CINEFORUM
III A
2010/2011
Programma
Ottobre 2010
Cielo d'ottobre (October Sky)
di Joe Johnston. Commedia,
colore 105 minuti,USA 1999.
Novembre 2010
Les choristes - I ragazzi del coro
Dicembre 2010
Nativity (The Nativity Story)
di Christophe Barratier.
Drammatico, colore 95 minuti, Francia, Svizzera, Germania 2004.
di Catherine Hardwicke.
Drammatico, colore 101 minuti, USA 2006.
Gennaio 2011
L'uomo senza volto (The Man Without a Face)
di
Mel Gibson. Drammatico, colore 114 minuti, USA 1993.
Febbraio 2011
Coach Carter di Thomas Carter. Sportivo, colore 136 minuti, USA
2005.
Marzo 2011
Aprile 2011
Invictus
Signs
di Clint Eastwood. Drammatico, colore 134 minuti,USA 2009.
di M. Night Shyamalan. Fantascienza, colore 106 minuti, USA
2002.
Maggio 2011
Da un Paese Lontano
minuti, Italia 1981.
di Krzysztof Zanussi. Storico, colore 125
Cielo d'ottobre
(October Sky)
Un film di Joe Johnston. Con Chris Cooper, Laura Dern, Jake Gyllenhaal, William Lee Scott, Chris
Owen. Genere Commedia, colore 105 minuti. - Produzione USA 1999.
A Coalwood, cittadina mineraria del West Virginia, passa nel cielo di ottobre 1957 lo Sputnik,
satellite sovietico. Homer H. Hickman Jr., figlio adolescente di un minatore, decide di costruire un
proprio razzo spaziale con l'aiuto di tre amici. Il film racconta la vocazione all'ingegneria
missilistica di un ragazzino di un villaggio minerario, basandosi su una storia vera. Ricostruzione
accurata dell'era di Von Braun. La vicenda è ispirata al libro Rocket Boys di H.H. Hickman Jr., è
sceneggiata da Lewis Colick e diretta dal texano J. Johnston (1950), già progettista di effetti speciali
per la Lucasfilm, alla sua 5ª regia. Tema: l'american dream può diventare realtà, in cui viene risolto
il conflitto padre/figlio in una congiunzione tra il basso (le viscere della terra) e l'alto (il cielo).
Les choristes - I ragazzi del coro
(Les Choristes)
Un film di Christophe Barratier. Con Gérard Jugnot, François Berléand, Jean-Baptiste Maunier,
Kad Merad, Jean-Paul Bonnaire, Marie Bunel, Paul Chariéras. Genere Drammatico, colore 95
minuti. - Produzione Francia, Svizzera, Germania 2004.
Francia, 1949. Un compositore fallito, interpretato da Gerard Juniot con la sensibilità misurata di un
grande e dignitoso perdente, viene assunto come sorvegliante in un istituto di rieducazione per
minori, ma, alla severità del cinico direttore, contrappone la dolcezza delle sue lezioni di musica.
L'opera prima di Christophe Barratier - nipote di Jacques Perrin, qui attore e produttore - è stata un
vero e proprio fenomeno in patria: campione di incassi sia la pellicola, sia il cd della colonna
sonora, è la scelta della Francia per concorrere all'Oscar. Il film racconta il legame fra il professore
e i suoi allievi: le lezioni di armonia musicale e umana, l'insegnamento del rispetto, la capacità di
ascoltare canto e cuore dei bambini difficili. Emozionano le voci angeliche del coro, commuove
l'orfanello che attende ogni sabato l'arrivo dei genitori, divertono i goffi ma infallibili sforzi di
Juniot per conquistare la stima e la simpatia dei ragazzini.
Nativity
(The Nativity Story)
Un film di Catherine Hardwicke. Con Shohreh Aghdashloo, Keisha Castle-Hughes, Eriq Ebouaney,
Ciarán Hinds, Oscar Isaac, Matt Patresi, Ted Rusoff. Genere Drammatico, colore 101 minuti. Produzione USA 2006.
C'è una grande attenzione alle Scritture, c'è anche uno sforzo di rappresentazione reale di quel
tempo, i gesti, i costumi, le case, i templi.
L'uomo senza volto
(The Man Without a Face)
Un film di Mel Gibson. Con Mel Gibson, Margaret Whitton, Nick Stahl, Geoffrey Lewis. Genere
Drammatico, colore 114 minuti. - Produzione USA 1993.
Il professor McLeod, dal volto sfigurato, vive in isolamento in una casa-castello del Maine. Il
dodicenne Chuck, con madre al quarto matrimonio e il ricordo di un padre matto, sogna di entrare a
West Point ma ha paura di non farcela. I due sono destinati a incontrarsi, a capirsi, a diventare l'uno
maestro dell'altro e poi amici. La città maligna li separa e il professore è allontanato dall'allievo con
l'infamante accusa di pedofilia. 1° film dell'australiano M. Gibson la sceneggiatura è ispirata al
romanzo di Isabel Holland.
Coach Carter
Un film di Thomas Carter. Con Samuel L. Jackson, Rob Brown, Robert Richard, Debbi Morgan,
Thierry Ashanti. Antwon Turner, Rick Gonzalez, Nana Gbewonyo, Robert Hoffmann. Sportivo,
durata 136 min. - USA 2005.
Tratto da una "storia vera", il mondo del basket scolastico americano visto attraverso le gesta di un
coach dai saldi principi. Coach Carter vede come tema principale il binomio sport/educazione,
ripercorrendo il genere in modo non banale. Carter viene ingaggiato come allenatore dal liceo di
Richmond, al fine di risollevare le sorti della squadra di basket dell'istituto. Al Coach spetterà il
duro compito di farsi rispettare dai membri della squadra e portare il team alla vittoria. Inflessibile
educatore, Carter pretenderà dai propri giocatori risultati scolastici buoni, pena l'esclusione dalla
squadra, attirandosi così addosso le ire di tutti, insegnanti e genitori compresi.
Invictus
Un film di Clint Eastwood. Con Morgan Freeman, Matt Damon, Tony Kgoroge, Patrick Mofokeng,
Matt Stern. Julian Lewis Jones, Adjoa Andoh, Marguerite Wheatley, Leleti Khumalo, Patrick
Lyster, Louis Minnaar, Penny Downie, Shakes Myeko, Sibongile Nojila, Bonnie Henna, Grant
Roberts, Langley Kirkwood, Robert Hobbs, Drammatico,durata 134 min. - USA 2009.
Nelson Mandela è il presidente eletto del Sud Africa. Il suo intento primario è quello di avviare un
processo di riconciliazione nazionale. Per far ciò si deve scontrare con forti resistenze sia dalla parte
dei bianchi che da quella dei neri. Ma Madiba, come lo chiamano rispettosamente i suoi più stretti
collaboratori, non intende demordere. C'è uno sport molto diffuso nel Paese: il rugby e c'è una
squadra, gli Springboks, che catalizza l'attenzione di tutti, sia che si interessino di sport sia che non
se ne occupino. Perché gli Springboks, squadra formata da tutti bianchi con un solo giocatore nero,
sono uno dei simboli dell'apartheid. Mandela decide di puntare proprio su di loro in vista dei
Mondiali di rugby che si stanno per giocare in Sudafrica nel 1995. Il suo punto di riferimento per
riuscire nell'operazione di riunire la Nazione intorno alla squadra è il suo capitano François Pienaar.
Ciò che Eastwood racconta non è frutto della fantasia di uno sceneggiatore, ma trae origine dai fatti
narrati nel libro di John Carlin "Playing the Enemy: Nelson Mandela and the Game That Made a
Nation". Mandela ha la fortuna di trovare in Pienaar un uomo che non dimentica di essere diventato
un segno di divisione, ma che non teme di mutare atteggiamento. Due uomini, due squadre (gli
Springboks e il ristretto staff presidenziale) e due 'popoli' che compiono un primo, importante passo
per iniziare a divenire una Nazione nel pieno e moderno senso del termine.
Signs
Un film di M. Night Shyamalan. Con Mel Gibson, Joaquin Phoenix, Rory Culkin, Cherry Jones,
Abigail Breslin. Genere Fantascienza, colore 106 minuti. - Produzione USA 2002.
Il reverendo Graham Hess vive a Bucks County in Pennsylvania con i suoi due figlioletti e il
fratello un po’ svanito. Sua moglie è morta in un incidente e da quel momento l’uomo ha perso la
fede. Un giorno scopre degli ampi cerchi tracciati nei campi intorno alla sua fattoria. Il fenomeno si
manifesta anche in India e, successivamente, in tutto il mondo. E’ opera di alieni particolarmente
pericolosi e abili nel non farsi individuare. Qualcuno di loro si muove anche nei pressi della fattoria.
Graham riuscirà a venire a capo del mistero. M. Night Shyamalan si muove con sicurezza nel
territorio del paranormale e del contatto con gli alieni. Imprevedibile il finale, ma non sul piano
della pura narrazione quanto su quello dei simboli. Guardate i ‘segni’ che costellano gli ultimi
minuti del film e provate a chiedervi se questo può essere considerato il primo, vero, manifesto
cinematografico americano del dopo 11 settembre.
Da un Paese Lontano
Un film di Krzysztof Zanussi. Con Sam Neill, Lisa Harrow, Christopher Cazenove. Genere Storico,
colore 125 minuti. - Produzione Italia 1981.
La storia di papa Wojtyla, dall'inizio della guerra alla proclamazione a sommo pontefice. Il futuro
Giovanni Paolo II è visto solo di scorcio, o solo nominato dai veri protagonisti, suoi amici dal
tempo della scuola. Uno di essi si farà prete. Altri due si sposeranno.
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