press LIETE
EBE DI BOLOGNA
2'111212008
Esselungal assalto dei precari: sconto a tutt
Incursione di cento attivisti di Tpo e Onda a Casalecchio, bloccate casse e person e
l manifestanti volevano
una riduzione del 25%
sugli acquisti . Arrivano
i carabinieri : nessuno
scontro. Ora le denunc e
Sono arrivati all'Esselunga d i
Casalecchio all'improvviso, con
uno striscione con gli slogan
«reddito» e «più spesa men o
$pesaii, megafoni e volantini e
cartellini gialli e fucsia da presentare alle casse per lo scont o
del 25 per cento, Tra gli oltre
cento dimostranti che hanno invaso il centro commerciale Me ridiana, affollatissimo di clienti
per l'ultimo sabato di acquist i
natalizi, c'erano gli ex disobbedienti del Tpo, giovani lavoratori precari e studenti anti-Gelmini che si firmano «Anna Adamolo», un anagramma di Onda
anomala. «Sco-nto, sco-nto»,
scandivano, insieme all'imman cabile «noi la crisi non la paghiamo» e stavolta anche «no i
la spesa non la paghiamo» . La
parola d'ordine è «autoriduzione» e «lotta al carovita» e «al
precariato».
Hanno riempito i carrelli e li
hanno portati alle casse, bloccando i clienti in fila in attesa
della trattativa sugli sconti con
la direzione di Esselunga . Più
volle, in simili casi, i responsabili dei supermercati hanno fini to per cedere, ma ieri no. Per oltre due ore, dalle 14,30 a poco
dopo le 17 . i manifestanti hanno tenuto in scacco il supermercato : almeno venti casse blocca te su 28, le altre sono rimaste
aperte (insieme a quella per i disabili) perché l'obiettivo era evitare tensioni con i clienti, anzi
portarli dalla loro parte . E ci so no riusciti al di là delle lor o
aspettative : c'era chi mugugnava, qualcuno ha alzato la voce,
molti chiedevano «perché non
andate alla Coopigi come se al
Tpo avessero simpatia per la Le ga («hanno anche loro le lor o
magagne», replicavano gli attivisti), ma gran parte degli acquirenti in fila, specie i giovan i
e le donne, sono rimasti ad
aspettare, chi per solidarietà e
chi forse nella speranza di paga re un po' meno . I militanti cercavano anche l'appoggio de i
cassieri e di altri dipendenti,
uno dei volantini criticava proprio il contratto di lavoro del
commercio, ma l'impresa si è rivelata più ardua.
Due ore e mezza dopo è finita senza sconti e per fortun a
senza scontri . l carabinieri so no arrivati subito, prima che la
direzione li chiamasse. A un cer to punto c'era un discreto numero di blindati del battaglion e
mobile schierati attorno all a
Meridiana, però dopo una seri e
di contatti con la Digos, la Que stura e la Procura i militari han no rinunciato a un intervento
«muscolare» che al chiuso, ne gli spazi angusti tra le casse e
giro nel centro commerciale e
continuare a spiegare le loro ragioni . I carrelli pieni di merc i
sono limasti all'interno del supermercato, nessun «esproprio» . «Non c'è stata violenza,
né atteggiamenti estorsivi», ri badivano al megafono armar(io De Pieri e gli altri attivisti .
Senz'altro gli ex Disobbedien ti hanno evitato ogni possibile
tensione, anche quando un paio di clienti hanno perso le staffe. Esselunga ha riaperto poc o
gli scaffali con la merce, avrebbe potuto provocare danni be n
più, gravi.
In un primo momento i responsabili dì Esselunga aveva no sollecitato una decisa inizia tiva dei carabinieri ma poi la so luzione l'hanno trovata loro
stessi, d'intesa con i vertic i
aziendali a Milano e con il colonnello Alfredo Gaballo, comandante del reparto operativo dei carabinieri, sul posto da l
primo momento,
dopo, non ha ancora deciso s e
sporgere denuncia, lamenta un
«danno commerciale» per or a
non quantificato. I carabinieri
hanno senz'altro riconosciut o
parecchi manifestanti . Ora informeranno la Procura e proba bilmente scatteranno denunc e
per violenza privata, qualcun o
ipotizza il sequestro di person a
anche se a nessun cliente è stato impedito dì pagare e uscire.
Alle 17 il direttore della struttura ha deciso una sorta di «serrata», tirando giù a metà le due
grandi saracinesche ai lati dell a
lunga fila di casse. «Non facciamo più entrare i clienti perché
altrimenti si crea troppa confusione», ha spiegato. Cera già
un ingorgo mostruoso di carrel li alte casse . «Inutile rimanere
davanti a una serranda chiusa» ,
hanno risposto gli ex Disobbeclienti. E sono usciti in corte o
dietro lo striscione, per fare un
EX DISOMEDIENTI
ftotagonIstI G a
il Tpo provien e
daii'esperienza delle Tut e
bianche e dell e
contestazioni no gioba i
G8 di Genova . Fa parte d i
Giobal projet insieme agl i
ex Disobbedienti di Padov a
e di altre città .
Alessandro Mantovan i
alassgndro .mg [email protected] t
Echi
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son o
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IN VIA MARINI
Il centro soelale
i protagonisti dei tentativo
di autoriduzione di ieri
all i Esselunga sono attivist i
del Tpo, Teatro polivalent e
occupato, “uno dei poch i
centri sociali sopravvissut i
alle "chiusure" ordinate da i
Comune di Bologna %
corna si legge nei ioro sito .
Nacquero nel '95 co n
l'occupazione del Teatro
dell'Accademia di belle art i
in via. irnerio, poi hanno
ottenuto i locali di vial e
Lenin e recentemente si
sono trasferiti in via Camill o
Casarini .
press LIETE
21 /12/2008
CORRIERE DI BOLOGNA
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Esselunga, assalto dei precari: sconto a tutti