — il pregiudicato amico di Sculli,
quello con cui è stato fotografato anche Criscito —
è stato trovato un telefonino cellulare.
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4
RIPRESA
LUNEDÌ
E’ andato in
archivio il
secondo giorno
del processo.
S
GIOVEDÌ
La giornata
inaugurale è
stata occupata
tutta dalle
eccezioni e dalle
numerose
richieste di
patteggiamento.
S
IERI
In mattina il
procuratore
federale Palazzi
ha spiegato in
modo sommario
le posizioni di
tesserati e club,
e poi ha fatto le
richieste di
squalifica e di
penalizzazione.
Nel pomeriggio
è cominciato il
dibattimento.
S
SOSTA
Oggi e domani
ci si ferma per i
due giorni
festivi, tesserati
e avvocati
torneranno nelle
rispettive città.
Il processo
riprenderà
lunedì alle 15.
Se il calendario
degli interventi
verrà rispettato
e non ci
saranno
sforamenti, si
potrà chiudere
martedì.
S
SENTENZA
Non arriverà
prima dell’11
giugno. Si
aspetterà,
infatti, la
conclusione di
playoff e
playout.
Pasticcio federale
Abete: no ai patteggiamenti
Ma non li può impugnare
«E’ un atto nei miei poteri», dice il presidente gelido con Palazzi per
le sentenze troppo morbide. Per l’articolo 23 però non è così
giamento non sarebbe «impugnabile» neanche dal presidente federale che ha questo «potere», ma relativo alle sentenze
emesse dagli organi di giustizia. Il patteggiamento (articolo 23 del Codice di giustizia
sportiva) è un accordo tra le
parti (Procura e difesa) che si
basa su calcoli precisi che prevedono la riduzione di un terzo
della sanzione base. La Disciplinare, in questo caso, deve solo
valutarne la «congruità», dopo
non emette una sentenza, ma
ratifica l’accordo con un’ordinanza «non impugnabile». Diverso è il calcolo che viene fatto con la combinazione di due
articoli del Codice di giustizia
sportiva, il 23 (patteggiamento) e il 24 (la collaborazione).
In questo caso oltre alla riduzione di un terzo, scatta anche l’accordo tra le parti per la collaborazione fornita.
MAURIZIO GALDI
ROMA
Seconda giornata di
udienza della Disciplinare, il
Procuratore federale Palazzi
comunica le sue richieste di
sanzioni per il calcioscommesse, ma arriva la bomba: «Potrebbero tornare in discussione le sanzioni decise ieri nell’ambito del processo sportivo
in corso a Roma per le scommesse illecite. Alla luce del dispositivo e valutate le motivazioni - si apprende in ambienti
Figc - su singoli casi potrebbe
scattare il potere di impugnazione in capo al presidente federale», scrive l’Ansa da Zurigo, dove ci sono la Nazionale,
Abete e Valentini. In serata ai
microfoni Rai, Abete pur manifestando «massima fiducia negli organi di giustizia sportiva»; ribadisce che «può impugnare le sentenze», ma in questo caso non sarebbe così: il patteggiamento non è impugnabile.
Reazioni La Disciplinare non
commenta, la Procura nemmeno, ma con un sorriso tirato al
termine dell’udienza, Palazzi
dichiara: «La Federcalcio potrebbe impugnare i patteggiamenti decisi durante il processo? Non ho avuto nessun contatto con Abete. Comunque siamo in fase dibattimentale e
non posso rispondere: il presidente è un galantuomo, così come tutti i componenti della federazione». Ha appena finito
la lunga giornata di lavoro per
la quale gli organi di giustizia
sportiva federale dovrebbero ricevere 40 euro lordi al giorno
che comunque non vengono pagati da dicembre in attesa di
chiarimenti sulla famosa «legge Tremonti» sui tagli ai gettoni di presenza. Una giornata in
cui Palazzi passa dalla carota
di giovedì al bastone: chiesti
complessivamente 137 anni e
9 mesi per i 39 tesserati, 81
punti di penalizzazione in clas-
Giancarlo Abete, 61 anni, presidente Figc ANSA Stefano Palazzi, 51 anni, procuratore GAETANO
Così il codice sportivo
ARTICOLO 23
1.I soggetti di cui all'art. 1 comma 1 possono accordarsi con
la Procura federale, prima che termini la fase dibattimentale di primo grado, per chiedere all'organo giudicante l'applicazione di una sanzione ridotta, indicandone le specie e la
misura.
2. L'organo giudicante, se ritiene corretta la qualificazione
dei fatti come formulata dalle parti e congrua la sanzione
indicata, ne dispone l'applicazione con ordinanza non impugnabile, che chiude il procedimento nei confronti del richiedente. Omissis
ARTICOLO 24
1. In caso di ammissione di responsabilità e di collaborazione fattiva da parte dei soggetti sottoposti a procedimento
disciplinare per la scoperta o l'accertamento di violazioni
regolamentari, gli organi giudicanti possono ridurre, su proposta della Procura federale, le sanzioni previste dalla normativa federale ovvero commutarle in prescrizioni alternative o determinarle in via equitativa.
2. In tal caso, la riduzione può essere estesa anche alle
società che rispondono a titolo di responsabilità diretta od
oggettiva
sifica e 340.200 euro per i 14
club che sono rimasti dopo i
patteggiamenti (ieri lo ha fatto
anche Locatelli: due anni) e gli
stralci. Ai cronisti che gli chiedono conto di questo ribaltone
spiega: «Non è giusto dire che
ieri (giovedì, ndr) è stata la
giornata della carota con i patteggiamenti e oggi (ieri, ndr) il
giorno del bastone con le richieste avanzate dalla Procura - ha
spiegato —. Abbiamo soltanto
utilizzato un istituto giuridico
previsto dall’ordinamento sportivo come da quello statuale,
per il quale sono libere anche
persone che hanno commesso
omicidi e reati gravissimi».
Il regolamento Quello che sem-
bra però essere sfuggito agli
«ambienti Figc» è che il patteg-
La rabbia Ed è su questo che la
Federcalcio, leggendo anche i
giornali, è scattata. Sembra
proprio che ai vertici Figc non
sia andato a genio l’eccessivo
sconto a Carobbio e al Grosseto, ma entrare in tackle con il
procedimento aperto e contro
le scelte della Procura federale
proprio non è piaciuto. Non è
piaciuto neanche alla Disciplinare che sembra abbia fatto
sentire con forza la sua voce soprattutto per ribadire la «correttezza delle scelte» e «l’intempestività» dell’intervento.
Il patteggiamento L’istituto del
patteggiamento, dal 2007 introdotto nel Codice di giustizia
sportiva, ha consentito alla Federcalcio di incassare diverse
centinaia di migliaia di euro. Il
Grosseto oltre i «contestati» sei
punti di penalizzazione dovrà
versare alla Figc 40 mila euro,
25 mila l’Atalanta oltre ai due
punti di penalizzazione, 20 mila euro l’Ascoli oltre al punto,
30 mila la Cremonese, 15 mila
il Livorno. E questo solo con
l’ordinanza di giovedì pomeriggio.
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IL CASO LE RICHIESTE DEL PROCURATORE FEDERALE SULLE SITUAZIONI DI BERTANI E CAROBBIO
Solo ammende per Samp e Spezia, Juve più tranquilla
L’avvocato Giulia
Bongiorno: «Una
responsabilità
per fatti di altri?
E’ surreale»
ROBERTO PELUCCHI
ROMA
«Questa non è responsabilità oggettiva, ma surreale.
Una responsabilità per fatti altrui». Giulia Bongiorno si arma
di ironia per contestare il coinvolgimento della Sampdoria
nel processo di questo filone.
La sola colpa del club, infatti, è
quello di avere tesserato l’attaccante Cristian Bertani, accusato di far parte dell’associazione
finalizzata alla commissione di
illeciti (articolo 9 Cgs). Bertani
questi illeciti li avrebbe commessi quando giocava nel Novara. Ma secondo il procuratore federale Stefano Palazzi il reato associativo è «permanente
perché non c’è un atto di recesso da cui si possa dedurre che i
soggetti abbiano abbandonato
l’associazione». «Riconosciamo l’autonomia della giustizia
sportiva — ha replicato la Bongiorno — ma l’arbitrio no. Dovete fissare dei paletti, altrimenti le società saranno impossibilitate ad acquistare i giocatori. Durante le visite mediche
occorre fare anche interrogatori sui comportamenti precedenti?». Per Sampdoria e Spezia
(sulla stessa barca per avere acquistato Carobbio) il procuratore federale ha chiesto 50 mila euro di ammenda. Non una
pena di sconvolgente pesantezza, «ma è una questione di principio», ha precisato la Bongiorno.
Due binari diversi Il fatto che
non siano stati chiesti punti di
penalizzazione dovrebbe tranquillizzare la Juventus per le
possibili posizioni future di
Conte, Bonucci e Pepe. In realtà, questi tre tesserati al momento non hanno nulla in comune con Bertani e Carobbio.
Infatti, l’accusa di associazione
per delinquere a livello penale
non può essere messa sullo stesso piano di quella sportiva, non
si va di pari passo. Bertani e Carobbio sono accusati di aver fatto parte di un gruppo di persone che combinavano le partite
in cambio di soldi. Non risulta,
invece, che gli juventini nelle
loro precedenti squadre abbiano avuto comportamenti di
questo tipo «criminale». Al massimo (ed è tutto ancora da verificare) possono avere partecipato ad alcuni illeciti o, nel migliore dei casi, sono venuti a saperlo, ma non l’hanno denunciato. Con questi elementi è impossibile che scatti l’articolo 9.
L’avvocato Giulia Bongiorno ANSA
Cristian Bertani, ai tempi di Novara
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SABATO 2 GIUGNO 2012
MAURIZIO GALDI
ROBERTO PELUCCHI
ROMA
Quando poco prima dell’ora di pranzo Stefano Palazzi
ha letto la richiesta di penalizzazione per l’AlbinoLeffe (27 punti), c’è stato un «oooh» di sorpresa. Dopo le carezze del giovedì, nessuno si aspettava un
cazzottone del genere, anche
se la società bergamasca doveva rispondere oggettivamente
del comportamento illecito di
un sostanzioso numero di tesserati e per uno spropositato numero di partite (e mancano le
più delicate, di cui si parlerà a
luglio). Palazzi ha voluto ancora una volta lanciare un messaggio ai naviganti: chi parla, chi
collabora, chi aiuta a ristabilire
la verità dei fatti, avrà uno sconto di cui beneficerà (per «trascinamento») anche il club. In caso contrario, stangate per tutti.
All’AlbinoLeffe giovedì era stato proposto di patteggiare 10
punti, ma il club ha detto no.
Un po’ per orgoglio (si sente
danneggiato, non complice),
un po’ per non accodarsi a chi
preferisce sporcare la propria
onorabilità per salvaguardare
la classifica (vedi Grosseto).
Palazzi stavolta
va giù pesante:
chiesti 81 punti
Solo all’AlbinoLeffe -27, Novara -6 e Pescara -2
Intanto Job diventa un caso: scambio di persona?
Che delusione i capitani Palazzi
Scambio di persona? Dei tessera-
ti che non hanno voluto (o potuto) patteggiare, non si è salvato
nessuno. Per Sartor, Zamperini, Cassano e Santoni è stato
chiesto il massimo della pena
(5 anni e radiazione), 1 anno
per le omesse denunce (l’allenatore Sarri), minimo 3 anni per
un solo illecito. Ovviamente gli
avvocati hanno cercato di
smontare il teorema accusatorio. L’avvocato di Thomas Job
del Cittadella, ex Grosseto, sospetta addirittura uno scambio
di persona, facendo notare come nelle sue dichiarazioni Gervasoni abbia elencato i componenti stabili del gruppo impe-
Thomas Job,
fuori dall’ex
Ostello
della Gioventù
di Roma, dove
è in corso il
processo
sportivo sul
calcioscommesse ANSA
gnato a taroccare le partite senza mai citare Job (Carobbio,
Acerbis, Joelson e Conteh). «Il
suo nome spunta una sola volta, quando non viene citato
Conteh», ha detto l’avvocato
Vincenzo Rispoli. Da qui il sospetto che i due, entrambi di colore, possano essere stati confusi.
ha chiesto che Novara e Monza,
a giudizio anche per una partita di Coppa Italia, oltre ai punti
di penalizzazione abbiano come pena l’estromissione per un
anno dalla competizione. Il procuratore federale ha ringraziato «l’autorità giudiziaria per gli
atti che ha trasmesso. Le Procure, con la loro preziosa attività,
consentono di svelare fenomeni tristissimi per chi come me
crede in questo sport. Fenomeni molto diffusi e gravi, ma la
stragrande maggioranza del
movimento è sana». Dopo aver
dato una stoccata alla stampa,
colpevole di ironizzare spesso
sull’attività della Procura federale, Palazzi è andato all’attacco dei giocatori-leader: «Molto
spesso sono i calciatori più carismatici, più anziani, i capitani,
che si rendono partecipi delle
combine. Sono i fatti che lo dimostrano, e lo dico con grande
dolore. Anche le società potrebbero fare molto di più per contrastare il fenomeno. Qualcuno
ha addirittura fornito le auto
per permettere ai giocatori di
incontrare gli avversari e mettersi d’accordo (è il caso di Ancona-Mantova, ndr)». Il processo riprenderà lunedì alle 15.
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d
LA GAZZETTA DELLO SPORT
9
la guida
HANNO Patteggia anche Locatelli: 2 anni di stop
DETTO
Sartor, Cassano e Zamperini: radiazione!
S
Massimo
De Salvo
(patron Novara)
«Contiamo di
poter dimostrare
presto le nostre
ragioni»
S
Daniele
Sebastiani
(pres. Pescara)
«Dopo certi
patteggiamenti
non mi aspetto
squalifiche»
POSIZIONI STRALCIATE
Paolo Acerbis (Vicenza), Marco Turati (Modena), Cristian Bertani (Sampdoria), Alessandro Pellicori (svincolato, ex Qpr), Joelson Inacio (Pergocrema). Rimini fuori dal processo.
PATTEGGIAMENTI
SOCIETÀ
Atalanta 2 punti di penalizzazione da
scontare nel prossimo campionato e
25 mila euro di ammenda. Grosseto 6
punti e 40 mila euro di ammenda.
Ascoli 1 punto di penalizzazione e 20
mila euro di ammenda. Modena 2 punti. Cremonese 1 punto di penalizzazione e 30 mila euro di ammenda. Frosinone 1 punto di penalizzazione e 40 mila euro di ammenda. Livorno 15 mila
euro di ammenda.
TESSERATI
Carlo Gervasoni (Cremonese) 1 anno
8 mesi di squalifica. Cristiano Doni
(Atalanta) 2 anni che si sommano ai
precedenti 3 anni 6 mesi. Marco Poloni (allenatore Primavera AlbinoLeffe) 1
anno. Alex Pederzoli (Ascoli) 1 anno 4
mesi e 10 mila euro ammenda. Alfonso
De Lucia (Livorno) 5 mesi. Gianfranco
Parlato (ex calciatore) 2 mesi che si
sommano ai precedenti 3 anni. Francesco Ruopolo (Padova) 1 anno 4 mesi.
Antonio Narciso (Modena) 1 anno 3
mesi. Juri Tamburini (Pergocrema) 10
mesi. Filippo Carobbio (Spezia) 1 anno 8 mesi. Marco Cellini (Modena) 4
mesi. Kewullay Conteh (ex Piacenza)
1 anno 8 mesi. Andrea De Falco (Bari)
6 mesi. Vittorio Micolucci (ex Ascoli)
4 mesi che si sommano al precedente
1 anno 2 mesi. Nicola Mora (Spezia) 4
mesi. Dario Passoni (Folzano) 1 anno
2 mesi. Tomas Locatelli (ex Mantova)
2 anni.
PATTEGGIAMENTO RESPINTO
Alessandro Sbaffo (Ascoli) 1 anno 4
mesi di squalifica e 100 mila euro di ammenda.
RICHIESTE PROCURA FEDERALE
TESSERATI
Andrea Alberti (Prato) 3 anni 6 mesi.
Mirko Bellodi (Mantova) 3 anni. Davi-
de Caremi (svincolato) 3 anni 6 mesi.
Mario Cassano (ex Piacenza) 5 anni e
radiazione. Edoardo Catinali (L’Aquila) 3 anni 9 mesi. Roberto Colacone
(Monza) 4 anni. Luigi Consonni (Grosseto) 1 anno. Alberto Comazzi (svincolato) 4 anni. Achille Coser (Novara) 3
anni. Federico Cossato (ex giocatore)
3 anni 6 mesi. Filippo Cristante (Portogruaro) 3 anni. Franco De Falco (d.s.
Reggiana) 4 anni 6 mesi. Nicola Ferrari (Verona) 3 anni. Riccardo Fissore
(Pavia) 3 anni 9 mesi. Luca Fiuzzi (Monza) 4 anni. Alberto Fontana (Novara) 3
anni 6 mesi. Ruben Garlini (coll. tecnico AlbinoLeffe) 3 anni. Andrea Iaconi
(d.s. Brescia) 4 anni 6 mesi. Vincenzo
Iacopino (Monza) 3 anni 6 mesi. Vincenzo Italiano (Padova) 3 anni. Thomas Job (Cittadella) 4 anni 6 mesi. Giuseppe Magalini (d.s.) 4 anni. Salvatore Mastronunzio (Gubbio) 4 anni 6 mesi. Maurizio Nassi (Alessandria) 4 anni. Gianluca Nicco (Frosinone) 3 anni.
Marco Paoloni (svincolato) 6 mesi
che si sommano ai precedenti 5 anni e
radiazione. Cesare Rickler (Bologna)
3 anni 6 mesi. Gianni Rosati (d.s.) 4 anni. Nicola Santoni (ex prep. portieri Ravenna) 5 anni e radiazione. Vincenzo
Santoruvo (Frosinone) 3 anni. Maurizio Sarri (allenatore) 1 anno. Luigi Sartor (ex giocatore) 5 anni più radiazione. Alessandro Sbaffo (Ascoli) 3 anni
3 mesi. Mattia Serafini (Fano) 3 anni 6
mesi. Rjiat Shala (svincolato) 3 anni 6
mesi. Mirko Stefani (Frosinone) 4 anni. Daniele Vantaggiato (Bologna) 3
anni. Nicola Ventola (ex giocatore) 3
anni 6 mesi. Alessandro Zamperini
(svincolato) 5 anni e radiazione.
SOCIETÀ
AlbinoLeffe 27 punti penalizzazione
da scontare nel prossimo campionato
e 90 mila euro ammenda. Ancona (radiata) 10 punti. Avesa 1 punto e 200
euro ammenda. Pescara 2 punti. Empoli 1 punto. Monza 6 punti ed esclusione dalla Coppa Italia. Novara 6 punti, 50 mila euro ed esclusione dalla Coppa Italia. Padova 2 punti. Piacenza 19
punti e 70 mila euro ammenda. Ravenna 1 punto. Reggina 6 punti. Sampdoria 50 mila euro ammenda. Siena 50
mila euro ammenda. Spezia 30 mila
euro ammenda.
10
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
CALCIOSCOMMESSE
Bonucci come Criscito:
prevista perquisizione
Il programma è cambiato perché il pm Di Martino ha girato
gli atti a Bari. C’è una lista di indagati dove figura lo juventino
gelillis e al gip Abbattista. I particolari li potete leggere qui sotto, ma è bene spiegare nei dettagli i potenziali rischi che corre il
difensore. Che al momento
sembrano molto più gravi rispetto ai problemi di Criscito.
DAI NOSTRI INVIATI
FRANCESCO CENITI
LUIGI PERNA
CREMONA
Le perquisizioni a Coverciano dovevano essere due: oltre a quella effettuata a carico
di Domenico Criscito, la polizia aveva in programma di bussare anche alla stanza che ospitava Leonardo Bonucci. La richiesta protocollata è presente negli allegati dell’inchiesta
New Last Bet: tra l’altro il giocatore è il primo di una lunga
lista (che comprende pure Antonio Conte), ma nulla è accaduto nonostante sia indagato
dal 3 maggio per associazione
a delinquere finalizzata alla
frode sportiva. Come sappiamo a «salvare» il difensore della Juve è stata la scelta del pm
Di Martino che ha girato per
competenza gli atti ai colleghi di Bari, alle prese
con il filone Masiello
(l’accusatore di Bonucci). Insomma le posizioni
dei due giocatori sono
identiche, nonostante la
Federcalcio ritenga corretta la propria scelta che ha
impedito a Criscito di partecipare all’Europeo, mentre il c.t. Prandelli potrà fara affidamento sull’ex barese.
Il tunnel «Sono solo un capro
espiatorio», lo sfogo alla Gazzetta dell’ex genoano affonda le radici in un malessere più generale. L’idea di figli e figliastri all’interno della Nazionale non è un
bel biglietto da visita. Non era
meglio appellarsi alla presunzione d’innocenza, permetten-
La richiesta
A sinistra, la richiesta di
perquisizione a Bonucci,
inoltrata dalla Procura di
Cremona a quella di Bari
do a entrambi di partecipare all’Europeo? Tra l’altro lo stesso
pm ha spiegato pubblicamente
che non c’era nessun motivo investigativo (interrogatori o divieti d’espatrio) così urgente da
bloccare la partenza di Criscito.
Non è bastato: in poche ore
l’esclusione del giocatore è diventata ufficiale. Ma la grana
era dietro l’angolo. La sera stessa la posizione di Bonucci è sta-
ta messa in discussione e la mattina successiva si sapeva per certo che anche lo juventino era
sotto inchiesta a Cremona. Il resto della storia lo conosciamo
già. Quello che forse non è così
noto, sono i motivi che hanno
portato Bonucci sul registro degli indagati. Accuse precise e
circostanziate, messe a verbale
dall’ex compagno Andrea Masiello davanti al pm di Bari An-
Tentato illecito Si parla di un
tentato illecito per la partita
Udinese-Bari, ultima giornata
del campionato 2009-2010.
Masiello racconta di aver proposto a Belmonte, Salvatore Masiello e Bonucci una combine,
cercando di indirizzare la gara
sul pari con gol in modo da
scommettere e farci molti soldi.
Non ci sono Zingari nei paraggi, ma sarebbe stata una iniziativa dei giocatori. Andrea Masiello sostiene che i compagni accettano la proposta. Indica date precise, soldi da scommettere attraverso il ristoratore De
Tullio e il tentativo «d’ingaggiare» anche Simone Pepe, per avere una sponda in casa Udinese.
Sponda rifiutata. Nonostante
questo il 3-3 finale frutta una
vincita modesta (8.000 euro),
divisa da Masiello con Iacovelli. Bonucci, ascoltato a Bari due
volte come testimone, ha negato ogni addebito. La Procura
sta facendo accertamenti tecnici, in particolare per scoprire se
davvero Salvatore Masiello ha
telefonato a Pepe. In questo caso le accuse ne uscirebbero rinforzate e la posizione dei tre giocatori indebolita: in sede sportiva rischiano 3 anni per il tentato illecito, mentre Pepe
un’omessa denuncia (da 3 a 12
mesi). E visto l’aria che tira dalle parti di Roma...
A
L’INTERVISTA
TIRATI
IN BALLO
S
Simone Pepe,
28 anni, secondo
l’interrogatorio di
Andrea Masiello
viene contattato
per trovare una
sponda
nell’Udinese per
concordare la
combine di
Udinese-Bari
Piero Calabrò, 58 anni
Mimmo Criscito, 25 anni
«Magistrati
troppo esposti
Errore Figc
su Mimmo»
Il giudice Calabrò: «Ok i pm a
S Bari, non a Cremona. Buffon
Nico De
Tullio, incontra ha ragione, ma è ingenuo»
Andrea Masiello
al proprio
ristorante e
consegna al
giocatore la
parte di vincita:
8.000 euro da
dividere con
Iavocelli
CARLO LAUDISA
twitter@carlolaudisa
MILANO
Piero Calabrò, 58 anni, giudice a Monza e
capitano della nazionale magistrati. Juventino da
sempre e opinionista tv di chiara fede. Da uomo di
legge prende posizione su Scommessopoli e con
tesi scomode per la sua categoria.
«Non entro nel merito delle inchieste: non ho conoscenze dirette e evito riferimenti per deontologia
professionale. Da cittadino, però, sono stupefatto
da alcune situazioni capitate alle persone (e sottolineo la parola persone) coinvolte nell’inchiesta».
A cosa si riferisce?
«Gli organi d’informazione fanno bene il loro lavoro, ma stupiscono le immagini all’arrivo della polizia all’alba a Coverciano o la diffusione della foto
dei genoani indagati, ancor prima che venisse verificata la loro posizione».
Le indagini, però, sono a buon punto.
«Ma servono tante verifiche. Intanto i calciatori
sono stati messi alla gogna. Anche se sono uomini pubblici, come tutti sono innocenti sino a prova contraria».
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Per esempio?
IL VERBALE LA COMBINE DI UDINESE-BARI DEL 2010
Masiello: «Leo mi disse:
pari? Se si può io ci sto»
Ecco i passaggi più importanti dell’interrogatorio di Andrea Masiello davanti al gip di
Bari Giovanni Abbattista.
Giudice: «Masiello, c’è la partita Udinese-Bari dell’altro campionato».
A. Masiello: «Sì».
G.: «2009-2010».
M.: «Sì».
G.: «Diamone atto a verbale.
Anche qua mi deve raccontare
cosa è successo sia con riferimento alla partita perché qua
viene trascinato... viene chiamato in causa anche l’attuale
nazionale azzurra di calcio
(...)».
...
M.: «(...) Eravamo per l’ultima
giornata di campionato talmente tranquilli e rilassati
che... Fu una delle tante volte
che ho incontrato De Tullio (ristoratore indagato, ndr) al suo
ristorante, perché andavamo
spesso a mangiare là, era un
po’ il ritrovo di tutti i giocatori,
anche della società che mangia lì (...). Fatto sta, una delle
tante volte, mi disse che c’era
questa possibilità, che lui poteva scommettere sul live perché...».
G.: «In diretta?».
M.: «Sì».
Barreto apre le danze in Udinese-Bari 3-3 del 9 maggio 2010 LAPRESSE
...
M.: «Io vado al campo e parlo
con Bonucci, Belmonte, Parisi
e Salvatore Masiello e gli faccio presente questa cosa, De
Tullio era pronto a scommettere sul live e che in caso di pareggio ci avrebbe dato...».
G.: «Masiello, la blocco un attimo».
M.: «Sì».
G.: «Lei parla di Bonucci».
M.: «Sì».
G.: «Quando è successo questo, che giorno della settimana? Perché Bonucci è in ritiro
con la Nazionale».
M.: «Sì, è successo prima di partire in ritiro a Udine».
...
G.: «Quindi Bonucci è rientra-
to dal ritiro con la Nazionale?».
M.: «Sì, io gliel’ho detto a lui,
gli avevo fatto presente che insieme agli altri compagni,
c’era De Tullio che era pronto a
darci determinati soldi, non so
quanti, che era pronto a scommettere su live se la partita finiva in pareggio, e lui e gli altri
compagni erano a favore, comunque ha detto: "Se si può fare siamo interessati". (...)».
G.: «Scusi Masiello, ha detto:
"Erano interessati"».
M.: «Sì».
...
G.: «Lo hanno detto Belmonte...».
M.: «Belmonte...».
G.: «...Parisi e Bonucci».
M.: «E Salvatore Masiello (...).
Il fatto sta che durante il ritiro
Salvatore Masiello chiama Pepe, Simone Pepe, con un’utenza che aveva... una scheda telefonica che mi aveva lasciato lacovelli per usi privati miei. In
pratica chiamò Pepe e gli disse... se lui era disposto a... oppure no. Pepe appena ha saputo...».
G.: «Un linguaggio da amici
per fargli capire...».
M.: «Sì, sì. Appena staccò la
chiamata si girò verso di me,
eravamo in camera io e Belmonte, si girò verso di me e disse: "No, Pepe ha detto di no"».
...
G.: «Ecco, questo mi deve anche spiegare, cioè l’accordo
era il pareggio o un pareggio
con tante reti?».
M.: «No, il pareggio con tante
reti, però non sapevo se bastavano due o tre, quindi ero un
po’ preoccupato. Nel caso perdevi la scommessa si comunque dovevi dare dei soldi a chi
li aveva persi (...). Al momento
che io sono salito sul pullman e
ho parlato con Giacobbe, i miei
compagni mi hanno detto: "Allora com’è andata, si sa niente
per quella cosa?", io ho fatto:
"Guardate, non so niente».
La gara finisce 3-3: Masiello
racconta di essere andato con
Iacovelli al ristorante di De Tullio, che gli consegna 8.000 euro, dicendo «questa è la tua parte». «Di questi — racconta Masiello — 2.000 li ho dati a Iacovelli».
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4
L’EX
DEL BARI
Andrea
Masiello, 26
anni, in carriera
ha giocato con
7 squadre, tra
cui Bari (dal
2008 al 2011) e
Atalanta.
Indagato sia
dalla Procura di
Cremona che da
quella di Bari, è
stato arrestato
ad aprile.
Attualmente è ai
domiciliari
«In un’indagine la sola foto di Criscito è tutto e
nulla, ma la reputazione è già demolita, anche se
fosse innocente».
E Criscito è rimasto a casa.
«Altro fatto gravissimo. La Figc ha consulenti legali? L’informazione di garanzia è una tutela.
S’emette quando serve la presenza del legale,
null’altro. Invece così sembra che Criscito sia più
inguaiato di Bonucci o di altri. Mah».
Così critica la spettacolarizzazione?
«Certo. L’esempio viene dai pm di Bari che non
hanno mai dialogato in pubblico con gli indagati
e hanno custodito i tempi del loro lavoro. A tutela
di tutto e tutti».
Ce l’ha, allora, con Di Martino?
«Beh, il p.m. di Cremona ha risposto in pubblico
ad alcune critiche, sostenendo d’aver atteso la fine del campionato per adottare alcuni gravi provvedimenti. Un vero autogol».
In che senso?
FOTO ANSA
«Per la custodia cautelare occorrono 3 requisiti:
pericolo di fuga, d’inquinamento delle prove e
della reiterazione del reato. Allora o non c’erano
gli elementi per l’arresto o è stato un rischio ritardarli. Certe esternazioni sono da evitare».
Condivide lo sfogo di Buffon?
«In buona parte. Troppo clamore sulle indagini,
ma Gigi è stato ingenuo con l’espressione "meglio
due feriti che un morto". Credo si riferisse alle
situazioni tipiche dei club già appagati a fine stagione. La Figc dovrebbe intervenire. Ma non lo fa
mai...».
E le indagini della Finanza sui suoi conti?
«Vediamo se da questi movimenti si risale davvero a scommesse calcistiche. In tal caso Gigi rischierebbe almeno 18 mesi. Ma è tutto da vedere. Certo, non è etico e non mi piace che sperperi
così i soldi. E’ uno schiaffo a chi non arriva a fine
mese. Ma anche la tempistica di queste notizie
non mi tranquillizza».
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SABATO 2 GIUGNO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CALCIOSCOMMESSE
Perquisita la tabaccheria
La Figc sentirà Buffon
Parma, la Finanza nella ricevitoria dove Gigi ha trasferito gli
assegni. «Servivano per 20 Rolex». Ma c’è un fascicolo aperto
MAURIZIO GALDI
ANDREA SCHIANCHI
Prandelli lo sostituisce a
Zurigo, la Procura federale
apre un fascicolo su di lui, la
Guardia di Finanza di Torino
perquisisce la tabaccheria di
Parma il cui titolare ha ricevuto assegni per oltre 1,5 milioni
di euro. Insomma giornata no
per Gianluigi Buffon. Della sostituzione a Zurigo si parla a
parte, l’apertura del fascicolo
è un atto dovuto. Al centro dell’indagine che condurrà la Procura federale le somme versate alla tabaccheria di Parma al
centro di un’informativa della
Guardia di Finanza di Torino
«girata» dai magistrati torinesi alla Procura di Cremona. Un
percorso analogo già avvenne
nel 2006, in quel caso i legali
di Buffon dimostrarono che il
portiere aveva smesso di scommettere dal novembre 2005,
anche se non aveva mai giocato su partite del campionato
italiano, ma su altri sport o altri giochi e sempre in maniera
legale. Palazzi, in quel caso,
chiese l’archiviazione.
presso l’Ufficio scommesse dei
Monopoli di Stato nel pomeriggio, si apprendeva come «non
si hanno informative circa
comportamenti scorretti da
parte del bookmaker (Lottomatica, ndr) e del titolare del
punto vendita, ivi compresi
quelli relativi all’antiriciclaggio, che obbliga il gestore al riconoscimento del giocatore
che scommetta o incassi vincite per cifre superiori a mille euro». Quindi per approfondire i
dati registrati dal punto vendita i finanzieri hanno acquisito
i documenti utili per l’identificazione degli scommettitori.
Quando sentire Buffon Sicura-
mente l’audizione del portiere
della Nazionale sarà rimanda-
Già nel 2006 il
portiere azzurro
fu al centro di
un’indagine. E un
anno dopo arrivò
l’archiviazione
ta a dopo l’Europeo. Non c’è
fretta visto che i fatti si riferirebbero al 2010. La situazione
è analoga e sovrapponibile a
quella del 2006, allora addirittura c’era stata un’iscrizione
nel registro degli indagati per
il portiere della Nazionale. Inizialmente aveva indagato Parma, poi tutto passo alla Procura della Repubblica di Torino.
Se ne occuparono i pm Marco
Gianoglio e Giancarlo Avenati
Bassi e all’inizio del 2007 arrivò anche l’archiviazione per la
vicenda penale.
La tabaccheria di Parma abilitata alle scommesse, ieri perquisita
La difesa L’avvocato Corini, legale del portiere della Nazionale, intervenuto a Radio Radio Tv ha spiegato: «Il bonifico
più cospicuo, del 13 settembre
2010, riguarda l’acquisto di
venti Rolex, che sono nella cassaforte di Gianluigi da mesi.
Un acquisto compatibile con il
suo reddito e che è scritto nella causale del bonifico: cos’altro deve fare? Siamo in grado
di dimostrare che ogni pagamento effettuato non riguarda le scommesse sportive».
L’avvocato Marco Valerio Cori-
ni ha anche spiegato che «non
c’è nulla che possa dimostrare
che Buffon abbia scommesso,
sono transazioni economiche
tra due persone che si conoscono da anni di cui uno svolge anche quella di avere una ricevitoria. Da lì non ci si pone il dubbio che possano essere operazione immobiliari o altro, si
pensa necessariamente che devono essere scommesse e per
giunta illegali. Ma non si ha neanche la prova che sia una
scommessa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La perquisizione La novità arri-
va però in tarda serata. Poco
prima della chiusura della tabaccheria, i finanzieri di Torino sono arrivati in via Garibaldi 42 a Parma. Dentro ci sono i
parenti. Oltre tre ore per controllare il computer dove sono
registrate le giocate e una accurata perquisizione alla cantina dove dovrebbe essere archiviata la documentazione antiriciclaggio: quella autocertificazione che deve essere compilata per ogni movimento di
giocate superiori ai 999 euro.
Il titolare della tabaccheria,
Massimo Alfieri, si trova negli
Stati Uniti con la famiglia e la
tabaccheria sarebbe affidata
ai genitori e ai suoceri.
Parola all’Ams Dalle dichiara-
zioni raccolte da Agipronews
Gazza
Tvf
Enrico Preziosi, 64 anni ANSA
IL PROCESSO A ROMA
E GLI AGGIORNAMENTI
DA CREMONA
Su GazzettaTv i video
dal processo sportivo a
Roma. E ancora l’intervista
a Preziosi che difende
Buffon e nello speciale
«Calcio infetto» documenti,
intercettazioni e tutte le
news sugli scandali.
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Gazzetta.it
Nuovo Win for Life. Per te si è fatto in tre.
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12
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
CALCIOSCOMMESSE
Bertani, duro in carcere
«Ma non confesserà»
L’ ex Novara in silenzio davanti al gip Salvini, ma potrebbe
parlare col pm Di Martino. Grassani: «Ci siamo presi tempo»
concentrano tutte nelle stagioni con il Novara. A partire dalla partita Chievo-Novara di
Coppa Italia del novembre
2010. È lì che Gervasoni colloca l’inizio dei presunti rapporti tra Bertani e gli «Zingari».
Gegic gli avrebbe chiesto un referente. Gervasoni si sarebbe
rivolto a Bertani. E Ilievski lo
avrebbe incontrato in un albergo di Verona. Da quella combine i rapporti sarebbero poi continuati. Al punto che «Gegic e
Bertani si incontrarono in un
bar di Legnano prima di Novara-Ascoli del 2 aprile 2011... e
a seguito dell’accordo gli slavi
consegnarono a Bertani un telefono dedicato per ulteriori
rapporti del genere», racconta
Gervasoni.
DAI NOSTRI INVIATI
FRANCESCO CENITI
LUIGI PERNA
CREMONA
Finora solo un altro prima di Cristian Bertani si era avvalso della facoltà di non rispondere. Era stato Antonio
Bellavista, arrestato un anno
fa all’alba dell’inchiesta sul calcioscommesse che ha messo a
soqquadro il mondo del pallone. Anche Luigi Sartor si era
chiuso nel silenzio, ma poi aveva parlato davanti al pubblico
ministero Roberto di Martino.
Bisognerà ora capire quale sia
la strada che sceglierà Bertani.
Di sicuro l’attaccante della
Sampdoria è davanti a un bivio. E il fatto che la sua posizione sia così complessa e delicata, può essere tra le ragioni della scelta difensiva adottata
d’intesa con l’avvocato Mattia
Grassani.
Referente Micolucci aggiunge
Cristian Bertani, 31 anni, mentre viene arrestato lunedì mattina
Tre pentiti Su Bertani, giocato-
re esploso tardi e arrivato finalmente in una grande squadra
dopo l’ultima stagione da protagonista con il Novara promosso in Serie A, convergono
infatti le accuse di tutti e tre i
«pentiti» dell’inchiesta di Cremona: Carlo Gervasoni, Vittorio Micolucci e Filippo Carobbio. Un quadro molto articolato, come emerge dall’ordinanza che lunedì l’ha portato in
carcere. «Per cui - spiega Grassani - abbiamo ritenuto opportuno avere più tempo per preparare la difesa. La fretta sarebbe stata cattiva consigliera. Non scartiamo nessuna ipotesi: né la richiesta di scarcerazione al Tribunale del Riesame né quella di un interrogatorio con il pm. Ma è certo che
Bertani non intende confessare nulla. Come del resto l’altro
mio assistito Milanetto».
Non soffre A differenza di que-
st’ultimo, il carcere però non
sembra spaventare Bertani. In
cella si è sistemato bene, con
altri due italiani, e passa il tempo studiando le carte dell’inchiesta. Non vive la detenzione come un incubo. Pensa solo
alla famiglia: la moglie e i suoi
bambini. «Non è un dramma
anche se vi restasse per altri
sette o dieci giorni», assicura
Grassani. Il pm di Martino è intenzionato a sentirlo. Ma è
chiaro che l’input dovrebbe arrivare dal calciatore. Il quale,
rifiutandosi di rispondere al
gip Salvini, ha comunque preso una direzione per cui rischia molto sul fronte della
giustizia sportiva, dove ci sono elementi sufficienti per
una condanna.
A MARASSI
Altic: in carcere
trovato cellulare
nella sua cella
Nella cella del bosniaco
Safet Altic è stato ritrovato un
telefono cellulare. La notizia è
stata diffusa dal sindacato
Sappe (Sindacato Autonomo
Polizia Penitenziaria), che
sottolinea come non sia al
momento possibile stabilire in
che modo il telefonino sia stato
introdotto nella cella e l’uso che
ne è stato fatto. Safet Altic è
recluso nel carcere di Marassi
per traffico di stupefacenti, ma,
per gli investigatori, sarebbe
connesso anche con lo
scandalo del calcioscommesse.
L’inizio Le accuse su Bertani si
Acerbis, 2 combine
Il gip: «Il suo ruolo
non era primario»
Paolo Acerbis è stato scarcerato perché ha confessato le
proprie colpe e contribuito a ricostruire la verità dei fatti, ma
anche perché l’interrogatorio
di garanzia ha permesso di stabilire che il portiere ha avuto
un ruolo «non primario» nell’associazione per delinquere finalizzata alla combine delle partite. Identico discorso per Marco
Turati, anche lui rimesso in libertà (hanno l’obbligo di firma). Lo scrive il gip Guido Salvini nell’ordinanza di scarcerazione.
Due partite Subito dopo l’interrogatorio di mercoledì, fonti investigative avevano fatto sapere che Acerbis aveva «reso una
piena confessione per tutti gli
addebiti contenuti nell’ordinanza», facendo intendere che
avesse ammesso la partecipazione alla combine di 9 partite
(7 con il Grosseto, 2 con il Vicenza). In realtà, il portiere ha
ammesso di avere «direttamen-
PROSSIMI
IN AGENDA
Ieri si sono
conclusi gli
interrogatori di
garanzia iniziati
martedì e
proseguiti
mercoledì. Il gip
Guido Salvini ha
sentito 9
dei 14 arrestati:
gli ultimi 5 si
trovano agli
arresti in
Ungheria. Da
lunedì via agli
interrogatori del
pm Roberto di
Martino
S
LUNEDÌ
Josè Inacio
Joelson, ex
AlbinoLeffe e
ora al
Pegocrema
(ai domiciliari);
Kewullay
Conteh,
ex Albinoleffe,
Grosseto e
Piacenza
(obbligo
di firma);
Francesco
Ruopolo,
ex AlbinoLeffe
(obbligo
di firma)
LA CONFESSIONE
Gritti: «Ilievski
mi voleva sparare
alle gambe»
«Ho avuto davvero paura, mi
ha salvato soltanto l’arresto»
DAI NOSTRI INVIATI
CREMONA
«Se non lo fate vi sparo nelle gambe». In
lacrime davanti al gip, Matteo Gritti ha raccontato la minaccia che Hristian Ilievski (uno dei
capi degli «zingari», tuttora latitante) gli fece
nel maggio 2011. A far scatenare la furia dello
sfregiato l’ipotesi che Gritti e Ragini (allenatore in seconda del Bellinzona), non avessero favorito il meccanismo delle scommesse anche in
Svizzera. «Ho davvero avuto paura e stavo per
acconsentire alle loro richieste, poi siete arrivati voi e mi avete salvato...» è stata la rivelazione
del portiere al giudice nel corso dell’interrogatorio di garanzia. In pratica i primi arresti dell’inchiesta (primo giugno 2011) stopparono
Ilievski. L’ex giocatore del Bellinzona ha anche
raccontato la genesi del nuovo calcioscommesse italiano. E’ stato lui, infatti, a mettere in contatto Gervasoni e Carobbio con Gegic.
Il principio «Conoscevo Gegic, eravamo stati
compagni nel Chiasso. Mi chiese se conoscevo
qualche giocatore di buon livello in Italia: voleva proporgli dei contratti. Pensavo a qualche
ingaggio». Più o meno con queste parole Gritti
ha descritto al gip lo sbarco degli zingari. Ben
presto il portiere, allettato dalla possibilità di
avere anche lui qualche buona entratura, capisce che gli «ingaggi» sono in realtà delle combine. Per questo si defila e cerca una rapida via
d’uscita. In realtà le cose vanno nella direzione
opposta anche perché Gegig e Ilievski lo avevano individuato come la persona giusta per
«esportare» il modello Italia anche in Svizzera.
Il giocatore, nella versione ribadita ieri ai magistrati, ha prima rifiutato le proposte e poi ha
cercato di prendere tempo. Il clima intimidatorio, però, non si è fermato. Culminando nella
minaccia di una gambizzazione. Gritti ha detto
al gip di essere talmente spaventato di non trovare la forza per denunciare il fatto. Al d.s. del
Bellinzona aveva parlato soltanto di «pressioni» generiche. «Mi sono tolto un peso», avrebbe
concluso il portiere al termine dell’interrogatorio. Il pm lo riascolterà nella prossima settimana per chiarire meglio alcuni passaggi (la versione autoassolutoria in toto non convince del
tutto), mentre già lunedì il gip deciderà sulla
richiesta di scarcerazione.
Ceniti-Perna
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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DOPO LA SCARCERAZIONE RIDIMENSIONATE LE COLPE DEL PORTIERE
Paolo Acerbis, 31 anni ANSA
altro a proposito di Novara-Ascoli. Indicando Bertani
come «persona di fiducia degli
zingari» a cui avrebbe restituito i 40 mila euro che gli erano
stati consegnati da Gervasoni,
Gegic e Ilievski nell’incontro
notturno ad Ascoli alla vigilia
della partita, visto che il tarocco non andò a buon fine. Li
avrebbe lasciati nella portineria dell’albergo, il giorno dopo
l’incontro, avvolti in un asciugamano, previo un sms sul numero che gli aveva dato a fine
partita Bertani: «Ti ho lasciato
le maglie in albergo». Infine
Carobbio lo indica come il referente avversario nella famosa
Novara-Siena del 30 aprile
2011, in cui l’ex senese tira in
ballo anche l’allenatore Conte: «Ricordo che, oltre a parlarne con l’intera squadra durante la riunione tecnica, ne parlai in campo singolarmente
con Bertani e Gheller del Novara». Sospetti che messi insieme pesano come macigni.
4
L’ATTACCANTE CONTATTI CON GERVASONI E GEGIC ANCHE QUANDO ERA AL TORINO
te contribuito» soltanto alla manipolazione di Torino-Grosseto
del 16 gennaio 2010 e Grosseto-Reggina del 23 maggio 2010
in cambio di denaro, ricevuto
dagli Zingari. Acerbis ha raccontato come venne avvicinato
da Gegic e Ilievski, come conobbe Saka e Ribic, a quali pressioni venne sottoposto per taroccare i match.
Pellicori ammette:
tentato dagli Zingari
per pagare il mutuo
No combine E’ evidente che la vi-
cinanza con Carobbio (suo compagno al Grosseto e bergamasco come lui) gli aveva permesso di intuire che certi traffici illeciti stavano avvenendo anche
senza il suo contributo. Avrebbe dovuto denunciarli e non
l’ha fatto, ma il portiere avrebbe negato con forza una partecipazione diretta. Così come
avrebbe negato le combine di
Vicenza-Pescara e Vicenza-Empoli, nonostante i frequenti contatti telefonici con Ilievski prima e dopo le partite. Se il gip
Salvini ritiene che Acerbis non
abbia avuto un ruolo primario,
vuol dire che le sue spiegazioni
sono state considerate soddisfacenti. La posizione del portiere
nel processo sportivo è stata
stralciata, se ne riparlerà a luglio. Con il patteggiamento potrebbe strappare una squalifica
contenuta (18-20 mesi).
ro.pe.
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Ripensamento Anche nel caso
In cella Intanto Pellicori resta in
carcere, come Bertani, Milanetto e Mauri. Il gip deciderà lunedì sulle richieste di scarcerazione. «Milanetto posso sentirlo
anche a piede libero, mentre
non riascolterò Mauri», ha anticipato il pm Di Martino. Intanto i legali di Mauri, la cui deposizione è in attesa di verifiche,
giovedì si sono rivolti al Tribunale del Riesame di Brescia. Infine ieri è stato ascoltato anche
Daniele Ragone, commercialista di Gigi Sartor, ai domiciliari
con l’accusa di riciclaggio assieme all’ex bomber Beppe Signori, attraverso conti svizzeri. Ha
cercato di chiarire la sua posizione rispondendo al gip.
del Torino avrebbe desistito
dal proposito di cedere agli Zin-
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Alessandro Pellicori, 30 anni, al momento dell’arresto di lunedì IPP
DAI NOSTRI INVIATI
CREMONA
Una casa da pagare e la
tentazione di trovare una scorciatoia. Alessandro Pellicori
non ha confessato ai magistrati
di aver imboccato quel vicolo
buio. Ma ha aggiunto un elemento inedito. Raccontando
che, quando passò dal Mantova al Torino, ebbe problemi
con il mutuo dell’appartamento e allora prima della gara con
gari. Però gli indizi — sulle partite del Mantova e non solo —
sono innumerevoli. Su Siena-Torino del 7 maggio 2011,
per la quale si sarebbe dovuto
verificare un pareggio più over
(il risultato finale fu effettivamente 2-2) e che potrebbe inguaiare i granata in sede di giustizia sportiva, la versione combacia con quella di Gervasoni
al pm. Non solo, di quella partita parla anche Carobbio, ricordando come il «pari era nell’aria» e Calaiò avrebbe segnato il 2-1 non previsto, che costrinse a rivedere i piani.
il Siena si rivolse a Gervasoni,
chiedendogli di fare da tramite
con gli «Zingari», conosciuti in
precedenza: «Con quei tuoi
amici si può ancora fare qualcosa?». Pellicori, al Mantova, aveva ricevuto pressioni da Gervasoni per combinare le partite attraverso Gegic e soci. «Ma non
ho mai accettato», ha detto ieri
mattina davanti al gip Salvini.
Ceniti-Perna
SABATO 2 GIUGNO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
CALCIOSCOMMESSE
4 «Palazzi mi ha preso in giro
TUTTE
LE TAPPE
S
1 giugno 2011
Marco Paoloni
viene arrestato
nell’ambito
dell’inchiesta
della Procura di
Cremona sul
calcioscommesse. L’accusa è di
un presunto
avvelenamento ai
danni dei
compagni della
Cremonese e di
aver truccato
alcune partite
(relative
soprattutto alle
sue ultime due
squadre,
Benevento e
Cremonese)
S
17 giugno 2011
Viene scarcerato
e posto agli
arresti domiciliari
(a luglio potrà far
rientro a casa)
S
9 agosto 2011
Nel processo
sportivo,
la Disciplinare lo
condanna a 5
anni di squalifica
con preclusione.
A Paoloni viene
attribuito un
ruolo in dieci
illeciti. Sentenza
confermata dalla
Corte di giustizia
federale
e dal Tnas
Siamo sfigati, ma più di 50»
Paoloni un anno dopo: «Ero il Bin Laden del calcio, ce l’ho a morte con
la giustizia sportiva. Combine e fuga di notizie: Buffon ha ragione»
DAVIDE ROMANI
la scheda
Dalla lunga notte che ha
portato all’inchiesta Last Bet al
«Gol di Notte» televisivo. Un anno fa Marco Paoloni veniva arrestato, era l’1 giugno quando
scattava la prima ondata di fermi della procura di Cremona
nell’ambito dell’inchiesta sul
calcioscommesse. Oggi, indagato dalla giustizia ordinaria e radiato da quella sportiva nel processo dell’estate scorsa, l’ex portiere di Cremonese e Benevento si diletta come commentatore tv nella trasmissione «Gol di
Notte» in onda sulla tv romana
T9 e condotta da Michele Plastino. «Da quello che è successo,
l’unica cosa positiva è che mi
sento maturato». È questo il primo commento dell’uomo che
un anno fa veniva fermato con
l’accusa di aver tentato di avvelenare, con il Minias, i compagni di squadra nell’intervallo
della gara Cremonese-Paganese. Colui che fa nascere l’inchiesta che, dopo 12 mesi e 4 ordinanze, sta facendo tremare il
mondo del calcio.
È passato un anno da quella
mattina. Oggi cosa pensa di
quello che è successo?
MARCO PAOLONI
28 ANNI
EX PORTIERE
Marco Paoloni è nato il
21 febbraio 1984 a
Civitavecchia (Roma).
Cresciuto nelle giovanili della
Roma, nel 2003 va in C1 al
Teramo, dove resta (salvo
una parentesi alla Ternana)
fino al 2007. Nella stagione
2007-08 è ad Ascoli.
Marco
Paoloni,
28 anni,
dopo essere
stato radiato
dal calcio,
adesso fa
l’opinionista
in una tv
locale romana
ANSA
vo tutti i giorni e perdevo sempre. Il 1˚ giugno 2011 sono
uscito dal ricatto con Erodiani e
sono entrato in quello della giustizia sportiva. Ero descritto come il Bin Laden del calcio italiano, ma adesso la situazione mi
sembra cambiata».
In 12 mesi ha potuto pensare alla sua condotta. Che cosa si
rimprovera?
«L’unico sbaglio che ho fatto è
stato quello di scommettere».
«Mi sono liberato di un peso.
Quello delle scommesse. Gioca-
In un anno l’inchiesta della Procura di Cremona si è allargata a
macchia d’olio, quella sportiva
è stata impietosa con lei: radiazione.
«Spero che la giustizia ordinaria faccia chiarezza al più presto perché voglio tornare a vivere, mentre quella sportiva mi
ha deluso tantissimo. Con il calcio posso aver chiuso per sempre ma non ho chiuso con chi
mi ha condannato. Ce l’ho a
morte con la giustizia sportiva.
Avevano già deciso le pene pri-
Nel 2008 approda alla
Cremonese (Prima divisione),
inizialmente in comproprietà e
poi a titolo definitivo.
Nel gennaio 2011 si trasferisce
a Benevento (Prima divisione).
Paoloni, che in bacheca vanta
un oro conquistato con l’Italia
all’Europeo Under 19 del 2003,
viene arrestato l’1 giugno 2011
nell’ambito delle indagini della
Procura di Cremona sul
calcioscommesse.
L’inchiesta parte proprio da un
presunto avvelenamento da
parte di Paoloni ai danni dei
suoi compagni di squadra della
Cremonese, in occasione della
gara con la Paganese
del 14 novembre.
ma del processo. Al procuratore federale ho chiesto: "Ma come potete condannarmi se la
giustizia ordinaria non mi ha
ancora condannato?". Mi hanno risposto: "Potrai sempre
chiedere il risarcimento"».
Nella sua foga di scommettitore non ha mai pensato che anche le società potessero combinare delle partite?
«Non ho mai avuto idea che anche le società potessero accomodare delle partite. Ma credo
che un anno serve a una squadra, un anno ad un’altra. La famosa frase di Buffon "meglio
due feriti che un morto"».
Ora i giocatori che stanno collaborando ottengono sconti di pena. Lei non ha mai pensato di
percorrere questa strada?
«Io potevo, volevo collaborare.
Palazzi mi ha detto: "Se tu dici
questo, avrai uno sconto della
pena". Ma perché avrei dovuto
dire cose che non ho fatto?».
Cosa le ha lasciato l’esperienza
in carcere?
«È un luogo dove spero di non
tornare mai più. Ma in quei giorni ho potuto conoscere persone
vere, che mi hanno aiutato».
In questi giorni c’è un altro portiere al centro dell’attenzione
per la sua mania di scommettere: Gigi Buffon.
«Quando Buffon parla di "vergogna" per la fuga di notizie ha
ragione. I miei familiari e i miei
legali hanno saputo della mia
scarcerazione attraverso Sky.
In un Paese normale questo
non è possibile».
Prandelli vi ha definito 50 sfigati.
«Prandelli ha ragione a dire che
chi scommette è uno sfigato.
Ma si sbaglia su una cosa: non
siamo 50. Siamo molti di più».
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14
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
MERCATO
IL FUTURO DEL CAPITANO
Del Piero in America: giallo su un contatto col Montreal
Europa, States,
Emirati Arabi e
Cina: Ale valuta le
proposte e non
esclude nulla
DAL NOSTRO INVIATO
TORINO
E’ in America, ma in vacanza. Per adesso Alessandro Del Piero è concentrato
sul riposo, sulla famiglia, sullo sport a stelle e strisce che
tanto ama. A pensare al suo
futuro c’è il fratello Stefano,
che risponde alle telefonate
dei club interessati e si sobbarca (con piacere) degli im-
provvisi voli intercontinentali
come accaduto qualche giorno fa. La prossima squadra di
Ale resta un mistero, ma non
perché qualcuno la voglia tenere nascosta. La realtà è che
non c’è una trattativa in dirittura d’arrivo: ci sono alcune opzioni da valutare, un paio di
proposte un po’ più concrete
di altre, ma ancora nulla di
davvero definito.
Giallo americano Ieri si era sparsa la voce che fosse vicino un
accordo tra Del Piero e il Montreal Impact, la squadra che ha
già ingaggiato Corradi, Di Vaio
e Ferrari. In realtà non risulta
alcun incontro. «C’è stata in passato una trattativa che non è andata a buon fine», ha detto», ieri Giuseppe Pezzano della Osa
Consulting, intermediario del
club. Ma è vero che la squadra
canadese è stata quella che ha
fatto l’offerta migliore a Del Piero: un anno fa. Ma Ale disse che
era un discorso prematuro visto che doveva ancora iniziare
l’ultima stagione con la Juve.
Di recente ci sono stati altri contatti interlocutori. Si è parlato
anche di un incontro a Miami
tra Ale e Thierry Henry: cosa
magari possibile, ma è difficile
pensare che i due ex compagni
nella Juve (1998-99: zero partite giocate insieme per l’infortunio di Ale) abbiano ipotizzato
un futuro comune anche perché i New York Red Bulls (che
avevano trattato anche con Nesta) non sembrano intenzionati
a fare una proposta economica
importante.
Il punto Insomma Del Piero è
in America e potrebbe restarci anche dopo le vacanze.
Ma non si può dare per scontato che accada. Ale ha la
mente aperta a ogni esperienza: un’avventura in una
squadra europea che giochi
la Champions (Arsenal, Malaga, ma non solo), un’esperienza di vita in America (pare ci sia anche un’offerta dalla squadra di Seattle), negli
Emirati Arabi (dove il calcio
vive una fase di sviluppo e
lui sarebbe un re), in Cina
(anche se questa meta sembra la meno adatta per la famiglia che lo seguirà). Nel
frattempo, si gode le vacanze.
gb.o.
Alessandro Del Piero, 37 anni, ha giocato 19 stagioni con la Juventus ANSA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Higuain, la Juve insiste v Isla-Asamoah:
accordo vicino
Il padre vola a Torino?
Slitta il vertice
L’attaccante non ha ancora firmato con il Real e resta il
sogno dei bianconeri. Ma ci sono anche Cavani e Van Persie
DAL NOSTRO INVIATO
Gonzalo Higuain, 24 anni, è nato in Francia ma è argentino. Con la
Seleccion ha giocato il Mondiale 2010 e la Coppa America 2011 PHOTOVIEWS
G.B. OLIVERO
TORINO
La telenovela italo-spagnola è un classico della produzione estiva del calciomercato. Piace sempre, anche perché di solito ci sono di mezzo
due grandi club e un top
player. E così anche questa volta: i club sono il Real Madrid e
la Juve, il giocatore è Gonzalo
Higuain. A rendere interessante una trama che altrimenti rischierebbe di copiare quella di
grandi successi del passato c’è
la particolare situazione dell’attaccante e il continuo nascere e morire di voci che lo riguardano. Nelle ultime due
settimane si è detto di tutto a
proposito del Pipita e proprio
ieri sembrava addirittura che
nei giorni scorsi il padre del
giocatore avesse incontrato la
Juve a Torino.
Gli altri Insomma, la situazione
è fluida, il rinnovo con il Real
sembra tuttora l’ipotesi più cre-
con l’Udinese
I bianconeri puntano al
doppio colpo low cost e
offrono al massimo 18 milioni
Mauricio Isla, 24 LAPRESSE Kwadwo Asamoah, 23 ANSA
DAL NOSTRO INVIATO
TORINO
Appuntamento alla prossima settimana.
Succede spesso nel calciomercato che un incontro fissato venga rinviato: può accadere perché
nel frattempo è cambiata la situazione e quindi,
oltre all’appuntamento, salta anche il trasferimento. Oppure è solo un piccolo impedimento
a spostare l’incontro senza che vengano modificate le prospettive: questo sembra essere il caso
del rinvio deciso da Juve e Udinese, che ieri si
sarebbero dovuti vedere per discutere dei cartellini di Asamoah e Isla. Nessun problema particolare o l’inserimento di un’altra squadra: solo
l’impossibilità di incontrarsi.
La storia In realtà non ci sono
conferme su questa notizia. Il
quotidiano spagnolo Sport racconta che Jorge Higuain avrebbe raggiunto Marotta poche
ore dopo essere stato ricevuto
da Mourinho. Il tecnico portoghese, secondo la ricostruzione, avrebbe pensato di aver
convinto Higuain a restare al
Real e sarebbe stato quindi sorpreso dalla decisione dell’entourage del giocatore di trattare con la Juve. Marotta e Paratici, più che con il padre di
Gonzalo, hanno un rapporto
diretto e continuo con uno dei
procuratori che curano gli interessi dell’argentino e naturalmente seguono con attenzione la vicenda. Sanno, ad esempio, che Higuain vuole guadagnare più dei 3,5 milioni che
ha preso finora e il Real è disposto ad arrivare a 5. Sanno
anche che il problema principale non è economico, ma tecnico: Higuain vuole un ruolo
di primo piano e non è disposto a fare la riserva di Benzema anche se è consapevole di
non poter pretendere il posto
fisso.
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& CARRIERA
L’INCONTRO LA PROSSIMA SETTIMANA
La trattativa La base di partenza resta invariata:
3,5
milioni a stagione: è lo
stipendio di Higuain con il
Real, che però vorrebbe
guadagnare di più (oltre i 5)
26
i gol segnati nell’ultima
stagione: 3 in Champions
League, 22 nella Liga
e 1 in Coppa del Re
dibile, ma la Juve resta alla finestra continuando a ribadire
il suo interesse per Higuain
(che costerebbe circa 40 milioni). Naturalmente, allo stesso
tempo, Marotta e Paratici tengono vive le piste che portano
agli altri top player individuati
insieme a Conte. Il primo dell’elenco è Edinson Cavani, il
cui acquisto però è reso molto
complicato dalle dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis. La
cessione di Lavezzi potrebbe
essere l’unica del Napoli, almeno per quanto riguarda le stelle. E’ anche vero, però, che
l’uruguaiano vorrebbe giocare
la Champions e lottare per vincere lo scudetto. Molto ambizioso è anche Luis Suarez: l’attaccante del Liverpool ha uno
stipendio relativamente basso
(intorno ai 3 milioni) e su questo aspetto la Juve può fare leva per convincerlo a scegliere
la Serie A e la maglia bianconera. Infine c’è Robin van Persie,
che piace tantissimo per l’interpretazione del ruolo del centravanti, ha talento, ma ha il
piccolissimo difetto di chiedere circa 8 milioni di stipendio:
la cifra che, spicciolo più spicciolo meno, gli ha offerto il
Manchester City. Ecco perché
Roberto Mancini sembra nettamente favorito nella corsa per
essere il futuro allenatore di
Van Persie. Ma anche in questo caso finché non c’è la firma
tutto è possibile: altrimenti
che telenovela sarebbe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Juve vorrebbe acquistare sia Asamoah (individuato come primo rinforzo per il centrocampo:
a Conte piace per dinamismo e qualità in interdizione) sia Isla (adatto al gioco bianconero e convincente soprattutto per il modo in cui ricopre
tre ruoli). L’Udinese ha deciso di vendere entrambi e li valuta 10 milioni l’uno: in caso di
doppio acquisto la Juve spera di non andare oltre i 15-18 milioni e vorrebbe anche inserire nell’affare alcune contropartite tecniche. A Pozzo
e Guidolin, però, interessano solo Marrone (ritenuto incedibile da Conte) e Immobile (destinato al Genoa in un affare che potrebbe portare
Destro alla Juve). La trattativa deve ancora entrare nel vivo anche perché ci sono altri club che
hanno contattato l’Udinese per i due giocatori.
Asamoah piace al Manchester United, mentre
Isla è seguito dall’Inter, che fino a un paio di
settimane fa sembrava in vantaggio, e dal Real,
che sembra vicino a fare un’offerta superiore ai
15 milioni e quindi inavvicinabile per la Juve.
gb.o.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 2 GIUGNO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
MERCATO
4
I NUMERI
3
le squadre
di Nigel De Jong,
che prima di
arrivare al City,
nel 2009, aveva
iniziato la
carriera nell’Ajax
per poi giocare
tre stagioni con
l’Amburgo
LA SVOLTA IN ATTACCO
Il nuovo Napoli
per Pandev
vara il 3-5-1-1
Messi d’accordo Mazzarri e De
Laurentiis. Lavezzi firma col
Psg al ritorno dall’Argentina
2
Nigel De Jong 27 anni.
Lassana Diarra 27 anni.
Gaby Mudingayi 30
Yann M’Vila 21 anni.
Il centrocampista della
nazionale olandese è arrivato
al Manchester City nel
gennaio 2009, ma nella
squadra di Mancini trova
poco spazio AP 0
Il nazionale francese l’anno
prossimo andrà in scadenza con
il Real Madrid. E’ l’ultima
suggestione dei nerazzurri,
anche se l’ingaggio potrebbe
essere un problema AFP
anni. Per il Bologna è l’unica
opportunità per monetizzare
la cessione del giocatore
belga, che ha già rifiutato il
rinnovo del contratto in
scadenza nel 2013 LAPRESSE
Punto fermo del Rennes e
della Francia, il giovane è un
sogno per l’Inter, ma il club di
appartenenza ha fatto una
richiesta di 20-25 milioni: è
una pista difficile AFP
All’Inter serve una diga
Idea Diarra, pole De Jong
Il sogno resta M’Vila, Mudingayi low cost. Ma i nerazzurri non
hanno fretta, pure per fare calare i prezzi. E cresce Duncan...
LUCA TAIDELLI
MILANO
L’Inter continua a lavorare su diversi fronti per dare a
Stramaccioni una rosa quanto
più completa già per inizio luglio, quando la squadra salirà a
Pinzolo per il ritiro estivo. Tante le manovre in attacco e difesa, anche se serve come il pane
anche un regista basso davanti
alla difesa. Un «animale» in grado di fare da diga in fase di non
possesso palla. Da affiancare a
Guarin se Strama punterà sul
più offensivo 4-2-3-1 oppure a
due interni per il classico
4-3-3.
Sogno M’Vila Il nome in cima alla lista dei desideri è Yann M’Vila, 21enne di origine congolese, punto fermo del Rennes e
della Francia. Il suo club però
ha sparato una richiesta sui
20-25 milioni. Cifre impossibili per l’Inter, ma pure per l’Arsenal, che nelle settimane scorse
sembrava vicina a chiudere.
Quella di M’Vila resta una pista
difficile, ma se il Rennes dovesse abbassare le pretese...
De Jong Giocatore con caratteristiche simili è Nigel De Jong,
«martello» del City e dell’Olanda. Il grande amico di Wesley
Sneijder però nei Citizens non
trova spazio e l’Inter ci proverà. Anche perché al club allenato da Mancini piacciono diversi
uomini della rosa nerazzurra.
Maicon e Ranocchia in primis.
Mudi, Gaston e Lucas La pista
low cost porta invece a Gaby
Mudingayi, 30enne centrocampista del Bologna cui scadrà il
contratto nel 2013. Per i rossoblù è l’ultima occasione di monetizzare la cessione del belga,
che ha già rifiutato di rinnovare. La richiesta è di almeno 2
milioni e nell’affare potrebbero finire diverse contropartite
tecniche. Ci sono discorsi aperti per Krhin (già a Bologna la
scorsa stagione), Faraoni e Bessa. Giovani che però l’Inter vorrebbe inserire nell’affare Ramirez. Malgrado le smentite di ieri del presidente felsineo Guaraldi, l’offerta nerazzurra per il
talento uruguaiano è arrivata:
10 milioni, tutto Krhin e la metà di uno tra Faraoni, Bessa e
Jonathan. Ma il Bologna valuta
Gli outsider sono
Sahin e Fernando
In avanti,
prosegue la
caccia a Ramirez
Lass piace anche al Napoli, che
però si scontrerà con lo stesso
problema dei dirigenti nerazzurri: l’ingaggio da 3 milioni a
stagione e un’offerta dello
Spartak Mosca da 4,5. Più defilati Fernando e Sahin. Malgrado il Porto abbia i conti in rosso
fuoco, il centrale ex compagno
di Guarin in biancoblù continua a costare troppo. E tanti sono anche i 10 milioni che il Real vuole per l’ex Borussia Dortmund, peraltro reduce da una
stagione in infermeria.
Già in casa Anche per abbassa-
GASTON RAMIREZ
CENTROCAMPISTA BOLOGNA
Ramirez almeno 20 milioni e
per ora tiene duro. Dal Brasile
Ribeiro, l’agente di Lucas dice:
«L’Inter offre 18 milioni, ma lui
vuole restare al San Paolo». Ma
anche questa sono frasi di circostanza.
Spunta Lass L’ultima suggestione di centrocampo invece si
chiama Lassana Diarra. Il 27enne francese del Real Madrid,
dove però non trova spazio.
re certe richieste esose, l’Inter
sta alla finestra. Forte pure del
fatto che quel tipo di giocatore
potrebbe averlo già in casa. Da
luglio sarà infatti aggregato alla prima squadra Joseph Alfred
Duncan 19enne ghanese che
proprio piazzato davanti alla
difesa è stato decisivo nella vittoria della NextGen, sotto la
guida dello stesso Stramaccioni. Senza dimenticare che in rosa c’è pure McDonald Mariga,
che però tornerà in ottobre per
la rottura del crociato anteriore.
GAETANO IMPARATO
Partitissima Milan-Juventus,
Anche il sorteggio s’è divertito a renderla più intrigante. La poule scudetto della 50ª
edizione del torneo Primavera, che inizierà oggi pomeriggio in Umbria, replica subito
l’ultima finalissima: Roma-Varese (coi giallorossi detentori
del titolo e 8/11esimi della
vecchia rosa). A Gubbio un Torino-Lazio pieno di incognite:
i granata salutano il tecnico
Asta (scadenza di contratto) e
sono la mina vagante delle finali contro i laziali blindati:
93 gol fatti ma solo 20 subiti.
domani, sarà il piatto forte. I
rossoneri di Ganz e Comi jr,
non vincono il torneo da 48 anni (’64-65). Chiedono spazio
alla «multinazionale» bianconera (ha vinto il Viareggio battendo la Roma, ma ha perso la
coppa Italia soffiatagli dai giallorossi coi quali vorrebbero la
bella): l’ultimo scudetto juventino nel ’05-06 (gol di Giovinco). Inter-Palermo è l’altro
quarto: i nerazzurri (la rosa
più costosa, da 5 milioni per
un sito specializzato, contro i
4.950.000 di Roma e
4.875.000 della Juve), sono allenati da Bernazzani (nello
staff di Mourinho, Benitez, Leonardo, Gasperini e Ranieri),
precettato per la promozione
di Stramaccioni. Sfide da dentro o fuori, in diretta tivù su
Sportitalia 1. Che spettacolo...
FASE FINALE IN CAMPO A GUBBIO E FOLIGNO
D’ARCO
17
i trofei
vinti da Diarra: 5
col Chelsea,
dove ha giocato
dal 2005 al 2007,
e due col Real
Madrid, dove è
arrivato nel 2009
Goran Pandev, 28, attaccante macedone LAPRESSE
GIANLUCA MONTI
NAPOLI
Nel faccia a faccia di mercoledì, Aurelio
De Laurentiis e Walter Mazzarri hanno trovato
immediata convergenza su un nome, quello di
Goran Pandev. Grazie al macedone è scoppiata
la pace. Del resto, Pandev è un pallino di entrambi. Lo scorso anno Mazzarri lo volle come
prima alternativa in attacco e De Laurentiis convinse Moratti a prestarglielo in due minuti.
Adesso, invece, il presidente del Napoli dovrà
sborsare 8 milioni, ma Pandev sarà il sostituto
del partente Lavezzi (il Pocho è sempre più vicino al Psg, ma si debbono ancora limare alcuni
dettagli tra i francesi ed il Napoli).
Cambio di modulo Per far capire a Pandev quan-
ta fiducia il Napoli riponga in lui, al macedone
verrà proposto un contratto quinquennale a circa due milioni di euro a stagione (all’Inter ne
guadagnava 3,5 con scadenza, però, 2014).
Mazzarri è convinto che nel 3-5-1-1 con il quale
vorrebbe impostare il Napoli il prossimo anno,
il macedone possa essere la miccia per accendere Cavani. Del resto, questo tipo di soluzione
ha permesso al Napoli di fare a meno di Lavezzi, con discreti risultati, nel finale di campionato. Hamsik da mezzala tampona e si inserisce,
Pandev invece sulla trequarti non è costretto ai
lunghi ripiegamenti che faceva, ad esempio,
con Mourinho e può dare libero sfogo alla sua
fantasia. La versione assistman di Pandev ha
esaltato proprio Hamsik in occasione del 2-0
contro la Juve in Coppa Italia e servirà a Cavani
per non sentire troppo la mancanza del Pocho.
Fiori d’arancio Il punto sulle varie trattative ver-
rà fatto oggi, in occasione del matrimonio del
ds Riccardo Bigon (cui, ovviamente, sono stati
invitati sia Mazzarri che De Laurentiis). Il Napoli è sempre più vicino ad Aly Cissokho, laterale
sinistro del Lione, anche se la trattativa non verrà definita prima della cessione di Dossena, nel
mirino della Roma. Sull’altra fascia resta caldo
il nome di Cuadrado dell’Udinese mentre altri
tre rinforzi di valore sono stati richiesti da Mazzarri: un difensore, un centrocampista ed un
vice Cavani. Il portiere Rosati piace al Genoa.
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SCUDETTO PRIMAVERA OGGI IN UMBRIA VIA AI PLAYOFF CHE TERMINERANNO IL 9: DOMANI INTER-PALERMO
Si riparte da Roma-Varese
Milan-Juve quarto di nobiltà
le
nazionalità
di Mudingayi,
giocatore della
Repubblica
Democratica del
Congo,
naturalizzato
belga. In Italia ha
vestito anche le
maglie di Torino
e Lazio
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CALCIO A 5 GARA 1 DELLA FINALE TRICOLORE
La Marca va sotto, reagisce e vince 3-1
Con Wilhelm-Foglia la Luparense è k.o.
BASSANO DEL
GRAPPA (Vicenza) Che sia una
vittoria in trasferta, in una serie
che si gioca tutta nello stesso
palazzetto, conta poco o nulla,
ma il 3-1 con cui la Marca Futsal
apre la serie della finale
scudetto contro l’Alter Ego
Luparense vale comunque
tantissimo. I campioni d’Italia, al
PalaBruel di Bassano, vanno
sotto per il diagonale di Honorio,
ma trovano la forza di reagire:
Wilhelm pareggia su assist di
Foglia, poi restituisce il favore
regalando all’ex azzurro la palla
del 2-1. Vantaggio che arriva
prima dell’intervallo, ma
potrebbe essere addirittura più
largo: Honorio salva
miracolosamente su Nora, poi
Jonas centra in pieno il palo, il
secondo per la Marca dopo
quello di Duarte su punizione.
Nella ripresa chiude i conti
ancora Foglia, fortunato nel
deviare il destro al volo di
Duarte: inutili, per la Luparense,
gli ultimi 5’ giocati con il portiere
di movimento. Polido fa il
pompiere: «Abbiamo raggiunto
solo il 33% del nostro obiettivo
(si gioca al meglio delle 5 gare,
ndr) – dice -. Ora dobbiamo
continuare così». Fernandez,
invece, non vede l’ora di tornare
in campo: «Vorrei giocare già
domani: tutte le gare di questa
serie saranno così equilibrate,
speriamo sia diverso il
risultato». Magari già da lunedì,
giorno di gara-2.
Marco Calabresi
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
MERCATO
Zlatan Ibrahimovic,
30 anni, al Milan
dalla stagione
2010-11 IMAGE SPORT
Caccia Psg
ai top Milan
Pure Ibra
nel mirino
Non solo Thiago Silva e
Pato: Leonardo segue
la pista che porta a Zlatan
MARCO PASOTTO
MILANO
Trattandosi di fine maggio sarà stata anche una semplice «rimpatriata», come l’ha definita lui. Ma nel corso dell’estate la visita di Adriano Galliani
in terra parigina a Leonardo e
Ancelotti potrebbe assumere
ben altri contorni. Ciò che magari è stato solo accennato potrebbe svilupparsi e acquisire
un aspetto — anzi, un nome —
ben delineato. Dopo aver visto
le foto che ritraggono l’a.d. rossonero accanto a Leo e Carletto
sugli spalti del Roland Garros,
il pensiero è subito andato a
Thiago Silva. Il boccone di caviale del menù rossonero. Poi a
Pato, anche in virtù del tentativo invernale del Psg sfumato
proprio davanti alla bandiera a
scacchi. Ma non solo. In ballo
ci sarebbe anche il nome di
Ibrahimovic, un altro di quei
giocatori che permetterebbe al
Milan di fare cassa. Secondo
«Le Parisien» il Paris Saint Germain avrebbe contattato lo svedese e il suo entourage. Il quotidiano parigino ricorda come
Leonardo sia in rapporti assidui con l’agente di Zlatan, Mino Raiola, e racconta anche
che Ibra si sarebbe informato
E Zlatan diventa
«Paper-Ibra»
(j.w.) In Italia c’è
Topolino, in Svezia invece c’è
Ibra. I protagonisti del
prossimo numero del
fumetto «Kalle Anka & Co»
(Paperino & Co) saranno
infatti otto nazionali svedesi,
con Zlatan-Papero (foto) in
copertina in un insolito duello
con Paperino. «È un omaggio
a Zlatan e colleghi per
l’Europeo» dice il direttore
editoriale del fumetto più
venduto in Svezia.
con Mexes (e Maxwell) sul Psg
e sulla città di Parigi. Uno scenario che non convince i bookmaker: Ibra al Paris è quotato a
75, mentre la sua conferma al
Milan vale solo 1,35.
base resta la stessa delle scorse
settimane: Ibrahimovic vorrebbe restare a Milano, dove ha appena traslocato in una casa più
grande, crede nel club rossonero ma continuerà a osservare
con attenzione l’evoluzione
del mercato. Nel caso in cui la
situazione non lo convincesse,
potrebbe considerare l’opzione di fare le valigie. L’altra sensazione è che il Milan non gli
opporrebbe barricate estreme.
Zlatan, però, non ha alcuna intenzione di ridursi lo stipendio
(9 milioni netti a stagione): ecco perché solo un club con ampia disponibilità economica come il Psg dell’emiro Al Thani
potrebbe prendere in considerazione un investimento così
corposo per un giocatore che a
ottobre compirà 31 anni. E’ presto per capire se il discorso acquisterà spessore nelle prossime settimane, ma una cosa è
certa: la dirigenza parigina sta
mantenendo un profilo basso
sulla vicenda però non ha
smentito, lasciando intuire che
qualcosa in ballo c’è.
Progetto Nel caso in cui Ibra dovesse lasciare il Milan, il Psg se
la dovrebbe presumibilmente
vedere con la concorrenza del
Real Madrid. Da questa sponda l’interesse per lo svedese è
molto più evidente, visti i ripetuti contatti fra il giocatore e
Mourinho. Ibra comunque si
avvicina all’avventura europea
con animo tranquillo e concentrato sulla sua Svezia, di cui è il
capitano. Quando rientrerà da
Polonia e Ucraina ci sarà più
chiarezza sulla prossima stagione. Galliani lo ha tranquillizzato assicurandogli che il progetto esiste e va avanti, Zlatan ha
commentato che non c’è abbastanza liquidità per ingaggiare
i cinque big di cui secondo lui
avrebbe bisogno la rosa. Insomma, al di là delle canoniche dichiarazioni di incedibilità, il futuro di Ibra sembra una partita
tutta da giocare.
ALESSIO DA RONCH
GENOVA
Un foglietto, scritto a mano, può fare la differenza. Il
primo giorno del nuovo corso
rossoblù parte da lì. Enrico Preziosi fa un passo indietro, lasciando la parte più cospicua
del lavoro, e delle decisioni, a
Pietro Lo Monaco, neo amministratore delegato e direttore
generale. Preziosi annuncia la
sua decisione: «Non verrò più
allo stadio dopo quello che è
accaduto in questa stagione» e
parla a braccio, esternando
emozioni, criticando chi attacca il mondo del calcio: «In maniera esagerata, perché la parte marcia è una minoranza e
perché un avviso di garanzia
non dovrebbe divenire una
condanna mediatica». Quan-
Passione e ragione Lo Monaco
non improvvisa: ecco il foglietto davanti a lui, con i punti
principali da toccare e l’organizzazione da illustrare. Tutto
programmato, anche il destino del pezzo di carta, che alla
fine distrugge in mille pezzetti. Tre anni di contratto per impostare un lavoro con strategia chiara. Basta turnover,
niente più stazione di arrivo e
partenza: «Chi arriva deve essere orgoglioso di vestire questa maglia. Chi lavora per me
deve puntare al massimo. Spero di poter festeggiare qui il decimo titolo, quello della stella». Preziosi strabuzza gli occhi, Lo Monaco non tentenna.
Ha già piazzato i primi pilastri
della sua opera: a settembre
partiranno i lavori per il nuovo
centro sportivo a Cogoleto.
Nel frattempo a Pegli chi entra
viene registrato, nome, cognome, mansione. Già deciso anche il ritiro: raduno a Genova
il 5 luglio, a Bormio dall’8.
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Pato: «Ora
i muscoli
hanno
equilibrio»
35
le reti
realizzate in
questa
stagione: ha
superato le 32
di Van Basten
(1988-89) e le
34 di
Shevchenko
(2000-01)
1
tripletta
segnata in
rossonero,
contro il
Palermo il 3
marzo scorso.
L’altro tris in
Italia lo aveva
siglato al Lecce
con la Juve
Alexandre Pato, 22 anni FORTE
Il gol in nazionale è stato
la medicina migliore. Dopo la
rete agli Usa, Pato ha parlato a
Globoesporte.com delle sue condizioni fisiche: «Ho avuto uno
squilibrio nel muscolo posteriore e questo mi ha molto ostacolato. In un mese abbiamo riequilibrato la muscolatura e sono
tornato in campo. Tutti quegli
infortuni sono stati un dramma: recuperavo, giocavo due
partite e mi sentivo di nuovo dolore. Sono conscio del mio potenziale e farò di tutto per essere all’Olimpiade».
Tutti a bordo Intanto, parte oggi
da Genova a bordo di Msc
Splendida la seconda «Crociera
Rossonera-Milan Junior Camp
2012», dedicata ai tifosi del Milan, che toccherà Barcellona,
Tunisi, Malta, Messina e Civitavecchia, con rientro a Genova
sabato prossimo. A bordo Galliani, Allegri, Baresi, Massaro e
Serginho. Fra le attività in programma giochi in piscina, cacce al tesoro e la possibilità di visitare il Camp Nou. Saranno
presentati i nuovi test di MilanLab e i partecipanti potranno seguire allenamenti «su misura».
Poi c’è il Milan Junior Camp:
bambini e ragazzi avranno a disposizione alcuni campetti e gli
allenatori del settore giovanile.
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Taccuino
MILAN
Lunedì al via gli abbonamenti
Scatta lunedì prossimo la campagna abbonamenti del Milan per la stagione 2012-13. Queste le date: dal 4 al 22 giugno vendita in prelazione; dal 25 al 29
prelazione speciale; dal 4 luglio vendita libera. L’abbonamento è rinnovabile presso le filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo presentando la carta Cuore Rossonero.
La continuità L’allenatore sarà
De Canio: «Che conosco bene
ed è perfetto per noi». Avrà un
collaboratore, il resto dello
staff sarà societario. Il d.s. Capozucca resterà per finire l’ultimo anno di contratto. All’attuale a.d. Zarbano è stata proposta la carica di vice presidente. La squadra verrà ringiovanita, ma rinforzata. «Partendo
dalla difesa», sottolinea Lo Monaco: settore nel quale è già
stato acquistato Von Bergen.
«Per Acerbi vedremo, San Siro
per ora lo vedrà in cartolina,
intanto risolviamo la comproprietà con il Chievo». Rientrerà Perin dal Padova. «Immobile è in comproprietà con la Juventus, ma starà con noi. Destro ora va molto di moda, ma
potrebbe rimanere». All’improvviso Lo Monaco vede il
campo del Pio e si allarma:
«Questo terreno è malato. Sulle mie competenze calcistiche
potete dubitare, ma come
agronomo sono straordinario». Esce sul prato. E’ con la
cura dei particolari che si costruiscono le grandi imprese.
5
le partite
consecutive in
cui Ibra è
andato a segno
nella Champions
2011-12; prima
in Europa non
era andato a
rete per più di
due partite
di fila
OGGI CROCIERA ROSSONERA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Io punto al massimo
A un Genoa da stella»
do lascia la parola, si mette a
disegnare su un foglio un guerriero completo di armatura.
I NUMERI
Serve un emiro La sensazione di
NUOVO CORSO ROSSOBLÙ L’A.D. LO MONACO SI PRESENTA PARLANDO DI SCUDETTO
«Acerbi a S.Siro?
Per ora lo vede
in cartolina...».
Preziosi: «Mai più
allo stadio»
4
DONNE
Napoli-Brescia per la Coppa Italia
(f.sal.) Napoli e Brescia, dopo aver eliminato rispettivamente Torres e Tavagnacco, giocano oggi la
finale di Coppa Italia (15.30, stadio Anco Marzio di
Ostia, differita Rai Sport 2 lunedì ore 16.40). Nessuna
ha mai vinto questo trofeo, per entrambe è una finale
storica.
TROFEO TOPOLINO
Oggi i pulcini in finale ad Aosta
Pietro Lo Monaco, 57, con Enrico Preziosi, 64 ARVEDA
IL DRAMMA DI TONI
Muore figlio non ancora nato
«Silenzio nel nostro dolore»
Il momento più bello nella vita di una coppia
si è trasformato in un incubo per Luca Toni e la
sua fidanzata Marta Cecchetto: ieri la morte alla
nascita del loro primogenito. «Il nostro bambino
ci ha lasciati prima di vedere la luce. Chiediamo
comprensione e silenzio nel grande dolore che
deve essere solo mio e di Marta». Luca Toni ha
diffuso un comunicato ieri sulla triste vicenda.
La Valle d’Aosta diventa protagonista: dall’1 al 3
giugno ospita la prima edizione del Trofeo Topolino, un
torneo riservato a quasi mille baby calciatori (nati tra
2001 e 2003) provenienti da 8 nazioni (oltre all’Italia,
Francia, Slovenia, Albania, Ungheria, Svizzera, Finlandia e Croazia). Quasi 80 squadre divise in gironi, che
tra venerdì e sabato si sono scontrate per le qualificazioni. Oggi, tra animatori, disegnatori Disney e tanto
divertimento, ci sarà ad Aosta la finale e a seguire le
premiazioni. L’unicità del mondo Disney quindi si fonde con la passione per il calcio, l’importanza della socializzazione e il fascino della Valle d’Aosta.
MEMORIAL CANNAVO’
La Polisportiva ricorda Candido
E' scattato a Monte Marenzo (Lecco), organizzato dalla locale Polisportiva, il 4˚ memorial Candido Cannavò riservato alle categorie giovanissimi e pulcini.
Partecipano 64 squadre fra cui Inter, Atalanta e Brescia. Finali il 10 giugno.
SABATO 2 GIUGNO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
19
MERCATO
Attenti a questi due...
L’accordo c’è
l’amore pure
Roma (ri)dice
sì a Zeman
Incontro ieri mattina, intesa raggiunta
Baldini: «Il calcio diverso che vogliamo»
Il boemo punta a tornare in Champions
ALESSANDRO CATAPANO
ROMA
L’accordo sul solito contratto annuale (con opzione
per la stagione successiva, segno che gli anni passano pure
per lui) arriva prima di mezzogiorno. E quando, poco dopo,
Franco Baldini annuncia che il
dado è tratto — «Siamo in dirittura d’arrivo, nei prossimi giorni (probabilmente lunedì, ndr)
definiremo tutto» —, perfino
Cesare Cremonini, cantante bolognese e tifoso rossoblu, sente
il bisogno di twittare la sua soddisfazione: «Zeman alla Roma
è la notizia bella del calcio italiano». Più o o meno lo stesso
concetto che da giorni esprime
Antonello Venditti, cantore e
amico del boemo: «Affidarsi a
Zeman in un momento in cui il
calcio è piombato nell’oscurantismo — spiegava — è una scelta etica, radicale, coraggiosa».
Il significato politico Ecco. Non è
che abbiamo sottovalutato la
portata simbolica di questa scelta? Il suo significato «politico»?
Sarà pure una scelta popolare,
che solletica gli umori della
piazza, ma perché non è stata
fatta prima? Dicono i tifosi giallorossi: «Ci voleva la Roma americana per restituire a Zeman la
panchina di una grande italiana». Proprio così. Nemmeno la
Roma molto romana di Rosella
Sensi aveva osato tanto. Ci volevano Franco Baldini e Walter
Sabatini, ai quali si possono accollare tante cose, certamente
non la mancanza di coraggio,
né la paura di scelte controcorrente. Questo è il senso del ritorno di Zeman a Roma (con i suoi
collaboratori storici: Vincenzo
Cangelosi, Giacomo Modica,
Roberto Ferola).
E quello calcistico Poi, certo, c’è
un’idea di calcio molto condivisa. Spiega Franco Baldini: «Noi
volevamo qualcuno che proseguisse nel solco tracciato un anno fa, che ci proponesse un calcio creativo, spettacolare, diverso. Zeman risponde perfettamente a questi criteri». Come all’esigenza di tornare il prima
possibile in Champions League, ma senza per questo dover
stravolgere la squadra.
Da Trigoria fanno sapere: «Ci siamo trovati
d’accordo nel ritenere la
rosa attuale assolutamente migliorabile, ma già competitiva». Tradotto: il mercato si farà, ma
senza spese
pazze. Questo, forse, il
primo motivo per cui Zerman ha battuto
la concorrenza di
Montella (voleva
stravolgere la
squadra), Villas-Boas (voleva
acquisti faraonici) e Bielsa (troppo loco pure per Baldini). Stasera Zeman, di nuovo a Pescara per il Memorial Mancini, spiegherà le ragioni
della sua scelta,
quanto abbia inciso il cuore. A proposito, a quel tweet di Cremonini
un tifoso pescarese ha risposto:
«Zeman alla Roma è la notizia
brutta del calcio abruzzese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4 Idee chiare
I NUMERI
1 e pugno duro
milione
di euro netto
che Zeman
(nella foto sotto)
percepirà dalla
Roma. Nel
contratto
previsti bonus.
Se arrivasse lo
scudetto,
l’ingaggio
raddoppierebbe
3
i collaboratori
che Zeman
porterà con sé:
il vice Vincenzo
Cangelosi, il
collaboratore
Giacomo Modica
e il preparatore
Roberto Ferola
Petkovic
strega la Lazio
Ha imposto al club il suo staff e chiesto
garanzie sul mercato. Sarà pure uno
sconosciuto, ma la grinta non gli manca
STEFANO CIERI
ROMA
Oggi la tradizionale passeggiata sul lungolago di Locarno avrà tutto un altro sapore. Vladimir Petkovic la farà
da allenatore della Lazio, da
uomo la cui notorietà ha improvvisamente varcato i confini della patria adottiva, il Canton Ticino, per allargarsi a
quelli italiani e non solo.
La giornata Il nuovo tecnico laziale è rientrato ieri sera nella
splendida cittadina ticinese
dove una quindicina d’anni fa
ha deciso di mettere radici. Ci
è tornato dopo le 48 ore che
hanno cambiato la sua vita.
Mercoledì sera l’arrivo a Roma, giovedì la formalizzazione dell’intesa con la Lazio, ieri
la pianificazione di mercato e
precampionato. Farà ritorno a
Roma la prossima settimana
per la presentazione ufficiale.
Intanto la sua prima battaglia
l’ha già vinta. A Formello hanno firmato il contratto anche i
suoi collaboratori: il vice Arno
Rossini e il preparatore atletico Paolo Rongoni. Il terzo collaboratore sarà esterno: lo statistico Jesse Fioranelli, figlio
dell’agente Fifa Vinicio. Con loro Petkovic proverà ad «esportare» a Roma il suo credo calcistico, fatto di corsa e lavoro, di
gioco d’attacco e sudore. Operazione riuscita bene nei tre
anni trascorsi al Bellinzona e
ancora di più nel biennio targato Young Boys. Molto meno
nella mezza stagione vissuta
in Turchia, al Samsunspor.
Mercato La Lazio è la sua grande occasione («sono felice», si
è lasciato scappare all’uscita
da Formello). Un’avventura
che non lo spaventa perché la
sua vita da giramondo lo ha
forgiato a sufficienza. Nato a
Sarajevo nell’allora Jugoslavia, di etnia croato-bosniaca,
dopo la disgregazione dello
Stato balcanico si è stabilito in
Svizzera, ottenendone la cittadinanza. Da abitante del Canton Ticino, parla un ottimo italiano, ma si stabilirà subito a
Roma per ambientarsi nella
nuova realtà. Ne approfitterà
anche per seguire da vicino gli
sviluppi del mercato laziale.
Ha chiesto un attaccante, una
mezzala e un esterno da aggiungere agli acquisti di Ederson e Breno. Per la
punta il preferito è
il turco Ylmaz su
cui c’è però il Borussia Dortmund.
Fari puntati quindi sul brasiliano
Nilmar (Villarreal), ma occhio pure al giovane
Mayuka che Petkovic
ha lanciato nello
Young Boys. Per il
centrocampo i nomi caldi sono quelli
di Hetemaj (Chievo) come mezzala
e di Faubert
(West Ham) come
esterno. Intanto, sul
fronte societario, ieri
è arrivata la sentenza
del Tar che ha respinto il ricorso di Lotito
contro la sospensione da consigliere federale per incompatibilità con il codice etico del Coni. Sempre
ieri Stankevicius è
stato operato in Finlandia al tendine
d’Achille: tornerà in
campo fra tre mesi.
4
48
gli anni
di Vladimir
Petkovic (nella
foto sotto),
croato-bosniaco, nato a
Sarajevo il 15
agosto 1963
7
le squadre
allenate da
Petkovic in
carriera:
Bellinzona,
Malcantone
Agno, Lugano,
Young Boys,
Samsunspor e
Sion
Sannino-Palermo, l’accordo c’è. Ieri Mezzaroma ha
liberato il tecnico, che con il Siena aveva ancora un anno di contratto e adesso è di fatto il nuovo allenatore del Palermo. Nei
prossimi giorni la firma di un
biennale e l’ufficializzazione,
oltre al passaggio di Brienza ai
rosanero a titolo definitivo.
Molto ben avviata la trattativa
per portare Bradley a Palermo:
in Veneto dovrebbe arrivare
Kurtic, anche se lo sloveno piace a Cagliari e Atalanta.
Punto Bologna Gli emiliani mol-
to attivi all’estero. Per l’attacco
si tratta con il Botafogo per il
trequartista Elkeson e con il
Bayern per il prestito della punta Petersen (su cui c’è anche il
Werder), vive le idee Stracqualursi (Tigre) e Floro Flores
(Udinese, c’è pure il Torino), si
lavora per il riscatto di Belfodil
con il Lione (che però chiede
tanto). In difesa chiesti i prestiti al Nizza del mancino Monzon e all’Auxerre del centrale
Boly.
Altre trattative Dopo i colpi
Papp e Farkas, il Chievo rinnova per un’altra stagione con Luciano, dietro pensa a Morganella (Novara) e non molla il
Montella, 37 anni NEWPRESS
FIRENZE Altro giro a
vuoto prima dell'atterraggio,
Montella sorvola la pista senza
riuscire a toccar terra: la
pazienza della Fiorentina è
però a termine, qui
aspetteranno l’Aeroplanino
fino (al massimo) alla metà
della prossima settimana.
Martedì o mercoledì come
giorni chiave per avere la
positiva risposta del Catania,
club che ha sotto contratto
l'allenatore corteggiatissimo a
Firenze. Per ufficializzare
l'interesse Pradè, ds viola e
dirigente che ha lanciato in
orbita in Serie A Montella, è
volato in Sicilia dal collega
Gasparin, lo stesso che ieri
sera, attraverso il canale web
della società ha ammesso:
«Come noto a tutti, abbiamo
qualche "problemino" con
l’attuale allenatore della prima
squadra Vincenzo Montella,
che tanto bene ha fatto nella
passata stagione e col quale ci
sarebbe piaciuto proseguire il
rapporto professionale». Di
fatto annunciata la rottura con
l'ultima guida, il Catania
intende comunque
monetizzare: in Sicilia sanno
che l'allenatore è ormai perso,
così tanto vale provare a
guadagnarci qualcosa su.
Nell'ultimo incrocio i dirigenti
rossoazzurri hanno avanzato
l'idea Camporese, pista
immediatamente chiusa visto
che il difensore è
consideratissimo in viola. Non
esattamente dello stesso
avviso è la Fiorentina, che
punta invece ad azzerare
l'esborso, senza dunque
dover ricorrere all'aggiunta di
contropartite: a questo punto,
confidano a Firenze, è
augurabile che sia lo stesso
allenatore a mettere pressione
e a svincolarsi a zero euro.
Operazione per cui la
Fiorentina aspetterà, al limite,
fino a metà della prossima
settimana: altrimenti si cambia
rotta, con destinazione
Gianfranco Zola.
Alessandra Gozzini
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Padova). Il Genoa a inizio settimana riparlerà col Siena per
Rossettini. La Fiorentina ha
sul taccuino C. Sanchez (Valenciennes, c’è anche la Roma) e in
attacco aspetta sviluppi per
Kuyt (Liverpool). Torino: in
settimana incontro col Siena
per Sansone, piacciono Cerci e
Barreto (pupilli di Ventura).
Palermo: Sannino-Brienza
L’Atalanta va su Insigne
Mosse a Bergamo C’è anche
l’Atalanta su Insigne: se il Napoli decidesse di darlo in prestito, a Bergamo hanno già un canale aperto con gli azzurri visti
gli altri affari in ballo (Cigarini, l’idea Fernandez). Altre piste in avanti: Sau (Cagliari) e
De Luca (Varese). Al Napoli
piace anche Peluso, che però
ha un’offerta dal Wolfsburg.
Centrocampo: la Juve dice no
per Marrone, continuano i contatti per Migliaccio.
La Fiorentina
aspetta Montella
fino a mercoledì
I NUMERI
ALTRE TRATTATIVE IL CHIEVO RINNOVA CON LUCIANO E PUNTA MORGANELLA
BREGA-D’ANGELO-DI FEO
L’ULTIMATUM
Franco Brienza, 33 anni ANSA
Lorenzo Insigne, 20 anni LIVERANI
trequartista Vanzo, che ha provato in Veneto e su cui c’è lo
Standard Liegi. Attacco Udinese: vive le piste Msakni (Esperance) e Pabon (Atl. Nacional), osservati anche Pajoy
(Once Caldas) e Djabou (Setif,
c’è pure il Torino); dal Granada dovrebbe tornare Siqueira.
Su Faraoni (Inter) c’è pure il
Catania. Il Pescara in difesa
pensa al centrale Rafael Santos
(ex Bologna) e al terzino destro
Donati (proprietà Inter, era al
In B Spezia scatenato: tratta
Sforzini (Grosseto) e Merino
(Nocerina). La Ternana ha fatto visita al Milan: con Bronzetti
a fare gli onori di casa, ha chiesto i prestiti di Verdi e Oduamadi. Il Novara parla col Palermo: può tornare Gonzalez, si
valuta il baby Cristofari, si lavora per tenere Garcia e per la
comproprietà di Ujkani (verso
i rosanero). La Juve Stabia pensa a Gabionetta (Crotone) e
Koné (Atalanta, era a Pescara).
Il Crotone punta Lores Varela
(Palermo).
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
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SABATO 2 GIUGNO 2012
di FAUSTO NARDUCCI
iovedì all’Olimpico i vecchi militanti dell’atletica a un certo punto non credevano
G
più ai propri occhi: chi li aveva mai visti in
Italia 55.000 spettatori tutti insieme spellarsi
le mani per i protagonisti di uno sport che fa
sempre più fatica a intercettare i gusti giovanili. Perché è proprio questo il punto: i 55.000
spettatori di giovedì a Roma (50.077 passaggi
ai tornelli, a cui vanno aggiunti accreditati e
addetti, contro i 47.772 del 2011) erano in maggioranza giovani con tutto l’entusiasmo della loro
età. Per creare il primo evento «cool» del Duemila, è evidente, non poteva bastare soltanto
Usain Bolt (nella foto Eidon) ma attorno al gran-
Palazzo di Vetro
de richiamo andava costruito uno spettacolo
che svecchiasse certe abitudini dei meeting
nostrani. Bisogna dare atto alla nuova struttura guidata da Anna Riccardi di aver trovato la «chiave» che mancava. Portare sì il
grande nome ma anche andare a prendere
il pubblico a casa propria con quelle manifestazioni giovanili (dalla maxistaffetta, agli
Studenteschi, al miglio di Miguel) che hanno
permesso di scaricare all’Olimpico (a prezzo
simbolico) gli 8000 ragazzi arrivati con 148
pullman da tutta Italia. Col risultato di assistere all’ acclamazione di Bolt ma anche alle ovazioni per personaggi meno celebrati come la
laPuntura
di ROBERTO PELUCCHI
di
RUGGIERO PALOMBO
f
FEDERCALCIO, GIORNI COMPLICATI
E’ IN ARRIVO LA TEMPESTA PERFETTA?
D
Domenico Criscito in allenamento con la Nazionale ANSA
Il cui capo, Laudati, farà propria l’imputazione della Procura di Cremona, analoga a quella di Criscito, più in là. Poco meno di un artifizio contabile,
insomma, per mascherare il peccato originale: l’eccessiva fretta con cui è stato mandato a casa Criscito.
Su Prandelli c’è poco da dire, se non che è un dipendente della Federazione e qualche volta non sarebbe sbagliato ricordarglielo. La sua sortita sul «possiamo pure ritirarci dall’Europeo» non è piaciuta a
nessuno, a cominciare da Abete. Che però sa bene,
da vecchio capodelegazione della Nazionale, che
il conto di certe gaffes a un dato momento viene
presentato ad altri che non il commissario tecnico.
Il capitolo più spinoso riguarda il processo di Roma. Non è stata una buona idea quel trasferire in
tarda mattinata all’Ansa l’indiscrezione da «ambienti Figc» di una voglia di impugnazione da parte di Abete delle sentenze (miti) di giovedì scorso.
Se è vero, come sembrano sostenere gli incazzatissimi membri della Disciplinare e della Procura federale, che i patteggiamenti non possono essere
oggetto di impugnazioni da parte di chicchessia,
presidente federale incluso, si tratterebbe di un autogol. E anche se questa convinzione si rivelasse
confutabile, è il metodo che non convince: un avviso ai naviganti, fatto con modalità insolite, nel bel
mezzo di un processo sportivo che, considerando
Scommessopoli nella sua complessità, rappresenta solo il primo atto di una lunga storia. Siamo
stati anche noi critici sulla mitezza di parte delle
sentenze, ma non era questo il modo per rimetterle subito in discussione. Qualcuno dice che in questo frangente Abete sia stato mal consigliato dall’alto. Se è vero, vorrà solo dire che ha sbagliato in
buona compagnia.
Piero Gnudi, ministro vigilante sullo sport, tace
più di Petrucci. Ma dal suo dicastero qualcosa trapela: «Le ultime vicende vengono seguite con attenzione. E un certo sbigottimento». Amen.
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Un milione e mezzo di euro
spesi in nove mesi dal
tabaccaio. E' evidente,
Buffon è un filatelista
incallito.
Lazio. Se la parola in queste ore non ti facesse
pensare a tutt’altro, uno potrebbe dire: due
scommesse. Che però hanno raggiunto se non
altro un obiettivo: si parla di loro, e delle squadre che metteranno su. In tempi di giocatori in
carcere, di presidenti del consiglio che parlano di sospensione del campionato e di c.t.
disposti a rinunciare agli Europei, è un risultato clamoroso. Ma guarda un po’, per una
volta la porta non si restringe, come diceva
Soriano, ma s’allarga.
Certo per Zeman e la Roma è diverso.
Si sognano cifre d’altri tempi per gli
abbonamenti, si organizzano sit in
entusiasti, i tifosi d’autore (da
Venditti in poi) sono impazienti
di ritrovarlo, la storia somiglia a
due amanti che si ritrovano e si
dicono: «Mi sei sempre stato
nel cuore». E poi Totti, poco
più che un ragazzo allora e oggi
pluripapà, che ritrova il suo maestro. Una miscela di affetti capace
di cancellare in fretta la strana combinazione di realismo e rammarico
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ilCommento
Prandelli shock
ma all’Europeo
non si rinuncia
Sarebbe un autogol per il futuro del
calcio. Che sogniamo senza scandali
Cesare Prandelli, 54 anni, c.t. della Nazionale italiana dal 2010 LAPRESSE
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
RONALDINHO
Ha fatto causa al Flamengo
Sto vivendo il momento
più difficile della mia
carriera.
Ma come sempre ho
giocato con allegria,
darò il mio meglio
per Dio.
@10Ronaldinho
ZEMAN E PETKOVIC, I «FIGLI» DELLA CRISI
CAPACI DI CREARE ATTESA E CURIOSITÀ
lzi la mano chi due settimane fa aveva immaginato un epilogo del genere. Il ritorno
A
di Zeman alla Roma. L’avvento di Petkovic alla
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di LORENZO CASTELLANI
Pilota della Ferrari
che aveva circondato il «ciao» a Luis Enrique.
Ma anche alla Lazio il signor Petkovic non si porta addosso solo scetticismo e la classica battuta
sul suo non proprio ricchissimo (chiaro, rispetto
ai suoi colleghi) stipendio. «Il solito braccino di
Lotito», dicono alcuni e neanche pochi. Però il
suo ingaggio induce anche alla curiosità. Il suo
impegno alla Caritas, lo staff dominato dalla figura dell’ex bidello Rossini, il suo calcio «normale», ne fanno un personaggio come minimo lontano dagli stereotipi.
Insomma, storie (e stati d’animo delle tifoserie) molto diverse che hanno però qualcosa
in comune. Soprattutto nella capacità di
prendersi un po’ di attenzione e spostarla
dai soliti tormentoni di queste parti, la difficile convivenza UniCredit-americani
quando si discute delle strategie della Roma, o il tira e molla di Lotito
con il Coni sull’Olimpico, ora giunto (si spera) alla sua conclusione.
E poi diciamoci la verità: la sensazione è che sul mercato sia meglio non attendersi chissà che, a
Roma e non solo. E allora Zeman e Petrovic saranno pure figli della crisi. Ma almeno fanno
venire un po’ di voglia di campionato: al giorno d’oggi non è una roba
incredibile?
pesista Adams e la giavellottista Spotakova.
Ora però arriva il compito più difficile, quello di
non far disperdere l’onda positiva creata da un meeting che ha ottenuto entusiastici riscontri anche
fra gli osservatori stranieri della Diamond League.
Inutile chiudere gli occhi: in Italia si fa e si guarda
poca atletica, al di fuori dei Giochi lo sport di Mennea e Simeoni ha perso il ruolo di leadership che
aveva negli Anni 70. Quei tempi non torneranno
più ma il Golden Gala 2012 dimostra che un prodotto ben confezionato può scollare dal videogame
una folla giovanile interessata a questi pazzi nostalgici che corrono, saltano e lanciano.
laVignetta
FERNANDO ALONSO
panchineRomane
di VALERIO PICCIONI
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L’ATLETICA PIACE ANCORA AI GIOVANI
LO DIMOSTRANO I 55 MILA DEL GALA
ilFenomeno
al Criscito no al Bonucci sì, dal Prandelli in
libera uscita dialettica alle sentenze da impugnare perché è prerogativa del presidente, non è
un momento fortunato per la Federcalcio. Garbati, sempre disponibili e costituzionalmente «moderati», Abete & Valentini si trovano catapultati dentro una centrifuga. Intorno a loro, un silenzio di
tomba che non promette niente di buono. Che la
tempesta perfetta stia addensandosi sul palazzo di
via Allegri? Probabile. Per fortuna c’è l’Europeo.
Hai visto mai lo si porti a casa, i due passerebbero
direttamente dall’essere degli appestati a una santificazione di massa. In fondo, ci sono già passati
nel 2006.
Aspettando domenica 1 luglio, il giorno della finale di Kiev, bisogna però cercare di far passare la
nottata e non è facile, tanto più dopo la scoppola
con la Russia. Abete tiene duro su Bonucci e non
farà un passo indietro, nonostante il diverso parere che gli è arrivato dal Coni e da più di un presidente di Lega. Il cavallo di battaglia di un’argomentazione che merita rispetto ma rimane del tutto
non condivisibile è il ruolo che Bonucci ha ancora
di semplice «testimone» presso la Procura di Bari.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
La forza di un samurai non è
contenuta soltanto nei
muscoli. L’intelligenza e la
forza di volontà, è lì che si
trova l’energia sufficiente
per realizzare qualsiasi
cosa.
@alo_oficial
LUCA MARRONE
Centrocampista dell’Under 21
Ciao a tutti! Stasera si
guarda la nazionale A e
domani si parte per
l'Irlanda. Ultima fatica
stagionale! Buona serata ;)
@marrone39
MANU GINOBILI
Guardia dei San Antonio Spurs
Oggi non funziona internet
in hotel, gran brutta
notizia... E nemmeno la
ricezione del telefono è
buona!
@manuginobili
di UMBERTO ZAPELLONI
opo aver visto l’Italia di ieri sera contro la Russia,
D
viene quasi il dubbio che Cesare Prandelli avesse intuito tutto e si stesse preparando una
via di fuga quando in mattinata aveva buttato lì la sua provocazione: «Se ci dicessero che
per il bene del calcio la Nazionale non deve andare agli Europei, non sarebbe un problema». A disturbarlo era stata soprattutto la lettura dei giornali
che, ovviamente, più che di Italia-Russia parlavano delle spese pericolose di Buffon. E in
campo qualche strascico si è visto. Senza dubbio. Due giorni
dopo l’uscita spericolata del
premier Monti, quella del c.t.
aveva lasciato di sasso. Improvvisamente a tutti è venuta una
gran voglia di togliere agli italiani il loro passatempo preferito. Ma sì, chiudiamo i campionati e ritiriamo la Nazionale
dall’Europeo. Quello che la
Gazzetta pensava dell’uscita di
Monti l’ha già chiaramente
spiegato il direttore. Quello
che la Gazzetta pensa della proposta shock di Prandelli, ve lo
diciamo adesso.
Non scherziamo! E non soltanto perché storicamente dai
guai e anche da prestazioni allarmanti pur se piene di alibi
come quella di ieri con la Russia, sono sempre scaturite prestazioni straordinarie delle nostre squadre. Oddio, già questo
sarebbe un bel motivo per volare in Polonia e Ucraina con in
testa un’idea meravigliosa. Rinunciare agli Europei sarebbe
davvero una grande sciocchezza. Se nel nostro calcio esistono delle mele marce (non soltanto 40/50 sfigatelli però)
non dobbiamo ignorare il fatto
che gran parte del nostro pallone è costituto da gente seria,
corretta e di principi sani. Cancellarci dagli Europei sarebbe
davvero un autogol clamoroso
per tutti coloro che marci non
sono e anche per il futuro del
nostro pallone. Un futuro che
sogniamo finalmente esente
dagli scandali con giocatori tenuti lontani dalle cattive frequentazioni, dirigenti che pensano soltanto a vincere, stadi
pieni di ragazzi e di famiglie,
partite vere dalla prima all’ultima giornata.
In questo momento forse prevale la sindrome dell’accerchiamento. Prandelli vede la sua
Nazionale circondata da troppi
problemi e confonde i fucili
puntati contro i colpevoli come
fucili puntati contro di lui e i
suoi ragazzi. Non è così. Andrea Agnelli, intervistato dalla
Stampa, commenta «E’ singolare e grave che l’informativa su
Buffon esca proprio ora». Anche lui sente la sua Juve accerchiata dopo gli avvisi di garanzia a Conte e Bonucci. Ma anche in questo caso la Juve non
c’entra e non ha nulla da temere. Potremmo sentirci un po’ accerchiati anche noi visto che ieri in Italia su twitter l’hashtag
più
dibattuto
era
#ioncomprolagazzetta. Ma
poi per fortuna, scorrendo i
commenti, abbiamo visto che
la maggioranza degli intervenuti sosteneva la tesi «ma cosa
c’entra la Gazzetta se Buffon
gioca tutti quei soldi?». Esatto.
Non sono i giornali a produrre
gli scandali e la giustizia a orologeria. L’importante è non ricominciare a vedere complotti
attorno a tutto quanto sta succedendo. Ma ancora più importante è andare agli Europei. Lo
ha detto anche il ministro degli
interni Anna Maria Cancellieri
con un intervento decisamente
apprezzabile. Potrebbe anche
succedere di innamorarsi ancora di più del nostro calcio. E poi
Prandelli non si senta troppo
solo in quest’accerchiamento.
Questa settimana il Time in copertina titola «The tragedy of
English Football». Ma a loro
non è mai venuto in mente di
non andarci all’Europeo.
twitter@uzapelloni
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22
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
EURO2012 SCOMMESSE
SPECIALE PER GAZZETTA
Germania 2006
Fabio Cannavaro alza al cielo
la Coppa del Mondo, tra
i compagni di squadra, al
termine della finale del Mondiale
2006 tra Italia a Francia a
Berlino. Era il 9 luglio 2006,
l’ultimo successo azzurro ANSA
le quote
azzurre
Se Balotelli
alza la cresta
fa paura
A CURA DI AGIPRONEWS
L’UOMO-GOL
20
Se «alza la cresta» sono
guai per gli avversari. Mario
Balotelli è il nome più caldo degli
azzurri nella scommessa sul
capocannoniere del torneo, anche
se si gioca a 20 volte la posta.
Quote più alte per i «piccoletti»
dell’attacco: Di Natale è a 30,00,
Cassano si gioca a 75,00,
Giovinco arriva a 100 contro 1.
L’ATTACCO
18
Un’altra puntata sull’attacco
dell’Italia: scommesse aperte sulla
squadra che segnerà di più nel
torneo. Gli azzurri, ancora una
volta partono da dietro e la quota
sulla griffe di Di Natale (foto) e
soci nella classifica dei gol segnati
fa salire la giocata a 18,00,
assieme alla Russia e poco meglio
del Portogallo (a 20,00).
INCROCI
15
Carattere Italia
Dà il meglio
se è sfavorita
Azzurri in salita con la Spagna al debutto
e soltanto a quota 10 per la vittoria finale
Ma il passaggio del turno con il Trap...
L’ultima volta sembrava
tutto più facile, poi è andata a
finire con un Europeo decisamente scialbo, ben al di sotto
delle aspettative che quotisti e
scommettitori avevano riposto
nell’Italia di Donadoni. Allora,
nel 2008, eravamo tra le favorite (a quota 6,00 vicinissimi alla Germania) e un italiano su
due aveva scelto gli azzurri nella scommessa sulla vincente
del torneo, terminato ai quarti
dopo i rigori contro la Spagna.
Vuoi vedere che invece questa
volta - che partiamo da dietro
nelle quote - riusciamo a sorprendere di nuovo, proprio come è nel Dna della Nazionale?
Che la «giovine Italia» di Prandelli ci farà saltare dalla poltrona non solo per il successo sul
campo, ma anche per il gusto
di aver centrato una scommessa difficile?
Spagna regina Certo, con gli az-
zurri piazzati a 10 volte la posta sul tabellone di Snai ci vuole un pizzico di coraggio in più
per giocare «italiano», anche
perché le grandi favorite (Spagna e Germania) in Ucraina e
Polonia sono a distanza di sicurezza. Del resto, lo ha detto lo
stesso Cesare Prandelli che
pur non essendo lì davanti,
l’Italia è pronta a stupire. Ieri
però ha anche aggiunto, che
«se serve, per il bene del calcio», visto l’ennesimo scandalo, «l’Italia all’Europeo non ci
va». Ma queste sembrano destinate a rimanere parole, forti
ma parole. E allora torniamo a
noi e vediamo come si traduce
nelle quote di Euro 2012 il
cammino (si spera meraviglioso) degli azzurri: il primo vero
e grande colpo di scena può arrivare già nell’esordio del 10
giugno. Di fronte ci sono i campioni del mondo della Spagna
e le quote azzurre sono tutte in
salita, con un successo da brividi a 4,50.
A braccetto con l’Irlanda Se si supera la prima pendenza, allora
diventa tutto più facile, compreso il passaggio del turno da
prima del girone dove ancora
una volta sbattiamo il muso
contro il dominio spagnolo:
nel Gruppo C gli iberici vengono dati primi a 1,55, l’Italia a
3,75. Nulla di stupefacente, invece, se la qualificazione ai
quarti arrivasse proprio assieme alla Spagna (opzione piazzata a 1,70 nella scommessa
combinata sulle due qualificate) mentre sarebbe una graditissima sorpresa (e una giocata niente male, a quota 20,00)
passare il turno a braccetto
con l’Irlanda del Trap. Sorpresa pure per l’accesso ai quarti
assieme alla Croazia (piazzato
a 10,00), mentre tornando a
quote meno «simpatiche» (e ripensando a come è andata nei
Mondiali in Sud Africa) c’è da
segnalare l’unica scommessa
che saremmo lieti di perdere
con gli azzurri: quella sull’eliminazione già nel girone, che
paga 2,35.
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AMICHEVOLI MULTIPLA «EASY» E MULTIPLA «HARD»
Se arriviamo fino in fondo,
ce la vediamo con la Spagna. Nelle
quote su chi si giocherà la finale, il
1o incrocio possibile per Prandelli
(foto) è quello con i campioni in
carica, a 15,00. Italia-Germania
sarebbe un epilogo bancato a
20,00. Quota alla pari (vale 50,00)
per un bis contro la Francia o per
un inedito finale con il Portogallo.
IN FINALE
10
Obiettivo minimo quarti di
finale. Non possiamo
accontentarci: l’addio dell’Italia
nella prima gara a eliminazione
diretta si gioca a 3,00, il k.o. di
Pirlo (foto) e compagni in
semifinale sale a 5,50. Esiti
diversi, ma quota gemella: il
trionfo azzurro o il 2o posto, si
giocano entrambi a 10 contro 1.
RCS
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SABATO 2 GIUGNO 2012
LUCIA LAUDANDO
Sempre loro, ancora una
volta. Da quattro anni Spagna
e Germania dettano legge nelle gerarchie calcistiche: tra nazionale e squadre di club, il bilancio è una vittoria e un secondo posto all’Europeo
2008, il primo e il terzo posto
al Mondiale 2010, due Champions League vinte più altre
due finali disputate. Con un
conto beffardo per i tedeschi
(sempre k.o. nei momenti
clou), un’ombra che comunque non dissuade i quotisti a
puntare decisi sul gruppo di Joachim Loew.
Spagna-Germania
il dominio continua
È l’Olanda l’intruso?
mez, in pole position a 8,00 dopo una stagione conclusa con
41 gol in 50 partite. Snobbato
invece Cristiano Ronaldo, bancato «solo» a 12,00; sul talento del Real Madrid pesa la posizione scomodissima del Portogallo, nello stesso gruppo di
Germania e Olanda, che quindi rischia seriamente (a 1,60)
di essere eliminato al termine
della prima fase.
Quattro anni dopo le regine non cambiano: in Polonia
e Ucraina si giocano la vittoria 3,75 a 4. Orange terzi
Blues dietro le grandi Più indie-
Gioventù tedesca A dispetto
della sfortuna, la Germania è
in prima fila (a 4,00) sulla lavagna Snai di Euro 2012, una valutazione ancora più significativa se si pensa che è la nazionale con l’età media più bassa
di tutto il torneo (poco più di
24 anni). Gioventù, freschezza e fame di vincere per ora
tengono testa all’esperienza
della rivale numero uno, una
Spagna consolidata e di successo che in pochissimo tempo
ha recuperato tutto quello che
non aveva mai raggiunto in
precedenza.
Alla carica Gli spagnoli vanno
alla carica con un 3,75 in tabellone, e si candidano a un’altra
finale contro gli stessi avversari dell’Europeo 2008: a conferma delle preferenze dei quotisti, spagnoli e tedeschi sono
l’accoppiata favorita anche
per la partita decisiva del torneo, un bis che è bancato a 7
volte la posta.
Ecco la Spagna
che a Vienna
festeggia l’1-0
di Torres
alla Germania
che vale
l’Europeo 2008.
Era il 29 giugno
AFP
Macchine da gol, perfette Per di
più, la coppia si contende il primato di squadra più divertente dell’Europeo, almeno per
quello che riguarda i gol: la
palma di miglior attacco è ancora una volta un testa a testa
tra le due squadre, stavolta
con la Germania in leggero
vantaggio (a 3,75), inseguita
dal 4,00 dei campioni del mondo in carica. Il gruppo di «guastafeste» si apre con l’Olanda,
confermata nell’élite europea
dopo l’exploit in Sudafrica.
Stavolta gli orange partono
dal terzo posto sulla lavagna
del vincente (a quota 7,00) e
sono in prima fila sia per il reparto avanzato più prolifico
(6,00), sia per la corsa al titolo
di capocannoniere.
Ronaldo piange Robin Van Per-
sie è uno dei nomi più gettonati (a 10,00), anche se pure in
questo caso il nemico numero
uno è un tedesco, Mario Go-
IPPICA A TORINO DOMENICA SPECIALE
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DI CARLO PELLEGATTI
Ostacoli a Merano
Attenzione a Romis
L’erede del grande campione
deve rendere fino a 40 metri
Le altre Molto stimolante anche il programma
Bomber Sull’Inghilterra rimane qualche perplessità e a dispetto del cambio in panchina, in lavagna non si va oltre
un 12,00 per il trionfo di Hogdson; va ancora peggio sul
versante dei bomber, nel quale spetta ad Andy Carroll il
ruolo di portabandiera, ma solo a un altissimo 40,00, la stessa quota di Ibrahimovic. Il milanista è il capocannoniere
dell’ultima Serie A ma assolutamente «irrilevante» nel confronto con giocatori di altre
squadre più forti: anche in
questo caso le quote dicono
40,00, mentre l’eliminazione
della Svezia dopo la fase a gironi vale 1,35.
La scommessa
impossibile
Ritorna Lana
varennina doc
Il «meglio» dell’ippica italiana di questo fine settimana è concentrato al sabato con le riunioni in programma all’ippodromo delle Capannelle e a Bologna. Ma anche per chi ama le puntate di domenica ci sarà da divertirsi con degli
spunti interessanti. Basti pensare che a Torino
c’è il rientro ufficiale di Lana del Rio (foto PERRUCCI) chiamata a rendere quaranta metri in
una corsa di preparazione per la trasferta in terra
di Francia a fine mese. Lana del Rio è uno degli
eredi di Varenne più prolifici, e nalle sua ricac
carriera vanta anche la vittoria nel Derby. L’altro
campo di trotto in attività sarà quello di Agnano,
dove la prova più interessante sul piano del convegno sarà affidata a discreti quattro anni.
tro la probabile coppia titolare di Del Bosque: Torres a
18,00, Llorente fa meglio a
15,00, alla pari con Benzema.
Proprio al francese (e a tutta
la sua squadra) i quotisti dedicano particolare attenzione:
nonostante i disastrosi flop a
Euro 2008 e nell’ultimo Mondiale, i Bleus sono subito dietro il trio delle grandi favorite, alla pari con l’Italia, e inseguono un sogno offerto a quota 10,00.
del galoppo, specialmente quello dell’ippodromo di San Siro, dove si disputano due listed di
buon livello. Nel «Merano» si rivede Sopran Montieri, atteso al riscatto dopo un Derby andato così
così. Qui la distanza si accorcia leggermente e
quindi il cavallo montato da Dario Vargiu potrebbe anche tornare al successo. C'è da prestare però attenzione alle tante insidie presenti, con Mister Sandro, Grecale e Romantic Wave che potrebbero dar fastidio più di tutti. Poi il Nogara
dove c'è di nuovo Dario Vargiu da seguire: questa volta sarà in sella a Killachy Loose, in una
corsa che si annuncia alquanto complessa. Una
bella chance potrebbe essere quella a disposizione di Last Night Show, ma non ci sentiamo di
escludere possibili sorprese.
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La scommessa più facile da vincere è
consigliare un weekend a Merano, tenendo
come base il paese di Scena. Perché vivere
due giorni in mezzo agli alberi da frutta
regala sensazioni profonde. Proprio al paese
di Scena è intitolata la 4a corsa di Merano,
domani alle 17. Corsa bellissima fra i migliori
ostacolisti di 4 anni, che il 24 giugno
correranno il Criterium di Primavera. Sulla
carta brilla King Hawk, vincitore del Criterium
di Inverno, a Roma davanti a Sol Invictus, il
primo della Corsa Siepi dei 4 anni, a Pisa. E’
in crescita Sokolowsky, ma a me piace Romis.
L’allievo di Paolo Favero potrebbe essere più
rodato dei rivali, cadenzando una corsa di
testa, favorito dal senso dell’andatura di
Raffaele Romano. Poi, apfelstrudel per tutti!
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
4 Twit
&Bet
I NUMERI
12
Cristiano
Ronaldo
snobbato dalla
lavagna alla
voce
capocannoniere
di Euro 2012:
l’attaccante
paga il girone
difficile del
Portogallo (con
Germania e
Olanda)
40
Zlatan
Ibrahimovic
Va ancora
peggio
all’attaccante
del Milan,
capocannoniere
della Serie A,
ma lontanissimo
in quota alla
voce bomber.
Del resto
l’eliminazione
della Svezia
dopo la fase a
gironi sembra
praticamente
scontata a 1,35
8
Mario
Gomez
È sua la pole
position in
lavagna per
il vincitore della
classifica dei
cannonieri: il
tedesco del
Bayern Monaco
vanta una
stagione
pazzesca, con
41 gol in 50
partite
Euro 2012
#segnatipiùgol
Il Gruppo B a 2,60
Robin van Persie, Mario
Gomez, Cristiano Ronaldo e Nicklas Bendtner: saranno loro a garantire lo spettacolo a Euro 2012.
Lo dicono i bookie che hanno
aperto la scommessa sul #gruppo
dove saranno #segnatipiùgol:
avanti il Gruppo B (Olanda, Germania, Danimarca e Portogallo), a
2,60; il Gruppo C (#Italia), è a 3,30.
Euro 2012
Rivincita #Olanda
Il 2o posto è a 7,50
Quattro anni fa uscì ai
quarti, eliminata a sorpresa dalla
Russia. #Olanda in cerca di
rivincita e in lavagna si punta sul
#piazzamentofinale a Euro2012.
L’ipotesi che #Robben (foto) e Co.
escano nella fase a gironi è a
2,50, a 4,25 l’eliminazione ai quarti
o in semifinale. Il 2o posto è a 7,50.
Arjen Robben, 28 anni REUTERS
Formula 1
#titolopiloti
Alonso sale a 4,00
Ha conquistato la vetta del
Mondiale Piloti, grazie al 3o posto a
Montecarlo, e adesso #Alonso
promette di non mollare. Lo
spagnolo della #Ferrari, ora a 76
punti, convince anche i bookie e
scala la lavagna per il #titolopiloti:
Alonso, ora, si gioca a 4,00, stessa
quota di Vettel, che insegue a 73
punti e di Hamilton (63 punti).
MotoGP
#ValentinoRossi
paga 25 volte
Dopo il secondo posto a Le
Mans #ValentinoRossi ci riprova
in Catalogna, dove ha già vinto 9
volte in carriera. La lavagna,
però, è decisamente in salita e il
successo del Dottore vale 25
volte la posta. Stoner e Lorenzo
#favoriti, entrambi bancati a 2,40,
mentre per #Pedrosa, a secco di
vittorie nel 2012, si sale a 4,50.
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24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
SERIE BWIN RITORNO DELLE SEMIFINALI PLAYOFF
Sassuolo e Verona
prove di ribaltone
Vittoria d’obbligo
COSI’ IN CAMPO ORE 18.30
LE RIVALI
Terremoto
La Samp
ha paura
In ritiro a Parma
La rabbia dei tifosi
Varese: antidoping
Tentano l’impresa in casa con Samp e Varese
Pea e Mandorlini: «Dimenticare l’andata...»
FILIPPO GRIMALDI
GENOVA
GUGLIELMO LONGHI
Prove di ribaltone. L’andata ha rovesciato o comunque fatto scricchiolare i verdetti della stagione regolare. Sassuolo e Verona hanno perso i
gradi delle favorite e oggi possono contare su un solo risultato. Niente se, niente ma, non
ci sono alternative. E’ il bello
dei playoff: basta poco perché
facciano chiarezza.
GDS
COSI’ IN CAMPO ORE 21
La fiducia di Pea Il Sassuolo ha
l’obbligo di vincere, con uno o
più gol di scarto non importa.
La gara d’andata con la Samp
ha mostrato una squadra sciupona (rigore di Sansone sbagliato) e in evidente calo fisico
nel secondo tempo. Eppure
Fulvio Pea ostenta ottimismo,
forse pensando ai precedenti
che hanno sempre premiato
chi era arrivato al terzo posto:
«Abbiamo le carte in regola
per passare. Siamo costretti a
fare la partita: meglio così,
avremo la testa più libera».
Sceglie il paradosso alla vigilia di quella che potrebbe anche essere, complice la sconfitta di Marassi, l’ultima vigilia
della stagione, ma si conferma
«molto fiducioso: ci serve una
prestazione di alto livello, ma
il Sassuolo è in grado di farla.
Stiamo bene, e lo abbiamo dimostrato anche mercoledì, almeno fino a quando un errore
collettivo non ha cambiato
completamente una gara che
stavano conducendo con merito. La Samp è forte e lo sappiamo bene. E sarà fondamentale
soprattutto non sbagliare nulla: a questi livelli la qualità è
tanto alta che basta il minimo
errore a condannarti». Pea
schiera il solito Sassuolo (non
ci sono squalificati, tre i diffidati: Pomini, Sansone e Troianiello) con Missiroli, uomo
chiave di questo finale di stagione, che giocherà alle spalle
dei due attaccanti.
Gli ordini di Mandorlini Anche il
Fulvio Pea, 45 anni LAPRESSE
IL REGOLAMENTO
In finale ci sono
anche i tempi
supplementari
Il regolamento dei
playoff: va in finale la
squadra che nelle due sfide
fa più punti o più gol (quelli in
trasferta valgono come quelli
segnati in casa): in caso di
parità, si qualifica la squadra
meglio piazzata al termine
della stagione regolare. La
stessa cosa vale per la
finale, con una differenza: se
dopo il ritorno c’è parità, si
va ai tempi supplementari; se
la parità persiste, è
promossa in Serie A la
squadra meglio piazzata
(cioè quella che gioca il
ritorno in casa). Lo stesso
regolamento vale per i
playout; in caso di parità
dopo il ritorno, non ci sono i
tempi supplementari e si
salva la squadra meglio
piazzata in campionato
(quella che gioca il ritorno in
casa).
Verona (squalificati nessuno,
Andrea Mandorlini, 51 anni IANUALE
diffidati Abbate e Mareco) è
uscito ridimensionato dalla
sconfitta di mercoledì sera.
Delle quattro, era considerata
la squadra più in forma, ma a
Varese ha tenuto il campo per
poco più di un tempo. Un po’
come il Sassuolo. Vittoria d’obbligo anche in questo caso, ma
stavolta con almeno due gol di
scarto. Il quarto posto finale
dà un piccolo vantaggio, in caso di arrivo in parità passa chi
è meglio piazzato, e quindi
l’Hellas. Mandorlini ha ordinato alla vigilia: azzerare la mente, dimenticare la gara d'andata, giocare la partita della vita
trascinati dal Bentegodi. L'allenatore si è detto «molto fiducioso» su quello che il Verona
può ancora dare al suo campionato. «Ma è meglio parlare poco e fare i fatti» ha spiegato.
Non ci sarà Abbate che lamenta uno stiramento mentre Lepiller che ha accusato un leggero problema muscolare. E' probabile che in attacco giochi
Bjelanovic anche se Mandorlini ha visto Ferrari «molto sereno» nonostante i tre anni di
squalifica chiesta dal procuratore federale Palazzi.
GDS
IL PROGRAMMA MERCOLEDI’ LA FINALE D’ANDATA
GDS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ANDATA DEI PLAYOUT DOMANI SERA ALLO STADIO MENTI
Vicenza-Empoli, la prima sfida salvezza
GIACOMO CIONI
ALBERTA MANTOVANI
La salvezza in 180 minuti. Si gioca domani sera allo
stadio Menti (ore 20.45, arbitro Candussio di Cervignano)
l’andata dei playout tra Vicenza ed Empoli, due veterane
della B. Toscani leggermente
favoriti avendo chiuso la stagione regolare al quart’ultimo
posto.
Qui Vicenza Quando è stato ri-
chiamato Gigi Cagni anche
questo sembrava un obiettivo
difficile da raggiungere, ma
adesso, alla vigilia della prima
sfida, il Vicenza è convinto di
poter centrare la salvezza gra-
zie alle tre vittorie ottenute
nelle ultime quattro partite.
La squadra ha recuperato fiducia nei suoi mezzi, è migliorata nella forma fisica. Mancano
solo Bastrini, Baclet, Mustacchio e Rigoni. Se Abbruscato
non è riuscito a sbloccarsi, in
compenso in zona-gol è diventato protagonista Paolucci, 5
gol nelle ultime 4 gare. Il presidente Massimo Masolo confida anche nel sostegno del pubblico: «I tifosi sono sempre stati vicini alla squadra e in questa particolare occasione in
cui ci giochiamo tutto un campionato sono sicuro che sapranno essere il dodicesimo
uomo». Anche il sindaco Variati e gli amministratori locali sono scesi in campo per l'appello
ai tifosi e la società ha deciso
di abbassare i prezzi in tutti i
settori: finora sono già stati
venduti 5 mila biglietti, l'obiettivo della società è riempire lo
stadio Menti.
Qui Empoli Aglietti già giovedì
aveva blindato l’allenamento,
lo ha fatto anche ieri. Per domani sera, il tecnico dell’Empoli ha scelte obbligate in difesa e attacco, in mediana ci sono ancora dei ballottaggi che
potrebbero portare a due moduli differenti: il 4-4-2 o il
4-3-1-2. Il dubbio se giocare
con due trequartisti sulle fasce, Saponara (non convocato
dal c.t. della nazionale Under
21 Ferrara) e Lazzari, con in
mezzo Moro e Valdifiori, oppu-
re con un solo uomo fra le linee e Ze Eduardo a rinforzo
del centrocampo. Ma anche
Guitto e Signorelli potrebbero
avere qualche chance. In avanti sicura la presenza di Tavano
e del neopapà Maccarone (in
settimana è nata Ginevra).
Dietro Buscé, Ficagna, Stovini
e Regini dovrebbero completare la formazione con Dossena
tra i pali. Confermati cinque
pullman pronti a partire domani pomeriggio alla volta di Vicenza: in pratica è la prima trasferta dell’anno per i tifosi azzurri, in particolare per gli ultrà che non avevano sottoscritto la tessera del tifoso, che non
necessaria per seguire le due
partite dei playout.
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Michele Paolucci, 26 anni LAPRESSE
Massimo Maccarone, 32 LAPRESSE
Iachini sembra intenzionato a confermare la stessa
squadra vittoriosa mercoledì al
Ferraris, lasciando aperto l’unico dubbio legato al ballottaggio fra Juan Antonio e Foggia
alle spalle delle punte Pozzi-Eder. Ma ciò che più preoccupa la Samp (che va in finale
con una vittoria o un pareggio)
è l’aspetto extracalcistico legato alle ripetute scosse di terremoto che continuano a susseguirsi nella Bassa modenese.
Preso atto della conferma ufficiale del Braglia come sede della partita di ritorno, per ridurre
al minimo i rischi del caso, oltre che gli inevitabili timori all’interno del gruppo, la società
ha scelto un albergo di Parma
come sede del ritiro pre-gara di
ieri sera. Il trasferimento a Modena del pullman sampdoriano avverrà solo oggi, poco prima dell’incontro. Nessun commento ufficiale da parte dei dirigenti di Corte Lambruschini,
ma la decisione di confermare
lo stadio modenese come campo di gara è sembrata quantomeno azzardata, anche perchè
non sarebbe stato difficile trovare una sede alternativa (Parma o Brescia, ad esempio) oggettivamente più sicura.
Responsabilità Non solo: la
Sampdoria si sente in qualche
modo responsabile anche dell’incolumità dei propri sostenitori, che oggi saranno moltissimi (3.800 biglietti riservati
agli ospiti esauriti in poche
ore), e la pericolosità della zona tiene tutti in apprensione.
In questo modo, invece, al di là
dell’agibilità confermata dell’impianto, rimane potenzialmente il pericolo anche per gli
8 mila tifosi annunciati stasera. Per questo motivo la Federclubs blucerchiata ha diffuso
un duro comunicato nel quale
si definisce «altamente insensata» la scelta di giocare a Modena. «Riscontriamo — si legge
ancora nella nota — soprattutto una grave mancanza di rispetto verso le zone colpite così duramente dal disastro e negli affetti, oltre a costituire un
pericolo per gli spettatori che
saranno allo stadio Braglia. I tifosi sampdoriani saranno comunque numerosi, manifestando ancora una volta la loro
grande solidarietà verso la popolazione emiliana». Squalificati nessuno. Diffidati Da Costa, Gastaldello, Foggia, Eder,
Pozzi.
Qui Varese Per la semifinale del
Bentegodi, dove il Varese non
ha mai vinto (ma oggi basta il
pari o una sconfitta con un gol
di scarto), Maran riconferma
la formazione che ha battuto il
Verona. Con la difesa ritoccata: Cacciatore a sinistra, visto
che Grillo è fermo per uno stiramento al retto femorale, mentre a destra gioca Pucino, Rinnovata la fiducia al tandem De
Luca-Neto Pereira. Durante la
rifinitura di ieri, si è svolto un
controllo antidoping a sorpresa per quattro: Camisa, Corti,
Momenté e Pucino. Oltre mille
i tifosi al seguito. Squalificati
nessuno. Diffidati nessuno.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
25
PRIMA DIVISIONE ANDATA DELLE FINALI PLAYOFF: IL DIBATTITO
A «Trapani in B? A
«Pro giovane
e veloce: Carpi
Sì, però sente
stai attento»
la tensione»
HANNO
DETTO
I tecnici: «La finale delle neopromosse
condizionata dal sintetico del Piola»
HANNO
DETTO
S
S
Cuoghi
All. Viareggio
«Le due società
hanno rispettato
sempre le
scadenze nei
pagamenti degli
stipendi»
Corini
All. Frosinone
«Un 10% in più
al Trapani per la
continuità in
campionato, ma
il Lanciano è
capace di tutto»
Molti pronostici a favore dei siciliani
«Ma il Lanciano può stupire ancora»
GUIDO CASAVOLA
CAROLINA DI BITETTO
La finale delle neopromosse. Per chi se lo fosse scordato, Pro Vercelli e Carpi l’anno
scorso erano in Seconda divisione. A distanza di un solo un anno, si giocano la Serie B. Chi salirà? L’abbiamo chiesto agli allenatori che le hanno affrontate
durante la stagione. Ernestino
Ramella, tecnico del Como,
analizza le due squadre: «Sono
molto differenti. Il Carpi è più
forte fisicamente, il 4-4-2 lo applica alla perfezione. La Pro Vercelli invece basa la sua forza sulla velocità». Il campo artificiale
dello stadio Piola potrebbe favorire la squadra piemontese
secondo l’allenatore della Reggiana, Lamberto Zauli: «La
Pro Vercelli gioca un calcio veloce e offensivo, favorito dal sintetico. I ragazzi di Notaristefano
invece sono più abituati a queste sfide, ma da ex giocatore dico che i valori spesso non vengono rispettati quando la posta in
palio è così alta». Carmelo Imbriani, tecnico del Benevento,
ha una favorita: «Sin dall’inizio
avevo puntato sul Carpi. La Pro
Vercelli però ha stupito grazie
alla voglia di emergere dei suoi
ragazzi. Non credo che in queste sfide conti molto la classifica del campionato». Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’allenatore del Pisa, Alessandro
Pane: «Il terzo posto del Carpi
può essere un freno se non si
prepara nel modo giusto la gara». Non è della stessa opinione
Giorgio Roselli, fresco di salvezza con il suo Pavia: «In queste partite è sempre favorito chi
Trapani contro Lanciano:
la squadra che ha dominato il
girone B di Prima divisione affronta la sorpresa. Fattore in comune: il miglior gioco. E se nessun oracolo è in grado di prevedere chi salirà in B, ci provano
gli allenatori delle avversarie in
campionato. «Per fare un pronostico - dice Eugenio Corini,
tecnico del Frosinone - darei
vincente il Trapani al 60%, che
ha qualche certezza in più per
classifica». Un buon 40% di possibilità al Lanciano: «Può contare la testa. In semifinale il Trapani non sembrava così sbarazzino. Si sente il peso di un campionato sfuggito di mano». Convinto della vittoria dei granata
Stefano Sottili, allenatore della Carrarese: «Sono favoriti per
il doppio risultato, ma 51 a 49».
Altro punto di forza: il collettivo, «poi ci metto Madonia con
le sue giocate. Prevedo tanti
gol». Anche per Stefano Sanderra, tecnico del Latina, la bilancia pende più verso il Trapani: «È avvantaggiato, ma il Lanciano è stato una rivelazione.
Fattore determinante potrebbe
essere la condizione fisica: vincerà chi starà meglio». «Pronostico difficile» sentenzia Giovanni Stroppa (Alto Adige):
«Il Lanciano sta sorprendendo;
il Trapani ha dimostrato forza
e, se vince la prima partita, la
Virtus è spacciata». Trapani in
B per Fabio Brini, tecnico del
Pergocrema, però «a decidere
saranno gli episodi: un calcio
da fermo di Mammarella o di
S
Zauli
All. Reggiana
«Il sintetico del
Piola agevola il
calcio veloce
della Pro
Vercelli. Il Carpi
soffrirà»
Carmelo
Imbriani, 36
anni,
alla prima
stagione come
allenatore
del Benevento
ROMANO
ha a disposizione due risultati.
Ma non bisogna adagiarsi altrimenti si rischia».
A centrocampo Secondo l’ex tec-
nico della Tritium, Simone Boldini, la partita si deciderà a centrocampo: «Memushaj può essere l’ago della bilancia. Il Carpi potrà attendere la Pro Vercelli e ripartire». Anche Walter Bonacina, allenatore del Foggia,
prevede scintille in mezzo al
campo: «Memushaj da una parte e Calvi dall’altra daranno vita a un bel duello». L’ex tecnico
dell’Avellino Giovanni Bucaro
punta forte sugli attaccanti:
«Ferretti e Iemmello sono due
grandi giocatori, potrebbero essere loro a decidere la gara».
«Una finale giusta» secondo
Stefano Cuoghi, allenatore del
Viareggio. «Entrambe potrebbero affrontare la B senza tanti
cambiamenti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S
Bonacina
All. Foggia
«Concas e
Memushaj sono
di un’altra
categoria.
Malatesta è in un
ottimo momento»
S
Ramella
All. Como
«Gioventù contro
esperienza. In
queste partite
non c’è mai una
favorita, conta la
testa»
S
Rastelli
Ex allenatore
Portogruaro
«Salirà il Lanciano
per la condizione
fisica e mentale.
Hanno giocato il
calcio migliore»
Giovanni
Stroppa
44 anni. È
l’allenatore
dell’Alto Adige
da questa
stagione
LIVERANI
Barraco». Di parere diverso
Massimo Rastelli, ex Portogruaro: «Lanciano favorito perché il vantaggio dei siciliani è
compensato dalla condizione fisica e psicologica. Occhio agli
inserimenti a sorpresa di Caccetta, potrebbe essere l'uomo
decisivo». «Squadre dal calcio
spumeggiante e offensivo» dice
Nello Di Costanzo (Barletta).
«Il punto di forza del Lanciano?
La sua impresa eccezionale,
mentre al Trapani è sfuggita la
promozione diretta».
S
Di Costanzo
All. Barletta
«Pronostico
difficile. Entrambe
hanno giocatori
straordinari per
fantasia, estro e
imprevedibilità»
Imprevedibile Il giocatore impre-
vedibile può fare la differenza:
per il tecnico del Prato Vincenzo Esposito Pavoletti da una
parte e Madonia dall’altra,
Grande equilibrio anche secondo Marco Remondina (Feralpi
Salò): «Meritano la B, è la finale che volevo: un premio al miglior gioco».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S
Esposito
All. Prato
«Una finale
meritata tra due
squadre dal
bellissimo
percorso. Se la
giocano 50 e 50»
PLAYOFF E PLAYOUT PER RAGIONI DI SICUREZZA A RISCHIO IL RITORNO NELLO STADIO DI CARPI
IL REGOLAMENTO
Zeytulaev per Pavoletti, Tedesco resta in dubbio
In caso di parità
conta la classifica
PLAYOFF PRIMA GIRONE A
PRO VERCELLI-CARPI
(ore 17)
PRO VERCELLI Fuori Bencivenga
(squalificato) e Rosso (distorsione
alla caviglia). Rientra Murante dopo il
turno di stop. In attacco si giocano le
due maglie titolari Martini, Malatesta,
Iemmello e Di Piazza. Braghin, con
Fabiano non al top, potrebbe
accantonare il 4-3-1-2 e affidarsi al
4-1-3-2 con Calvi davanti alla difesa.
I tifosi vercellesi hanno organizzato
una raccolta fondi per le popolazioni
colpite dal terremoto.
CARPI Sono rimasti a casa gli
infortunati Perrulli e Terigi, mentre
rientra dalla squalifica Laurini. Al
momento restano forti dubbi sulla
regolare disputa allo stadio Cabassi
della finale di ritorno di domenica 10:
per ragioni di sicurezza, la Lega Pro
potrebbe dirottare la gara a Reggio
Emilia o in un’altra sede lontano
dall’epicentro del terremoto. Domani
i biancorossi giocheranno con il lutto
al braccio in onore delle vittime del
sisma.
ARBITRO Abbattista di Molfetta.
TV Diretta su Raisport 2.
PLAYOFF PRIMA GIRONE B
LANCIANO-TRAPANI
(ore 15)
LANCIANO Pesano le assenze di
Pavoletti, Amenta e Titone
(squalificati). Pavoletti il più difficile
da rimpiazzare: il suo sostituto
potrebbe essere Zeytulaev.
Apprensione per Aridità che si è
infortunato in allenamento.
TRAPANI Si fermano per infortunio il
portiere Castelli, il difensore Lo
Monaco e il centravanti Perrone.
Probabilmente Boscaglia dovrà fare
a meno anche di Giacomo Tedesco,
alle prese con un problema
muscolare. Al suo posto potrebbe
giocare Barraco. Gambino
pienamente recuperato.
ARBITRO Pasqua di Tivoli.
TV Diretta su Raisport 2.
PLAYOFF SECONDA GIRONE A
ENTELLA-CUNEO
(ore 16)
ENTELLA Certe le assenze di Villagatti
e Hamlili, per squalifica, e di Lazzaro
e Volpe, per infortunio. Da valutare
Zampano (al rientro dalla Nazionale
Under 19), Bertoli e Musso.
CUNEO Non ci sono infortunati né
squalificati. Tutti a disposizione del
tecnico Ezio Rossi.
ARBITRO La Penna di Roma.
PLAYOFF SECONDA GIRONE B
PAGANESE-CHIETI
(ore 16)
PAGANESE Nigro e Di Martino
squalificati, difficile che Tricarico
risolva i dolori all’inguine. Fabio e
Luca Orlando si fermano per noie
muscolari.
CHIETI Recuperano Cardinali e
Berardino. Ballottaggio tra Serpico e
Gialloreto sulla destra. L’unico
indisponibile è lo squalificato
Lacarra.
ARBITRO Pairetto di Nichelino.
PLAYOUT SECONDA
VIBONESE-MANTOVA
(ore 16)
VIBONESE Gli acciaccati Alletto e
Saturno salteranno il primo round
della finale. Non convocati anche gli
infortunati di lungo corso Cosentino
e De Filippis.
MANTOVA Il difensore Marco Zaninelli
torna a disposizione. Fuori per
squalifica Sensi e Franchi, non
saranno a disposizione neppure
Cinque e Girelli. In forte dubbio
l’esterno offensivo Colonetti.
ARBITRO Manganiello di Pinerolo.
Le promozioni di Prima
e Seconda vengono stabilite
nella finale dei playoff che si
giocherà domani e domenica
10. In caso di parità, si va ai
supplementari; se c’è ancora
parità, è promossa la
migliore classificata.
La doppia sfida
Vibonese-Mantova decide la
retrocessione in D. In caso
di parità, si va ai rigori. La
Lega ha anche deciso che
domani verrà osservato un
minuto di silenzio per le le
vittime del terremoto.
RUBRICHE
FINALI PLAY OFF LEGA PRO – GARE DI ANDATA
Domenica 3 Giugno 2012
Lunedì ore 18:45
Rai Sport 1
Lunedì ore 23:05
Odeon TV
INFO, NEWS E RISULTATI ONLINE: www.lega-pro.com
Digitale canale 177
SKY canale 914
1ª DIVISIONE GIRONE A
1ª DIVISIONE GIRONE B
2ª DIVISIONE GIRONE A
2ª DIVISIONE GIRONE B
Pro Vercelli – Carpi
ore 17:00 – Rai Sport 2
Virtus Lanciano – Trapani
ore 15:00 – Rai Sport 2
Virtus Entella – Cuneo
ore 16:00
Paganese – Chieti
ore 16:00
Martedì ore 20:45 e
Giovedì ore 21:00
“Fuori dalla Mischia”
SKY canale 820
In streaming su www.blu820.tv
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26
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
MOTOMONDIALE
MOTOGP/1
PILOTA (NAZ-MOTO)
1. STONER (AUS-Honda)
TEMPO
1'42.775
media 165.577 km/h
2. PEDROSA (SPA-Honda)
1'42.875
3. LORENZO (SPA-Yamaha)
1'43.008
4. CRUTCHLOW (GB-Yamaha)
1'43.182
5. SPIES (USA-Yamaha)
1'43.191
6. BRADL (GER-Honda)
1'43.245
7.
HAYDEN (USA-Ducati)
1'43.246
8. ABRAHAM (R.CECA-Ducati)
1'43.315
9. DOVIZIOSO (ITA-Yamaha)
1'43.371
10. BAUTISTA (SPA-Honda)
1'43.493
11. ROSSI (ITA-Ducati)
1'43.537
12. BARBERA (SPA-Ducati)
1'43.624
13. DE PUNIET (FRA-Art)
1'44.915
14. ESPARGARO (SPA-Art)
1'45.281
15. PIRRO (ITA-Ftr)
1'45.939
16. PASINI (ITA-Art)
1'46.234
17. EDWARDS (USA-Suter)
1'46.748
18. SILVA (SPA-Bqr)
1'46.848
19. ELLISON (GB-Art)
1'46.908
20. PETRUCCI (ITA-Ioda)
1'47.149
21. HERNANDEZ (COL-Bqr)
1'47.181
MOTOGP/2
PILOTA (NAZ-MOTO)
TEMPO
1. LORENZO (SPA-Yamaha)
1'42.099
media 166.673 km/h
2. BAUTISTA (SPA-Honda)
1'42.306
3. CRUTCHLOW (GB-Yamaha)
1'42.447
4. DOVIZIOSO (ITA-Yamaha)
1'42.592
5. BARBERA (SPA-Ducati)
1'42.639
6. SPIES (USA-Yamaha)
1'42.802
7.
1'42.870
PEDROSA (SPA-Honda)
8. BRADL (GER-Honda)
1'42.943
9. HAYDEN (USA-Ducati)
1'43.057
10. STONER (AUS-Honda)
1'43.134
11. ABRAHAM (R.CECA-Ducati)
1'43.341
12. ROSSI (ITA-Ducati)
1'43.538
13. ESPARGARO (SPA-Art)
1'44.738
14. DE PUNIET (FRA-Art)
1'44.771
15. PIRRO (ITA-Ftr)
1'45.631
16. EDWARDS (USA-Suter)
1'45.868
17. HERNANDEZ (COL-Bqr)
1'46.450
18. SILVA (SPA-Bqr)
1'46.500
19. PASINI (ITA-Art)
1'46.503
20. ELLISON (GB-Art)
1'46.836
21. PETRUCCI (ITA-Ioda)
1'47.436
MOTO2
PILOTA (NAZ-MOTO)
1. LUTHI (SVI-Suter)
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
TEMPO
1'46.597
media 159.640 km/h
ESPARGARO (SPA-Kalex)
1'47.133
REDDING (GB-Kalex)
1'47.171
IANNONE (ITA-Speed Up)
1'47.613
DE ANGELIS (RSM-Suter)
1'47.629
DI MEGLIO (FRA-Speed Up)
1'47.673
NAKAGAMI (GIA-Kalex)
1'47.697
KALLIO (FIN-Kalex)
1'47.719
ZARCO (FRA-Motobi)
1'47.756
KRUMMENACH (SVI-Kalex)
1'47.825
RABAT (SPA-Kalex)
1'47.826
CORSI (ITA-Ftr)
1'47.831
ELIAS (SPA-Suter)
1'47.851
AEGERTER (SVI-Suter)
1'47.875
CORTI (ITA-Kalex)
1'47.943
MARQUEZ (SPA-Suter)
1'47.953
SMITH (GB-Tech 3)
1'48.100
PONS (SPA-Kalex)
1'48.100
CARDUS (SPA-Ajr)
1'48.182
ROLFO (ITA-Suter)
1'48.185
WILAIROT (THAI-Suter)
1'48.356
TORRES (SPA-Tech 3)
1'48.394
TAKAHASHI (GIA-Suter)
1'48.518
GP CATALOGNA
y
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA
MONTMELÒ (Spagna)
LA POLE
ALLE 13.55
Spunta il sole, caldo, vero, da Spagna infuocata (50
gradi sull’asfalto), e il Motomondiale va in confusione.
Nel senso che ieri, in meno di
due ore, tra mattino e pomeriggio si è visto di tutto. Un turbinio di sensazioni che hanno
mischiato le carte, ma ci restituiscono una Ducati nuovamente tartagliante, soprattutto con Valentino Rossi che
sembra aver già dimenticato
gli effetti benefici del secondo
posto (sul bagnato) della Francia e anche le indicazioni positive del test della scorsa settimana al Mugello: dopo il motore, andato in soffitta ancora
prima di vedere la pista iridata, ieri è toccato al forcellone
in alluminio, adottato solo da
Valentino e oggi già accantonato in attesa di tempi migliori. Ma ancora una volta una novità attesa con grandi aspettative all’atto pratico, non funziona: mah...
Domani
si corre il GP
di Catalogna,
quinta tappa del
Motomondiale,
sul circuito di
Montmelò
(4.727 m)
S
Programma
Oggi
Libere 3 su
Italia 2: ore 9.15
Moto3; 10.10
MotoGP; 11.10
Moto2
Qualifiche su
Italia 1 e Italia 2:
ore 13 Moto3;
13.55 MotoGP;
15.10 Moto2
Domani
Warm-up su
Italia 2: ore
8.40 Moto3;
9.10 Moto2;
9.40 MotoGP.
Gare su Italia 1
e Italia 2: ore 11
Moto3 (22 giri,
103,994 km);
12.20 Moto2 (23
giri, 108,721
km); 14 MotoGP
(25 giri,
118,175 km)
Tempi La prestazione di Valen-
S
Classifiche
MotoGP
1. Lorenzo 90
2. Stoner 82
3. Pedrosa 65
4. Crutchlow 45
5. Dovizioso 44
6. Rossi 42
7. Bradl 35
8. Bautista 35
9. Hayden 33
10. Barbera 26
Moto2
1. P.Espargaro 71
2. Marquez 70
3. Luthi 68
4. Iannone 46
5. Redding 44
Moto3
1. Cortese 67
2. M.Viñales 55
3. Salom 49
4. Fenati 45
5. Rins 44
LORENZO
MARTELLA
Vede che Stoner
è in difficoltà
e affonda i colpi
tino è uno degli strani casi di
questa giornata. Un solo millesimo di differenza tra mattino
e pomeriggio, l’uno con le
gomme morbide, l’altro con
le dure, con 8 gradi di differenza tra i due turni, al
mattino 11˚ a 7 decimi dalla pole teorica, al pomeriggio
12˚ quasi a un secondo e mezzo. Come dire: più di così
non si va. Una spiegazione è un po’
causa dell’altro
mistero (o pasticcio) della
giornata,
cioè le gomme. La situazione
climatica,
da vera
estate, ha
portato un po’ tutti a cercare la propria via con le
nuove moto 1000 e le coperture di ultima genera-
«
Con la gomma
dura il chattering
è diventato molto
forte. Lavoriamo
per eliminarlo
Casey, 1˚ al mattino, chiude 10˚. Volano
tutte le Yamaha. Ducati gambero: Vale 12˚
CASEY STONER
IRIDATO 2011
MOTO3
QUASI UN ALTRO CAMPIONATO SCIVOLONE SENZA CONSEGUENZE PER PASINI
PILOTA (NAZ-MOTO)
1. ROSSI (FRA-Ftr Honda)
Dolori Crt: perdono 40 km/h dai migliori
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
32.
33.
TEMPO
1'52.624
media 151.097 km/h
VIÑALES (SPA-Ftr Honda)
1'52.774
CORTESE (GER-Ktm)
1'52.908
OLIVEIRA (POR- Suter Honda) 1'53.584
KENT (GB-Ktm)
1'53.616
FENATI (ITA-Ftr Honda)
1'53.665
FAUBEL (SPA-Kalex Ktm)
1'53.766
KHAIRUDDIN (MAL-Ktm)
1'53.837
VAZQUEZ (SPA-Ftr Honda)
1'53.979
SALOM (SPA-Kalex Ktm)
1'54.079
MASBOU (FRA-Honad)
1'54.162
TONUCCI (ITA-Ftr Honda)
1'54.393
MILLER (AUS-Honda)
1'54.398
KORNFEIL (R.CECA-Ftr Honda) 1'54.402
MONCAYO (SPA-Kalex Ktm)
1'54.422
ANTONELLI (ITA-Ftr Honda)
1'54.478
RINS (SPA -Suter Honda)
1'54.518
MARQUEZ (SPA-Suter Honda) 1'54.745
BINDER (SA-Kalex Ktm)
1'54.841
McPHEE (GB-Krp Honda)
1'54.879
AJO (FIN-Ktm)
1'54.889
GROTZKYJ (ITA-Suter Honda) 1'56.127
MORCIANO (ITA-Ioda)
1'56.715
Petrucci: «Pago
troppo sul dritto.
Che sconforto!»
Pirro: «Ci servono
almeno due anni»
DAL NOSTRO INVIATO
MONTMELÒ
Dietro l’Italia di Dovizioso e Rossi che lotta per il vertice, c’è quella che stringe i denti intorno a progetti nuovi. Dura la vita delle Crt contro le MotoGP. È già difficile con una
moto collaudata come la Art: a
Lumaca I problemi di Petrucci
re standard) prendeva 40
km/h dai migliori... «Ma il problema sono i 20 da De Puniet,
che ha la Crt con cui devo combattere. Cerco di recuperare in
curva i decimi che perdo sul
dritto, e quando entro in pista
non penso a questo handicap.
Poi torno al box, vedo i tempi e
mi prende lo sconforto. Però
tengo duro e spero che per il
Mugello arrivi qualcosa». Forse la soluzione nei test di mercoledì, ad Aragon: visto che
l’Aprilia non ha disponibilità
di un motore «casa», Petrucci
dovrebbe provare la Ftr-Kawasaki per un eventuale cambio.
sono altrettanto difficili: ieri,
con la sua Ioda-Aprilia (moto-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Mattia Pasini serve solo apprendistato (ieri scivolata senza problemi). Figurarsi con
qualcosa di completamente
nuovo: chiedere a Michele Pirro e Danilo Petrucci.
Giovinezza «La moto — attacca
Pirro — ci è arrivata il 12 marzo per la presentazione: ogni
giorno è un’esperienza nuova.
La Art è Aprilia, la Suter gira
da 2 anni: dateci 2 anni, vedrete quanto cresceremo. In queste moto l’elettronica conta
molto e noi soffriamo. Siamo
all’inizio, dobbiamo provare
strade nuove. Ma servono tempo e test, quindi soldi. Cerco di
fare con la manopola del gas
Danilo
Petrucci, 21
anni, sulla
sua Ioda
quello che dovrebbe fare il controllo di trazione. Almeno è un
modo per imparare a controllare queste moto...».
MILAGRO
f.f.
SABATO 2 GIUGNO 2012
1
2
A
HANNO
DETTO
S
3
1. Stoner prende in consegna la sua
Honda; 2. l’intramontabile torcida per
Rossi; 3. la caduta di Pasini, con apertura
dell’airbag; 4. Crutchlow MILAGRO-MEMEDIA
4
zione, e Valentino, come i piloti Honda Hrc, ha preferito restare sulle dure, che in teoria
dovrebbero essere la scelta di
gara. Gli altri ducatisti e i piloti Yamaha, invece, a fine turno
hanno messo la morbida nuova e i tempi sono radicalmente
calati, con grandi distacchi e
stravolgimenti in classifica.
mento di difficoltà (alla fine
6˚ di giornata, ma 10˚ nel turno pomeridiano) e ha imparato dall’ex compagno Valentino che in questi casi non devi
avere pietà: affondare il colpo. Jorge svicola, dice che di
Casey (al mattino il più veloce) non puoi mai fidarti e che
una giornata storta capita.
Leader L’unica certezza resta
Jorge Lorenzo. Che morbida o
dura, nuova o usata, martella
senza pietà. Anche perché, forse, intuisce
che Stoner
sta attraversando
un mo-
Ottimismo E in un certo senso
gli dà ragione direttamente
l'interessato. «Con la gomma
dura il chattering è diventato
molto più forte. Stiamo cercando di eliminarlo, ma
in ogni caso con piccoli
aggiustamenti possiamo fare un grande mi-
Jorge Lorenzo,
25 anni, leader
del Mondiale
REUTERS-AFP
glioramento: il mio distacco
non è realistico. Poi, in funzione gara, anche a Jerez e in Portogallo ero messo male, ma la
domenica...».
Altri Tra i due poli in lotta per
il titolo c’è di tutto. Esaltato
dalla gomma morbida, Alvaro
Bautista ha dato il primo segnale della sua esistenza al Team Gresini con un bel 2˚ posto, e al solito bene sono andati i due della Yamaha satellite,
Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso, che hanno ribadito come la Yamaha su questa pista
vada fortissimo e potrebbe fare la gara anche con la gomma
morbida, più veloce di oltre
mezzo secondo rispetto alla
dura. Hector Barberà ha dato
la sua zampata, forse inutile ai
fini della gara, ma sempre incoraggiante: 5˚ e primo delle
Ducati. Quindi il redivivo Ben
Spies che ha fatto meglio di Dani Pedrosa. Ma attenzione allo
spagnolo, sempre, ma soprattutto su questa pista, pericolosissimo. Anche se le gomme
dure lo fanno soffrire.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«
Il mio distacco
non è realistico.
Pure a Jerez ed
Estoril ero messo
male, poi però...
CASEY STONER
IRIDATO 2011
REGOLAMENTO
Pedrosa
«Voglio capire
bene le gomme,
perché le
morbide
sembrano
andare quasi 1"
più forte. E con
le dure c’è
tantissimo
chattering»
Veloce, leader
e uomo mercato
«Si inizia bene»
Gira sotto i tempi 2011, vuole distanziare Stoner
«Ma io avevo la gomma morbida, gli altri dura»
Il futuro: «Priorità Yamaha. Ducati mai sentita»
DAL NOSTRO INVIATO
S
Hayden
«Al mattino ero
a soli 4 decimi,
non male. Ma
poi col crescere
della
temperatura è
stato difficile
trovare la giusta
trazione nei
lunghi curvoni»
S
Barbera
«Fare il quinto
posto a solo
mezzo secondo
dai primi è
come una pole
per noi.
Soprattutto
dopo una
mattinata piena
di problemi»
S
Bautista
«Con la dura
non riesco a
guidare, invece
con la morbida
la situazione
migliora molto.
Ma l’importante
è che in ogni
uscita riesco a
migliorarmi»
27
ilPersonaggio
JORGE LORENZO
PAOLO IANIERI
MONTMELÒ
Tutti gli chiedono del futuro, lui prova a parlare solo
del presente. «Sono contento,
il weekend è iniziato bene», ripete Jorge Lorenzo. Con la sua
Yamaha ha girato sotto il record in gara della pista e della
pole 2011, provando a gettare
le fondamenta di un fine settimana importantissimo anche
in chiave campionato. Perché
se qui lui, leader del Mondiale, riuscisse ad aumentare il
margine nei confronti di Stoner, la rincorsa al secondo titolo potrebbe acquistare ancor
più consistenza. «La moto va
bene, ma tutte le Yamaha sono veloci — racconta soddisfatto —. Devo migliorare l’entrata in curva, frenare forte
qui è difficile, ma sono contento di come abbiamo iniziato».
d
lafrase
DEL GIORNO
GALLERIA DALLA SPAGNA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
DUBBI
METEO
«Ho provato
la posteriore
hard, per la
prima volta
potremmo
usarla. Se
invece piove
Montmelò è
critica, ma
siamo
pronti»
Niente illusioni Guarda nel suo
orticello Jorge, senza farsi condizionare da quel secondo che
Stoner ha pagato nei suoi confronti nel pomeriggio. «Ho fatto il tempo con la morbida,
non so se lui e Pedrosa (7˚ a 7
decimi; n.d.r.) abbiano usato
solo la gomma dura (come è
avvenuto, n.d.r.). Di sicuro
questo è uno sport che vive
molto sulla giornata: se quel
giorno sei competitivo tutti
parlano bene di te, altrimenti
non c’è pazienza. Casey al mattino è stato il migliore, nel pomeriggio ha fatto peggio ma
non sono certo io che mi metto
a tirare conclusioni per una sola sessione andata così così».
Grinta Quello che gli interessa
è che la macchina Lorenzo funzioni al meglio: «Io sono sempre stato molto ambizioso e
competitivo, determinato. È
qualcosa che considero importante per riuscire, ho un carattere forte che non molla mai».
E così è pronto per qualsiasi cosa accada. Sia che il tempo resti bello («Nel pomeriggio ho
provato la posteriore dura,
per la prima volta potremmo
usarla in gara, era importante
capire come si comporta»), sia
che la pioggia venga a guastare la gara: «Se piove, qui è difficile avere lo stesso feeling e
confidenza. Montmelò è una
delle piste più eccitanti, ma
con l’acqua è molto critica. Comunque siamo pronti».
Futuro Poi, però, deve arren-
dersi: con l’addio di Stoner e
un Valentino Rossi che fatica
(«Non posso sapere cosa non
va con lui. Di sicuro gli manca
un po’ di fiducia nella moto e
ci sono tanti giovani che vanno forte. Con un’altra moto potrebbe fare meglio, ma non so
se potrebbe lottare per il titolo»), è lui l’uomo del mercato,
la stella che tutti vorrebbero.
«La Honda? Parlate con Marcus (Hirsch, il suo manager;
n.d.r.), io guido. La Ducati?
Non ho ricevuto nessuna offerta da loro. Ma ripeto: la mia
priorità è la Yamaha. Stiamo
negoziando, ci sono tante cose
da decidere per avere le migliori opzioni. Però questa è la
squadra che più ha avuto fiducia in me, qui mi trovo bene e
ho la giusta motivazione per
stare qui altri anni».
Duello Intanto c’è l’obiettivo
del secondo titolo, che ovviamente avrebbe più valore se ottenuto nel duello con Stoner.
«Ma io voglio vincere il Mondiale, non corro per battere
Stoner» chiude la questione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MOTO3 PASSO AVANTI DI TONUCCI (12˚), ANTONELLI È 16˚
Niente muletto
Si va verso
i freni in acciaio?
Fenati 6˚ a 1": «Non ero al meglio»
Entro Brno (fine agosto)
la Dorna vorrebbe avere il
regolamento per i prossimi
anni già definito. Così, in
occasione di tutti i GP,
Montmelò compreso, si
susseguono le riunioni tra
team, Case e organizzatori.
Sicura l’abolizione dall’anno
prossimo del muletto e la
diminuzione del numero dei
meccanici. Spunta l’idea dei
freni in acciaio anziché in
carbonio, possibile l’abolizione
della regola che obbliga i
rookies a disputare il primo
anno in MotoGP in un team
satellite. Nel 2014 centralina
unica e limitazione dei giri.
«Febbre passata,
ho avuto problemi
con le modifiche».
Rossi il più veloce.
Luthi 1˚ in Moto2
chiaro che la vittoria nel GP di
Francia lo ha galvanizzato e in
un certo senso trasformato. Il
primo posto dice che Rossi può
essere uno dei protagonisti dell’intero campionato, così come
Romano Fenati, sesto, ma staccato per il momento di un secondo dai migliori.
GIOVANNI ZAMAGNI
MONTMELÒ (Spagna)
Debilitato Colpa di una messa a
Davanti ci sono sempre i
soliti piloti — Viñales, Cortese
e Oliveira — ma il più veloce è
Luis Rossi, galvanizzato dal primo successo iridato di Le Mans:
per questo, non può essere considerato una sorpresa, ma è
punto da migliorare, ma, soprattutto, di una condizione fisica non ottimale. «Giovedì avevo 38,5 ˚ di febbre — svela il
vincitore di Jerez —: oggi (ieri,
ndr) mi è passata, ma non ero
al meglio. La moto mi ha dato
qualche problema, abbiamo fatto delle modifiche che non mi
Sopra, la carena Team Italia pro
terremotati. A destra, Fenati MILAGRO
hanno soddisfatto, ma si può dire che il limite più grande sia
stato il pilota». Nonostante questo, è sempre tra i primi. Interessante anche il passo in avanti
dell’altro pilota del team Italia,
Alessandro Tonucci, 12˚ dopo
essere stato a lungo tra i primi
dieci, ma il distacco (1”769) è
ancora un po’ elevato. Dietro a
lui di un decimo e di quattro po-
sizioni Niccolò Antonelli, ancora alle prese con la messa a punto della sua Ftr-Honda.
Forza Emilia I piloti del Team Italia hanno espresso la loro solidarietà ai terremotati dell’Emilia, riportando sulle carenature
la scritta “Help Emilia SMS
45500”. E nel paddock qualcuno ha portato degli adesivi di incoraggiamento realizzati dai
crossisti dell’Emilia Romagna,
in vendita a 5 euro: incasso devoluto ai terremotati.
Moto2 Luthi ha rifilato oltre
mezzo secondo al più immediato inseguitore, Espargaro, con
Redding 3˚ e Iannone 4˚a un
secondo e con problemi di trazione. Quinto De Angelis, in crescita, solo 15˚ Corti, con Marquez addirittura 16˚.
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Codice cliente: 222072
Codice cliente: 222072
28
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
Codice cliente: 222072
SABATO 2 GIUGNO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MOTOMONDIALE GP CATALOGNA
QUARTO L’ITALIANO DELLA YAMAHA SATELLITE: «NON È CHIARO QUALE GOMMA VADA MEGLIO»
Dovizioso: «M1 super,
ma la Honda è vicina»
GIOVANNI ZAMAGNI
MONTMELÒ
Motivato. E determinato. Quella del Montmelò è una
delle sue piste preferite e Andrea Dovizioso non vuole farsi
scappare l’occasione di fare bene: vederlo così avanti (4˚) do-
po la prima giornata di libere è
sicuramente un buon segno.
«Sì – conferma – sono partito
forte. Come sempre accade su
questo tracciato, ho un po’ di
problemi con l’anteriore, che
tende a chiudersi nelle curve
più lunghe. Alla fine ho montato la morbida posteriore, ma
non per fare il tempo, perché
ho mantenuto la dura anteriore: volevo fare una verifica».
Proprio la scelta della copertura sarà decisiva. «Non è ancora ben chiaro quale sarà la giusta: forse la Yamaha, più della
Honda, può fare la gara con
l’opzione più soffice. E’ difficile fare una valutazione del passo gara e l’1’42”8 fatto da Pedrosa con la dura, oltretutto
usata, è molto significativo. In
definitiva: la M1 va forte, ma
la Honda non è assolutamente
lontana».
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Andrea Dovizioso, 26 anni IPP
Vale, dopo il motore
via pure il forcellone
Rossi «Nei test quello in alluminio era ok in entrata di curva,
qui non va. C’è l’idea di provare di nuovo quello in carbonio»
so indietro (13˚). «Però non
siamo messi così male come
nelle prime gare. Avessi messo
la gomma morbida avrei fatto
un po’ meglio» tiene a chiarire
Rossi, per il quale il bilancio di
giornata è comunque negativo. «Siamo andati abbastanza
male, anche se forse un po’ meno peggio di quello che è venuto fuori, visto che io non ho usato la gomma morbida il pomeriggio».
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERI
MONTMELÒ
Il passo avanti non c’è stato. Anzi. Sono bastati due turni di prove libere ed è già tempo di retromarcia. Bocciato subito dopo i test al Mugello il
motore che avrebbe dovuto debuttare a Silverstone, ieri è stato il turno del nuovo forcellone in alluminio, che Valentino
Rossi aveva promosso nelle
due giorni toscana ma che invece Nicky Hayden aveva subito
accantonato. «C’è l’idea di provare domani (oggi; n.d.r.) di
nuovo il forcellone in carbonio. Al Mugello quello in alluminio mi dava qualche vantaggio in entrata di curva, qui no,
anche se non credo che tra i
due cambi tanto. Vediamo...»
è la prima analisi di Valentino
Rossi nella conferenza stampa
italiana. Qualche minuto dopo, in inglese, il pesarese va però un po’ oltre. «Penso che potremmo utilizzarlo di nuovo lunedì nei test e poi mercoledì ad
Aragon. Quarantacinque minuti sono pochini per capire».
Confronto impietoso Povera Ducati. Sembra quasi di sentire
riecheggiare la pubblicità di
inizio Anni ’70 del Dom Bairo
(«Cimabue, Cimabue, fai una
cosa ne sbagli due»), con ogni
novità gettata nella mischia da
Borgo Panigale per aiutare Valentino che spesso e volentieri
torna in magazzino. E facendo
il confronto con quanto avvenne un anno fa, il confronto è
Aderenza cercasi Il suo pessimi-
Valentino Rossi, 33 anni, è reduce dal secondo posto di Le Mans MILAGRO
impietoso: allora Rossi si qualificò a 8 decimi dalla prima pole MotoGP di Marco Simoncelli che fermò i tempi sull’1’42”413. Ieri Jorge Lorenzo
è sceso (con la gomma morbida) a 1’42”099, mentre Valentino ha stampato due tempi fotocopia: 1’43”537 al mattino
(con gomma morbida),
1’43”538 il pomeriggio (con la
dura), 12˚ e ultimo dei prototipi, come era già avvenuto nelle qualifiche del Qatar, mentre
a Jerez aveva fatto un altro pas-
«
Però non siamo
andati male come
nelle prime gare,
avessi messo la
morbida...
VALENTINO ROSSI
PILOTA DUCATI DAL 2010
smo fa il paio con quello di
Hayden («Non abbiamo fatto
il passo avanti che speravamo,
ma sapevamo che a questo livello non trovi subito un secondo» dice Nicky, 10˚), però stona guardando ai tempi della
Desmosedici privata di Hector
Barbera, che sarà anche un mago delle scie, però ha chiuso 5˚
a quasi 9 decimi da Rossi. I problemi, che l’adozione del nuovo forcellone e le novità di elettronica si sperava avrebbero ridotto, sono sempre i soliti:
«Non ho tanta aderenza dietro, perdo in accelerazione, scivolo e sgommo tanto. Però tutto quello che proviamo a fare
ha un bruttissimo effetto sul
davanti. Non ho feeling, non
entro in curva bene e vado piano. Le novità di elettronica
non sono male, aiutano un po’
in accelerazione, la moto è più
facile però manca grip meccanico. Siamo preoccupati, per
le qualifiche dovremo cercare
delle cose nuove per trovare
aderenza, senza perderne davanti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SUPERSTARS
MONDIALE TURISMO
MONTEZEMOLO
Mugello: Biagi
prova l’assalto
Debutta Capelli
A Portimao Menu
corre truccato
da Vaillant
«Perez? Bravo,
ma gli serve
più esperienza»
Tante novità e motivi di
interesse per la quarta tappa
della Superstars, che dopo la
trasferta di Donington torna in
Italia al Mugello (oggi libere e
qualifiche). Tutti contro le Audi
RS5, che in Inghilterra avevano
ostentato la propria superiorità.
Bmw, Chevrolet, Jaguar,
Maserati e Mercedes lanciano
la sfida al 27enne svedese
Johan Kristoffersson (Audi, 85
p.), due volte primo a Imola. A
seguire Thomas Biagi, veloce e
costante con la prima delle
Bmw (69). Poi Vitantonio Liuzzi
(64), con la Mercedes C63 AMG
del team Romeo Ferraris. In
GTSprint debutta Ivan Capelli
con una Ferrari 458 Italia.
All’autodromo di
Portimao (Portogallo) oggi
sarà il team Chevrolet
l’attrazione perché Alain Menu
si calerà nella parte del
personaggio dei fumetti Michel
Vaillant, Lo svizzero indosserà
la tuta rosso-bianco-blu del
celebre team Vaillant e anche
la sua Chevrolet Cruze sarà
customizzata. In classifica,
guida Muller (Chevrolet) con
206 punti, Oggi libere e
sessione unica di
qualificazione dalle 14.15 alle
14.50. Domani le due gare,
entrambe sulla distanza di 11
giri, scatteranno alle 13.05 e
15.35. Tv: differita Eurosport a
partire dalle ore 22.
Sergio Perez deve fare
più esperienza prima che si
possa parlare realisticamente
di trasferimento in Ferrari. E’ il
succo di quanto dichiarato dal
presidente della Ferrari Luca
Cordero di Montezemolo a
margine della Financial Times
Luxury Conference a
Marrakech: «Massa? Non
abbiamo mai preso decisioni
prima della seconda metà
della stagione. Subito Perez?
No. E’ un buon pilota, ma
guidare una Ferrari necessita
più esperienza. Però è uno dei
migliori giovani. Comunque,
Massa a Montecarlo mi è
piaciuto molto, è stato tra
i più veloci».
Taccuino
GP A ST. JEAN D’ANGELY
Cairoli in Francia
Il Mondiale Motocross torna
in Europa. Da oggi a St. Jean d’Angely si corre il GP di Francia. L’iridato Mx1 Tony Cairoli (Ktm) guida la
classifica con 203 punti. Oggi le
prove, domani Sportitalia2 trasmetterà le gare in diretta: ore 12
gara 1 MX2; ore 13 gara 1 MX1; ore
15 gara 2 MX2; ore 16 gara 2 MX1
24 ORE LE MANS
Gené sull’Audi
Ad un paio di settimane dalla
24 Ore di Le Mans, l’Audi modifica
la formazione. Timo Bernhard non
ha ancora completato la riabilitazione dopo l’incidente di Sebring
ed è stato sostituito con Marc
Gené che dividerà l’abitacolo della
R18 ultra numero 3 con Romain Dumas e Loic Duval.
NUOVI ARRIVI
A PREZZO DI LANCIO
E ACCESSORI INCLUSI!
Nel mese di giugno gli oltre 300 concessionari SYM di
tutta Italia aprono le porte ai principali arrivi della nuova
gamma moto e scooter 2012. Per festeggiare le attese novità, SYM le abbina a uno speciale prezzo-lancio: una ghiotta
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alla crisi”: la rassegna di speciali promozioni accessori inclusi attiva tutto il mese di giugno su una ricca scelta di scooter a marchio SYM.
Tra le novità a
prezzo-lancio, Symphony: il best-seller di gamma, ora
disponibile in tre
differenti cilindrate - 50, 125 e 151 –
e in due differenti
versioni: il classico Symphony S
(nella foto), rinnovato nel frontale e
arricchito di eleganti profili cromati, e il grintoso
Symphony SR, la
versione sportiva
con pneumatici ribassati e doppio
freno a disco. Con cerchi in lega dall’esclusivo design SYM,
gli scooter della gamma Symphony sono tutti dotati di ampia sella, pedana piatta ideale per l’utilizzo cittadino, vano
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design super-aggressivo e specchietti retrovisori con frecce integrate. Pensato
per chi vuole una
guida sportiva e
scattante, il motore è un evoluto
monocilindrico
ad iniezione elettronica: con 4 valvole, 278 cm3 e 21,3 chilowatt. La ruota anteriore è da 14
pollici, mentre entrambi i freni possono contare su una coppia di dischi con profilo a margherita: a garanzia di una frenata più incisiva. Super-confortevole, Joymax 300 è equipaggiato con presa da 12 volt e accesso USB: per alimentare comodamente a bordo navigatore satellitare, Smart Phone
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SABATO 2 GIUGNO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
CICLISMO LAVORI IN CORSO PER IL 2013
4
Fusione
in vista
DA MALÈ
A FONDO
Il 21˚ Trofeo
Melinda scatta
alle 11: 198,7 km
con partenza da
Malè verso
Rumo, Cles,
Mollaro,
Tuenno, Nanno
e Cles, prima di
un circuito
finale di 30,1
km, con la salita
di Ronzone, da
percorrere tre
volte con arrivo
a Fondo.
Contador
e Basso
insieme:
si può fare
Alberto Contador, 29 anni BETTINI
CLAUDIO GHISALBERTI
Progetto ambizioso: Saxo
e il blocco Liquigas uniti
per fare il team n. 1 al mondo
L’obiettivo è creare il team numero 1 al mondo. Liquigas e Saxo Bank stanno lavorando per un futuro comune, per
una fusione. O meglio, visto che
Liquigas a fine anno lascerà il ciclismo almeno come grande
sponsor, a questo progetto stanno lavorando da una parte Roberto Amadio e Paolo Zani, team manager e patron della
squadra, e dall’altra Bjarne Riis,
manager del team Saxo. Come
avvenne un anno fa tra Leopard
e RadioShack, o tra Garmin e
Cervelo, anche quest’idea clamorosa non mancherà di far discutere, ma ha una logica forte.
Vediamo perché.
S
Ivan Basso, 34 anni BETTINI
Coesistenza Tutto semplice,
quindi? Per niente. I due gruppi
sono molto eterogenei. Strettamente nazionale il primo, molto internazionale il secondo.
Inoltre Amadio e Riis dovrebbero trovare il modo di coesistere
e come spartirsi i compiti. Non
ci sarebbero invece problemi di
coesistenza tra i due leader carismatici, Basso e Contador, che
corsero insieme per alcuni mesi
nel 2007 alla Discovery Channel prima della squalifica di
Ivan per l’Operacion Puerto:
persone estremamente intelligenti, sanno benissimo che non
si pesterebbero i piedi. Tra i due
c’è una grande stima e non è un
segreto che sarebbero felici di
correre insieme. Ne parlarono
già una sera di settembre 2009,
C’È
KOLOBNEV
Al via 106
corridori di 14
squadre.
I migliori:
1 Rebellin
12 Capecchi
14 Moser
15 Oss
24 Rabottini
26 Failli
32 Bertagnolli
35 Possoni
37 Niemec
45 Paolini
48 Kolobnev
51 A. Bertolini
52 Sella
54 Pellizotti
65 Betancur
66 Taborre
71 Pozzovivo
72 Brambilla
78 Battaglin
82 Bailetti
95 Frapporti
Tv: differita
RaiSport2 dalle
19
Fedeltà Bjarne Riis, invece, ha
in mano la totale fiducia di Alberto Contador. Il fuoriclasse
spagnolo, numero 1 delle corse
a tappe, la cui squalifica scade
il 6 agosto, ha sempre detto di
avere un debito morale col manager danese, per il quale anche Basso stravede. Oltre a
CLAUDIO GREGORI
MALÉ (Trento)
La mela si coglie. È tentatrice dai tempi di
Adamo ed Eva. E qui Moreno Moser si trova nel
paradiso delle mele: Golden, Red Delicious e
Renetta, e le nuove Gaia e Fuji di montagna.
Torna in gara a un mese dalla sua splendida vittoria di Francoforte e con elegante sicurezza
tende la mano verso il Trofeo Melinda, che si
corre sulle sue strade. Non tergiversa. Già alla
vigilia mette la faccia al sole e dichiara: «Punto
al risultato massimo. Cerco di vincere». Anche
se, con realismo, avverte: «Sulla mia prova ci
sono due incognite. La prima è che non gareggio da un mese. La seconda è che martedì scorso sono rientrato da 15 giorni di lavoro in quota
al Passo San Pellegrino, 1919 metri, e non so
come il mio fisico reagirà. Ma sto bene e sono
motivato dal correre nella mia terra».
Lacuna Moser ha confermato che, tra tre settimane, sarà in lizza anche nel campionato italiano, che si disputa in Trentino: il 23 nella gara in
linea, con partenza da Pergine e arrivo a Borgo
in Valsugana, e il 24 anche nella crono di Levico
Terme. Il Trofeo Melinda è giunto alla 21ª edizione e vanta nell’albo d’oro nomi di prestigio
come Fondriest, Bartoli, Cunego, Garzelli, Visconti e Nibali. Manca un Moser. E, nella prima
corsa italiana dopo il Giro, Moreno sarebbe fiero di colmare questa lacuna firmando col nome
della più grande famiglia di corridori la classica
trentina. Il 18 febbraio ha vinto il Trofeo Laigueglia. Il 1˚ maggio ha colto la prima vittoria internazionale nel Gp Francoforte, che vanta un
palmares di gran classe, con tre vittorie di Zabel. In tutte e due le gare è arrivato da solo con
numeri da finisseur di talento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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BETTINI
Ivan Basso, a sinistra, e Alberto Contador, 6 grandi giri in due BETTINI
quelle umane, Alberto stima
moltissimo le qualità tecniche
di Bjarne. L’unione è così forte
che lo spagnolo si sta trasferendo a Lugano, dove da anni vive
la famiglia Riis. Sul piano economico, il manager potrebbe
contare su Saxo Bank, che vuole continuare. Il problema è
che ha bisogno come l’aria di
punti per entrare a far parte dei
team d’elite. Punti che al momento non ha, visto che Contador, causa squalifica, non ne
porta. Ma che arriverebbero da
Basso e compagni. Oltre che dagli altri Saxo, tra cui gli italiani
Tosatto e Boaro.
«Non corro da un mese e vengo
dall’altura, ma punto al massimo»
sia Amadio sia Riis cercheranno
di costruirsi un futuro autonomo, poi il tempo comincerà a
stringere. Trovare nuovi sponsor ora è impresa ardua. A meno di miracoli, quindi, o la fusione diventerà realtà oppure è
probabile che il futuro di queste
due squadre abbia orizzonti
molto più limitati.
Amadio e Zani
porterebbero
in dote anche
Sagan, Viviani,
Moser e Caruso
che seguiranno Nibali, Szmyd e
Oss (verso la Bmc), resteranno
invece Sabatini, Agostini, Ratto
e qualche uomo di fatica. Inoltre arriveranno due giovani interessanti come Brambilla (dalla Colnago) e De Marchi (dall’Androni).
Moser in casa
Prove tricolori
e tris nel mirino
Per il tris Il percorso (198,7 km di saliscendi) e il
circuito finale gli si addicono. La salita finale di
Fondo, con gli ultimi 3 km con pendenze dal 6
all’8%, sembra fatta apposta per lui. Un anno
fa, proprio qui, Moreno disputò la sua prima corsa da pro’: recitò da protagonista, cercando
l’arrivo solitario, ma poi vinse Davide Rebellin. Quest’anno ci sono 14 squadre in lizza e
c’è un bel ventaglio di avversari. Rebellin,
1˚ anche nel 2004, cerca il tris. Molto
temuto è il colombiano Carlos Alberto
Betancur, 22 anni, che l’anno scorso
arrivò solo nel Giro dell’Emilia e sei
giorni fa ha vinto con grande autorità l’ultima tappa del Giro del Belgio.
Gli uomini della Colnago, guidati
da Pozzovivo, Brambilla e Battaglin
sono decisi ad essere protagonisti,
così come il duo Katusha Paolini-Kolobnev. È molto atteso Matteo Rabottini, reduce dagli exploit del Giro. E torna sulla scena italiana Franco Pellizotti. La corsa parte alle
11.00 da Malé e arriva a Fondo,
con un circuito finale di 30,1 km
da percorrere tre volte. Una grande kermesse nella terra delle mele.
Non solo Basso La coppia Ama-
dio-Zani ha in mano, come corridori, i rinnovi contrattuali di
Ivan Basso, Peter Sagan (talento ambito da tutti i team più forti), Elia Viviani, Moreno Moser
e Damiano Caruso. Sul piano
economico, invece, ha in tasca
un contratto con Cannondale e
alcuni partner minori. Vincenzo Nibali andrà via a fine stagione, destinazione Astana, quindi verrà meno una prima lama
per le grandi corse a tappe e per
questo era stato sondato il terreno anche per un ritorno di Roman Kreuziger. Dal canto suo,
Eros Capecchi, grande talento
finora inespresso, vorrebbe restare ancora accanto al maestro Basso, ma le sue richieste
economiche al momento sono
considerate troppo elevate: correrà da capitano alla Vuelta, però la corsa spagnola rischia di
arrivare troppo tardi. Quasi certi gli addii di Vanotti e Agnoli,
Moreno
Moser,
21 anni
IN TRENTINO OGGI 21˚ TROFEO MELINDA
a Vuelta appena conclusa, in un
ristorante di Madrid. E quella
che tre anni fa sembrava un’ipotesi impossibile, ora è un progetto.
Scelta obbligata Fino ad agosto
L’ULTIMA EDIZIONE TRASMESSA IN TUTTI I CONTINENTI
MANCANO 4 SETTIMANE AL TOUR
Taccuino
Tv: il Giro in 165 Paesi
L’Europa cresce del 20%
Lussemburgo: bis di Greipel
Da domani i big al Delfinato
MOUNTAIN BIKE DOWNHILL
Oltre 165 Paesi dei 5 continenti hanno trasmesso le immagini del 95˚ Giro d’Italia. In
Europa la corsa rosa ha potuto
contare su un ampio palinsesto da parte di Eurosport, con
125 ore di programmazione
(+31% rispetto al 2011), di
cui 52 live (+24%), che hanno
raggiunto 40 milioni di utenti
(+20%). Ad Eurosport vanno
poi aggiunte le emittenti Tv2
Denmark, Tv2 Norway, Vrt e
Vtm (Belgio), Nos Olanda, Ceska Televize (R.Ceca), Rtl Lussemburgo, Srg (Svizzera), Ei-
tb, Euskal Telebista e Marca Tv
(Spagna). Grande esposizione
mediatica anche nel Nord America, grazie alla copertura di
Universal Sports Network. E
per la prima volta una tappa
(la 2ª, con Taylor Phinney in
rosa) è stata trasmessa in chiaro da Nbc entrando nelle case
di milioni di statunitensi. Il Giro è stato trasmesso anche in
tutta l’America Centrale e Latina, in alcuni Paesi africani, in
Giappone e in Kazakistan. Impegno doppio in Australia rispetto al 2011 con 8 tappe live.
Ryder Hesjedal, 31 anni, primo
canadese re del Giro BETTINI
André Greipel non perde un colpo. Al Giro
del Lussemburgo, il tedesco della Lotto-Belisol,
già a segno giovedì, ha vinto in volata anche la 2ª
tappa, Schifflange- Leudelange (183,9 km),
battendo il britannico Swift e il connazionale
Roelandts, mentre il francese Jimmy Engoulvent
(Saur) resta leader. Con 11 successi (12
considerando il Circuito di Adelaide), Greipel è
diventato il plurivittorioso della stagione.
Intanto domani a Grenoble scatta con un
cronoprologo di 5,7 km il 64˚ Criterium del
Delfinato, tradizionale test a un mese dal Tour
de France: 7 tappe più il prologo, 1052 km e una
crono di 53,5 km. Con Nibali e Nocentini, saranno
al via, tra gli altri, Evans, Andy Schleck, Wiggins,
Martin, Gilbert, Menchov, Vinokourov, Brajkovic,
Van Garderen, Van Den Broeck, Samuel e Luis
Leon Sanchez.
Coppa del Mondo in Val di Sole
(m.gaz.) La Coppa del Mondo di mountain bike,
specialità downhill, fa tappa a Commezzadura, in
Val di Sole (Trento), con 266 atleti di 33 nazioni. Oggi
qualifiche, domani finali. Favoriti i francesi Damien Spagnolo ed Emmeline Ragot, i più veloci nelle prove. L’Italia spera in Lorenzo Suding, che mira alla top ten. Nella
vicina Vermiglio, a pochi km di distanza, oggi si disputa invece la 4ª e ultima prova degli Internazionali
d’Italia della specialità cross country, con Marco Aurelio Fontana, Gerhard Kerschbaumer, Eva Lechner.
PROVA IN LINEA SU STRADA
All’Olimpiade l’Italia avrà 4 donne
Grazie al 4˚ posto nel ranking dietro Olanda, Germania e Usa, ai Giochi di Londra l’Italia avrà 4 atlete (il
massimo) al via della gara in linea su strada. In pole position l’iridata Bronzini, Guderzo, Cantele e Baccaille.
Codice cliente: 222072
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
BASKET NBA: FINALE OVEST SUL 2-1
y Sefolosha ferma Parker
STANOTTE
GARA-4
La finale Ovest,
al meglio delle 7,
prosegue
stanotte (ore
2.30, Sky Sport
2) a Oklahoma
City
S
OVEST
Gara-3:
Oklahoma
City-San Antonio
102-82 (Durant
22, Sefolosha
19; Parker,
S.Jackson 16),
serie 1-2
Oklahoma City è viva
Coach Brooks piazza l’ex biellese sul play e gli Spurs crollano
Thabo: «Penso di avergli dato fastidio con i miei centimetri»
Angelico Nonostante sia ormai
nella Nba da 6 stagioni, lo svizzero non ha dimenticato la stagione passata in Piemonte.
Ogni estate infatti torna a salutare Massimo e Alberto Angelico, facendo anche un salto in sede sulla strada per Vevey. Nel
punto vendita all’entrata del
Lauretana Forum c’è sempre la
sua maglia numero 4 Angelico
autografata. Thabo ha l’arte
nel sangue: suo padre Patrick,
da studente in Sud Africa, cantava in lingua zulu contro
l’apartheid, prima di essere costretto ad emigrare a Montreux, dove poi nacque Thabo,
con la moglie Christina, affermata pittrice, per le pressioni
della polizia, che mal sopportava i matrimoni interrazziali.
MASSIMO ORIANI
EST
Miami-Boston
2-0 (ieri notte
gara-3 a Boston)
«Posso chiedere a Scott
Brooks di non farlo giocare».
Gregg Popovich ha trovato il
modo per vincere gara-4: togliere di mezzo Thabo Sefolosha.
E’ stato infatti lo svizzero a rimettere in corsa Oklahoma City nella finale Ovest, chiudendo a 20 (3a striscia di sempre dopo Lakers, 33, e Houston, 22)
la serie positiva di San Antonio,
peraltro ancora avanti 2-1.
S
Mossa Dopo essere stati presi a
FINALI NBA
Al via il 12
giugno (o il 10 se
le finali di
conference
finiranno in 4 o 5
partite) in casa
della vincente
Ovest (sia Spurs
che Thunder
hanno il fattore
campo a favore
sulle finaliste
Est)
schiaffi dai texani nelle prime
due partite, i Thunder dovevano giocoforza trovare una soluzione per limitare l’attacco
bianconero. E siccome il serpente si uccide tagliandogli la testa, ecco l’idea di soffocare la
fonte di gioco degli Spurs, piazzando il più alto Sefolosha su
Tony Parker. Il risultato è stato
un pick and roll infinitamente
meno efficace e tanti 1 contro 1
per Duncan, quasi sempre incapace di battere l’avversario diretto (in 3 partite il caraibico ha
13/41 dal campo). «Sefolosha
è stato fenomenale — diceva
Durant, unico Thunder, con 22
punti, a superare i 19 di Thabo
— I suoi 6 recuperi ci hanno permesso di giocare in contropiede». «Continuerà a fare il suo
S
memoria una lunga sfilza di frasi fatte, si limitava a lodare i
compagni: «Penso di avergli dato fastidio coi miei centimetri
— spiegava l’ex biellese — Ma
gli altri mi hanno dato una grossa mano». I 19 punti di Thabo
sono arrivati con 16 tiri (4/10
da 3), cifra inusuale per l’ex
Chalon, che aveva un top di 9 in
stagione: «Credo che l’ultima
volta che ne ho presi così tanti
sia stato l’estate scorsa in Nazionale svizzera».
Lil Wayne Giovedì sul carro dei
Thabo Sefolosha, 28 anni, a Biella nel 2005-06 con 11.6 punti di media, a canestro contro Ginobili e Neal AFP
Ogni estate
lo svizzero torna
in Piemonte
a far visita ai
fratelli Angelico
dovere — chiudeva Popovich
— non ci posso far nulla. Dovremo però giocare molto meglio
come squadra». Oklahoma City
infatti non è solo cresciuta in difesa (14 recuperi sulle 21 perse
dagli Spurs e 9 stoppate) ma anche in attacco, con molta più circolazione di palla che ha portato a tiri aperti o al ferro. Il risultato non è praticamente mai sta-
to in dubbio, non dopo il break
di 22-5 a metà 2o quarto. «Siamo essere umani — diceva Stephen Jackson — Abbiamo avuto un buon periodo, è solo una
sconfitta». Sefolosha, il re dell’understatement, tanto che un
giornalista lo ha paragonato a
Crash Davis, il personaggio del
film Bull Durham interpretato
da Kevin Costner che recitava a
vincitori ha cercato di salire anche il famoso rapper Lil Wayne,
respinto però ai cancelli della
Chesapeake Arena. «Wow, non
mi hanno fatto entrare. Forza
Spurs» ha poi scritto il cantante
su Twitter. Favolosa la risposta
dei Thunder: «Il signor Wayne
è il benvenuto, basta che, come
chiunque altro, compri un biglietto». A Sefolosha non servirà. Un’altra partita così e a Oklahoma City potrà entrare gratis ovunque per il resto della vita.
Ha collaborato Gabriele Pinna
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
I NUMERI
44
Punti
in area
I Thunder ne
hanno segnati
20 più degli
Spurs, dopo il
-20 delle prime
2 gare
12
Punti Spurs
pick and roll
Nelle prime 2
partite ne
avevano segnati
30 di media
476
Stoppate
Duncan
Superato il
record di Jabbar
nei playoff
56
Punti
comprimari
Sui 102 dei
Thunder. Nelle
altre 2 gare ne
avevano segnati
solo 58 su 209
SABATO 2 GIUGNO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
BASKET PLAYOFF: SEMIFINALI GARA-3
McCalebb scatta
Per Siena, sesta
finale consecutiva
A Sassari, il play segna 12 punti nel 1o quarto
La Mps va a +24, ma per i sardi è una festa
sti livelli è complicato, soprattutto se al campionato si unisce la partecipazione a una
coppa europea (nella fattispecie l’Eurocup). Tra le semifinaliste, negli ultimi sei anni prima Napoli (addirittura scomparsa), poi Avellino, Biella e
Caserta hanno pagato dazio
negli anni successivi alla qualificazione. «Siamo tranquilli,
cercheremo di non fare errori», si augura il presidente Stefano Sardara. «Peccato aver
chiuso con una sconfitta in casa la nostra stagione — osserva il tecnico della Dinamo, Romeo Sacchetti — ma se nella
stagione ne abbiamo perse sei
con loro qualcosa vorrà significare».
La gara Dopo i 49 punti beccati
in Toscana (23 in gara-1 e 26
in gara-2), il principale obiettivo del Banco di Sardegna era
di tenere botta, per non permettere a Siena di mettersi subito in fuga. Ma l’obiettivo fallisce. «Colpa» della (netta) differenza di valori e dell’approccio mentale senese. Chiudere
sul 3-0, come è stato, avrebbe
significato evitare ulteriori
stress. Per cui, zero sconti. A
le Pagelle
di CANF
MALE I DIENER, EASLEY C’È
MICHELORI LASCIA IL SEGNO
SASSARI
HOSLEY 6 Inizio tragico, nella
ripresa aggiusta la mira. 6
rimbalzi, 5 perse.
DEVECCHI 5 Una tripla nel terzo
quarto e poco altro.
T.DIENER 5,5 Chiude la serie
senza mai andare in doppia cifra
nei punti: in affanno nonostante i 6
assist.
SACCHETTI 5 Gioca tanto nel 3˚
quarto, fa quel che può.
PLISNIC 5 Tiene botta nei primi
20’ quando segna tutti suoi 8
punti, poi scompare.
SIENA
h
IL MIGLIORE
8 MCCALEBB
Semplicemente immarcabile, punti
(21) e regia al top.
ZISIS 6,5 Entra nel 2˚ quarto,
prezioso.
THORNTON 6.5 Tripla importante
del +15 nel momento della rimonta
Sassari: piace. Per lui anche 4
assist.
D.DIENER 5 Non dà il solito
apporto, poco da ricordare. 5
rimbalzi ma 4 palle perse
VANUZZO 6 La folla acclama il
capitano, sufficiente. In campo per 24’
Ksystof Lavrinovic, 32 anni CAST
15-0
Bilancio in semifinale
di Siena. Scarto medio 22.5
punti nelle ultime 12. Non perde
da gara-1 con Roma nel 2007
LAVRINOVIC 6.5 Fondamentale
nei primi 20’, solito fattore.
KAUKENAS 6 Da tre non va, come
tutta la squadra, ma non demerita,
subisce una botta nel finale.
Tony Easley, 24 anni, a destra LaP
PINTON n.g. Solo quattro minuti
per lui.
55
Vittorie Pianigiani
su 60 match playoff. Aggancia
Peterson al 3o posto, dietro
Messina (62) e Recalcati (60)
Bo McCalebb, 27 anni: 21 punti è la migliore prestazione nei playoff quest’anno e eguaglia il massimo stagionale CAST
SASSARI
SIENA
64
79
(12-23, 28-44; 45-61)
BANCO SARDEGNA SASSARI: T. Diener 4
(2/6, 0/2), D. Diener 10 (2/5, 0/3), Hosley 13
(0/4, 3/5), Plisnic 8 (1/1, 1/3), Easley 17 (7/11);
Vanuzzo 5 (1/2, 1/3), B. Sacchetti 2 (1/2,
0/1), Pinton 2 (1/1, 0/1), Devecchi 3 (0/1,
1/3), Metreveli, Binetti. All. R. Sacchetti.
MONTEPASCHI SIENA: McCalebb 21 (9/10,
1/5), Moss 1 (0/1, 0/2), Thornton 9 (3/6, 1/3),
Stonerook 4 (1/2), Michelori 7 (3/10); Ress
4 (2/5, 0/3), Lavrinovic 12 (6/8, 0/1),
Kaukenas 10 (4/6, 0/4), Aradori 6 (3/5,
0/2), Zisis 5 (2/3), Lechthaler. N.e.: Carraretto. All.: Pianigiani.
ARBITRI: Cicoria, Begnis, Lanzarini.
NOTE - T.l.: Bs 16/21, Mps 7/11. Rim.: Bs 33
(Easley 10), Mps 42 (Michelori 8). Ass.:
Bs 12 (T. Diener 6), Mps 13 (Thornton 4).
Prog.: 5' 7-10, 15' 31-53, 25' 65-46, 35'
58-71. Ant. Hosley 7'48" (10-16). Spett.:
4532 per 84395 euro.
DAL NOSTRO INVIATO
MARIO CANFORA
SASSARI
Sesta finale consecutiva:
il regno di Siena prosegue senza troppe discussioni, in attesa dell’avversaria per l’atto finale. Come i pugili d’esperienza, fa prima barcollare Sassari
sfiancandola in ogni centimetro del parquet, quindi incassa
qualche gancetto prima di
chiudere nettamente ai punti
nonostante un inusuale 2/20
da tre. Ma se nella serata del
10% nelle triple riesci a vincere con 15 punti di scarto, vuol
proprio dire che il confronto
era di base impari. «Sono contentissimo di aver chiuso subito la serie — dice il coach Mps
Simone Pianigiani — abbiamo
bisogno di riposarci e fare la
conta in vista della finale. Chi
preferisco affrontare? Non importa, magari mi farebbe pia-
Sacchetti: «Se in
stagione abbiamo
perso 6 volte con
loro qualcosa
vorrà significare»
cere che tra Milano e Pesaro si
vada per le lunghe...».
Tributo Mai sconfitta casalinga
in una serie di semifinale fu così indolore. Perché la gente di
Sassari, dopo il 3-0 subito da
Siena, è contenta lo stesso. E
concede alla fine il giusto tributo alla squadra di Sacchetti,
vera sorpresa della stagione al
pari di Pesaro. Vedere un muro di pubblico così caloroso è
merce rara (da brividi la ola e
l’incitamento sul -24!) ed è il
patrimonio indiscusso del
club. Da oggi, però, viene però
il difficile. Confermarsi su que-
cominciare da McCalebb che
nel primo quarto fa uno show:
blocca Travis Diener e in attacco ne mette 12. Siena non molla mai il comando, dal 10-5 lo
scarto si allarga. Nei primi 7’
del secondo quarto Pianigiani
tiene in panca McCalebb, ma
con Zisis il livello è sempre alto grazie a Lavrinovic: a 38"
dall’intervallo lungo il tabellone segna 25-44, un -19 che potrebbe annunciare già il game
over a meno di scossoni. Il solito McCalebb firma al 26’ il
+24 (31-55): non è finita, perché con le triple Sassari va sul
-12 (45-57). Un trepunti di
Thornton e un canestro di Aradori a fine quarto riportano il
+16. Negli ultimi 10’ i sardi
toccano pure il -9 (62-71 al
36’) con due liberi di Hosley,
ma i pentacampioni ne hanno
viste di peggiori e non tremeranno più.
IL MIGLIORE
h 6,5 EASLEY
Aumenta l’intensità nella seconda
parte di gara dove segna 15 punti,
chiude in doppia doppia. Passa
dagli 0 rimbalzi di gara-2 a 10, dei
quali 6 offensivi.
RESS 6 Utile nel momento
dell’affondo.
MICHELORI 6.5 Lasciamo stare il
3/10, si sbatte tanto in difesa e
prende 6 rimbalzi offensivi.
STONEROOK 5,5 Fa subito due
falli che lo condizionano.
ARADORI 6,5 Preciso, fa sempre
la cosa giusta al momento giusto.
MOSS 5 Problemi a vedere il
ferro: due cross dai 6.75.
L’ALTRA SEMIFINALE EA7 SUL 2-0
Milano a Pesaro cerca il colpo del k.o.
In campo alle 20.30, diretta RaiSport 2
Le semifinali si giocano al
meglio di 5 partite.
SIENA-SASSARI 3-0
Gara-1: 91-68. Gara-2: 92-66
Gara-3: 64-79.
MILANO-PESARO 2-0
Gara-1: 84-75. Gara-2: 84-68.
Gara-3: oggi a Pesaro (20.30,
arbitri Lamonica, Pozzana,
Vicino, diretta RaiSport 2).
Eventuale gara-4 lunedì a
Pesaro. Eventuale gara-5
mercoledì a Milano.
FINALE
Al meglio di 7 partite, gara-1 a
Siena sabato 9 giugno,
eventuale gara-7 il 21.
CRISI SUTOR (a.p.) Si fa
sempre più difficile la situazione
societaria della Sutor
Montegranaro. La formazione
gialloblù nello stesso giorno
perde main sponsor e direttore
generale. La Fabi Shoes dopo il
cda del 31 maggio non ha infatti
rinnovato la sponsorizzazione.
Al tempo stesso il d.g. Crovetti
annuncia le proprie dimissioni
con un mese di anticipo sul
contratto: «Sono davvero
dispiaciuto ma non c’erano più
le condizioni per andare avanti
con una società troppo assente
in questa situazione difficile».
CIAO FRANK (l.z.) Frank Vitucci
e Avellino divorziano. Ieri
l’annuncio ufficiale. Il tecnico è
destinato a sostituire Recalcati
sulla panchina di Varese.
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LUTTO E’ MORTO IERI A 52 ANNI PER PROBLEMI DI CUORE
Addio Woolridge: era uno spettacolo
Quando Michael Jordan
entrò nella Nba, nel 1984, la
stella dei Chicago Bulls era Orlando Woolridge. E continuò,
per un paio d’anni, a segnare
oltre 20 punti di media al fianco di MJ portando il suo fisico
eccezionale, 206 cm in meno
di 100 chili di muscoli, velocissimo lungo il campo e molto in
alto, per schiacciate spettacolari. Ma non è per questo che la
notizia della sua morte, avvenuta ieri, a soli 52 anni, in Lousiana, a casa dei parenti mentre era in cura per problemi di
cuore, colpisce anche l’Italia.
Italia Woolridge ha chiuso la
carriera in serie A, forse il giocatore più spettacolare visto
Bulls e Lakers ma
anche Treviso e
Bologna per uno
schiacciatore
eccezionale
nel nostro campionato, nel
1995-96 a Treviso con Mike
D’Antoni, l’anno successivo alla Virtus Bologna di Alberto
Bucci. Squadre da 90 punti segnati a partita nelle quali Orlando non faceva mancare il
suo apporto offensivo (quasi
20 di media). Ha vinto una coppa Italia da mvp, una coppa Europea (l’attuale Eurocup), una
Supercoppa ma è stato sfortu-
nato: nel 1995, in finale scudetto, la Benetton si presentò con
lui e, soprattutto, Naumoski infortunati. L’anno successivo, a
Bologna, perse parte della stagione per un infortunio misterioso alla mano. Misterioso
perché dopo aver giocato una
partita di Eurolega a Lisbona
senza accusare problemi, si
presentò la mattina alla partenza della squadra con una frattura. Da testimoni oculari, l’unica cosa certa e che non passò
gran parte della notte nella
sua camera d’albergo... Quell’anno la Virtus, dopo tre scudetti consecutivi, fu eliminata
da Milano, e l’apporto nei
playoff di Woolridge fu relativo.
Droga Ma la cosa più importante è che in quell’ultimo sprazzo
di carriera in Italia, Orlando fu
«pulito». Non uno stinco di santo, ma girò alla larga dalla droga che ne aveva compromesso
la carriera nella Nba. Dopo i 5
anni a Chicago, dove era arrivato come prima scelta, n.6, del
1981 da Notre Dame, Woolridge fu scambiato con New Jersey perché la sua monodimensionalità non era compatibile
con Jordan: i problemi grossi
cominciarono lì. Perse gran
parte della stagione 1987-88
per aver violato il regolamento
antidroga della Nba, finendo
in riabilitazione. Venne recuperato dai Lakers, dove giocò
due stagioni discrete in una
squadra che esaltava la sua velocità, poi a Denver dove fu a
lungo capocannoniere Nba prima di un infortunio.
Allenatore Tornato negli Stati
Uniti, ha allenato due anni nella Wnba le Los Angeles Sparks
e recentemente gli Arizona
Rhinos della piccola Aba. Non
se la passava bene: a parte i
problemi di cuore, il primo
marzo era stato arrestato per
aver rubato dei componenti in
alluminio di un acquedotto del
valore di 1500 dollari. Con
2000 di cauzione, evitò la galera. Lascia tre figli, due al college (Renaldo gioca Tennessee e
Royce a Washington State) e
tanti ricordi. Verrebbe da dire:
chi si esalta per le schiacciate
di oggi, avrebbe dovuto vedere quelle di Orlando.
chiabo
Orlando Woolridge coi Lakers GETTY
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Codice cliente: 222072
34
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
TENNIS
ROLAND
GARROS
A
RIVALI
IN & OUT
S
Ana Ivanovic
24 anni, attuale
numero 14 del
mondo e già
numero 1 nel
2008, quando
vinse proprio il
Roland Garros. La
serba aveva vinto
i due precedenti
con la Errani
S
Fernando
Verdasco
28 anni, numero
16 Atp e già
numero 7 nel
2009, tre volte
ottavi a Parigi.
Lo spagnolo
aveva vinto i sei
precedenti
contro Seppi
S
Jo-Wilfried
Tsonga, 27
anni, è numero 5
del mondo, sua
miglior classifica
di sempre. Il
francese aveva
vinto anche
l’unico
precedente con
Fognini
S
Angelique
Kerber
24 anni, è
numero 10 del
mondo dalla
settimana scorsa.
La tedesca ha
pareggiato il
conto delle sfide
dirette con la
Pennetta: 2-2
LA NUOVA WILLIAMS
Sorpresa Stephens
«Seguitemi su twitter»
(lu.mar) La sorpresa del
torneo femminile è la 19enne
statunitense di colore Sloane
Stephens (foto a sin,) che si è
qualificata per gli ottavi
superando la francesina Mathilde
Johansson per 6-3 6-2. «Sono
entusiasta di questa vittoria,
perché mi porterà più seguaci su
Twitter. Diventare protagonista in
un torneo dello slam e fare meglio
di Venus e Serena è
impressionante».
Orgoglio
italiano
IN 4 SET SU MAHUT
Federer avanza
Ma quanta fatica
(lu.mar) I passaggi a vuoto
di Roger Federer continuano
anche nel vittorioso match di
terzo turno contro il francese
Nicolas Mahut. Lo svizzero è
dovuto ricorrere al quarto set
per piegare sul centrale il
transalpino che ha resistito 3
ore e 37 minuti: «Ha giocato un
gran match davanti ai suoi tifosi,
ha risposto benissimo e ha
cercato soluzioni differenti per
tentare di mettermi in difficoltà»
La gioia di Andreas Seppi, 27 anni
e di Sara Errani, 25: entrambi si
avvicineranno al numero 20
della classifica REUTERS/RICHIARDI
Seppi ed Errani
Cuore e lavoro
per un’impresa
Andreas per la prima volta agli ottavi di uno
Slam, Sara ci arriva dopo una grande rimonta
DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI
twitter@vincemartucci
PARIGI
E’ il momento della sobrietà. Anche nel tennis. E’ il
momento dell’orgoglio e del lavoro. E’ il momento dei premi.
E’ il momento di Sara Errani ed
Andreas Seppi, le nostre formichine che guadagnano gli ottavi del Roland Garros, con record personale sulla terra più
famosa la piccola-grande romagnola (all’incrocio con «Sciagura» Kuznetsova), e, in assoluto
nello Slam, l’altoatesino che si
sta scongelando (all’appuntamento con re Djokovic). E’ il
momento di far rimangiare un
po’ di risate alle cicale: la bella
serba, Ana Ivanovic, già regina
della classifica e proprio di Parigi nel 2008, in recupero al numero 14 del mondo, e il macho
di Spagna, Fernando Verdasco,
già numero 7 del mondo e oggi
comunque 16, con servizio e
L’altoatesino:
«Adesso non ho
più paura». La
romagnola: «Sono
più esperta»
Fognini fa troppi
regali a Tsonga, la
Pennetta prima
illude poi cede
contro la Kerber
dritto mancini. E’ il momento
dell’Italia che non ha santi in paradiso, ma deve sudarsi ogni
punticino e sa rimettersi con la
testa sotto se le cose vanno male. E’ il momento dell’esempio
che più serve al Balotelli del nostro tennis, Fabio Fognini, che
fa soffrire il numero 5 del mondo Jo Wilfred Tsonga — un
francese forte del pubblico francese — e cede per mezza incol-
latura, 7-5 6-4 6-4, asso di disinvoltura nell’alternanza fra colpi vincenti e regali.
Tattica La Errani è un mostro di
concentrazione ed abnegazione. L’1-6 iniziale contro la mora più ammirata del tennis, Ivanovic, la tramortisce. «Sono
partita male, malissimo, molto
tesa, di gambe, non stanca, tesa. Ero ferma, non tiravo». Come la prima impressione: «Vista da vicino, mi sembrava anche più alta del solito, ho sentito dalla presentazione che ha
anche vinto il Roland Garros, non è top ten, ma gioca
bene dall’inizio dell’anno...». Ma Saretta ha lasciato
casa, da bambina, ha trovato la
via giusta in Spagna (alla scuola di Ferrer, a Valencia, con Pablo Lozano) e non può deragliare ai suoi sogni: «Un po’ alla volta, sono riuscita a sciogliermi».
Il problema è tattico: «Dovevo
insistere sul suo rovescio, che
non tira praticamente mai lun-
Flavia
Pennetta, 30
anni, è numero
20 del mondo:
con la Kerber
aveva perso
anche nei
quarti degli Us
Open AFP
golinea, ed aspettarla sull’incrociato per comandare col dritto.
Nel primo set non l’ho fatto, poi
sì, ho giocato più lungo, venivo
avanti e la mettevo sotto pressione».
Sprint Quando Nanà schioda
Ana dal tran-tran da fondo, la
spoglia di potenza e sicurezza,
evidenziando i limiti di coordinazione. Con più discese a rete
e aggressività, strappa il secondo set con due passanti e una
varietà di colpi ubriacante, e
vola 3-1. Quindi, perde e riacquista il break, ma fa pesare
la personalità, mette pressione alla favorita, la fa sbagliare e
la abbatte, per 6-3, dopo due
ore. «Nel terzo set, fisicamente,
mi sentivo bene. Sono stata brava a stare lì, l’esperienza m’ha
insegnato che le partite possono cambiare da un momento
all’altro. Battere l’ex campionessa del Roland Garros non
vuol dire che vinci il torneo.
Come in campo, io penso so-
lo al gioco e non al punteggio, e
vado avanti un passo alla volta».
Fisico Se Seppi è felice del trionfo in 5 set, il suo mentore, Sartori, non sta più nella pelle: «Andreas aveva già questo valore,
ora si esprime e lo dimostra. Ha
vinto di testa e anche mano, ma
soprattutto fisico, contro uno
che l’aveva sempre battuto proprio lì. Alla fine era il più lucido». Il segreto del nuovo Andreas — alla classifica record di 25
del mondo — è tante cose, compreso Dalibor Sirola (ex segreto di Ljubicic), che gli ha aggiunto grasso e cambiato la preparazione fisica, liberandogli
la spalla e, quindi, il servizio. Di
certo, Verdasco, non è stupito
dei secondi 5 set vinti da Seppi,
dei 57 vincenti, del 19/24 a rete: «Sta giocando bene da tempo, è in fiducia, ha meritato, se
non stai bene bene non batti Davydenko e Kukushin». Il protagonista sorride sempre di più,
I PROSSIMI AVVERSARI NEI PRECEDENTI, I DUE AZZURRI SONO SOTTO 11-0
la guida
Ora le montagne
Ci sono Djokovic
e la Kuznetsova
Oggi Schiavone contro la Lepchenko
Diretta dalle 11 su Eurosport e RaiSport
PARIGI
Djokovic e Kuznetsova sono due montagne negli ottavi di
Seppi ed Errani. Il numero 1 del
mondo è a caccia del «Djoker
Slam», cioè il successo negli ultimi 4 Major, sia pur non nello
stesso anno, la potente russa
(regina del Roland Garros
2009, dopo gli Us Open 2004),
è alla ricerca del tempo perduto
col neo coach, Gumy, come dimostra alla numero 3 della classifica, Agnieszka Radwanska.
Sfida Seppi & Sartori non sono
così pessimisti contro l’avversario di tanti allenamenti al Country Club di Montecarlo, malgrado lo 0-7 nei precedenti (con appena due set vinti) e il fatto che
il campione serbo non ha ancora lasciato set per strada, qui a
Parigi. Andreas: «Match difficile, ma ci ho appena giocato nel
Principato e ho fatto un buon secondo set. Anche se è sempre
difficile battere i primi del mondo, figurati negli Slam dove da
anni vanno avanti solo loro».
Max: «Stavolta abbiamo tre vantaggi, ci abbiamo appena giocato, non abbiamo nulla da perdere e siamo in fiducia».
Regali La Errani frena, per abitu-
dine. Ancor di più in memoria
dello 0-5 contro Svetlana: «Ho
visto qualche punto del match
con Radwanska, sta giocando
molto bene. Sulla terra, è avversaria fastidiosa, si sposta di dritto e tira pesante». Ma ammette:
«Ci ho perso anche quest’anno,
ma regala anche un po’». E da
quello spiraglio mentale e tattico cercherà di creare un’altra
breccia. Ma questa Kuznetsova,
oggi n. 28 del mondo, ma 2 nel
2007, mette paura. «Dopo pochi minuti era già avanti 5-0, ho
provato ma aveva la risposta a
Novak
Djokovic, 25
anni, sopra, è
numero 1 del
mondo. A
destra,
Svetlana
Kuznetsova, n.
28, vincitrice
a Parigi nel
2009 AFP
tutto, giocava perfetto sia di
dritto sia di rovescio. Troppo
brava», racconta la Radwanska.
Che, con 36 match vinti-record
(e 3 titoli) quest’anno, era in pole position per il n. 1 del mondo.
Parola di «Kutz»: «Era tanto che
non giocavo così, ero in controllo della situazione, ho ritrovato
il mio gioco e sono felice. Ma io
so che tutto è nelle mie mani e
ho ricominciato a fare le cose
giuste». Ragazzi, è il momento
dell’impresa.
v.m.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Oggi, alle 11, sul campo numero 1, Francesca Schiavone può diventare la terza italiana agli ottavi. Affronta al 3˚ turno la statunitense nata in Uzbekistan
Varvara Lepchenko, numero 63 del
mondo, con la quale è 1-1 nei precedenti (a Los Angeles nel 2005 vinse la
Schiavone 6-3 2-6 6-3, a Madrid quest’anno la Lepchencko 6-4 6-7 6-3). Fatica Berdych contro Anderson e adesso lo aspetta l’ottavo più intrigante del
tabellone maschile contro Juan Martin
Del POtro.
Così al Roland Garros a Parigi
(6.550.000 e, terra).
Uomini, secondo turno: Granollers
(Spa) b. Jaziri (Tun) 7-6 (1) 3-6 6-1 3-6
7-5; terzo turno: Djokovic (Ser) b. Devilder (Fra) 6-1 6-2 6-2; SEPPI b. Verdasco (Spa) 7-5 3-6 6-3 4-6 6-2;
Wawrinka (Svi) b. Simon (Fra) 7-5 6-7
(5) 6-7 (3) 6-3 6-2; Tsonga (Fra) b. FOGNINI 7-5 6-4 6-4; Federer (Svi) b.
Mahut (Fra) 6-3 4-6 6-2 7-5; Goffin
(Bel) b. Kubot (Pol) 7-6 (4) 7-5 6-1; Del
Potro (Arg) b. Cilic (Cro) 6-3 7-6 (7) 6-1;
Berdych (Cec) b. Anderson (Saf) 6-4
3-6 6-7 (4) 6-4 6-4.
Donne, secondo turno: Sharapova
(Rus) b. Morita (Giap) 6-1 6-1; terzo
turno: Azarenka (Bie) b. Wozniak
(Can) 6-4 6-4; Cibulkova (Slk) b. Martínez (Spa) 6-2 6-1; Stephens (Usa) b.
Johansson (Fra) 6-3 6-2; Stosur (Aus)
b. Petrova (Rus) 6-3 6-3; Kuznetsova
(Rus) b. A. Radwanska (Pol) 6-1 6-2;
ERRANI b. Ivanovic (Ser) 1-6 7-5 6-3;
Kerber (Ger) b. PENNETTA 4-6 6-3
Francesca Schiavone, 31 REUTERS
6-2; Martic (Cro) b. Medina Garrigues
(Spa) 6-2 6-1
OGGI (inizio alle 11, diretta Eurosport e RaiSport 1). Centrale: Bratchikova (Rus) c. Kvitova (Cec); Tipsarevic (Ser) c. Benneteau (Fra); Peng
Shuai (Cina) c. Sharapova (Svi); Nadal
(Spa) c. Schwank (Arg) . Lenglen: Ferrer (Spa) c. l Youzhny (Rus); Li Na (Cina) c. McHale (Usa); Haas (Ger) c. Gasquet (Fra); Kanepi (Est) c. Wozniacki
(Dan). Numero 1: SCHIAVONE c. Lepchenko (Usa); Giraldo (Col) c. Murray
(Gb); Mathieu (Fra) c. Granollers (Spa);
Rus (Ola) c. Goerges (Ger) . Numero 2:
Zakopalova (Cec) c. Pavlyuchenkova
(Rus); Monaco (Arg) c. Raonic (Can).
Numero 7: Shvedova (Kaz) c. Suárez
(Spa); Mayer (Arg) c. Almagro (Spa).
Codice cliente: 222072
SABATO 2 GIUGNO 2012
Gazzetta.it
Sul sito i risultati,
le videointerviste,
la delusione di Fognini
Ogni giorno la cronaca di
tutti i match, i risultati in diretta, le
foto più belle e le videointerviste ai
protagonisti: Seppi e Errani
raccontano le loro imprese mentre
Fognini (foto) non nasconde la
delusione. E il francese Gasquet
che si sente male in campo mentre
Dimitrov crolla per i crampi.
GINNASTICA
RITMICA
LA GUIDA
Oggi l’individuale
con la Cantaluppi
Concorso generale
squadre senior: 1. Russia
56.900 (c. n. 28. 450, p.
28.450); 2. Bielorussia 56.325
4
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
(p. 28.025, c. n. 28.300); 3.
ITALIA 54.875 (c. n. 27.325, p.
27.550). Individuale jr qual,
cerchio: 5. CRESCENZI 25.800
q; palla: 14. LODI 24.400. Oggi.
Individuale (Cantaluppi).
Individuale jr qual: clavette
(Crescenzi), nastro (Merlo). In
TV Rai Sport 2 ore 14-18.45
GLI EUROPEI
I NUMERI
2
Gli ottavi
raggiunti negli
Slam da Sara
Errani: all’Open
d’Australia di
quest’anno si è
spinta fino ai
quarti cedendo
di misura (6-4
6-4) alla ceca
Petra Kvitova.
81
Percentuale
di punti ottenuti
a rete da Fabio
Fognini nel
match perso
contro
Jo-Wilfried
Tsonga. Per il
ligure 29 punti
in 36 discese a
rete.
davanti a un pensiero importante: «Altre volte sentivo che ero
lì lì ma non trovavo la soluzione. Andavo in campo non così
convinto di portarla a casa, ora
nei momenti importanti non mi
prende il panico».
Sconfitte Fognini gioca solo di
nervi e istinto, le gambe le ha
lasciate giovedì a Troicki, e a
Tsonga può rubare solo 5 game
di servizio e qualche scintilla:
«Non ero fresco, un set pari ci
poteva stare, regalarne due al 5
del mondo è troppo, come troppi sono i game persi da 40-15
sul servizio. L’obiettivo è riposo, fare base fisica importante
per andare avanti, vincere un
torneo Atp, e se Balotelli è un
genio io posso chiudere tranquillamente fra i primi 25 del
mondo». Niente da fare per Flavia Pennetta: come agli Us
Open, la mancina Angelique
Kerber, ora 10 del mondo, la
trascina all’inferno.
109
clic
ANDREAS, INCONTRO PORTAFORTUNA
SI E’ ALLENATO COL TALENTO QUINZI
3
(lu.mar.) Gianluigi Quinzi, 16 anni,
fresco vincitore al Bonfiglio, è arrivato al
Roland Garros per giocare il torneo junior.
«Mi sono allenato con Seppi (con lui nella
foto GIUBILO) e poi ho incontrato anche
Nadal, il mio idolo. E’ strano, ma appena gli
sono passato vicino mi ha salutato». Quinzi è
testa di serie n. 2; l'ultimo italiano a vincere
è stato Gaudenzi nel ’90.
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volée di rovescio
I lucky loser
che negli ultimi
30 anni hanno
raggiunto gli
ottavi in uno
slam: John
McCurdy a
Wimbledon nel
1983, Dick
Norman a
Wimbledon nel
1995 e ora
Goffin a Parigi.
3
DI PAOLO BERTOLUCCI
Più servizio e meno pressioni
Com’è maturato il nuovo Seppi
Non è stato battezzato dagli
dei del tennis, ma attraverso
un lavoro certosino e dopo
lenta maturazione, Andreas
Seppi è diventato un
giocatore di tutto rispetto.
Fino a poco tempo fa le
difficoltà nel gestire il
rapporto con la pressione
che grava sulle spalle di un
tennista, lasciavano
l'impressione del «voglio ma
non posso». Il suo gioco
troppo monocorde e pulito,
privo dei necessari effetti, e
senza il pugno del ko, lo
vedeva svolazzare sul campo
ma non pungere. Invece, con
l’andare del tempo, seguendo
una corretta
programmazione e curando
in maniera maniacale la
preparazione fisica, ha fatto
la giusta gavetta e
incrementato la reattività,
sciolto la schiena e
ingigantito la resistenza allo
sforzo prolungato. Tutto ciò
non sarebbe però bastato per
La
classifica del
belga David
Goffin, il lucky
loser approdato
agli ottavi dopo
essere stato
ripescato nelle
qualificazioni
per la rinuncia
di Gael Monfils.
4
I NUMERI
1
gli ottavi
centrati (ieri a
Parigi) negli
slam da
Andreas Seppi.
Il miglior
risultato
dell'altoatesino
prima di Parigi
era stato il 3˚
turno ottenuto a
Wimbledon e
US Open 2008
e Wimbledon
2009.
uscire dal limbo tennistico in
cui sembrava essersi
cacciato, se non avesse
apportato sostanziali
modifiche tecniche al suo
tennis. Adesso ha più forza
nella parte superiore e il
servizio, diventato incisivo e
penetrante, rende complicato
il lavoro del ribattitore,
portando in cascina preziosi
punti gratis. La solidità del
rovescio viene esaltata dalla
facilità con la quale apre
angoli interessanti, mentre il
dritto (non più ballerino)
sfrutta un ritocco
all’impugnatura per
guadagnare in profondità e
sicurezza. La mano, se non
fatata, appare sensibile, tanto
da spingerlo verso nuove
soluzioni che spaccano il
match. Grazie alle recenti
vittorie ha fatto il pieno di
fiducia, non smarrisce
l’iniziativa, gioca un tennis
completo e complica la vita
anche ai più navigati.
I match
point
mancati dal
tunisino Malek
Jaziri (miglior
tennista di
sempre del suo
paese) nel
quinto set
contro lo
spagnolo Marcel
Granollers.
Italia: Elisa Santoni, Elisa Blanchi, Marta Pagnini, Andreea Stefanescu, Anzhelika Savrayuk e Romina Laurito EPA
Italia solo terza
La Russia in casa
pesca il jolly
Connivenze politiche favoriscono la squadra
di casa? Azzurre tecnicamente penalizzate
DAL NOSTRO INVIATO
GENNARO BOZZA
NIZHNY NOVGOROD (Rus)
Per sporca ironia, la musica del secondo esercizio dell’Italia, con 5 palle, è l’ideale
per descrivere la vittoria della
Russia nel concorso generale
agli Europei di ginnastica ritmica: «Black gold». Oro nero.
Nero come la coscienza dei
giudici che massacrano le Farfalle azzurre, nero come il petrolio che fa della Gazprom il
terzo possessore mondiale di
questo materiale dopo Arabia
Saudita e Iran, con Asheril
Usmanov cointeressato nella
compagnia e marito potentissimo della c.t. russa Irina Viner.
Che nella cerimonia inaugurale si presenta, senza pudore,
sul palco fra gli oratori, per poi
scendere mezzora dopo e guidare le russe, con quale pressione psicologica, e anche di altro genere, sulla giuria. E il risultato è un altro scandalo che
colpisce l’Italia, solo terza, dietro la Bielorussia, e, fatto ancora più significativo, con appena 2 decimi di vantaggio sulla
Bulgaria, 4 su Spagna, 6 su
Israele, nazioni il cui programma tecnico dista anni luce da
quello azzurro. Così, le ragazze dell’Aeronautica, campionesse mondiali (ultime 3 edizioni consecutive vinte), eseguono gli esercizi in maniera
quasi perfetta, ma ricevono
una mazzata che è un chiaro
messaggio olimpico.
Voti scientifici Nel primo eserci-
zio, con 2 cerchi e 3 nastri, il
programma dell’Italia è 10 an-
«Soddisfatte
dell’esecuzione,
punteggio basso.
La coscienza
nostra è pulita»
«Hanno avuto
paura dell’Italia,
hanno voluto la
rivincita dopo 3
anni di sconfitte»
ni avanti, con collaborazioni
di alto livello, con passaggi
quasi impossibili per difficoltà, ma riceve solo 8.975 di difficoltà tecnica, meno di Russia, Bielorussia, Bulgaria, Israele e addirittura Spagna, una
bestemmia. La cosa più sconcertante è che il punteggio minimo nel D1 (espressione corporea) lo assegnano le giurate
di Russia e Israele! Il punto è
questo: la Russia ha un secondo esercizio, quello con le 5
palle, con maggiori difficoltà e
probabilità di «incidente». Così, la giuria la spinge al massimo in quello di cerchi e nastri,
di una banalità sconcertante,
per dare un vantaggio decisivo anche in caso di errore russo nel secondo.
Quando queste lo eseguono
senza errori, sia pure con un
paio di cose storte non punite,
«tagliano» le altre nazioni e
«concedono» il bronzo all’Italia, perché a quel punto il furto
è concluso. L’Italia presenta
due ricorsi, uno per ogni esercizio, entrambi respinti.
Proteste sotterranee Atlete e allenatrici schiumano, ma hanno paura di squalifiche e si limitano alla fredda cronaca,
che però è piena di riferimenti
chiari. Elisa Blanchi, 24 anni,
la più anziana insieme alla
Santoni: «Siamo soddisfatte
dell’esecuzione, ma il punteggio è basso. La nostra coscienza è pulita». Marina Piazza, direttrice tecnica della Nazionale: «Il punteggio della difficoltà tecnica è molto basso. La
mia opinione è che hanno avuto paura dell’Italia, hanno voluto prendersi una rivincita in
casa dopo 3 anni di sconfitte ai
Mondiali e se la sono presa
con gli interessi». Poi, un po’ di
diplomazia: «La Russia ha vinto meritatamente, ma quel
punteggio è basso». Stesso programma dei Mondiali 2011: lì
27.800 e 27.350, qui la stangata e il parziale contentino. Paragoni fra le due gare? Emanuela Maccarani, allenatrice
delle Farfalle: «Ho visto un miglioramento, tecnico e artistico, specialmente nell’esercizio
con le palle. Ma c’è anche un
altro problema: molti Paesi sono cresciuti e aspirano al podio, i loro giudici riempiono la
giuria. Poi, se vogliono una ritmica più semplice, in cui gli
sforzi tecnici e artistici non
vengono premiati, ce lo dicano e io comincerò a studiare
programmi banali. E’ questo
che si vuole?». Tutto chiaro,
no? Il punto è che con questi
comportamenti, è inutile che
ci sia una Federazione internazionale, si riconosca ufficialmente tutto il potere a quella
russa e buonanotte.
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Codice cliente: 222072
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36
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
ATLETICA LE NOVITA’ DEL GOLDEN GALA
NUOTO MARE NOSTRUM
Adlington ci prova
Prima di Fede
c’è la Belmonte
A Barcellona l’avversaria della
Pellegrini nei 400 sl: sfida alla spagnola
e alle pressioni per i Giochi in casa
Lo sprint vincente di Fantu
Magiso, 19 anni, negli 800 a
Roma davanti alla keniana Jelimo
ed alla russa Savinova COLOMBO
Rebecca Adlington, 23 anni, oro 400 e 800 sl ai Giochi di Pechino 2008 EPA
Magiso-Arigawe: ora
l’Etiopia ha due frecce
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI
BARCELLONA
Giovani, veloci e spietate: così hanno vinto gli 800 e i 1500
Sono la nuova arma del Paese nella sfida infinita al Kenya
PIERANGELO MOLINARO
L’Etiopia sta allungando
la sua ombra sul mezzofondo
mondiale e spaventa il Kenya,
uscito trionfatore solo lo scorso anno nella corsa resistente
ai Mondiali di Daegu. Se l’Etiopia è entrata nella storia per le
distanze più lunghe da Bikila a
Wolde e poi sulla pista con Yifter, Kedir, Gebrselassie e Kenenisa Bekele, Tulu, Defar e Dibaba, ora fa davvero paura anche
sulle distanze brevi del mezzofondo. L’impresa di Bolt al Golden Gala ha fatto passare in secondo piano le altre gemme
della serata romana, ma fra
queste due brillano in particolare e segnano forse l’inizio di
una nuova era.
Ragazzine Per gli osservatori
più attenti non sono state una
sorpresa le vittorie in campo
femminile di Fantu Magiso, 19
anni, sugli 800 (1’57"56) e di
Abeba Arigawe, 21 anni, sui
1500 (3’56"54): i primi meeting di questa stagione avevano già messo in evidenza le loro qualità, anche se non ancora
vincenti. Era una questione di
particolari nelle tattiche di gara, di conoscenza delle avversarie, di convinzione. Il fatto è
ora l’Etiopia si presenta con
una nuova generazione di mezzofondisti veloci di altissimo livello. Se in campo maschile
Mohammed Aman, 21 anni, pare l’unico in grado di battere
David Rudisha sugli 800, Magiso e Arigawe si sono imposte di
prepotenza, come solo i campioni veri sanno fare.
Velocità Tre grandi talenti accumunati da un’unica caratteristica: la velocità nel finale. E
quando si possiede questa caratteristica si dispone di un
grande vantaggio, quello di poter aspettare, di farsi portare in
carrozza dagli avversari per
poi colpirli negli ultimi metri.
Non solo loro: c’è
anche Aman che
fra gli uomini è
l’unico ad aver
battuto Rudisha
Così in un’Olimpiade si spende
meno nei turni di qualificazione e non è poco. «A Doha — ha
detto a Roma Fantu Megiso —
forse potevo vincere, ma ho attaccato la Jelimo troppo presto
e non ho saputo resistere nel finale al suo ritorno. Così a Roma ho aspettato il rettilineo finale e questa con lei è l’arma
giusta. Vincere? Non pensavo,
anche se sapevo di essere in
condizione e dovevo provarci».
Provarci, una parola chiave per
capire queste ragazze. La velocità non è un caso considerando ad esempio come la Magiso
sono un anno fa a Gabarone,
nel Botswana, ha vinto il titolo
mondiale juniores dei 400
(52"09) ed è pure primatista
nazionale dei 200 (23"76).
Concorrenza E non sono solo loro. La Arigawe giovedì sera all’Olimpico ha oscurata Genzebe Dibaba, 21 anni, sorellina
della grande Tirunesh (terza in
4’00"85). «Lei mi ha aiutato —
ha confessato la Arigawe — in
questi anni è stata il mio punto
di riferimento». Un punto sicuro è che da qualche anno l’Etiopia ha pure i quadri tecnici per
valorizzare quei talenti sulle distanze brevi come prima riusciva solo in quelle lunghe. Magiso e Arigawe saranno protagoniste dell’Olimpiade. «Questa
vittoria di Roma — ha confessato la Magiso — mi ha fatto capire che l’oro olimpico non è un
sogno irrealizzabile». E’ davvero iniziata una nuova era.
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L’OPINIONE
di FAUSTO NARDUCCI
a pagina 21
&
DIAMOND LEAGUE SU RAISPORT 1 ALLE 20.30
MEETING IN SVIZZERA
A Eugene è notte di duelli: Jeter-Felix
Bekele-Farah, James-Merritt-Wariner
Howe va in pista sui 200 a Ginevra
Molti azzurri in gara fra cui la Caravelli
E’ di altissimo livello la
quarta tappa della Diamond
League di Eugene iniziata nella
notte che si conclude stasera.
Nella località dell’Oregon sono
stati chiamati tutti i campioni
sotto contratto Nike, così
sono stati allestiti duelli di
prim’ordine. Fra gli uomini
spicca quello nei 5000
fra i britannico Mo Farah
e Kenenisa Bekele, un
momento che potrebbe
dare le effettive risposte
sulle condizioni del
campione olimpico e
mondiale 2009 di 5000 e
10.000 in vista di Londra.
Ma non sono da meno i 400
con James, Merritt,
Wariner, Borleé e Pistorius,
l’anticipo della finale
olimpica della specialità.
Quindi gli 800 con Aman
contro Borzakovskiy, Kszczot
e Kaki, i 110 hs con Liu Xiang, il
campione mondiale
Richardson, Oliver e Aries
Merritt e il peso con
Armstrong, Cantwell, Hoffa e
Majewski. Dix nei 200 sfida
Spearmon, Crawford e
Thompson. Fra le di
donne duello fra Jeter e
Felix sui 200, nei 400 la
Montsho contro
Richards Novlene e
Sherika Williams, quindi
l’alto dove la Chicherova si
trova di fronte in pedana la
Lowe. Infine Murer nell’asta
e Chemos sulle siepi. Diretta
su RaiSport 1 alle ore 20.30.
Andrew Howe torna oggi
in pista a Ginevra per correre i
200 metri. Aveva inizialmente
deciso di partecipare domani al
meeting di Chaux de Fonds,
sempre in Svizzera nei pressi di
Neuchatel, ma considerando le
brutte previsioni atmosferiche
ha preferito anticipare ad
oggi. Howe ha già
partecipato nel lungo al
meeting di Doha, dove
però non è andato al di
là di un mediocre 7.16,
condizionato dai dolori
lancinanti al tendine d’Achille
operato nell’esta e 2010,
tanto che concluse la gara
zoppicando. Il dottor
Giuseppe Fischetto spiega il
problema dell’azzurro: «Il suo
problema è una calcificazione
nell’inserzione del tendine nel
tallone, dove venne operato tre
anni fa dal professor Orawa. Si
è sottoposto a terapie
disinfiammanti e si dice pronto.
Per noi comunque non dovrebbe
correre rischi».
Molti gli azzurri impegnati oggi
a Ginevra. Sui 100 saranno in
gara Cerutti e Collio, sui
200 con Andrew, Roberto
Donati. Quindi Haliti,
Danesini e Manenti nei
400 e Dal Molin sui 110
hs. Nel programma
femminile Draisci e Tomasini
sui 100, Giulia Arcioni nei
400, Caravelli e Cattaneo
nei 100 ha e la Gentili sui
400 hs. Infine è prevista la
partecipazione della 4x100
femminile.
L’ultimo test prima dei
Giochi, nel meeting Mare Nostrum che quest’anno scatta da
Barcellona, dev’essere molto
sentito da Rebecca Adlington,
la bicampionessa olimpica dei
400 e 800 sl che dopo l’Olimpiade di Pechino ha perso un po’
troppo, e in casa a Londra ha un
po’ troppo da perdere. La prima
mannaia cade sulla stampa:
«Siamo qui per gareggiare, non
per parlare» fa da scudo l’ingrugnito allenatore Bill Furniss
che ha sempre considerato l’allieva una che fa la differenza
perché dispone di una tecnica
fenomenale.
Duello Rebecca nuoterà soltan-
to in questa tappa del circuito,
non ci sarà a Roma tra due settimane, e ha scelto come sfidante
Mireia Belmonte, la catalana
che ha deciso di sorprendere
iscrivendosi a sei gare, compresi
i 400 sl. Specialità nella quale,
in questo quadriennio, è stato
un affare tra Federica Pellegrini
e la detentrice del titolo olimpico. Prima di gareggiare qui, Rebecca ha preso una decisione
forte verso l’Olimpiade: non ne
può più di subire «insulti terribili» su Twitter, perciò spegnerà
tutto, abbandonerà gli oltre 50
mila followers, per mettere la testa bassa solo in acqua: «Su 10
commenti garbati, ce n’è sempre uno idiota. Ci ho rinunciato,
non voglio aggiungere altro
stress». Fede, in questo senso,
non è mai entrata in alcun social
network.
Sorpresa Aveva 19 anni, Rebecca, quando si prese la gara che
in finale Federica dilapidò tatticamente con un anonimo 5o posto in 4’04"56: ma con il 4’02"19
della batteria avrebbe battuto la
britannica, d’oro in 4’03"22.
Questo per dire che la recente
controprestazione agli Europei
ha un precedente illustre. Resta
il fatto che i 400 sl che saranno
la chiave d’apertura dei Giochi
di Fede, riaccenderanno questo
confronto tra due campionesse,
due modi e due mondi totalmente differenti. «Dopo Pechino ho
temuto di essere in declino, ma
avevo appena 20 anni e non potevo essere una meteora — ricorda Rebecca a proposito di certe
sconfitte — il 2009 mi ha fatto
capire come ci si sente a non rendere». Quella sgradevole sensazione che ha patito domenica a
Debrecen la bicampionessa
mondiale azzurra della speciali-
L’addio a Twitter:
«Mi arrivavano
insulti terribili,
non voglio altro
stress»
tà. Dopo Shanghai, dove perse
da Fede ma vinse negli 800 (in
programma oggi), Rebecca ha
staccato, s’è ricaricata e alle selezioni inglese ha ottenuto il 2o
tempo al mondo negli 400
(4’02"35, dietro solo alla francese Muffat da 4’01"13) e staccato
di 3"5 l’italiana. Il fattore pressione sarà più forte per chi deve
ripetersi (e in casa) o per chi deve rifarsi? Sarà uno dei temi
olimpici più attesi. La Adlington
ha già fatto sapere che se vincerà a Londra, lascerà per sempre
il nuoto. Federica, invece, al
massimo se la prenderà più comoda per il 2013 dei Mondiali
che si svolgeranno proprio a Barcellona.
Ultimi test Ci sono tanti big stranieri come l’ex iridato dei 100
sl, il canadese Hayden, nella gara che vede iscritto anche Massi
Rosolino, in attesa dei 200 di domani con Cassio. Nella rana si
attende un confronto che interesserà Scozzoli: Van der Burgh-Lima. Nei misti, vuole riprovare il tempo Luca Marin; idem
tra le donne, Silvia Di Pietro nei
100 delfino ed Elena Gemo nei
100 dorso. Test prima dell’ultima chiamata romana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PROGRAMMA
Oggi tocca
a Rosolino
Bossini e Terrin
Il circuito Mare Nostrum in
3 tappe, oggi e domani disputa la
prima tappa a Barcellona; 6-7 giugno Canet en Roussillon; 9-10 giugno Montecarlo. Dal 14 al 16 Settecolli a Roma con gli azzurri.
OGGI (batterie ore 8.30, finali
dalle 16): 800 sl donne (Consiglio),
50 dorso uomini, 50 rana D
(Carraro, Plos, Carpi), 50 farf. U
(Benatti), 400 mx D (Luciani), 100
sl U (Benatti, Rosolino, Cassio),
100 dorso D (Gemo), 100 rana U
(Bossini, Terrin, Bazzoli,
Rosettani), 50 sl D, 200 dorso U
(Aversa), 200 rana D (Carraro,
Carpi), 200 farf. U (Cosentino),
100 farf. D (Di Pietro, Facchini),
200 mx U (Marin), 200 sl D, 400 sl
U (Parmigiani).
Codice cliente: 222072
SABATO 2 GIUGNO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
37
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
Pallanuoto INDAGINI SUI GIOCATORI
Accertamenti fiscali
sui campioni d’Italia?
Pro Recco smentisce
FILIPPO GRIMALDI
GENOVA
Il nuovo redditometro
entra anche in vasca? Secondo indiscrezioni, l’Agenzia
delle Entrate (che non ha tuttavia fornito conferme) starebbe svolgendo accertamenti a carico di alcuni tesserati
della Pro Recco, quest’anno
campione d’Italia e d’Europa,
in seguito a presunte disomogeneità fra l’imponibile dichiarato ed alcuni acquisti effettuati (soprattutto a livello
immobiliare).
La smentita Ieri il club recche-
lino ha immediatamente diffuso un comunicato dove si
spiega che «contrariamente a
quanto riportato, alcuna contestazione è stata mossa alla
società, nè di natura fiscale
nè tantomeno di rilevanza penale». Ricordando, fra l’altro,
che «oltre un anno fa la società è stata oggetto per l’anno
2010 di verifica fiscale nel corso della quale non sono emersi fatti di rilievo». Non solo:
se «in futuro dovessero essere
contestati eventuali addebiti,
la società sarà in grado di dimostrare la correttezza del
proprio operato».
Il controllo Tutto chiaro, ma in
questo caso sotto la lente d’ingrandimento del fisco non si
parlerebbe della Pro Recco
(per le società viene applicato un differente sistema di verifica), ma di alcuni suoi tesserati, Per le persone fisiche il
software del fisco rileva infatti in automatico eventuali
anomalie basandosi su parametri di spesa predefiniti.
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Ippica INGHILTERRA: IERI WORTHADD K.O.
Epsom: piccolo Derby
senza Dettori in sella
Merckx, fuga a Bologna?
Messo incomprensibilmente in discussione dal suo
team (Godolphin) Dettori ieri a Espom ha visto Kailani e
Michael Barzalona (a lui preferito in sella) prendersi a
sportellate con la favorita
Maybe e poi affondare con
l’avversaria nelle Oaks (gr 1
m 2400) vinte da Was (Heffernan) davanti a Shirocco
Star e The Fugue. Affondati
(quarti da favoriti,) Mirco De-
muro e Worthadd nelle Diomed Stakes (gr 3 m 1700) andate a Side Glance (Fortune).
5˚Marcret. Oggi invece, giorno del Derby (gr 1 m 2400)
con Frankie ad Haydock a
montare Kawhla in gr. 3. Dal
1991, solo nel 2000 aveva saltato il Blue Ribbon (vinto con
Authorized nel 2007) ma era
indisponibile dopo l’incidente aereo in cui rischiò la vita.
Stavolta in pista nessun Go-
dolphin, in un piccolo Derby
(in 9 al via , da 105 anni non
erano così pochi) che potrebbe comunque lanciare un cavallo importante, l’irlandese
Camelot.
Bologna e Parigi Ieri a Vincennes Mine Wise As (Ernault)
ha fallito la terza vittoria consecutiva in GP (dopo Atlantique e Kerjaques) venendo fulminato da Rodrigo Jet (Vercruysse-1,13) Nel Prix Chambon P (m 2850). Oggi A Bologma il Repubblica e Merckx
Ok può azzeccare la fuga da
Skully Gully, vincitrice dell’Orlandi a Modena.
Ore 17.10 - Pr. Repubblica (m
1660): 1 Irambo Jet (Greppi); 2 Merckx Ok (Gubellini); 3 Mirtillo Rosso
(Ossani); 4 Skully Gully (Guzzinati); 5
Locomotion Om (Minnucci); 6
Newyork Newyork (L. Baldi); 7 Miele
d'Alfa (Bellei); 8 Nonant le Pin (Gocciadoro); 9 Maestrale Spin (M. Minopoli
jr); 10 Nera Azzurra (Fr. Facci).
WORLD LEAGUE DONNE
Due settimane fa Recco ha vinto la Champions League BORSARELLI
Baseball COPPA CAMPIONI
Pallavolo/1 MERCATO
Bologna ipoteca Villa-Novara:
le Final Four
arriva Mojica
Azzurrine stese
dagli Stati Uniti
TRIPLICE USA
A Changshu, in Cina, alla
World League donne, dove l’Italia
ha portato la formazione Under
19, in semifinale gli Stati Uniti
hanno dilagato: Usa-Italia Under
19 14-2, Cina-Canada 13-7,
Australia-Germania
18-0, Grecia-Russia 11-9.
Semifinali: Cina-Australia e
Grecia-Usa.
Semifinali per piazzamenti
dal 5˚ all’8˚ posto: Russia-Italia
e Canada-Germania.
Domani le finali.
I’ll Have Another
rischia collisione
Pallavolo/2 PER I GIOCHI
Velasco e Iran
ok nell’esordio
A Belmont Park (New York)
la 3 anni Isleta (foto) ha appena
disarcionato il suo fantino e,
prima di essere ripresa, rischierà
una terribile collisione con I’ll
Have Another che si stava
allenando in vista del 9 giugno,
quando tenterà di conquistare
nelle Belmont Stakes la Triplice
Corona inviolata da 34 anni e,
dicono, maledetta...
Atletica
Sciopero della fame
per farsi pagare
(P. Gubellini) 1.14.1; 2 Eclisse Domar; 3 Main
Event; 4 Miglio; 5 Landolfo; Tot.: 5,36; 2,14, 1,55,
2,07 (20,81) Quintè 9-13-14-7-11 e 6.496,55.
Quarté e 428,24. Tris e 43,81.
(Can) 7'57"19, Napoleon (Aus) 7'59”10. Donne:
1500 sl Boyle (Nzl) 16'21"73, Brunemann
16'23"36.
(pe.m.) Curiosa e triste storia in Spagna.
Mohammed Elbendir, mezzofondista di origine
marocchina ex campione europeo under23 dei
5000, ha iniziato uno sciopero della fame nei
pressi della sede del Comune di Alcobendas (a
12 km da Madrid) perché il club locale per cui è
tesserato non gli paga da un anno 7700 euro
sostenendo di dovergliene solo 1200.
OGGI ROMA QUINTE’ (ore 18.30, inizio 14.55) A
Capannelle in 16 sui 1800 metri. Indichiamo Santa Grazia (5), Travolgente (2), Baby Olmo (13),
Monte Rughe (1), Dindaba (7), Salisburgo (4).
Pallamano
Avventura
Qaanaq a 116 km
(a.fr.) Con 300 km percorsi in 36 ore, Michele
Pontrandolfo e Marco Martinuzzi sono sempre
più vicini a Qaanaaq, la meta della loro traversata della Groenlandia distante ora solo 116 km.
Tra oggi e domani potrebbero arrivare a destinazione.
(m.c.) Bologna ipoteca la
Final Four di Coppa Campioni:
prima demolisce il San Marino
(2 hr di Castellitto, hr Infante e
Liverziani) poi passeggia col
Paderborn (19 valide, hr Ermini, Castellitto, De Donno). Gara decisiva oggi per il Nettuno
col Rotterdam dopo aver chiuso prima del limite con Brno.
A San Marino. 2˚ turno: T&A San Marino-Unipol Bologna 1-8 (v. Panerati, p.
Rodriguez). Ieri: Amsterdam (Ola)-Hoboken (Bel) 16-7, Paderborn (Ger)-Bologna 5-19 (7˚, v. Betto), S.Marino-D.Brno (R.Cec.). Class.: Bologna 1000
(3-0); Amsterdam 667 (2-1); S.Marino,
Draci Brno 500 (1-1); Paderborn 333
(1-2); Hoboken 0 (0-3). Oggi: 11 Bologna-D.Brno, Paderborn-Hoboken, 21
Amsterdam-San Marino
A Rotterdam. 2˚ turno: Ieri: Barcellona (Spa)-Rouen (Fra) 3-12, Brno-Nettuno 3-16 (7˚), Rotterdam-Buchbinder
(Ger) 10-1. Class.: Buchbinder, (2-0);
Rouen, Nettuno, Roterda 667 (2-1); Barcellona 333 (1-2); Brno 0 (0-3).
Oggi: 20 Rotterdam-Nettuno.
(m.l. - an.me) Vilmarie
Mojica (foto) è la regista portoricana che ha scelto l’Asystel
MC Carnaghi, Novara-Villa
Cortese. Cuccarini è nel mirino del Ferenbahce come nuovo allenatore? Le campionesse d’Europa hanno ingaggiato
la brasiliana Pequeno. La Sir
Safety Perugia (A-1) ha ingaggiato lo schiacciatore tedesco
Sebastian Schwarz (26 anni),
ex San Giustino, prolungato il
contratto allo schiacciatore
serbo Petric. A Macerata presentato Zaytsev. Martino potrebbe emigrare in Polonia.
SUOR GIOVANNA A-2 (a.cri.) A un mese dall’operazione che ha portato alla
fusione tra Novara e Villa, nel capoluogo piemontese è in corso una battaglia per ripartire dall’A-2, grazie al supporto di alcuni sponsor locali. Ai vertici della nuova realtà potrebbe tornare
suor Giovanna Saporiti, presidente
dell’Agil Trecate.
(a.a,) Esordio vincente per
l’Iran (Mousavi 17 punti) di Julio Velasco e Paolo Giardinieri
nel terzultimo girone di qualificazione olimpica di Tokyo
(Giap) nel derby asiatico con la
Sud Corea. Vincono anche Australia (Edgar 22), Cina (Zang
13) e Serbia (Nikic 13)
Risultati: Australia-Venezuela
3-0 (25-14, 25-22, 25-18), Portorico-Cina 0-3 (23-25, 19-25,
17-25), Iran-Sud Corea 3-0
(25-17, 25-18, 25-16), Giappone-Serbia 0-3 (19-25, 23-25,
16-25). Oggi la 2ª giornata: Australia-Portorico, Cina-Iran,
Sud Corea-Serbia e Giappone-Venezuela. Nel maschile dopo questo sono in programma
2 gironi di qualificazione internazionale con un posto ciascuno. Il 18 giugno verranno diramati i calendari dei due tornei
olimpici.
Beach volley
EUROPEO (c.f.) Greta Cicolari e Laura Giombini,
k.o. 2-1 con Forrer-Vergé (Svi) nei sedicesimi
hanno chiuso l'Europeo dell'Aia (Ola) al 17˚ posto.
Boxe
FIDANZATA (i.m.) Coppia nella vita e adesso anche sul ring. Stasera in una riunione dilettanti a
Liettoli (Ve) nei 54 kg debutta Alessia Gottardo,
23 anni, compagna dello sfidante europeo dei
superpiuma Devis Boschiero (30-1-1), che è in
attesa del match per il titolo contro il campione
Ermanno Fegatilli (Bel, 25-4). La sua rivale sarà
la friulana Carlotta Burra.
ANCHE Gal.: Siracusa (15.20). Tr.: Bologna
(15), Montecatini (15.10); Castelluccio (15.15).
Judo
VERDE A MADRID (e.d.d.) Elio Verde oggi
alla Coppa del Mondo a Madrid, in preparazione
per Londra nella 66 kg. Sul tatami anche Parlati
(73), Marconcini e Carollo (81), Facente (90) e Di
Guida (100).
Nuoto
APPELLO CARLI «Caro sindaco, grazie per
la targa ma, per favore, realizza il progetto di
una piscina da 50 metri evitandomi così di dover andare tutti i giorni a Massa o a Livorno per
allenarmi». La 16enne Diletta Carli, oro con la
4x200sl agli Europei di Debrecen, si è rivolta così ieri a Luca Lunardini, sindaco della sua città,
Viareggio. Del progetto di una piscina da 50 metri a Viareggio si parla da anni ma finora senza
risultati.
PHELPS E PARK (al.f.) Il coreano Park
Tae-Hwan vince gli 800 sl a Santa Clara (Usa) e
migliora il record nazionale mentre Michael Phelps, impegnato a Austin (Usa) nell'ultimo test prima dei trials, nuota le batterie di 100 sl e 100
farfalla rispettivamente in 50"22 (3˚) e 53"41
(1˚). A Santa Clara (Usa). Uomini: 800 sl Park
(S.Cor.) 7'52"07 (r.n., 4˚ t. 2012), Cochrane
Football
BOXE: IN NEVADA
IFL (m.l.) Settimana 13, ultima di stagione regolare (prime 6 ai playoff, prime 2 già in semifinale):
oggi Ancona-Seamen Milano (17.30); Bolzano-Cernusco (20); Warriors Bologna-Lazio (21);
domani Catania-Rhinos Milano (14); Parma-Reggio E. (15); Bergamo-Doves Bologna
(16). Classifica: Catania (9-1) 900; Warriors Bo
(8-2), Parma (8-2) 800; Bolzano (7-3), Rhinos Mi
(7-3) 700; Ancona (6-4) 600; Seamen Mi (4-6),
Reggio Emilia (4-6), Cernusco (4-6) 400; Bergamo (2-8) 200; Lazio (1-9) 100; Doves Bo (0-10) 0.
Mayweather
da ieri in galera
Roda nel consiglio Fis, torna lo slalom di Campiglio
L’Italia torna ad avere
una rappresentanza con diritto
di voto all’interno del Consiglio della Fis. Nel congresso
Mondiale in corso a Kangwonland (S.Cor) Flavio Roda (100
voti), presidente Fisi, è stato
eletto fra i 16 membri del nuovo organo di governo dello sci
mondiale, il cui mandato terminerà nel 2014. Definiti anche i
calendari di Coppa del Mondo
della prossima stagione (36 ga-
re maschili, 38 femminili) con i
Mondiali di Schladming, in Austria (5-17 febbraio) e la prima
tappa a Soelden (27-28/10).
Nel maschile torna lo slalom di
Madonna di Campiglio
(18/12), in Italia gare in Val
Gardena (superG e discesa il
14 e 15 dicembre), Val Badia
(gigante 16 dicembre) e Bormio (discesa 29 dicembre). Nel
femminile unica tappa in Italia
a Cortina, con la discesa e il su-
perG del 19 e 20 gennaio 2013.
Fondo La Coppa del mondo di
fondo partirà da Gaellivare
(Sve) il 24 (10 e 15 tl) e 25 novembre (4x5 e 4x7,5). Cancellata la sprint di Milano, queste
le tappe italiane: 3, 4, 5 e 6 gennaio 2013 (Dobbiaco e Val di
Fiemme, con il finale del Tour
de Ski). Mondiali in Val di
Fiemme dal 20 febbraio al 2
marzo.
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ITALIANI IN GALLES Francesco Molinari, da
47˚ a 20˚ con 143 (73 69,+1), e Matteo Manassero, da 76˚ a 33˚ con 144 (76 68, +2), hanno effettuato un bel recupero nella 2ª giornata del Wales Open al Celtic Manor (par 71) , dove il nuovo
leader è l'inglese Ross Fisher con 136 (70 66,
-6). Superano di misura il taglio Andrea Pavan
(147 - 76 71, +5), Lorenzo Gagli (77 70), e Federico Colombo(79 68, 5 birdie nelle ultime 6). Tagliato Edoardo Molinari, 76˚ con 148 (77 71, +6)
Hockey pista
Viareggio-Forte
(m.nan) Si decide oggi la seconda finalista scudetto: in gara 3 del derby Viareggio-Forte dei
Marmi (serie 1-1, inizio ore 21) sancirà la sfidante del Valdagno.
Ippica
IERI MILANO QUINTE’ (m 2620): 1 Network Bi
ADDIO ELITE (an.gal.) Un solo straniero per
squadra e campionato di serie A a 36 squadre
divise in 3 gironi da 12 (ai playoff le prime 2 e le 2
migliori seconde). Dopo 7 anni il Consiglio federale della Figh dice addio al campionato di Elite
Rugby
Staibano ai Wasps
(i.m.) I London Wasps hanno ufficializzato l'ingaggio del pilone azzurro Fabio Staibano. Gonzalo Canale, 29 anni, centro azzurro con 70 caps,
passa dal Clermont in Top 14 al La Rochelle in
ProD2 francese.
LO CICERO OPERATO (r.par.) Andrea Lo Cicero, pilone del Racing Parigi e della Nazionale,
ieri è stato operato alla clinica Quisisana di Roma (dal prof. Attilio Rota) al gomito sinistro.
Scherma
COPPA DEL MONDO Fiorettisti a San Pietroburgo, oggi il tabellone principale con Cassarà, Baldini, Avola, Aspromonte, Luperi, Simoncelli e Foconi. A Varsavia la sciabola maschile senza
Montano (infortunato) e Tarantino (squalificato
dopo il cartellino nero a Madrid).
Softball
RIECCO GRETA (m.c.) Nel weekend doppio turno di gare. Bollate riabbraccia Greta Cecchetti
rientrata dagli Usa. Oggi, 4˚turno di ritorno:
15-17,30 S.Marino-Bologna, 16-18,30 Bollate-Nuoro, 17-19,30 Forlì-Montegranaro,
18,30-21 La Loggia-Caserta. Class. Caserta
818 (18-4); La Loggia 636 (14-8); Bologna 590
(13-9); Nuoro (10-10) e Bollate (9-9) 500; Forlì
428 (9-12); Legnano 400 (8-12); San Marino 277
(5-13); Montegranaro 263 (5-14).
Vela
VOLVO (r.ra.) Abu Dhabi ha vinto la 7a tappa della Volvo Race Miami-Lisbona (3500 miglia). I protagonisti della traversata sono stati i francesi di
Groupama che piazzandosi secondi hanno scavalcato in classifica gli spagnoli di Telefonica.
Golf
Sport invernali IL CONGRESSO IN SUD COREA E I CALENDARI DI COPPA
EURO 2012 (an.gal.) Oggi (15) a Roskilde (Dan)
Danimarca-Italia (andata 27-22) per l’ultima del
gruppo 6 di qualificazione agli Europei di Olanda
2012. Domani: Croazia-Slovacchia. Class: Croazia 10; Danimarca 6; Slovacchia 4; Italia 0.
(r.g.) Il supercampione
del mondo medi jr. Wba Floyd
Mayweather (43), foto AP, ha
iniziato ieri il periodo di 87 giorni
di detenzione nel carcere di
Clark County, nel Nevada, per
violenza domestica. Il giudice
ha deciso di tenerlo isolato
nella prima settimana per
evitare possibili scontri con gli
altri carcerati. Il campione, oltre
alle ore di aria, potrà allenarsi
quotidianamente nella palestra
e in caso di buona condotta
potrebbe uscire prima.
151 (r.ra.) Sagamore il Maxi di Paoleschi è il vincitore in tempo reale della 3a 151 miglia (Livorno-Punta Ala organizzata dallo Yc Punta Ala e
dallo Yc Repubblica Marinara di Pisa). 2˚ il Tp 52
Aniene 1˚ Classe di Martin (probabile vincitore
in tempo compensato) 3˚ Altair 3 di Paniccia.
Il Presidente della Federazione Italiana Sport
Invernali Flavio Roda, il Consiglio federale, gli
atleti, i tecnici e tutto lo staff partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa di
Claudio Baldessari
professionista stimato, alpino indomito e grande
amico degli sport invernali.
- Milano, 1 giugno 2012.
Gli amici della Gazzetta ricordano commossi
Giulio Ventimiglia
per tanti anni compagno di viaggio, e si uniscono
al dolore della moglie Lucia e dei figli Fabio e
Luca. - Milano, 1 giugno 2012.
38
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_il momento delicato della chiesa
DI GIORGIO DELL’ARTI
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PROVOCAZIONE SERBA
«Non c’è stato
un genocidio
a Srebrenica»
Ma la visita del Papa a Milano
risolverà i guai del Vaticano?
Il presidente serbo Nikolic AP
Benedetto XVI
è arrivato insieme
al segretario
di Stato Bertone:
la sua presenza
ha fatto discutere,
per Ratzinger
solo tanti applausi
Il Papa è arrivato ieri pomeriggio a Milano in un momento talmente delicato per la
Chiesa che si sono fatte ogni sorta di illazioni sulla presenza al
suo fianco del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. Interpretiamo un po’ tutti la storia dei corvi, delle rivelazioni,
dell’improvviso attivismo della
magistratura vaticana, come
evidenze di una guerra non più
troppo sotterranea tra Bertone
e i suoi nemici, in vista forse di
un rimescolamento dei poteri
da collocare a dicembre quando il segretario di Stato compirà 78 anni e potrebbe esserci
una ragione non scandalosa
per la sua sostituzione. Il problema sono la quantità e la qualità dei suoi nemici, le ragioni laicissime del conflitto e soprattutto la posizione di papa Ratzinger, che ha sempre parlato per
metafore, per esempi, per citazioni consegnandosi perciò senza timore alle interpretazioni
dei poveretti che scrivono sui
giornali e devono esprimere forzatamente, e subito, un punto
di vista. Quanto a Bertone...
1
Non avrebbe dovuto esserci...
No, perché il segretario sta al
fianco del Pontefice solo quando il Pontefice va all’estero.
Perciò se il Papa ha ammesso
di tenerselo vicino per un semplice volo a Milano questo ha
per forza, alla luce di tutto
quello che è successo negli ultimi dieci giorni, un significato
da interpretare. Ovverosia,
l’interpretazione dovrebbe essere una sola: nella guerra tra
LE TAPPE DEL WEEKEND DAL DUOMO AL PARCO DI BRESSO
GDS
15.000
le forze di sicurezza
Per la visita del Papa a Milano
ci sono 15 mila uomini delle
forze dell’ordine al lavoro
Bertone e i corvi, Benedetto
XVI sta con Bertone e contro i
corvi, come dimostrerebbe tra
l’altro l’arresto del cameriere
Paolo Gabriele, che ieri ovviamente non era a fianco di Sua
Santità. Invece a questa nostra facile lettura si è subito opposta la comunicazione vaticana: «La presenza del segretario di Stato, cardinale Tarcisio
Bertone — scrive in una nota
la sala stampa della Santa Sede —, era prevista nel programma ufficiale del viaggio
del Papa a Milano, preparato
già da moltissimo tempo. È vero che il segretario di Stato in
genere accompagna il Papa solo nei viaggi internazionali,
ma questa visita ha carattere
4
gli elicotteri
Sono 4 gli elicotteri della
polizia che controllano i cieli
lungo il tragitto del Papa
internazionale perché avviene
in occasione dell’Incontro
mondiale delle famiglie».
2
Un po’ tirata, no?
Il passaggio-chiave è dato dalle parole: «Preparato già da
moltissimo tempo». Quindi
non saremmo autorizzati a
nessuna illazione, perché la
presenza del segretario di Stato a Milano è stata decisa ben
prima che si manifestassero i
corvi. Il senso vero è: smettetela di interpretare.
3
In che è consistita la visita?
«A Srebrenica non c’è
stato un genocidio». Con una
frase che fa discutere è
iniziato ieri il mandato del
nuovo presidente serbo, il
conservatore nazionalista
Tomislav Nikolic, che solo
venerdì ha giurato in Parlamento. In un’intervista alla tv
montenegrina ha negato il
«genocidio» di Srebrenica
del 1995, nel quale sono stati
trucidati 8000 civili musulmani
per mano delle truppe
serbo-bosniache: «È stato
soltanto un grande crimine
commesso da alcuni serbi,
che bisogna trovare, processare e condannare. Perché si
vuole riaccendere questo
problema?». E ad appesantire
l’avvio del mandato di Nikolic,
ieri la nuova improvvisa
esplosione di violenza nel
nord del Kosovo, dove in duri
scontri fra militari della Kfor
(la Forza Nato in Kosovo)
e manifestanti serbi sono
rimaste ferite 5 persone
(tre serbi e due soldati Nato).
Papa Ratzinger, 85 anni, saluta i pellegrini davanti al Duomo LAPRESSE
A Ciampino, ore 16.20, il Papa, appoggiandosi a un bastone scuro, percorre i trenta metri che lo separano dall’aereo,
sale la scaletta senza difficoltà
e poi si alza in volo. Questo è
l’inizio. L’aereo, un Airbus 319
CJ dell’Aeronautica militare.
Dopo una cinquantina di minuti il Pontefice è atterrato a Linate dove lo aspettavano l’arcivescovo di Milano, Angelo Scola,
il sindaco Pisapia, il governatore Formigoni e il ministro Riccardi, oltre a un gruppo di
bambini e, lontano, trecento
uomini e donne, cioè i dipendenti dell’aeroporto e le loro
famiglie. Benedetto, a bordo
della Papamobile, ha percorso
i quattro chilometri e mezzo di
viale Forlanini, viale Corsica,
corso XXII marzo, corso di porta Vittoria, largo Augusto,
piazza Fontana, via dell’Arcivescovado: tutte strade chiuse
al traffico da due ore, e transennate. Dietro le transenne
migliaia di fedeli in festa. In
piazza Duomo, gremita di folla, erano stati sistemati ai lati
del sagrato due maxi-schermi.
C’è stato prima il discorso di
benvenuto del sindaco Pisapia: «La fede non può essere
motivo di divisione, ma di
unione benvenuto anche dai
non credenti, le diversità non
possono essere motivo di scontro. Neanche Sant’Ambrogio
era milanese, anzi nemmeno
italiano». Benedetto ha risposto sullo stesso tono: Milano
— "Mediolanum" — è un crocevia di popoli e culture, la fede animi tutto il tessuto della
convivenza civile, consenta
un autentico «ben essere», a
partire dalla famiglia «patrimonio principale dell’umanità, segno di una vera e stabile
cultura in favore dell’uomo».
Molti applausi, molte ovazioni
hanno interrotto il discorso.
4
E poi?
Scola ha parlato di Milano.
«Milano sta cercando il suo
nuovo volto. Frammentazione, progettualità diverse e talo-
ra contrastanti, necessità di ripensare il mondo del lavoro e
della finanza, di cui Milano resta in Italia la capitale, fame di
educazione e di cultura, incontrano già risposta in non pochi
luoghi vivi. Si intravvedono i
lineamenti della Milano del futuro». L’orchestra ha suonato
O mia bela Madunina. Poi sono andati tutti alla Scala a sentire la Nona di Beethoven.
5
Novità sull’inchiesta?
È cominciato l’iter relativo alle
due rogatorie, necessarie per
contestare al giornalista
Gianluigi Nuzzi (che ha scritto
il libro con le rivelazioni) e
agli altri italiani in qualche modo coinvolti nella vicenda
(quattro o cinque, per ora ignoti) i reati di ricettazione, violazione della corrispondenza di
capo di Stato eccetera. «Paoletto» sarà interrogato di nuovo
lunedì o martedì. A quanto pare ha intenzione di parlare.
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Codice cliente: 222072
SABATO 2 GIUGNO 2012
IL CASO MARGHERITA
Rutelli: «Dal Senato
ok all’arresto di Lusi»
Francesco Rutelli chiede
il «sì» all’arresto dell’ex tesoriere
della Margherita Luigi Lusi (nella
foto Ansa): «Confido che nessuno
sottovaluti che se il Senato non si
ergesse a tutela dello Stato di
diritto, qui fuori arriverebbero i
forconi». La giunta delle immunità di Palazzo Madama voterà il
12 giugno. «Non si può dire che
manchino all’appello 50 milioni,
tutto è nei bilanci», ha aggiunto
l’ex leader della Margherita.
Equitalia si ferma
davanti al terremoto
Nelle province colpite saranno sospese le riscossioni
I magistrati: «Tanti gli indagati per gli operai morti»
L’A.D. VERSO LA SFIDUCIA
Generali, c’è il Cda
Perissinotto in bilico
Il destino di Giovanni Perissinotto, a.d. di Generali, pare
segnato: nel Cda della compagnia
assicurativa convocato oggi sono
nua a tremare (58 scosse nella
notte tra giovedì e ieri) è allarme sciacallaggio. Per arginare
il fenomeno arriverà l’esercito:
«Sessanta militari affiancheranno i 395 uomini delle forze
dell’ordine», rivela il prefetto
di Modena, Benedetto Basile.
Molta gente però prova a difendersi da sola. Pullulano le tende davanti alle case: per presidiare e perché ad emigrare
non ci si pensa proprio. Anche
i campi di accoglienza si gonfiano sempre più: 13.700 gli assistiti nei 35 allestiti in Emilia
d
Il presidente
Napolitano:
«Auspico risorse
adeguate per
la ricostruzione»
Un’immagine del centro di Concordia (Modena), distrutto dal sisma di martedì LAPRESSE
zione. Dai Giardini del Quirinale, Giorgio Napolitano incalza
le istituzioni: «Auspico l’impegno a mobilitare risorse adeguate per l’assistenza e la ricostruzione».
Scosse Intanto le banche del
territorio hanno assicurato crediti per un miliardo con una linea «breve» per l’emergenza e
una ordinaria per la ricostruzione. E mentre la terra conti-
OGGI A ROMA DEDICATO AGLI SFOLLATI
Un 2 giugno tra le polemiche
Idv-Lega: «Non festeggiamo»
Lega e Idv non parteciperanno oggi alla
festa del 2 giugno per solidarietà all’Emilia. Napolitano ha comunque optato per una celebrazione
sobria: non ci saranno la sfilata dei cavalli e le
Frecce tricolori. «Non mancherà l’impegno dello
Stato: ce la faremo», ha ribadito il presidente.
Romagna, con le strutture fuori regione si sale a oltre 16.500
persone. Ad andarsene sono
soprattutto gli stranieri, senza
casa né lavoro: 300 tunisini sono partiti giovedì notte dall’aeroporto di Bologna diretti a Tunisi. La magistratura invece
sta lavorando sulle responsabilità relative ai crolli delle aziende in cui sono rimasti uccisi diversi operai. Il procuratore di
Modena Vito Zincani rivela:
«Saranno molti gli indagati
per i morti nei crolli dei capannoni. Gli avvisi di garanzia saranno atti dovuti per consentire a tutte le persone eventualmente coinvolte negli accertamenti, di partecipare, come loro diritto, all’indagine».
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MOMENTO NO L’EURO TOCCA IL CAMBIO PIÙ BASSO DA DUE ANNI. OBAMA: «LA SITUAZIONE DEL VECCHIO CONTINENTE PESA»
Borse in rosso, Piazza Affari ai minimi
Tutta Europa soffre
per i dati sul lavoro
negli Usa: Milano
chiude a -1,04%,
Spread a 454 punti
Non si intravede tregua
per i listini europei. Ieri le Borse
hanno vissuto l’ennesima giornata di passione e Piazza Affari
è stata assai tormentata: in corso di seduta ha toccato i nuovi
minimi di quest’anno a 12.617
punti. In chiusura, poi, ha diminuito le perdite e il Ftse Mib ha
segnato una flessione del-
l’1,04% a 12.739 punti e il Ftse
All Share dell’1,07% a 13.680
punti. In calo, invece, lo spread
tra Btp e Bund: prima ha lambito i 490 punti base e poi ha archiviato la settimana a 454 punti (rispetto ai 467 di giovedì).
Male pure Francoforte a
-3,42%, Parigi a -2,21% e Londra a -1,14%.
Francoforte ieri maglia nera in Europa: -3,42% ANSA
notizie
Tascabili
Uccisi dopo una lite
In salvo l’ingegnere Di Girolamo
Svolta nel delitto di Piero
Antonelli e Alba Chiodi,
i coniugi di Gavardo (Brescia)
trovati morti giovedì. I carabinieri
hanno fermato il figlio Marco, 27
anni, che vive nella mansarda
sopra l’abitazione dei genitori. Il
giovane, esperto di thai-boxe,
avrebbe ucciso la coppia a mani
nude dopo una lite. Marco era
stato fermato mercoledì sera
mentre acquistava droga. Dopo
aver lasciato la caserma intorno
alle 23.30, ha fatto rientro a casa
e lì sarebbe scoppiata la lite e il
raptus omicida. Nei corpi della
coppia sono state trovate ferite
e contusioni, mentre il ragazzo
presenta abrasioni su mani e
polsi. Il rapporto coi genitori era
conflittuale e più volte in passato
era venuto alle mani con il padre.
Nigeria, liberato l’italiano
«Grande soddisfazione»
Modesto Di Girolamo, l’italiano rapito lunedì
da uomini armati in Nigeria, è stato liberato. Lo
ha annunciato nella serata di ieri il ministro degli
Esteri Giulio Terzi, esprimendo la sua «grande
soddisfazione» per l’esito positivo della vicenda
«con impegno di tutti e collaborazione nigeriana».
Di Girolamo, 70 anni, ingegnere abruzzese di Rocca
di Cambio (L’Aquila), era stato «prelevato» a Ilorin,
capitale dello stato del Kwara; dipendente della
società Borini&Prono di Torino, era stato rapito
mentre stava monitorando il «drenaggio» di una
strada. Terzi, nel «festeggiare» la notizia della liberazione del nostro connazionale, ha sottolineato
«l’intensa attività» di tutti gli apparati dello Stato
coinvolti nella soluzione del caso dell’ingegnere
«a cominciare dall’Unità di crisi della Farnesina».
Moneta unica Hanno pesato parecchio le notizie in arrivo dagli
Usa: per la prima volta dopo un
anno, la disoccupazione americana è aumentata su base mensile. A maggio è salita dall’8,1%
all’8,2% e sotto le attese sono i
nuovi occupati: 55 mila contro
Brescia, coppia
assassinata:
in carcere il figlio
Elsa Fornero e Mario Monti ANSA
«Impegno per gli altri»
Esodati, governo
firma il decreto
Tutele per 65 mila
C’è la firma, doppia.
Quella del premier Mario
Monti, in qualità di ministro
dell’Economia, e quella del
ministro del Welfare, Elsa
Fornero. È «il decreto
interministeriale a tutela dei
lavoratori salvaguardati».
Composto da 8 articoli, dà
una stima di 155 mila. A riguardo Obama è stato caustico:
«Stiamo lavorando per uscire
dalla crisi, ma la situazione dell’euro ha un impatto su tutto il
mondo». Del resto, ieri la moneta unica prima è precipitata sotto 1,23 dollari, prima volta dal
luglio 2009, per poi risalire a
1,2367. Gli esperti di macroeconomia dicono che abbia pesato
pure l’indice Pmi sul settore manifatturiero della zona euro: a
maggio c’è stata la peggiore performance da giugno 2009, con
il dato generale sceso a 45,1
punti dai 45,9 di aprile.
11-12 su 17 i consiglieri pronti
votare la sfiducia. In Borsa il
titolo Generali e quello dell’azionista di controllo, Mediobanca,
ha guadagnato: +3,35% e +3,69.
E Perissinotto, che potrebbe
essere sostituito da Mario
Greco, ha ribadito con una
lettera di non voler dimettersi.
ANTI-CRISI GRAZIE ALLA IP
Sono 3700 i distributori Ip che
aderiscono all’iniziativa Fiat ANSA
VINCENZO DI SCHIAVI
«Abbiamo bisogno dello
Stato» aveva detto Stefano Draghetti, sindaco di Cavezzo, il
paese che non c’è più. E qualcosa si muove. Equitalia, per
esempio, ha sospeso la riscossione delle tasse nei paesi colpiti dal sisma. «In attesa di provvedimenti normativi ad hoc —
recita la nota — che stabiliscano quali siano i Comuni interessati dallo stato di emergenza, abbiamo provveduto in via
autonoma a sospendere ogni
attività di riscossione». Per gli
esattori dunque saranno off limits tutti i comuni delle province di Bologna (ad eccezione
del Comune di Bologna), Ferrara, Reggio Emilia, Modena,
Mantova e Rovigo. «Sono sospese — continua Equitalia —
la riscossione delle somme
iscritte a ruolo, tutte le attività
esecutive e cautelari, e quelle
di notifica delle cartelle di pagamento e degli altri atti di riscossione». Ma servono in fretta anche i fondi per la ricostru-
LA ZECCA
STAMPI
GLI EURO
«Mai vista
tanta
sfiducia
in giro. Non
ricordo nella
mia vita un
momento più
difficile
di questo,
il governo
deve
riprendere
da dove
avevamo
lasciato
e cambiare
la sua linea
politica. Vi
svelo la mia
pazza idea:
se non viene
stampata
altra moneta
dalla Bce,
stamperemo
noi la nostra
moneta con
la Zecca
di Stato
SILVIO
BERLUSCONI
EX PREMIER
Compri Fiat
e la benzina
costa un euro
fino al 2015
Cosa non si fa contro il caro-benzina. L’ultima idea l’ha
presentata ieri la Fiat: grazie alla partnership con Ip, il Lingotto
ha deciso di bloccare il prezzo
della verde e del gasolio a un euro al litro, fino al 31 dicembre
2015. Questa la proposta valida
fino al 31 luglio: all’atto dell’acquisto di una nuova vettura
Fiat, il cliente riceverà una card
attivata dal concessionario e collegata a un pin. È caricata con
un ammontare di litri di combustibile diverso a seconda del modello scelto (per esempio, se si
sceglie una Bravo Multijet, è permesso un rifornimento totale di
2.000 litri): basta andare in uno
dei 3.700 distributori Ip aderenti all’iniziativa e, dopo aver digitato il pin, i litri erogati verranno detratti dalla carta. Fiat ha
fatto due conti per dare l’idea
della convenienza: pare che con
questa offerta sarà possibile andare da Milano a Napoli spendendo solo 35 euro di benzina
con una Punto. L’iniziativa della
casa d’auto torinese arriva nel
giorno in cui la Motorizzazione
Civile ha diffuso dati che spaventano: Fiat ha registrato un calo
del 9,80% nella vendita delle auto a maggio 2012 rispetto al
2011, fermandosi a quota
33.252 vetture. Dall’inizio dell’anno il calo è stato del 19,75%
e peggio ha fatto Alfa Romeo
con un -20,88%. Le buone notizie arrivano, però, dagli Usa, sul
fronte florido della Chrysler: il
mese scorso il colosso di Detroit
ha visto balzare le immatricolazioni del 30%. È il miglior maggio dal 2007, il 26esimo mese
consecutivo di crescita.
cont.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
assistenza per due anni a
65 mila lavoratori cosiddetti
«esodati», ovvero chi ha
lasciato l’attività in anticipo
rispetto al pensionamento e
poi è rimasto in sospeso a
causa dell’inasprimento dei
criteri previdenziali. Secondo
il comunicato diffuso dal
governo, il decreto individua
la ripartizione di tutti «i
soggetti interessati ai fini della
concessione dei benefici». A
riguardo, l’Inps ha predisposto
una tabella riassuntiva sulle
categorie interessate: nel
dettaglio, tra gli altri, ci sono
25.590 lavoratori in mobilità
e 17.710 che rientrano nei
fondi di solidarietà. In più,
il comunicato chiarisce che
«il governo è consapevole
che il provvedimento non
esaurisce la platea di persone
interessate alla salvaguardia»
e «si impegna per questi altri
lavoratori a trovare delle
soluzioni eque e finanziariamente sostenibili».
39
lafrase
DEL GIORNO
ALTRI MONDI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
cont.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Orrore negli Stati Uniti
Ammazza il coinquilino
e mangia cuore e cervello
Il cannibale
Alexander
Kinyua
(a sinistra)
e la sua
vittima,
il 37enne
Kujoe Agyei
Kodie
Orrore a Baltimora, nel Maryland, dove un
21enne è stato arrestato dopo aver confessato un
atroce omicidio. Alexander Kinyua, studente
universitario di origini keniane, ha infatti ucciso il
coinquilino e ne ha poi mangiato cuore e cervello.
Una potente droga sintetica l’avrebbe spinto al
cannibalismo: è stato tradito dal ritrovamento delle
mani e della testa della sua vittima, il 37enne Kujoe
Agyei Kodie, nel seminterrato di casa. È stato il
padre a chiamare la polizia, mentre Alexander
tentava di far sparire i macabri reperti. Il ragazzo è
stato incriminato di omicidio di primo grado
ed è ora in prigione, senza possibilità di cauzione.
Codice cliente: 222072
Codice cliente: 222072
40
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
ALTRI MONDI
PER GLI SHOW DI MILANO
Bruce e Madonna:
sì a 2 decibel in più
Due decibel in più per due
miti della musica: lo ha deciso il
Comune di Milano che ha concesso l’autorizzazione per alzare il
volume della musica consentito
(80 decibel) per i concerti di
Bruce Springsteen e di Madonna (nella foto Ap), allo stadio
San Siro il 7 e il 14 giugno. Gli
organizzatori dei due attesi live
dovranno però assicurare il
completo deflusso dallo stadio
non oltre mezzanotte e mezza.
5
topfivecd
LA CLASSIFICA
L’ultima Elisabetta II
nel museo delle cere
Madame Tussauds
a Blackpool, nel nord
dell’Inghilterra AFP
IL REGISTA USA
Festival di Venezia,
Mann guida la giuria
Sarà Michael Mann il
presidente della giuria internazionale della Mostra del cinema di
Venezia, che si svolgerà dal 29
gazzaWeekend
A CURA DI
STEFANIA ANGELINI
Esposto il murale di Milwaukee
Caserta colorata d’arte
con i graffiti di Haring
Lena Belkina ed Edgardo Rocha
protagonisti di «Cenerentola»
REGINA POP
Cavalli, barche, musica
L’Inghilterra festeggia
il Giubileo di Elisabetta
Al via oggi le celebrazioni per i 60 anni di regno della sovrana
86enne. Lunedì il concertone con le star McCartney e Williams
ELISABETTA ESPOSITO
Dio salvi la Regina. Soprattutto dalle fatiche dei prossimi quattro giorni. I festeggiamenti per il Giubileo di diamante del suo regno, ovvero i sessant’anni con la corona del Regno Unito in testa, saranno un
ripetersi di cerimonie più o meno impegnative da oggi a martedì. E lei, Elisabetta II, sarà come sempre impeccabile.
Vera Queen Ha 86 anni, è diven-
tata regina giovanissima. «Una
donna in un mondo di uomini,
è un esempio per tutti», dice di
lei il nipotino William. Già, una
ragazza con le idee molto chiare. Da subito ha capito quanto
fosse importante apparire, tanto da tenere la corona sempre
sulla testa. «Ricordo mamma
con quella cosa sul capo mentre faceva il bagnetto a me e
mia sorella Anna», rivela il principe Carlo in un documentario
della Bbc. Regina dentro e fuori. Con tutti i capricci e i lussi
che Sua Maestà può concedersi. Uno su tutti: a Buckingham
Palace c’è una donna incaricata di indossare le scarpe nuove
di Elisabetta in modo da ammorbidirle. Perché il regal piedino va protetto. Poi c’è la passione per il cioccolato e il vizio
Le notizie
che
non lo
erano
DI LUCA SOFRI
Quell’Obama
fumatore
resta un bluff
Londra tra strani cappelli, fiori e
migliaia di Union Jack AFP/REUTERS
di un long drink prima di cena
(una porzione di gin e due di
Dobunnet), la mania di indossare abiti dai colori accesi, ma
più per accontentare i sudditi
permettendo loro di riconoscerla tra la folla che per vanità.
I festeggiamenti Ne indosserà
anche in questi giorni di mobilitazione inglese. Il via ufficiale
lo darà oggi al Derby di Epsom,
Credo di avere raccontato
qui la storia di una
fotografia di Barack Obama
con una sigaretta in bocca
che è stata molto pubblicata.
La foto è un noto falso,
un’immagine del 2004 del
presidente non ancora
presidente, a cui qualcuno
ha aggiunto artificiosamente
una sigaretta, e ha
cominciato a circolare nel
2008. La sua falsità è stata
mostrata molte volte. Ciò
malgrado, domenica scorsa
Repubblica l’ha pubblicata
ancora per illustrare la
notizia di un nuovo libro
sugli anni giovanili di
Obama in cui si parla di un
suo uso passato di droghe
leggere. Il Corriere della Sera
la corsa di cavalli più prestigiosa del regno. Domani oltre diecimila feste in strada in tutto il
Paese. A quella di Richmond vogliono partecipare anche Brad
Pitt e Angelina Jolie, che nel
frattempo hanno scritto alla Regina per farle i complimenti.
Per chi non sapesse come organizzare il perfetto street party
c’è la guida che Pippa Middleton, la celebre sorellina della
duchessa di Cambridge Kate,
ha scritto per l’occasione, citando e ricitando l’azienda di famiglia... Nel pomeriggio tutti sul
Tamigi: mille imbarcazioni lungo il fiume, con Elisabetta e il
principe Filippo sulla Royal Barge rossa e oro. Novanta minuti
di crociera accompagnati dalla
musica di ogni tempo e genere.
Sarà invece assolutamente pop
il concertone di lunedì che seguirà il picnic per 12 mila ospiti estratti a sorte a Buckingham
Palace: sul palco un’infinità di
star tra cui Paul McCartney,
Robbie Williams, Elton John e
Tom Jones. Qui la regina potrà
finalmente ascoltare la canzone scritta per lei da Andrew
Lloyd Webber e l’ex Take That
Gary Barlow. Martedì l’ultimo
sforzo: messa a Saint Paul, colazione a Westminster, processione di carrozze e saluto dal balcone. Dio salvi la Regina.
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ha pubblicato giovedì un
articolo in cui si diceva
che sia intenzione
del Pd farsi appoggiare alle
prossime elezioni da una
«lista civica» fuori dal
partito: «Per arginare
l’astensionismo e
il fenomeno Grillo, oltre che
tagliare le unghie agli
avversari interni. La lista
civica dovrebbe coinvolgere
un personaggio di grande
carisma come Roberto
Saviano». L’articolo era
intitolato «Mossa di Bersani,
sì alla lista civica
di Saviano». Ma Roberto
Saviano ha smentito poche
ore dopo che esista nella
sua testa un progetto
di entrare in politica.
Effetto «Amici»
sulla classifica
Fimi-Gfk degli
album più
venduti della
settimana:
Alessandra
Amoroso,
vincitrice nella
categoria «big»
del talent di
Maria De Filippi,
è subito prima
con il nuovo cd
«Ancora di più Cinque passi
in piu», davanti
a Cremonini
e all’ex
Guns N’ Roses
Slash
1
Ancora di
più - Cinque
passi in più
Alessandra
Amoroso
(Sony)
2
La teoria
dei colori
Cesare
Cremonini
(Universal)
3
Apocalyptic
Love
Slash
(Warner)
4
Sarò libera
Emma
(Universal)
5
Gerardo
Pulli
Gerardo Pulli
(Emi)
agosto all’8 settembre. Il regista,
produttore e sceneggiatore
americano ha iniziato la carriera
firmando telefilm di culto come
«Starsky & Hutch» e «Miami
Vice», ma poi è stato consacrato da film per il cinema come
«Heat - La sfida», «L’ultimo dei
Mohicani» e «Nemico pubblico».
La lirica a Torino
Cenerentola
è in diretta tv
La Reggia di Caserta si colora di graffiti:
arriva il Murale di Milwaukee, una delle opere più
famose di Keith Haring. Il murale, lungo 30 metri e
alto 2,5, realizzato nel 1983 per l’apertura del Museo
Haggerty di Milwaukee, è composto da 24 pannelli.
Sulle due pareti, i tipici «pupazzetti»: una sequenza
di bimbi a 4 zampe e cani che abbaiano, ballerini di
breakdance e altre celebri figure del genio americano morto nel 1990. Un capolavoro da non perdere.
IL MURALE DI MILWAUKEE ALLA REGGIA DI
CASERTA, FINO AL 4 NOVEMBRE, TUTTE LE INFO SUL SITO
WWW.REGGIADICASERTA.BENICULTURALI.IT
Una favola lirica in tv:
dopo Tosca, Traviata e Rigoletto,
arriva un altro spettacolo-evento
diretto da Andrea Andermann,
Cenerentola, nella versione musicata da Rossini con un regista
d’eccezione, Carlo Verdone.
L’opera va in onda domani e lunedì in diretta da Torino, da alcuni dei luoghi più belli della città e
dei dintorni: la reggia di Venaria,
la Palazzina di Stupinigi, il Palazzo
Reale e la Villa dei Laghi.
CENERENTOLA DOMANI
E LUNEDÌ SU RAI 1 ALLE 20.30
Il Murale di Milwaukee di Keith Haring, del 1983
Un thriller sulle carceri messicane
Gibson dentro l’inferno
Mel Gibson si rimette in pista con un
bel film d’azione. Eccolo in «Un viaggio
in paradiso» (titolo originale, «Get the
gringo»), un thriller che dovrebbe
riportarlo a galla, dopo i guai giudiziari
degli ultimi tempi. Il regista, Adrian
Grunberg, spedisce l’attore australiano
nell’inferno di un carcere messicano: nei
panni di un rapinatore, Gibson cerca di
sfuggire alla cattura con una valigia piena Mel Gibson in «Un
di soldi, ma viene preso proprio al confine viaggio in paradiso»
tra Stati Uniti e Messico. E, una volta in
cella insieme a spietati trafficanti di
droga, imparerà a sopravvivere grazie all’aiuto di un bambino di
nove anni, donatore di fegato per un boss. Da vedere perché
mostra una realtà poco conosciuta, quella terribile delle carceri
messicane, ma anche perché è un film a «basso budget» (20
milioni di dollari): non servono tanti soldi se hai un divo...
VIAGGIO IN PARADISO DI A. GRUNBERG, CON M. GIBSON, D. GIMÉNEZ
CACHO, EAGLE PICTURES, DURATA 90 MINUTI
Il disco dell’americano
Il festival a Cremona
Svolta country Canzoni e libri
Mayer va forte un mix perfetto
La cover di
«Born and
Raised»: il
cd di John
Mayer è
primo negli
Stati Uniti
Due anni e mezzo fa, per
l’uscita del cd «Battle Studies»,
urlò a tutti la sua «singletudine» e
disse «penso solo a fare sesso».
Stavolta, John Mayer, don giovanni e musicista di classe purissima, ritorna con un approccio
diverso. Ha lasciato Los Angeles
per il Montana, ha fatto crescere
la chioma, indossa un cappellone
ed è molto country. È questa
l’atmosfera di «Born and Raised»,
subito al primo posto negli Usa
con le 219 mila copie vendute in
sette giorni. E «Shadow Days», il
singolo, profuma già di successone, proprio come le sue tante
hit del passato, da «Gravity»
a «Why Georgia». (c.ang.)
BORN AND RAISED DI JOHN
MAYER, 12 CANZONI, COLUMBIA
Esiste un incrocio magico
tra musica e letteratura? Esiste
eccome: per scoprire il perfetto
mix tra libri e canzoni, fino a
domani, c’è a Cremona la terza
edizione del festival «Le Corde
dell’anima» nei diversi luoghi
storici della città tra piazza
Duomo e i portici. Una manifestazione molto particolare dove
scrittori e musicisti si scambiano
i ruoli per dare vita a incontri,
reading d’autore, spettacoli e
laboratori. In più, spazio ad
anteprime e novità letterarie.
Tanti gli appuntamenti da non
perdere tra oggi e domani.
Fra gli ospiti Gianni Biondillo,
Erri De Luca, Donato Carrisi, la
neozelandese Sarah Quigley,
Veronica Pivetti, Giorgio Faletti,
Dario Vergassola, Samuele
Bersani, Marlene Kuntz, Diego
De Silva. Il programma è
fittissimo disponibile sul sito
www.lecordedellanima.it.
LE CORDE DELL’ANIMA A
CREMONA, FINO A DOMANI, INGRESSO
LIBERO SENZA PRENOTAZIONE
A
L’EUROPEO
DI PANINI
S
Da oggi
a Roma
c’è la festa
delle «figu»
L’Europeo di
calcio è vicino e
la Panini gli
dedica un tour,
questo
weekend, a
Roma. Oggi e
domani, infatti,
al villaggio
Panini in Viale
America, a
pochi passi dal
Palasport
dell’Eur,
collezionisti e
appassionati di
calcio potranno
incontrarsi per
acquistare e
scambiarsi le
mitiche figurine.
La giornata
prevede inoltre
quiz, giochi a
premi e una
sfida
speciale:
l’Euroteam.
Ciascuno potrà
utilizzare le
proprie figurine
per creare una
super squadra
composta da
stelle europee.
La miglior
formazione
verrà premiata
domani
pomeriggio
Codice cliente: 222072
SABATO 2 GIUGNO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
41
GAZZALOOK SPECIALE TIRO A SEGNO
donna
1 Herno Giacchina a maniche
corte con cappuccio in nylon
trattato antigoccia e560
2 G-Star RAW Cappellino con
piccola visiera e40
3 Herno Giacchina a maniche
corte con cappuccio in nylon
trattato antigoccia e560
4 Prada Linea Rossa
Eyewear
Occhiali a mascherina e185
5 Diesel Shorts con bretelle
e160 6 Museum
Giacca con cintura e zip e324
7 Peak Performance
Pantaloni in tessuto funzionale con
tasca cargo laterale e85
8 Piazza Italia Camicia senza
maniche a quadri e15
6
4
8
1
2
7
3
5
uomo
1
2
3
4
5
Fenomeno
Campriani
Nel mirino
c’è l’oro
di Londra
Ma non solo
«Ho preparato l’Olimpiade al
meglio, ma non sarà il giorno
del giudizio. Sono anche altro»
6
Niccolò Campriani,
24 anni, delle Fiamme
Gialle, ha iniziato
a tirare a 13 anni
7
9
8
la scheda
1 Paul & Shark Cappellino in cotone e105
2 Bomboogie Giacca multitasche e179
3 Fay Camicia in cotone lavato con ampie
tasche sul petto e 255
4 Henry Cotton's Gilet in grana di riso
con bottoni e profili a contrasto e168
5 Reporter Giacca in cotone lino a quadri e
toppe tono su tono e390
6 North Sails Cappellino con visiera e36
7 Barbour Gilet oleato con interno in tartan
nato dalla collaborazione con lo stilista Tokhito
Yoshida e335 8 City Time Bermuda a
quadretti con tasche e89
9 Light Step by Grisport
Sneakers in cordura e nabuk con suola
ultra flessibile e58
a cura di Fabrizio Sclavi
[email protected]
bene che voglio arrivare con la
consapevolezza che non avrei
potuto fare di più. Questo so che
mi darà serenità. E al tempo stesso dovevo trovarmi altri obiettivi, altre cose da fare, perché non
voglio che Londra si trasformi
nel giorno del giudizio. Io non
sono solo tiro a segno».
E’ CAMPIONE DEL MONDO NELLA CARABINA 10M
ED E’ STATO IL PRIMO ATLETA DI OGNI SPORT
A QUALIFICARSI PER L’OLIMPIADE DI LONDRA
Niccolò Campriani è nato a Firenze il 6
novembre 1987 ed è cresciuto a Sesto
Fiorentino, tira per le Fiamme Gialle. Ha
cominciato nel 2000, a 13 anni, col padre, al
tiro a segno di Bibbiena. negli ultimi anni ha
vissuto a MorganTown, sede della West
Virginia University, dove si è laureato in
ingegneria manageriale e dove ha vinto il
titolo Ncaa. Niccolò è campione del Mondo in
carica nella carabina a 10m, titolo con cui, nel
2010, è stato il primo atleta di ogni sport
qualificato per Londra 2012. Nella 10m è stato
anche campione d’Europa (2009) e a
Euro2012 è stato argento. In Coppa del Mondo
ha già 6 successi di tappa, 3 secondi posti
assoluti alle finali, e 16 podi complessivi.
MARIO SALVINI
Bisogna fidarsi di Aldo Vigiani, tecnico federale che in
quasi quaranta stagioni di Nazionale ne ha visti passare a centinaia. E di lui dice: «Di tiratori
così ne nasce uno ogni centodu’
anni». Ogni 102 anni - con l’accento fiorentino che li accomuna - arriva uno come Niccolò
Campriani. E probabilmente
mai, prima d’ora, ne era arrivato uno in Italia.
Che 2012 Basta partire dalla stagione, per rendersene conto:
nel 2012 tra carabina a 10m e
tre posizioni, Nicco ha vinto tre
prove di Coppa del Mondo, con
un secondo e un terzo posto, più
l’argento agli Europei. E il tiro a
segno non è il tennis: non vincono sempre gli stessi. Anche perché basta sbagliare un paio di
colpi di qualche millimetro e se
ne parla la prossima volta. Questo per dire che il mondo intero
è stupito dalla sua continuità. E
lui, lucido e sincero, non scappa
dalla responsabilità: «Londra
per me sarà molto diversa da Pechino. Ci arrivo da favorito, e
proprio perché so quanto ho imparato dalla prima in Cina, mi
rendo conto che sarà un’esperienza decisiva per il resto della
carriera, anche per Rio». Per
questo ha una doppia strategia
in testa, una di sport e l’altra di
vita. «Mi sono allenato e continuerò ad allenarmi così tanto e
Studente modello Va spiegato
d
HA
DETTO
S
«Rispetto a
Pechino ho
imparato tanto.
Cose di sport
utili per la vita:
per esempio
che non val la
pena dannarsi
pensando a quel
che sarà, meglio
concentrarsi su
quel che si sta
facendo. Non
immagino più il
bersaglio di
Londra, ma a
come punterò la
carabina»
che Nicco ha tirato e ha studiato
negli Stati Uniti, alla Università
della West Virginia. Dove si è laureato in ingegneria e dove, oltre
a vincere il campionato Ncaa, è
stato Academic All American. In
pratica tra tutti gli studenti sportivi degli Usa scelgono i 15 con i
voti migliori, 15 tra molte migliaia, e lui c’era. E’ stato il terzo proveniente dalla West Virginia University in 117 anni di storia dell’ateneo. Per il prossimo anno è
riuscito anche ad entrare ad un
esclusivo master in ingegneria
dello sport, finanziato dall’Adidas all’Università di Sheffield.
«Ora so che comunque vada
l’Olimpiade avrò anche altro da
fare. E che studierò al Villaggio,
anche solo per mantenere la mia
routine». Molte di queste strategie sono la conseguenza di una
straordinaria precocità, e in parte di quanto Nicco ha imparato
da Ed Etzel, il suo psicologo, che
essendo olimpionico di tiro a segno, conosce tutti i retroscena e i
fantasmi. Salvo forse le dinamiche con Petra Zublasing, compagna di Nicco in nazionale e nella
vita. «A volte stare insieme alla
gare significa caricarsi delle ansie dell’altro. Ma è anche vero
che per noi ora le trasferte sono
più serene, è come essere in famiglia. Solo che io non riesco a vedere le sue gare. Mi agito troppo. Anche a Londra le seguirò
online». Ma se andrà in finale?
«Volerò su un autobus e andrò:
non me la perderei per nulla al
mondo».
© RIPRODUZIONE
RISERVATA
Codice cliente: 222072
LA GAZZETTA DELLO SPORT
42
SABATO 2 GIUGNO 2012
ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
20/2 - 20/3
LE PAGELLE
Ariete 6+
Toro 5,5
Gemelli 6-
Cancro 7,5
Leone 6-
Pesci 8
DI ANTONIO CAPITANI
Non vedete tutto cupo,
non drammatizzate un
imprevisto: avete
stelle che sono da
rubare, per la loro
bellezza. Lampi di
genialità suina!
Sfigopenzola l’umor.
Pianificate, amatevi e
state su. Senza
ingoiare intero chi vi
rompe (e non saranno
in pochi). Incostanze
fornicatorie.
La giornata affatica.
Non fate piazzate né
pazziate, bensì
riflettete bene. Senza
che il suino in voi
sottolinei troppo le
carenze altrui.
Stoppate le lagne e
stappate lo
champagne: la
giornata esaudisce
molti vostri desideri. Si
viaggia, si guadagna, si
fornica con facilità!
Stressati, modesti
suinamente, potreste
suscitar nella gente
il desiderio di darvi
in pasto ai lucci.
Cambiate via. Siete
fighi, però.
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
IL MIGLIORE
Vi porta successi
multipli, d’immagine
e economici, la Luna.
E sponsorizza viaggi,
sport e svaghi,
anche culturali.
Il sudombelico es
muy gioviale.
Vergine 7+
Bilancia 7-
Scorpione 7,5
Sagittario 5,5
Capricorno 7+
Acquario 6
Lavoro, svaghi e
trasferte premiano,
il morale è alto, il
calore degli affetti
fiammeggia. Gli ormoni
funzionano mucho. I
neuroni meno.
I vostri talenti vi
mettono in risalto. Ma
un po’ di relax ci
starebbe bene.
L’amore diverte e
sovverte il cuore, il
sudombelico si sgonfia.
Potete azzeccare ogni
passo, complici
l’intuito, la creatività, i
vostri talenti. E
mettervi in luce.
Sabato luculliano per il
sudombelico.
L’umore non brilla,
la solitudine vi
pervade. Reagite e
ogni incaglio verrà
superato. La parata
ormonale è pure
sfigogrigia e scarna.
Sabato di progetti
realizzati e di ottimi
assist provenienti da
amici e staff. Siete
pure più sereni e con
l’ispirazione fornicatoria a mille. Uau.
Potreste avere l’umore
sfigotragico. E far
mattate. Ussigùr,
che palla che siete.
Venere porta però
fortune. Non suine,
ma non fa niente.
ALESSANDRO NESTA
Il difensore campione
del mondo nel 2006 è
nato a Roma il 19
marzo 1976. In
carriera ha giocato
con Lazio e Milan
Gazzetta.it
Televisioni in chiaro
RAIUNO
8.00
9.35
11.10
12.00
13.30
14.40
17.15
17.45
18.50
20.00
20.30
20.35
22.50
23.25
RAIDUE
TG1
2 GIUGNO FESTA
DELLA REPUBBLICA
UNOMATTINA
LA PROVA DEL...
TG1
LE AMICHE
DEL SABATO
A SUA IMMAGINE
PASSAGGIO A...
L'EREDITÀ
TG1
RAI TG SPORT
ONE WORLD FAMILY
LOVE IL PAPA IN...
S'È FATTA NOTTE
SENZA CONFINI.
LA STORIA
DEL COMMISSARIO
PALATUCCI
7.00
10.15
10.55
11.35
13.00
13.25
14.00
15.30
17.05
18.05
19.30
20.30
21.05
22.40
23.25
23.30
0.15
CARTONI
SULLA VIA DI...
RAI PARLAMENTO
MEZZOGIORNO
IN FAMIGLIA
TG2
DRIBBLING
NANCY DREW
SQUADRA SPECIALE
SERENO VARIABILE
TELEFILM
IL CLOWN
TG2
LA VERITÀ NON PUÒ
ASPETTARE
BROTHERS
& SISTERS
TG2
TG2 - DOSSIER
TG2 - STORIE
RAITRE
9.00
10.35
12.05
13.10
14.00
14.55
16.50
16.55
17.20
19.00
20.15
21.05
23.05
23.20
23.30
0.30
CANALE 5
EROI
DEL DOPPIO GIOCO
TGR
TG3
14° DISTRETTO
TGR - TG3
RAI EDUCATIONAL
TG3 L.I.S.
TIMBUCTU
MIA E IL MIGÙ
TG3 - TGR - BLOB
TUTTOTOTÒ
TOTÒ CIAK
007 - MISSIONE
GOLDFINGER
TG3
TG REGIONE
SPECIALE AMORE
CRIMINALE
TG3
8.00
8.50
9.45
10.30
13.00
13.40
15.45
17.45
18.40
20.00
20.30
21.10
23.40
1.30
2.00
2.30
ITALIA 1
TG5
LOGGIONE
SUPERPARTES
RAGAZZE VINCENTI
TG5
CERTAMENTE,
FORSE
RELATIVE STRANGERS
BENVENUTI A TAVOLA
IL BRACCIO
E LA MENTE
TG5
STRISCIA LA NOTIZIA
NOTTING HILL
Film
PER INCANTO O PER
DELIZIA
TG5 - NOTTE
STRISCIA LA NOTIZIA
GLI INSOLITI IGNOTI
CARTONI
STUDIO APERTO
STUDIO SPORT
GRAND PRIX
MOTO GP CATALUNYA
MOTO GP CATALUNYA
MOTO2
PICCOLI CAMPIONI
BUGS BUNNY
STUDIO APERTO
BAU BOYS
I FLINTSTONES
IN VIVA ROCK VEGAS
'STO CLASSICO
Spettacolo
AUSTIN POWERS
LA SPIA
CHE CI PROVAVA
POKER1MANIA
48 0RE
7.25
12.25
13.00
13.30
13.55
15.10
16.00
18.10
18.30
19.00
19.25
21.10
23.25
1.45
2.55
RETE 4
LA 7
MAGNUM P.I.
VIVERE MEGLIO
CARABINIERI
RICETTE DI FAMIGLIA
TG4
DETECTIVE IN CORSIA
LA SIGNORA IN...
FORUM
PERRY MASON
MONK
FAMILY DAY
TG4
TEMPESTA D'AMORE
THE MENTALIST
Telefilm
23.50 IL MOSTRO
DI FIRENZE
1.55 TG4 NIGHT NEWS
2.15 IERI E OGGI IN TV
SPECIAL
7.00
7.30
10.00
11.10
13.30
14.05
7.30
8.35
9.50
10.50
11.30
12.00
12.50
13.50
14.57
16.35
18.20
18.55
19.35
21.15
Film sul
Digitale Terrestre
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
15.40 JONAH HEX
PREMIUM CINEMA
16.10 WEEKEND
CON IL MORTO
STEEL
17.05 THE MOTHMAN
PROPHECIES VOCI DALL'OMBRA
PREMIUM CINEMA
19.10 SCREAM 4
PREMIUM CINEMA
19.35 IL GUSTO
DELL'AMORE
MYA
21.15 HEREAFTER
PREMIUM CINEMA
22.50 ABANDONED AMORE E INGANNO
MYA
23.15 INSIDE MAN
JOI
23.30 FIGHTING
PREMIUM CINEMA
CALCIO
Amichevole
MP Calcio 1
0.30
16.00 ROMA - VARESE
Campionato Primavera.
Quarti di finale
SportItalia
18.00 VERONA - VARESE
Playoff Serie B.
Sky Calcio 1, MP Calcio
19.00 NORVEGIA - CROAZIA
ARGENTINA ECUADOR
14.00 GP DI CATALOGNA
15.10 GP DI CATALOGNA
2.30
BASEBALL
19.00 TORONTO BLUE JAYS BOSTON RED SOX
14.50 GALLES BARBARIANS
Test Match. Sky Sport 2
19.10 BULLS - STORMERS
Super 15. Sky Sport 2
Ieri
ALGHERO
16
25
ANCONA
16
25
AOSTA
15
25
BARI
17
27
BOLOGNA
18
29
min max
CIELO
VENTI
CAGLIARI
17
27
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
13
22
Moderati
CATANIA
13
25
FIRENZE
18
24
OKLAHOMA CITY
THUNDER SAN ANTONIO SPURS
GINNASTICA RITMICA
VOLLEY
14.00 EUROPEI
9.00
Qualificazioni olimpiche maschili.
Da Tokyo. Eurosport 2
15 25
Torino
16 26
18 25
Milano
Venezia
17 27
Perugia
17 26
15 25
22
21
MILANO
19
28
ROMA
NAPOLI
16
25
15 27
16
27
Neve
Mossi
PERUGIA
13
23
POTENZA
10
21
REGGIO CALABRIA
18
28
ROMA
13
26
TORINO
18
27
ROMA
TRENTO
17
26
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
5:37
21:04
5:36
20:38
19
24
VENEZIA
18
26
IL BLOG
SKY SPORT 3
9.30
PGA European Tour.
Da Newport.
12.00 CALCIO:
SAMPDORIA SASSUOLO
Amichevole
1.30
GOLF: OPEN
DEL GALLES
Playoff Serie B
CALCIO: SAMPDORIA SASSUOLO
23.00 RUGBY: GALLES BARBARIANS
Playoff Serie B
Test Match
SportWeek Dreams
Il backstage
da Santo Domingo
SportWeek Dreams: le
foto dal backstage da
Santo Domingo sul
servizio in edicola col
settimanale il 9 giugno
www.gazzetta.it
Domani
Dopodomani
Peggiora sensibilmente il tempo su parte del
Nord con rovesci e temporali diffusi in particolare
sulle aree a Nord del Po, anche forti o violenti
tra Piemonte e Lombardia. Meglio sul resto del
Nord, bel tempo al Centrosud.
Maltempo forte sulle aree centro orientali del
Nord con rovesci e temporali spesso intensi o
violenti, con grandinate. Nubi con locali rovesci
anche al Centro, soprattutto tra Toscana, Umbria
e Lazio, più stabile e soleggiato altrove.
Ancona
Firenze
11
PALERMO
AVIVA Premiership
18 29
18 21
20
Calmi
Serie B
NBA. Finale Est. Gara 3
17.00 RUGBY: HARLEQUINS LEICESTER TIGERS
Bologna
Genova
L'AQUILA
Temporali
15.00 CALCIO: FAN CLUB
MILAN
15.30 CALCIO: FAN CLUB
ROMA
16.00 CALCIO: FAN CLUB
INTER
16.30 CALCIO: FAN CLUB
LAZIO
17.00 CALCIO: FAN CLUB
NAPOLI
17.30 CALCIO: FAN CLUB
JUVENTUS
21.00 CALCIO:
MILAN - NOVARA
Beppe Bergomi (nella foto)
e Mario Beretta danno
i giudizi sull’Europeo.
Favorite Germania e
Spagna, si spera nell’Italia
18 24
GENOVA
MARI
12.00 BASKET: BOSTON
CELTICS - MIAMI
HEAT
Champions League
19 26
Molto forti
Pioggia
Euro 2012 è vicino:
Bergomi e Beretta
fanno i pronostici
11.00 CALCIO:
BARCELLONA - MILAN
Bel tempo prevalente su buona parte del territorio
salvo una locale instabilità, per rovesci e qualche
temporale, al Nordest tra Friuli-Venezia Giulia e
Veneto, sui rilievi alpini e prealpini, localmente sulle
zone montane liguri.
Trieste
Trento
IL VIDEO
SKY SPORT 2
Oggi
Aosta
23.30
23.35
23.40
1.35
2.15
Sentenze miti per chi ha
patteggiato: ritenete sia
giusto o sarebbe servita
maggiore durezza?
Votate il sondaggio
SKY SPORT 1
23.00 CALCIO:
INGHILTERRA - BELGIO
COREA DEL SUD SERBIA
Da Niznji Novgorod, Russia
Rai Sport 2
Coperto
MILANO
Da Parigi
Eurosport, Eurosport 2
Rai Sport 1
Forti
Il sole oggi
11.00 ROLAND GARROS
14.10 ROLAND GARROS
Rovesci
Agitati
TENNIS
MLB. ESPN America
A CURA DI
Nebbia
RUGBY
NBA. Finale Ovest. Gara 4
Sky Sport 2
Moto 2. Qualifiche
Italia 1
GazzaMeteo
Nuvolo
Finale Stanley Cup. NHL. Gara 2
ESPN America
Playoff Serie A. Semifinale.
Gara 3
Rai Sport 1
AUTOMOBILISMO
21.00 SASSUOLO SAMPDORIA
Legenda
NEW JERSEY DEVILS LOS ANGELES KINGS
2.00
20.30 SCAVOLINI SIVIGLIA
PESARO EMPORIO ARMANI
MILANO
Da Eugene, Stati Uniti
Rai Sport 1
Moto GP. Qualifiche
Italia 1
Campionato Primavera.
Quarti di finale
SportItalia
HOCKEY GHIACCIO
Finale campionato greco. Gara 5
SportItalia 2
20.30 MEETING DI EUGENE
Playoff Serie B
Sky Calcio 1, MP Calcio
Da Newport. Sky Sport 3
18.00 OLYMPIACOS PANATHINAIKOS
Amichevole
SportItalia
21.00 TORINO - LAZIO
14.00 OPEN DEL GALLES
BASKET
ATLETICA LEGGERA
20.00
20.30
21.30
Sentenze miti
a chi patteggia
Per voi è giusto?
OMNIBUS
TG LA7
BOOKSTORE
TAI/PAN
TG LA7
ATLANTIDE STORIE DI UOMINI
E DI MONDI
JAG
L’ISPETTORE
BARNABY
TG LA7
IN ONDA
MONDIALI 1982:
ITALIA - GERMANIA
TG LA7
TG LA7 SPORT
CORPO E ANIMA
M.O.D.A.
MOVIE FLASH
GOLF
MLB. ESPN America
Qualificazioni mondiali
MP Calcio
18.05 INGHILTERRA - BELGIO
Amichevole
Sky Sport 1, Sky SuperCalcio,
Sky Calcio 2
22.00 COLORADO ROCKIES LOS ANGELES
DODGERS
21.00 MESSICO - BRASILE
16.00
18.00
IL SONDAGGIO
19 25
L’Aquila
13 23
Campobasso
Bari
12 25
17 29
Napoli
Potenza
14 27
10 23
Cagliari
Catanzaro
18 26
13 27
Palermo
Reggio Calabria
16 30
15 30
Catania
18 25
Il sole domani
MILANO
La luna
ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
5:36
21:05
5:36
20:39
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
20 mag. 28 mag.
4 giu.
12 giu.
Codice cliente: 222072
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 2 GIUGNO 2012
TERZO TEMPO
GazzaFocus
LETTERE
Domani è il compleanno di un mito
della pallacanestro italiana
Ottant’anni in Gamba
Ma chiamatelo Leg
Giocatore e allenatore straordinario con l’America nel cuore
Ora ce la racconta in un libro secco e diretto. Come è lui
procurargli dei biglietti, lui risponde «vedo che cosa posso
fare», Craxi incalza «ok, grazie, me ne servirebbero 20».
Quella volta che, giocando in
porta contro la grande Inter di
Helenio Herrera, Gamba ubriaca Luis Suarez uscendogli alla
disperata e poi rientrando tra i
pali ancora più alla disperata
ma parandogli il pallonetto.
Quella volta che Gianmarco
Pozzecco si esibisce in palleggio, arresto, tiro da 8 metri, canestro, dalla felicità salta in
piedi sul banco dei giornalisti,
mentre gli avversari, con un
semplice 5 contro 4, vanificano la sua prodezza.
MARCO PASTONESI
Se a questo mondo esistesse un po’ di giustizia, anche soltanto geografica o linguistica, avrebbe dovuto chiamarsi non Gamba ma «Leg».
Perché è vero che è nato a Milano, quando in via Washington
si respirava aria di periferia e
si sentiva la musica del tram —
forse non è solo una coincidenza — «Gamba de legn», ma
avrebbe dovuto nascere a Boston o a New York o a Los Angeles, cioè a Celtics o a Knicks o a
Lakers. Perché «Coach Leg»,
pardon, Coach Gamba, è americano, è yankee, è a stelle e
strisce, è Coca-Cola ghiacciata
e cool jazz, ed è terribilmente,
infinitamente, naturalmente
basket. E domani compie la bellezza di 80 anni. Gamba è la
storia del basket. Quando i
campi erano in terra battuta
grigia, quando i tabelloni erano di legno e non avevano protezioni, quando a Livorno le retine erano lunghe e strette per
impedire al pallone di scendere e velocemente e così i locali
evitavano i contropiedi, quando certi dirigenti lasciavano il
pallone di cuoio immerso 24
ore nell’acqua per renderlo pesante e intrattabile agli avversari, quando a Gallarate l’illuminazione era garantita da
una sola lampada appesa in
mezzo al campo lasciando i canestri nella penombra, quando a Pavia un giocatore fu arpionato da uno spettatore con
il manico di un ombrello, quando si tirava a due mani dal petto.
Vulcano Giocatore e allenato-
re, ma anche predicatore, commentatore, osservatore, studioso se non addirittura scienziato, ed eterno viaggiatore,
Gamba è stato il più frequente
pendolare in partenza dalla
Malpensa e con destinazione
Stati Uniti. Ed è un vulcano di
storie. Il guru Red Auerbach
che gli confida il motivo del
brutto gioco dei suoi Celtics:
«Quei figli di buona donna non
si allenano più come un tempo, quando uscivano dal campo vomitando». Il mitico Dean
Smith che non ammette nessuno ad assistere agli allenamen-
Cinque cose Coach Gamba è
sempre stato americano anche
nel modo di pensare, e nel tradurre i pensieri in realtà, meglio se in una realtà senza pensieri. Le cinque cose da sapere
I grandi maestri
Usa sono gli amici
di una vita. E da
portiere stupì
perfino Herrera
Sandro Gamba, 80 anni, nella cerimonia della Hall of Fame nel 2006 AP
LA BIOGRAFIA
«Il mio basket»
Gallinari scrive
la prefazione
In «Il
mio
basket»
(scritto
con Vanni
Spinella,
prefazione
di Danilo
Gallinari e
postfazione di Marisa Muzio, edito da
Baldini & Castoldi, 224
pagine, 16.50 euro), Gamba
apre la cassaforte dei
ricordi, fra aneddoti
strepitosi, curiosità e
linguaggio «hard boiled» alla
Raymond Chandler. Il libro
viene presentato martedì 5
alla Feltrinelli, piazza
Piemonte 2, Milano, con Dan
Peterson.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
[email protected]
VICEDIRETTORE VICARIO
Gianni Valenti
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VICEDIRETTORI
Franco Arturi
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Stefano Cazzetta
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Ruggiero Palombo
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Umberto Zapelloni
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Testata di proprietà de "La Gazzetta dello
Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012
43
PRESIDENTE
Angelo Provasoli
VICE PRESIDENTI
Roland Berger
Giuseppe Rotelli
CONSIGLIERI
Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C.,
Fulvio Conti, Luca Garavoglia,
Piergaetano Marchetti,
Paolo Merloni, Carlo Pesenti,
Giuseppe Vita
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI
Giulio Lattanzi
ti della sua North Carolina se
non oltre la dodicesima fila di
seggiolini del palazzetto. Il leggendario Bobby Knight che
confessa: «Perché vinciamo
sempre? Non credo che la gente dell’Indiana ci permetterebbe di perdere e sopravvivere».
Vice del «Principe» Cesare Rubini a Milano, poi capo allenatore di Varese, cioè il nemico
storico, con cui ha vinto anche
due coppe dei Campioni, per
13 anni coach della Nazionale
italiana con un oro europeo
(1983) e un argento olimpico
(1980), dal 2006 nella Hall of
Fame, Gamba è sempre stato
teoria ma anche sangue, strategia ma anche fuoco, sceriffo
ma anche bandito. Quella volta che, a Pavia, lui e Rubini trasformano un aggressore in aggredito, tenendolo sospeso sopra una stufa a carbone, fino a
scoprire che si tratta di un maresciallo dei Carabinieri in borghese. Quella volta che Bettino Craxi — si conoscono perché da giovani hanno giocato
contro — gli chiede se riesce a
prima di cominciare a giocare
a basket? «1) Quando Dio ha
creato il ginocchio, non ha pensato al basket. 2) Ogni allenamento dev’essere un’opera
d’arte. 3) Scordati le vacanze
lunghe. 4) Fai quello che l’allenatore ti dice di fare. 5) Preparati a stare attento a lungo». Le
cinque cose che un allenatore
non dovrebbe mai dire in uno
spogliatoio? «1) Oggi tutto dipende da te. 2) Vediamo di
metterci una pezza. 3) Gli altri
sono più bravi. 4) Non facciamo così. 5) Cerchiamo di vincere». E agli aggettivi da sempre
preferisce i comandamenti.
Un giocatore in G.A.M.B.A.?
«Deve avere: Grinta, Allenabilità, Motivazione, Buoni piedi
(meglio se come quelli di Fred
Astaire. Più importanti delle
mani), Altruismo (quello che
ti porta a dare qualcosa in più,
anche per un compagno)». Eccolo, Coach Leg. Fissato, spregiudicato, maniacale, manicheista, secco, diretto. E inguaribilmente umano.
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Non solo calcio
A cura di FAUSTO NARDUCCI
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Vezzali portabandiera
e la pressione fiscale
Valentina Vezzali sarà ufficialmente la portabandiera dell’Italia all’Olimpiade di Londra: nulla da eccepire dal punto di
vista del palmares sportivo, davvero eccezionale. Però mi permetto di evidenziare come, qualche anno fa la stessa Vezzali,
unitamente ad altri azzurri, di fronte ad un premio suppletivo erogato dal Coni agli atleti vincitori di medaglie, innescò
una querelle davvero poco edificante. In pratica pretendeva
una minor tassazione sul premio ricevuto sottolineando che
erano arrivati a quell’alloro con molti sacrifici. Quella richiesta la considero di cattivo gusto. Riguardo ai sacrifici, sottolineo che come dipendente dello stato Valentina ha dei vantaggi negati a noi comuni mortali.
Giulio Ravenna (Fivizzano, MS)
Non la seguo, signor Ravenna. La Vezzali ha il più grande
palmares fra i nostri selezionati per Londra e nessuno più di lei
merita questo ruolo. Mi sembra che tirare in ballo la vicenda
olimpica in cui si era accodata alla richiesta di alcuni dirigenti
federali per ottenere la detassazione dei premi c’entri poco con
tutto questo, anche se l’iniziativa di allora in questi giorni di iperpressione fiscale adesso sembra ancor meno edificante.
La beffa finale
del Foro Italico
La nostra passione ci ha portato a Roma per il nostro sogno:
la finale del torneo tennistico
di Roma con i migliori. Per
una serie di eventi a noi avversi, la finale ci è stata «negata»,
causa ufficiale maltempo, vero motivo, secondo noi: finale di coppa Italia Juventus-Napoli. La scusa del maltempo,
come ha detto un incaricato
del torneo sotto fischi e bottiglie, non tiene perché Sharapova-Li è stata fatta giocare
nel fango sotto il diluvio. Poi
arrivati alle 20 dopo 2 ore che
non piove e con il campo coperto, sentirsi dire che «non
ci sono le condizioni per giocare» ci è sembrata una presa
in giro. Purtroppo lunedì dovevamo rientrare per lavoro e
alle 13 eravamo già sul treno.
Marco e Lorella (Brescia)
Ovviamente abbiamo tutti sotto gli occhi la beffa (per
non dire il danno) che hanno subito quegli appassionati di tennis che hanno perso la finale degli Assoluti nel momento in cui
è stata spostata al lunedì in un
giorno lavorativo. Ufficialmente (e ce lo confermano i nostri
inviati) sono stati però proprio
Nadal e Djokovic a chiedere di
non giocare per evitare rischi.
Golden Gala
spezzato
Cara Gazzetta, ho assistito in
tv al Golden Gala di atletica.
Una manifestazione di altissimo livello con grandi campioni. A cominciare da Usain
Bolt. Mancavano i campioni
della tv. Mi spiego:la Rai ha
fatto l’ennesimo splash. Non
solo durante la finale dei 100
femminili hanno inserito la
pubblicità (mio Dio, che orrore!) ma nelle presentazioni
mancava la grafica dei tempi
degli atleti.
Andrea Ferro.
Bastava sovrapporre
per qualche minuto le due reti.
Pensi che poteva andare peggio: il salto da Rai Sport Sat a
Rai 3 durante i 100 di Bolt. Ma
per fortuna neanche la pessima grafica (pare scelta dal format internazionale per non appesantire le immagini) ha rovinato la bellezza del meeting.
Olimpiadi plurali
e singolari
Volevo farvi notare un errore
grammaticale che spesso riscontro sui giornali e in tv.
Perché il nome delle manifestazioni viene enunciato al
«al plurale» scrivendo e dicendo Europei, Mondiali e Olimpiadi? Non trovate sia corretto dire Europeo Uefa, Mondiale Fifa e Olimpiade?
Giorgio Alex (Verona)
La Gazzetta usa le forme
corrette: Olimpiade, Mondiale
o Europeo di calcio. La questione non è grammaticale ma, per
così dire, di convenzione. Con
Olimpiadi si intende il complesso dei Giochi Olimpici, mentre
Londra viene denominata al singolare per sintetizzare la definizione ufficiale di «Giochi della
30ª Olimpiade». Per rassegne
iridate e continentali usiamo invece il singolare (Mondiale)
per denominare le rassegne in
cui si assegna un solo titolo
(per esempio il calcio), il plurale per quelle in cui si assegnano più titoli (atletica o nuoto).
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Paperinik N. 17 e 11,49 - Capolavori delle grandi civiltà N. 15 e 11,49 - con Holly e Benji N. 14 e 11,49 - con
Alberto Sordi n. 23 e 11,49 - con War Movies N. 11 e
11,49 - con Ferrari Racing Collection N. 28 e 14,49 con Aerei Collection N. 8 e 14,49 - con Gilles Villeneuve e 14,49 - con Avengers N. 6 e 8,49 - con Grande
Alpinismo N. 5 e 12,49 - con Panini N. 4 e 6,49 - con
Libro Juve e 9,49 - con La Grande Storia del Giro N.
3 e 8,49 - con Libro della Salute e 14,40 - con Speciale Sordi N. 4e 14,49 - con Lupin N. 4 e 11,49 - con
Alessandro Del Piero e 11,49 - con Max e 3,80
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arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina
per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 10,80; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00;
Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50;
Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
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Sicilia&Calabria
IL Palermo METTE A PUNTO LE STRATEGIE PER CONSEGNARE A Sannino (NELLA FOTO) LA SQUADRA CHE SI ASPETTA E PREPARARE
COSÌ LA STAGIONE DELLE RIVINCITE. IL Catania HA MOLTI NODI AL PETTINE: PRIMO QUELLO DEL TECNICO, NE PARLA IL D.S. Salerno
CHE COMUNQUE CONFERMA COME IL CLUB ETNEO ABBIA LE idee
chiare, SI RIPARTE DAL 4-3-3. ANCHE SENZA Montella
IL MERCATO
Palermo, a te Kurtic
«Ma deve giocare»
Lo sloveno che incanta col Varese piace a Zamparini
«Se torna è inutile tenerlo in panchina. Bradley? Si può»
FABRIZIO VITALE
PALERMO
in dirittura d’arrivo con il Chievo, stiamo parlando. Non appena si muoveranno alcuni nostri giocatori, come Migliaccio
o qualcun’altro, chiuderemo
per lui». Bradley e Kurtic, alla
fine, potrebbero ritrovarsi nello stesso centrocampo. Nell’anno dell’involuzione di Ilicic e
Bacinovic, la colonia slovena
trasferitasi in Italia grazie al
Palermo, ha trovato un nuovo
simbolo nel giovane centrocampista che a Varese ha mostrato in pieno le proprie qualità. Le fugaci apparizioni due
stagioni fa in rosanero con Delio Rossi non potevano dare
l’esatta dimensione delle sue
potenzialità, per questo è stato girato in prestito. Eppure
nonostante solo quattro presenze riuscì, comunque, a segnare un gol nella partita col
Cesena terminata 2-2.
Eccezionale Che lo sloveno sia
Pedina di scambio o rinforzo? Il destino di Jasmin Kurtic potrebbe prendere strade
inaspettate fino a qualche tempo fa. Il centrocampista sbocciato nel Varese ha attratto l’attenzione di molti club: lo vorrebbe il Chievo nell’affare Bradley, ma su di lui hanno messo
gli occhi da tempo anche il Cagliari e l’Atalanta. La stagione
vissuta da grande protagonista in Lombardia sta trovando
ulteriore conferme nei playoff
per la Serie A. Il gol su punizione che ha dato il là alla vittoria
sul Verona per 2-0 nell’andata
della semifinale ha fatto stropicciare gli occhi anche al presidente Zamparini che adesso
sta valutando attentamente se
privarsene o meno. Del resto il
ragionamento del numero
uno rosanero è molto semplice: se sono in tanti a chiedere
Kurtic in Serie A perché non
potrebbe essere un elemento
importante anche nel Palermo? Del resto la trattativa per
Bradley potrebbe chiudersi lo
stesso inserendo qualche altro
giocatore come contropartita:
Zahavi sembra quello che interessa di più l’allenatore del
Chievo Di Carlo e, visto che il
diventato un punto di forza
dei biancorossi è testimoniato
oltre che dalle 38 presenze impreziosite da 2 gol, anche dalle parole del tecnico del Varese Rolando Maran. «Ha un potenziale enorme, ha fatto miglioramenti incredibili e può
ancora farli — ha detto l’allenatore dopo il successo sul Verona —. Ha una grande tecnica e prestanza fisica. Giocatore di prospettive eccezionali».
Debutto in nazionale Il gran
Jasmin Kurtic,
23 anni,
festeggia il gol
segnato al
Verona
nell’andata
della
semifinale
playoff (2-0)
LAPRESSE
fantasista israeliano potrebbe
trovare poco spazio negli schemi di Sannino, l’idea di girarlo
in prestito sta prendendo sempre più campo.
Magari lo tengo Zamparini, del
resto, non ha fatto mistero che
il futuro di Kurtic possa essere
di nuovo in Sicilia. «Kurtic è di
proprietà del Palermo, è un ottimo giocatore — ha detto il
presidente a Radio Radio —. Il
Chievo lo voleva un anno in
prestito nell’affare Bradley,
ma può darsi che vada bene
per noi. Però se teniamo un
giovane e l’allenatore lo tiene
in panchina, è meglio mandarlo a giocare. Su Bradley siamo
campionato in Serie B gli è valso anche il debutto con la nazionale maggiore slovena, il
26 maggio scorso contro la
Grecia. Match terminato 1-1
grazie a Kurtic, che ha pareggiato a tre minuti dalla fine su
punizione. Insomma un momento magico per l’ex Nova
Gorica adesso concentrato soltanto sui playoff promozione
dopo i quali cercherà di capire
il suo futuro. «Non so cosa succederà, a Varese sto bene, ho
fatto un buon campionato e
ho trovato l´ambiente ideale
— ha già detto Kurtic — però
sono di proprietà del Palermo
e decideranno loro il mio futuro. Io ora penso solo a stare
concentrato, poi si vedrà».
4
I NUMERI
38
le presenze
nel Varese
durante la
stagione
regolare della
serie B che si è
appena
conclusa. Il
mediano ha
segnato 2 reti e
rimediato 6
ammonizioni
1
gol con la
maglia della
Slovenia. Lo
scorso 26
maggio ha
esordito nella
Nazionale
maggiore
segnando la
rete del
definitivo 1-1
nell’amichevole
con la Grecia
2
le stagioni
in Italia per il
23enne sloveno.
A Palermo è
arrivato all’inizio
del 2011.
L’esordio in
rosanero il 12
gennaio in
Coppa Italia
contro il Chievo;
finì 1-0 per i
siciliani
PRIMAVERA I ROSANERO
Ruisi carico
«Inter forte?
Niente paura»
PALERMO «Tecnica
contro rapidità». È la sintesi
estrema della sfida di domani
pomeriggio tra Inter e Palermo
secondo Pietro Ruisi,
allenatore (in coppia con
Cesare Beggi) della Primavera
rosanero, alla vigilia della Final
eight del campionato di
categoria. Il sogno scudetto
passa dai quarti di finale
contro i baby nerazzurri,
freschi vincitori della Next
Generation. Questa mattina
Bollino e compagni
effettueranno la rifinitura sul
campo di Foligno che, domani
pomeriggio alle 16, ospiterà la
gara contro i milanesi.
Velocità «Li temiamo, ma non
abbiamo paura». Ruisi,
vecchia volpe del calcio del
Sud, sa come tenere alta la
concentrazione dei suoi e non
si sente sconfitto in partenza:
«L’Inter di sicuro è forte e ha
tanti giocatori di grande
tecnica, ma noi siamo più
veloci di loro. Siamo rapidi e
brillanti, soprattutto da metà
campo in su, ma dobbiamo
stare attenti a ricompattarci
non appena perdiamo palla,
altrimenti saranno dolori».
Cammino ostico L’handicap
iniziale è però un altro:
«Domani mancherà Silvestri
per squalifica, assenza
pesante in difesa, ma se nelle
ultime dodici partite abbiamo
vinto undici volte un motivo ci
sarà». Il terribile sorteggio ha
detto prima Inter e poi,
nell’eventuale semifinale, la
vincente tra Milan e Juventus:
«A questi livelli sono tutte
fortissime. Semmai la più
temibile, la Roma, è dall’altra
parte del tabellone — conclude
l’ex tecnico di Messina e Gela
—, meglio così, speriamo di
affrontarla in finale».
Aldo Cangemi
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MOTORI LA TARGA FLORIO RIEVOCAZIONE DAL 7 AL 10 GIUGNO
I gioielli di Nuvolari e Nazzaro al Giro
Ricca edizione
del Centenario
per la gara storica
VINCENZO PRESTIGIACOMO
PALERMO
Nel Centenario del Giro
di Sicilia-Targa Florio, che quest’anno si svolge dal 7 al 10 giugno, non mancheranno alcuni
piatti forti come la Scat che
trionfò con Snipe-Pedrini nella
prima edizione del 1912, la
Nazzaro guidata da Felice Nazzaro che vinse in quella successiva e la Cisitalia Abarth 204 di
Tazio Nuvolari che partecipò alla corsa del 1950. Ieri è stata
presentata a Villa Trabia la rievocazione storica, giunta alla
sua XXII edizione, con parteci-
panti provenienti da Russia,
Giappone, Germania, Stati Uniti. La manifestazione, sostenuta dall’Asi, è organizzata dal Veteran Car Club Panormus presieduto da Daniele Spataro. La
carovana, composta da 80 equipaggi, partirà da Palermo e si
snoderà lungo il territorio siciliano attraversando città di straordinaria bellezza come Trapani, Marsala, Caltanissetta, Ragusa, Modica, Siracusa, Catania (il Rifugio Sapienza dell’Etna), e Cefalù per un totale di
1120 km. L’arrivo sempre a Palermo a Villa Trabia nel tardo
pomeriggio di domenica 10.
La svolta del 1912 Ma tuffiamoci
nella storia. Nel 1912 Vincenzo
Florio, per dare maggiore impulso alla sua creatura, portò
grosse novità e cambiò radicalmente la formula della gara trasformandola nella «Targa Flo-
rio-Giro di Sicilia». Così venne
abbandonato il Grande Circuito delle Madonie che fu sostituito da un percorso attorno all’isola lungo ben 1050 km, con
partenza da Palermo. Fu
un’idea, ancora una volta, molto audace. Le strade erano polverose e caratterizzate dal fango quando pioveva, idonee soltanto ad essere attraversate da
carretti trainati da muli. Al via
il 25 maggio c’erano 26 vetture
in rappresentanza di quattro
nazioni. I favoriti erano Ceirano e Sandonino su Scat, che a
Catania però abbandonarono
per un guasto meccanico. Ne
approfittò l’inglese Snipe, che
balzò al comando della sua
Scat e con accanto il meccanico
Pedrini non mollò più quella posizione fino al traguardo di Palermo.
19 ore di galoppata L’ottava edi-
Tra le auto presenti questa edizione anche la Cisitalia Abarth 204 A con
la quale Tazio Nuvolari vinse la cronoscalata Palermo—Monte Pellegrino
del 1950. Fu l’ultima vittoria del mantovano volante, aveva 58 anni
zione della Targa Florio
(11—12 maggio 1913) venne
organizzata per la prima volta
sotto l’egida del neonato Automobile Club di Sicilia e fu disputata sull’ormai collaudato tracciato costiero dell’isola. Salì subito in cattedra Felice Nazzaro,
che dopo una galoppata di oltre 19 ore stravinse la corsa,
perfettamente assecondato dalla sua rombante vettura di costruzione.
Lunghi stop Nel 1914 tornò a
trionfare la Scat con alla guida
Ernesto Ceirano. Intanto i venti
di guerra che spiravano in Europa investirono anche l’Italia. A
quel punto i motori si fermarono. C’era ben altro a cui pensare. Il Giro di Sicilia tornò a corrersi nel 1928. Da quel momento fino al 1958 la gara si è consumata attraverso alterne fortune. La sua attuale rievocazione
merita considerazione in quanto rappresenta un museo itinerante di vetture sportive d’epoca.
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SABATO 2 GIUGNO 2012
SERIE A MERCATO
Strategie Catania
Salerno: «Si riparte dal 4-3-3»
Il neo ds: «Sceglieremo un tecnico che sposa questo modulo, arriveranno 4-5 rinforzi»
«Indifferente, importante che
risponda a quei requisiti».
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CARUSO
MASCALUCIA (Catania)
Ha sentito Lo Monaco?
Nicola Salerno, 56 anni il
prossimo agosto, torna per la
quarta volta in Sicilia. L’esordio avvenne quasi un quarto di
secolo fa nel famoso Licata dei
miracoli, subito dopo Zeman,
appena arrivato in B con Cerantola e l’anno dopo con Papadopulo. Poi nel Messina della rinascita col presidente Aliotta, fino alla serie B, andò via quando arrivò Franza. Infine a Catania con i Gaucci quando fu riscritto il calendario di B portando il campionato a 22 squadre.
Riapproda 10 anni dopo. «In
un momento molto importante
perché viene dopo la migliore
stagione dal ritorno in A col record di punti e di campionati
consecutivi nella massima serie. E poi venire dopo Lo Monaco non sarà facile».
Con Gasperin vi conoscevate
già?
«Non avevamo mai lavorato insieme ma ci siamo trovati a pochi chilometri di distanza quando lui era a Vicenza ed io a Trieste».
«Sì, pochi giorni fa, ma non siamo entrati non siamo entrati in
argomento Catania, mi ha solo
fatto i complimenti».
Quali saranno le prime mosse
sul mercato?
«
NICOLA SALERNO
SULL’ALLENATORE USCENTE
Gomez, Bergessio e Lanzafame ANSA. A sinistra Nicola Salerno FOTOPRESS
E a questo proposito con la Fiorentina a che punto siete?
Qual è l’identikit del prossimo
allenatore del Catania?
«In una fase interlocutoria.
Montella è un allenatore sotto
contratto dovrà trovare il modo di liberarsi, prima o poi ci
riuscirà».
«Deve possedere quelle caratteristiche che hanno ispirato le
scelte passate: grande lavoratore sul campo e buon psicologo.
Si aspettava la scelta di Montella di andare via?
«Ha fatto benissimo nel primo
anno e i risultati sono sotto gli
occhi di tutti. È un tecnico
emergente. Detto questo, ognuno è in grado di valutare cosa è
meglio per lui. Evidentemente
cercava una situazione diversa».
E adottare il 4-3-3. Non avreb-
be senso cambiare anche perché la rosa della squadra è costruita con questa tipologia di
gioco».
Meglio uno esperto alla Marino o un emergente alla Maran?
«La Tribuna sportiva»
Gran Galà dello sport, premiati Pulvirenti e Civoli
Ha già idea di cosa l’aspetta?
«Ci sarà tanto da lavorare cercando di non strafare e allo stesso tempo di essere concreti».
«La comproprietà sono il primo
nodo da sciogliere, ci vorrà un
po’ di tempo per decidere insieme agli altri dirigenti cosa sarà
meglio fare».
Montella è bravo
e vuole cambiare,
ma deve solo
trovare il modo
di liberarsi...
SANT’AGATA MILITELLO
(Me) Nona edizione del Gran
Galà dello Sport. Tra i premiati
il presidente del Catania
Antonino Pulvirenti, il
giornalista della Rai Marco
Civoli, l’allenatore Gaetano Di
Maria, l’arbitro di basket Tolga
Sahin (SAYA), il giocatore della
Reggina calcio Antonino
Ragusa, il giocatore della
Ternana Pasquale Fazio.
s. p.
Prima c’era uno solo al comando, ora siete in 4: meglio essere in tanti?
«È normale che in una società
ci siano diverse competenze e
il presidente Pulvirenti ha ben
ripartito le nuove mansioni».
Maxi Lopez non dovrebbe rimanere al Milan: andrà all’estero?
«Valuteremo strada facendo,
anche in base al giudizio del
nuovo allenatore».
Quante pedine serviranno, considerato che l’ossatura è già
buona?
«Almeno 4 o 5 giocatori li prenderemo e dovrebbero bastare,
ma dipenderà anche dalle uscite e da ciò che proporrà il mercato».
Qual è l’obiettivo del Catania
per la prossima stagione?
«Ripetere la bella stagione appena conclusa e se possibile,
una volta raggiunta la salvezza, cercare di fare un altro passettino in avanti nella strada
della crescita e del miglioramento dei risultati».
SERIE D PLAYOFF
Rando sereno
«Messina
puoi farcela»
MESSINA Col piglio di
una grande. Con questo spirito
il Città di Messina affronterà i
playoff. Senza alcuna
presunzione da parte dei
ragazzi di Pasquale Rando, ma
con la consapevolezza di poter
giocare la prossima stagione in
quinta serie. La squadra è
pronta. Ha conteso la
promozione diretta al Ragusa
fino a poche domeniche dalla
fine del torneo ed adesso vuole
raggiungere l’obiettivo.
«Abbiamo lavorato bene assicura il tecnico Pasquale
Rando - nonostante la sosta sia
stata lunga e logorante. È filato
tutto liscio in questi giorni, le
uniche difficoltà le abbiamo
avute nel trovare squadre
ancora in attività per tenerci in
allenamento».
Tranquillità È sereno Rando e
vuole che anche i suoi giocatori
abbiano lo stesso stato
d’animo. La posta in palio
domani a Rende è alta, ma nel
clan messinese ma c’è grande
convinzione. «Siamo
consapevoli dei nostri mezzi commenta il tecnico -. Ho visto
il Rende in più di una occasione.
È una squadra ben costruita
che può contare tra l’altro su
under di spessore, due bravi
centrali di difesa e un ottimo
portiere. Non sarà insomma
una passeggiata per noi ma
scenderemo in campo per
centrare un risultato positivo».
Rando sa bene che in gare di
180 minuti può essere
determinante segnare un gol in
trasferta e conta molto sulla
velocità dei suoi attaccanti. «Se
dovessimo fare gol - confermale possibilità di passare il turno
aumenterebbero notevolmente.
Credo che la squadra sia
attrezzata per questo. Una
cosa è sicura, non andremo in
campo a fare le barricate ma
per cercare di imporre il nostro
gioco».
Orazio Raffa
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SABATO 2 GIUGNO 2012
1a DIVISIONE VERSO LA FINALE PLAYOFF CONTRO IL LANCIANO
Dai Trapani
«Ora testa,
altruismo
e tenacia»
Capitan Filippi: «Ma in attacco
stavolta dobbiamo fare di più»
E la città si veste di granata
FRANCO CAMMARASANA
TRAPANI
«Tutto sta nella testa: stare concentrati, non mollare un
secondo dal primo al centesimo minuto, cercare di non avere amnesie nei singoli e giocare di squadra». Questa la ricetta per vincere una finale di
playoff secondo Giacomo Filippi. Facile a dirsi, molto meno
metterla in atto per un Trapani attrezzato per traguardi più
modesti e che mai si sarebbe
sognato di arrivare a tanto fino a pochi mesi fa. La squadra
granata ha mostrato però di saper fare anche i miracoli. Ne
ha realizzato uno lo scorso anno con la promozione in Prima
Divisione, un altro lo ha sfiorato quest’anno durante la stagione regolare ma adesso lo
ha nuovamente a portata di
mano.
Callo Ci vorrà davvero una
grande impresa sotto tutti i
punti di vista per coglierlo ma
Filippi non ha dubbi e prova a
infondere serenità al trepidante ambiente della tifoseria: «È
la partita più importante della
stagione, durerà 180 minuti
ma ormai a questo genere di
gare ci abbiamo fatto il callo
— dice l’esperto capitano granata —. Siamo pronti, ci siamo preparati bene e poi siamo
gente grande e vaccinata, sappiamo come affrontare la partita e renderla positiva per noi».
Giacomo Filippi, 36 anni, due reti segnate nella stagione regolare DAPRESS
Volata L’ostacolo da superare
è un sorprendente Lanciano,
autore di uno sprint che a fine
campionato gli ha consentito
di agganciare la zona playoff e
che in semifinale ha fatto fuori
il Siracusa. Nella gara disputata quest’anno allo stadio Biondi il Trapani, pur soffrendo
molto, riuscì a strappare un
prezioso pareggio 0-0 grazie
soprattutto ad una prova di carattere. Probabilmente i granata metterebbero una firma per
un risultato analogo nella gara di domani. Filippi, non sembra comunque del tutto daccordo: «La firma no — dice —.
Dobbiamo invece fare in modo di avere un po’ più di iniziativa per crearci qualche occa-
sione in più in avanti, cosa che
non abbiamo fatto in quella
partita. Abbiamo avuto però
un atteggiamento mentale eccezionale e quello lo riproporremo sicuramente».
Strategia La gara di domani sa-
rà molto probabilmente anche
una partita a scacchi fra i due
allenatori, entrambi alle prese
con assenze importanti. Nel
Lanciano mancheranno per
squalifica il cannoniere Pavoletti, il difensore Amenta e l’attaccante Titone: «Speriamo risentano di queste assenze —
dice Filippi —. A volte, però,
chi scende in campo al posto
dei titolari rende ancora di più
e loro hanno una rosa abbastanza ampia e valida dalla
quale attingere. Per noi comunque chiunque giochi ha
poca importanza, uno vale l’altro». Il Trapani, da parte sua,
non ha squalificati ma infortunati. Certe le assenze di Perrone, Lo Monaco e Castelli, quasi sicura quella di Tedesco.
Ben sei invece i diffidati (Lo
Bue, Domicolo, Filippi, Pagliarulo, Priola, e Sabatino) che rischiano di non giocare la gara
di ritorno se nuovamente ammoniti.
Attesa Cresce intanto in città
l’attesa per la partita di domani. Sono rispuntate le bancarelle che vendono bandiere,
sciarpe e gadget del Trapani e
qualche drappo granata fa mostra di se sui balconi delle case. Sebbene ci sia la diretta televisiva (RaiSport 2, ore 15)
un gruppo numeroso di tifosi
seguirà il Trapani a Lanciano.
Un pullman partirà oggi pomeriggio, altri andranno in auto
mentre un altro gruppo raggiungerà la cittadina abruzzese col volo Trapani-Ancona di
domani mattina. In molti, invece, si raduneranno al PalaDespar dove potranno seguire
Trapani-Lanciano su uno
schermo gigante. Col medesimo biglietto (4 euro l’intero,
2.50 euro il ridotto) dopo la
partita di calcio si potrà assistere (inizio ore 18,00) alla gara
di andata della finale playoff
di basket tra la Pallacanestro
Trapani e il Basket Acireale
per la promozione in serie B.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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2a DIVISIONE PLAYOUT
Saraò
d Carica
«Vibonese,
HA
DETTO
S
sulla
condizione
«Siamo pronti,
ci siamo
preparati bene.
E poi è un
gruppo di gente
grande e
vaccinata.
Sappiamo come
affrontare la
partita con
il Lanciano
e renderla
positiva
per noi»
S
sui forfeit
nel Lanciano
«A volte chi
scende in
campo al posto
dei titolari rende
ancora di più.
Il Lanciano ha
una rosa
abbastanza
ampia e valida
dalla quale
attingere. Per
noi chiunque
giochi ha poca
importanza»
l’ultimo sforzo»
Il portiere: «Prendiamoci la
salvezza in casa. Meno gol
subiti? Merito dei compagni»
MIMMO FAMULARO
VIBO VALENTIA
Da tallone d’Achille a punto di forza: la difesa della Vibonese è uno dei segreti della gestione Ammirata. Da quando i rossoblù hanno cambiato allenatore di gol ne hanno presi appena
due. Giuseppe Saraò è stato infilato solo da Fiore del Chieti e Zampaglione dell’Aversa Normanna. «In effetti — sostiene il ventiquattrenne portiere di Reggio Calabria — abbiamo trovato un
assetto ben determinato e anche sul piano della
concentrazione siamo molto più attenti. Farci
gol non è facile per nessuno, ma non ci culliamo
perché i pericoli sono dietro l’angolo. Ovviamente a un portiere fa piacere non incassare reti ed è
chiaro che i meriti sono di tutta la squadra».
Esame di maturità In questo caso della tanto vituperata difesa che non ha ancora preso gol nei
playout. Caridi e compagni faranno gli scongiuri, ma contro il Mantova, nella gara d’andata della finale playout, saranno alle prese con un vero
e proprio esame di maturità. In palio ci sarà
un’altra fetta di salvezza. Mantenere inviolata la
porta di Saraò sarebbe già un buon punto di partenza. «Giocando la prima in casa, sarebbe fondamentale — spiega il numero uno rossoblù —
centrare l’obiettivo della vittoria, magari con
più di un gol di scarto, fermo restando che queste sono sfide che si giocano nell’arco di un doppio confronto e noi siamo consapevoli di poter
dire la nostra anche in trasferta». Per la Vibonese sarà l’ultima partita stagionale al Luigi Razza.
«Ci farebbe piacere — dice Saraò — giocare in
un contesto di affetto e di calore. Tra noi e la
salvezza ci sono due gare e quella di domani sarà l’ultima in casa. Contiamo di chiudere bene la
nostra avventura casalinga e speriamo che anche la gente che tiene ai colori rossoblù ci possa
dare una mano».
Caccia alla cinquina Al primo atto della finalissima playout, la Vibonese si presenterà in forma
smagliante: sette risultati utili consecutivi e
quattro vittorie di fila. «Stiamo bene mentalmente e fisicamente. Siamo soliti rispettare tutti gli
avversari. Allo stesso tempo gli ultimi risultati ci
hanno dato ulteriore fiducia nei nostri mezzi e
quindi saremo pronti a dire la nostra».
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