Forum Servizio Civile 10 febbraio 2006 Regioni e servizio civile Uno sguardo al quadro attuale Ivan Nissoli In quale stagione siamo? Siamo in un momento delicato della storia del Servizio Civile. Dopo la fase dell’entusiasmo dobbiamo consolidare l’esperienza. E ci troviamo ancora una volta in una fase di transizione. Dal servizio civile “nazionale” alla regionalizzazione del servizio civile. Dal Servizio Civile Nazionale alla regionalizzazione del SCN Con l’entrata in vigore del Dec. Leg. 77/02 a partire dal 1 gennaio 2006 prende avvio la regionalizzazione del SCN. La regionalizzazione del SCN non è il Servizio Civile Regionale, ma il passaggio di una serie di competenze alle regioni nella gestione e organizzazione del Servizio Civile Nazionale Le competenze alle regioni • Il decreto attribuisce alle regioni le seguenti competenze: 1. l'istituzione, la tenuta e l'aggiornamento degli Albi degli enti 2. il parere sull'approvazione dei progetti di rilevanza nazionale approvati dall'Ufficio nazionale (art. 6, comma 4, del d.lgs. n. 5, comma 2, del d.lgs. n. 77); (art. 77); 3. 4. l'esame e l'approvazione dei progetti presentati dagli enti "che svolgono attività nell'ambito delle competenze regionali o delle province autonome sul loro territorio, avendo cura di comunicare all'Ufficio nazionale, in ordine di priorità, i progetti approvati" (art. 6, comma 5, del d.1gs. n. 77); il monitoraggio, il controllo e la verifica dell'attuazione dei progetti (art. 6, comma 6, del d.lgs. n. 77); 5. l'organizzazione di corsi di formazione per i giovani in servizio civile (art. 11, comma 3, del d.lgs. n. 77); 6. le attività di informazione sul servizio civile nazionale (art. 4, comma 2, letto b, del d.lgs. n. 77); 7. la previsione di norme per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro (art. 13, comma 1, del d.lgs. n. 77). 8. rilascio ai volontari un apposito attestato da cui risulta l’effettuazione del servizio civile (art. 9, comma 8, del d.lgs. n. 77) Servizio Civile Nazionale Legge 64/01 Ufficio Nazionale Albo nazionale Enti presenti in 5 e più regioni Presentazione Progetti Nazionali – Valutazione UNSC Regioni Albo Regionale Enti presenti in meno di 5 regioni Presentazione Progetti Regionali – Valutazione Regione Dal Servizio Civile Nazionale al Servizio Civile Regionale Accanto alla regionalizzazione del SCN si sta sviluppando anche un nuovo istituto: il “Servizio Civile Regionale”. Cioè la possibilità per le Regioni di legiferare in materia di SC andando ad istituire un proprio Servizio Civile. Questa possibilità deriva da due riferimenti: Art. 117 della Costituzione: che stabilisce le competenze legislative esclusive delle regioni Sentenza Corte Costituzionale 228/04: “…non preclude, infine, alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano la possibilità di istituire e disciplinare, nell'autonomo esercizio delle proprie competenze legislative, un proprio servizio civile regionale o provinciale, distinto da quello nazionale disciplinato dalle norme qui esaminate, che avrebbe peraltro natura sostanzialmente diversa dal servizio civile nazionale, non essendo riconducibile al dovere di difesa.” La regionalizzazione del SCN e la possibilità offerta dalla Sentenza della Corte Costituzionale ha fatto si che alcune regioni si interrogassero sulla possibilità di elaborare un proprio strumento legislativo in materia. E’ importante sottolineare che per la regionalizzazione del SCN non è necessario uno strumento normativo ad hoc, ma basta anche un atto amministrativo della Giunta (es. Regione Sardegna) Comunque diverse regioni hanno iniziata a produrre in materia con modelli diversi. I possibili modelli di leggi regionali: • un'unica legge regionale nell'ambito della quale distinguere nettamente tra disposizioni di attuazione della normativa statale e disciplina del servizio civile regionale; • un'unica legge regionale che non distingua "graficamente" tra attuazione della normativa statale e disciplina del servizio civile regionale e che, sostanzialmente, denomini "servizio civile regionale" un modello di servizio civile, svolto nel territorio regionale e costituito da un originale fusione di elementi attuativi ed elementi innovativi; • un'unica legge regionale che distingua tra disposizioni di attuazione della normativa statale e disciplina del servizio civile regionale, ma preveda anche elementi di raccordo ed istituti comuni, valorizzare l'esistenza di un "sistema" regionale del servizio civile; • due leggi regionali, una contenente esclusivamente disposizioni di attuazione della normativa statale ed una contenente esclusivamente la disciplina del servizio civile regionale. Le leggi regionali Emilia Romagna: Nuove norme per la valorizzazione del servizio civile. Istituzione del servizio civile regionale (LR 20/2003) Provincia autonoma Bolzano: Disposizioni per la valorizzazione del servizio civile volontario in provincia autonoma di Bolzano (LP 7/2004) Marche: Istituzioni del sistema regionale del servizio civile. (LR 15/2005) Veneto: Istituzione del servizio civile regionale volontario (LR 18/2005) Lombardia: Servizio civile in Lombardia (LR 2/2006) E le altre regioni? Regioni che hanno avviato un percorso Toscana Liguria Sardegna Sicilia Puglia Campania Calabria Valle d’Aosta Regioni che non hanno avviato un percorso Basilicata Molise Prov. Trento Piemonte Umbria Friuli Venezia Giulia Abruzzo Le leggi regionali approvate prima del SCN Interventi in materia di servizio civile (LR 35/1996) Liguria: Interventi in materia di servizio civile (LR 46/1997) Abruzzo: Interventi in materia di servizio civile (LR 147/99) Toscana: I rischi della regionalizzazione 1. L’aumento della Burocratizzazione del Servizio Civile: Nuovi interlocutori Poche “competenze e conoscenze” dei funzionari Moltiplicazioni delle “regole” 2. Aumento della “confusione” per i diversi attori: Per gli enti: norme diverse Per i giovani: proposte diverse 3. Modelli diversi di Servizio Civile 4. Sperpero di risorse: l’aumento degli uffici e quindi delle spese di funzionamento Le potenzialità della regionalizzazione 1. L’attenzione al territorio, ai suoi bisogni e le sue risorse 2. Il coinvolgimento di nuovi attori anche non legati “storicamente” al sistema Servizio Civile. 3. L’aumento di risorse a disposizione e la capacità di “recuperare” altre risorse in aggiunta a quelle nazionali 4. La possibilità di sperimentare nuove “strade” e “forme” di Servizio Civile Cosa domanda alla Caritas? Di esserci! Di essere presente in questa nuova fase del Servizio Civile come c’è stata fin dall’inizio. Di investire ancora di più sul livello regionale, i Nuclei regionali in sinergia con Caritas Italiana Di portare la propria specificità di ente “nazionale” Attenzione al territorio: dal nazionale al locale dal locale al nazionale senza dimenticarsi il globale Essere facilitatori di relazioni: Tra le Caritas diocesane: scambi, gemellaggi Con gli altri enti: investendo nei coordinamenti Con le istituzioni: per “formare” una cultura di Servizio Civile Portare la “fantasia della Carità” e la “Riflessione sulla pace” Elaborare progetti “nuovi”, “originali” Continuare la riflessione sulla pace e non violenza, la difesa Valore Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle. Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano. Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che. Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual’è il nome del vento che sta asciugando il bucato. Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia. Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore. Molti di questi valori non ho conosciuto. Erri De Luca Da Opera sull'acqua e altre poesie, Einaudi, 2002