“OGNUNO NEL SUO PICCOLO PUÒ FARE QUALCOSA E TUTTI INSIEME
POSSIAMO FARE TANTO PER COSTRUIRE UN MONDO EQUO E DI
PACE!”
“Valorizziamo l'economia locale e le relazioni sociali: riappropriamoci del cibo e di
oggetti del quotidiano!”
1° incontro: il GAS, come uno degli strumenti per una politica di riappropriazione del cibo e di
oggetti quotidiani e di contrasto al potere della finanza
2° incontro: rilancio del GASP! Reti di Pace. Come funziona un GAS; come dare risalto al
valore politico del GAS; formazione di nuovi GAS; accompagnamento e sostegno nell’avvio di
nuovi GAS; bisogno di un luogo pubblico dove i produttori possano far affluire i loro prodotti,
perché il cibo sano e giusto sia accessibile a tutti. Ogni GAS potrebbe fare altrettanto
3° incontro: Finanza Etica, la finanza come strumento al servizio dell’economia reale e della
società; riflettere sulla valenza politica della scelta della banca dove depositare i propri
risparmi - Banca Etica; MAG; testimonianza di un’esperienza di adozione di moneta locale.
1° Incontro
Finanza e Gruppi di Acquisto Solidali
Il GAS come uno degli strumenti per una politica di riappropriazione del cibo e di oggetti quotidiani e
di contrasto al potere della finanza
Premessa
Reti di Pace nel 2004 avvia un laboratorio per cambiare, anche se parzialmente, il proprio stile di vita
rispetto alla partecipazione alla cosa pubblica e al modo di vivere e consumare; nel 2005 forma un
Gruppo di Acquisto Solidale come progetto sul territorio per facilitare il cambiamento dei
comportamenti in relazione all’acquisto del cibo e di oggetti di uso quotidiano.
Alla base dell’agire di Reti di Pace la consapevolezza che causa delle guerre è lo sfruttamento iniquo
delle risorse umane e naturali, e l’iniqua distribuzione delle ricchezze, da cui discende la volontà di
trovare una strada nuova e concreta per sottrarsi, se pur parzialmente, all’economia dominante.
Economia cui tutti partecipiamo ineluttabilmente.
“Al supermercato, in banca, sul posto di lavoro, all’edicola, in cucina, nel tempo libero scegliendo
cosa e quanto consumare, da chi comprare, come viaggiare, a chi affidare i nostri risparmi...
rafforziamo un modello economico sostenibile o di saccheggio, sosteniamo imprese responsabili o
no; sosteniamo un’economia solidale e dei diritti o una economia di sopraffazione reciproca.”
(F.Gesualdi, Altreconomia)
Che cosa è un Gruppo d’Acquisto Solidale: un GAS è formato da persone che decidono di cambiare il
proprio di stile di vita a partire dal carrello della spesa esercitando il consume critico: ossia,
conoscere la storia dei prodotti che si acquistano, operare delle scelte coerenti con un’economia
solidale con le persone e con l'ambiente.
Si tratta di acquistare i prodotti di uso quotidiano
- localmente, senza che il cibo e le merci vengano trasportate su e giu' per il pianeta con consumo di
carburanti fossili e produzione di CO2,
- coltivati secondo i cicli delle stagioni, senza uso di pesticidi e sostanze inquinanti per il terreno,
- presso piccoli produttori per incentivare e incoraggiare la permanenza degli stessi sul territorio, lo
sviluppo del lavoro agricolo, preservando inoltre il territorio dal cemento
Le persone del GAS valutano anche la responsabilità del produttore nell'uso delle risorse – acqua,
energia, terreno - nell'attenzione posta alle condizioni di lavoro dei dipendenti e alla riduzione
dell'imballaggio.
Il GAS non si rivolge alla grande distribuzione che strozza i piccoli produttori costringendoli a
vendere sottocosto i loro prodotti oppure ad abbandonare le terre coltivate.
Proposta
In questi anni numerosi GAS si sono formati sul nostro territorio, a Roma, e in Italia. Comune a tutti è
l’azione politica che si mette in pratica con il consumo critico.
Ora, insieme ai GAS locali, vogliamo riflettere su come dare una rinnovata valenza politica alla
partecipazione a un GAS: come agire affinchè il GAS diventi strumento per contrastare il potere
delle grandi banche, delle società di investimento, della finanza.
Per questo chiediamo a Marco Bersani di Attac di spiegarci come avviene il processo di
finanziarizzazione dell'economia e della società e come tale processo coinvolga il cibo e i prodotti di
uso quotidiano per capire quale ruolo possano avere i GAS per ostacolare tale processo e riappropriarsi
del cibo e degli oggetti quotidiani sani, giusti, accessibili a tutti.
Poi a Libera chiediamo di riportare la testimonianza su come combatte il potere economico della
mafia.
La partecipazione ad un GAS puo’ diventare un’azione politica concreta, immediata, a breve,
medio, lungo termine: per questo vogliamo rafforzare il nostro impegno di partecipazione ad un GAS,
esortare le persone, i comitati, le realtà territoriali - partiti, movimenti, associazioni - a diffondere la
pratica dei GAS, a formare nuovi GAS e chiediamo fortemente ai gruppi politici e sindacali territoriali,
che si sono fino ad ora mostrati attenti a questo argomento, di farlo proprio e di operare dal basso
affinchè la problematica sia presente all’interno del loro progetto politico.
Inoltre proponiamo lo sviluppo degli orti urbani sociali autogestiti per l’autoproduzione di
ortaggi. "L'era del "vai a zappare" per chi non è portato per studiare è finita da un pezzo. Oggi a zappare ci
vanno quelli che studiando hanno capito che è a partire dal cibo che si cambia il mondo, e si migliora
l'ambiente, la salute, la qualità della vita di tutti" C. Petrini.
Dopo il primo incontro ci saranno gli altri due incontri di cui abbiamo parlato all’inizio del testo.
Si tratta di avviare insieme un laboratorio permanente i cui attori saranno le realtà territoriali interessate
allo sviluppo di un’ economia reale.
L’incontro con Marco Bersani di ATTAC e con Libera ci sarà il 19 marzo 2013 ore 17:30 a
Planetarietà via Paola Falconieri 84
www.retidipace.it
[email protected]
tel. 3202126358
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