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Finita di scrivere il 23-06-2012
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GUIDA PRATICA – MIGRAZIONE SENZA TRAUMI AL SOFTWARE LIBERO –
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Indice
Guida Pratica.................................................................................................................................................... 3
Premessa.......................................................................................................................................................... 3
Come organizzare la migrazione...................................................................................................................... 4
1 - Conoscere il mondo e la filosofia del Software Libero.................................................................................6
2 - Incominciare ad utilizzare il Software Libero sotto Windows.......................................................................8
2.1 - Suite per l'ufficio..................................................................................................................................................... 8
2.2 - Firefox browser per navigare.................................................................................................................................. 9
2.4 - Altro Software Libero, Open source e free per Windows.....................................................................................13
3 - Provare Linux in modalità Live senza installarlo.......................................................................................14
3.1 - Tra le tante distribuzioni Linux, iniziamo con Ubuntu...........................................................................................14
3.2 - Scaricare Linux..................................................................................................................................................... 15
3.3 - Masterizzare facilmente il CD-DVD di Linux-Ubuntu............................................................................................16
a) - Masterizzare sotto Windows ............................................................................................................................ 16
b) - Masterizzare sotto Ubuntu - Lunux................................................................................................................... 18
3.4 - Usare la ISO per creare una Pen-drive (chiavetta) avviabile...............................................................................19
3.5 - Usare il CD-DVD o la pendrive Linux-Ubuntu in modalità Live ............................................................................20
4 - Utilizzare Linux, in macchina virtuale, per meglio conoscerlo...................................................................21
4.1 - Computer virtuali ............................................................................................................................................. 21
4.2 – Software per la virtualizzazione (free) ...........................................................................................................22
5 - Installare Linux mantenendo anche Windows (dual-boot)........................................................................24
5.1 - Windows ed Ubuntu - partizionamento manuale..................................................................................................25
5.1.1 - Preparativi e consigli.................................................................................................................................... 25
5.1.2 - Decidere il tipo e la grandezza delle partizioni.............................................................................................26
5.1.4 - Partizionare il Disco Rigido Esempi Pratici...................................................................................................30
5.1.5 - Installare o Reinstallare Ubuntu .................................................................................................................. 34
6.1 - Linux per tutti Ubuntu facile Video Manuale.........................................................................................................39
6.2 - Software Libero ed Open Source per Linux.........................................................................................................44
Elenco completo di programmi per Linux................................................................................................................ 44
Software Gestionale Free per le Aziende................................................................................................................ 44
Altro Software Libero, Open source e free per Linux..............................................................................................45
7 - Valutare se mantenere i due sistemi operativi o tenere solo Linux...........................................................46
8 - Provare diverse distribuzioni Linux per scegliere la preferita...................................................................47
9 - Maggiore sicurezza per le operazioni bancarie, più tranquillità................................................................48
10 - Nessun timore, aiuto e supporto gratuito non mancheranno mai............................................................50
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Migrazione senza traumi
al software Libero
per Aziende e Privati
Guida Pratica
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Premessa
Sono, ormai, disponibili un gran numero di applicazioni (programmi)
del tipo Gestionale (contabilità, fiscale, ufficio, ecc...), gratuite e per
tante esigenze. Ma sono pure reperibili applicazioni per un uso più
personale e di ogni genere. Si trova il software libero, l'open source ed
il free. Essi, spesso, sono multi-piattaforma, ossia girano su Linux, Mac
e Windows. In momenti di crisi come l'attuale, la cosa dovrebbe essere
ben attenzionata. Indicheremo le risorse disponibili in rete e fruibili gratuitamente che possono produrre un notevole risparmio per l'economia
delle medie e piccole imprese, per i professionisti e per quanti svolgono
attività commerciale. Ma proporremo anche il software più specificatamente realizzato per uso privato evitando in tal modo la pirateria.
Spesso le guide non si curano delle persone alle prime armi e questi desistono dall'intraprendere la nuova
strada. Nel web si trovano molte notizie, guide e manuali che, però, qualche volta, allontanano gli utenti sia
perché presuppongono delle conoscenze iniziali già acquisite, sia perché rimandano continuamente altrove.
Questo manuale nasce per guidare, passo-passo, con semplicità ed ordine, quanti intendono passare (o almeno provare), allo stupendo mondo del Software Libero, del software Open Source (codice sorgente
aperto) e, perché no, del software Free (gratuito). Troveremo applicazioni (programmi), per ogni esigenza e
necessità che abbracciano i settori più disparati, da quello professionale a quello ludico.
Ovviamente per affrontare un cambiamento bisogna essere a conoscenza di cosa si va incontro, ossia vantaggi e svantaggi. Certo, la curiosità potrebbe essere una buona molla per intraprendere la strada che porta
al meraviglioso modo del software libero ma se, prima, ci si rende conto di quanto è possibile ottenere, allora
quasi certamente ci innamoreremo di questa realtà e della sua filosofia e tutto diventerà più semplice.
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Come organizzare la migrazione
Sono fermamente convinto che non bisogna essere degli estremisti. Alcuni odiano Windows (gli utenti sfegatati di Linux e che io chiamo GNULebani), altri odiano Linux (i Windowsiani irriducibili). Ebbene iniziamo a
dire che nessuno dei due schieramenti rappresenta il diavolo o l'acqua
santa. Pregi e difetti si possono riscontrare in entrambi i due universi.
Pertanto, per evitare traumi o rigetti, per la migrazione, intraprenderemo
una strada morbida che, gradualmente, ci porterà a destinazione senza
problemi per l'azienda o per il privato. Propongo uno schema dell'intervento, i cui punti verranno trattati in seguito, singolarmente e con dovizia di particolari ed indicazioni pratiche. Ecco i dieci punti cruciali:
1 - Conoscere il mondo e la filosofia del Software Libero
Scoprire i vantaggi economici, di libertà informatica, di praticità ed utilità. Avere programmi originali
e sicuri dando l'addio a codici seriali, registrazioni e crack.
2 - Incominciare ad utilizzare il Software Libero sotto Windows
Suite per l'ufficio, browser per navigare, editori grafici quali Gimp ed altro ancora. Questo aiuterà a
sentirsi a casa anche sotto Linux, in quanto troveremo questi stessi programmi.
3 - Provare Linux in modalità Live senza installarlo
Linux per moltissime distribuzioni si può lanciare direttamente da CD-DVD senza installare nulla.
Questo permetterà un primo approccio per iniziare a conoscere questo bel sistema operativo.
4 - Utilizzare Linux, in macchina virtuale, per meglio conoscerlo
La macchina virtuale consente di installare Linux in una cartella di Windows senza problemi.
Un modo per usare Linux mentre si è in Windows, con possibilità di sperimentare a piacimento.
5 - Installare Linux mantenendo anche Windows (dual-boot)
Installare Linux in una partizione dedicata per averlo al massimo della sua potenza e velocità.
Windows resterà installato ed all'avvio si potrà scegliere se avviare Linux o con Windows.
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6 - Utilizzare Linux e le sue applicazioni con maggiore frequenza
Aiuterà il dipendente o il privato a prendere la dovuta dimestichezza col nuovo sistema operativo.
Vi accorgerete che più si utilizza Linux più lo si vorrà utilizzare (velocità, sicurezza, facilità).
7 - Valutare se mantenere i due sistemi operativi o tenere solo Linux
Conoscendo i due sistemi operativi si potrà scegliere la soluzione migliore le le proprie esigenze.
Converrà lasciare anche Windows nel caso avete del software specifico e particolare.
8 - Provare diverse distribuzioni Linux per scegliere la preferita
Linux offre centinaia di ottime distribuzioni e si potrà scegliere la più appropriata alle esigenze
personali. Ma sarà possibile installare anche più distribuzioni Linux, anche insieme a Windows.
9 - Maggiore sicurezza per le operazioni bancarie, più tranquillità
Linux, lanciato in modalità live, da CD-DVD, offre un sistema operativo vergine, perfettamente
pulito ed affidabile. Avrete, quindi, la massima garanzia per le operazioni di e-bankig.
10 - Nessun timore, aiuto e supporto gratuito non mancheranno mai
La vasta comunità Linux e del software libero, offre aiuto e supporto gratuito a quanti ne hanno
bisogno. Esistono tantissimi forum (anche il nostro) frequentati da gente esperta e disponibile.
Ovviamente il privato potrà muoversi e sperimentare con maggiore libertà dell'azienda, ma vedremo come
con le debite precauzioni, anche in ambito aziendale si potrà sperimentare senza nessun pericolo per i dati
informatici accumulati nel computer. Il consiglio che posso dare è quello di non avere fretta e di seguire tutti i
punti proposto, altrimenti si rischia di perdere più tempo e/o lo scoraggiamento.
Vi dico subito, che oggi, lavorare con Linux è ancor più facile che con Windows. Linux si può utilizzare, com pletamente, in modalità grafica, anzi si possono avere tantissime modalità grafiche, per ogni gusto. In merito
alla semplicità di utilizzazione di Linux, vi racconto un aneddoto. Mia figlia quando aveva sei anni utilizzava
un portatile personale con installato Windows XP ed Edubuntu (Linux) in dual-boot (poteva entrare con l'uno
o con l'altro). Ebbene quando accendeva il computer, entrava 9 volte con Linux ed una con Windows. Mi di ceva che trovava Linux più intuitivo. Questo a detta di una bambina di appena sei anni. D'altronde, se ci fate
caso, in Windows, per uscire bisogna fare click su "Start". Ma "Start" non significa iniziare, partire, avviare,
ecc? Sono passati gli anni ed è cambiata l'età di mia figlia ma non certo la sua predilezione per Linux che,
anzi, è cresciuta. Quindi state tranquilli, Linux è facile da usare.
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1 - Conoscere il mondo e la filosofia del Software Libero
Il software può essere inquadrato in diverse categorie. Se dovessimo analizzare nel dettaglio le peculiarità di
ogni categoria, avremmo bisogno di un trattato. Ci limiteremo a descrivere, sommariamente, due sole cate gorie, senza analizzare le miriadi di varianti che le contraddistinguono. In definitiva avremo:
Il Software Libero e Open Source è quel software che viene distribuito liberamente ed anche
gratuitamente, nella maggior parte dei casi. La licenza con il quale il Software Libero viene distribuito
garantisce la libertà di poterlo eseguire, copiare, modificare e ridistribuire senza limitazione, se non quella di
lasciare il codice aperto, a beneficio degli altri. Software Libero e software Open Source (che vuol dire con
codice sorgente aperto) sono molto simili, ci limiteremo a dire che il primo è più rigido verso gli aspetti etici.
Per chi volesse approfondire, rimando alle pagine:
Software Libero e Open Source
Open Source e il Futuro della produttività
Il Software Proprietario invece non garantisce nessuna libertà, non permette la modifica del
programma (che viene fornito con codice sorgente chiuso) ma solo l'esecuzione e viene redistribuito con una
licenza d'uso che restringe in modo drastico gli ambiti del suo utilizzo. Per il software proprietario possiamo
distinguere tre sotto-categorie:
Software Commerciale: oltre a tutte le limitazioni di sopra prevede l'utilizzo del programma solo
dopo il pagamento di una licenza.
Software Shareware: viene distribuito a titolo gratuito ma con funzionalità molto limitate o limitate
ad un breve periodo (sostanzialmente per provare il programma).
Software Freeware: viene distribuito a titolo gratuito (spesso per solo uso personale) senza
limitazioni di funzionalità o di tempo, ma spesso i programmi freeware hanno un corrispettivo software
commerciale che offre maggiori funzionalità.
Non di rado il Software Libero o Open Source risulta migliore e più efficace dei corrispondenti prodotti
Commerciali. Spesso la gente non si rende conto di avere, a portata di mano, tanto software libero e/o
gratuito e paga profumatamente le licenze del software commerciale, per avere le stesse prestazioni e
spesso pure inferiori. Purtuttavia non mancano esempi di software libero realizzato in maniera
approssimativa ed incompleto. Ovviamente basta cercare ed utilizzare i prodotti di qualità.
Credo, fermamente, che l'informatica ed in particolare il software è, ormai diventato, un bene di prima
necessità e quindi debba essere liberamente fruibile dall'umanità.
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Prima di ogni cosa sarebbe bene comprendere i motivi per cui passare al software libero e per questo vi
rimando ad una pagina che parla di Linux che pur non essendo il solo software libero, di certo ben lo
rappresenta:
Perché passare a Linux
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2 - Incominciare ad utilizzare il Software Libero sotto Windows
Non v’è dubbio che un’impresa non può utilizzare software pirata. Se pensiamo
che in un computer serve un sistema operativo (Windows 7 Ultimate = 320 $),
un software per l’ufficio (Microsoft Office = da € 457 - standard, a € 778 - Ultimate - IVA esclusa), e aggiungiamo un antivirus, un software per la masterizzazione; se poi serve un software per la grafica (Photoshop Extended costa circa
1.150 € + IVA), magari un software per decomprimere i file, ecc…, la spesa
comincia a essere consistente.
In conclusione il software indispensabile costa più del computer. Se mettiamo in
conto anche gli aggiornamenti, mi sembra lapalissiano che ad una media e/o piccola impresa, risparmiare
oltre 1000 euro per computer, oltre i costi per i successivi aggiornamenti, farebbe sicuramente molto
comodo, anche in considerazione del momento congiunturale.
Grazie all’adozione del software libero, l’amministrazione della provincia autonoma di Bolzano, che poi è
una piccola provincia, da sola, risparmia più di 1.000.000,00 di euro l’anno.
La nostra scuola, adottando il software libero, a parità di costo, ha raddoppiato (da 8 a16) le postazioni
computer in aula informatica.
Utilizzare il software Libero, significa indipendenza “informatica”, in un settore di vitale importanza, oggi, di
fatto, monopolizzato dalle multinazionali del software.
Se poi consideriamo che la stragrande maggioranza delle persone usa il computer per scrivere, andare in in ternet, sentire musica, vedere filmati e fare un pochino di grafica, allora è evidente la convenienza a fare le
stesse cose, senza problemi ed a costo zero.
2.1 - Suite per l'ufficio
Come già detto, molto software (programmi) è multi-piattaforma, ossia disponibile per diversi sistemi operati vi (Windows, Mac, Linux). Il software principe ed indispensabile per l'azienda, ma spesso anche per il privato, è sicuramente una suite per l'ufficio. Non posso che consigliare LibreOffice oppure OpenOffice.
Si tratta di due suite complete per l'ufficio e molto simili. Con questa
suite, oltremodo, completa avremo tutto il necessario: video scrittura,
foglio elettronico, presentazioni, grafica vettoriale, database, biglietti da
visita, editore HTML, documento master, etichette, formulario XML, matematica, ecc.. In definitiva abbiamo a disposizione una validissima alternativa ad Office della Microsoft e a costo zero. Le due suite prevedono filtri per l’importazione di documenti realizzati con Office 2007 - Oltre
al supporto dei formati .doc; .xls o .ppt che sono caratteristici di
Microsoft Office e sono in grado di aprire e modificare anche i file creati
con Microsoft Office 2007 e Microsoft Office 2008 per Mac OS X
(.docx, .xlsx, .pptx, etc.). Tra l'altro, consentono l'esportazione diretta
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del documento in formato PDF e anche la modifica di un documento PDF. Abbiamo pure elaborato delle versioni Plus che presentano ulteriori arricchimenti della suite medesima. Ovviamente abbiamo potuto farlo in
quanto si tratta di software libero. Ecco la nostra versione arricchita:
LibreOffice 3.5.x Plus: il KIT per Windows
L'utilizzazione delle suite è semplicissima e molto simile ad Office (Microsoft). Ho realizzato delle videoguide
semplici ed immediate che permettono l'utilizzazione di base delle suite LibreOffice oppure OpenOffice,
con particolare riguardo alla videoscrittura (Writer):
LibreOffice - OpenOffice facili con Videoguide
In questo modo l'azienda non avrà il problema dell'aggiornamento oneroso del personale. Con un minimo di
volontà e qualche ora dedicata non si avranno problemi ad utilizzare una delle due suite.
Ovviamente le suite libere non debbono considerarsi come traduttori dei formati Microsoft. Sarà bene, col
tempo passare a documenti in formato aperto (ad esempio ODT al posto di DOC). Peraltro i formati aperti
sono in linea con la normativa di unificazione internazionale ISO, cosa che i formati Microsoft non rispettano.
Importando i documenti Microsoft, non sempre è possibile ottenere la loro struttura al 100%, specialmente se
presenti macro o formattazioni particolari. Ma i normali documenti, normalmente non presentano nessun problema ad essere importati e risulteranno conformi all'originale.
2.2 - Firefox browser per navigare
Firefox è uno dei browser (programma per navigare in internet) più utilizzati sia sotto Windows che sotto Li nux. Esso è ricco di componenti aggiuntivi (add-ons) che lo rendo completo e adatto a tutte le esigenze. Propongo le videoguide per ben utilizzare Firefox.
Compatto ma completo manuale on-line, realizzato con chiarezza e
semplicità d’esposizione, per essere alla portata di tutti. Presenti 45 videoguide che vi faranno, passo dopo passo, conoscere pienamente
Firefox e molti Componenti aggiuntivi che ne esaltano la funzionalità.
Si tratta di opera completa e fruibile gratuitamente ...
Firefox è un browser web, ossia un programma (applicazione) che
serve per navigare in internet (dello stesso tipo di Internet Explorer,
Opera, Google Chrome, ecc…). Dopo il sistema operativo, Il browser è
uno dei programmi da noi più utilizzati, ma purtroppo, è anche quello che molte persone conoscono più
superficialmente e questo, ovviamente, limita le potenzialità della navigazione nel WEB. Tratteremo pure
tanti add-ons (componenti aggiuntivi quali temi, estensioni, plugins, ecc..) per arricchire le funzionalità e
l’estetica di Firefox. Le videoguide prodotte, per quanto realizzate, specificatamente, per Firefox, risultano
utili anche per gli altri browser, in quanto molte caratteristiche sono simili. Sono disponibili oltre 5.000
componenti aggiuntivi. In pratica possiamo decidere quali funzionalità installare, l’aspetto grafico del nostro
Firefox e tanto altro ancora, con un semplice click del mouse.
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Manuale on-line con videoguide
Firefox Facile & Add-ons Videomanuale
INDICE
Firefox Facile e Add-ons Videomanuale (introduzione)
Capitolo 1 - Per iniziare a navigare con Firefox
a - Scaricare ed installare Firefox sotto Windows
b - Installare Firefox sotto Ubuntu
c - Settaggi Firefox in Windows ed Ubuntu
d - Configurazione di base
e - Iniziamo a navigare con Firefox e Google
f - Navigazione a schede ed a finestre
Capitolo 2 - Elementi base per navigare con Firefox
a - Caratteristiche di base
b - I segnalibri e la loro organizzazione
c - Esportare ed Importare i segnalibri da Firefox
d - Gli strumenti e la navigazione anonima
Capitolo 3 - Componenti aggiuntivi - Arricchire Firefox
a - Componenti aggiuntivi – Generalità
b - I Plugins per Firefox (Adobe flash player – Java)
c - I Temi per Firefox (W3V8)
d - Le Estensioni per Firefox (Download Statusbar)
Capitolo 4 - Funzioni avanzate e trucchi per Firefox
a - Username – Password e Password Principale
b - Caratteristiche avanzate
c - Trucchi per velocizzare Firefox
d - File, cartelle nascoste e di sistema in Windows
e - Disporre di diversi Firefox per ogni esigenza (Windows)
f - Disporre di diversi Firefox per ogni esigenza (Ubuntu)
Capitolo 5 - Le barre di Firefox - Personalizzazioni
a - Google Toolbar installazione e opzioni
b - Firefox configurare al meglio le barre
c - Aggiungere altri motori alla barra di ricerca
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Capitolo 6 - Gli indispensabili - Add-ons per Firefox
a - Google Toolbar - Tante funzionalità
b - Download Statusbar - Compatta le notifiche del download
c - DownThemAll! - Download Manager
d - Video DownloadHelper - Per scaicare Multimedia
e - FasterFox Lite - Velocizza Firefox
Capitolo 7 - Gli spettacolari - Add-ons per Firefox
a - Cooliris - Mostra i Multimedia in 3D
b - FoxTab - Visualizza le schede in 3D
Capitolo 8 - Gli utilissimi - Add-ons per Firefox
a - PDFit - Trasforma pagine WEB in PDF, JPG o PNG
b - PDF download - Tasforma pagine WEB in PDF e viceversa
c - gTranslate - Traduce il testo selezionato
d - SmarterFox - Ricerca veloce in tanti motori
e - Sage-too - Gestione dei Freeds RSS
f - Vacuum Places Improved - Velocizza Firefox
Capitolo 9 - Gli sfiziosi - Add-ons per Firefox
a - Flagfox - Molte notizie sul sito visitato
b - GooglePreview - Miniatura dei siti nella ricerca
Capitolo 10 - Temi per Firefox
a - W3V8 - Tema stile intranet IBM
b - Aero Silver Fox - Tema stile Windows Vista
Capitolo 11 - Solamente per Firefox sotto Windows
a - FireTune - Ottimizza Firefox
b - McAfee SiteAdvisor - Avvisa sulla pericolosità dei siti
c - Create Shortcut - Link pagina sul desktop
Capitolo 12 - Ulteriori risorse, KIT e segnalibri per Firefox
a - Altri temi, estensioni, programmi utili e risorse
b - KIT Plus per Firefox sotto WIndows
c - KIT Plus per Firefox sotto Ubuntu
d - Segnalibri Utili per Windows e per Ubuntu
e - Provare Firefox 3.5.2 Plus Italiano senza doverlo installare
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2.3 - Gimp per fotoritocco ed editing grafico
Si tratta di una compatta guida on-line, realizzata con chiarezza e semplicità d’esposizione, per essere alla portata di tutti. Sono, pure, presenti 27 brevi videoguide per la visualizzazione immediata delle principali operazioni da effettuare. Anche gli utenti meno esperti potranno imparare ad utilizzare Gimp, con la massima rapidità e semplicità.
Sono stati apportati degli aggiornamenti anche per la versione 2.8.x.
Sono state realizzate 25 brevi video-guide, oltre altre due per
l'installazione sotto Ubuntu. Sotto potete scegliere quale versione della
guida a GIMP utilizzare.
Gimp (The Gimp) è un programma di grafica professionale, gratuito e liberamente distribuibile. Ideale
per varie utilizzazioni, quali: foto-ritocco, composizioni e creazione di immagini, fotomontaggi, creazione di
loghi o disegni liberi, convertitore tra formati immagine, ecc….
"GIMP 2.8.x" con 27 Video-guide on-line
Versione "Windows"
Versione "Ubuntu"
Questa guida è stata linkata dal sito ufficiale italiano di Gimp
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2.4 - Altro Software Libero, Open source e free per Windows
Propongo una serie di programmi che sono utilizzabili gratuitamente. Bisogno leggere le licenze d'uso, soprattutto per le aziende, dal momento che il software free, non essendo Libero, delle volte, non permette
l'uso a scopo commerciale.
Questa sezione è dedicata all'informatica e contempla diverse
categorie di particolare interesse pratico. Oltre al software libero e
gratuito, trovi pure consigli pratici e di facile attuazione per la
manutenzione del tuo computer. Tutto è trattato come guide con
video dimostrativi.
• Windows Ufficio Internet Grafica ( 38 articoli )
In questa categoria trovi guide, notizie e download relativi al migliore software gratuito o libero, più
comunemente utilizzato sotto Windows, relativamente alle categorie Ufficio, Internet, Grafica ed
affini.
• Windows Software portable free ( 56 articoli )
Questa sezione nasce per merito ed in onore di Silvio Affaticati. Ci siamo conosciuti nel WEB e
collaborando abbiamo realizzato il software portable, di cui alcuni Plus, ripresi dalla mie creazioni.
• Windows Manutenzione e Pulizia ( 34 articoli )
In questa categoria trovi guide, notizie e download relativi al migliore software gratuito o libero, più
comunemente utilizzato sotto Windows, indispensabile per avere il computer sempre in ordine e
veloce. In particolare si tratta di applicazioni per la manutenzione e la pulizia del sistema.
• Windows Utilità e Sicurezza PC ( 50 articoli )
In questa categoria trovi guide, notizie e download relativi al migliore software gratuito o libero, più
comunemente utilizzato sotto Windows, relativamente alle categorie Utilità, Sicurezza ed affini.
Per ulteriore software (molto è anche per Windows), a carattere aziendale, rimando alla pagina:
Software Gestionale Free per le Aziende
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3 - Provare Linux in modalità Live senza installarlo
Linux per moltissime distribuzioni si può lanciare direttamente da CD-DVD senza installare nulla.
Questo permetterà un primo approccio per iniziare a conoscere questo bel sistema operativo. Prima di tutto
vedremo con quale distribuzione iniziare, come procurarsi Linux, come creare il relativo CD o DVD e poi
come lancialo e provarlo senza installare nulla, quindi con tutta tranquillità.
3.1 - Tra le tante distribuzioni Linux, iniziamo con Ubuntu
Linux è un sistema operativo libero e gratuito (quasi sempre) di cui esistono molte versioni disponibili, che si
chiamano "distro", ossia distribuzioni. Sarebbe più corretto parlare di GNU/Linux, in quanto, per essere più
precisi, Linux rappresenta solo il cuore del sistema, ossia il Kernel (pensate al motore di un'automobile). Se
al Kernel aggiungiamo il software di sistema e gli applicativi, otteniamo le distro che si differenziano l'una
dall'altra. Infatti, il motore è uguale per tutte (Kernel) ma ognuna utilizza una diversa carrozzeria, delle ruote
differenti, tappezzeria personalizzata, ecc... (software di sistema, applicativi, ecc..). Di distribuzioni (distro) ve
ne sono tante e per tutti i gusti. Tra le tante distribuzioni disponibili abbiamo scelto Ubuntu, non perché sia la
migliore. Infatti, non esiste una distribuzione "migliore", ognuna ha delle caratteristiche proprie ed ognuno in
definitiva, col tempo e con l'esperienza andrà a scegliere quella più confacente alle proprie esigenze. In ogni
caso dovevamo pur sceglierne una, per evitare di essere dispersivi. Ubuntu ci è sembrata una buona distribuzione, ben supportata ed intuitiva. Il termine "Ubuntu" deriva da un'antica parola africana che significa
"Umanità verso gli altri". Un ulteriore significato è: "Io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti". Ma
vediamo, sinteticamente, perché abbiamo scelto Ubuntu:
per la semplicità d'uso e perché molto intuitivo;
per l'immediatezza con la quale si riescono a soddisfare le esigenze di produttività;
perché l'esplorazione del sistema, la dotazione di software con la sua automatica suddivisione per categorie
(Accessori, Audio & Video, Giochi, Grafica, Internet, Strumenti di sistema) lasciano stupefatti per ricchezza e
originalità;
perché Ubuntu non sarà mai a pagamento;
perché Ubuntu comprende ottime traduzioni e strutture d'accesso che la comunità del software libero offre,
al fine di renderlo utilizzabile dal maggior numero di utenti possibile;
perché Ubuntu è rilasciato regolarmente a scadenze prefissate; una nuova versione è rilasciata ogni sei
mesi ed è possibile scegliere se usare la versione stabile o quella di sviluppo corrente;
perché ogni edizione è supportata per almeno 18 mesi e fino a 5 anni (LTS - Supporto a Lungo Termine);
perché Ubuntu è adatto sia all'impiego desktop (il nostro computer) che server (grossi computer al servizio o
di altri computer-client);
perché Ubuntu comprende più di 16.000 applicazioni software (programmi), spaziando dall'elaborazione
testi e fogli si calcolo, all'accesso internet, grafica, web server, posta elettronica, linguaggi di
programmazione, strumenti e giochi, ecc…;
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per la solidità e stabilità; Ubuntu è basata su Debian, nota quale distribuzione stabile e solida;
per la semplicità di installazione, Ubuntu è distribuita su un solo CD e installa automaticamente una serie
completa di software, sufficiente per la maggior parte delle necessità, con un ottimo riconoscimento
hardware per semplificare la procedura di installazione, anche per l'utente meno esperto;
per gli aggiornamenti automatici; Ubuntu rilascia una nuova versione ogni 6 mesi e il passaggio da una
versione alla successiva avviene in modo automatico, inoltre gli aggiornamenti automatici, anche giornalieri,
oltre al sistema, riguardano tutto, ma proprio tutto, il software istallato (sotto Linux i programmi si chiamano
pacchetti).
Potrei continuare ancora, ma rischierei d’annoiarvi. Penso proprio che di motivi ce ne siano tanti, non
credete? Chiudo, comunque, dicendo che anche le altre distribuzioni hanno altrettanti buoni motivi per
essere utilizzate. Ma iniziamo da una, poi sicuramente , col tempo, proveremo anche le altre.
Per le caratteristiche principali delle altre distribuzioni Linux più conosciute, rimando alla pagina. importanti,
altre distribuzioni rimando alla pagina:
Varie e Distribuzioni Linux
Ovviamente segnalo pure le nostre versioni Plus Remix di Ubuntu:
Tutte le nostre Ubuntu Plus Remix Italiane
3.2 - Scaricare Linux
Linux è viene, normalmente, scaricato dai siti ufficiali delle diverse distribuzioni esistenti. Il download riguar da un file ISO (immagine del CD o DVD) da scrivere (masterizzare) in un supporto ottico (CD-DVD) o da uti lizzare per creare una pendrive (chiavetta USB) avviabile, tramite apposite applicazioni.
Nei due link forniti poco sopra, trovate i siti ufficiali delle distribuzioni e le relative pagine per scarica la ISO di
Linux che avrete scelto.
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3.3 - Masterizzare facilmente il CD-DVD di Linux-Ubuntu
Abbiamo visto come scaricare l'immagine .iso del CD o DVD di Ubuntu o di altre distribuzioni Linux. Non ci
resta che scrivere tale immagine per avere Linux o Ubuntu. L'immagine
ISO del CD di Ubuntu, per alcune precedenti versioni, può essere un
pochino più grande di quanto il CD, normalmente, può contenerne. Però
riusciremo lo stesso a farla entrare, nel CD da 700 MB, grazie alla tecnica dell'over-burner. Per il DVD tale problema non si pone in quanto
l'immagine .iso del DVD di Ubuntu è, normalmente, più piccola della capienza di un DVD da 4.7 GB. Quindi, con riferimento al CD, nel caso di
versioni precedenti, dirò che, mentre per gli utenti esperti la cosa non
presenta difficoltà, per i meno esperti scrivere l'immagine col metodo
dell'over-burner, potrebbe rappresentare un problema. Con le ultime
versioni di Ubuntu, tale problema non si pone. Se state utilizzando Windows, molto probabilmente avrete già Nero quale programma di masterizzazione. Se così non fosse, non
preoccupatevi, vi basta scaricare ed istallare un programma per masterizzare, gratuito, dal nome InfraRecorder. Nel caso, invece, utilizziate Ubuntu, vedremo come masterizzare con Brasero ed ancor meglio con
k3b. Ricordate, comunque, che il file scaricato non è un file qualsiasi da masterizzare normalmente come se
si trattasse di documenti, mp3, jpg, filmati, ecc.., ma è un file immagine del tipo .ISO che va scritto proprio
come file immagine.
In ogni caso e qualunque metodo utilizzerete:
usate un supporto CD-R o DVD-R di ottima marca
masterizzate alla velocità più bassa possibile
a) - Masterizzare sotto Windows
Caso 1 – Masterizzare il CD ufficiale di Ubuntu con “Nero”
Questo paragrafo riguarda chi ha già Nero, quale programma di masterizzazione.
In caso contrario passate al successivo Caso 2, ove verrà mostrato un programma
gratuito ed ottimo: Infrarecorder. Adesso vediamo come utilizzare Nero. Dopo
avere scaricato l’immagine del CD ufficiale di Ubuntu (che è un file .iso), inseriamo
un CD-R vergine da 700 Mb e di buona marca, nel nostro masterizzatore. Quindi
apriamo Nero StartSmart, scegliamo CD ed avviamo direttamente Nero Burning
Rom. Quello che dobbiamo fare (solo per versioni precedenti di Ubuntu che hanno
grandezza superiore alla capacità del CD) è di attivare l’overburner, con disk at
once, ossia la possibilità di scrivere, ancora un pochino, oltre il limite di 700 MB
consentito, normalmente, dal programma. Rammentate di scegliere la velocità di
scrittura più bassa possibile. Eccovi una video guida che indica passo-passo,
cosa fare:
Masterizzare Ubuntu con Nero Video Guida
Se avete una versione diversa del programma, non preoccupatevi, in linea di massima il procedimento non
cambia. Magari cambierà un pochino la maschera ma il concetto resta immutato.
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Caso 2 – Masterizzare il CD ufficiale di Ubuntu con “InfraRecorder” (gratuito)
Fino a qualche tempo fa, una delle maggiori “lacune” dei software gratuiti, ed in
particolare quelli Open Source, era la mancanza di validi software per la
masterizzazione sotto Windows. I tempi adesso sono fortunatamente cambiati e, i
risultati si vedono. Uno dei programmi meglio riusciti è senza ombra di dubbio
InfraRecorder. Quindi abbiamo, di fatto, un validissimo software in italiano per la
masterizzazione di CD/DVD compatibile con tutti i sistemi Windows. L’interfaccia
grafica è facile da usare e simile a quella del noto e costoso Nero. Il programma
è leggero sia su RAM che su disco fisso e ci mette a disposizione tutte le funzioni
di cui abbiamo bisogno.
Prima di tutto dobbiamo scaricare il programma che è libero e gratuito. Per far ciò vi rimando alla pagina
dedicata ad InfraRecorder, dove, peraltro, troverete tutto quanto necessario anche per la sua utilizzazione
ed in particolare il metodo per la masterizzazione in over-burner (solo se necessario: per vecchie versioni di
Ubuntu).
Guida ad InfraRecorder
Con 3 Video guide
In coda alla guida troverete, pure, una video-guida con un esempio pratico di come scrivere l'immagine di un
CD col metodo dell'overburner (vi suggerisco di leggere l'intera guida, semplice e breve). Per maggiore
comodità riporto, di seguito, la sola video-guida relativa alla scrittura della sola immagine del CD ufficiale di
Ubuntu con la tecnica dell'over-burner.
Scriviamo l'immagine del CD - InfraRecorder
Video guida
Caso 3 – Masterizzare il DVD di Ubuntu
Se abbiamo scaricato l'immagine del DVD di Ubuntu, o meglio ancora una
delle nostre Ubuntu Plus Remix Italiane, basta masterizzarla in un DVDR vergine, di buona marca ed alla velocità minima. Non serve ricorrere
alla tecnica dell'over-burner, perché le immagini ISO hanno ha una
grandezza inferiore alla capienza del DVD da 4.7 Gb. Comunque
dobbiamo sempre creare il DVD scrivendo l'immagine e non
masterizzandola come un qualunque file. Possiamo utilizzare Nero,
Infrarecorder o qualsivoglia programma di masterizzazione, scrivendo
direttamente l'immagine del DVD senza ricorrere a tecniche particolari.
Faccio notare, solo per informazione, che anche per i DVD è possibile
utilizzare la tecnica dell'over-buner, ma nel nostro caso, non serve. In
definitiva basta seguire quanto detto per la masterizzazione del CD di
Ubuntu, senza utilizzare la tecnica dell'over-burner, utilizzando un DVD-R
ed indicando a Nero che stiamo lavorando su un DVD e non su un CD.
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b) - Masterizzare sotto Ubuntu - Lunux
Caso 4 – Masterizzare il CD-DVD di Ubuntu con Brasero
Se siamo sotto Ubuntu, abbiamo già pronto, funzionante e di serie, Brasero, un
buon software per la masterizzazione. Con esso possiamo masterizzare
(scrivere) l'immagine del CD-DVD (file ISO) scaricata di Ubuntu. In questo
esempio mostrerò come masterizzare l'immagine ISO di Ubuntu Plus3 Remix.
Utilizzeremo un DVD-R di ottima marca ed useremo la velocità, di
masterizzazione, più bassa possibile. Infatti, trattandosi di un sistema operativo
dobbiamo usare ogni precauzione. Anche se l'esempio fornito dalla videoguida
è relativo alla masterizzazione del DVD di Ubuntu Plus3 remix, risulta evidente
che il procedimento è valido per la scrittura di qualsiasi file .iso:
Masterizzare il DVD di Ubuntu Plus3 Remix
Video guida
Per maggiori chiarimenti e notizie su Brasero vi rimando alla guida:
Brasero - Masterizzazione CD DVD
Con 5 Video guide
Caso 5 – Masterizzare il CD-DVD di Ubuntu con K3b
Se Brasero, lo troviamo in Ubuntu ufficiale, nelle mie
versioni Plus Remix di Ubuntu troviamo pure K3b. Si
tratta di un software per la masterizzazione che non
ha nulla da invidiare ai più famosi software del settore.
Usando k3b non avremo nessun rimpianto o nostalgia
per i programmi fino ad ora usati sotto Windows. K3b
è veloce ed affidabile. Se non lo troviamo in
Applicazioni / Audio video / K3b, basterà installarlo.
Se abbiamo Ubuntu 9.10 (o versioni successive),
basta andare in Applicazioni / Ubuntu Software
Center, si apre una finestra e nella casella del cerca
(in alto a destra) digitare k3b. Fate click su esso, poi
click sulla freccetta a destra ed infine click su Installa.
Per maggiori dettagli sull'installazione, su come
renderlo italiano e sull'uso del software, vi rimando alle guide:
K3b corretta installazione – Guida-Ubuntu
Guida a K3B masterizzare senza rimpiant
Con 2 Video guide
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Scrivere l'immagine di un CD o DVD con K3b è di una semplicità disarmante. Basta inserire, nel
masterizzatore, un CD-R o un DVD-R di buona marca e lanciare K3b. Quindi:
dalla finestra principale andare in Strumenti / Scrivi immagine vedi figura (cerchiati in verde);
si apre la finestra per la scrittura dell'immagine .iso, indicata in questa immagine.
- Indicare la posizione in cui si trova l'immagine .iso da scrivere (numero 1).
- Indicare la velocità di scrittura, possibilmente la più bassa o Auto (numero 2).
- Fare click su Avvia (numero 3).
Seguire le indicazioni ed aspettare che abbia termine il processo di scrittura. Tutto fatto!
Caso 6 – Masterizzare da Ubuntu con GnomeBaker
Brasero, nelle sue ultime versioni, presenta qualche problema, ecco allora un suggerimento che arriva
dall'amico e bravo Gabriele Martina, che gestisce l'ottimo sito GMStyle:
Alternativa a Brasero: masterizziamo con GnomeBaker
3.4 - Usare la ISO per creare una Pen-drive (chiavetta) avviabile
Con Ubuntu è possibile ottenere anche la versione portable (chiavetta
USB) del sistema operativo. La chiavetta avviabile può essere usata,
come per il CD-DVD, in modalità live per provare o utilizzare Ubuntu
(senza installare nulla) o per installare il sistema operativo.
Per creare la chiavetta avviabile, potete usare diversi metodi.
A - Consiglio di utilizzare Unetbootin sia che siate sotto Windows
che sotto Ubuntu (installabile da Ubuntu Software Center). Ecco una
guida a Unetbootin
B - Se avete già Ubuntu installato, potete utilizzare un'utilità già contenuta in Ubuntu: Creatore dischi di
avvio. Per lanciarlo fate click sull'icona di Ubuntu nella barra di sinistra in alto e nella Casella del cerca (in
alto) digitate semplicemente cr o creat e subito sotto avrete l'applicazione da lanciare. Per maggiori notizie
vi rimando alla pagina (anche se relativa ad una precedente versione di Ubuntu, il procedimento è identico):
Ubuntu in chiavetta USB persistente
C - Se avete Windows, potete utilizzare anche Universal Installer USB
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3.5 - Usare il CD-DVD o la pendrive Linux-Ubuntu in modalità Live
La maniera più semplice, immediata e non invasiva per
provare Ubuntu, ossia senza intaccare minimamente
Windows, è quella di usare il CD - DVD in maniera
"Live". Significa che il sistema operativo (Ubuntu) viene
caricato direttamente dal CD-DVD senza essere
installato. Cosa questa che con il CD-DVD originale di
Windows è inimmaginabile. Il CD-DVD originale di
Ubuntu è in inglese e se vogliamo tutto in italiano, basta
utilizzare una delle mie versioni DVD Ubuntu Plus Remix.
Consiglio la modalità "Live" solo per provare Ubuntu o per controllare la compatibilità del nostro hardware.
Infatti, sia la velocità del sistema, quanto alcune funzionalità saranno ridotte. In compenso avremo modo di
toccare, con mano, Ubuntu, senza nulla modificare nel nostro computer.
Pertanto, inserite il CD o DVD di Ubuntu nel lettore e riavviate il computer. Se il CD o DVD non parte e
viene nuovamente caricato Windows, allora dovete settare il boot del bios per l'avvio da lettore ottico (o
da USB se utilizzate la chiavetta). Per vedere come fare vi rimando al successivo paragrafo 3.6
Per notizie più dettagliate vi rimando alle mie guide illustrate che mostrano anche la fase di caricamento
iniziale del sistema operativo:
Per Ubuntu in versione ufficiale
Installare Ubuntu è cosa semplice e veloce. I pochi passi necessari
sono mostrati dalla guida in modo chiaro e con tutte le schermate
illustrative che vi si presenteranno al computer durante l'installazione.
Si è pure indicato il modo con cui procurarsi Ubuntu, come ottenete
un CD o pen-drive avviabili e come lanciare il sistema operativo in
modalità live ...
Installare Ubuntu 12.04 - Guida illustrata
Per Ubuntu in versione Plus Remix
Riporto la mia guida illustrata trovate, in formato PDF, appositamente realizzata:
Installazione Ubuntu12-04 Plus9 Guida_illustrata - PDF
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4 - Utilizzare Linux, in macchina virtuale, per meglio conoscerlo
Una macchina virtuale permette, ad esempio, di avviare Linux
all'interno di una finestra (player virtuale), restando sotto
Windows. Linux-Ubuntu verrà caricato da una cartella di
Windows senza utilizzare nessuna partizione. Un
inconveniente è la riduzione della velocità e funzionalità su
macchine di vecchia generazione. Ottimo, invece, per
sperimentare nuovi programmi, per navigare in sicurezza ed
anche per scopi didattici (i dipendenti dell'azienda ma anche i
privati, possono provare ogni cosa senza timore di intaccare
la funzionalità del computer ospitante).
Si possono utilizzare una o più macchine virtuali (anche
contemporaneamente, se il computer ha le dovute risorse),
ciascuna dedicata a un sistema operativo. Quindi possiamo
avere molti sistemi operativi diversi installati, ognuno, in una
diversa macchina virtuale. Tali "virtual machine", sono
assolutamente separate tra di loro, per cui risulta impossibile la propagazione di virus o di "crash".
Ovviamente una macchina virtuale assorbe risorse e quindi se abbiamo un computer di vecchia generazione
le cose non andranno molto bene. Un computer con una buona RAM e processore veloce, non presenterà
nessun problema.
4.1 - Computer virtuali
Molti utenti usano il computer con un solo sistema operativo
installato, ossia Windows. Anche installando più sistemi
operativi nello stesso computer ed in modo non virtuale, ma
reale, si può utilizzare un solo sistema per volta. Magari Linux
può curiosare ed utilizzare file e documenti Windows, mentre
non è possibile il contrario.
Una scelta efficace è rappresentata dai PC virtuali. In pratica
un software crea, su nostra richiesta, un'altro computer
all'interno del nostro computer. Ossia una macchina
virtuale nella quale possiamo installare un altro sistema
operativo. La macchina virtuale si può quindi usare
contemporaneamente al sistema operativo effettivamente
installato. Sono evidenti i vantaggi di questa soluzione: in
qualsiasi momento possiamo aprire una finestra e al suo
interno viene avviato quello che appare come un computer
totalmente diverso e autonomo con un sistema operativo
diverso e programmi differenti.
Questa soluzione che appare ottima aveva però, nel passato, due svantaggi: era costosa e l'emulazione del
secondo sistema operativo virtuale, rallentava tutto. Questi svantaggi sono stati superati con la diffusione dei
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nuovi computer, cui le risorse non mancano e perché è possibile ottenere il software necessario in maniera
gratuita.
Le possibilità, delle macchine virtuali, sono ovviamente enormi. E' bene dire subito che un PC in
configurazione media non crea alcun problema e le macchine virtuali possono essere installate anche sui
portatili. La vera richiesta importante è la quantità di memoria RAM disponibile, ma oggi è raro trovare PC
con meno di 512 / 1024 Mb di RAM. Ovviamente un processore veloce, una buona scheda grafica e dischi
rigidi capienti e veloci permettono risultati proporzionalmente migliori mentre non possiamo pretendere di
lavorare su una macchina obsoleta.
Se, ad esempio, utilizziamo Linux possiamo avere Windows in
macchina virtuale ed utilizzare i programmi specifici per Windows.
Se il nostro sistema è Windows possiamo installare Linux in
macchina virtuale per navigare in rete o disporre di programmi che
spesso non hanno i corrispondenti gratuiti in Windows. Ma sarà
possibile, avere una macchina virtuale con Windows pur se
abbiamo Windows installato ed in Windows virtuale testare nuovi
programmi, senza minimamente incidere sul Windows realmente
installato. Pensate a chi vuole fare esperimenti per apprendere.
Pensate alle prove che si possono fare sulle partizioni, senza
paura, tanto il disco virtuale è contenuto in una cartella e non ha
nulla a che vedere con quello vero. Addirittura, facendo una copia
di riserva, della cartella che contiene la macchina virtuale,
possiamo sbizzarrirci come ci pare, installando sistemi operativi,
programmi e quant’altro senza alcun timore. Se poi durante la
navigazione becchiamo un bel virus, risolviamo immediatamente,
basta cancellare la cartella della nostra macchina virtuale infetta e
fare una nuova copia di quella che avevamo messo da parte. In pochi secondi siamo pronti a riprendere la
navigazione, liberi da ogni virus e con una macchina virtuale contente un sistema operativo immacolato.
4.2 – Software per la virtualizzazione (free)
I programmi più diffusi ed utilizzati sono VirtualBox e VMware Player, che offrono, entrambi, una versione
free (gratuita).
VirtualBox funziona sia sotto Windows che sotto Linux. Vi rimando alla pagina:
La guida completa alla virtualizzazione con VirtualBox
VMware Player (che preferisco) è un programma distribuito gratuitamente in grado di far girare praticamente
ogni tipo di sistema operativo virtuale sia sotto Windows che sotto Linux. Ma VMware Player, come lo stesso
nome (player) ci dice, è solamente un lettore che utilizza, ma non crea le macchine virtuali. Per creare le
macchine virtuali è necessaria una versione pagamento (pare che con le ultime versioni si possano creare le
macchine virtuali anche con la versione free).
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Esiste, in ogni caso, un’alternativa gratuita offerta dal servizio, on-line EasyVMX che crea, gratuitamente ed
in pochissimi passaggi, i file necessari per la nostra macchina virtuale su misura. Questi file, peraltro, sono
piccolissimi in dimensione e liberamente scaricabili.
Per utilizzare la macchina virtuale basta veramente molto
poco. Incominciamo a scaricare ed installare la versione
gratuita di VMware Player. Andate a scaricarlo dal sito
ufficiale (serve una registrazione gratuita):
http://www.vmware.com/products/player
ed ancora più semplicemente da questa pagina:
Download VMware Player
Nota: se con Windows XP avete problemi nell'istallazione
delle ultime versioni, allora installate la versione 2.5.3
Seguite la video guida ed avrete tutti i dettagli.
Scaricare ed installare VMware Player
Video guida
Adesso, per creare la nostra macchina virtuale
gratuita ci collegheremo al sito ufficiale di
EasyVMX:
http://www.easyvmx.com
per vedere come fare basta guardare la seguente
video guida.
Creiamo la nostra Macchina Virtuale
Video guida
Infine per montare la nostra macchina virtuale dedicata ad Ubuntu, eccovi l’ultima video guida.
Montiamo la nostra Macchina Virtuale
Video guida
Come potete vedere, nulla di più facile. Siamo, adesso in condizioni di potere effettuare l’installazione di
Ubuntu–Linux, da macchina virtuale, potete quindi procedere con uno dei metodi di cui ai capitolo
successivo. Per finire voglio dirvi che potevate scaricare anche una macchina virtuale per fare girare
Windows, sotto Windows o Ubuntu sotto Ubuntu. Questo significa che mentre col sistema operativo reale
sarete delicati ed accorti, col sistema virtuale potrete farci tutto, ma proprio tutto, quello che volete, senza
limiti e timori.
NOTA: risulta evidente che le prestazioni di Ubuntu sotto macchina virtuale non saranno mai paragonabili a
quelle che otteniamo con Ubuntu normalmente installato. Potrebbero pure non essere attivabili gli effetti
grafici 3D.
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5 - Installare Linux mantenendo anche Windows (dual-boot)
Vedremo come partizionare il disco rigido per ospitare, autonomamente,
Ubuntu, Windows (7, XP, Vista) ed una partizione Dati. Quindi procederemo
con l'installazione di Ubuntu dopo l'installazione di Windows. Disporre di una
partizione DATI è importante per non perdere i file personali, nel caso
dovessimo reinstallare uno dei Sistemi Operativi...
ATTENZIONE: le operazioni con le partizioni sono
molto delicate e potrebbero portare, in caso di errori
od inconvenienti, alla perdita di tutti i contenuti dell’hard disk o di qualche partizione.
Pertanto, qualora il disco rigido non fosse vuoto, prima di effettuare qualsiasi
operazione sulle partizioni, si invita, caldamente, a fare una copia di backup (copia di
sicurezza), magari in CD o DVD, dei file importanti e/o di interesse (lavori, musica,
filmati, documenti, ecc..). Avere una copia di sicurezza è sempre buona cosa, anche
se non state manipolando le partizioni. Pensate ad un virus o ad una rottura del
disco. Un sistema operativo si può sempre reinstallare, il filmato del matrimonio
andrebbe, invece, definitivamente perduto. Tanta gente ha pianto per non avere
effettuato delle copie di sicurezza dei propri file (anni di lavoro perduti)...
Altra buona cosa sarebbe la creazione dell'immagine di sistema per ripristinare Windows in 10-15 minuti
(consigliabile sempre, a prescindere dal partizionamento):
Riformattare no grazie-Immagine sistema
Prima di procedere è necessario che abbiate già assimilato i contenuti della pagina:
Partizioni - Come partizionare il disco rigido - Gparted
PROCURARSI Gparted: per avere il DVD con Gparted in Italiano basta scaricare l'immagine ISO di
una delle mie Ubuntu Plus Remix e masterizzarla. Il CD Ufficiale di Ubuntu contiene Gparted in inglese.
Negli esempi che seguiranno si farà riferimento ad un disco fisso di 100 Gb. Avendo un disco di maggiore
(o minore) capacità, basterà assegnare il maggiore (o minore) spazio disponibile alla partizione Dati.
Per le ultime versioni di Ubuntu, si suggerisce di scaricare e consultare:
Installare Ubuntu 12.04 - Guida illustrata
Installare Ubuntu è cosa semplice e veloce. I pochi passi necessari sono
mostrati dalla guida in modo chiaro e con tutte le schermate illustrative che
vi si presenteranno al computer durante l'installazione. Si è pure indicato il
modo con cui procurarsi Ubuntu, come ottenete un CD o pen-drive
avviabili e come lanciare il sistema operativo in modalità live ...
Installare Ubuntu 12.04 - Guida illustrata
Nel seguito vedremo più nel dettaglio come procedere al partizionamento del disco rigido.
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5.1 - Windows ed Ubuntu - partizionamento manuale
Installare Ubuntu in una partizione dedicata autonoma significa
avere la massima velocità e la presenza tutte le funzionalità del
sistema operativo. Avevamo già visto come installare Ubuntu con
partizionamento automatico, ma se scegliamo di installare
Ubuntu con partizionamento manuale, possiamo creare altre
partizioni, indipendenti, che, oltre a permettere l'installazione di
Windows (anche più versioni coesistenti), ci consentiranno di avere
enormi vantaggi. Quindi oltre alle partizioni per Windows (ad
esempio Seven ed XP o uno solo di essi) e per Ubuntu, possiamo
creare anche le partizioni:
Partizione DATI - Garantisce la conservazione dei nostri file
personali (documenti, musica, filmati, lavori, ecc..), anche nel caso
in cui dovessimo reinstallare il sistema operativo o installare una successiva versione di Ubuntu.
Partizione /home - Garantisce la conservazione delle nostre configurazioni del software installato (ad
esempio i componenti aggiuntivi di Firefox, i segnalibri, le impostazioni grafiche di Ubuntu, ecc...), anche nel
caso in cui dovessimo reinstallare il sistema operativo o installare una successiva versione di Ubuntu.
Personalmente preferisco non utilizzare questa partizione.
5.1.1 - Preparativi e consigli
Dopo avere letto i precedenti capitoli, dovreste avere il CD-DVD (o chiavetta USB
avviabile) di Ubuntu già masterizzato e perfettamente funzionante. Per prima cosa
lanciate Ubuntu, nel vostro computer, in Modalità live per escludere problemi di
hardware. Onde evitare malfunzionamenti e complicazioni, conviene sempre
installare Ubuntu nell’Hard Disk Principale. Sconsiglio l’installazione su Hard Disk
Secondari e, specialmente, su Hard Disk Esterni che invece potranno ospitare, senza
problemi, i nostri file personali (film, foto, musica, documenti, archivi, ecc..). Se avete
un Disco Rigido nuovo o vuoto, allora potete iniziare senza problemi col
partizionamento. Se, invece, avete un Hard Disk che volete riutilizzare per intero ma
che contenete dei dati di vostro interesse, allora, prima di eliminare tutte le partizioni
esistenti, dovete effettuate il preventivo Backup (copia di sicurezza) del vostri file
importanti (film, foto, musica, documenti, archivi, ecc..). Suggerisco di utilizzate un
Hard Disk Esterno o dei supporti ottici (CD–DVD). Utilizzate una pen-drive (chiavetta), solo per una copia
temporanea da riversare, successivamente nella partizione DATI. Vale integralmente quanto detto in merito
al salvataggio dei propri dati personali (backup), anche nel caso abbiate già dei sistemi operativi installati
che intendete conservare. Non allarmatevi se questa pagina vi sembra lunga. Spesso avere molte
indicazioni a portata di mano semplifica la vita ed evita un faticoso e difficile lavoro di ricerca.
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5.1.2 - Decidere il tipo e la grandezza delle partizioni
Scelta del tipo di partizioni - Prima di procedere al partizionamento, bisogna decidere la grandezza
ed il tipo di partizioni da creare. Come già detto alla pagina Partizioni - Come partizionare il disco rigido Gparted è conveniente utilizzare Partizioni Primarie solo per i sistemi operativi, ricorrendo alle partizioni
logiche per i DATI, Swap, /home, ecc... Nel caso vogliate installare diversi sistemi operativi, dovete destinare
le partizioni primarie a Windows e se avete la possibilità anche ad Ubuntu. In ogni caso dico subito che, a
differenza di Windows, Ubuntu funziona bene anche su partizioni logiche. Pertanto in caso "d'affollamento" di
sistemi operativi per Ubuntu sceglieremo una partizione logica. Per la scelta del Filesystem, consiglio:
>> Per Windows (XP, Vista, Seven) consiglio il Filesystem ntfs. Il
filesystem FAT32 è necessario solo per Windows 98 o per Windows
ME.
>> Per Ubuntu 9.04, 9.10, 10.04 consiglio il Filesystem Ext4 (il più
recente, inutile scegliere Filesystem più datatati), per Ubuntu 8.10
bisogna scegliere Ext3.
>> Per la partizione DATI consiglio il Filesystem ntfs in quanto
utilizzabile sia dai sistemi Windows (escluso Windows 98, ME e
precedenti) che da Ubuntu. Se scegliessimo un Filesystem del tipo Ext
(2, 3, 4) lo stesso andrebbe bene per Ubuntu ma non verrebbe riconosciuto dai sistemi Windows. Scegliendo
un Filesystem, FAT 32, verrebbe riconosciuto anche dai sistemi Windows più vecchi (Windows 98 o ME),
oltre che da Ubuntu, ma lo stesso sarebbe meno performante del filesystem ntfs.
>> Per la partizione di Swap non possiamo che scegliere il Filesystem Linux-swap.
>> Per l'eventuale partizione /home vale quanto detto per Ubuntu, ossia Filesystem Ext4 (consigliabile) o
inferiori (da Ubuntu 8.10 a scendere).
Scelta della grandezza della partizione da destinare a Windows Vista/Seven
Ecco alcuni criteri da seguire per determinare la grandezza della partizione da destinare a Windows Seven
Vista:
>> Dimensione minima consigliata 15 Gb - In caso di Hard Disk di piccola dimensione e sempre che non
s'intenda installare numerosi e/o grossi programmi.
>> Dimensione massima consigliata 35 Gb - Nel caso non si preveda l'installazione di programmi
eccezionalmente pesanti (fuori dall'ordinario) non serve andare oltre la dimensione indicata.
>> Dimensione standard consigliata 20 - 30 Gb - Si tratta di dimensioni normali. La scelta della grandezza
da adottare dipenderà dalla mole e dalla quantità di programmi che intendiamo installare e dalla grandezza
del disco rigido.
Ovviamente i criteri esposti, per il dimensionamento, sono validi in presenza della Partizione DATI che
conterrà i nostri file personali, che quindi non sovraccaricheranno la partizione dedicata al sistema operativo.
Scelta della grandezza della partizione da destinare a Windows XP
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Ecco alcuni criteri da seguire per determinare la grandezza della partizione da destinare a Windows XP:
>> Dimensione minima consigliata 10 Gb - In caso di Hard Disk di piccola dimensione e sempre che non
s'intenda installare numerosi e/o grossi programmi.
>> Dimensione massima consigliata 30 Gb - Nel caso non si preveda l'installazione di programmi
eccezionalmente pesanti (fuori dall'ordinario) non serve andare oltre la dimensione indicata.
>> Dimensione standard consigliata 15 - 25 Gb - Si tratta di dimensioni normali. La scelta della grandezza
da adottare dipenderà dalla mole e dalla quantità di programmi che intendiamo installare e dalla grandezza
del disco rigido.
Ovviamente i criteri esposti, per il dimensionamento, sono validi in presenza della Partizione DATI che
conterrà i nostri file personali, che quindi non sovraccaricheranno la partizione dedicata al sistema operativo.
Scelta della grandezza della partizione da destinare ad Ubuntu
Di seguito fornisco alcune indicazioni per scegliere la grandezza della partizione che ospiterà Ubuntu.
>> Dimensione minima consigliata 10 Gb - Da scegliere nel caso di Hard Disk di piccola dimensione e
sempre che non s'intenda installare numerosi e/o grossi programmi. Eccezionalmente possiamo anche
scegliere 8 Gb, ma saremmo molto limitati nell'installazione di nuovo software.
>> Dimensione massima consigliata 30 Gb - Normalmente non serve andare oltre la dimensione
indicata, tranne che si preveda l'installazione di programmi eccezionalmente pesanti e fuori dall'ordinario,
quali videogiochi enormi, ecc...
>> Dimensione standard consigliata 15 - 25 Gb - Si tratta di dimensioni normali. La scelta della grandezza
da adottare dipenderà dalla mole e dalla quantità di programmi che intendiamo installare e dalla grandezza
del disco rigido. Se vogliamo utilizzare Remastersys per creare il DVD del nostro Ubuntu personalizzato,
allora è bene non scendere sotto i 25 Gb. Per maggiori notizie su Remastersys si rimanda alla parte bassa
della pagina: Riformattare no grazie-Immagine sistema.
Ovviamente i criteri esposti, per il dimensionamento, sono validi in presenza della Partizione DATI che
conterrà i nostri file personali, che quindi non sovraccaricheranno la partizione dedicata al sistema operativo.
Scelta della grandezza della partizione di Swap
Premetto che la RAM è la memoria del computer. Ossia il luogo in cui vengono immagazzinati i dati durante
il funzionamento del computer. Se spegniamo il computer perdiamo il contenuto della RAM. La partizione di
Swap serve quale memoria virtuale di Ubuntu. In pratica se abbiamo una RAM piccola, il sistema operativo
userà la partizione di Swap come se fosse un'estensione della RAM. Ovviamente i tempi d'accesso alla
partizione di Swap (lettura scrittura) sono notevolmente superiori rispetto ai tempi d'accesso alla RAM, con
conseguente rallentamento del sistema. Pertanto la grandezza della partizione di Swap (Linux-Swap)
dipenderà dalla RAM del nostro computer. Fornisco alcune indicazioni per la grandezza di questa partizione.
>> Computer con RAM fino a 512 Mb - Creare una partizione di Swap che abbia una grandezza doppia
rispetto alla RAM. Ad esempio per 256 Mb di RAM creare una Swap di circa a 500 Mb. Per RAM di 512 Mb,
creare una Swap di circa 1 Gb.
>> Computer con RAM pari a 1 Gb - Risulta evidente che, per il funzionamento di Ubuntu, tanto più
grande è la RAM tanto meno serve la partizione di Swap. Quindi, per RAM di 1 Gb, basta una Swap di 1 Gb.
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>> Computer con RAM di 2 Gb o maggiore - Possiamo lasciare 1 Gb di Swap, anche, per RAM di 2 o 4
Gb. Addirittura per RAM di 4 Gb, potremmo fare a meno della partizione di Swap. Però, se intendiamo
utilizzare la funzione di Ibernazione (spegnere il computer ed alla riaccensione ritrovarlo con tutte le
applicazioni ed i documenti aperti, nelle stesse condizioni in cui si trovavano al momento dell'ibernazione),
allora dobbiamo avere una partizione di Swap almeno uguale (o poco più grande) della grandezza della
RAM. Questo in quanto Ubuntu salverà nella partizione di Swap quanto contenuto nella RAM al momento
dell'ibernazione. Ad esempio, se abbiamo una RAM di 2 Gb, possiamo creare una Swap di 1 Gb, ma se
vogliamo utilizzare la funzione di ibernazione, allora dobbiamo creare una Swap di 2 Gb o poco più. Se
abbiamo una RAM di 4 Gb possiamo fare a meno della Swap o la creeremo non più grande di 1 Gb, ma se
vogliamo utilizzare la funzione di ibernazione, allora dobbiamo creare una Swap di 4 Gb o poco più.
Grandezza della partizione DATI
La scelta della grandezza della partizione DATI, non presenta nessun problema, infatti ad essa daremo tutto
lo spazio libero disponibile dopo la creazione della altre partizioni (Ubuntu, Swap ed eventuale /home). In
generale sarà la partizione più grande (compatibilmente con la grandezza del nostro disco). Nel caso
avessimo anche altri Hard Disk, converrà formattarli con Filesystem ntfs (al limite in FAT 32, qualora
utilizzassimo anche Windows 98 o ME) affinché sia possibile utilizzarli sia con i sistemi operativi Windows
che con Ubuntu. Si precisa che se si utilizza il filesystem FAT 32, sarà bene che la partizione non superi la
grandezza di 32 Gb, altrimenti si avrà un calo delle prestazioni. Al contrario per le partizioni che utilizzano il
filesystem ntfs, sarà bene non scendere sotto i 20 Gb per evitare che le prestazioni del sistema ne
risentono. Tali considerazioni sono valide anche per le partizioni che ospiteranno il sistema operativo.
Scelta della grandezza della eventuale partizione /home
Come già detto, la partizione /home permette la conservazione delle configurazioni, da noi scelte, per il
software installato (ad esempio i componenti aggiuntivi di Firefox, i segnalibri, le impostazioni grafiche di
Ubuntu, ecc...), anche nel caso in cui dovessimo reinstallare il sistema operativo o installare una successiva
versione di Ubuntu. Personalmente preferisco fare a meno di questa partizione, potendo ottenere risultati
simili, semplicemente copiando alcune cartelle nascoste contenute nella cartella Home ed utilizzandole
successivamente (qualche volta scriverò una guida in proposito). Peraltro, nel caso volessimo realizzare
l'immagine del sistema (Remastersys da Ubuntu o Macrium Reflect da Windows), la partizione /home ci
complicherebbe le cose. Ma se proprio vogliamo creare una partizione /home, allora dovremmo dare ad
essa una dimensione di circa 4 - 6 Gb. Tale grandezza è più che sufficiente in presenza della partizione
DATI. Infatti la /home, oltre alle configurazioni, potrebbe contenete, provvisoriamente, qualche nostro file
personale (download, documenti, ecc..) che, successivamente, andremmo a trasferire nella partizione DATI.
Se invece non volessimo creare la partizione DATI, allora potremmo dare alla /home tutto lo spazio libero
disponibile dopo la creazione della altre partizioni (Ubuntu e Swap). In questo secondo caso la partizione
/home, oltre a contenere le configurazioni, sarebbe destinata a contenere anche tutti i nostri file personali.
In pratica prenderebbe, anche, il posto della partizione DATI.
5.1.3 - Partizionare il Disco Rigido Premessa
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Cosa contiene il nostro Hard Disk?
Prima di partizionare il disco rigido, dobbiamo avere ben chiaro cosa fare. Risulta indispensabile sapere da
dove stiamo partendo per, poi, decidere dove arrivare. Possiamo trovarci in diverse situazioni iniziali, ossia,
avere il computer con Hard Disk:
1 - senza nulla dentro (Hard Disk nuovo);
2 - contenente sistemi operativi da eliminare in quanto mal funzionanti e quindi
da ripulire integralmente:
3 - contenente sistemi operativi da eliminare ma con partizioni DATI da mantenere;
4 - contenente sistemi operativi da noi installati e da mantenere ed necessità di installarne altri;
5 - contenente sistemi operativi preinstallati (anche con partizioni di Recovery), da mantenere ed necessità
di installarne altri.
Questi sono solo i principali casi che si possono presentare, ma la
casistica può essere ancor più variegata. Pertanto bisogna capire
cosa contiene il nostro Hard Disk. Allo scopo utilizzeremo Gparted.
Per prima cosa dovete lanciare Ubuntu in modalità live ed
accedere a Gparted. Ripropongo, per comodità, un piccolo stralcio
del paragrafo: d – Partizioni - Come partizionare il disco rigido Gparted
Avviare Gparted dal CD di Ubuntu - La videoguida che segue ci
mostra come lanciare Gparted dal CD-DVD di Ubuntu. Se usiamo il
CD ufficiale di Ubuntu avremo Gparted in inglese, se invece,
usiamo il DVD di una delle mie versioni Ubuntu Plus Remix,
avremo l'editore di partizioni completamente in italiano:
Avviare l'Editor di partizioni – Gparted
Video guida
Esplorare le partizioni dei dischi rigidi - Quindi dobbiamo analizzare gli Hard Disk montati nel nostro
computer:
Esplorare gli Hard Disk con Gparted
Video guida
Eliminare le partizioni e ripulire il disco - Se abbiamo un Disco contenente partizioni che non interessano
e vogliamo ripulirlo completamente, la videoguida che segue vi mostra come fare. Se nel disco fossero
presenti dei fili di interesse, bisogna fare una copia di sicurezza (backup) :
Eliminare le Partizioni dal disco rigido
Video guida
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5.1.4 - Partizionare il Disco Rigido Esempi Pratici
Prima di procedere è necessario che abbiate già assimilato i contenuti della pagina:
Partizioni - Come partizionare il disco rigido - Gparted
Windows XP già installato in partizione unica
Si tratta di un caso molto frequente. Avere un'unica partizione produce un grave inconveniente. Infatti siamo
costretti a dovere salvare i file personali (archivi) nella stessa partizione del sistema operativo che in caso di
reinstallazione di Windows andrebbero perduti, a meno di non creare una loro copia di sicurezza (backup).
Ma vediamo come si presenta il disco rigido lanciando Gparted. Otterremo la figura che segue:
Fig. 1: Disco con Partizione Windows XP che occupa l'intero disco (partizione unica)
Uno dei modi con cui è possibile modificare il partizionamento del disco, che ci consente di conservare
Windows XP e predisporre le partizioni per Ubuntu e per i DATI è mostrato nella seguente figura:
Fig. 2: Disco con Partizioni Windows XP - Ubuntu - DATI e Swap
Se volessimo anche una partizione /home, basterebbe inserirla quale partizione logica riducendo lo spazio
occupato dalla partizione DATI. La seguente videoguida mostra come procedere per ottenere le partizioni di
Fig.2:
Partizioni per Windows XP-Ubuntu-DATI-Swap
Video guida
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Windows Seven o Vista esistente, da noi direttamente installato
Nella successiva Fig. 3 è riportato un caso molto frequente che si ha con l'installazione di Windows Seven,
da DVD, utilizzando l'intero disco. Si osserva un piccolissimo spazio non allocato di circa 1 Mb, una a piccola
partizione Riservata per il sistema, di circa 100 Mb ed infine una partizione, per la restante grandezza del
disco interamente dedicata al sistema operativo.
Fig. 3: Disco con Partizione Riservata e Windows Seven (installazione da DVD)
Per ridurre la partizione di Seven-Vista, si rimanda alla pagina: Windows 7 e Vista creare Partizione Dati.
Con particolare riferimento al punto: Ridimensionamento della partizione di Windows. Uno dei modi con
cui è possibile modificare il partizionamento del disco, che ci consente di conservare Windows Seven o Vista
e predisporre le partizioni per Ubuntu e per i DATI è mostrato nella Fig.4. Se volessimo anche una partizione
/home, basterebbe inserirla quale partizione logica riducendo lo spazio occupato dalla partizione DATI.
Fig. 4: Disco con Partizioni Windows 7 o Vista - Ubuntu - DATI e Swap
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Ma se volessimo installare anche Windows XP, in aggiunta a Seven, oltre ad Ubuntu ed alla partizione DATI,
allora la Fig.5 ci mostra una possibile soluzione.
Se volessimo anche una partizione /home, basterebbe inserirla quale partizione logica riducendo lo spazio
occupato dalla partizione DATI. Nell'esempio ci si riferisce ad un Hard Disk di 100 Gb, ma ormai i dischi sono
di dimensione notevolmente superiore e quindi la partizione DATI, probabilmente, avrà maggiore dimensione
di quella riportata nella sottostante figura.
Fig. 5: Disco con Partizioni Windows 7 o Vista - XP - Ubuntu - DATI e Swap
Windows Seven o Vista esistente, preinstallati con Recovery
Nel caso di sistema preinstallato (computer acquistato con Windows già installato), come mostrato nella Fig.
6, in aggiunta alle partizioni prima citate, troveremo una partizione Recovery, di circa 8 - 10 Gb che serve a
ripristinare Windows in caso di problemi (infatti, spesso, non viene più fornito il DVD di Windows).
Fig. 6: Disco con Partizione di Recovery e Windows Seven (sistema preinstallato)
La partizione Riservata e quella di Recovery (se esistente) non possono essere da noi utilizzate e quindi ci
ritroviamo con un'unica partizione disponibile, ossia quella in cui è installato il sistema operativo. Il discorso è
pressoché identico per Windows Vista. Avere un'unica partizione, da noi utilizzabile, produce il grave
inconveniente di essere costretti a dovere salvare i file personali (archivi) nella stessa partizione del sistema
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operativo. Questo significa che in caso di reinstallazione di Windows (virus, deterioramento di file di sistema,
ecc..), i nostri file personali andrebbero perduti, a meno di non avere creato una loro copia di sicurezza
(backup). Tale inconveniente si risolve con la creazione di una partizione DATI. Per ridurre la
partizione di Seven-Vista, si rimanda alla pagina: Windows 7 e Vista creare Partizione Dati. Con
particolare riferimento al punto: Ridimensionamento della partizione di Windows.
Uno dei modi con cui è possibile modificare il partizionamento del disco, che ci consente di conservare
Windows Seven o Vista e predisporre le partizioni per Ubuntu e per i DATI è mostrato nella Fig.7. Se
volessimo anche una partizione /home, basterebbe inserirla quale partizione logica riducendo lo spazio
occupato dalla partizione DATI. Nell'esempio ci si riferisce ad un Hard Disk di 100 Gb, ma ormai i dischi sono
di dimensione notevolmente superiore e quindi la partizione DATI, probabilmente, avrà maggiore dimensione
di quella riportata nella sottostante figura.
Fig. 7: Disco con Partizioni Windows 7 o Vista - Recovery - Ubuntu - DATI e Swap
Ubuntu esistente predisporre la partizione per Windows
Se abbiamo installato Ubuntu nell'intero disco, ecco come ci appariranno le partizioni mostrate da Gparted:
Fig. 8: Disco con Partizione contenete Ubuntu e partizione Swap
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Se vogliamo installare, in aggiunta, anche un sistema operativo Windows o un'altra distribuzione Linux o una
diversa versione di Ubuntu, allora dobbiamo creare la relativa partizione. Uno dei modi con cui è possibile
modificare il partizionamento del disco, che ci consente di conservare Ubuntu e predisporre le partizioni per
Windows (XP., Seven, Vista) e per i DATI è mostrato nella Fig.9:
Fig. 9: Disco con Partizioni Ubuntu - Windows - DATI e Swap
Disco rigido nuovo o vuoto
Partendo da un disco rigido nuovo o completamente ripulito, dopo quanto detto, non incontreremo nessun
problema per la creazione delle partizioni che ci interessano. Secondo le nostre necessità, possiamo
partizionare il disco facendo riferimento ad uno degli esempi precedenti che più soddisfa le nostre
necessità.
Per ulteriori notizie sulle partizioni, con particolare riferimento alla partizione /home, si rimanda alla vecchia
versione di questa stessa pagina:
Ubuntu e Windows insieme - versione old
Con 8 Videoguide
Ultimato il partizionamento, possiamo installare Ubuntu nella partizione ad esso dedicata.
5.1.5 - Installare o Reinstallare Ubuntu
Dopo avere creato la partizione che conterà Ubuntu dobbiamo passare alla
sua installazione. Per evitare il problema che, all'avvio del computer, qualche
sistema operativo non venga più riconosciuto, è necessario procedere
all'installazione, degli eventuali diversi sistemi operativi, con questo preciso
ordine:
1 - Primo -
Windows XP (o Windows 98 o ME)
2 - Secondo - Windows Seven (o Vista)
3 - Terzo -
Ubuntu
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Infatti se installassimo prima Ubuntu e poi Windows, al riavvio del computer, Ubuntu non sarebbe più visto. Il
motivo è semplice e consiste nel fatto che Windows non riconosce altri sistemi operativi, mentre Ubuntu
riconosce anche Windows. Più tecnicamente possiamo dire che il boot-manager di Ubuntu (Grub) tiene
conto anche della presenza degli altri sistemi operativi, mentre l'MBR di Windows ignora Linux. Ma, come
vedremo nella pagina successiva di questo manuale, possiamo sempre rimettere le cose in sesto. Iniziamo,
quindi, l'installazione di Ubuntu.
A) - Connessione ad internet. Se si utilizza il CD ufficiale di Ubuntu, sarebbe auspicabile avere una
connessione ad internet. Infatti, Ubuntu ufficiale è fondamentalmente in inglese e durante il processo
d’istallazione, con una connessione attiva, verrebbero scaricati ed installati i pacchetti della lingua italiana
(da noi inizialmente scelta). Le versioni Plus di Ubuntu, da me realizzate, sono già in italiano e quindi si
consiglia di disconnettere il computer da internet durante l’installazione per aumentare la velocità del
processo medesimo. La procedura d'installazione richiederà, da 10 minuti ad oltre mezz’ora. Dipende dalle
caratteristiche della nostra macchina e dalla velocità della connessione ad internet.
NOTA: Anche se, durante l’installazione, vi sembra che tutto sia fermo (bloccato) non cliccate sul tasto “Annulla”, interrompereste
irrimediabilmente il processo. L'apparente blocco potrebbe essere dovuto al tempo necessario per scaricare ed installare i pacchetti della
lingua. Semmai, qualora non aveste il collegamento ad internet, e tutto sembra bloccato per molto tempo, controllate se vi appare, magari dietro
alla finestra principale (spostatela), una maschera di avvertimento sulla mancanza di connessione ad internet. In questo caso, confermate di
volere procedere egualmente ed il processo riprenderà. Anche non avendo un collegamento internet attivo durante l'installazione,
successivamente ed in qualunque momento, potrete aggiornare Ubuntu ed ottenere la lingua italiana senza problemi.
B) - Avviare il programma di installazione. Possiamo arrivare al programma d’installazione di
Ubuntu in due modi differenti: diretto e indiretto. Il modo diretto, consiste nello scegliere l’opzione di
installazione dal primo menù che ci appare appena lanciamo il CD-DVD di Ubuntu. Il modo indiretto consiste
nello scegliere di lanciare Ubuntu in modalità live e poi, constatato che tutto va bene, fare click sull’icona
dell’installazione che si trova nella scrivania. In questa maniera possiamo provare Ubuntu e la sua
compatibilità (driver) col nostro computer. Consiglio di scegliere il metodo diretto solo se, già altre volte, in
precedenza, abbiamo accertato di non avere problemi in modalità live. In caso contrario conviene sempre
utilizzare il metodo indiretto. Il CD Ufficiale di Ubuntu, il DVD Plus Remix ed il Plus 2 Remix, hanno una
schermata d’avvio, graficamente diversa dal DVD di Ubuntu Plus Remix Versione 3 o 4, ma come vedrete
nella seguente videoguida, il procedimento è identico.
Avviare l'installazione di Ubuntu
Video guida
C) - Installazione - Parte Iniziale - Avviato il programma d’installazione dobbiamo confermare (o
modificare) le tre scelte che ci vengono già proposte:
Passo 1 di 6 indicare la Lingua (normalmente italiano che viene già direttamente proposta);
Passo 2 di 6 indicare il fuso orario (normalmente Italia che viene già direttamente proposto);
Passo 3 di 6 indicare il tipo di tastiera (normalmente Italy che viene già direttamente proposto);
Per la tastiera abbiamo la possibilità di visualizzare i caratteri digitati e quindi la loro corretta corrispondenza.
Ovviamente possiamo modificare le scelte suggerite da Ubuntu. Ultimati questi primi tre semplicissimi passi,
si accede alla Preparazione spazio su disco (passo 4 di 6). La seguente videoguida mostra come
procedere:
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Fase iniziale dell'installazione
Video guida
D) - Installazione - Parte Centrale (Preparazione spazio su
disco) - Siamo giunti alla fase centrale, la più delicata, ossia al passo 4 di 6
che consiste nella Preparazione spazio su disco (partizioni). Dobbiamo
distinguere due casi, ossia, se stiamo installando per la prima volta Ubuntu
o se si tratta di una reinstallazione in una partizione che già contiene Ubuntu
(stessa versione o versioni precedenti). Il procedimento è simile a meno di
qualche piccolo dettaglio.
Nel caso di Prima installazione di Ubuntu - Arrivati al Passo 4
di 6 dobbiamo:
Scegliere Specifica manualmente le partizioni (avanzato) facendo click nel cerchietto ed ancora click
su Avanti;
Fare click col destro sul quadratino della riga relativa alla partizione dedicata ad Ubuntu. Si apre un
menù contestuale da cui sceglieremo Modifica;
Si apre la finestra Modifica partizione, nella quale troviamo:
>> Nuova dimensione della partizione - Lasciare come si trova (non toccare);
>> Usare come - Scegliere Filesystem ext4 con journaling;
>> Formattare la partizione - Inserire la spunta nel quadratino (click del mouse);
>> Punto di mount - Scegliere /
(slash, la barretta inclinata).
>> Tasto OK - Fare click su OK per concludere la Modifica della partizione.
Ci verrà riproposta la finestra dell'installazione dove (dopo qualche secondo) troveremo (sempre nella riga
della partizione dedicata ad Ubuntu) il Punto di mount indicato con / e la spunta inserita nel quadratino
della Formattazione.
Solo e solamente se avevamo deciso di utilizzare anche la partizione /home (io non la utilizzo) non
dobbiamo fare altro che procedere allo stesso identico modo con cui abbiamo operato per la partizione /.
Ovviamente faremo click col destro (per la modifica) nella riga della partizione che è destinata alla /home.
L'unica differenza è la scelta del:
>> Punto di mount - Scegliere /home
Abbiamo finito il Passo 4 di 6. Basta fare click sul tasto Avanti, per passare al Passo 5 di 6 dell'installazione.
La seguente videoguida mostra come procedere:
Passo 4 di 6 - Prima installazione
Video guida
Nel caso di Reinstallazione di Ubuntu - A differenza del caso di prima installazione di Ubuntu,
nella reinstallazione di Ubuntu, sarà già esistente la partizione Ext4 (o Ext3 o Ext2) contenete la
precedente versione del sistema operativo installato. Potrebbe essere presente, eventualmente, anche la
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partizione /home. Non dobbiamo quindi creare le partizioni con Gparted (editore di partizione), in quanto
esistono già, semmai, prima di iniziare la reinstallazione di Ubuntu, dobbiamo avere un quadro chiaro
delle partizioni presenti nel nostro disco e prendere appunti sulla loro denominazione e grandezza. La
seguente videoguida mostra come procedere:
Controllo delle partizioni esistenti
Video guida
Dopo questa precisazione, arrivati al Passo 4 di 6 dobbiamo:
Scegliere Specifica manualmente le partizioni (avanzato) facendo click nel cerchietto ed ancora click
su Avanti;
Fare click col destro sul quadratino della riga relativa alla partizione contenente Ubuntu. Si apre un
menù contestuale da cui sceglieremo Modifica;
Si apre la finestra Modifica partizione, nella quale troviamo:
>> Nuova dimensione della partizione - Lasciare come si trova (non toccare);
>> Usare come - Scegliere Filesystem ext4 con journaling;
>> Formattare la partizione - Inserire la spunta nel quadratino (click del mouse);
>> Punto di mount - Scegliere /
(slash, la barretta inclinata).
>> Tasto OK - Fare click su OK per concludere la Modifica della partizione.
Ci verrà riproposta la finestra dell'installazione dove (dopo qualche secondo) troveremo (sempre nella riga
della partizione dedicata ad Ubuntu) il Punto di mount indicato con / e la spunta inserita nel quadratino
della Formattazione.
Solo e solamente se avevamo già esistente la partizione /home non dobbiamo fare altro che procedere allo
stesso identico modo con cui abbiamo operato per la partizione /. Ovviamente faremo click col destro (per
la modifica) nella riga della partizione che è destinata alla /home. Le uniche differenze sono relative ai punti:
>> Formattare la partizione - NON inserire la spunta nel quadratino (non bisogna formattare);
>> Punto di mount - Scegliere /home
Quindi, nel caso di reinstallazione di Ubuntu con partizione /home, è indispensabile non formattare la
stessa, altrimenti tutte le nostre configurazioni e i nostri dati, andrebbero irrimediabilmente perduti. Abbiamo
finito il Passo 4 di 6. Basta fare click sul tasto Avanti, per passare al Passo 5 di 6 dell'installazione. La
seguente videoguida mostra come procedere:
Passo 4 di 6 – Reinstallazione
Video guida
E) - Installazione - Parte Finale - Concluso il precedente Passo 4 di 6, dobbiamo fornire solo
pochi dati:
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Passo 5 di 6 fornire le Informazioni Personali:
>> Indicare il proprio nome - Possiamo digitare un nome qualsiasi, normalmente uguale al nome
utente di cui sotto;
>> Indicare il nome utente da usare per l'accesso - Questo è il nome che dobbiamo utilizzare per
fare il log-in all'avvio di Ubuntu e che poi apparirà in alto a destra vicino all'orologio di Ubuntu. Per evitare
confusione suggerisco di utilizzare lo stesso nome di cui la precedente punto e preferibilmente non troppo
ungo;
>> Scegliere una password - Digitare una Password (da ripetere due volte, per sicurezza).
Dovrebbe essere di almeno 8 caratteri, ma Ubuntu accetta anche password più brevi pur avvisandoci che
sarebbe bene sceglierne una più lunga; importante conservare bene il nome utente e la password, infatti, se
li perdiamo non sarà più possibile accedere ad Ubuntu (log-in).
>> Indicare il nome del computer - Ci viene proposto il nome che possiamo anche semplificare
(accorciandolo); ad esempio lasciando solamente il nome utente. Questo ci torna comodo quando
utilizzeremo il Terminale, in quanto la riga di comando sarà più breve;
>> Accedere automaticamente - Nella parte bassa della maschera, possiamo scegliere di Accedere
automaticamente o con password o addirittura di utilizzare la password anche per decifrare la cartella Home.
Se scegliamo la prima opzione (Accedere automaticamente), avviando Ubuntu non dovremo effettuare il login; ma anche in questo caso, bisogna sempre conservare bene il nome utente e la password, in quanto ci
verrà chiesta da Ubuntu ogni volta che cercheremo di modificare le impostazioni del sistema operativo,
compreso l'installazione di un programma (pacchetti).
Migrare documenti e impostazioni - Se nel computer sono installati altri sistemi operativi (Linux Windows), possiamo importare, se lo vogliamo, i relativi dati (Firefox, Internet Explorer, Documenti,
Immagini, Musica, ecc..).
Passo 6 di 6 - Pronto per l'installazione - Con quest'ultima schermata ci vengono mostrate le scelte
da noi effettuate nei precedenti passi e possiamo tornare indietro per la loro modifica o confermarli.
Abbiamo finito. Non ci resta che fare click su Installa. Il processo d’installazione partirà e non dovremo fare
altro che aspettare la fine, mentre Ubuntu ci continuerà a mostrare le caratteristiche principali del sistema
operativo (ma, se vogliamo, possiamo andare a prendere un caffé). Il processo dura dai 10 minuti a
mezz'ora (secondo le caratteristiche del computer e del collegamento internet). La seguente videoguida
mostra come procedere:
Fase finale dell'installazione
Video guida
Finito il processo d'installazione ci viene chiesto di riavviare il computer (possiamo anche scegliere di
continuare a lavorare in modalità live). All'uscita da Ubuntu saremo invitati a rimuovere il CD-DVD dal lettore
ed al riavvio del computer possiamo goderci Ubuntu installato, al massimo delle sue prestazioni. Tutto fatto!
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6 - Utilizzare Linux e le sue applicazioni con maggiore frequenza
Adesso che avete Linux installato magari in dual-boot con Windows, sarà bene entrare con esso quanto più
spesso possibile. Questo aiuterà il dipendente o il privato a prendere la dovuta dimestichezza col nuovo si stema operativo. Se avete seguito i consigli di utilizzare il software libero anche con Windows (LibreOffice,
OpenOffice, Gimp, Firefox, ecc...), allora Linux non sembrerà un ambiente del tutto nuovo e l'approcci risulterà più familiare. Vi accorgerete che più si utilizza Linux più lo si vorrà utilizzare (velocità, sicurezza, facilità).
Per Ubuntu (ma le altre distribuzioni Linux possono essere similari), propongo il mio videomanuale che potere consultare ogni qualvolta avrete bisogno d'aiuto.
6.1 - Linux per tutti Ubuntu facile Video Manuale
Questo è un completo manuale on-line free, scritto con semplicità
d’esposizione e molta chiarezza, per essere alla portata di tutti. Contiene ben 341 brevi videoguide per la visualizzazione immediata delle
principali operazioni. Vi porterà, passo dopo passo, a conoscere ogni
cosa. Dal download di Ubuntu, fino alla sua completa utilizzazione...
L’opera, si rivolge agli utenti poco esperti che apprezzeranno
l’immediatezza delle cose senza pericolo di perdersi in estenuanti
disquisizioni tecnico-specialistiche. Anche gli utenti più esperti
potrebbero utilizzarla come una traccia di "metodica didattica" da
adottare per meglio trasmettere, agli altri, le loro conoscenze. Infatti, proprio gli utenti più esperti , se privi di
esperienza didattica, sono, solitamente, i meno portati a fornire le prime conoscenze informatiche ai
principianti. In ogni caso, anche gli “esperti” hanno tanti amici e conoscenti, che “esperti” non sono, cui
potranno suggerire la lettura di questa guida, ottenendone la riconoscenza.
Manuale on-line free con videoguide
Passare ad Ubuntu in maniera semplice ed immediata
Linux per tutti - Ubuntu facile
Video Manuale
Corredato da 341 VideoGuide del Prof. Ing. Antonio Cantaro
Segnalato dal sito ufficiale di Ubuntu-it
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Premessa
Spesso i manuali non si curano delle persone alle prime armi
e questi desistono dall'intraprendere la nuova strada. Nel sito
ufficiale di Ubuntu e nel web in genere, si trovano molte
notizie, guide e manuali, però le stesse, qualche volta,
allontanano gli utenti alle prime armi, sia perché
presuppongono delle conoscenze iniziali già acquisite, sia
perché rimandano continuamente altrove. Orbene, questo
manuale nasce per guidare, passo-passo, con semplicità ed
ordine, quanti intendono passare o almeno provare, uno
stupendo sistema operativo completamente libero, gratuito e
ricco di applicazioni, per ogni necessità, anch’esse libere e
gratuite (programmi). Tutto quello che serve è già presente
o a portata di mano e l'utente non sarà costretto a girare di
sito in sito per racimolare le notizie, il software necessario e
quant'altro. Ovviamente per affrontare un cambiamento
bisogna essere a conoscenza dei vantaggi o degli svantaggi cui si va incontro. Certo, la curiosità potrebbe
essere una buona molla per intraprendere la strada di Linux, ma se, prima, ci rendiamo conto di quello che
possiamo ottenere, allora quasi certamente ci innamoreremo del pinguino (Linux). Allora, ancor prima di
iniziare, vi invito a leggere con attenzione il "Capitolo 1 - Perché passare a Linux: 27 validi motivi per
innamorarsene". Se ci si innamora e/o si è consapevoli di quanto si sta per fare, allora, tutto diventa più
facile e piacevole.
Avendo letto il "Capitolo1", penso che sarete coscienti che state per entrare in un nuovo meraviglio mondo.
Se provenite da Windows, di sicuro, all’inizio, avrete qualche piccolo problemuccio di ambientamento, ma è
normale, però, dopo un pochino, vi sentirete completamente a vostro agio ed in casa vostra. Chi ha sempre
guidato un’automobile, allorquando ne compra una nuova, magari si sente un tantino a disagio. Pur essendo
fondamentalmente la stessa cosa, magari, la conformazione del sedile di guida, la levetta del tergicristallo, la
posizione dell’accendisigari ed altri piccoli particolari non saranno identici alla vecchia automobile, però nel
giro di qualche ora o al massimo dopo qualche giorno, ci ritroveremo perfettamente a nostro agio in quanto
ci saremo perfettamente abituati. Anzi, probabilmente, se tornassimo a guidare la vecchia automobile ci
troveremmo, di sicuro, a disagio.
Vi consiglio di seguire tutti i Capitoli del Manuale, secondo l’ordine numerico, iniziando dal primo e
proseguendo, con i successivi. Troverete centinaia di brevi videoguide, guardatele perché vi mostreranno,
con immediatezza cosa e come fare. Purtuttavia se, ad esempio, siete già in grado di masterizzare un CD
col metodo dell’over-burner, potrete saltare il paragrafo della masterizzazione e passare alla fase
successiva. Però, così facendo, magari vi perderete i software gratuiti suggeriti ed illustrati, che possono
tranquillamente sostituire quelli a pagamento.
I miracoli di Ubuntu? No, solo una bellissima realtà !
Guardate cosa si può fare con Linux e con un normalissimo computer di qualche anno addietro!
Volete scoprire come si realizza un'aula computer raddoppiando le postazioni a parità di costo?
Attivare l'audio
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Nota: il tasto "Special" è quello con lo stemma di "Windows" e si trova in basso a sinistra della tastiera
vicino al tasto "Control" ed al tasto "Alt".
Ecco l'ultima nata:
Ubuntu plus9 Remix Presentazione Effeti 3D Cubo Fuoco altro
Eccovi invece: Tutte le nostre Ubuntu Plus Remix Italiane
Linux per tutti Ubuntu facile
Manuale on-line con videoguide
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INDICE
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Premessa – Linux per tutti - Ubuntu facile - Manuale
Capitolo 1 – Perché passare a Linux: 27 validi motivi
Capitolo 2 – Procurarsi Ubuntu
a – Richiedere il CD ufficiale di Ubuntu
b – Scaricare Ubuntu nelle varie Versioni
c – Masterizzare il CD o DVD di Ubuntu
Capitolo 3 – Provare Ubuntu direttamente da CD (modalità Live)
a – Lanciare Ubuntu in modalità Live-CD
b – Il CD di Ubuntu non viene caricato - Bios
c – Il CD di Ubuntu si blocca - Schermo nero
d – Un giretto panoramico e veloce in Ubuntu
Capitolo 4 – Installare e disinstallare Ubuntu
a – Vari modi per provare o installare Ubuntu
b – Installare Rimuovere Ubuntu da Windows
c – Ubuntu con partizionamento automatico
d – Partizionare il disco rigido con Gparted
e – Ubuntu con partizionamento manuale
f – Ubuntu e Windows autonomi in dual-boot
g – Disinstallare Windows o Ubuntu o Linux
h– Problemi di Avvio per Windows o Ubuntu
i – Ubuntu da Windows - Macchina virtuale
l – Come Avviare Ubuntu e come Uscire
Capitolo 5 – Settaggi di base di Ubuntu
a – La connessione Internet
b – La lingua italiana e le altre
c – Gestore pacchetti -Synaptic
d – Configurare la Stampante
e – Trovare ed installare i driver
Capitolo 6 – Applicazioni: iniziamo ad utilizzare Ubuntu
a – Accessori
b – Il Terminale
c – Audio e Video
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d – Giochi
e – Grafica
f – Internet
g – Ufficio
Capitolo 7 – Operazioni Fondamentali
a – Installare disinstallare Programmi (pacchetti)
b – Risorse, Computer, File, Cartelle, Unità, Rete
Capitolo 8 – Sistema - Preferenze
a – Preferenze - Parte 1
b – Preferenze - Parte 2
Capitolo 9 – Sistema - Amministrazione
a – Amministrazione - Parte 1
b – Amministrazione - Parte 2
Capitolo 10 – Risoluzione Problemi, FAQs e Varie
a – Risoluzione di Problemi Vari
b – Piccoli trucchi per Ubuntu
c – Software utile e consigliato
d – Personalizzare Aspetto Grafica
e – Codec - Script - Font - Extra
f – Varie e Distribuzioni Linux
6.2 - Software Libero ed Open Source per Linux
Molti programmi (applicazioni), che girano sotto Linux e che qui propongo, li avete già conosciuti leggendo il
capitolo ”2 - Incominciare ad utilizzare il Software Libero sotto Windows”, quindi adesso vi saranno più
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familiari. Oltre al software di carattere generale, indicherò anche quello specifico per l'azienda, per il
professionista, ecc...
Elenco completo di programmi per Linux
Linux dispone di un enorme numero di applicazioni (programmi)
per ogni esigenza, normalmente liberi e gratuiti. La loro ricerca,
scaricamento ed installazione è di una semplicità disarmante, bastano
pochi click. Vedremo l'elenco dei programmi disponibili per Linux,
anche a confronto con gli equivalenti che girano sotto Windows e tanto
altro ...
saranno indicate le risorse disponibili, le modalità per ottenerle ed i
metodi per utilizzarle. In pratica vedremo, con la massima semplicità,
come cercare, scaricare ed installare i programmi (applicazioni) che ci
interessano.
Elenco completo di programmi per Linux
Software Gestionale Free per le Aziende
Sono, ormai, disponibili un gran numero di applicazioni (programmi)
del tipo Gestionale (contabilità, fiscale, ufficio, ecc...), gratuite e per
tante esigenze . Si trova il software libero, l'open source ed il free.
Essi, spesso sono multi-piattaforma, ossia girano su Linux, Mac e
Windows. In momenti di crisi come l'attuale, la cosa dovrebbe essere
ben attenzionata ...
Indicheremo le risorse disponibili in rete e fruibili gratuitamente che
possono produrre un notevole risparmio per l'economia delle medie e
piccole imprese, per i professionisti e per quanti svolgono attività
commerciale.
Software Gestionale Free per le Aziende
Altro Software Libero, Open source e free per Linux
Questa sezione è dedicata all'informatica e contempla diverse categorie di
particolare interesse pratico. Oltre al software libero e gratuito, trovi pure consigli pratici e di facile attuazione per la manutenzione del tuo computer. Tutto è
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trattato come guide con video dimostrativi. Il contenuto è proprietà intellettuale del Prof. Antonio Cantaro e
potrà essere utilizzato in toto o anche in stralcio, solo su autorizzazione dell'autore.
Linux Ufficio Internet Grafica ( 95 articoli )
In questa categoria trovi guide, notizie e download relativi al migliore software gratuito o libero, più
comunemente utilizzato sotto Linux ed Ubuntu, relativamente alle categorie Ufficio, Internet, Grafica ed
affini.
Ubuntu Videoguide e guide italiane ( 47 articoli )
In questa categoria trovi il video-manuale in italiano per Ubuntu con moltissime videoguide che semplificano
l'apprendimento del Sistema Operativo. Un esempio pratico vale molto più ti tante parole. Presenti, anche
utili guide illustrate relative ad Ubuntu.
Ubuntu Plus Remix Italiano - Tutte le versioni ( 35 articoli )
In questa categoria trovi tutte le versioni delle nostre Ubuntu Plus Remix Italiane, con guide, notizie e
download relativi.
Ubuntu Manutenzione e Personalizzazioni ( 17 articoli )
In questa categoria trovi guide, notizie e download relativi al migliore software gratuito o libero, più
comunemente utilizzato sotto Linux ed Ubuntu, relativamente alle categorie Manutenzione di sistema,
personalizzazioni ed affini.
Ubuntu Utilità, Multimedia e Varie ( 37 articoli )
In questa categoria trovi guide, notizie e download relativi al migliore software gratuito o libero, più
comunemente utilizzato sotto Linux ed Ubutu, relativamente alle categorie Utilità varie, Video-editing, Giochi
e software vario.
Le Vostre Risorse per Linux ( 42 articoli )
Questa categoria contiene distribuzioni, manuali, guide, tutorials, modelli, ecc..., riguardanti argomenti
interessanti il mondo Linux. Tali risorse sono state inviate da amici del web. Si tratta dei nostri visitatori che
hanno voluto rendere disponibili, per tutti, le loro opere. Non posso che ringraziare loro per il dimostrato
gesto d'altruismo disinteressato.
7 - Valutare se mantenere i due sistemi operativi o tenere solo Linux
Conoscendo i due sistemi operativi si potrà scegliere la soluzione migliore le le proprie esigenze. Converrà
lasciare anche Windows nel caso avete del software specifico e particolare. Ecco i casi in cui conviene lasciare anche Windows:
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Per evitare problemi, allatto dell'acquisto di un computer, sarà bene richiedere, al venditore, la compatibilità
hardware con Linux. Vi sono, pure dei rivenditori specializzati:
LinuxSì rivenditori computer compatibili
Più nel dettaglio:
Il tuo hardware non è ancora supportato - mancano i driver
Utilizzi software commerciale di cui non puoi fare a meno
Sei un grafico professionista e lavori nell'industria di libri/stampa
Usi il computer solo per giocare
Col dual-boot si potrà entrare con Linux per navigare in sicurezza e per utilizzare il software libero nelle ultime versioni. Infatti, con Linux grazie a repositorry (elenco, continuamente aggiornato del software – pacchet ti – disponibile), aggiornando il sistema operativo, in automatico verranno aggiornati anche tutti i programmi
installati.
Si potrà entrare con Windows nei casi sopra riportati.
8 - Provare diverse distribuzioni Linux per scegliere la preferita
Linux offre centinaia di ottime distribuzioni e si potrà scegliere la più appropriata alle esigenze personali. Re sta inteso che sarà possibile installare anche più distribuzioni Linux, anche insieme con Windows, ossia avere più versioni Linux contemporaneamente installate. Nel mio computer dedicato alle prove, ho installato ben
9 distribuzioni Linux oltre a Windows.
Spesso mi viene chiesto: quale distribuzione Linux è la migliore e
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quale scegliere? Rispondo che non esiste una distribuzione "migliore". Semmai bisogna scegliere quella
che, per caratteristiche, calza meglio alle esigenze specifiche dell'utente. Linux è un sistema operativo libero
e gratuito (quasi sempre) di cui esistono molte versioni disponibili...
Sarebbe più corretto parlare di GNU/Linux, in quanto, per essere più precisi, Linux rappresenta solo il cuore
del sistema, ossia il Kernel (pensate al motore di un'automobile). Se al Kernel aggiungiamo il software di
sistema e gli applicativi, otteniamo le distro che si differenziano l'una dall'altra. Infatti, il motore è uguale
per tutte (Kernel) ma ognuna utilizza una diversa carrozzeria, delle ruote differenti, tappezzeria
personalizzata, ecc... (software di sistema, applicativi, ecc..). Di distribuzioni (distro) ve ne sono tante e per
tutti i gusti. Rispondendo alle domande più frequenti che mi vengono poste sull'argomento, cercherò di
fornire le relative notizie principali.
Perché Linux ha tante distribuzioni a differenza di Windows?
Linux è un sistema operativo libero e gratuito (quasi sempre) di cui esistono molte versioni disponibili, che si
chiamano "distro", ossia distribuzioni. Sarebbe più corretto parlare di GNU/Linux, in quanto, per essere
più precisi, Linux rappresenta solo il cuore del sistema, ossia il Kernel (pensate al motore di un'automobile).
Se al Kernel aggiungiamo il software di sistema e gli applicativi, otteniamo le distro che si differenziano
l'una dall'altra. Infatti, il motore è uguale per tutte, o quasi (Kernel), ma ognuna utilizza una diversa
carrozzeria, delle ruote differenti, tappezzeria personalizzata, ecc... (software di sistema, applicativi).
Siccome stiamo parlando di software libero, ognuno può creare una versione di Linux secondo le proprie
esigenze, invece il codice sorgente di Windows è ermeticamente chiuso e segreto, quindi nessuno può
toccarlo e/o intervenire su esso. Ecco perché di distribuzioni (distro) Linux ve ne sono tante e per tutti i gusti.
Quali sono le distribuzioni più diffuse?
La classifica proposta dal sito distrowatch relativa agli ultimi sei mesi, almeno per pagine visitate, è quella
indicata sotto. La classifica completa la trovate nella colonna di destra del sito prima indicato. Per maggiori
notizie sulle diverse distribuzioni rimando alla pagina:
Distribuzioni Linux
9 - Maggiore sicurezza per le operazioni bancarie, più tranquillità
Linux, lanciato in modalità live, da CD-DVD, offre un sistema operativo vergine, perfettamente pulito ed affidabile. Avrete, quindi, la massima garanzia per le operazioni di e-bankig.
Ormai sono in molti ad effettuare operazioni bancarie on-line (via in-
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ternet). Le banche, oggigiorno, dispongono di sistemi abbastanza sicuri, ma la certezza non esiste. Vedre mo un semplice ed efficace metodo, che viene suggerito da diverse banche americane, che, insieme ad
altri validi consigli, diminuirà sensibilmente i rischi dell'e-banking ...
Le Banche studiano sempre nuovi e più sofisticati sistemi di sicurezza, ma anche i malintenzionati
progrediscono ed attaccano con mezzi e metodi sempre più sofisticati. Normalmente vengono usati dei
sistemi di sicurezza che prevedono:
- Numero di identificazione
- Password personale
- Codici supplementari (spesso con chiavette che ne producono, ogni volta, uno nuovo di limitata durata).
- La codifica a 128 bit per una trasmissione sicura dei dati via Internet.
Per contro, i malintenzionati, attaccano con spyware, keylogger e malware in genere.... ed internet è pieno
di siffatti e pericolosi elementi malevoli (i keylogger riescono a trasmettere, al malintenzionato che li ha
creati, tutto quanto digitato sulla vostra tastiera, compresi i codici bancari).
Personalmente preferisco non effettuare movimento di denaro online, pur se Ubuntu, anche senza antivirus
installato, è più sicuro di Windows dotato di un buon antivirus aggiornato. Purtuttavia se proprio si debbono
dobbiamo effettuare delle operazioni bancarie, il consiglio che posso dare è quello di utilizzare un CD o DVD
con Linux (Ubuntu) in modalità Live, ossia con Ubuntu che non viene installato ma gira direttamente da CD o
DVD. Basta lanciare il CD e avrete il sistema operativo funzionante e con connessione. Ultimato il collegamento, basta estrarre il CD e riavviare il computer che tornerà quello di prima, ossia col sistema operativo
che normalmente utilizzate.
Come funziona
Utilizzando un sistema operativo installato, l’uso di software non originale, oppure la semplice
navigazione in internet (normalmente e solo dopo pochi minuti), potranno infettare il computer con malware
di varia natura. Per quanto si possano usare antivirus, antispyware ed altro, non sempre e non tutto il
malware potrà essere individuato e/o rimosso. In questo caso il malware resta permanentemente nel sistema
utilizzato e potrebbe essere attivo ad ogni riavvio del computer.
Con Ubuntu in modalità Live o qualsiasi distribuzione Linux live, il
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sistema operativo verrà caricato direttamente dal CD o DVD. In questo modo quanto contenuto nell’hard disk
è come se non esistesse. In pratica i sistemi operativi installati restano congelati e non attivi. Quindi,
caricando direttamente da CD o DVD, avrete un sistema operativo perfettamente pulito (vergine) con la
certezza di essere puliti da spyware, keylogger, virus, ecc....
Allo spegnimento del computer, qualunque infezione si fosse presa in rete, verrà perduta in quanto non è
possibile scrivere CD o DVD. In questa maniera il CD o DVD di Ubuntu (Linux) sarà sempre pulito,
immacolato e sicuro anche per tutte le successive riutilizzazioni in modalità Live.
Si consiglia di effettuare le operazioni bancarie subito dopo l’avvio dei Ubuntu Live, prima di iniziare
l’eventuale normale navigazione nei diversi siti web. Una volta finite le vostre attività, basterà uscire da
Ubuntu in modalità Live, togliere il CD o DVD e riavviando il computer avrete il vostro computer di sempre
con il vostro sistema operativo normalmente installato (Windows, Ubuntu, ecc..), come se nulla fosse
successo. Infatti il CD o DVD di Ubuntu non installa nulla.
Una Banca americana (CNL Bank), addirittura, regala un live CD di Ubuntu ai propri clienti ed invita i clienti
della banca a non utilizzare i sistemi operativi proprietari quali Microsoft o Apple, installati sui PC di casa, per
accedere al Banking online:
Una Banca regala il Live Cd Ubuntu per la sicurezza del Banking online
Can Ubuntu save online banking?
10 - Nessun timore, aiuto e supporto gratuito non mancheranno mai
La vasta comunità Linux e del software libero, offre aiuto e supporto gratuito a quanti ne hanno bisogno. Esi stono tantissimi forum (anche il nostro) frequentati da gente esperta e disponibile. Ecco alcuni forum a cui
potete rivolgervi, senza problemi, con una semplice registrazione gratuita:
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Forum Majorana Informatica
Forum italiano ufficiale di OpenOffice.org
Forum Mozilla italia (Firefox - Thunderbird, ecc…)
Gimp Italia Forum
Forum Ubuntu-it
Addì, 23-06-2012
Antonio Cantaro
Guida al software libero aziende e privati by Antonio Cantaro è licenziata sotto:
Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
Autorizzazioni che superano le limitazioni di questa licenza vanno richieste a:
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