White paper per le aziende HPE Workload Portability per provider di servizi cloud Espandete il vostro portafoglio cloud White paper per le aziende Sommario 3 Sintesi per i dirigenti 4 Ecosistema di cloud computing 5 Tassonomia dei servizi di cloud computing 6 HPE Cloud Workload Portability 6 Carichi di lavoro 7 Metodologia HPE Cloud Workload Portability - Sintesi 7 Fase 1: identificazione 7 Fase 2: valutazione dell'idoneità 8 Fase 3: mappatura 8 Fase 4: migrazione dei carichi di lavoro 8 Fase 5: convalida 9 Possibili utilizzi della metodologia Workload Portability da parte dei CSP 12 Elementi della metodologia HPE Cloud Workload Portability 12 Workload Portability - Identificazione dei carichi di lavoro 13 Workload Portability - Valutazione dell'idoneità dei carichi di lavoro 15 Workload Portability - Mappatura dei carichi di lavoro 16 Workload Portability - Migrazione dei carichi di lavoro 18 Workload Portability - Convalida del cloud 19Conclusione White paper per le aziende Pagina 3 Sintesi per i dirigenti Per affermarsi in un settore in continua evoluzione come quello del cloud computing, un provider di servizi cloud (CSP, Cloud Service Provider) deve comprendere chiaramente la propria posizione rispetto agli altri CSP (nella tassonomia dei servizi cloud) e mantenersi costantemente aggiornato sui nuovi sviluppi relativi a tecnologie di cloud computing e dinamiche di mercato. Hewlett Packard Enterprise collabora con numerosi CSP, aiutandoli a padroneggiare e utilizzare le tecnologie e i processi di cloud computing, affinché possano gestire i servizi attuali, svilupparne di nuovi e sfruttare le innovazioni per garantire la competitività e la sostenibilità dell'azienda. Hewlett Packard Enterprise vanta una lunga tradizione di competenza, esperienza e metodologie collaudate per le risorse, i prodotti, i servizi e gli strumenti utilizzati dai CSP per gestire il portafoglio di servizi attuale e sviluppare nuovi prodotti. Il concetto di CSP è al tempo stesso generico e multilivello (o ricorsivo). È generico perché un CSP può essere (1) professionale (un'azienda che ricava la maggior parte del proprio utile alla fornitura dei servizi) oppure (2) opportunistico (in genere, un'azienda che utilizza il cloud per fornire servizi di business utili a varie tipologie di utenti, sia all'interno all'esterno dell'azienda). Il concetto di CSP è anche ricorsivo perché un provider di servizi (SP, Service Provider) può fornire servizi a clienti che possono essere a loro volta provider di servizi. Ad esempio, Netflix è un noto provider di servizi televisivi on-demand basati su cloud, la cui intera infrastruttura è in hosting nella IaaS di altri provider di servizi su vasta scala. Questo white paper fornisce una breve analisi dei servizi che possono essere offerti dai CSP nel proprio mercato e illustra i possibili vantaggi dell'utilizzo o dell'implementazione di una nuova serie di servizi forniti dalla metodologia HPE Cloud Workload Portability nel portafoglio dei CSP. Il white paper ha tre obiettivi: •Il primo consiste nel dimostrare che i provider di servizi di cloud computing sono i principali protagonisti del settore e che tali servizi possono essere definiti tramite una tassonomia coerente. •Il secondo è costituito da una breve introduzione alla metodologia HPE Cloud Workload Portability, con i servizi che la compongono. •Il terzo consiste nel dimostrare come i CSP possono utilizzare i servizi della metodologia HPE Cloud Workload Portability per soddisfare più efficacemente le esigenze e i requisiti dei propri utenti e clienti. Il documento inizia ricordando la definizione di cloud computing e riepilogandone nell'architettura di base. Tale architettura consente di identificare i principali protagonisti e relativi ruoli nell'universo del cloud computing, attribuendo ai CSP il ruolo centrale critico di fornitori dei servizi finali di cloud computing alle comunità di utenti del cloud. Vengono quindi illustrati i tipi di servizi che possono essere offerti dai CSP. La tassonomia è strutturata anche in modo da semplificare l'identificazione dei contesti e delle modalità in cui i CSP possono utilizzare i servizi HPE Cloud Workload Portability nel proprio portafoglio. Viene quindi illustrata la natura stessa della metodologia Workload Portability, per concludere mostrando come i CSP possono trarre vantaggio dai servizi che la costituiscono. Il documento è rivolto a tutti coloro che interagiscono, direttamente o indirettamente, con i provider di servizi di cloud computing (ovvero, i relativi utenti e clienti) e al personale degli stessi CSP. La metodologia Workload Portability può inoltre interessare tutte le aziende che prevedono di implementare internamente un proprio cloud e funzionalità di cloud brokering. White paper per le aziende Pagina 4 Ecosistema di cloud computing Il NIST (National Institute of Standards and Technology) ha fornito una definizione estremamente attenta e precisa, e quasi universalmente accettata, di cloud computing1: "Il cloud computing è un modello che consente di fornire un pratico accesso di rete on demand a un pool condiviso di risorse di elaborazione configurabili (quali reti, server, storage, applicazione servizi), indipendentemente dalla posizione dell'utente, attraverso un servizio che può essere fornito e rilasciato rapidamente con un impegno di gestione minimo." Questa definizione è correlata alle forme e alle condizioni di base del cloud computing: •Modelli di servizi cloud: SaaS, PaaS, IaaS alcune varianti •Modelli di implementazione del cloud: pubblico, privato, community, ibrido •Modelli di utilizzo del cloud: i clienti possono creare cloud in sede, utilizzare un cloud fornito da un provider di servizi cloud o da un provider di servizi cloud gestito, oppure realizzare un cloud nella propria sede sfruttando i vantaggi economici del modello con pagamento a consumo (pay-per-use). •Caratteristiche del cloud: le caratteristiche essenziali per distinguere il cloud computing dall'IT convenzionale sono i servizi on demand, l'accesso in rete disponibile ovunque, i pool di risorse, la flessibilità rapida e la misurabilità dei servizi. Il NIST va ancora oltre, offrendo una visione completa dell'intero ecosistema di cloud computing2 che ne indica anche i principali protagonisti con i rispettivi ruoli (Figura 1). Consumatore di servizi cloud Persona o organizzazione che intrattiene una relazione commerciale con un provider di servizi cloud e ne utilizza i servizi Auditor dei servizi cloud Provider di servizi cloud Persona, organizzazione o entità responsabile di fornire un servizio ai consumatori di servizi cloud Broker di servizi cloud Entità che gestisce l'utilizzo, le prestazioni e la fornitura dei servizi cloud, oltre a gestire le relazioni tra i provider e i consumatori di tali servizi Parte esterna che può condurre una valutazione indipendente dei servizi cloud, inclusi il funzionamento, le prestazioni e la sicurezza del sistema informativo Cloud carrier Intermediario che fornisce la connettività e il trasporto dei servizi cloud dai provider ai consumatori di tali servizi Figura 1: Ecosistema di cloud computing 1 IST è acronimo di National Institute of N Standards and Technology, l'istituto nazionale statunitense per gli standard e la tecnologia. 2 obert Bohn, "NIST Cloud Computing Reference R Architecture & Taxonomy Working Group", NIST Information Technology Lab, 21 giugno 2011. White paper per le aziende Pagina 5 Tassonomia dei servizi di cloud computing Nella precedente Figura 1, i CSP si trovano al centro dell'architettura di cloud computing. In effetti, sono proprio i provider di servizi che consentono la fornitura dei servizi di cloud computing, permettendo agli utenti di utilizzarli. Questo è stato proprio il modo in cui il cloud computing si è diffuso storicamente. I CSP pubblici hanno iniziato a offrire accesso a strutture di elaborazione, storage e rete situate all'esterno dei data center degli utenti. Per comprendere più a fondo le funzioni dei CSP, i protagonisti, con i relativi ruoli, è necessario esaminare attentamente i servizi che forniscono. La Figura 2, tratta da una sintesi di Intel Corporation3 sul cloud computing, mostra una panoramica dei servizi di cloud computing. Ambienti di runtime e funzioni di ottimizzazione del runtime, quali browser, plug-in, widget, servizi di rilevamento e contestualizzazione e molti altri. Utenti Utenti finali Valore e visibilità per gli utenti finali Sviluppatori 1.Client cloud 2.Softwareas-a-Service Supply chain, produzione e fabbricazione, gestione di vendite e ordini, gestione del marketing, distribuzione, gestione finanziaria, note spese, gestione dei benefit, portali, collaborazione, gestione e monitoraggio delle strutture e molto altro ancora. 3.Platform-as-a-Service Capacità di sviluppo quali strumenti, spazio, siti, test (ambiente, integrazione e molto altro ancora), processi di business (come supporto delle metodologie) e altro 4.Infrastructure-as-a-Service Amministratore IT 5.Software e servizi di implementazione cloud 6.Service-as-a-Service Infrastruttura, ad esempio cicli di elaborazione, storage, database, soluzioni di rete, soluzioni di sicurezza fisica e altro Servizi orizzontali, quali sicurezza e fatturazione Software necessari per realizzare, orchestrare e convalidare il cloud computing, metodologie di consulenza (ad esempio, l'intero portafoglio Helion) Figura 2: tassonomia dei servizi offerti dai CSP A ogni livello della piramide nella Figura 2 corrisponde il numero dei servizi di cloud computing offerti dai CSP. Questi CSP si distinguono per modelli di business (infrastruttura, software e così via) e origine (professionale o casuale). I vari servizi di cloud computing (numerati come nella Figura 2) sono illustrati di seguito: 1. I servizi client cloud permettono ai client dedicati di utilizzare e sfruttare efficacemente il cloud computing. I vantaggi includono ambienti di runtime e funzioni di ottimizzazione del runtime, che possono influire sull'esperienza utente complessiva del cloud computing. Gli esempi includono browser, plug-in, widget, servizi di rilevamento e contestualizzazione e molti altri. 2.Il Software-as-a-Service (SaaS) permette agli utenti di sottoscrivere servizi software forniti on demand con pagamento consumo da un sito SaaS. Tali servizi sono in genere costituiti da applicazioni di ogni genere, per qualsiasi funzione della catena del valore di business, inclusi supply chain, produzione e fabbricazione, gestione di vendite e ordini, gestione e comunicazioni di marketing, distribuzione e altre funzioni accessorie quali gestione finanziaria, note spese, gestione dei benefit, portali di ricerca e marketing, collaborazione, gestione e monitoraggio delle strutture e molto altro ancora. 3 “IT@Intel Brief,” Cloud Computing, febbraio 2010. White paper per le aziende Pagina 6 3.Il modello Platform-as-a-Service (PaaS) viene utilizzato principalmente per fornire funzionalità di sviluppo (strumenti, spazio, siti e altro per le applicazioni in hosting nell'ambiente cloud) ai team di sviluppo aziendali. Tra le altre cose, può includere anche sviluppo e unit test di applicazioni, test ambientali e di integrazione, hosting, processi di business (come supporto delle metodologie) e molto altro ancora. 4.Il modello Infrastructure-as-a-Service (IaaS) è il tipo di servizio cloud più comune e diffuso, poiché consente di fornire un'infrastruttura costituita ad esempio da cicli di elaborazione, storage, database, soluzioni di rete, soluzioni di sicurezza fisica e altro, il tutto in modo coerente conforme con la definizione di cloud fornita dal NIST, ovvero come servizio condiviso, on demand, praticamente illimitato e misurabile. 5.Il modello Service-as-a-Service (SaaS) offre i cosiddetti servizi orizzontali, quali sicurezza, fatturazione e così via. Utilizzati su abbonamento, tali servizi possono essere integrati in altri servizi cloud di questo elenco, quali SaaS, PaaS, IaaS e altri. 6.Il software e i servizi di implementazione cloud sono illustrati di seguito: ––Il software cloud fornisce i vari tipi di accesso al cloud necessari per realizzare, orchestrare ed eseguire il cloud computing. HPE Helion CloudSystem, HPE Helion CSA, HPE Helion OpenStack, HPE Helion Development Platform, HPE Helion Eucalyptus, HPE Helion Hybrid Cloud Management, HPE Helion Public Cloud, HPE Helion Managed Cloud Services, HPE Helion Professional Services, HPE Helion High Performance Computing, HPE Helion Content Depot e HPE Helion Rack costituiscono ottimi esempi. ––I servizi di implementazione cloud sono combinazioni di strumenti e servizi di consulenza che aiutano sia i clienti aziendali, sia i provider di servizi a creare i propri servizi di cloud computing. La metodologia HPE Helion Workload Portability costituisce un ottimo esempio. Passiamo ora all'argomento più critico e interessante di questo white paper, ovvero la descrizione delle modalità con cui i provider di servizi possono utilizzare la metodologia Workload Portability per soddisfare le esigenze degli utenti. Nelle sezioni successive viene fornita una breve descrizione della metodologia HPE Workload Portability, oltre che delle modalità e delle aree della tassonomia dei servizi CSP in cui i CSP possono utilizzare e sfruttare i servizi che la compongono. HPE Cloud Workload Portability Gli approcci tecnici di base alla migrazione dei servizi applicativi all'interno di ambienti IT, data center e cloud sono costituiti da migrazione delle risorse di elaborazione, migrazione delle applicazioni e migrazione dei servizi. Ogni approccio può assumere varie forme e produrre risultati diversi a livello di precisione, velocità e valore. Questo white paper non ha lo scopo di esaminare i vantaggi e gli svantaggi di ogni approccio, ma si concentra solo sul primo, ovvero la migrazione delle risorse di elaborazione, che include la migrazione dei carichi di lavoro. La migrazione dei carichi di lavoro si sta gradualmente affermando come l'approccio più semplice, affidabile ed efficiente per trasferire le immagini di elaborazione (bitmap) e al tempo stesso raggiungere efficacemente gli obiettivi di prestazioni, utilizzo delle risorse, l'imitazione dei rischi e riduzione dei costi. Carichi di lavoro Occorre innanzitutto spiegare che cos'è un carico di lavoro. Un carico di lavoro è costituito da dati, applicazioni, sistema operativo e middleware (Figura 3). Durante una migrazione i componenti tradizionali dell'infrastruttura IT (server, storage e rete) cambiano, ma molti altri rimangono invariati. In questo caso il piano di migrazione include l'intero carico di lavoro. 4 TSC è la divisione Technology Service Consulting di HPE. Dopo analisi e ricerche dettagliate e approfondite sul metodo più efficace per fornire servizi di migrazione dei carichi di lavoro ai propri clienti, Hewlett Packard Enterprise ha deciso di delineare una metodologia che copre tutte le attività necessarie per completare correttamente analisi, decisioni, implementazione delle migrazioni, audit e convalida del successo delle migrazioni, per assicurare che dopo la migrazione i carichi di lavoro siano rimasti invariati o addirittura migliorati. La divisione TSC4 di Hewlett Packard Enterprise ha così definito la metodologia HPE Cloud Workload Portability. White paper per le aziende Pagina 7 Ambiente tradizionale Applicazioni Sistema operativo, database e middleware Carichi di lavoro Dati Cloud Servizi dati (DaaS) Servizi applicativi (SaaS) Ambiente di sviluppo, database e middleware (PaaS) Servizi di infrastruttura (IaaS) Infrastruttura Figura 3: i carichi di lavoro possono essere migrati a cloud diversi Metodologia HPE Cloud Workload Portability - Sintesi La Figura 4 illustra il ciclo di vita completo della metodologia HPE Cloud Workload Portability, costituita da cinque servizi debolmente accoppiati che possono essere utilizzati separatamente. Tutte le fasi della metodologia tengono conto delle esigenze tecniche, di business e di budget, per assicurare migrazioni in grado di soddisfare i requisiti di business del cliente. I servizi di ciascuna fase della metodologia HPE Cloud Workload Portability sono separabili dalle altre fasi e in molti casi possono essere eseguiti iterativamente, cominciando con l'analisi, la migrazione e la verifica del funzionamento di un sottoinsieme di carichi di lavoro, se e come necessario. Fase 1: identificazione La prima fase della metodologia Workload Portability è costituita dall'identificazione ed è necessaria per identificare le applicazioni e i carichi di lavoro che le rappresentano. La fase di identificazione ha lo scopo di ottenere una panoramica il più possibile completa dell'intero ambiente di origine, al fine di individuare tutti i carichi di lavoro da includere nella migrazione, insieme a tutte le eventuali interdipendenze. Questo servizio richiede diversi strumenti, inclusi HPE Universal Discoverer (UD) e vari strumenti di fornitori esterni che integrano UD. Fase 2: valutazione dell'idoneità La fase 2 è costituita dalla valutazione dell'idoneità. Viene eseguito uno studio formale dei carichi di lavoro applicativi effettivi, per determinare quali spostare nel cloud e quali no, con le relative motivazioni. Viene identificato il tipo di cloud ottimale per ogni carico di lavoro, a partire da considerazioni di business, tecniche e funzionali, quindi vengono attribuite le priorità ai vari passaggi sulla base delle informazioni ricavate dalle relazioni tra i vari carichi di lavoro, con le dipendenze e il valore di business corrispondenti. Si ottiene così un insieme gestibile di candidati alla migrazione, con le relative priorità. In questa fase viene utilizzato uno strumento decisionale analitico sviluppato da Hewlett Packard Enterprise, per accelerare il servizio oltre a garantire precisione e affidabilità. White paper per le aziende Pagina 8 Fase 3: mappatura Alla valutazione dell'idoneità segue la fase 3, costituita dalla mappatura. nella sua forma più semplice, la mappatura utilizza come input i risultati della valutazione dell'idoneità, ovvero i candidati alla migrazione con i relativi parametri di servizio, ed effettua una mappatura manuale o automatizzata fra tali candidati e le possibili destinazioni ottimali consigliate. Tali suggerimenti includono il miglior tipo di cloud per ogni applicazione e i possibili provider di servizi cloud in grado di soddisfare efficacemente i parametri di servizio di tali carichi di lavoro (ad esempio gli SLA). Fase 4: migrazione dei carichi di lavoro La migrazione effettiva avviene nella fase 4, la migrazione dei carichi di lavoro, in cui i carichi di lavoro vengono effettivamente spostati dalle relative origini alle relative destinazioni (o target). Per questa attività sono necessari componenti software specializzati forniti da Hewlett Packard Enterprise, o fornitori esterni incaricati da Hewlett Packard Enterprise, che consentono di ottenere carichi di lavoro intatti, operativi e immediatamente utilizzabili nelle posizioni di destinazione (data center o cloud). I fornitori scelti da Hewlett Packard Enterprise sono in grado di fornire tutte le capacità necessarie per spostare i carichi di lavoro in massa (fondamentale per le applicazioni strettamente accoppiate) e i carichi di lavoro applicativi dinamici senza interferire con la loro capacità di soddisfare le esigenze di business dell'azienda cliente. Fase 5: convalida L'attività finale è costituita dalla fase 5, la convalida del cloud, in cui vengono convalidate le connessioni, i livelli di servizio, la sicurezza e le prestazioni del nuovo cloud, al fine di continuare a svolgere e migliorare le stesse attività di business supportate prima della migrazione. Fase 2: valutazione dell'idoneità Fase 1: identificazione • Idoneità funzionale, tecnica ed economica del carico di lavoro alla migrazione Lift and Shift • Analisi costi/benefici • Panoramica completa dell'ambiente IT per la migrazione al cloud • Decisioni di base per la migrazione 1.Identificazione 2.Valutazione dell'idoneità Fase 3: mappatura al cloud Fase 5: Convalida del cloud • Determinazione dei cloud di destinazione per i carichi di lavoro • Riduzione dei rischi 5.Convalida del cloud • Collegamenti uguali o migliorati • SLA uguali o migliorati • Applicazione del business case Figura 4: metodologia HPE Cloud Workload Portability 4.Migrazione dei carichi di lavoro 3.Mappatura al cloud Fase 4: Migrazione dei carichi di Phase 4: Workload migration lavoro • Migrazione any-to-any • Migrazione con pagamento a consumo Riduzione di costi e rischi della migrazione White paper per le aziende Pagina 9 Possibili utilizzi della metodologia Workload Portability da parte dei CSP Dopo avere esaminato la tassonomia dei provider di servizi e i concetti di base della metodologia Workload Portability, è venuto il momento di combinare tutti questi aspetti. Occorre innanzitutto stabilire in quali aree e con quali modalità inserire la metodologia Workload Portability nella tassonomia CSP. La Figura 5 mostra la tassonomia CSP con annotazioni associate alle varie attività dei CSP, che rispondono parzialmente a questo problema. Tali annotazioni sono piuttosto esaustive. Occorre tuttavia sottolineare che, sebbene la fase più importante della metodologia HPE Cloud Workload Portability sia indubbiamente la fase 4, la migrazione dei carichi di lavoro, in uno scenario reale esistono pochissimi casi in cui è possibile completare una migrazione senza prestare la dovuta attenzione alle attività delle altre quattro fasi della metodologia. Ad esempio, nel caso apparentemente semplice dell'applicazione di Workload Portability all'integrazione dei clienti (vedere l'annotazione associata al riquadro Infrastructure-as-a Service nella Figura 5), per effettuare la migrazione sono comunque necessarie le seguenti attività: 1. Un'identificazione completa dell'ambiente IT del cliente, per identificare tutte le applicazioni e i relativi carichi di lavoro che il cliente desidera trasferire al CSP. 2.Una valutazione approfondita dell'idoneità di tutti questi carichi di lavoro al cloud, dal punto di vista tecnico, funzionale ed economico. 3.Un'analisi del posizionamento di tali carichi di lavoro nello spazio del CSP, in relazione alle risorse e alle capacità disponibili. 4.La migrazione vera e propria, con tutti i controlli e le misurazioni di qualità necessari 5.L'analisi del funzionamento dei carichi di lavoro il giorno dopo la migrazione, per verificare la completa possibilità di continuare a soddisfare le stesse esigenze di business soddisfatte prima della migrazione. Tutti questi passaggi corrispondono chiaramente alle attività (consulenza e strumenti) illustrate nella sezione dedicata alla metodologia HPE Cloud Workload Portability. Utenti Valore e visibilità per gli utenti finali 1.Client cloud 1.Offrire a tutti gli utenti servizi di consulenza e strumenti di migrazione per la portabilità (inclusi i servizi di brokering) 2.Offrire la portabilità a tutti gli utenti, per fornire servizi di business-continuity e ripristino di emergenza Utenti finali 2.Softwareas-a-Service Sviluppatori 3.Platform-as-a-Service 3.Offrire la portabilità per le migrazioni fra ambienti di sviluppo e test 4.Consentire agli sviluppatori di integrare la portabilità nei cataloghi dei servizi dai CSP 4.Infrastructure-as-a-Service 5.Usare la portabilità per l'integrazione dei clienti 6.Offrire la portabilità ai CSP per l'integrazione dei propri clienti Amministratore IT 5.Software e servizi di implementazione cloud 6.Service-as-a-Service 7.Utilizzare la portabilità per trasferire i carichi di lavoro dello stesso CSP dai cloud pubblici alle proprie strutture di data center o collocazione 8.Utilizzare la portabilità per bilanciare e ottimizzare il portafoglio di carichi di lavoro al fine di migliorare le prestazioni 9.Utilizzare la portabilità per introdurre o eseguire servizi temporanei per finalità come la rimozione di virus o i controlli di conformità Figura 5: possibili utilizzi della metodologia Workload Portability da parte dei provider di servizi White paper per le aziende Pagina 10 Non è tuttavia sufficiente fornire un'idea dei possibili utilizzi della metodologia HPE Cloud Workload Portability da parte dei CSP. Occorre anche spiegare perché i clienti dovrebbero considerare l'uso di tale metodologia per soddisfare le proprie esigenze. Ogni cliente si trova di fronte a un intero universo di possibilità e decisioni da prendere. Esistono moltissimi tipi di cloud utilizzabili e moltissime idee su come utilizzarli nel tentativo di ottenere i vantaggi strategici e operativi promessi dal cloud. Ma cosa dovrebbero fare i clienti che utilizzano migliaia di applicazioni o carichi di lavoro? Come possono identificare la soluzione ottimale per ogni carico di lavoro applicativo? Come possono ridurre la scala dei loro problemi? Come possono soddisfare tutti i requisiti critici di tutti i carichi di lavoro e le applicazioni? Come possono soddisfare i requisiti di costo, agilità, strategia aziendale, variabilità prevista, sicurezza, conformità, privacy e fattibilità tecnica? Probabilmente esiste un metodo per risolvere questo problema in maniera olistica. e la metodologia HPE Cloud Workload Portability fornisce proprio tale soluzione. Si tratta infatti di una metodologia all-inclusive (olistica) formata da cinque servizi correlati, che permette ai clienti di calcolare e decidere come trasferire nel cloud il proprio portafoglio di applicazioni e carichi di lavoro. Di seguito è riportata una spiegazione più dettagliata delle annotazioni nella Figura 5: 1. Offrire a tutti gli utenti servizi di consulenza e strumenti di migrazione per Workload Portability (inclusi i servizi di brokering): quando decidono di migrare i propri portafogli ampi e complessi di carichi di lavoro applicativi, i clienti del CSP (imprese o altri CSP) possono richiedere al CSP un servizio di consulenza per ottenere aiuto in tutte le fasi di Workload Portability, utilizzando SaaS sia per ordinare il servizio, sia per accedere agli strumenti inclusi nei servizi Workload Portability. 2.Offrire Workload Portability a tutti gli utenti, per fornire servizi di businesscontinuity e ripristino di emergenza: i clienti che richiedono al CSP servizi di businesscontinuity e ripristino di emergenza (BCDR, Business-Continuity And Disaster-Recovery) possono utilizzare Workload Portability per spostare i propri carichi di lavoro operativi (come previsto da BCDR) nei siti di backup e per eseguire i backup in modo da accelerare il ripristino, garantire la continuità operativa o entrambi. Tali clienti possono ordinare ed eseguire il servizio BCDR tramite SaaS. 3.Offrire Workload Portability per le migrazioni fra gli ambienti di sviluppo e di test: i clienti che desiderano utilizzare i servizi PaaS del CSP per sviluppare applicazioni e servizi possono utilizzare Workload Portability per spostare i propri carichi di lavoro tra vari siti di sviluppo test (cloud o data center). 4.Consentire agli sviluppatori di integrare Workload Portability nei cataloghi servizi dei CSP: se il cliente è a sua volta un CSP, può offrire Workload Portability ai suoi stessi clienti. 5.Usare Workload Portability per l'integrazione dei clienti: se un cliente desidera trasferire i propri carichi di lavoro al CSP, Workload Portability offre la soluzione più lineare per farlo. 6.Offrire Workload Portability ai CSP per l'integrazione dei propri clienti: se il cliente è a sua volta un CSP, può offrire ai propri clienti i servizi Workload Portability forniti dal CSP ospitante. Questa struttura ricorsiva può presentare più livelli. 7.Utilizzare Workload Portability per trasferire i carichi di lavoro dello stesso CSP dai cloud pubblici alle proprie strutture di data center o collocazione: il CSP può utilizzare Workload Portability per trasferire le sue stesse risorse software. White paper per le aziende Pagina 11 8.Utilizzare Workload Portability per bilanciare e ottimizzare il portafoglio di carichi di lavoro al fine di migliorare le prestazioni: il CSP può utilizzare Workload Portability per esaminare e riequilibrare le sue stesse risorse software (ad esempio per aumentare i livelli di prestazioni, disponibilità, scalabilità e sicurezza). 9.Utilizzare Workload Portability per introdurre o eseguire servizi temporanei per finalità come la rimozione di virus o i controlli di conformità: il CSP può utilizzare Workload Portability per integrare temporaneamente eventuali software di altri fornitori necessari per eseguire particolari operazioni sulle sue stesse risorse. Di seguito sono illustrati in dettaglio i motivi per cui i clienti di un CSP dovrebbero prendere in considerazione Workload Portability per la risoluzione dei problemi illustrati in precedenza: •La pressante esigenza di migliorare la gestione dei costi o le prestazioni induce ad abbandonare l'host o il cloud pubblico attuale per cercare una soluzione migliore. •Il cliente desidera avere la certezza che le prestazioni dei suoi servizi non verranno influenzate da nessuna variazione degli SLA (perché l'ambiente attuale non è in grado di supportare gli SLA richiesti), indipendente dai vincoli delle risorse relativi a una determinata applicazione (ad esempio un'applicazione con esigenze imprevedibili). •Il CSP, i CSP suoi clienti, o entrambi hanno l'esigenza di accelerare l'integrazione dei propri clienti (ridurre i tempi tra prenotazione e fatturazione, grazie all'automazione della migrazione). •L'implementazione attuale non fornisce un livello di sicurezza sufficiente ai clienti. •Il cliente ha l'esigenza di eseguire temporaneamente attività critiche (ad esempio, integrare ed eseguire in sede software di audit finanziario, software antivirus, report di gestione completi o analisi di big data). In questi casi, le installazioni del software necessarie vengono trasferite e quindi eseguite nell'ambiente IT del cliente per poi essere rimosse. •Occorre aggiornare e applicare patch al software, anziché effettuare le installazioni in sede. •Il CSP ha l'esigenza di apportare modifiche, ad esempio per migliorare gli SLA, soddisfare requisiti di legge e conformità o a scopo di governance. •Il CSP ha l'esigenza di entrare o uscire dal cloud pubblico (ad esempio nel caso del rimpatrio AWS) allo scopo di passare a un ambiente di cloud gestito (ad esempio quando un cliente è frustrato dalla mancanza di controllo tipica del cloud pubblico). •Attività di fusione e acquisizione necessarie per il consolidamento o la separazione delle aziende. •Complicazioni generate dai cambiamenti IT. •Un CSP desidera spostare i carichi dall'ambiente di test a quello di produzione tramite PaaS (ad esempio durante il ciclo di vita di sviluppo, test, servizio o applicazioni, per effettuare test di prestazioni e molto altro ancora). White paper per le aziende aziende Pagina 12 Elementi della metodologia HPE Cloud Workload Portability Workload Portability - Identificazione dei carichi di lavoro Un'implementazione efficace della metodologia Workload Portability (Figura 4) richiede vari passaggi, che includono l'analisi dei carichi di lavoro server esistenti5, oltre a decisioni riguardanti la posizione in cui ospitare tali carichi di lavoro e come effettuare la migrazione vera e propria. Tuttavia, prima di qualunque analisi e decisione relativa ai target di migrazione, è necessaria un'identificazione completa delle risorse IT, al fine di individuare e identificare i carichi di lavoro applicativi, con i relativi ambienti e caratteristiche. La fase di identificazione consente di identificare i carichi di lavoro, i server (fisici e virtuali) in cui vengono eseguiti, i dispositivi di storage e i database utilizzati, i modelli di utilizzo delle risorse, i componenti e le connessioni di rete, le relazioni e le dipendenze fra tutte queste entità e, infine, i costi di proprietà e le operazioni associati. La soluzione per la fase di identificazione prevista dalla metodologia HPE Cloud Workload Portability (Figura 6) è costituita da un servizio ricco e multifunzionale, con capacità che vanno ben oltre la semplice identificazione delle risorse. Gli strumenti utilizzati per l'identificazione sono flessibili e facili da usare. Possono essere costituiti da tradizionali strumenti di identificazione istallati in sede (come HPE Universal Discovery) o da strumenti senza agente basati su SaaS, espressamente progettati per le migrazioni al cloud, data center o una combinazione di entrambi. Tali strumenti offrono varie capacità di analisi, essenziali per il passaggio successivo della metodologia, ovvero la fase 2 (valutazione dell'idoneità). Tali strumenti forniscono le seguenti capacità: •Confronto e ottimizzazione dei costi del cloud •Raccolta di informazioni per la mappatura delle dipendenze e la generazione di mappe di dipendenze flessibili basate su vari criteri •Raggruppamento dei carichi di lavoro per affinità, protocollo e altri fattori (tali gruppi possono essere utilizzati per l'analisi dell'impatto sulla rete e la riduzione del lavoro necessario per valutare l'idoneità) •Pianificazione della densità di rete (ad esempio per determinare la capacità da acquistare) •Definizione delle motivazioni per la migrazione al cloud (prestazioni, ciclo di vita è così via) •Scenari ipotetici (ad esempio, definizione dei modelli di prezzo per i provider di servizi cloud) I carichi di lavoro server si collocano al livello del sistema operativo. In pratica, viene trasferito un intero sistema operativo, incluse le applicazioni installate, da una posizione all'altra (ad esempio da una posizione fisica a una virtuale o da una posizione virtuale al cloud). 5 White paper per le aziende Pagina 13 Vantaggi Benefits • Visione completa ed esaustiva dell'ambiente IT end-to-end • Identificazione di modalità di utilizzo del cloud non autorizzate (IT fantasma) • Visione trasparente dell'ambito completo delle potenziali migrazioni al cloud • Foundation for well-informed and confident migration decisions • Fondamento per decisioni di migrazione informate e sicure Origini dati integrate CMDB CMDB • •Elementi di Configuration items configurazione • Work items • Elementi di lavoro Knowledge • •Conoscenze Rilevamento senza agente Strumenti di rilevamento passivi Rilevamento con agente Rilevamento con e senza agente Figura 6: identificazione Workload Portability - Valutazione dell'idoneità dei carichi di lavoro Un'implementazione efficace della metodologia Workload Portability richiede un'analisi dei carichi di lavoro server attuali, al fine di valutare razionalmente l'idoneità di un'applicazione in base al carico di lavoro che deve essere ospitato nel cloud. La soluzione di Hewlett Packard Enterprise a questo problema si avvale delle comprovate competenze, esperienze e metodologie di Hewlett Packard Enterprise in materia di consolidamento e modernizzazione dei data center, sfruttandone anche le tecnologie durante la migrazione dei carichi di lavoro al cloud. La valutazione dell'idoneità eseguita da HPE può essere utilizzata per analizzare in breve tempo ambienti IT caratterizzati da un alto numero di applicazioni e può essere effettuata a vari livelli di business all'interno dell'organizzazione. White paper per le aziende Pagina 14 Per fornire questo servizio, Hewlett Packard Enterprise collabora con il cliente a livello di consulenza. Hewlett Packard Enterprise si avvale di esperti del settore e applica processi, strumenti e best practice per valutare gli ambienti IT e applicativi dei clienti, allo scopo di fornire una giustificazione per l'adozione del cloud. Il servizio si articola in quattro aree, basate sulle tendenze di adozione del cloud: 1.Valutazione dell'idoneità di business: per effettuare questa valutazione, Hewlett Packard Enterprise misura la fattibilità dell'adozione del cloud a livello organizzativo, attribuendo la giusta priorità alle varie esigenze IT e di business. 2.Valutazione dell'idoneità finanziaria: questa valutazione consente di determinare la fattibilità finanziaria dell'adozione del cloud e giustifica il ROI della migrazione dei carichi di lavoro applicativi al cloud. 3.Valutazione dell'idoneità tecnica: per valutare l'idoneità tecnica è necessario mappare le caratteristiche delle applicazioni a quelle delle piattaforme cloud. 4.Mappatura delle funzionalità delle applicazioni: durante l'ultimo flusso di lavoro di valutazione, Hewlett Packard Enterprise esegue una mappatura delle funzionalità dei carichi di lavoro applicativi alle piattaforme cloud scelte dal cliente. Il processo include la creazione di mappe dell'ambiente IT e delle dipendenze tra le varie applicazioni, la catalogazione dei carichi di lavoro, l'automazione (sviluppo e operazioni), architetture di riferimento e infrastrutture. Il risultato finale di questo servizio è costituito da un elenco qualificato di carichi di lavoro eseguibili nei cloud di destinazione e pronti per la migrazione fisica tramite gli strumenti e i processi HPE Cloud Workload Migration. Vantaggi • Processo di selezione che consente di ridurre i costi di mappatura e migrazione • Identificazione dei carichi di lavoro con il massimo impatto sulla migrazione • Iniziative e processi di analisi con scala e ambito prevedibili • Processo decisionale più semplice • Determinazione chiara dei vantaggi futuri, grazie a un'analisi ad alto livello di costi e benefici Nessun motivo per passare al cloud Figura 7: Analisi di idoneità Non è possibile passare al Il passaggio al cloud non cloud per motivi funzionali, costituisce una priorità tecnici o economici Candidati alla migrazione White paper per le aziende Pagina 15 Workload Portability - Mappatura dei carichi di lavoro L'output della fase 2, la valutazione dell'idoneità dei carichi di lavoro, è rappresentato da un insieme di carichi di lavoro che costituiscono candidati ragionevoli per la migrazione, in base all'analisi dei relativi business care e delle relative caratteristiche funzionali, tecniche ed economiche. Tuttavia, per scegliere il target finale ottimale della migrazione, è necessario analizzare ulteriormente i modelli ottimali di esecuzione della migrazione per tali carichi di lavoro, scegliendo ad esempio fra tradizionale fornitura in sede (senza cloud), cloud privato (in sede o fuori sede), cloud ibrido, cloud pubblico o varie combinazioni di tali modelli. In sostanza, occorre decidere dove posizionare tali carichi di lavoro (ad esempio in data center IT legacy, in un tipo di cloud specifico o in entrambi) al fine di ottenere il risultato più adeguato e vantaggioso per il business. Tali decisioni vengono prese utilizzando algoritmi (o motori di analisi) espressamente progettati per consentire ai clienti e ai team di gestione degli account HPE di valutare e selezionare i target di fornitura cloud e (se possibile) i provider di servizi cloud più adatti a tali carichi di lavoro (Figura 8). In molti scenari di utilizzo, target dei carichi di lavoro sono predeterminate, ovvero decise a priori, e pertanto ben note. Tali decisioni possono essere dovute a una strategia aziendale (ad esempio il desiderio di mantenere tutto all'interno dell'azienda), a requisiti di conformità e di legge (ad esempio la sicurezza per i progetti governativi o lo standard HIPAA per il settore sanitario) o ad altre considerazioni. Tuttavia, anche in questi casi particolari, la mappatura può evidenziare condizioni che potrebbero indurre il cliente a rivalutare le decisioni precedenti al fine di massimizzare i vantaggi di business. Vantaggi • • • • Convalida delle ipotesi di idoneità Scelta rapida dei cloud target per le applicazioni Rispetto rigoroso dei criteri di privacy, sicurezza e conformità Limitazione dei rischi correlati alla scelta delle applicazioni da migrare e di quelle da modernizzare e ritirare • Analisi dettagliata dei costi e benefici Candidati alla migrazione dei carichi di lavoro nel cloud Servizi e provider di servizi cloud consigliati Privato Motore decisionale analitico (basato sulla mappatura al cloud) Pubblico Gestito HPE CloudSystem 8 Altro Figura 8: mappatura dei carichi di lavoro al cloud White paper per le aziende Pagina 16 Workload Portability - Migrazione dei carichi di lavoro La migrazione dei carichi di lavoro è la fase della metodologia HPE Cloud Workload Portability in cui avviene la migrazione effettiva, nello spazio e nel tempo, dei carichi di lavoro selezionati per la migrazione durante le fasi precedenti. Se eseguita manualmente o tramite soluzioni prive di funzioni completamente automatizzate, la migrazione dei carichi di lavoro può essere un processo rischioso, lungo e costoso. Spesso i carichi di lavoro devono essere migrati uno alla volta, escludendoli dalla produzione (e interferendo con il business), comportano un riavvio e richiedono risorse umane altamente qualificate. Inoltre, la conformità e la sicurezza possono risultare compromesse in caso di installazione di agenti software o di invio dei carichi di lavoro fuori sede a terze parti, per adattarli alla nuova piattaforma prima di implementarli (un metodo comunemente utilizzato per eseguire questa attività). In condizioni reali possono essere presenti migliaia di carichi di lavoro. Il problema consiste pertanto nell'estendere il budget, ridurre i costi e minimizzare i rischi, in modo da migrare tali carichi di lavoro con la certezza che continueranno a soddisfare le esigenze di business anche nella nuova posizione. Il servizio HPE Cloud Workload Migration risolve tutti questi problemi con un approccio rapido, sicuro e automatizzato alla migrazione nel cloud (Figura 9). Oltre che per la migrazione di applicazioni nel cloud, il servizio HPE Cloud Workload Migration può essere utilizzato anche dalle tradizionali organizzazioni IT che devono affrontare problematiche simili nell'ambito della migrazione dei carichi di lavoro server all'interno dei loro stessi data center. Tale scenario può risultare estremamente complesso, se i target di migrazione includono combinazioni di data center virtualizzati e cloud pubblici o privati. La migrazione potrebbe anche includere scenari P2V, V2V e C2V, o qualsiasi combinazione di questi ultimi. Gli strumenti selezionati per il servizio sono indipendenti dall'hypervisor e, nello specifico, includono KVM e Xen, oltre ad Hyper-V, VMware® e Citrix® XenServer. Lo scopo del servizio è completare correttamente la migrazione dei carichi di lavoro server. HPE Cloud Workload Migration aiuta i clienti a trasferire i propri carichi di lavoro applicativi in modo prevedibile e gestibile. La migrazione può essere effettuata in base a un piano con pagamento a consumo (pay-per-use), per consentire ai clienti di migrare i carichi di lavoro a costi prevedibili, quando il tempo e il budget lo permettono. I clienti possono quindi utilizzare il servizio per la trasformazione di un data center tradizionale (scenari P2V o V2V), oltre che per trasformazioni che includono cloud privati, pubblici o ibridi. Possono in tal modo effettuare una migrazione affidabile dei carichi di lavoro, con priorità determinate in base alle esigenze di business, a un costo prevedibile e nel tipo di ambiente IT ottimale. White paper per le aziende Pagina 17 Vantaggi • • • • • • • • Migrazioni ad ambienti any-to-any Migrazioni indipendenti dall'hypervisor Costi ridotti, migrazione rapida e rischi di esecuzione limitati Non sono richieste competenze specialistiche (scarsamente disponibili) Nessun costo hardware o software anticipato Nessuna interruzione delle operazioni Migrazione con pagamento a consumo Migrazione protetta dal firewall Target dei carichi di lavoro (nuovo stato) Origini dei carichi di lavoro (stato attuale) Privata Fisica Virtuale Cloud Strumento automatizzato per il servizio di migrazione dei carichi di lavoro PianificazioneRaggruppamentoTrasferimento Pubblica Gestita HPE CloudSystem 8 Altro Figura 9: pianificazione ed esecuzione della migrazione dei carichi di lavoro White paper per le aziende Pagina 18 Workload Portability - Convalida del cloud Dopo la migrazione di tutti i carichi di lavoro designati, durante la fase 4, occorre stabilire se tutto funziona correttamente. A tale scopo, è necessario verificare vari aspetti (Figura 10) per garantire che: •Dopo la migrazione tutti i collegamenti e le connessioni tra le applicazioni sono esattamente come erano prima della migrazione. •Tutti gli OLO/OLA e gli SLO/SLA sono rimasti invariati o sono addirittura migliorati. •Tutti i problemi di sicurezza e conformità sono stati gestiti e se possibile migliorati. •Sono disponibili tutte le competenze necessarie per la manutenzione del nuovo ambiente IT basato su cloud, è possibile garantire una formazione adeguata o entrambe le cose. •Le modifiche a livello di governance (processi, regole, ruoli e così via) sono state determinate e implementate. •Tutti i rischi e le minacce sono stati valutati, analizzati, contenuti e gestiti. La fase 5, ovvero la convalida del cloud, garantisce che il nuovo ambiente IT basato su cloud sia a un livello di maturità IT uguale o superiore a quello esistente, prima dell'esecuzione di tutte le migrazioni, e che la nuova organizzazione continuerà a gestire e migliorare il business esattamente come avveniva prima della migrazione. Infine, la fase 5 costituisce il preludio alla fase successiva della pianificazione IT, rappresentata dall'adozione delle nuove tecnologie disponibili, dall'ottimizzazione degli SLA e dei livelli di sicurezza, oltre che dal miglioramento complessivo dei servizi di cloud computing per gli utenti del CSP. Gestito Vantaggi • Tutte le connessioni di rete ai carichi di lavoro vengono ripristinate • Tutti i requisiti di sicurezza risultano soddisfatti • Tutti i gli SLO/SLA vengono rispettati • I rischi vengono analizzati e gestiti Figura 10: convalida del cloud Privato Altro Pubblico White paper per le aziende Pagina 19 Conclusione La metodologia HPE Cloud Workload Portability è al tempo stesso completa e flessibile. Comincia con l'identificazione dei carichi di lavoro esistenti, che vengono inseriti in un'analisi all-inclusive di fattibilità della migrazione al fine di identificare i modelli di fornitura dei carichi di lavoro più adeguati (tramite cloud privati interni, cloud ibridi o cloud pubblici), ed è seguita da una mappatura delle migrazioni concrete ed effettive, che consente di risparmiare tempo e denaro, oltre che di limitare i rischi. Il servizio termina con l'analisi e la convalida dei risultati e dei vantaggi della migrazione in generale. Questa metodologia è solo uno dei numerosi servizi di consulenza cloud sviluppati nell'ambito del programma HPE Helion e integrati nel suo ricco portafoglio di servizi cloud. I membri dell'ecosistema di cloud computing che possono trarre il massimo profitto dal portafoglio HPE Helion, e soprattutto dalle sue caratteristiche di portabilità, sono i CSP (oltre ai broker di servizi cloud), visto il continuo aumento del numero delle aziende che passano al cloud. I CSP possono trarre vantaggio dall'aumento dei clienti e dei servizi acquistati da questi ultimi. Inoltre, le aziende che integrano le funzionalità Workload Portability nei propri sistemi IT possono tagliare drasticamente costi, rischi e lavoro. White paper per le aziende Registrati per ricevere gli aggiornamenti © Copyright 2015 Hewlett Packard Enterprise Development LP. Le informazioni contenute in questa presentazione sono soggette a modifica senza preavviso. 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