© Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 INSEGNANTE DI SCUOLA DELL’INFANZIA 1. CARTA D’IDENTITÀ ................................................................................................................................................ 2 2. CHE COSA FA ........................................................................................................................................................ 3 3. DOVE LAVORA ...................................................................................................................................................... 4 4. CONDIZIONI DI LAVORO .................................................................................................................................... 5 5. COMPETENZE.......................................................................................................................................................... 7 Quali competenze sono necessarie ................................................................................................................... 7 Conoscenze ............................................................................................................................................................. 10 Abilità ......................................................................................................................................................................... 11 Comportamenti lavorativi.................................................................................................................................... 12 Percorso professionale .......................................................................................................................................... 13 6. INFO ....................................................................................................................................................................... 15 Programma FIxO 1/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 1. CARTA D’IDENTITÀ INSEGNANTE DI SCUOLA DELL’INFANZIA Altre denominazioni: Figure professionali di prossimità: insegnante di sostegno, coordinatore didattico, insegnate della scuola primaria, educatrice asilo nido, educatore, mediatore culturale, psicologo dell’apprendimento, neuropsichiatra, logopedista, psicomotricista, dirigente scolastico. Chi è? L’INSEGNANTE DI SCUOLA DELL’INFANZIA contribuisce alla formazione e allo sviluppo delle capacità cognitive, relazionali e psicomotorie del bambino tra i 3 e i 6 anni stimolando la sua autonomia, creatività e apprendimento. Definisce gli obiettivi educativi dell’anno attraverso diverse fasi di programmazione (dalla programmazione generale a quella di dettaglio). Prepara, organizza e svolge attività ludico-educative con i bambini. Monitora e valuta il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Qualora in possesso di specifica abilitazione, favorisce l’apprendimento e l’integrazione in sezione dei bambini disabili. Quali norme regolano la professione? L’abilitazione alla professione è disciplinata dalla Legge 30 ottobre 2008, n.169 dove all’art. 6 si dichiara che la laurea in Scienze della Formazione Primaria, così come istituito dall’art. 3 della Legge 19 novembre 1990, n. 341, ha valore di esame di stato e abilita all’insegnamento nella scuola dell’infanzia. Livello EQF: VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici Programma FIxO 2/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 2. CHE COSA FA L’ INSEGNANTE DELLA SCUOLA D’INFANZIA ATTIVITÀ Stabilisce i principi generali della progettazione Individua i temi delle attività scolastiche Progetta il percorso educativo Realizza le attività educative e di cura Monitora e verifica l’andamento e l’esito del percorso educativo Gestisce le relazioni DESCRIZIONE concordati con il corpo insegnanti a livello di circolo didattico insieme agli insegnanti del proprio Plesso Scolastico definendo il percorso educativo del gruppo e individuale sul gruppo e a livello individuale con genitori, insegnanti, ed esperti del settore Partecipa a percorsi di aggiornamento Programma FIxO 3/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 3. DOVE LAVORA Dove lavora? Ambienti e organizzazione L’INSEGNANTE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA può lavorare in: Scuole statali Scuole a gestione statale Scuole paritarie Scuole paritarie: stessi diritti e doveri delle scuole statali; dipendenti da Comuni, enti morali, laici o religiosi Scuole non paritarie Scuole che non rispettano i requisiti previsti dal Ministero L’INSEGNANTE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA svolge la sua attività prevalentemente nelle scuole. L’organizzazione prevista dal Ministero della Pubblica Istruzione richiede, indipendentemente dall’ambito lavorativo, la figura di un Dirigente Scolastico a capo di una scuola dell’infanzia o scuola primaria oppure all’interno di Istituto scolastico comprendente scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria. In questo caso il Dirigente Scolastico sceglie per ogni ordine di scuola dei Coordinatori e, all’interno di ogni plesso scolastico, in accordo con gli insegnanti, un Coordinatore delle attività svolte, dei contatti e delle relazioni tra i colleghi e il Dirigente Scolastico all’interno del plesso. L’INSEGNANTE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA fa parte del personale docente, è sottoposto alla supervisione del Coordinatore di plesso e risponde al Dirigente Scolastico. È coinvolto nel coordinamento didattico finalizzato ad assicurare il raccordo tra servizi all’infanzia e la scuola primaria. Programma FIxO 4/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 4. CONDIZIONI DI LAVORO Quali sono le condizioni di lavoro? Contratti, relazioni, tempi SCUOLE STATALI L’inserimento avviene attraverso le graduatorie dell’Ufficio Scolastico Regionale. Il rapporto di lavoro è quello di dipendente pubblico assunto con contratto a tempo determinato o indeterminato. L’orario settimanale previsto dal CCNL per l’INSEGNANTE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA è di 25 ore erogate in presenza dei bambini in 5 giorni settimanali. A queste si aggiungono un massimo di 40 ore annuali di attività di progettazione, verifica, consigli di intersezione collegi docenti, assemblee informative per le famiglie. I giorni di ferie possibili sono 36 all’anno fruibili solitamente nei mesi di luglio ed agosto. La retribuzione è di circa 18 mila euro lordi annui a inizio carriera, per assestarsi, dopo 35 anni di attività, attorno ai 26 mila euro lordi all’anno. SCUOLE PARITARIE L’inserimento lavorativo non avviene tramite graduatoria, ma per reclutamento diretto. La retribuzione è inferiore rispetto alla scuola statale, l’orario è più lungo e si ricorre più facilmente a forme di rapporto lavorativo flessibili. Il livello di inquadramento contrattuale è lo stesso delle scuole statali, sebbene negli enti comunali si possa fare riferimento ad altri inquadramenti. Negli ultimi anni, per altro, nelle scuole paritarie si è registrato un progressivo miglioramento delle condizioni lavorative, che hanno raggiunto livelli uguali o, in alcuni casi, superiori a quelli medi della scuola statale; attualmente le scuole paritarie registrano un forte aumento di domande d’iscrizione. SCUOLE NON PARITARIE Non hanno obblighi contrattuali. Possono richiedere alle volte la realizzazione di attività che esulano l’insegnamento (doposcuola, erogazione di laboratori di psicomotricità…). Possono essere disattesi le indicazioni ministeriali relative ai requisiti contrattuali, dei titoli di studi necessari e le indicazioni sugli orari L’INSEGNANTE DELLA SCUOLA D’INFANZIA, indipendentemente dal luogo, opera attraverso il lavoro in team. Rispetto alla scuola primaria opera con maggiore flessibilità ed autonomia nell’impostazione del lavoro poiché non esistono programmi ministeriali dettagliati, ma soltanto indicazioni contenenti obiettivi di breve, medio e lungo termine da raggiungere. Ogni insegnante ha la possibilità di specializzarsi su aspetti diversi, in accordo con i colleghi del plesso. L’attività quotidiana dell’INSEGNANTE DI SCUOLA DELL’INFANZIA è scandita da Programma FIxO 5/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 tempi strutturati e regolati, sebbene la creatività e il saper gestire il cambiamento sono elementi importanti nel quotidiano. Organizzazione della giornata tipo: 8.00-9.15: questo momento è dedicato all’accoglienza dei bambini 9.15/10.00: attività di routine finalizzate all’apprendimento: aggiornamento del calendario con i bambini (giorno, mese, anno, stagione, tempo atmosferico della giornata), registrazione delle assenze e delle presenze. 10.00/10.15: pausa per la consumazione di un frutto 10.15/11.30: attività in gruppi omogenei per età su diversi ambiti: scientifico-matematico, letterario, sociale, espressivo 11.30/12.00: preparazione per il pranzo 12.00/12.45: momento dedicato al pranzo 12.45/13/45: gioco libero dei bambini negli spazi disponibili (in sezione, in giardino, in palestra) 14.00/15.30: i bambini di 3 e 4 anni riposano. I bambini dell’ultimo anno sono impegnanti in attività specifiche, mirate all’acquisizione di basi specifiche per il passaggio alla scuola elementare 16.00/16.30: uscita dei bambini Programma FIxO 6/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 5. COMPETENZE Quali competenze sono necessarie ATTIVITÀ Stabilisce i principi generali della progettazione Individua i temi delle attività scolastiche Progetta il percorso educativo COMPETENZE • analizzare le indicazioni ministeriali • individuare linee guida e principi generali della progettazione • elaborare collegialmente il Piano dell’Offerta Formativa (POF), in cui vengono presentate le linee guida del percorso educativo offerto dalla scuola, in relazione al contesto socio-culturale ed economico del territorio • partecipare ad attività di ricerca educativa, attraverso il coinvolgimento in gruppi di ricerca • definire le tematiche portanti da seguire durante l’anno scolastico per ogni area di intervento • definire tempi e modalità di apprendimento • analizzare i bisogni e gli interessi dei bambini • definire il Percorso Educativo attraverso l’individuazione degli obiettivi e degli strumenti e la pianificazione dei tempi dell’intervento • definire il piano educativo individualizzato tenendo conto RISULTATO DELL’ATTIVITÀ Linee guida e principi generali per l’anno scolastico in corso per il circolo didattico POF Tematiche educative definite e aree di intervento assegnate ai vari insegnanti Percorso Educativo definito e Piani Personalizzati delle Attività Educative delle difficoltà individuali, della presenza di stranieri, sapendo individuare tempi, modi, strategie adeguate alla situazione • redigere i Piani Personalizzati delle attività educative • organizzare strumenti e materiali ludici e didattici Programma FIxO 7/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Realizza le attività educative e di cura Monitora e verifica l’andamento e l’esito del percorso educativo Programma FIxO • accogliere e integrare nel gruppo i bambini • cogliere e soddisfare i bisogni primari dei bambini • assicurare l’igiene e l’incolumità del bambino • assistere i bambini durante i pasti e il riposo • preparare materiali ludici e didattici • coinvolgere i bambini in attività ludiche, artistico-espressive, motorie • organizzare attività finalizzate all’apprendimento nei diversi ambiti disciplinari • risolvere situazioni conflittuali e fronteggiare situazioni di ansia vissuta dai bambini • garantire la continuità educativa con la successiva scuola primaria • gestire in modo integrato sezioni eterogenee per la presenza di bambini con necessità educative speciali • favorire l’integrazione scolastica dei bambini disabili • monitorare l’andamento delle attività e lo sviluppo del bambino • verificare il raggiungimento degli obiettivi • controllare i tempi di realizzazione delle attività • compilare i registri • redigere le schede di valutazione dei bambini Attività educative realizzate Esito del percorso educativo realizzato (valutazione sviluppo bambino, autovalutazione efficacia attività) Registro compilato Scheda di valutazione redatta 8/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Gestisce le relazioni • partecipare alle riunioni di Riunioni, incontri svolti; équipe, agli incontri con tutti gli relazioni e contatti gestiti insegnanti dell’istituto e degli organi collegiali della scuola • condividere i principi educativi con i genitori • comunicare strategie educative e didattiche con i genitori • restituire ai genitori informazioni dettagliate sull’andamento dell’apprendimento e dello sviluppo cognitivo, emotivo, affettivo e relazionale degli allievi • comunicare e condividere strategie educative con i referenti delle strutture educative e assistenziali del territorio • condividere la progettazione e la valutazione individualizzata per il bambino disabile con i genitori e gli specialisti della sanità • partecipare a progetti del territorio • sviluppare progetti in team Partecipa a percorsi di aggiornamento • individua gli ambiti in cui le proprie conoscenze e abilità possono essere ampliate • esplora le modalità per realizzare attività di aggiornamento e sceglie quella ritenuta più adeguata a soddisfare le proprie esigenze formative Programma FIxO Obiettivi dell’aggiornamento raggiunti 9/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Conoscenze Quali conoscenze è necessario avere? Conoscenze specialistiche principali - Elementi di puericultura igiene, della salute e dell’educazione alimentare Elementi di pedagogia Elementi di pedagogia interculturale - Elementi di pedagogia e didattica speciale Psicopatologia dello sviluppo Neuropsicologia infantile1 - Metodi di ricerca per l’educazione infantile - Metodologie e tecniche educative Metodi dell’attività educativa Conoscenze generali principali 1 - Contesto socio-culturale ed economico del territorio Legislazione scolastica generale e in materia di integrazione - Elementi di psicologia dell’età evolutiva e dinamica Elementi di psicologia dell’apprendimento e dello sviluppo Elementi di psicologia cognitiva - Tecniche di comunicazione verbale e non verbale Tecniche ludiche e di animazione - Metodi di valutazione di progetti formativi In corsivo le conoscenze più significative nel lavoro dell’insegnante di sostegno Programma FIxO 10/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Abilità Che cosa deve saper fare? Abilità specialistiche principali - Applicare metodologie di rilevazione dei bisogni educativi - Applicare metodologie di pianificazione e progettazione educativa Applicare metodologie di monitoraggio e valutazione di interventi educativi - Applicare tecniche di sviluppo del pensiero creativo Applicare tecniche di educazione motoria Applicare tecniche di promozione e prevenzione della salute - Utilizzare strumenti e strategie per l’autoaggiornamento e l’autoformazione personali - Saper realizzare o cooperare alla realizzazione di ricerche educative Abilità generali principali - Metodi e tecniche di osservazione Utilizzare tecniche di animazione in ambito socio-educativo Applicare metodi e tecniche di cura dei bambini - Applicare tecniche di gestione delle dinamiche di gruppo Applicare tecniche di gestione dei conflitti - Applicare metodi e tecniche di comunicazione differenziata in base al target (bambino, famiglia, colleghi, dirigenti scolastici) Programma FIxO 11/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Comportamenti lavorativi Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare? Flessibilità/Adattabilità, modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo e sapersi adattare alle situazioni di cambiamento, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi, adattarsi alle urgenze e agli imprevisti Orientamento all’innovazione e al cambiamento, gestire in modo autonomo e continuativo il proprio aggiornamento professionale in relazione alle richieste del ruolo organizzativo; avere iniziativa e proattività nei confronti delle necessità di cambiamento; ricercare soluzioni nuove ed efficaci allo scopo di cogliere opportunità o di raggiungere obiettivi, essere disponibili a provare soluzioni diverse e a seguire approcci non ortodossi Creatività, ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione Sviluppo delle persone, favorire l'apprendimento e lo sviluppo a lungo termine delle persone con un appropriato livello di analisi dei bisogni, di riflessione, di impegno; facilitare l’assunzione di responsabilità dei collaboratori valorizzandone le potenzialità Comunicazione e Ascolto, comunicare in modo chiaro ed efficace con gli interlocutori, dimostrando disponibilità all’ascolto e adottando stili e modalità di comunicazione (verbale o scritta) in funzione delle esigenze del contesto e dei destinatari Lavoro di gruppo e Cooperazione, collaborare in modo costruttivo con gli altri e operare in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni Sensibilità alla dimensione etica deontologica sulle scelte educative Programma FIxO 12/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Percorso professionale C’è un percorso formale? L’unico percorso formativo possibile per diventare Insegnanti di scuola d’Infanzia è il Corso di Laurea a ciclo unico di 5 anni in Scienze della Formazione Primaria. Scienze della Formazione Primaria è un corso di laurea a numero programmato, definito secondo il fabbisogno regionale annuo di docenti delle scuole dell’infanzia e primaria, in base alla stima del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, al fine di favorire l’inserimento lavorativo di quanti conseguono la laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria. Per saperne di più su questo corso di studi è possibile consultare le pagine del corso di laurea su http://sciformprim.campusnet.unito.it/ Il corso è attivo in due sedi: Torino e Savigliano. C’è un percorso consigliato? Uno dei canali di avvicinamento e conoscenza della professione è il tirocinio formativo previsto dall’ordinamento degli studi del corso di laurea. Attraverso questa esperienza in situazione, lo studente può rendersi conto delle competenze richieste, delle attività concrete in cui si sviluppa la professione e delle condizioni di lavoro nelle quali si esercita il ruolo e quindi di apprendere tecniche, strategie e modalità di relazione. L’inserimento avviene solitamente attraverso incarichi con supplenze temporanee. La scuola paritaria può assumere per chiamata diretta; le scuole statali (statali e comunali) assumono nel rispetto della posizione in graduatoria ottenuta dagli aspiranti mediante corso di abilitazione (coincidente con il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria). Per L’INSEGNANTE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA la permanenza e la continuità nell’esercizio della professione sono garantite dall’ingresso in ruolo, con assunzione a tempo indeterminato. Come si sviluppa la carriera? La carriera di un INSEGNANTE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA è connotata dall’anzianità di servizio. In alcune scuole l’insegnate con più esperienza, e per scelta discrezionale del Dirigente Scolastico, può rivestire il ruolo di Coordinatore scolastico. Sono previsti avanzamenti solo partecipando ad ulteriori concorsi per Programma FIxO 13/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 attività collaterali di tipo gestionale, amministrativo e organizzativo, che consentono di ottenere una retribuzione più elevata e un inquadramento a livelli più alti (Dirigente Scolastico). Programma FIxO 14/15 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 6. INFO Per saperne di più Volumi L. Longhi, 2004, La scuola dell'infanzia nel quadro della riforma, Simone, Bologna Elio Damiano, 2007, Il sapere dell'insegnare. Introduzione alla Didattica per Concetti con esercitazioni, Franco Angeli, Milano Moscato MT., 2008, Diventare insegnanti, Verso una teoria pedagogica dell'insegnamento, Editrice La Scuola, Brescia Pavone M,, 2004, Personalizzare l’integrazione, Editrice La Scuola, Brescia Damiano E., 2008, L’insegnante identificazione di una professione, Editrice La Scuola, Brescia Scurati C., 1997, Pedagogia della Scuola, Editrice La Scuola, Brescia Riviste Notizie della scuola, Tecnodid Editrice Scuola e insegnanti, BM Italiana Bambini, in una società che cambia, Edizioni Junior srl Infanzia, La Nuova Italia Prima i Bambini, FISM Quaderno Montessori, Quaderno Montessori Scuola Materna, per l' educazione dell' infanzia, Editrice La Scuola Vita dell' Infanzia, Opera Nazionale Montessori L'integrazione scolastica e sociale, Rivista pedagogico-giuridica per scuole, servizi, associazioni e famiglie, Edizioni Erickson Orientamenti Pedagogici, Edizioni Erickson Psicologia e scuola, Giunti scuola Ambientinfanzia, Spaggiari Siti http://www.pubblica.istruzione.it/, Sito del Ministero della Pubblica Istruzione http://www.irrepiemonte.it/ , Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia http://www.piemonte.istruzione.it/, Direzione Regionale Piemonte del Ministero della Pubblica Istruzione, Università e ricerca http://www.csa-torino.net/usp/ , CSA - centro servizi amministrativi (ex provveditorato agli studi) http://www.snals.it/ , Sito del Sindacato Nazionale Autonomo dei Lavoratori della Scuola (SNALS) http://www.fism.net/ , Federazione Italiana Scuole Materne http://www.cidi.it/index.php, Centro iniziativa democratica insegnanti http://www.tecnicadellascuola.it/, quotidiano della scuola on line Programma FIxO 15/15