IL GIORNALE DEL dal 1968 LAZIO QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO dal 1968 APRILIA - viale Europa, 2 tel. 06.92.06.2051 fax 06.92.06.2146 [email protected] www.elettroforniturepadua.com Fondato nel 1984 da Ben Jorillo Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] - sito www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore BRUNO JORILLO DALLA REGIONE di BRUNO JORILLO a pag. 43 - 44 - 45 Intervista a Giampiero Pedace assessore alla cultura e pubblica istruzione a pag.38- 39 ANZIO Intervista all’assessore Patrizio Placidi di CONSUELO NOVIELLO a pag.40 POMEZIA Elezioni amministrative 2011: a caccia degli ultimi voti Aprilia, ora l’acqua si può bere Spiragli di luce di FOSCA COLLI a pag. 34 - 37 CISTERNA per l’ex Findus di FRANCESCO DE ANGELIS a pag.42 ARDEA Un Consiglio comunale inutile di LUIGI CENTORE a pag.41 Anno XXVII 6 - 20 MAGGIO 2011 Il sindaco D’Alessio si converte “Gesù Cristo non paga più!” NETTUNO di LINDA SILVIA COPIA OMAGGIO Gesù Cristo non deve più pagare. La marca da bollo non si paga più per le processioni religiose. Dopo un vasto approfondimento normativo da parte dell’ufficio spettacolo, sport e tempo libero retto da Marco Patella e Calogero La Bella, il Comune ha fatto retromarcia e per le processioni religiose non fa più pagare la marca da bollo. Niente marca da bollo, quindi, per la via Crucis cittadina del venerdì Santo, per la processione della domenica delle Palme e per le future. Il caso scoppiò a marzo quando nel giorno della Candelora la chiesa di San Michele Arcangelo, la parrocchia centrale della città, ha promosso una breve processione per le vie del centro abitato. di RICCARDO TOFFOLI a pag. 5 pagina 2 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 dalla Capitale a cura di Dalila Jorillo approvati al tavolo tecnico Mibac-Roma Capitale del 29 marzo 2011." A tre anni dall’elezione del Sindaco, risultati e progetti dell’Amministrazione capitolina Il sindaco Gianni Alemanno, a tre anni dal 28 aprile 2008, data della sua elezione, ha presentato in Campidoglio, insieme agli assessori della Giunta capitolina, il bilancio dell’attività svolta fino a oggi e ha indicato i futuri impegni dell’Amministrazione capitolina. Quattro i pilastri "fondamentali per far rinascere Roma" risanamento finanziario, completamento della riforma di Roma Capitale, progetti del piano di sviluppo e della candidatura olimpica, sicurezza urbana - su cui poggiano 133 obiettivi, "progetti concreti" da realizzare nei restanti anni di mandato. (Vedi allegato) "Per quanto riguarda il piano di rientro il prossimo passaggio sarà il riconoscimento da parte dell'assemblea capitolina di 2,3 miliardi di debiti fuori bilancio” ha dichiarato il Sindaco che poi ha aggiunto “dobbiamo portare a conclusione la riforma di Roma capitale con il riconoscimento dei nuovi poteri, con l' approvazione dello statuto e con la definizione dei nuovi confini dei 15 nuovi municipi". "Il terzo pilastro - ha continuato Alemanno - rappresenta l' approvazione in assemblea capitolina del piano strategico di sviluppo, al quale seguirà un accordo quadro con Governo e Regione per attivare fondi Cipe ed europei sui progetti condivisi e del piano strategico stesso”. Il Sindaco di Roma Capitale ha concluso sottolineando: “Il quarto pilastro è la sicurezza urbana: dobbiamo completare i progetti previsti nel secondo Patto per Roma sicura, completare la sala sistema, ridefinire le ordinanze e richiedere al Governo ed al Parlamento le leggi necessarie a garantire la sicurezza urbana Fontana di Trevi, una delibera contro il furto delle monete E’ stata approvata dalla Giunta capitolina la delibera che dichiara di proprietà dell’Amministrazione di Roma Capitale le monete gettate all’interno della Fontana di Trevi e le devolve in beneficenza alla Caritas Diocesana di Roma. L’assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico, Dino Gasperini, ha dichiarato: "Finalmente potrà essere arrestato in flagranza di reato chi sottrae le monete dalla vasca della Fontana di Trevi. A tale scopo abbiamo anche predisposto un adeguamento della segnaletica: 5 targhe informative in ghisa, inserite nella pavimentazione in corrispondenza del bordo fontana comunicheranno in più lingue ai turisti che le monete sono di proprietà di Roma Capitale mediante la dicitura: 'E’ vietato raccogliere monete site all’interno della fontana. Esse sono destinate a fini benefici'. Il numero delle targhe, le diciture e i materiali utilizzati sono stati Fotogiornalismo d’eccellenza. World Press Photo al Museo di Roma in Trastevere Riflessi in uno specchio - scuro. E’ piuttosto cupo il ritratto dei nostri tempi che viene fuori dalle immagini di straordinario fotogiornalismo raccolte nella mostra World Press Photo, al Museo di Roma in Trastevere fino al 22 maggio. A cominciare dalla foto dell’anno, quella scattata da Jodie Bibier alla giovane Bibi Aisha, giovane afgana fuggita dalla violenza coniugale quotidiana e per questo punita dal marito con l’amputazione del naso e delle orecchie. Immagini che sovrappongono scene di disastri sociali, come il terremoto di Haiti dove l’urgenza esige l’accatastarsi dei cadaveri, documentata dall’impietoso lancio del corpo di un bambino nel mucchio (foto di Olivier Laban Mattei, primo premio nella sezione reportage notizie generali, attualità), a quelle di un lutto privato eppure pubblico, come il funerale di Feroz Ahmad, ucciso a Pattan, affresco in bianco e nero che ricorderebbe certe iconografie sacre se non fosse per l’inquietante particolare, il telefonino che impugna uno dei partecipanti per fotografare la disperazione della donna riversa sul feretro del fratello morto (immagine di Altaf Qadri, primo premio nella sezione protagonisti dell’attualità). Immagini drammatiche, a volte di una bellezza terribile, vicina a certe performance di arte estrema. Come il volo infuocato del suicida dalla torretta del Ponte della Libertà a Budapest, ricca di evocazioni e rimandi metaforici (Icaro, il nome del ponte, l’aquila marmorea sulla sommità della torre) nello scatto di Peter Lakatos, primo premio nella sezione foto singola. Una testimonianza dello stato delle cose a livello mondo, World Press Photo, con immagini che riguardano l’Occidente solo parzialmente, magari per coglierne aspetti di una ipertrofica rappresentazione del sé, come nelle foto di Wolfam Hahn, serie di persone che si autoritraggono con il telefonino, e complessivamente pervasa da un’atmosfera dark che non esenta nemmeno le foto della sezione natura, dove campeggia lo sguardo azzurro di una sula, assai più inquietante di quello dei suoi prozii uccelli Hitchcock style (foto di Pesschak, primo premio). Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del Fotogiornalismo: una giuria indipendente di esperti internazionali sceglie tra migliaia di domande di partecipazione provenienti da tutto il mondo, inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste. Moto su corsie preferenziali, la sperimentazione dal 2 maggio La Giunta capitolina ha approvato la delibera che consente il transito dei veicoli a due ruote sulle corsie preferenziali. Si comincia il prossimo 2 maggio, gradualmente, per sperimentare la novità e analizzarne impatto ed esiti. “Subito dopo la beatificazione di Giovanni Paolo II”, precisa l’assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma, “partirà la sperimentazione su quattro corsie preferenziali: i tratti interessati sono quelli di Lungotevere Sangallo, viale Marconi, via Cristoforo Colombo e largo di Torre Argentina”. Il periodo di prova durerà tre mesi, per testare “sia le utilità che le controindicazioni del passaggio di moto e scooter sulle corsie solitamente riservate ai mezzi del trasporto pubblico”. Dopo la fase sperimentale, conclude Aurigemma, “il Campidoglio valuterà se prorogare il provvedimento”. Trasporti, tornano le linee del mare Di nuovo in strada dal 25 aprile le “linee del mare” 07, 062, prolungamento 070 Express, i collegamenti con il litorale romano che, partendo dalla Roma Lido e dalla stazione Eur Fermi della metro B, percorrono il lungomare di Ostia e la via del mare con fermate in corrispondenza degli stabilimenti e delle spiagge libere di Capocotta. Il sabato e nei giorni festivi viene riattivata la linea dedicata 07, che collega la stazione Colombo - capolinea della ferrovia Roma-Lido - a Torvaianica / Villaggio Tognazzi, percorrendo la via Litoranea e fermando nei pressi degli stabilimenti. Stessa periodicità per la linea 070 Express che, durante la settimana, continuerà a collegare la stazione metro B di Eur Fermi alla stazione Colombo della Roma-Lido e che, al sabato e nei festivi, prolunga invece le corse fino a Torvaianica / Villaggio Tognazzi, sempre lungo la litoranea.Dal 23 maggio la linea 07 e le corse prolungate della 070 Express saranno attive tutti i giorni. L’altra “linea del mare” che viene attivata durante la stagione balneare, la 062 percorre l’itinerario l’itinerario tra il Porto turistico di Ostia (il capolinea sarà in via Baffigo) e Castelporziano, percorrendo il lungomare e fermando in corrispondenza delle stazioni Lido Centro e Colombo della ferrovia Roma-Lido. La effettua il servizio tutti i giorni. Le frequenze dei bus andranno di pari passo con l’evoluzione della stagione balneare. All'inizio e sino alla terza settimana di maggio, la linea 07 partirà ogni 10 minuti mentre la 070 Express prolungherà le corse ogni 30 minuti. Le partenze del bus 062 si susseguiranno ogni 23 minuti. In seguito le frequenze saranno aumentate, in considerazione del maggiore afflusso verso le spiagge. Rinnovo Card Over 70 Le tessere che consentono agli ultrasettantenni di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici di Roma, le cosiddette Card Over 70, attualmente in circolazione non saranno più valide dal prossimo primo luglio. I cittadini che ne hanno diritto potranno richiedere una nuova tessera fino al 16 maggio. L’agevolazione è riservata agli ultrasettantenni con reddito Isee fino a 15.000 euro. Le nuove tessere Atac per gli ultrasettan- tenni avranno validità dall’1/7/2011 al 31/12/2011 e dovranno essere richieste presso il Municipio di appartenenza. Le Card saranno personalizzate, con nome, cognome, foto, dotate di microchip e ricarcabili negli anni successivi; andranno quindi conservate anche dopo la scadenza dell’agevolazione 2011.Per richiedere la Card tutti i cittadini aventi diritto dovranno recarsi, dal 20 aprile al 16 maggio, nel proprio Municipio di residenza con due foto tessera, la fotocopia di un documento di identità valido e la dichiarazione Isee, rilasciata da Caf o sedi e agenzie Inps, attestante il reddito fino a 15milaeuro. I cittadini dovranno compilare un modulo in triplice copia, di cui una per l’utente. Sarà possibile delegare altra persona per la presentazione dei documenti e per il ritiro della tessera: la delega è contenuta nel modulo di richiesta. Il delegato dovrà presentare il proprio documento di identità e quello del delegante. Consegnata la documentazione, verrà indicata la data utile per il ritiro della Card negli stessi uffici del Municipio. La tessera Over 70 è riservata ai residenti nel Comune di Roma, con più di 70 anni e un reddito calcolato con parametro Isee fino a 15 mila euro. L'agevolazione è valida, nell'ambito del territorio comunale, su autobus, tram, filobus, sulle due linee metropolitane A e B e sulle ferrovie regionali Roma-Lido, Roma-Giardinetti e Roma-Viterbo, questa ultima limitatamente al tratto urbano. In caso di furto o smarrimento della tessera, dal 1° luglio 2011 sarà possibile, previa denuncia all’Autorità Giudiziaria, recarsi in una delle biglietterie Atac site nelle stazioni delle linee della metropolitana A e B (esclusa Spagna), tutti i giorni dalle 7.00 alle 20.00 (domenica e festivi dalle 8.00 alle 20.00) e chiedere il duplicato del titolo al costo di 5 Euro. Per ulteriori dettagli o informazioni sono a disposizione il call center di Agenzia Roma Servizi per la Mobilità 06.57003 e il call center di Roma Capitale 060606, oltre ai siti internet www.atac.roma.it e www.agenziamobilita.roma.it IL GIORNALE DEL LAZIO Editore D.P.R. di Bruno Iorillo Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione) Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284 REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina) Tel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019 e-mail: [email protected] DIRETTORE EDITORIALE: Ben Jorillo DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Jorillo VICE DIRETTORE: Piergiuseppe Jorillo Impaginazione e grafica a cura della C.S.T. La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore. La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono. PUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 STAMPA: Pignani Printing s.r.l ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 pagina 3 Aprilia, Multiservizi una società sempre in perdita Per salvare la municipalizzata avanza l’ipotesi di spacchettare i servizi dell’azienda di Riccardo Toffoli Un debito di 15 milioni 444 mila 904 euro che sarà interamente ripianato dal Comune in tre anni e che risulterà come debito fuori bilancio del Comune. Sono approdati in commissione bilancio tutti i risultati di esercizio della Multiservizi, l’azienda municipalizzata del Comune che si occupa del servizio sociale, verde e tecnologico. I bilanci partono dal 2003 fino al 2010. Quest’ultimo è stato l’ultimo ad essere presentato in Comune. Lunedì mattina 2 maggio si sono riuniti i revisori dei conti per approvarlo e nel pomeriggio anche questo è approdato in commissione. Per i nostri lettori diamo alcuni numeri di questi bilanci che rendono bene l’idea di quello che è stata la Multiservizi in questi anni. I bilanci della Multiservizi non sono mai stati approvati dal Comune. Le correzioni apportate dall’attuale dirigenza 112 euro, il 2007 con meno 873 mila 698 euro ora con meno un milione 361 mila 570 euro, il 2008 con un passivo di 312 mila 442 ora con un attivo di 918 mila 205 euro, il 2009 con un passivo di un milione 896 mila 875 euro, ora con un milione 336 mila 103 euro, il 2010 con un passivo di 7 milioni 189 696 euro. Le manovre sono dovute al fatto che nel 2003 l’allora direttore generale aveva previsto una spesa di 260 mila euro per manutenzione della pubblica illuminazione che è stata spalmata in cinque anni, mentre ora tutta la cifra è stata imputata all’anno 2003. Dal 2003 i vertici aziendali non pagano i contributi previdenziali dei dipendenti e il direttore generale nel 2008 Amedeo Avenale quantificava interessi e sanzioni per questo pari a un milione 186 mila 410 euro, spalmati ora dal 2003 al 2008. Interessi che annuncia il direttore generale della Multiservizi Fabio Biol- Confronto tra il costo del personale e il contributo del Comune da sin.Fabio Biolcati Rinaldi, Fulvio Farì e Alberto Pallante. Soddisfatti dopo i lavori della Commissione bilancio sulla Multiservizi di lunedì 2 maggio ore 18,03 sui conti effettuati negli anni passati, sono molte. Tutti gli esercizi finanziari sono in grave perdita, ad esclusione del 2008 (giunta Udc-Pd) che chiude con un utile di 918 mila 205 euro. Nel 2003 il bilancio chiudeva con un utile di mille 332 euro, ora dai nuovi calcoli il “buco” del 2003 è pari ad un passivo di 433 mila 742 euro, il 2004 chiudeva con una perdita di 2 milioni 332 mila 7 euro ora la perdita è lievitata a 2 milioni 666 mila 73 euro, il 2005 chiudeva con una perdita di un milione 651 mila 43 euro ora la perdita aumenta a un milione 843 mila 812 euro, il 2006 il passivo era di un milione 190 mila 476 euro, ora è lievitato a un milione 532 mila cati Rinaldi saranno inviati alla Corte dei Conti per verificare se ci sono condizioni di danno erariale. L’utile d’esercizio del 2008 è dovuto a fatture per servizi aggiuntivi svolti dalla Multiservizi e non pagati dal Comune. Mentre il passivo del 2010 si deve all’accertamento delle Fiamme Gialle per conto dell’Agenzia delle Entrate sull’evasione di Iva, Ires e Irap per un totale di ben 9 milioni 949 mila euro a partire dal 2003. Le spese per il personale sono lievitate da 3 milioni 719 mila 4 euro del 2003 ai 5 milioni 946 mila 531 euro del 2004 a fronte da un contributo annuo comunale che si aggirava di media sui 4 milioni e mezzo. La proposta dell’amministrazione D’Alessio è quella di spacchettare i servizi dell’azienda, anche perché la legge impone che i servizi a rilevanza economica siano dati in appalto. La Multiservizi rimarrà solamente ad operare nel settore sociale. Con cessione di ramo aziendale, il settore verde passerà alla Progetto Ambiente. Rimarrà anche alla Multiservizi il servizio di guardiania. Si ipotizza che una parte degli impiegati passeranno nella nuova gestione pubblica della riscossione dei tributi che, invece, non è inserito tra quei servizi di rilevanza economica che devono essere messi a gara. Quindi parte degli impiegati potrebbero traghettare nell’ufficio tributi. Infine il settore pubblica illumina- e-mail: [email protected] zione, asfaltatura e segnaletica, pulizia e gestione parcheggio nonché manutenzione idraulica e tecnica saranno dati a soggetti terzi. Verrà anche accorpato il servizio scuolabus con quello scolastico gestito appunto dal privato. BAFUNDI TUONA L’ex assessore all’ambiente e servizi sociali Giovanni Bafundi tuona sulla scelta dell’amministrazione di spacchettare l’azienda. “Trovo assurdo –spiega Bafundi- che i dipendenti dei settori della Multiservizi che dovranno essere messi a gara, dovranno aderire al contratto Inps dall’attuale contratto Inpdap. Ci sarebbero enormi spese www.codip.org per l’amministrazione comunale perché i dipendenti dovranno essere licenziati e riassorbiti e quindi, pagare tutto quello che è previsto dalla legge compresa la liquidazione. Vorrei ricordare a D’Alessio che ero presidente del consiglio comunale quando insieme a lui e tutta la giunta Meddi, votammo l’istituzione della Multiservizi che andava a stabilizzare i lavoratori delle cooperative. Ora con questa proposta si vuole ricacciare il lavoratore nelle stesse condizioni in cui era stato tolto. Questo è assurdo”. Si ringrazia per la collaborazione tecnica il dr. Giorgio Cardella IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 4 6 - 20 Maggio 2011 Aprilia, indagini sui reperti archeologici Circa 50 nomi sono “coinvolti” nell’indagine avviata dal sostituto procuratore della Repubblica Raffaella Falcione di Riccardo Toffoli Circa 50 nomi sono “coinvolti” nell’indagine avviata dal sostituto procuratore della Repubblica Raffaella Falcione sui reperti archeologici che erano collocati nell’istituto scolastico Pascoli e nella biblioteca comunale. Molti anche indagati. Basta fare dei calcoli e il numero esce fuori: sono 5 le giunte coinvolte nell’indagine della Falcione. 10 gli assessori per ogni giunta. Ecco che allora si ottiene questo “poderoso” numero. La tenenza dei Carabinieri di Ardea l’anno scorso, aveva messo le mani sui reperti archeologici che erano collocati nel comprensivo Pascoli e in biblioteca comunale. Tutti questi reperti donati da privati al Comune, sono stati sequestrati e portati via dai Carabinieri. Aprilia è rimasta così senza la sua memoria. Nei giorni scorsi gli assessori sono stati interrogati dall’Arma su un procedimento penale aperto dal sostituto procuratore della Repubblica Raffaella Falcione che vuole accertare la provenienza di questi reperti. A far scattare il procedimento penale, un furto avvenuto proprio alla Pascoli. Furono trafugati diversi oggetti, tra cui alcune monete antiche. Dalle indagini effettuate dall’Arma risulterebbe, infatti, che molta refurtiva sia stata trovata in Romania mentre, facendo un’analisi dei reperti rimasti, alcuni sarebbero oggetto di refurtiva e addirittura non trovati su territorio apriliano. Molti reperti che si trovavano all’interno della Pascoli provenivano dagli scavi sul territorio. Gran parte sono stati raccolti dalla sezione locale dell’Archeoclub in località Campo dei Fico dove è stata scoperta una necropoli. “Non sapevamo nulla riguardo ai reperti che si trovavano all’interno della biblioteca comunale –spiega l’ex assessore alla cultura Augusto Di Lorenzo- per quanto riguarda quelli che si trovavano alla Pascoli, abbiamo cercato di trovare una situazione più sicura, ma il dirigente mi aveva detto che non c’erano i soldi per mettere in sicurezza una sala. La nostra amministrazione ha fatto tutti i possibili passi per mettere in sicurezza questi reperti”. “Pur non essendo il mio assessorato quello competente –continua l’ex assessore ai lavori pubblici Giovanni Forcina- abbiamo avviato tutto l’iter per la messa in sicurezza dei reperti. Poi la giunta è caduta. Evidentemente chi ci ha seguito, non ha ritenuto di continuare con i nostri indirizzi”. Il Ministero per i Beni Culturali era a conoscenza della situazione dei reperti archeologici ad Aprilia se il 5 giugno 2007, invia una nota. Il 30 maggio di quell’anno aveva fatto un sopralluogo ed era giunto alla conclusione che: “l’ambiente in cui sono conservati i reperti è privo di misure di sicurezza”. La giunta con una delibera del 26 giugno successivo, decide di spostare i reperti dalla Pascoli alla sala ragazzi della biblioteca comunale e dà incarico al dirigente del settore tecnologico di predisporre tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza la sala. “Purtroppo ci era stato detto che non era possibile questa soluzione –continua Di Lorenzo- perché non c’erano i soldi per mettere in sicurezza la sala ragazzi”. Nel frattempo il preside dell’istituto aveva dato incarico ad un’archeologa di predisporre una sorta di inventario dei “pezzi” che erano all’interno della scuola. Tanto che la stessa archeologa, la professoressa Francesca Pompilio, venne chiamata dalla giunta Santangelo per una perizia della nuova soluzione messa in campo: ossia lo spostamento dei reperti all’istituto superiore Rosselli. “Qui non ci sarebbero stati problemi –riprende Di Lorenzoperché la sala era già in sicurezza”. Per la perizia la giunta, l’11 dicembre 2008, stanziava 500 euro e demandava agli operai della Multiservizi l’incarico di spostare i reperti archeologici. La delibera era esecutiva dal 2 gennaio 2009. Il trasporto non ci fu mai stato, anche perché dopo 20 giorni il sindaco venne sfiduciato e la giunta andò a casa. “Quello che ora conta –dice Forcina- è che questi reperti tornino ad Aprilia. Fanno parte della nostra storia e della nostra memoria, non è possibile che Aprilia sia spogliata della sua storia”. Nelle foto: Biblioteca comunale Sala Manzù, i reperti archeologici sequestrati 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 5 Il sindaco D’Alessio si converte “Gesù Cristo non paga più!” Il Sindaco riceve i giornalisti (a lui sgraditi) solo per appuntamento di Riccardo Toffoli Gesù Cristo non deve più pagare. La marca da bollo non si paga più per le processioni religiose. Dopo un vasto approfondimento normativo da parte dell’ufficio spettacolo, sport e tempo libero retto da Marco Patella e Calogero La Bella, il Comune ha fatto retromarcia e per le processioni religiose non fa più pagare la marca da bollo. Niente marca da bollo, quindi, per la via Crucis cittadina del venerdì Santo, per la processione della domenica delle Palme e per le future. Il caso scoppiò a marzo quando nel giorno della Candelora la chiesa di San Michele Arcangelo, la parrocchia centrale della città, ha promosso una breve processione per le vie del centro abitato. Per la prima volta gli uffici comunali avevano richiesto il pagamento della marca da bollo da 14 euro e 62 centesimi. Fu la prima e l’ultima volta. Sulla vicenda erano scesi in campo l’assessore agli affari generali Luigi Bonadonna e il sindaco Domenico D’Alessio il quale si era così espresso in una nota stampa: “Si tratta semplicemente di una legge nazionale che l’Amministrazione, in quanto tale, deve far rispettare. Se in passato questo pagamento non è stato effettuato ciò non significa che è lecito procedere in tal senso”. Una bella “gaffe” del primo cittadino che ci aveva persino accusato di “falsità”. Aveva detto il sindaco Domenico D’Alessio: “Probabilmente tutte le false notizie pubblicate sui temi appena chiariti mirano solo a mettere in cattiva luce l’operato di questa Amministrazione”. Fatto sta che per la vicenda dei finanziamenti alle confessioni religiose riconosciute e dovute dalla legge 27/90, la giunta ha deliberato di dare l’ok alla transazione con la Diocesi di Albano solo venerdì 22 aprile. Lo afferma una nota dello stesso ufficio comunicazioni del Comune e datata 27 aprile: “La giunta ha dato l’ok anche alla transazione relativa alla causa tra la Diocesi di Albano e il Comune di Aprilia dinanzi al Tribunale di Latina”. Chiaramente si devono ora attendere i tempi di rito. E sulla vicenda della marca da bollo per le processioni religiose, questa non si deve più pagare. Insomma questa legge che veniva tirata fuori dal primo cittadino è durata da Natale a Santo Stefano, sicuramente solo per la Candelora. Volevamo saperne di più dal sindaco, ma Domenico D’Alessio ci ha detto di prendere appuntamento con le sua segretaria. Abbiamo chiesto appuntamento da due settimane, ma ancora non abbiamo ricevuto risposta. A qualche giornalista non lo invita alle conferenze stampa, così si evita domande scomode e imbarazzanti. Mi auguro che il sindaco non voglia fare differenze e discriminazioni tra lettori e lettori, tra cittadini e cittadini, visto che comunque, continua a commentare notizie su altri giornali e inviare veline a giornalisti amici sempre assenti. Forse il motivo è che siamo poco accomodanti? Come ha scritto il nostro direttore il motivo è che: “siamo di parte, dalla parte della gente”. Sul caso della marca da bollo era sceso in campo anche Giovan Battista Trenta presidente dell’associazione dei consumatori Risorsa Civica. Lui aveva studiato tutte le carte e aveva dimostrato, con argomentazioni rilasciate su questo quindicinale, che la legge non imponeva affatto il pagamento della marca da bollo. E aveva ragione evidentemente. L’ufficio comunale di Patella e La Bella ha visionato tutte le carte e accertato che, in effetti, la legge non impone alcun pagamento della marca da bollo per le processioni religiose. E così le chiese non pagheranno più un centesimo così come è sempre stato. Un gran- de passo in avanti dell’ufficio sport, spettacolo e tempo libero. Noi non abbiamo strumentalizzato niente. Ci sembrava semplicemente assurdo che una confessione religiosa (questa volta è capitato alla cattolica ma poteva anche essere un’altra confessione) debba pagare per la burocrazia quando molte confessioni praticano la povertà o destinano, come la cattolica, parte dei loro proventi per i poveri, per i diseredati, per gli svantaggiati. E visto che di questo dovrebbe occuparsene il Comune ma i soldi non ci sono, aiutare o agevolare, quanto meno non sottrarre risorse, a chi se ne continua ad occupare nonostante tutte le difficoltà del momento, sarebbe auspicabile. pagina 6 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 La Scuola “ Marconi “ di Aprilia, si racconta in una mostra storico documentaria dalle sue origini ai giorni nostri "Sul filo dei ricordi...la scuola racconta", dal 4 maggio aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 13 fino al 10 giugno di Lorella Iaci La Scuola “ Marconi “ di Aprilia, si racconta in una mostra storico documentaria dalle sue origini ai giorni nostri. Unica scuola di Fondazione, il Primo Circolo Didattico di Aprilia, compie quest'anno 75 anni, e perchè dunque non festeggiarla in occasione di una data importante e coincidente come quella dei 150 anni dell'Unità d'Italia? Era il 1936, e nella nostra città erano pochi gli abitanti del centro cittadino ma presenti tutti gli edifici istituzionali più importanti, il Palazzo Municipale, la Casa del Fascio, l'Ina, la Chiesa, la dimora delle Suore, il Mercato coperto, il cinema ex Pidocchietto, e la Scuola di “Piazza Marconi”, rimasta con questo nome nel tempo e fra la gente. Settanta cinque anni raccontati attraverso pannelli espositivi, con reperti che possono definirsi archeologici e gelosamente custoditi nell'archivio di un sottoscala, foto e registri datati dagli anni 40/41 in poi. Volti che si ritrovano tra le foto sbiadite dal tempo ma non dai ricordi, voti scritti conservati quasi come documenti inediti, legati ad aneddoti per ricordare le persone, eventi, insomma l'evoluzione di un'istituzione unica, nata per garantire ai più meritevoli la possibilità di una formazione ai massimi livelli. "Sul filo dei ricordi...la scuola racconta", è appunto il titolo della mostra che ha aperto i battenti il 4 maggio, e resterà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 13 fino al 10 giugno, presso il plesso scolastico. Organizzata e voluta dal Dirigente Scolastico, Tasciotti Giovanni, e dal Vicario, Leonarda Buscaino, la vera memoria storica della mostra. E' lei a raccontarci da dove nasce l'idea di allestire questa esposizione, proprio per un giro in archivio a causa di una infiltrazione comune d'acqua, la giusta e utile coincidenza a far riscoprire cose che apparivano dimenticate, ma in realtà sempre vive. E' sempre la Signora Buscaino a ricordarci che il primo registro scolastico era datato 40/41 come Circolo Littoria, successivamente, Circolo Cisterna e nel 57/58 Circolo Didattico Aprilia, restando unico fino agli anni 72/73. Una proposta che di seguito ha trovato la giusta condivisione con l'amministrazione comunale, presente all'inaugurazione del 4 maggio. È la mostra della memoria, di tutti i “ vecchi giovani” di Aprilia, dove qualcuno a fatica si potrà riconoscere, ma qualcun'altro potrà ritrovare il proprio nome nel mezzo di un lungo elenco del registro scolastico, ad esempio quello dell'anno 57/58 dove ad essere interrogato era il sindaco Domenico D'Alessio, oppure del 56/57, che fra gli allievi si legge il nome di Luigi Meddi o Mario Maio, nomi celebri e lustri della città- Nomi,cognomi accompagnati da dettagli come “ maternità”,” Paternità” e mestiere del padre. Registri che ci riportano ad una scuola che non c'è più, dove le classi e di conseguenza gli insegnanti, erano per soli maschietti o per sole femminucce, dove il Dirigente scolastico usava lo strumento datato del 57 “ filodifussione” per comunicare con gli studenti nelle classi. Una scuola dove si studiava il pianoforte, ancora lì, seppur del 1927, dove si stampavano all'interno dell'Istituto, le circolari, con il ciclostile. Una scuola dove ad essere presenti nella biblioteca si trovano fra gli scaffali, i libri donati dal figlio del Duce, dove intreccio tra didattica e ricerca, applicazione di un metodo rigoroso in tutti i campi della formazione si è poi protratto fino ad oggi. Sono questi, i settantacinque anni raccontati nella Mostra, dove gli ingredienti che hanno reso unica la sua preparazione, rappresentano un bagaglio di storia, affascinante da ricordare, dove nè poveri né ricchi, ma tutti uguali i ragazzi .....apriliani,. 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 7 Il Consigliere del Pdl Carmelo Terzo commenta positivamente il potenziamento dell’arma dei Carabinieri di Riccardo Toffoli “Mi ritengo pienamente soddisfatto. Ad Aprilia non si è mai voluto parlare seriamente del problema sicurezza. Il potenziamento dell’arma dei Carabinieri è una vittoria per tutti i cittadini di Aprilia”. Parla così il consigliere comunale del Pdl Carmelo Terzo che aveva scritto una lettera il 14 settembre 2010 al ministro della difesa Ignazio La Russa, suo collega di partito, chiedendo ad Aprilia l’invio di uomini dell’esercito da operare in sinergia con i Carabinieri della stazione apriliana. Il motivo era dovuto all’aumento dei reati dovuti alla microcriminalità che maggiormente, destano preoccupazione tra i cittadini. Il generale di divisione dell’esercito, vicecapo di gabinetto del ministro Luigi Francesco De Leverano, gli aveva risposto dopo neanche un mese assicurando il consigliere che la proposta sarebbe stata discussa dal comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell’Interno Roberto Maroni. Ora arriva invece, la promozione dell’attuale compagnia dei Carabinieri a comando territoriale, una sorta di gruppo che vedrà un potenziamento di mezzi e uomini e sarà diretta da un tenente colonnello. “Vorrei innanzitutto sottolineare –spiega Terzoche il corpo dei Carabinieri targa esercito italiano. Fino al 2000 il corpo era diretto da generali che provenivano dall’esercito. Non c’erano generali che provenivano dall’arma dei Carabinieri. Dal 2000, poi c’è stato il distaccamento. Questo per dire, che comunque, mi riten- go molto soddisfatto della soluzione. La mia provocazione, ossia l’invio dell’esercito ad Aprilia, era dovuta alla difficoltà di mezzi e di uomini in dotazione alla compagnia dei Carabinieri di Aprilia per controllare un territorio così vasto. L’esercito, al limite, sarebbe andato a supporto dell’Arma, di modo che per ogni carabiniere c’erano due militari. Il grazie va a tutti gli uomini dell’Arma che lavorano ad Aprilia e che, nonostante tutte le difficoltà, continuano a svolgere il loro lavoro con impegno e professionalità. Va anche al comandante provinciale e al comandante locale, il maggiore Luca Nuzzo, che ha dimo- Il maggiore Luca Nuzzo “ Un territorio difficile” il nostro compito è la sicurezza dei cittadini Un territorio difficile e il grande compito giornaliero dell’Arma dei Carabinieri di tenerlo sicuro. Il potenziamento della compagnia è fortemente atteso dai cittadini. Si vuole sapere, molti sono curiosi, altri credono veramente che il potenziamento possa rendere Aprilia più sicura di quello che attualmente è. La compagnia dei Carabinieri di Aprilia fa il possibile e lo fa con tutte le sue forze ogni giorno. Molto merito di questa opera, va al maggiore dei Carabinieri, attuale comandante della compagnia, Luca Nuzzo che non solo in questi anni ha reso ottimo servizio per tutta la comunità apriliana mettendo a segno brillanti operazioni insieme ai suoi uomini, ma soprattutto nel lavoro quotidiano, nello stare più possibile vicino ai cittadini che chiedevano sicurezza. In questi anni Nuzzo ha fortemente appoggiato e condiviso l’idea di un poten- ziamento del presidio apriliano. Se i cittadini di Aprilia lo otterranno, come ormai sembra imminente, molto lavoro è dovuto al maggiore Luca Nuzzo. Una lavoro in sordina, ma presente e costante. Proprio perché il territorio ne ha bisogno. Luca Nuzzo ha assunto l’incarico ad Aprilia il 26 settembre 2007, sostituendo il maggiore Leonardo De Paola che veniva trasferito quale comandante al nucleo operativo del comando territoriale di Frascati. Dal 1997 al 2000, Nuzzo ha comandato la compagnia allievi Carabinieri di Benevento, dal 2000 al 2003 il Comando Compagnia di Piedimonte Matese (Ce) e dal 2003 al 2007 è stato a capo di un Reparto del Ministero della Difesa in Roma. Ora che la compagnia è promossa a comando territoriale, sarebbe una meritata ricompensa e un augurio da parte di tanti cittadini, se fosse proprio lui ad iniziarla a guidare. foto di Gianfranco Compagno strato molto affetto verso la città e ha portato a compimento questo importante risultato”. “Io non so se ad Aprilia operino clan mafiosi –continua Terzo- quello che percepisco da tutti i cittadini, è la paura per la microcriminalità. Ad Aprilia ci sono troppi topi di appartamento, ladri, bulli e vandali. Le forze dell’ordine, contrastando questi fenomeni, possono garantire maggiore sicurezza per tutti i cittadini”. Inoltre il consigliere Terzo annuncia di voler avviare gli atti per dotare il territorio cittadino del servizio di videosorveglianza. “Avvieremo gli atti per avviare il progetto di videosorveglianza ad Aprilia –riprende Terzo- questo significa che le zone più delicate del territorio, saranno munite di telecamere. Da quanto so, a Cisterna il progetto di videosorveglianza gestito dalla Polizia Municipale ha dato una grossa mano a risolvere il problema sicurezza cittadino. Noi vorremo ora, realizzarlo anche ad Aprilia”. pagina 8 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 Aprilia, l’ex assessore Forcina “Che fine ha fatto il piano di risanamento igienico - sanitario delle borgate?” di Riccardo Toffoli “Che fine ha fatto il piano di risanamento igienicosanitario delle borgate? La legge regionale 6 del 2007 è uno strumento importantissimo, questa amministrazione non deve lasciarsi sfuggire l’occasione di risanare tutto il territorio apriliano, specialmente le borgate, che sono in condizioni gravi dal punto di vista igienico”. Così tuona l’ex assessore ai lavori pubblici Giovanni Forcina che aveva approvato un piano chiamato “il nuovo borgo” per accedere ai finanziamenti regionali previsti dalla legge 6 del 2007. Con questa legge, alcuni comuni, tra cui anche quello di Aprilia, maggiormente compromessi da problemi dovuti all’abusivismo e quindi, privi di servizi, la regione Lazio metteva a disposizione delle somme per dei progetti volti a riqualificare il territorio. Per Aprilia, ci lavorò a lungo un gruppo di tecnici comunali, tra ingegneri ed architetti. Si arrivò al progetto definitivo, chiamato appunto Il Nuovo Borgo. Grazie a questo progetto, si capì che per risanare tutto il territorio comunale sarebbero serviti almeno 130 milioni di euro. Si trattava di dotare le periferie di tutto: fogne, acqua, luce e gas. “Il progetto non era una chimera –spiega l’ex assessore- la regione doveva finanziare la parte più corposa. In più un 15% veniva finanziato da Ato4 e c’era l’impegno in tal senso, un altro 15% sarebbe stato finanziato dal Comune attraverso gli incas- Aprilia, le gru abbandonate Vi ricordate di quella gru che era stata lasciata dalla ditta che aveva in appalto i lavori del poliambulatorio? Forse i più non si ricordano, noi si! Del resto sono passati diversi anni, era il 2004. Si trattava di una gru che era stata lasciata abbandonata nel piazzale, proprio di di fronte all’ingresso, della nuova ala del poliambulatorio di via Giustiniano e che di fatto, ha impedito che per alcuni mesi la struttura sanitaria non aprisse. Quella volta ci eravamo occupati del caso intervistando il direttore amministrativo dell’Azienda Usl di Latina, Giorgio Gru abbandonata nell’autoparco comunale Gru davanti ingresso poliambulatorio Ciacciarelli. La gru era di proprietà di una ditta che era fallita, di conseguenza si doveva contattare il curatore fallimentare. Pratiche burocratiche, che avevano rallentato l’apertura al pubblico del nuovo poliambulatorio apriliano. Ciacciarelli ci aveva annunciato che aveva presentato istanza al giudice fallimentare. Alla fine quella gru è stata rimossa. Ma che fine ha fatto? Nessuno lo sapeva, almeno fino a che il comandante della Polizia Municipale Massimo Giannantonio, con un grande lavoro di ricerca, non ricostruiva dettagliatamente tutto. Si tratta della gru, attualmente in condizioni indecorose, che si trova “parcheggiata” da anni all’autoparco comunale, proprio dietro lo stabile della Polizia Municipale. Talmente compromessa, che si è dovuto transennare la cornice per evitare che qualcuno si possa fare male. E’ lei, la stessa gru di allora. Non vuole proprio andarsene da Aprilia. Però, questa volta, pare che le carte siano tutte a posto e che il proprietario c’è. Ma chi vorrebbe riprendersi un cadavere del genere? Spetterà al Comune fare le mosse giuste per tentare di pulire l’autoparco. Riccardo Toffoli si sulle opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Il progetto è stato riconosciuto dalla Regione Lazio all’epoca. E questo fu un fatto molto positivo. Infatti, se da una parte la variante di recupero dei nuclei spontanei ha riconosciuto 46 nuclei nati spontaneamente, il piano di risanamento ne riconosceva ben 52. E questo piano è ancora valido. Ora seguendo questo piano, per risanare il territorio sono considerati ben 52 nuclei, mentre solo 46 sono riconosciuti dalla variante di recupero. Questa è un importante conquista. Ed è per questo motivo, che l’attuale giunta D’Alessio dovrebbe continuare a portare avanti Il Nuovo Borgo. Anche perché la legge 6 durava per tre anni. Giovanni Forcina Siamo alla fine di questi tre anni. Se non si preme sulla Regione per prorogare la legge e continuare a far stanziare fondi per risanare il territorio apriliano, si rischia di tornare indietro sul lavoro fatto e di non avere miglioramenti sulle condizioni molto compromesse dal punto di vista igienico delle periferie. A mio avviso sarebbe necessario anche un incontro con tutti i sindaci dei Comuni inseriti nella legge per fare un’azione comune di pressione sulla regione. Anche perché Aprilia fu il comune per il quale si è pensata una legge del genere data appunto la situazione delicata del territorio. D’Alessio dovrebbe puntare su questo piano e farlo finanziare dalla Regione perché questo è l’unico modo per dotare di servizi primari le periferie della città”. IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 pagina 9 Aprilia, il film documentario “La Quinta Mafia” per sensibilizzare la coscienza collettiva di Francesca Cavallin “Aprilia non è soltanto una delle città di fondazione del ventennio, ma anche uno degli snodi cruciali del traffico di droga utilizzato dalla criminalità organizzata”. È una voce narrante austera, che sullo scorrere di immagini riguardanti il nostro ed altri Comuni limitrofi, a rivelare la sconvolgente presenza della quinta mafia, una mafia invisibile e trasformista, in grado di affondare i tentacoli del suo male perverso nel tessuto sociale, prima ancora di contaminare apparati economici e politici. A presentare un messaggio tanto doloroso quanto fondamentale per sensibilizzare la coscienza collettiva, incentivando una reale lotta alle mafie, l’Associazione Libera, che assieme a Sinistra Ecologia e Libertà, il 18 aprile scorso ha proiettato il film documentario “La Quinta Mafia” presso la Sala Ragazzi della Biblioteca Comunale. A moderare l’evento Lina Varricchio, Presidente del Circolo Donà di Sinista Ecologia e Libertà. La proiezione del filmato artigianale, frutto della creatività di un gruppo di giovani volenterosi di conoscere per combattere le mafie, presenta casi eclatanti che hanno reso evidente la presenza della criminalità organizzata in alcune località del Lazio. Particolarmente rappresentativo il caso di Borgo Montello, raccontato da Claudio Gatto, del Consiglio pastorale di Borgo Montello, dove la volontà di non cedere la propria discarica alla criminalità organizzata ed a suoi traffici illeciti costò la vita al Parroco Don Cesare Boschin, reo di aver ospitato nella sala parrocchiale i membri del Comitato Tutela Ambientale, un gruppo di persone ostinato a non cedere alla prepotenza delle mafie. Le modalità dell’omicidio dell’uomo di chiesa, lungi dal rappresentare solo un regolamento di conti, hanno fatto pensare ad un pesante avvertimento nei confronti della comunità e produsse l’immediato scioglimento di un Comitato scomodo. Il monito di una mafia diffusa ovunque, anche negli apparati politici ed economici, diviene poi dolorosa certezza nei casi di Fondi, Nettuno, Sabaudia, Cisterna, per poi assumere i connotati misteriosi di una criminalità organizzata ancora nascosta nel tessuto sociale nel caso apri- liano. A confermare il ruolo di Aprilia quale importante crocevia del traffico di droga orchestrato da clan camorristici, l’indagine condotta dalla Polizia di Napoli dal 2001 e conclusasi nel febbraio 2009 con l’ “Operazione Gargamella”, che ha portato all’arresto di 35 persone, tra i quali vanno annoverati alcuni nomi di pregiudicati apriliani, a ribadire il ruolo del Comune nei traffici illeciti. “Ad Aprilia non c’è solo la droga”- afferma la voce narrante del filmato, per presentare ai cittadini il nuovo ruolo assunto nel Comune pontino dalla ‘Ndrangheta calabrese. Nell’agosto del 2008 la polizia di Reggio Calabria ha arrestato ad Aprilia il latitante Gianfranco Antonioli, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’operazione faida, successiva alla strage di Duinsburg, in Germania. Antonioli è stato accusato di aver importato armi da guerra in Italia, per conto della madrina del clan Di San Luca. Ma ad Aprilia è stata malavita. “Il documentario la Quinta Mafia -ha spiegatonasce come una provocazione, creato da ragazzi privi di mezzi per creare una consapevolezza su cosa sia la mafia. Un magistrato antimafia del Lazio non è riuscita a far condannare per mafia personaggi affiliati in questa regione per assenza di cultura su cosa sia la criminalità organizzata. “La quinta mafia” mostra come i tentacoli malavitosi passino dal tessuto sociale per giungere alla politica ed economia locale. Si pensi ai casi di Nettuno e Fondi, dove gli affiliati indagati non venivano da Napoli, dalla Calabria o dalla Sicilia, ma erano gente del posto, ed è questo il dato più allarmante. La quinta mafia è la trasformazione genetica di un sistema sociale e culturale, ed il nostro impegno deve essere quello di portare alla luce questo pericoloso intreccio e stimolare l’impegno di ogni cittadino”. Quindi è stata la volta di Daniele Vecchio, Presidente del Cantiere Sociale di Fondi, che segnalata anche la presenza di alcune famiglie legate alla ‘Ndrangheta, che hanno stretto le proprie spire anche fuori dal continente, in Canada ed Australia. nonostante la “sconfitta” della legalità nel suo territorio, persevera nell’impegno costante in favore della giustizia. “Le ultime elezioni a Fondi- ha affermato sono state un duro colpo, la destra è al potere, molti politici citati nel famoso dossier dall’ex prefetto di Latina Bruno Frattasi sono ancora lì. La nostra situazione è emblematica di un sistema politico che in piccolo rispecchia il sistema nazionale, con un uomo che a Fondi è acclamato, detiene tutto il potere e mantiene il consenso con un sistema clientelare, la magistratura e la stampa accusa ma la maggioranza fa quadrato dicendo che chi denuncia fa il male della città. Da noi non si possono fare manifestazioni politiche in luogo pubblico. Il dibattito in sala. In seguito alla proiezione del documentario, Lina Varricchio ha moderato un dibattito fitto di interventi interessanti. Primo a prender parola Antonio Turri, referente regionale per l’Associazione Libera, che ha voluto spiegare il significato assunto dalla “Quinta Mafia” nel territorio laziale, dove l’assenza di una cultura mafiosa rischia di minare il tessuto sociale, economico e politico a causa dell’incuranza o dell’assenza di strategie foriere di una battaglia efficacie contro la Antonio Turri, per l’Associazione Libera e Lina Varricchio, Presidente del Circolo Donà di Sinista Ecologia e Libertà. Nardone ha revocato la norma fino alla scadenza del suo mandato. La realtà è imbrigliata, ma noi non ci arrendiamo, neanche di fronte ad un governo nazionale che non ha sciolto l’amministrazione violando la legge”. Paolo Di Cesare, ex consigliere comunale e membro del coordinamento provinciale del Sel di Sinistra Ecologia e Libertà, ha parlato del grave problema rappresentato da un’assenza pressocchè totale di una sensibilità presso l’opinione pubblica . “ Mi ha colpito che è un fenomeno preoccupante, parallelo opportuno tra caso locale e nazionale. Non ci sono peculiarità locali, è preoccupante che da qualche anno sia venuta meno l’indignazione, in primis su casi di dubbia moralità, poi anche sull’illegalità, fino a giustificare comportamenti illegali. Un atteggiamento pericoloso e da combattere”. Claudio Pelagallo, responsabile Legalità del Sel del Lazio, ha voluto parlare di una realtà più vicina al contesto apriliano. “ Molte persone non sanno ciò che accade, ed il filmato aiuta a capire che la mafia è anche qui. C’è stato modo di assistere a comportamenti scorretti anche da parte di amministratori locali, implicati nel caso A.ser. Abbiamo visto crescere l’abusivismo edilizio dei costruttori. Soffre anche commercio e l’impresa, a causa della concorrenza sleale di attività illecite. Bisogna attivare gli anticorpi, e Sinistra, Ecologia e Libertà cerca di diffondere la cultura della legalità nella società civile”. Cosmo Bianchini, Segretario Generale SILP CGIL Lazio, nel sottolineare l’impegno della polizia e della magistratura, non ha taciuto di fronte alle collusioni tra politica e mafia. “ Siamo persone che fanno il proprio lavoro sperando che la legalità abbia la meglio. Voglio dare la solidarietà alla magistratura, rispetto alle affermazioni del Presidente del Consiglio. In politica c’è gente indagata per collusione mafiosa, pidduisti, Cosentino che gestiva i soldi dello stato. Ho lottato 20 anni contro la mafia ma la politica è sorda. Dobbiamo tutelare economia e politica della nostra Regione, poiché anche in province tranquille come Rieti e Viterbo si segnalano problemi preoccupanti. La mafia non gira più con coppola e lupara. Bisogna capirlo per adeguarsi ad un nuovo tipo di lotta”. In conclusione l’On. Filiberto Zaratti, Presidente della Commissione Regionale Sicurezza lotta alle criminalità, Sinistra Ecologia e Libertà, che ha parlato dell’importanza di contestualizzare la realtà mafiosa in casa nostra, per sviluppare una coscienza ed un alto grado di combattività al fenomeno. “ Finalmente- ha affermatovediamo le nostre strade, le nostre case, e diventiamo consapevoli che la mafia è a casa nostra, non è un problema lontano, e riguarda tutti noi. Si tratta di un primo passo che ci consente di combattere le mafie nel nostro territorio, conoscendo la base sociale che si cela dietro. Non è più qualcosa di lontano, ma si deve combattere non solo con magistratura e forze dell’ordine. La vittoria della guerra nasce solo da una serie di piccole battaglie per la legalità, combattute dalla gente comune”. pagina 10 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 Aprilia - Nulla da fare per gli abitanti della borgata Agip: il ponte di via Baracca non potrà metterlo in sicurezza il Comune di Gianfranco Compagno Nulla da fare per gli abitanti della borgata Agip: il ponte di via Baracca non potrà metterlo in sicurezza il Comune. Venerdì 18 marzo, dopo il maltempo di quei giorni, i Vigili del Fuoco hanno chiuso il ponte di via Baracca perché pericoloso. I vigili del Fuoco di Aprilia hanno constatato nel sopralluogo, infatti, che le piogge intense di quei giorni, hanno aumentato la capienza del fosso che di fatto ha creato uno smottamento della terra e hanno fatto franare le basi su cui poggia il ponte. La situazione era nota da diverso tempo. Il comitato di quartiere Agip aveva più volte denunciato che quel ponte era troppo stretto per affrontare una capienza di mezzi pesanti. Nonostante il comitato di quartiere avesse più volte detto che la strada era di proprietà privata, e nonostante ci fossero delle ordinanze sul divieto di accesso, il ponte permetteva il collegamento con un deposito di un centro commerciale posto proprio nelle vicinanze dove, ha più volte denunciato il comitato di quartiere, venivano a scaricare i camion. I Vigili del Fuoco hanno fatto sapere che tutta quell’area non sarà possibile riaprirla al traffico se non dopo che si siano fatti degli interventi di ripristino sul ponte. In pratica il ponte rimarrà chiuso per parecchio tempo se non si dovesse intervenire in maniera rapida. A distanza di quasi due mesi la situazione è sempre la stessa. Soltanto che, mentre prima il Comune aveva fatto le orecchie da mercante sulla richiesta dei residenti di chiudere al traffico il ponte per i non residenti, questa volta dice: “la strada è privata e non possiamo intervenire”. Le acque del fosso hanno intanto fatto notevoli danni, rosicchiando la terra circostante. Vicino al fosso c’è un’abitazione. Il terreno anche in questo caso è stato rosicchiato, e parte del muro di cinta sta per cedere. “La situazione è molto difficile –ci spiega il presidente del quartiere Borgata Agip Adriano Lemma- il Comune ha detto che non è possibile riparare il ponte a sue spese, quindi stiamo valutando l’ipotesi di finanziare a nostre spese gli interventi necessari per la messa in sicurezza. Chiaramente se dovessimo finanziare quest’opera, il ponte verrà di molto ristretto di modo da non consentire il passaggio dei camion. Questo almeno, l’unico vantaggio che ci permetterà di risolvere il problema”. Per i residenti il problema è notevole. Il ponte di via Baracca è l’unico accesso alle loro abitazioni in modo abbastanza agevole. Ora i residenti sono costretti ad allungare il percorso di almeno quattro chilometri. Diventa difficile persino fare la spesa. Sul ponte ora c’è un blocco di cemento, collocato sempre da un residente, per impedire che nonostante le transenne, le auto possano attraversarlo. Sotto del resto non c’è niente e l’unico collante è la striscia superiore di asfalto che potrebbe cadere da un momento all’altro. Un altro problema del quartiere riguarda il canale che è adiacente al deposito del noto supermercato. Qui c’è di tutto. Non solo bottigliette e carta. I camionisti in attesa dell’apertura del deposito, fanno qui tutti i loro bisogni. La puzza è abbastanza forte. Per una spesa superiore a euro 20,00 in omaggio un regalo frizzante!! •• Servizio Servizio catering catering •Consegna •Consegna aa domicilio domicilio gratuita gratuita CELL. 346.1201860 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 11 Aprilia, nel Consiglio dei Giovani regna una confusione generale di Francesca Cavallin È trascorso più di un mese dalla seduta consigliare del 22 marzo scorso, quando i gruppi di Uniti per Aprilia e La Meglio Gioventù lasciarono per protesta l’aula consigliare impedendo il proseguimento della seduta. Eppure, al rientro in aula, il 20 aprile scorso, maggioranza ed opposizione sono rimaste arroccate sulle proprie posizioni, con due diverse ed inconciliabili interpretazioni del regolamento interno. Fermi sulle proprie posizioni riguardo alcuni importanti punti La Meglio Gioventù ed Uniti per Aprilia, che con Roberto Lo Pinto e Lorenzo Pineda hanno mostrato tutta la propria insoddisfazione. “ Ritengo che il voto prevalente previsto per il Presidente del Consiglio sia inaccettabile, - ha attaccato Lo Pinto- e che nessun altro organismo elettivo in Italia si avvalga di questo, fatta eccezione per la Corte Costituzionale, i cui membri non sono eletti ma nominati. È un fatto fortemente antidemocratico”. Non dissimili le posizioni di Lorenzo Pineda, per la lista Uniti per Aprilia. “ E’ impossibile trovare un accordo sul regolamento, poiché dopo 3 sedute è chiaro che le proposte dell’opposizione restano inascoltate. Non si collabora, chi ha la maggioranza decide, senza curarsi del dissenso di 10 consiglieri su 21”. Nonostante le proteste, la maggioranza non cede su un punto tanto importante, portando avanti esempi di Comuni che adottano il modello che si cerca di introdurre anche ad Aprilia. “ Non abbiamo inventato nulla di nuovo- ha affermato Valentina Lax, per il gruppo Giovani per Aprilia – il nostro regolamento calca un modello già in uso nel Comune di Priverno”. “Si tratta di una misura necessaria per garantire la governabilità, prevenendo un eventuale stallo nei lavori in caso di parità”- ha proseguito Elvis Martino. Dopo l’approvazione del documento con 11 voti favorevoli (Giovani per Aprilia, UdC ed Impegno Civico) ed i 10 no della Meglio Gioventù ed Uniti per Aprilia, anche L’Assessore alle Politiche Giovanili Luana Caporaso ha voluto dire la sua, mostrando disappunto per un regolamento che ha inasprito lo scontro tra le parti dividendo il consiglio. “Credo che sarebbe stato opportuno cercare un accordo- ha spiegato la Caporaso- perché questo è il regolamento di tutti. Non credo sia giusto che non sia stato approvato dai 21 consiglieri”. La calma è tornata a regnare in aula per pochi minuti, giusto il tempo di portare avanti i lavori su 4 punti dal carattere prettamente tecnico. Valentina Lax è stata riconfermata segretario del consiglio giovani, con un mandato di una durata ancora non precisata e con l’obbligo di cedere il posto nei prossimi mesi ad altri consiglieri interessati a ricoprire il ruolo. La seconda vicepresidenza è stata assegnata a Simone Spirito ( Impegno Civico, nomina), che affiancherà Matteo Grammatico dell’UdC, eletto nel corso della prima seduta consiliare. Sono poi stati resi noti i nomi dei capigruppo, individuati nelle persone di Elvis Martino per la lista Giovani per Aprilia, Giulia Manguso per Impegno Civico, Matteo Grammatico per l’UdC, Lorenzo Pineda per il gruppo Uniti per Aprilia e Roberto Lo Pinto per la lista La Meglio Gioventù. A riaccendere gli animi, le discussioni riguardo l’approvazione del regolamento delle Commissioni, un muro contro muro particolarmente aspro sull’eventuale apertura delle commissioni a membri esterni, che ha incontrato l’opposizione ferma di Meglio Gioventù ed Uniti per Aprilia. Pineda si è dichiarato subito contrario all’apertura ai membri esterni, in virtù di una “più difficile gestione” e del bisogno di “maggiori dettagli” in merito. Più dettagliate le richieste della Meglio Gioventù, con Roberto Lo Pinto. “Confidiamo nel buon senso della maggioranza- ha affermato- perché già era stato detto di non affidare presidenza e vicepresidenza a membri esterni. Chiederemo di visionare i curriculum di questi, inoltre la pro- posta è quella di limitare a quattro il numero dei possibili membri esterni per ogni commissione”. Tra la confusione generale, prodotta dal continuo uscire e rientrare in aula, ed accuse piovute sul capo dell’Assessore Caporaso, accusato da Grammatico di tenere un atteggiamento poco consono e molto spesso di parte, unendosi così al rimprovero rivoltole poco prima da Valentina Lax, l’e- AFFITTAMI La tua pubblicità non passerà inosservata Tel. 06.9275019 - 335-8059019 ion vela metri 6x3 La pubblicità itinerante su cam mendamento proposto da Lo Pinto è stato bocciato con 11 voti contrari e 10 favorevoli, ed il regolamento è passato integro nonostante le proteste, con 11 voti favorevoli della maggioranza e 10 contrari. Unanimità di voto raccolta solo sull’ultimo punto all’o.d.g, inerente l’appoggio di una campagna informativa sulle tematiche del Referendum del 12 giugno. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 12 6 - 20 Maggio 2011 Aprilia, la Santa Pasqua nelle chiese della città di Riccardo Toffoli e Gianfranco Compagno Dopo sette anni, quest’anno la Pasqua cattolica è coincisa con la Pasqua ortodossa ed ebraica. Ad Aprilia le confessioni sono molte. Non siamo a conoscenza di un luogo di culto ebraico. Siamo andati a vedere dove e come hanno aspettato la Pasqua gli apriliani. Tutte le parrocchie cattoliche del centro si sono date appuntamento a San Michele il venerdì, in occasione della Via Crucis cittadina. La prima stazione si è tenuta sul sagrato della parrocchia centrale della città, San Michele Arcangelo, l’ultima nella parrocchia di San Pietro e Paolo. Il sabato sera, ogni parrocchia ha promosso la Santa Messa, con l’accensione del fuoco, simbolo del trionfo della luce sulle tenebre. Molti i cittadini che hanno aspettato la Pasqua in chiesa. A San Michele la celebrazione è iniziata alle 21.30 officiata da monsignor Giovanni Cassata. Il vicario foraneo don Alessandro Tordeschi ha officiato la Santa Messa nella parrocchia Annunciazione della Beata Vergine Maria di Campo di Carne. A San Pietro in Formis di Campoverde, il fuoco si è mantenuto fino a quasi la fine della celebrazione, mentre nella parrocchia di San Giuseppe a Casalazzara tutti coloro che hanno officiato la Messa erano di origine messicana. Gli ortodossi hanno celebrato la loro Pasqua in due luoghi. Padre Alexandro della parrocchia di via Esino, ha organizzato tutto il rituale al parco dei Mille, il polmone verde del centro città, a partire dalla mezzanotte. In base alle credenze degli ortodossi, tutti i fedeli passata la mezzanotte ricevono la luce dal sacerdote attraverso delle candele e porta la luce nella famiglia. Tanti, soprattutto cittadini di nazionalità rumena molto numerosi in città, hanno aperto gli ombrelli e aspettato al parco di Chiesa cattolica “Maria Madre della Chiesa” Chiesa San Michele Arcangelo importanza a livello nazionale per la confessione ortodossa. A Campo di Carne si continua l’opera di De Rosso e si celebrano messe in lingua russa, italiana, greca e rumena. Particolare il rito dell’epitaffio sacro,una sorta di lenzuolo sacro che simboleggia il sepolcro di Cristo. Questo lenzuolo viene portato sull’altare, simboleggiando appunto la resurrezione. Nella chiesa dello Spirito Santo, nel quartiere Toscanini, Don Felipe Gil ha celebrato fino a mezza- il battesimo. I Testimoni di Geova hanno commemorato la morte di Gesù il 17 aprile nella sala del Regno di via Monteverdi. “Noi seguiamo il calendario lunare” – ci spiega Giulio De Cesaro dei Testimoni di Geova. Nella chiesa di Cristo tutte le domeniche è giorno del signore in via Guarneville. Per loro ogni domenica è giorno del signore. “Qui è dove si raduna la comunità storica –ci dice Sergio Bagaglia membro anziani della comunità- noi abbiamo ini- Chiesa Cattolica dello “Spirito Santo” Chiesa Cattolica Campoverde Chiesa “ORTODOSSA Campo di Carne” Chiesa Ortodossi parco dei mille ricevere la luce. Altra funzione nella sede storica degli ortodossi, in via Genio Civile al civico 101 presso Campo di Carne. Qui alle 22 è iniziata la vigilia in attesa dell’accensione delle candele di mezzanotte alla presenza del mitrato parroco Marco Lampis e Daniel Manea arciprete mitrato rappresentante legale dell’arcidiocesi. La parrocchia di Campo di Carne segue le tradizioni e gli usi lasciati dal Vescovo monsignor Antonio De Rosso che aveva fatto di Campo di Carne una chiesa di Via Guarneville notte e mezza, la santa Messa per il catecumenato del popolo. I neocatecumenali, una sorta di fedeli della chiesa cattolica che si rifanno alle tradizioni antiche e che si rivolge a chi si è allontanato dalla chiesa oppure deve o vuole approfondire la fede, si sono incontrati nella chiesa di Maria Madre della Chiesa. Loro hanno aspettato la Pasqua fino all’alba di domenica tra canti, letture ed esperienze di vita condivise con tutti. I catecumenali ad esempio, praticano l’immersione di tutto il corpo per Chiesa cristiana evangelica montarelli ziato a casa di mio padre dal 1952 a Vallelata. Qui siamo venuti nel ’63. Prima eravamo a via dei Lauri. La Pasqua era una festa ebraica. Per noi ogni domenica è la liberazione del peccato e quindi, è per noi tutte le domeniche la festa del signore”. La chiesa evangelica della zona Montarelli, invece, commemora la Santa Cena ma non c’è un giorno prestabilito, quando c’è desiderio nella comunità. Anche la chiesa evangelica fa il battesimo in acqua. Sala del Regno TESTIMONI DI GEOVA Chiesa Cattolica campo di Carne Chiesa Cattolica Casalazzara IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 pagina 13 Aprilia - Ora l’acqua si può bere di Riccardo Toffoli Ora l’acqua si può bere. Il sindaco Domenico D’Alessio con propria ordinanza n.91 ha revocato la precedente sulla non potabilità dell’acqua. Ora si può tornare a bere l’acqua del rubinetto. La non potabilità è durata quindi, da Natale a Santo Stefano. La nuova ordinanza prevede comunque il divieto del consumo di acqua proveniente dagli acquedotti pubblici della frazione di Campoleone, per i neonati e i bambini fino all’età di tre anni, a causa della presenza del parametro fluoruro oltre i valori consentiti dalla normativa. Almeno questo si legge nella nota stampa diffusa dal Comune. Il motivo è molto semplice. Il 26 aprile, è arrivata al sindaco una nota del Direttore del Diparti- Asl dipartimento prevenzione-dottor Igino Mendico mento di Prevenzione della Asl, Igino Mendico, nella quale c’era scritto che la decisione della Commissione Europea in merito alla deroga per il tasso di arsenico contenuto nell’acqua potabile è divenuta efficace con l’atto della notifica (così come previsto dall’art. 297 del Trattato dell’Unione Europea) e, quindi, si richiedeva l’adeguamento delle ordinanze sindacali di non potabilità. La deroga della Commissione Europea, valida fino al 31 dicembre 2012, sposta il limite massimo consentito di arsenico presente nell’acqua da 10 g/L a 20 g/L. Gli ultimi dati, fanno sapere dal Comune, comunque risultavano pari a 10 g/L. Inoltre erano arrivati pure i chiarimenti sulle concentrazioni di fluoruro e dello Ione ferro. Per cui tutto rientrato. Si diceva l’ordinanza di “non potabilità”, è durata pochissimo tempo. Già era noto che la comunità europea aveva concesso la deroga sulla quanti- tà di arsenico presente nell’acqua. Si tratta della stessa acqua che si beve da anni e che prima è non potabile mentre ora diventa potabile. Pochi coloro che hanno preso l’acqua dalle botti. Tra l’altro quella a Campo di Carne vicino ai secchioni della spazzatura. Servirebbe anche una collocazione “decorosa”. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 14 6 - 20 Maggio 2011 Buon compleanno, cara Aprilia Il 25 aprile ha compiuto 75 anni dalla fondazione. La cronaca della giornata Fascista” il cavalier Benito (Amilcare Andrea) Mussolini (aveva 53 anni), capo del Governo, arrivò ad Aprilia, al suo seguito, c’era tra gli altri una giornalista francese del quotidiano parigino “Le Latin”, Magda De Fontane. di GIANFRANCO COMPAGNO 75 anni fa con il Regio Decreto Legge numero 669 del 25 aprile 1936 – XIV (anno era fascista), veniva costituito il “Comune di Aprilia in provincia di Littoria”. Il decreto portava le firme di Vittorio Emanuele III, Re D’Italia, di Benito Mussolini, Capo del Governo e di Paolo Thaon Di Revel, Ministro per le finanze. L’articolo 1 recita: ”E’ costituito, a decorrere dal 25 aprile 1936-XIV, il comune di Aprilia, la cui circoscrizione comprende la parte del territorio del Governatorato di Roma delimitata in conformità della pianta planimetrica annessa al presente decreto e vidimata, d’ordine Nostro, dal Ministro proponente. Detto Comune farà parte della provincia di Littoria. Decreto convertito in legge il 4 giugno 1936-XIV (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 giugno 1936, numero149). Aprilia è stata la quarta città di fondazione, a differenza delle prime tre: Littoria, Sabaudia e Pontinia, nasceva in Agro romano e non pontino. Sino alla fondazione il territorio era comune di Roma. Una volta per tutte sfatiamo la “leggenda”, frutto di ignoranza, riportata anche nel sito ufficiale del Comune di Aprilia (pieno di errori e fantasie), che Aprilia nascesse “nell’ex zona paludosa dell’Agro Pontino” e che il suo nome derivi da “Venus Aprilia - Venere Feconda”. Il centro urbano di Aprilia (piazza Roma), nasceva nel punto più alto (80 metri slm) della Tenuta di Carroceto, di 950 ettari, allora proprietà della famiglia Pazienti, acquistata dagli eredi della principessa Elena Borghese il 20 maggio 1925, con atto di rogito del notaio Girolamo Buttaoni. SABATO 25 APRILE 1936 CON IL RITO ROMULEO, MUSSOLINI FONDA APRILIA Il regime fascista aveva come punto riferimento la grandezza dell’impero romano, appropriandosi di simboli e riti. Non a caso precedentemente la data della fondazione era stata fissata per il 21 aprile 1936, giorno del Natale di Roma (753 a.C.), come riportato erroneamente nel commento filmato dell’Istituto Luce e la rivista dell’O.N.C., “La Conquista della Terra”. La data fu fissata per il 25 aprile, giorno dedicato a San Marco, patrono di Littoria. Quel “Sabato MAGDA DE FONTANGES Ma chi era effettivamente questa giornalista francese corrispondente da Roma del quotidiano parigino “Le Matin”, venuta ad Aprilia al seguito di Benito Mussolini? Era una delle tanti amanti del Duce! Conosciuta qualche giorno prima, il 21 aprile, a Palazzo Venezia, in occasione di un’intervista. Mussolini, “…Incapricciatosi di una giornalista francese, Magda de Fontanges, nom de guerre di Magda de Ferrière - scrive Antonio Spinosa nella biografia “Mussolini, fascino di un dittatore”- che aveva voluto incontrarlo col fermo proposito di diventarne l’amante, allettata dal suo «fascino magnetico». …Magda aveva ventotto anni (? 31 ndr), era bionda e attraente anche non propriamente bella... ”. Magda Fontanges era uno pseudonimo, ispirato dal nome carsi. Il 17 marzo 1937, nella stazione ferroviaria gare du Nord, sparò due volte su di lui, ferendolo solo leggermente. Per questo subì un processo. Ebbe una lieve condanna a un solo anno di prigione con la sospensione e una multa di cento franchi. LA NOTTE PRECEDENTE ALLA FONDAZIONE ERA PIOVUTO “La notte precedente (24 aprile ndr) era piovuto abbondantemente- riferiscono le cronache dell’epoca – la mattina i campi si presentavano lucenti, il terreno era intriso d’acqua e gli alberi ancora grondanti”. Il Duce, lasciata la vettura sulla vicina strada di Carroceto. Qui è d’obbligo fare un inciso. CARROCETO LOCALITÀ DOVE SOSTÒ - NEL 1697- PAPA INNOCENZO XII Della località Carroceto da anni si persa la memoria, a ricordo di questo luogo fiorente in tempi passati, rimane il toponimo riferito a via Carroceto, che parte da via Carano ed Arriva a Piazza Benedetto Croce (già Largo dello Sport, dove fino agli anni foto d'epoca posa della 1° pietra - ARCHIVIO ROBERTO DIANA papa con la barba. A Carroceto in memoria di quel viaggio sulla chiesetta insiste un cartiglio in marmo con scritta in latino. Via Carroceto che oggi si interrompe come abbiamo detto in Piazza Croce. Prima della fondazione di Aprilia, la strada proseguiva in linea retta, tagliando obliquamente le attuali vie: Marconi, Oleandri, Olivi, Rossetti, Aranci, Rose, Margherite, Matteotti per terminare in via Nettunense. ARRIVO SUL LUOGO DI FONDAZIONE Lasciata la vettura sulla strada che conduce alla stazione di Senato. Sul palco d’onore erano presenti tra gli altri, il Conte Giulio Ravizza (padre della signora Maria Stefania Ravizza Garibaldi), figlio di Rosita Garibaldi e nipote di Menotti Garibaldi, accompagnato dalla moglie Contessa Gabriella Barluzzi. Il luogo di fondazione era contrassegnato da un palo su cui era affissa una tabella recante la scritta “Aprilia”. Presso una profonda fossa, una carrucola sorreggeva la tradizionale prima pietra. Il prato di margherite bianche e gialle era delimitato da una serie di aratri disposti in quadrato, perimetro che doveva segnare la futura piazza Magda Fontanges, tribunale di Bordeaux di una duchessa amante di Luigi XIV, Marie Angélique de Scorraille de Roussille, duchesse de Fontanges. Iniziò la carriera come attrice. Si rivelò ben presto una spia del Deuxième Bureau. Il suo vero nome era Madeleine Coraboeuf era nata il 10 maggio 1905. Fu espulsa dall’Italia. La Fontanges non prese bene l’espulsione. Dapprima cercò di avvelenarsi, ma poi si convinse che la cosa fosse stata voluta dall’ambasciatore di Francia, il conte Charles de Chambrun e decise di vendi- ’60 c’era il campo sportivo). Molti confondono la località, che ha il suo centro, presso la stazione ferroviaria e la chiesetta di Sant’Antonio, sulla via Nettunense, riportata su tutte le carte della Seconda Guerra Mondiale, con la zona dove insiste il polo scolastico del liceo Meucci e dell’istituto tecnico Fratelli Rosselli. La strada è stata denominato così perche, in antico, conduceva a Carroceto, luogo dove sostò, nel 1697, con il suo seguito, Papa Innocenzo XII, al secolo Antonio Pignatelli, ultimo cartolina fondazione- Diana Roberto - ARCHIVIO ROBERTO DIANA NELLA FOTO:BENITO MUSSOLINI-AUGUSTO REALI -ARALDO DI CROLLALANZA Carroceto (vedi schema), alle nove in punto, Mussolini, si recò sul luogo di fondazione, ricevuto dal Prefetto Chiesa e dai Presidenti di Camera e Roma. Il Duce tracciò personalmente il solco guidando una trattrice cingolata Fiat, modello 700C del 1932, copia del modello con aratro si può IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 ammirare al Museo di Piana delle Orme a Borgo Faiti, nel padiglione dedicato alla fondazione di Aprilia. Nel tracciare il solco il Duce era assistito da un meccanico dipendente dell’O.N.C. Il MECCANICO AUGUSTO REALI, DIPENDENTE DELL’O.N.C. IN UN DOCUMENTO STORICO Il 3 maggio 1936-XIV, Mussolini in una minuta scrive: “ Ad Aprilia è stato vicino a me, un meccanico, voglio fargli un regalo”. Mussolini non conosceva il nome e cognome del suo “assistente”. Immedi- fregiare con la sua firma l’unita fotografia ( foto del Duce firmata- “Mussolini-Roma 10 Maggi XIIII”) per il signor Augusto Reali meccanico della trattrice che egli pilotò il giorno della fondazione di Aprilia. La prego volerla consegnare al destinatario”. Questa fu la ricompensa che il meccanico Reali ha ricevuto “Con non senza emozione e … con devoto ossequio”. IL DISCORSO DEL DUCE Dall’alto del mezzo meccanico, una sorta di predellino, Mussolini pronunziò un breve discorso: “Il solco di fon- piano regolatore atamente viene inviata una scheda informativa del meccanico (4.5.1936): ”Il meccanico della trattrice, che S.E. guidò in occasione della fondazione di Aprilia il 25 aprile u.s., è Reali Augusto fu Giuseppe e di Baiardi Carolina, nato a Milano l’11.3.1887 (49 anni ndr), residente a Littoria in via IV novembre. Il Reali dimora nell’Agro Pontino dal 1932 ed è alle dipendenze dell’Opera Nazionale Combattenti quale capo-officina della motoaratura. Percepisce di salario 850 lire al mese. È coniugato con Olimpio Angelina, di 34 anni, la quale è insegnante elementare nel Comune di Cisterna e percepisce di stipendio 430 lire al mese. Non ha figli. Ha a carico due cognate minorenni, che frequentano le scuole complementari. Versa in buone condizioni economiche. Serba regolare condotta”. Il 14 maggio 1936, il commendator Osvaldo Sebastiani, segretario particolare del Capo de Governo, scrive al prefetto di Littoria: “Eccellenza, il Duce si è compiaciuto di dazione di Aprilia, quarto comune dell’Agro redento, viene tracciato nel tempo vittorioso dell’impresa africana, nel XIV anno dell’Era Fascista, nel 160° giorno dell’assedio economico, obbrobrioso perché aumenta il disordine e la miseria nel mondo. La fondazione di oggi è ancora la prova che la nostra volontà è metodica, tenace, indomabile. Aprilia sarà inaugurata il 29 ottobre dei 1937. Il 22 aprile del 1938 sarà fondata Pomezia. Pomezia sarà inaugurata il 29 ottobre 1939. Solo allora la nostra opera potrà qui dirsi compiuta e una nuova vittoria si aggiungerà alle altre che il popolo italiano in questi anni ha fermamente voluto e pienamente meritato”. Queste parole furono incise su una grande lastra di travertino, che fu collocata sotto l’arengario della torre civica, da dove Mussolini fece i discorso dell’inaugurazione (29.10.1937). LA PRIMA PIETRA Dopo aver tracciato il solco e pronunciato il discorso, il Duce si avvicina ad un piancito di tavole collocate sopra una buca dove era posata la prima Pietra di travertino recante la dicitura: “O.N.C. - FONDAZIONE DI APRILIA – 25.4.A.XIV E.F.”. Il Duce inserì una pergamena, dopo averla firmata, abilmente miniata dal professor Enrico Brignoli, con questo testo: “Regnando Vittorio Emanuele III Duce Benito Mussolini- il 25 aprile dell’anno XIV E.F. CLX dell’assedio economico, mentre si compie contro l’ostilità di stati potenti o imbelli il destino imperiale di Roma, il Condottiero dell’Italia Fascista, rinnovando in simbolico rito, il gesto di Romolo, traccia il solco di Aprilia, quarta tappa da lui assegnata all’Opera Nazionale, nella redenzione dell’Agro i reduci di Vittorio Veneto e le generazioni guerriere del Littorio, che dal monito dettato dal capo. È l’aratro che traccia il solco ma è la spada che lo difende, sanno trarre incitamento a credere obbedire combattere e se occorre morire, vedono in questo segno inconfondibile la potenza della Patria, che dalle conquiste del lavoro e dal trionfo delle armi, portare in terra d’Africa dai nuovi legionari di Roma, attinge l’esaltazione della gloria presente e la certezza di quella avvenire”. La prima pietra fu benedetta da monsignor Trovalusci, Vicario generale della diocesi suburbicaria di Albano, assistito da monsignor Liberati. Manovrando la carrucola il Duce calò la prima pietra nel luogo dove poi sarebbe sorta la torre civica. Aprilia era fondata. Con quell’atto e in virtù del Regio Decreto n. 669 del 25 aprile 1936, Aprilia iniziò la sua vita amministrativa. “La Conquista della Terra” così annunciò la fondazione di Aprilia: “Il giorno 25 aprile il Duce ha fondato il nuovo centro rurale dell’Agro Pontino: Aprilia. Essa nasce nel mese sacro di Roma e in pieno assedio economico, dal solco che il Duce ha tracciato con l’aratro, secondo l’antichissimo rito romano....”. La cerimonia della fondazione dura un’ora. “Sono le 10 quando Mussolini, tra un uragano di applausi si dirige verso l’automobile e riparte velocemente alla volta di Borgo Montello (Il Messaggero 26.4.1936)”. IL LUOGO DELLA CERIMONIA DELLA FONDAZIONE Per la fondazione tutto era stato studiato nei minimi particolari. Ad occuparsene il Partito Nazionale Fascista –Federazione dei Fasci di Combattimento di Littoria. In un documento riservato, numero 68 del 22 aprile 1936, venivano date tutte le disposizioni alle autorità del territorio. Erano indicati gli orari dei treni andata e ritorno dalla stazione di Carroceto ai vari comuni della provincia di provenienza dei manipoli fascisti. Era indicato uno schema del luogo della pagina 15 Pianta schieramento fondazione cerimonia, la futura piazza Roma, con relativo posizionamento dei convenuti. Ne pubblichiamo uno stralcio. “Ammassamento: avverrà nel tracciato della zona di Aprilia ai lati e di fronte la tribuna d’onore, secondo la pianta allegata. Nelle due ali (A-B) prenderanno posto tute le forze fasciste, con il seguente schieramento frontale: alfiere con gagliardetto del Fascio, Podestà, Segretario del Fascio, Presidente del Comitato Comunale dell’O.B. (Opera Balilla), Segretaria del fascio femminile, Fiduciaria Piccole e Giovani Italiane, componenti del Direttorio del Fascio, tutti in perfetta uniforme. Subito dopo questa prima fila si schiereranno in formazione per nove, come la prima fila, le presentanze dei Borghi dell’Agro Pontino. Ai lati della colonna centrale si affiancheranno reparti celeri di Giovani Fascisti (D-E). Le Autorità provinciali, gli Ufficiali fuori rango del R.E. (Regio Esercito) della M.V.S.N. i rappresentanti delle organizzazioni provinciali dipendenti dal P.N.F. (Partito Nazionale Fascista), delle organizzazioni combattentistiche e d’arma e sindacati, si schiereranno ai lati della tribuna d’onore (F). Gli appartenenti all’Associazione fascista Famiglie Caduti Mutilati e Feriti per la Rivoluzione, prenderanno posto in testa ala colonna delle Autorità provinciali. Labari e Gagliardetti: Il labaro della Federazione Fascista, il labaro della Provincia di Littoria, i altre forze fasciste al comando dei Capi Settore e Capi Nucleo. Sul lato frontale alla tribuna d’onore (C) si schiereranno nell’ordine: a) reparti di Avanguardisti al comando degli Ufficiali Addetti; b) reparti della M.V.S.N. (Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale) al comando degli Ufficiali Addetti; c) reparti di Giovani Fascisti al comando degli Ufficiali Addetti: d) rap- labari dei Comuni, le fiamme dei fasci Giovanili di Combattimento, i labari e le bandiere di tutte le organizzazioni, con il solo alfiere, saranno disposti ai lati della tribuna d’onore. E’ prescritta per tutti la divisa invernale del P.N.F. con decorazioni. Nessuno dovrà muoversi dal proprio posto se non dopo aver ricevuto gli ordini dal proprio superiore diretto”. pagina 16 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 pagina 17 Aprilia, festeggiato il 25 Aprile Un giorno della liberazione importante quest’anno, per una nazione che ha da poco celebrato i 150 trascorsi dall’incoronazione di Vittorio Emanuele II quale primo sovrano dell’Italia unita. Una ricorrenza tanto più importante per Aprilia, giunta al 75° anniversario dalla fondazione, avvenuta con il rituale scavo del solco romano il 25 aprile 1936. E così il 25 aprile scorso, un lunedì di pasquetta carico di ricorrenze ha salutato le Associazioni combattentistiche e d’arma, rappresentanti delle forze dell’ordine ed esponenti politici, radunati nel cuore di Piazza Roma sin dalle prime ore del mattino. Dopo aver assistito alla Messa, celebrata presso la Chiesa di San Michele Arcangelo da don Giovanni Cassata, il corteo composto da autorità civili e militari si è diretto presso il Monumento ai Caduti di Piazza della Repubblica per la deposizione della Corona di alloro. Dopo l’inno di Mameli il corteo ha ripreso il proprio cammino alla volta di Piazza Roma. Destinazione, l’Aula Consigliare del Palazzo comunale, per assistere al discorso tenuto dal sindaco Domenico D’Alessio. “Oggi festeggiamo due avvenimenti importanti- ha commentato il Sindaco - uniti sotto il segno della rinascita e del nuovo inizio. Un nuovo inizio, per una nazione liberata dal giogo nazi-fascista. Nascita per il nostro comune, con la posa della prima pietra avvenuta il 25 aprile di 75, avviando la costruzione di un Comune, progettato per 12.000 abitanti, ma che oggi ne conta 70.000. Eventi questi resi ancora più importanti quest’anno dalla ricorrenza dei 150 anni dall’unità d’Italia. In questo contesto, necessario è ricordare il 25 aprile 1945 quale momento di riscatto morale per l’Italia, che si è riappropriata in quel giorno della propria libertà”. Poi, in merito ai 75 anni vissuti da una comunità ancora piuttosto giovane: “Una comunità apriliana esista giàha precisato D’Alessio, come mostrano le battaglie condotte insieme su tematiche di interesse comune. Tuttavia è necessario che questa venga rafforzata. Il nostro augurio, come Amministrazione, è quello di aver contribuito, almeno in parte, a trasmettere ai giovani i giusti valori e la fiducia perché Aprilia possa godere di un futuro sempre migliore, obiettivo raggiungibile solo con l’impegno costante di ogni cittadino”. Francesca Cavallin La notizia della profanazione della tomba di Menotti Garibaldi arriva in Brasile di Francesca Cavallin La notizia della profanazione della tomba di Menotti Garibaldi arriva in Brasile e getta una gelida preoccupazione tra gli abitanti del Rio Grande do Sul che osannano Menotti e il suo padre, come liberatori. La notizia è arrivata tramite il nostro quindicinale e ripresa dal notissimo giornale, molto diffuso a Porto Alegre, Zero Hora grazie alla mediazione di Elma Sant’Ana e dell’Instituto Anita Garibaldi. Elma Sant’Ana fu la scrittrice che riportò alla luce la figura di Menotti. Autrice di alcuni volumi di storia locale e sulla figura di Menotti Garibaldi, Elma Sant’Ana fu tra coloro che spinsero per de. Del Garibaldi del Rio Grande. Il padre Giuseppe, del resto, aveva combattuto a fianco loro per l’indipendenza dall’impero brasiliano. Ma Giuseppe Garibaldi non era nato a Mostardas. Menotti, invece, il suo primogenito frutto dell’intreccio di due valorosi guerrieri Giuseppe appunto e la nativa Anita, era nato proprio lì, nel loro terri- Garibaldi, vicino all’edificio che funge da tomba sua e di tutta la sua famiglia, c’è un boschetto di canne di bambù che ricordano i paesaggi tipici del Rio Grande. La tomba di Menotti Garibaldi fu profanata poco dopo le celebrazioni dell’unità d’Italia. Per la famiglia erede, era la prima volta che accadeva. Dalle indagini condotte dai torio. Menotti nacque proprio durante le operazioni militari e Anita fu valorosa e coraggiosa se riuscì a salvare la vita al suo primogenito. Il forte legame con il Brasile, Menotti lo mantenne sempre per tutta la vita. A Carano- Carabinieri di Campoverde, pare che i tombaroli non abbiamo portato via niente. Il corpo è rimasto intatto. Ovviamente molto lo stupore per la notizia che viene dal Rio Grande e molta la preoccupazione per l’atto in sé. GIANFRANCO COMPAGNO -ELMA SANT'ANA E LʼEX COMMISSARIO PREFETTIZIO AD APRILIA ANGELO FINOCCHIARO - 2002 far gemellare le due città: Mostardas il paese del Rio Grande do Sul che diede i natali a Menotti ed Aprilia, dove, nella frazione di Cara- no-Garibaldi, riposano i suoi resti. Nel Rio Grande la figura di Menotti Garibaldi è fortemente celebrata. Per loro si tratta dell’eroe del Rio Gran- IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 18 SEGNALATELO A NOI Per segnalare i vostri problemi: [email protected] 6 - 20 Maggio 2011 L’Aspal, l’associazione di agricoltori in audizione al Senato di Francesca Cavallin L’Aspal, l’associazione di agricoltori che raccoglie iscritti tra Latina e Roma e cha ha soci di Aprilia e Cisterna, va in audizione al Senato sulla crisi dell’agricoltura. Dopo l’assemblea nazionale del 14 marzo a Velletri, una delegazione dell’Aspal formata dal presidente Stefano Giammatteo, dal vicepresidente Piero Valeri e dal consigliere Agapito Marchetti ha partecipato ad una audizione in Commissione Agricoltura al Senato insieme agli altri movimenti autonomi che sta distruggendo intere piantagioni di kiwi, ha causato un danno di oltre 30 milioni di euro . La commissione del Senato ha già convocato altre due audizioni su queste problematiche: una con l’ Inps , l’altra con Equitalia. L’Aspal si è dichiarata fiduciosa. L’associazione nasce, proprio, per iniziativa spontanea di agricoltori laziali, i quali vivono un momento drammatico dovuto alla forte crisi del settore degli ultimi 15 anni. Lo scopo dell’Associazione è la salvaguardia di tutto il comparto agricolo, ambientale e forestale. Ha un sito www.aspalazio.it. “Non- ROTONDA DI VIA ALDO MORO: e’ in condizioni critiche. Si potrebbe dire che rischia di collassare per tutte le “botte” che ha preso. Quando fu collocata, già si fecero una serie di polemiche a causa dell’impossibilità per i camion di girare. Poi una serie di incidenti, l’hanno completamente distrutta. Sarebbe opportuno, riprendere in mano la situazione e rivedere il progetto. INCROCIO VIA ALDO MORO-VIA DEI MILLE-VIA MATTEOTTI: E’ un incrocio sempre più pericoloso. “Arriviamo qui –ci dicono i cittadini- e dobbiamo tapparci gli occhi con la speranza di attraversarlo senza incidenti”. I cittadini hanno presentato un progetto in Comune per collocare una rotonda. Ma l’amministrazione sembra fare le orecchie da mercante. VIA PIAVE: Un abbassamento del tombino, nessuno lo ripara. Sono passati tanti, troppi giorni, ma per l’abbassamento del terreno in via Piave al civico 8 non c’è soluzione. Si dice che sia di competenza di Acqualatina. Fatto sta che tutti gli uffici comunali sono stati avvisati. Speriamo che qualcuno, anche con il metodo di delimitare l’area, non si faccia seriamente male. Stefano Giammatteo presidente Aspal delle Regioni Toscana, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, Molise ,Basilicata e Abruzzo. Oggetto dell’incontro è stata la discussione di un documento unitario, che tutti i movimenti presenti hanno consegnato alla presidenza della Commissione stessa a nome del Coordinamento Nazionale Spontaneo per l’ agricoltura italiana. In questo incontro, tutti hanno relazionato ed evidenziato la grave crisi del settore agricolo, proponendo degli interventi mirati per ridurre l’attuale situazione drammatica e di crisi profonda. Nel documento l’Aspal ha fatto notare l’urgenza di dichiarare il grave stato di crisi socio-economico dell’agricoltura italiana e l’istituzione di una moratoria per rateizzare i debiti pregressi degli agricoltori con le banche e con l’Inps, con conseguente cancellazione delle ipoteche legali attivate da Equitalia e dalle banche. E’ stato ricordato infine, che nella regione Lazio, il fenomeno della batteriosi, ostante mesi di trattative –si legge nel documento presentato al Senato- di sacrifici compiuti a proprie spese e senza l’aiuto economico di nessuna Istituzione e gli Agricoltori dei movimenti Spontanei per l’Agricoltura, tentano di fare delle decisioni finali sul lavoro fatto, il Governo Nazionale non prevede nessun aiuto per le nostre Aziende Agricole, nessun intervento è stato disposto alle proposte che gli agricoltori, in più occasioni e in modo diverso, avevano posto con massima urgenza e cioè la dichiarazione della stato di crisi del settore e la moratoria dei debiti. Questo silenzio assordante a livello parlamentare, su un tema così strategico per l’economia nazionale, risulta ancora più grave, ove si tiene conto che in tutta Italia, da nord a sud e dalla Sicilia al Piemonte, in questi ultimi mesi, ci sono stati movimenti, i più diversi, ma tutti convergenti su un dato: le aziende agricole in Italia stanno chiudendo”. 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 19 PER LA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II In ricordo del Papa ad Aprilia nel Cinquantesimo Anniversario della Fondazione di Aprilia 14 Settembre 1986 pagina 20 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 Aprilia, il Mercato dei fiori lasciato nel fango e pioggia di Riccardo Toffoli Il ritorno sul “prato”, per il mercato dei fiori. Fango, polvere o sole, dipende dal tempo. In occasione dello svolgimento della fiera agricola di Campoverde, i floricoltori sono stati costretti ad abbandonare l’area fiera e collocarsi provvisoriamente, ma proprio sotto il periodo più produttivo, nel piazzale Arsial vicino alla struttura fieristica di Campoverde. Piazzale che ovviamente non era stato per nulla attrezzato. Il lunedì di Pasquetta, il mercato non si è tenuto. Ma si è tenuto il giorno dopo: martedì. La sorpresa dei floricoltori è stata notevole: ad accoglierli c’erano ora una serie di pozzanghere di fango. Poi il giovedì successivo le cose sono andate meglio, perché sul piazzale è stata messa la breccia. “L’agibilità oggi è sicuramente migliorata –ci dice Daniele Maughelli per l’Afap, l’associazione dei floricoltori giovedì 28 aprile, mentre Davide Annunziata annuisce (nella foto)- Oggi ci volevano spostare da qui. Dicevano che qui non dovevamo metterci, ci volevano imporre un trasferimento. Ma siamo così tanti che questa mattina non c’è stata possibilità per loro e ci siamo collocati qui. Ci volevano mettere dopo il campo dell’Arsial praticamente in mezzo alle pecore. Lunedì prossimo (2 maggio, ndr) invece, rientriamo tassano per pagare le spese nell’area fiere. Il problema dovute alla protezione civile e però, è quando si potrà rientra- al servizio di pulizie. Sono 80 re nel capannone agricolo. gli operatori assidui mentre 109 L’amministrazione ha fatto il gli iscritti al Consorzio. “Da bando per assicurarsi che all’in- giovedì rientriamo nell’area terno del capannone ci opere- della fiera -spiega Francesco ranno solo produttori. Hanno Angeloni presidente Confloralfatto compilare un modulo che Dalla prossima settimana si iniha sbagliato l’80% delle perso- zierà a lavorare per entrare nel ne. Quindi, si devono attendere capannone”. le correzioni. Finito questo iter burocratico, si dovrà stipulare la convenzione tra Comune e Consorzio dei floricoltori. Io chiedo di metterci seduti su un tavolo”. “Oggi ci hanno dato un prato allestito a mercato dei fiori. –ci spiega Massimo Bernardi vicepresidente Confloral – il problema va avanti da 3 anni, da quando siamo usciti dal capannone perché sotto sequestro e non a norma. Martedì stavamo in mezzo al fango, eravamo pronti a venire oggi con i trattori”. I floricoltori al momento, non pagano nulla per il posteggio e per operare fuori dall’area Francesco Angeloni presidente Confloral fiere. Però si auto- Davide Annunziata e Daniele Maughelli Massimo Bernardi vice presidente Confloral 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 21 Aprilia - Un nulla osta negato, e la scuola Salvatore Benedetto e Rosina Lanza di Campo di Carne da settembre non potrà più usufruire del tempo prolungato di Francesca Cavallin Un nulla osta negato, e la scuola Salvatore Benedetto e Rosina Lanza di Campo di Carne da settembre non potrà più usufruire del tempo prolungato. Un nuovo diritto negato, a causa dei tagli sul personale ATA e docenti, che ha costretto i residenti a tirar fuori gli artigli contro l’ennesimo disagio ai danni di un quartiere già colmo di problematiche, denunciate in più occasioni, anche a costo di scontrarsi duramente con il Sindaco D’Alessio e con l’attuale Amministrazione, pur di far valere i propri diritti. A prender l’iniziativa, ancora una volta il Presidente dell’Associazione G.A.S.I, Elisabetta Borelli, il Presidente del Comitato di quartiere Campo di Carne Adriano Pacenti, il Presidente del Centro Anziani Salvatore Borelli ed il parroco Don Alessandro Tordeschi, che in una missiva rivolta alla dottoressa Maria Rita Calvosa ed a Maria Maddalena Novelli, responsabili dell’ufficio scolastico della Provincia di Latina, hanno chiesto di poter concedere il nulla osta alla scuola B. Lanza e di ottenere delucidazioni in merito ai criteri che hanno portato a mantenere il regime di tempo prolungato in alcuni istituti, penalizzandone altri. Ciò che la lettera lascia trasparire è l’amarezza, il disagio e la preoccupazione dei mittenti e dei genitori nel veder andare in fumo un progetto per il quale hanno lottato, fino ad ottenere il tempo prolungato a 40 ore settimanali per due classi. Qualora il loro appello non venisse accolto, con l’avvio dell’anno scolastico 2011/2012 molti genitori, per esi- Foto di Gianfranco Compagno venerdì 29.4.2011 ore 15.30 Scuola elementare di Campo di Carne – genitori in attesa genze lavorative o per tutelare il diritto ad un’istruzione alla pari con quella di altri bambini della stessa età residenti nel territorio apriliano, saranno costretti a trasferire i propri figli altrove, pur di usufruire del tempo prolungato. Se è vero che la misura è prevista a causa dei pesanti tagli previsti da un decreto ministeriale, vero è che in altre località della Provincia il tempo pieno è stato concesso. Preoccupazioni ribadite da Elisabetta Borelli e Marcella Dammone Sessa, responsabili dell’Associazione G.A.S.I. di Campo di Carne, in occasione di un incontro avvenuto il 29 aprile scorso proprio all’esterno della Scuola elementare B. Lanza, appartenente all’I.C. Zona Leda. “Ad oggi, delle 19 classe che frequentano questa scuola elementare- hanno spiegatosoltanto due classi hanno la possibilità di effettuare il tempo prolungato a 40 ore settimanali. L’iniziativa è stata sposata 2 anni fa dal precedente Dirigente Scolastico, che si era presa l’impegno facendo partire una classe di prima elementare, con un orario quotidiano dalle 8.05 alle 15.30. Le classi sono diventate due lo scorso anno, con l’avvio di un’altra prima classe ad affiancare la precedente, divenuta seconda elementare. L’orario fu però ridotto in questo caso a 37 ore, per consentire ad un personale ormai ridotto di svolgere le proprie mansioni anche in altre classi. Prima di andar via, il vecchio dirigente promise che nulla sarebbe cambiato, ma così non è stato ed il nulla osta per il proseguimento del tempo prolungato è stato revocato a causa degli ingenti tagli previsti da un decreto ministeriale. Una misura che però è stata applicata in maniera iniqua. Se il nulla osta non sarà concesso entro settembre, i bambini di Campo di Carne usciranno tutti alle 13.00, vedendosi negare un diritto che altri bambini di Aprilia continueranno ad avere e creando disagi per i genitori che per motivi di lavoro hanno davvero bisogno di un supporto da parte della scuola”. Ad rendere ancora più cocente la delusione delle rappresentanti del G.A.S.I., acuendo il forte senso di abbandono da parte delle istituzioni, la proposta avanzata da Maria Nostro, Dirigente scolastico reggente per l’ I.C. Zona Leda dallo scorso anno, di istituire corsi pomeridiani a pagamento per “allungare” l’orario scolastico in favore di bambini con genitori lavoratori. Proposta respinta con sdegno dalle rappresentanti dell’Associazione G.A.S.I. “Il diri- gente- ha spiegato Elisabetta Borrelli- dimentica che a Campo di Carne esistono casi di grave difficoltà economica. Molti genitori non possono pagare i corsi a pagamento che lei propone. Per di più non si tratterebbe di attività scolastiche, ed i bambini sarebbero costretti a svolgere comunque molti compiti a casa, senza aver sfruttato le ore in più per l’apprendimento. Ciò che ci rammarica di più è che due anni fa, quando il progetto ebbe inizio, convincemmo molti genitori ad iscrivere i figli alla classe di tempo prolungato qui a Campo di Carne, ma restringendo il campo solo a coloro che ne avevano davvero bisogno per motivi lavorativi. Oggi tutti i nostri sforzi potrebbero andare in fumo. pagina 22 IL GIORNALE DEL LAZIO Il lavoro della Guardia di Finanza di Aprilia per debellare il lavoro nero sta scemando. La Finanza ha effettuato 42 controlli di cui 31 generali (in controlli per evasione delle Su 42 controlli effettuati dalle Fiamme Gialle di tasse sono stati trovati lavoratori in nero) e 11 conAprilia durante il 2010 sono stati scoperti ben 19 trolli specifici proprio sul lavoro nero. Oltre al dato lavoratori in nero e 7 irregolari. Il dato più signifi- significativo che il sommerso sta colpendo di più i cativo è che si tratta quasi tutti di cittadini di nazio- lavoratori di nazionalità italiana, un altro dato è nalità italiana, solo tre i rumeni e un albanese. Que- importante. Il sommerso non è più solamente nelsto emerge dai calcoli effettuati sul lavoro svolto l’agricoltura, ma si trova di frequente nell’industria, l’anno scorso dalla Guardia di Finanza di Aprilia, nell’artigianato e soprattutto nel commercio. La guidata dal tenente Francesco Milano. Il primo Polizia Municipale di Aprilia guidata dal maggiore maggio è la festa dei lavoratori. Ma non per tutti è Massimo Giannantonio ha invece, il compito di raccogliere le denunce sugli infortuni sul lavoro. I dati, qui, sono molto preoccupanti. Ogni giorno sul territorio comunale, capitano di media 2 incidenti sul lavoro. Nel 2010 i Vigili Urbani hanno accertato 649 infortuni sul lavoro di cui 63 sono andati a finire sui tavoli della procura della Repubblica di Latina perché gli infortunati avevano di più di 20 giorni di prognosi. Nel 2011 sono 205 gli infortuni finora accertati, di cui 31 notizie di Il Comandante della Guardia di Finanza di Aprilia tenente Francesco Milano (foto Compagno) reato. Si tratta semfesta. Per coloro che lavorano in nero e che, quindi, pre di poca sicurezza sul lavoro, molto spesso dovunon hanno diritto, è un giorno come gli altri. Con ta a distrazioni del lavoratore. Ad esempio incidenti una nuova legge dello Stato datata 4 novembre 2010 si verificano se il lavoratore toglie le grate di proten.183 si è potenziata l’attività da parte delle istitu- zione dalle macchine. Anche in questo caso i settori zioni volta a reprimere il fenomeno del lavoro nero, più colpiti sono l’artigianato, l’industria, l’edilizia e affidando maggiori poteri alle istituzioni. In partico- il commercio. Ma ci sono stati casi anche di inforlare è stata affidata a tutti gli organi ispettivi che tunio su lavoro nelle strutture pubbliche. Per i lavosvolgono accertamenti in materia di lavoro, fisco e ratori attualmente in nero, sono aperti tutti gli sporprevidenza, la possibilità di erogare la maxisanzio- telli dell’ispettorato del lavoro e della tenenza della ne e le sanzioni previste per lavoro sommerso. Il Guardia di Finanza di Aprilia. Lavorare in nero lavoro della Guardia di Finanza di Aprilia, in questo significa non avere diritti e non essere tutelati in senso, sul territorio è molto incisivo e il fenomeno nulla. di Riccardo Toffoli 6 - 20 Maggio 2011 Aprilia, una manifestazione per tener viva la memoria di Menotti Garibaldi di Francesca Cavallin Una manifestazione per tener viva la memoria di Menotti Garibaldi, figlio dell’eroe dei due mondi ed Anita, le cui spoglie riposano in pace nella tenuta di Carano Garibaldi. È questa l’iniziativa promossa dallo Spi- CGIL di Aprilia, che si terrà il 14 maggio 2011 dalle ore 9.00 alle 13.00, una manifestazione resa possibile dai discendenti Garibaldi, che con una nota scritta hanno concesso a titolo gratuito l’utilizzo degli spazi adiacenti la Chiesetta di Carano-Garibaldi, con la possibilità di visitare la tomba dell’eroe risorgimentale nonostante la profanazione dello scorso 31 marzo. Il Consiglio Direttivo dello Spi-CGIL, che il 29 marzo scorso aveva Il segretario sez. di Aprilia del sindacato SPI - CGIL Giorgio Magrin deliberato di effettuare in quella data la Festa del Tesseramento, avrà così modo di festeggiare contestualmente all’evento interno i 150 anni trascorsi dall’Unità d’Italia, celebrando e rendendo onore ad un personaggio che tanto si è adoperato nelle guerre per l’indipendenza della patria, tessendo una parte della storia nazionale e locale. Alla manifestazione prenderanno parte il giornalista Gianfranco Compagno, promotore nonché Presidente del Comitato per il gemellaggio Aprilia - Mostardas e Riccardo Toffoli storico e giornalista, studioso di Menotti, tanto da produrre uno degli studi più completi sul personaggio in occasione della tesi di laurea del 2008. Anche la proprietaria, la signora Maria Stefania Ravizza Garibaldi è stata invitata all’evento promosso da Giorgio Magrin, segretario della Lega Apriliana dello Spi- CGIL. Saranno presenti oltre 200 pensionati iscritti allo Spi- CGIL, dirigenti sindacali Provinciali, Regionali e Nazionali. L’invito è stato esteso anche al Sindaco di Aprilia ed altre autorità locali. IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 pagina 23 Aprilia, continuano gli attacchi politici all’assessore Berna di Gianfranco Compagno Continuano gli attacchi “politici” all’assessore ai servizi sociali Mario Berna, per aver incassato un rimborso per il carburante di 4.970,50 euro dal Comune di Aprilia. Gli attacchi arrivano soprattutto da destra. Prima la consigliera capogruppo del dl Ilaria Bencivenni, durante il consiglio comunale del 12 aprile, dibattito strozzato dal sindaco Domenico D’Alessio attraverso la sua “conga mano” Bruno Di Marcantonio, presidente del consiglio comunale, che non ha consentito il dibattito ai consiglieri di opposizione, che hanno abbandonato l’aula. Ad attaccarlo questa volta è l’estrema destra, a giudicare dalla “Croce Celtica stilizzata”, lasciata come firma sotto le scritte impresse, con una bomboletta spray su dei lenzuoli bianchi affissi su un paio di cavalcavia della Pontina, azione non rivendicata, ma nemmeno smentita. Scritte offensive per la dignità della persona. Rimborso lecito, se non si dimostra il contrario. “Agli amministratori che risiedono fuori del capoluogo del comune ove ha sede il rispettivo ente, spetta il rimborso per le sole spese di viaggio effettivamente sostenute, per la partecipazione ad ognuna delle sedute dei rispettivi organi assembleari ed esecutivi, nonché per la presenza necessaria presso la sede degli uffici per lo svolgimento delle funzioni proprie o delegate (decreto legislativo 267/2000 art.84 comma 3)”. Rimborso lecito, ma sicuramente non in linea con il codice etico che dovrebbe rispettare soprattutto chi amministra i soldi dei cittadini e il rimborso che ha incassato l’assessore Berna è denaro pubblico. I lenzuoli affissi sul cavalcavia pedonale all’altezza della Borgata Agip recitavano: “ Costo pieno di benzina resta a latina – Berna vend..o”, visibile in direzione Latina; Berna La..o, in direzione Roma. Un altro è stato rinvenuto all’interno del cavalcavia del centro commerciale: “Berna la..o di benzina”. Immediato, erano circa le 10.00 di sabato 23 aprile, l’intervento di una pattuglia “rosa” della Polizia Locale (Municipale), che ha fatto i rilievi del caso e poi ha rimosso “il corpo del reato”, sequestrandolo. Noi del Giornale del Lazio eravamo sul posto da una mezz’ora, avvertiti da uno dei nostri innumerevoli lettori. Perché arrivano tutti questi attacchi da destra? Forse perché Berna ha tradito i suoi ideali, appoggiando un sindaco che ancora oggi si definisce di sinistra e socialista. Mario Berna si è sempre professato di destra, anzi fieramente di destra. In un’intervista del 1998, ci riferì, che suo padre è stato un protagonista del Fascismo, avendo ricoperto anche la carica di Podestà di Sperlonga. Berna non è stato mai Fascista perché nato dopo il 25 luglio del 1943. Ma è stato dal 1985 consigliere del MSI e poi di Alleanza nazionale. La sua elezione a consigliere è dovuta soprattutto all’attività di sindacalista che svolge ad Aprilia (la sua residenza è a Latina), della Cisnal prima, nell’Ugl sino alla pensione e attualmente sempre con l’Ugl come consulente nei due uffici di via Guarneville e via Costantino. Presto il “caso Berna”, con tutta probabilità approderà in “Commissione Trasparenza”, l’opposizione ne vuole fare un caso politico, ma anche per verificare se il rimborso è in linea a quanto stabilisce il comma 3 dell’articolo citato: “Spetta il rimborso per le sole spese di viaggio effettivamente sostenute”. Il sindaco D’Alessio ha fatto come Ponzio Pilato, si è giustificato dicendo che non era d’accordo, prendendo le distanze dall’assessore. Il sindaco D’Alessio era a conoscenza della richiesta dell’assessore (lettera del 5.8.2010 e 30.11.2010 senza timbro protocollo), dopo che il dirigente del primo settore Rocco Giannini non aveva dato seguito all’istanza di Berna (protocollo 11.5.2010). La conseguenza della forzatura di Berna doveva essere il ritiro della delega, ma evidentemente il sindaco D’Alessio ha fatto prevalere gli interessi di equilibrio politico. Mentre nello stesso periodo l’assessore Chiusolo andava in Sicilia a spese proprie, almeno da quanto ha affermato il Sindaco. Il rimborso è stato calcolato per 17 mesi da luglio 2009 (vedi nomina), tutti i giorni dal lunedì al venerdì, compreso agosto 2009 (20 giorni) e agosto 2010 (15 giorni). Il metodo di rimborso, come si evince dalla nota del dottor Rocco Giannini è il seguente“…il rimborso per le trasferte dei consiglieri Comunali e provinciali è per ogni chilometro pari ad un 1/5 del costo di un litro di benzina…”. Qui si parla di consiglieri e non di assessori. Il viaggio quotidiano dell’assessore Berna per svolgere l’incarico può essere considerata una trasferta? L’assessore Berna per la carica che ricopre riceve un’indennità mensile di 2.231,10 euro, pari a lire 4.320.000. Ci sembra giusto per non fare disparità che anche il consigliere Carlo Federici che risiede fuori Aprilia richieda il rimborso per il carburante per svolgere la sua attività di consigliere comunale. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 24 6 - 20 Maggio 2011 Aprilia - Ma a chi davano fastidio gli olivi? di Gianfranco Compagno Ma a chi davano fastidio gli olivi, gli ultimi due superstiti, che davano il nome all’omonima e centralissima via, all’altezza del civico 13? Nonostante la sollevazione e le proteste degli abitanti, mercoledì 27 aprile due operai hanno iniziato l’opera di sradicamento, concludendola il giorno successivo. Anche noi veniamo coinvolti, sempre di più i cittadini si rivolgono alla stampa come ultimo baluardo in difesa dei loro diritti. Assistiamo ad una telefonata in diretta all’assessore all’ambiente ed ecologia Alessandra Lombardi, da parte di una sua amica e probabilmente sua elettrice e sostenitrice dell’amministrazione D’Alessio. L’assessore non sa nulla, ci viene riferito, gli alberi erano ancora lì (vedi foto), ma l’assessore non fa nulla. Non ha voluto fare nulla o non gli fanno fare nulla? La storia non cambia, la tecnica è sempre la stessa, le amministrazioni comunali in generale sono insensibili, si riempiono la bocca e ci fanno e vincono campagne elettorali all’insegna della difesa dell’ambiente ed ecologia, poi come se nulla fosse, danno l’autorizzazione a sradicare o peggio a tagliare alberi che hanno quasi l’età di Aprilia, senza intervenire prima curandoli e facendo la manutenzione adeguata ai disagi che possono arrecare le radici ai marciapiedi. Ultimo in ordine di tempo è stato tagliato il tiglio di piazza Roma che stava davanti alla statua di San Michele, da oltre 50 anni. E almeno altri due, a breve, faranno la stessa fine. Ma in quel caso qualcuno ha sempre asserito che danneggiava la visuale alla statua del Patrono di Aprilia. Un’inutile strenua difesa ai due olivi l’ha fatta l’anziana signora Iride Ciotti, vedova Savioli, 82 anni, che abita al civico 13. Ha tentato di salvare il secondo olivo abbracciandolo. È intervento Bruno di Marcantonio, presidente del consiglio, che al civico 23 pochi metri più avanti gestisce l’ufficio di zona del patronato C.L.A.A.I, per dissuadere la signora dal fare gesti eclatanti. Si è scomodato anche l’assessore al verde pubblico Mauro Fioratti Spallacci, che nel pomeriggio è andato a far visita presso l’abitazione dell’anziana signora. Chissà perché? Sappiamo che la signora Ciotti, che siamo andati a trovare (2.5.2011), non si è ancora ripresa e sta prendendo dei farmaci per l’arrabbiatura, assistita dal figlio, ma sappiamo pure che non ha usato mezze parole nei confronti di Di Marcantonio e Fioratti Spallacci per lo scempio perpetrato. Siamo andati alla ricerca di chi avesse dato quello sciagurato ordine. Siamo partiti dall’ordinanza sindacale numero 32 del 22.2.2011, affissa su uno dei due olivi, si tratta di un semplice divieto di sosta per potatura alberi. Gli olivi sono stato potati al di sotto della radice. Ci siamo rivolti al dirigente del settore l’unico abilitato a disporre l’ordine di sradicamento dei due olivi. Il dirigente non sa nulla. Ma allora chi ha delle rotatorie di via La Malfa. Ma possibile che il sindaco D’Alessio non sia riuscito a farsi regalare un paio di Olivi, visto che si vanta sempre che riesce a fare i lavori a titolo gratuito e lasciare in dov’erano quelli dell’omonima via. Vogliamo ricordare al Sindaco, che si è scoperto essere diventato garibaldino, in occasione dell’inaugurazione di piazza Mostardas è stata trapiantata in un vaso una piantina figueiras, portata dal Brasile nel 1996, pianta cresciuta e conservata all’interno del centro autorizzato? È stato fatto un lavoro abusivo? Gli abitanti che abbiamo interpellato non hanno dubbi, è stato fatto un piacere a qualche titolare di attività economica, eliminando i due olivi, così si recuperano posti auto sul marciapiede. commerciale, alla presenza del sindaco di Mostardas, dell’epoca, Antonio Tadeu Terra e della signora Ravizza Garibaldi, con l’impegno che doveva essere piantumata dopo la risistemazione della’area. Ma si sa gli amministratori non L’operazione più sensata era quello di sistemare il marciapiede allargandolo con l’eliminazione di uno o due stalli sosta. E adesso come chiameranno la via? Forse “Via In Memoria degli Olivi 27.3.2011” . per la cronaca i due olivi sono stati trapiantati al centro riescono a dare continuità agli atti amministrativi, hanno memoria corta, soprattutto se fatti da altri amministratori. Trapiantare la figueiras non sarebbe costato nulla, cosa che si potrebbe ancora fare. Prendere la patente non basta Prendere la patente. Spesso non basta superare un esame teorico, un esame pratico e qualche guida con istruttore, per considerarsi automobilisti provetti. Purtroppo ,( gravi carenze della Scuola Guida), non si istruiscono abbastanza i giovani sui pericoli di una guida sconsiderata, sulla necessità di rispettare la distanza di sicurezza, sul rispetto dei limiti di velocità, specialmente in città, e su tutto quello che riguarda l’attenzione per le più elementari norme di sicurezza in difesa della propria e dell’altrui incolumità. Come moltissime istituzioni “all’italiana”, non si tiene minimamente conto di quanto oggi siano cambiati i parametri generali della guida. A cominciare dell’elevato numero di auto in circolazione, delle elevatissime cilindrate che non servono a niente se non ad arricchire i proprietari delle Case Automobilistiche, dell’abuso di alcol e droga di sicuro superiore al passato, dell’aumento del limite di velocità, che altro non serve che a soddisfare le esigenze di malati di velocità proprietari di mostri a quattro ruote. Un minimo di senso di responsabilità dovrebbero averla anche le Scuola Guida, rendendo più “arduo” il conseguimento della patente, con verifiche annuali almeno per i primi cinque anni dopo il superamento complessivo dell’esame. Non solo: va istituzionalizzato un nuovo esame periodico (soprattutto per il popolo femminile che, ribadisco, ha diversi problemi alla guida) , dal momento che la distanza di sicurezza, per esempio, è completamente sconosciuta ai più, quando invece è una condizione essenziale per viaggiare in sicurezza. Ma tutto questo non va d’accordo con il Dio Danaro, perché, lasciare che milioni di giovani ogni anno prendano la patente senza particolari difficoltà, ha un suo bel significato, chiaro come il sole. Un inversione di rotta, lo sappiamo, è auspicabile, ma date le premesse, diciamo pure impossibile. Quando all’origine si pensa solo a riempire le tasche, ogni tentativo di dialettica naufraga tranquillamente nel nulla assoluto. Roberta Angeloni IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 Presolana, senza titoli in palio e fortemente decentrato rispetto alla residenza della maggioranza di atleti praticanti questa disciplina. Interessanti i punteggi raggiunti nella fase di qualifica dove, nella divisione Arco Nudo maschile, il Piddu (Seimandi Giuseppe) nazionale con la sua personalità un po’ schiva ma sempre pronto ad intrattenersi con tutti con la semplicità del vero Campione ha chiuso a 196 punti sul massimo teorico di 220, lasciando a ben 9 punti di distanza il compagno di fatto da terzo incomodo, qualificandosi al secondo posto, l’atleta Labbate Francesco dell’ASCIP Ostia; nel femminile la vice Campionessa Europea Lementini Concetta ha confermato la sua performance, lasciandosi alle spalle Arippa Loredana e Capretta Francesca medaglia di bronzo ai recenti campionati Europei a pari punti ma per differenza undici. Nella divisione Long Bow, la classe maschile ha festeggiato al primo posto Ullio Andrea seguito da Lazzaroni Enzo e Malvasio Roberto mentre, nella classe femminile, la pluri campionessa del Mondo in carica Barbaro Giulia ha condotto la classifica squadra, il grande Ferro (Berti Ferruccio) lasciando il terzo posto all’atleta di Pescia D’Ulivo Luca; nella divisione Arco Nudo femminile l’atleta nazionale Luciana Pennacchi ha scalato il gradino più alto, seguita dalla Campionessa del Mondo Monica Finessi e Cinzia Noziglia. Nella divisione Arco Istintivo il Campione del Mondo Dondi Alfredo ha lasciato il podio più alto al vice Pittalunga Fabio. Ha seguita dalla Vice Campionessa Rizzi Donatella e Bassi Luana. La divisione Compound ha premiato, nella classe maschile, il Campione Europeo in carica Munari Ilario seguito da Novara Fabrizio e Lusignani Dario mentre, la classe femminile, ha visto sul podio più alto la Campionessa Europea in carica Bianchi Sonia, seguita da Bonettini Barbara e Crocioni Tiziana. La classifica assoluti, con tutte le incognite tipiche dello svolgi- ARCIERI Il ricordo dell’attesa, il ricordo della scelta degli spazi, della scelta dove far alloggiare gli atleti dando loro confort. L’incontro ed il tesseramento con Gian Luca e Cristian mi ha portato al Monastero di Vallechiara dove da subito, Fratello Riccardo mi ha accolto come “uno di casa” aderendo alle mie richieste per poter utilizzare i loro spazi, per la nostra gara, dandomi la possibilità di cercare gli angoli più interessanti ed offrendoci l’ospitalità di cui tutti abbiamo goduto. Il terreno non presentava grandi dirupi, scalate e sentieri da lotta di sopravivenza ma luoghi ben ambientati nella campagna collinare pontina. I percorsi tra le varie piazzole erano facili da percorrere e, anche se lo spirito campagnolo mi diceva di trovare altri spazi più estremi, mi sono detto che valeva la pena provare lì. Presa la decisione, il preparare le locandine e metterle in rete ha da subito scandito l’avvio alle iscrizioni. Le iscrizioni, che inizialmente sembravano andare a rilento, comprensibilmente, dato che il calendario federale aveva in quella data importanti gare quali l’Hunter/Field di Città della Pieve e il 3D di Meda, mi suggerivano di concentrarmi sulla preparazione di un solo campo ma, successivamente, resomi conto che uno non bastava è stato necessario predisporre il secondo. Un mese fa non avrei creduto di raggiungere il numero di iscritti presenti. Quasi la metà degli iscritti all’ultimo Campionato Italiano di Castion della pagina 25 mento di questa fase che, oltre a premiare i migliori, premia coloro che più riescono a far fronte alle avversità che si verificano in quel dato momento, premia ai primi posti nella divisione Arco Nudo: Berti Ferruccio e Ricevuto Rosalba; nella divisione Arco Istintivo: Dondi Alfredo e Lementini Concetta; nella divisione Long Bow: Lazzaroni Enzo e Rizzi Donatella e nella divisione Compound: Bassi Andrea e Bianchi Sonia. I vincitori sono stati premiati dai Consiglieri Federali Bendinelli Fiorella e Gotelli Roberto, dopo aver tolto la divisa da arcieri, con Fratello Riccardo Priore Monastero di Vallechiara. Molte le somme che posso trarre da questa esperienza maturata con i miei collaboratori unitamente agli Arcieri Pomezia e che ben saprà guidarmi nel prossimo impegno che ci siamo prefissi. IL CAMPIONATO ITALIANO 3D nell’edizione 2012, ben più importante e consono sarà il territorio che ci ospiterà e che speriamo abbia i consensi ricevuti in questa nostra prova generale. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 26 6 - 20 Maggio 2011 Ricominciodatre Caterina di Russia Una grande zarina Angela Marchini La sovrana, in realtà, non era di Russia, non era, per nascita, Zarina e non era neppure Caterina. In famiglia, nessuno avrebbe inizialmente scommesso sulla sua grandezza: persino la madre, vedendo la scarsa bellezza della figlia, temeva per lei un futuro oscuro, sicura che la giovane non avrebbe potuto aspirare ad un buon partito. In 34 anni di regno, una donna, per giunta straniera, arrivò ad essere il potente capo di un mi, satire, saggi, memorie. La storia ha tramandato di lei il ritratto di una sovrana calcolatrice, autocrate, spregiudicata, ma anche avveduta e lungimirante e quello di una donna sicuramente fuori dal comune, dalle mille sfaccettature di un carattere forte ed audace che le valse l’appellativo di “Grande”. Eccessiva in tutti i suoi aspetti, la regina lo fu anche nei rapporti amorosi. Fu chiamata Semiramide del Nord per i 21 favoriti – Cattedrale di San Pietro e Paolo a San Pietroburgo qui riposano le spoglie della sovrana impero, che si estendeva dal Baltico alla Siberia, in cui aveva creato un solido ordinamento amministrativo che avrebbe garantito forte coesione statale. Indubbie, pertanto, capacità politica e determinazione, qualità che la distinsero tra gli altri regnanti del tempo, ed alle quali vanno aggiunte fascino, ingegno e cultura. Di lingua madre tedesca, apprese – come era ovvio – il russo ed il francese, indispensabile quest’ultimo per avvicinarsi alle opere di Voltaire, di Diderot e Montesquieu, che ammirò e dai quali fu influenzata nelle sua opera di infaticabile riformatrice, sia pure con profonde contraddizioni, derivanti dal contrasto tra il suo essere imperatrice e simpatie per l’illuminismo. All’amore per la lettura, affiancò la passione per la scrittura ed, ecletticamente, compose dram- avuti nel corso della vita – nessuno dei quali riuscì ad esercitare un ascendente su di lei. Furono trattati tutti con opportunismo e fredda determinazione e, una volta divenuti inutili, allontanati senza troppe remore. Come accadde al conte Grigorij Orlov – che pure aveva favorito la sua salita al trono e domato la rivolta dei contadini capeggiata dal cosacco Pucacev – a Grigorij Potemkin – anch’egli cospiratore nella congiura contro lo zar Pietro – e a Stanislao Poniatowski, prima posto sul trono di Polonia e poi destituito. Travolgenti dovevano essere fascino e personalità della donna, che non poteva avvalersi della bellezza, una dote, come confermano i ritratti, che la natura non le aveva dato ma che era comunque superflua per l’unico vero grande amore della sovrana: la Russia . La grande Zarina nasce nel 1729 a Stettino da genitori tedeschi: un generale prussiano ed una principessa tedesca, che danno alla figlia il nome di Sofia. È la Zarina Elisabetta a decidere il destino della giovane, scegliendola come moglie per il nipote e futuro Zar Pietro. Quando Sofia, nel 1744, raggiunge la Russia ha poco più 14 anni e, prima del matrimonio, abbracciando la fede ortodossa cambia il proprio nome in Caterina. L’unione con Pietro si rivela presto infelice: il futuro Zar, incline all’alcol, è rozzo, violento ed ostile alla moglie, che diventa ben presto popolare tra i gruppi di opposizione al marito. Pietro III° sale al trono nel 1762, ma meno di 6 mesi dopo l’ascesa al trono, una congiura capeggiata da Orlov, amante di Caterina, lo fa uscire di scena con la reclusione in carcere, dove muore. Comincia così l’epopea della Zarina che fin dall’inizio del regno pone mano ad una serie di riforme: soprattutto la giustizia – interrotta per la rivolta contadina di Pucacev – e l’amministrazione dell’immenso impero, con la creazione di province e distretti, istituiti per una gestione migliore rispetto ai più vasti e dispersivi governatorati. Sempre in politica interna, favorisce il commercio, abolendo le tasse per i trasporti, fonda colonie lungo il basso Volga, bonifica terre paludose intorno a San Pietroburgo, migliora le strutture dei porti sul Baltico e sul Mar Nero. Negli affari esteri, Caterina è ferma nel perseguire una politica di espansione volta alla grandezza della Russia, che riesce ad incorporare gran parte della Polonia e della Turchia, annette la Crimea e contende a lungo a Svezia e Danimarca vasti territori sul Baltico. In ambito sociale si concretizza l’ispirazione illuministica della sovrana, che si occupa di educazione ed assistenza sanitaria con l’apertura di ospedali, scuole, orfanotrofi e la fondazione del primo istituto femminile. Nel Novembre 1796, con la morte della sovrana scompare dalla scena politica Europea una grande protagonista che, al di là di meriti e demeriti, resta una figura incisiva della storia 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 27 In occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II in libreria la monografia “METAMORFOSI DELL’ICONOGRAFIA NELL’ARTE DI FRANCESCO GUADAGNUOLO” CON LE POESIE DI PAPA KAROL WOJTYLA In libreria il pregiato volume “Metamorfosi dell’iconografia nell’arte di Francesco Guadagnuolo” con le poesie di Karol Wojtyła (di 520 pagine), Francesco Guadagnuolo ripercorre il Pontificato di Giovanni Paolo II, da cui l’artista aveva meritato particolare stima personale e di cui si è fatto “cantore” sia delle opere letterarie sia del suo drammatico percorso di sofferenze e di universale esemplarità negli ultimi anni. Il 16 Ottobre 1978, alle ore 19.20, sulla loggia della Basilica, veniva annunciato dal Cardinale Pericle Felice il nome di un Papa straniero, Karol Wojtyla, Arcivescovo di Cracovia che sceglieva il nome di Giovanni Paolo II, il Suo primo saluto è andato alla folla di Piazza San Pietro, che l’ha accolto con grande entusiasmo. Oggi 1 maggio 2011 la stessa Piazza San Pietro accoglie Papa Giovanni Paolo II da Beato. Allora il Papa si presentava in maniera semplice, con la cordialità e la simpatia al mondo, oggi si presenta al mondo lasciando il segno santifico nella storia della Chiesa e dell’umanità divenendo il Papa della Pace, dei diritti umani e della solidarietà, della dignità del lavoro, del rigore religioso dei ‘mea culpa’ della Chiesa. Il tema della Pace fortemente sentito dal Maestro Francesco Guadagnuolo che con il suo itinerario artistico sin dall’elezione di Giovanni Paolo II in quel lontano 1978 (presente anche l'artista in Piazza San Pietro), ha conquistato momento per momento la sua vita, ha compreso, grazie al Santo Padre, la profonda meditazione nell’azione quotidiana, lottare per capire cosa significa dedizione al lavoro, sacrificio, libertà. Guadagnuolo ha seguito con la sua arte il Pontificato di Giovanni Paolo II, dal 1978, anno che segna l’amicizia e l’inizio di un percorso artistico - culturale con l’Arcivescovo Mons. Giovanni Fallani Presidente della Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra e di Mons. Ennio Francia fondatore della Messa degli Artisti. Frequentando i Palazzi Vaticani ha avuto re civili, assassinato fratelli e mutilato bambini innocenti. Guadagnuolo attraversando questi anni tremendi ha denunciato con la sua arte come l’uomo uccide se stesso e il mondo, violentando quotidianamente la Pace. Papa Giovanni Paolo II ha sempre creduto all’uomo così l’artista in sostanza ha creduto anche lui nell’uomo, nella sua meravigliosa volontà d’essere al centro dell’universo. L’’opera di Guadagnuolo mostra un discorso d’interiorità, di profondità per i suoi svariati interessi artistici – religiosi – sociali - politici. La sua arte definisce un rapporto continuo tra la trascendenza e l’uomo: costruendo e ricercando quei valori umani che sembrano lontani, riportandoli con fermezza ai valori formali ed espressivi. Guadagnuolo, ha incontrato, più volte, il Papa Santo, quest’umile Pastore ha viaggiato per incontrare gli uomini, dando sempre una parola di conforto a chi gli chiedeva aiuto fra le popolazioni del mondo, questo e ancora si può leggere in questo ampio volume. Conclude nella prefazione del libro su Guadagnuolo il Cardinale Fiorenzo Angelini «Ogni capitolo di questo volume è arricchito da una poesia di Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyła sotto lo pseudonimo di Andrzej Jawie ). Siamo in presenza di un cammino profondo che esalta l’esistenza umana. Tra l’estetica e gli stati emozionali Guadagnuolo incorpora le immagini e le tematiche, perfettamente sintonizzate con la poesia del grande Pontefice, per poterne meglio cogliere l’infinito mistero e per farci sentire l’amore e la speranza di una vita ricca di valori». modo di incontrare importanti alti prelati, come i Cardinali Fiorenzo Angelini, Giuseppe Paupini, Egidio Vagnozzi, Pietro Palazzini, Sebastiano Baggio, Paolo Bertoli, Egano Righi-Lambertini, Vincenzo Fagiolo, il Segretario di Stato Agostino Casaroli e il Vicario di Sua Santità Ugo Poletti. L’artista di Caltanissetta, partendo dal sentimento della sua terra d’origine, la Sicilia, è riuscito a penetrare i misteri dell’universo, e attraverso la sua arte lottare per la pace, cercando la salvezza dell’uomo e lo ha sempre dimostrato attraverso le sue opere, dalla “Bottega dell’Orefice” di Karol Wojtyla (Giovanni Paolo II) all’ “Humanitas”, dalla “Pace valore senza confini” al “Debito Estero” per una nuova solidarietà, dalla “Pietà del XXI° secolo” al “Buon Samaritano del terzo millennio”, dall’opera “Redemptio” alla grande tela “Pace in Terra Santa “, per nominarne solo alcune. Scrive nella prefazione il Cardinale Fiorenzo Angelini «Senza soffermarmi su tematiche particolari, vorrei sottolineare tra i meriti di Francesco Guadagnuolo quello di aver compreso e tradotto in produzione artistica il concetto di arte sacra, che il Concilio Vaticano II, nella Costituzione sulla Sacra Liturgia, considera il “vertice” sia delle arti liberali sia dell’arte religiosa (Sacrosanctum Concilium, 122). Senza dubbio, ogni epoca della storia cristiana, ha una sua arte sacra. Francesco Guadagnuolo ha intuito e illustrato lo stretto rapporto tra la religiosità del nostro tempo e un’arte che ne interpreti istanze, inquietudini, problematiche e attese, modernizzando la tradizione classica: così pure un’arte che risponda alle esigenze del nuovo clima culturale e massmediale nel difficile evolversi dei tempi. Mi riferisco alle originali intuizioni della sua ricerca sull’interdisciplinarietà artistica e sui rapporti dell’arte con la letteratura, la musica, il cinema, la scienza e la matematica, discipline tutte che in vario modo interagiscono e possono sembrare complesse, ma vengono risolte da Guadagnuolo con semplicità: l’artista indaga in tal modo la grande armonia di fondo del mondo». Opere queste, che parlano da sole, realizzate durante il lungo Pontificato di Giovanni Paolo II; l’artista ha eseguito opere sul percorso del Papa che è stato uno dei sostenitori della caduta del Muro di Berlino, di fronte ai drammi dell’umanità ha sentito forte il dovere di essere anche il Buon Samaritano sul cammino delle varie Nazioni più bisognose. Ha difeso con fermezza il valore della Pace in occasioni come per la Terra Santa, i Balcani, l’Africa Centrale e l’Irak. Nel grande Giubileo del 2000 il Santo Padre ha compiuto una visita in Terra Santa, in tale occasione ha richiamato i due popoli, a ritrovare un cammino di riavvicinamento e di Pace. Molto preoccupata è stata l’azione del Pontefice per evitare la seconda guerra in Irak, tentando anche la mediazione inviando, il Cardinale Roger Etchegaray a Bagdad e il Cardinale Pio Laghi a Washington per fare arrivare missive di Pace ai Presidenti Saddam Hussein e Georges W. Bush. Guadagnuolo esprime la drammaticità di questi anni, di menti perverse che hanno acceso guer- IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 28 6 - 20 Maggio 2011 Assessore Lombardi la turbogas avanza...... Salvatore Lo Noce Cari amici lettori, l’inquinamento dell’aria, più di altre forme di inquinamento, produce effetti devastanti sulla salute di noi cittadini, colpendo in particolare i bambini e gli anziani. Purtroppo però registro ogni giorno che, al di là delle rare occasioni popolari, vedi NO TURBOGAS, vi ricordate il tormentone dell’ultima tornata elettorale, l’attenzione su questo tema è davvero troppo scarsa oggi ad Aprilia. Manca completamente la diffusa percezione della gravità della situazione, eppure abbiamo un assessore che è stato eletto per risolvere il problema che ci affliggeva e ci affligge ancora. Vi ricordate lo slogan: se vinceremo noi le elezioni bloccheremo la turbogas, questo doveva essere il tema centrale del programma dell’attuale attività amministrativa del Sindaco D’Alessio. Cari amici lettori, l’attuale maggioranza, al contrario, sembra oggi più interessata ad altri temi, come spese di carburante ed aperitivi. Del resto aver scelto di delegare come assessore all’ambiente il portavoce di quella associazione che più si era attivata contro la centrale della turbogas, la diceva lunga circa il reale interesse su questo tema ambientale. Ma questo apposito Piano d’Azione contro la realizzazione della turbogas, delegando l’assessore Lombardi a seguire i lavori per conto dell’Amministrazione sul tema. Purtroppo, a distanza di oltre un anno, a parte tre o quattro riunioni, siamo praticamente ancora al nastro di partenza e, nel frattempo il problema dell’inquinamento che porterà la turbogas sul nostro territorio si aggrava giorno dopo giorno con il completamento dell’impianto. Cari amici lettori, volevo evitare polemiche su questa amministrazione a cui tanto teniamo noi apriliani e perciò evito di sollevare la questione del mancato risultato sperando che nel frattempo l’Assessore Lombardi operi come si era impegnata a fare con più capacità, anche se ancora non vedo neppure l’ombra di quel piano d’azione che la Giunta D’Alessio avrebbe dovuto portare nelle sedi più opportune e con più autorevolezza. Adesso, davvero, anche alla luce del comple- tamento delle opere edilizie e strutturali della turbogas in questi giorni, non possiamo attendere oltre. E’ ridicolo che, di fronte alla gravità della situazione, l’assessore Lombardi si interessi di qualche iniziativa occasionale, che giustifichi, in qualche modo, il suo incarico e che non merita neanche di essere citato, senza rendersi ancora conto che il problema Turbogas richiede tutt’altro approccio, tutt’altro peso specifico. Cari amici lettori, sarebbe necessario innanzitutto approfondire la conoscenza dell’attuale realtà della turbogas sul nostro territorio raccogliendo dati specifici attraverso apposite indagini legali che consentano di comprendere, in particolare, le ragioni peculiari che rendono il nostro territorio più sensibile rispetto al resto dell’Italia. Occorrerebbe quindi iniziare ad agire proprio su queste cause peculiari, per poi allargarsi a quelle più generali di interesse collettivo. Il tutto sulla base di una azione professionale, sistematica, approfondita ed inserita in un preciso piano d’azione pubblico, che a quel punto risulterebbe seriamente fondato su dati legali certi e non su semplici emozioni, sensazioni o vaghe intuizioni o manifestazioni organizzate per le anime semplici. Cari amici lettori, per far tutto questo occorre ovviamente altro tempo. Esattamente quel tempo che lo scorso anno indicava come limite l’assessore Lombardi, ma, una volta occupata la poltrona, lo ha completamente sprecato per non dire altro. Cari amici lettori, una delega all’ambiente è una cosa seria che richiede, innanzitutto, grande responsabilità e capacità. A me compete il compito di sollecitarlo, come faceva l’assessore Lombardi quando anche lei era semplice cittadina apriliana, a lei, ora, se ne è all’altezza, quello di raccogliere le mie sollecitazioni e lavorare finalmente e conformemente alle indicazioni ricevute dagli esperti. E non si dica che è un problema di risorse perchè è con questo tema, che l’assessore Lombardi ha spodestato il suo predecessore, incontrando l’appoggio degli apriliani. Cara assessore Lombardi, se, invece, ritiene di non essere all’altezza del compito, non è mica una colpa, o se ritiene che la sua maggioranza non gli metta a disposizione le risorse necessarie, rassegni le sue dimissioni. Perchè, cari amici lettori, se l’assessore Lombardi, non riesce o non può più occuparsi di questo grave tema, la sua presenza nell’amministrazione D’Alessio, risulta del tutto inutile, dopotutto era stata votata per assolvere solo a questo compito e non altro. Questo significa rendere conto ai propri elettori. STRESS LAVORO CORRELATO Cos'è e perchè intervenire Difficile non ammettere di aver provato uno stato di stress nella vita, soprattutto ad oggi che la frenesia e l'incertezza sono gli ingredienti principali di un caos che lentamente ci coinvolge e stravolge le nostre esistenze al quale siamo continuamente costretti ad adattarci apportando continui cambiamenti che inevitabilmente ci destabilizzano. E nel cambiamento, soprattutto se repentino, lo stress si colloca perfettamente. Definire cosa lo stress sia non è cosa facile date le innumerevoli definizioni in merito, tuttavia, analizzandole tutte si vede come l'elemento comune sia considerare lo stress come una risposta dell'organismo a sollecitazioni esterne eccessive rispetto le proprie possibilità. Nel momento in cui la persona si trova ad affrontare compiti, situazioni che richiedono più risorse di quelle che si hanno a disposizione, a quel punto, il corpo e la mente, si indeboliscono lasciando emergere patologie più o meno serie che nei casi più gravi vanno a compromettere la vita sociale e lavorativa della persona. A proposito di ciò l'articolo 28 del D.lgs 81/08 afferma che la valutazione dei rischi lavorativi deve comprendere anche i rischi riguardanti lo stress lavoro correlato. Questo perchè dalle ultime ricerche sul fenomeno dello stress e secondo quanto riportato in un rapporto messo a punto dalla Commissione Europea, le assenze per lavoro causate dalle problematiche generate da stati di stress sarebbero pari al 50%, 60% dei casi. Una percentuale da non sottovalutare se consideriamo le perdite economiche a cui l'impresa va incontro a seguito dell'assenteismo lavorativo. Quelli che possono apparire come semplici malanni come raffreddori frequenti, febbri e quelle che comunemente vengono definite distrazioni la cui causa sono poi nel miglio- re dei casi piccoli incidenti lavorativi, in realtà sono solo alcune delle conseguenze cui lo stress si fa artefice. Tra i problemi più noti abbiamo: disturbi del sonno, disturbi a carico dell'apparato gastrointestinale, instabilità emotiva, svogliatezza, disturbi dell'appetito, disturbi della sfera sessuale, depressione, disturbo dell'attenzione, nonché un abbassamento delle difese immunitarie che comporta una predisposizione ad ammalarsi più frequentemente di un individuo non stressato. Proprio a seguito di ciò il 31 Dicembre 2010 è entrato in vigore l'obbligo da parte del datore di lavoro di effettuare la valutazione in merito allo stress lavoro correlato. Occorre, in primo luogo, individuare i fattori di rischio da stress lavoro-correlato per poter pianificare le opportune misure di eliminazione o di riduzione del rischio. La valutazione deve essere compiuta per tutti i lavoratori e le lavoratrici, compresi dirigenti e preposti, prendendo in considerazione non i singoli lavoratori ma gruppi omogenei esposti a rischi dello stesso tipo. Se dalla valutazione preliminare non emergono elementi di rischio stress lavoro-correlato tali da richiedere azioni correttive, il datore di lavoro è tenuto a darne conto nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e a prevedere un piano di monitoraggio. Se diversamente gli elementi di rischio sono presenti occorre pianificare interventi correttivi relativi anche ai lavoratori attraverso interviste semi strutturate, questionari individuali, focus group, sportelli d'ascolto. Con ciò si va a garantire e migliorare il benessere lavorativo dei dipendenti ed a rendere più efficiente e produttivo il loro operato. Dott.ssa Daniela Saurini Psicologa Contatti: 340 6935782 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 pagina 29 “33 SALTI NELLA STORIA”, UNA RACCOLTA IDEATA DALLO SCRITTORE E GIORNALISTA GIANLUCA CAMPAGNA Una costellazione di storie, attinte dal patrimonio culturale dei 33 comuni sottesi alla Provincia di Latina di Francesca Cavallin Una costellazione di storie, attinte dal patrimonio culturale dei 33 comuni sottesi alla Provincia di Latina, per ridipingere attraverso la penna di 28 autori del territorio una realtà storicofolcloristica troppo spesso dimenticata. Questo il proposito dell’antologia di racconti “33 salti nella storia”, una raccolta ideata dallo scrittore e giornalista Gianluca Campagna, presentata al pubblico il 21 aprile scorso presso lo storico bar Poeta, recentemente rinnovato, di Latina, alla presenza dei 28 autori. Coordinatore dell’evento Gianluca Campagna, assieme all’Assessore alla cultura della Provincia di Latina Fabio Bianchi, allo scrittore e saggista Luigi Zaccheo ed all’italianista Roberta Sciarretta, che hanno voluto offrire un personale contributo, ad esaltare un’opera in grado di unificare un territorio vasto e diversificato come quello della provincia mediante le trentatré perle che compongono l’antologia. “La grandezza di questo libro- ha esordito Roberta Sciarretta, autrice della prima prefazione all’opera- è stata quella di saper raccontare, attingendo di volta in volta ad un linguaggio ed un ‘accento personale, la vita di questa provincia, utilizzando la letteratura come un tramite per far rivivere la realtà”. Un’unità nella diversità capace di far sentire i 33 Comuni come parte di un’unica storia, a dispetto delle reciproche peculiarità, come sottolineato da Luigi Zaccheo, autore della seconda prefazione. “La nostraha spiegato- è sempre stata una provincia disomogenea, unita soltanto da un punto di vista amministrativo, ma difforme per quanto riguarda il versante culturale e linguistico-dialettale. Grazie a quest’opera libera, frammentaria ed unitaria al tempo stesso, potremo leggere in un’opera unica storie tratte dai 33 comuni che compongono la provincia, ritratti di una realtà più o meno romanzata, che crea un ponte tra nord e sud della Provincia, producendo unità nella diversità. Amplio lo spazio cronologico attraversato dagli autori, dall’epoca romana al medioevo, dal ‘700 alla Seconda guerra mondiale, grande il loro merito, quello di riportare alla luce pagine di storia locale unica, eccezionale, autentica e purtroppo dimenticata”. Infine l’Assessore Bianchi, ha posto l’accento sull’importanza rivestita dall’antologia “Trentatre salti nella storia”, per la creazione di un’identità comune dei territori appartenenti alla provincia di Latina, raggiungibile solo attraverso un’u- antica, mediovale o rinascimentale, si rifanno i racconti di Pamela Mironti (Bassiano), Elettra Ortu La Barbera (San Felice Circeo), Michela Iazzetta (Sperlonga), Giuseppe Mallozzi (Spigno Saturnia), Rinalda Antonetti (Priverno), Cinzia Volpe (Terracina), Lucia Viglianti (Rocca Massima), Enzo Di Girolamo (Fondi), ed i racconti fantasy di Filomena Cecere ( Campodimele e Roccasecca dei Volsci). Realtà pre e post unitaria, con alcuni racconti più legati all’attualità occupano le pagine di Memi Marzano (Formia), Roberto Tartaglia (Gaeta), Gian Luca Campagna (Monte San Biagio), Mauro Cascio (Ventotene), che riesce a trasmettere da sembrare una favola. “Una storia dimenticata, ripresa dal 1990 ma ancora oggi sconosciuta alla maggioranza degli apriliani”, si legge nell’incipit. Ambientato nel corso di quella guerra che in seguito allo sbarco di Nettunia del 22 gennaio 1944 provocò la distruzione di Aprilia, il racconto- dossier riporta alla luce un esempio di bontà incondizionata, incarnato dalla ceramista Marguerite Wildenhain, residente a Pound Farm, nelle vicinanze di Guarneville sul Russian River, a nord di San Francisco in California. All’età di 52 anni, nel 1948 Marguerite inviò dolci canditi ed indumenti per la popolazione adulta ed infantile Gianluca Campagna e Gianfranco Compagno nificazione culturale. “ Il mondo è in continuo movimento- ha affermato l’Assessore Bianchi- e presto dovremo dare rifugio ai profughi provenienti dalla Libia. In questo contesto variabile, conoscere ed amare la propria storia locale rappresenta l’unico modo per mantenere viva la propria tradizione mostrando apertura per la cultura altrui. Nostro impegno sarà quello di garantire massima diffusione ad un’opera antologica in grado di creare Anche ad Aprilia la Giornata del Libro: l’evento mondiale approda in Sala Manzù Clima delle grandi occasioni e atmosfera propria degli eventi che lasciano il segno per la prima edizione apriliana della Giornata del libro, celebrata il 22 aprile nella Sala Manzù della biblioteca comunale. Promotrici ed organizzatrici dell’evento sono state la dott.ssa Stefania Servillo e la dott.ssa Luigia Piacentini, coadiuvate dalle associazioni Arte Mediterranea e Aprilia Giovani. «La giornata del libro è un evento di portata mondiale, era giusto che venisse celebra‐ to anche nella nostra città. La letteratura deve essere perce‐ pita come strumento di cresci‐ ta, come elemento che aiuti ad ampliare gli orizzonti ed apri‐ un’identità comune dei territori in provincia di Latina, che passi attraverso la cultura”. I ventotto autori raccontano … E’ stata poi la voce dei protagonisti, gli autori dei racconti, a ricomporre le tessere del puzzle unitario che parla della nostra Provincia, presentando storie lontane nel tempo, sino a scavare nei meandri più reconditi del folclore pontino. Alcune nascono da un fondo realistico, arricchito dalla vena romanziera dell’autore, altre più vicine al fantastico nella narrazione e nelle atmosfere, conservano intatta la geografia dei luoghi narrati. Altre ancora raccontano la pura realtà, facendo ricorso ad una ricostruzione storica attenta e puntuale. Tutte regalano al lettore un assaggio di questa variegata realtà provinciale. L’antologia contiene una sezione, spontanea e variegata, dedicata ad episodi della Seconda Guerra Mondiale che hanno interessato alcuni Comuni della Provincia. A raccontarli Evelina La Starza (Castelforte) con “Storia di un soldato inglese”, Felice Cipria- re la mente, ma anche come un divertimento, soprattutto dai più giovani» dichiarano le organizzatrici. Nel 1995 l’UNESCO ha procla‐ mato il 23 aprile “Giornata Mondiale del Libro e dei Dirit‐ ti d’Autore”, sottolineando come il libro sia sempre stato un potente strumento di diffu‐ sione e conservazione della cultura. L’idea della Giornata del Libro è nata in Catalogna, dove il 23 aprile, giorno di San Giorgio, una rosa viene tradi‐ zionalmente donata per ogni libro venduto. Nella “versione apriliana”, ogni singolo visitatore è stato omaggiato con un romanzo, come ringraziamento per essere intervenuto e come atto ni (Maenza), con il racconto dedicato alla madre “Iolanda”, Serafino Ettore Manias con “Gli angeli di Ponza”, “Viva d’Italia” di Lucia Viglianti (Sezze), Piero Vitelli (Cori) con la storia di Marco e Lisetta, Michele De Luca, a raccontare dei “Figli di Norma” caduti in guerra, e Gianfranco Compagno (Aprilia), nella ricostruzione di una storia di amore e solidarietà con “Da Guerneville un aiuto inatteso”. Ad una storia concreto per incentivare la let‐ tura. In questa occasione il pubblico ha potuto ammirare il lavoro del fotografo Ermanno Puccet‐ ti che ha proposto una mostra d’ispirazione letteraria: ogni foto rievocava l’atmosfera del romanzo cui si ispirava, com‐ pletandosi con una didascalia ed un estratto del testo origi‐ nale. Nel corso della serata si è potuto assistere all’intermez‐ zo dell’attore Diego Curzola che ha interpretato un testo inerente l’iniziativa, con gran‐ de plauso del pubblico. L’incontro, fortemente apprezzato dalla cittadinanza, è stata solo l’assaggio di un più fitto reticolo di iniziative cul‐ turali che verrà proposto nel 2012. ANTONELLA D’ANNIBALE Marco Ferrara (Sermoneta), Alessio Papacchioli (Itri e Pontinia), Fabio Pannozzo (Lenola), Amedeo Pro (Minturno), Fabio Mundadori (Sonnino e Latina), Pamela Mironti (Santi Cosma e Damiano), Maria De Paolis (Sabaudia), Raoul De Michelis (Prossedi), Eros Ciotti (Roccagorga) e Mauro Nasi (Cisterna). Aprilia nel racconto di Gianfranco Compagno A rappresentare Aprilia nella raccolta antologica “33 salti nella storia”, il giornalista Gianfranco Compagno, che, come ribadito nel corso della presentazione del 21 aprile scorso, ha scelto di non proporre al pubblico una storia romanzata, bensì la ricostruzione di una storia vera, tanto bella ed incredibile per l’amore ed il senso di solidarietà rientrata ad Aprilia dallo sfollamento, divenendo una sorta di madrina per il nostro Comune. In suo onore nel 1951 una Via Centrale del nostro Comune è stata denominata Via Guarneville. Nel 2000, su iniziativa di Gianfranco Compagno è stato possibile contattare l’italo-americana Margaret Benelli, che ha fornito un contributo fondamentale per la ricostruzione di una storia ancora poco nota, nata dalla guerra ma frutto dell’amore e della solidarietà. A tutti gli autori l’assessore alla Cultura della Provincia di Latina Fabio Bianchi ha conferito un attestato personalizzato con la scritta: ”Custode e promotore della storia e della cultura della Provincia di Latina”. Indubbiamente un bel riconoscimento IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 30 6 - 20 Maggio 2011 “DETTO TRA NOI” Una volta, quando si incontrava un amico, che magari non vedevi da tempo, dopo il saluto, la domanda così come la risposta, erano quasi sempre le stesse. Ciao come stai; bene non mi posso lamentare. Oggi la domanda è la stessa la risposta, purtroppo, no. Vincenzo Carecci Infatti al come stai, con sempre maggiore frequenza, ai giorni d’oggi, ti senti rispondere che le cose non vanno e che tutto (o quasi) è un problema. Ti sei stufato e non ne puoi più. Ma di che cosa veramente ti sei stufato non sei in grado precisamente di spiegarlo. Anzi, nemmeno sai da dove devi cominciare a lamentarti tanti e tali sono gli argomenti e le questioni in ballo che non ti ci raccapezzi nemmeno. E quindi non puoi minimamente cercare di pensare a una qualsiasi soluzione ai tantissimi problemi sul tappeto. Quasi non ci provi nemmeno a cercare di comprendere e stancamente, ti trascini in attesa che da qualche parte arrivi una risposta ai crucci e ai problemi del mondo. Diciamo tutti che le cose non vanno e restiamo in attesa che qualcuno ci venga a spiegare perché e per come. Ma quanto va di moda il vezzo televisivo del “tutto e di più”. Ce ne riempiamo la bocca senza avere una spiegazione plausibile. Ma dov’è finito quel nostro ottimismo, tutto italiano, che ci ha contraddistinto sempre e che tante volte in passato ci ha dato la forza di superare ostacoli e difficoltà? In molti hanno saputo spesso fare di tutto e di più, anche nella sofferenza e nella povertà. I nostri genitori ad esempio. Nella fattispecie parlo per quelli della mia fascia d’età (i sessantenni) che negli anni del dopo guerra hanno avuto genitori che forse hanno potuto dare poco benessere ma che di sicuro hanno saputo dare sicuro affetto ed amore. Pur dovendo necessariamente lavorare, e a quei tempi si lavorava sodo, non hanno fatto mai mancare la loro presenza e il loro interessamento per i propri figli. Ovviamente le condizioni familiari e sociali erano ben diverse da quelle di oggi, ma le ristrettezze economiche erano di gran lunga maggiori. Solo che ci si accontentava di più e con poco. Ma si era ottimisti e carichi di speranza. Oggi non è così. Insofferenza e pessimismo, stanchezza e senso di abbandono, anche per via di tutto quello che ci capita di vedere ogni giorno, la fanno sempre più da padroni. Viviamo in una società che apparentemente è cambiata in meglio ma che ha tutte le contraddizioni di questo mondo. E io ho il forte dubbio che per via della convinzione di un riconosciuto maggiore benessere economico acquisito e sempre più diffuso tra i vari strati sociali, si sia convinti che quel benessere raggiunto, è senza limiti e senza condizioni. Purtroppo, non è così. Sostenere certe linee di traguardi agguantati nel recente passato, sta diventando sempre più improbabile per svariate classi sociali del nostro Paese. E più si va avanti e più la situazione è sconfortante. Ogni fascia di età ha le sue argomentazioni e le sue problematiche. Ecco allora perché, al come stai dell’incontro col vecchio amico, va collegata la fascia di età degli individui e il loro livello sociale di appartenenza, nonché quello culturale, economico e, perché no, spirituale. Per questo motivo i distinguo vanno fatti soprattutto per fasce d’età. E, detto tra noi, se l’incontro avviene tra due giovani, domanda e risposta avranno probabilmente il carattere della spensieratezza legata appunto all’età. Anche se sono senza lavoro o senza un euro (si fa per dire) in tasca. E anche se il lavoro non c’è o non si trova, non è un problema tale da affliggere il buon umore di un giovane. Tanto lui al Pub ci va uguale, in discoteca pure, al cinema quanto basta e a mangiare una pizza con gli amici, quando è necessario. Beata gioventù. Finché c’è un fondo di barile da raschiare, non c’è da preoccuparsi. 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ VIAGGIO NELL’ITALIA DEI BUONI ESEMPI M’ILLUMINO DI SENSO A livello mass-mediadico è sempre più diffusa l’immagine dell’Italia come di un paese malato e incapace di reagire, in cui, a livello politico amministrativo, abbondano esempi di disservizi, sprechi, truffe e corruzioni. Questo risalto dato all’inefficienza generalizzata del sistema Italia serve spesso alla classe politica nazionale e locale ad autoassolversi. Così facendo nasconde, dietro un disastro comune, le proprie incapacità e propri insuccessi o, nel peggiore dei casi, le proprie connivenze con chi, dai disservizi e dall’inefficienze del pubblico, fattura profitti privati a scapito dell’interesse generale. Un noto proverbio afferma che fa più rumore (e quindi più notizia) un albero che cade di una foresta che cresce. Nel 150° anniversario dell’unità la redazione del giornale ha deciso di accendere i riflettori sulla foresta che cresce, proponendovi un viaggio attraverso i comuni d’ Italia che, lontani dal clamore della propaganda politica e dalle luci della cronaca, in silenzio, quotidianamente propongono esempi concreti di buona amministrazione. Sono comuni italiani che hanno riportato il benesse- re comune al centro della propria azione amministrativa, sperimentando e attuando progetti coraggiosi e innovativi in ambito di risparmio energetico, mobilità, gestione dell’acqua e dei rifiuti. Riteniamo che dare visibilità a tali esperienze positive le rende replicabili ovunque, anche nelle nostre città, con grandi benefici dal punto di vista economico, sociale, occupazionale e culturale. Siamo convinti che mostrare il cambiamento lo rende possibile. La prima tappa del nostro viaggio fa sosta in provincia di Salerno, precisamente a Torraca, un paese di 1400 abitanti, arroccato sui monti del Cilento che si affacciano sul golfo di Policastro. L’amministrazione comunale, da alcuni anni, ha intrapreso lodevoli iniziative di risparmio energetico. Torraca è il primo paese al mondo con l’impianto di illuminazione pubblica costituito interamente da lampade a risparmio energetico a LED. Ciò ha consentito all’amministrazione di ridurre del 60% i costi dell’illuminazione pub- Torraca, un paese di 1400 abitanti blica, passando da una spesa di 45.000 euro a 18.000 euro annui. Per installare 700 punti luce, il comune ha investito 180.000 euro, del tutto ammortizzati nei primi 7 anni grazie ai risparmi in bolletta, quantificabili in 27.000 euro annui. L’impianto ha consentito inoltre: - un risparmio energetico del 65% ( la lampada a LED consuma appena 24 volt); - una riduzione dei costi di manutenzione dell’impianto del 60% (le lampade a LED durano 40 volte di più di una vecchia lampada, non contengono mercurio e quindi hanno costi di smaltimento inferiori); - un miglioramento dell’illuminazione stradale percepita; - una riduzione dell’inquinamento luminoso del 90%. L’amministrazione comunale ha inoltre realizzato quattro impianti fotovoltaici che rendono il paese energeticamente autosufficiente per le utenze pubbliche e che fanno incassare al comune 50.000 euro all’anno per la vendita dell’energia residua alla rete elettrica. Uno di questi impianti alimenta la piscina comunale, che usa le lampade a LED per l’illuminazione, i pannelli fotovoltaici per l’alimentazio- ne elettrica, un impianto solare termico per scaldare l’acqua, e un sistema isotermico di copertura che riduce l’evaporazione e la dispersione del calore. La notevole riduzione delle emissioni di CO2 risultanti da tali iniziative ha consentito al comune di Torraca di ricevere nel 2007 il premio “Enti locali per Kyoto”. È stato calcolato che, riproducendo su scala nazionale l’esperienza di Torraca, si otterrebbe un risparmio energetico potenziale di 1888 GWh, energia elettrica equivalente alla produzione degli inceneritori italiani, sufficiente ad alimentare tutte le utenze domestiche della regione Liguria. Dopo 150 anni unifichiamo l’Italia con i buoni esempi. Ezio Avvisati 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA TAPPA NAZIONALE 2011 DEL TROFEO MASTER CUP L’evento organizzato dalla TRS & SERVICE CENTRO TUNING di Aprilia, che si è svolto domenica 17 aprile presso l’area di servizio Esso (Chef Express) al km. 42,300 della strada statale 148 Pontina (direzione Roma), ha avuto un successo strepitoso!!!. Oltre 300 le auto che hanno partecipato alla manifestazione, dove i partecipanti si sono messi in competizione nelle varie categorie presenti durante l’evento; Tra queste: 12 categorie SPL, 9 categorie DEEJAY, 4 categorie SQL, 5 categorie TUNING e 4 categorie ROMBO. Oltre 100 sono stati i concorrenti premiati. Uno strepitoso successo che ha visto più di 2000 le presenze che incuriosite si sono soffermate ad ammirare ed ascoltare le strepitose auto tuning. L’organizzatore Simone Caffari insieme allo staff della TRS & SERVICE CENTRO TUNING e la CHEF EXPRESS SPA rappresentata dal responsabile Alessandro Oliva che ha curato tutto l’aspetto ristorativo, in collaborazione con la MASTER SOUND STUDIO’S di Foligno ringraziano per la partecipazione i seguenti Team: Criss Hi-Fi di Pontinia, Crazy Bass di Latina, T3 Sound di Vicalvi, Matrix Car di Roma, West Coast di Aprilia; e un ringraziamento particolare và a tutti i partecipanti che hanno reso possibile questa magnifica giornata!!!! Ma non finisce qui! perché a partire da venerdì 6 maggio 2011 e per tutti i venerdì seguenti, dalle ore 21:00 sempre presso l’area di servizio Esso (Chef Express) di via Pontina, dove si è svolta la manifestazione del Trofeo Master Cup si darà il via all’incontro serale del venerdì sera, per tutti gli appassionati del tuning e Car-Audio. L’incontro serale è aperto a tutti i tuners privati e professionisti dove potranno esporre le proprie creazioni liberamente al pubblico e passare una serata al massimo, potendo far erogare ai propri impianti il massimo della potenza, senza recar disturbo al prossimo visto che l’area è privata, circoscritta ed è priva di abitazioni circostanti. Vi aspettiamo numerosi…Non mancate!!! PER MOTIVI DI SICUREZZA PUBBLICA E INCOLUMITA’ DEI PARTE- CIPANTI E DEI VISITATORI L’ORGANIZZAZIONE COMUNICA CHE NON SONO ACCETTI ESIBIZIONISTI DAL PIEDE PESANTE, DEDITI A TESTACODA, SGOMMATE ED ACROBAZIE DI QUALSIASI GENERE. L’AREA E’ VIDEOSORVEGLIATA E I TRASGRESSORI SARANNO SEVERAMENTE PUNITI. Per qualsiasi informazione potete rivolgervi presso la “TRS & SERVICE CENTRO TUNING” situata in via Caniglia, 16 Aprilia (zona Campo di Carne) o telefonare ai seguenti numeri: 06.96849074 – 339.8134903 – 327.3289301 pagina 31 INVITO ALLA LETTURA Il Risorgimento italiano 17 marzo 2011: 150 anni sono passati dall’Unità d’Italia; tutto questo anno sarà dedicato a ricordare questa data, abbiamo potuto e potremo assistere, infatti, a spettacoli, concerti, mostre, manifestazioni nei luoghi più idonei delle diverse città italiane. Perché non celebrare un momento così importante anche attraverso la lettura, leggendo o rileggendo libri sul Risorgimento di storici contemporanei o libri di autori, che hanno vissuto in prima persona questa esaltante esperienza e ne hanno scritto per testimoniare quell’impegno patriottico e per cercare d’infiammare gli animi degli italiani allora divisi da frontiere nella stessa nazione? Rileggere Le mie prigioni di Silvio Pellico può essere interessante per comprendere quanto dura fosse la vita nella fortezza dello Spielberg dove l’autore rimase per dieci anni, dal 1820 al 1830. Oppure I promessi sposi di Alessandro Manzoni, libro che forse non abbiamo più aperto dopo la scuola. L’autore andò a risciacquare i suoi cenci in Arno per essere sicuro di dare alle stampe un libro scritto in un italiano perfetto, anche avere e comprendere una sola lingua unifica un popolo. Un libro che si legge con piacere perché particolarmente chiaro e discorsivo è L’Italia del Risorgimento, 1831-1861 di Indro Montanelli. Ed ancora si può trovare in libreria una pubblicazione curata da Denis Mack Smith: Il Risorgimento italiano, dove sono riportati gli scritti e le testimonianze di tutti coloro che hanno fatto l’Italia: Manzoni, Mazzini, Garibaldi, Gioberti e Pio IX, Carlo Alberto e Carlo Pisacane, Vittorio Emanuele II e Cavour, Carlo Cattaneo. Come in un grande affresco trovano posto tutti gli uomini del Risorgimento. Emergono le passioni politiche, gli ideali personali e il desiderio di fare una rivoluzione per creare, attraverso la riunificazione dei tanti stati in cui era divisa l’Italia, quel tessuto sociale, che permetterà poi al popolo italiano di costruire il proprio futuro. Da queste pagine emerge tutto un passato che ci appartiene e quanto oneroso sia stato l’iter per unificare la nostra nazione. Troviamo inoltre una collezione di monografie, piccoli libri dove sono riportati la biografia e gli scritti di coloro che hanno operato perché l’Italia fosse una. Possiamo leggere quindi i fatti più salienti della vita di Cavour, Massimo D’Azeglio, Silvio Pellico, Giuseppe Garibaldi, Vincenzo Gioberti, Francesco Crispi e Goffredo Mameli, autore dell’Inno d’Italia, che morirà a soli ventidue anni a Roma, nel 1849. Per coloro ai quali piacciono le storie d’amore un libro particolarmente avvincente è: Amore mio, uccidi Garibaldi di Isabella Bossi Fedrigotti, giornalista del Corriere della Sera. L’autrice riporta nel libro le lettere di due sposi: Leopoldina Lobokowitz e il conte Fedrigo Bossi Fedrigotti, suoi avi. I due si amano molto e sono di provata fede asburgica. Il carteggio riguarda il periodo in cui Garibaldi era saldamente attestato nel Trentino. Leopoldina è arrivata dagli splendori della Vienna imperiale a Rovereto in casa dello sposo nobile, ma povero, che abita in una depressa provincia dell’impero. I due si amano e quando lo sposo, ufficiale dell’esercito asburgico, va a combattere contro Garibaldi, invia lettere alla moglie lontana nelle quali racconta le vicende di questa guerra. Il titolo è provocatorio. Il Tirolo tornerà all’Italia solo nel 1918. Potremmo anche leggere: L’identità italiana in cucina” di Massimo Montanari dove l’autore ci descrive come la cultura gastronomica italiana sia molto più antica come la lingua e l’arte rispetto all’Italia politica che ha solo centocinquant’anni. Un altro libro interessante è: Bella e perduta l’Italia del Risorgimento di Lucio Villari che descrive quello che è stato il Risorgimento per i tanti giovani che hanno combattuto perché questa unificazione fosse resa possibile. Tra le novità dobbiamo ricordare: Londra dei cospiratori-L’esilio londinese dei padri del Risorgimento di Enrico Verdecchia. Molti furono, infatti, i patrioti che trovarono rifugio a Londra, pensiamo a Mazzini, Foscolo, Prati ed anche Garibaldi, ma insieme c’erano anche patrioti di altre nazioni e quindi gli eroi risorgimentali italiani vanno visti, secondo l’autore, in una visione più ampia, inseriti in un movimento ideologico che aveva investito in quel periodo tutta l’Europa. L’elenco potrebbe continuare ancora, ma è sufficiente andare in libreria e scegliere il libro che ci sembra più idoneo per farci comprendere meglio il Risorgimento, che ci ha permesso di avere un’Italia unita. Carla Ginanneschi pagina 32 Nails&TheCity® di Aprilia è il Centro Estetico, Solarium e Benessere che esce dallo standard delle solite strutture, dando un tocco di eleganza, e bellezza secondo lo stile del New Barocco, si sviluppa su una superficie tot di circa 200mq, curando il tutto nei minimi particolari, inserendo strumentazioni all’avanguardia e comfort di ultima generazione. Inoltre siamo stati selezionati tra i 200 migliori centri d’Italia VAGHEGGI, leader nel settore per la cura del viso e del corpo. Oggi Nails&TheCity® migliora ulteriormente offrendo servizi ancor più specialistici riguardanti il settore del benessere del corpo usando la massima potenza della tecnologia innovativa, che unisce più trattamenti in un’unica apparecchiatura, EXIMIA!! 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La QMASSAGE ha pratici gambali e bracciali realizzati con materiali atossici a settori sovrapposti, appositamente studiati per La Nails&TheCity® ricorda inoltre tutti gli svariati servizi che offre: Ricostruzione Unghie e Nail Art, Solarium con Doccia Solare ed Esafacciale alta pressione, Manicure & Pedicure, Massaggi, Trattamenti Corpo, Trattamenti Viso, Depilazione, Trucco Giorno/Sera e Sposa, Sauna Finlandese, Bagno Turco, Pedana Vibrante, Lettino Termale, Fangoterapia, Cromoterapia, Lettino ad Acqua, Candle Massage, Hot Stone Massage, Cristalloterapia, Pindasweda, Lip & Eye-Liner Semipermanente (trucco semipermanente) Biotek, inoltre siamo “Rivenditore Autorizzato” (per tutta la provincia di Latina) di 2 famosissime marche Leader mondali nel settore della ricostruzione unghie la “EzFlow” e “Harmony” (quest’ultima creatrice di Gelish l’unico Smalto in Gel semipermanente che ha vinto il premio Mondiale come prodotto innovativo 2010). La Nails&TheCity® vuole sottolineare che ENTRAMBI I MACCHINARI sono di fabbricazione ITALIANA e valorizzano le nostre aziende leader nel settore del Benessere. Lo Staff ti aspetta anche per sole informazioni e consulenze ad Aprilia in Via Giacomo Matteotti n° 126 – 04011 (LT) e ci puoi contattare telefonicamente al n° 06.60657757 oppure On-Line sul sito www.nailsandthecity.it, o ancora scrivendoci una e-mail all’indirizzo [email protected] oppure chiedici l’amicizia sul più grande social network “facebook”. 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 33 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 34 Un esercito di candidati all’affannosa ricerca di consensi Elezioni amministrative 2011: a caccia degli ultimi voti Con il passare delle ore diventa sempre più affannosa la caccia agli elettori indecisi o che vorrebbero non recarsi alle urne o perché poco interessati alle questioni politiche locali o perché ormai disillusi che a Pomezia poco o nulla potrà mai cambiare in meglio. Gli otto candidati a sindaco e le centinaia e centinaia di aspiranti consiglieri comunali stanno organizzando, singolarmente o con l’appoggio del partito o della coalizione, numerosi appuntamenti per richiamare l’attenzione della popolazione. Appuntamenti per illustrare il programma che attueranno in caso di elezione, per mostrarsi sensibili su determinate questioni quali la ventilata chiusura dell’unica struttura sanitaria pometina o anche solo di puro carattere national-popolare con cene e feste sul litorale, nei quartieri periferici solitamente ignorati o nella suggestiva cornice del Borgo di Pratica di Mare. Aumentate in modo esponenziale anche “gli atti di presenza” a matrimoni e funerali… anche l’emotività potrebbe dare i suoi frutti per raggranellare un voto. Insomma, la macchina pre-elettorale sta procedendo a pieno ritmo con la solita guerra dei manifesti che vengono, incivilmente, incollati ovunque vi sia una qualsiasi parvenza di base, sia essa una campana per la raccolta differenziata sia lo spazio riservato alle comunicazioni funerarie. Anche la pavimentazione stradale diventa un tappeto di volantini e “santini” destinati a diventare poltiglia sull’asfalto bagnato. Ricordiamo chi è in lizza. Il centrosinistra e il centrodestra si sono frammentati. Per la prima coalizione è in corsa il sindaco uscente Enrico De Fusco (Pd) appoggiato dalle liste Pd, Italia dei Valori, Federazione della Sinistra, Forza Pomezia (dove hanno trovato ospitalità esponenti del centrodestra quali Paolo Ruffini, Omero Schiumarini, Walter Valentini e Valter Valle) e Psi; a lui si contrappone il suo ex braccio destro ossia l’ex assessore alla Cultura Alba Rosa (Sel) - appoggiata dalla lista Sel e da “Ecologisti e società civile per Alba Rosa sindaco”; corre da solo il giovane Fabio Fucci del Movimento 5 Stelle, che in caso di ballottaggio non si imparenterà con alcuna coalizione, secondo le indicazioni del Comitato centrale o meglio del fondatore Peppe Grillo. Nel centrodestra, dopo anni e anni di attesa, finalmente il consigliere regionale Luigi Celori (Pdl) ha avuto la chance di poter ambire alla guida della città ed è appoggiato da Pdl, La Destra, Nuovo Psi e Lista Celori Sindaco; ma anche qui la divisione potrebbe portare a una non vittoria in prima battuta in quanto un altro esponente moderato vorrebbe poter arrivare a sedersi sulla massima poltrona e cioè Giorgio Puggioni (che aveva dovuto sostenere fino all’ultimo un testa e testa con Piergiorgio Crosti, presidente del Consorzio Universitario, e Fabrizio Soldati) proposto dall’Alleanza di Centro e appoggiato da Api, Fli, Udc, Psdi, Forza del Sud, Democrazia Forza Italiana (Dfi), Sport e Cultura, Cristiano Riformisti. Un altro aspirante primo cittadino è l’ex esponente di Forza Italia Massimo Ciccolini supportato da una coalizione formata dal Movimento Comunale Italiano (Mci) e da quello No Nucleare che potrebbe accattivarsi le simpatie di chi vorrebbe solo una energia pulita. Tra i candidati a primo cittadino vi sono anche due rappresentanti del mondo dell’associazionismo: Francesco Cefalo, ex presidente dell’Associazione Amici di Singen, candidato sindaco per la lista civica “Associazioni4Riunite”; e Maricetta Tirrito, ex vice presidente dell’Associazione Via-Libera collegata alle liste Città Nuove e Laboratorio Donne/Giovani. Fosca Colli [email protected] Propaganda elettorale: Committente il candidato POMEZIA 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 35 Propaganda elettorale: Committente il candidato 6 - 20 Maggio 2011 Propaganda elettorale: Committente il candidato RINNOVO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI POMEZIA - 15 -16 MAGGIO 2011 VOTA E SCRIVI Magrin candidato a sindaco PUGGIONI IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 36 POMEZIA (SINDACO USCENTE) Enrico De Fusco (Pd) appoggiato da 5 liste PARTITO DEMOCRATICO Antonini Renzo Apitnei M. Diana Attenni Fabio Barbieri Antonio Battistelli Maurizio Bello Attilio Bettini Carla Capodimonti Corrado Castaldo Anna Celani Silvia D’Alessandri Fiorenzo De Dominicis Francesca Flore Antonio Franceschetti Marcello Gallucci Giovanni Garzoli Stefano Martini Fabio Mengoni Debora Mesturini Marco Mirimich Fabio Morgante Gloria Sbaraglia Maurizio Tripaldella Silvana Ventriglia Massimiliano FORZA POMEZIA Abissi Filippo Antonelli Simone Barabba Lorenzo Carinci Bruno Carosi Daniela Cavasso Giovanni Cimadon Giuseppe Conti M. Teresa Frassineti Loreto Golemi Stefano Martinelli Daniele Pansè Paolo Puggioni Cristiano Ruffini Paolo Schiumarini Omero Sorrentino Monica Valentini Walter Valle Valter ITALIA DEI VALORI Adduci Stella Barone Nicolò Bruni Federico Conficoni Giordano D’Angelo Laura De Lorenzi Fabrizio Delli Colli Marzia Di Mambro Glauco Dimasi Paolo Faeti Andrea Iammarone Cinzia Kappler Gianclaudio Lupo Luigi Marinelli Roberto Martinengo Gianni Martelli Lucio Parma Roberta Laura M. Patrissi Donato Pucci Michele Ricciardi Sergio Santini Muratori Luca Valentino Federico Vecchio Lorenzo Zagaria Mariagrazia FEDERAZIONE DELLA SINISTRA Mirarchi Anna Oleandri Andrea Giugno Antonella Oliva Giovanni Bagatti Monica Gasbarri Oliva Tiberini Marina Giuliani Franco Pozzolini Emanuela Angelone Roberto Librizzi Grazia Notariello Daniele Ranieri Alessandra Vaccargiu Giada Zuccari Raquel Prezioso Carmela Tewfik Naguan Romanati Orestino Impellizzeri Danilo Macellari Angelo PSI Bacchilega P. Francesco Bartolini Bianca Bernesco Giorgia Boscherini Armando Bravaccini Rizieri Busti Sergio Campoli Federico D’Agapiti Franco Di Giulio Enio Di Melchiorre Maurizio Filippone Egidio Fioretti Alessandro Morico Noemi Paolini Dario Radice Panaria Emilio Robotti Roberto Spagnoli Luca Tedoldi Simona Toce Pietro Zanni Giuseppe Luigi Celori (Pdl) 4 liste PDL Errico Romano Angelotto Pietro Antonielli Alberta 6 - 20 Maggio 2011 I CANDIDATI AL CONSIGLIO COMUNALE Barillà Claudia Battaglia Angelo Bernardi Tarcisio Galasso Gian Franco Giovannelli Paolo Libertino Filippo C. Lombardi Romano Mascioli Ivan G. Militello Franco Minelli Roberta Monaco Giuseppina Pagliuso Saverio Paris Luciano Piselli Raimondo Poccia Adriana Rinaldi Mario Serafini Rodolfo Stellacci Graziano Vulpiani Corrado Salfi Pietro De Luca Marco CELORI SINDACO Altese Giuseppe Battaglia Salvatore Bello Fausto Carluccio Roberto Catozzi Daniele Cava Alberto De Baggis Giovanni Di Carlo A. Domenico Formichella Diego Lelio Andrea Mileo Rocco Piraino Eduardo Raco Giuseppina Re Guglielmo (Mimmo) Resta Vincenzo Scalia Salvatore Telese Terme Trusiani S. Michienzi Uzzi Gerardo Di Pietro M. Gabriella Santoni Stefano D’Atri A. Francesca Salustri Valerio Colicchia Stefano LA DESTRA DI STORACE Armocida Marcello Belardi Elvezio Bellocchi Walter Bonanno Mario Donati Claudio Fabbrizi Andrea Franceschetti Maria Giovancroce Silvana Massari Giorgia Maura G. Battista Melilli Franco Padovan Fabio Petritoli G. Aurelio Piro Giovanni Rocchi Roberto Romagnuolo Antonio Romano Cosimo Rossi Fiorella Ruiu Daniele Sepe Francesco Severi Patrizia Spano Francesco Vettraino Roberto Zappavigna Guido NUOVO PSI Di Biase Fausto Chisari Antonietta Palazzo Patrizia Gatti Angelo Cottefoglie Daniela Parente Lucia Fedrizzi Rossana Molitierno Giuseppe Casarano Aniello Bragaglione Floriana Scotti Giuseppina Dattilo Alessandro Di Martino Giuseppe Adinolfi Erminia Colangione Generoso De Angelis Massimiliano Morra Gaetano Dattilo Salvatore Chiari Mario Molitierno Francesco Massimo Ciccolini Mercuri Mauro Giuseppe Romano Gentili Roberto Pigianelli Attilio Piromalli Marco Ciotti Giancarlo Marocchi Patrizia Avarelli Gaia Di Francesco Noemi Fiori Laura Guerra Rita Santoro Paola Di Carlo Valeria Menadeo Rosanna Bassotti Paola Pietrina Tula Omero Carmela Milan Benita Battista Maria Rosaria Carladami Annarita Chialastri Mauro Giorgio Puggioni 8 liste API (Alleanza per l’Italia) Mecca Leonardo Ferraro Michelina Bisesti Mauro Dari Alessandra Colia Vittorio Luciani Emanuela Cucchi Silvio Stefanutti Roberto Vece Mario Cocilovo Gianluca Versari Antonio Tassone Andrea Muratori Ivano Martinelli Niko Ruocco Michele Magrin Vincenzo Gentili Mauro Novaldi Manolo Faggiano Enrico Tondi Marco Giannaula Tommaso Gruosso Luciano Picciotto Edoardo Luciani Massimiliano DEMOCRAZIA FORZA ITALIANA Autiero Pasquale Raimondo Speranza Rosati Lorena (Lory) Bergamo Andrea Formisano Raffaele Piscitelli Francesco Cicchinelli Alfredo Masone Francesco Lattaro Loretta Tonlorenzi Mario Della Porta Luca Degli Uberti Roberta Rosati Americo Piozzi Ludovico Mannarino Michele Perego S. Pasqualina Casani Stefano Morra Pasquale Cruber Giovanni UDC Caponetti Claudio Barci Giuseppe Blancodini Dario Busti Roberto Cardillo Roberto Civita Francesco D’Avino Angelo Fedele Filippo W. Ferraro Giorgio Frisicaro Calorego Introcaso Antonio Mauro V. Gennaro Moscatiello Marcello Mugnaini Gianni Paloni Sandro Panaccione Antonio Pellegrini Chiara Pierotti Arnaldo Ruggiero Domenico Russo Maria Rotonda Salciccia Andrea Santoro Matteo Valmaggi Alessio Zibellini Gianni 2 liste MCI (Movimento Comunale italiano) Aceto Barbara Arcobaleni Davide Barzanti Enzo Campo Mario Campo Serafino Capizzano Enzo Ciccolini Lorenzo Coccia Angela Conte Maria Copcea Costica Decini Patrizia Elia Carmine Esposito Maria Rosaria Fagnocchi Giulio Gessa Marino Giovannelli Michela Giuliani Giorgio Lai Barbara Martucci Giovanni Popa Lorenzo Prota Gianluca Santamaria Emanuelle Sassi Luciano Valloreo Massimiliano NO AL NUCLEARE Di Francesco Dario Pasqualucci Ottavio PSDI Mambelli Roberto Abblasio Luciano Avvisati Giancarlo Maria Brannetti Luciana Carta Antonio Cautero Luisa Colasanti Luigi Coppola Alessandro D’Agnelli Franco D’amico Caterina De Cristofaro Vincenzo De Santis Daniele Guzzardi Rosalia Maria Iorizzo Franco Macori Veneranda Malagisi Angelo Morini Massimo Pieramici Rosanna Regalbuto Salvatore Savioli Vittorio Senzani Silvano Spada Giovanni Tassone Francesco Vizir Varvara FLI (Futuro e Libertà) Muzi Gianpiero Tovalieri Vittorio Seri Andrea Pireddu Cristian Tedesco Giuseppe Busti Murizio Fagiolo Filippo Libello Angelo Pucci Roberto Virzi Roberta Tavarone Andrea Cimadon Enrico Zara Alessio Maccarone Tiziana Petteruti Luca Frattaroli Eliseo Bosu F. Celeste Segoloni Augusto SPORT E CULTURA Furgani Egidio (Ettore) Boeri Sergio Di Francesco Marco Foco Stefania Gencarelli Massimiliano Izzo Giuseppe La Trofa Filomena Lastella Angela Leste Paola Norcini Luciana Pallotta Marco Piroddi Valentina Scalzo Adelina Scirocco Sergio Serrao Francesco Solimando Laura Soro Monica Trinchero Andrea Trinchero Mirko Di Iorio Antonio CRISTIANO RIFORMISTI Savastano Giampiero Palladino Mario Aluigi Andrea Bonamore Massimiliano Bucci Roberto Buonanno Giulio Caldara Umberto Cencini Alessandro Ceraldi Erasmo Cioccari Carlo De Prosperis Luciano Natalucci Massimiliano Odino Daniele Pantani Maurizio Pizziconi Solange Prato Marco Rielli Alessandro Ligi Arduino FORZA DEL SUD Morganti Stanislao detto Stani D’Onofrio Massimo Angelini Mario detto Mariuccio Tomaino Giuseppe Bimbi Marcello Caporata Marcello Cappellano Nunziata Maria Cherubini Roberto Di Mauro Pietro Di Todaro Armando Fontana Mariagrazia Gerbino Antonella Iacuitti Stefania Pisu Mariapia Priori Fabiano Ragni Roberta Saponangelo Alessia Sblendario Anna Rosaria Muzi Morena Lococo Ignazio Antonio Alba Rosa Nazzaro Daniela Pala Aurelia Rosadoni Dianella Fabio Fucci Movimento 5 Stelle MOVIMENTO 5 STELLE Raspa Giuseppe Mercanti Renzo Iacobone Cristina Sbizzera Lorenzo Morgantini Patrizia D’Alterio Mario Vitiello Dario Signorelli Gennaro Luongo Giuseppe Di Nino Stefano Barbieri Claudio Minicucci Teodorico Paggetti Veronica Panicucci Susanna Greco Simone Buccini Roberto Cerri Federica Petriachi Gianfranco Ruo Giovanni Izzo Salvatore Pozzi Stefano Barbieri Francesco Nisi Anna Maria Monni F. Romana Maricetta Tirrito 2 liste CITTÀ NUOVE Armenia Claudio Caprasecca Gianluca Carbonara Claudia Cavani Andrea De Marco Francesco Di Fazio Enrico Falvelli Pino Fiorentino Luciano Giuliano Alberto Mario Ischiboni Simone Maino William Manzi Stefano Marcello Gaetano Massaccesi Bruno Neocliti Raffaella Oberlechner Claudio Ribelli Fabrizio Saddemi Carlo Scaglione Alfredo Semorile Marina Turci Ornella Tusa Caterina Tuzzolo Cataldo Visani Enrica LABORATORIO DONNE/GIOVANI Perfetto Vincenza Barbaresi Luca Caridi Carmela Cortez Dora Gaudino Stefania Giampa Stefano Giangregorio Sergio Giudice Maria Teresa Giugliano Anna Gislao Demis Maddaloni Michele Massaro Giuseppe Moresco Fiammetta Morini Fabio Mura Aldo Peverini Manuela Rovitto Felice Salvioli Silvia (Sel) 2 liste SEL (Sinistra Ecologia Libertà Con Vendola) Borgo Caratti Mario Baieri Roberto Bartoletti Ivan Bensi Dario Carradori Adriana Cassano Morena Catalani Antonio Maurizio Ceccarelli Giuseppe Chieppa Tiziana Del Grande Maria Della Volpe Gianluca Di Lisa G. Antonio Felletti Bruna Giacchetti Giancarlo Giacomelli Alessandro Giustiniani Rita Koene Giovanni Manieri Anna Massimi Domenico Oliva Immacolata Riccobono Giovannella Trappolini Stefano Trombettoni Federico Vennettilli Fabio Francesco Cefalo è il candidato sindaco per la lista civica ASSOCIAZIONI RIUNITE Tassile Giancarlo Goffredo Luca Agostini Davide Horne Elaine Amraoui Fatiha Marchetti Claudio Bello Roberto Mignanelli Rosa Bruno Rosalba Pascucci Ageo Ceccarini Federica Perla Christian Damato Nadia Pezzilli Barbara De Lucia Alberto Polidori Gabriele Di Antonio Donatella Rofena Laura Di Domenico Achille Santucci Raffaele Ferraro Luca Tonelli Cinzia Gaetano Ilaria Zarbo Salvatore ECOLOGISTI E SOCIETÀ CIVILE POMEZIA Impiccini Rosanna Martinoli Massimo Anwar Kanwal Alvina Bonessio Ferdinando Informa che mette a disposizione spazi a pagamento relativi alla Castriciano Maria diffusione di MESSAGGI POLITICI ELETTORALI Ceccarini Matteo Ceotto Annarita per le elezioni Amministrative del 15 e 16 maggio 2011 e in caso di Chiantera Paolo ballottaggio, secondo quanto stabilito dalla legge del 22/02/2000 n. 28 e Di Girolamo Luigi Gabriele Roberto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Giovini Alessandro Giusti Antonio Per tariffe e modalità di prenotazioni rivolgersi alla redazione del nostro Lattanzi Rita Giornale in via E. Fermi 18 - 04011 Aprilia (Latina) oppure Libralato Giorgio telefonare al n. 06.9275019 - 335.8059019 Lienhard Susanne K. IL GIORNALE DEL LAZIO Propaganda elettorale: Committente il candidato 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 37 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 38 6 - 20 Maggio 2011 a Giampiero Pedace assessore alla cultura NETTUNO intervista e pubblica istruzionedel Comune di Nettuno L’assessore alla cultura e pubblica istruzione del Comune di Nettuno Giampiero Pedace racconta il lavoro che in questi due anni e mezzo dalla nomina, ha portato a termine il suo assessorato e anticipa le novità importanti che riguardo l’immediato futuro questi pezzi di storia, deve diventare l’elemento trainante, il centro delle attività culturali; all’esterno è stata posizionata anche una grande bacheca all’interno della quale vengono affisse le locandine di tutti gli eventi in programmazione. Quali sono in principali obiettivi del suo assessorato? Gli obiettivi che io come assessorato mi sono proposto valorizzare sia l’aspetto turistico, la cui delega è del sindaco, sia quello culturale visto che la cultura è parte integrante del turismo. Io mi sono posto all’attenzione alcune cose come il Forte Sangallo, costruito da Antonio da Sangallo per papa Alessandro VI e il borgo medioevale. Il Forte per quanto mi riguarda deve diventare il centro della cultura visto che al suo interno abbiamo il museo antiquario, adesso in fase di ristrutturazione dopo l’importante scoperta del Guerriero di Torre Astura ritrovato all’interno del Poligono; esiste poi un cospicuo archivio fotografico e storico con stampe che aiutano a valorizzare tutte le tradizioni della città e poi abbiamo ripristinato anche il museo dello sbraco, dove è attualmente presente una cospicua raccolta di materiale, alla quale hanno partecipato privati cittadini di Nettuno. Oltre ai reperti bellici sono presenti uniformi, documenti, fotografie originali e oggetti che erano di uso quotidiano. Il ritrovamento del Guerriero, che risale al 2009, è estremamente importante sia per la città, che dal punto di vista archeologico e noi abbiamo quindi deciso di valorizzarlo nella giusta maniera. Il Forte, che custodisce tutti Quanto è importante per lei, il coinvolgimento dei giovani nella storia e nella cultura? Uno degli obiettivo fondamentali per noi è proprio quello di coinvolgere soprattutto i giovani e cercare di creare in loro una coscienza storica. A tal proposito lo scorso anno abbiamo realizzato, grazie all’aiuto si moltissimi volontari, un libro con delle bellissime foto della nostra città che ripercorre appunto tutta la storia nettunese. Di questo libro sono stampate 1500 di copie, di cui 750 sono diventate patrimonio delle biblioteche scolastiche. Per la prima volta in quell’occasione, l’amministrazione comunale ha stampato un libro per far conoscere la propria storia. Per intercettare i giovani è stato poi deciso di metterlo anche in rete, sul sito del Comune di Nettuno. Noi oltretutto ci siamo resi conto che ormai la vicinanza con Roma , le seconde case che veniva utilizzate solo durante il periodo estivo adesso sono diventate prime case e c’è una crescita della popolazione e dei giovani che non conoscono il territorio, se una città se non si conosce non si ama. Quale sarà il prossimo progetto che terminerete a breve? Altro progetto che stiamo cercando di portare a termine in breve tempo è quello dell’apertura di una biblioteca, interno di Forte Sangallo insieme ad alcuni volontari che collaborano con l'assessore Giampiero Pedace secondo da destra visto che Nettuno non ha una biblioteca comunale. Stiamo lavorando in questo senso e abbiamo già firmato un protocollo d’intesa con la scuola media <Ennio Visca>, con la dottoressa Annamaria Cervoni. Abbiamo già acquistato delle librerie nuove, presto metteremo Il Comune di Nettuno firma un protocollo d’intesa con il C.i.t.e.r.a.: l’intesa permetterà di sviluppare politiche di efficienza energetica sul territorio. Il Sindaco Chiavetta: “Sottoscriveremo il Patto europeo dei Sindaci per l’energia” Il Comune di Nettuno ha sottoscritto un protocollo di intesa con il C.i.t.e.r.a. con l’intento di sviluppare politiche locali di efficienza energetica e di promuovere la ricerca nel campo delle fonti rinnovabili e della mobilità sostenibile. Il C.i.t.e.r.a., Centro Interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro Ambiente con sede presso la Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma, è un centro universitario attivo sul fronte della sperimentazione e della ricerca per l’efficienza energetica e per le fonti rinnovabili che si occupa di fornire supporto e consulenza nel settore ad enti pubblici. “Attraverso questa iniziativa – spiega l’Assessore all’Ambiente Flavio Biondi – vogliamo impostare la politica energetica del Comune, rendendola in linea con le normative europee e riducendo le emissioni di CO2. Svilupperemo interventi a breve, medio e lungo termine: tra i primi provvedimenti stiamo valutando l’introduzione del fotovoltaico nelle scuole, la riqualificazione energetica degli edifici comunali, l’efficientamento dell’illuminazione pubblica e il rinnovo del parco mezzi di trasporto locale”. “Il Comune aderirà al Covenant of Mayors, ilPatto dei Sindaci di tutta Europa – dichiara il Sindaco Alessio Chiavetta – i comuni europei infatti vogliono ridurre, entro il 2020, le loro emissioni sul territorio del 20% rispetto alle emissioni rilevate nel 1990. L’adesione al club dei comuni europei imporrà lo sviluppo di un Paes, il Piano di Azione per l’Energia sostenibile, da presentare in sede europea entro un anno dalla firma del patto: in tale Piano, illustreremo i vari interventi nelle varie aree di efficienza energetica, fonti rinnovabili e trasporti”. due postazioni internet e grazie anche al volontario aiuto di una bibliotecaria dell’Aquila, specializzata, proveremo a creare uno spazio interculturale, da mettere a disposizione dei giovani. Linda Silvia UN CONSIGLIO SULLA SITUAZIONE DEI SERVIZI SANITARI DEL DISTRETTO ANZIO-NETTUNO I consiglieri comunali Giacomo Menghini (PD), Roberto Alicandri (IdV) e Anna Ferrazzano (ApI) hanno protoccollato una richiesta per discutere in Consiglio della situazione dei servizi sanitari nel Distretto Anzio-Nettuno. "Da quasi un anno - scrivono i tre consiglieri - è in atto un processo di riassetto organizzativo-funzionale dei servizi sanitari del Lazio ad opera della Presidente Renata Polverini, nella sua qualità di Commissario ad acta per la Sanità. Già il 5 agosto 2010, con la delibera n. 42, questo Consiglio Comunale aveva votato all’unanimità una mozione che segnalava l’attenzione e la preoccupazione per le ricadute che tale processo avrebbe avuto sul diritto alla salute dei cittadini del nostro territorio, sollecitando l’attivazione di iniziative adeguate a costituire il giusto livello di condivisione delle problematiche della sanità territoriale. Di contro - proseguono nel documento protocollatop in Comune abbiamo assistito in queste ultime settimane al susseguirsi di notizie ed atti che suscitano la legittima preoccupazione della cittadinanza e di cui le rappresentanze politiche debbono giustamente farsi carico. A fine marzo la Direzione Generale della ASL Roma H aveva dovuto annunciare il blocco dei ricoveri presso i Reparti di Ostetricia-Ginecologia e di Pediatria dell’Ospedale di Anzio per carenza di personale sanitario, blocco poi scongiurato in extremis dall’autorizzazione alla proroga dei contratti del personale a tempo determinato, ma che rischia di ripresentarsi alla scadenza della proroga autorizzata. In questi giorni si sta disponendo, ai sensi del Decreto del Commissario ad acta n. U0092 del 23 novembre 2010 “Piano Regionale Sangue”, la chiusura del Centro Trasfusionale degli Ospedali Riuniti Anzio-Nettuno e il trasferimento del personale e delle attrezzature all’Ospedale di Velletri. Sul destino del Servizio di Senologia si rinnovano voci allarmanti. E’ evidente - proseguono ancora i tre esponenti del centrosinistra - che il processo di riorganizzazione dei servizi sanitari sia indirizzato a tutelare l’esubero di offerta nella capitale, a tutto danno dei territori limitrofi, e che in questo quadro il Distretto Anzio-Nettuno paghi ulteriormente la sua condizione di perifericità rispetto alla zona dei Castelli Romani. La chiusura del Centro Trasfusionale appare rispondere a tale logica, senza tenere conto del ruolo che il presidio ospedaliero dei Riuniti di Anzio-Nettuno svolge non solo nel territorio dei nostri due comuni, ma nell’area limitrofa che si allarga anche alla Provincia di Latina, svolgendo la funzione di presidio di prossimità anche per Aprilia, Ardea e parte del territorio di Latina. Appare pertanto indispensabile convocare in seduta congiunta i Consigli Comunali di Nettuno ed Anzio, invitando la partecipazione attiva di rappresentanti regionali, della Direzione della ASL RMH, degli operatori socio-sanitari, delle associazioni di settore e della cittadinanza". IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 NETTUNO pagina 39 La festa dedicata alla patrona nettunese, Nostra Signora delle Grazie Tutto pronto a Nettuno per la festa dedicata alla patrona nettunese, Nostra Signora delle Grazie. La città si prepara anche quest’anno ad accogliere con spirito religioso, la tradizionale processione di maggio in onore della Madonna delle Grazie, sempre molto sentita dalla popolazione e radicata nel le della “Confraternita Madonna delle Grazie”. Sabato ci sarà l’inizio ufficiale dei festeggiamenti: al mattino presto partirà il pellegrinaggio dalla collegiata al Santuario, la messa e la vestizione della preziosa statua della Madonna, adornata di gioielli e manti pregiati. Alle 14 si terrà invece la messa presieduta Malfa, mentre la sera alle 21.30 è stato organizzato il concerto del gruppo musicale “Tiromancino”, presso piazza Cesare Battisti al termine del quale, si potrà assistere al consueto spettacolo pirotecnico. Da lunedì 9 a sabato 14 invece, prenderanno poi il via le fiaccolate serali tra le vie del borgo, la recita del territorio ormai da lunghi anni. La chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista, che ospiterà nella settimana dal 7 al 15 maggio la statua della Santa, è già completa dei preziosi drappi color oro che adornano l’altare e contornano l’intera parrocchia. La festa comunque cominciata già con il triduo di preparazione svoltasi con le messe al Santuario di Nostra Signora delle Grazie. Il terzo giorno del triduo ci sarà anche il rito della vestizione dei nuovi confratelli e delle consorel- dal rettore Padre Giovanni Alberti con la partecipazione della “Corale Città di Nettuno” diretta dal maestro Gianluca Pagliuso e alle 20 sarà il momento della solenne processione di andata con la partecipazione del complesso bandistico “Angelo Castellani” diretto dal maestro Giuseppina Catanzani. Per tutta la settimana il calendario nettunese sarà ricco di eventi. Domenica sarà la volta della corsa ciclistica “2° Gran Premio Città di Nettuno” che partirà alle 8.30 da via Ugo La “Regina Coeli” , la supplica alla Madonna ed i vespri. A concludere i festeggiamenti, la processione di ritorno domenica 15 maggio, che sarà preceduta ancora da celebrazioni eucaristiche, con la partecipazione del vescovo Sua Eccellenza Monsignor Marcello Semeraro e della delegazione della città inglese di Ipswich, gemella con Nettuno e dalla quale proviene la preziosa statua lignea. L.S. LI RICONOSCI? - Riconosci tutti i giocatori e invia la foto con tutti i nomi al Giornale del Lazio Via Fermi 18 -04011 Aprilia (Latina). MASCI gioielleria offrirà un simpatico omaggio a tutti coloro che avranno dato la risposta giusta. ULTIMA PUBBLICAZIONE NEL PROSSIMO NUMERO PUBBLICHEREMO I NOMINATIVI DEI VINCITORI IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 40 ANZIO 6 - 20 Maggio 2011 Intervista all’assessore Patrizio Placidi Politiche ambientali e sanitarie del comune di Anzio di Consuelo Noviello Patrizio Placidi è nato il 6 settembre 1953 ad Anzio, diversi negli anni gli incarichi istituzionali che ha ricoperto. Nella precedente amministrazione comunale (2003) è stato vice sindaco ed assessore alle finanze. Nell’ultima tornata elettorale del 2008 è stato nominato assessore alle politiche ambientali e sanitarie. Si definisce socialista nell’area di centro destra. “ Un assessorato con diverse criticità rispetto al precedente – spiega l’Assessore – ma che ad Anzio grazie al forte impegno e collaborazione delle varie realtà esistenti è in primo piano”. Quale sono le sue considerazioni sull’Assessorato? “Certamente conoscevo la realtà, l’assessore che mi ha preceduto, Luigi D’Arpino, è un caro collega, un amico, un ottimo amministratore, ha lavorato con serio impegno durante il suo mandato, ma la criticità del settore ambiente era reale. Quegli anni sono stati difficili perché la politica era in difficoltà, mi riferisco in particolare al 2006. L’aver optato per la Volsca Ambiente SpA, per quel che riguardava il settore ambiente come raccolta dei rifiuti e tutto quello che concerne l’incasso dei tributi (TARSU e TIA) doveva portare a livelli più soddisfacenti, possiamo dire che l’Amministrazione Comunale ha agito nell’interesse della cittadinanza, abbiamo aderito in quota 1% alla società, questo per non coinvolgere in maniera pesante il Comune. Una scelta ponderata, la mia considerazione, a distanza di anni è che c’è stata un po’ di leggerezza nel non aver appurato la conoscenza fino in fondo dell’azienda in questione che di fatto non era in grado di sopperire alle richieste ed alle esigenze delle territorio anziate. Ora la situazione è ben diversa”. Come è cambiata la situazione? “ In meglio, all’inizio del mio mandato ho adottato una linea dura, come primo passo la Volsca Ambiente SpA non si occupa più del settore, abbiamo affidato l’incarico mediante aggiudicazione di gara d’appalto. Abbiamo emesso circa 130 mila cartelle esattoriali, per svariati milioni di euro (cash), questo è stato l’inizio, una decisione considerata per alcuni impopolare, sono state chieste le mie dimissioni, ma siamo andati avanti nel nostro percorso fatto di regole e di gestione oculata delle risorse economiche portando avanti progetti importanti e come ben potete vedere, le strade sono pulite, le rotonde curate nel verde\l’arredo urbano. Ho delle foto di come si trovavano alcune strade e di come sono ora, questo è un risultato tangibile. L’Assessorato all’Ambiente in genere viene considerato, politicamente, secondario rispetto ad altri, tipo l’Assessorato ai Lavori Pubblici, ma in realtà non è così. Il verde, la città pulita, l’efficienza nella raccolta e gestione dei rifiuti rappresenta il biglietto da visita per chi viene ad Anzio. Per me è stata una sfida. Riuscire a fare meglio. Ricordo il viaggio a Bad Pyrmont per il gemellaggio. Il sindaco Luciano Bruschini ammirando le aree ricoperte di fiori, le strade pulite mi disse: “ Riesci a far diventare Anzio così?”. Ci siamo impegnati per dare una qualità di vita migliore ai nostri concittadini. Il Sindaco nel 60% dei suoi interventi punta sempre l’attenzione sull’ambiente. Il mio obiettivo è realizzare in ognuno dei 12 quartieri un’area verde. Le strade sono costantemente controllate dai nostri operatori che con macchinari (patrimonio comunale) provvedono alla pulizia delle aree. Gli sponsor, inoltre, ci hanno permesso di realizzare e curare le aree verdi, abbassando notevolmente i costi di manutenzione”. State avviando il Porta a Porta per la raccolta dei rifiuti partirete con Anzio Colonia - Quartiere Marconi, un progetto importante per il territorio “E’ fondamentale per il nostro territorio. Saranno coinvolte 1700 utenze. Questo servizio è previsto nel mese di maggio. Entro la fine del mese di maggio saranno rimossi tutti i cassonetti dall’area nella quale sarà avviato il progetto fondamentale per ridurre i rifiuti indifferenziati che vengono conferiti in discariche ormai sature e soprattutto di incrementare la raccolta differenziata con il conseguente recupero di materiali che potranno essere riutilizzati. Lo definisco un “porta a porta spinto” nel senso che non abbiamo tralasciato nulla, stiamo avviando una campagna di informazione mirata e personale. Dei nostri incaricati chiamati facilitatori si recheranno nelle singole abitazioni conferendo i kit per la raccolta differenziata e spiegando come conferire i rifiuti. Adotteremo una sorta di codice a barre che identificherà l’utenza, nel caso di conferimenti errati il contenitore non verrà ritirato e verrà apposto un bollino rosso. Stiamo provvedendo attraverso l’ufficio comunicazione ad inviare 1700 lettere nominative per le utenze interessate all’avvio del porta a porta. Devo ringraziare i collaboratori e la Commissione ambiente e sanità presieduta da Amato Toti, la maggioranza e l’opposizione per la concreta e fattiva partecipazione a questo importante percorso”. La raccolta per Anzio centro come verrà svolta? “ Il territorio di Anzio ha diverse caratteristiche e criticità. Per il centro verrà realizzata una seconda isola ecologica a IL COMMENTO DEL SINDACO LUCIANO BRUSCHINI: “La raccolta dei rifiuti porta a porta è un progetto difficile, inizialmente costoso, per l’attuazione del quale è fondamentale la totale collaborazione dei cittadini che, in un futuro non troppo lontano ci riserviamo di premiare con incentivi ed eventuali riduzioni della tariffa d’igiene ambientale. In questi primi tre anni di amministrazione abbiamo intrapreso tutta una serie di iniziative che hanno consentito ad Anzio di essere una Città più pulita ed ordinata, con aree verdi curate e con il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani tornato a standard ottimali. Inoltre, sempre per quello che riguarda il settore delle politiche ambientali, è importante evidenziare la conquista dell’ambito riconoscimento della Bandiera Blu, la riapertura del centro per la raccolta dei rifiuti ingombranti Usa & Getta e la prossima realizzazione di un secondo centro di conferimento in località Padiglione, l’avvio della raccolta differenziata nelle spiagge e tutta una serie di iniziative tese alla riqualificazione del nostro territorio”. scomparsa, stiamo valutando se meccanica od idraulica. Dobbiamo lavorare di concerto con le attività locali. La buona riuscita della raccolta differenziata – porta a porta deriva anche dal settore della ristorazione e degli operatori balneari. Adotteremo dei kit specifici con delle buste personalizzate”. Anzio è una città che nel fine settimana e durante il periodo estivo diviene meta di turisti, visitatori e persone che hanno le seconde abitazioni, per la raccolta dei rifiuti come intendete procedere? “ Stiamo valutando i vari territori, realizzeremo delle isole ecologiche per la raccolta dei rifiuti nelle strade di accesso principali, la Nettunense, l’Ardeatina, la zona di Lavinio Stazione. In questi siti saranno presenti dei nostri operatori affinché tutto avvenga nelle modalità previste”. CARATTERISTICHE DEI 5 CONTENITORI DISTRIBUITI MARRONE per i rifiuti alimentari e organici che vengono trattati in impianti di compostaggio industriale: danno vita a compost di qualità, un eccellente ammendante per uso agricolo; GIALLO per imballaggi in plastica e metalli con i materiali separati vengono inviati ai Consorzi di Filiera che avviano al recupero nelle industrie; VERDE per il vetro con i materiali separati vengono inviati ai Consorzi di Filiera che avviano al recupero nelle industrie; BIANCO per la carta e cartone che vengono trasferiti alla Piattaforma COMIECO dove viene poi avviata nelle cartiere per la produzione di nuova carta, cartone e cartoncino; GRIGIO per materiali non riciclabili che saranno smaltiti con particolari procedure, in modo da provocare il minor danno possibile all’ambiente e per minimizzare la quantità di tali rifiuti. Per segnalazioni legate alla raccolta porta a porta dei rifiuti e per il ritiro a domicilio del verde e degli ingombranti è attivo il numero verde 800 126 429 www.anziodifferenzia.it [email protected] COMITATO DI QUARTIERE ANZIO COLONIA Il comitato di quartiere interviene sulla questione della raccolta dei rifiuti dicendo: “Uno dei grandi problemi che affligge il mondo moderno riguarda i rifiuti urbani prodotti dall’uomo. Finora, come il solito, si è sottovalutato il pericolo che essi rappresentano e, senza nessuna accortezza, sono stati gettati dove capita. Ora ne stiamo pagando le conseguenze sotto forma di gravi malattie e inquinamenti ecologici disastrosi. Le discariche sono come tante ferite aperte, esse producono in continuazione infezioni che contagiano il suolo e l’aria della nostra bella Italia. Eppure la tecnologia dei giorni nostri è in grado di trasformare i rifiuti in ricchezza. Il riciclaggio è l’unica soluzione a questa pericolosa piaga sociale: fatto con il metodo della differenziata a porta a porta può benissimo eliminare le immense discariche che esistono sul nostro territorio. Il sistema funziona ed è adottato da molti anni, e con successo, da tanti paesi europei. Per la sua buona riuscita servono soltanto due essenziali cose: l’impegno dei nostri governanti e il buon senso dei cittadini. I primi avranno il dovere di gestire in modo responsabile il progetto, con la massima organizzazione logistica, in modo di evitare sprechi di denaro pubblico. I secondi avranno il compito più delicato: dovranno impegnarsi, con la massima serietà, nella separazione dei rifiuti direttamente nelle loro abitazioni, usando gli appositi contenitori che il Comune darà loro in dotazione. Il Comitato Anzio Colonia lido Marechiaro sente il dovere di farsi partecipe di questo evento importantissimo ed essenziale per migliorare le condizioni dell’inquinamento ambientale del nostro territorio. Anche se in piccolo, sentiamo il dovere di contribuire, tramite la stampa, a stimolare i nostri cittadini a un comportamento di responsabilità civile, ricordando a tutti che, per la riuscita del progetto porta a porta, è di vitale importanza cambiare le nostre abitudini in riguardo allo smaltimento dei rifiuti domestici. Poiché siamo stati scelti per iniziare questo importante progetto, noi tutti abbiamo il dovere di essere d’esempio a coloro che seguiranno, dimostrando il nostro grado di civiltà. Sappiamo benissimo che il cambiamento delle abitudini comporterà un grande sforzo, ma se vogliamo un futuro migliore per noi e i nostri figli, dobbiamo riuscirci: non dobbiamo essere inferiori a nessun altro paese europeo che già adotta con successo la differenziata dei rifiuti. Il Comitato è orgoglioso dei suoi residenti che, a loro volta, sono orgogliosi di essere cittadini di Anzio e della sua antica storia. Per questo nutriamo la massima fiducia in essi e siamo certi di poter contare sul loro grande senso di responsabilità”. Queste le considerazioni del Comitato Anzio Colonia lido Marechiaro rappresentato da Giorgio Giolini. Consuelo Noviello [email protected] IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 ARDEA I consiglieri della maggioranza (che qui però è targata PDL) fanno mancare il numero legale, così non si votano punti importanti per la città. Non si è infatti concluso il consiglio comunale convocato per oggi 29 aprile: il presidente del consiglio, constato la mancanza del numero legale, si è visto costretto a rinviare a data da destinarsi il più turbolento dei consigli comunali della seconda era Eufemi. A fare la parte dal leone i consiglieri del FLI, Petrella e Magliacca, collocati all’opposizione dopo che i rappresenti del PDL, dell’UDC e della lista Eufemi li hanno cacciati dalla maggioranza togliendogli l’assessore di riferimento. I componenti del FLI hanno esordito con delle interrogazioni, prendendo spunto da alcuni articoli apparsi sui giornali on line. Una riguardava la segnalazione pubblicizzata dall’I.D.V. su una presunta difformità alla concessione edilizia rilasciata ad una nota società di costruzione locale, il cui progettista e direttore dei lavori è un consigliere di maggioranza. L’altra la disfunzione nell’ufficio condono per la mancanza di cancelleria segnalata dalla “La Destra”. Prima dello scioglimento della seduta sono stati ritirati due punti dell’OdG: pagina 41 CONSIGLIO COMUNALE INUTILE “Approvazione del regolamento del distretto Socio-Sanitario RM/H34 sull’affidamento familiare”, che ha visto contrario alla decisione del ritiro del punto lo stesso sindaco ed i componenti dell’opposizione. Deciso il commento del sindaco Eufemi. “Capisco che il punto non è passato in commissione, ma si tratta del bene dei bambini e se siamo tutti d’accordo possiamo votarlo”. Ma la sua voce è rimasta inascoltata… L’altro punto ritirato è il “Piano particellare per costruzione condotta acque chiare di via Nuoro”. Un ritiro che ritarderà la realizzazione della condotta che convoglia le acque piovane nel pubblico fosso su Nuoro e via Pompei. Ancora una volta questo consiglio comunale ha purtroppo dimostrato la non coesione dei componenti della maggioranza, soprattutto per aver fatto mancare il numero legale necessario per approvare dei punti importanti per la popolazione. Inoltre si deve tener conto del discorso del consigliere Luca Di Fiori, il quale ha ricordato che le commissioni consiliari non vengono svolte perché a mancare sono proprio i consiglieri di maggioranza. Senza il loro comportamento “scellerato” le riunioni si terreb- URBANISTICA ANCORA SENZA TONER, UFFICI NEL CAOS Continuano i disservizi all’Ufficio Urbanistica del Comune di Ardea. Ancora una volta il settore “condono edilizio” è sprovvisto di toner e cancelleria varia, malgrado sia stata richiesta da mesi. Un settore, quello del condono edilizio, dove – fatta salva la professionalità dei tecnici che vi ci lavorano – continua il disinteresse di quanti dovrebbero provvedere ad approvvigionare l’ufficio di cancelleria. Questa mattina, alla presenza di diversi tecnici e del consigliere Francesco Paolo Corso, (nella foto) si è assistito alla ricerca di un toner da parte dei tecnici istruttori. La caccia al toner è iniziata quando l’architetto capo del condono edilizio, dovendo stampare alcuni documenti, si è recato in giro per le varie scrivanie alla ricerca di un toner da sottrarre a qualcuno, metterlo nella sua stampate e poter rilasciare agli utenti il tanto e patito documento edilizio. Quando dalla stampante sono dell’architetto sono usciti i preziosi documenti, qualcuno ha gridato al miracolo dicendo “In quale stampate ha trovato il toner? Qui non ce ne sono da tempo!”. L’architetto ha spiazzato tutti, compreso il consigliere Francesco Paolo Corso, confessando che il toner è stato donato all’ufficio da un collega esterno affinché gli si potesse stampare un documento che attendeva da mesi. Il Comune, che pubblicizza impegni di spesa per opere pubbliche per diversi milioni di euro, non riesce a trovare poche decine di euro per acquistare i toner. Va detto che non è possibile regalare all’amministrazione, se non autorizzati, attrezzature e quant’altro, anche perché – come in questo caso – il fai da te comporta che chi dovrebbe sapere del disservizio non lo sa, in quanto si mette in atto l’arte di arrangiarsi. Il disservizio diventa quindi maggiore per “l’eccesso di zelo” dei tecnici esterni, che accettando toner dai privati per lavorare atti comunali creano un disservizio, una confusione di cui chi dovrebbe provvedere a ripianare non ripiana. Intanto il geometra Simone Centore, giovane segretario della sezione ardeatina della “La Destra” qualche settimana aveva paventato di proporre alla direzione centrale della “La Destra” di organizzare una donazione di toner per sopperire al disinteresse dell’amministrazione nel provvedere a rifornire l’ufficio condono di cancelleria, ma si era sentito rispondere dal dirigente all’urbanistica Arch. Aristodemo Pellico, che come dirigente non l’avrebbe accettato alcuna donazione perché è vietato, a meno che fosse ordinato dal Sindaco. Il giovane segretario adesso si domanda: “Perché un privato può regalare al comune un toner ed un partito politico non può regalare un’intera scatola di toner? Eppure in regione facciamo parte della stessa maggioranza…”. bero e le soluzioni potrebbero essere trovate ed applicate. Di Fiori è poi entrato nello specifico, dicendo che la stessa commissione urbanistica è andata sistematicamente deserta. Altro affondo lo ha dato al capogruppo del PDL, Massimiliano Giordani, accusandolo di non convocare riunioni di maggioranza senza prima aver convocato quella dei consiglieri del PDL. “Qui – ha concluso Di Fiori – si sta gettando al vento quattro anni di duro lavoro”. Del resto lo stesso sindaco Eufemi, nel suo discorso atto a cercare di convincere la votazione sul punto riguardante il polo affido, aveva fatto capire che il comportamento della sua maggioranza sembrava abbastanza puerile e pretestuoso. Si tratta quindi di un’altra dimo- Antonello Magliacca strazione dell’esistenza di una maggioranza spaccata: bastava osservare la presenza tra i banchi dell’opposizione – con un comportamento e con discorsi da consigliere di opposizione – dello stesso Gino Marcoccia, che si è trovato sempre d’accordo con i consiglieri del FLI e del PD. Insomma qualcosa non funziona: del resto lo stesso presidente del consiglio viene costretto a ritirare punti dell’OdG che lui stesso aveva richiesto, facen- do così apparire l’opposizione unita e la maggioranza non solo frastagliata, ma che rischia di apparire agli occhi dei cittadini incapace di presentare come futuro sostituto di Eufemi un consigliere del PDL scelto tra i consiglieri presenti. Forse si sta facendo il gioco dell’ex vicesindaco Renzo Morini, sponsorizzato da Sperandio e dall’assessore Roberto Catozzi, favorendone la volata a candidato prescelto. Un’operazione che porterebbe ad una frammentazione emorragica del PDL simile a quella di Pomezia. INTERVISTA A RICCARDO IOTTI Delegato del Sindaco alle politiche giovanili di Ardea L’amministrazione comunale di Ardea ha avviato diverse iniziative, in particolare andiamo a conoscere quello che si sta realizzando per la sfera giovanile ardiese. Poniamo alcune domande a Riccardo Iotti in qualità di delegato del sindaco Carlo Eufemi alle politiche giovanili di Ardea. Quest’anno è l’anno europeo del volontariato, quali iniziative avete messo in campo? “Abbiamo avviato un progetto in sinergia con i comuni di Nettuno ed Anzio, presentato dal comune di Nettuno. E’ la prima esperienza in rete con le altre amministrazioni comunali. Il progetto denominato “Giovani Volontari all’Opera” si sviluppa nell’ambito di “Giovani Energie in Comune”, promosso dal Dipartimento della Gioventù Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Questo progetto permetterà ai giovani di Ardea e del territorio di fare una grande esperienza in un settore che sempre di più offre delle grandi opportunità di crescita sia a livello personale che professionale, rappresentando un valore aggiunto per i giovani che parteciperanno perché saranno chiamati a confrontarsi e condividere esperienze, progetti e metodi di lavoro con altri giovani dei Comuni partner. Il progetto prevede la partecipazione di quaranta giovani di età compresa dai 18 ai 25 anni per ogni Comune. I giovani seguiranno un corso di circa 25 ore di formazione teorica prima di intraprendere uno stage formativo di 50 ore presso le associazioni di volontariato”. Nell’ambito dell’amministrazione comunale di Ardea, avete avviato la Consulta Giovanile, cosa ci dice in merito? “ Un progetto molto importante dedicato ai giovani per renderli concretamente partecipi alla vita dell’amministrazione comunale. La Consulta Giovanile rappresenta l’organismo permanente di osservazione e di proposizione sulla condizione giovanile del territorio comunale, possono presentare richiesta di adesione le associazioni e i gruppi giovanili che svolgono una comprovata attività di carattere pubblico rivolta ai giovani e composte da almeno 10 iscritti di età compresa tra i 14 e i 27 anni. La Consulta giovanile è un organo consultivo del Consiglio ad avviare una serie di iniziative e progetti in fase di attuazione”. Quali sono le finalità del progetto “Start Up” al quale avete aderito? “L’adesione al progetto denominato “Start Up” prevede tirocini formativi retribuiti per giovani laureandi o neolaureati, è un progetto che l’Amministrazione comunale comunale ed ha l’obiettivo di presentare e proporre deliberazioni inerenti le tematiche giovanili tramite ricerche autonome o attraverso la promozione di dibattiti, ricerche, incontri, progetti ed iniziative rivolte ai giovani. Collabora con il Consiglio dei Bambini e dei Ragazzi, già costituito dal Consiglio Comunale di Ardea”. Possiamo dire che i vari progetti ed iniziative sono rivolte ai giovani nelle diverse fasce di età? “Certamente, con i vari progetti e le realizzazione di centri di aggregazione ci rivolgiamo a tutti i giovani, in età scolare, dagli 8 ai 14 anni abbiamo il Consiglio dei Bambini e dei Ragazzi, dagli 11 ai 17 anni è operativo il centro di aggregazione giovanile in via Bologna e dai 16 ai 27 anni è presente la Consulta Giovanile. Abbiamo cercato di rappresentare le istanze dei giovani, continuando sta promuovendo con entusiasmo. L’obiettivo è di supportare e rendere più agevole l’ingresso dei laureati o laureandi nel mondo del lavoro offrendo la possibilità di fare esperienza in determinati settori della Pubblica Amministrazione, oltre all’offerta formativa sarà corrisposta una borsa lavoro a favore del tirocinante pari a 450 euro lordi mensili. Il progetto è finanziato dalla Regione Lazio e gestito dall’Università di Roma “La Sapienza”. Le offerte formative riguardano varie facoltà: sociologia, giurisprudenza, scienze politiche ed ingegneria. Per maggiori informazioni basta collegarsi al sito www.jobsoul.it, inserire il proprio curriculum vitae e candidarsi nella pagina riservata al Comune di Ardea nell’area aziende”. Consuelo Noviello [email protected] IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 42 CISTERNA Si è svolto martedì 26 aprile, subito dopo le festività pasquali, l’incontro in comune tra il sindaco Antonello Merolla ed i referenti della Birds Eye Iglo per l’ex Findus di Cisterna, Sciarresi e Carrara. L’incontro, richiesto dal primo cittadino a seguito della richiesta di cassa integrazione straordinaria per 152 lavoratori e del timore per una possibile dismissione dello stabilimento di Cisterna, si è svolta in un clima di sereno confronto. “Il piano di ristrutturazione – ha detto il sindaco Merolla – è, a detta della direzione aziendale, il presupposto per il rilancio competitivo dello stabilimento e non per la sua dismissione. Nel corso dell’incontro Sciarresi e Carrara hanno tenuto a precisare che l’obiettivo primario è il mantenimento dell’azienda e del marchio sul nostro territorio fugando quindi il timore di un’eventuale dismissione del sito di Cisterna. A conferma il previsto investimento di 15 milioni di euro in due anni, di cui circa 4 milioni per un impianto fotovoltaico che andrebbe ad abbattere i costi del consumo energetico, ed il resto per il potenziamento dello stabilimento”. “Ho chiesto le massime garanzie per i lavoratori e l’attivazione di ogni opportuno strumento per ridurre l’impatti sociale derivante dal piano di ristruttura- 6 - 20 Maggio 2011 Spiragli di luce per l’ex Findus zione. Ho notato grande disponibilità al dialogo e mi auguro che il confronto tra tutte le parti coinvolte, istituzioni, sindacati, lavoratori ed azienda sia sereno al fine di individuare ed attuare le soluzioni più idonee e dignitose per i nostri lavoratori e per il rilancio dell’azienda così che possa quanto prima tornare ad assumere”. Intanto il discorso della cassa integrazione per i 150 dipendenti dell’ex Findus resta aperto. Per questo nei giorni scorsi l’amministrazione ha ritenuto opportuno incontrare i diretti “protagonisti” della vicenda: i lavoratori stessi. L’occasione è stata lo sciopero delle maestranze: Se i lavoratori hanno deciso di scioperare – ha commentato Merolla – è sintomo che il momento è preoccupante. Mi auguro che l’azienda stia agendo in vista di una riorganizzazione che mantenga lo stabilimento sul territorio preservando i posti di lavoro. La mia amministrazione - ha aggiunto - è disponibile, se la Prefettura e la Provincia non saranno contrarie, a far parte del tavolo di concertazione ed a mettere in campo ogni iniziativa possibile alla salvaguardia dei posti di lavoro e alla tutela di uno stabilimento fiore all’occhiello non soltanto nel settore agroalimentare ma industriale della nostra provincia e non solo”. E da una vertenza all’altra: si è svolto nei giorni scorsi presso la sede di Confindustria Latina un ulteriore incontro per discute del caso Pa.Oil. La riunione è stata richiesta per l’esame congiunto della procedura di mobilità in scadenza al 15 Maggio 2011. Un incontro che non ha dato i risultati sperati. “Non siamo soddisfatti dell’incontro che rispetto a quello avuto il 13 aprile non ha avuto grandi evoluzioni – ha commentato il segretario provinciale dell’Ugl Maria Anotnientta Vicaro -. Apprezziamo che la società abbia condiviso con le parti sociali un percorso di mobilità che preveda la fuo- riuscita dalla società di persone che abbiano maturato i requisiti pensionistici e segua il principio della volontarietà , ma siamo in totale disaccordo su quello che è l’incentivo all’esodo che rispetto al precedente incontro prevede solo 4 mensilità . Per giocare questa partita è necessario mettere in campo qualcosa di concreto e dignitoso per i lavoratori che dovranno sostenersi con il solo assegno di 750 euro per il periodo di mobilità”. “Dobbiamo trovare delle soluzioni per i lavoratori che saranno posti in mobilità – ha aggiunto il segretario provinciale aggiun- to agroalimentare Alessandra Crociara -. La società deve rivedere l’incentivo all’esodo che ad oggi ci sembra assolutamente inadeguato ad integrare e a sostenere il reddito dei lavoratori. Un mancato accordo non lo desidera nessuno e sarebbe ugualmente gravoso ed oneroso per la stessa società che a quel punto si troverebbe costretta a versare 9 mensilità per ogni lavoratore posto in mobilità più le probabili vertenze”. Francesco DeAngelis [email protected] La consulta del lavoro diventa operativa “Polizia di prossimità”: arriva un vigile in ogni quartiere Primo confronto operativo, nei giorni scorsi, della neonata consulta per il lavoro promossa dall’Amministrazione comunale con il coinvolgimento di tutte le organizzazioni produttive del territorio per tentare di rispondere alla locale emergenza occupa- far confluire le proposte innovative da sviluppare e realizzare attraverso le attività produttive presenti sul territorio al fine di alimentare l’economia locale e la creazione di posti di lavoro. L’impegno comune è, inoltre, quello di intercettare investitori che zione ed economica. Erano presenti all’incontro svolto presso la sede del Pomos (Polo per la Mobilità Sostenibile dell’Università La Sapienza) gli assessori Bellotto, Monti e Cassetti, il consigliere Lucarelli, il dirigente della gestione urbana Buttarelli, il professor Luongo ricercatore di scienza delle costruzioni e meccanica dei materiali dell’università de L’Aquila, il responsabile del Pomos Fabio Massimo Frattale Mascioli coadiuvato dagli ingegneri London e Calenne, i consulenti Arbau e Serafini, Petrianni della Assindustria, Galante della Federalberghi, Tomasini della Federlazio, Cruciani del Consorzio Industriali Cisterna. Nel corso della riunione sono state gettate le basi per l’attuazione di una strategia di sviluppo individuando nel Pomos il luogo ove possano creare nuove iniziative imprenditoriali a Cisterna o in provincia di Latina. “In un periodo di così difficile congiuntura – affermano Bellotto, Lucarelli e Monti – per un’amministrazione comunale è difficile riuscire ad attuare un’azione di rilancio economico ed occupazione. Per questo, attraverso la Consulta per il lavoro, abbiamo creato un tavolo di confronto ma, speriamo, anche di proposte da realizzare concretamente, intorno al quale far sedere tutte le forze produttive del territorio”. L’incontro si è concluso con l’invito a tutti i rappresentanti delle organizzazioni presenti di elaborare delle proposte da valutare nella prossima riunione F. De Angelis È stato presentato venerdì 29 aprile il nuovo servizio di “Polizia di prossimità” attivato a cura del comando di polizia locale di Cisterna a partire dal 2 maggio fino al prossimo 31 dicembre. Ad illustrare i contenuti del progetto il sindaco Antonello Merolla ed il comandante Onorio Mazzoli. Il servizio, tra i primi attivati nella provincia di Latina, mira al miglioramento della sicurezza degli spazi pubblici e delle condizioni di vita, alla prevenzione della criminalità e riduzione del rischio. Circa una trentina di agenti, a turno, per tre ore oltre il regolare orario di servizio, saranno presenti nelle varie località del territorio con funzioni non tanto di repressione quanto di prevenzione e principalmente di ascolto e monitoraggio. “Svolgeremo – spiega il comandante Mazzoli – controlli sul commercio, sulla viabilità, sull’abusivismo ma soprattutto saremo un punto di riferimento per le scuole, le parrocchie e tutti i cittadini in genere per ascoltare le problematiche del territorio e, in rete con i servizi sociali e con le forze dell’ordine, cercare di prevenire disagi o fenomeni di microcriminalità. Oggi operiamo in periferia quando ci segnalano un problema, da lunedì, invece, una pattuglia sarà quotidianamente presente e questo ci consentirà di entrare nel tessuto sociale di quell’area. Per questo è importante la collaborazione e fiducia dei residenti”. Il progetto è finanziato attraverso l’art.208 del Codice della Strada relativo all’utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie. “Sono assolutamente fiducioso – ha detto il sindaco Merolla – sul successo di questo progetto sperimentale che porta la presenza delle istituzioni a casa dei cit- tadini andando a colmare una lacuna, determinata dai limiti di organico, che finora ha caratterizzato le aree periferiche. Oltre a garantire una maggiore percezione della sicurezza, la certezza della vicina presenza di un agente di Polizia locale darà al cittadino la possibilità di segnalare eventuali problematiche sul nascere così da prevenirne le conseguenze. Inoltre, garantisce un reale controllo delle varie realtà territoriali così da poterle meglio monitorare. Se l’esperimento avrà successo, non si esclude l’estensione anche nelle ore serali o notturne”. F.D.A. 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 43 dalla Regione di Bruno Jorillo REGIONE, ULTIMO SALUTO AL CONSIGLIERE REGIONALE DEL PD MARIO DI CARLO Tanti amici ed esponenti politici hanno gremito la camera ardente allestita all’interno della Giunta regionale del Lazio per stringersi attorno ai familiari di Mario Di Carlo e dargli l’ultimo saluto. Ad accogliere l’arrivo della salma il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, insieme al capogruppo regionale del Pd Esterino Montino. All’ingresso della camera ardente presenti le corone di fiori delle istituzioni, dei gruppi politici, ma anche di Legambiente, dell'Ater e delle società dove Di Carlo aveva lavorato. La Presidente Polverini, nel corso della commemorazione, ha ricordato Di Carlo come “avversario leale, molto competente in materia ambientale, il migliore che c’era in questa Regione” esprimendo vicinanza ai familiari e il dolore per la scomparsa di “una persona che ha creduto in quello che ha fatto e che ci lascia un ricordo importante”. Il vicepresidente del Consiglio Regionale, Bruno Astorre, esprimendo il cordoglio a nome di tutti consiglieri, ha annunciato che a Di Carlo sarà intitolata la ‘sala nuova’ del Consiglio regionale, “una decisione presa insieme al presidente Mario Abbruzzese”. Tante le testimonianze di affetto a Di Carlo, dagli amici politici, ai rappresentanti delle associazioni, ai collaboratori, che hanno preso la parola nel corso dei funerali con rito civile, tra cui Esterino Montino, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, l’ex presidente della Regione, Piero Marrazzo, Francesco Rutelli, Ermete Realacci. Tra i presenti anche Francesco Storace. I familiari invitano tutti coloro che lo desiderano a rendere omaggio alla memoria del Consigliere Di Carlo tramite una liberalità a favore di Aipd Associazione Italiana Persone Down conto corrente postale 74685009. Mario Di Carlo, consigliere regionale del Pd, ricoverato all'Ifo Regina Elena, in seguito ad una malattia incurabile. Figlio di un "mondezzaio", di origini abruzzesi, come amava dire lui stesso del padre, Mario Di Carlo era nato nel quartiere della Garbatella. Era laureato in chimica. In passato, era stato dipendente della Provincia di Roma, dove aveva lavorato come chimico, presidente della Legambiente Lazio e direttore nazionale di Legambiente. Aveva ricoperto anche il ruolo di presidente dell'Ama e dell'Atac. PATTO REGIONALIZZATO: POLVERINI, PER LA PRIMA VOLTA 100% ENTI LOCALI HA RISPETTATO VINCOLI STABILITA' Per la prima volta, nel 2010 tutti gli enti locali della Regione Lazio hanno rispettato il proprio patto di stabilità, evitando il rischio di incorrere nelle pesanti sanzioni. Questi i risultati raggiunti con il Patto regionalizzato, realizzato dalla Regione Lazio, che sono stati illustrati oggi in Giunta dalla presidente Renata Polverini, dagli assessori al Bilancio Stefano Cetica e agli Enti locali Giuseppe Cangemi. “Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti - ha dichiarato Polverini – il 100% dei comuni coinvolti, 122 su 378 comuni, tutti con più di 5.000 abitanti, non ha sforato il patto. I comuni più piccoli, sebbene non siano stati coinvolti, hanno avuto comunque l'appoggio della Regione che ha messo a loro disposizione dei piccoli finanziamenti nonostante le difficoltà economiche di questo periodo”. Polverini ha voluto sottolineare come il Patto regionalizzato abbia avuto “questo esito positivo grazie alla collaborazione dei comuni e delle province”; per l’occasione la Regione Lazio ha istituto il premio 'Euro d'oro' da assegnare proprio a una Provincia e a un Comune che si sono particolarmente contraddistinti, come enti virtuosi, per impegno e risultati conseguiti nell'attuazione del Patto regionalizzato. I vincitori della prima edizione sono stati la Provincia di Roma ("Per aver svolto un ruolo attivo e di alto profilo istituzionale") e il Comune di Viterbo ("Che ha saputo interpretare il valore solidaristico del Patto, cedendo proprie quote di Patto ad altri Comuni"). E’ stata la stessa presidente Polverini a consegnare il riconoscimento al presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e al sindaco di Viterbo, Giulio Marini. “Abbiamo istituto un premio simbolico, 'l'Euro d'oro' – ha spiegato Polverini - oltre ad assegnare un contributo economico di 250 mila euro per la realizzazione di un'opera tangibile rivolta ai cittadini”. L’assessore Cetica ha annunciato che “alla luce dei buoni risultati conseguiti, la Regione attiverà per il 2011 il nuovo patto regionalizzato con l'introduzione di criteri di premialità per i cosiddetti enti virtuosi, che presenteranno, ad esempio, l'attuazione dei Piani di zona e la partecipazione ai corsi di formazione per accedere ai bandi europei”. Per quanto riguarda lo sblocco dei pagamenti, ai “piccoli” comuni, a partire dalla prossima settimana e fino a giugno, verranno pagati 65 milioni di euro: di cui 50 milioni per spese di investimento relative, dunque, ai pagamenti alle imprese del nostro territorio e 15 milioni di euro di pagamenti per spese correnti nell’ambito sociale; agli enti sotto patto (province e comuni) la Regione inizierà a pagare 65 milioni di euro, di cui 50 milioni di pagamenti per spese correnti in ambito sociale e 15 milioni di spese di investimento destinati dunque ai pagamenti alle imprese del nostro territorio. DALLA REGIONE LAZIO 1,2 MILIONI PER LE MAMME LAVORATRICI Non è un nuovo tipo di gratta e vinci, ma un progetto della Regione Lazio voluto dall'assessore al Lavoro e Formazione, Mariella Zezza. Un milione e 200mila euro per dare la possibilità alle donne di conciliare affetti e lavoro. «Conciliare è un termine ben conosciuto nell'universo femminile, indica la capacità di organizzare il APRILIA - Largo delle Rose,2 Tel. 06.9276083 APRILIA- Centro Commeriale Aprilia 2 Tel. 06.92014466 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 44 dalla Regione tempo gestendo gli impegni lavorativi e privati nel modo più equilibrato. Il problema della conciliazione esiste in tutti i paesi sviluppati e coinvolge soprattutto le lavoratrici a causa della diseguale distribuzione del carico di lavoro domestico e di cura all'interno della famiglia. Sono, infatti, le donne che continuano ad accollarsi le maggiori responsabilità di cura dei figli e degli altri familiari, trovandosi spesso costrette ad affrontare pesanti costi per la loro attività lavorativo- professionale. Nel Lazio si rilevano forti disomogeneità di genere nella partecipazione al mercato del lavoro e questo dato appare più evidente soprattutto nelle province di Latina e Frosinone, dove ci sono i maggiori tassi di disoccupazione femminile» - ha spiegato l'assessore. Il primo bando a maggio e il secondo a luglio, di cui uno rivolto ai fornitori di servizi (per stilare una lista dei soggetti qualificati a erogare servizi di conciliazione) e l'altro alle donne (per l'erogazione del voucher), di cui circa 1.000 vincitrici residenti potranno fruire gratuitamente di servizi di conciliazione quali l'asilo nido, la scuola materna primaria e media, il baby parking e sitting, la ludoteca, le prestazioni pre e post scolastiche, i centri estivi, i centri diurni aggregativi ed educativi, l'assistenza domiciliare socio sanitaria, le strutture sociali per l'assistenza di persone anziane e diversamente abili. La sede informativa pontina del progetto «VinCo» è in viale Nervi, al secondo piano (scala B interno 5) della Torre Magnolie al «Latina Fiori». Numero verde 800.777.519 6 - 20 Maggio 2011 stito presso l'ex caserma 'De Carolis' di Civitavecchia per uno scambio di auguri i volontari, gli operatori sanitari e gli agenti delle forze dell'ordine impegnati nelle operazioni di assistenza e accoglienza dei migranti provenienti dal Nord Africa ospitati presso la struttura. Oggi ci tenevo ad essere presente qui, per fare gli auguri di Pasqua ai tanti volontari e alle persone che ormai sono impegnati in questa struttura da venti giorni - ha affermato Polverini - Da quando è in funzione la struttura è cambiata molto. C'è un clima di grande collaborazione che ha reso questa caserma un luogo accogliente e un clima disteso anche tra persone che stanno certamente vivendo un momento particolare della loro vita". 25 APRILE, POLVERINI PARTECIPA A CERIMONIA PER 66° ANNIVERSARIO LIBERAZIONE “Tutti coloro che hanno un ruolo istituzionale e politico prendano esempio dal presidente Napolitano e trasferiscano quel senso di unità nazionale indispensabile per il paese”. Lo ha detto la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, che questa mattina ha partecipato alla cerimonia per il 66° anniversario della Liberazione presso l’Altare della Patria dove il presidente della Repubblica, Giorgio Napolita- PASQUA, POLVERINI CONSEGNA UOVA A PICCOLI PAZIENTI DEL BAMBIN GESU' La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha consegnato 130 uova di cioccolato ai piccoli degenti dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Polverini, accompagnata dalla dottoressa Maria Osti, della direzione sanitaria dell'ospedale, ha visitato i reparti di onco-ematologia, pediatria e il dipartimento pediatrico universitario ospedaliero. "Il Bambino Gesù è un'eccellenza del nostro Paese - ha dichiarato Polverini - Ci sono bambini che arrivano da ogni parte d'Italia e del mondo. C'è una grande professionalità e uno straordinario impegno anche umano. Abbiamo voluto portare questo piccolo omaggio in occasione delle festività pasquali: un saluto per i genino ha deposto una corona d'alloro al monumento del Milite Ignoto. Al termine delle celebrazioni, il Capo dello Stato ha consegnato la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria di Mario Pucci, giovane di venti anni barbaramente ucciso a Firenze il 13 giugno 1938. Intervenendo sulle polemiche che si sono sollevate sul valore della Resistenza, la Presidente Polverini ha invitato tutti ad abbassare i toni: “Troppi gesti, troppi atti, troppe parole in controtendenza – ha affermato Polverini - rispetto a quello che deve essere soprattutto in questi giorni il clima di unità nazionale”. Ballo liscio • Standard • Latino americano • Balli di gruppo • Salsa Noi i nostri soci li coccoliamo!! APRILIA Via Savuto,1 (Loc. La Cogna Tel. 06.9268719 - 338.3073715 389.3446969 • Infissi in alluminio • Taglio termico • Legno/Alluminio • Profili blindati • Zanzariere • Persiane in alluminio • Ringhiere in alluminio • Verande a libro • Portoni blindati • Porte automatiche • Cancelli • Grate • Recinzioni • Persiane blindate • PVC Aprilia - Via del Commercio, 1 Tel. 06.92732783 - Fax 06.92731382 e-mail: [email protected] www.infissibonci.it tori ed un dono per i bambini.". La presidente, dopo essersi trattenuta a parlare con i genitori e con i primari, ha salutato i piccoli pazienti in ludoteca, dove ha ricevuto in dono una campanella pasquale di cartone. In seguito Polverini si è recata al centro di accoglienza alle- IMMIGRATI: ALLA REGIONE TAVOLO TECNICO INTERISTITUZIONALE CON GLI ENTI LOCALI “In questo momento abbiamo la disponibilità di almeno mille posti sulle cinque Province che rispondono in maniera più che sufficiente alle esigenze”. E’ quanto emerso, come ha riferito la presidente della Regione Renata Polverini, dalla riunione del tavolo tecnico interistituzionale, che si è tenuta presso la sede della Giunta regionale, sulla questione immigrati e la relativa capacità di accoglienza delle strutture presenti nel Lazio. All’incontro, al quale ha partecipato anche l’assessore regionale alle Politiche sociali Aldo Forte, sono intervenuti i rappresentanti delle cinque Province e dei Comuni capoluogo, i quali hanno fornito alla Regione la disponibilità presso le strutture ricettive del territorio. La Presidente della Regione ha precisato di aver dato “garanzia di una distribuzione omogenea rispetto agli ingressi che abbiamo, in modo che non ci siano concentrazioni sui territori”, sottolineando come “molto meno del 50% di quelli che arrivano scelgono di rimanere qui da noi”. Polverini ha spiegato come “queste persone, una volta ricevuto il permesso, sono liberi cittadini ai quali dobbiamo soltanto garantire una assistenza e finché non lavorano, se lo vogliono, anche la possibilità di mangiare 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO e dormire. Ci stiamo adoperando in questo modo, per chi vuole andare via, troveremo il modo per aiutarli, come già fatto stanotte”. Nell’evidenziare infine la “grande disponibilità” offerta da parte degli amministratori locali, Polverini ha invitato tutti “ad abbassare i toni, anche dal punto di vista comunicativo”. pagina 45 GAETA; POLVERINI CONSEGNA I PREMI AI VOGATORI DELLA REGATA STORICA La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha consegnato i premi ai vogatori della Regata Storica della antiche Repubbliche Marinare che si è svolta a Gaeta nell'ambito della manifestazione nazionale Yacht Med Festival giunta alla SANITA', POLVERINI PRESENTA LA BANCA DEL TESSUTO OVARICO Nasce nel Lazio la Banca del tessuto ovarico per la preservazione della fertilità per le donne sottoposte a trattamenti oncologici. A presentare la nuova struttura, che sorge presso l’Ifo Regina Elena-San Gallicano, il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e il ministro della Salute, Ferruccio Fazio insieme al direttore generale dell’Ifo Lucio Capurso. La Bio-Banca è stata realizzata all’interno della già esistente Banca del tessuto muscolo scheletrico ed è stata finanziata dal ministero della Salute con un importo di 400mila euro. Obiettivo della struttura è la preservazione della fertilità per le bambine e le giovani donne che sono sottoposte a trattamenti oncologici attraverso la conservazione di frammenti di tessuto ovarico, contenenti gli ovociti, per poi poterli reinnestare al termine delle cure. “Sono orgogliosa - ha detto Polverini – di rappresentare una regione che può vantare strutture all’avanguardia sia dal punto di vista medico che dell’accoglienza come questo. La Banca del tessuto ovarico, l’unica in una struttura pubblica, pone la nostra regione come punto di riferimento per tutto il centro sud e mi farò carico di parlare con gli altri governatori per proporre delle convenzioni, dando così un’ opportunità importante anche alle donne che non vivono nel Lazio”. “Il Regina Elena – ha sottolineato anche il ministro Fazio – è un fiore all’ occhiello non solo della sanità romana, ma direi da Cassino in giù” auspicando una sempre maggiore collaborazione con le università in materia di ricerca “mi auguro – ha detto Fazio - che anche il Regina Elena percorra questa strada, in modo anche graduale, in modo da offrire una migliore ricerca e innovazione”. AEROPORTI: POLVERINI, ISTITUZIONI SIANO RAPPRESENTATE IN ADR “E’ opportuno che le istituzioni locali siano rappresentate nel Cda di Aeroporti di Roma e ritengo che il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, possa essere espressione di questa rappresentanza”. E’ la proposta avanzata dal della Regione Lazio, Renata Polverini, nel corso dell’incontro promosso dal Pd ‘Il sistema aeroportua- sua quarta edizione. Un evento di prestigio nazionale organizzato con il contributo dell'Assessorato regionale al Turismo della Regione Lazio. Gli atleti sono stati dichiarati tutti vincitori ex aequo in vista della regata storica ufficiale che si terrà il 12 giugno a Venezia. Polverini - insieme agli assessori al Bilancio, Stefano Cetica, e al Lavoro, Mariella Zezza -ha seguito la competizione tra i vogatori di Venezia, Genova, Pisa e Amalfi da una motovedetta della Capitaneria di porto. "Sono stati tutti bravissimi nonostante il tempo che un po' spaventava - ha commentato Polverini - è stato un momento spettacolare ed emozionante che non capita di vivere tutti i giorni. Questo festival - ha aggiunto la presidente - è un evento molto alto in cui la Regione ha creduto molto, queste sono iniziative che danno al territorio potenzialità di sviluppo e grazie alle quali il Lazio potrà volare più in alto". Sul Tuo Telecomando posizione N. 110 - 290 631 Direttore Responsabile: Bruno Jorillo NUOVO APPUNTAMENTO CON L’INFORMAZIONE LUNEDI ore 23,00 - GIOVEDI ore 18.30 SABATO ore 13,00 le italiano: le politiche di sviluppo del ‘Leonardo Da Vinci’’ presso il Centro congressi Capranichetta di Roma, per un confronto sul progetto di ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino. Consenso sulla proposta del presidente Polverini è arrivato dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti e dal sindaco di Roma Capitale, Gioanni Alemanno, intervenuti al convegno. “L’aeroporto ‘Leonardo Da Vinci’ – ha aggiunto Polverini . è un’infrastruttura strategica – anche in vista della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020, è quindi necessario il coinvolgimento di tutte le parti, a partire dalle istituzioni locali e nazionali. L'ampliamento andrà a realizzarsi con step diversi che impattano con il territorio in un contesto agricolo, urbanistico e infrastrutturale Per questo la Regione Lazio ha promosso una cabina di regia tra Adr, Anas, Comune e Provincia di Roma e Ferrovie dello Stato. Inoltre, stiamo cominciando a pianificare il sistema di mobilità in vista dell'ampliamento del Leonardo da Vinci, con uno sguardo anche all’aeroporto di Viterbo”. A tale proposito, il presidente della Regione Lazio ha voluto anche rimarcare come in merito al raddoppio del collegamento ferroviario RomaViterbo “l’opera sia stata definanziata dall’Europa, ritenendo inadeguata la mission rispetto al capitolo di spesa individuato, ma la Regione con risorse proprie, ha garantito 100 milioni di euro funzionale alla prima tratta”. DALLA REGIONE Settimanale di Informazione Politica e Amministrativa della Regione Lazio conduce in studio: DANIELA MAZZUFERI IL GIORNALE DEL LAZIO Dott.ssa Anna De Santis (Psicologa - Psicoterapeuta) ALLA RICERCA DELLE COCCOLE PERDUTE Ho finto per tanti anni di non aver bisogno né di baci, né di coccole e invece mi sono reso conto di averne un bisogno estremo. Sono un uomo di 35 anni e fino a poco tempo fa credevo che queste fossero cose per femminucce. Sentirmi apprezzato e valorizzato attraverso queste espressioni dolci e tenere mi hanno fatto vivere dei momenti veramente intensi e irripetibili. Era il massimo dell’appagamento! Ora sono divorziato, ho due bimbe di 4 e 6 anni, e solo ora, che ho perso mia moglie e le sue coccole, mi rendo conto di quanto l’abbia fatta soffrire. Io l’amo, ma temo che sia troppo tardi per ricominciare. Lei sta con un altro uomo, ma a detta delle bambine litigano spesso. Non convivono, ognuno sta a casa sua. Ora, Quelle coccole mi mancano, e quando la mia ex me le faceva la prendevo in giro e lei ne soffriva molto, pensava che non l’amassi ed io non ho fatto proprio nulla per convincerla dell’incontrario. Cosa posso fare per farle capire che ho bisogno del suo amore, delle sue coccole e dei suoi baci? Mi manca da morire. FABIO ★ Il rapporto affettivo, se vissuto con spontaneità e libertà dà il massimo dell’appagatezza interiore. Spesso, godere di queste emozioni può indurre, il sesso maschile, a viversi come una persona debole e insicura. Rinunciare a questi bisogni primari, però, può indurre il soggetto ad indurirsi e ad adottare atteggiamenti sfuggenti e superficiali, come meccanismo di difesa da quella sensazione di debolezza. Molte persone, nella loro vita, hanno adottato questo meccanismo di difesa per molte ragioni, ma il risultato è sempre lo stesso, accentuazione della insoddisfazione interiore. A volte ci capita di sentirci insoddisfatti e di non sapere il perché, basterebbe esprimere il proprio bisogno senza alcun timore e l’emozione repressa svanirebbe d’incanto. Spesso siamo abituati a non vergognarci di prendere a male parole, o ad essere aggressivi con qualcuno che vuole fare il prepotente con noi, ma allora perché non esprimiamo la nostra dolcezza interiore, quando ci viene sollecitata? Difficilmente ci riesce di esprimerla, proprio perché non siamo abituati, e questo deriva dal fatto che, il farlo, potrebbe significare debolezza; mentre l’aggressività appare come segno di forza. Anche il pianto è un processo fisiologico eppure lo reprimiamo perché sinonimo di debolezza. L’emozione che il pianto può esprimere è infinitamente maggiore di quella che possiamo provare con la sua restrizione. Con sua moglie, signor Fabio, farebbe bene ad essere sincero, e a spiegarle il motivo di quell’ atteggiamento nei suoi confronti. Non si aspetti subito una sua reazione in senso positivo, e per questo non demordi, ma insista con delicatezza e pazienza. La corteggi in modo discreto, rispettando il suo meccanismo di difesa, cioè il legame con l’altro uomo, che le è servito a superare la frustrazione che ha vissuto a causa sua. Le dico questo in riferimento a quanto le hanno detto le sue bambine dei continui litigi che la sua ex ha con il compagno attuale. Al momento, però, non esageri a dare coccole e a pretendere di riceverle, le dia tempo, faccia in modo che ricominci a fidarsi di lei, ma soprattutto faccia in modo che le sue emozioni positive non vengano più represse. LA GENEROSITA’ RIPAGA SEMPRE! Gentile dottoressa De Santis, la prego di pubblicare questa mia lettera perché vorrei far sapere a tutti i suoi lettori e pazienti quanto lei mi sia stata di aiuto. Qualche tempo fa ero molto disperata per la morte di mio figlio e pensavo che non ne sarei mai uscita, volevo morire anch’io. Si ricorda? Avevo tentato il suicidio! Quando venni da lei non pensavo proprio di ritornare a vivere, perché la morte di un figlio non si dimentica. Pensavo che avremmo solo parlato e invece, con i suoi metodi psicoterapeutici, specialmente la “scarica della mente” sono riuscita a vivere la morte di mio figlio in maniera accettabile. Sono consapevole che lui sia morto, ma la sofferenza si è attenuata, proprio perché, dopo, sono riuscita ad accettarla. Quando mi parlavano di lei, sono sincera, pensavo che la gente esagerasse per come lei riusciva a trattare casi molto difficili, poi, me ne sono resa conto sulla mia pelle. Questa lettera è doverosa per me, perché anche con le mie difficoltà economiche non ha esitato ad aiutarmi lo stesso. Non potevo più pagare le successive sedute, ma lei ha continuato a curarmi donandomi la serenità e la certezza di poter contare su di una persona che svolge il suo lavoro con passione e umanità. Grazie dottoressa, grazie infinite per la sua generosità e bravura! GIANNA ★ ASTROLOGIA ★ ★ ★ ★ ★ ★ ★ Mi commuovono molto le sue parole, perché mi ricordo perfettamente del suo caso. Sono molto contenta della sua stabilità e del suo equilibrio psicofisico, perché questo denota che le emozioni disturbanti sono state debellate alla radice. Svolgo sempre il mio lavoro con passione e dedizione, e non mi tiro mai indietro di fronte a casi clinici risolvibili, ma non retribuiti. Fa parte del mio modo di lavorare, certo, si lavora per il denaro, ma a volte bisogna andare al di là delle necessità lavorative per non ridurlo ad un mero contratto terapeutico. Forse, per qualcuno può sembrare incomprensibile, ma se posso alleviare una sofferenza mi sento ripagata dalla gratitudine e dalla benevolenza della persona che ho aiutato. E poi, ricordiamoci sempre che quando si fa del bene non bisogna mai aspettarsi nulla in cambio, perché quando saremo noi ad avere bisogno di aiuto, sicuramente saremo aiutati, forse non dalle persone a cui abbiamo fatto del bene, perché a volte se ne dimenticano, ma da altre. La ruota del bene gira, così come quella del male, e se abbiamo la coscienza a posto nulla ci potrà nuocere. Per porre domande alla dott.ssa scrivi a: Dott.ssa Anna De Santis, ad Aprilia in Via Mozart, 1 (di fronte Conforama) Tel. 393.6465283 o inviare una e mail al seguente indirizzo di postaelettronica [email protected] Sono attivi gli incontri di gruppo CODIP Per informazioni 347.6465458 393.6465283 www.codip.org e mail:[email protected] ★ ★ LA PSICOLOGA RISPONDE 6 - 20 Maggio 2011 ★ pagina 46 ★ ★ ★ ★ ★ ★ Sei un tipo sensuale? Questo risvolto segreto della nostra sensibilità può rivelare il meglio di noi, ma anche gli aspetti peggiori. Ogni segno ha il proprio modo di vivere il sesso SCORPIONE ACQUARIO TORO LEONE Hai il culto dell’amore; per te niente è più importante, dedichi ad esso tutte le tue energie e ti butti nella passione amorosa corpo e anima. Tuttavia questo ardore ricorda un pò quello del guerriero sul campo di battaglia: qualsiasi arma e qualsiasi strategia sono buone per raggiungere gli scopi che ti sei prefissati! Forse sei del parere che il corpo altro non sia che un involucro per contenere lo spirito e un mezzo per conoscere; quindi, quando si presenta l’occasione per fare una nuova esperienza ti lanci, sfoderando tutto il magnetismo che Urano, signore del tuo segno, ti conferisce. Se noto per essere un maestro in fatto di sensualità. Sei goloso di tutti i piaceri della vita e vuoi assaporarli fino in fondo. Il piacere é nello stesso tempo manifestazione d’amore e un modo per sentirsi sicuri. Con un Ascendente Scorpione avrai un atteggiamento più istintivo. La tua sensualità può sembrare insolente; anche in questo campo vuoi stare al primo posto e vuoi infiammare il tuo partner di passione. Ti fidi molto delle tue capacità e vuoi essere considerato il migliore, soprattutto con un Ascendente Sagittario. SAGITTARIO Non hai veramente il senso della misura ed hai un tale potere di suscitare amore che questo campo diventa per te uno di quelli in cui meglio riesci a esprimerti. Vi aleggiano di volta in volta profumi di paradisi perduti e frutti proibiti. Se hai anche l’Ascendente in Pesci la tua sensualità è cosa per iniziati. GEMELLI Timido e introverso, tieni il desiderio chiuso in fondo al cuore e lo riveli solo se ti senti davvero capito e sei sei convinto delle tue scelte. Esteriormente può sembrare che Vuoi avere molte esperienze diverse e questa tendenza alla molteplicità è il riflesso della tua fertile fantasia Poiché sei di natura curiosa, la parola tabù non per te alcun senso. Partecipi con passione a tutte le tue avventure, ma nel tuo caso non si può parlare di autentica sensualità. CAPRICORNO La sensualità è per te un fenomeno fisico con notevoli componenti chimiche e pensi che l’attrazione sessuale possa senz’altro essere spiegata scientificamente. Ma anche il piacere è un fatto reale e tu certo non lo rifiuti: ciononostante non puoi proprio essere definito un tipo sensuale. PESCI Anche il mondo del sesso è per te un modo di stabilire un contatto. Ami la varietà e privilegi il dialogo. Tuttavia la tua sensualità ha aspetti affascinanti, leggeri, talvolta commoventi. Con un Ascendente Cancro può assumere aspetti romantici. ARIETE CANCRO Hai molte carte vincenti nella tua personalità e puoi essere il partner ideale: l’iniziativa e l’ardore ti conferiscono una giusta sensualità; inoltre sai essere tenero o passionale quando occorre. Tuttavia la parola passione è così potente in te che spesso si scrive al plurale . . .soprattutto con un Ascendente Bilancia o Sagittario. La tua sensualità appare spesso come l’espressione di una realtà interiore sui cui hai molto meditato, prima di consentirle di esprimersi. Spesso è molto forte , ma quando si mostra contenuta è ancora più suggestiva. I tuoi silenzi ti renderanno ancora più affascinante, soprattutto se hai l’Ascendente in Bilancia. VERGINE tu voglia tener il partner sul filo, ma la sua attesa sarà ricompensata, specialmente se hai l’Ascendente in Toro. BILANCIA Per te la sensualità è sempre legata ai sentimenti, ma puoi anche provare un forte attrazione fisica che può darti sensazioni forti e bellissime. Ti piace vivere situazioni di amore e passione e cerchi sempre di procurarti esperienze di questo tipo. Se hai l’ascendente in Gemelli cerca di non sprecare i tuoi talenti amorosi. IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 SPORT Per l’Aprilia mancano 90’ minuti per scrivere la storia!!! di Jody Franzè La vittoria è arrivata ma la festa è stata rimandata, a causa della vittoria del Bacoli contro il Porto Torres. E pensare che per questo primo maggio c’erano tutti i presupposti per vincere il campionato. La bella giornata, la squadra al completo e 600 persone piene d’amore al seguito. E pensare che la partita si era messa subito in salita. Dopo appena quattro minuti, Morini porta in vantaggio la Cynthia, partita a mille. “La città la merita, il popolo la sogna.. Conquistiamola” recitava la coreografia esposta dai tifosi biancoazzurri ad inizio gara, che non ha smesso mai di incitare neanche al quarto minuto, dopo aver preso la rete. La Cynthia impegnata nella zona Play-out è scesa in campo agguerrita e vogliosa di punti, ed è riuscita in più di qualche occasione ha mettere in serie difficoltà la retroguardia apriliana. Dopo lo svantaggio la compagine di mister Castellucci ha cominciato a macinare gioco fino a tro- vare il pareggio con Peppe Siclari. Nella seconda frazione di giuoco, è stata determinante la differenza tecnica tra le due squadre, con l’Aprilia che ha trovato altre due reti con Salese e Foderaro. Il Bacoli anche è riuscito a vincere e allora per decidere il campionato bisogna aspettare l’ultima sfida al Quinto Ricci contro lo Zagarolo. Mister Castellucci entusiasta ha fine gara ha dichiarato: “La partita all’inizio si era messa male, malissimo. La mia squadra però ha reagito benissimo per tutto il resto della partita. Siamo soddisfatti del nostro campionato, siamo partita quasi in zona retrocessione e siamo arrivati al primo posto. Manca solo una partita alla fine del campionato e quindi dobbiamo lottare fino all’ultimo. In questa stagione in molte occasioni abbiamo dimostrato di sapercela cavare molto bene, la KODOKAN ANZIO: UN SUCCESSO “Nella vita, ogni grande impresa, ogni successo ha bisogno di solide basi. Nulla avviene per caso ma è sempre frutto di un percorso fatto di sacrificio, sudore, determinazione ma anche emozione, partecipazione, stupore, gioia, orgoglio, rispetto...” queste le basi sulle quali il pluri Campione d’Europa e del Mondo Ubaldo Volpi, sta costruendo la squadra dei giovani atleti dell’A.S.D. Kodokan Anzio. I giovani allievi del maestro Ubaldo Volpi, si sono comportati egregiamente, nei tornei Gran premio Esordienti “A” riservato agli atleti nati nel 1999, nel torneo Regionale Esordienti “B”riservato agli atleti nati negli anni 1998/1997 ed il Trofeo Gymseng Judo che si è svolto presso l’Axa di Roma e che ha visto gli atleti appartenenti alle categorie “Fanciulli e Bambini”, ossia di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, combattere nel migliore dei modi, mettendo in pratica gli insegnamenti acquisiti, conquistando ben 37 medaglie su 37 partecipanti e trascorrendo insieme ai propri familiari e amici una giornata all’insegna di sport e divertimento. In particolar modo è giusto evidenziare i ragazzi e le ragazze che nel pagina 47 corso della competizione si sono distinti, classificandosi al primo posto che sono: Liliana Cesaretti, Daniele Leonardi,Terzo nostra forza è che siamo rimasti sempre uniti”. Uno dei migliori in campo è autore del vantaggio apriliano è stato Salese, felice per la rete segnata: “Ho realizzato la rete, soprattutto grazie alla mia squadra, che mi ha supportato tutto l’anno. Non ho mai segnato una rete e sono contento di aver segnato proprio adesso in un momento così importante. Voglio ringraziare il mister, perché se sono cresciuto molto è anche grazie a lui. Mi ha dato sempre la possibilità di giocare, ha dimostrato grande fiducia nei mie confronti. Adesso ci concentriamo sull’ultima finale rimasta, in casa davanti al nostro pubblico, che oggi è stato stupendo davvero. Ci ha incitato dall’inizio alla fine della partita. La vittoria è anche per loro”. Visi sorridenti nel tunnel degli spogliatoi, l’importante era portare a casa i tre punti. Foderaro ancora a segno crede che la squadra possa compiere il salto di categoria: “L’importante era vincere e ci siamo riusciti. Siamo andati subito in svantaggio, ma siamo riusciti subito a rimetterci in gara. La nostra forza, è quella di saper risalire la china, anche quando andiamo sotto, come è successo contro la Cynthia. È un bel gruppo unito e voglioso di salire di categoria. Adesso sappiamo che il traguardo è più vicino e ci prepariamo al meglio per affrontare lo Zagarolo”. Dopo una lunga giornata torna a casa l’Aprilia con i tre punti, e con i soliti tifosi al seguito sino al Quinto Ricci. La paura di inizio gara è pian piano svanita, adesso mancano solamente 90’ minuti per decidere le sorti di una squadra e di una città, che da troppo tempo aspettano di entrare tra i professionisti. Andrea, Zappelli Luca e Gabriele Santoro. Una menzione tutta speciale merita, invece, una bambina del primo turno, quello dei più piccoli, Giorgia Clavari, classe 2004, un vero mix di il maestro Ubaldo Volpi con la piccola campionessa Giorgia Clavar istinto, forza e determinazione; la cui caratteristica principale è quella di “non perdere mai una gara”, riuscendo sempre a conquistare il gradino più alto del podio. A tal proposito, è importante mettere in primo piano il ruolo che le donne stanno sempre più acquisendo nella disciplina del judo, nella quale riescono ad ottenere ottimi risultati, parimenti ai loro compagni di sesso maschile. Non a caso, l’unica medaglia olimpica nel judo in Italia, è stata conquistata da una donna. Complimenti ai ragazzi di Volpi: le Aquile bianche e nere del Kodokan Anzio. I secondi classificati: D’Orso Flavia, Bianchi Nicolò,Cassoli Matteo, Simone Antonio,Giuliani Francesco, Esposito Giovanni,Maresi Daniel,Sacchetti Matteo. I terzi classificati: Dohotaro Andrei,Vecchiè Salvatore, Berni Ilaria,Santillo Sofia, Lucchini Rodolfo,Carroccia Eleonora,Ricci Francesco,Pratelli Gianluca, Morville Livia,Garzia Marco, Placido Matteo,Ferraresi Davide,Palmieri Giacomo,Trippa Emanuele, Paolini Alessia, Mancini Gabriele. Consuelo Noviello pagina 48 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO L’immobiliare pagina 49 6 - 20 Maggio www.limmobiliare.info Il giornale delle agenzie immobiliari Aprilia - Anzio -Nettuno - Pomezia - Torvaianica Ardea - Cisterna - Albano - Genzano - Ariccia - Velletri Aprilia Via Fossignano Tel. 06.9252191 Tedeschi Costruzioni Ufficio - Aprilia via Donizetti, 2 Tel. 06.9281623 - 348.2101404 Aprilia Via Ugo Foscolo,76 Tel. 06.97650536 Aprilia - Via delle Palme 7 Tel. 06.92059172 fax 06.92732672 Cell. 333.9391989 pagina 50 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 51 pagina 52 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 53 pagina 54 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 55 pagina 56 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 57 pagina 58 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 59 pagina 60 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 IL GIORNALE DEL LAZIO 6 - 20 Maggio 2011 CERCA CASA famiglia italiana composta da 3 adulti, indipendente e in affitto zona Pomezia/Torvaianica, no agenzie. 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