IL CRISTIANESIMO ED I SUOI MODELLI UN CAMMINO LUNGO 2000 ANNI Consultare testo pag 312-316 IL modello “COMUNITA’ Consultare testo pag 124-138 La Comunità cristiana (…) vi siete rivestiti in Cristo. Non esiste più Giudeo né Greco, non esiste schiavo né libero, non esiste uomo o donna, tutti voi siete una sola persona in Cristo Gesù.(…). (Gal 3, 26-29;) Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati. (At 2,42-48;) Il tesoro dell’esperienza comunitaria • Nasce il principio di “uguaglianza” • Si propone un modello di umanità nuova • La povertà da motivo di esclusione diventa soggetto di cambiamento sociale • Si vive il “sacerdozio universale” • Producono i vangeli (canonici et apocrifi) LE COMUNITA’ degli APOCRIFI (Consultare sito scuola) I CRISTIANI DELLA “PARUSIA” Consultare sito scuola Cristiani nel mondo (…) Tenete presente solo una cosa, carissimi: un giorno solo davanti al signore è come 1000 anni e 1000 anni come un giorno solo. Il Signore (…) non vuole che alcuno perisca, ma che tutti giungano alla salvezza. Il giorno del Signore infatti arriverà come un ladro; allora i cieli passeranno (…) (2° Pt 3, 3-10;) La nuova lettura si articola in 3 passaggi fondamentali: • Il tempo “non appartiene” a Dio, è dimensione umana (“un giorno come mille anni…”) e quindi i Cristiani non possono dettarne le tappe. • Il Signore non vuole che alcuno perisca… Dio è Amore/Agape che si è manifestato in Gesù. Per questo la Storia continua, perché Dio vuole che tutti gli uomini, di ogni tempo, conoscano il suo amore e si salvino. • Il “giorno del Signore”, cioè la Parusia, cioè la manifestazione gloriosa di Gesù Risorto, diventa allora, per ogni uomo, il giorno della sua morte (che arriva “come un ladro”) Di nuovo “dentro” la STORIA “Lettera a Diogneto” (…) “I cristiani non si distinguono dagli altri uomini né per la lingua che parlano, né per il modo di vestire. Non si isolano nelle loro città, non usano un linguaggio particolare, né conducono uno speciale genere di vita. La loro dottrina non è conquista di genio irrequieto di uomini indagatori, né professano, come fanno alcuni, un sistema filosofico umano. Abitano in città greche o barbariche, come a ciascuno è toccato in sorte, e adattandosi alle tradizioni locali nel vestire, nel cibo e in tutto il resto del vivere, danno esempio di una loro forma di vita sociale meravigliosa, che, confessione di tutti, ha dell’incredibile”(…) (Anonimo,150d.C ca) Il modello “cittadinanza” • L’esperienza cristiana si diffonde • La comunità credente deve aprirsi alla società • I Cristiani sono chiamati ad essere cittadini del mondo • La parola chiave diventa “adattamento” I 3 principi del rapporto con la politica nel NT Consultare testo pag 136-140 e sito della scuola • la “necessità” del potere • la superiorità della legge (etica) di Gesù • La “desacralizzazione” del potere politico IL MONACHESIMO “Quando il cielo e la terra si toccano” Consultare sito della scuola LE MONACHE CRISTIANE Consultare sito della scuola Modello invasivo Consultare testo pag 291-294; 325-326; 335-339; • • • • Cristianizzazione diritto Cristianizzazione politica Società diventa cristiana Chiesa e società coincidono • Sovrano diventa garante struttura religiosa della società • “De Monarchia” dantesco, i 2 soli La societas christiana “…una delle misure di Costantino destinata ad avere una vasta influenza nella storia della Chiesa fu la legge del 318, che autorizzava i Vescovi a giudicare le cause non solo fra cristiani, ma anche fra i pagani. A lui ci si poteva rivolgere quando non si era in grado di sostenere le spese legali o addirittura quando le presunte violazioni non trovavano eco nei tribunali. Allorché le parti avessero accettato questa soluzione…la sentenza del Vescovo veniva riconosciuta dallo Stato ed aveva effetto immediato… In cambio di questo servizio la Chiesa riceveva elargizioni in denaro o donazioni che sostenevano l’incessante opera in favore delle fasce più deboli della popolazione… Il Vescovo di contro era chiamato sempre più spesso ad occuparsi di rapporti istituzionali e/o politici che lo portavano a trascurare il ruolo pastorale ed a curare la gestione di un patrimonio sempre più cospicuo e significativo…” (G.Martina, Storia della Chiesa) Crisi modello invasivo Consultare sito (Movmento religioso XII sec.) – Rinnovare la vita cristiana e seguire la legge di Cristo, con una condotta di vita simile a quella degli apostoli, con la rinuncia a tutti i beni terreni, in povertà volontaria; – la predicazione itinerante dell’Evangelo; – denunciare la Chiesa gerarchica e il clero cattolico, fino a quando non vivessero in modo veramente cristiano, evangelico ed apostolico, e smascherarli come indebiti successori degli apostoli. – Rendere accessibile a tutti la lettura della Bibbia (Valdo) – Rinnovare Monachesimo (Cluny) (nascono ordini Francescano e Domenicano)