PRIMA DI INIZIARE...
Nel 2011 l'ISTAT ha stimato che In Italia le famiglie
che si trovano in condizioni di povertà relativa sono 2
milioni 782 mila (8 milioni 173 mila individui) e
rappresentano l’11,1% delle famiglie residenti (13,6%
della popolazione complessiva).
In base a quale criterio, secondo voi, l’ISTAT stabilisce
se una famiglia è povera oppure non lo é? Può accadere
che una famiglia che ha lo stesso reddito nel 2010 e nel
2011 venga classificata povera nel 2011 pur non essendo
stata considerata tale nel 2010?
POVERTA’ RELATIVA
Misura le risorse economiche di ognuno rispetto a quelle possedute da
tutti gli altri. La misura della povertà relativa fa uso della soglia della
povertà (poverty line) solitamente definita dalla media o dalla mediana
della distribuzione dei consumi o dei redditi familiari.
Vantaggi:
La soglia della povertà (es. media, mediana) tiene conto, per
definizione, della crescita reale dell’economia e dunque delle variazioni
intervenute nel tenore di vita della collettività nel suo complesso
Punti deboli
 rischia di confondersi con la nozione di disuguaglianza. Ad es. un
solo individuo con una Alfa Romeo in una collettività in cui tutti
hanno una Ferrari;
 è influenzata dall’andamento del ciclo economico. Ad esempio,
in una fase di recessione che riduca i redditi della stessa
proporzione, pur in presenza di un peggioramento assoluto, il
numero dei poveri resterebbe inalterato.
LA POVERTA’ IN ITALIA NEL 2011 (ISTAT)
In Italia, nel 2011, le famiglie in condizioni di povertà relativa sono 2 milioni 782
mila e rappresentano l’11,1% delle famiglie residenti; si tratta di 8 milioni 173 mila
individui poveri, il 13,6% dell’intera popolazione.
La stima dell’incidenza della povertà relativa viene calcolata impiegando, come
linea della povertà, il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia
viene definita povera in termini relativi.
La soglia di povertà per una famiglia di due componenti è rappresentata dalla
spesa media mensile per persona, che nel 2011 è risultata pari a 1011,03 euro
(+1,9% rispetto al valore della soglia nel 2010). Le famiglie composte da due
persone che hanno una spesa media mensile pari o inferiore a tale valore vengono
quindi classificate come relativamente povere. Per famiglie di ampiezza diversa il
valore della linea si ottiene applicando una opportuna scala di equivalenza che
tiene conto delle economie di scala realizzabili all’aumentare del numero di
componenti.
La soglia di povertà relativa è calcolata sulla base della spesa familiare rilevata
dall’indagine annuale sui consumi, condotta dall’ISTAT su un campione di circa 28
mila famiglie, estratte casualmente in modo da rappresentare il totale della famiglie
residenti in Italia.
FIGURA 1. INCIDENZA DI POVERTÀ RELATIVA PER
RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni 2008-2011, valori percentuali
PROSPETTO 1. INDICATORI DI POVERTÀ RELATIVA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA.
Anni 2010-2011, migliaia di unità e valori percentuali
Nord
2010
Centro
2011
2010
Mezzogiorno
2011
2010
Italia
2011
2010
2011
MIGLIAIA DI UNITÀ
593
601
311
318
1.829
1.863
2.734
2.782
famiglie residenti
12.027
12,163
4.932
4,988
7.939
8,014
24.898
25.165
persone povere
1.617
1.634
1.015
936
5.641
5.603
8.272
8.173
persone residenti
27.380
27.578
11.823
11.885
20.802
20.824
60.005
60.287
famiglie povere
COMPOSIZIONE PERCENTUALE
famiglie povere
21,7
21,6
11,4
11,4
66,9
67,0
100,0
100,0
famiglie residenti
48,3
48,3
19,8
19,8
31,9
31,8
100,0
100,0
persone povere
19,5
20,0
12,3
11,4
68,2
68,6
100,0
100,0
persone residenti
45,6
45,7
19,7
19,7
34,7
34,5
100,0
100,0
INCIDENZA DELLA POVERTÀ (%)
Famiglie
4,9
4,9
6,3
6,4
23,0
23,3
11,0
11,1
Persone
5,9
5,9
8,6
7,9
27,1
26,9
13,8
13,6
22,3
20,7
21,1
INTENSITÀ DELLA POVERTÀ (%)
Famiglie
18,4
18,2
20,1
20,0
21,5
PROSPETTO 4. INCIDENZA DI POVERTÀ RELATIVA PER AMPIEZZA, TIPOLOGIA FAMILIARE,
NUMERO DI FIGLI MINORI, ANZIANI PRESENTI IN FAMIGLIA. Anni 2010-2011, valori percentuali
Nord
2010
Centro
2011
2010
Mezzogiorno
2011
2010
Italia
2011
2010
2011
AMPIEZZA DELLA FAMIGLIA
3,0
3,2
2,6
3,3
13,3
16,2
5,9
6,7
2 componenti
5,3
4,6
5,3
5,9
21,3
20,1
9,5
9,4
3 componenti
4,8
5,9
5,8
7,1
24,0
22,8
11,3
11,7
4 componenti
6,3
6,2
9,6
8,0
29,4
28,7
16,3
15,6
14,9
12,9
26,1
19,5
42,1
45,2
29,9
28,5
1 componente
5 o più componenti
TIPOLOGIA FAMILIARE
1,2
1,2
persona sola con 65 anni e più
4,7
5,4
coppia con p.r. (a) con meno di 65 anni
2,1
2,0
coppia con p.r. (a) con 65 anni e più
7,1
5,9
6,1
coppia con 1 figlio
4,3
4,8
4,6
5,9
5,7
11,5
persona sola con meno di 65 anni
coppia con 2 figli
coppia con 3 o più figli
monogenitore
altre tipologie (con membri aggregati)
*
7,6
10,6
2,9
3,6
18,6
21,1
8,9
10,1
14,9
12,1
5,0
4,6
6,8
24,0
23,2
11,5
11,3
7,3
21,6
20,5
9,8
10,4
8,5
7,0
28,5
27,5
15,6
14,8
10,0
26,8
17,9
38,6
43,0
27,4
27,2
7,4
7,8
7,7
6,8
27,2
24,3
14,1
13,2
12,1
11,9
16,9
13,8
38,7
42,6
23,0
22,0
24,6
26,0
11,6
13,5
30,8
30,5
17,7
16,2
47,3
50,6
30,5
27,8
29,3
29,7
15,4
15,6
4,8
*
5,8
*
*
FAMIGLIE CON FIGLI MINORI
con 1 figlio minore
con 2 figli minori
con 3 o più figli minori
con almeno 1 figlio minore
5,1
5,8
7,0
11,2
8,2
7,3
15,5
12,4
6,8
6,8
8,3
8,5
*
9,7
*
9,0
FAMIGLIE CON ANZIANI
5,1
5,9
7,2
7,2
22,7
22,1
11,2
11,2
con 2 o più anziani
8,9
7,4
7,1
9,0
29,9
27,6
14,8
14,3
con almeno 1 anziano
6,3
6,4
7,1
7,8
24,9
24,0
12,4
12,2
con 1 anziano
PROSPETTO 7.
INCIDENZA
DI
POVERTÀ RELATIVA
PER CONDIZIONE E
POSIZIONE PROFESSIONALE DELLA PERSONA DI RIFERIMENTO. Anni 2010-2011, valori percentuali
Nord
Centro
Mezzogiorno
Italia
2010
2011
2010
2011
2010
2011
2010
2011
OCCUPATO
4,1
3,9
5,1
5,2
20,8
20,0
9,3
9,1
-DIPENDENTE
4,5
4,2
5,4
5,2
21,2
20,6
9,7
9,4
Dirigente / impiegato
1,9
1,8
1,9
14,2
11,1
5,3
4,4
Operaio o assimilato
7,7
7,3
10,8
9,8
28,7
30,0
15,1
15,4
2,6
2,9
4,0
5,4
19,2
17,6
7,8
7,9
10,3
7,0
3,7
3,4
-AUTONOMO
Imprenditore / libero professionista
*
*
*
*
*
3,7
3,8
5,4
7,4
23,6
23,8
10,7
11,2
NON OCCUPATO
5,9
6,1
7,7
7,7
25,2
26,5
12,8
13,3
-Ritirato dal lavoro
5,1
5,5
6,6
6,7
22,9
23,5
10,7
11,0
13,9
11,7
18,8
38,2
42,5
26,7
27,8
8,9
8,2
26,3
28,5
17,1
17,6
Lavoratore in proprio
-In cerca di occupazione
-In altra condizione
*
10,3
7,9
Impegno della Commissione Europea nel
combattere la povertà nei paesi membri
L'UE coordina l'azione dei governi nazionali e li incoraggia a:
 combattere la povertà e l’esclusione sociale;
 riformare i loro sistemi previdenziali, individuando le politiche più efficaci nei campi
della povertà e dell'emarginazione, delle pensione, della salute e dell‘assistenza a lungo
termine (che nel complesso definiscono il sistema di protezione sociale);
 affrontare le sfide poste dall‘evoluzione demografica e prepararsi alle conseguenze
dell'invecchiamento della popolazione focalizzando l'attenzione sulle opportunità
emergenti;
 elaborare regolarmente relazioni con comparabili per l'insieme dell'UE.
I paesi della UE collaborano utilizzando un quadro di cooperazione politica (metodo
aperto per il coordinamento). Questo comporta la definizione di obiettivi e indicatori
comuni che permettano di misurare i progressi realizzati.
I governi nazionali traducono gli obiettivi comuni in piani nazionali, presentati nel quadro
di relazioni strategiche nazionali.
Le relazioni nazionali sono valutate dalla Commissione e dal Consiglio in relazioni che
rispecchiano i risultati a livello nazionale delle iniziative europee.
La Commissione collabora anche con i paesi che hanno chiesto di aderire alla UE per
aiutarli a riformare i rispettivi sistemi di protezione sociale. Gli interventi prioritari sono
fissati nei cosiddetti "memorandum comuni per integrazione".
NELL’UNIONE EUROPEA
In 2010 as in 2009, around 23 % of the European population
were considered to be at risk of poverty or social exclusion
(AROPE), according to the definition adopted for the Europe
2020 strategy.
The AROPE indicator is defined as the share of the
population in at least one of the following three conditions:
1) at risk of poverty, meaning below the poverty threshold,
2) in a situation of severe material deprivation,
3) living in a household with a very low work intensity
NELL’UNIONE EUROPEA
Figure 1: People at risk of poverty or social
exclusion (%), 2009 and 2010
Table 2: At-risk-of-poverty rate before and after
social transfers (%), 2009 and 2010
PER APPROFONDIMENTI:
1. PAESI OCSE (maggiori paesi industrializzati):
Organisation for Economic Co-operation and
Development (OECD),
www.oecd.org
2. PAESI EUROPEI: Eurostat,
http://epp.eurostat.ec.europa.eu
3. ITALIA: ISTAT, www.istat.it;
Banca d’Italia: http://www.bancaditalia.it/
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lucidi della lezione del 21/10