Sorveglianza della leishmaniosi canina
in Emilia-Romagna
Ozzano Emilia, 16 gennaio 2009
Raffaella Baldelli & Giovanni Poglayen
Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Episouth project
Marzo 2008
21/22 paesi mediterranei
Leishmaniosi costantemente individuata come
zoonosi prioritaria, in base a qualsiasi criterio
di selezione (aumento casi umani, non disponibilità di
sistemi di sorveglianza, ampliamento focolai in aree
endemiche, nuove specie animali colpite, necessità di
implementare la collaborazione medico-veterinaria)
Progetto regionale per la realizzazione
di un sistema di
“Sorveglianza delle malattie trasmesse da
insetti in Emilia-Romagna”
“Sorveglianza della leishmaniosi in
Emilia-Romagna”
Progetto triennale: 2007-2010
I anno:
raccolta, analisi retrospettiva e georeferenziazione dei dati
(umani e animali)
monitoraggio sierologico ed entomologico nei canili
istruzioni operative per la gestione di casi di Lcan nei canili
formazione
II anno:
mantenimento e completamento delle azioni del I anno
formazione
III anno:
sorveglianza passiva su cani di proprietà
monitoraggio sierologico su cani di proprietà
monitoraggio entomologico in aree con Lcan e/o casi umani
autoctoni e in aree precedentemente non monitorate
formazione
Raccolta, analisi retrospettiva e
georeferenziazione dei casi di Lcan
> 500 casi di Lcan in cani di proprietà: 150 autoctoni
derivanti da:
indagini sieroepidemiologiche ad hoc
conferma diagnostica di casi sospetti
segnalazioni da parte di LLPP
dati in fase di georeferenziazione
Laboratorio
Sierologia
DSPVPA
AUSL Servizio
Veterinario
P.
perfiliewi
P. perniciosus
focolai
casi autoctoni
Sorveglianza nei canili
•
Contribuire alla raccolta dati ai fini della
produzione di mappe di rischio;
•
Definire attività di prevenzione e controllo nei
canili, graduate in funzione del rischio, volte
alla tutela della salute dei cani e delle
persone.
Adozioni a rischio
MODULO DI CONSENSO INFORMATO PER:
L’AFFIDO DI UN CANE INFETTO/SOSPETTO
INFETTO DA LEISHMANIOSI
LA RESTITUZIONE AL PROPRIETARIO DI UN CANE
INFETTO / SOSPETTO-INFETTO DA LEISHMANIOSI
Nota: Regione Emilia Romagna – Servizio Veterinario e
Igiene Alimenti – nr. 108853 datata 18/04/2007 – allegato 4 punto C
Rischio di introduzione
(nei canili)
Al fine di contenere il rischio di diffusione della malattia nel
territorio regionale, occorre adottare misure di tutela per
limitare le introduzioni di cani catturati in territori di altre
regioni verso strutture private o gestite da associazioni
animaliste ad animali non infetti.
Pertanto, al fine di mantenere lo stato sanitario riscontrato lo
scrivente servizio le propone di emanare specifica Ordinanza
che imponga al gestore del canile di ___________di introdurre
animali catturati in altre regioni , scortati da certificazione
sanitaria rilasciata dal Servizio Veterinario di origine
dell’animale in cui si dichiari che lo stesso è stato saggiato
sierologicamente da non più di 30 giorni tramite
Immunoflorescenza indiretta (IFI) nei confronti della Lcan con
un titolo inferiore a 1:40.
attività del I anno
Presenza cani sieropositivi
SI’
SI’
Presenza
flebotomi
SI’
SI’
NO
CLASSE 1
CLASSE 3
Sorveglianza passiva su tutti i cani
Monitoraggio nuove introduzioni
Controllo su cani sentinella
Trattamento individuale dei positivi
Trattamento con antivettoriali di tutti i
cani
(P. perniciosus
P. perfiliewi)
Sorveglianza passiva su tutti i
cani
Monitoraggio nuove introduzioni
Controllo su cani sentinella
CLASSE 2
NO
Sorveglianza passiva su tutti i cani
Monitoraggio nuove introduzioni
Sorveglianza entomologica
Trattamento individuale dei cani positivi
CLASSE 4
Sorveglianza passiva su tutti i
cani
Monitoraggio nuove introduzioni
casi umani
CODICE ICD9…
ICD9…
Comune / provincia del contagio (cum tangere…)
2003
2004
2005
2006
2007
Tot.
= 10
= 10
= 7
= 11
= 10
= 48
( 4 RER, 3 Italia, 2 estero,
( 1 RER, 1 Italia, 2 estero,
( 3 RER, 0 Italia, 1 estero,
( 8 RER, 0 Italia, 1 estero,
( 3 RER, 1 Italia, 1 estero,
(19 RER , 5 Italia, 5 estero,
Importazione da: Iraq
Albania
Filippine
Senegal
1 nn)
6 nn)
3 nn)
2 nn)
5 nn)
17 nn)
Cina Tunisia
Marocco
SEGNALAZIONE CASO di LEISHMANIOSI CANINA
Dati dell’animale: (nome/microchip) ……………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………….
Maschio
Femmina
Età …….....……
Provenienza: nazione………………………..……………
Razza……………..…………………………....
regione…………………….………………
Spostamenti/viaggi: NO SI Dove?……………………………………………………………………....
Quando?: anno………………………………………………………….
stagione…………………………..………………….…….
Habitat abituale di vita:
urbano
peri-urbano
rurale
pianura
collina
montagna
Luogo abituale di vita:
in appartamento
Ricovero notturno:
all’aperto
Convive con altri cani:
NO
all’aperto
in canile
al chiuso
SI (quanti)………………………………………..…
Sintomatologia riferibile a leishmaniosi:
NO
SI: linfoadenomegalia ( poplitei prescapolari retroscapolari sistemica)
dermatite furfuracea alopecie ulcere onicogrifosi epistassi
mucose pallide lesioni oculari splenomegalia perdita di peso
altro…………………………………………………………………………………….
Diagnosi di leishmaniosi
Clinica Sierologica:
IFI titolo anticorpale………………………….
ELISA densità ottica……………………………...
Altro ………………………………………………………………………………………
PCR sangue
buffy coat
linfonodo
midollo
Proprietario del cane
Nome/Cognome ………………………………………………………………………………………
Indirizzo: ………………………………………………………..…Città ……….……………………
Provincia ………… CAP ………...Telefono …………………………………………………………
Veterinario
Nome/Cognome………………………………………………………………………………………
Indirizzo: ………………………………………………………..…Città ……….……………………
Provincia ………… CAP ………...Telefono …………………………………………………………
Sorveglianza
passiva
:
o
n
a
i
z
a
r
g
n
i
r
i
S
Dott.ssa Silvia Piva
Dott. Emanuele
Brianti
Dott.ssa Daniela
Salvatore
Dott.ssa Barbara
Marchesi
That’s all
colleagues!
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