n.
133
23 maggio
2011
GP SPA GNA
La Federazione boccia l’ala “miracolosa”
messa a punto dalla Ferrari, e in gara un grande
A lonso viene ridicolizzato dopo un magico avvio.
La quarta vittoria di Vettel, e le certezze della
McLaren sono un verdetto innappellabile che mette
gli uomini di Maranello con le spalle al muro
IL GIORNO
DEL GIUDIZIO
Registrazione al tribunale Civile di Bologna
con il numero 4/06 del 30/04/2003
Direttore responsabile:
Massimo Costa
([email protected])
Redazione:
Stefano Semeraro
Marco Minghetti
Collaborano:
Carlo Baffi
Antonio Caruccio
Marco Cortesi
Valerio Faccini
Alfredo Filippone
Dario Lucchese
Claudio Pilia
Guido Rancati
Produzione:
Marco Marelli
Fotografie:
Photo4
Actualfoto
Studio Mazzi
Photo Pellegrini
MorAle
Realizzazione:
Inpagina srl
Via Giambologna, 2
40138 Bologna
Tel. 051 6013841
Fax 051 5880321
[email protected]
2
UNA PARTENZA AL CALOR... BIANCHI
Jules Bianchi, che partiva dalla prima fila della seconda gara della GP2 a Barcellona, si è mosso lentamente, poi ha combinato un mezzo disastro
prendendosi con Giedo Van der Garde e Charles Pic in pieno rettifilo. La sua Dallara è finita contro il muretto nella parte sinistra della pista con una
certa violenza. Ai medici subito accorsi non è rimasto che soccorrere il pilota francese con tanto di collare e immobilizzazione degli arti
Foto Pellegrini
GP
SPAGNA
FERRARI
DOPPIAT
4
TI!
Meccanici Ferrari
al cambio gomme
sulla vettura di Alonso
5
GP
SPAGNA
FERRARI
Sopra, la
straordinaria
partenza
di Fernando
Alonso.
A destra,
le espressioni
di Stefano
Domenicali
e Pat Fry valgono
più di mille
parole...
6
Stefano Semeraro
In qualifica un miracolo, in partenza un capolavoro.
Tutto inutile. A Fernando Alonso spremersi tutta la
magia disponibile nel cuore, nell’immaginazione, nel
piede non è servito a evitare l’umiliazione del doppiaggio. Quinto, a un giro dai “fabulous four” della Red Bull
e della McLaren. A un eternità dalla speranza di poterli almeno avvicinare prima che anche questa ennesima stagione di scontento volga al termine. Le speranze alla vigilia erano appuntate sulle bandelle piazzate
sull’ala posteriore, la FIA le ha bocciate, e la Ferrari è
rimasta come un bambino povero senza giocattolo: “E’
stata la nostra peggior gara. Mi dispiace per Fernando, non se lo merita, fa male vederlo doppiato dopo
che ha lottato come un leone”, ha dovuto ammettere
Stefano Domenicali. Dopo il flop della progettazione
in galleria del vento, anche gli sviluppi, le “pezze”, i
rimedi, stanno facendo cilecca. La Ferrari è in ginocchio, rischia la resa per k.o. tecnico, a tenerla aggrappata alle corde come Robert De Niro-Jake La Motta in
Toro Scatenato è solo lui, lo stregone delle Asturie.
Felipe Massa vaga sfiduciato fra le terze e le quarte file
del Mondiale.
FERRARI E PIRELLI HARD
NON VANNO D’ACCORDO
La Rossa sembra una caffettiera sbuffante. Tutti si
lamentano delle gomme, ma sono uguali per tutti, la
verità è che la Ferrari, dopo cinque gare, continua a
mancare carico aerodinamico. Le Pirelli ad alto degrado non vanno in temperatura, finchè si tratta di inventarsi un abracadabra sulle soffici Alonso riesce a stare
a galla, quando tocca usare le “hard” la 150 inizia inesorabilmente a perdere ritmo, posizioni. Allo start, sul
circuito di casa, Alonso domenica ha “creato” alla gui-
da, intrecciando traiettorie, coraggio, sapienza in una
manovra che resterà a lungo negli occhi, per sempre
nella memoria: l’attesa, la finta, l’affondo. Roba che
neanche Aldo Montano con il fioretto in mano. Prima
del GP aveva detto: “Possiamo fare meglio che in Turchia”. Dopo ha dovuto riconoscere: “La partenza è stata l’unica cosa buona di oggi. Ci siamo ritrovati in una
posizione che non è la nostra, ed è stato bello stare
davanti a macchine che hanno prestazioni ben superiori alla nostra, poi mi hanno passato tutti. Purtroppo riusciamo a fare qualcosa con le gomme morbide,
che durano 11-12 giri, ma bisogna cavarsela per altri
30-35 con le dure, e lì paghiamo troppo. Non so perché la Pirelli porti delle dure che resistono meno e sono
di 2” al giro più lente, meglio che non parli”.
MCLAREN E RED BULL
DUE PASSI AVANTI
La Ferrari aveva portato anche altre novità, e non hanno dato gli esiti sperati, aggiungeteci che anche nei
tempi dei pit-stop le Rosse sono più lente dei diretti
concorrenti (“Il ruolo dei meccanici con tutti questi pit
stop sta diventando importante come quello dei piloti, c’è qualcosa che non va”, dixit Domenicali), e avrete il quadro sconsolante di una sconfitta che rischia di
trasformarsi in disfatta. “Noi abbiamo fatto un passo
avanti nei confronti di Mercedes e Renault”, scuote il
mascellone volitivo Alonso. “Ma nel frattempo Red
Bull e McLaren ne hanno fatti due. Fra sette giorni ci
aspetta Montecarlo, dovremo batterci con due team
che hanno dato un giro a tutti, serve una reazione
immediata. Anche perché dopo, in Canada, servirà
una svolta: lì si deciderà la nostra stagione”. E’ solo
giugno e siamo già all’ultima spiaggia, quella dove il
Master & Commander Fernando Alonso rischia di
arrivare senza una ammiraglia e senza un esercito.
“
Red Bull e McLaren qui erano nettamente più veloci di noi
ed è solo grazie al talento di Fernando che siamo riusciti ad impensierirli
nella prima parte della corsa. Non avevamo abbastanza carico
aerodinamico per questo circuito e lo sapevamo sin dall'inizio del fine
settimana ma, chiaramente, non ci aspettavamo di essere così lontani
come passo di gara. C'è tanto da lavorare..
PAT FRY
”
7
GP
SPAGNA
I PROTAGONISTI
BENVENUTI
AL SEB & LEW
8
WIS SHOW
Lewis Hamilton
ha seguito come un’ombra
Sebastien Vettel, forse sperando
in un errore o un probelam
che però non è arrivato
9
GP
SPAGNA
I PROTAGONISTI
Stefano Semeraro
Be-beep contro Will Coyote. Uno che
scappa avanti, velocissimo, e l’altro
che si industria, si danna, le prova
tutte per acchiapparlo. Solo che nel
famoso fumetto il coyote di genio
non riuscirà mai a prendere il roadrunner, il pennuto velocista, mentre
in pista Lewis Hamilton ha già dimostrato – in Cina - di poter battere
Sebastiann Vettel e la sua “Kinky
Kylie”. E a momenti non si ripeteva
in Spagna. Negli ultimi giri a Montmelò, Seb si è visto l’avversario
attaccato agli specchietti: nei rettilinei, per colpa anche del funzionamento non sempre impeccabile del
Kers della Red Bull, gli si incollava in
maniera spaventosa agli scarichi,
fintando l’attacco, nelle esse lo guatava. Vettel recuperava nei curvoni
veloci, dove il mostruoso carico della Red Bull metteva ali alle (stanche)
gomme, ma alla fine, dopo aver rintuzzato con grande saldezza di nervi
gli assalti dell’impaziente inglese,
che gli è arrivato ad appena sei decimi, ha sentito il bisogno di urlare nel
microfono lo slogan gioioso di un
altro famoso personaggio dei fumetti, Fred Flintones: “Jabadabadooring-ding-ding!”. Un urlo di sollievo:
“Quando ho passato il traguardo ho
sentito come se dalle spalle mi si
togliesse un peso di una tonnellata”,
ha sbuffato Seb. “E’ stata una gara
molto dura, Lewis mi ha fatto davve-
10
“
È stata una gara molto dura, Lewis mi ha fatto davvero paura.
Tutti si aspettavano una gara facile della Red Bull, invece alla partenza
Alonso è uscito dal nulla, è come scappato fuori e non ho ancora capito
perché. Poi, la McLaren ha fatto molti progressi, e negli ultimi
dieci giri le gomme mi hanno fatto penare, Hamilton mi ha messo
sotto pressione e ho temuto che finisse come in Cina.
Per fortuna abbiamo tenuto tutti i nervi saldi
SEBASTIAN VETTEL
ro paura. Tutti si aspettavano una
gara facile della Red Bull, invece alla
partenza Alonso è uscito dal nulla, è
come scappato fuori e non ho ancora
capito perché. Poi, la McLaren ha fatto molti progressi, e negli ultimi dieci giri le gomme mi hanno fatto penare, Hamilton mi ha messo sotto pressione e ho temuto che finisse come in
Cina. Per fortuna abbiamo tenuto
tutti i nervi saldi”.
VETTEL NON SBAGLIA
NEANCHE SOTTO PRESSIONE
Ecco la parolina chiave. Il Vettel di
due anni fa era un Be-beep che
inciampava spesso, che si distraeva e
si faceva beccare. Quello di oggi è un
pilota maturo, che sa difendersi oltre
che attaccare, che sa mettere ghiaccio sulla gara quando è necessario.
Che non sbaglia più e sopporta con
flemma da lord anche l’andamento a
singhiozzo del mini-Kers voluto da
Newey. “Ma in futuro sarà essenzia-
”
le che funzioni bene”, ha messo i piedi avanti Seb. Anche perché contro
questa McLaren lanciata in rimonta,
che ad ogni GP sembra più vicina,
non è proprio il caso di distrarsi, di
concedere vantaggi. E se Button è un
avversario “normale”, capace di
grandi cose, ma che non spaventa più
di tanto, Lewis è un Velociraptor in
costante agguato. L’unico che, oggi,
pare avere una chance di mordicchiare la carne metallica delle Red
Bull. Il vero duello del mondiale, con
Alonso incatenato ad una 150 tartarughesca, è fra loro due. Sono gli eroi
del Circus, e non eroi di cartone.
HAMILTON ASPETTA
IL CITTADINO DI MONACO
“Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal nostro ritmo”, ha detto
Lewis dopo la premiazione. “Anzi,
penso che in media in gara fossimo
più veloci delle Red Bull, tranne che
nei tratti veramente veloci. Ho
spinto al massimo per tutto il
pomeriggio, e alla fine, con qualche
giro in più, forse avreste avuto un
ordine di arrivo diverso. Superare
qui, anche con l’ala mobile, non è
affatto facile, non riesci a insistere
nella curva 3 o nella 9, in più mi trovavo nella scia e nella turbolenza di
Sebastian e la macchina scivolava
parecchio. Peccato. In qualifica
perdiamo ancora troppo, ma in
gara ci siamo. E non vedo di correre a Monaco, dove l’aerodinamica
conta meno e le qualità del pilota
possono fare la differenza”. Una
sfida che esalta, che promette altre
puntate. La Red Bull è partita
avvantaggiata, a Woking stanno
facendo di tutto per dare a Lewis
una macchina sullo stesso livello
del suo avversario. Per consentirgli
quella “battaglia ad armi pari” che
il diavoletto di Stevenage invoca
dall’inizio del Mondiale. E allora,
Kers o non Kers, ala mobile o non
ala mobile, sì che divertiremo.
Jabadabadoo!
11
GP
SPAGNA
IL CASO
Per il momenmto la
battaglia cui deve farsi
carico Sebastian Vettel
è quella con le bollicine
di champagne a fine gara.
Ma qualcuno sta
aspettando la sua
Red Bull al varco...
12
Stefano Semeraro
Vogliono “scaricare” la Red Bull: alzi la mano chi non l’ha
pensato, magari di nascosto a se stesso. L’indagine della FIA
sugli scarichi che soffiano sui diffusori posteriori rischia di
trasformarsi nell’ennesimo scandalo di una F.1 che non
conosce stabilità, credibilità regolamentare. Il confine fra
furbata e genialata, lo sappiamo da sempre, è strettissimo,
e corre sul filo delle interpretazioni, più che della lettera dei
regolamenti, ma le interpretazioni spesso possono sembrare parziali, soggettive. Tendenziose. Charlie Whiting, il delegato tecnico della FIA, alle spalle ha una lunga carriera di
verdetti controversi, di eccezioni più o meno condivisibili.
Stavolta, dopo 4 GP, ha scoperto che le Red Bull, e con lei
altri 8 team, Ferrari compresa, utilizzano scarichi che soffiano anche in fase di rilascio, ad acceleratore alzato. A controllarne il meccanismo non è quindi il pilota, e ciò è contrario allo spirito dei regolamenti. Ergo: già a partire dal GP
di Spagna, e comunque dal prossimo appuntamento monegasco, avrebbero potuto essere vietati. Costringendo tutti i
team che li adottano a ripensare radicalmente la vettura:
come si capisce, un potenziale tsunami tecnico e agonistico
per il campionato in corso, e soprattutto per la Red Bull che
lo sta dominando. I soli tre team “regolari” sono Williams,
Hispania e Virginia, che però a Montmelò non hanno esposto reclamo. Perché?

SOFFI
DI GUERRA
13
GP
SPAGNA
IL CASO
Come ogni anno, le beghe regolamentari tengono banco in F.1.
Ora è la Red Bull ad essere sotto la lente d’ingrandimento
Secondo i critici più maliziosi la FIA, dopo
aver trovato la magagna, si sarebbe spaventata delle possibili conseguenze e avrebbe avviato una azione diplomatica per convincere i tre
team a non protestare. O almeno a non farlo
subito. “Abbiamo scritto al Presidente della
Fia Jean Todt”, ha dichiarato alla BBC Colin
Kolles, boss della Hispania. “Chiediamo che
quelle soluzioni siano escluse, perché sono
illegali e danno alle altre squadre un grande
vantaggio. Mi aspetto una decisione prima di
Monaco, altrimenti saremo costretti a presentare ricorso, anche se ora non so che dire a che
punto del week-end di gara”. Chris Horner, da
sponda Red Bull, ha risposto con sarcasmo
che “la HRT al momento è in fondo allo schieramento e ha problemi più grossi da risolvere”, ma la questione rischia di intignarsi.
Gli scarichi “soffiati” sono un vecchio pallino
di Adrian Newey, che altri hanno copiato, ma
senza ottenere gli stessi risultati. Questione di
pulizia e originalità progettuale - nel disegno
della 150 ad esempio lo schema push-road
delle sospensioni ostacola la perfezione del
flusso d’aria –, di genialità che contribuisce
14
pesantemente al primato della Red Bull. Un
successo che forse fa storcere il naso ai vecchi
“padroni” della F.1, o magari alle grandi case,
irritate dal vedere un team di “bibitari” da due
anni in testa al Mondiale. La questione sarà
discussa al prossimo meeting tecnico della
FIA, in programma il 16 giugno, e quindi dopo
il GP del Canada, e non prima di quello di
Montecarlo come si augura (sibillinamente?)
Kolles. La FIA, probabilmente, cercherà un
compromesso tecnico, una soluzione che vieti l’emissione di gas caldi in rilascio ma che
non costringa ben nove team, Ferrari e McLaren comprese, a ripensare la vettura a campionato già inoltrato. A questo punto però bisognerà vedere cosa decideranno di fare i tre piccoli team, che si ritrovano in mano una arma
strepitosa. Decidessero di fare ricorso prima
del GP di Montecarlo, rischieremmo di assistere ad un ennesimo scandalo-farsa, dai contorni imprevedibili e forse grotteschi, con vetture che corono e vincono sub-iudice, classifiche stravolte a settimane di distanza, appelli
e contro-appelli. Il tutto mentre la FIA si sta
interrogando anche sulla possibilità di vieta-
re il DRS, la famigerata ala mobile, nel tunneldi Monaco.
Attendersi una posizione comune dai team e
coerente da parte della FIA sembra utopistico. Anche in Spagna i veleni non sono mancati, con i nolder dell’ala posteriore della Ferrari messi fuorilegge – dopo che erano stati preventivamente sottoposti al vaglio tecnico della FIA – da una spiata da altre squadre. O con
le polemiche agitate da Helmut Marko sullo
“spionaggio” della Ferrari, che averebbe intercettato le comunicazioni della Red Bull per
giocare d’anticipo sui pit-stop.
L’importante è che non si inquini l’andamento del campionato con sterzate regolamentari
sospette: un po’ come se a Serie A iniziata si
decidesse di cambiare la regola del fuorigioco
perché una squadra dispone di un attaccante
bravo a rubare il tempo ai difensori. “E’ l’inevitabile e sfortunata conseguenza del successo”. ha commentato Horner riferendosi alle
possibili sanzioni della FIA. Ma la inevitabile
conseguenza della instabilità regolamentare e
del proliferare dei veleni e sospetti è la perdita di credibilità. In F.1 come ovunque.
“
Abbiamo scritto una lettera al presidente della FIA chiedendo
che i nuovi scarichi vengano banditi subito, perché sono contro le norme
e lo spirito di questo sport. La lettera è stata firmata e inviata. Sono in
attesa di una risposta prima della gara del prossimo weekend. Se non ci
sarà nessun cambiamento, allora non avremo altra scelta che quella di
protestare e far valere le nostre ragioni in sede di Federazione
COLIN KOLLES
”
15
GP
SPAGNA
LE PAGELLE
HEIDFELD
È BOLLENTE
Sebastian Vettel
10
Lewis Hamilton
10
Fernando Alonso
9
Nick Heidfeld
8
Kamui Kobayashi
8
Jenson Button
7
In gara è praticamente perfetto e dimostra che sta cominciando
anche a liberarsi di certe amnesie che ne avevano rallentato la corsa nel 2010. Maturo, veloce e con una Red Bull fino a ora velocissima quasi impossibile batterlo.
In qualifica è dietro alle due Red Bull, ma in gara il James Bond
della McLaren diventa l’irriducibile di sempre. Suo il giro più veloce che condisce una gara tutta sostanza passata negli scarichi della “bibita a quattro ruote” di Vettel.
Esaltato dall’aria di casa lo spagnolo per quasi mezzo GP riesce a
nascondere tutte le magagne di una monoposto che sembra davvero nata male. Solo la partenza vale il voto da primo della classe.
Il week-end del tedesco non è dei più agevoli. gli si incendia la macchina nelle libere del sabato mattina, non fa le qualifiche e parte
buon ultimo. Nick non si arrende e parte subito con gomme dure,
recupera a suon di sorpassi e con le gomme tenere veleggia alto fino
all’ottavo posto finale.
Costretto ai box per una fulminea foratura non si perde d’animo. Il
giapponese kamikaze che abbiamo imparato a conoscere lascia il
posto a un pilota concreto tanto da portare la sua Sauber dall’ultimo posto in cui era precipitato fino al decimo posto finale. Un punticino che vale oro.
Senza quella partenza disastrosa il suo voto sarebbe molto più alto,
ma tant’è. Come spesso accade è il più bravo ad interpretare pneumatici che ad altri si sbriciolano dopo pochi giri.
16
Nick Heidfeld in bagarre
con Alguersuari e Di Resta
17
GP
SPAGNA
LE PAGELLE
18
Michael Schumacher 6+
L’anziano campione fa quel che può con il materiale che si ritrova,
cioè poco…
Nico Rosberg
6
Sergio Perez
6
Heikki Kovalainen
6
Jarno Trulli
6
Al via Sua-Maestà-Il-Compagno-Di-Squadra lo supera, lui abbozza e raccoglie buoni punticini che leniscono, parzialmente, il
momentaccio Mercedes.
Si riprende i piunti che gli erano stati tolti molto fiscalmente in
Australia per via di un alettone di alcuni millimetri troppo largo.
La strada è ancora lunga, ma intanto il finlandese non si piange
addosso e il sabato si piazza quasi a metà schieramento, raschiando tutto il possibile dalla sua Lotus.
Anche l’abruzzese spreme al massimo la sua monoposto, macina
chilometri e finisce primo tra i peggio armati.
Pastor Maldonado 5,5
Ancora una volta discreto in qualifica, in gara perde un po’ di smalto, ma il momento particolare del suo team non aiuta di certo.
Paul Di Resta
5,5
In qualifica arranca a trovare il bandolo della matassa, che in parte riesce a sbrogliare in gara.
Adrian Sutil
Sebastien Buemi
5
5
Jaime Alguersuari
5
Costantemente dietro al compagno di squadra.
Senza infamia e senza lodi peggiora il suo undicesimo posto in qualifica e termina quattordicesimo.
Lotta in famiglia
tra Schumacher e Barrichello
Come sopra. Peggiora tre posizioni rispetto alla griglia di partenza.
19
GP
SPAGNA
LE PAGELLE
Vitaly Petrov
5
Felipe Massa
4
Mark Webber
4
Rubens Barrichello
4
Hispania
4
Virgin
4
Perde il confronto del compagno, dopo che era uscito dalle qualifiche con il sesto tempo in tasca.
La Ferrari che ha per le mani non è certo la macchina più bella del
reame, ma il brasiliano subisce troppo passivamente mentre il suo
compagno lotta con Vettel e Hamilton lui si accontenta di “prendersi” con Buemi e Perez…
La pole del sabato è soltanto un’illusione. Al via si fa “uccellare”
sia da Alonso sia da Vettel poi finisce alle spalle anche di Hamilton. Un quarto posto con una monoposto di tale portata suona quasi come un insulto.
Diciannovesimo in qualifica, diciasettesimo in gara. Alle sue spalle finiscono sole vetture...GP2.
Passo indietro rispetto alla gara di Turchia, ma viene il sospetto che
ad Istanbul ci fosse molta farina dal sacco di Liuzzi...
Riescono solo a giocarsela, si fa per dire, con la HRT, il che è tutto
dire.
20
Rubens Barrichello
21
GP
SPAGNA
LE CLASSIFICHE
L'ORDINE DI ARRIVO
DOMENICA 22 MAGGIO 2011
1. Sebastian Vettel (Red Bull RB7-Renault) – 66 giri in 1.39’03”301
2. Lewis Hamilton (McLaren MP4/26-Mercedes) – 0”630
3. Jenson Button (McLaren MP4/26-Mercedes) – 35”697
4. Mark Webber (Red Bull RB7-Renault) – 47”966
5. Fernando Alonso (Ferrari 150) – 1 giro
6. Michael Schumacher (Mercedes MGP W02) - 1 giro
7. Nico Rosberg (Mercedes MGP W02) – 1 giro
8. Nick Heidfeld (Renault R31) – 1 giro
9. Sergio Perez (Sauber C30-Ferrari) - 1'27"244 - 1 giro
10. Kamui Kobayashi (Sauber C30-Ferrari) - 1 giro
11. Vitaly Petrov (Renault R31) - 1 giro
12. Paul Di Resta (Force India VJM04-Mercedes) – 1 giro
13. Adrian Sutil (Force India VJM04-Mercedes) – 1 giro
14. Sebastien Buemi (Toro Rosso STR6-Ferrari) - 1 giro
15. Pastor Maldonado (Williams FW33-Cosworth) – 1 giro
16. Jaime Alguersuari (Toro Rosso STR6-Ferrari) – 2 giri
17. Rubens Barrichello (Williams FW33-Cosworth) - 2 giri
18. Jarno Trulli (Lotus T129-Renault) - 1'29"673 – 2 giri
19. Timo Glock (Virgin VR02-Cosworth) – 3 giri
20. Jerome D'Ambrosio (Virgin VR02-Cosworth) - 4 giri
21. Narain Karthikeyan (Hispania F111-Cosworth) - 5 giri
Giro più veloce: Hamilton in 1’26”727
Ritirati
Felipe Massa (Ferrari 150) - 60° giro
Heikki Kovalainen (Lotus T129-Renault) - 49° giro
Vitantonio Liuzzi (Hispania F111-Cosworth) - 29° giro
IL RIEPILOGO DELLA STAGIONE 2011
Australia
Malesia
Cina
Turchia
Spagna
Monaco
Canada
Europa
Gran Bretagnna
Germania
Ungheria
Belgio
Italia
Singapore
Giappone
Corea
India
Abu Dhabi
Brasile
22
27/03/2011
10/04/2011
17/04/2011
08/05/2011
22/05/2011
29/05/2011
12/06/2011
26/06/2011
10/07/2011
24/07/2011
31/07/2011
28/08/2011
11/09/2011
25/09/2011
09/10/2011
16/10/2011
30/10/2011
13/11/2011
27/11/2011
Sebastian Vettel
Sebastian Vettel
Lewis Hamilton
Sebastian Vettel
Sebastian Vettel
(RBR-Renault)
(RBR-Renault)
(McLaren-Mercedes)
(RBR-Renault)
(RBR-Renault)
58 giri in 1.29’30”259
56 giri in 1.37’39”832
56 giri in 1.36’58”226
58 giri in 1.30’17”558
66 giri in 1.39’03”303
CLASSIFICA
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
Sebastian Vettel
Lewis Hamilton
Mark Webber
Jenson Button
Fernando Alonso
Nico Rosberg
Nick Heidfeld
Felipe Massa
Vitaly Petrov
Michael Schumacher
Kamui Kobayashi
Sebastien Buemi
Adrian Sutil
Sergio Perez
Paul di Resta
Jaime Alguersuari
Rubens Barrichello
Jarno Trulli
Jerome d'Ambrosio
Heikki Kovalainen
Pastor Maldonado
Timo Glock
Narain Karthikeyan
Vitantonio Liuzzi
CLASSIFICA
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
PILOTI
RBR-Renault
McLaren-Mercedes
RBR-Renault
McLaren-Mercedes
Ferrari
Mercedes
Renault
Ferrari
Renault
Mercedes
Sauber-Ferrari
STR-Ferrari
Force India-Mercedes
Sauber-Ferrari
Force India-Mercedes
TR-Ferrari
Williams-Cosworth
Lotus-Renault
Virgin-Cosworth
Lotus-Renault
Williams-Cosworth
Virgin-Cosworth
HRT-Cosworth
HRT-Cosworth
118
77
67
61
51
26
25
24
21
14
9
6
2
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
COSTRUTTORI
RBR-Renault
McLaren-Mercedes
Ferrari
Renault
Mercedes
Sauber-Ferrari
STR-Ferrari
Force India-Mercedes
Lotus-Renault
Virgin-Cosworth
Williams-Cosworth
HRT-Cosworth
185
138
75
46
40
11
6
4
0
0
0
0
Ipsedixit
“Le gomme dure? È meglio che
non parli. Meno cose dico
meglio è...”
Fernando Alonso
“Sono un disastro...”
Lewis Hamilton
“Hamilton e Alonso? È meglio
che anch’io non parli! Ci hanno
criticato per i troppi pit-stop,
hanno voluto una gomma che
durasse di più, almeno 10 giri,
e noi l’abbiamo realizzata.
L’hanno provata tutti in
Malesia e Turchia, nessuna
critica. Qualcuno ha fatto tanti
giri con questa gomma altri
meno. Certo, chi ha meno
carico aerodinamico fa più
fatica a mandarle in
temperatura...”
Paul Hembery, Pirelli
“Nove o dieci team hanno i
diffusori soffiati
potenzialmente illegali, e
ognuno ora potrà usare lo
strumento della protesta”
Charlie Whiting
24
“Lewis Hamilton? Mai dire
mai... Nella vita le persone
possono cambiare. Abbiamo
visto accadere tante cose nel
mondo. Ma di sicuro Lewis è
uno dei piloti più forti del
mondo e chissà cosa potrà
accadere nel futuro ...”
Stefano Domenicali
“... di sicuro la Ferrari
è un team fantastico,
per il quale ogni pilota
vorrebbe correre”.
Lewis Hamilton
“Non ho potuto usare il Kers
nella seconda e terza qualifica,
ma Mark si è meritato la pole,
ed io ho pure risparmiato un
set di gomme nuove...”.
Sebastian Vettel
“Le qualifiche come sono
concepite ora non vanno
più bene. Dobbiamo tornare
al giro secco, alla superpole,
quando si girava in pista
uno ad uno”
Fernando Alonso
“L’ala bocciata? Per fortuna
abbiamo altre idee da
proporre. Qui avete visto solo
la trovata dell’ala, ma sotto il
cofano motore e le fiancate vi
assicuro che la Ferrari ha
portato altre idee e progetti
innovativi e in gara diremo la
nostra per il podio”
Fernando Alonso
“Per come sono fatto* non mi
arrenderò mai. E comunque
non dopo cinque gare.
Penso che ancora tutto può
succedere”
Fernando Alonso
“Nessun problema per quanto
riguarda il futuro. La regola
che vuole motori 4 cilindri
turbo dal 2013 è passata con
i voti del Consiglio Mondiale,
quindi non si potrà più
cambiare”
Jean Todt
“Accettiamo le nuove
norme...”.
Norbert Haug
RETRÒ
GIANFRANCO BRANCATELLI
26
QUELLA KAUHSEN
TROPPO LENTA
Gianfranco Brancatelli
con la Kauhsen F.1 nel 1979
27
RETRÒ
GIANFRANCO BRANCATELLI
Brancatelli in Formula 3 nel 1976
Carlo Baffi
Foto: Actualfoto
Una carriera divisa in due periodi: quello
delle ruote scoperte prima e delle ruote
coperte poi. Può riassumersi così il cammino nell’universo motoristico sportivo di
Gianfranco Brancatelli. Nato a Torino il 18
gennaio del 1950, Brancatelli muove i primi passi in pista nel 1973, nell’ambito della Formula Abarth. Il suo talento emerge
sin da subito: nel ’74 vince il titolo nazionale e quando l’anno successivo passa in
F.3, ha modo di lottare immediatamente
per la vittoria finale in campionato. Viene
però beffato, insieme a Pesenti Rossi, da
Luciano Pavesi. Sempre in quella stagione,
il torinese partecipa anche alla serie continentale in cui giunge 10° al volante della
28
sua March 753 della Novamotor. Nel 1976,
come pilota della Scuderia Everest, porta
per ben due volte la sua March-Toyota alla
vittoria: a Mantorp (Svezia) e a Vallelunga. Sigla altri importanti piazzamenti e
podi, classificandosi 3° assoluto alle spalle di Anderson e del vincitore Riccardo
Patrese. La stagione 1977, vede Brancatelli fare il suo debutto in F.2 al volante di una
Ralt RT1 della scuderia di Giancarlo
Minardi, chiudendo il campionato al 17°
posto con 3 punti. L’anno dopo, il torinese
è sempre in F.2 con la compagine faentina, ma ben presto si rende conto delle scarse possibilità di risultati. Disputa la gara
monzese del Campionato Europeo Sportscar su una Lola Ford T286, ma deve ritirarsi dopo 11 tornate. La stagione del piemontese in F.2 prosegue al volante di una
March-Bmw, ma senza alcun acuto. Arriviamo così al 1979, quando Brancatelli raggiunge un accordo con il team di Willi
Kauhsen per tentare la grande avventura
in F.1. E’ un periodo in cui anche delle piccole realtà sognano in grande e tra queste
c’è appunto questa scuderia tedesca, messasi in luce nel campionato cadetto di F.2.
Il modello, progettato da Klaus Kapitzka in
collaborazione con l’Università di Acquisgrana, è spinto dal classsico FordCosworth e fa il suo esordio nel Gran Premio di Spagna, 5° appuntamento del mondiale F.1.
A Jarama però le difficoltà emergono subito. Brancatelli risulta il più lento dei 27
iscritti, staccato di oltre 8” dalla Ligier di
Jacques Laffite, in pole. Il rivale più vicino
è Merzario, 26° a 3”94. Escluso dalla griglia di partenza, ci riprova a Zolder nel
Gran Premio del Belgio, ma pure qui la
musica non cambia. Brancatelli è a 13”35
dalla pole, guarda caso ancora siglata da
Laffite. Dunque, nuovamente out dopo le
prequalifiche. Risultato che si ripete pure
a Monte Carlo, anche se Brancatelli è alla
guida di una nuova vettura. Si tratta della
Merzario. In occasione del GP di Monaco
infatti, Arturo Merzario deve dare forfait a
causa di un infortunio, da qui il sedile
vacante. La scelta ricade su Brancatelli,
dopo il rifiuto di Vittorio Brambilla. Caldeggiato dai vertici dell’Alfa Romeo con
cui Merzario è in stretti rapporti, il monzese viene dapprima convocato per un test
sulla pista di Balocco, a pochi giorni dalla
gara monegasca. Brambilla si dice alquan-
to pessimista sulle possibilità del progetto
e getta così la spugna. Brancatelli invece ci
prova. Sarà questa la sua ultima apparizione nel Circus iridato. Chiusa parentesi con
la massima serie, il piemontese guarda al
Turismo; scelta che col tempo risulterà
particolarmente azzeccata. Nel 1982
debutta con l’Alfa Romeo e vince sul tracciato austriaco del Salzburgring, cogliendo
il suo promo successo nella categoria. Nel
biennio 1984-85, Brancatelli è alfiere della Eggenberger Motorsport nell’ETCC,
piazzandosi rispettivamente 3° assoluto su
una BMW e vincendo il titolo l’anno dopo
al volante di una Volvo 240 Turbo. E sempre in quella stagione s’impone nella prestigiosa Guia Race di Macao. Gli anni a
seguire vedono Brancatelli impegnato nella 24 Ore di Daytona in cui giunge 2° nel
1987, condividendo l’abitacolo della Brun
Porsche 962S con Larrauri e Sigala. Altri
successi sono targati 1988 con il titolo italiano Turismo con l’Alfa 75 del Jolly Club
e nel 1989 alla “24 Ore di Spa”. Seguono
anche importanti piazzamenti alla “24 Ore
del Nurburgring” (3° posto) e alla “24 Ore
di Le Mans” (2°). Negli anni ’90, Brancatelli si cimenta pure nella SuperBike a bordo di una Ducati 888, ma le sue presenze
maggiori sono ancora nelle ruote coperte,
in particolare nell’ambito del Super Turismo Malese con una Toyota Carina. Nel
1997 Brancatelli è ancora al via della maratona di Le Mans su una Porsche 911. Il 1999
saluta la sua ultima apparizione in pista
nel Johor Super Saloon Series, dove conquista una vittoria per il Team Petronas
Mazda RX-7.
29
MOTO
GP
IL CASO
SIMONCELLI
NELLA BUFERA
30
Massimo Costa
Uno po’ se l’è cercata. Un po’ il clan degli
spagnoli pensa di poter fare e disfare
come più gli fa comodo. Fatto sta che
Marco Simoncelli si ritrova con l’etichetta di pilota pericoloso e spezza ossa degli
avversari dopo aver mandato a gambe
all’aria, e all’ospedale di Le Mans con
una spalla rotta, Dani Pedrosa. La vigilia del GP di Francia era stata particolarmente fastidiosa per il pilota romagnolo, con Jorge Lorenzo e Casey Stoner che
lo avevano accusato di essere spesso e
volentieri sopra le righe. Simoncelli aveva ribattuto a modo suo, un po’ da spaccone a dire la verità, sostenuto da Valentino Rossi, ma non da Andrea Dovizio-
so, anche lui contrario allo stile di guida
del corregionale. I due hanno spesso vissuto momenti caldi nella 250 e anche di
recente in Moto GP. Gli spagnoli poi,
considerano Simoncelli un kamikaze da
quando al Mugello, nel 2008, in pieno
rettilineo dei box ha urtato Hector Barbera spedendolo a terra. Un incidente
pericolosissimo che aveva causato
pesanti accuse della stampa spagnola
nei confronti di Simoncelli. Non a caso
Barbera, oggi anche lui in Moto GP, ha
voluto presenziare alla riunione anti
Marco a Le Mans. Quella caduta non l’ha
mai dimenticata e non gli si può certo
dare torto. Fatto sta che dopo le polemiche della vigilia, Simoncelli ha compiuto un sorpasso piuttosto al limite su
Pedrosa chiudendogli la porta come
niente fosse. Scatenando il finimondo.
Inevitabilmente, perché Simoncelli si è
comportato come se lo spagnolo, in
quella fase, non esistesse. Di certo non
lo ha aiutato il fatto di sostenere di non
avere compiuto un azzardo, forse perché, come sostiene Dovizioso, il suo limite è molto oltre quello di tutti gli altri. E
quando si alza l’asticella ecco che il
rischio aumenta di gran lunga, per il
diretto interessato e di conseguenza
anche per gli altri. Simoncelli è cresciuto molto e sta dimostrando di poter tenere il passo dei grandi della Moto GP. Ma
deve riuscire a saper dosare il proprio
talento se non vuole bruciarsi ancora
prima di iniziare a scalare il vertice.
31
MOTO
GP
IL CASO
PRIMA DEL CONTATTO CON PEDROSA
Adesso che vado forte, Lorenzo ha tirato fuori
un episodio di sette mesi fa”
Marco Simoncelli
“Ho paura di lottare con Simoncelli perché dice di
andare forte? A me sembra che quello veloce sia
Stoner e con lui non ho nessun timore di lottare”
Jorge Lorenzo
“Se sei veloce non hai bisogno di fare queste cose”
Casey Stoner a Marco Simoncelli
“Non mi sento sicuro quando sono vicino a
Simoncelli”
Andrea Dovizioso
32
«Ultimamente alle riunioni della safety-commission
ci siamo sempre io, Capirossi e Simoncelli.
Qualche volta viene anche Hayden.
L’anno scorso ogni tanto c’erano Lorenzo e Stoner,
ma ora non più. Invece venerdì a Le Mans si sono
presentati entrambi e con loro Dovizioso, Barbera ed
Elias. Abbiamo pensato: forse arrivano così in tanti
perché ci vogliono menare! Hanno tirato fuori la
storia dei sorpassi e si sono messi a parlare di fare
regole per stabilire come e quando superare.
Ma come si fa a stabilirlo con una regola?
Mettiamo la freccia? Fortunatamente
non è cambiato niente”
Valentino Rossi
DOPO IL CONTATTO CON PEDROSA
“Credo che sia un vero ignorante, non capisce nulla di
ciò che gli accade intorno. Questo ragazzo andrebbe
rinchiuso”
Albert Puig, manager di Pedrosa
“Lo dicevo da tempo che è pericoloso quello…”
Jorge Lorenzo
“Mi sono fatto un esame di coscienza e credo di non
avere esagerato con Pedrosa”
Marco Simoncelli
“Non accetto che questo ragazzo venga crocifisso in
piazza, sembra che abbia ucciso qualcuno. Voglio
ricordare che Pedrosa a Estoril, nel 2006, ha steso il
suo compagno Hayden e nessuno ha detto niente”
Fausto Gresini, team manager di Simoncelli
“Marco è stato ingenuo tatticamente perché era più
veloce di Pedrosa e invece ha azzardato troppo”
Valentino Rossi
"Non si può puntare il dito accusatore su uno solo.
È il contesto generale che va analizzato. È impossibile
“Il problema di Simoncelli è che il suo senso del limite definire il sorpasso sicuro. Nelle gare bisogna solo
supera quello di tutti gli altri”
cercare di ridurre i rischi".
Andrea Dovizioso
Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna
33
INDYCAR
ANTEPRIMA 500 MIGLIA INDIANAPOLIS
TAGLIANI
SI GODE
LA PRIMA
FILA
34
35
INDYCAR
ANTEPRIMA 500 MIGLIA INDIANAPOLIS
Marco Cortesi
La passione e la capacità di Sam Schmidt
contro top team come Penske, Ganassi e
Andretti. Questo è stato il filo conduttore
della lotta per la pole nell'Indy 500 del centenario, con Alex Tagliani splendido interprete in grado di cogliere al volo l'opportunità con incredibile efficacia. Reso tetraplegico da un terrificante incidente ad Orlando nel 2000 e ritornato come team manager, Schmidt si è presentato alle qualifiche
gestendo cinque vetture, alcune delle quali in "outsourcing" per altri team, riuscendo a piazzarne addirittura quattro nelle prime sette posizioni (quelle di Tagliani, Bell,
Wheldon e Rice), e permettendo al canadese di di incamerare una netta pole position.
Un trionfo il suo, conquistato in barba agli
squadroni di vertice. Si è accontentato del
secondo posto Scott Dixon, mentre Franchitti si è dovuto arrendere restando senza
carburante dopo un disperato tentativo.
Dietro a Servia, terzo, ha chiuso Bell,
davanti al primo portacolori Penske, Will
Power. Fuori dalla Q2 Helio Castroneves
(6a fila), mentre Ryan Briscoe è stato
costretto a ricorrere al bump day dopo un
crash nelle libere. Per casa Andretti è andata perfino peggio: due vetture fuori, quelle
36
di Ryan Hunter-Reay e Mike Conway, due
salve per miracolo, con Marco Andretti e
Danica Patrick. Per la gara, giurano, sarà
un'altra storia, ma le enormi difficoltà di
una compagine di tale spessore non sono
state che un indice di qualità complessiva
dello schieramento, il più ravvicinato di
sempre. Fantastica la prova di Simona De
Silvestro. La 22enne di casa HVM, schierata con un muletto datato 2003, ha centrato la qualifica in 24esima posizione nonostante la vettura meno sviluppata e le ustioni riportate in uno spaventoso incidente
nelle libere. In seguito ad una rottura meccanica, la sua Dallara-Honda si era schiantata contro le protezioni, decollando e
prendendo fuoco. Un altro brutto botto,
nella sessione di qualifica, ha coinvolto HoPin Tung, trasportato in ospedale e non
autorizzato a rientrare in pista. La débacle
del Dragon Racing è stata totale. Dopo le
discussioni con Scott Speed, e l'arrivo di
Patrick Carpentier per "saggiare" una vettura giudicata dall'americano inguidabile,
è venuto un nuovo botto che ha messo fine
ad ogni speranza per gli uomini di Jay Penske. Alla fine, gli ultimi, che sperano di
diventare i primi, sono stati uno stoico Alex
Lloyd, la Rookie di ferro Pippa Mann, e la
brasiliana Ana Beatriz.
A sinistra i tre piloti che partiranno in prima fila
nell’edizione numero 100 della Indy 500: Tagliani, Dixon e Servia
Ryan Hunter-Reay
uno dei piloti più in vista
ad essere escluso, riceve un
affettuoso abbraccio
da Graham Rahal
La passione oltre ogni ostacolo. Dopo aver approntato uno
schieramento di prima classe, Sam Schmidt (sopra) ha messo
quattro delle sue vetture nelle prime 6 posizioni
37
INDYCAR
ANTEPRIMA 500 MIGLIA INDIANAPOLIS
Protagonista involontaria di un botto devastante,
Simona De Silvestro si è ripresentata al via,
fasciata e con una vettura d'annata, riuscendo in un'incredibile qualifica
38
Lo schieramento della Indy 500
Assieme a Simona De Silvestro, altre tre ragazze saranno al via della 500 miglia più famosa del mondo:
Danica Patrick, a sinistra, Pippa Mann, sopra, e Ana Beatriz
1. fila
Alex Tagliani - Schmidt - 227.472 mph (366.081 kmh)
Scott Dixon - Ganassi - 227.340
Oriol Servia - Newman/Haas - 227.168
2. fila
Townsend Bell - Schmidt - 226.887
Will Power - Penske - 226.773
Dan Wheldon - Herta - 226.490
3. fila
Buddy Rice - Panther - 225.786
Ed Carpenter - Fisher - 225.121
Dario Franchitti - Ganassi 4. fila
Takuma Sato - KV - 225.736
Vitor Meira - Foyt - 225.590
JR Hildebrand - Panther - 225.579
5. fila
James Hinchcliffe - Newman/Haas - 225.572
Bertrand Baguette - Rahal - 225.285
Davey Hamilton - D&R - 225.250
6. fila
Helio Castroneves - Penske - 225.216
John Andretti - Andretti - 224.981
EJ Viso - KV - 224.732
7. fila
Bruno Junqueira - Foyt - 224.691
Justin Wilson - D&R - 224.511
Jay Howard - Rahal - 224.483
8. fila
Tomas Scheckter - KV - 224.433
Tony Kanaan - KV - 224.417
Simona de Silvestro - HVM - 224.392
9. fila
Paul Tracy - D&R - 224.939
Danica Patrick - Andretti - 224.861
Ryan Briscoe - Penske - 224.639
10. fila
Marco Andretti - Andretti - 224.628
Charlie Kimball - Ganassi - 224.499
Graham Rahal - Ganassi - 224.380
11. fila
Alex Lloyd - Coyne - 223.957
Pippa Mann - Conquest - 223.936
Ana Beatriz - D&R - 223.879
39
GP2
GARE A MONTMELÒ
Charles Pic vincitore della main race
40
LA PAROLA
AGLI ESPERTI
Vincono Pic e Leimer, ma a incrementare il bottino
dei punti in classifica sono stati Van der Garde e
Bird che hanno approfittato del weekend negativo
di Bianchi, Coletti e Grosjean
41
GP2
GARE A MONTMELÒ
Massimo Costa
Incidenti, squalifiche, penalità, piloti che
da ultimi in qualifica vanno sul gradino più
alto del podio. E’ accaduto di tutto nella
seconda prova del campionato GP2 Main
Series sulla pista Catalunya di Montmelò. I
protagonisti di Istanbul, Romain Grosjean
e Jules Bianchi, la sorpresa turca Stefano
Coletti, se ne sono tornati a casa a testa bassa e con un bottino, in tre, di due soli punti ottenuti dal tester Ferrari. Chi ha tratto
maggiore vantaggio dalla debacle dei tre
piloti di lingua francofona sono stati Sam
Bird e Giedo Van der Garde. L’inglese della iSport ha vissuto un weekend produttivo
intascando un terzo e un quinto posto mentre l’olandese di Addax si è piazzato secondo nella main race, ma poteva essere una
vittoria se il pit-stop fosse stato migliore.
Van der Garde è poi stato eliminato al via
della corsa Sprint da Bianchi, però si trova
ad occupare assieme a Bird la testa del campionato. Due piloti di notevole esperienza
sono quindi i nuovi leader della GP2. Van
der Garde, classe 1985, ha corso tre anni in
F.3 Euro Series e due stagioni in World
Series Renault 3.5 (vincendo il titolo nel
Terzo e quinto,
Bird è in testa al campionato
con Van der Garde
42
2008) ed ora è alla terza avventura in GP2.
Bird, classe 1987, ha alle spalle tre campionati di F.3 tra British e Euro Series, uno in
GP2. Entrambi hanno assaggiato il mondo
della F.1 rispettivamente con Spyker e Mercedes. E subito dietro di loro nella graduatoria generale, troviamo il vincitore della
Main Race, Charles Pic. Il giovane francese, compagno di Van der Garde, è al secondo anno di GP2 dopo due di World Series
Renault ed ha vissuto un buon weekend
conquistando una vittoria che lo riscatta da
un periodo fin troppo oscuro.
Mentre al quarto posto c’è il super esperto
Romain Grosjean che non ha bisogno di
presentazioni e che a Barcellona è stato privato del quarto posto in gara 1 per una irregolarità tecnica mentre nella corsa Sprint,
da ultimo ha rimontato fino alla nona posizione. La boccata d’aria fresca portata dal
rookie Coletti a Istanbul non ha avuto
seguito. Il talento del pilota Trident, emerso con prepotenza quindici giorni fa, si è
sciolto con le prestazioni delle gomme.
Resta da capire come mai: sbagliato l’assetto o la guida del pilota non è stata produttiva? Nel team italiano sarà fondamentale
correre ai ripari in fretta perché già questo
Van der Garde leader
della classifica generale
BIANCHI SCORRETTO
PARTENZE PERICOLOSE
Jules Bianchi dopo Istanbul aveva
accusato Romain Grosjean di averlo eliminato a Istanbul. Ma era parso un incidente di gara e anche il
tester Ferrari, in quell’occasione,
avrebbe dovuto prestare maggiore
attenzione. Bianchi a Barcellona ne
ha combinate di tutti i colori. In
qualifica non ha rispettato le bandiere gialle e quindi la bella pole
conquistata gli è stata giustamente
tolta. Le regole e le bandiere vanno
rispettate. In gara 2, al via, è stato
fin troppo aggressivo spingendo
per ben due volte verso l’esterno
Van der Garde. Bianchi si è comportato scorrettamente, come se in
pista vi fosse solo lui. Al secondo
tentativo di intimidazione all’olandese, il tester Ferrari ha urtato la
monoposto della Addax andando a
colpire di muso il muretto laterale.
E per fortuna che sia la sua vettura
sia quella di Van der Garde sono
rimaste sulla parte sinistra del
tracciato, non finendo al centro
dove sopraggiungeva il resto del
gruppo.
Ma anche al via di gara 1 si è verificato un incidente, con Kral che si è
bellamente spostato da destra verso sinistra costringendo Razia a
sterzare andando ad urtare Gutierrez. Il messicano ha poi centrato
nel posteriore Filippi che ha attraversato tutta la pista (un miracolo
che non sia accaduto il finimondo)
sbattendo frontalmente contro il
muro dei box. Kral si era già reso
protagonista di un repentino cambio di traiettoria dopo due curve
dal via a Istanbul provocando un
contatto tra Chilton e Leimer, il
quale aveva capotato più volte. Ci
sono teste poco serene sulla griglia
di partenza della GP2. Tre botti in
quattro gare sono intollerabili. Servono provvedimenti pesanti.
Jules Bianchi soccorso
dopo l’incidente al via di gara 2
43
GP2
GARE A MONTMELÒ
fine settimana la GP2 tornerà in pista a
Monte Carlo. Se Trident storce la bocca,
sorride Rapax. Il team italiano campione in
carica, ha vissuto un weekend che non
dimenticherà in fretta. Fabio Leimer in
qualifica non è riuscito a percorrere neppure un giro per un problema tecnico. Partito
dall’ultima fila nella Main Race, lo svizzero
ha rimontato alla grande, grazie anche ad
una buona strategia del pit-stop, fino alla
nona posizione, poi divenuta magicamente
l’ottava per la penalità inflitta a Grosjean.
Leimer si è così ritrovato nella posizione del
poleman per la corsa Sprint. Ed ha colto
perfettamente l’occasione andando a vincere la sua seconda gara in GP2. La prima
vittoria fu proprio in Catalunya un anno fa
e sempre in gara 2. Il bilancio tricolore è
stato tenuto alto anche da Davide Valsecchi, due volte quarto, protagonista di un
fine settimana decisamente produttivo.
Luca Filippi è stato centrato pericolosamente al via da Luiz Razia e spedito contro
il muro dei box in gara 1. Kevin Ceccon è
stato portato in GP2 dal team Coloni per
sostituire Davide Rigon. Una emergenza. A
17 anni Ceccon diviene il pilota più giovane della storia della categoria. Ha tagliato
il traguardo in entrambe le corse e non ci si
poteva attendere di più. Da segnalare l’abnegazione di Mikhail Aleshin che, nonostante un polso fratturato quindici giorni
prima, ha voluto correre concludendo le
due gare.
Il 17enne Ceccon
col diesse
del team Coloni
Due ottimi
quarti posti
per Valsecchi
1 – Piloti esperti al comando
2 – Le scorrettezze di Bianchi
3 – Grosjean e Coletti senza punti
4 – Leimer ribalta il weekend
5 – Partenze pericolose
44
Nessun punto
per Coletti
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1
SABATO 21 MAGGIO 2011
1 - Charles Pic - Addax - 34 giri
2 - Giedo Van der Garde - Addax - 1"444
3 - Sam Bird - iSport - 2"773
4 - Davide Valsecchi - Air Asia - 10"011
5 - Marcus Ericsson - iSport - 10"518
6 - Dani Clos - Racing Engineering - 16"534.
7 - Jules Bianchi - Lotus ART - 16"979
8 - Fabio Leimer - Rapax - 17"419
9 - Josef Kral - Arden - 21"726
10 - Stefano Coletti - Trident - 24"492
11 - Alvaro Parente - Racing Engineering - 24"715
12 - Max Chilton - Carlin - 25"349.
13 - Fairuz Fauzy Super Nova - 25"841
14 - Johnny Cecotto - Ocean - 28"469
15 - Pal Varhaug - Dams - 35"890
16 - Mikhail Aleshin - Carlin - 37"837
17 - Julian Leal - Rapax - 38"135
18 - Jolyon Palmer - Arden - 38"723
19 - Kevin Ceccon - Coloni - 39"033
20 - Rodolfo Gonzalez - Trident - 41"999
21 - Kevin Mirocha - Ocean - 1 giro.
Giro più veloce: Giedo Van der Garde 1'33"959
Ritirati
0 giri - Luca Filippi
1° giro - Luiz Razia
21° giro - Michael Herck
21° giro - Esteban Gutierrez
Squalificato
Romain Grosjean
Leimer si è imposto
per Rapax in gara 2
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2
DOMENICA 22 MAGGIO 2011
1 - Fabio Leimer - Rapax - 26 giri 45'26"885
2 - Dani Clos - Racing Engineering - 10"190
3 - Marcus Ericsson - iSport - 20"711
4 - Davide Valsecchi - Air Asia - 20"926
5 - Sam Bird - iSport - 27"339
6 - Fairuz Fauzy - Super Nova - 38"974
7 - Alvaro Parente - Racing Engineering - 40"280.
8 - Pal Varhaug - Dams - 41"855
9 - Romain Grosjean - Dams - 41"925
10 - Rodolfo Gonzalez - Trident - 51"503
11 - Max Chilton - Carlin - 52"553
12 - Esteban Gutierrez - Lotus ART - 1'02"219
13 - Johnny Cecotto - Ocean - 1'03"298
14 - Julian Leal - Rapax - 1'03"416.
15 - Kevin Ceccon - Coloni - 1'03"604
16 - Kevin Mirocha - Ocean - 1'04"895
17 - Jolyon Palmer - Arden - 1'05"099
18 - Mikhail Aleshin - Carlin - 1'19"938
19 - Charles Pic - Addax - 1'26"905
Giro più veloce: Charles Pic
Ritirati
0 giri - Jules Bianchi
0 giri - Giedo Van der Garde
12° giro - Michael Herck
21° giro - Luca Filippi.
22° giro - Luiz Razia
24° giro - Josef Kral
24° giro - Stefano Coletti
Il campionato
1.Van der Garde, Bird 21; 3.Pic 15; 4.Grosjean 13; 5.Coletti 10; 6.Clos 9; 7.Leimer, Ericsson, Bianchi, Valsecchi 8; 11.Fauzy, Razia 3; 13.Kral 1.
45
IL MIO GIAPPONE
di Andrea Caldarelli
UN MONDO
VELOCE
46
47
IL MIO GIAPPONE
di Andrea Caldarelli
La mia avventura giapponese è iniziata
davvero di corsa. E’ avvenuto tutto all’ultimo momento: una chiamata dalla Toyota
appena dopo l’esordio in GP3, il lunedì
dopo Istanbul, e tutto è stato organizzato
in tre giorni. Ne ho parlato con i miei genitori, un po’ con tutti, ma era una decisione
che dovevo prendere io. Naturalmente mia
mamma è un po’ preoccupata, per la lontananza e soprattutto per la situazione in
Giappone, che non è facile come può sembrare dall’Italia: stanno facendo tanta fatica hanno dovuto diminuire l’elettricità, le
strade non sono illuminate come una volta, l’aria condizionata è a livelli molto bassi. Ma i miei genitori non mi hanno mai
messo i bastoni fra le ruote, e anche stavolta mi hanno detto: decidi tu. Così ho fatto
la valigia e sono partito. Anzi, visto che ero
già fuori da una settimana, ho dovuto fare
48
con quello che avevo per due settimane… A
Tokyo sono arrivato con un volo diretto da
Istanbul, all’aeroporto di Narita ho trovato il team manager della Kondo Racing e
una signora che mi seguirà per tutto il
campionato, una sorta di tutor, che si chiama Mamiko. Da Tokyo ci siamo trasferiti
subito a Suzuka il lunedì pomeriggio. Martedì ho fatto il sedile e ho conosciuto tutti i
membri del team: per riconoscerli mi hanno stampato un foglio con tutti i volti e i
nomi, perché non è affatto semplice!
Il Giappone è un mondo molto diverso dal
nostro, sotto vari profili. C’è tanto rispetto
reciproco, da parte loro grandissimo verso i piloti, e un ambiente delle corse che in
Europa si trova solo ad altissimo livello:
grande professionalità, cura assoluta dei
dettagli. Lo stile di lavoro è diverso: si gira
poco, non si ha tempo di provare molte evoluzioni sulla macchina, si fanno short-run
molto veloci. Per un pilota nuovo insomma,
è impegnativo, proprio perché si svolge
molto velocemente. Se da noi ci sono 9 giornate di test, in Giappone sono appena 2,
un’ora e mezza in totale, tre turni da mezz’ora, con molto tempo sul bagnato. Morale: devi cavartela tu da solo. C’è meno aiuto al pilota a livello tecnico, perché danno
per scontato che tu sia già molto esperto,
preparato a lavorare con l’ingegnere di
pista. All’inizio ero un po’ spiazzato anche
per quanto riguarda lo stile di vita, fin dai
piccoli gesti. Avevo paura di fare gaffes! I
giapponesi sono molto rispettosi, così ho
cercato fin dall’inizio di fare l’inchino, di
parlare qualche parola di giapponese:
buon appetito, buon giorno, buonasera,
buonanotte. Per loro è importante. Sto cer-
cando di adattarmi anche alla macchina.
Scendevo dalla GP3, che ha un motore non
potentissimo, e sono salito sulla Nippon,
che ha 600 cavalli, più della GP2! E’ anche
molto pesante, quindi è stato impegnativo
prendere il ritmo nei curvoni, nelle esse.
Come filosofia è una macchina molto diversa: peso, potenza, tanto carico. In qualifica è un po’ come in F.1, un Q3 di 20 venti
minuti, poi Q2 e Q1 sette minuti a testa. Le
gomme durano un giro, one-shot, come va,
va. Anche come “format” di weekend di
gara è abbastanza stressante: un’ora di
prove libere il sabato, poi in qualifica subito. Domenica di nuovo prove libere, poi 8
minuti di warm-up e una gara che dura
250 km, più o meno un’ora e un quarto.
Nella prima gara, a Suzuka – un tracciato
davvero tecnico, molto difficile - ho fatto
una bella partenza, poi c’è stato un ingorgo alla prima curva dove ho cercato
soprattutto di evitare casini perché il
nostro obiettivo era arrivare in fondo, e ho
perso una o due posizioni. Ero dodicesimo,
poi sono passato subito undicesimo, decimo, al sesto giro nono, ottavo all’ottavo.
Davanti avevo Kobayashi: aveva appena
fatto un errore in uscita dal tornantino, mi
sono buttato dentro alla curva successiva
perché arrivavo più veloce dal rettilineo.
Era una frenata molto corta, non credo mi
abbia visto, non se lo aspettava: lui ha
tenuto la sua linea normale, ci siamo toccati con la gomma, mi si è rotto il cerchio.
Purtroppo la mia gara è finita lì. L’atmosfera, comunque, fra noi piloti, è molto
rilassata. Siamo tre europei, e io ho cercato subito di stringere un rapporto con Lotterer e Oliveira, che sono in Giappone da
almeno sei o sette anni e conoscono benissimo l’ambiente. Il pubblico è tanto, appassionato sia il sabato sia la domenica ci sono
sessioni di autografi: direi che si sta molto
bene. La prossima gara sarà ad Autopolis,
vicino a Kumamoto, a sud, in una piccola
isola, a un’ora e mezza da Tokyo. Il problema radioattività si porrà più avanti, a
Motegi e a Sugo, che sono a nord, e infatti
stanno ancora decidendo se correre quelle
gare o no.
La mia aspettativa è di crescere ed essere
competitivio il più presto possibile, cercando di imparare subito le piste. Intanto mi
sto mettendo avanti con la cucina: a Suzuka, in un piccolo ristorante per niente turistico ho mangiato un piatto tipico, delle
specie di crepes che si chiamano Okonomiyaki. Mica male il Giappone, al primo
assaggio!
49
AUTO
GP
GIOVANNI VENTURINI
IL ROOKIE CHE VINCE
Antonio Caruccio
Debutto vincente per Giovanni Venturini. Il
vicentino del team Durango ha sorpreso tutti
conquistando la prima gara della Auto GP sul
circuito di Monza, dominando dopo aver conseguito anche la pole position in qualifica. Un
risultato certamente di grande valore che conferma le doti dell’italiano, già emerse lo scorso
anno nella Eurocup di Formula Renault 2000
dove conquistò la prima vittoria a MagnyCours, in condizioni a dir poco proibitive.
Al debutto stagionale di Monza è arrivata la prima vittoria della stagione
2011. Come è maturato questo successo?
“E’ arrivato dopo tante prove e con un buon
lavoro da parte della squadra. Nei test ufficiali di Barcellona eravamo andati molto
bene e abbiamo proseguito su questo ritmo
anche a Monza. Nelle prove libere non avevamo una vettura perfetta, ma siamo riusciti a sistemarci in qualifica. Ho sbagliato quello che avevamo preventivato come il giro
buono della gomma, il terzo di quel run, ma
non mi sono fatto prendere dal panico, ho
rallentato e mi sono rilanciato, ottenendo la
pole. In gara 1 sono partito molto bene mentre i piloti alle mie spalle sono rimasti a battagliare tra loro. Ne ho approfittato per
allungare creandomi del margine sufficiente
per amministrare la corsa. Il pit-stop è stato
50
perfetto, e nel finale ho vistosamente rallentato per non compromettere la vettura, non
prendevo nemmeno più i cordoli, tant’è vero
che da dietro mi sono arrivati molto vicini,
ma avevo la situazione sottocontrollo. In
gara 2 sono partito nuovamente molto bene
e mi sono ripreso due posizioni, finendo sotto la bandiera a scacchi col quinto posto, conquistando punti importanti per la classifica
di campionato che mi vede ora leader”.
Ti aspettavi di poter essere da subito
al top di un campionato impegnativo
come l'AutoGP?
“Per essere sinceri all’inizio no. Pensavo di
poter essere competitivo, ma non credevo
così tanto. Al test di Valencia in cui ho preso per la prima volta contatto con questa vettura in inverno ero andato molto forte, trovando subito un buon feeling, sicuramente
migliore che con l’Eurocup Renault e con la
Formula 3. Ho sempre ottenuto dei miglioramenti costanti che mi hanno portato a conquistare questo risultato che mi da grande
soddisfazione”.
Quali sono gli obiettivi per il prosieguo del campionato?
“Certamente punto a mantenere la prima
posizione in campionato. Sarà una stagione
molto lunga e sarà duro lottare sino alla fine
per il successo perché i miei avversari sono
forti, ma cercheremo sempre il podio come
obiettivo minimo del fine settimana”.
Come ti trovi nel team Durango?
“Un grande punto a loro favore è il fatto che
sono tutti veneti, come me, quindi ci troviamo sempre come se fossimo a casa. Sono una
squadra simpatica e professionale che mi da
grande sicurezza. Ho un buon rapporto con
il mio compagno di squadra Giuseppe
Cipriani e con il team manager Ivone Pinton,
che mi hanno dato un grosso aiuto per completare i piani di questa stagione, e spero che
il risultato sin qui ottenuto sia per loro motivo di grande orgoglio come lo è per me”.
Tu e Korjus siete stati tra i protagonisti della Formula Renult 2.0 lo scorso
anno. Quanto pensi sia stato formativo un campionato che invece veniva
definito di basso livello bel 2010?
“Quasi tutti i campionati vengono definiti di
basso livello. Però, adesso i “piccoli” del 2010
nella Eurocup di Formula Renault stanno
dimostrando di avere un grande potenziale.
Siamo al vertice di campionati importanti
come la World Series by Renault e la Auto
GP. Quest’ultima ha dimostrato di essere di
grandissimo livello, anche perché quando
nei test di Monza Adrien Tambay è salito sulla Dallara WSR, ha dimostrato di poter occupare le posizioni di alta classifica, dando
quindi ancora più valore alla categoria organizzata dalla famiglia Coloni”.
51
WS
RENAULT 3.5
ANTEPRIMA 2012
SALT
52
O DI QUALITÀ
Le novità della
monoposto del triennio
2012-2014
Nuovo motore Zytek
Più cavalli
Nuove ali anteriori e posteriori
Nuovo cambio
Nuove sospensioni
Nuove gomme Michelin
Massimo Costa
Questo fine settimana a Monte Carlo, in occasione del quarto
appuntamento stagionale, Renault Sport Technologies presenterà il nuovo progetto della monoposto che calcherà le piste del campionato World Series Renault 3.5 nel triennio 2012-2014. E’ un
passo importante per la categoria perché andrà ad aumentare i
cavalli motore avvicinando sensibilmente le prestazioni delle vetture cugine (sempre Dallara il costruttore) della GP2. E perché i
propulsori saranno realizzati dalla inglese Zytek, una novità assoluta. Si parla di un surplus di 50 cavalli, alcune fonti dicono 70,
altre addirittura 100. Più logico pensare che la nuova unità avrà
qualcosa come 530 CV mentre da diversi anni le WSR non superano i 480. L’aspetto estetico della carrozzeria rimarrà pressoché
invariato, ai team sarà fornito un kit con nuove ali anteriori e
posteriori che miglioreranno notevolmente l’aerodinamica, poi
un nuovo cambio e nuove sospensioni. E’ anche allo studio una
mescola delle gomme Michelin più performante. Non solo dal
motore arriveranno responsi cronometrici più bassi rispetto agli
attuali che le vetture WSR 3.5 ottengono sulle piste europee. Si sa
che il rendimento maggiore arriva dagli pneumatici e un ulteriore aiuto sarà dato dalle nuove ali e dalla meccanica in generale.
Con tutte queste novità, alcuni team manager sono preoccupati
dei costi che saliranno sicuramente. Ma RST sta facendo di tutto
per non raggiungere vette impossibili. Se ora, mediamente, servono tra i 650-750mila euro, il concetto è quello di rimanere al di
sotto del milione. Vedremo se sarà possibile.
Una staccata al limite di Albert Costa
53
WS
RENAULT 3.5
NADIA MORINI
54
Valerio Faccini
re e si mette in moto la routine”.
Pochi, forse nessuno, conoscono il suo cognome
da ragazza. Per tutti lei è Nadia. Al massimo si
aggiunge “Morini”, suo storico compagno, e non
solo nel paddock della World Series Renault, ma
nell’ambiente europeo delle corse si capisce
subito che si sta parlando del team principal della Draco. Subentrata ad Adriano che, al termine
della scorsa stagione, s’è ritirato a godersi un
meritato riposo. Taglio di capelli alla “maschietto”, biondo ossigenato, età indefinibile (del resto
l’età di una signora non va mai svelata), Nadia
parla volentieri. Argomentando bene quanto sta
dicendo, in modo che il suo pensiero non possa
essere frainteso. Traspare, qui e là nel tono di
voce, il piglio del “capo orchestra”, ossia di una
persona avvezza a prendere decisioni ed a dare
indicazioni ai collaboratori.
E’ vero che, dopo Adriano, anche Nadia
Morini smetterà di frequentare i paddock?
“Non a breve, però. Nadia (parlando di sè in terza persona n.d.r.) prima deve preparare una persona che svolga le sue mansioni ed in generale
tutta la squadra. Questo significa che completerò questa stagione e ci sarò anche nel 2012, cercando di limitare via via la mia presenza, non
tanto quella fisica, quanto quella lavorativa, nella gestione e nelle scelte ordinarie di un weekend
di gara. Questo avverrà in quanto delegherò
poco alla volta i miei compiti. Draco non finirà
perché io ho bisogno di stare un po’ più a casa
vicino alla mia famiglia”.
Come va questa prima stagione senza
Adriano Morini in squadra?
“Professionalmente ce la stiamo cavando piuttosto bene, anche perché in lui abbiamo avuto
un buon maestro. Per oltre vent’anni abbiamo
fatto tesoro di tutto quanto facesse o dicesse.
Non abbiamo risentito del distacco, in quanto ci
aveva preparato al momento in cui si sarebbe
ritirato. I ragazzi stanno camminando bene con
le loro gambe, voglio che continuino così e che
anzi diventino sempre più autonomi in quanto
pian piano io stessa voglio iniziare ad avere un
ruolo più defilato nel team. Dal punto di vista
personale e sentimentale, la faccenda è un po’
più complicata. Dopo ventitre anni di vita comune, anche professionale, ventiquattrore su ventiquattro, penso sia comprensibile se dico che mi
manca. Tantissimo. Però, va beh, quando torno
a casa poi ci si vede. Capita, per qualche momento, non appena arrivo in circuito per una gara,
che mi senta un po’ spaesata. Ma è una sensazione che svanisce quando si comincia a lavora-
Ma la proprietà della Draco rimarrà
vostra? State solo smettendo le cariche
operative?
“Esatto. Ci stiamo preparando ad un passaggio
di consegne, come quelli che avvengono nelle
aziende a proprietà familiare, quando il capostipite cede le poco alla volta le cariche ai figli. Ecco,
noi non abbiamo figli, ma i nostri collaboratori
è come se lo fossero. Ci sembra giusto che loro
abbiano questa opportunità, poiché la Draco
non sarebbe quello che è oggi se non ci fossero
stati loro in passato. Ci sono persone che sono
con noi da vent’anni ed è giusto che possano
continuare ad operare in quella che è la loro
casa”.
Una delle sfide che hanno fatto la storia
della vostra squadra è stata il fatto di puntare sui giovani. Non solo piloti...
“Sempre. Perché i giovani sono il futuro e la forza. Noi non abbiamo mai amato prendere piloti costruiti da altri. La nostra è sì una squadra
professionale, ma è anche una famiglia che insegna a vivere a questi ragazzi. Solitamente i nostri
LA MAMMA
DEI PILOTI
55
WS
RENAULT 3.5
NADIA MORINI
piloti arrivano da nazioni lontane. Ma, anche nel
caso di Patrick Crinelli, che veniva da Roma, essi
trovano, ad accoglierli, una famiglia. Che si
impegna a far maturare loro il lato umano. Questo modo di fare ci ha sempre regalato grandi
risultati, poiché negli anni i piloti restano sempre nostri. Tutti. Anche dopo anni ci telefonano. Ad esempio Berthon, che non corre più con
noi, ma in un altro team, quando arriva nel paddock viene a salutare me e poi va nel box della
sua squadra. Dà soddisfazione vedere i piloti che
salgono di categoria e poter pensare: In lui c’è
qualcosa di mio, qualcosa che gli ho insegnato,
che gli ho trasferito. Diversamente, avere un
pilota già formato obbliga a trascurare una parte della sua maturazione e noi non abbiamo mai
avuto interesse ad un rapporto di questo tipo”.
L’ambiente delle corse è prettamente
maschile. Come si sente una donna che
vi lavora?
“Benissimo. Sono una persona abbastanza forte e piuttosto determinata. Sono stata fortunata ad aver trovato una persona, Adriano, che mi
ha dato spazio. In lui ho trovato un buon maestro ed un buon compagno. Ma d’altra parte credo d’aver fatto un buon lavoro. Lui m’ha dato la
bicicletta ed io ho pedalato. All’inizio è stata
dura, ma oggi non trovo alcuna difficoltà. Devo
riconoscere d’aver trovato molto rispetto ovunque sono andata, anche perché credo di meritarmelo. In poche parole: nell’ambiente sono
vista come una persona che lavora. Punto”.
Avete mai pensato di creare una filiera
nelle formule minori?
“Ci abbiamo provato qualche anno fa. Ma sia io
sia Adriano, quando siamo coinvolti in qualcosa vogliamo partecipare attivamente. Non ci va
di subìre decisioni di altri che non rispecchiano
il nostro stile. Sentire un pilota che si lamenta e
dice: Mi manca questo, non ho quell’altro mentre io sto pagando un team perché lo faccia correre con tutto l’occorrente, non mi va. Preferisco non fare niente. Chi lavora con noi deve
adottare lo stesso sistema che applichiamo alla
Draco”.
La scelta di entrare in WSR evidentemente vi ha soddisfatto, poiché sono
molti anni che militate nella serie...
“Confesso che gli organizzatori di altre categorie, tra cui la GP2, ci hanno proposto di entrare
nei loro campionati, ma noi abbiamo scelto di
restare qua. Questa è una serie onesta. Nel bene
e nel male, qualsiasi cosa succeda, Renault ed
Rpm cercano di fare sempre del loro meglio per
risolvere i problemi o venire incontro alle nuove esigenze. Preciso che sono un tipo che se ha
qualcosa che non gli va giù chiede, scrive, esprime la propria opinione, ogni volta. Non sempre
mi rispondono o mi accontentano, ma so che
56
hanno fatto il possibile per farlo. E’ un campionato sano. Qui non si fanno giochini sporchi, c’è
una Casa seria alle spalle. Lo dimostra il palmarès della serie. Un anno vince una squadra, poi
l’anno dopo vince un’altra, e così via. Le carte
sono sempre rimescolate. Questo è un indicatore infallibile sulla serietà di un campionato. Che,
per inciso, permette di fare il salto direttamente in F.1 senza bisogno di passaggi intermedi,
poiché la macchina è veloce ed istruttiva”.
Nel 2012 la macchina sarà più potente.
Pensate sia un bene o che il salto rispetto all’Eurocup di F.Renault divenga troppo ampio?
“Beh, tanto per cominciare, in proiezione F.1
sarà meglio. Non sarà un salto gigantesco dalla
F. Renault 2.0. Non diventerà una macchina
stratosferica. Il pilota che verrà dall’Eurocup
avrà molta più facilità di adattamento rispetto
ad un ragazzo proveniente dalla F.3, in quanto
lo stile di guida necessario si avvicina maggiormente a quello della piccola Renault. Trovo che
sia positivo e importante cambiare vettura per
cambiare l’immagine del campionato. I piloti
devono vedere che la Renault dà un futuro alla
serie, che i team si rinnovano adottando le nuove macchine. E’ vero che noi squadre dovremo
spendere soldi, ma ne incassiamo anche, ed è
giusto che investiamo una parte dei guadagni.
Poi, in fondo, la macchina non cambierà tantissimo. Ci saranno un po’ di modifiche aerodinamiche ed un motore più potente, ma già l’attuale è una vettura molto moderna. Dallara aveva
ed ha fatto una vettura splendida. Poi le novità
servono anche come stimolo. Tutti abbiamo
bisogno di qualcosa di nuovo, non possiamo
indossare sempre lo stesso vestito, no?”.
Nadia con il compagno
Adriano Morini.
Sotto, Negrao
“
Trovo che sia positivo e importante cambiare
vettura per cambiare l’immagine del campionato.
I piloti devono vedere che la Renault dà un futuro
alla serie, che i team si rinnovano adottando le nuove
monoposto. È vero che noi squadre dovremo spendere
soldi, ma ne incassiamo anche, ed è giusto che
investiamo una parte dei guadagni”
NADIA MORINI
”
57
F.3
INT. TROPHY
GARE A PAU
WITTMANN A MA
Massimo Costa
Non c’è stata storia a Pau per la seconda prova del FIA F.3 International Trophy. Marco
Wittmann, il team Signature, i motori Volkswagen, hanno costantemente dominato il
weekend francese. E quando non è stato il
pilota tedesco a salire in vetta alla classifica,
ci ha pensato Carlos Munoz ad occupare la
prima posizione, come accaduto in qualifica
1. Il ritorno sul bel tracciato cittadino di Pau
non ha portato il numero di iscritti che ci si
attendeva. Appena tredici le monoposto presenti e solamente due team, Signature e Prema, in grado di poter lottare per la coppa finale. Se Wittmann ha fatto tutto bene, e con lui
la squadra di Philippe Sinault, il team Prema
con Daniel Juncadella e Roberto Merhi si è
trovato ad inseguire costantemente. I due
spagnoli non si sono tirati indietro, hanno
spinto forte, ma qualcosa non ha funzionato
tra le gomme Yokohama in uso nel Trophy (al
posto delle Kumho impiegate nella Euro
Series) e gli assetti trovati. Il consumo degli
pneumatici è stato eccessivo per Merhi, decisamente più aggressivo, come serve in un circuito cittadino, del compagno Juncadella.
Relegati in seconda fila, Merhi ha compiuto
una partenza prodigiosa scavalcando Munoz,
molto lento allo start, e poi Juncadella
all’esterno della prima staccata. “Robertino”
ha tentato di attaccare il poleman Wittmann,
ma dopo poco ha dovuto alzare bandiera
bianca. Il tedesco era troppo preciso, la sua
monoposto troppo performante dal primo
all’ultimo giro. Merhi si è poi dovuto difendere da Juncadella, che però non ha trovato il
varco per salire in seconda posizione. Bella
prova di Daniel Abt, quarto e nel finale molto vicino al duo Prema. Niente da dire sugli
altri, mai competitivi a Pau.
1 – Il dominio Signature
2 – Il duello Merhi-Juncadella
3 – Il ritorno a Pau della F.3
4 – La pochezza del Trophy
5 – Il basso livello della serie
58
Foto Barni
L'ORDINE DI ARRIVO
DOMENICA 8 MAGGIO 2011
ANI BASSE
1 - Marco Wittmann (Dallara-Volkswagen) - Signature - 35 giri 42'01"758
2 - Roberto Merhi (Dallara-Mercedes) - Prema - 14"943
3 - Daniel Juncadella (Dallara-Mercedes) - Prema - 15"151
4 - Daniel Abt (Dallara-Volkswagen) - Signature - 16"683
5 - Carlos Munoz (Dallara-Volkswagen) - Signature - 28"907
6 - Pipo Derani (Dallara-Mercedes) - Double R - 39"113
7 - Marko Asmer (Dallara-Mercedes) - Double R - 40"745.
8 - Kimiya Sato (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 45"259
9 - Carlos Huertas (Dallara-Volkswagen) - Carlin - 49"932
10 - Richard Bradley (Dallara-Volkswagen) - Carlin - 50"918
11 - Jazeman Jaafar (Dallara-Volkswagen) - Carlin - 1'08"270
Giro più veloce: Marco Wittmann 1'11"228
Ritirati
4° giro - Tom Dillmann
10° giro - Laurens Vanthoor
Merhi e Juncadella
in lotta
LA DESOLAZIONE
DEL FIA TROPHY
Wittmann
danza
sui cordoli
Il Trophy F.3 tanto voluto dalla FIA non ha trovato favori presso team e piloti. Certamente la crisi economica ha influito, ma se a Hockenheim la mancanza di iscritti (otto)
era passata inosservata perché si correva anche per la Euro Series, a Pau, appuntamento esclusivo per il Trophy, la pochezza è apparsa in tutta la sua evidenza. Assente il team
Mucke, solamente Prema e Signature hanno messo in campo qualcosa di decente. Motopark è parsa lontana anni luce per non parlare di Carlin e Double R, comunque da ammirare per essere scesi a Pau, ma presenti con piloti di secondo piano. Addirittura, Double R ha dovuto ripescare Marko Asmer, fermo da un paio di stagioni. Curioso notare
anche l’assenza del responsabile FIA per il Trophy. Gli appuntamenti sono pochissimi,
se il rappresentante della Federazione manca la tappa più importante e prestigiosa…
59
GP3
GARE A MONTMELÒ
CALDARELLI TIENE IL PASSO
Antonio Caruccio
rore. Caldarelli ha registrato ugualmente il
giro veloce e ha ridotto il distacco in classifica generale da Nigel Melker a due sole
lunghezze. L’olandese del team Mucke è
stato autore di un week-end sottotono. Solo
settimo in qualifica, ha portato a termine la
gara senza lode e senza infamia al sesto
posto, che gli ha permesso di ottenere il
podio domenica, restando leader di campionato.
In Spagna si sono rivisti al vertice due team
che erano protagonisti lo scorso anno, ma
che faticano ad emergere in questo 2011.
James Calado ha regalato alla Lotus ART il
primo podio della stagione, e Nico Muller
è riuscito a portare a casa per la prima volta dei punti validi per il campionato, dopo
un week-end decisamente negativo in Turchia. Entrambi però, in gara-2 non sono
stati in grado di capitalizzare. L’inglese ha
bruciato il semaforo verde, mentre lo svizzero è rimasto fermo, venendo centrato da
Marlon Stockinger ed Alexander Sims,
anche loro protagonisti di un week-end da
Il week-end di Barcellona è stato un appuntamento ricco di novità per il campionato
GP3. Si sono visti al vertice volti nuovi,
come quello di Mitch Evans, sedicenne
neozelandese che si è così portato al terzo
posto del campionato conquistando la pole
position e la vittoria di gara-1. Ma anche
Tamas Pal Kiss, ungherese portacolori del
team Tech 1 che si è aggiudicato la prova
domenicale, regalando alla squadra francese anche la leadership del campionato
squadre. Dopo i buoni risultati dei test
invernali dove Arden aveva sempre portato tra i primi Evans ed il compagno Lewis
Williamson, il neozelandese ha battuto in
qualifica per un solo millesimo Andrea Caldarelli, che si conferma quale pilota più
costante in questa categoria. Dal primo turno di prove libere in Turchia infatti, Andrea
ha sempre occupato le prime 10 posizioni
della classifica, cogliendo due partenze in
prima fila e lottando in tutte le gare per il
podio, giuntovi però solo
nella gara inaugurale di
Istanbul. A Montmelò,
Caldarelli era scattato
benissimo dalla seconda
piazzola, ma un problema di surriscaldamento
Un altro pilota
alla centralina ha mandadell'est si
to in protezione il motoaffaccia con
re, riducendo il numero
prepotenza nel
di giri in cambiata. Nelmotorsport.
l’allungo verso la prima
curva lo hanno superato
È Pal Kiss,
ed è transitato terzo, infivincitore di
lato poi nel rettifilo di
gara 2
ritorno dal compagno
Aaro Vainio. Nonostante
questo problema, Caldarelli non si è dato per vinto e ha lottato fino all’ultima curva per il dimenticare. Il pilota del team Atech aveva
podio, sfuggito per una manciata di decimi. conquistato il terzo tempo in qualifica, ma
In gara-2 Andrea ha poi mantenuto il quar- è stato squalificato per altezza dal suolo
to posto derivante dal ribaltamento dell’or- irregolare, mentre Sims, che aveva vinto in
dine di arrivo della prima corsa, venendo Turchia la seconda corsa, in gara-1 ha causuperato al via da Vainio che partiva al suo sato un incidente per cui è poi stato punito
fianco, penalizzato poi per un jump-start. con l’arretramento in griglia domenica. Da
Negli ultimi giri il pescarese ha tentato di analizzare con attenzione anche la prestaportare l’attacco a Deam Smith, che ha però zione dei loro compagni di squadra. Vittoanticipato la frenata costringendolo all’er- rio Ghirelli ha voltato pagina rispetto al pri-
60
mo round, e già in qualifica aveva ottenuto
il tredicesimo tempo. Al via è scattato molto bene insediatosi subito al decimo posto,
sopravanzando Valtteri Bottas, il quale
non è riuscito a riprendersi la posizione ai
danni del romano. Nella seconda manche,
Vittorio è partito altrettanto bene portandosi al settimo posto ai margini della zona
punti, ma ha dovuto cedere il passo al finnico. Bottas per il secondo week-end consecutivo non è riuscito a mettere insieme i
“pezzi”. Nel primo turno di prove libere il
venerdì è sempre il più veloce, in Turchia
con la pioggia, in Spagna con l’asciutto, ma
non riesce a togliersi dall’impiccio della
bagarre. In più è stato sonoramente battuto dal compagno Calado, a dimostrazione
del fatto che il potenziale di tutta la squadra è molto buono. Ora la GP3 prende una
pausa di quasi un mese, per tornare in pista
a Valencia sul cittadino il 24 giugno, con in
mezzo due sessioni di test in Ungheria e
Valencia appunto, in data 1-2 e 16-17 giugno.
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1
DOMENICA 22 MAGGIO 2011
1 – Le sorprese di Evans e Pal Kiss
2 – La costanza di Caldarelli
3 – Il ritorno di Lotus ART e Jenzer
4 – Top 10 per Vittorio Ghirelli
5 – Le difficoltà di Bottas
Evans, 16enne
neozelandese, ha
vinto gara 1
1 - Mitch Evans – Arden – 16 giri 27’19”175
2 - James Calado – Lotus ART – 1”885
3 - Aaro Vainio – Tech 1 – 7”224
4 - Andrea Caldarelli – Tech 1 – 7”432
5 - Nico Muller – Jenzer – 7”751
6 - Nigel Melker – Mucke – 8”574
7 - Dean Smith – Addax – 8”790.
8 - Tamas Pal Kiss – Tech 1 – 10”328
9 - Vittorio Ghirelli – Jenzer – 11”930
10 - Valtteri Bottas – Lotus ART – 13”495
11 - Adrian Quaife-Hobbs – Manor – 15”294
12 - Antonio Felix Da Costa – Status GP – 20”311
13 - Gabby Chaves – Addax – 20”611
14 - Lewis Williamson – Arden – 21”230.
15 - Pedro Nunes – Lotus ART – 24”071
16 - Zoel Amberg – Atech – 26”521
17 - Ivan Lukashevich – Status GP – 27”108
18 - Michael Christensen – Mucke – 27”770
19 - Matias Laine – Manor – 32”782
20 - Rio Haryanto – Manor – 33”320
21 - Conor Daly – Carlin – 36”714.
22 - Luciano Bacheta – Mucke – 37”458
23 - Leonardo Cordeiro – Carlin – 44”098
24 - Daniel Morad – Carlin – 44”886
25 - Nick Yelloly – Atech – 49”737
26 - Marlon Stockinger – Atech – 51”623
27 - Simon Trummer – Arden – 1 giro
Giro più veloce: Valtteri Bottas 1’41”633
Ritirati
9° giro - Dominic Storey – Addax
3° giro - Alexander Sims – Status GP
0 giri - Maxim Zimin – Jenzer
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2
DOMENICA 22 MAGGIO 2011
Caldarelli,
secondo
in campionato
1 - Tamas Pal Kiss – Tech 1 – 16 giri in 31’08”280
2 - Nigel Melker – Mucke – 1”294
3 - Dean Smith – Addax – 2”657
4 - Andrea Caldarelli – Tech 1 – 4”055
5 - Mitch Evans – Arden – 5”671
6 - Gabby Chaves – Addax – 7”122
7 - Valtteri Bottas – Lotus ART – 9”341.
8 - Vittorio Ghirelli – Jenzer – 10”615
9 - Lewis Williamson – Arden – 11”830
10 - Zoel Amberg – Atech – 14”205
11 - Rio Haryanto – Manor – 15”542
12 - Michael Christensen – Mucke – 17”398
13 - Ivan Lukashevich – Status GP – 18”038
14 - Daniel Morad – Carlin – 19”171.
15 - Leonardo Cordeiro – Carlin – 19”733
16 - Luciano Bacheta – Mucke – 22”275
17 - Antonio Felix Da Costa – Status GP – 22”785
18 - Nick Yelloly – Atech – 29”727
19 - Maxim Zimin – Jenzer – 30”180
20 - Aaro Vainio – Tech 1 – 31”256
21 - James Calado – Lotus ART – 43”066.
22 - Conor Daly – Carlin – 46”796
23 - Adrian Quaife-Hobbs – Manor – 50”892
24 - Matias Laine – Manor – 1 giro
25 - Simon Trummer – Arden – 2 giri
26 - Pedro Nunes – Lotus ART – 2 giri
27 - Dominic Storey – Addax – 2 giri
Giro più veloce: Andrea Caldarelli 1’40”548
Ritirati
0 giri - Nico Muller – Jenzer.
0 giri - Marlon Stockinger – Atech
0 giri - Alexander Sims – Status GP
Il campionato
1. Melker 22 punti; 2. Caldarelli 20; 3. Evans 17; 4. Sims e Calado e Dillmann 8; 7.
Pal e Christensen e Da Costa 7; 10. Vainio e Bottas 6.
61
F.RENAULT
ALPS
GARE A PAU
62
Massimo Costa
La prima volta in un circuito cittadino della F.Renault
ALPS, che si può definire una prosecuzione della serie tricolore nata nel 2000, è stata un successo. Inserita in un
programma di gare intenso nel weekend di Pau, la categoria si è ritagliata il suo spazio permettendo ai piloti e ai team
di maturare una esperienza del tutto inedita. L’esperienza
ha giocato un ruolo determinante e non a caso Javier
Tarancon è stato il mattatore conquistando con la vettura
della Tech 1 la pole e le due vittorie, oltre ai due giri più
veloci. Un “pieno” ampiamente meritato da Tarancon, che
ora si ritrova in testa alla classifica generale del campionato. Zimmer, invece, secondo in qualifica, nella prima corsa si è limitato ad inseguire il battistrada spagnolo, ma al
via di gara 2 ha mancato la partenza venendo risucchiato
fino al quinto posto. Con grinta ha superato Stefano
Colombo, ma si è fermato in quarta posizione non riuscendo a raggiungere il podio. Dicevamo della esperienza di
Tarancon e anche di Zimmer che su questo tracciato vi avevano corso nel 2009 con la Formula Academy. Ma quando si ha il piede pesante, anche se Pau non la si conosce, si
può essere comunque protagonisti. E’ il caso di Paul Loup
Chatin, terzo e secondo, rookie della Tech 1 che sta facendo sempre meglio con la Caparo della Tech 1, e di Kevin
Gilardoni, sul podio di gara 2 grazie alla terza piazza. L’italiano ha finalmente dato una svolta alla sua stagione dopo
il titubante avvio di Monza e Imola, caratterizzato da qualche problema tecnico di troppo. Gilardoni ha trovato subito il feeling con Pau guadagnando la seconda fila e poi il
quarto posto nella corsa di apertura. Purtroppo, per una
svista del team, la sua monoposto è stata trovata non conforme al regolamento tecnico (spessore unico di 6 mm
anziché due di 3 mm sulla barra). Benché ciò non abbia
comportato un guadagno in termini di prestazioni, gli articoli della serie Renault parlano chiaro e a Gilardoni è stato tolto il bel piazzamento conseguito. Kevin si è rifatto in
gara 2, con una rabbiosa partenza che lo ha portato al terzo posto. E lì è rimasto fino alla bandiera a scacchi..
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TARANCON
EL MATADOR
63
F.RENAULT
ALPS
GARE A PAU
MARCELLAN PROFICUO
GIBBIN ZERO PUNTI
Un buon weekend lo ha vissuto Cristiano Marcellan, Il 17enne della Tech 1 si è piazzato al settimo
e sesto posto incassando un buon bottino di punti che gli permette di essere il primo italiano nella classifica del campionato e sesto assoluto. Marcellan ha stupito per la concentrazione unita alla
velocità portata sull’impegnativo tracciato francese. Una bella gara 2 l’ha disputata Stefano
Colombo, quinto al traguardo con l’altra monoposto del team Torino, facendosi perdonare gli
errori della prima corsa. Degli altri azzurri, Edolo Ghirelli di One Racing ha tagliato il traguardo
in entrambe le gare, Giada De Zen e Niccolò Rocca solamente in gara 1. La ragazza del team Viola si è piazzata undicesima, ma ha sbattuto al primo giro di gara 2, Rocca del team Daltec-Interwetten è giunto nono nella corsa del sabato, ma
si è ritirato per rottura della frizione in quella della domenica. L’atteso Federico Gibbin non ha
preso punti perdendo terreno in campionato
dopo il brillante avvio di Monza. il piemontese
della Viola in partenza nella prima corsa ha rotto la sospensione anteriore sinistra urtando Alexandre Cougnaud, nella seconda è stato centrato
da Roman Mavlanov che gli ha rotto la sospensione posteriore destra.
MCKEE E JAGER
DANNO SPETTACOLO
Anche se hanno commesso errori nel corso del
weekend, Melville McKee e Thomas Jager,
entrambi 16enni, hanno entusiasmato. Il due volte vincitore di Imola, McKee, ha conosciuto i muri
di Pau nelle libere e in qualifica, ma in gara 1 è
stato straordinario nel duello con l’altrettanto
incredibile Jager. I due ragazzi hanno dato vita a
una battaglia stupenda conclusasi all’ultimo giro
a vantaggio di McKee. Il quale ha poi esagerato
in un tentativo di sorpasso a Cristof Von Grunigen in gara 2 ed ha perso tempo e punti mentre
Jager ha colpito le barriere. Ma sono due piloti
molto vispi e che stanno crescendo molto bene.
Due corse intelligenti
per Marcellan
1 – La prima volta in un cittadino
2 – La determinazione di Tarancon
3 – La bravura di Chatin
4 – Gilardoni sul podio
5 – McKee e Jager spettacolari
64
Zimmer ha contenuto i danni in campionato
rimanendo vicino a Tarancon
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1
SABATO 21 MAGGIO 2011
1 - Javier Tarancon - Tech 1 - 21 giri 26'49"636
2 - Yann Zimmer - ARTA - 4"090
3 - Paul Loup Chatin - Tech 1 - 9"045
4 - Melville McKee - ARTA - 29"763
5 - Thomas Jager - Interwetten - 31"785
6 - Cristof Von Grunigen - Daltec/Interwetten - 32"312.
7 - Cristiano Marcellan - Tech 1 - 33"353
8 - Roman Mavlanov - Boetti - 33"498
9 - Niccolò Rocca - Daltec/Interwetten - 44"705
10 - Alexandre Cougnaud - ARTA - 57"295
11 - Giada De Zen - Viola - 1'06"845
12 - Edolo Ghirelli - One - 1 giro
13 - Mauro Calamia - Daltec/Interwetten - 1 giro
14 - Kevin Gilardoni - Torino - no time
Giro più veloce: Javier Tarancon 1'15"283
Ritirati
0 giri - Federico Gibbin
8° giro - Amir Mesny
12° giro - Gregoire Demoustier
16° giro - Stefano Colombo
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2
Due volte a podio
il rookie Chatin
DOMENICA 22 MAGGIO 2011
1 - Javier Tarancon - Tech 1 - 21 giri 26'32"242
2 - Paul Loup Chatin - Tech 1 - 6"747
3 - Kevin Gilardoni - Torino - 8"645
4 - Yann Zimmer - ARTA - 9"290
5 - Stefano Colombo - Torino - 21"986
6 - Cristiano Marcellan - Tech 1 - 22"318
7 - Roman Mavlanov - Boetti - 44"129.
8 - Alexandre Cougnaud - ARTA - 59"739
9 - Melville McKee - ARTA - 1'14"755
10 - Gregoire Demoustier - Tech 1 - 1'38"863
11 - Amir Mesny - ARTA - 1 giro
12 - Edolo Ghirelli - One - 1 giro
Giro più veloce: Javier Tarancon 1'14"512
Ritirati
1° giro - Giada De Zen
2° giro - Niccolò Rocca
2° giro - Thomas Jager.
6° giro - Mauro Calamia
8° giro - Cristof Von Grunigen
9° giro - Federico Gibbin
Il campionato
1.Tarancon 164; 2.Zimmer 148; 3.McKee 125; 4.Chatin 124; 5.Jager 106; 6.Marcellan 77; 7.Gilardoni 71; 8.Colombo 68; 9.Gibbin, Von Grunigen, Mavlanov 62.
Convincente weekend
di Gilardoni, sotto.
Sopra, McKee quarto in gara 1
65
F.ACI-CSAI
ABARTH
GARE A VARANO
CAMPLESE
FERMA LO STRANIERO
Bravo Camplese,
vincitore di gara 2
Patrick Niederhauser e Michael Heche a Vallelunga nella prima prova del tricolore Abarth,
ancora Niederhauser e Sergey Sirotkin nella
tappa europea di Valencia. A Varano, nel secondo appuntamento della serie italiana, l’incubo
dei piloti stranieri si è riproposto con il pilota
di Jenzer, Niederhauser, mattatore assoluto in
qualifica e in gara 1, questa volta seguito da
Gerrard Barrabeig, al primo podio per BVM
Target. E poi Sergey Sirotkin, Nicolas Costa,
Roman De Beeer. Passa lo straniero insomma.
Ma in gara 2, grazie anche allo schieramento
ribaltato, Lorenzo Camplese ha interrotto questa moda che da tempo vige in Italia (non per
niente il francese Maisano ha vinto l’Abarth
2010) mettendo il suo nome al fianco dell’uno
della classifica. Bravo Camplese che ha tenuto
a bada il solito Niederhauser, ormai in fuga nella classifica di campionato. Niente da fare per
Riccardo Agostini, dato favorito alla vigilia della stagione 2010, ma già troppo lontano dallo
svizzero e a centro gruppo a Varano. Due ritiri
hanno fermato Luca Ghiotto, che in qualifica si
era ben difeso.
1 – Niederhauser senza rivali
2 – La crescita di Barrabeig
3 – Camplese primo italiano vincente
4 – Agostini lontano dai leader
5 – BVM Target antagonista di Jenzer
66
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1
DOMENICA 22 MAGGIO 2011
1 - Patrick Niederhauser - Jenzer - 27 giri 29'13"292
2 - Gerrard Barrabeig - BVM Target - 10"000
3 - Sergey Sirotkin - Jenzer - 13"389
4 - Nicolas Costa - Cram - 14"264
5 - Roman De Beer - Victoria - 15"948
6 - Lorenzo Camplese - BVM Target - 17"984
7 - Yoshitaka Kuroda - Euronova - 19"097
8 - Riccardo Agostini - Villorba - 20"340
9 - Michael Heche - BVM Target - 23"487
10 - Antonio Spavone - JD - 28"636
11 - Mario Marasca - BVM Target - 44"286
12 - Emanuele Zonzini - Composit - 44"788
13 - Giorgio Roda - Cram - 52"309
14 - Vicky Piria - Prema - 57"013
15 - Alessandra Brena - Euronova - 58"610
16 - Robert Visoiu - Jenzer - 1 giro
17 - Daniele Orsini - Emmebi - 1 giro
18 - Lorenzo Foglia - Diegi - 3 giri
Giro più veloce: Patrick Niederhauser 1'04"432
Ritirati
15° giro - Luca Ghiotto
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2
DOMENICA 22 MAGGIO 2011
1 - Lorenzo Camplese - BVM Target - 27 giri 29'35"000
2 - Patrick Niederhauser - Jenzer - 2"621
3 - Sergey Sirotkin - Jenzer - 4"087
4 - Gerrard Barrabeig - BVM Target - 7"617
5 - Robert Visoiu - Jenzer - 8"847
6 - Nicolas Costa - Cram - 9"331
7 - Michael Heche - BVM Target - 11"432.
8 - Emanuele Zonzini - Composit - 20"213
9 - Antonio Spavone - JD - 39"695
10 - Marco Marasca - BVM Target - 41"415
11 - Alessandra Brena - Euronova - 43"372
12 - Daniele Orsini - Emmebi - 43"951
Giro più veloce: Patrick Niederhauser 1'04"746
A sinistra,
Niederhauser
allunga in campionato.
Sotto, troppa grinta
per Kuroda
Ritirati
24° giro - Riccardo Agostini
24° giro - Roman De Beer
23° giro - Luca Ghiotto
20° giro - Giorgio Roda
13° giro - Yoshitaka Kuroda
7° giro - Vicky Piria
7° giro - Lorenzo Foglia
Il campionato
1.Niederhauser 64; 2.Heche 35; 3.Costa 34; 4.Sirotkin 30; 5.Barrabeig 25;
6.De Beer 24; 7.Camplese, Agostini 19; 9.Visoiu 14; 10.Ghiotto 11.
67
NASCAR
CAMPING WORLD TRUCK SERIES
RAIKKONEN
15° ALL’ESORDIO
Marco Cortesi
Si è chiuso con un quindicesimo posto il
debutto di Kimi Raikkonen nella
NASCAR Camping World Truck Series a
Charlotte. In vetta si è issato il suo patron
Kyle Busch che, preso il comando nelle
fasi finali, ha conquistato il successo conducendo gli ultimi 7 giri. Ironia della sorte, è stato proprio lui a mettere sotto di un
giro Raikkonen, rendendosi protagonista
di un testacoda che ha costretto ad esporre la bandiera gialla nel corso del 51esimo
68
passaggio. Il pilota finlandese ha però
recuperato una posizione a pieni giri, correndo senza errori salvo per un piccolo
contatto a muro poco dopo il via. "C'è stata una bella atmosfera - ha spiegato Raikkonen - sono stati tutti gentili nel dare il
benvenuto. E' tutto più semplice una volta che hai fatto almeno una gara, per
imparare i restart, dove andare a piazzarsi e tutto il resto. Non è una sola cosa da
imparare. Si tratta di sapere come mettersi nella posizione migliore, ma non c'è
stato nulla di veramente sorprendente".
E dopo l'esordio, è già in arrivo la prossima sfida, con il debutto nella Nationwide
Series, sempre sotto la supervisione di
Kyle Busch. "Sfortunatamente, il truck
non aveva l'handling che Kimi si aspettava - ha spiegato il giovane pilota di Las
Vegas - Da quello che mi hanno detto, ha
fatto un buon lavoro, anche se pare che
dovremo mettere una nuova fiancata
destra… La prossima settimana in
Nationwide Series la gomma che Goodyear porterà avrà un po' più di grip, con la
conseguenza di un feeling migliore…"
I numeri del weekend di Kimi
Qualifica: 31° (31"593)
Pole: Timothy Peters (30"474)
Gara: 15° a pieni giri (1° Kyle Busch)
Premi: 9.500$ (1° Kyle Busch 37.500$)
Montoya, una vecchia conoscenza di Raikkonen è passato per gli onori di casa.
Sopra, il finlandese durante una fase di pit stop.
69
NASCAR
ALL STRA RACE A CHARLOTTE
EDWARDS IL MILIO
Marco Cortesi
Vittoria ed assegno da 1 milione di dollari per Carl Edwards nell'All-Star
Race di Charlotte, gara extra-campionato della NASCAR Sprint Cup. Il pilota di casa Ford è riuscito a prevalere
anche grazie all'eccellente lavoro del
Roush Racing in corsia box, in grado
di dagli lo spunto decisivo su Kyle
Busch. Non tutto è stato perfetto per
Edwards, che ha visto la propria vettura seriamente danneggiata dopo l'arrivo. Fatale una buca durante sul prato
dell'infield durante i burnout celebrativi. Ottima la prova di David Reutimann, terzo per il team Waltrip, mentre Tony Stewart, quarto, ha preceduto Greg Biffle e Matt Kenseth. Nello
Showdown, gara preliminare che
garantiva l'accesso alla competizione
principale, il successo era andato a
David Ragan.
70
L'ORDINE DI ARRIVO
SABATO 21 MAGGIO 2011
1 - Carl Edwards (Ford) - Roush - 100 giri
2 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 100
3 - David Reutimann (Toyota) - Waltrip - 100
4 - Tony Stewart (Chevrolet) - Stewart/Haas - 100
5 - Greg Biffle (Ford) - Roush - 100
6 - Matt Kenseth (Ford) - Roush - 100
7 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 100
8 - David Ragan (Ford) - Roush - 100
9 - Kevin Harvick (Chevrolet) - Childress - 100
10 - Ryan Newman (Chevrolet) - Stewart/Haas - 100
11 - Jimmie Johnson (Chevrolet) - Hendrick - 100
12 - Juan Montoya (Chevrolet) - Ganassi - 100
13 - Kurt Busch (Dodge) - Penske - 100
14 - Dale Earnhardt Jr. (Chevrolet) - Hendrick - 100
15 - Jeff Gordon (Chevrolet) - Hendrick - 100
16 - Clint Bowyer (Chevrolet) - Childress - 100
17 - Jamie McMurray (Chevrolet) - Ganassi - 100
18 - Brad Keselowski (Dodge) - Penske - 99
19 - Mark Martin (Chevrolet) - Hendrick - 93
20 - Regan Smith (Chevrolet) - Furniture Row - 90
21 - Kasey Kahne (Toyota) - Red Bull - 59
La partenza della All Star Race
con Kyle Busch davanti a tutti
ONARIO
Carl Edwards
e Kyle Busch
“spalla contro spalla”
si giocano la
vittoria milionaria.
Sopra il vincitore
assediato dai fans
e dagli uomini
del team
Roush
David Ragan sorpassa
Brad Keselowski a due giri dalla fine
e va a vincere la Sprint Showdown,
gara che permetteva l’accesso
alla competizione principale
71
PRODUZIONE
AUDI A6 AVANT
COPIA CARBO
Marco Marelli
Si potrà avere solo dal prossimo settembre.
Ma intanto già si fa vedere e si presenta. La
nuova Audi A6 Avant è più leggera, ha nuovi motori tra cui un diesel biturbo da 313
cavalli a sei cilindri, e rimane lunga 493
centimetri. I motori sono sei, un quattro
cilindri entry level (2.0 TDI da 177 CV) e
cinque V6. Due le unità a benzina: 2.8 FSI
da 204 CV e 3.0 TFSI da 300 CV. Il diesel
3.0 TDI si offre in tre versioni: 204, 245 e
313 CV. Come sulla berlina ricchissimo è il
listini optional. Si ricordano l'Audi drive
select (che permette di regolare motore,
72
telaio e sistemi di assistenza in quattro
modalità), le sospensioni pneumatiche
adattive, i sedili ventilati e riscaldabili, il
climatizzatore a quattro zone, l'avviamento senza chiave, l'head up display, il sistema di navigazione e infotainment Audi
connect, le luci adattive, il sistema "pre sense" che protegge dalle collisioni e l'"active
lane assist" che evita involontari cambi di
corsia, i cerchi fino a 20 pollici e il pacchetto sportivo S line oltre a svariati materiali
per gli interni e i fari a led. Interessante,
infine, il sistema di apertura elettrica del
portellone, che si aziona anche a comando
gestuale, passando il piede davanti a una
fotocellula, utile quando si hanno le mani
occupate dai sacchetti, come sulla Volkswagen Passat. Per quanto riguarda lo stile colpisce la continua evoluzioni delle forme di base senza nessuna vera rottura.
Questa politica sta facendo assomigliare un
po' troppo tutti i modelli e ricorda quello
già vissuto in BMW prima dell'era Bangle.
Cioè buone automobili ma troppo, troppo
sempre tutte simili. Il presidente di Audi,
Stadler, ha detto: "E' la più bella station in
assoluto." A leggere i blog e ad ascoltare le
prime impressioni dei non addetti ai lavori però non tutti sono concordi. Solo il tempo dirà chi avrà ragione.
Stesse dimensioni ma anche stile simile, per la serie: “Squadra che vince non si cambia”.
Ma per quanto questa politica rimarrà... vincente?
NE
73
I CALENDARI 2011
I VINCITORI DELLE GA
FORMULA 1
13 marzo – Al Sakhir (annullata)
27 marzo - Melbourne Sebastian Vettel
10 aprile - Sepang Sebastian Vettel
17 aprile - Shanghai Lewis Hamilton
8 maggio - Istanbul Sebastian Vettel
22 maggio - Barcellona
29 maggio - Montecarlo
12 giugno - Montreal
26 giugno - Valencia
10 luglio - Silverstone
24 luglio - Nurburgring
31 luglio - Budapest
28 agosto - Spa
11 settembre - Monza
25 settembre - Singapore
9 ottobre - Suzuka
16 ottobre - Yeongam
30 ottobre - India
13 novembre - Abu Dhabi
27 novembre – San Paolo
MONDIALE RALLY
10-13 febbraio - Svezia Hirvonen-Lhetinen
3-6 marzo - Messico Loeb-Elena
24-27 marzo - Portogallo Ogier-Ingrassia
13-16 aprile - Giordania Ogier-Ingrassia
5-8 maggio - Italia Loeb-Elena
26-29 maggio - Argentina
16-19 giugno - Grecia
28-30 luglio - Finlandia
18-21 agosto - Germania
8-11 settembre - Australia
29 settembre-2 ottobre - Francia
20-23 ottobre - Spagna
10-13 novembre - Gran Bretagna
IRC
18-22 gennaio – Monte Carlo Bouffier-Panseri
14-16 aprile - Canarie Hanninen-Markkula
13-15 maggio - Tour de Corse Neuville-Gilsoul
2-4 giugno – Prime Yalta
23-25 giugno - Ypres
14-16 luglio - Azzorre
4-6 agosto - Vinho Madeira
26-28 agosto - Barum
9-11 settembre - Mecsek
22-24 settembre - Sanremo
7-9 ottobre - Scozia
3-5 novembre – Cipro
74
MOTO GP
20 marzo – Losail Casey Stoner
3 aprile - Jerez Jorge Lorenzo
24 aprile - Motegi (annullato)
1 maggio - Estoril Dani Pedrosa
15 maggio - Le Mans Casey Stoner
5 giugno - Barcellona
12 giugno - Silverstone
25 giugno - Assen
3 luglio - Mugello
17 luglio - Sachsenring
24 luglio - Laguna Seca
14 agosto - Brno
28 agosto -Indianapolis
4 settembre - Misano
18 settembre - Alcaniz
16 ottobre - Phillip Island
23 ottobre -Sepang
6 novembre - Valencia
GP2
8 maggio - Istanbul Grosjean / Coletti
22 maggio - Barcellona
29 maggio - Montecarlo
26 giugno - Valencia
10 luglio - Silverstone
24 luglio - Nurburgring
31 luglio - Budapest
28 agosto - Spa
11 settembre - Monza
GP2 ASIA
12 febbraio – Abu Dhabi Bianchi / Coletti
27 marzo – Imola Grosjean / Clos
F.NIPPON
15 maggio – Suzuka Andre Lotterer
5 giugno – Autopolis
17 luglio – Fuji
7 agosto – Motegi
4 settembre – Suzuka
25 settembre – Sugo
6 novembre – Motegi
14 novembre – Fuji (extra camp)
INDYCAR
27 marzo - St Petersburg Dario Franchitti
10 aprile - Birmingham Will Power
17 aprile - Long Beach Mike Conway
1 maggio - San Paolo Will Power
29 maggio - Indianapolis
11 giugno - Fort Worth
19 giugno – West Allis
25 giugno - Newton
10 luglio - Toronto
24 luglio - Edmonton
7 agosto - Lexington
14 agosto - Loudon
28 agosto - Sonoma
4 settembre - Baltimora
18 settembre - Motegi
2 ottobre - Sparta
16 ottobre - Las Vegas (?)
SUPERLEAGUE
5 giugno - Assen
3 luglio – Navarra
10 luglio – Magny Cours
17 luglio - Zolder
7 agosto - Donington
11 settembre - Smolensk
25 settembre – Cina
9 ottobre – Curitiba
16 ottobre – Brasile
13 novembre – Emirati Arabi
26 novembre – Nuova Zelanda
AUTO GP
15 maggio – Monza Venturini / Onidi
5 giugno – Budapest
19 giugno – Brno
17 luglio – Donington
31 luglio – Oschersleben
21 agosto – Bucarest
4 settembre – Valencia
WORLD SERIES RENAULT
17 aprile – Alcaniz Rossi / Korjus
1 maggio – Spa Wickens /Vergne
15 maggio – Monza Korjus / Ricciardo
29 maggio – Montecarlo
19 giugno – Nurburgring
3 luglio – Budapest
21 agosto – Silverstone
18 settembre – Le Castellet
9 ottobre – Barcellona
ARE 2011
GP3
8 maggio - Istanbul Zanella / Zanella
22 maggio - Barcellona Melker / Sims
26 giugno - Valencia
10 luglio - Silverstone
24 luglio - Nurburgring
31 luglio - Budapest
28 agosto - Spa
11 settembre - Monza
16 aprile – Monza Nasr / Svendsen-Cook / Nasr
25 aprile – Outlon Park Foresti / Christodoulou / Nasr
15 maggio – Snetterton Magnussen / Foresti / Magnussen
19 giugno – Brands Hatch
3 luglio – Nurburgring
17 luglio – Le Castellet
30 luglio – Spa
4 settembre – Rockingham
25 settembre – Donington
9 ottobre – Silverstone
F.2
17 aprile - Silverstone Bortolotti / Monras
15 maggio - Magny Cours Zanella / Zanella
26 giugno - Spa
3 luglio - Nurburgring
24 luglio - Brands Hatch
28 agosto - Zeltweg
2 ottobre - Monza
30 ottobre - Barcellona
FORMEL 3
TROFEO INTERNAZIONALE F.3
22 maggio - Pau
31 luglio - Spa
14 agosto - Zandvoort
20 novembre - Macao
27 novembre - Yeongam
TBA - Hockenheim
24 aprile – Oschersleben Stanaway / Stanaway
7 maggio – Spa Bachler / Stanaway
15 maggio – Sachsenring Stanaway / Bachler
5 giugno – Assen
12 giugno – Zolder
14 agosto – Zeltweg
4 settembre – Lausitzring
18 settembre – Assen
2 ottobre – Hockenheim
EUROPEAN F.3 OPEN
F.3 EURO SERIES
3 aprile - Le Castellet Melker / Merhi / Juncadella
1 maggio - Hockenheim Merhi / Juncadella / Merhi
15 maggio - Zandvoort Melker / Sato / Wittman
5 giugno - Zeltweg
3 luglio - Norisring
7 agosto - Nurburgring
11 settembre - Silverstone
2 ottobre - Valencia
23 ottobre - Hockenheim
F.3 ITALIA
15 maggio - Franciacorta Mancinelli / Mais
5 giugno - Misano
17 luglio - Imola
7 agosto - Spa
4 settembre - Adria
18 settembre - Vallelunga
2 ottobre - Mugello
16 ottobre - Monza
BRITISH F.3
ano
17 aprile - Valencia Jokinen / Fernandez
15 maggio - Magny Cours Correa / Jokinen
26 giugno - Spa
24 luglio - Brands Hatch
18 settembre - Portimao
3 ottobre - Monza
17 ottobre - Jerez
30 ottobre - Barcellona
JAPAN F.3
15 maggio – Suzuka Yasuda / Yamauchi
12 giugno – Fuji
17 luglio – Fuji
7 agosto – Motegi
28 agosto – Okayama
25 settembre - Sugo
EUROCUP F.RENAULT
17 aprile – Alcaniz Sainz / Stevens
1 maggio – Spa Sainz / Kvyat
19 giugno – Nurburgring
3 luglio – Budapest
21 agosto – Silverstone
18 settembre – Le Castellet
9 ottobre – Barcellona
F.RENAULT ALPS
27 marzo – Monza Gibbin / Zimmer
8 maggio – Imola McKee / McKee
22 maggio – Pau
12 giugno – Zeltweg
3 luglio – Budapest
18 settembre – Le Castellet
2 ottobre – Spa
F.RENAULT NEC
10 aprile - Hockenheim Kvyat / Sainz / Sainz
1 maggio - Spa Sainz / Kvyat
14 maggio - Nurburgring
5 giugno - Assen
31 luglio - Oschersleben
14 agosto - Zandvoort
28 agosto - Most
11 settembre - Digione
25 settembre - Monza
F.ABARTH EUROPEAN SERIES
8 maggio – Valencia Niederhauser / Sirotkin
5 giugno – Misano
7 agosto – Spa
28 agosto – Zeltweg
11 settembre – Hockenheim
2 ottobre – Mugello
16 ottobre – Monza
F.ACI-CSAI ABARTH
17 aprile – Vallelunga Niederhauser / Heche
22 maggio – Varano
5 giugno – Misano
17 luglio – Imola
7 agosto – Spa
2 ottobre – Mugello
16 ottobre – Monza
CHALLENGE F.RENAULT ITALIA
27 marzo – Monza Mancinelli / Boffo
8 maggio – Imola Ciccaglioni / Mancinelli
28 maggio – Mugello
12 giugno – Zeltweg
24 luglio – Misano
26 settembre - Varano
2000 LIGHT
20 marzo - Imola Calamia / Von Grunigen
10 aprile - Franciacorta Frisone / Frisone
1 maggio - Imola Pellitteri / Pellitteri
22 maggio – Varano
2 luglio - Imola
4 settembre - Adria
2 ottobre - Monza
I CALENDARI 2011
3000 LIGHT
10 aprile - Franciacorta Marco Betti
1 maggio - Magione Marco Betti
10 luglio - Adria
31 luglio - Pergusa
4 settembre - Adria
24 ORE DI LE MANS
12 giugno
LE MANS SERIES
3 Aprile – Le Castellet Collard-Tinseau-Jousse
8 maggio – Spa Gené-Wurz-Davidson
3 luglio – Imola
11 settembre – Silverstone
25 settembre – Estoril
ILMC
19 marzo – 12 Ore di Sebring Panis-Lapierre-Duval
8 maggio – 6 Ore di Spa Gené-Wurz-Davidson
11 giugno – 24 Ore di Le Mans
3 luglio – 6 Ore di Imola
11 settembre – 6 Ore di Silverstone
1 ottobre – Petit Le Mans a Road Atlanta
12 novembre – Cina (?)
FIA GT1
26 marzo - Abu Dhabi Piccione-Dusseldorp
10 aprile - Zolder Winkelhock-Basseng
8 maggio - Portimao Luhr-Krumm
15 maggio - Sachsenring Hohenadel-Piccini
5 giugno - Silverstone
3 luglio - Navarra
17 luglio - Le Castellet
4 settembre - Ordos
23 ottobre - Curitiba
6 novembre - San Luis
ENDURANCE SERIES
17 aprile - Monza Ruberti-Roda-Giammaria
5 giugno - Silverstone
17 luglio - Le Castellet
31 luglio - Spa
2 ottobre - Hockenheim
30 ottobre - Barcellona
GT OPEN
1 maggio – Imola Frezza-Lopez / Ceccato-Barba
15 maggio – Magny Cours Montermini-Moncini / Frezza-Lopez
26 giugno – Spa
24 luglio – Brands Hatch
28 agosto – Zeltweg
18 settembre – Portimao
2 ottobre – Monza
30 ottobre - Barcellona
76
SUPER GT JAP
1 maggio – Fuji Motoyama-Treluyer
22 maggio – Okayama
19 giugno – Sepang
31 luglio – Sugo
21 agosto – Suzuka
11 settembre – Fuji
2 ottobre – Autopolis
16 ottobre – Motegi
13 novembre – Fuji
DTM
1 maggio - Hockenheim Bruno Spengler
15 maggio - Zandvoort Mike Rockenfeller
5 giugno - Zeltweg
19 giugno - Lausitzring
3 luglio - Norisring
7 agosto - Nurburgring
4 settembre - Brands Hatch
18 settembre - Oschersleben
2 ottobre - Valencia
23 ottobre - Hockenheim
WTCC
20 marzo - Curitiba Huff / Menu
24 aprile - Zolder Huff / Tarquini
15 maggio - Monza Huff / Huff
19 giugno - Brno
3 luglio - Porto
17 luglio - Donington
31 luglio - Oschersleben
4 settembre - Valencia
23 ottobre - Suzuka
5 novembre - Cina
20 novembre – Macao
GRAND AM
29 gennaio - 24 Ore di Daytona Hand-Pruett-Rahal-Rojas
5 marzo - Homestead Pruett-Rojas
9 aprile - Birmingham Pruett-Rojas
14 maggio - Virginia Barbosa/Borcheller/France
30 maggio - Lime Rock
4 giugno - Watkins Glen
25 giugno - Road America
9 luglio - Laguna Seca
24 liglio - Milville
13 agosto - Watkins Glen
20 agosto - Montreal
17 settembre - Mid-Ohio
ALMS
16 marzo – Sebring Lapierre-Panis-Duval
16 aprile – Long Beach Graf/Luhr
9 luglio – Lakeville
24 luglio – Mosport
6 agosto – Lexington
21 agosto – Elkhart Lake
4 settembre – Baltimora
17 settembre – Laguna Seca
1 ottobre – Braselton
NASCAR
20 febbraio – Daytona Trevor Bayne
27 febbraio – Phoenix Jeff Gordon
6 marzo – Las Vegas Carl Edwards
20 MARZO – BRISTOL Kyle Busch
27 marzo – Fontana Kevin Harvick
3 aprile – Martinsville Kevin Harvick
9 aprile – Fort Worth Matt Kenseth
17 aprile – Talladega Jimmie Johnson
30 aprile – Richmond Kyle Busch
7 maggio – Darlington Regan Smith
15 maggio – Dover Matt Kenseth
29 maggio – Charlotte
5 giugno – Kansas
12 giugno – Pocono
19 giugno – Michigan
26 giugno – Sonoma
2 luglio – Daytona
9 luglio – Kentucky
17 luglio – Loudon
31 luglio – Indianapolis
7 agosto – Pocono
14 agosto – Watkins Glen
21 agosto – Michigan
27 agosto – Bristol
4 settembre – Atlanta
10 settembre – Richmond
18 settembre – Chicago
25 settembre – Loudon
2 ottobre – Dover
9 ottobre – Kansas
15 ottobre – Charlotte
23 ottobre – Talladega
30 ottobre – Martinsville
6 novembre – Fort Worth
13 novembre – Phoenix
20 novembre – Miami
SUPERSTARS
10 aprile – Monza Pigoli / Cerruti
8 maggio – Valencia Bertolini / Palma
22 maggio – Portimao
5 giugno – Misano
19 giugno – Donington
10 luglio – Misano
7 agosto – Spa
11 settembre – Hockenheim
25 settembre – Mugello
9 ottobre – Vallelunga
GT SPRINT SUPERSTARS
10 aprile – Monza Mugelli / Palma
22 maggio – Portimao
10 luglio – Misano
7 agosto – Spa
11 settembre – Hockenheim
25 settembre – Mugello
9 ottobre – Vallelunga
GT ITALIA
17 aprile - Vallelunga Bonamico / Sonvico
5 giugno - Misano
19 giugno - Magione
17 luglio - Imola
31 luglio - Mugello
18 settembre - Vallelunga
2 ottobre - Mugello
16 ottobre - Monza
FERRARI CHALLENGE
10 aprile – Monza Gai / Gai
11 giugno – Le Mans
10 luglio – Misano
4 settembre - Zeltweg
25 settembre – Mugello
9 ottobre - Vallelunga
TROFEO MASERATI
1 maggio - Imola Baldi / Baldi
15 maggio - Monza Sbirrazzuoli / Gai
5 giugno - Hungaroring
26 giugno - Spa
17 luglio - Donington
4 settembre - Valencia
18 settembre - Vallelunga
2 ottobre - Mugello
TROFEO LAMBORGHINI
17 aprile – Monza Amos / Amos / Leimer
5 giugno – Silverstone
17 luglio – Le Castellet
31 luglio – Spa
2 ottobre – Hockenheim
30 ottobre – Barcellona
EUROMEGANE TROPHY
17 aprile – Alcaniz Comini / Comini
1 maggio – Spa Comini / Comini
19 giugno – Nurburgring
3 luglio – Budapest
21 agosto – Silverstone
18 settembre – Le Castellet
9 ottobre – Barcellona
EUROCUP CLIO
1 maggio – Spa Milan / Milan
19 giugno – Nurburgring
18 settembre – Le Castellet
9 ottobre – Barcellona
CLIO CUP ITALIA
27 marzo – Monza Nogues / Marchetti
8 maggio – Imola Nogues / Nogues
29 maggio – Mugello
12 giugno – Zeltweg
24 luglio – Misano
25 settembre – Varano
ENDURANCE CHAMPIONS CUP
27 marzo - 4 Ore di Monza Perazzini-Cioci
15 maggio - 500 Miglia di Imola Invernizzi-Venturi-Maino
23 luglio - 6 Ore di Misano
20 novembre - 6 Ore di Vallelunga
TURISMO SERIE
17 aprile - Adria Toby / Toby
15 maggio - Imola Tramontozzi
12 giugno - Zeltweg
3 luglio - Franciacorta
24 luglio - Misano
25 settembre - Varano
23 ottobre - Vallelunga
COPPA ITALIA
17 aprile - Adria Mengozzi / Romano
8 maggio - Imola Bianco / Pasquinelli
29 maggio - Mugello
12 giugno - Zeltweg
3 luglio - Franciacorta
24 luglio - Misano
25 settembre - Varano
23 ottobre - Vallelunga
CITE
17 aprile - Vallelunga Necchi / Bacci
15 maggio - Franciacorta Necchi / Necchi
5 giugno - Misano
19 giugno - Magione
17 luglio - Imola
31 luglio - Mugello
4 settembre - Adria
2 ottobre - Monza
PORSCHE CARRERA CUP
1 maggio - Imola Balzan / Postiglione
15 maggio - Franciacorta Balzan / Mapelli
5 giugno - Misano
26 giugno - Nurburgring
31 luglio - Mugello
18 settembre - Vallelunga
16 ottobre - Monza
PORSCHE TARGA TRICOLORE
3 aprile - Imola
8 maggio - Misano
22 maggio - Zeltweg
3 luglio - Monza
11 settembre - Mugello
9 ottobre - Adria
30 ottobre - Vallelunga
ITALIANO RALLY
24-27 marzo – Ciocco Andreucci-Andreussi
17 aprile – 1000 Miglia Andreucci-Andreussi
8 maggio – Costa Smeralda Andreucci-Andreussi
5 giugno – Targa Florio
19 giugno – Salento
14-16 luglio – San Crispino
4 settembre – Alpi Orientali
18 settembre – San Martino di Castrozza
TROFEO RALLY ASFALTO
1 maggio – Aosta Pedersoli-Romano
29 maggio – Marca
12 giugno – Lanterna
26 giugno – Appennino Reggiano
28 agosto – Proserpina
25 settembre – Sanremo
23 ottobre – Como
TROFEO RALLY TERRA
3 aprile – Adriatico Navarra-Fedeli
8 maggio – Costa Smeralda Trentin / De Marco
3 luglio – San Marino
17 luglio – San Crispino
2 ottobre – Azzano
30 ottobre – Conca d’Oro
IDOMENICA
CALENDARI
2011
PER DOMENICA
22 gennaio
IRC a Montecarlo
29 gennaio
24 Ore di Daytona
13 febbraio
Mondiale Rally in Svezia
GP2 Asia ad Abu Dhabi
20 febbraio
GP2 Asia ad Al Sakhir
Nascar a Daytona
27 febbraio
Nascar a Phoenix
6 marzo
Mondiale Rally in Messico
Grand Am a Homestead
Nascar a Las Vegas
20 marzo
GP2 Asia a Imola
WTCC a Curitiba
ALMS a Sebring
Nascar a Bristol
2000 Light a Magione
3000 Light a Magione
MotoGP a Losail
27 marzo
F.1 a Melbourne
Mondiale Rally in Portogallo
Indycar a Saint Petersburg
Nascar a Fontana
GT1 ad Abu Dhabi
F.Renault ALPS a Monza
Challenge F.Renault Italia a Monza
Clio Cup a Monza
Endurance Cup a Monza
Italiano Rally al Ciocco
3 aprile
F.3 Euro Series a Le Castellet
Le Mans Series a Le Castellet
Nascar a Martinsville
Targa Tricolore Porsche a Imola
Trofeo Rally Terra Adriatico
MotoGP a Jerez
10 aprile
F.1 a Sepang
Indycar a Birmingham
Grand Am a Birmingham
Nascar a Fort Worth
GT1 a Zolder
Superstars a Monza
GT Sprint Superstars a Monza
Ferrari Challenge a Monza
2000 Light a Franciacorta
3000 Light a Franciacorta
17 aprile
F.1 a Shanghai
Mondiale Rally in Giordania
Indycar a Long Beach
ALMS a Long Beach
Nascar a Talladega
World Series Renault ad Alcaniz
Eurocup F.Renault ad Alcaniz
Eurocup Megane ad Alcaniz
F.2 a Silverstone
British F.3 a Monza
Endurance Series a Monza
European F3 Open a Valencia
F.ACI-CSAI Abarth a Vallelunga
GT Italia a Vallelunga
CITE a Vallelunga
Turismo Serie ad Adria
Coppa Italia ad Adria
IRC alle Canarie
Italiano Rally 1000 Miglia
24 aprile
British F.3 a Oulton Park
Formel 3 a Oschersleben
Adac Masters a Oschersleben
WTCC a Zolder
1 maggio
Indycar a San Paolo
World Series Renault a Spa
Eurocup F.Renault a Spa
Eurocup Megane a Spa
Eurocup Clio a Spa
F.3 Euro Series a Hockenheim
DTM a Hockenheim
GT Open a Imola
Trofeo Maserati a Imola
Porsche Carrera Cup a Imola
2000 Light a Imola
3000 Light a Magione
Super Gt Jap al Fuji
Nascar a Richmond
Trofeo Rally Asfalto ad Aosta
MotoGP a Estoril
8 maggio
F.1 a Istanbul
GP2 a Istanbul
GP3 a Istanbul
Mondiale Rally in Italia
F.Renault ALPS a Imola
Challenge F.Renault Italia a Imola
Clio Cup a Imola
Coppa Italia a Imola
Targa Tricolore Porsche a Misano
Superstars a Valencia
F.Abarth European Series a Valencia
GT1 a Portimao
Le Mans Series a Spa
Formel 3 a Spa
Nascar a Darlington
Italiano Rally al Costa Smeralda
Trofeo Rally Terra Costa Smeralda
15 maggio
World Series Renault a Monza
IRC in Corsica
WTCC a Monza
Trofeo Maserati a Monza
Auto GP a Monza
F.Nippon a Suzuka
Japan F.3 a Suzuka
GT1 a Sachsenring
F.3 Euro Series a Zandvoort
DTM a Zandvoort
F.2 a Magny-Cours
European F3 Open a Magny-Cours
GT Open a Magny-Cours
F.3 Italia a Franciacorta
CITE a Franciacorta
Porsche Carrera Cup a Franciacorta
Turismo Serie a Imola
Endurance Cup a Imola
British F.3 a Snetterton
Formel 3 al Sachsenring
Adac Masters al Sachsenring
Grand Am a Danville
Nascar a Dover
MotoGP a Le Mans
22 maggio
F.1 a Barcellona
GP2 a Barcellona
GP3 a Barcellona
F.3 internazionale a Pau
F.Renault ALPS a Pau
F.ACI-CSAI Abarth a Varano
2000 Light a Varano
Superstars a Portimao
GT Sprint Superstars a Portimao
Super Gt Jap Okayama
Targa Tricolore Porsche a Zeltweg
29 maggio
F.1 a Montecarlo
GP2 a Montecarlo
World Series Renault a Montecarlo
Mondiale Rally in Argentina
Indycar a Indianapolis
Grand Am a Lime Rock
Nascar a Charlotte
Clio Cup al Mugello
Challenge F.Renault Italia al Mugello
Coppa Italia al Mugello
Trofeo Rally Asfalto Marca
5 giugno
IRC a Yalta
Auto GP a Budapest
Superleague ad Assen
Formel 3 ad Assen
F.Nippon ad Autopolis
F.3 Euro Series a Zeltweg
DTM a Zeltweg
GT1 a Silverstone
Endurance Series a Silverstone
F.3 Italia a Misano
F.Abarth European Series a Misano
F.ACI-CSAI Abarth a Misano
GT Italia a Misano
Superstars a Misano
CITE a Misano
Porsche Carrera Cup a Misano
Trofeo Maserati
Grand Am a Watkins Glen
Nascar a Kansas
Italiano Rally Targa Florio
MotoGP a Barcellona
12 giugno
F.1 a Montreal
24 Ore di Le Mans
Ferrari Challenge a Le Mans
Indycar a Fort Worth
Nascar a Pocono
Formel 3 a Zolder
Adac Masters a Zolder
Japan F.3 al Fuji
F.Renault ALPS a Zeltweg
Clio Cup a Zeltweg
Challenge F.Renault Italia a Zeltweg
Turismo Serie a Zeltweg
Coppa Italia a Zeltweg
Trofeo Rally Asfalto Lanterna
MotoGP a Silverstone
19 giugno
Mondiale Rally in Grecia
Indycar a West Allis
Nascar a Michigan
WTCC a Brno
Auto GP a Brno
World Series Renault al Nurburgring
Eurocup F.Renault al Nurburgring
Eurocup Megane al Nurburgring
Eurocup Clio al Nurburgring
British F.3 a Brands Hatch
Superstars a Donington
Super Gt Jap a Sepang
GT Italia a Magione
CITE a Magione
Italiano Rally al Salento
26 giugno
F.1 a Valencia
GP2 a Valencia
GP3 a Valencia
Indycar a Newton
Nascar a Sonoma
F.2 a Spa
European F3 Open a Spa
GT Open a Spa
Trofeo Maserati a Spa
Porsche Carrera Cup al Nurburgring
MotoGP ad Assen
IRC a Ypres
Trofeo Rally Asfalto Appennino Reggiano
3 luglio
World Series Renault a Budapest
Eurocup F.Renault a Budapest
F.Renault ALPS a Budapest
Eurocup Megane a Budapest
Superleague a Navarra
GT1 a Navarra
F.3 Euro Series al Norisring
DTM al Norisring
Le Mans Series a Imola
2000 Light a Imola
F.2 al Nurburgring
WTCC a Porto
Nascar a Daytona
Turismo Serie a Franciacorta
Coppa Italia a Franciacorta
Targa Tricolore Porsche a Monza
Trofeo Rally Terra San Marino
MotoGP al Mugello
10 luglio
F.1 a Silverstone
GP2 a Silverstone
GP3 a Silverstone
Indycar a Toronto
Superleague a Magny-Cours
Grand Am a Laguna Seca
ALMS a Lakeville
Nascar a Kentucky
Superstars a Misano
GT Sprint Superstars a Misano
Ferrari Challenge a Misano
3000 Light ad Adria
Adac Masters al Nurburgring
17 luglio
Superleague a Zolder
F.Nippon al Fuji
Japan F.3 al Fuji
WTCC a Donington
Auto GP a Donington
Trofeo Maserati a Donington
IRC alle Azzorre
F.3 Italia a Imola
F.ACI-CSAI Abarth a Imola
GT Italia a Imola
CITE a Imola
GT1 a Le Castellet
British F.3 a Le Castellet
Endurance Series a Le Castellet
Nascar a Loudon
Italiano Rally a San Crispino
Trofeo Rally Terra a San Crispino
MotoGP al Sachsenring
24 luglio
F.1 al Nurburgring
GP2 al Nurburgring
GP3 al Nurburgring
Indycar a Edmonton
F.2 a Brands Hatch
GT Open a Brands Hatch
European F3 Open a Brands Hatch
Grand Am a Milville
ALMS a Mosport
Clio Cup a Misano
Challenge F.Renault Italia a Misano
Endurance Cup a Misano
Turismo Serie a Misano
Coppa Italia a Misano
MotoGP a Laguna Seca
IDOMENICA
CALENDARI
2011
PER DOMENICA
31 luglio
F.1 a Budapest
GP2 a Budapest
GP3 a Budapest
Mondiale Rally in Finlandia
WTCC a Oschersleben
Auto GP a Oschersleben
F.3 internazionale a Spa
F.Renault ALPS a Spa
British F.3 a Spa
Endurance Series a Spa
Nascar a Indianapolis
Super Gt Jap a Sugo
GT Italia al Mugello
CITE al Mugello
Porsche Carrera Cup al Mugello
3000 Light a Pergusa
7 agosto
Indycar a Lexington
ALMS a Lexington
Nascar a Pocono
IRC a Madeira
Superleague a Donington
F.Nippon a Motegi
Japan F.3 a Motegi
F.3 Euro Series al Nurburgring
DTM al Nurburgring
F.3 Italia a Spa
F.Abarth European Series a Spa
F.ACI-CSAI Abarth a Spa
Superstars a Spa
GT Sprint Superstars a Spa
14 agosto
Indycar a Loudon
F.3 internazionale a Zandvoort
Formel 3 Zeltweg
Adac Masters a Zeltweg
Grand Am a Watkins Glen
Nascar a Watkins Glen
MotoGP a Brno
21 agosto
Mondiale Rally in Germania
Auto GP a Bucarest
World Series Renault a Silverstone
Eurocup F.Renault a Silverstone
Eurocup Megane a Silverstone
Grand Am a Montreal
ALMS a Elkhart Lake
Nascar a Michigan
Super Gt Jap a Suzuka
28 agosto
F.1 a Spa
GP2 a Spa
GP3 a Spa
F.2 a Zeltweg
F.Abarth European Series a Zeltweg
Indycar a Sonoma
Japan F.3 a Okayama
Nascar a Bristol
GT Open a Zeltweg
IRC a Barum
Trofeo Rally Asfalto Proserpina
MotoGP a Indianapolis
4 settembre
Indycar a Baltimora
Nascar ad Atlanta
GT1 a Ordos
DTM a Brands Hatch
WTCC a Valencia
ALMS a Baltimora
Auto GP a Valencia
Trofeo Maserati a Valencia
F.3 Italia ad Adria
CITE ad Adria
2000 Light ad Adria
3000 Light ad Adria
British F.3 a Rockingham
Formel 3 al Lausitzring
F.Nippon a Suzuka
Adac Masters al Lausitzring
Ferrari Challenge a Zeltweg
Italiano Rally Alpi Orientali
MotoGP a Misano
11 settembre
F.1 a Monza
GP2 a Monza
GP3 a Monza
Mondiale Rally in Australia
IRC a Mecsek
Superleague a Smolensk
F.3 Euro Series a Silverstone
Le Mans Series a Silverstone
British F.3 al Nurburgring
F.Abarth European Series a Hockenheim
Superstars a Hockenheim
GT Sprint Superstars a Hockenheim
Super Gt Jap al Fuji
Targa Tricolore Porsche al Mugello
Nascar a Richmond
18 settembre
Indycar a Motegi
World Series Renault a Le Castellet
Eurocup F.Renault a Le Castellet
F.Renault ALPS a Le Castellet
Eurocup Megane a Le Castellet
Eurocup Clio a Le Castellet
DTM a Oschersleben
F.3 Italia a Vallelunga
GT Italia a Vallelunga
Porsche Carrera Cup a Vallelunga
Trofeo Maserati a Vallelunga
GT Open a Portimao
European F3 Open a Portimao
Formel 3 ad Assen
Adac Masters ad Assen
Grand Am a Lexington
ALMS a Laguna Seca
Nascar a Chicago
Italiano Rally San Martino di Castrozza
MotoGP ad Alcaniz
25 settembre
F.1 a Singapore
Superleague in Cina
F.Nippon a Sugo
Japan F.3 a Sugo
British F.3 a Donington
Le Mans Series a Estoril
Superstars al Mugello
GT Sprint Superstars al Mugello
Ferrari Challenge al Mugello
Challenge F.Renault Italia a Varano
Clio Cup a Varano
Turismo Serie a Varano
Coppa Italia a Varano
Nascar a Loudon
IRC a Sanremo
Trofeo Rally Asfalto Sanremo
2 ottobre
Mondiale Rally in Francia
Indycar a Sparta
F.2 a Monza
GT Open a Monza
European F3 Open a Monza
2000 Light a Monza
CITE a Monza
F.3 Euro Series a Valencia
DTM a Valencia
F.3 Italia al Mugello
F.Abarth European Series al Mugello
F.ACI-CSAI Abarth al Mugello
GT Italia al Mugello
Trofeo Maserati al Mugello
Formel 3 a Hockenheim
Adac Masters a Hockenheim
Endurance Series a Hockenheim
ALMS a Braselton
Nascar a Dover
Super Gt Jap a Autopolis
Trofeo Rally Terra ad Azzano
9 ottobre
F.1 a Suzuka
World Series Renault a Barcellona
Eurocup F.Renault a Barcellona
Eurocup Megane a Barcellona
Eurocup Clio a Barcellona
British F.3 a Silverstone
Superstars a Vallelunga
GT Sprint Superstars a Vallelunga
Ferrari Challenge a Vallelunga
Targa Tricolore Porsche ad Adria
IRC in Scozia
Nascar a Kansas
16 ottobre
F.1 a Yeongam
Indycar a Las Vegas
Superleague in Brasile
F.3 Italia a Monza
F.Abarth European Series a Monza
F.ACI-CSAI Abarth a Monza
GT Italia a Monza
Porsche Carrera Cup a Monza
European F3 Open a Jerez
Super Gt Jap a Motegi
Nascar a Charlotte
MotoGP a Phillip Island
23 ottobre
Mondiale Rally in Spagna
F.3 Euro Series a Hockenheim
DTM a Hockenheim
GT1 a Curitiba
WTCC a Suzuka
Nascar a Talladega
Turismo Serie a Vallelunga
Coppa Italia a Vallelunga
Trofeo Rally Asfalto Como
MotoGP a Sepang
30 ottobre
F.1 a New Delhi
F.2 a Barcellona
European F3 Open a Barcellona
GT Open a Barcellona
Endurance Series a Barcellona
Nascar a Martinsville
Targa Tricolore Porsche a Vallelunga
Trofeo Rally Terra Conca d’Oro
6 novembre
F.Nippon a Motegi
GT1 a San Luis
WTCC a Guangdong
IRC a Cipro
Nascar a Fort Worth
MotoGP a Valencia
13 novembre
F.1 ad Abu Dhabi
Superleague in Emirati Arabi
Mondiale Rally in Gran Bretagna
F.Nippon al Fuji
Super Gt Jap al Fuji
Nascar a Phoenix
20 novembre
WTCC a Macao
F.3 internazionale a Macao
Nascar a Miami
Endurance Cup a Vallelunga
27 novembre
F.1 a San Paolo
Superleague in Nuova Zelanda
F.3 internazionale a Yeongam
Il graffio di Baffi
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