Rivista dell’architettura italiana
1
Paesaggi
Biblioteche
Scuole e infanzia
Luoghi del lavoro
Interni
Cantine
Speciale
BOLOGNA
sommario
4
32
50
80
134
progetti
Pubblicazione periodica
Ottobre 2009
Iscrizione al Tribunale di Pesaro
n° 442 del 06/12/1998
Direttore responsabile
Paolo Paci
Direttore editoriale
Franco Panzini
Coordinamento di redazione
Barbara Piccolo
Redazione
Valentina Alessandrini, Lucia Biondi, Laura Del Monte,
Pietro Fratta, Francesca Guidoni
PAESAGGI
8 La collina della pace
Luigi Franciosini
16 Storie e natura
Nicola Martinelli
22
Archeologia materica
2T_R Architetti Associati
Luca Montuori
Riccardo Petrachi
Marina Checchi
28 Paesaggi camminati
Serena Savelli
32 Modulazioni di superficie
Studio Made Associati
BIBLIOTECHE
42
Libri al forno
Nazzareno Petrini
Matteo Avaltroni
Anna Serretti
Raffaele Solustri
Marco Silvi
Renato Tonti
50
Entrare fuori, uscire dentro
Elisabetta D’Amato
Michele Testa
Filippo Testa
Fabio Lanfranchi
Fulvio Cocchi
56 Eredità Zeri
Sergio Bettini
60 Luce e gravità
Juan Navarro Baldeweg
64
Tra scrittura e lettura
Ma:design
Massimiliano Patrignani
Doretta Rinaldi
Monica Zaffini
SCUOLE E INFANZIA
80 All’aria aperta
Studio Made Associati
88
Gioco libero
Stefano Piazzi
Luigi Tundo
A++ Associati
Marco Barbieri
Filippo Giovannini
Enrico Montevecchi
Marco Nori
94 Forme ludiche
Alvisi Kirimoto + Partners
02 L’oasi dell’educare
1
Paola Macchi
10 Giardino d’inverno
1
Natoffice
Christian Gasparini
LUOGHI DEL LAVORO
18
1
Semplici geometrie
Medir Architetti
Roberto Ianigro
Valentina Ricciuti
26 Operazione Glasnost
1
Riccardo Diotallevi
34 Architetture Formula Uomo
1
MDN Marco Visconti & Partners
INTERNI
52
1
172
Ufficio grafico
Francesca Focarini, Giovanna Pompili, Simona Sabattini
Domesticità creativa
GAP Architetti Associati
Federico Bilò
Alessandro Ciarpella
Francesco Orofino
Direzione Marketing
Emanuele Scapini
Marketing
Alessandra Fachechi, Ginevra Ridolfi
60 Gioco in scatola
1
Fabrizio Miccò
Responsabile web marketing
Roberto Gaetaniello
66 00 House
1
Filippo Bombace
Web marketing
Raffaella Cancrè
72 Comporre, ricomporre
1
Andrea Trebbi
Fotografi
Sergio Bigi, Roberto Bossaglia, Nicasio Ciaccio,
Marco Civinelli, Luciano D’Angelo, Paola de Pietri,
Oscar Ferrari, Luigi Filetici, Tony Garbasso, Image Service,
Saverio Lombardi Vallauri, Peter Lindbergh, Moreno Maggi,
Alberto Muciaccia, Pietro Savorelli, Paolo Semprucci,
Andrea Sestito, David Vicario, Filippo Vinardi
78 Il giardino verticale di casa
1
Valentina Rocchetti
CANTINE
84 Il gusto della natura
1
Carlo Pozzi
Alessandro Buongiovanni
90 Ali in alluminio
1
Fiorenzo Valbonesi
96
1
Tagli di luce mediterranea
Ruffinoassociati
Fabrizio Ruffino
Silvestro Calandra
08
2
In vigna
AT Studio
Roberto Mazzer
Mauro Merlo
Lamberto Danese
Mauro Middei
216 Indirizzario
219 Architettura e territorio
Progetto grafico
Georgia Matteini Palmerini
208
Ufficio abbonamenti
[email protected]
Stampa
Sat - Pesaro
Redazione Quid Edizioni Srl
via degli Abeti 190 - 61122 Pesaro
tel. 0721 42501 - fax 0721 425050
[email protected]
Progetti è un’iniziativa editoriale
Quid Edizioni
Concept
Paolo Paci
102
scuole e infanzia
Milano
103
L’oasi dell’educare
Da una casa di produzione cinematografica
nasce l’asilo “Il Bruco” a Milano
Un’oasi educativa in un’asettica cornice cittadina, un ambiente protetto dove socializzare, imparare, crescere.
In un immobile del 1925 al centro di Milano, che ospitava una casa di produzione cinematografica, l’architetto
Paola Macchi è intervenuta con un’opera di ristrutturazione che ha riqualificato gli spazi per ospitare l’asilo nido
“Il Bruco”. L’edificio si presentava fortemente caratterizzato da elementi strutturali di memoria industriale e
preindustriale, come i cento metri quadri del lucernario di
copertura; l’opera ha richiesto demolizioni e ricostruzioni,
un risanamento totale delle murature, dei pavimenti con
vespai areati con in aggiunta la creazione di spazi esterni
vivibili e visibili da ogni visuale con effetto moltiplicatore
per il gioco e la sperimentazione.
Filo conduttore della riorganizzazione degli spazi è la
forma-gioco del bruco, che si snoda in maniera fluida;
tutte le aule sono tra loro connesse attraverso porte scorrevoli e pareti mobili che possono trasformare gli spazi.
La progettazione è stata impostata a misura di bambino,
privilegiando proporzioni e percorsi coerenti alle dimensioni e percezioni dei piccoli, lavorando su colori che favoriscono le diverse attività, decorando ogni ambiente in
modo da offrire stimoli costanti; rilevante è l’attenzione
dedicata all’aspetto materico, tattile, cromatico, di texture e a quello sonoro, pensato attraverso impianti di
diffusione centralizzati e gestibili autonomamente senza
echi e riverberi. L’ingresso avviene nel salone polivalente
dedicato alle attività di movimento; qui si trovano da due
blocchi per l’accoglienza del colore dell’oceano, decorati
con delfini guizzanti, che regolano l’accesso alla struttura.
L’ampio locale si presenta come un giardino d’inverno;
grazie alle trasparenze delle antiche capriate in ferro restaurate, di giorno penetra nella stanza una luce solare
zenitale, ben regolata da tende oscuranti. Di sera l’illuminazione è garantita da lampade solari.
La pavimentazione è pluricromatica: un tappeto in pvc
colorato è inserito nel rovere e favorisce la suddivisione
temporanea delle aree di gioco. Quattro nicchie contrapposte dipinte propongono altrettante zone climatiche del
mondo; l’elefante e il pappagallo per la zona tropicale,
giraffe e leoni nel deserto della zona arida, orsi e pinguini
raffigurati nel ghiaccio polare, scoiattoli e cerbiatti nella
zona temperata. Ogni ambientazione diventa un libro
aperto nel quale il bambino è il protagonista e gli animali
i personaggi della fiaba.
Dal salone si accede alla zona bagni e alle aule; ogni ambiente ha un tema, il mondo, il giorno, la notte, l’autunno-inverno, la primavera-estate, e un colore dominante.
Lo spazio nanna è un habitat tranquillo dedicato ai momenti di riposo dei bambini; l’aula notte è caratterizzata
dal blu, colore rilassante utilizzato per il pavimento, per
il soffitto e che sale in parete formando onde sinuose.
Grandi plafoniere ovoidali, con corpo centrale blu, illuminano la stanza. I toni del giallo solare sono stati scelti
per l’aula dedicata alle attività didattiche, al gioco e al
pranzo. Anche qui la pavimentazione gialla prosegue con
onde sinuose sulle pareti; i corpi illuminanti sono gli stessi
dell’aula sonno per garantire una continuità visiva. Per le
attività manuali e per sviluppare esperienze tattili, visive,
motorie e creative c’è l’atelier di pittura. Il colore scelto
per questo ambiente è l’arancione e sulle pareti sono raffigurate foglie che cadono. L’aula è contraddistinta anche
dal soffitto a plafone con travi e assito, originari, in legno
a vista verniciato bianco.
Nell’aula musica i bambini trovano uno spazio dove cantare, ballare e suonare, tutte attività che li stimolano aiutandoli a riconoscere ed esprimere i propri sentimenti.
L’aula è caratterizzata dal verde che in parete disegna fili
d’erba. Una grande vetrata dilata lo spazio della stanza
verso l’esterno, sul cortile. Una passerella in quota attraversa le aule pittura e musica ed è pensata come un albero le cui foglie sono dipinte sulla balaustra: questo spazio
è stato pensato per i genitori che possono osservare i
bambini nelle loro attività senza interferire. Infine anche
i bagnetti, ampi e colorati, sono stati pensati per attività
didattiche, ma non di gioco bensì di apprendimento grazie ai lavandini disegnati appositamente dall’architetto
Paola Macchi.
Intervento
Asilo nido “Il Bruco”
Luogo
Milano (MI)
Progettisti
Paola Macchi (progettazione e direzione lavori)
Partners di progetto
Maria Claudia Civelli, Ettore Lariani
Committente
Coince Srl
Anno di redazione
2003-2004
Anno di realizzazione
2004
Costo
700.000,00 euro
Imprese esecutrici
Impresa Roberto Cappelli
Imprese fornitrici
Codifimpianti per impianti elettrici; Targetti per corpi
illuminanti; Pratmar per la cucina; Royal Mosa per
rivestimenti ceramici; Grands Tapis per parquet
e rivestimenti in pvc; Omnnitex per i tendaggi;
Teknopar per gli arredi su misura, Gonzaga per gli
arredi, Spazio Arredo per giochi e arredi; Marbad per la
realizzazione di Fiorellino lavandino; Mondo Bimbo per
la realizzazione de La Sedia Allegra; F.L.M. floricolture;
Alexander Hamilton; Caterina Enni per le decorazioni
pittoriche
Dati dimensionali
Mq 550 interni, mq 200 esterni (in parte coperti)
Caratteristiche tecniche particolare
Ristrutturazione dell’immobile, valorizzazione
dell’esistente di pregio, strutture e tecnologie
d’avanguardia
Testo - Valentina Alessandrini
Foto - Saverio Lombardi Vallauri
Paola Macchi
Salone polivalente
104
scuole e infanzia
Milano
105
Piante e vedute
dell’interno
Veduta dell’ambiente
bagno; aula mensa
106
scuole e infanzia
Milano
107
Intervento
Fiorellino Lavandino, design per asilo nido
Progettista
Paola Macchi
Anno di redazione
2004
Impresa esecutrice
Marbad Srl
Veduta della sala polivante
Intervento
Sedia Allegra, design per asilo nido
Progettisti
Maria Claudia Civelli, Ettore Lariani, Paola Macchi
Anno di realizzazione
2005
Impresa esecutrice
Mondo Bimbo
Dati dimensionali
Diametro cm 32; altezza sedute cm 20-40;
altezza max schienali cm 57
Arredi a misura di bambino
diventano strumenti educativi
La maestra propone una storia: racconta di farfalle e di
fiori, di pesci e di colori, e i bambini disegnano. L’educatrice li chiama ancora, questa volta per la merenda… poi,
tutti a lavare le mani. Lo stimolo costante dell’immaginazione, la ripetizione delle azioni quotidiane, come quelle
dedicate all’igiene personale, sono attività che consentono al bambino di sviluppare la fantasia e le capacità
dell’intelletto. A supporto delle attività quotidiane in un
asilo, fondamentale importanza la ricoprono gli arredi
della struttura che, oltre a essere pensati a misura di bambino, possono proporsi anche come importanti strumenti educativi. È il caso di Fiorellino Lavandino e di Sedia
Allegra, due oggetti di design per l’infanzia sviluppati
dall’architetto Paola Macchi e inseriti nel progetto dell’asilo nido Il Bruco. Fiorellino Lavandino è nato nel 2004 da
uno schizzo giocoso frutto di reminescenze di cartoons,
per la realizzazione dell’azienda Marbad Srl. Il lavandino
progettato a quota di bambino ricorda, nella forma, un
fiore ed è costituito dall’assemblaggio di quattro lavabi
cilindrici, che rappresentano ciascuno i petali del fiore,
attorno a un parallelepipedo di plexiglas, il gambo, in cui
sono contenuti i collegamenti idraulici.
Questi sono mantenuti volutamente a vista per stimolare la curiosità infantile. Infine, per completare il fiore,
sono stati inserite delle bocche arcuate, i miscelatori, e
alcuni tubi flessibili e orientabili, con specchietti rotondi
come terminali, che rappresentano i pistilli. Funzionale
per insegnare ai bambini l’attenzione per l’igiene quotidiana, Fiorellino Lavandino è uno strumento didattico
utile anche per permettere la visione dei meccanismi
idraulici interni attraverso la colonna centrale trasparente. I bambini sono attratti anche dagli specchietti collocati sui flessibili orientabili che diventano un gioco per
disegnare forme e riflettere luci e colori. La realizzazione
è stata impostata assemblando lavabi bianchi in acciaio
vetrificato di Alape e adattando la rubinetteria della serie
Mem di Dornbracht. L’erogazione dell’acqua è attivata
da piccole manopole a nastro, mentre la miscelazione è
pre-impostata e affidata a un controllo in remoto. Dopo
l’attività in bagno, l’educatrice riporta i bambini in classe.
Qui i tanti colori e le forme di Sedia Allegra stimolano
la fantasia; una storia racconta di una stella azzurra e
di un tulipano arancione, la maestra gioca con le sagome delle sedie proponendo un’attività multisensoriale. Il
progetto Sedia Allegra è stato sviluppato dall’architetto
Paola Macchi nel 2005, collaborando con gli architetti
Maria Claudia Civelli e Ettore Lariani. La seggiola a pianta
tonda è realizzata in multistrato di Betulla e Esoflex, con
una fessura che permette molteplici assemblaggi. Proprio
nell’apertura applicata della seduta è possibile inserire
diversi schienali, disponibili in molteplici forme e colori;
un cuore rosso, una palla gialla, un quadrifoglio verde,
ogni giorno i bambini potranno inventare una nuova storia e vivere una nuova avventura ispirati da un oggetto
funzionale, dal design multiforme e dall’assemblaggio
semplice. Per lo schienale, infatti, l’inclinazione è fissa;
una volta infilato questo resta solidale e non facilmente
sfilabile grazie a un meccanismo di fermo, una frizione
metallica d’aggancio posta sotto la seduta, che scatta con
l’inserimento nella fessura.
Testo - Valentina Alessandrini
Foto - Saverio Lombardi Vallauri
108
scuole e infanzia
Milano
109
Particolari del lavandino
Fiorellino Lavandino nel
bagno dell’asilo “Il Bruco”
Scarica

Paesaggi Biblioteche Scuole e infanzia Luoghi del lavoro Interni