Accade all’ UE
n° 258
Bollettino d’informazione
sulle attività delle Istituzioni Comunitarie
s e t t i m a n a da l 2 0 al 2 4 a p r i l e 2 0 1 5
resoconto della settimana 13 al 17 aprile 2015
E’ questo senza dubbio lo scenario al quale pensa Letta quando chiede che il suo governo sia
giudicato "a fine 2014". Vedremo nelle prossime due/tre settimane se questo scenario sarà
Molto probabilmente, la Commissione metterà in rilievo l’impegno del governo a tenere la barra
del limite del 3% sul quale si è già espressa la scorsa settimana e farà capire che solo rispettando
scrupolosamente le tabelle di marcia annunciate (cioè un deficit nel 2014 al 2,7%) può aprirsi
concretamente la possibilità di attivare i meccanismi di flessibilità previsti dal sistema di
governance europeo che ci consentirebbe di scorporare somme (due o tre miliardi per esempio)
per investimenti senza intaccare i limiti stabiliti.
Naturalmente, in mezzo, ci sono i tremila e passa emendamenti ed è chiaro quindi che l’esercizio è
estremamente difficile perché dall’Europa verrà un monito a chiudere la partita a saldi invariati,
mentre non è certo che questa sia la linea delle forze politiche, specie nella fase convulsa che
stiamo vivendo.
Del giudizio di Bruxelles sul testo del governo Letta sono già uscite alcune anticipazioni sulla
stampa che parlano – forse in modo eccessivamente ottimistico - di un parere "sostanzialmente
positivo" sulla manovra, a condizione che si mantengano la traiettoria e i saldi di quanto mandato
a Bruxelles, cioè del testo varato da Letta e Saccomanni.
Entro venerdì la Commissione renderà nota la sua prima valutazione sul disegno di legge di
stabilità italiano, ma ci si aspetta anche un intervento, per una volta, sui conti tedeschi che fa già
molto rumore a Berlino.
Immigrazione, Grecia, TTIP
La settimana europea, che già nel fine settimana aveva visto salire la tensione con le
centinaia di manifestazioni anti trattato USA-UE e con dichiarazioni poco incoraggianti
sulla questione greca, è iniziata con l’ennesima e forse più grave tragedia del mare:
l’annegamento di oltre ottocento profughi nella totale inazione collettiva dei 28.
L’Editoriale
Da qui, ancora una volta, la richiesta italiana – e non solo – di rimettere il punto
nell’agenda politica che è sfociata nella convocazione di un Consiglio europeo
straordinario questo giovedì.
In effetti, TRITON, l’attuale missione comunitaria che ha sostituito Mare nostrum, si è
rivelata, come era da prevedere, un completo fallimento anche per l’esiguità dei fondi
stanziati (appena 3 milioni al mese a livello UE).
Ma le risposte collettive non sono evidenti, perché le reticenze a farsi carico di un
flusso rilevanti di richiedenti asilo sono molte e nessuno ha veramente voglia di fare i
conti fino in fondo con una situazione libica sempre più ingarbugliata.
Eppure il tempo stringe e l’Italia non può essere lasciata sola. Lunedì sera i Ministri
degli esteri dei paesi membri hanno convenuto un piano in dieci punti, da sottoporre al
Consiglio europeo. Speriamo sia la volta buona, per utilizzare un’espressione cara a
Matteo Renzi.
Sempre questa settimana i Ministri dell’economia della zona euro dovranno trovare
una soluzione, magari temporanea, riguardo la situazione greca, senza la quale
il default del Paese appare ineluttabile, nonostante le smentite ufficiali, non da ultima
quella di Jean Claude Juncker.
Da giorni i tecnici di UE, FMI e BCE stanno tentando di riacciuffare per i capelli una
situazione apparentemente senza via d’uscita aprendo spiragli che immediatamente
fanno risalire le borse ed abbassare lo spread, salvo poi magari essere smentiti
l’indomani. In queste ultime ore sta circolando un’ipotesi "tampone", che potrebbe
rimandare ancora la scadenza definitiva.
La posta in gioco è alta non solo per i capitali che i vari Paesi membri hanno già dato in
prestito alla Grecia, ma anche per gli scenari che il cosiddetto Grexit porrebbe, specie
alle economie dei Paesi più deboli.
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L’Editoriale
Non a caso proprio il TTIP, con il tema dell’immigrazione, sarà al centro della riunione a
Milano, questa settimana, del Partito Popolare Europeo.
Una settimana importante, dunque, anche proprio per l'immagine che l'Europa saprà
dare di se stessa, delle sue istituzioni, della sua capacità di trasmettere all'esterno
coesione e visione. Si è spesso detto in passato che solo nei momenti di crisi l'Europa
ha saputo reagire e andare avanti. Questo è certamente uno di quei momenti.
Naturalmente, in mezzo, ci sono i tremila e passa emendamenti ed è chiaro quindi che l’esercizio è
estremamente difficile perché dall’Europa verrà un monito a chiudere la partita a saldi invariati,
mentre non è certo che questa sia la linea delle forze politiche, specie nella fase convulsa che
stiamo vivendo.
Del giudizio di Bruxelles sul testo del governo Letta sono già uscite alcune anticipazioni sulla
stampa che parlano – forse in modo eccessivamente ottimistico - di un parere "sostanzialmente
positivo" sulla manovra, a condizione che si mantengano la traiettoria e i saldi di quanto mandato
a Bruxelles, cioè del testo varato da Letta e Saccomanni.
Entro venerdì la Commissione renderà nota la sua prima valutazione sul disegno di legge di
stabilità italiano, ma ci si aspetta anche un intervento, per una volta, sui conti tedeschi che fa già
molto rumore a Berlino.
Anche sul TTIP si aprono i riflettori questa settimana per la ripresa di un
nuovo round negoziale tra americani ed europei, ed è proprio per questa scadenza che
sono state organizzate le manifestazioni dei giorni scorsi mentre resta alto il livello
dello scontro che oppone, in seno al Parlamento europeo, favorevoli e contrari in vista
di una pronuncia dell’europarlamento nelle prossime settimane che potrà
condizionare il futuro del negoziato stesso.
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n°258
3
E’ questo senza dubbio lo scenario al quale pensa Letta quando chiede che il suo governo sia
Molto probabilmente, la Commissione metterà in rilievo l’impegno del governo a tenere la barra
del limite del 3% sul quale si è già espressa la scorsa settimana e farà capire che solo rispettando
scrupolosamente le tabelle di marcia annunciate (cioè un deficit nel 2014 al 2,7%) può aprirsi
concretamente la possibilità di attivare i meccanismi di flessibilità previsti dal sistema di
governance europeo che ci consentirebbe di scorporare somme (due o tre miliardi per esempio)
per investimenti senza intaccare i limiti stabiliti.
Gianfranco Dell’Alba
La settimana sarà densa di avvenimenti: si comincia lunedì con il voto, nelle
commissioni ECON e BUDG, che si riuniranno congiuntamente, sul fondo europeo per
gli investimenti strategici (FEIS). I deputati sono decisi a chiedere dei cambiamenti al
Regolamento, mentre gli Stati membri non sembrano propensi al negoziato: vedremo.
Martedì, mentre il Presidente del PE sarà in Italia per una conferenza sui trattati
internazionali, presso SEAFOOD, l’evento più grande che ogni anno riempie gli
alberghi, i ristoranti e la fiera di Bruxelles, alcune associazioni italiane, tra le quali
Federpesca, organizzano una conferenza sulla filiera dei prodotti ittici italiani.
Mercoledì e giovedì si riuniscono i gruppi politici, per preparare la plenaria di
Strasburgo di settimana prossima.
novembre
settimana dal 20 al 24 aprile
La Settimana
Infine, giovedì ci sarà un Consiglio europeo straordinario, destinato al tema
dell’emigrazione tra le due sponde del Mediterraneo. Il vertice è stato convocato dal
Presidente Tusk dopo i tragici fatti avvenuti a largo della Libia durante lo scorso fine
settimana.
Matteo Borsani
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1.
ACCADE
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2.
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3.
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4.
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PARLAMENTO
DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente
Problemi economici e monetari
Industria, Ricerca ed Energia
Mercato interno e Protezione dei consumatori
ACCADE
novembre
settimana dal 20 al 24 aprile
RIUNIONI
IN
Consiglio
Consiglio
Consiglio
Consiglio
IN CONSIGLIO
europeo straordinario
Agricoltura e Pesca
Affari esteri
Affari generali
ACCADE
IN COMMISSIONE
Rapporto PMI e TTIP
BANDI
E FINANZIAMENTI
Programmi e Bandi
Eventi Informativi
Resoconto della settimana 13 al 17 aprile 2015
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1. A C C A D E
RIUNIONI

IN
PARLAMENTO
DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
AMBIENTE
Il 27 aprile alle ore 19.00, la commissione Ambiente avrà uno scambio di opinioni con
Miguel Arias Cañete, commissario al Clima e all’Energia. Sarà possibile seguire
l’incontro in web streaming sul sito del Parlamento.
Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected])
[Torna su]

PROBLEMI ECONOMICI E MONETARI
Lunedì 20 aprile si riunirà la commissione parlamentare per i Problemi economici e
monetari (ECON). Tra i punti all’ordine del giorno si segnala lo scambio di opinioni con
Vitor Constâncio, vicepresidente della BCE ,in seguito alla presentazione della relazione
2014 della BCE.
Si ricorda che lo stesso giorno le commissioni ECON e BUDG si riuniranno in seduta
congiunta per votare l’approvazione del progetto di relazione unica presentato dagli
Onorevoli Bullman (S&D, Germania) e Fernandes (PPE, Portogallo).
Per maggiori informazioni: Viviana Padelli ([email protected])
[Torna su]

INDUSTRIA RICERCA ED ENERGIA
Il 20 aprile si terrà in commissione ITRE un’audizione pubblica su "Il mercato interno
dell'energia in quanto pilastro di un'Unione dell'energia".
Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected])
[Torna su]
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6

MERCATO INTERNO E PROTEZIONE DEI CONSUMATORI
Il 23 Aprile , in commissione parlamentare IMCO, si terrà uno scambio di opinioni con
il Vicepresidente responsabile per il mercato unico digitale Andrus Ansip.
Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected])
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2. A C C A D E

IN
CONSIGLIO
CONSIGLIO EUROPEO STRAORDINARIO
Il Presidente del Cosniglio europeo, Donald Tusk, ha convocato, il prossimo giovedì, un
Consiglio europeo straordinario alla luce dei tragici avvenimenti accaduti nel
Mediterraneo.
L’obiettivo dell’incontro sarà quello di discutere, ad alto livello, cosa gli Stati membri e
le Istituzioni europee possono fare per affrontare ed alleviare la situazione.
Alcuni dei temi che, anticipati da Tusk, che saranno discussi nel corso del vertice
europeo saranno:
 come fermare il traffico illecito di esseri umani;
 come accelerare gli sforzi per aiutare le genti in difficoltà;
 come supportare gli Stati mebri che vengo maggiormente coinvolti da questo
fenomeno;
 come accelerare la cooperazione con i Paesi di origine e di transito.
Il Presidente ha anche dichiarato di aver convocato una riunione di coordianmento con
l’Alto Rappresentante per la Politica estera, Federica Mogherini, e la Presidenza
Lettone.
Per maggiori informazioni: Giuliana Pennisi ([email protected])
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
CONSIGLIO AGRICOLTURA E PESCA
Il prossimo 20 aprile si riunirà il Consiglio Agricoltura e Pesca, cliccando qui si può
accedere al programma provvisorio dell’incontro.
Per maggiori informazioni: Giuliana Pennisi ([email protected])
[Torna su]

CONSIGLIO AFFARI ESTERI
Il prossimo 20 aprile si riunirà il Consiglio Affari esteri, cliccando qui si può accedere al
programma provvisorio dell’incontro.
Per maggiori informazioni: Giuliana Pennisi ([email protected])
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
CONSIGLIO AFFARI GENERALI
Il prossimo 21 aprile si riunirà il Consiglio Affari generali, cliccando qui si può accedere
all’agenda provvisoria dell’incontro.
Per maggiori informazioni: Giuliana Pennisi ([email protected])
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3. A C C A D E

IN
COMMISSIONE
RAPPORTO PMI E TTIP
Il commissario Cecilia Malmstrom presenterà lunedì 20 aprile un rapporto sulle PMI e il
Ttip, con l’obiettivo di dimostrare che le piccole e medie imprese europee saranno tra i
maggiori beneficiari dell’accordo di libero scambio tra l’UE e gli USA.
Per maggiori informazioni: Pietro mambriani ([email protected])
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4. B A N D I

E FINANZIAMENTI
PROGRAMMI E BANDI
HORIZON
2020
-
DATABASE
SU
PROGETTI
DI
RICERCA
E
INNOVAZIONE
FINANZIATI DALL’UNIONE EUROPEA
Segnaliamo che la Commissione europea ha pubblicato, sul portale Open Data, un
database riguardante i progetti finanziati dall’Unione europea nell’ambito del
programma per la Ricerca e Innovazione Horizon 2020.
Il database contiene informazioni di due tipi:
 per ogni progetto finanziato – titolo, obiettivi, acronimo, costi totali, contributo
della Commissione europea, data di inizio, data di fine, durata, soggetto, bando
specifico, schema di finanziamento, base legale;
 per ogni partecipante – informazioni di contatto, ruolo, contributo della
Commissione europea, nome dell’organizzazione, tipo di organizzazione, Paese
dove ha sede l’impresa.
E’ possibile scaricare il database cliccando qui.
Per maggiori informazioni: Leonardo Pinna ([email protected])
e Ilaria Giannico ([email protected])
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
EVENTI INFORMATIVI
 Segnaliamo che il prossimo 22 aprile si terrà a Bruxelles l’evento FEHRL
Infrastructure Research Meeting 2015 - FIRM15. Incentrato sul tema "Innovative
maintenance of Transport Infrastructure: Faster, cheaper, more reliable, safer
and greener", l’incontro si propone di mappare le sfide e i problemi legati alla
manutenzione delle infrastrutture di trasporto e di presentare le maggiori
soluzioni derivanti da investimenti in Ricerca, sviluppo e innovazione nel
settore delle infrastrutture.
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 Segnaliamo inoltre che sono aperte le iscrizioni all’Info Day sul bando “Erasmus
per Giovani Imprenditori” del programma COSME, che si svolgerà lunedì 4
maggio 2015 presso il centro A. Borschette, room 0D CCAB, rue Froissart 36, a
Bruxelles.
La giornata informativa sarà dedicata all’illustrazione del funzionamento del
programma e degli obiettivi che esso persegue, nonchè del contesto all’interno del
quale si inserisce.
E’ previsto anche un intervento sul ruolo dell’Agenzia per le Piccole e Medie Imprese
(EASME), incaricata della gestione del programma.
L’agenda dell’Infoday è disponibile cliccando qui.
Sarà possibile seguire l’evento anche in web streaming.
Per maggiori informazioni e per registrarsi si rimanda al sito dell’EASME.
Per ulteriori informazioni sul programma COSME e sul bando Erasmus per Giovani Imprenditori
si rimanda al sito web dell’Agenzia EASME e a quello di Erasmus for Young Entrepreneurs, oltre
che alla pagina dedicata nell’area riservata del sito web della Delegazione di Confindustria.
Per maggiori informazioni: Leonardo Pinna ([email protected])
e Ilaria Giannico ([email protected])
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Resoconto della settimana
dal 13 al 17 aprile
n°258
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13
1.
ACCADE
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

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2.

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PARLAMENTO
DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente
Affari giuridici
Problemi economici e monetari
Industria, Ricerca ed Energia
Mercato interno e Protezione dei consumatori
Commercio internazionale
ovembre
settimana dal 13 al 17 aprile
RIUNIONI
IN
RIUNIONI
ED EVENTI
An investment plan for Europe: Joining Forc es
EXPO Milan 2015 and the global debate on
security
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food
14
1. A C C A D E
RIUNIONI

IN
PARLAMENTO
DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
AMBIENTE
MARKET STABILITY RESERVE
Il 13 aprile il Presidente della commissione Ambiente Giovanni La Via (Italia, PPE) ha
aggiornato i deputati sul negoziato interistituzionale tra Commissione Europea,
Consiglio e Parlamento sulla proposta di istituzione di una Riserva stabilizzatrice del
mercato nel sistema di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra (ETS).
Durante il primo trilogo del 30 marzo, sono emersi i punti sui quali non e’ ancora stato
raggiunto un accordo:
 la data dell’entrata in vigore della riserva
 la destinazione dei 900 milioni di quote ritirare a seguito del “backloading”
 l’inserimento delle questioni relative al carbon leakage
Il prossimo trilogo si svolgerà martedì 5 maggio.
Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected])
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PROPOSTA DI DIRETTIVA NEC (NATIONAL EMISSIONS CEILINGS)
Durante l’esame del progetto di relazione sulla proposta di direttiva sulla riduzione
delle emissioni nazionali di alcuni inquinanti atmosferici (NEC), che si e’ svolto il 13
aprile, la relatrice J. Girling (ECR, Regno Unito) ha sottolineato la difficoltà di trovare un
accordo fra i membri della commissione Ambiente per quanto riguarda la possibilità di
stabilire obbiettivi europei vincolanti per la limitazione delle emissioni entro il 2025.
Come e’ noto, la direttiva NEC stabilisce limiti di emissione per ciascuno Stato membro
per il biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx), composti organici volatili diversi dal
metano (COV) e ammoniaca (NH3), con l'obiettivo di raggiungere una riduzione delle
emissioni del 70% entro il 2030.
L’On Girling, dopo aver sottolineato una possibile esclusione dell’ ammoniaca dagli
obiettivi 2025, ha evidenziato l’importanza degli obiettivi intermedi in vista della
traiettoria di riduzione per il 2030. D’accordo con la posizione della relatrice si sono
espressi ALDE e PPE, ma il PPE ha precisato che gli obiettivi intermedi non dovranno
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15
essere vincolanti. La relatrice intende mantenere il metano nel campo di applicazione
della direttiva, sebbene tali emissioni siano già coperte dalla legislazione in materia di
discariche di rifiuti. A tale proposito, alcuni deputati hanno espresso preoccupazione
riguardo ad una possibile doppia regolamentazione. Sembra esserci invece un ampio
sostegno tra i deputati a favore della proposta della relatrice di eliminare il trasporto
marittimo dal campo di applicazione della direttiva, sostenendo che è "complesso,
burocraticamente gravoso e non applicabile in tutti gli Stati membri ".
Il termine per la presentazione di emendamenti alla relazione è il 21 aprile.
Di seguito il calendario della relazione in Parlamento:




21 aprile: scadenza per la presentazione degli emendamenti in ENVI.
16 giugno: valutazione degli emendamenti in ENVI.
15 luglio: voto in commissione ENVI.
7-8 settembre: voto in Plenaria.
Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected])
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BIOCARBURANTI- PROPOSTA DI DIRETTIVA ILUC
Lo scorso 13 aprile, la commissione Ambiente ha approvato l’accordo politico
raggiunto tra Consiglio e Parlamento sulla proposta di Direttiva per la modifica della
Direttiva sulla qualità dei carburanti e della Direttiva sulle energie rinnovabili
(cambiamento indiretto della destinazione d'uso dei terreni).
Il compromesso prevede un tetto del 7% al quantitativo di energia da biocarburanti di
prima generazione nel conteggio ai fini del conseguimento dell’obiettivo europeo del
10% di energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti.
Il compromesso stabilisce anche un sotto-obiettivo dello 0.5% per i biocarburanti
avanzati. Inoltre, include un obbligo in capo agli Stati Membri di considerare la
gerarchia di rifiuti nella promozione di biocarburanti della prossima generazione.
L’accordo prevede anche che i fornitori di carburante facciano una rendicontazione
delle emissioni ILUC (cioè dovute al cambiamento indiretto della destinazione d'uso dei
terreni) degli stessi, sebbene tale rendicontazione non sia presa in considerazione nel
calcolo del carbon footprint dei carburanti ai sensi dell’attuale Direttiva sulla qualità
dei carburanti e della direttiva sulle energie rinnovabili.
Il voto in plenaria è previsto il prossimo 29 aprile.
Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected])
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16
ECONOMIA CIRCOLARE
Il 14 aprile la relatrice S. Pietikainen (PPE,Finlandia), ha presentato la sua relazione
sulla Comunicazione della Commissione europea “Efficienza delle risorse: la transizione
verso un’economia circolare”, COM(2014)0398).
La relatrice ha esposto i punti principali della sua relazione, che introducono diverse
novità rispetto a quanto proposto dalla Commissione europea.
Indicatori sull’uso delle risorse
 introduzione entro il 2019 di un indicatore principale di natura vincolante (lead
indicator) per l’efficienza delle risorse, accompagnato da sotto-indicatori. Tali
indicatori dovrebbero misurare il consumo di risorse, includendo le esportazioni e le
importazioni a livello UE e di Stati Membri e tenere conto del ciclo di vita dei prodotti
e dei servizi.
 Introduzione di un obiettivo vincolante per aumentare l’efficienza delle risorse del
30% entro il 2030 e di obiettivi individuali per gli Stati Membri.
 Inserimento degli indicatori nelle valutazioni di impatto del Semestre Europeo.
Ecodesign
 Una revisione della Direttiva Ecodesign entro il 2016 che includa: estensione del
campo di applicazione in modo da coprire le filiere principali, includere gradualmente
tutti gli aspetti relativi all’efficienza delle risorse come requisiti obbligatori nella
progettazione del prodotto, introdurre un passaporto obbligatorio per i prodotti
basato su tali requisiti,self-monitoring e auditing di parti terze.
 Estendere le garanzie minime per il consumatore sulla durabilità del prodotto.
Zero rifiuti
 Si chiede alla Commissione europea di presentare una proposta di revisione della
normativa UE sui rifiuti entro il 2015. La proposta dovrà includere: l’estensione della
responsabilità del produttore, il rafforzamento del principio “chi inquina paga”,
rafforzare la raccolta separata in modo da facilitare lo sviluppo del mercato del
riutilizzo delle materie secondarie, l’aumento degli obiettivi di riciclaggio dei rifiuti
solidi municipali al 70%, utilizzando una metodologia di calcolo armonizzata a livello
comunitario, l’introduzione entro il 2025 di un divieto di discarica per rifiuti riciclabili
e biodegradabili e un divieto entro il 2030 di tutti i tipi di discariche, l’introduzione di
tariffe per la discarica e l’incenerimento.
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17
 Introduzione di un quadro normativo per le attività minerarie urbane in discariche
esistenti e allo scopo di sviluppare un sistema di permessi ambientali per l’industria
del riciclo basati su self-monitoring e audit esterno.
Edifici
 Implementazione dei principi e requisiti dell’economia circolare nel settore edilizio,
sviluppo di indicatori standard e metodologie sull’uso dei suoli e la pianificazione
urbana e tutti gli aspetti relativi all’edilizia (costruzione, manutenzione, rinnovo,
riuso, riciclo, efficienza energetica etc).
 Gli obiettivi e gli indicatori di sostenibilità nel settore edilizio dovrebbero includere le
infrastrutture verdi.
 Proporre principi e standard relativi alle Migliori Tecniche Disponibili (BAT) da
applicare a tutti i materiali e parti di edifici e allo scopo di sviluppare un “passaporto
per gli edifici” basato sul ciclo di vita di un edificio.
 Introduzione di requisiti per il rinnovo entro il 2050 dell’edilizia esistente per
raggiungere obiettivi di massima efficienza energetica.
Altre misure
 Introduzione di procedure di green procurement obbligatorie, in modo tale che
prodotti e soluzioni efficienti siano privilegiate e che sia applicato un principio
“comply or explain”.
 Sviluppo di un quadro normativo allo scopo di aumentare il riciclo, l’innovazione e
migliorare le condizioni di mercato e diffonderne l’utilizzo sostenibile nella normativa
UE sui fertilizzanti, il cibo, l’acqua e i rifiuti.
 Si chiede alla Commissione europea di presentare entro il 2016 una comunicazione
sul cibo sostenibile.
 Creazione di una piattaforma permanente sull’efficienza delle risorse per facilitare
l’applicazione degli ultimi ritrovati della ricerca e promuovere lo scambio di best
practices.
 Creazione di un gruppo di lavoro trans-settoriale sui finanziamenti sostenibili, che
coinvolga diverse DG della Commissione europea allo scopo di introdurre indicatori
sull’efficienza delle risorse nelle rendicontazioni e nella contabilità a livello aziendale.
 Integrare i rischi per l’efficienza delle risorse e i rischi ambientali anche nei credit
rating e nei requisiti di capitale da parte delle banche, in modo da sviluppare sistemi
di assicurazione che coprano interamene il rischio ambientale e per stabilire requisiti
di informazione per i prodotti di investimento.
 Abolizione dei sussidi dannosi all’ambiente.
 Esame della normativa UE attuale che ostacola l’economia circolare o l’emergenza di
nuovi modelli di business come la “lease economy”.
 Si chiede alla Commissione europea di riferire al Parlamento su tutte queste misure e
di proporre passi successivi entro il 2018.
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18
Nel dibattito con i deputati, il relatore ombra del gruppo S&D ha chiesto un
approfondimento della tematica del riutilizzo a cascata dei prodotti e una riflessione
più approfondita sul tema della plastica, il cui riciclo dovrebbe essere rafforzato.
L’ECR ha sottolineato l’importanza di avere chiari indicatori, mentre lo smantellamento
delle discariche sembra un obiettivo irrealistico.
L’ALDE (Gerbrandy) sostiene la linea della relatrice e chiede alla Commissione europea
proposte legislative il prima possibile. Si è sottolineata la necessità di creare un
mercato per le materie prime secondarie con l’istituzione di una area Schengen per i
rifiuti, così da facilitare lo scambio transfrontaliero e la realizzazione di un’economia di
scala che renda più vantaggioso e semplice il riciclaggio dei prodotti.
Anche il gruppo EFDD (Pedicini) è sulla linea della relatrice, in particolare sull’iniziativa
per la creazione di indicatori che permettano di arrivare ad obiettivi comuni e la
progressiva eliminazione dei sussidi alle risorse fossili. Inoltre, si è richiamata
l’eliminazione dell’IVA sui prodotti riciclati.
Di seguito l’agenda della relazione Pietikainen in Commissione Ambiente:
 Scadenza per la presentazione degli emendamenti: 28 aprile, ore 12.00.
 Considerazione degli emendamenti: 26 maggio.
 Voto in Commissione Ambiente: 16-17 giugno.
La Commissione europea, presente al dibattito, ha annunciato che in autunno
ripresenterà il pacchetto di proposte per la revisione della normativa UE sui rifiuti.
Come e’ noto, su decisione della Commissione Juncker, il pacchetto presentato a luglio
2014 dalla Commissione Barroso e’ stato ritirato a dicembre 2014. Il nuovo pacchetto
sarà accompagnato da un Action Plan sull’Economia Circolare.
La Commissione europea ha dichiarato che, al momento, non prevede di proporre un
obiettivo vincolante sull’uso delle risorse. L’attenzione sarà rivolta alla metodologia di
calcolo del consumo di risorse e al monitoraggio. Sarà ampliato il campo di
applicazione della Direttiva Ecodesign in modo da rafforzare i requisiti di progettazione
del prodotto, mentre si sta considerando anche l’ipotesi di introdurre un passaporto
per i prodotti. Oltre al focus sulle materie prime, le misure sulle quali l’Esecutivo sta
lavorando riguarderanno il settore alimentare, i suoli e le risorse idriche.
Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected])
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19
PROPOSTA DI DIRETTIVA SUI IMPIANTI DI COMBUSTIONE MEDI (MCP)
Il 14 aprile la commissione Ambiente ha esaminato la relazione dell’On A. Grzyb (PPE,
Polonia) sulla proposta di Direttiva sulla limitazione delle emissioni di taluni inquinanti
originati da impianti di combustione medi.
In ambito S&D sono state sollevate alcune criticità riguardo alla possibilità di applicare
esenzioni o deroghe in casi specifici. Tali applicazioni dovrebbero essere coerenti con
quanto previsto dalla Direttiva sulle Emissioni Industriali. Il relatore ombra non
condivide l’applicazione di tali deroghe ed eccezioni per quanto riguarda il caso di
impianti con un arco di vita limitato, cioè impiantii che hanno una vita non più lunga di
20 anni.
Il gruppo ECR ha rimarcato l’opposizione ad un ampliamento a nuove sostanze come
il monossido di carbonio o l’ammoniaca e all’inserimento di un livello di emissioni
uguale per tutti gli Stati membri, obiettivo troppo difficile da attuare data le differenze
sostanziali, anche tecnologiche, tra i diversi Stati.
Il gruppo ALDE condivide la linea dell’S&D riguardo al problema della doppia
regolamentazione e all’introduzione di nuove deroghe ed esenzioni che potrebbero
portare alla possibilità di aggirare tale Direttiva. Inoltre, non concorda sul fatto che il
Parlamento discuta sui limiti delle emissioni proposti dalla Commissione Europea
poiché, questa istituzione ha una “difficoltà intrinseca” nell’ attuare delle valutazioni
d’impatto che possano stabilire tali limiti.
Il gruppo EFDD ha posto l’accento sulla richiesta di un monitoraggio e un controllo dei
dati più assiduo con accesso pubblico ai risultati, così da dare maggiori informazioni al
cittadino.
Il voto in commissione Ambiente è previsto per il 6 e 7 maggio.
Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected])
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AFFARI GIURIDICI
Giovedì 16 aprile nella commissione parlamentare Giuridica (JURI) si è tenuto l’esame
degli emendamenti sulla revisione della Direttiva sulla protezione del know-how e
delle informazioni commerciali riservate contro l’acquisizione, l’utilizzo e la
divulgazione illeciti.
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La relatrice, On. Le Grip (PPE, Francia ), ha ribadito gli obiettivi del dossier, ovvero:
favorire la competitività delle imprese, tutelare il know-how e rispettare le libertà
fondamentali. Secondo la relatrice, da una prima analisi degli emendamenti si
individuano le seguenti tendenze principali: (i) i segreti commerciali non sono
considerati diritti di proprietà intellettuale; (II) l’importanza della trasparenza; (III)
l’importanza e la priorità dell’interesse generale; (IV) il rispetto delle libertà
fondamentali; ( V) la necessità di tutelare la mobilità dei lavoratori.
Tali punti sono stati ribaditi anche dai deputati intervenuti in aula, l’On. Reda (Verdi,
Germania), ha sottolineato l’importanza di includere nella Direttiva delle misure
preventive per evitare che le grandi aziende usino i metodi e gli strumenti previsti da
questa per sbaragliare la concorrenza. Invece, l’On. Cofferati ( S&D, Italia) in
riferimento all’art. 7 ha ribadito che al fine di permettere la mobilità dei lavoratori e
poter quantificare l’ammontare dei danni economici causato dall’ acquisizione, dalla
divulgazione o dall’utilizzo illecito dei segreti commerciali il tempo di prescrizione
dovrebbe essere il più breve possibile.
Il voto in commissione giuridica é previsto per il 7 maggio p.v.
Per maggiori informazioni: : Matteo Borsani ([email protected])
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PROBLEMI ECONOMICI E MONETARI
Durante la mattina del 14 aprile, nell’ambito del Dialogo economico sulla sorveglianza
di bilancio e i documenti relativi al Semestre europeo i deputati della commissione per
i Problemi economici e monetari (ECON) hanno incontrato Valdis Dombrovskis,
Vicepresidente responsabile del portafoglio Euro e dialogo sociale, e Pierre Moscovici,
commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane. Si sottolinea, a
tal proposito, che, entro la fine di aprile, gli Stati Membri dovranno presentare alla
Commissione i Piani Nazionali di Riforma (PNR) ed i Piani di Stabilità e Convergenza.
All’analisi dei documenti citati, farà poi seguito, nel mese di maggio, la pubblicazione,
da parte della Commissione, delle relative raccomandazioni paese.
Nel corso del suo intervento, Dombrovskis ha sottolineato come nel 2015, per la prima
volta dal 2007, tutti gli Stati Membri dell’Unione dovrebbero tornare ad una crescita
positiva e come, d’altra parte, la ripresa sia ancora lenta e non in grado di favorire la
discesa dei tassi di disoccupazione. Il Vicepresidente della Commissione ha poi ribadito
la necessità che gli Stati Membri presentino dei PNR coerenti con le priorità indicate
dall’Esecutivo UE nell’Analisi annuale sulla crescita, ovvero : rilancio degli investimenti,
responsabilità fiscale e riforme strutturali.
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Dombrovskis ha poi ribadito i giudizi espressi dai Ministri delle Finanze dell’Area Euro
nel corso dell’ultima riunione dell’Eurogruppo. A tal proposito si sottolinea che la
Legge di Stabilità per il 2015 presentata dal Governo italiano, seppur non in linea con
gli obiettivi di contenimento del debito pubblico nel periodo di transizione 2013-2015
e con gli obiettivi di medio termine, è stata considerata in linea con i criteri del Patto di
stabilità e crescita (PSC), in virtù delle attenuanti legate alla congiuntura economica
non favorevole.
Per quanto riguarda la Francia, alla quale il Consiglio aveva concesso altri due anni per
riportare il rapporto deficit/PIL sotto il valore di riferimento del 3% previsto nel PSC ,
Dombrovskis ha sottolineato la necessità di procedere con ulteriori aggiustamenti della
politica di bilancio. In chiusura del suo intervento, il Vicepresidente responsabile del
portafoglio Euro e dialogo sociale ha poi ribadito la necessità, per gli Stati Membri, di
rispettare i criteri del PSC al fine di assicurare la fiducia dei mercati.
Il Commissario Pierre Moscovici, nello spiegare la situazione della Francia, ha invece
evidenziato che, sulla base delle previsioni invernali formulate dalla Commissione, non
sarebbe stato possibile correggere il deficit eccessivo; di conseguenza si è scelto di
posticipare i termini per il rientro nei criteri del PSC anche alla luce degli impegni
politici sottoscritti dal Governo francese.
Tra i deputati intervenuti si cita l’intervento dell’On. Ferber (PPE, Germania), il quale
ha sollevato dubbi circa l’obiettività delle valutazioni della Commissione in tema di
rispetto delle condizioni del PSC; a detta del deputato del PPE, tali valutazioni
risponderebbero più a considerazioni di natura politica che tecnica. In riferimento alla
situazione della Francia, anche l’On. Lucke (ECR, Germania) ha evidenziato la necessità
che qualunque valutazione sia supportata da dati tangibili piuttosto che da
opportunismo politico.
Sia l’On. Ferreira (S&D, Portogallo) che l’On. Goulard (ALDE, Francia) hanno invece
posto l’attenzione sul tema degli squilibri macroeconomici. Nel procedere con la
valutazione di tali squilibri la Commissione dovrebbe, infatti, considerare le relazioni
tra gli Stati Membri così da giungere ad una visione maggiormente completa dei
problemi esistenti. Insistendo ancora sul tema degli squilibri macroeconomici, l’On.
Valli (EFDD) ha ribadito la necessità di valutare con maggiore attenzione l’attuale
situazione della Germania il cui surplus delle partite correnti ha superato il valore del
6% nel rapporto con il PIL, limite previsto dal meccanismo di sorveglianza degli squilibri
macroeconomici messo a punto dalla Commissione. Sul tema delle divergenze
economiche europee, l’On. Valli ha invece sottolineato come queste siano da
ricondurre all’introduzione della moneta unica, responsabile di aver distrutto i mercati
dei paesi del Sud Europa.
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Nel rispondere alle domande dei deputati, tanto Dombrovskis quanto Moscovici hanno
riportato che le decisioni della Commissione si basano sui dati oggettivi forniti dalla DG
ECFIN. A tal proposito i due oratori hanno evidenziato che, per quanto le decisioni
siano pubbliche, i dati e le analisi economiche su cui queste si basano restano
confidenziali. In tema di procedure del Semestre europeo, Dombrovskis ha invece
sottolineato come sia stato modificato il calendario al fine di favorire un maggior
dialogo con gli Stati Membri e come si cerchi costantemente di analizzare l’Area Euro
nel suo complesso al fine di fornire una panoramica maggiormente dettagliata delle
interrelazioni tra paesi.
In risposta alle osservazioni riguardanti la Francia, Moscovici ha poi sottolineato come
la Commissione abbia svolto analisi approfondite per valutare se si fossero prese delle
azioni effettive per la riduzione del deficit . Mentre su questo tema la Commissione ha
deciso di rimandare a maggio la decisione relativa ad un inasprimento della procedura
per deficit eccessivo, in tema di riforme strutturali il Commissario ha annunciato una
linea più intransigente. Con riferimento al surplus tedesco, Moscovici ha riportato che
la Germania è attualmente sotto osservazione e che le raccomandazioni di quest’anno
insisteranno sulla necessità di ridurlo.
Sul tema delle divergenze esistenti tra i membri dell’Unione Economica e Monetaria, si
è invece sottolineato il bisogno di potenziare la competitività dei diversi Stati al fine di
ovviare ai limiti imposti dalla rinuncia agli strumenti di politica monetaria.
Infine, Dombrovskis e Moscovici si sono espressi sul lavoro svolto con il governo greco
all’interno dell’Eurogruppo, in seno al qua
le il dibattito si sta sviluppando in
modo sereno e si sta cercando di conciliare al meglio il programma politico del
Governo Tsipras con la necessità di rispettare gli impegni presi con i creditori. A tal
proposito si ricorda che, nel corso del prossimo Eurogruppo informale, previsto a Riga
il 24 aprile, si assisterà ad una nuova valutazione del pacchetto di riforme greco,
finalizzata allo sblocco della tranche di aiuti prevista in virtù dell’estensione di quattro
mesi del programma di aiuti scaduto il 28 febbraio.
Durante la medesima seduta, i deputati della commissione ECON si sono impegnati in
una discussione riguardante gli emendamenti proposti al progetto di parere, redatto
dall’On. Mavrides (S&D, Cipro), destinato alla commissione per lo sviluppo regionale
(REGI) sugli investimenti per l'occupazione e la crescita: promuovere la coesione
economica, sociale e territoriale dell'Unione.
Nel suo intervento l’On. Mavrides ha sottolineato come, tra gli 80 emendamenti
presentati, alcuni appaiano troppo tecnici. Inoltre, date le diverse posizioni, sembra
difficile giungere ad un testo condiviso con i relatori ombra. Il relatore per parere ha
poi invitato i deputati a considerare che la politica di coesione, pur costituendo uno
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strumento a sostegno di tutti gli Stati Membri dell’UE, date le circostanze attuali
dovrebbe porsi a sostegno dei paesi maggiormente colpiti dalla crisi.
Tra gli interventi si segnalano le parole dell’On Maletić (PPE, Croazia) la quale ha
evidenziato la necessità di cogliere il collegamento tra politica di coesione e politiche
economiche poiché esse perseguono, in via di principio, i medesimi obiettivi. A tal
proposito, la deputata del PPE ha sostenuto come la politica di coesione e Semestre
Europeo debbano sostenersi a vicenda.
Infine, l’On. Urtasun (Verdi, Spagna), ha espresso l’appoggio del suo gruppo al testo
presentato dal relatore, evidenziando la necessità che, con riferimento al Piano
Juncker, i contributi nazionali al FEIS vengano considerati fiscalmente neutri per
quanto riguarda il rispetto dei criteri del Patto di stabilità e crescita (PSC).
Per maggiori informazioni: Viviana Padelli ([email protected])
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INDUSTRIA, RICERCA ED ENERGIA
PROPOSTA DI DIRETTIVA PER LA LIMITAZIONE DELLE EMISSIONI NELL’ATMOSFERA
DI TALUNI INQUINANTI ORIGINATI DA IMPIANTI DI COMBUSTIONE MEDI
Il 14 aprile la commissione Industria, ricerca ed energia (ITRE) ha approvato con 42
voti a favore il progetto di parere dell’On F. Federley (ALDE, Svezia) sulla proposta di
Direttiva per la limitazione delle emissioni nell’atmosfera di taluni inquinanti originati
da impianti di combustione medi.
Sono stati approvati gli otto compromessi negoziati tra il relatore e i gruppi
parlamentari.
Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected])
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OPPORTUNITÀ DI CRESCITA VERDE PER LE PMI
Il 14 aprile la commissione per l’Industria, Ricerca e Energia (ITRE) ha approvato il
progetto di relazione “Opportunità di crescita verde per le PMI”, relatore Philippe De
Backer (ALDE, Belgio).
Il progetto di relazione si basa sulla comunicazione della Commissione “Piano d’azione
verde per le PMI”, che ha l’obiettivo di supportare le PMI a sfruttare le notevoli
potenzialità economiche nei settori dell’economia verde, cercando di promuovere
l'imprenditorialità verde e facilitare l'accesso al mercato delle PMI verdi. Consentire
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alle PMI di trasformare le sfide ambientali in opportunità economiche, e nel contempo
di agire in modo sostenibile, è uno dei principi dello Small Business Act.
Secondo il rapporto, la crescita eco-compatibile dovrebbe essere posta in una
prospettiva più ampia e includere gli sforzi profusi in tutta la catena di valore e
nell'ambito degli ecosistemi imprenditoriali, incluso l'impegno degli attori del settore
manifatturiero industriale volto a ridurre l'impronta ecologica dei prodotti e dei
processi produttivi.
Per quanto riguarda il finanziamento alle PMI verdi, il rapporto rileva come non esista
una modalità unica di finanziamento adatta a tutte le imprese e si rende perciò
necessario sostenere lo sviluppo di una vasta gamma di programmi e strumenti
adeguati.
Il rapporto, inoltre, pone l’accendo sulla necessità di perseguire attivamente una
collaborazione intersettoriale, che offra la possibilità di produrre innovazione e nuove
opportunità di crescita attraverso l'interscambio di idee e concetti innovativi.
Per maggiori informazioni: Pietro mambriani ([email protected])
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SCAMBIO
DI
OPINIONI
CON
ELŻBIETA
BIEŃKOWSKA, COMMISSARIO
PMI
PER
IL
MERCATO INTERNO, INDUSTRIA, IMPRENDITORIALITÀ E
Lo scorso 14 aprile la commissione ITRE ha avuto uno scambio di opinioni con Elżbieta
Bieńkowska, Commissario per il mercato interno, industria, imprenditorialità e PMI.
Il commissario Bieńkowska ha iniziato il suo intervento concentrandosi sulle iniziative
di maggior importanza per il rilancio dell’economia dell’UE. Per prima cosa ha
sottolineato l’importanza del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) strumento di attuazione del Piano Juncker - della strategia per un Mercato unico
digitale e dell’Unione energetica. Per quanto riguarda il FEIS la Bieńkowska ha
sottolineato la necessità di includere nei progetti da finanziare, oltre che progetti
infrastrutturali, anche progetti industriali. La Bieńkowska ha poi rilevato come il
raggiungimento di una vera Unione energetica possa essere molto importante per le
imprese, soprattutto con l’obiettivo di ottenere un prezzo dell’energia più
concorrenziale.
Per quanto riguarda la strategia sul Mercato unico, il commissario ha sottolineato
l’importanza della strategia per un Mercato unico digitale dell’UE, la quale dovrà avere
la finalità principale di creare una trasformazione digitale per le aziende, le quali
incontrano ancora molte difficoltà. Due sono i problemi principali, secondo la
Bieńkowska: la non armonizzazione delle legislazioni e la mancanza di competenze
digitali delle imprese.
Altro tema importante per il rilancio dell’economia dell’UE è sicuramente quello
dell’accordo di libero scambio tra UE e USA, nel quale un ruolo importantissimo per
l’industria è giocato dal principio di reciprocità, in particolare per quanto riguarda gli
appalti pubblici. Oltre a questo aspetto fondamentale per le imprese e nello specifico
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per le PMI, sarà importante anche il ruolo che il Ttip potrà avere nell’abbattere i costi
delle tariffe e ridurre i costi della burocrazia anche attraverso risorse digitali.
La Bienkowska ha poi affrontato il tema specifico dell’industria e delle Piccole e medie
imprese.
Secondo il commissario l’industria deve essere il punto di partenza per il rilancio
dell’economia europea. In questo senso, da una parte è necessario avere un approccio
nuovo e continuare ad innovare e dall’altra l’Europa deve migliorare nei settori nei
quali è leader mondiale.
La Bieńkowska ha poi annunciato che la Commissione presenterà due documenti entro
la fine dell’anno. Il primo sarà un documento, nel quale saranno illustrate tutte le
misure collegate alla competitività industriale, con relativo percorso di
implementazione. Il secondo documento che verrà pubblicato a novembre sarà invece
la strategia per il Mercato interno dei beni e servizi.
La Commissione, ha sottolineato la Bieńkowska, si concentrerà, non solo nella
presentazione di nuove misure, ma soprattutto nell’assicurare l’effettiva
implementazione delle misure esistenti. In questo contesto sarà necessario dare un
nuovo slancio al Consiglio Competitività che deve diventare un vero e proprio organo
decisionale sugli aspetti industriali. Il commissario Bieńkowska ha poi concluso il suo
discorso ribadendo i concetti espressi durante il suo intervento sottolineando anche
altri importanti argomenti come, ad esempio, la necessità di promuovere la cultura di
fare impresa, elemento fondamentale se si vuole far crescere l’industria europea e
creare nuovi posti di lavoro.
Per maggiori informazioni: Pietro mambriani ([email protected])
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MERCATO INTERNO E PROTEZIONE DEI CONSUMATORI
RIUNIONE DEL GRUPPO DI LAVORO SUL MERCATO UNICO DIGITALE
Martedì 14 Aprile ha avuto luogo la riunione del gruppo di lavoro sul mercato unico
digitale in commissione parlamentare Mercato Interno e protezione dei consumatori
(IMCO), sul tema “The digital devolution: identifying key barriers on Digital Single
Market”.
Il Vicepresidente della Commissione Andrus Ansip, nel suo discorso introduttivo, ha
elencato gli ostacoli da superare per la creazione di un mercato unico digitale, con
riferimento In particolare a: (1) commercio online, (2) sistema di consegna dei pacchi,
(3) discriminazione online e al geoblocking, (4) copyright, (5) infrastrutture e
piattaforme online.
Quanto al commercio online, il Vicepresidente ha sottolineato la frammentazione di
questo mercato e il suo basso sviluppo in Europa, causato dalla complessità del
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sistema normativo. Questa situazione impedisce la vendita online transfrontaliera,
causa inutili oneri economici e legali alle imprese e riduce visibilmente la scelta dei
consumatori. Secondo Ansip, il regime di tassazione non omogeneo è uno dei maggiori
ostacoli allo sviluppo del commercio online delle imprese transfrontaliere in
particolare le start-ups. A tal proposito, il Vicepresidente ha manifestato l’intenzione
della Commissione di intervenire su questo regime per ridurre gli inutili oneri
economici e semplificare le procedure amministrative.
Quanto al sistema di consegna dei pacchi, secondo Ansip si deve intervenire non solo
sui costi ma anche sull’affidabilità, la tracciabilità e la scelta dei consumatori.
Più urgente è invece la questione della discriminazione online e del geoblocking.
Secondo Ansip non ci devono più essere discriminazioni ingiuste e ingiustificate.
Nell’interesse dei consumatori non si può negare l’accesso ai siti internet sulla base
della nazionalità, della residenza etc.
Riguardo al copyright, Ansip ha sottolineato come questo debba essere modernizzato e
adattato all’era digitale con un sistema basato sul principio di equità che permetta ai
consumatori di pagare e accedere ai contenuti di loro interesse quando e dove
vogliono, rispettando e proteggendo allo stesso tempo i diritti d’autore.
Tuttavia, al fine di realizzare questi obiettivi sono necessarie delle infrastrutture solide
ed efficienti che garantiscano una connessione veloce e una copertura della rete in
tutti i territori europei tramite un vero e proprio mercato paneuropeo delle
telecomunicazioni. Gli operatori dovranno avere la possibilità di vendere i loro servizi
in diversi Stati membri e, a tal proposito, le tariffe del roaming secondo Ansip
dovranno essere abolite il prima possibile, le regole sulla neutralità della rete devono
essere rafforzate e l’allocazione dello spettro deve prevedere un maggior
coordinamento tra Stati membri.
Sulle piattaforme online e sulla loro importanza si è anche soffermato il Dr. Paul de Bijl
Radicand, docente alla WHU otto Beisheim School of Management, sottolineando le
loro potenzialità nel trasformare i modelli di business e la competitività. Le piattaforme
offrono servizi di qualità e rendono labile il confine tra produttori e consumatori (ad
es. youtube). Tuttavia, questa situazione di cambiamento e la fluidità del mercato
generano incertezza normativa che deve essere colmata dai legislatori a livello
europeo. Sullo stesso punto si è anche concentrata il Segretario generale di EDiMA,
Siada El Ramly, sottolineando però che il sistema normativo non dovrebbe essere
prescrittivo e deve essere valutato l’impatto che la nuova legislativa avrà sulle PMI e
sul mercato interno in generale.
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Il Vicepresidente Ansip ha anche sottolineato l’impatto del mercato unico digitale sul
settore industriale, con le nuove tecnologie che, se incrementate nelle differenti fasi
della produzione, faranno dell’Europa un leader in termini di competitività e
innovazione.
Secondo Il Direttore Generale di DigitalEurope, John Higgins, l’Europa deve rafforzare
la sua leadership: (1) spiegando quali sono i benefici del mercato unico nell’era
digitale, (2) concentrandosi sull’innovazione e sul suo valore economico o sociale
prima di analizzarne i rischi (3) accelerando gli sforzi per la digitalizzazione delle
industrie (4) sviluppando delle definizioni comuni e oggettive.
In generale, in aggiunta a quanto detto da Ansip, i relatori hanno identificato tra i
potenziali ostacoli anche l’incertezza giuridica attuale con riferimento alla proiezione
dei dati, i problemi legati alla competitività come l’abuso della posizione dominante di
alcuni grandi operatori, l’incertezza normativa riguardo le piattaforme digitali .
Il prossimo incontro del gruppo di lavoro si terrà il 23 aprile. L’On. Evelyne Gebhardt
(S&D, Germania) sarà il relatore per la commissione parlamentare IMCO sulla strategia
per il mercato unico digitale che verrà presentata dalla Commissione il 6 maggio.
Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected])
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COMMERCIO INTERNAZIONALE
Nel pomeriggio di lunedì 13 aprile la Commissione per il Commercio internazionale del
Parlamento europeo (INTA) ha tenuto uno scambio di opinioni con Jyrki Katainen,
Vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’occupazione, la crescita,
gli investimenti e la competitività. Nel corso del suo intervento il Vicepresidente si è
soffermato soprattutto sul piano UE per gli investimenti. Katainen ha voluto
sottolineare che molti degli sforzi della Commissione sono volti a fare in modo che il
fondo europeo per gli investimenti strategici (noto come FEIS) possa entrare in vigore
entro l’estate di quest’anno. Rimuovere gli ostacoli agli investimenti soprattutto per
quello che riguarda le attività transnazionali è un obiettivo - ha detto il Vicepresidente
della Commissione - dal quale il lavoro della Commissione non può prescindere. La
volontà è quella di sostenere da una parte le imprese europee affinché possano
investire al meglio a livello internazionale e di attrarre dall’altra capitale e tecnologie
innovative. Il presidente della Commissione INTA, l’On. Lange (S&D, Germania), ha
evidenziato il fatto che, rispetto agli USA in Europa c’è una minore cultura del capitale
di rischio, ragion per cui il piano per gli investimenti dovrà dare a quest’ultimo un più
ampio spazio.
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A seguire, la commissione INTA ha avviato l’esame degli emendamenti al Progetto di
relazione dell’On. Bernd Lange (S&D, Germania) relativo ai negoziati TTIP.
In avvio di dibattito l’On. Lange si è voluto evidenziare i punti più controversi che
emergono dagli emendamenti. Tra questi ha citato la protezione dei dati personali, il
settore dei servizi, il capitolo sulla sostenibilità (con la questione degli standard sociali
e ambientali e il tema dell’Investor-State dispute settlement (ISDS).
Per il gruppo ALDE è intervenuta in qualità di relatore ombra l’On. Schaake (Paesi
Bassi) che ha esortato la commissione INTA e il relatore a produrre un testo
equilibrato. Per il gruppo GUE è intervenuto l’On. Scholz (Germania) il quale si è detto
fortemente contrario all’accordo TTIP perché comporterebbe numerose restrizioni sia
per il mercato statunitense sia per il mercato europeo. Sempre per il gruppo GUE ha
preso la parola l’On. Mineur la quale ha espresso i propri timori per il rischio che il TTIP
possa creare un’eccessiva burocratizzazione normativa tra le due sponde
dell’atlantico. Portavoce del gruppo dei Verdi è stata l’On. Keller (Germania) il cui
intervento si è limitato ad alcune osservazioni di carattere procedurale; l’Onorevole ha
infatti invitato il relatore a tenere in debita considerazione il lavoro svolto dalle
numerose commissioni parlamentari coinvolte per parere. Una linea molto rigida è
stata tenuta dall’On. Beghin (Italia), relatore ombra per il gruppo EFDD, che ha
espresso una netta opposizione nei riguardi dell’accordo TTIP, incapace - a suo dire - di
produrre una reindustrializzazione dell’Europa. Il partenariato commerciale con gli USA
- ha proseguito l’Onorevole - causerebbe un calo del commercio intra-europeo di oltre
il 40 %, con la perdita di circa 1,3 milioni di posti di lavoro difficilmente riassorbibili. Per
il gruppo S&D sono intervenuti gli Onorevoli Martin (Regno Unito) e Kirton-Darling
(Regno Unito). Il primo ha fatto luce su alcuni degli elementi che il suo gruppo
vorrebbe che fossero migliorati nel negoziato, con particolare riferimento alle norme
sociali (rispetto delle condizioni dell’OIL), ai servizi pubblici (che si desidera escludere
dal negoziato) e alle politiche ambientali (l’auspicio è che su questo tema possano
essere rispettate le legislazioni europee). La seconda ha puntualizzato come per i
servizi pubblici sia cruciale approvare gli emendamenti che prevedono l’esclusione dal
negoziato dei servizi di interesse economico generale (ad es. em. 397). Infine, come
relatore ombra per il gruppo PPE è intervenuto l’On. Fjellner (Svezia) che ha valutato
positivamente gli emendamenti depositati che hanno per oggetto la convergenza
normativa e la liberalizzazione dei visti tra i due partner.
Il voto in Commissione INTA è previsto per il 28 maggio.
Martedì 14 la commissione INTA è stata chiamata a votare il progetto di relazione
dell’On. Iuliu Winckler (PPE, Romania) sul dossier ‘conflict minerals’, ossia la proposta
di Regolamento volta ad istituire un sistema europeo di autocertificazione
dell'esercizio del dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli
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importatori responsabili di stagno, tungsteno, tantalio, dei loro minerali e di oro,
originari di zone di conflitto e ad alto rischio.
La linea del relatore è risultata vittoriosa praticamente su tutti i fronti. Il rapporto
Winkler è stato infatti adottato con 22 voti a favore, 16 contrari e 2 astenuti (a favore
del relatore, oltre ai gruppi PPE ed ECR anche il gruppo ALDE e i non iscritti, i cui voti
sono risultati determinanti).
Nel merito, dal voto è emerso fra l’altro quanto segue:
 Non vi è stata estensione dei metalli/minerali - Il Regolamento resta limitato a
tantalio, tungsteno, stagno e oro.
 Non vi sono obblighi di due diligence per gli operatori a valle.
 Minerali e metalli riciclati (definiti secondo le linee guida dell'OCSE) sono
esclusi.
 Si prevede la messa a disposizione di meccanismi di sostegno, anche
finanziario, per le PMI e le microimprese.
 Vi sarà un lungo periodo di transizione (due anni), durante il quale vi sarà la
possibilità di chiedere alla Commissione europea che venga riconosciuta
l’equivalenza degli schemi di self certification settoriali già in essere, onde
evitare duplicazioni per le imprese. La data di applicazione del regolamento
viene al contempo differita di due anni rispetto alla data di entrata in vigore del
regolamento.
 Vengono introdotti obblighi di due diligence limitatatamente a fonderie e
raffinerie (alle quali però viene concessa la possibilità di scegliere se adempiere
agli obblighi del sistema UE in divenire o se aderire ad "un sistema di due
diligence riconosciuto come equivalente dalla Commissione europea").
Il testo emerso dal voto della commissione INTA verrà posto all’attenzione della
sessione plenaria del PE del mese di maggio.
Sempre il 14 aprile si è tenuto il dibattito sugli emendamenti al Progetto di relazione
sulla “Strategia per la protezione e l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale nei
paesi terzi”, per cui è relatrice l’On. Alessia Mosca (S&D).
Il dibattito sul tema è partito da una riflessione sulle esperienze passate, mantenendo
una necessaria coerenza tra aspetti intra ed extra-UE, distinguendo tra ambienti fisici e
digitali, e tenendo infine conto delle preoccupazioni specifiche delle PMI.
Considerando poi il crescente coinvolgimento della criminalità organizzata nel
commercio di beni e di merci contraffatte, la relatrice ha sollecitato l’attuazione di
azioni mirate a tutela dei DPI, al fine di svolgere un ruolo importante nella lotta contro
la criminalità organizzata, il riciclaggio di denaro e l’evasione finale. Per quanto
riguarda il problema complesso della vendita e dei prezzi dei medicinali il progetto di
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relazione auspica che venga instaurato un dialogo costruttivo che coinvolga tutti i
soggetti interessati e che possa vedere le imprese incoraggiate a cooperare con le
autorità pubbliche.
Nel pomeriggio di martedì 14 aprile si è tenuto uno scambio di opinioni in merito alle
relazioni commerciali UE-Cina con Yang Yanyi, ambasciatore della Repubblica popolare
cinese.
L’On. Bernd Lange (S&D, Germania), presidente della commissione INTA, ha aperto il
dibattito osservando che gli scambi commerciali Ue-Cina rappresentano un’importante
occasione di crescita sia per l’Europa che per la Cina e che la questione della maggiore
protezione degli investimenti è al centro dell’agenda dei lavori della commissione.
Nel suo intervento l’ambasciatore cinese ha da subito sottolineato il fatto che il suo
Paese sta attraversando un periodo di crescita ad alta velocità, senza mancare di
riaffermare che l’Ue è il partner commerciale più importante della Cina (ogni giorno
Cina e Ue commerciano per un ammontare pari a circa un miliardo di euro).
Sul tema delle riforme globali, l’ambasciatore ha rimarcato che la Cina sta lavorando
con profitto per semplificare l’amministrazione e che il governo di Pechino ha
accelerato la riforma dei prezzi, dei sistemi fiscali e tributari. Gli investimenti diretti
esteri e gli investimenti in entrata sono aumentati rispettivamente a 120 e a 103
miliardi di dollari - ha proseguito l’ambasciatore.
Per quanto riguarda l’espansione dei legami commerciali Ue-Cina, il terzo ed ultimo
tema toccato da Yang Yanyi, l’auspicio è quello di poter vedere entrambi i partner
collaborare in futuro, per contribuire a realizzare i loro interessi comuni nel quadro di
un’agenda strategica di cooperazione.
L’ambasciatore ha poi ricordato il 40° anniversario delle relazioni diplomatiche fra i
due paesi menzionando il successo della recente visita del Presidente del Parlamento
Schulz in Cina. Ha poi aggiunto che dal 2013 si sono tenuti cinque round negoziali sul
negoziato per un accordo bilaterale sugli investimenti Ue-Cina, con esiti molto positivi,
e che altrettanto importante sarà il prossimo vertice di giugno a Bruxelles.
Nel rispondere ai quesiti sollevati durante il dibattito, uno dei primi punti che
l’ambasciatore ha toccato è stato quello relativo alla banca asiatica degli investimenti
per le infrastrutture, un organismo istituito appunto per agire come garante degli
investimenti infrastrutturali. Una banca di questo tipo - ha continuato l’ambasciatore contribuirà, grazie al suo carattere multilaterale inclusivo e trasparente, a promuovere
l’integrazione economica. L’Asia è una regione dinamica in continua espansione che
necessita fortemente di investimenti e infrastrutture: il problema - spiega
l’ambasciatore - non è la mancanza di fondi, bensì di un sistema per fornire
finanziamenti adeguati, poiché quelli stanziati dal FMI sono “appena sufficienti”.
Quella che si sta cercando di costruire in Cina è una banca che si avvalga di standards
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internazionali basati sul “being lean, clean and green” e sulla ricerca della
professionalità e dell’efficienza, una banca che si basi altresì sull’esperienza di altre
banche di sviluppo multilaterali, come la Banca mondiale (BM), la banca asiatica di
sviluppo e la banca europea per gli investimenti (BEI) e che sia in grado di rafforzare la
comunicazione e il coordinamento con le organizzazioni multilaterali esistenti.
In merito al graduale processo di apertura dell’economia cinese l’ambasciatore ha
dichiarato che la Cina effettuerà presto un nuovo ciclo di apertura, puntando a
trasformare e migliorare il commercio estero, ad adottare un approccio più attivo
nell’utilizzo di capitali stranieri, e a liberalizzare maggiormente il settore manifatturiero
e dei servizi.
Yang Yanyi ha poi mostrato una certa attenzione per il tema della protezione dei diritti
di proprietà intellettuale in Cina, constatando che la Cina così come l’Unione europea
ritiene che l’innovazione e la creatività siano fattori di vitale importanza per il
progresso sociale ed economico di un Paese e necessitano per questo motivo di una
tutela adeguata.
Sul capitolo TCI (tecnologie della comunicazione e dell’informazione), l’ambasciatore
ha ricordato che la Cina è il Paese con il maggior numero di utenti internet con circa
400 milioni di persone che navigano in rete, e si è detta allarmata per i bassi livelli di
sicurezza informatica sul territorio (ogni giorno la Cina è vittima di milioni di attacchi
informatici). La sfida – ha detto l’ambasciatore – è quella di trovare un equilibrio tra lo
sviluppo delle tecnologie e la protezione delle piattaforme web che sono oggetto di
continue infiltrazioni.
In risposta alle domande sugli standard di tutela dell'ambiente, l’ambasciatore ha poi
sottolineato gli enormi passi in avanti compiuti dalla Cina negli ultimi anni. Il Paese ha
infatti ridotto le emissioni di anidride carbonica e di ammoniaca rispettivamente del 3
% e del 2 %. Inoltre il governo cinese sta attuando un piano per promuovere lo
sviluppo dell’energia rinnovabile (eolica) e alternativa (gas di scisto) e sta lavorando ad
una strategia che rafforzi il risparmio energetico in settori chiave come la produzione, il
trasporto e la produzione e che stabilisca un tetto massimo per il consumo totale di
energia.
Sulla questione dei visti l’ambasciatore ha spiegato che si sta tentando di facilitarne la
liberalizzazione, ricordando che solo poco tempo fa la Cina ha avviato l'ultimo round di
negoziati con la controparte europea su questo tema.
Un aspetto di cruciale importanza è rappresentato dall’ISDS poiché si tratta – ha
proseguito la Sig.ra Yanyi - di una componente fondamentale del sistema di
investimenti internazionali. Tuttavia la pratica ha dimostrato finora che il sistema
presenta carenze e difetti che devono essere affrontati con urgenza; da qui l’auspicio
che possa essere istituito un meccanismo di contestazione ragionevole ed operativo
con l'UE.
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Infine, ad una domanda sulle possibilità della Cina di ottenere il “market economic
status” (MES) come precondizione necessaria allo sviluppo dei legami commerciali con
l’Ue, l’ambasciatore ha spiegato che la Cina è convinta di soddisfare i requisiti per
ottenere il suddetto status nel 2016 in linea con quanto essa ritiene sia stato stipulato
in ambito OMC.
Per maggiori informazioni: Carlo Pirrone ([email protected])
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2. R I U N I O N I

ED EVENTI
AN INVESTMENT PLAN FOR EUROPE: JOINING FORCES
WORKSHOP: A LOCAL INVOLVEMENT IN EU INVESTMENT MANAGEMENT
Mercoledi 15 aprile, il Vicepresidente di Confindustria responsabile per il Mezzogiorno
e le politiche regionali Alessandro Laterza è intervenuto al forum “An Investment plan
for Europe: joining forces” che si è tenuto a Bruxelles presso il Comitato europeo delle
Regioni.
All’evento hanno partecipato i decisori politici europei, i rappresentanti locali e
regionali e del mondo dell'industria per discutere delle sinergie tra il piano Juncker e le
risorse dei fondi strutturali al fine di promuovere gli investimenti nell'UE. Il dibattito è
stato incentrato su tre quesiti principali:
 Il piano per gli investimenti è una risposta alle necessità locali e regionali?
Qual’è il suo potenziale supporto alla crescita e all’occupazione nelle regioni e
nelle città europee?
 Qual’è il ruolo delle regioni e delle città nel piano di investimenti ed in
particolare per la gestione dei progetti e per la creazione di un ambiente
favorevole agli investimenti?
 Come garantire e migliorare la capacità di investimento delle regioni e delle
autorità locali nei periodi di austerità?
I risultati del workshop hanno costituito la base di discussione per la sessione plenaria
del CdR del 16 Aprile, e saranno poi ripresi nella riunione dell'Eurogruppo sulla
crescita e l’occupazione del 11 maggio.
Il Vicepresidente Laterza, intervenendo al workshop “A Local involvement in EU
investment management” ha esposto il punto di vista delle imprese a proposito del
piano di investimenti sottolineando la necessità di coniugare le politiche di coesione e i
fondi strutturali con le risorse del Piano Juncker. Secondo il Vicepresidente, queste
iniziative non devono essere alternative ma devono integrarsi l’una con l’altra, al punto
che il Piano Juncker possa moltiplicare gli effetti delle politiche di coesione e le
politiche di coesione possano apportare risorse aggiuntive in quei campi in cui
l'investimento privato non e' necessariamente prevedibile.
Laterza ha sottolineato che la ripresa degli investimenti pubblici e privati deve essere
una priorità per l'UE ed ha espresso un parere positivo sul Piano Juncker e sullo
strumento di garanzia previsto da tale piano.
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Quanto al criterio dell’addizionalità il Vicepresidente ha ribadito l'importanza di
assicurare la garanzia innanzitutto a progetti che avrebbero difficoltà ad essere
realizzati in assenza di essa.
Il Vicepresidente ha sottolineato anche l’importanza del ruolo attivo che avranno i
governi regionali e gli stakeholders nazionali e locali nella definizione delle piattaforme
nazionali come "braccio esecutivo" del Piano Ue per gli investimenti.
Concludendo,è stato sottolineato che un collegamento sinergico tra fondi strutturali e
strumenti finanziari del Piano Juncker è il modo più efficace per l’utilizzo delle risorse
finanziarie del Piano a livello regionale e locale e per rafforzare una politica finanziaria
di investimento orientata alla riduzione dei divari interni.
Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected])
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
EXPO MILAN 2015 AND
THE GLOBAL DEBATE ON FOOD
SECURITY
Nella mattinata di mercoledì 15 aprile, presso l’Espace Banca Monte Paschi Belgio, il
Capo Unità della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, Czeslaw Adam Siekierski,
il Rappresentante Permanente italiano, Stefano Sannino, Markku Markkula, Presidente
del Comitato europeo delle Regioni, che hanno aperto i lavori del seminario “EXPO
MILAN 2015 and the global debate on food security”.
Durante il suo intervento, l’Ambasciatore Sannino ha sottolineato che l'Unione
europea parteciperà ad Expo con un padiglione vicino a quello italiano – entrambi
saranno situati nella zona c.d. Cardo - come scelta strategica per significare quanto la
dimensione europea abbia grande importanza in tale evento. Inoltre, ha ricordato che
l'esposizione universale costituisca una piattaforma di confronto che avrà il compito di
fornire idee, soluzioni e una strategia sostenibile su alimentazione e nutrizione.
In occasione di tale incontro, moderato da Marco Zatterin de La Stampa, sono
intervenuti anche l’Onorevole Paolo De Castro (S&D), relatore per EXPO 2015 nella
commissione Agricoltura del Parlamento europeo e Salvatore Veca, Presidente
onorario della Fondazione Feltrinelli e Mella Frewen, del Comitato scientifico UE di
EXPO 2015.
Questi ultimi ospiti, durante il workshop, hanno dato vita ad un dibattito che si è
articolato, dapprima, dalla presentazione di tre testi “La Risoluzione del Parlamento
europeo su EXPO 2015” (De Castro), “La Carta di Milano” (Veca) e “Food industry and
food security by 2050” (Frewen), lasciando poi spazio ad una sessione di domande e
risposte.
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In particolare, nel corso dell’intervento dell’Onorevole De Castro, sono stati
sottolineati diversi aspetti su cui l'Europa si dovrà interrogare, tra questi in particolare
sono stati sottolineati la sostenibilità delle risorse naturali, lo spreco di cibo e dei suoli,
e come potre valorizzare le nostre risorse attraverso la ricerca e l’innovazione; infine, il
coordinatore del gruppo S&D in commissione agricoltura del Parlamento europeo ha
ricordato che la “Risoluzione del Parlamento europeo su EXPO 2015”, verrà presentata
alla seduta plenaria di Strasburgo giovedì 30 aprile dal presidente del Parlamento
europeo, Martin Schulz.
Per maggiori informazioni: Giuliana Pennisi ([email protected])
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A
CURA DI
MATTEO BORSANI, GIULIANA PENNISI
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E
LUIGI OGNIME’
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