E
I
Parrocchia S. Martino
in Greco
comunità pastorale
giovanni
paolo II
www.comunitapastoralegorettigreco.it
Il ramo
Parrocchia
S. Maria Goretti
di mandorlo
Domenica
29 marzo
2015
Anno VI N. 12
Pro-manuscripto
Domenica delle Palme
Non lasciamoci rubare l’entusiasmo
e la forza missionaria
Oggi si può riscontrare in molti operatori
pastorali, comprese persone consacrate,
una preoccupazione esagerata per gli spazi personali di autonomia e di distensione,
che porta a vivere i propri compiti come
una mera appendice della vita, come se
non facessero parte della propria identità.
Nel medesimo tempo, la vita spirituale si
confonde con alcuni momenti religiosi che
offrono un certo sollievo ma che non alimentano l’incontro con gli altri, l’impegno
nel mondo, la passione per l’evangelizzazione. Così, si possono riscontrare in molti
operatori di evangelizzazione, sebbene
preghino, un’accentuazione dell’individualismo, una crisi d’identità e un calo del fervore. Sono tre mali che si alimentano l’uno
con l’altro.
[...] La cultura mediatica e qualche ambiente intellettuale a volte trasmettono una
marcata sfiducia nei confronti del mes-
saggio della Chiesa, e un certo disincanto.
Come conseguenza, molti operatori pastorali, benché preghino, sviluppano una sorta
di complesso di inferiorità, che li conduce a
relativizzare o ad occultare la loro identità
cristiana e le loro convinzioni. Si produce allora un circolo vizioso, perché così non sono
felici di quello che sono e di quello che fanno, non si sentono identificati con la missione evangelizzatrice, e questo indebolisce
l’impegno. Finiscono per soffocare la gioia
della missione in una specie di ossessione
per essere come tutti gli altri e per avere
quello che gli altri possiedono. In questo
modo il compito dell’evangelizzazione diventa forzato e si dedicano ad esso pochi
sforzi e un tempo molto limitato.
[...] Si sviluppa negli operatori pastorali, al
di là dello stile spirituale o della peculiare
linea di pensiero che possono avere, un
relativismo ancora più pericoloso di quello
Don Giuliano Savina (Responsabile pastorale) 338 6495954 • Don Stefano Saggin (Vicario parrocchiale) 348 7338268
Segreteria S. Martino in Greco
Lunedì - Venerdì 10:00-12:00 e 17:00-19:00 • tel. 02 6706172 • fax 02 67199002 • [email protected]
Segreteria S. Maria Goretti
Lun.-Ven. 9:30-12:00/16:00-18:00. Sab. 9:30-12:00 • Tel. 02 66985303 • fax 02 67388855 • [email protected]
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Domenica delle Palme
Non lasciamoci rubare l’entusiasmo e
la forza missionaria
dottrinale. Ha a che fare con le scelte più
profonde e sincere che determinano una
forma di vita. Questo relativismo pratico
consiste nell’agire come se Dio non esistesse, decidere come se i poveri non esistessero, sognare come gli altri non esistessero, lavorare come se quanti non hanno ricevuto
l’annuncio non esistessero. È degno di nota
il fatto che, persino chi apparentemente dispone di solide convinzioni dottrinali e spirituali, spesso cade in uno stile di vita che
porta ad attaccarsi a sicurezze economiche,
o a spazi di potere e di gloria umana che ci
si procura in qualsiasi modo, invece di dare
la vita per gli altri nella missione. Non lasciamoci rubare l’entusiasmo missionario!
I laici sono semplicemente l’immensa maggioranza del popolo di Dio. Al loro servizio c’è una minoranza: i ministri ordinati. È
cresciuta la coscienza dell’identità e della
missione del laico nella Chiesa. Disponiamo
di un numeroso laicato, benché non sufficiente, con un radicato senso comunitario
e una grande fedeltà all’impegno della carità, della catechesi, della celebrazione della fede. Ma la presa di coscienza di questa
responsabilità laicale che nasce dal Battesimo e dalla Confermazione non si manifesta
nello stesso modo da tutte le parti. In alcuni
casi perché non si sono formati per assumere responsabilità importanti, in altri casi
per non aver trovato spazio nelle loro Chiese particolari per poter esprimersi ed agire,
a causa di un eccessivo clericalismo che li
mantiene al margine delle decisioni. Anche
se si nota una maggiore partecipazione di
molti ai ministeri laicali, questo impegno
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non si riflette nella penetrazione dei valori cristiani nel mondo sociale, politico ed
economico. Si limita molte volte a compiti
intraecclesiali senza un reale impegno per
l’applicazione del Vangelo alla trasformazione della società. La formazione dei laici
e l’evangelizzazione delle categorie professionali e intellettuali rappresentano un’importante sfida pastorale.
[...] La Chiesa riconosce l’indispensabile apporto della donna nella società, con una
sensibilità, un’intuizione e certe capacità
peculiari che sono solitamente più proprie
delle donne che degli uomini. Ad esempio,
la speciale attenzione femminile verso gli
altri, che si esprime in modo particolare,
anche se non esclusivo, nella maternità.
Vedo con piacere come molte donne condividono responsabilità pastorali insieme
con i sacerdoti, danno il loro contributo per
l’accompagnamento di persone, di famiglie
o di gruppi ed offrono nuovi apporti alla
riflessione teologica. Ma c’è ancora bisogno di allargare gli spazi per una presenza
femminile più incisiva nella Chiesa. Perché
«il genio femminile è necessario in tutte le
espressioni della vita sociale; per tale motivo si deve garantire la presenza delle donne
anche nell’ambito lavorativo» e nei diversi
luoghi dove vengono prese le decisioni
importanti, tanto nella Chiesa come nelle
strutture sociali.
[...] Le rivendicazioni dei legittimi diritti delle donne, a partire dalla ferma convinzione
che uomini e donne hanno la medesima
dignità, pongono alla Chiesa domande profonde che la sfidano e che non si possono
superficialmente eludere. Il sacerdozio riservato agli uomini, come segno di Cristo
Sposo che si consegna nell’Eucaristia, è una
questione che non si pone in discussione,
ma può diventare motivo di particolare
conflitto se si identifica troppo la potestà
sacramentale con il potere. Non bisogna dimenticare che quando parliamo di potestà
sacerdotale «ci troviamo nell’ambito della
funzione, non della dignità e della santità».
Il sacerdozio ministeriale è uno dei mezzi
che Gesù utilizza al servizio del suo popolo,
ma la grande dignità viene dal Battesimo,
che è accessibile a tutti. La configurazione
del sacerdote con Cristo Capo – vale a dire,
come fonte principale della grazia – non
implica un’esaltazione che lo collochi in
cima a tutto il resto. Nella Chiesa le funzioni «non danno luogo alla superiorità degli
uni sugli altri». Di fatto, una donna, Maria,
è più importante dei vescovi. Anche quando la funzione del sacerdozio ministeriale si
considera “gerarchica”, occorre tenere ben
presente che «è ordinata totalmente alla
santità delle membra di Cristo». Sua chiave e suo fulcro non è il potere inteso come
dominio, ma la potestà di amministrare il
sacramento dell’Eucaristia; da qui deriva
la sua autorità, che è sempre un servizio al
popolo. Qui si presenta una grande sfida
per i pastori e per i teologi, che potrebbero
aiutare a meglio riconoscere ciò che questo
implica rispetto al possibile ruolo della donna lì dove si prendono decisioni importanti,
nei diversi ambiti della Chiesa.
[...] La pastorale giovanile, così come eravamo abituati a svilupparla, ha sofferto l’urto dei cambiamenti sociali. I giovani, nelle
strutture abituali, spesso non trovano risposte alle loro inquietudini, necessità, problematiche e ferite. A noi adulti costa ascoltarli con pazienza, comprendere le loro
inquietudini o le loro richieste, e imparare
a parlare con loro nel linguaggio che essi
comprendono. Per questa stessa ragione le
proposte educative non producono i frutti
sperati. La proliferazione e la crescita di associazioni e movimenti prevalentemente
giovanili si possono interpretare come un’azione dello Spirito che apre strade nuove in
sintonia con le loro aspettative e con la ricerca di spiritualità profonda e di un senso
di appartenenza più concreto. È necessario,
tuttavia, rendere più stabile la partecipazione di queste aggregazioni all’interno della
pastorale d’insieme della Chiesa.
[...] Anche se non sempre è facile accostare i
giovani, si sono fatti progressi in due ambiti:
la consapevolezza che tutta la comunità li
evangelizza e li educa, e l’urgenza che essi
abbiano un maggiore protagonismo. Si
deve riconoscere che, nell’attuale contesto
di crisi dell’impegno e dei legami comunitari, sono molti i giovani che offrono il loro
aiuto solidale di fronte ai mali del mondo
e intraprendono varie forme di militanza e
di volontariato. Alcuni partecipano alla vita
della Chiesa, danno vita a gruppi di servizio e a diverse iniziative missionarie nelle
loro diocesi o in altri luoghi. Che bello che i
giovani siano “viandanti della fede”, felici di
portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza,
in ogni angolo della terra!
[...] In molti luoghi scarseggiano le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata.
Spesso questo è dovuto all’assenza nelle
comunità di un fervore apostolico contagioso, per cui esse non entusiasmano e non
suscitano attrattiva. Dove c’è vita, fervore,
voglia di portare Cristo agli altri, sorgono
vocazioni genuine. Persino in parrocchie
dove i sacerdoti non sono molto impegnati
e gioiosi, è la vita fraterna e fervorosa della
comunità che risveglia il desiderio di consacrarsi interamente a Dio e all’evangelizza3
Domenica delle Palme
Non lasciamoci rubare l’entusiasmo e
la forza missionaria
zione, soprattutto se tale vivace comunità
prega insistentemente per le vocazioni e
ha il coraggio di proporre ai suoi giovani un
cammino di speciale consacrazione. D’altra
parte, nonostante la scarsità di vocazioni,
oggi abbiamo una più chiara coscienza della necessità di una migliore selezione dei
candidati al sacerdozio. Non si possono riempire i seminari sulla base di qualunque
tipo di motivazione, tanto meno se queste
sono legate ad insicurezza affettiva, a ricerca di forme di potere, gloria umana o benessere economico.
[...] Come ho già detto, non ho voluto offrire
un’analisi completa, ma invito le comunità a
completare ed arricchire queste prospettive a partire dalla consapevolezza delle sfide
che le riguardano direttamente o da vicino.
Spero che quando lo faranno tengano conto che, ogni volta che cerchiamo di leggere nella realtà attuale i segni dei tempi, è
opportuno ascoltare i giovani e gli anziani.
Entrambi sono la speranza dei popoli. Gli
anziani apportano la memoria e la saggezza dell’esperienza, che invita a non ripetere
stupidamente gli stessi errori del passato.
I giovani ci chiamano a risvegliare e accrescere la speranza, perché portano in sé le
nuove tendenze dell’umanità e ci aprono al
futuro, in modo che non rimaniamo ancorati alla nostalgia di strutture e abitudini che
non sono più portatrici di vita nel mondo
attuale.
[...] Le sfide esistono per essere superate.
Siamo realisti, ma senza perdere l’allegria,
l’audacia e la dedizione piena di speranza!
Non lasciamoci rubare la forza missionaria!
(Evangelii Gaudium nn. 78-80 e 102-109)
4
nella nostra comunità
In vista delle elezioni
due nuove
testimonianze
Ringrazio il Signore per il dono di essere stata
membro del Consiglio Pastorale uscente, il primo della Comunità Pastorale Giovanni Paolo
II. Ripercorrendo il cammino di questi ultimi 4
anni rivedo le prime sedute tese a comprendere il senso di una Comunità pastorale (modo
nuovo per rendere presente sul territorio una
comunità cristiana) e a studiare i modi per
accompagnarne i primi passi; ricordo gli sforzi per armonizzare i diversi punti di vista, per
ritrovare equilibri dopo inevitabili scossoni e
la gioia nel riconoscere l’impegno delle due
parrocchie nel cammino di comunione; rammento la fatica e il lavoro intenso nell’elaborazione del Progetto pastorale e la consegna alla
Comunità di questo documento che ci offriva
linee guida da concretizzare nel Programma
pastorale.
Ci aspettava un bel lavoro nel quale abbiamo
cercato di coinvolgere la Comunità attraverso
il ”Ramo di mandorlo”, il Sito parrocchiale e alcuni momenti assembleari. Forse non sempre
siamo stati capaci di rendere tutti pienamente partecipi dell’azione pastorale e se c’è stata
qualche carenza nella comunicazione chiediamo di scusarci; la testimonianza che alcuni
consiglieri uscenti stanno offrendo alla Comunità è anche un doveroso “racconto”.
Il Consiglio pastorale ci ha allenati all’accettazione vicendevole, alla logica della fraternità
tra laici, tra preti e laici, all’esercizio della pazienza con noi stessi e con gli altri; ci ha chiesto
delicatezza, sforzo di capire; ci ha sospinti ad
ascoltare con passione il Territorio trovando in
esso anche nuovi interessanti interlocutori e
scoprendo realtà che ci interpellano.
Stare nel Consiglio pastorale per me ha significato:
- contemplare l’amore di Gesù per la sua Chiesa
e, a poco a poco, lasciarmene contagiare;
- essere chiamata, nonostante i miei limiti, a
prendermi cura, insieme agli altri, di questa
”porzione” di Chiesa;
- stupirmi della forza (non nostra) che ci rende
attenti, ci impedisce di rimanere chiusi e immobili, ci spinge alla Missione.
Mi permetto quindi di invitare altri a proporsi
alla Diaconia come candidati al nuovo Consiglio, per giocarsi in un’avventura bella, da vivere nello stile della corresponsabilità ecclesiale,
del consigliare, progettare insieme, gustando
la gioia di annunciare Gesù, docili al Suo Spirito
che non ci abbandona mai.
Camilla Passerini
Fra poco più di un mese, nel weekend del 18 e 19
aprile, al termine della messa alla quale prenderemo parte, saremo tutti chiamati a votare
per eleggere il nuovo consiglio pastorale della
nostra Comunità. Consiglio che resterà in carica
per i prossimi quattro anni, fino al 2019.
Tutti, purché maggiorenni, possono essere consiglieri, anche tu, tu… e tu. Io, Mario, lo faccio da
tre mandati ormai e sto terminando il 15esimo
anno di lavoro. Quando ho iniziato era il 2000 e
a presentarmi mi avevano spinto tre cose:
1. la curiosità di vedere come funziona una parrocchia;
2. la voglia di mettere a disposizione la mia
esperienza e,
3. il desiderio di restituire in qualche modo i doni
- che non sento di meritare tutti i giorni, ma che
tutti i giorni il Signore mi fa avere - mettendoli
a disposizione del prossimo, dei fratelli della comunità.
Come è andata? Il fatto che mi sia presentato
per altre due volte la dice lunga sulla bontà della mia scelta di allora.
Il periodo più coinvolgente è stato comunque
l’ultimo, quello che sta terminando adesso e
che ha visto la comunione tra due parrocchie
nella Comunità pastorale dedicata a San Giovanni Paolo II. Un’esperienza assolutamente
nuova che mi ha obbligato a scavalcare qualche pregiudizio e a mettermi a confronto con
situazioni nuove anche se confinanti, con persone con esperienze diverse dalle nostre e magari anche con aspettative diverse. Ci siamo
confrontati, abbiamo discusso, abbiamo ragionato e abbiamo deciso assieme con i sacerdoti
che ci hanno guidato ma che ci hanno anche
ascoltato.
Abbiamo fatto tutto giusto? Probabilmente no.
Abbiamo commesso degli errori? Certamente
sì. Abbiamo risolto tutti i problemi? No. La Comunità è un popolo in cammino e ogni passo
può nascondere un’insidia.
Come fare allora? Possiamo migliorare soltanto
chiedendo aiuto a esperienze nuove, a competenze diversificate, a capacità comunicative
nuove. Come dice il nostro Arcivescovo “i tratti
fondamentali e indispensabili sono l’amore per
la Chiesa, l’umiltà che persuade alla preghiera
e all’ascolto della Parola di Dio e la docilità allo
Spirito che comunica a ciascuno doni diversi
per l’edificazione comune”.
Per questo spero che all’interno della Comunità
ci siano forze nuove che si presentino per camminare assieme, fieri di poter offrire qualche
dono spirituale per il bene della nostra Comunità. Ne abbiamo bisogno per continuare ad
alimentare speranza e fiducia per il futuro.
Mario Rossi
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6
7
SETTIMANA AUTENTICA
S. Messe ore 10:30 Goretti; ore 11:00 Greco
Lunedì dell’Angelo 6 Aprile
S. Messe ore 8:30 Greco; 9:00 e 10:30 Goretti; 11:00 Greco; 11:15 Segnano; 18:00 Goretti
Domenica di Pasqua 5 aprile
Sabato Santo 4 aprile
Il giorno del silenzio
Greco ore 07:45 Lodi
Greco ore 08:00 Liturgia della Parola
Goretti ore 08:40 Lodi
Greco ore 10 - 12 La Carezza Di Dio Ritiro per adulti
Greco ore 09 - 12 Confessioni
Goretti ore 10 - 12 Confessioni
Goretti ore 15 - 18 Confessioni
Goretti ore 16 -18:45 Confessioni
Greco ore 16 - 19 Confessioni
Greco ore 21:00 Veglia Pasquale con Battesimo
ore 21:00 Via Crucis per le vie del quartiere. Partenza dalla Chiesa di S. Martino,
tappa a S. Maria Goretti per poi concludere in S. Agostino.
Venerdì Santo 3 aprile
Il giorno della morte
Greco ore 06:45 III meditazione: Agire
Greco ore 07:45 Lodi
Goretti ore 08:00 Liturgia della Parola
Goretti ore 08:40 Lodi
Greco ore 09 - 12 Confessioni
Goretti ore 10 - 12 Confessioni
Goretti
e Greco ore 15:00 Celebrazione della morte del Signore
Greco ore 16 - 19 Confessioni
Goretti ore 16 - 19 Confessioni
Giovedì Santo 2 aprile
Il giorno della passione
Greco ore 06:45 II meditazione: Giudicare
Greco ore 07:45 Lodi
Greco ore 08:00 Liturgia della Parola
Goretti ore 08:40 Lodi
Goretti ore 16 -18:45 Confessioni
Greco ore 17:00 Celebrazione della Parola per le famiglie dell’Iniziazione cristiana
Goretti ore 21:00 Messa in Cœna Domini
Mercoledì Santo 1 aprile
Greco ore 6:45 I meditazione: Vedere
Salita al tempio: avremo tra noi don Roberto Davanzo, che spezzerà
il pane della Parola di Dio e ci introdurrà alla Confessione. Saranno presenti sacerdoti forestieri
Il giorno della riconciliazione
ore 21:00 Greco
Lunedì Santo 30 marzo
“Ho desiderato ardentemente
celebrare la Pasqua con voi”
nella nostra comunità
refettorio ambrosiano
APPUNTI IN PREVISIONE
DEL PROSSIMO ORATORIO FERIALE
Dopo un mese e mezzo l’Oratorio feriale estivo (OFE) sembra meno lontano. L’appello lanciato dall’altare e su
queste pagine non ha dato risultati
strepitosi, ma cinque o sei animatori in
più si sono presentati. Anche qualche
giovane e qualche adulto hanno avanzato l’offerta di un po’ di tempo disponibile per l’animazione. La Comunità,
nel suo complesso, non ha mostrato
molto coinvolgimento nel problema;
qualcuno si è posto il problema se
questo problema dell’OFE avrebbe
potuto diventare un problema per lui,
per dove avrebbe potuto sistemare il
figlio o il nipote.
Devo ringraziare gli adolescenti del
gruppo di catechesi che hanno cercato e coinvolto alcuni coetanei che si
sono resi disponibili e devo ringraziare
8
la prima convocazione dei volontari
Continua sempre più alacremente il percorso di realizzazione del Refettorio ambrosiano che con questo invito coinvolge concretamente tutti coloro che si sono proposti
come volontari.
Infatti, come leggerete di seguito nell’invito
ufficiale di Caritas ambrosiana, si terrà presso la Parrocchia di S. Martino in Greco il 31
marzo 2015 alle ore 20,45 un incontro il
cui intento sarà quello di delineare i profili
delle figure di volontariato che si susseguiranno all’interno della struttura con diverse mansioni che, in questa occasione,
verranno meglio dettagliate ed illustrate.
Gabriella Bagnagatti
gli adolescenti, i giovani e gli adulti che
si sono lasciati coinvolgere. Sembra
che questa volta il Signore abbia trovato i dieci giusti e per merito loro l’OFE
non sarà distrutto.
Siamo nelle condizioni numeriche
dell’anno scorso. Non siamo nell’abbondanza, ma possiamo partire. Chi ne
ha la responsabilità dovrà vigilare affinché il lavoro non sia impari alle energie.
Spero che gli adulti abbiano maggiore
attenzione di quanta ne hanno avuta
a sostenere l’animazione a rendersi disponibili nei ruoli che già gli anni scorsi
li vedevano impegnati (compiti, pranzo, laboratori, accompagnamento delle uscite e delle gite…)
Buona Settimana Autentica
don Stefano
9
nella nostra comunità
S. Martino in Greco
lunedì
30 marzo ore 21.00
salita
al tempio
sarà con noi
don Roberto
Davanzo
che spezzerà il pane
della Parola di Dio
e ci introdurrà
alla Confessione.
Saranno presenti
sacerdoti forestieri
DUOMO DI MILANO
MERCOLEDÌ 1° APRILE, ORE 19.15
J. S. BACH,
PASSIONE
SECONDO
MATTEO BWV 244.
Coro di voci bianche
de laVERDI
Coro sinfonico di Milano
Giuseppe Verdi
Ensemble laBAROCCA
Direttore Ruben Jais
Introduce Armando Torno
10
concerto
nella
domenica
delle palme
THOMAS SCARDONI
organo
con la partecipazione del
CORO DellA COMuNITà
PASTORAle GIOvANNI PAOlO II
diretto da giuseppina capra
chiesa di
s. martino in greco
piazza greco, 11 milano
29 MARzO 2015
ore 16.00
ingresso libero
11
Ricordati!
DELLE PALME NELLA PASSIONE DEL SIGNORE
Zc 9,9-10; Sal 47; Col 1,15-20; Gv 12,12-1
Giornata mondiale della gioventù
Goretti
Greco
Goretti
Goretti
ore 10:00
ore 11:30
ore 11:45
ore 16:00
ore 18:30
ore 20:30
Greco
ore 21:00 Salita al Tempio (vedi pagine interne)
Goretti
Goretti
Goretti
Greco
ore 14:30Doposcuola
ore 17:00 Incontro III media
ore 18:00 Incontro I media
ore 21:00 Incontro Caritas Ambrosiana
volontari Refettorio Ambrosiano (vedi pagine interne)
ore 21:00 Schola cantorum
Greco
Greco
mercoledì
1 aprile
giovedì
2 Aprile
venerdì
3 aprile
sabato
4 aprile
domenica
5 aprile
II settimana del Salterio
settimana autentica
domenica
29 marzo
lunedì
30 marzo
martedì
31 marzo
tempo di quaresima
Dt. 8
Greco
Greco
Ritrovo per l’ingresso solenne alla Messa,
nel piazzale adiacente alla chiesa
Auguri agli anziani partendo da Goretti
Ritrovo presso l’asilo e S. Messa per il Gruppo La Fonte
e 1IC (II elementare)
Concerto d’organo (vedi pagine interne)
1 e 2 IC (II e III elementare): Pasqua ebraica
Incontro 18/19enni
ore 6:45 Meditazione di introduzione al Triduo (vedi pagine 5-6)
ore 14:30 Terza bella età: don Stefano ci prepara alla S. Pasqua
ore 18:30 Passione secondo Matteo di J.S. Bach, Duomo (vedi pagine interne)
Inizio Triduo pasquale (vedi pagine 5 - 6)
Goretti
ore 16:30Rosario
DI PASQUA NELLA RISURREZIONE DEL SIGNORE
At 1,1-8a; Sal 117; 1Cor 15,3-10a; Gv 20,11-18
La carta e gli inchiostri impiegati per la realizzazione di questo fascicolo sono stati acquistati con il contributo di:
Centro del Funerale
Piazza Greco (via E. De Marchi, 52)
Milano Tel. 02.6705515
servizio 24 su 24 - Milano e Provincia
www.centrodelfunerale.it
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Domenica Delle Palme Non lasciamoci rubare l`entusiasmo e la