Scoprite tutta la potenza della Converged Infrastructure HP
Approfondimento sulla
mobilità: 6 miti che
non potete permettervi
di ignorare
Serie HP IT Insights - Volume 5
Brochure | Serie HP IT Insights - Volume 5
Esperti di HP, come Craig Partridge, sfatano i miti del fenomeno della mobilità.
Di tutti gli ostacoli che intralciano il miglioramento dell'infrastruttura IT, le informazioni
fuorvianti costituiscono probabilmente il pericolo peggiore. Gli esperti di HP Technology
Consulting hanno realizzato questo eBook informativo proprio per separare i fatti
dalle promesse della pubblicità. Il testo è concepito in modo da permettevi di accedere
immediatamente alle informazioni dettagliate di cui avete bisogno per prendere le decisioni più
appropriate sugli importanti problemi IT a cui potrebbe trovarsi di fronte la vostra azienda.
Scoprite come integrare
efficacemente il BYOD nell'impresa.
Mito 1:
Per implementare un'iniziativa BYOD è meglio aspettare che tutti i problemi di sicurezza siano
stati risolti.
Informazioni dettagliate:
Il fenomeno BYOD è una realtà, che la vostra azienda sia coinvolta attivamente o meno.
Non potete permettervi di rimanere in attesa. L'unica cosa che potete scegliere è il livello di
coinvolgimento degli utenti. Questo cambiamento rapido è dovuto a due dinamiche.
La prima è la consumerizzazione dell'IT. Il divario tra l'esperienza che viviamo con i nostri
dispositivi personali (servizi rapidi e di alta qualità, spesso gratuiti) e l'esperienza più lenta
e vincolata di un tipico ambiente di lavoro continua ad aumentare. A casa e durante gli
spostamenti possiamo accedere a videoconferenze gratuite, shopping personalizzato, film on
demand, piattaforme che permettono di mantenerci in contatto con amici e familiari, oltre a
mezzo milione di app. Ma sul lavoro dobbiamo combattere con rigide applicazioni legacy, lunghi
tempi di implementazione dei nuovi servizi e reti troppo lente.
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L'altra dinamica riguarda la sovrapposizione tra vita privata e professionale. I nostri dispositivi ci
rendono accessibili sempre e ovunque ad amici e colleghi. Desideriamo avere la possibilità di passare
facilmente dalla vita privata a quella professionale e viceversa, e vogliamo mantenere questa possibilità
indipendentemente dal dispositivo utilizzato, dal laptop al telefono, al tablet. Noi di HP paliamo di
"cambio di contesto trasparente".
La nostra esperienza IT come consumatori aumenta le aspettative sull'ambiente IT dell'ufficio. Se la
differenza è eccessiva, gli utenti finali cercano altri metodi per risolvere i problemi. Se non è possibile
inviare un file di grandi dimensioni a causa delle restrizioni e-mail, basta usare una drop box privata. Se
l'implementazione del sistema CRM richiede mesi, basta iscriversi direttamente a un servizio cloud.
Pertanto, se per proteggere la rete state aspettando di trovare un modo per gestire il fenomeno del
BYOD, molto probabilmente avete già una falla.
Ma come dovrebbe rispondere l'IT? Bloccare l'ambiente con un sistema di sicurezza eccessivamente
invasivo aggraverebbe probabilmente il problema. Per garantire un successo a lungo termine, occorre
concentrarsi sulle lacune in termini di aspettative e cercare di comprendere cosa vogliono veramente
fare gli utenti. Nella maggior parte dei casi, si scopre che desiderano accedere rapidamente alle persone
importanti per la propria vita privata e professionale, oltre che alle applicazioni e ai dati necessari per
lavorare in modo produttivo e prendere decisioni che permettono di progredire, sia nel lavoro che nella
vita. Se l'IT viene considerato una fonte affidabile di soluzioni, gli utenti cercheranno probabilmente di
collaborare, anziché di aggirarlo.
Mito 2:
Per gestire il BYOD è possibile utilizzare Mobile Device Management.
Informazioni dettagliate:
Mobile Devide Management (MDM) non è uno strumento molto preciso. Per aumentare l'adozione da
parte degli utenti, occorre valutare piattaforme capaci di fornire un controllo più dettagliato.
Dal punto di vista dell'IT tradizionale ha perfettamente senso: un utente lascia accidentalmente il
telefono sul treno dopo un lungo viaggio e per sicurezza si esegue una cancellazione remota con MDM.
Problema risolto.
Ma come si può fare se si tratta di un dispositivo personale? Se il telefono che si sta per cancellare
contiene foto uniche dei figli dell'utente? O di un viaggio di recente? O dati finanziari irrecuperabili?
I contenuti dei dispositivi si sovrappongono tanto quanto la vita privata si sovrappone a quella
professionale. Se una persona spende un quarto dello stipendio per acquistare un nuovo telefono,
è normale che sia riluttante a sottoporlo alle spietate policy IT solo per accedere al sistema
e-mail aziendale.
Per fortuna oggi sono disponibili piattaforme più sofisticate per la gestione dei dispositivi mobili. MDM
può essere appropriato per i dispositivi che appartengono all'azienda o vengono forniti da quest'ultima.
Se si desidera un controllo più dettagliato, Mobile Application Management (MAM) o Mobile Content
Management (MCM) offre all'IT la possibilità di gestire i telefoni a livello di file o applicazione, fornendo
una risposta più adeguata ai diversi scenari. Questo garantisce inoltre una migliore collaborazione tra
personale IT e utenti.
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Mito 3:
La nostra rete attuale è abbastanza solida da gestire la mobilità.
Informazioni dettagliate:
A meno che non sia stata aggiornata di recente, l'infrastruttura di rete in uso è stata
probabilmente configurata per un'altra epoca.
Non parliamo di molto tempo fa, solo quattro o cinque anni, quando le reti Wi-Fi venivano
considerate un capriccio. Probabilmente disponete di un punto d'accesso nella sala conferenze
o al bar, utilizzato da quattro o cinque portatili.
Lo scenario attuale è abissalmente diverso. Ora l'accesso Wi-Fi è indispensabile in tutte le aree
dell'azienda. Oltre ai portatili, moltissimi telefoni e tablet tentano probabilmente di accaparrarsi
parte della larghezza di banda. Se la rete in uso è un vecchio modello, potrebbe non essere
abbastanza reattiva alle deboli antenne Wi-Fi di telefoni e tablet, creando punti morti che
irritano gli utenti.
Anche i contenuti sono cambiati. Una rete che funzionava alla perfezione con il normale traffico
di rete di cinque anni fa potrebbe non supportare le esigenze di larghezza di banda dei contenuti
di oggi. La maggior parte dei contenuti che oggi vengono trasmessi in rete costituiva una rarità
fino a poco tempo fa. Sono incluse app quali video di formazione aziendali, videoconferenze,
VoIP, grandi file di progetto e big data, oltre ad app personali come YouTube, Facebook, Skype e
molto altro ancora.
Più dispositivi. Più larghezza di banda. Se non viene gestita in modo appropriato, può solo
peggiorare l'esperienza utente. Ma se viene gestita correttamente, può garantire ottimi livelli
di soddisfazione.
Valutare le capacità e le esigenze della rete costituisce il primo passo per la risoluzione del
problema. Uno dei problemi delle vecchie reti cablate è che sono difficili da gestire. Le modifiche
devono essere apportate manualmente. Non è facile ottenere una visione completa della rete,
soprattutto negli ambienti misti.
Le reti moderne consentono di risolvere tutti questi problemi. La creazione di una rete
virtualizzata e definita dal software permette di apportare modifiche su richiesta in tempo
reale. Inoltre, i nuovi strumenti di gestione forniscono una visione completa della rete, anche se
è una combinazione di dispositivi cablati e Wi-Fi, permettendo di automatizzare molte attività
di routine.
La rete costituisce il cuore dell'azienda. Quando si guasta, tutto si blocca. È una situazione ad
alto rischio. Proprio per questo, la valutazione della rete dovrebbe essere in cima alla lista delle
vostre priorità.
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Mito 4:
Presto potrebbe essere necessario convertire le applicazioni desktop in app mobili.
Informazioni dettagliate:
Le applicazioni client-server e le app mobili hanno scopi completamente diversi.
App o applicazioni? Qual è la differenza? È necessario adattare i programmi desktop per l'uso sui
dispositivi mobili?
Non esattamente. Il computer desktop è uno strumento diverso dal piccolo computer
incorporato nel dispositivo mobile.
Il computer più grande (ad esempio un portatile o una workstation) è progettato per alti livelli
di creatività, ovvero per realizzare contenuti ed elaborare informazioni. Si tratta di un vero e
proprio strumento di lavoro e in genere viene utilizzato a scopo professionale.
Probabilmente dedicate molto più tempo al telefono o al tablet. La differenza è che le
interazioni sono in genere costituite da connessioni rapide, con lo scopo di accedere a
informazioni che consentono un'azione immediata. Le sessioni più lunghe con il telefono o il
tablet sono in genere dedicate all'uso dei contenuti.
Un software valido deve sfruttare i punti di forza di ogni form factor. L'attività sul desktop è in
genere finalizzata a un obiettivo specifico, come creare documenti o fogli di lavoro, progettare
un prodotto o realizzare una presentazione.
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Telefoni e tablet non dispongono dell'interfaccia o della potenza di elaborazione necessaria
per svolgere anche questo tipo di attività. D'altro canto, sono perfetti per scambiare messaggi
rapidi, esaminare dati parziali, ottenere aggiornamenti in tempo reale o leggere un articolo.
Le app mobili devono essere progettate per sfruttare gli istanti in cui gli utenti desiderano
svolgere rapidamente le attività produttive. Le migliori app consentono di eseguire operazioni
in modo molto discreto. A volte si tratta di piccole attività, da svolgere rapidamente e spesso in
tempo reale.
App o applicazioni? Una cosa non esclude l'altra. Un architetto può utilizzare un programma
su una workstation per progettare un edificio, ma può anche usare un'app su un tablet per
presentare il rendering dell'architettura al cliente.
Come disse un famoso architetto, la "forma viene dopo la funzione". Questo vale anche per
le applicazioni.
Mito 5:
La rivoluzione della mobilità richiede nuovi metodi di gestione IT.
Informazioni dettagliate:
I principi di gestione utilizzati negli ultimi vent'anni sono applicabili anche alla mobilità.
Non c'è dubbio che la mobilità costituisca uno sconvolgimento. Apre nuove opportunità e
introduce nuove problematiche. Ma per i professionisti IT è importante osservare il fenomeno in
un contesto più ampio.
Per cominciare, gli utenti utilizzano la tecnologia sul lavoro per tre motivi principali: per
mantenersi in contatto con altre persone, per accedere alle applicazioni e per recuperare dati.
Questo vale sia per i dispositivi mobili che per le workstation più potenti.
E anche se i primi dispositivi mobili erano semplici telefoni, ora sono veri e propri computer (in
miniatura) dotati di funzionalità complete, con processori, schermi, dispositivi di input, software,
storage, memoria e connettività.
Ciononostante, tablet e smartphone vengono spesso visti come qualcosa di nuovo, da gestire in
modo diverso.
Ma un'analisi più attenta permette di rilevare alcune analogie. Considerate le piattaforme
attualmente
utilizzate per amministrare telefoni e tablet: Mobile Device Management, Mobile Application
Management e Mobile Content Management. I veterani dell'IT sanno bene che, per circa 20 anni,
dispositivi, applicazioni e contenuti hanno costituito gli elementi chiave utilizzati dall'IT per
fornire servizi di produttività agli utenti finali.
E nel corso degli ultimi 20 anni, l'IT ha perfezionato la gestione dei client Windows fino a farne
un'arte. Oggi è possibile implementare un'applicazione, applicarvi le patch e annullarne il
provisioning per recuperare la licenza. È possibile installare strumenti di gestione e autorità di
certificazione, nonché automatizzare e consolidare processi.
La strategia di gestione dei dispositivi mobili deve basarsi sugli stessi principi. Tablet e
smartphone sono semplicemente dispositivi di elaborazione connessi. Come sempre, gestione
e automazione sono fondamentali per la scalabilità. E cosa c'è di più scalabile dei dispositivi
mobili, che oggi vendono quasi il doppio dei dispositivi cablati?
Così, se da un lato la tendenza alla mobilità sembra un autentico terremoto, i principi che le
imprese devono adottare per tenere sotto controllo il fenomeno sono ben noti e collaudati.
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Mito 6:
Dal punto di vista dell'IT, il fenomeno della mobilità si sta espandendo a una
velocità incontrollabile.
Informazioni dettagliate:
Il fenomeno della mobilità può essere anticipato e trasformato in un vantaggio strategico
per l'azienda, se si investe in una pianificazione completa e nello sviluppo di una roadmap
utilizzabile strettamente correlata agli obiettivi aziendali.
Anticipare l'evoluzione della mobilità non è certo facile. Molti clienti IT affermano che: "Il
business si evolve più velocemente di me. Usano dispositivi più potenti, sono più connessi.
Fornire servizi utili all'azienda è un lavoro a tempo pieno".
Negli ultimi due anni il fenomeno ha raggiunto un punto di flesso. Nella fretta di tenere il passo,
molte aziende finiscono per compiere "scelte di mobilità casuali", ovvero reagiscono ai problemi
a mano a mano che si presentano, per soddisfare le esigenze del momento.
Ma oggi questo approccio incrementale e reattivo non è più sufficiente. La mobilità può arrivare
a interessare ogni singola area dell'azienda. La posta in gioco è alta. Risolvere le esigenze di
mobilità con interventi ad hoc espone l'azienda al rischio di perdere il controllo dell'azienda.
Considerate la scala: secondo gli analisti, nel 2013 le vendite di smartphone e tablet sono
salite del 20%, hanno generato il 20% di tutte le vendite IT e sono state responsabili del 57%
della crescita dell'intero mercato IT. L'esigenza di integrare tali dispositivi nella rete aziendale è
ancora più sentita. Infatti, a causa delle iniziative BYOD, la maggior parte delle aziende dipende
ogni giorno di più dai dispositivi mobili, che lo desideri o meno.
La mobilità deve essere vista come un aspetto critico dell'IT aziendale e deve essere affrontata
in modo esaustivo. Occorre innanzitutto determinare l'impatto, sia evidente che nascosto, di
questa tendenza sull'azienda e la sua infrastruttura. È necessario determinare come la mobilità
può offrire un vantaggio strategico e dove può introdurre un rischio. Occorre quindi sviluppare
un piano d'azione completo che, oltre a consentire di affrontare la situazione attuale, permetta
anche di anticipare le possibili esigenze dei prossimi due o tre anni.
Il seminario HP di un giorno sull'esperienza di trasformazione per la mobilità può aiutarvi a
raggiungere tali obiettivi. Il processo del workshop vi giuda nella soluzione delle problematiche
con l'aiuto di un esperto. Al termine della sessione, disporrete di un piano attuabile e di una
visione chiara su come procedere.
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Altre pubblicazioni della serie HP IT Insights:
Volume 1: Tendenze IT: 8 soluzioni per essere sempre
all'avanguardia nell'evoluzione dell'IT
Volume 2: Approfondimento sui data center: 6 metodi per
evitare errori che sono costati milioni ad altre aziende
Volume 3: Approfondimento sui cloud: 6 fatti essenziali
per definire una strategia cloud di successo
Volume 4: Dentro lo storage: sfatare i miti
dell'archiviazione dati
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preavviso. Le uniche garanzie relative ai prodotti e servizi HP sono quelle stabilite nelle dichiarazioni di garanzia esplicite che accompagnano tali prodotti
e servizi. Nulla di quanto contenuto nel presente documento potrà essere interpretato come garanzia supplementare. HP non sarà responsabile per
omissioni o errori tecnici ed editoriali contenuti nel presente documento.
4AA4-6068ITE, aprile 2013
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Approfondimento sulla mobilità: 6 miti che non potete