IL GIORNALE DEL
dal 1968
LAZIO
QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
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Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] - sito www.giornaledellazio.it
Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore BRUNO JORILLO
DALLA REGIONE
di BRUNO JORILLO a pag. 43 - 44 - 45
Intervista a Giampiero
Pedace assessore alla
cultura e pubblica
istruzione
a pag.38- 39
ANZIO
Intervista
all’assessore
Patrizio Placidi
di CONSUELO NOVIELLO
a pag.40
POMEZIA
Elezioni amministrative
2011: a caccia degli
ultimi voti
Aprilia, ora l’acqua
si può bere
Spiragli di luce
di FOSCA COLLI a pag. 34 - 37
CISTERNA
per l’ex Findus
di FRANCESCO DE ANGELIS a pag.42
ARDEA
Un Consiglio
comunale
inutile
di LUIGI CENTORE a pag.41
Anno XXVII
6 - 20 MAGGIO 2011
Il sindaco D’Alessio si converte
“Gesù Cristo non paga più!”
NETTUNO
di LINDA SILVIA
COPIA
OMAGGIO
Gesù Cristo non deve più pagare. La
marca da bollo non si paga più per le
processioni religiose. Dopo un vasto
approfondimento normativo da parte
dell’ufficio spettacolo, sport e tempo
libero retto da Marco Patella e Calogero La Bella, il Comune ha fatto retromarcia e per le processioni religiose non
fa più pagare la marca da bollo. Niente
marca da bollo, quindi, per la via Crucis
cittadina del venerdì Santo, per la processione della domenica delle Palme e
per le future. Il caso scoppiò a marzo
quando nel giorno della Candelora la
chiesa di San Michele Arcangelo, la
parrocchia centrale della città, ha promosso una breve processione per le vie
del centro abitato.
di RICCARDO TOFFOLI a pag. 5
pagina 2
IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
dalla Capitale
a cura di Dalila Jorillo
approvati al tavolo tecnico Mibac-Roma
Capitale del 29 marzo 2011."
A tre anni dall’elezione del Sindaco,
risultati e progetti
dell’Amministrazione capitolina
Il sindaco Gianni Alemanno, a tre anni
dal 28 aprile 2008, data della sua elezione, ha presentato in Campidoglio, insieme agli assessori della Giunta capitolina,
il bilancio dell’attività svolta fino a oggi e
ha indicato i futuri impegni dell’Amministrazione capitolina. Quattro i pilastri
"fondamentali per far rinascere Roma" risanamento finanziario, completamento
della riforma di Roma Capitale, progetti
del piano di sviluppo e della candidatura
olimpica, sicurezza urbana - su cui poggiano 133 obiettivi, "progetti concreti" da
realizzare nei restanti anni di mandato.
(Vedi allegato)
"Per quanto riguarda il piano di rientro il
prossimo passaggio sarà il riconoscimento da parte dell'assemblea capitolina di
2,3 miliardi di debiti fuori bilancio” ha
dichiarato il Sindaco che poi ha aggiunto
“dobbiamo portare a conclusione la riforma di Roma capitale con il riconoscimento dei nuovi poteri, con l' approvazione
dello statuto e con la definizione dei
nuovi confini dei 15 nuovi municipi".
"Il terzo pilastro - ha continuato Alemanno - rappresenta l' approvazione in assemblea capitolina del piano strategico di sviluppo, al quale seguirà un accordo quadro
con Governo e Regione per attivare fondi
Cipe ed europei sui progetti condivisi e
del piano strategico stesso”.
Il Sindaco di Roma Capitale ha concluso
sottolineando: “Il quarto pilastro è la
sicurezza urbana: dobbiamo completare i
progetti previsti nel secondo Patto per
Roma sicura, completare la sala sistema,
ridefinire le ordinanze e richiedere al
Governo ed al Parlamento le leggi necessarie a garantire la sicurezza urbana
Fontana di Trevi, una delibera contro
il furto delle monete
E’ stata approvata dalla Giunta capitolina
la delibera che dichiara di proprietà dell’Amministrazione di Roma Capitale le
monete gettate all’interno della Fontana
di Trevi e le devolve in beneficenza alla
Caritas Diocesana di Roma.
L’assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico, Dino Gasperini, ha dichiarato: "Finalmente potrà essere arrestato in
flagranza di reato chi sottrae le monete
dalla vasca della Fontana di Trevi. A tale
scopo abbiamo anche predisposto un adeguamento della segnaletica: 5 targhe
informative in ghisa, inserite nella pavimentazione in corrispondenza del bordo
fontana comunicheranno in più lingue ai
turisti che le monete sono di proprietà di
Roma Capitale mediante la dicitura: 'E’
vietato raccogliere monete site all’interno
della fontana. Esse sono destinate a fini
benefici'. Il numero delle targhe, le diciture e i materiali utilizzati sono stati
Fotogiornalismo d’eccellenza. World
Press Photo al Museo di Roma
in Trastevere
Riflessi in uno specchio - scuro. E’ piuttosto cupo il ritratto dei nostri tempi che
viene fuori dalle immagini di straordinario fotogiornalismo raccolte nella mostra
World Press Photo, al Museo di Roma in
Trastevere fino al 22 maggio. A cominciare dalla foto dell’anno, quella scattata
da Jodie Bibier alla giovane Bibi Aisha,
giovane afgana fuggita dalla violenza
coniugale quotidiana e per questo punita
dal marito con l’amputazione del naso e
delle orecchie.
Immagini che sovrappongono scene di
disastri sociali, come il terremoto di Haiti
dove l’urgenza esige l’accatastarsi dei
cadaveri, documentata dall’impietoso
lancio del corpo di un bambino nel mucchio (foto di Olivier Laban Mattei, primo
premio nella sezione reportage notizie
generali, attualità), a quelle di un lutto
privato eppure pubblico, come il funerale
di Feroz Ahmad, ucciso a Pattan, affresco
in bianco e nero che ricorderebbe certe
iconografie sacre se non fosse per l’inquietante particolare, il telefonino che
impugna uno dei partecipanti per fotografare la disperazione della donna riversa
sul feretro del fratello morto (immagine
di Altaf Qadri, primo premio nella sezione protagonisti dell’attualità).
Immagini drammatiche, a volte di una
bellezza terribile, vicina a certe performance di arte estrema. Come il volo
infuocato del suicida dalla torretta del
Ponte della Libertà a Budapest, ricca di
evocazioni e rimandi metaforici (Icaro, il
nome del ponte, l’aquila marmorea sulla
sommità della torre) nello scatto di Peter
Lakatos, primo premio nella sezione foto
singola.
Una testimonianza dello stato delle cose a
livello mondo, World Press Photo, con
immagini che riguardano l’Occidente
solo parzialmente, magari per coglierne
aspetti di una ipertrofica rappresentazione
del sé, come nelle foto di Wolfam Hahn,
serie di persone che si autoritraggono con
il telefonino, e complessivamente pervasa
da un’atmosfera dark che non esenta
nemmeno le foto della sezione natura,
dove campeggia lo sguardo azzurro di
una sula, assai più inquietante di quello
dei suoi prozii uccelli Hitchcock style
(foto di Pesschak, primo premio).
Il Premio World Press Photo è uno dei più
importanti riconoscimenti nell’ambito del
Fotogiornalismo: una giuria indipendente
di esperti internazionali sceglie tra
migliaia di domande di partecipazione
provenienti da tutto il mondo, inviate alla
World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste.
Moto su corsie preferenziali,
la sperimentazione dal 2 maggio
La Giunta capitolina ha approvato la delibera che consente il transito dei veicoli a
due ruote sulle corsie preferenziali. Si
comincia il prossimo 2 maggio, gradualmente, per sperimentare la novità e analizzarne impatto ed esiti.
“Subito dopo la beatificazione di Giovanni Paolo II”, precisa l’assessore alla
Mobilità Antonello Aurigemma, “partirà
la sperimentazione su quattro corsie preferenziali: i tratti interessati sono quelli di
Lungotevere Sangallo, viale Marconi, via
Cristoforo Colombo e largo di Torre
Argentina”.
Il periodo di prova durerà tre mesi, per
testare “sia le utilità che le controindicazioni del passaggio di moto e scooter
sulle corsie solitamente riservate ai mezzi
del trasporto pubblico”. Dopo la fase sperimentale, conclude Aurigemma, “il
Campidoglio valuterà se prorogare il
provvedimento”.
Trasporti, tornano le linee del mare
Di nuovo in strada dal 25 aprile le “linee
del mare” 07, 062, prolungamento 070
Express, i collegamenti con il litorale
romano che, partendo dalla Roma Lido e
dalla stazione Eur Fermi della metro B,
percorrono il lungomare di Ostia e la via
del mare con fermate in corrispondenza
degli stabilimenti e delle spiagge libere di
Capocotta.
Il sabato e nei giorni festivi viene riattivata la linea dedicata 07, che collega la stazione Colombo - capolinea della ferrovia
Roma-Lido - a Torvaianica / Villaggio
Tognazzi, percorrendo la via Litoranea e
fermando nei pressi degli stabilimenti.
Stessa periodicità per la linea 070
Express che, durante la settimana, continuerà a collegare la stazione metro B di
Eur Fermi alla stazione Colombo della
Roma-Lido e che, al sabato e nei festivi,
prolunga invece le corse fino a Torvaianica / Villaggio Tognazzi, sempre lungo la
litoranea.Dal 23 maggio la linea 07 e le
corse prolungate della 070 Express saranno attive tutti i giorni.
L’altra “linea del mare” che viene attivata
durante la stagione balneare, la 062 percorre l’itinerario l’itinerario tra il Porto
turistico di Ostia (il capolinea sarà in via
Baffigo) e Castelporziano, percorrendo il
lungomare e fermando in corrispondenza
delle stazioni Lido Centro e Colombo
della ferrovia Roma-Lido. La effettua il
servizio tutti i giorni.
Le frequenze dei bus andranno di pari
passo con l’evoluzione della stagione balneare. All'inizio e sino alla terza settimana di maggio, la linea 07 partirà ogni 10
minuti mentre la 070 Express prolungherà le corse ogni 30 minuti. Le partenze del
bus 062 si susseguiranno ogni 23 minuti.
In seguito le frequenze saranno aumentate, in considerazione del maggiore afflusso verso le spiagge.
Rinnovo Card Over 70
Le tessere che consentono agli ultrasettantenni di viaggiare gratuitamente sui
mezzi pubblici di Roma, le cosiddette
Card Over 70, attualmente in circolazione
non saranno più valide dal prossimo
primo luglio. I cittadini che ne hanno
diritto potranno richiedere una nuova tessera fino al 16 maggio. L’agevolazione è
riservata agli ultrasettantenni con reddito
Isee fino a 15.000 euro.
Le nuove tessere Atac per gli ultrasettan-
tenni avranno validità dall’1/7/2011 al
31/12/2011 e dovranno essere richieste
presso il Municipio di appartenenza. Le
Card saranno personalizzate, con nome,
cognome, foto, dotate di microchip e
ricarcabili negli anni successivi; andranno
quindi conservate anche dopo la scadenza
dell’agevolazione 2011.Per richiedere la
Card tutti i cittadini aventi diritto dovranno recarsi, dal 20 aprile al 16 maggio, nel
proprio Municipio di residenza con due
foto tessera, la fotocopia di un documento di identità valido e la dichiarazione
Isee, rilasciata da Caf o sedi e agenzie
Inps, attestante il reddito fino a 15milaeuro. I cittadini dovranno compilare un
modulo in triplice copia, di cui una per
l’utente. Sarà possibile delegare altra persona per la presentazione dei documenti e
per il ritiro della tessera: la delega è contenuta nel modulo di richiesta. Il delegato
dovrà presentare il proprio documento di
identità e quello del delegante. Consegnata la documentazione, verrà indicata la
data utile per il ritiro della Card negli
stessi uffici del Municipio.
La tessera Over 70 è riservata ai residenti
nel Comune di Roma, con più di 70 anni
e un reddito calcolato con parametro Isee
fino a 15 mila euro. L'agevolazione è valida, nell'ambito del territorio comunale, su
autobus, tram, filobus, sulle due linee
metropolitane A e B e sulle ferrovie
regionali Roma-Lido, Roma-Giardinetti e
Roma-Viterbo, questa ultima limitatamente al tratto urbano. In caso di furto o
smarrimento della tessera, dal 1° luglio
2011 sarà possibile, previa denuncia
all’Autorità Giudiziaria, recarsi in una
delle biglietterie Atac site nelle stazioni
delle linee della metropolitana A e B
(esclusa Spagna), tutti i giorni dalle 7.00
alle 20.00 (domenica e festivi dalle 8.00
alle 20.00) e chiedere il duplicato del titolo al costo di 5 Euro.
Per ulteriori dettagli o informazioni sono
a disposizione il call center di Agenzia
Roma Servizi per la Mobilità 06.57003 e
il call center di Roma Capitale 060606,
oltre ai siti internet www.atac.roma.it e
www.agenziamobilita.roma.it
IL GIORNALE DEL
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IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
pagina 3
Aprilia, Multiservizi una società sempre in perdita
Per salvare la municipalizzata avanza l’ipotesi di spacchettare i servizi dell’azienda
di Riccardo Toffoli
Un debito di 15 milioni 444
mila 904 euro che sarà interamente ripianato dal Comune
in tre anni e che risulterà come
debito fuori bilancio del
Comune. Sono approdati in
commissione bilancio tutti i
risultati di esercizio della Multiservizi, l’azienda municipalizzata del Comune che si occupa del
servizio sociale, verde e tecnologico. I bilanci partono dal 2003
fino al 2010. Quest’ultimo è
stato l’ultimo ad essere presentato in Comune. Lunedì mattina
2 maggio si sono riuniti i revisori dei conti per approvarlo e
nel pomeriggio anche questo è
approdato in commissione. Per
i nostri lettori diamo alcuni
numeri di questi bilanci che rendono bene l’idea di quello che è
stata la Multiservizi in questi
anni. I bilanci della Multiservizi non sono mai stati approvati dal Comune. Le correzioni
apportate dall’attuale dirigenza
112 euro, il 2007 con meno 873
mila 698 euro ora con meno un
milione 361 mila 570 euro, il
2008 con un passivo di 312
mila 442 ora con un attivo di
918 mila 205 euro, il 2009 con
un passivo di un milione 896
mila 875 euro, ora con un
milione 336 mila 103 euro, il
2010 con un passivo di 7 milioni 189 696 euro. Le manovre
sono dovute al fatto che nel 2003
l’allora direttore generale aveva
previsto una spesa di 260 mila
euro per manutenzione della
pubblica illuminazione che è
stata spalmata in cinque anni,
mentre ora tutta la cifra è stata
imputata all’anno 2003. Dal
2003 i vertici aziendali non
pagano i contributi previdenziali
dei dipendenti e il direttore
generale nel 2008 Amedeo Avenale quantificava interessi e sanzioni per questo pari a un milione 186 mila 410 euro, spalmati
ora dal 2003 al 2008. Interessi
che annuncia il direttore generale della Multiservizi Fabio Biol-
Confronto tra il costo del personale e il contributo del Comune
da sin.Fabio Biolcati Rinaldi, Fulvio Farì e Alberto Pallante.
Soddisfatti dopo i lavori della Commissione bilancio sulla
Multiservizi di lunedì 2 maggio ore 18,03
sui conti effettuati negli anni
passati, sono molte. Tutti gli
esercizi finanziari sono in
grave perdita, ad esclusione
del 2008 (giunta Udc-Pd) che
chiude con un utile di 918 mila
205 euro. Nel 2003 il bilancio
chiudeva con un utile di mille
332 euro, ora dai nuovi calcoli il
“buco” del 2003 è pari ad un
passivo di 433 mila 742 euro, il
2004 chiudeva con una perdita
di 2 milioni 332 mila 7 euro
ora la perdita è lievitata a 2
milioni 666 mila 73 euro, il
2005 chiudeva con una perdita
di un milione 651 mila 43 euro
ora la perdita aumenta a un
milione 843 mila 812 euro, il
2006 il passivo era di un milione 190 mila 476 euro, ora è lievitato a un milione 532 mila
cati Rinaldi saranno inviati alla
Corte dei Conti per verificare se
ci sono condizioni di danno erariale. L’utile d’esercizio del
2008 è dovuto a fatture per servizi aggiuntivi svolti dalla Multiservizi e non pagati dal Comune. Mentre il passivo del 2010
si deve all’accertamento delle
Fiamme Gialle per conto dell’Agenzia delle Entrate sull’evasione di Iva, Ires e Irap per
un totale di ben 9 milioni 949
mila euro a partire dal 2003.
Le spese per il personale sono
lievitate da 3 milioni 719 mila 4
euro del 2003 ai 5 milioni 946
mila 531 euro del 2004 a fronte
da un contributo annuo comunale che si aggirava di media sui 4
milioni e mezzo. La proposta
dell’amministrazione D’Alessio
è quella di spacchettare i servizi
dell’azienda, anche perché la
legge impone che i servizi a rilevanza economica siano dati in
appalto. La Multiservizi rimarrà
solamente ad operare nel settore
sociale. Con cessione di ramo
aziendale, il settore verde passerà alla Progetto Ambiente.
Rimarrà anche alla Multiservizi
il servizio di guardiania. Si ipotizza che una parte degli impiegati passeranno nella nuova
gestione pubblica della riscossione dei tributi che, invece, non
è inserito tra quei servizi di rilevanza economica che devono
essere messi a gara. Quindi parte
degli impiegati potrebbero traghettare nell’ufficio tributi. Infine il settore pubblica illumina-
e-mail: [email protected]
zione, asfaltatura e segnaletica,
pulizia e gestione parcheggio
nonché manutenzione idraulica
e tecnica saranno dati a soggetti
terzi. Verrà anche accorpato il
servizio scuolabus con quello
scolastico gestito appunto dal
privato.
BAFUNDI TUONA
L’ex assessore all’ambiente e
servizi sociali Giovanni Bafundi
tuona sulla scelta dell’amministrazione di spacchettare l’azienda. “Trovo assurdo –spiega
Bafundi- che i dipendenti dei
settori della Multiservizi che
dovranno essere messi a gara,
dovranno aderire al contratto
Inps dall’attuale contratto Inpdap. Ci sarebbero enormi spese
www.codip.org
per l’amministrazione comunale
perché i dipendenti dovranno
essere licenziati e riassorbiti e
quindi, pagare tutto quello che è
previsto dalla legge compresa la
liquidazione. Vorrei ricordare a
D’Alessio che ero presidente del
consiglio comunale quando
insieme a lui e tutta la giunta
Meddi, votammo l’istituzione
della Multiservizi che andava a
stabilizzare i lavoratori delle
cooperative. Ora con questa proposta si vuole ricacciare il lavoratore nelle stesse condizioni in
cui era stato tolto. Questo è
assurdo”.
Si ringrazia per la collaborazione
tecnica il dr. Giorgio Cardella
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 4
6 - 20 Maggio 2011
Aprilia, indagini sui reperti archeologici
Circa 50 nomi sono “coinvolti” nell’indagine avviata dal sostituto procuratore della Repubblica Raffaella Falcione
di Riccardo Toffoli
Circa 50 nomi sono “coinvolti”
nell’indagine avviata dal sostituto procuratore della Repubblica Raffaella Falcione sui
reperti archeologici che erano
collocati nell’istituto scolastico
Pascoli e nella biblioteca
comunale. Molti anche indagati.
Basta fare dei calcoli e il numero esce fuori: sono 5 le giunte
coinvolte nell’indagine della
Falcione. 10 gli assessori per
ogni giunta. Ecco che allora si
ottiene questo “poderoso”
numero. La tenenza dei Carabinieri di Ardea l’anno scorso,
aveva messo le mani sui reperti
archeologici che erano collocati
nel comprensivo Pascoli e in
biblioteca comunale. Tutti questi
reperti donati da privati al
Comune, sono stati sequestrati e
portati via dai Carabinieri. Aprilia è rimasta così senza la sua
memoria. Nei giorni scorsi gli
assessori sono stati interrogati
dall’Arma su un procedimento
penale aperto dal sostituto procuratore della Repubblica
Raffaella Falcione che vuole
accertare la provenienza di questi reperti. A far scattare il procedimento penale, un furto avvenuto proprio alla Pascoli. Furono
trafugati diversi oggetti, tra cui
alcune monete antiche. Dalle
indagini effettuate dall’Arma
risulterebbe, infatti, che molta
refurtiva sia stata trovata in
Romania mentre, facendo un’analisi dei reperti rimasti, alcuni
sarebbero oggetto di refurtiva e
addirittura non trovati su territorio apriliano. Molti reperti che si
trovavano all’interno della
Pascoli provenivano dagli scavi
sul territorio. Gran parte sono
stati raccolti dalla sezione locale
dell’Archeoclub in località
Campo dei Fico dove è stata scoperta una necropoli. “Non sapevamo nulla riguardo ai reperti
che si trovavano all’interno della
biblioteca comunale –spiega l’ex
assessore alla cultura Augusto
Di Lorenzo- per quanto riguarda
quelli che si trovavano alla
Pascoli, abbiamo cercato di trovare una situazione più sicura,
ma il dirigente mi aveva detto
che non c’erano i soldi per mettere in sicurezza una sala. La
nostra amministrazione ha fatto
tutti i possibili passi per mettere
in sicurezza questi reperti”. “Pur
non essendo il mio assessorato
quello competente –continua
l’ex assessore ai lavori pubblici
Giovanni Forcina- abbiamo
avviato tutto l’iter per la messa
in sicurezza dei reperti. Poi la
giunta è caduta. Evidentemente
chi ci ha seguito, non ha ritenuto
di continuare con i nostri indirizzi”. Il Ministero per i Beni Culturali era a conoscenza della
situazione dei reperti archeologici ad Aprilia se il 5 giugno
2007, invia una nota. Il 30 maggio di quell’anno aveva fatto un
sopralluogo ed era giunto alla
conclusione che: “l’ambiente in
cui sono conservati i reperti è
privo di misure di sicurezza”. La
giunta con una delibera del 26
giugno successivo, decide di
spostare i reperti dalla Pascoli
alla sala ragazzi della biblioteca
comunale e dà incarico al dirigente del settore tecnologico di
predisporre tutti gli interventi
necessari per mettere in sicurezza la sala. “Purtroppo ci era stato
detto che non era possibile questa soluzione –continua Di
Lorenzo- perché non c’erano i
soldi per mettere in sicurezza la
sala ragazzi”. Nel frattempo il
preside dell’istituto aveva dato
incarico ad un’archeologa di
predisporre una sorta di inventario dei “pezzi” che erano all’interno della scuola. Tanto che la
stessa archeologa, la professoressa Francesca Pompilio,
venne chiamata dalla giunta
Santangelo per una perizia
della nuova soluzione messa in
campo: ossia lo spostamento dei
reperti all’istituto superiore Rosselli. “Qui non ci sarebbero stati
problemi –riprende Di Lorenzoperché la sala era già in sicurezza”. Per la perizia la giunta, l’11
dicembre 2008, stanziava 500
euro e demandava agli operai
della Multiservizi l’incarico di
spostare i reperti archeologici.
La delibera era esecutiva dal 2
gennaio 2009. Il trasporto non ci
fu mai stato, anche perché dopo
20 giorni il sindaco venne sfiduciato e la giunta andò a casa.
“Quello che ora conta –dice Forcina- è che questi reperti tornino
ad Aprilia. Fanno parte della
nostra storia e della nostra
memoria, non è possibile che
Aprilia sia spogliata della sua
storia”.
Nelle foto: Biblioteca comunale
Sala Manzù, i reperti archeologici sequestrati
6 - 20 Maggio 2011
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 5
Il sindaco D’Alessio si converte “Gesù Cristo non paga più!”
Il Sindaco riceve i giornalisti (a lui sgraditi) solo per appuntamento
di Riccardo Toffoli
Gesù Cristo non deve più pagare. La
marca da bollo non si paga più per le
processioni religiose. Dopo un vasto
approfondimento normativo da parte
dell’ufficio spettacolo, sport e tempo
libero retto da Marco Patella e Calogero La Bella, il Comune ha fatto
retromarcia e per le processioni religiose non fa più pagare la marca da bollo.
Niente marca da bollo, quindi, per la
via Crucis cittadina del venerdì Santo,
per la processione della domenica delle
Palme e per le future. Il caso scoppiò a
marzo quando nel giorno della Candelora la chiesa di San Michele Arcangelo, la parrocchia centrale della città, ha
promosso una breve processione per le
vie del centro abitato. Per la prima
volta gli uffici comunali avevano
richiesto il pagamento della marca da
bollo da 14 euro e 62 centesimi. Fu la
prima e l’ultima volta. Sulla vicenda
erano scesi in campo l’assessore agli
affari generali Luigi Bonadonna e il
sindaco Domenico D’Alessio il quale
si era così espresso in una nota stampa:
“Si tratta semplicemente di una legge
nazionale che l’Amministrazione, in
quanto tale, deve far rispettare. Se in
passato questo pagamento non è
stato effettuato ciò non significa che è
lecito procedere in tal senso”. Una
bella “gaffe” del primo cittadino che ci
aveva persino accusato di “falsità”.
Aveva detto il sindaco Domenico D’Alessio: “Probabilmente tutte le false
notizie pubblicate sui temi appena
chiariti mirano solo a mettere in cattiva luce l’operato di questa Amministrazione”. Fatto sta che per la vicenda
dei finanziamenti alle confessioni religiose riconosciute e dovute dalla legge
27/90, la giunta ha deliberato di dare
l’ok alla transazione con la Diocesi di
Albano solo venerdì 22 aprile. Lo afferma una nota dello stesso ufficio comunicazioni del Comune e datata 27 aprile: “La giunta ha dato l’ok anche alla
transazione relativa alla causa tra la
Diocesi di Albano e il Comune di
Aprilia dinanzi al Tribunale di Latina”. Chiaramente si devono ora attendere i tempi di rito. E sulla vicenda
della marca da bollo per le processioni
religiose, questa non si deve più pagare. Insomma questa legge che veniva
tirata fuori dal primo cittadino è durata
da Natale a Santo Stefano, sicuramente
solo per la Candelora. Volevamo saperne di più dal sindaco, ma Domenico
D’Alessio ci ha detto di prendere
appuntamento con le sua segretaria.
Abbiamo chiesto appuntamento da due
settimane, ma ancora non abbiamo
ricevuto risposta. A qualche giornalista non lo invita alle conferenze
stampa, così si evita domande scomode e imbarazzanti.
Mi auguro che il sindaco non voglia
fare differenze e discriminazioni tra lettori e lettori, tra cittadini e cittadini,
visto che comunque, continua a commentare notizie su altri giornali e inviare veline a giornalisti amici sempre
assenti. Forse il motivo è che siamo
poco accomodanti? Come ha scritto il
nostro direttore il motivo è che: “siamo
di parte, dalla parte della gente”. Sul
caso della marca da bollo era sceso in
campo anche Giovan Battista Trenta
presidente dell’associazione dei consumatori Risorsa Civica. Lui aveva studiato tutte le carte e aveva dimostrato,
con argomentazioni rilasciate su questo
quindicinale, che la legge non imponeva affatto il pagamento della marca da
bollo. E aveva ragione evidentemente.
L’ufficio comunale di Patella e La
Bella ha visionato tutte le carte e accertato che, in effetti, la legge non impone
alcun pagamento della marca da bollo
per le processioni religiose. E così le
chiese non pagheranno più un centesimo così come è sempre stato. Un gran-
de passo in avanti dell’ufficio sport,
spettacolo e tempo libero. Noi non
abbiamo strumentalizzato niente. Ci
sembrava semplicemente assurdo che
una confessione religiosa (questa volta
è capitato alla cattolica ma poteva
anche essere un’altra confessione)
debba pagare per la burocrazia quando
molte confessioni praticano la povertà
o destinano, come la cattolica, parte dei
loro proventi per i poveri, per i diseredati, per gli svantaggiati. E visto che di
questo dovrebbe occuparsene il Comune ma i soldi non ci sono, aiutare o agevolare, quanto meno non sottrarre risorse, a chi se ne continua ad occupare
nonostante tutte le difficoltà del
momento, sarebbe auspicabile.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
La Scuola “ Marconi “ di Aprilia, si racconta in una mostra
storico documentaria dalle sue origini ai giorni nostri
"Sul filo dei ricordi...la scuola racconta", dal 4 maggio aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 13 fino al 10 giugno
di Lorella Iaci
La Scuola “ Marconi “ di Aprilia, si racconta in una
mostra storico documentaria dalle sue origini ai giorni
nostri. Unica scuola di Fondazione, il Primo Circolo
Didattico di Aprilia, compie quest'anno 75 anni, e perchè
dunque non festeggiarla in occasione di una data importante e coincidente come quella dei 150 anni dell'Unità
d'Italia?
Era il 1936, e nella nostra città erano pochi gli abitanti
del centro cittadino ma presenti tutti gli edifici istituzionali più importanti, il Palazzo Municipale, la Casa del
Fascio, l'Ina, la Chiesa, la dimora delle Suore, il Mercato coperto, il cinema ex Pidocchietto, e la Scuola di
“Piazza Marconi”, rimasta con questo nome nel tempo e
fra la gente.
Settanta cinque anni raccontati attraverso pannelli espositivi, con reperti che possono definirsi archeologici e
gelosamente custoditi nell'archivio di un sottoscala, foto
e registri datati dagli anni 40/41 in poi. Volti che si ritrovano tra le foto sbiadite dal tempo ma non dai ricordi,
voti scritti conservati quasi come documenti inediti,
legati ad aneddoti per ricordare le persone, eventi,
insomma l'evoluzione di un'istituzione unica, nata per
garantire ai più meritevoli la possibilità di una formazione ai massimi livelli.
"Sul filo dei ricordi...la scuola racconta", è appunto il
titolo della mostra che ha aperto i battenti il 4 maggio, e
resterà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 13 fino al
10 giugno, presso il plesso scolastico. Organizzata e
voluta dal Dirigente Scolastico, Tasciotti Giovanni, e dal
Vicario, Leonarda Buscaino, la vera memoria storica
della mostra. E' lei a raccontarci da dove nasce l'idea di
allestire questa esposizione, proprio per un giro in archivio a causa di una infiltrazione comune d'acqua, la giusta e utile coincidenza a far riscoprire cose che apparivano dimenticate, ma in realtà sempre vive. E' sempre la
Signora Buscaino a ricordarci che il primo registro scolastico era datato 40/41 come Circolo Littoria, successivamente, Circolo Cisterna e nel 57/58 Circolo Didattico
Aprilia, restando unico fino agli anni 72/73. Una proposta che di seguito ha trovato la giusta condivisione con
l'amministrazione comunale, presente all'inaugurazione
del 4 maggio.
È la mostra della memoria, di tutti i “ vecchi giovani” di
Aprilia, dove qualcuno a fatica si potrà riconoscere, ma
qualcun'altro potrà ritrovare il proprio nome nel mezzo
di un lungo elenco del registro scolastico, ad esempio
quello dell'anno 57/58 dove ad essere interrogato era il
sindaco Domenico D'Alessio, oppure del 56/57, che fra
gli allievi si legge il nome di Luigi Meddi o Mario Maio,
nomi celebri e lustri della città- Nomi,cognomi accompagnati da dettagli come “ maternità”,” Paternità” e
mestiere del padre. Registri che ci riportano ad una scuola che non c'è più, dove le classi e di conseguenza gli
insegnanti, erano per soli maschietti o per sole femminucce, dove il Dirigente scolastico usava lo strumento
datato del 57 “ filodifussione” per comunicare con gli
studenti nelle classi. Una scuola dove si studiava il pianoforte, ancora lì, seppur del 1927, dove si stampavano
all'interno dell'Istituto, le circolari, con il ciclostile. Una
scuola dove ad essere presenti nella biblioteca si trovano
fra gli scaffali, i libri donati dal figlio del Duce, dove
intreccio tra didattica e ricerca, applicazione di un metodo rigoroso in tutti i campi della formazione si è poi protratto fino ad oggi. Sono questi, i settantacinque anni raccontati nella Mostra, dove gli ingredienti che hanno reso
unica la sua preparazione, rappresentano un bagaglio di
storia, affascinante da ricordare, dove nè poveri né ricchi,
ma tutti uguali i ragazzi .....apriliani,.
6 - 20 Maggio 2011
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Il Consigliere del Pdl Carmelo Terzo commenta positivamente
il potenziamento dell’arma dei Carabinieri
di Riccardo Toffoli
“Mi ritengo pienamente soddisfatto. Ad
Aprilia non si è mai voluto parlare seriamente del problema sicurezza. Il potenziamento dell’arma dei Carabinieri è
una vittoria per tutti i cittadini di Aprilia”. Parla così il consigliere comunale
del Pdl Carmelo Terzo che aveva scritto una lettera il 14 settembre 2010 al
ministro della difesa Ignazio La Russa,
suo collega di partito, chiedendo ad
Aprilia l’invio di uomini dell’esercito da
operare in sinergia con i Carabinieri
della stazione apriliana. Il motivo era
dovuto all’aumento dei reati dovuti alla
microcriminalità che maggiormente,
destano preoccupazione tra i cittadini. Il
generale di divisione dell’esercito,
vicecapo di gabinetto del ministro
Luigi Francesco De Leverano, gli
aveva risposto dopo neanche un mese
assicurando il consigliere che la proposta sarebbe stata discussa dal comitato
nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell’Interno Roberto Maroni. Ora arriva invece,
la promozione dell’attuale compagnia
dei Carabinieri a comando territoriale,
una sorta di gruppo che vedrà un potenziamento di mezzi e uomini e sarà diretta da un tenente colonnello. “Vorrei
innanzitutto sottolineare –spiega Terzoche il corpo dei Carabinieri targa esercito italiano. Fino al 2000 il corpo era
diretto da generali che provenivano dall’esercito. Non c’erano generali che provenivano dall’arma dei Carabinieri. Dal
2000, poi c’è stato il distaccamento.
Questo per dire, che comunque, mi riten-
go molto soddisfatto della soluzione. La
mia provocazione, ossia l’invio dell’esercito ad Aprilia, era dovuta alla difficoltà di mezzi e di uomini in dotazione
alla compagnia dei Carabinieri di Aprilia
per controllare un territorio così vasto.
L’esercito, al limite, sarebbe andato a
supporto dell’Arma, di modo che per
ogni carabiniere c’erano due militari. Il
grazie va a tutti gli uomini dell’Arma che lavorano ad Aprilia
e che, nonostante tutte le difficoltà, continuano a svolgere il
loro lavoro con impegno e professionalità. Va anche al
comandante provinciale e al
comandante locale, il maggiore Luca Nuzzo, che ha dimo-
Il maggiore Luca Nuzzo “ Un territorio difficile”
il nostro compito è la sicurezza dei cittadini
Un territorio difficile e il grande compito
giornaliero dell’Arma dei Carabinieri di
tenerlo sicuro. Il
potenziamento della
compagnia è fortemente atteso dai cittadini. Si vuole sapere,
molti sono curiosi,
altri credono veramente che il potenziamento possa rendere
Aprilia più sicura di
quello che attualmente è. La compagnia
dei Carabinieri di
Aprilia fa il possibile
e lo fa con tutte le sue
forze ogni giorno.
Molto merito di questa opera, va al maggiore dei Carabinieri,
attuale comandante della compagnia, Luca
Nuzzo che non solo in questi anni ha reso
ottimo servizio per tutta la comunità apriliana mettendo a segno brillanti operazioni
insieme ai suoi uomini, ma soprattutto nel
lavoro quotidiano, nello stare più possibile
vicino ai cittadini che chiedevano sicurezza. In questi anni Nuzzo ha fortemente
appoggiato e condiviso l’idea di un poten-
ziamento del presidio apriliano.
Se i cittadini di Aprilia lo otterranno, come ormai
sembra imminente, molto
lavoro è dovuto al maggiore Luca Nuzzo. Una lavoro
in sordina, ma presente e
costante. Proprio perché il
territorio ne ha bisogno.
Luca Nuzzo ha assunto
l’incarico ad Aprilia il 26
settembre 2007, sostituendo il maggiore Leonardo
De Paola che veniva trasferito quale comandante
al nucleo operativo del
comando territoriale di
Frascati. Dal 1997 al
2000, Nuzzo ha comandato la compagnia allievi
Carabinieri di Benevento,
dal 2000 al 2003 il Comando Compagnia di
Piedimonte Matese (Ce) e dal 2003 al 2007
è stato a capo di un Reparto del Ministero
della Difesa in Roma. Ora che la compagnia è promossa a comando territoriale,
sarebbe una meritata ricompensa e un
augurio da parte di tanti cittadini, se fosse
proprio lui ad iniziarla a guidare.
foto di Gianfranco Compagno
strato molto affetto verso la città e ha
portato a compimento questo importante
risultato”. “Io non so se ad Aprilia operino clan mafiosi –continua Terzo- quello
che percepisco da tutti i cittadini, è la
paura per la microcriminalità. Ad Aprilia
ci sono troppi topi di appartamento,
ladri, bulli e vandali. Le forze dell’ordine, contrastando questi fenomeni, possono garantire maggiore sicurezza per tutti
i cittadini”. Inoltre il consigliere Terzo
annuncia di voler avviare gli atti per
dotare il territorio cittadino del servizio
di videosorveglianza. “Avvieremo gli atti
per avviare il progetto di videosorveglianza ad Aprilia –riprende Terzo- questo significa che le zone più delicate del
territorio, saranno munite di telecamere.
Da quanto so, a Cisterna il progetto di
videosorveglianza gestito dalla Polizia
Municipale ha dato una grossa mano a
risolvere il problema sicurezza cittadino.
Noi vorremo ora, realizzarlo anche ad
Aprilia”.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
Aprilia, l’ex assessore Forcina “Che fine ha fatto il
piano di risanamento igienico - sanitario delle borgate?”
di Riccardo Toffoli
“Che fine ha fatto il piano di risanamento igienicosanitario delle borgate? La legge regionale 6 del 2007
è uno strumento importantissimo, questa amministrazione non deve lasciarsi sfuggire l’occasione di risanare
tutto il territorio apriliano, specialmente le borgate, che
sono in condizioni gravi dal punto di vista igienico”.
Così tuona l’ex assessore ai lavori pubblici Giovanni
Forcina che aveva approvato un piano chiamato “il
nuovo borgo” per accedere ai finanziamenti regionali
previsti dalla legge 6 del 2007. Con questa legge, alcuni
comuni, tra cui anche quello di Aprilia, maggiormente
compromessi da problemi dovuti all’abusivismo e quindi, privi di servizi, la regione Lazio metteva a disposizione delle somme per dei progetti volti a riqualificare il
territorio. Per Aprilia, ci lavorò a lungo un gruppo di tecnici comunali, tra ingegneri ed architetti. Si arrivò al
progetto definitivo, chiamato appunto Il Nuovo Borgo.
Grazie a questo progetto, si capì che per risanare tutto il
territorio comunale sarebbero serviti almeno 130 milioni di euro. Si trattava di dotare le periferie di tutto:
fogne, acqua, luce e gas. “Il progetto non era una chimera –spiega l’ex assessore- la regione doveva finanziare la parte più corposa. In più un 15% veniva finanziato
da Ato4 e c’era l’impegno in tal senso, un altro 15%
sarebbe stato finanziato dal Comune attraverso gli incas-
Aprilia, le gru
abbandonate
Vi ricordate di quella gru che era stata lasciata dalla ditta che
aveva in appalto i lavori del poliambulatorio? Forse i più non
si ricordano, noi si! Del resto sono passati diversi anni, era il
2004. Si trattava di una gru che era stata lasciata abbandonata
nel piazzale, proprio di di fronte all’ingresso, della nuova ala
del poliambulatorio di via Giustiniano e che di fatto, ha impedito che per alcuni mesi la struttura sanitaria non aprisse.
Quella volta ci eravamo occupati del caso intervistando il
direttore amministrativo dell’Azienda Usl di Latina, Giorgio
Gru abbandonata nell’autoparco comunale
Gru davanti ingresso poliambulatorio
Ciacciarelli. La gru era di proprietà di una ditta che era fallita,
di conseguenza si doveva contattare il curatore fallimentare.
Pratiche burocratiche, che avevano rallentato l’apertura al pubblico del nuovo poliambulatorio apriliano. Ciacciarelli ci
aveva annunciato che aveva presentato istanza al giudice fallimentare. Alla fine quella gru è stata rimossa. Ma che fine ha
fatto? Nessuno lo sapeva, almeno fino a che il comandante
della Polizia Municipale Massimo Giannantonio, con un grande lavoro di ricerca, non ricostruiva dettagliatamente tutto. Si
tratta della gru, attualmente in condizioni indecorose, che si
trova “parcheggiata” da anni all’autoparco comunale, proprio
dietro lo stabile della Polizia Municipale. Talmente compromessa, che si è dovuto transennare la cornice per evitare che
qualcuno si possa fare male. E’ lei, la stessa gru di allora. Non
vuole proprio andarsene da Aprilia. Però, questa volta, pare
che le carte siano tutte a posto e che il proprietario c’è. Ma chi
vorrebbe riprendersi un cadavere del genere? Spetterà al
Comune fare le mosse giuste per tentare di pulire l’autoparco.
Riccardo Toffoli
si sulle opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Il progetto è
stato riconosciuto dalla Regione
Lazio all’epoca. E questo fu un
fatto molto positivo. Infatti, se da
una parte la variante di recupero dei
nuclei spontanei ha riconosciuto 46
nuclei nati spontaneamente, il
piano di risanamento ne riconosceva ben 52. E questo piano è ancora
valido. Ora seguendo questo piano,
per risanare il territorio sono considerati ben 52 nuclei, mentre solo 46
sono riconosciuti dalla variante di
recupero. Questa è un importante
conquista. Ed è per questo motivo,
che l’attuale giunta D’Alessio
dovrebbe continuare a portare
avanti Il Nuovo Borgo. Anche perché la legge 6 durava per tre anni. Giovanni Forcina
Siamo alla fine di questi tre anni.
Se non si preme sulla Regione per prorogare la legge e
continuare a far stanziare fondi per risanare il territorio
apriliano, si rischia di tornare indietro sul lavoro fatto e
di non avere miglioramenti sulle condizioni molto compromesse dal punto di vista igienico delle periferie. A
mio avviso sarebbe necessario anche un incontro con
tutti i sindaci dei Comuni inseriti nella legge per fare
un’azione comune di pressione sulla regione. Anche
perché Aprilia fu il comune per il quale si è pensata una
legge del genere data appunto la situazione delicata del
territorio. D’Alessio dovrebbe puntare su questo piano e
farlo finanziare dalla Regione perché questo è l’unico
modo per dotare di servizi primari le periferie della
città”.
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6 - 20 Maggio 2011
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Aprilia, il film documentario “La Quinta Mafia” per sensibilizzare la coscienza collettiva
di Francesca Cavallin
“Aprilia non è soltanto una delle
città di fondazione del ventennio, ma anche uno degli snodi
cruciali del traffico di droga utilizzato dalla criminalità organizzata”. È una voce narrante austera, che sullo scorrere di immagini riguardanti il nostro ed altri
Comuni limitrofi, a rivelare la
sconvolgente presenza della
quinta mafia, una mafia invisibile e trasformista, in grado di
affondare i tentacoli del suo male
perverso nel tessuto sociale,
prima ancora di contaminare
apparati economici e politici. A
presentare un messaggio tanto
doloroso quanto fondamentale
per sensibilizzare la coscienza
collettiva, incentivando una reale
lotta alle mafie, l’Associazione
Libera, che assieme a Sinistra
Ecologia e Libertà, il 18 aprile
scorso ha proiettato il film documentario “La Quinta Mafia”
presso la Sala Ragazzi della
Biblioteca Comunale. A moderare l’evento Lina Varricchio, Presidente del Circolo Donà di Sinista Ecologia e Libertà. La proiezione del filmato artigianale,
frutto della creatività di un gruppo di giovani volenterosi di
conoscere per combattere le
mafie, presenta casi eclatanti che
hanno reso evidente la presenza
della criminalità organizzata in
alcune località del Lazio. Particolarmente rappresentativo il
caso di Borgo Montello, raccontato da Claudio Gatto, del Consiglio pastorale di Borgo Montello, dove la volontà di non cedere
la propria discarica alla criminalità organizzata ed a suoi traffici
illeciti costò la vita al Parroco
Don Cesare Boschin, reo di aver
ospitato nella sala parrocchiale i
membri del Comitato Tutela
Ambientale, un gruppo di persone ostinato a non cedere alla prepotenza delle mafie. Le modalità
dell’omicidio dell’uomo di chiesa, lungi dal rappresentare solo
un regolamento di conti, hanno
fatto pensare ad un pesante
avvertimento nei confronti della
comunità e produsse l’immediato scioglimento di un Comitato
scomodo. Il monito di una mafia
diffusa ovunque, anche negli
apparati politici ed economici,
diviene poi dolorosa certezza nei
casi di Fondi, Nettuno, Sabaudia,
Cisterna, per poi assumere i connotati misteriosi di una criminalità organizzata ancora nascosta
nel tessuto sociale nel caso apri-
liano. A confermare il ruolo di
Aprilia quale importante crocevia del traffico di droga orchestrato da clan camorristici, l’indagine condotta dalla Polizia di
Napoli dal 2001 e conclusasi nel
febbraio 2009 con l’ “Operazione Gargamella”, che ha portato
all’arresto di 35 persone, tra i
quali vanno annoverati alcuni
nomi di pregiudicati apriliani, a
ribadire il ruolo del Comune nei
traffici illeciti. “Ad Aprilia non
c’è solo la droga”- afferma la
voce narrante del filmato, per
presentare ai cittadini il nuovo
ruolo assunto nel Comune pontino dalla ‘Ndrangheta calabrese.
Nell’agosto del 2008 la polizia di
Reggio Calabria ha arrestato ad
Aprilia il latitante Gianfranco
Antonioli, colpito da ordinanza
di custodia cautelare in carcere
con l’operazione faida, successiva alla strage di Duinsburg, in
Germania. Antonioli è stato
accusato di aver importato armi
da guerra in Italia, per conto
della madrina del clan Di San
Luca. Ma ad Aprilia è stata
malavita. “Il documentario la
Quinta Mafia -ha spiegatonasce come una provocazione,
creato da ragazzi privi di mezzi
per creare una consapevolezza su
cosa sia la mafia. Un magistrato
antimafia del Lazio non è riuscita a far condannare per mafia
personaggi affiliati in questa
regione per assenza di cultura su
cosa sia la criminalità organizzata. “La quinta mafia” mostra
come i tentacoli malavitosi passino dal tessuto sociale per giungere alla politica ed economia
locale. Si pensi ai casi di Nettuno
e Fondi, dove gli affiliati indagati non venivano da Napoli, dalla
Calabria o dalla Sicilia, ma erano
gente del posto, ed è questo il
dato più allarmante. La quinta
mafia è la trasformazione genetica di un sistema sociale e culturale, ed il nostro impegno deve
essere quello di portare alla luce
questo pericoloso intreccio e stimolare l’impegno di ogni cittadino”. Quindi è stata la volta di
Daniele Vecchio, Presidente del
Cantiere Sociale di Fondi, che
segnalata anche la presenza di
alcune famiglie legate alla
‘Ndrangheta, che hanno stretto le
proprie spire anche fuori dal continente, in Canada ed Australia.
nonostante la “sconfitta” della
legalità nel suo territorio, persevera nell’impegno costante in
favore della giustizia. “Le ultime
elezioni a Fondi- ha affermato sono state un duro colpo, la
destra è al potere, molti politici
citati nel famoso dossier dall’ex
prefetto di Latina Bruno Frattasi
sono ancora lì. La nostra situazione è emblematica di un sistema politico che in piccolo rispecchia il sistema nazionale, con un
uomo che a Fondi è acclamato,
detiene tutto il potere e mantiene
il consenso con un sistema clientelare, la magistratura e la stampa accusa ma la maggioranza fa
quadrato dicendo che chi denuncia fa il male della città. Da noi
non si possono fare manifestazioni politiche in luogo pubblico.
Il dibattito in sala. In seguito
alla proiezione del documentario, Lina Varricchio ha moderato
un dibattito fitto di interventi
interessanti. Primo a prender
parola Antonio Turri, referente
regionale per l’Associazione
Libera, che ha voluto spiegare il
significato assunto dalla “Quinta
Mafia” nel territorio laziale,
dove l’assenza di una cultura
mafiosa rischia di minare il tessuto sociale, economico e politico a causa dell’incuranza o dell’assenza di strategie foriere di
una battaglia efficacie contro la
Antonio Turri, per l’Associazione Libera e Lina Varricchio,
Presidente del Circolo Donà di Sinista Ecologia e Libertà.
Nardone ha revocato la norma
fino alla scadenza del suo mandato. La realtà è imbrigliata, ma
noi non ci arrendiamo, neanche
di fronte ad un governo nazionale che non ha sciolto l’amministrazione violando la legge”.
Paolo Di Cesare, ex consigliere
comunale e membro del coordinamento provinciale del Sel di
Sinistra Ecologia e Libertà, ha
parlato del grave problema rappresentato da un’assenza pressocchè totale di una sensibilità
presso l’opinione pubblica . “ Mi
ha colpito che è un fenomeno
preoccupante, parallelo opportuno tra caso locale e nazionale.
Non ci sono peculiarità locali, è
preoccupante che da qualche
anno sia venuta meno l’indignazione, in primis su casi di dubbia
moralità, poi anche sull’illegalità, fino a giustificare comportamenti illegali. Un atteggiamento
pericoloso e da combattere”.
Claudio Pelagallo, responsabile
Legalità del Sel del Lazio, ha
voluto parlare di una realtà più
vicina al contesto apriliano. “
Molte persone non sanno ciò che
accade, ed il filmato aiuta a capire che la mafia è anche qui. C’è
stato modo di assistere a comportamenti scorretti anche da
parte di amministratori locali,
implicati nel caso A.ser. Abbiamo visto crescere l’abusivismo
edilizio dei costruttori. Soffre
anche commercio e l’impresa, a
causa della concorrenza sleale di
attività illecite. Bisogna attivare
gli anticorpi, e Sinistra, Ecologia
e Libertà cerca di diffondere la
cultura della legalità nella società civile”. Cosmo Bianchini,
Segretario Generale SILP CGIL
Lazio, nel sottolineare l’impegno
della polizia e della magistratura,
non ha taciuto di fronte alle collusioni tra politica e mafia. “
Siamo persone che fanno il proprio lavoro sperando che la legalità abbia la meglio. Voglio dare
la solidarietà alla magistratura,
rispetto alle affermazioni del
Presidente del Consiglio. In politica c’è gente indagata per collusione mafiosa, pidduisti, Cosentino che gestiva i soldi dello
stato. Ho lottato 20 anni contro
la mafia ma la politica è sorda.
Dobbiamo tutelare economia e
politica della nostra Regione,
poiché anche in province tranquille come Rieti e Viterbo si
segnalano problemi preoccupanti. La mafia non gira più con coppola e lupara. Bisogna capirlo
per adeguarsi ad un nuovo tipo di
lotta”. In conclusione l’On. Filiberto Zaratti, Presidente della
Commissione Regionale Sicurezza lotta alle criminalità, Sinistra Ecologia e Libertà, che ha
parlato dell’importanza di contestualizzare la realtà mafiosa in
casa nostra, per sviluppare una
coscienza ed un alto grado di
combattività al fenomeno. “
Finalmente- ha affermatovediamo le nostre strade, le
nostre case, e diventiamo consapevoli che la mafia è a casa
nostra, non è un problema lontano, e riguarda tutti noi. Si tratta
di un primo passo che ci consente di combattere le mafie nel
nostro territorio, conoscendo la
base sociale che si cela dietro.
Non è più qualcosa di lontano,
ma si deve combattere non solo
con magistratura e forze dell’ordine. La vittoria della guerra
nasce solo da una serie di piccole battaglie per la legalità, combattute dalla gente comune”.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
Aprilia - Nulla da fare per gli abitanti della borgata Agip:
il ponte di via Baracca non potrà metterlo in sicurezza il Comune
di Gianfranco Compagno
Nulla da fare per gli abitanti della borgata Agip: il
ponte di via Baracca non potrà metterlo in sicurezza il
Comune. Venerdì 18 marzo, dopo il maltempo di quei
giorni, i Vigili del Fuoco hanno chiuso il ponte di via
Baracca perché pericoloso. I vigili del Fuoco di Aprilia hanno constatato nel sopralluogo, infatti, che le
piogge intense di quei giorni, hanno aumentato la
capienza del fosso che di fatto ha creato uno smottamento della terra e hanno fatto franare le basi su cui
poggia il ponte. La situazione era nota da diverso
tempo. Il comitato di quartiere Agip aveva più volte
denunciato che quel ponte era troppo stretto per
affrontare una capienza di mezzi pesanti. Nonostante
il comitato di quartiere avesse più volte detto che la
strada era di proprietà privata, e nonostante ci fossero
delle ordinanze sul divieto di accesso, il ponte permetteva il collegamento con un deposito di un centro
commerciale posto proprio nelle vicinanze dove, ha
più volte denunciato il comitato di quartiere, venivano a scaricare i camion. I Vigili del Fuoco hanno fatto
sapere che tutta quell’area non sarà possibile riaprirla
al traffico se non dopo che si siano fatti degli interventi di ripristino sul ponte. In pratica il ponte rimarrà chiuso per parecchio tempo se non si dovesse intervenire in maniera rapida. A distanza di quasi due mesi
la situazione è sempre la stessa. Soltanto che, mentre
prima il Comune aveva fatto le orecchie da mercante
sulla richiesta dei residenti di chiudere al traffico il
ponte per i non residenti, questa volta dice: “la strada
è privata e non possiamo intervenire”. Le acque del
fosso hanno intanto fatto notevoli danni, rosicchiando
la terra circostante. Vicino al fosso c’è un’abitazione.
Il terreno anche in questo caso è stato rosicchiato, e
parte del muro di cinta sta per cedere. “La situazione
è molto difficile –ci spiega il presidente del quartiere Borgata Agip Adriano Lemma- il Comune ha
detto che non è possibile riparare il ponte a sue spese,
quindi stiamo valutando l’ipotesi di finanziare a
nostre spese gli interventi necessari per la messa in
sicurezza. Chiaramente se dovessimo finanziare quest’opera, il ponte verrà di molto ristretto di modo da
non consentire il passaggio dei camion. Questo almeno, l’unico vantaggio che ci permetterà di risolvere il
problema”. Per i residenti il problema è notevole. Il
ponte di via Baracca è l’unico accesso alle loro abitazioni in modo abbastanza agevole. Ora i residenti
sono costretti ad allungare il percorso di almeno quattro chilometri. Diventa difficile persino fare la spesa.
Sul ponte ora c’è un blocco di cemento, collocato
sempre da un residente, per impedire che nonostante
le transenne, le auto possano attraversarlo. Sotto del
resto non c’è niente e l’unico collante è la striscia
superiore di asfalto che potrebbe cadere da un
momento all’altro. Un altro problema del quartiere
riguarda il canale che è adiacente al deposito del noto
supermercato. Qui c’è di tutto. Non solo bottigliette e
carta. I camionisti in attesa dell’apertura del deposito,
fanno qui tutti i loro bisogni. La puzza è abbastanza
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6 - 20 Maggio 2011
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Aprilia, nel Consiglio dei Giovani regna una confusione generale
di Francesca Cavallin
È trascorso più di un mese dalla seduta
consigliare del 22 marzo scorso, quando
i gruppi di Uniti per Aprilia e La Meglio
Gioventù lasciarono per protesta l’aula
consigliare impedendo il proseguimento
della seduta. Eppure, al rientro in
aula, il 20 aprile scorso, maggioranza
ed opposizione sono rimaste arroccate
sulle proprie posizioni, con due diverse ed inconciliabili interpretazioni del
regolamento interno. Fermi sulle proprie posizioni riguardo alcuni importanti punti La Meglio Gioventù ed Uniti per
Aprilia, che con Roberto Lo Pinto e
Lorenzo Pineda hanno mostrato tutta la
propria insoddisfazione. “ Ritengo che il
voto prevalente previsto per il Presidente del Consiglio sia inaccettabile, - ha
attaccato Lo Pinto- e che nessun altro
organismo elettivo in Italia si avvalga di
questo, fatta eccezione per la Corte
Costituzionale, i cui membri non sono
eletti ma nominati. È un fatto fortemente antidemocratico”. Non dissimili le
posizioni di Lorenzo Pineda, per la lista
Uniti per Aprilia. “ E’ impossibile trovare un accordo sul regolamento, poiché
dopo 3 sedute è chiaro che le proposte
dell’opposizione restano inascoltate.
Non si collabora, chi ha la maggioranza
decide, senza curarsi del dissenso di 10
consiglieri su 21”. Nonostante le proteste, la maggioranza non cede su un
punto tanto importante, portando avanti
esempi di Comuni che adottano il
modello che si cerca di introdurre anche
ad Aprilia. “ Non abbiamo inventato
nulla di nuovo- ha affermato Valentina
Lax, per il gruppo Giovani per Aprilia –
il nostro regolamento calca un modello
già in uso nel Comune di Priverno”. “Si
tratta di una misura necessaria per
garantire la governabilità, prevenendo
un eventuale stallo nei lavori in caso di
parità”- ha proseguito Elvis Martino.
Dopo l’approvazione del documento
con 11 voti favorevoli (Giovani per
Aprilia, UdC ed Impegno Civico) ed i
10 no della Meglio Gioventù ed Uniti
per Aprilia, anche L’Assessore alle Politiche Giovanili Luana Caporaso ha
voluto dire la sua, mostrando disappunto per un regolamento che ha inasprito
lo scontro tra le parti dividendo il consiglio. “Credo che sarebbe stato opportuno cercare un accordo- ha spiegato la
Caporaso- perché questo è il regolamento di tutti. Non credo sia giusto che non
sia stato approvato dai 21 consiglieri”.
La calma è tornata a regnare in aula per
pochi minuti, giusto il tempo di portare
avanti i lavori su 4 punti dal carattere
prettamente tecnico. Valentina Lax è
stata riconfermata segretario del consiglio giovani, con un mandato di una
durata ancora non precisata e con l’obbligo di cedere il posto nei prossimi
mesi ad altri consiglieri interessati a
ricoprire il ruolo. La seconda vicepresidenza è stata assegnata a Simone Spirito ( Impegno Civico, nomina), che
affiancherà Matteo Grammatico dell’UdC, eletto nel corso della prima seduta consiliare. Sono poi stati resi noti i
nomi dei capigruppo, individuati nelle
persone di Elvis Martino per la lista
Giovani per Aprilia, Giulia Manguso
per Impegno Civico, Matteo Grammatico per l’UdC, Lorenzo Pineda per il
gruppo Uniti per Aprilia e Roberto Lo
Pinto per la lista La Meglio Gioventù. A
riaccendere gli animi, le discussioni
riguardo l’approvazione del regolamento delle Commissioni, un muro contro
muro particolarmente aspro sull’eventuale apertura delle commissioni a
membri esterni, che ha incontrato l’opposizione ferma di Meglio Gioventù ed
Uniti per Aprilia. Pineda si è dichiarato
subito contrario all’apertura ai membri
esterni, in virtù di una “più difficile
gestione” e del bisogno di “maggiori
dettagli” in merito. Più dettagliate le
richieste della Meglio Gioventù, con
Roberto Lo Pinto. “Confidiamo nel
buon senso della maggioranza- ha affermato- perché già era stato detto di non
affidare presidenza e vicepresidenza a
membri esterni. Chiederemo di visionare i curriculum di questi, inoltre la pro-
posta è quella di limitare a quattro il
numero dei possibili membri esterni per
ogni commissione”. Tra la confusione
generale, prodotta dal continuo uscire e
rientrare in aula, ed accuse piovute sul
capo dell’Assessore Caporaso, accusato
da Grammatico di tenere un atteggiamento poco consono e molto spesso di
parte, unendosi così al rimprovero rivoltole poco prima da Valentina Lax, l’e-
AFFITTAMI
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mendamento proposto da Lo Pinto è
stato bocciato con 11 voti contrari e 10
favorevoli, ed il regolamento è passato
integro nonostante le proteste, con 11
voti favorevoli della maggioranza e 10
contrari. Unanimità di voto raccolta solo
sull’ultimo punto all’o.d.g, inerente
l’appoggio di una campagna informativa
sulle tematiche del Referendum del 12
giugno.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 12
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Aprilia, la Santa Pasqua nelle chiese della città
di Riccardo Toffoli
e Gianfranco Compagno
Dopo sette anni, quest’anno la
Pasqua cattolica è coincisa con
la Pasqua ortodossa ed ebraica.
Ad Aprilia le confessioni sono
molte. Non siamo a conoscenza di
un luogo di culto ebraico. Siamo
andati a vedere dove e come hanno
aspettato la Pasqua gli apriliani.
Tutte le parrocchie cattoliche del
centro si sono date appuntamento
a San Michele il venerdì, in occasione della Via Crucis cittadina.
La prima stazione si è tenuta sul
sagrato della parrocchia centrale
della città, San Michele Arcangelo, l’ultima nella parrocchia di San
Pietro e Paolo. Il sabato sera, ogni
parrocchia ha promosso la Santa
Messa, con l’accensione del
fuoco, simbolo del trionfo della
luce sulle tenebre. Molti i cittadini
che hanno aspettato la Pasqua in
chiesa. A San Michele la celebrazione è iniziata alle 21.30 officiata
da monsignor Giovanni Cassata.
Il vicario foraneo don Alessandro
Tordeschi ha officiato la Santa
Messa nella parrocchia Annunciazione della Beata Vergine
Maria di Campo di Carne. A
San Pietro in Formis di Campoverde, il fuoco si è mantenuto fino
a quasi la fine della celebrazione,
mentre nella parrocchia di San
Giuseppe a Casalazzara tutti
coloro che hanno officiato la
Messa erano di origine messicana.
Gli ortodossi hanno celebrato la
loro Pasqua in due luoghi. Padre
Alexandro della parrocchia di via
Esino, ha organizzato tutto il rituale al parco dei Mille, il polmone
verde del centro città, a partire
dalla mezzanotte. In base alle credenze degli ortodossi, tutti i fedeli
passata la mezzanotte ricevono la
luce dal sacerdote attraverso delle
candele e porta la luce nella famiglia. Tanti, soprattutto cittadini di
nazionalità rumena molto numerosi in città, hanno aperto gli
ombrelli e aspettato al parco di
Chiesa cattolica “Maria Madre della Chiesa”
Chiesa San Michele Arcangelo
importanza a livello nazionale per
la confessione ortodossa. A
Campo di Carne si continua l’opera di De Rosso e si celebrano
messe in lingua russa, italiana,
greca e rumena. Particolare il rito
dell’epitaffio sacro,una sorta di
lenzuolo sacro che simboleggia il
sepolcro di Cristo. Questo lenzuolo viene portato sull’altare, simboleggiando appunto la resurrezione.
Nella chiesa dello Spirito Santo,
nel quartiere Toscanini, Don Felipe Gil ha celebrato fino a mezza-
il battesimo. I Testimoni di Geova
hanno commemorato la morte di
Gesù il 17 aprile nella sala del
Regno di via Monteverdi. “Noi
seguiamo il calendario lunare” – ci
spiega Giulio De Cesaro dei Testimoni di Geova. Nella chiesa di
Cristo tutte le domeniche è giorno del signore in via Guarneville. Per loro ogni domenica è giorno del signore. “Qui è dove si
raduna la comunità storica –ci dice
Sergio Bagaglia membro anziani
della comunità- noi abbiamo ini-
Chiesa Cattolica dello “Spirito Santo”
Chiesa Cattolica Campoverde
Chiesa “ORTODOSSA Campo di Carne”
Chiesa Ortodossi parco dei mille
ricevere la luce. Altra funzione
nella sede storica degli ortodossi, in via Genio Civile al civico
101 presso Campo di Carne. Qui
alle 22 è iniziata la vigilia in attesa dell’accensione delle candele di
mezzanotte alla presenza del
mitrato parroco Marco Lampis e
Daniel Manea arciprete mitrato
rappresentante legale dell’arcidiocesi. La parrocchia di Campo di
Carne segue le tradizioni e gli usi
lasciati dal Vescovo monsignor
Antonio De Rosso che aveva fatto
di Campo di Carne una chiesa di
Via Guarneville
notte e mezza, la santa Messa per
il catecumenato del popolo. I neocatecumenali, una sorta di fedeli
della chiesa cattolica che si rifanno alle tradizioni antiche e che si
rivolge a chi si è allontanato dalla
chiesa oppure deve o vuole approfondire la fede, si sono incontrati
nella chiesa di Maria Madre
della Chiesa. Loro hanno aspettato la Pasqua fino all’alba di domenica tra canti, letture ed esperienze
di vita condivise con tutti. I catecumenali ad esempio, praticano
l’immersione di tutto il corpo per
Chiesa cristiana evangelica montarelli
ziato a casa di mio padre dal 1952
a Vallelata. Qui siamo venuti nel
’63. Prima eravamo a via dei
Lauri. La Pasqua era una festa
ebraica. Per noi ogni domenica è
la liberazione del peccato e quindi,
è per noi tutte le domeniche la
festa del signore”. La chiesa
evangelica della zona Montarelli, invece, commemora la Santa
Cena ma non c’è un giorno prestabilito, quando c’è desiderio
nella comunità. Anche la chiesa
evangelica fa il battesimo in
acqua.
Sala del Regno TESTIMONI DI GEOVA
Chiesa Cattolica campo di Carne
Chiesa Cattolica Casalazzara
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Aprilia - Ora l’acqua si può bere
di Riccardo Toffoli
Ora l’acqua si può bere. Il sindaco Domenico D’Alessio con
propria ordinanza n.91 ha revocato la precedente sulla non
potabilità dell’acqua. Ora si può
tornare a bere l’acqua del rubinetto. La non potabilità è durata
quindi, da Natale a Santo Stefano. La nuova ordinanza prevede
comunque il divieto del consumo di acqua proveniente dagli
acquedotti pubblici della frazione di Campoleone, per i neonati
e i bambini fino all’età di tre
anni, a causa della presenza del
parametro fluoruro oltre i valori
consentiti dalla normativa.
Almeno questo si legge nella
nota stampa diffusa dal Comune.
Il motivo è molto semplice. Il 26
aprile, è arrivata al sindaco una
nota del Direttore del Diparti-
Asl dipartimento prevenzione-dottor Igino Mendico
mento di Prevenzione della Asl,
Igino Mendico, nella quale c’era
scritto che la decisione della
Commissione Europea in merito
alla deroga per il tasso di arsenico contenuto nell’acqua potabile
è divenuta efficace con l’atto
della notifica (così come previsto dall’art. 297 del Trattato dell’Unione Europea) e, quindi, si
richiedeva l’adeguamento delle
ordinanze sindacali di non potabilità. La deroga della Commissione Europea, valida fino al 31
dicembre 2012, sposta il limite
massimo consentito di arsenico
presente nell’acqua da 10 g/L a
20 g/L. Gli ultimi dati, fanno
sapere dal Comune, comunque
risultavano pari a 10 g/L. Inoltre
erano arrivati pure i chiarimenti
sulle concentrazioni di fluoruro
e dello Ione ferro. Per cui tutto
rientrato. Si diceva l’ordinanza
di “non potabilità”, è durata
pochissimo tempo. Già era noto
che la comunità europea aveva
concesso la deroga sulla quanti-
tà di arsenico presente nell’acqua. Si tratta della stessa acqua
che si beve da anni e che prima è
non potabile mentre ora diventa
potabile. Pochi coloro che hanno
preso l’acqua dalle botti. Tra
l’altro quella a Campo di Carne
vicino ai secchioni della spazzatura. Servirebbe anche una collocazione “decorosa”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Buon compleanno, cara Aprilia
Il 25 aprile ha compiuto 75 anni dalla fondazione. La cronaca della giornata
Fascista” il cavalier Benito
(Amilcare Andrea) Mussolini
(aveva 53 anni), capo del Governo, arrivò ad Aprilia, al suo
seguito, c’era tra gli altri una
giornalista francese del quotidiano parigino “Le Latin”,
Magda De Fontane.
di GIANFRANCO COMPAGNO
75 anni fa con il Regio Decreto Legge numero 669 del 25
aprile 1936 – XIV (anno era
fascista), veniva costituito il
“Comune di Aprilia in provincia di Littoria”. Il decreto portava le firme di Vittorio
Emanuele III, Re D’Italia, di
Benito Mussolini, Capo del
Governo e di Paolo Thaon Di
Revel, Ministro per le finanze.
L’articolo 1 recita: ”E’ costituito, a decorrere dal 25 aprile
1936-XIV, il comune di Aprilia, la cui circoscrizione comprende la parte del territorio
del Governatorato di Roma
delimitata in conformità della
pianta planimetrica annessa al
presente decreto e vidimata,
d’ordine Nostro, dal Ministro
proponente.
Detto Comune farà parte della
provincia di Littoria. Decreto
convertito in legge il 4 giugno
1936-XIV (Pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale del 30 giugno 1936, numero149).
Aprilia è stata la quarta città di
fondazione, a differenza delle
prime tre: Littoria, Sabaudia e
Pontinia, nasceva in Agro
romano e non pontino. Sino
alla fondazione il territorio era
comune di Roma. Una volta
per tutte sfatiamo la “leggenda”, frutto di ignoranza, riportata anche nel sito ufficiale del
Comune di Aprilia (pieno di
errori e fantasie), che Aprilia
nascesse “nell’ex zona paludosa dell’Agro Pontino” e che
il suo nome derivi da “Venus
Aprilia - Venere Feconda”. Il
centro urbano di Aprilia (piazza Roma), nasceva nel punto
più alto (80 metri slm) della
Tenuta di Carroceto, di 950
ettari, allora proprietà della
famiglia Pazienti, acquistata
dagli eredi della principessa
Elena Borghese il 20 maggio
1925, con atto di rogito del
notaio Girolamo Buttaoni.
SABATO 25 APRILE 1936
CON IL RITO ROMULEO,
MUSSOLINI FONDA
APRILIA
Il regime fascista aveva come
punto riferimento la grandezza
dell’impero romano, appropriandosi di simboli e riti. Non
a caso precedentemente la data
della fondazione era stata fissata per il 21 aprile 1936,
giorno del Natale di Roma
(753 a.C.), come riportato
erroneamente nel commento
filmato dell’Istituto Luce e la
rivista dell’O.N.C., “La Conquista della Terra”. La data fu
fissata per il 25 aprile, giorno
dedicato a San Marco, patrono
di Littoria. Quel “Sabato
MAGDA DE FONTANGES
Ma chi era effettivamente
questa giornalista francese corrispondente da Roma del quotidiano parigino “Le Matin”,
venuta ad Aprilia al seguito di
Benito Mussolini? Era una
delle tanti amanti del Duce!
Conosciuta qualche giorno
prima, il 21 aprile, a Palazzo
Venezia, in occasione di un’intervista.
Mussolini,
“…Incapricciatosi di una giornalista francese, Magda de
Fontanges, nom de guerre di
Magda de Ferrière - scrive
Antonio
Spinosa
nella
biografia “Mussolini, fascino
di un dittatore”- che aveva
voluto incontrarlo col fermo
proposito di diventarne l’amante, allettata dal suo «fascino magnetico». …Magda
aveva ventotto anni (? 31 ndr),
era bionda e attraente anche
non propriamente bella... ”.
Magda Fontanges era uno
pseudonimo, ispirato dal nome
carsi. Il 17 marzo 1937, nella
stazione ferroviaria gare du
Nord, sparò due volte su di lui,
ferendolo solo leggermente.
Per questo subì un processo.
Ebbe una lieve condanna a un
solo anno di prigione con la
sospensione e una multa di
cento franchi.
LA NOTTE PRECEDENTE
ALLA FONDAZIONE ERA
PIOVUTO
“La notte precedente (24 aprile
ndr) era piovuto abbondantemente- riferiscono le cronache
dell’epoca – la mattina i campi
si presentavano lucenti, il terreno era intriso d’acqua e gli
alberi ancora grondanti”. Il
Duce, lasciata la vettura sulla
vicina strada di Carroceto. Qui
è d’obbligo fare un inciso.
CARROCETO LOCALITÀ DOVE SOSTÒ
- NEL 1697- PAPA
INNOCENZO XII
Della località Carroceto da
anni si persa la memoria, a
ricordo di questo luogo
fiorente in tempi passati,
rimane il toponimo riferito a
via Carroceto, che parte da via
Carano ed Arriva a Piazza
Benedetto Croce (già Largo
dello Sport, dove fino agli anni
foto d'epoca posa della 1° pietra - ARCHIVIO ROBERTO DIANA
papa con la barba. A Carroceto
in memoria di quel viaggio
sulla chiesetta insiste un cartiglio in marmo con scritta in
latino. Via Carroceto che oggi
si interrompe come abbiamo
detto in Piazza Croce. Prima
della fondazione di Aprilia, la
strada proseguiva in linea
retta, tagliando obliquamente
le attuali vie: Marconi, Oleandri, Olivi, Rossetti, Aranci,
Rose, Margherite, Matteotti
per terminare in via Nettunense.
ARRIVO SUL LUOGO DI
FONDAZIONE
Lasciata la vettura sulla strada
che conduce alla stazione di
Senato. Sul palco d’onore
erano presenti tra gli altri, il
Conte Giulio Ravizza (padre
della signora Maria Stefania
Ravizza Garibaldi), figlio di
Rosita Garibaldi e nipote di
Menotti Garibaldi, accompagnato dalla moglie Contessa
Gabriella Barluzzi. Il luogo di
fondazione era contrassegnato
da un palo su cui era affissa
una tabella recante la scritta
“Aprilia”. Presso una profonda
fossa, una carrucola sorreggeva la tradizionale prima pietra.
Il prato di margherite bianche
e gialle era delimitato da una
serie di aratri disposti in
quadrato, perimetro che doveva segnare la futura piazza
Magda Fontanges, tribunale di Bordeaux
di una duchessa amante di
Luigi XIV, Marie Angélique de
Scorraille
de
Roussille,
duchesse de Fontanges. Iniziò
la carriera come attrice. Si rivelò ben presto una spia del
Deuxième Bureau. Il suo vero
nome
era
Madeleine
Coraboeuf era nata il 10 maggio 1905. Fu espulsa dall’Italia. La Fontanges non prese
bene l’espulsione. Dapprima
cercò di avvelenarsi, ma poi si
convinse che la cosa fosse
stata voluta dall’ambasciatore
di Francia, il conte Charles de
Chambrun e decise di vendi-
’60 c’era il campo sportivo).
Molti confondono la località,
che ha il suo centro, presso la
stazione ferroviaria e la
chiesetta di Sant’Antonio,
sulla via Nettunense, riportata
su tutte le carte della Seconda
Guerra Mondiale, con la zona
dove insiste il polo scolastico
del liceo Meucci e dell’istituto
tecnico Fratelli Rosselli. La
strada è stata denominato così
perche, in antico, conduceva a
Carroceto, luogo dove sostò,
nel 1697, con il suo seguito,
Papa Innocenzo XII, al secolo
Antonio Pignatelli, ultimo
cartolina fondazione- Diana Roberto - ARCHIVIO ROBERTO DIANA
NELLA FOTO:BENITO MUSSOLINI-AUGUSTO REALI -ARALDO DI CROLLALANZA
Carroceto (vedi schema), alle
nove in punto, Mussolini, si
recò sul luogo di fondazione,
ricevuto dal Prefetto Chiesa e
dai Presidenti di Camera e
Roma. Il Duce tracciò personalmente il solco guidando
una trattrice cingolata Fiat,
modello 700C del 1932, copia
del modello con aratro si può
IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
ammirare al Museo di Piana
delle Orme a Borgo Faiti, nel
padiglione dedicato alla fondazione di Aprilia. Nel tracciare il solco il Duce era assistito
da un meccanico dipendente
dell’O.N.C.
Il MECCANICO AUGUSTO
REALI, DIPENDENTE
DELL’O.N.C. IN UN
DOCUMENTO STORICO
Il 3 maggio 1936-XIV, Mussolini in una minuta scrive: “
Ad Aprilia è stato vicino a me,
un meccanico, voglio fargli un
regalo”.
Mussolini
non
conosceva il nome e cognome
del suo “assistente”. Immedi-
fregiare con la sua firma l’unita fotografia ( foto del Duce
firmata- “Mussolini-Roma 10
Maggi XIIII”) per il signor
Augusto Reali meccanico della
trattrice che egli pilotò il
giorno della fondazione di
Aprilia. La prego volerla consegnare al destinatario”. Questa fu la ricompensa che il meccanico Reali ha ricevuto “Con
non senza emozione e … con
devoto ossequio”.
IL DISCORSO DEL DUCE
Dall’alto del mezzo meccanico, una sorta di predellino,
Mussolini pronunziò un breve
discorso: “Il solco di fon-
piano regolatore
atamente viene inviata una
scheda informativa del meccanico (4.5.1936): ”Il meccanico
della trattrice, che S.E. guidò
in occasione della fondazione
di Aprilia il 25 aprile u.s., è
Reali Augusto fu Giuseppe e di
Baiardi Carolina, nato a
Milano l’11.3.1887 (49 anni
ndr), residente a Littoria in via
IV novembre. Il Reali dimora
nell’Agro Pontino dal 1932 ed
è alle dipendenze dell’Opera
Nazionale Combattenti quale
capo-officina della motoaratura. Percepisce di salario
850 lire al mese. È coniugato
con Olimpio Angelina, di 34
anni, la quale è insegnante elementare nel Comune di Cisterna e percepisce di stipendio
430 lire al mese. Non ha figli.
Ha a carico due cognate
minorenni, che frequentano le
scuole complementari. Versa
in buone condizioni economiche. Serba regolare condotta”. Il 14 maggio 1936, il
commendator Osvaldo Sebastiani, segretario particolare del
Capo de Governo, scrive al
prefetto di Littoria: “Eccellenza, il Duce si è compiaciuto di
dazione di Aprilia, quarto
comune dell’Agro redento,
viene tracciato nel tempo vittorioso dell’impresa africana, nel
XIV anno dell’Era Fascista,
nel 160° giorno dell’assedio
economico, obbrobrioso perché aumenta il disordine e la
miseria nel mondo. La fondazione di oggi è ancora la
prova che la nostra volontà è
metodica, tenace, indomabile.
Aprilia sarà inaugurata il 29
ottobre dei 1937. Il 22 aprile
del 1938 sarà fondata
Pomezia. Pomezia sarà inaugurata il 29 ottobre 1939. Solo
allora la nostra opera potrà qui
dirsi compiuta e una nuova vittoria si aggiungerà alle altre
che il popolo italiano in questi
anni ha fermamente voluto e
pienamente meritato”. Queste
parole furono incise su una
grande lastra di travertino, che
fu collocata sotto l’arengario
della torre civica, da dove
Mussolini fece i discorso dell’inaugurazione (29.10.1937).
LA PRIMA PIETRA
Dopo aver tracciato il solco e
pronunciato il discorso, il
Duce si avvicina ad un piancito di tavole collocate sopra una
buca dove era posata la prima
Pietra di travertino recante la
dicitura: “O.N.C. - FONDAZIONE DI APRILIA –
25.4.A.XIV E.F.”. Il Duce
inserì una pergamena, dopo
averla firmata, abilmente miniata dal professor Enrico Brignoli, con questo testo: “Regnando Vittorio Emanuele III Duce Benito Mussolini- il 25
aprile dell’anno XIV E.F.
CLX dell’assedio economico,
mentre si compie contro l’ostilità di stati potenti o imbelli
il destino imperiale di Roma,
il Condottiero dell’Italia
Fascista, rinnovando in simbolico rito, il gesto di Romolo,
traccia il solco di Aprilia,
quarta tappa da lui assegnata
all’Opera Nazionale, nella
redenzione dell’Agro i reduci
di Vittorio Veneto e le generazioni guerriere del Littorio,
che dal monito dettato dal
capo. È l’aratro che traccia il
solco ma è la spada che lo
difende, sanno trarre incitamento a credere obbedire
combattere e se occorre
morire, vedono in questo
segno inconfondibile la
potenza della Patria, che dalle
conquiste del lavoro e dal trionfo delle armi, portare in
terra d’Africa dai nuovi
legionari di Roma, attinge l’esaltazione della gloria presente e la certezza di quella
avvenire”. La prima pietra fu
benedetta da monsignor
Trovalusci, Vicario generale
della diocesi suburbicaria di
Albano, assistito da monsignor
Liberati. Manovrando la carrucola il Duce calò la prima
pietra nel luogo dove poi
sarebbe sorta la torre civica.
Aprilia era fondata. Con quell’atto e in virtù del Regio
Decreto n. 669 del 25 aprile
1936, Aprilia iniziò la sua vita
amministrativa. “La Conquista
della Terra” così annunciò la
fondazione di Aprilia: “Il
giorno 25 aprile il Duce ha
fondato il nuovo centro rurale
dell’Agro Pontino: Aprilia.
Essa nasce nel mese sacro di
Roma e in pieno assedio economico, dal solco che il Duce
ha tracciato con l’aratro, secondo l’antichissimo rito
romano....”. La cerimonia
della fondazione dura un’ora.
“Sono le 10 quando Mussolini,
tra un uragano di applausi si
dirige verso l’automobile e
riparte velocemente alla volta
di Borgo Montello (Il Messaggero 26.4.1936)”.
IL LUOGO DELLA
CERIMONIA DELLA
FONDAZIONE
Per la fondazione tutto era
stato studiato nei minimi particolari. Ad occuparsene il Partito Nazionale Fascista –Federazione dei Fasci di Combattimento di Littoria. In un documento riservato, numero 68
del 22 aprile 1936, venivano
date tutte le disposizioni alle
autorità del territorio. Erano
indicati gli orari dei treni andata e ritorno dalla stazione di
Carroceto ai vari comuni della
provincia di provenienza dei
manipoli fascisti. Era indicato
uno schema del luogo della
pagina 15
Pianta schieramento fondazione
cerimonia, la futura piazza
Roma, con relativo posizionamento dei convenuti. Ne pubblichiamo
uno
stralcio.
“Ammassamento: avverrà nel
tracciato della zona di Aprilia
ai lati e di fronte la tribuna
d’onore, secondo la pianta
allegata. Nelle due ali (A-B)
prenderanno posto tute le forze
fasciste, con il seguente
schieramento frontale: alfiere
con gagliardetto del Fascio,
Podestà, Segretario del Fascio,
Presidente del Comitato
Comunale dell’O.B. (Opera
Balilla), Segretaria del fascio
femminile, Fiduciaria Piccole
e Giovani Italiane, componenti
del Direttorio del Fascio, tutti
in perfetta uniforme. Subito
dopo questa prima fila si
schiereranno in formazione per
nove, come la prima fila, le
presentanze dei Borghi dell’Agro Pontino. Ai lati della
colonna centrale si affiancheranno reparti celeri di Giovani
Fascisti (D-E). Le Autorità
provinciali, gli Ufficiali fuori
rango del R.E. (Regio Esercito) della M.V.S.N. i rappresentanti delle organizzazioni
provinciali dipendenti dal
P.N.F. (Partito Nazionale
Fascista), delle organizzazioni
combattentistiche e d’arma e
sindacati, si schiereranno ai
lati della tribuna d’onore (F).
Gli appartenenti all’Associazione fascista Famiglie Caduti Mutilati e Feriti per la Rivoluzione, prenderanno posto in
testa ala colonna delle Autorità
provinciali.
Labari
e
Gagliardetti: Il labaro della
Federazione Fascista, il labaro
della Provincia di Littoria, i
altre forze fasciste al comando
dei Capi Settore e Capi
Nucleo. Sul lato frontale alla
tribuna d’onore (C) si schiereranno nell’ordine: a) reparti
di Avanguardisti al comando
degli Ufficiali Addetti; b)
reparti della M.V.S.N. (Milizia
Volontaria per la Sicurezza
Nazionale) al comando degli
Ufficiali Addetti; c) reparti di
Giovani Fascisti al comando
degli Ufficiali Addetti: d) rap-
labari dei Comuni, le fiamme
dei fasci Giovanili di Combattimento, i labari e le bandiere
di tutte le organizzazioni, con
il solo alfiere, saranno disposti
ai lati della tribuna d’onore. E’
prescritta per tutti la divisa
invernale del P.N.F. con decorazioni.
Nessuno
dovrà
muoversi dal proprio posto se
non dopo aver ricevuto gli
ordini dal proprio superiore
diretto”.
pagina 16
IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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pagina 17
Aprilia, festeggiato il 25 Aprile
Un giorno della liberazione
importante quest’anno, per
una nazione che ha da poco
celebrato i 150 trascorsi dall’incoronazione di Vittorio
Emanuele II quale primo
sovrano dell’Italia unita. Una
ricorrenza tanto più importante per Aprilia, giunta al
75° anniversario dalla fondazione, avvenuta con il rituale
scavo del solco romano il 25
aprile 1936. E così il 25 aprile scorso, un lunedì di pasquetta carico di ricorrenze ha
salutato le Associazioni combattentistiche e d’arma, rappresentanti delle forze dell’ordine ed esponenti politici,
radunati nel cuore di Piazza
Roma sin dalle prime ore del
mattino. Dopo aver assistito
alla Messa, celebrata presso
la Chiesa di San Michele
Arcangelo da don Giovanni
Cassata, il corteo composto
da autorità civili e militari si
è diretto presso il Monumento ai Caduti di Piazza della
Repubblica per la deposizione della Corona di alloro.
Dopo l’inno di Mameli il corteo ha ripreso il proprio cammino alla volta di Piazza
Roma. Destinazione, l’Aula
Consigliare del Palazzo
comunale, per assistere al
discorso tenuto dal sindaco
Domenico D’Alessio. “Oggi
festeggiamo due avvenimenti
importanti- ha commentato il
Sindaco - uniti sotto il segno
della rinascita e del nuovo
inizio. Un nuovo inizio, per
una nazione liberata dal
giogo nazi-fascista. Nascita
per il nostro comune, con la
posa della prima pietra avvenuta il 25 aprile di 75,
avviando la costruzione di un
Comune, progettato per
12.000 abitanti, ma che oggi
ne conta 70.000. Eventi questi resi ancora più importanti
quest’anno dalla ricorrenza
dei 150 anni dall’unità d’Italia. In questo contesto, necessario è ricordare il 25 aprile
1945 quale momento di
riscatto morale per l’Italia,
che si è riappropriata in quel
giorno della propria libertà”.
Poi, in merito ai 75 anni vissuti da una comunità ancora
piuttosto giovane: “Una
comunità apriliana esista giàha precisato D’Alessio, come
mostrano le battaglie condotte insieme su tematiche di
interesse comune. Tuttavia è
necessario che questa venga
rafforzata. Il nostro augurio,
come Amministrazione, è
quello di aver contribuito,
almeno in parte, a trasmettere
ai giovani i giusti valori e la
fiducia perché Aprilia possa
godere di un futuro sempre
migliore, obiettivo raggiungibile solo con l’impegno
costante di ogni cittadino”.
Francesca Cavallin
La notizia della profanazione della tomba di Menotti Garibaldi arriva in Brasile
di Francesca Cavallin
La notizia della profanazione della tomba di Menotti
Garibaldi arriva in Brasile
e getta una gelida preoccupazione tra gli abitanti del Rio
Grande do Sul che osannano
Menotti e il suo padre, come
liberatori. La notizia è arrivata tramite il nostro quindicinale e ripresa dal notissimo giornale, molto diffuso a Porto Alegre, Zero
Hora grazie alla mediazione di Elma Sant’Ana e dell’Instituto Anita Garibaldi.
Elma Sant’Ana fu la scrittrice che riportò alla luce la
figura di Menotti. Autrice di
alcuni volumi di storia locale
e sulla figura di Menotti
Garibaldi, Elma Sant’Ana fu
tra coloro che spinsero per
de. Del Garibaldi del Rio
Grande. Il padre Giuseppe,
del resto, aveva combattuto a
fianco loro per l’indipendenza dall’impero brasiliano. Ma
Giuseppe Garibaldi non era
nato a Mostardas. Menotti,
invece, il suo primogenito
frutto dell’intreccio di due
valorosi guerrieri Giuseppe
appunto e la nativa Anita, era
nato proprio lì, nel loro terri-
Garibaldi, vicino all’edificio
che funge da tomba sua e di
tutta la sua famiglia, c’è un
boschetto di canne di bambù
che ricordano i paesaggi tipici del Rio Grande. La tomba
di Menotti Garibaldi fu profanata poco dopo le celebrazioni dell’unità d’Italia. Per
la famiglia erede, era la
prima volta che accadeva.
Dalle indagini condotte dai
torio. Menotti nacque proprio
durante le operazioni militari
e Anita fu valorosa e coraggiosa se riuscì a salvare la
vita al suo primogenito. Il
forte legame con il Brasile,
Menotti lo mantenne sempre
per tutta la vita. A Carano-
Carabinieri di Campoverde,
pare che i tombaroli non
abbiamo portato via niente. Il
corpo è rimasto intatto.
Ovviamente molto lo stupore
per la notizia che viene dal
Rio Grande e molta la preoccupazione per l’atto in sé.
GIANFRANCO COMPAGNO -ELMA SANT'ANA E LʼEX COMMISSARIO PREFETTIZIO
AD APRILIA ANGELO FINOCCHIARO - 2002
far gemellare le due città:
Mostardas il paese del Rio
Grande do Sul che diede i
natali a Menotti ed Aprilia,
dove, nella frazione di Cara-
no-Garibaldi, riposano i suoi
resti. Nel Rio Grande la figura di Menotti Garibaldi è fortemente celebrata. Per loro si
tratta dell’eroe del Rio Gran-
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 18
SEGNALATELO A NOI
Per segnalare i vostri problemi:
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6 - 20 Maggio 2011
L’Aspal, l’associazione di
agricoltori in audizione al Senato
di Francesca Cavallin
L’Aspal, l’associazione di agricoltori
che raccoglie iscritti tra Latina e Roma
e cha ha soci di Aprilia e Cisterna, va
in audizione al Senato sulla crisi dell’agricoltura. Dopo l’assemblea nazionale del 14 marzo a Velletri, una delegazione dell’Aspal formata dal presidente Stefano Giammatteo, dal
vicepresidente Piero Valeri e dal
consigliere Agapito Marchetti ha
partecipato ad una audizione in
Commissione Agricoltura al Senato
insieme agli altri movimenti autonomi
che sta distruggendo intere piantagioni
di kiwi, ha causato un danno di oltre
30 milioni di euro . La commissione
del Senato ha già convocato altre due
audizioni su queste problematiche:
una con l’ Inps , l’altra con Equitalia.
L’Aspal si è dichiarata fiduciosa. L’associazione nasce, proprio, per iniziativa spontanea di agricoltori laziali, i
quali vivono un momento drammatico
dovuto alla forte crisi del settore degli
ultimi 15 anni. Lo scopo dell’Associazione è la salvaguardia di tutto il comparto agricolo, ambientale e forestale.
Ha un sito www.aspalazio.it. “Non-
ROTONDA DI VIA ALDO MORO: e’ in condizioni critiche. Si
potrebbe dire che rischia di collassare per tutte le “botte” che ha
preso. Quando fu collocata, già si fecero una serie di polemiche
a causa dell’impossibilità per i camion di girare. Poi una serie di
incidenti, l’hanno completamente distrutta. Sarebbe opportuno,
riprendere in mano la situazione e rivedere il progetto.
INCROCIO VIA ALDO MORO-VIA DEI MILLE-VIA
MATTEOTTI: E’ un incrocio sempre più pericoloso. “Arriviamo qui –ci dicono i cittadini- e dobbiamo tapparci gli occhi con
la speranza di attraversarlo senza incidenti”. I cittadini hanno presentato un progetto in Comune per collocare una rotonda. Ma
l’amministrazione sembra fare le orecchie da mercante.
VIA PIAVE: Un abbassamento del tombino, nessuno lo ripara.
Sono passati tanti, troppi giorni, ma per l’abbassamento del terreno in via Piave al civico 8 non c’è soluzione. Si dice che sia di
competenza di Acqualatina. Fatto sta che tutti gli uffici comunali sono stati avvisati. Speriamo che qualcuno, anche con il metodo di delimitare l’area, non si faccia seriamente male.
Stefano Giammatteo presidente Aspal
delle Regioni Toscana, Campania,
Puglia, Sicilia, Sardegna, Molise
,Basilicata e Abruzzo. Oggetto dell’incontro è stata la discussione di un
documento unitario, che tutti i movimenti presenti hanno consegnato alla
presidenza della Commissione stessa a
nome del Coordinamento Nazionale
Spontaneo per l’ agricoltura italiana.
In questo incontro, tutti hanno relazionato ed evidenziato la grave crisi del
settore agricolo, proponendo degli
interventi mirati per ridurre l’attuale
situazione drammatica e di crisi profonda. Nel documento l’Aspal ha fatto
notare l’urgenza di dichiarare il grave
stato di crisi socio-economico dell’agricoltura italiana e l’istituzione di una
moratoria per rateizzare i debiti pregressi degli agricoltori con le banche e
con l’Inps, con conseguente cancellazione delle ipoteche legali attivate da
Equitalia e dalle banche. E’ stato
ricordato infine, che nella regione
Lazio, il fenomeno della batteriosi,
ostante mesi di trattative –si legge nel
documento presentato al Senato- di
sacrifici compiuti a proprie spese e
senza l’aiuto economico di nessuna
Istituzione e gli Agricoltori dei movimenti Spontanei per l’Agricoltura,
tentano di fare delle decisioni finali sul
lavoro fatto, il Governo Nazionale non
prevede nessun aiuto per le nostre
Aziende Agricole, nessun intervento è
stato disposto alle proposte che gli
agricoltori, in più occasioni e in modo
diverso, avevano posto con massima
urgenza e cioè la dichiarazione della
stato di crisi del settore e la moratoria
dei debiti. Questo silenzio assordante
a livello parlamentare, su un tema così
strategico per l’economia nazionale,
risulta ancora più grave, ove si tiene
conto che in tutta Italia, da nord a sud
e dalla Sicilia al Piemonte, in questi
ultimi mesi, ci sono stati movimenti, i
più diversi, ma tutti convergenti su un
dato: le aziende agricole in Italia stanno chiudendo”.
6 - 20 Maggio 2011
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 19
PER LA BEATIFICAZIONE
DI GIOVANNI PAOLO II
In ricordo del Papa ad Aprilia nel Cinquantesimo Anniversario della Fondazione di Aprilia 14 Settembre 1986
pagina 20
IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
Aprilia, il Mercato dei fiori lasciato nel fango e pioggia
di Riccardo Toffoli
Il ritorno sul “prato”, per il
mercato dei fiori. Fango, polvere o sole, dipende dal
tempo. In occasione dello svolgimento della fiera agricola di
Campoverde, i floricoltori sono
stati costretti ad abbandonare
l’area fiera e collocarsi provvisoriamente, ma proprio sotto il
periodo più produttivo, nel
piazzale Arsial vicino alla struttura fieristica di Campoverde.
Piazzale che ovviamente non
era stato per nulla attrezzato. Il
lunedì di Pasquetta, il mercato
non si è tenuto. Ma si è tenuto il
giorno dopo: martedì. La sorpresa dei floricoltori è stata
notevole: ad accoglierli c’erano
ora una serie di pozzanghere di
fango. Poi il giovedì successivo
le cose sono andate meglio,
perché sul piazzale è stata
messa la breccia. “L’agibilità
oggi è sicuramente migliorata
–ci dice Daniele Maughelli per
l’Afap, l’associazione dei floricoltori giovedì 28 aprile, mentre Davide Annunziata annuisce (nella foto)- Oggi ci volevano spostare da qui. Dicevano
che qui non dovevamo metterci, ci volevano imporre un trasferimento. Ma siamo così tanti
che questa mattina non c’è stata
possibilità per loro e ci siamo
collocati qui. Ci volevano mettere dopo il campo dell’Arsial
praticamente in mezzo alle
pecore. Lunedì prossimo (2
maggio, ndr) invece, rientriamo tassano per pagare le spese
nell’area fiere. Il problema dovute alla protezione civile e
però, è quando si potrà rientra- al servizio di pulizie. Sono 80
re nel capannone agricolo. gli operatori assidui mentre 109
L’amministrazione ha fatto il gli iscritti al Consorzio. “Da
bando per assicurarsi che all’in- giovedì rientriamo nell’area
terno del capannone ci opere- della fiera -spiega Francesco
ranno solo produttori. Hanno Angeloni presidente Confloralfatto compilare un modulo che Dalla prossima settimana si iniha sbagliato l’80% delle perso- zierà a lavorare per entrare nel
ne. Quindi, si devono attendere capannone”.
le correzioni. Finito
questo iter burocratico, si dovrà stipulare la convenzione
tra Comune e Consorzio dei floricoltori. Io chiedo di
metterci seduti su
un tavolo”. “Oggi
ci hanno dato un
prato allestito a
mercato dei fiori.
–ci spiega Massimo
Bernardi vicepresidente Confloral – il
problema va avanti
da 3 anni, da quando siamo usciti dal
capannone perché
sotto sequestro e
non a norma. Martedì stavamo in
mezzo al fango, eravamo pronti a venire oggi con i trattori”. I floricoltori al
momento,
non
pagano nulla per il
posteggio e per operare fuori dall’area Francesco Angeloni presidente Confloral
fiere. Però si auto-
Davide Annunziata e Daniele Maughelli
Massimo Bernardi vice presidente Confloral
6 - 20 Maggio 2011
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Aprilia - Un nulla osta negato, e la scuola Salvatore Benedetto e Rosina Lanza di
Campo di Carne da settembre non potrà più usufruire del tempo prolungato
di Francesca Cavallin
Un nulla osta negato, e la scuola Salvatore Benedetto e
Rosina Lanza di Campo di Carne da settembre non
potrà più usufruire del tempo prolungato. Un nuovo
diritto negato, a causa dei tagli sul personale ATA e
docenti, che ha costretto i residenti a tirar fuori gli artigli contro l’ennesimo disagio ai danni di un quartiere
già colmo di problematiche, denunciate in più occasioni, anche a costo di scontrarsi duramente con il Sindaco D’Alessio e con l’attuale Amministrazione, pur
di far valere i propri diritti. A prender l’iniziativa, ancora una volta il Presidente dell’Associazione G.A.S.I,
Elisabetta Borelli, il Presidente del Comitato di
quartiere Campo di Carne Adriano Pacenti, il Presidente del Centro Anziani Salvatore Borelli ed il parroco Don Alessandro Tordeschi, che in una missiva
rivolta alla dottoressa Maria Rita Calvosa ed a Maria
Maddalena Novelli, responsabili dell’ufficio scolastico della Provincia di Latina, hanno chiesto di poter concedere il nulla osta alla scuola B. Lanza e di ottenere
delucidazioni in merito ai criteri che hanno portato a
mantenere il regime di tempo prolungato in alcuni istituti, penalizzandone altri. Ciò che la lettera lascia trasparire è l’amarezza, il disagio e la preoccupazione dei
mittenti e dei genitori nel veder andare in fumo un progetto per il quale hanno lottato, fino ad ottenere il
tempo prolungato a 40 ore settimanali per due classi.
Qualora il loro appello non venisse accolto, con l’avvio
dell’anno scolastico 2011/2012 molti genitori, per esi-
Foto di Gianfranco Compagno
venerdì 29.4.2011 ore 15.30 Scuola elementare di Campo
di Carne – genitori in attesa
genze lavorative o per tutelare il diritto ad un’istruzione alla pari con quella di altri bambini della stessa età
residenti nel territorio apriliano, saranno costretti a trasferire i propri figli altrove, pur di usufruire del tempo
prolungato. Se è vero che la misura è prevista a causa
dei pesanti tagli previsti da un decreto ministeriale, vero
è che in altre località della Provincia il tempo pieno è
stato concesso. Preoccupazioni ribadite da Elisabetta
Borelli e Marcella Dammone Sessa, responsabili dell’Associazione G.A.S.I. di Campo di Carne, in occasione di un incontro avvenuto il 29 aprile scorso proprio
all’esterno della Scuola elementare B. Lanza, appartenente all’I.C. Zona Leda. “Ad oggi, delle 19 classe che
frequentano questa scuola elementare- hanno spiegatosoltanto due classi hanno la possibilità di effettuare il
tempo prolungato a 40 ore settimanali. L’iniziativa è
stata sposata 2 anni fa dal precedente Dirigente Scolastico, che si era presa l’impegno facendo partire una
classe di prima elementare, con un orario quotidiano
dalle 8.05 alle 15.30. Le classi sono diventate due lo
scorso anno, con l’avvio di un’altra prima classe ad
affiancare la precedente, divenuta seconda elementare.
L’orario fu però ridotto in questo caso a 37 ore, per consentire ad un personale ormai ridotto di svolgere le proprie mansioni anche in altre classi. Prima di andar via,
il vecchio dirigente promise che nulla sarebbe cambiato, ma così non è stato ed il nulla osta per il proseguimento del tempo prolungato è stato revocato a causa
degli ingenti tagli previsti da un decreto ministeriale.
Una misura che però è stata applicata in maniera iniqua.
Se il nulla osta non sarà concesso entro settembre, i
bambini di Campo di Carne usciranno tutti alle 13.00,
vedendosi negare un diritto che altri bambini di Aprilia
continueranno ad avere e creando disagi per i genitori
che per motivi di lavoro hanno davvero bisogno di un
supporto da parte della scuola”. Ad rendere ancora più
cocente la delusione delle rappresentanti del G.A.S.I.,
acuendo il forte senso di abbandono da parte delle istituzioni, la proposta avanzata da Maria Nostro, Dirigente scolastico reggente per l’ I.C. Zona Leda dallo
scorso anno, di istituire corsi pomeridiani a pagamento
per “allungare” l’orario scolastico in favore di bambini
con genitori lavoratori. Proposta respinta con sdegno
dalle rappresentanti dell’Associazione G.A.S.I. “Il diri-
gente- ha spiegato Elisabetta
Borrelli- dimentica che a
Campo di Carne esistono casi
di grave difficoltà economica.
Molti genitori non possono
pagare i corsi a pagamento
che lei propone. Per di più
non si tratterebbe di attività
scolastiche, ed i bambini
sarebbero costretti a svolgere
comunque molti compiti a
casa, senza aver sfruttato le
ore in più per l’apprendimento. Ciò che ci rammarica di
più è che due anni fa, quando
il progetto ebbe inizio, convincemmo molti genitori ad
iscrivere i figli alla classe di
tempo prolungato qui a
Campo di Carne, ma restringendo il campo solo a coloro
che ne avevano davvero bisogno per motivi lavorativi.
Oggi tutti i nostri sforzi
potrebbero andare in fumo.
pagina 22
IL GIORNALE DEL LAZIO
Il lavoro della Guardia di Finanza di
Aprilia per debellare il lavoro nero
sta scemando. La Finanza ha effettuato 42 controlli
di cui 31 generali (in controlli per evasione delle
Su 42 controlli effettuati dalle Fiamme Gialle di tasse sono stati trovati lavoratori in nero) e 11 conAprilia durante il 2010 sono stati scoperti ben 19 trolli specifici proprio sul lavoro nero. Oltre al dato
lavoratori in nero e 7 irregolari. Il dato più signifi- significativo che il sommerso sta colpendo di più i
cativo è che si tratta quasi tutti di cittadini di nazio- lavoratori di nazionalità italiana, un altro dato è
nalità italiana, solo tre i rumeni e un albanese. Que- importante. Il sommerso non è più solamente nelsto emerge dai calcoli effettuati sul lavoro svolto l’agricoltura, ma si trova di frequente nell’industria,
l’anno scorso dalla Guardia di Finanza di Aprilia, nell’artigianato e soprattutto nel commercio. La
guidata dal tenente Francesco Milano. Il primo Polizia Municipale di Aprilia guidata dal maggiore
maggio è la festa dei lavoratori. Ma non per tutti è Massimo Giannantonio ha invece, il compito di raccogliere le denunce
sugli infortuni sul
lavoro. I dati, qui,
sono molto preoccupanti. Ogni giorno sul territorio
comunale, capitano
di media 2 incidenti
sul lavoro. Nel 2010
i Vigili Urbani
hanno accertato 649
infortuni sul lavoro
di cui 63 sono andati a finire sui tavoli
della procura della
Repubblica di Latina perché gli infortunati avevano di
più di 20 giorni di
prognosi. Nel 2011
sono 205 gli infortuni finora accertati,
di cui 31 notizie di
Il Comandante della Guardia di Finanza di Aprilia tenente Francesco Milano (foto Compagno) reato. Si tratta semfesta. Per coloro che lavorano in nero e che, quindi, pre di poca sicurezza sul lavoro, molto spesso dovunon hanno diritto, è un giorno come gli altri. Con ta a distrazioni del lavoratore. Ad esempio incidenti
una nuova legge dello Stato datata 4 novembre 2010 si verificano se il lavoratore toglie le grate di proten.183 si è potenziata l’attività da parte delle istitu- zione dalle macchine. Anche in questo caso i settori
zioni volta a reprimere il fenomeno del lavoro nero, più colpiti sono l’artigianato, l’industria, l’edilizia e
affidando maggiori poteri alle istituzioni. In partico- il commercio. Ma ci sono stati casi anche di inforlare è stata affidata a tutti gli organi ispettivi che tunio su lavoro nelle strutture pubbliche. Per i lavosvolgono accertamenti in materia di lavoro, fisco e ratori attualmente in nero, sono aperti tutti gli sporprevidenza, la possibilità di erogare la maxisanzio- telli dell’ispettorato del lavoro e della tenenza della
ne e le sanzioni previste per lavoro sommerso. Il Guardia di Finanza di Aprilia. Lavorare in nero
lavoro della Guardia di Finanza di Aprilia, in questo significa non avere diritti e non essere tutelati in
senso, sul territorio è molto incisivo e il fenomeno nulla.
di Riccardo Toffoli
6 - 20 Maggio 2011
Aprilia, una manifestazione per tener
viva la memoria di Menotti Garibaldi
di Francesca Cavallin
Una manifestazione per tener viva la memoria di Menotti Garibaldi, figlio dell’eroe dei due mondi ed Anita, le cui spoglie riposano
in pace nella tenuta di Carano Garibaldi. È questa l’iniziativa promossa dallo Spi- CGIL di Aprilia, che si terrà il 14 maggio 2011
dalle ore 9.00 alle 13.00, una manifestazione resa possibile dai
discendenti Garibaldi, che con una nota scritta hanno concesso a
titolo gratuito l’utilizzo degli spazi adiacenti la Chiesetta di Carano-Garibaldi, con la possibilità di visitare la tomba dell’eroe risorgimentale nonostante la profanazione dello scorso 31 marzo. Il
Consiglio Direttivo dello Spi-CGIL, che il 29 marzo scorso aveva
Il segretario sez. di Aprilia del sindacato SPI - CGIL Giorgio Magrin
deliberato di effettuare in quella data la Festa del Tesseramento,
avrà così modo di festeggiare contestualmente all’evento interno i
150 anni trascorsi dall’Unità d’Italia, celebrando e rendendo onore
ad un personaggio che tanto si è adoperato nelle guerre per l’indipendenza della patria, tessendo una parte della storia nazionale e
locale. Alla manifestazione prenderanno parte il giornalista Gianfranco Compagno, promotore nonché Presidente del Comitato per
il gemellaggio Aprilia - Mostardas e Riccardo Toffoli storico e
giornalista, studioso di Menotti, tanto da produrre uno degli studi
più completi sul personaggio in occasione della tesi di laurea del
2008. Anche la proprietaria, la signora Maria Stefania Ravizza
Garibaldi è stata invitata all’evento promosso da Giorgio Magrin,
segretario della Lega Apriliana dello Spi- CGIL. Saranno presenti
oltre 200 pensionati iscritti allo Spi- CGIL, dirigenti sindacali Provinciali, Regionali e Nazionali. L’invito è stato esteso anche al Sindaco di Aprilia ed altre autorità locali.
IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
pagina 23
Aprilia, continuano gli attacchi politici all’assessore Berna
di Gianfranco Compagno
Continuano gli attacchi “politici” all’assessore ai servizi
sociali Mario Berna, per aver
incassato un rimborso per il
carburante di 4.970,50 euro
dal Comune di Aprilia. Gli
attacchi arrivano soprattutto da
destra. Prima la consigliera
capogruppo del dl Ilaria Bencivenni, durante il consiglio
comunale del 12 aprile, dibattito
strozzato dal sindaco Domenico
D’Alessio attraverso la sua
“conga mano” Bruno Di Marcantonio, presidente del consiglio comunale, che non ha consentito il dibattito ai consiglieri
di opposizione, che hanno
abbandonato l’aula. Ad attaccarlo questa volta è l’estrema
destra, a giudicare dalla “Croce
Celtica stilizzata”, lasciata come
firma sotto le scritte impresse,
con una bomboletta spray su dei
lenzuoli bianchi affissi su un
paio di cavalcavia della Pontina,
azione non rivendicata, ma nemmeno smentita. Scritte offensive
per la dignità della persona.
Rimborso lecito, se non si dimostra il contrario. “Agli amministratori che risiedono fuori del
capoluogo del comune ove ha
sede il rispettivo ente, spetta il
rimborso per le sole spese di
viaggio effettivamente sostenute, per la partecipazione ad
ognuna delle sedute dei rispettivi organi assembleari ed esecutivi, nonché per la presenza necessaria presso la sede degli uffici
per lo svolgimento delle funzioni proprie o delegate (decreto
legislativo 267/2000 art.84
comma 3)”. Rimborso lecito, ma
sicuramente non in linea con il
codice etico che dovrebbe
rispettare soprattutto chi amministra i soldi dei cittadini e il
rimborso che ha incassato l’assessore Berna è denaro pubblico.
I lenzuoli affissi sul cavalcavia
pedonale all’altezza della Borgata Agip recitavano: “ Costo
pieno di benzina resta a latina –
Berna vend..o”, visibile in direzione Latina; Berna La..o, in
direzione Roma. Un altro è stato
rinvenuto all’interno del cavalcavia del centro commerciale:
“Berna la..o di benzina”. Immediato, erano circa le 10.00 di
sabato 23 aprile, l’intervento di
una pattuglia “rosa” della Polizia Locale (Municipale), che ha
fatto i rilievi del caso e poi ha
rimosso “il corpo del reato”,
sequestrandolo. Noi del Giornale del Lazio eravamo sul posto
da una mezz’ora, avvertiti da
uno dei nostri innumerevoli lettori. Perché arrivano tutti questi
attacchi da destra? Forse perché
Berna ha tradito i suoi ideali,
appoggiando un sindaco che
ancora oggi si definisce di sinistra e socialista. Mario Berna si
è sempre professato di destra,
anzi fieramente di destra. In
un’intervista del 1998, ci riferì,
che suo padre è stato un protagonista del Fascismo, avendo ricoperto anche la carica di Podestà
di Sperlonga. Berna non è stato
mai Fascista perché nato dopo il
25 luglio del 1943. Ma è stato
dal 1985 consigliere del MSI e
poi di Alleanza nazionale. La
sua elezione a consigliere è
dovuta soprattutto all’attività di
sindacalista che svolge ad Aprilia (la sua residenza è a Latina),
della Cisnal prima, nell’Ugl sino
alla pensione e attualmente sempre con l’Ugl come consulente
nei due uffici di via Guarneville
e via Costantino. Presto il “caso
Berna”, con tutta probabilità
approderà in “Commissione Trasparenza”, l’opposizione ne
vuole fare un caso politico, ma
anche per verificare se il rimborso è in linea a quanto stabilisce il
comma 3 dell’articolo citato:
“Spetta il rimborso per le sole
spese di viaggio effettivamente
sostenute”. Il sindaco D’Alessio ha fatto come Ponzio Pilato,
si è giustificato dicendo che non
era d’accordo, prendendo le
distanze dall’assessore. Il sindaco D’Alessio era a conoscenza
della richiesta dell’assessore
(lettera
del
5.8.2010
e
30.11.2010 senza timbro protocollo), dopo che il dirigente del
primo settore Rocco Giannini
non aveva dato seguito all’istanza di Berna (protocollo
11.5.2010). La conseguenza
della forzatura di Berna doveva
essere il ritiro della delega, ma
evidentemente il sindaco D’Alessio ha fatto prevalere gli interessi di equilibrio politico. Mentre nello stesso periodo l’assessore Chiusolo andava in Sicilia a
spese proprie, almeno da quanto
ha affermato il Sindaco. Il rimborso è stato calcolato per 17
mesi da luglio 2009 (vedi nomina), tutti i giorni dal lunedì al
venerdì, compreso agosto 2009
(20 giorni) e agosto 2010 (15
giorni). Il metodo di rimborso,
come si evince dalla nota del
dottor Rocco Giannini è il
seguente“…il rimborso per le
trasferte dei consiglieri Comunali e provinciali è per ogni chilometro pari ad un 1/5 del costo
di un litro di benzina…”. Qui si
parla di consiglieri e non di
assessori. Il viaggio quotidiano
dell’assessore Berna per svolgere l’incarico può essere considerata una trasferta? L’assessore
Berna per la carica che ricopre
riceve un’indennità mensile di
2.231,10 euro, pari a lire
4.320.000. Ci sembra giusto per
non fare disparità che anche il
consigliere Carlo Federici che
risiede fuori Aprilia richieda il
rimborso per il carburante per
svolgere la sua attività di consigliere comunale.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 24
6 - 20 Maggio 2011
Aprilia - Ma a chi davano fastidio gli olivi?
di Gianfranco Compagno
Ma a chi davano fastidio gli olivi,
gli ultimi due superstiti, che davano il nome all’omonima e centralissima via, all’altezza del civico
13? Nonostante la sollevazione e
le proteste degli abitanti, mercoledì 27 aprile due operai hanno iniziato l’opera di sradicamento, concludendola il giorno successivo.
Anche noi veniamo coinvolti,
sempre di più i cittadini si rivolgono alla stampa come ultimo
baluardo in difesa dei loro diritti.
Assistiamo ad una telefonata in
diretta all’assessore all’ambiente
ed ecologia Alessandra Lombardi,
da parte di una sua amica e probabilmente sua elettrice e sostenitrice dell’amministrazione D’Alessio. L’assessore non sa nulla, ci
viene riferito, gli alberi erano
ancora lì (vedi foto), ma l’assessore non fa nulla. Non ha voluto fare
nulla o non gli fanno fare nulla?
La storia non cambia, la tecnica è
sempre la stessa, le amministrazioni comunali in generale sono
insensibili, si riempiono la bocca e
ci fanno e vincono campagne elettorali all’insegna della difesa dell’ambiente ed ecologia, poi come
se nulla fosse, danno l’autorizzazione a sradicare o peggio a tagliare alberi che hanno quasi l’età di
Aprilia, senza intervenire prima
curandoli e facendo la manutenzione adeguata ai disagi che possono arrecare le radici ai marciapiedi. Ultimo in ordine di tempo è
stato tagliato il tiglio di piazza
Roma che stava davanti alla statua
di San Michele, da oltre 50 anni. E
almeno altri due, a breve, faranno
la stessa fine. Ma in quel caso
qualcuno ha sempre asserito che
danneggiava la visuale alla statua
del Patrono di Aprilia. Un’inutile
strenua difesa ai due olivi l’ha
fatta l’anziana signora Iride Ciotti,
vedova Savioli, 82 anni, che abita
al civico 13. Ha tentato di salvare
il secondo olivo abbracciandolo. È
intervento Bruno di Marcantonio,
presidente del consiglio, che al
civico 23 pochi metri più avanti
gestisce l’ufficio di zona del patronato C.L.A.A.I, per dissuadere la
signora dal fare gesti eclatanti. Si è
scomodato anche l’assessore al
verde pubblico Mauro Fioratti
Spallacci, che nel pomeriggio è
andato a far visita presso l’abitazione dell’anziana signora. Chissà
perché? Sappiamo che la signora
Ciotti, che siamo andati a trovare
(2.5.2011), non si è ancora ripresa
e sta prendendo dei farmaci per
l’arrabbiatura, assistita dal figlio,
ma sappiamo pure che non ha
usato mezze parole nei confronti
di Di Marcantonio e Fioratti Spallacci per lo scempio perpetrato.
Siamo andati alla ricerca di chi
avesse dato quello sciagurato ordine. Siamo partiti dall’ordinanza
sindacale numero 32 del
22.2.2011, affissa su uno dei due
olivi, si tratta di un semplice divieto di sosta per potatura alberi.
Gli olivi sono stato potati al di
sotto della radice. Ci siamo rivolti
al dirigente del settore l’unico abilitato a disporre l’ordine di sradicamento dei due olivi. Il dirigente
non sa nulla. Ma allora chi ha
delle rotatorie di via La Malfa. Ma
possibile che il sindaco D’Alessio
non sia riuscito a farsi regalare un
paio di Olivi, visto che si vanta
sempre che riesce a fare i lavori a
titolo gratuito e lasciare in dov’erano quelli dell’omonima via.
Vogliamo ricordare al Sindaco,
che si è scoperto essere diventato
garibaldino, in occasione dell’inaugurazione di piazza Mostardas
è stata trapiantata in un vaso una
piantina figueiras, portata dal Brasile nel 1996, pianta cresciuta e
conservata all’interno del centro
autorizzato? È stato fatto un lavoro abusivo? Gli abitanti che abbiamo interpellato non hanno dubbi, è
stato fatto un piacere a qualche
titolare di attività economica, eliminando i due olivi, così si recuperano posti auto sul marciapiede.
commerciale, alla presenza del
sindaco di Mostardas, dell’epoca,
Antonio Tadeu Terra e della signora Ravizza Garibaldi, con l’impegno che doveva essere piantumata
dopo la risistemazione della’area.
Ma si sa gli amministratori non
L’operazione più sensata era quello di sistemare il marciapiede
allargandolo con l’eliminazione di
uno o due stalli sosta. E adesso
come chiameranno la via? Forse
“Via In Memoria degli Olivi
27.3.2011” . per la cronaca i due
olivi sono stati trapiantati al centro
riescono a dare continuità agli atti
amministrativi, hanno memoria
corta, soprattutto se fatti da altri
amministratori. Trapiantare la
figueiras non sarebbe costato
nulla, cosa che si potrebbe ancora
fare.
Prendere la patente non basta
Prendere la patente. Spesso non
basta superare un esame teorico, un esame pratico e qualche
guida con istruttore, per considerarsi automobilisti provetti.
Purtroppo ,( gravi carenze della
Scuola Guida), non si istruiscono abbastanza i giovani sui pericoli di una guida sconsiderata,
sulla necessità di rispettare la
distanza di sicurezza, sul rispetto dei limiti di velocità, specialmente in città, e su tutto quello
che riguarda l’attenzione per le
più elementari norme di sicurezza in difesa della propria e
dell’altrui incolumità. Come
moltissime istituzioni “all’italiana”, non si tiene minimamente conto di quanto oggi siano
cambiati i parametri generali
della guida. A cominciare dell’elevato numero di auto in circolazione, delle elevatissime
cilindrate che non servono a
niente se non ad arricchire i
proprietari delle Case Automobilistiche, dell’abuso di alcol e
droga di sicuro superiore al passato, dell’aumento del limite di
velocità, che altro non serve che
a soddisfare le esigenze di
malati di velocità proprietari di
mostri a quattro ruote.
Un minimo di senso di responsabilità dovrebbero averla
anche le Scuola Guida, rendendo più “arduo” il conseguimento della patente, con verifiche
annuali almeno per i primi cinque anni dopo il superamento
complessivo dell’esame. Non
solo: va istituzionalizzato un
nuovo esame periodico (soprattutto per il popolo femminile
che, ribadisco, ha diversi problemi alla guida) , dal momento
che la distanza di sicurezza, per
esempio, è completamente sconosciuta ai più, quando invece è
una condizione essenziale per
viaggiare in sicurezza. Ma tutto
questo non va d’accordo con il
Dio Danaro, perché, lasciare
che milioni di giovani ogni
anno prendano la patente senza
particolari difficoltà, ha un suo
bel significato, chiaro come il
sole. Un inversione di rotta, lo
sappiamo, è auspicabile, ma
date le premesse, diciamo pure
impossibile. Quando all’origine
si pensa solo a riempire le
tasche, ogni tentativo di dialettica naufraga tranquillamente
nel nulla assoluto.
Roberta Angeloni
IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
Presolana, senza titoli in palio e
fortemente decentrato rispetto
alla residenza della maggioranza
di atleti praticanti questa disciplina.
Interessanti i punteggi raggiunti
nella fase di qualifica dove, nella
divisione Arco Nudo maschile, il
Piddu (Seimandi Giuseppe)
nazionale con la sua personalità
un po’ schiva ma sempre pronto
ad intrattenersi con tutti con la
semplicità del vero Campione ha
chiuso a 196 punti sul massimo
teorico di 220, lasciando a ben 9
punti di distanza il compagno di
fatto da terzo incomodo, qualificandosi al secondo posto, l’atleta
Labbate Francesco dell’ASCIP
Ostia; nel femminile la vice
Campionessa Europea Lementini Concetta ha confermato la sua
performance, lasciandosi alle
spalle Arippa Loredana e Capretta Francesca medaglia di bronzo
ai recenti campionati Europei a
pari punti ma per differenza
undici.
Nella divisione Long Bow, la
classe maschile ha festeggiato al
primo posto Ullio Andrea seguito da Lazzaroni Enzo e Malvasio
Roberto mentre, nella classe
femminile, la pluri campionessa
del Mondo in carica Barbaro
Giulia ha condotto la classifica
squadra, il grande Ferro (Berti
Ferruccio) lasciando il terzo
posto all’atleta di Pescia D’Ulivo
Luca; nella divisione Arco Nudo
femminile l’atleta nazionale
Luciana Pennacchi ha scalato il
gradino più alto, seguita dalla
Campionessa del Mondo Monica
Finessi e Cinzia Noziglia.
Nella divisione Arco Istintivo il
Campione del Mondo Dondi
Alfredo ha lasciato il podio più
alto al vice Pittalunga Fabio. Ha
seguita dalla Vice Campionessa
Rizzi Donatella e Bassi Luana.
La divisione Compound ha premiato, nella classe maschile, il
Campione Europeo in carica
Munari Ilario seguito da Novara
Fabrizio e Lusignani Dario mentre, la classe femminile, ha visto
sul podio più alto la Campionessa Europea in carica Bianchi
Sonia, seguita da Bonettini Barbara e Crocioni Tiziana.
La classifica assoluti, con tutte le
incognite tipiche dello svolgi-
ARCIERI
Il ricordo dell’attesa, il ricordo
della scelta degli spazi, della
scelta dove far alloggiare gli atleti dando loro confort. L’incontro
ed il tesseramento con Gian Luca
e Cristian mi ha portato al Monastero di Vallechiara dove da subito, Fratello Riccardo mi ha
accolto come “uno di casa” aderendo alle mie richieste per poter
utilizzare i loro spazi, per la
nostra gara, dandomi la possibilità di cercare gli angoli più interessanti ed offrendoci l’ospitalità
di cui tutti abbiamo goduto.
Il terreno non presentava grandi
dirupi, scalate e sentieri da lotta
di sopravivenza ma luoghi ben
ambientati nella campagna collinare pontina. I percorsi tra le
varie piazzole erano facili da percorrere e, anche se lo spirito
campagnolo mi diceva di trovare
altri spazi più estremi, mi sono
detto che valeva la pena provare
lì.
Presa la decisione, il preparare le
locandine e metterle in rete ha da
subito scandito l’avvio alle iscrizioni.
Le iscrizioni, che inizialmente
sembravano andare a rilento,
comprensibilmente, dato che il
calendario federale aveva in
quella data importanti gare quali
l’Hunter/Field di Città della
Pieve e il 3D di Meda, mi suggerivano di concentrarmi sulla preparazione di un solo campo ma,
successivamente, resomi conto
che uno non bastava è stato
necessario predisporre il secondo. Un mese fa non avrei creduto di raggiungere il numero di
iscritti presenti. Quasi la metà
degli iscritti all’ultimo Campionato Italiano di Castion della
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mento di questa fase che, oltre a
premiare i migliori, premia coloro che più riescono a far fronte
alle avversità che si verificano in
quel dato momento, premia ai
primi posti nella divisione Arco
Nudo: Berti Ferruccio e Ricevuto Rosalba; nella divisione Arco
Istintivo: Dondi Alfredo e
Lementini Concetta; nella divisione Long Bow: Lazzaroni
Enzo e Rizzi Donatella e nella
divisione Compound: Bassi
Andrea e Bianchi Sonia.
I vincitori sono stati premiati dai
Consiglieri Federali Bendinelli
Fiorella e Gotelli Roberto, dopo
aver tolto la divisa da arcieri, con
Fratello Riccardo Priore Monastero di Vallechiara.
Molte le somme che posso trarre
da questa esperienza maturata
con i miei collaboratori unitamente agli Arcieri Pomezia e
che ben saprà guidarmi nel prossimo impegno che ci siamo prefissi. IL CAMPIONATO ITALIANO 3D nell’edizione 2012,
ben più importante e consono
sarà il territorio che ci ospiterà e
che speriamo abbia i consensi
ricevuti in questa nostra prova
generale.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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6 - 20 Maggio 2011
Ricominciodatre
Caterina di Russia
Una grande zarina
Angela Marchini
La sovrana, in realtà, non era
di Russia, non era, per nascita,
Zarina e non era neppure Caterina. In famiglia, nessuno avrebbe
inizialmente scommesso sulla
sua grandezza: persino la
madre, vedendo la scarsa bellezza della figlia, temeva per lei un
futuro oscuro, sicura che la giovane non avrebbe potuto aspirare ad un buon partito.
In 34 anni di regno, una donna,
per giunta straniera, arrivò ad
essere il potente capo di un
mi, satire, saggi, memorie.
La storia ha tramandato di lei il
ritratto di una sovrana calcolatrice, autocrate, spregiudicata,
ma anche avveduta e lungimirante e quello di una donna sicuramente fuori dal comune, dalle
mille sfaccettature di un carattere forte ed audace che le valse
l’appellativo di “Grande”.
Eccessiva in tutti i suoi aspetti,
la regina lo fu anche nei rapporti amorosi. Fu chiamata Semiramide del Nord per i 21 favoriti –
Cattedrale di San Pietro e Paolo a San Pietroburgo
qui riposano le spoglie della sovrana
impero, che si estendeva dal
Baltico alla Siberia, in cui aveva
creato un solido ordinamento
amministrativo che avrebbe
garantito forte coesione statale.
Indubbie, pertanto, capacità
politica e determinazione, qualità che la distinsero tra gli altri
regnanti del tempo, ed alle quali
vanno aggiunte fascino, ingegno
e cultura.
Di lingua madre tedesca, apprese – come era ovvio – il russo ed
il francese, indispensabile quest’ultimo per avvicinarsi alle
opere di Voltaire, di Diderot e
Montesquieu, che ammirò e dai
quali fu influenzata nelle sua
opera di infaticabile riformatrice, sia pure con profonde contraddizioni, derivanti dal contrasto tra il suo essere imperatrice e
simpatie per l’illuminismo.
All’amore per la lettura, affiancò la passione per la scrittura ed,
ecletticamente, compose dram-
avuti nel corso della vita – nessuno dei quali riuscì ad esercitare un ascendente su di lei. Furono trattati tutti con opportunismo e fredda determinazione e,
una volta divenuti inutili, allontanati senza troppe remore.
Come accadde al conte Grigorij
Orlov – che pure aveva favorito
la sua salita al trono e domato la
rivolta dei contadini capeggiata
dal cosacco Pucacev – a Grigorij Potemkin – anch’egli cospiratore nella congiura contro lo
zar Pietro – e a Stanislao Poniatowski, prima posto sul trono di
Polonia e poi destituito. Travolgenti dovevano essere fascino e
personalità della donna, che non
poteva avvalersi della bellezza,
una dote, come confermano i
ritratti, che la natura non le
aveva dato ma che era comunque superflua per l’unico vero
grande amore della sovrana: la
Russia .
La grande Zarina nasce nel 1729
a Stettino da genitori tedeschi:
un generale prussiano ed una
principessa tedesca, che danno
alla figlia il nome di Sofia. È la
Zarina Elisabetta a decidere il
destino della giovane, scegliendola come moglie per il nipote e
futuro Zar Pietro.
Quando Sofia, nel 1744, raggiunge la Russia ha poco più 14
anni e, prima del matrimonio,
abbracciando la fede ortodossa
cambia il proprio nome in Caterina.
L’unione con Pietro si rivela
presto infelice: il futuro Zar,
incline all’alcol, è rozzo, violento ed ostile alla moglie, che
diventa ben presto popolare tra i
gruppi di opposizione al marito.
Pietro III° sale al trono nel
1762, ma meno di 6 mesi dopo
l’ascesa al trono, una congiura
capeggiata da Orlov, amante di
Caterina, lo fa uscire di scena
con la reclusione in carcere,
dove muore.
Comincia così l’epopea della
Zarina che fin dall’inizio del
regno pone mano ad una serie di
riforme: soprattutto la giustizia
– interrotta per la rivolta contadina di Pucacev – e l’amministrazione dell’immenso impero,
con la creazione di province e
distretti, istituiti per una gestione migliore rispetto ai più vasti
e dispersivi governatorati. Sempre in politica interna, favorisce
il commercio, abolendo le tasse
per i trasporti, fonda colonie
lungo il basso Volga, bonifica
terre paludose intorno a San Pietroburgo, migliora le strutture
dei porti sul Baltico e sul Mar
Nero. Negli affari esteri, Caterina è ferma nel perseguire una
politica di espansione volta alla
grandezza della Russia, che
riesce ad incorporare gran parte
della Polonia e della Turchia,
annette la Crimea e contende a
lungo a Svezia e Danimarca
vasti territori sul Baltico.
In ambito sociale si concretizza
l’ispirazione illuministica della
sovrana, che si occupa di educazione ed assistenza sanitaria con
l’apertura di ospedali, scuole,
orfanotrofi e la fondazione del
primo istituto femminile.
Nel Novembre 1796,
con la morte della sovrana
scompare dalla scena politica
Europea una grande protagonista che, al di là di meriti e demeriti, resta una figura incisiva
della storia
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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In occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II in libreria la monografia
“METAMORFOSI DELL’ICONOGRAFIA NELL’ARTE DI FRANCESCO
GUADAGNUOLO” CON LE POESIE DI PAPA KAROL WOJTYLA
In libreria il pregiato volume “Metamorfosi dell’iconografia nell’arte di Francesco Guadagnuolo” con le poesie di Karol Wojtyła (di 520 pagine), Francesco Guadagnuolo ripercorre il
Pontificato di Giovanni Paolo II, da cui l’artista aveva meritato particolare stima personale e di
cui si è fatto “cantore” sia delle opere letterarie sia del suo drammatico percorso di sofferenze
e di universale esemplarità negli ultimi anni.
Il 16 Ottobre 1978, alle ore 19.20, sulla loggia della Basilica, veniva annunciato dal Cardinale
Pericle Felice il nome di un Papa straniero, Karol Wojtyla, Arcivescovo di Cracovia che sceglieva il nome di Giovanni Paolo II, il Suo primo saluto è andato alla folla di Piazza San Pietro, che l’ha accolto con grande entusiasmo. Oggi 1 maggio 2011 la stessa Piazza San Pietro
accoglie Papa Giovanni Paolo II da Beato. Allora il Papa si presentava in maniera semplice,
con la cordialità e la simpatia al mondo, oggi si presenta al mondo lasciando il segno santifico
nella storia della Chiesa e dell’umanità divenendo il Papa della Pace, dei diritti umani e della
solidarietà, della dignità del lavoro, del rigore religioso dei ‘mea culpa’ della Chiesa.
Il tema della Pace fortemente sentito dal Maestro Francesco Guadagnuolo che con il suo itinerario artistico sin dall’elezione di Giovanni Paolo II in quel lontano 1978 (presente anche l'artista in Piazza San Pietro), ha conquistato momento per momento la sua vita, ha compreso, grazie al Santo Padre, la profonda meditazione nell’azione quotidiana, lottare per capire cosa
significa dedizione al lavoro, sacrificio, libertà.
Guadagnuolo ha seguito con la sua arte il Pontificato di Giovanni Paolo II, dal 1978, anno che
segna l’amicizia e l’inizio di un percorso artistico - culturale con l’Arcivescovo Mons. Giovanni Fallani Presidente della Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra e di Mons.
Ennio Francia fondatore della Messa degli Artisti. Frequentando i Palazzi Vaticani ha avuto
re civili, assassinato fratelli e mutilato bambini innocenti. Guadagnuolo attraversando questi
anni tremendi ha denunciato con la sua arte come l’uomo uccide se stesso e il mondo, violentando quotidianamente la Pace.
Papa Giovanni Paolo II ha sempre creduto all’uomo così l’artista in sostanza ha creduto anche
lui nell’uomo, nella sua meravigliosa volontà d’essere al centro dell’universo. L’’opera di Guadagnuolo mostra un discorso d’interiorità, di profondità per i suoi svariati interessi artistici –
religiosi – sociali - politici. La sua arte definisce un rapporto continuo tra la trascendenza e
l’uomo: costruendo e ricercando quei valori umani che sembrano lontani, riportandoli con fermezza ai valori formali ed espressivi.
Guadagnuolo, ha incontrato, più volte, il Papa Santo, quest’umile Pastore ha viaggiato per
incontrare gli uomini, dando sempre una parola di conforto a chi gli chiedeva aiuto fra le popolazioni del mondo, questo e ancora si può leggere in questo ampio volume.
Conclude nella prefazione del libro su Guadagnuolo il Cardinale Fiorenzo Angelini «Ogni
capitolo di questo volume è arricchito da una poesia di Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyła
sotto lo pseudonimo di Andrzej Jawie ). Siamo in presenza di un cammino profondo che esalta l’esistenza umana. Tra l’estetica e gli stati emozionali Guadagnuolo incorpora le immagini
e le tematiche, perfettamente sintonizzate con la poesia del grande Pontefice, per poterne
meglio cogliere l’infinito mistero e per farci sentire l’amore e la speranza di una vita ricca di
valori».
modo di incontrare importanti alti prelati, come i Cardinali Fiorenzo Angelini, Giuseppe Paupini, Egidio Vagnozzi, Pietro Palazzini, Sebastiano Baggio, Paolo Bertoli, Egano Righi-Lambertini, Vincenzo Fagiolo, il Segretario di Stato Agostino Casaroli e il Vicario di Sua Santità
Ugo Poletti.
L’artista di Caltanissetta, partendo dal sentimento della sua terra d’origine, la Sicilia, è riuscito a penetrare i misteri dell’universo, e attraverso la sua arte lottare per la pace, cercando la salvezza dell’uomo e lo ha sempre dimostrato attraverso le sue opere, dalla “Bottega dell’Orefice” di Karol Wojtyla (Giovanni Paolo II) all’ “Humanitas”, dalla “Pace valore senza confini”
al “Debito Estero” per una nuova solidarietà, dalla “Pietà del XXI° secolo” al “Buon Samaritano del terzo millennio”, dall’opera “Redemptio” alla grande tela “Pace in Terra Santa “, per
nominarne solo alcune.
Scrive nella prefazione il Cardinale Fiorenzo Angelini «Senza soffermarmi su tematiche particolari, vorrei sottolineare tra i meriti di Francesco Guadagnuolo quello di aver compreso e tradotto in produzione artistica il concetto di arte sacra, che il Concilio Vaticano II, nella Costituzione sulla Sacra Liturgia, considera il “vertice” sia delle arti liberali sia dell’arte religiosa
(Sacrosanctum Concilium, 122). Senza dubbio, ogni epoca della storia cristiana, ha una sua
arte sacra. Francesco Guadagnuolo ha intuito e illustrato lo stretto rapporto tra la religiosità del
nostro tempo e un’arte che ne interpreti istanze, inquietudini, problematiche e attese, modernizzando la tradizione classica: così pure un’arte che risponda alle esigenze del nuovo clima
culturale e massmediale nel difficile evolversi dei tempi. Mi riferisco alle originali intuizioni
della sua ricerca sull’interdisciplinarietà artistica e sui rapporti dell’arte con la letteratura, la
musica, il cinema, la scienza e la matematica, discipline tutte che in vario modo interagiscono
e possono sembrare complesse, ma vengono risolte da Guadagnuolo con semplicità: l’artista
indaga in tal modo la grande armonia di fondo del mondo».
Opere queste, che parlano da sole, realizzate durante il lungo Pontificato di Giovanni Paolo II;
l’artista ha eseguito opere sul percorso del Papa che è stato uno dei sostenitori della caduta del
Muro di Berlino, di fronte ai drammi dell’umanità ha sentito forte il dovere di essere anche il
Buon Samaritano sul cammino delle varie Nazioni più bisognose. Ha difeso con fermezza il
valore della Pace in occasioni come per la Terra Santa, i Balcani, l’Africa Centrale e l’Irak.
Nel grande Giubileo del 2000 il Santo Padre ha compiuto una visita in Terra Santa, in tale occasione ha richiamato i due popoli, a ritrovare un cammino di riavvicinamento e di Pace. Molto
preoccupata è stata l’azione del Pontefice per evitare la seconda guerra in Irak, tentando anche
la mediazione inviando, il Cardinale Roger Etchegaray a Bagdad e il Cardinale Pio Laghi a
Washington per fare arrivare missive di Pace ai Presidenti Saddam Hussein e Georges W. Bush.
Guadagnuolo esprime la drammaticità di questi anni, di menti perverse che hanno acceso guer-
IL GIORNALE DEL LAZIO
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6 - 20 Maggio 2011
Assessore Lombardi la turbogas avanza......
Salvatore Lo Noce
Cari amici lettori, l’inquinamento dell’aria, più di altre
forme di inquinamento, produce effetti devastanti sulla salute di noi cittadini, colpendo in
particolare i bambini e gli
anziani.
Purtroppo però registro ogni
giorno che, al di là delle rare
occasioni popolari, vedi NO
TURBOGAS, vi ricordate il
tormentone dell’ultima tornata
elettorale, l’attenzione su questo tema è davvero troppo scarsa oggi ad Aprilia. Manca
completamente la diffusa percezione della gravità della
situazione, eppure abbiamo un
assessore che è stato eletto per
risolvere il problema che ci
affliggeva e ci affligge ancora.
Vi ricordate lo slogan: se vinceremo noi le elezioni bloccheremo la turbogas, questo
doveva essere il tema centrale
del programma dell’attuale
attività amministrativa del Sindaco D’Alessio.
Cari amici lettori, l’attuale
maggioranza, al contrario,
sembra oggi più interessata ad
altri temi, come spese di carburante ed aperitivi. Del resto
aver scelto di delegare come
assessore all’ambiente il portavoce di quella associazione
che più si era attivata contro la
centrale della turbogas, la
diceva lunga circa il reale interesse su questo tema ambientale.
Ma questo apposito Piano d’Azione contro la realizzazione
della turbogas, delegando l’assessore Lombardi a seguire i
lavori per conto dell’Amministrazione sul tema. Purtroppo,
a distanza di oltre un anno, a
parte tre o quattro riunioni,
siamo praticamente ancora al
nastro di partenza e, nel frattempo il problema dell’inquinamento che porterà la turbogas sul nostro territorio si
aggrava giorno dopo giorno
con il completamento dell’impianto.
Cari amici lettori, volevo evitare polemiche su questa amministrazione a cui tanto teniamo
noi apriliani e perciò evito di
sollevare la questione del mancato risultato sperando che nel
frattempo l’Assessore Lombardi operi come si era impegnata a fare con più capacità,
anche se ancora non vedo neppure l’ombra di quel piano d’azione che la Giunta D’Alessio
avrebbe dovuto portare nelle
sedi più opportune e con più
autorevolezza. Adesso, davvero, anche alla luce del comple-
tamento delle opere edilizie e
strutturali della turbogas in
questi giorni, non possiamo
attendere oltre.
E’ ridicolo che, di fronte alla
gravità della situazione, l’assessore Lombardi si interessi
di qualche iniziativa occasionale, che giustifichi, in qualche
modo, il suo incarico e che non
merita neanche di essere citato, senza rendersi ancora conto
che il problema Turbogas
richiede tutt’altro approccio,
tutt’altro peso specifico.
Cari amici lettori, sarebbe
necessario innanzitutto approfondire la conoscenza dell’attuale realtà della turbogas sul
nostro territorio raccogliendo
dati specifici attraverso apposite indagini legali che consentano di comprendere, in particolare, le ragioni peculiari che
rendono il nostro territorio più
sensibile rispetto al resto dell’Italia. Occorrerebbe quindi
iniziare ad agire proprio su
queste cause peculiari, per poi
allargarsi a quelle più generali
di interesse collettivo. Il tutto
sulla base di una azione professionale, sistematica, approfondita ed inserita in un preciso piano d’azione pubblico,
che a quel punto risulterebbe
seriamente fondato su dati
legali certi e non su semplici
emozioni, sensazioni o vaghe
intuizioni o manifestazioni
organizzate per le anime semplici.
Cari amici lettori, per far tutto
questo occorre ovviamente
altro tempo. Esattamente quel
tempo che lo scorso anno indicava come limite l’assessore
Lombardi, ma, una volta occupata la poltrona, lo ha completamente sprecato per non dire
altro.
Cari amici lettori, una delega
all’ambiente è una cosa seria
che richiede, innanzitutto,
grande responsabilità e capacità. A me compete il compito di
sollecitarlo, come faceva l’assessore Lombardi quando
anche lei era semplice cittadina apriliana, a lei, ora, se ne è
all’altezza, quello di raccogliere le mie sollecitazioni e lavorare finalmente e conformemente alle indicazioni ricevute
dagli esperti. E non si dica che
è un problema di risorse perchè è con questo tema, che
l’assessore Lombardi ha spodestato il suo predecessore,
incontrando l’appoggio degli
apriliani.
Cara assessore Lombardi, se,
invece, ritiene di non essere
all’altezza del compito, non è
mica una colpa, o se ritiene che
la sua maggioranza non gli
metta a disposizione le risorse
necessarie, rassegni le sue
dimissioni.
Perchè, cari amici lettori, se
l’assessore Lombardi, non
riesce o non può più occuparsi
di questo grave tema, la sua
presenza nell’amministrazione
D’Alessio, risulta del tutto inutile, dopotutto era stata votata
per assolvere solo a questo
compito e non altro. Questo
significa rendere conto ai propri elettori.
STRESS LAVORO CORRELATO
Cos'è e perchè intervenire
Difficile non ammettere di aver provato uno
stato di stress nella vita, soprattutto ad oggi
che la frenesia e l'incertezza sono gli ingredienti principali di un caos che lentamente
ci coinvolge e stravolge le nostre esistenze
al quale siamo continuamente costretti ad
adattarci apportando continui cambiamenti
che inevitabilmente ci destabilizzano.
E nel cambiamento, soprattutto se repentino, lo stress si colloca perfettamente.
Definire cosa lo stress sia non è cosa facile
date le innumerevoli definizioni in merito,
tuttavia, analizzandole tutte si vede come
l'elemento comune sia considerare lo stress
come una risposta dell'organismo a sollecitazioni esterne eccessive rispetto le proprie
possibilità.
Nel momento in cui la persona si trova ad
affrontare compiti, situazioni che richiedono
più risorse di quelle che si hanno a disposizione, a quel punto, il corpo e la mente, si
indeboliscono lasciando emergere patologie
più o meno serie che nei casi più gravi
vanno a compromettere la vita sociale e
lavorativa della persona.
A proposito di ciò l'articolo 28 del D.lgs
81/08 afferma che la valutazione dei rischi
lavorativi deve comprendere anche i rischi
riguardanti lo stress lavoro correlato.
Questo perchè dalle ultime ricerche sul
fenomeno dello stress e secondo quanto
riportato in un rapporto messo a punto dalla
Commissione Europea, le assenze per lavoro causate dalle problematiche generate da
stati di stress sarebbero pari al 50%, 60%
dei casi.
Una percentuale da non sottovalutare se
consideriamo le perdite economiche a cui
l'impresa va incontro a seguito dell'assenteismo lavorativo.
Quelli che possono apparire come semplici
malanni come raffreddori frequenti, febbri e
quelle che comunemente vengono definite
distrazioni la cui causa sono poi nel miglio-
re dei casi piccoli incidenti lavorativi, in
realtà sono solo alcune delle conseguenze
cui lo stress si fa artefice.
Tra i problemi più noti abbiamo: disturbi del
sonno, disturbi a carico dell'apparato
gastrointestinale, instabilità emotiva, svogliatezza, disturbi dell'appetito, disturbi
della sfera sessuale, depressione, disturbo
dell'attenzione, nonché un abbassamento
delle difese immunitarie che comporta una
predisposizione ad ammalarsi più frequentemente di un individuo non stressato.
Proprio a seguito di ciò il 31 Dicembre 2010
è entrato in vigore l'obbligo da parte del
datore di lavoro di effettuare la valutazione
in merito allo stress lavoro correlato.
Occorre, in primo luogo, individuare i fattori di rischio da stress lavoro-correlato per
poter pianificare le opportune misure di eliminazione o di riduzione del rischio. La
valutazione deve essere compiuta per tutti i
lavoratori e le lavoratrici, compresi dirigenti e preposti, prendendo in considerazione
non i singoli lavoratori ma gruppi omogenei
esposti a rischi dello stesso tipo.
Se dalla valutazione preliminare non emergono elementi di rischio stress lavoro-correlato tali da richiedere azioni correttive, il
datore di lavoro è tenuto a darne conto nel
Documento di Valutazione dei Rischi
(DVR) e a prevedere un piano di monitoraggio.
Se diversamente gli elementi di rischio sono
presenti occorre pianificare interventi correttivi relativi anche ai lavoratori attraverso
interviste semi strutturate, questionari individuali, focus group, sportelli d'ascolto.
Con ciò si va a garantire e migliorare il
benessere lavorativo dei dipendenti ed a rendere più efficiente e produttivo il loro operato.
Dott.ssa Daniela Saurini
Psicologa
Contatti: 340 6935782
IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
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“33 SALTI NELLA STORIA”, UNA RACCOLTA IDEATA DALLO SCRITTORE E GIORNALISTA GIANLUCA CAMPAGNA
Una costellazione di storie, attinte dal patrimonio culturale dei 33 comuni sottesi alla Provincia di Latina
di Francesca Cavallin
Una costellazione di storie,
attinte dal patrimonio culturale
dei 33 comuni sottesi alla Provincia di Latina, per ridipingere
attraverso la penna di 28 autori
del territorio una realtà storicofolcloristica troppo spesso
dimenticata. Questo il proposito
dell’antologia di racconti “33
salti nella storia”, una raccolta
ideata dallo scrittore e giornalista Gianluca Campagna, presentata al pubblico il 21 aprile
scorso presso lo storico bar
Poeta, recentemente rinnovato,
di Latina, alla presenza dei 28
autori. Coordinatore dell’evento
Gianluca Campagna, assieme
all’Assessore alla cultura della
Provincia di Latina Fabio Bianchi, allo scrittore e saggista
Luigi Zaccheo ed all’italianista
Roberta Sciarretta, che hanno
voluto offrire un personale contributo, ad esaltare un’opera in
grado di unificare un territorio
vasto e diversificato come quello
della provincia mediante le trentatré perle che compongono
l’antologia. “La grandezza di
questo libro- ha esordito Roberta Sciarretta, autrice della prima
prefazione all’opera- è stata
quella di saper raccontare, attingendo di volta in volta ad un linguaggio ed un ‘accento personale, la vita di questa provincia,
utilizzando la letteratura come
un tramite per far rivivere la
realtà”. Un’unità nella diversità
capace di far sentire i 33 Comuni come parte di un’unica storia,
a dispetto delle reciproche peculiarità, come sottolineato da
Luigi Zaccheo, autore della
seconda prefazione. “La nostraha spiegato- è sempre stata una
provincia
disomogenea,
unita soltanto da un punto di
vista amministrativo, ma
difforme per quanto riguarda il versante culturale e linguistico-dialettale. Grazie a
quest’opera libera, frammentaria ed unitaria al
tempo stesso, potremo leggere in un’opera unica storie tratte dai 33 comuni che
compongono la provincia,
ritratti di una realtà più o
meno romanzata, che crea
un ponte tra nord e sud della
Provincia, producendo unità
nella diversità. Amplio lo
spazio cronologico attraversato dagli autori, dall’epoca
romana al medioevo, dal ‘700
alla Seconda guerra mondiale,
grande il loro merito, quello di
riportare alla luce pagine di storia locale unica, eccezionale,
autentica e purtroppo dimenticata”. Infine l’Assessore Bianchi,
ha posto l’accento sull’importanza rivestita dall’antologia
“Trentatre salti nella storia”, per
la creazione di un’identità
comune dei territori appartenenti alla provincia di Latina, raggiungibile solo attraverso un’u-
antica, mediovale o rinascimentale, si rifanno i racconti di
Pamela Mironti (Bassiano),
Elettra Ortu La Barbera (San
Felice Circeo), Michela Iazzetta (Sperlonga), Giuseppe Mallozzi (Spigno Saturnia), Rinalda Antonetti (Priverno), Cinzia Volpe (Terracina), Lucia
Viglianti (Rocca Massima),
Enzo Di Girolamo (Fondi), ed i
racconti fantasy di Filomena
Cecere ( Campodimele e Roccasecca dei Volsci). Realtà pre e
post unitaria, con alcuni racconti più legati all’attualità occupano le pagine di Memi Marzano
(Formia), Roberto Tartaglia
(Gaeta), Gian Luca Campagna (Monte San Biagio),
Mauro Cascio (Ventotene),
che riesce a trasmettere da sembrare una favola. “Una storia
dimenticata, ripresa dal 1990 ma
ancora oggi sconosciuta alla
maggioranza degli apriliani”, si
legge nell’incipit. Ambientato
nel corso di quella guerra che in
seguito allo sbarco di Nettunia
del 22 gennaio 1944 provocò la
distruzione di Aprilia, il racconto- dossier riporta alla luce un
esempio di bontà incondizionata, incarnato dalla ceramista
Marguerite Wildenhain, residente a Pound Farm, nelle vicinanze di Guarneville sul Russian
River, a nord di San Francisco in
California. All’età di 52 anni,
nel 1948 Marguerite inviò dolci
canditi ed indumenti per la
popolazione adulta ed infantile
Gianluca Campagna e Gianfranco Compagno
nificazione culturale. “ Il mondo
è in continuo movimento- ha
affermato l’Assessore Bianchi- e
presto dovremo dare rifugio ai
profughi provenienti dalla Libia.
In questo contesto variabile,
conoscere ed amare la propria
storia locale rappresenta l’unico
modo per mantenere viva la propria tradizione mostrando apertura per la cultura altrui. Nostro
impegno sarà quello di garantire
massima diffusione ad un’opera
antologica in grado di creare
Anche ad Aprilia la Giornata del Libro:
l’evento mondiale approda in Sala Manzù
Clima delle grandi occasioni e
atmosfera propria degli eventi
che lasciano il segno per la
prima edizione apriliana della
Giornata del libro, celebrata il
22 aprile nella Sala Manzù
della biblioteca comunale.
Promotrici ed organizzatrici
dell’evento sono state la
dott.ssa Stefania Servillo e la
dott.ssa Luigia Piacentini,
coadiuvate dalle associazioni
Arte Mediterranea e Aprilia
Giovani.
«La giornata del libro è un
evento di portata mondiale,
era giusto che venisse celebra‐
to anche nella nostra città. La
letteratura deve essere perce‐
pita come strumento di cresci‐
ta, come elemento che aiuti ad
ampliare gli orizzonti ed apri‐
un’identità comune dei territori
in provincia di Latina, che passi
attraverso la cultura”.
I ventotto autori raccontano
…
E’ stata poi la voce dei protagonisti, gli autori dei racconti, a
ricomporre le tessere del puzzle
unitario che parla della nostra
Provincia, presentando storie
lontane nel tempo, sino a scavare nei meandri più reconditi del
folclore pontino. Alcune nascono da un fondo realistico, arricchito dalla vena romanziera dell’autore, altre più vicine al fantastico nella narrazione e nelle
atmosfere, conservano intatta la
geografia dei luoghi narrati.
Altre ancora raccontano la pura
realtà, facendo ricorso ad una
ricostruzione storica attenta e
puntuale. Tutte regalano al lettore un assaggio di questa variegata realtà provinciale. L’antologia
contiene una sezione, spontanea
e variegata, dedicata ad episodi
della Seconda Guerra Mondiale
che hanno interessato alcuni
Comuni della Provincia. A raccontarli Evelina La Starza
(Castelforte) con “Storia di un
soldato inglese”, Felice Cipria-
re la mente, ma anche come un
divertimento, soprattutto dai
più giovani» dichiarano le
organizzatrici.
Nel 1995 l’UNESCO ha procla‐
mato il 23 aprile “Giornata
Mondiale del Libro e dei Dirit‐
ti d’Autore”, sottolineando
come il libro sia sempre stato
un potente strumento di diffu‐
sione e conservazione della
cultura. L’idea della Giornata
del Libro è nata in Catalogna,
dove il 23 aprile, giorno di San
Giorgio, una rosa viene tradi‐
zionalmente donata per ogni
libro venduto.
Nella “versione apriliana”,
ogni singolo visitatore è stato
omaggiato con un romanzo,
come ringraziamento per
essere intervenuto e come atto
ni (Maenza), con il racconto
dedicato alla madre “Iolanda”,
Serafino Ettore Manias con
“Gli angeli di Ponza”, “Viva
d’Italia” di Lucia Viglianti
(Sezze), Piero Vitelli (Cori) con
la storia di Marco e Lisetta,
Michele De Luca, a raccontare
dei “Figli di Norma” caduti in
guerra, e Gianfranco Compagno (Aprilia), nella ricostruzione di una storia di amore e solidarietà con “Da Guerneville un
aiuto inatteso”. Ad una storia
concreto per incentivare la let‐
tura.
In questa occasione il pubblico
ha potuto ammirare il lavoro
del fotografo Ermanno Puccet‐
ti che ha proposto una mostra
d’ispirazione letteraria: ogni
foto rievocava l’atmosfera del
romanzo cui si ispirava, com‐
pletandosi con una didascalia
ed un estratto del testo origi‐
nale.
Nel corso della serata si è
potuto assistere all’intermez‐
zo dell’attore Diego Curzola
che ha interpretato un testo
inerente l’iniziativa, con gran‐
de plauso del pubblico.
L’incontro,
fortemente
apprezzato dalla cittadinanza,
è stata solo l’assaggio di un più
fitto reticolo di iniziative cul‐
turali che verrà proposto nel
2012.
ANTONELLA D’ANNIBALE
Marco Ferrara (Sermoneta),
Alessio Papacchioli (Itri e Pontinia), Fabio Pannozzo (Lenola), Amedeo Pro (Minturno),
Fabio Mundadori (Sonnino e
Latina), Pamela Mironti
(Santi Cosma e Damiano),
Maria De Paolis (Sabaudia),
Raoul De Michelis (Prossedi),
Eros Ciotti (Roccagorga) e
Mauro Nasi (Cisterna).
Aprilia nel racconto di Gianfranco Compagno
A rappresentare Aprilia nella
raccolta antologica “33 salti
nella storia”, il giornalista Gianfranco Compagno, che, come
ribadito nel corso della presentazione del 21 aprile scorso, ha
scelto di non proporre al pubblico una storia romanzata, bensì la
ricostruzione di una storia vera,
tanto bella ed incredibile per l’amore ed il senso di solidarietà
rientrata ad Aprilia dallo sfollamento, divenendo una sorta di
madrina per il nostro Comune.
In suo onore nel 1951 una Via
Centrale del nostro Comune è
stata denominata Via Guarneville. Nel 2000, su iniziativa di
Gianfranco Compagno è stato
possibile contattare l’italo-americana Margaret Benelli, che ha
fornito un contributo fondamentale per la ricostruzione di una
storia ancora poco nota, nata
dalla guerra ma frutto dell’amore e della solidarietà. A tutti gli
autori l’assessore alla Cultura
della Provincia di Latina Fabio
Bianchi ha conferito un attestato
personalizzato con la scritta:
”Custode e promotore della
storia e della cultura della Provincia di Latina”. Indubbiamente un bel riconoscimento
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 30
6 - 20 Maggio 2011
“DETTO TRA NOI”
Una volta, quando si incontrava un amico, che magari non vedevi da tempo, dopo il saluto,
la domanda così come la risposta, erano quasi sempre le stesse. Ciao come stai; bene non mi
posso lamentare. Oggi la domanda è la stessa la risposta, purtroppo, no.
Vincenzo Carecci
Infatti al come stai, con sempre
maggiore frequenza, ai giorni
d’oggi, ti senti rispondere che
le cose non vanno e che tutto
(o quasi) è un problema. Ti sei
stufato e non ne puoi più. Ma
di che cosa veramente ti sei
stufato non sei in grado precisamente di spiegarlo. Anzi,
nemmeno sai da dove devi
cominciare a lamentarti tanti e
tali sono gli argomenti e le
questioni in ballo che non ti ci
raccapezzi nemmeno. E quindi
non puoi minimamente cercare
di pensare a una qualsiasi soluzione ai tantissimi problemi
sul tappeto.
Quasi non ci provi nemmeno a
cercare di comprendere e stancamente, ti trascini in attesa
che da qualche parte arrivi una
risposta ai crucci e ai problemi
del mondo.
Diciamo tutti che le cose non
vanno e restiamo in attesa che
qualcuno ci venga a spiegare
perché e per come. Ma quanto
va di moda il vezzo televisivo
del “tutto e di più”. Ce ne
riempiamo la bocca senza
avere una spiegazione plausibile.
Ma dov’è finito quel nostro
ottimismo, tutto italiano, che ci
ha contraddistinto sempre e
che tante volte in passato ci ha
dato la forza di superare ostacoli e difficoltà?
In molti hanno saputo spesso
fare di tutto e di più, anche
nella sofferenza e nella povertà. I nostri genitori ad esempio.
Nella fattispecie parlo per
quelli della mia fascia d’età (i
sessantenni) che negli anni del
dopo guerra hanno avuto genitori che forse hanno potuto
dare poco benessere ma che di
sicuro hanno saputo dare sicuro affetto ed amore. Pur dovendo necessariamente lavorare, e
a quei tempi si lavorava sodo,
non hanno fatto mai mancare
la loro presenza e il loro interessamento per i propri figli.
Ovviamente le condizioni
familiari e sociali erano ben
diverse da quelle di oggi, ma le
ristrettezze economiche erano
di gran lunga maggiori. Solo
che ci si accontentava di più e
con poco. Ma si era ottimisti e
carichi di speranza. Oggi non è
così. Insofferenza e pessimismo, stanchezza e senso di
abbandono, anche per via di
tutto quello che ci capita di
vedere ogni giorno, la fanno
sempre più da padroni. Viviamo in una società che apparentemente è cambiata in meglio
ma che ha tutte le contraddizioni di questo mondo. E io ho
il forte dubbio che per via della
convinzione di un riconosciuto
maggiore benessere economico acquisito e sempre più diffuso tra i vari strati sociali, si
sia convinti che quel benessere
raggiunto, è senza limiti e
senza condizioni. Purtroppo,
non è così.
Sostenere certe linee di traguardi agguantati nel recente
passato, sta diventando sempre
più improbabile per svariate
classi sociali del nostro Paese.
E più si va avanti e più la situazione è sconfortante. Ogni
fascia di età ha le sue argomentazioni e le sue problematiche. Ecco allora perché, al
come stai dell’incontro col
vecchio amico, va collegata la
fascia di età degli individui e il
loro livello sociale di appartenenza, nonché quello culturale,
economico e, perché no, spirituale.
Per questo motivo i distinguo
vanno fatti soprattutto per
fasce d’età. E, detto tra noi, se
l’incontro avviene tra due giovani, domanda e risposta
avranno probabilmente il
carattere della spensieratezza
legata appunto all’età. Anche
se sono senza lavoro o senza
un euro (si fa per dire) in tasca.
E anche se il lavoro non c’è o
non si trova, non è un problema tale da affliggere il buon
umore di un giovane. Tanto lui
al Pub ci va uguale, in discoteca pure, al cinema quanto
basta e a mangiare una pizza
con gli amici, quando è necessario. Beata gioventù. Finché
c’è un fondo di barile da
raschiare, non c’è da preoccuparsi.
150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’
VIAGGIO NELL’ITALIA DEI BUONI ESEMPI
M’ILLUMINO DI SENSO
A livello mass-mediadico è
sempre più diffusa l’immagine
dell’Italia come di un paese
malato e incapace di reagire,
in cui, a livello politico amministrativo, abbondano esempi
di disservizi, sprechi, truffe e
corruzioni. Questo risalto dato
all’inefficienza generalizzata
del sistema Italia serve spesso
alla classe politica nazionale e
locale ad autoassolversi. Così
facendo nasconde, dietro un
disastro comune, le proprie
incapacità e propri insuccessi
o, nel peggiore dei casi, le proprie connivenze con chi, dai
disservizi e dall’inefficienze
del pubblico, fattura profitti
privati a scapito dell’interesse
generale.
Un noto proverbio afferma che
fa più rumore (e quindi più
notizia) un albero che cade di
una foresta che cresce. Nel
150° anniversario dell’unità la
redazione del giornale ha deciso di accendere i riflettori sulla
foresta che cresce, proponendovi un viaggio attraverso i
comuni d’ Italia che, lontani
dal clamore della propaganda
politica e dalle luci della cronaca, in silenzio, quotidianamente propongono esempi
concreti di buona amministrazione. Sono comuni italiani
che hanno riportato il benesse-
re comune al centro della propria azione amministrativa,
sperimentando e attuando progetti coraggiosi e innovativi in
ambito di risparmio energetico, mobilità, gestione dell’acqua e dei
rifiuti. Riteniamo che
dare visibilità a tali esperienze positive le rende
replicabili
ovunque,
anche nelle
nostre città,
con grandi
benefici dal
punto di vista
economico,
sociale,
occupazionale e culturale.
Siamo convinti che mostrare il cambiamento lo rende possibile.
La prima tappa del nostro
viaggio fa sosta in provincia di
Salerno, precisamente a Torraca, un paese di 1400 abitanti,
arroccato sui monti del Cilento che si affacciano sul golfo
di Policastro. L’amministrazione comunale, da alcuni
anni, ha intrapreso lodevoli
iniziative di risparmio energetico. Torraca è il primo paese
al mondo con l’impianto di
illuminazione pubblica costituito interamente da lampade a
risparmio energetico a LED.
Ciò ha consentito all’amministrazione di ridurre del 60% i
costi dell’illuminazione pub-
Torraca, un paese di 1400 abitanti
blica, passando da una spesa
di 45.000 euro a 18.000 euro
annui. Per installare 700 punti
luce, il comune ha investito
180.000 euro, del tutto
ammortizzati nei primi 7 anni
grazie ai risparmi in bolletta,
quantificabili in 27.000 euro
annui. L’impianto ha consentito inoltre:
- un risparmio energetico del
65% ( la lampada a LED consuma appena 24 volt);
- una riduzione dei costi di
manutenzione dell’impianto
del 60% (le lampade a LED
durano 40 volte di più di una
vecchia lampada, non contengono mercurio e quindi
hanno costi di smaltimento
inferiori);
- un miglioramento dell’illuminazione stradale percepita;
- una riduzione dell’inquinamento luminoso del 90%.
L’amministrazione comunale
ha inoltre realizzato quattro
impianti fotovoltaici che rendono il paese energeticamente
autosufficiente per le utenze
pubbliche e che fanno incassare al comune 50.000 euro
all’anno per la vendita dell’energia residua alla rete elettrica. Uno di questi impianti alimenta la piscina comunale,
che usa le lampade a LED per
l’illuminazione, i pannelli
fotovoltaici per l’alimentazio-
ne elettrica, un impianto solare termico per scaldare l’acqua, e un sistema isotermico di
copertura che riduce l’evaporazione e la dispersione del
calore.
La notevole riduzione delle
emissioni di CO2 risultanti da
tali iniziative ha consentito al
comune di Torraca di ricevere
nel 2007 il premio “Enti locali
per Kyoto”.
È stato calcolato che, riproducendo su scala nazionale l’esperienza di Torraca, si otterrebbe un risparmio energetico
potenziale di 1888 GWh, energia elettrica equivalente alla
produzione degli inceneritori
italiani, sufficiente ad alimentare tutte le utenze domestiche
della regione Liguria.
Dopo 150 anni unifichiamo
l’Italia con i buoni esempi.
Ezio Avvisati
6 - 20 Maggio 2011
IL GIORNALE DEL LAZIO
GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA TAPPA
NAZIONALE 2011 DEL TROFEO MASTER CUP
L’evento organizzato dalla TRS & SERVICE CENTRO TUNING di Aprilia,
che si è svolto domenica 17 aprile presso
l’area di servizio Esso (Chef Express) al
km. 42,300 della strada statale 148 Pontina (direzione Roma), ha avuto un successo strepitoso!!!. Oltre 300 le auto che
hanno partecipato alla manifestazione,
dove i partecipanti si sono messi in competizione nelle varie categorie presenti
durante l’evento; Tra queste: 12 categorie SPL, 9 categorie DEEJAY, 4 categorie
SQL, 5 categorie TUNING e 4 categorie
ROMBO. Oltre 100
sono stati i concorrenti
premiati. Uno strepitoso
successo che ha visto
più di 2000 le presenze
che incuriosite si sono
soffermate ad ammirare
ed ascoltare le strepitose
auto tuning. L’organizzatore Simone Caffari
insieme allo staff della
TRS & SERVICE CENTRO TUNING e la
CHEF EXPRESS SPA
rappresentata
dal
responsabile Alessandro Oliva che ha curato
tutto l’aspetto ristorativo, in collaborazione con la MASTER SOUND STUDIO’S di Foligno ringraziano per la partecipazione i seguenti Team: Criss Hi-Fi
di Pontinia, Crazy Bass di Latina, T3
Sound di Vicalvi, Matrix Car di Roma,
West Coast di Aprilia; e un ringraziamento particolare và a tutti i partecipanti
che hanno reso possibile questa magnifica giornata!!!! Ma non finisce qui! perché a partire da venerdì 6 maggio 2011 e
per tutti i venerdì seguenti, dalle ore
21:00 sempre presso l’area di servizio
Esso (Chef Express) di via Pontina, dove
si è svolta la manifestazione del Trofeo
Master Cup si darà il via all’incontro
serale del venerdì sera, per tutti gli
appassionati del tuning e Car-Audio.
L’incontro serale è aperto a tutti i tuners
privati e professionisti dove potranno
esporre le proprie creazioni liberamente
al pubblico e passare una serata al massimo, potendo far erogare ai propri
impianti il massimo della potenza, senza
recar disturbo al prossimo visto che l’area è privata, circoscritta ed è priva di
abitazioni circostanti. Vi aspettiamo
numerosi…Non mancate!!!
PER MOTIVI DI SICUREZZA PUBBLICA E INCOLUMITA’ DEI PARTE-
CIPANTI E DEI VISITATORI L’ORGANIZZAZIONE COMUNICA CHE
NON SONO ACCETTI ESIBIZIONISTI DAL PIEDE PESANTE, DEDITI
A TESTACODA, SGOMMATE ED
ACROBAZIE DI QUALSIASI GENERE. L’AREA E’ VIDEOSORVEGLIATA E I TRASGRESSORI SARANNO
SEVERAMENTE PUNITI.
Per qualsiasi informazione potete rivolgervi presso la “TRS & SERVICE
CENTRO TUNING” situata in via
Caniglia, 16 Aprilia (zona Campo di
Carne) o telefonare ai seguenti numeri:
06.96849074 – 339.8134903 –
327.3289301
pagina 31
INVITO ALLA LETTURA
Il Risorgimento italiano
17 marzo 2011: 150 anni sono passati dall’Unità d’Italia; tutto questo anno sarà dedicato a ricordare questa data, abbiamo potuto
e potremo assistere, infatti, a spettacoli, concerti, mostre, manifestazioni nei luoghi più
idonei delle diverse città italiane.
Perché non celebrare un momento così
importante anche attraverso la lettura, leggendo o rileggendo libri sul Risorgimento di
storici contemporanei o libri di autori, che
hanno vissuto in prima persona questa esaltante esperienza e ne hanno scritto per testimoniare quell’impegno patriottico e per cercare d’infiammare gli animi degli italiani
allora divisi da frontiere nella stessa nazione?
Rileggere Le mie prigioni di Silvio Pellico
può essere interessante per comprendere
quanto dura fosse la vita nella fortezza dello
Spielberg dove l’autore rimase per dieci
anni, dal 1820 al 1830. Oppure I promessi
sposi di Alessandro Manzoni, libro che forse
non abbiamo più aperto dopo la scuola.
L’autore andò a risciacquare i suoi cenci in
Arno per essere sicuro di dare alle stampe un
libro scritto in un italiano perfetto, anche
avere e comprendere una sola lingua unifica
un popolo.
Un libro che si legge con piacere perché particolarmente chiaro e discorsivo è L’Italia
del Risorgimento, 1831-1861 di Indro Montanelli. Ed ancora si può trovare in libreria
una pubblicazione curata da Denis Mack
Smith: Il Risorgimento italiano, dove sono
riportati gli scritti e le testimonianze di tutti
coloro che hanno fatto l’Italia: Manzoni,
Mazzini, Garibaldi, Gioberti e Pio IX, Carlo
Alberto e Carlo Pisacane, Vittorio Emanuele
II e Cavour, Carlo Cattaneo. Come in un
grande affresco trovano posto tutti gli uomini del Risorgimento. Emergono le passioni
politiche, gli ideali personali e il desiderio di
fare una rivoluzione per creare, attraverso la
riunificazione dei tanti stati in cui era divisa
l’Italia, quel tessuto sociale, che permetterà
poi al popolo italiano di costruire il proprio
futuro. Da queste pagine emerge tutto un
passato che ci appartiene e quanto oneroso
sia stato l’iter per unificare la nostra nazione. Troviamo inoltre una collezione di
monografie, piccoli libri dove sono riportati
la biografia e gli scritti di coloro che hanno
operato perché l’Italia fosse una. Possiamo
leggere quindi i fatti più salienti della vita di
Cavour, Massimo D’Azeglio, Silvio Pellico,
Giuseppe Garibaldi, Vincenzo Gioberti,
Francesco Crispi e Goffredo Mameli, autore
dell’Inno d’Italia, che morirà a soli ventidue
anni a Roma, nel 1849.
Per coloro ai quali piacciono le storie d’amore un libro particolarmente avvincente è:
Amore mio, uccidi Garibaldi di Isabella
Bossi Fedrigotti, giornalista del Corriere
della Sera. L’autrice riporta nel libro le lettere di due sposi: Leopoldina Lobokowitz e il
conte Fedrigo Bossi Fedrigotti, suoi avi. I
due si amano molto e sono di provata fede
asburgica. Il carteggio riguarda il periodo in
cui Garibaldi era saldamente attestato nel
Trentino. Leopoldina è arrivata dagli splendori della Vienna imperiale a Rovereto in
casa dello sposo nobile, ma povero, che
abita in una depressa provincia dell’impero.
I due si amano e quando lo sposo, ufficiale
dell’esercito asburgico, va a combattere contro Garibaldi, invia lettere alla moglie lontana nelle quali racconta le vicende di questa
guerra. Il titolo è provocatorio. Il Tirolo tornerà all’Italia solo nel 1918.
Potremmo anche leggere: L’identità italiana
in cucina” di Massimo Montanari dove l’autore ci descrive come la cultura gastronomica italiana sia molto più antica come la lingua e l’arte rispetto all’Italia politica che ha
solo centocinquant’anni. Un altro libro interessante è: Bella e perduta l’Italia del Risorgimento di Lucio Villari che descrive quello che è stato il Risorgimento per i tanti giovani che hanno combattuto perché questa
unificazione fosse resa possibile. Tra le
novità dobbiamo ricordare: Londra dei
cospiratori-L’esilio londinese dei padri del
Risorgimento di Enrico Verdecchia. Molti
furono, infatti, i patrioti che trovarono rifugio a Londra, pensiamo a Mazzini, Foscolo,
Prati ed anche Garibaldi, ma insieme c’erano anche patrioti di altre nazioni e quindi gli
eroi risorgimentali italiani vanno visti,
secondo l’autore, in una visione più ampia,
inseriti in un movimento ideologico che
aveva investito in quel periodo tutta l’Europa.
L’elenco potrebbe continuare ancora, ma è
sufficiente andare in libreria e scegliere il
libro che ci sembra più idoneo per farci comprendere meglio il Risorgimento, che ci ha
permesso di avere un’Italia unita.
Carla Ginanneschi
pagina 32
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IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
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6 - 20 Maggio 2011
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 33
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 34
Un esercito di candidati all’affannosa ricerca di consensi
Elezioni amministrative 2011: a caccia degli ultimi voti
Con il passare delle ore diventa sempre più affannosa la caccia agli elettori indecisi o che vorrebbero non
recarsi alle urne o perché poco interessati alle questioni politiche locali o
perché ormai disillusi che a Pomezia
poco o nulla potrà mai cambiare in
meglio. Gli otto candidati a sindaco e
le centinaia e centinaia di aspiranti
consiglieri comunali stanno organizzando, singolarmente o con l’appoggio del partito o della coalizione,
numerosi appuntamenti per richiamare l’attenzione della popolazione.
Appuntamenti per illustrare il programma che attueranno in caso di
elezione, per mostrarsi sensibili su
determinate questioni quali la ventilata chiusura dell’unica struttura sanitaria pometina o anche solo di puro
carattere national-popolare con cene
e feste sul litorale, nei quartieri periferici solitamente ignorati o nella
suggestiva cornice del Borgo di Pratica di Mare. Aumentate in modo esponenziale anche “gli atti di presenza” a
matrimoni e funerali… anche l’emotività potrebbe dare i suoi frutti per
raggranellare un voto. Insomma, la
macchina pre-elettorale sta procedendo a pieno ritmo con la solita guerra
dei manifesti che vengono, incivilmente, incollati ovunque vi sia una
qualsiasi parvenza di base, sia essa
una campana per la raccolta differenziata sia lo spazio riservato alle
comunicazioni funerarie. Anche la
pavimentazione stradale diventa un
tappeto di volantini e “santini” destinati a diventare poltiglia sull’asfalto
bagnato. Ricordiamo chi è in lizza. Il
centrosinistra e il centrodestra si sono
frammentati. Per la prima coalizione
è in corsa il sindaco uscente Enrico
De Fusco (Pd) appoggiato dalle liste
Pd, Italia dei Valori, Federazione
della Sinistra, Forza Pomezia (dove
hanno trovato ospitalità esponenti del
centrodestra quali Paolo Ruffini,
Omero Schiumarini, Walter Valentini
e Valter Valle) e Psi; a lui si contrappone il suo ex braccio destro ossia
l’ex assessore alla Cultura Alba Rosa
(Sel) - appoggiata dalla lista Sel e da
“Ecologisti e società civile per Alba
Rosa sindaco”; corre da solo il giovane Fabio Fucci del Movimento 5
Stelle, che in caso di ballottaggio non
si imparenterà con alcuna coalizione,
secondo le indicazioni del Comitato
centrale o meglio del fondatore
Peppe Grillo. Nel centrodestra, dopo
anni e anni di attesa, finalmente il
consigliere regionale Luigi Celori
(Pdl) ha avuto la chance di poter
ambire alla guida della città ed è
appoggiato da Pdl, La Destra, Nuovo
Psi e Lista Celori Sindaco; ma anche
qui la divisione potrebbe portare a
una non vittoria in prima battuta in
quanto un altro esponente moderato
vorrebbe poter arrivare a sedersi sulla
massima poltrona e cioè Giorgio
Puggioni (che aveva dovuto sostenere fino all’ultimo un testa e testa con
Piergiorgio Crosti, presidente del
Consorzio Universitario, e Fabrizio
Soldati) proposto dall’Alleanza di
Centro e appoggiato da Api, Fli, Udc,
Psdi, Forza del Sud, Democrazia
Forza Italiana (Dfi), Sport e Cultura,
Cristiano Riformisti. Un altro aspirante primo cittadino è l’ex esponente di Forza Italia Massimo Ciccolini
supportato da una coalizione formata
dal Movimento Comunale Italiano
(Mci) e da quello No Nucleare che
potrebbe accattivarsi le simpatie di
chi vorrebbe solo una energia pulita.
Tra i candidati a primo cittadino vi
sono anche due rappresentanti del
mondo dell’associazionismo: Francesco Cefalo, ex presidente dell’Associazione Amici di Singen, candidato sindaco per la lista civica “Associazioni4Riunite”; e Maricetta Tirrito, ex vice presidente dell’Associazione Via-Libera collegata alle liste
Città
Nuove
e
Laboratorio
Donne/Giovani.
Fosca Colli
[email protected]
Propaganda elettorale: Committente il candidato
POMEZIA
6 - 20 Maggio 2011
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 35
Propaganda elettorale: Committente il candidato
6 - 20 Maggio 2011
Propaganda elettorale: Committente il candidato
RINNOVO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI POMEZIA - 15 -16 MAGGIO 2011
VOTA E SCRIVI
Magrin
candidato a sindaco PUGGIONI
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 36
POMEZIA
(SINDACO USCENTE)
Enrico De Fusco (Pd)
appoggiato da 5 liste
PARTITO DEMOCRATICO
Antonini Renzo
Apitnei M. Diana
Attenni Fabio
Barbieri Antonio
Battistelli Maurizio
Bello Attilio
Bettini Carla
Capodimonti Corrado
Castaldo Anna
Celani Silvia
D’Alessandri Fiorenzo
De Dominicis Francesca
Flore Antonio
Franceschetti Marcello
Gallucci Giovanni
Garzoli Stefano
Martini Fabio
Mengoni Debora
Mesturini Marco
Mirimich Fabio
Morgante Gloria
Sbaraglia Maurizio
Tripaldella Silvana
Ventriglia Massimiliano
FORZA POMEZIA
Abissi Filippo
Antonelli Simone
Barabba Lorenzo
Carinci Bruno
Carosi Daniela
Cavasso Giovanni
Cimadon Giuseppe
Conti M. Teresa
Frassineti Loreto
Golemi Stefano
Martinelli Daniele
Pansè Paolo
Puggioni Cristiano
Ruffini Paolo
Schiumarini Omero
Sorrentino Monica
Valentini Walter
Valle Valter
ITALIA DEI VALORI
Adduci Stella
Barone Nicolò
Bruni Federico
Conficoni Giordano
D’Angelo Laura
De Lorenzi Fabrizio
Delli Colli Marzia
Di Mambro Glauco
Dimasi Paolo
Faeti Andrea
Iammarone Cinzia
Kappler Gianclaudio
Lupo Luigi
Marinelli Roberto
Martinengo Gianni
Martelli Lucio
Parma Roberta Laura M.
Patrissi Donato
Pucci Michele
Ricciardi Sergio
Santini Muratori Luca
Valentino Federico
Vecchio Lorenzo
Zagaria Mariagrazia
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA
Mirarchi Anna
Oleandri Andrea
Giugno Antonella
Oliva Giovanni
Bagatti Monica
Gasbarri Oliva
Tiberini Marina
Giuliani Franco
Pozzolini Emanuela
Angelone Roberto
Librizzi Grazia
Notariello Daniele
Ranieri Alessandra
Vaccargiu Giada
Zuccari Raquel
Prezioso Carmela
Tewfik Naguan
Romanati Orestino
Impellizzeri Danilo
Macellari Angelo
PSI
Bacchilega P. Francesco
Bartolini Bianca
Bernesco Giorgia
Boscherini Armando
Bravaccini Rizieri
Busti Sergio
Campoli Federico
D’Agapiti Franco
Di Giulio Enio
Di Melchiorre Maurizio
Filippone Egidio
Fioretti Alessandro
Morico Noemi
Paolini Dario
Radice Panaria Emilio
Robotti Roberto
Spagnoli Luca
Tedoldi Simona
Toce Pietro
Zanni Giuseppe
Luigi Celori (Pdl)
4 liste
PDL
Errico Romano
Angelotto Pietro
Antonielli Alberta
6 - 20 Maggio 2011
I CANDIDATI AL CONSIGLIO COMUNALE
Barillà Claudia
Battaglia Angelo
Bernardi Tarcisio
Galasso Gian Franco
Giovannelli Paolo
Libertino Filippo C.
Lombardi Romano
Mascioli Ivan G.
Militello Franco
Minelli Roberta
Monaco Giuseppina
Pagliuso Saverio
Paris Luciano
Piselli Raimondo
Poccia Adriana
Rinaldi Mario
Serafini Rodolfo
Stellacci Graziano
Vulpiani Corrado
Salfi Pietro
De Luca Marco
CELORI SINDACO
Altese Giuseppe
Battaglia Salvatore
Bello Fausto
Carluccio Roberto
Catozzi Daniele
Cava Alberto
De Baggis Giovanni
Di Carlo A. Domenico
Formichella Diego
Lelio Andrea
Mileo Rocco
Piraino Eduardo
Raco Giuseppina
Re Guglielmo (Mimmo)
Resta Vincenzo
Scalia Salvatore
Telese Terme
Trusiani S. Michienzi
Uzzi Gerardo
Di Pietro M. Gabriella
Santoni Stefano
D’Atri A. Francesca
Salustri Valerio
Colicchia Stefano
LA DESTRA DI STORACE
Armocida Marcello
Belardi Elvezio
Bellocchi Walter
Bonanno Mario
Donati Claudio
Fabbrizi Andrea
Franceschetti Maria
Giovancroce Silvana
Massari Giorgia
Maura G. Battista
Melilli Franco
Padovan Fabio
Petritoli G. Aurelio
Piro Giovanni
Rocchi Roberto
Romagnuolo Antonio
Romano Cosimo
Rossi Fiorella
Ruiu Daniele
Sepe Francesco
Severi Patrizia
Spano Francesco
Vettraino Roberto
Zappavigna Guido
NUOVO PSI
Di Biase Fausto
Chisari Antonietta
Palazzo Patrizia
Gatti Angelo
Cottefoglie Daniela
Parente Lucia
Fedrizzi Rossana
Molitierno Giuseppe
Casarano Aniello
Bragaglione Floriana
Scotti Giuseppina
Dattilo Alessandro
Di Martino Giuseppe
Adinolfi Erminia
Colangione Generoso
De Angelis Massimiliano
Morra Gaetano
Dattilo Salvatore
Chiari Mario
Molitierno Francesco
Massimo Ciccolini
Mercuri Mauro
Giuseppe Romano
Gentili Roberto
Pigianelli Attilio
Piromalli Marco
Ciotti Giancarlo
Marocchi Patrizia
Avarelli Gaia
Di Francesco Noemi
Fiori Laura
Guerra Rita
Santoro Paola
Di Carlo Valeria
Menadeo Rosanna
Bassotti Paola
Pietrina Tula
Omero Carmela
Milan Benita
Battista Maria Rosaria
Carladami Annarita
Chialastri Mauro
Giorgio Puggioni
8 liste
API (Alleanza per l’Italia)
Mecca Leonardo
Ferraro Michelina
Bisesti Mauro
Dari Alessandra
Colia Vittorio
Luciani Emanuela
Cucchi Silvio
Stefanutti Roberto
Vece Mario
Cocilovo Gianluca
Versari Antonio
Tassone Andrea
Muratori Ivano
Martinelli Niko
Ruocco Michele
Magrin Vincenzo
Gentili Mauro
Novaldi Manolo
Faggiano Enrico
Tondi Marco
Giannaula Tommaso
Gruosso Luciano
Picciotto Edoardo
Luciani Massimiliano
DEMOCRAZIA FORZA ITALIANA
Autiero Pasquale
Raimondo Speranza
Rosati Lorena (Lory)
Bergamo Andrea
Formisano Raffaele
Piscitelli Francesco
Cicchinelli Alfredo
Masone Francesco
Lattaro Loretta
Tonlorenzi Mario
Della Porta Luca
Degli Uberti Roberta
Rosati Americo
Piozzi Ludovico
Mannarino Michele
Perego S. Pasqualina
Casani Stefano
Morra Pasquale
Cruber Giovanni
UDC
Caponetti Claudio
Barci Giuseppe
Blancodini Dario
Busti Roberto
Cardillo Roberto
Civita Francesco
D’Avino Angelo
Fedele Filippo W.
Ferraro Giorgio
Frisicaro Calorego
Introcaso Antonio
Mauro V. Gennaro
Moscatiello Marcello
Mugnaini Gianni
Paloni Sandro
Panaccione Antonio
Pellegrini Chiara
Pierotti Arnaldo
Ruggiero Domenico
Russo Maria Rotonda
Salciccia Andrea
Santoro Matteo
Valmaggi Alessio
Zibellini Gianni
2 liste
MCI (Movimento Comunale italiano)
Aceto Barbara
Arcobaleni Davide
Barzanti Enzo
Campo Mario
Campo Serafino
Capizzano Enzo
Ciccolini Lorenzo
Coccia Angela
Conte Maria
Copcea Costica
Decini Patrizia
Elia Carmine
Esposito Maria Rosaria
Fagnocchi Giulio
Gessa Marino
Giovannelli Michela
Giuliani Giorgio
Lai Barbara
Martucci Giovanni
Popa Lorenzo
Prota Gianluca
Santamaria Emanuelle
Sassi Luciano
Valloreo Massimiliano
NO AL NUCLEARE
Di Francesco Dario
Pasqualucci Ottavio
PSDI
Mambelli Roberto
Abblasio Luciano
Avvisati Giancarlo Maria
Brannetti Luciana
Carta Antonio
Cautero Luisa
Colasanti Luigi
Coppola Alessandro
D’Agnelli Franco
D’amico Caterina
De Cristofaro Vincenzo
De Santis Daniele
Guzzardi Rosalia Maria
Iorizzo Franco
Macori Veneranda
Malagisi Angelo
Morini Massimo
Pieramici Rosanna
Regalbuto Salvatore
Savioli Vittorio
Senzani Silvano
Spada Giovanni
Tassone Francesco
Vizir Varvara
FLI (Futuro e Libertà)
Muzi Gianpiero
Tovalieri Vittorio
Seri Andrea
Pireddu Cristian
Tedesco Giuseppe
Busti Murizio
Fagiolo Filippo
Libello Angelo
Pucci Roberto
Virzi Roberta
Tavarone Andrea
Cimadon Enrico
Zara Alessio
Maccarone Tiziana
Petteruti Luca
Frattaroli Eliseo
Bosu F. Celeste
Segoloni Augusto
SPORT E CULTURA
Furgani Egidio (Ettore)
Boeri Sergio
Di Francesco Marco
Foco Stefania
Gencarelli Massimiliano
Izzo Giuseppe
La Trofa Filomena
Lastella Angela
Leste Paola
Norcini Luciana
Pallotta Marco
Piroddi Valentina
Scalzo Adelina
Scirocco Sergio
Serrao Francesco
Solimando Laura
Soro Monica
Trinchero Andrea
Trinchero Mirko
Di Iorio Antonio
CRISTIANO RIFORMISTI
Savastano Giampiero
Palladino Mario
Aluigi Andrea
Bonamore Massimiliano
Bucci Roberto
Buonanno Giulio
Caldara Umberto
Cencini Alessandro
Ceraldi Erasmo
Cioccari Carlo
De Prosperis Luciano
Natalucci Massimiliano
Odino Daniele
Pantani Maurizio
Pizziconi Solange
Prato Marco
Rielli Alessandro
Ligi Arduino
FORZA DEL SUD
Morganti Stanislao detto Stani
D’Onofrio Massimo
Angelini Mario detto Mariuccio
Tomaino Giuseppe
Bimbi Marcello
Caporata Marcello
Cappellano Nunziata Maria
Cherubini Roberto
Di Mauro Pietro
Di Todaro Armando
Fontana Mariagrazia
Gerbino Antonella
Iacuitti Stefania
Pisu Mariapia
Priori Fabiano
Ragni Roberta
Saponangelo Alessia
Sblendario Anna Rosaria
Muzi Morena
Lococo Ignazio Antonio
Alba Rosa
Nazzaro Daniela
Pala Aurelia
Rosadoni Dianella
Fabio Fucci
Movimento 5 Stelle
MOVIMENTO 5 STELLE
Raspa Giuseppe
Mercanti Renzo
Iacobone Cristina
Sbizzera Lorenzo
Morgantini Patrizia
D’Alterio Mario
Vitiello Dario
Signorelli Gennaro
Luongo Giuseppe
Di Nino Stefano
Barbieri Claudio
Minicucci Teodorico
Paggetti Veronica
Panicucci Susanna
Greco Simone
Buccini Roberto
Cerri Federica
Petriachi Gianfranco
Ruo Giovanni
Izzo Salvatore
Pozzi Stefano
Barbieri Francesco
Nisi Anna Maria
Monni F. Romana
Maricetta Tirrito
2 liste
CITTÀ NUOVE
Armenia Claudio
Caprasecca Gianluca
Carbonara Claudia
Cavani Andrea
De Marco Francesco
Di Fazio Enrico
Falvelli Pino
Fiorentino Luciano
Giuliano Alberto Mario
Ischiboni Simone
Maino William
Manzi Stefano
Marcello Gaetano
Massaccesi Bruno
Neocliti Raffaella
Oberlechner Claudio
Ribelli Fabrizio
Saddemi Carlo
Scaglione Alfredo
Semorile Marina
Turci Ornella
Tusa Caterina
Tuzzolo Cataldo
Visani Enrica
LABORATORIO DONNE/GIOVANI
Perfetto Vincenza
Barbaresi Luca
Caridi Carmela
Cortez Dora
Gaudino Stefania
Giampa Stefano
Giangregorio Sergio
Giudice Maria Teresa
Giugliano Anna
Gislao Demis
Maddaloni Michele
Massaro Giuseppe
Moresco Fiammetta
Morini Fabio
Mura Aldo
Peverini Manuela
Rovitto Felice
Salvioli Silvia
(Sel) 2 liste
SEL (Sinistra Ecologia Libertà Con
Vendola)
Borgo Caratti Mario
Baieri Roberto
Bartoletti Ivan
Bensi Dario
Carradori Adriana
Cassano Morena
Catalani Antonio Maurizio
Ceccarelli Giuseppe
Chieppa Tiziana
Del Grande Maria
Della Volpe Gianluca
Di Lisa G. Antonio
Felletti Bruna
Giacchetti Giancarlo
Giacomelli Alessandro
Giustiniani Rita
Koene Giovanni
Manieri Anna
Massimi Domenico
Oliva Immacolata
Riccobono Giovannella
Trappolini Stefano
Trombettoni Federico
Vennettilli Fabio
Francesco Cefalo
è il candidato sindaco per la lista civica
ASSOCIAZIONI RIUNITE
Tassile Giancarlo
Goffredo Luca
Agostini Davide
Horne Elaine
Amraoui Fatiha
Marchetti Claudio
Bello Roberto
Mignanelli Rosa
Bruno Rosalba
Pascucci Ageo
Ceccarini Federica
Perla Christian
Damato Nadia
Pezzilli Barbara
De Lucia Alberto
Polidori Gabriele
Di Antonio Donatella
Rofena Laura
Di Domenico Achille
Santucci Raffaele
Ferraro Luca
Tonelli Cinzia
Gaetano Ilaria
Zarbo Salvatore
ECOLOGISTI E SOCIETÀ CIVILE
POMEZIA
Impiccini Rosanna
Martinoli Massimo
Anwar Kanwal Alvina
Bonessio Ferdinando
Informa che mette a disposizione spazi a pagamento relativi alla
Castriciano Maria
diffusione di MESSAGGI POLITICI ELETTORALI
Ceccarini Matteo
Ceotto Annarita
per le elezioni Amministrative del 15 e 16 maggio 2011 e in caso di
Chiantera Paolo
ballottaggio, secondo quanto stabilito dalla legge del 22/02/2000 n. 28 e
Di Girolamo Luigi
Gabriele Roberto
dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Giovini Alessandro
Giusti Antonio
Per tariffe e modalità di prenotazioni rivolgersi alla redazione del nostro
Lattanzi Rita
Giornale in via E. Fermi 18 - 04011 Aprilia (Latina) oppure
Libralato Giorgio
telefonare al n. 06.9275019 - 335.8059019
Lienhard Susanne K.
IL GIORNALE DEL LAZIO
Propaganda elettorale: Committente il candidato
6 - 20 Maggio 2011
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 37
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 38
6 - 20 Maggio 2011
a Giampiero Pedace assessore alla cultura
NETTUNO intervista
e pubblica istruzionedel Comune di Nettuno
L’assessore alla cultura e pubblica
istruzione del Comune di Nettuno
Giampiero Pedace racconta il lavoro
che in questi due anni e mezzo dalla
nomina, ha portato a termine il suo
assessorato e anticipa le novità importanti che riguardo l’immediato futuro
questi pezzi di storia, deve diventare
l’elemento trainante, il centro delle attività culturali; all’esterno è stata posizionata anche una grande bacheca
all’interno della quale vengono affisse
le locandine di tutti gli eventi in programmazione.
Quali sono in principali obiettivi del
suo assessorato?
Gli obiettivi che io come assessorato
mi sono proposto valorizzare sia l’aspetto turistico, la cui delega è del sindaco, sia quello culturale visto che la
cultura è parte integrante del turismo.
Io mi sono posto all’attenzione alcune
cose come il Forte Sangallo, costruito
da Antonio da Sangallo per papa Alessandro VI e il borgo medioevale.
Il Forte per quanto mi riguarda deve
diventare il centro della cultura visto
che al suo interno abbiamo il museo
antiquario, adesso in fase di ristrutturazione dopo l’importante scoperta del
Guerriero di Torre Astura ritrovato
all’interno del Poligono; esiste poi un
cospicuo archivio fotografico e storico
con stampe che aiutano a valorizzare
tutte le tradizioni della città e poi abbiamo ripristinato anche il museo dello
sbraco, dove è attualmente presente una
cospicua raccolta di materiale, alla
quale hanno partecipato privati cittadini di Nettuno. Oltre ai reperti bellici
sono presenti uniformi, documenti,
fotografie originali e oggetti che erano
di uso quotidiano.
Il ritrovamento del Guerriero, che risale al 2009, è estremamente importante
sia per la città, che dal punto di vista
archeologico e noi abbiamo quindi
deciso di valorizzarlo nella giusta
maniera. Il Forte, che custodisce tutti
Quanto è importante per lei, il coinvolgimento dei giovani nella storia e
nella cultura?
Uno degli obiettivo fondamentali per
noi è proprio quello di coinvolgere
soprattutto i giovani e cercare di creare
in loro una coscienza storica. A tal proposito lo scorso anno abbiamo realizzato, grazie all’aiuto si moltissimi volontari, un libro con delle bellissime foto
della nostra città che ripercorre appunto tutta la storia nettunese. Di questo
libro sono stampate 1500 di copie, di
cui 750 sono diventate patrimonio delle
biblioteche scolastiche. Per la prima
volta in quell’occasione, l’amministrazione comunale ha stampato un libro
per far conoscere la propria storia. Per
intercettare i giovani è stato poi deciso
di metterlo anche in rete, sul sito del
Comune di Nettuno.
Noi oltretutto ci siamo resi conto che
ormai la vicinanza con Roma , le
seconde case che veniva utilizzate solo
durante il periodo estivo adesso sono
diventate prime case e c’è una crescita
della popolazione e dei giovani che non
conoscono il territorio, se una città se
non si conosce non si ama.
Quale sarà il prossimo progetto che
terminerete a breve?
Altro progetto che stiamo cercando di
portare a termine in breve tempo è
quello dell’apertura di una biblioteca,
interno di Forte Sangallo insieme ad alcuni volontari che collaborano con l'assessore
Giampiero Pedace secondo da destra
visto che Nettuno non ha una biblioteca
comunale. Stiamo lavorando in questo
senso e abbiamo già firmato un protocollo d’intesa con la scuola media
<Ennio Visca>, con la dottoressa Annamaria Cervoni. Abbiamo già acquistato
delle librerie nuove, presto metteremo
Il Comune di Nettuno firma un protocollo d’intesa con il C.i.t.e.r.a.:
l’intesa permetterà di sviluppare politiche di efficienza energetica sul territorio.
Il Sindaco Chiavetta:
“Sottoscriveremo il Patto europeo dei Sindaci per l’energia”
Il Comune di Nettuno ha sottoscritto un protocollo di
intesa con il C.i.t.e.r.a. con
l’intento di sviluppare politiche locali di efficienza energetica e di promuovere la
ricerca nel campo delle fonti
rinnovabili e della mobilità
sostenibile. Il C.i.t.e.r.a.,
Centro Interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro
Ambiente con sede presso la
Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di
Roma, è un centro universitario attivo sul fronte della
sperimentazione e della
ricerca per l’efficienza energetica e per le fonti rinnovabili che si occupa di fornire
supporto e consulenza nel
settore ad enti pubblici.
“Attraverso questa iniziativa
– spiega l’Assessore all’Ambiente Flavio Biondi –
vogliamo impostare la politica energetica del Comune,
rendendola in linea con le
normative europee e riducendo le emissioni di CO2.
Svilupperemo interventi a
breve, medio e lungo termine: tra i primi provvedimenti
stiamo valutando l’introduzione del fotovoltaico nelle
scuole, la riqualificazione
energetica degli edifici
comunali, l’efficientamento
dell’illuminazione pubblica
e il rinnovo del parco mezzi
di trasporto locale”.
“Il Comune aderirà al Covenant of Mayors, ilPatto dei
Sindaci di tutta Europa –
dichiara il Sindaco Alessio
Chiavetta – i comuni europei
infatti vogliono ridurre,
entro il 2020, le loro emissioni sul territorio del 20%
rispetto alle emissioni rilevate nel 1990. L’adesione al
club dei comuni europei
imporrà lo sviluppo di un
Paes, il Piano di Azione per
l’Energia sostenibile, da presentare in sede europea entro
un anno dalla firma del
patto: in tale Piano, illustreremo i vari interventi nelle
varie aree di efficienza energetica, fonti rinnovabili e
trasporti”.
due postazioni internet e grazie anche
al volontario aiuto di una bibliotecaria
dell’Aquila, specializzata, proveremo a
creare uno spazio interculturale, da
mettere a disposizione dei giovani.
Linda Silvia
UN CONSIGLIO SULLA SITUAZIONE DEI
SERVIZI SANITARI DEL DISTRETTO
ANZIO-NETTUNO
I consiglieri comunali Giacomo Menghini (PD), Roberto Alicandri
(IdV) e Anna Ferrazzano (ApI) hanno protoccollato una richiesta per
discutere in Consiglio della situazione dei servizi sanitari nel Distretto Anzio-Nettuno.
"Da quasi un anno - scrivono i tre consiglieri - è in atto un processo di
riassetto organizzativo-funzionale dei servizi sanitari del Lazio ad
opera della Presidente Renata Polverini, nella sua qualità di Commissario ad acta per la Sanità. Già il 5 agosto 2010, con la delibera n. 42,
questo Consiglio Comunale aveva votato all’unanimità una mozione
che segnalava l’attenzione e la preoccupazione per le ricadute che tale
processo avrebbe avuto sul diritto alla salute dei cittadini del nostro
territorio, sollecitando l’attivazione di iniziative adeguate a costituire
il giusto livello di condivisione delle problematiche della sanità territoriale.
Di contro - proseguono nel documento protocollatop in Comune abbiamo assistito in queste ultime settimane al susseguirsi di notizie
ed atti che suscitano la legittima preoccupazione della cittadinanza e
di cui le rappresentanze politiche debbono giustamente farsi carico. A
fine marzo la Direzione Generale della ASL Roma H aveva dovuto
annunciare il blocco dei ricoveri presso i Reparti di Ostetricia-Ginecologia e di Pediatria dell’Ospedale di Anzio per carenza di personale
sanitario, blocco poi scongiurato in extremis dall’autorizzazione alla
proroga dei contratti del personale a tempo determinato, ma che
rischia di ripresentarsi alla scadenza della proroga autorizzata.
In questi giorni si sta disponendo, ai sensi del Decreto del Commissario ad acta n. U0092 del 23 novembre 2010 “Piano Regionale Sangue”, la chiusura del Centro Trasfusionale degli Ospedali Riuniti
Anzio-Nettuno e il trasferimento del personale e delle attrezzature
all’Ospedale di Velletri. Sul destino del Servizio di Senologia si rinnovano voci allarmanti. E’ evidente - proseguono ancora i tre esponenti del centrosinistra - che il processo di riorganizzazione dei servizi sanitari sia indirizzato a tutelare l’esubero di offerta nella capitale,
a tutto danno dei territori limitrofi, e che in questo quadro il Distretto
Anzio-Nettuno paghi ulteriormente la sua condizione di perifericità
rispetto alla zona dei Castelli Romani. La chiusura del Centro Trasfusionale appare rispondere a tale logica, senza tenere conto del ruolo
che il presidio ospedaliero dei Riuniti di Anzio-Nettuno svolge non
solo nel territorio dei nostri due comuni, ma nell’area limitrofa che si
allarga anche alla Provincia di Latina, svolgendo la funzione di presidio di prossimità anche per Aprilia, Ardea e parte del territorio di Latina. Appare pertanto indispensabile convocare in seduta congiunta i
Consigli Comunali di Nettuno ed Anzio, invitando la partecipazione
attiva di rappresentanti regionali, della Direzione della ASL RMH,
degli operatori socio-sanitari, delle associazioni di settore e della cittadinanza".
IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
NETTUNO
pagina 39
La festa dedicata alla patrona nettunese, Nostra Signora delle Grazie
Tutto pronto a Nettuno per
la festa dedicata alla patrona nettunese, Nostra
Signora delle Grazie.
La città si prepara anche
quest’anno ad accogliere
con spirito religioso, la tradizionale processione di
maggio in onore della
Madonna delle Grazie,
sempre molto sentita dalla
popolazione e radicata nel
le della “Confraternita
Madonna delle Grazie”.
Sabato ci sarà l’inizio ufficiale dei festeggiamenti: al
mattino presto partirà il
pellegrinaggio dalla collegiata al Santuario, la messa
e la vestizione della preziosa statua della Madonna,
adornata di gioielli e manti
pregiati. Alle 14 si terrà
invece la messa presieduta
Malfa, mentre la sera alle
21.30 è stato organizzato il
concerto del gruppo musicale “Tiromancino”, presso
piazza Cesare Battisti al
termine del quale, si potrà
assistere al consueto spettacolo pirotecnico.
Da lunedì 9 a sabato 14
invece, prenderanno poi il
via le fiaccolate serali tra le
vie del borgo, la recita del
territorio ormai da lunghi
anni. La chiesa dei SS.
Giovanni Battista ed Evangelista, che ospiterà nella
settimana dal 7 al 15 maggio la statua della Santa, è
già completa dei preziosi
drappi color oro che adornano l’altare e contornano
l’intera parrocchia.
La festa comunque cominciata già con il triduo di
preparazione svoltasi con
le messe al Santuario di
Nostra Signora delle Grazie. Il terzo giorno del triduo ci sarà anche il rito
della vestizione dei nuovi
confratelli e delle consorel-
dal rettore Padre Giovanni
Alberti con la partecipazione della “Corale Città di
Nettuno” diretta dal maestro Gianluca Pagliuso e
alle 20 sarà il momento
della solenne processione
di andata con la partecipazione del complesso bandistico “Angelo Castellani”
diretto dal maestro Giuseppina Catanzani.
Per tutta la settimana il
calendario nettunese sarà
ricco di eventi. Domenica
sarà la volta della corsa
ciclistica “2° Gran Premio
Città di Nettuno” che partirà alle 8.30 da via Ugo La
“Regina Coeli” , la supplica alla Madonna ed i
vespri.
A concludere i festeggiamenti, la processione di
ritorno domenica 15 maggio, che sarà preceduta
ancora da celebrazioni
eucaristiche, con la partecipazione del vescovo Sua
Eccellenza
Monsignor
Marcello Semeraro e della
delegazione della città
inglese di Ipswich, gemella
con Nettuno e dalla quale
proviene la preziosa statua
lignea.
L.S.
LI RICONOSCI? - Riconosci tutti i giocatori e invia la foto con tutti i nomi al
Giornale del Lazio Via Fermi 18 -04011 Aprilia (Latina). MASCI gioielleria offrirà
un simpatico omaggio a tutti coloro che avranno dato la risposta giusta.
ULTIMA PUBBLICAZIONE
NEL PROSSIMO NUMERO PUBBLICHEREMO I
NOMINATIVI DEI VINCITORI
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 40
ANZIO
6 - 20 Maggio 2011
Intervista all’assessore Patrizio Placidi
Politiche ambientali e sanitarie del comune di Anzio
di Consuelo Noviello
Patrizio Placidi è nato il 6 settembre 1953
ad Anzio, diversi negli anni gli incarichi
istituzionali che ha ricoperto. Nella precedente amministrazione comunale
(2003) è stato vice sindaco ed assessore
alle finanze. Nell’ultima tornata elettorale del 2008 è stato nominato assessore
alle politiche ambientali e sanitarie. Si
definisce socialista nell’area di centro
destra.
“ Un assessorato con diverse criticità
rispetto al precedente – spiega l’Assessore – ma che ad Anzio grazie al forte impegno e collaborazione delle varie realtà
esistenti è in primo piano”.
Quale sono le sue considerazioni sull’Assessorato?
“Certamente conoscevo la realtà, l’assessore che mi ha preceduto, Luigi D’Arpino, è un caro collega, un amico, un ottimo amministratore, ha lavorato con serio
impegno durante il suo mandato, ma la
criticità del settore ambiente era reale.
Quegli anni sono stati difficili perché la
politica era in difficoltà, mi riferisco in
particolare al 2006. L’aver optato per la
Volsca Ambiente SpA, per quel che
riguardava il settore ambiente come raccolta dei rifiuti e tutto quello che concerne l’incasso dei tributi (TARSU e TIA)
doveva portare a livelli più soddisfacenti,
possiamo dire che l’Amministrazione
Comunale ha agito nell’interesse della
cittadinanza, abbiamo aderito in quota
1% alla società, questo per non coinvolgere in maniera pesante il Comune. Una
scelta ponderata, la mia considerazione, a
distanza di anni è che c’è stata un po’ di
leggerezza nel non aver appurato la conoscenza fino in fondo dell’azienda in questione che di fatto non era in grado di sopperire alle richieste ed alle esigenze delle
territorio anziate. Ora la situazione è ben
diversa”.
Come è cambiata la situazione?
“ In meglio, all’inizio del mio mandato ho
adottato una linea dura, come primo
passo la Volsca Ambiente SpA non si
occupa più del settore, abbiamo affidato
l’incarico mediante aggiudicazione di
gara d’appalto. Abbiamo emesso circa
130 mila cartelle esattoriali, per svariati
milioni di euro (cash), questo è stato l’inizio, una decisione considerata per
alcuni impopolare, sono state chieste le
mie dimissioni, ma siamo andati avanti
nel nostro percorso fatto di regole e di
gestione oculata delle risorse economiche portando avanti progetti importanti e
come ben potete vedere, le strade sono
pulite, le rotonde curate nel verde\l’arredo urbano. Ho delle foto di come si trovavano alcune strade e di come sono ora,
questo è un risultato tangibile. L’Assessorato all’Ambiente in genere viene considerato, politicamente, secondario rispetto
ad altri, tipo l’Assessorato ai Lavori Pubblici, ma in realtà non è così. Il verde, la
città pulita, l’efficienza nella raccolta e
gestione dei rifiuti rappresenta il biglietto da visita per chi viene ad Anzio. Per
me è stata una sfida. Riuscire a fare
meglio. Ricordo il viaggio a Bad Pyrmont
per il gemellaggio. Il sindaco Luciano
Bruschini ammirando le aree ricoperte di
fiori, le strade pulite mi disse: “ Riesci a
far diventare Anzio così?”. Ci siamo
impegnati per dare una qualità di vita
migliore ai nostri concittadini. Il Sindaco
nel 60% dei suoi interventi punta sempre
l’attenzione sull’ambiente. Il mio obiettivo è realizzare in ognuno dei 12 quartieri
un’area verde. Le strade sono costantemente controllate dai nostri operatori che
con macchinari (patrimonio comunale)
provvedono alla pulizia delle aree. Gli
sponsor, inoltre, ci hanno permesso di
realizzare e curare le aree verdi, abbassando notevolmente i costi di manutenzione”.
State avviando il Porta a Porta per la
raccolta dei rifiuti partirete con Anzio
Colonia - Quartiere Marconi, un progetto importante per il territorio
“E’ fondamentale per il nostro territorio.
Saranno coinvolte 1700 utenze. Questo
servizio è previsto nel mese di maggio.
Entro la fine del mese di maggio saranno
rimossi tutti i cassonetti dall’area nella
quale sarà avviato il progetto fondamentale per ridurre i rifiuti indifferenziati che
vengono conferiti in discariche ormai
sature e soprattutto di incrementare la
raccolta differenziata con il
conseguente
recupero
di
materiali che
potranno essere
riutilizzati. Lo
definisco
un
“porta a porta
spinto”
nel
senso che non
abbiamo tralasciato
nulla,
stiamo avviando una campagna di informazione mirata e
personale. Dei
nostri incaricati
chiamati facilitatori si recheranno nelle singole abitazioni conferendo i kit per la
raccolta differenziata e spiegando come
conferire i rifiuti. Adotteremo una sorta di
codice a barre che identificherà l’utenza,
nel caso di conferimenti errati il contenitore non verrà ritirato e verrà apposto un
bollino rosso. Stiamo provvedendo attraverso l’ufficio comunicazione ad inviare
1700 lettere nominative per le utenze
interessate all’avvio del porta a porta.
Devo ringraziare i collaboratori e la
Commissione ambiente e sanità presieduta da Amato Toti, la maggioranza e l’opposizione per la concreta e fattiva partecipazione a questo importante percorso”.
La raccolta per Anzio centro come verrà
svolta?
“ Il territorio di Anzio ha diverse caratteristiche e criticità. Per il centro verrà realizzata una seconda isola ecologica a
IL COMMENTO DEL SINDACO LUCIANO BRUSCHINI:
“La raccolta dei rifiuti porta a porta è un progetto difficile, inizialmente costoso, per l’attuazione del quale è fondamentale la
totale collaborazione dei cittadini che, in un futuro non troppo
lontano ci riserviamo di premiare con incentivi ed eventuali
riduzioni della tariffa d’igiene ambientale. In questi primi tre
anni di amministrazione abbiamo intrapreso tutta una serie di
iniziative che hanno consentito ad Anzio di essere una Città più
pulita ed ordinata, con aree verdi curate e con il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani tornato a
standard ottimali. Inoltre, sempre per quello che riguarda il settore delle politiche ambientali, è importante evidenziare la conquista dell’ambito riconoscimento della Bandiera Blu, la riapertura del centro per la raccolta dei rifiuti ingombranti Usa &
Getta e la prossima realizzazione di un secondo centro di conferimento in località Padiglione, l’avvio della raccolta differenziata nelle spiagge e tutta una serie di iniziative tese alla riqualificazione del nostro territorio”.
scomparsa, stiamo valutando se meccanica od idraulica. Dobbiamo lavorare di
concerto con le attività locali. La buona
riuscita della raccolta differenziata –
porta a porta deriva anche dal settore
della ristorazione e degli operatori balneari. Adotteremo dei kit specifici con
delle buste personalizzate”.
Anzio è una città che nel fine settimana
e durante il periodo estivo diviene meta
di turisti, visitatori e persone che hanno
le seconde abitazioni, per la raccolta dei
rifiuti come intendete procedere?
“ Stiamo valutando i vari territori, realizzeremo delle isole ecologiche per la raccolta dei rifiuti nelle strade di accesso
principali, la Nettunense, l’Ardeatina, la
zona di Lavinio Stazione. In questi siti
saranno presenti dei nostri operatori
affinché tutto avvenga nelle modalità previste”.
CARATTERISTICHE DEI 5 CONTENITORI DISTRIBUITI
MARRONE per i rifiuti alimentari e organici che vengono trattati in impianti di compostaggio industriale: danno vita a compost
di qualità, un eccellente ammendante per uso agricolo;
GIALLO per imballaggi in plastica e metalli con i materiali separati vengono inviati ai Consorzi di Filiera che avviano al recupero nelle industrie;
VERDE per il vetro con i materiali separati vengono inviati ai
Consorzi di Filiera che avviano al recupero nelle industrie;
BIANCO per la carta e cartone che vengono trasferiti alla Piattaforma COMIECO dove viene poi avviata nelle cartiere per la produzione di nuova carta, cartone e cartoncino;
GRIGIO per materiali non riciclabili che saranno smaltiti con
particolari procedure, in modo da provocare il minor danno possibile all’ambiente e per minimizzare la quantità di tali rifiuti.
Per segnalazioni legate alla raccolta porta a porta dei rifiuti e per
il ritiro a domicilio del verde e degli ingombranti è attivo il numero verde 800 126 429
www.anziodifferenzia.it
[email protected]
COMITATO DI QUARTIERE
ANZIO COLONIA
Il comitato di quartiere interviene sulla questione della raccolta
dei rifiuti dicendo: “Uno dei
grandi problemi che affligge il
mondo moderno riguarda i rifiuti urbani prodotti dall’uomo.
Finora, come il solito, si è sottovalutato il pericolo che essi rappresentano e, senza nessuna
accortezza, sono stati gettati
dove capita. Ora ne stiamo
pagando le conseguenze sotto
forma di gravi malattie e inquinamenti ecologici disastrosi. Le
discariche sono come tante ferite aperte, esse producono in
continuazione infezioni che contagiano il suolo e l’aria della
nostra bella Italia. Eppure la
tecnologia dei giorni nostri è in
grado di trasformare i rifiuti in
ricchezza. Il riciclaggio è l’unica soluzione a questa pericolosa
piaga sociale: fatto con il metodo della differenziata a porta a
porta può benissimo eliminare le
immense discariche che esistono
sul nostro territorio. Il sistema
funziona ed è adottato da molti
anni, e con successo, da tanti
paesi europei. Per la sua buona
riuscita servono soltanto due
essenziali cose: l’impegno dei
nostri governanti e il buon senso
dei cittadini. I primi avranno il
dovere di gestire in modo
responsabile il progetto, con la
massima organizzazione logistica, in modo di evitare sprechi di
denaro pubblico. I secondi
avranno il compito più delicato:
dovranno impegnarsi, con la
massima serietà, nella separazione dei rifiuti direttamente
nelle loro abitazioni, usando gli
appositi contenitori che il
Comune darà loro in dotazione.
Il Comitato Anzio Colonia lido
Marechiaro sente il dovere di
farsi partecipe di questo evento
importantissimo ed essenziale
per migliorare le condizioni dell’inquinamento ambientale del
nostro territorio. Anche se in
piccolo, sentiamo il dovere di
contribuire, tramite la stampa, a
stimolare i nostri cittadini a un
comportamento di responsabilità civile, ricordando a tutti che,
per la riuscita del progetto porta
a porta, è di vitale importanza
cambiare le nostre abitudini in
riguardo allo smaltimento dei
rifiuti domestici. Poiché siamo
stati scelti per iniziare questo
importante progetto, noi tutti
abbiamo il dovere di essere d’esempio a coloro che seguiranno,
dimostrando il nostro grado di
civiltà. Sappiamo benissimo che
il cambiamento delle abitudini
comporterà un grande sforzo,
ma se vogliamo un futuro
migliore per noi e i nostri figli,
dobbiamo riuscirci: non dobbiamo essere inferiori a nessun
altro paese europeo che già adotta con successo la differenziata
dei rifiuti. Il Comitato è orgoglioso dei suoi residenti che, a
loro volta, sono orgogliosi di
essere cittadini di Anzio e della
sua antica storia. Per questo
nutriamo la massima fiducia in
essi e siamo certi di poter contare sul loro grande senso di
responsabilità”. Queste le considerazioni del Comitato Anzio
Colonia lido Marechiaro rappresentato da Giorgio Giolini.
Consuelo Noviello
[email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
ARDEA
I consiglieri della maggioranza
(che qui però è targata PDL)
fanno mancare il numero legale,
così non si votano punti importanti per la città. Non si è infatti
concluso il consiglio comunale
convocato per oggi 29 aprile: il
presidente del consiglio, constato la mancanza del numero legale, si è visto costretto a rinviare a
data da destinarsi il più turbolento dei consigli comunali della
seconda era Eufemi. A fare la
parte dal leone i consiglieri del
FLI, Petrella e Magliacca, collocati all’opposizione dopo che i
rappresenti del PDL, dell’UDC e
della lista Eufemi li hanno cacciati dalla maggioranza togliendogli l’assessore di riferimento. I
componenti del FLI hanno esordito con delle interrogazioni,
prendendo spunto da alcuni articoli apparsi sui giornali on line.
Una riguardava la segnalazione
pubblicizzata dall’I.D.V. su una
presunta difformità alla concessione edilizia rilasciata ad una
nota società di costruzione locale, il cui progettista e direttore
dei lavori è un consigliere di
maggioranza. L’altra la disfunzione nell’ufficio condono per la
mancanza di cancelleria segnalata dalla “La Destra”. Prima dello
scioglimento della seduta sono
stati ritirati due punti dell’OdG:
pagina 41
CONSIGLIO COMUNALE INUTILE
“Approvazione del regolamento
del distretto Socio-Sanitario
RM/H34 sull’affidamento familiare”, che ha visto contrario alla
decisione del ritiro del punto lo
stesso sindaco ed i componenti
dell’opposizione. Deciso il commento del sindaco Eufemi.
“Capisco che il punto non è passato in commissione, ma si tratta
del bene dei bambini e se siamo
tutti d’accordo possiamo votarlo”. Ma la sua voce è rimasta inascoltata… L’altro punto ritirato è
il “Piano particellare per costruzione condotta acque chiare di
via Nuoro”. Un ritiro che ritarderà la realizzazione della condotta
che convoglia le acque piovane
nel pubblico fosso su Nuoro e
via Pompei. Ancora una volta
questo consiglio comunale ha
purtroppo dimostrato la non
coesione dei componenti della
maggioranza, soprattutto per
aver fatto mancare il numero
legale necessario per approvare
dei punti importanti per la popolazione. Inoltre si deve tener
conto del discorso del consigliere Luca Di Fiori, il quale ha
ricordato che le commissioni
consiliari non vengono svolte
perché a mancare sono proprio i
consiglieri di maggioranza.
Senza il loro comportamento
“scellerato” le riunioni si terreb-
URBANISTICA ANCORA SENZA TONER, UFFICI NEL CAOS
Continuano i disservizi all’Ufficio Urbanistica del Comune di Ardea.
Ancora una volta il settore “condono edilizio” è sprovvisto di toner e
cancelleria varia, malgrado sia stata richiesta da mesi. Un settore, quello del condono edilizio, dove – fatta salva la professionalità dei tecnici che vi ci lavorano – continua il disinteresse di quanti dovrebbero
provvedere ad approvvigionare l’ufficio di cancelleria. Questa mattina,
alla presenza di diversi tecnici e del consigliere Francesco Paolo
Corso, (nella foto) si è assistito alla ricerca di un toner da parte dei tecnici istruttori. La caccia al toner è iniziata quando l’architetto capo del
condono edilizio, dovendo stampare alcuni documenti, si è recato in
giro per le varie scrivanie alla ricerca di un toner da sottrarre a qualcuno, metterlo nella sua stampate e poter rilasciare agli utenti il tanto e
patito documento edilizio. Quando dalla stampante sono dell’architetto sono usciti i preziosi documenti, qualcuno ha gridato al miracolo
dicendo “In quale stampate ha trovato il toner? Qui non ce ne sono da
tempo!”. L’architetto ha spiazzato tutti, compreso il consigliere Francesco Paolo Corso, confessando che il toner è stato donato all’ufficio
da un collega esterno affinché gli si potesse stampare un documento
che attendeva da mesi. Il Comune, che pubblicizza impegni di spesa
per opere pubbliche per diversi milioni di euro, non riesce a trovare
poche decine di euro per acquistare i toner. Va detto che non è possibile regalare all’amministrazione, se non autorizzati, attrezzature e
quant’altro, anche perché – come in questo caso – il fai da te comporta che chi dovrebbe sapere del disservizio non lo sa, in quanto si mette
in atto l’arte di arrangiarsi. Il disservizio diventa quindi maggiore per
“l’eccesso di zelo” dei tecnici esterni, che accettando toner dai privati
per lavorare atti comunali creano un disservizio, una confusione di cui
chi dovrebbe provvedere a ripianare non ripiana. Intanto il geometra
Simone Centore, giovane segretario della sezione ardeatina della “La
Destra” qualche settimana aveva paventato di proporre alla direzione
centrale della “La Destra” di organizzare una donazione di toner per
sopperire al disinteresse dell’amministrazione nel provvedere a rifornire l’ufficio condono di cancelleria, ma si era sentito rispondere dal
dirigente all’urbanistica Arch. Aristodemo Pellico, che come dirigente
non l’avrebbe accettato alcuna donazione perché è vietato, a meno che
fosse ordinato dal Sindaco. Il giovane segretario adesso si domanda:
“Perché un privato può regalare al comune un toner ed un partito politico non può regalare un’intera scatola di toner? Eppure in regione facciamo parte della stessa maggioranza…”.
bero e le
soluzioni
potrebbero
essere trovate ed applicate. Di Fiori è
poi entrato
nello specifico, dicendo
che la stessa
commissione
urbanistica è
andata sistematicamente
deserta. Altro
affondo lo ha
dato al capogruppo del
PDL, Massimiliano
Giordani,
accusandolo
di non convocare riunioni di maggioranza
senza prima aver convocato
quella dei consiglieri del PDL.
“Qui – ha concluso Di Fiori – si
sta gettando al vento quattro anni
di duro lavoro”. Del resto lo stesso sindaco Eufemi, nel suo discorso atto a cercare di convincere la votazione sul punto riguardante il polo affido, aveva fatto
capire che il comportamento
della sua maggioranza sembrava
abbastanza puerile e pretestuoso.
Si tratta quindi di un’altra dimo-
Antonello Magliacca
strazione dell’esistenza di una
maggioranza spaccata: bastava
osservare la presenza tra i banchi
dell’opposizione – con un comportamento e con discorsi da
consigliere di opposizione –
dello stesso Gino Marcoccia, che
si è trovato sempre d’accordo
con i consiglieri del FLI e del
PD. Insomma qualcosa non funziona: del resto lo stesso presidente del consiglio viene costretto a ritirare punti dell’OdG che
lui stesso aveva richiesto, facen-
do così apparire l’opposizione
unita e la maggioranza non solo
frastagliata, ma che rischia di
apparire agli occhi dei cittadini
incapace di presentare come
futuro sostituto di Eufemi un
consigliere del PDL scelto tra i
consiglieri presenti. Forse si sta
facendo il gioco dell’ex vicesindaco Renzo Morini, sponsorizzato da Sperandio e dall’assessore
Roberto Catozzi, favorendone la
volata a candidato prescelto.
Un’operazione che porterebbe ad
una frammentazione emorragica
del PDL simile a quella di Pomezia.
INTERVISTA A RICCARDO IOTTI
Delegato del Sindaco alle politiche giovanili di Ardea
L’amministrazione comunale di
Ardea ha avviato diverse iniziative, in particolare andiamo a conoscere quello che si sta realizzando
per la sfera giovanile ardiese.
Poniamo alcune domande a Riccardo Iotti in qualità di delegato
del sindaco Carlo Eufemi alle politiche giovanili di Ardea.
Quest’anno è l’anno europeo del
volontariato, quali iniziative avete
messo in campo?
“Abbiamo avviato un progetto in
sinergia con i comuni di Nettuno
ed Anzio, presentato dal comune
di Nettuno. E’ la prima esperienza
in rete con le altre amministrazioni comunali. Il progetto denominato “Giovani Volontari all’Opera”
si sviluppa nell’ambito di “Giovani Energie in Comune”, promosso
dal Dipartimento della Gioventù Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci, l’Associazione
Nazionale dei Comuni Italiani.
Questo progetto permetterà ai giovani di Ardea e del territorio di
fare una grande esperienza in un
settore che sempre di più offre
delle grandi opportunità di crescita
sia a livello personale che professionale, rappresentando un valore
aggiunto per i giovani che parteciperanno perché saranno chiamati a
confrontarsi e condividere esperienze, progetti e metodi di lavoro
con altri giovani dei Comuni partner. Il progetto prevede la partecipazione di quaranta giovani di età
compresa dai 18 ai 25 anni per
ogni Comune. I giovani seguiranno un corso di circa 25 ore di formazione teorica prima di intraprendere uno stage formativo di 50
ore presso le associazioni di
volontariato”.
Nell’ambito dell’amministrazione
comunale di Ardea, avete avviato
la Consulta Giovanile, cosa ci
dice in merito?
“ Un progetto molto importante
dedicato ai giovani per renderli
concretamente partecipi alla vita
dell’amministrazione comunale.
La Consulta Giovanile rappresenta
l’organismo permanente di osservazione e di proposizione sulla
condizione giovanile del territorio
comunale, possono presentare
richiesta di adesione le associazioni e i gruppi giovanili che svolgono una comprovata attività di
carattere pubblico rivolta ai giovani e composte da almeno 10 iscritti di età compresa tra i 14 e i 27
anni. La Consulta giovanile è un
organo consultivo del Consiglio
ad avviare una serie di iniziative e
progetti in fase di attuazione”.
Quali sono le finalità del progetto
“Start Up” al quale avete aderito?
“L’adesione al progetto denominato “Start Up” prevede tirocini formativi retribuiti per giovani laureandi o neolaureati, è un progetto
che l’Amministrazione comunale
comunale ed ha l’obiettivo di presentare e proporre deliberazioni
inerenti le tematiche giovanili tramite ricerche autonome o attraverso la promozione di dibattiti,
ricerche, incontri, progetti ed iniziative rivolte ai giovani. Collabora con il Consiglio dei Bambini e
dei Ragazzi, già costituito dal
Consiglio Comunale di Ardea”.
Possiamo dire che i vari progetti
ed iniziative sono rivolte ai giovani nelle diverse fasce di età?
“Certamente, con i vari progetti e
le realizzazione di centri di aggregazione ci rivolgiamo a tutti i giovani, in età scolare, dagli 8 ai 14
anni abbiamo il Consiglio dei
Bambini e dei Ragazzi, dagli 11 ai
17 anni è operativo il centro di
aggregazione giovanile in via
Bologna e dai 16 ai 27 anni è presente la Consulta Giovanile.
Abbiamo cercato di rappresentare
le istanze dei giovani, continuando
sta promuovendo con entusiasmo.
L’obiettivo è di supportare e rendere più agevole l’ingresso dei
laureati o laureandi nel mondo del
lavoro offrendo la possibilità di
fare esperienza in determinati settori della Pubblica Amministrazione, oltre all’offerta formativa sarà
corrisposta una borsa lavoro a
favore del tirocinante pari a 450
euro lordi mensili. Il progetto è
finanziato dalla Regione Lazio e
gestito dall’Università di Roma
“La Sapienza”. Le offerte formative riguardano varie facoltà: sociologia, giurisprudenza, scienze
politiche ed ingegneria. Per maggiori informazioni basta collegarsi
al sito www.jobsoul.it, inserire il
proprio curriculum vitae e candidarsi nella pagina riservata al
Comune di Ardea nell’area aziende”.
Consuelo Noviello
[email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 42
CISTERNA
Si è svolto martedì 26 aprile,
subito dopo le festività pasquali, l’incontro in comune tra il
sindaco Antonello Merolla ed i
referenti della Birds Eye Iglo
per l’ex Findus di Cisterna,
Sciarresi e Carrara.
L’incontro, richiesto dal primo
cittadino a seguito della richiesta di cassa integrazione
straordinaria per 152 lavoratori e del timore per una possibile dismissione dello stabilimento di Cisterna, si è svolta
in un clima di sereno confronto. “Il piano di ristrutturazione
– ha detto il sindaco Merolla –
è, a detta della direzione aziendale, il presupposto per il
rilancio competitivo dello stabilimento e non per la sua dismissione. Nel corso dell’incontro Sciarresi e Carrara
hanno tenuto a precisare che
l’obiettivo primario è il mantenimento dell’azienda e del
marchio sul nostro territorio
fugando quindi il timore di
un’eventuale dismissione del
sito di Cisterna. A conferma il
previsto investimento di 15
milioni di euro in due anni, di
cui circa 4 milioni per un
impianto fotovoltaico che
andrebbe ad abbattere i costi
del consumo energetico, ed il
resto per il potenziamento
dello stabilimento”. “Ho chiesto le massime garanzie per i
lavoratori e l’attivazione di
ogni opportuno strumento per
ridurre l’impatti sociale derivante dal piano di ristruttura-
6 - 20 Maggio 2011
Spiragli di luce per l’ex Findus
zione. Ho notato grande disponibilità al dialogo e mi auguro
che il confronto tra tutte le
parti coinvolte, istituzioni, sindacati, lavoratori ed azienda
sia sereno al fine di individuare ed attuare le soluzioni più
idonee e dignitose per i nostri
lavoratori e per il rilancio dell’azienda così che possa quanto prima tornare ad assumere”.
Intanto il discorso della cassa
integrazione per i 150 dipendenti dell’ex Findus resta aperto. Per questo nei giorni scorsi
l’amministrazione ha ritenuto
opportuno incontrare i diretti
“protagonisti” della vicenda: i
lavoratori stessi. L’occasione è
stata lo sciopero delle maestranze: Se i lavoratori hanno
deciso di scioperare – ha commentato Merolla – è sintomo
che il momento è preoccupante. Mi auguro che l’azienda
stia agendo in vista di una riorganizzazione che mantenga lo
stabilimento sul territorio preservando i posti di lavoro. La
mia amministrazione - ha
aggiunto - è disponibile, se la
Prefettura e la Provincia non
saranno contrarie, a far parte
del tavolo di concertazione ed
a mettere in campo ogni iniziativa possibile alla salvaguardia
dei posti di lavoro e alla tutela
di uno stabilimento fiore
all’occhiello non soltanto nel
settore agroalimentare ma
industriale della nostra provincia e non solo”.
E da una vertenza all’altra: si è
svolto nei giorni scorsi presso
la sede di Confindustria Latina
un ulteriore incontro per discute del caso Pa.Oil. La riunione
è stata richiesta per l’esame
congiunto della procedura di
mobilità in scadenza al 15
Maggio 2011. Un incontro che
non ha dato i risultati sperati.
“Non siamo soddisfatti dell’incontro che rispetto a quello
avuto il 13 aprile non ha avuto
grandi evoluzioni – ha commentato il segretario provinciale dell’Ugl Maria Anotnientta Vicaro -. Apprezziamo
che la società abbia condiviso
con le parti sociali un percorso
di mobilità che preveda la fuo-
riuscita dalla società di persone che abbiano maturato i
requisiti pensionistici e segua
il principio della volontarietà ,
ma siamo in totale disaccordo
su quello che è l’incentivo
all’esodo che rispetto al precedente incontro prevede solo 4
mensilità . Per giocare questa
partita è necessario mettere in
campo qualcosa di concreto e
dignitoso per i lavoratori che
dovranno sostenersi con il solo
assegno di 750 euro per il
periodo di mobilità”. “Dobbiamo trovare delle soluzioni per
i lavoratori che saranno posti
in mobilità – ha aggiunto il
segretario provinciale aggiun-
to agroalimentare Alessandra
Crociara -. La società deve
rivedere l’incentivo all’esodo
che ad oggi ci sembra assolutamente inadeguato ad integrare
e a sostenere il reddito dei
lavoratori. Un mancato accordo non lo desidera nessuno e
sarebbe ugualmente gravoso
ed oneroso per la stessa società che a quel punto si troverebbe costretta a versare 9 mensilità per ogni lavoratore posto
in mobilità più le probabili
vertenze”.
Francesco DeAngelis
[email protected]
La consulta del lavoro diventa operativa “Polizia di prossimità”: arriva un vigile in ogni quartiere
Primo confronto operativo, nei giorni scorsi, della neonata consulta per il lavoro promossa dall’Amministrazione comunale con
il coinvolgimento di tutte le organizzazioni
produttive del territorio per tentare di
rispondere alla locale emergenza occupa-
far confluire le proposte innovative da sviluppare e realizzare attraverso le attività
produttive presenti sul territorio al fine di
alimentare l’economia locale e la creazione
di posti di lavoro. L’impegno comune è,
inoltre, quello di intercettare investitori che
zione ed economica. Erano presenti all’incontro svolto presso la sede del Pomos
(Polo per la Mobilità Sostenibile dell’Università La Sapienza) gli assessori Bellotto,
Monti e Cassetti, il consigliere Lucarelli, il
dirigente della gestione urbana Buttarelli, il
professor Luongo ricercatore di scienza
delle costruzioni e meccanica dei materiali
dell’università de L’Aquila, il responsabile
del Pomos Fabio Massimo Frattale Mascioli coadiuvato dagli ingegneri London e
Calenne, i consulenti Arbau e Serafini,
Petrianni della Assindustria, Galante della
Federalberghi, Tomasini della Federlazio,
Cruciani del Consorzio Industriali Cisterna.
Nel corso della riunione sono state gettate le
basi per l’attuazione di una strategia di sviluppo individuando nel Pomos il luogo ove
possano creare nuove iniziative imprenditoriali a Cisterna o in provincia di Latina. “In
un periodo di così difficile congiuntura –
affermano Bellotto, Lucarelli e Monti – per
un’amministrazione comunale è difficile
riuscire ad attuare un’azione di rilancio economico ed occupazione. Per questo, attraverso la Consulta per il lavoro, abbiamo
creato un tavolo di confronto ma, speriamo,
anche di proposte da realizzare concretamente, intorno al quale far sedere tutte le
forze produttive del territorio”. L’incontro si
è concluso con l’invito a tutti i rappresentanti delle organizzazioni presenti di elaborare delle proposte da valutare nella prossima riunione
F. De Angelis
È stato presentato venerdì 29 aprile il
nuovo servizio di “Polizia di prossimità” attivato a cura del comando di polizia locale di Cisterna a partire dal 2
maggio fino al prossimo 31 dicembre.
Ad illustrare i contenuti del progetto il
sindaco Antonello Merolla ed il comandante Onorio Mazzoli. Il servizio, tra i
primi attivati nella
provincia di Latina,
mira al miglioramento della sicurezza
degli spazi pubblici e
delle condizioni di
vita, alla prevenzione
della criminalità e
riduzione del rischio.
Circa una trentina di
agenti, a turno, per
tre ore oltre il regolare orario di servizio,
saranno
presenti
nelle varie località
del territorio con funzioni non tanto di
repressione quanto di
prevenzione e principalmente di ascolto e
monitoraggio.
“Svolgeremo – spiega il comandante
Mazzoli – controlli sul commercio,
sulla viabilità, sull’abusivismo ma
soprattutto saremo un punto di riferimento per le scuole, le parrocchie e tutti
i cittadini in genere per ascoltare le problematiche del territorio e, in rete con i
servizi sociali e con le forze dell’ordine,
cercare di prevenire disagi o fenomeni
di microcriminalità. Oggi operiamo in
periferia quando ci segnalano un problema, da lunedì, invece, una pattuglia sarà
quotidianamente presente e questo ci
consentirà di entrare nel tessuto sociale
di quell’area. Per questo è importante la
collaborazione e fiducia dei residenti”.
Il progetto è finanziato attraverso
l’art.208 del Codice della Strada relativo all’utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie. “Sono
assolutamente fiducioso – ha detto il
sindaco Merolla – sul successo di questo progetto sperimentale che porta la
presenza delle istituzioni a casa dei cit-
tadini andando a colmare una lacuna,
determinata dai limiti di organico, che
finora ha caratterizzato le aree periferiche. Oltre a garantire una maggiore percezione della sicurezza, la certezza della
vicina presenza di un agente di Polizia
locale darà al cittadino la possibilità di
segnalare eventuali problematiche sul
nascere così da prevenirne le conseguenze. Inoltre, garantisce un reale controllo delle varie realtà territoriali così
da poterle meglio monitorare. Se l’esperimento avrà successo, non si esclude
l’estensione anche nelle ore serali o notturne”.
F.D.A.
6 - 20 Maggio 2011
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 43
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
REGIONE, ULTIMO SALUTO AL CONSIGLIERE
REGIONALE DEL PD MARIO DI CARLO
Tanti amici ed esponenti politici hanno gremito la camera ardente allestita all’interno della Giunta regionale del Lazio per stringersi attorno ai familiari di Mario
Di Carlo e dargli l’ultimo saluto. Ad accogliere l’arrivo della salma il presidente
della Regione Lazio, Renata Polverini, insieme al capogruppo regionale del Pd
Esterino Montino. All’ingresso della camera ardente presenti le corone di fiori
delle istituzioni, dei gruppi politici, ma anche di Legambiente, dell'Ater e delle
società dove Di Carlo aveva lavorato. La Presidente Polverini, nel corso della commemorazione, ha ricordato Di Carlo come “avversario leale,
molto competente in materia ambientale, il
migliore che c’era in questa Regione” esprimendo vicinanza ai familiari e il dolore per la scomparsa di “una persona che ha creduto in quello
che ha fatto e che ci lascia un ricordo importante”. Il vicepresidente del Consiglio Regionale,
Bruno Astorre, esprimendo il cordoglio a nome
di tutti consiglieri, ha annunciato che a Di Carlo
sarà intitolata la ‘sala nuova’ del Consiglio regionale, “una decisione presa insieme al presidente
Mario Abbruzzese”. Tante le testimonianze di
affetto a Di Carlo, dagli amici politici, ai rappresentanti delle associazioni, ai collaboratori, che hanno preso la parola nel corso dei funerali con rito civile, tra cui
Esterino Montino, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, l’ex
presidente della Regione, Piero Marrazzo, Francesco Rutelli, Ermete Realacci. Tra
i presenti anche Francesco Storace. I familiari invitano tutti coloro che lo desiderano a rendere omaggio alla memoria del Consigliere Di Carlo tramite una liberalità a favore di Aipd Associazione Italiana Persone Down conto corrente postale
74685009.
Mario Di Carlo, consigliere regionale del Pd, ricoverato all'Ifo Regina Elena, in
seguito ad una malattia incurabile. Figlio di un "mondezzaio", di origini abruzzesi, come amava dire lui stesso del padre, Mario Di Carlo era nato nel quartiere
della Garbatella. Era laureato in chimica. In passato, era stato dipendente della
Provincia di Roma, dove aveva lavorato come chimico, presidente della Legambiente Lazio e direttore nazionale di Legambiente. Aveva ricoperto anche il ruolo
di presidente dell'Ama e dell'Atac.
PATTO REGIONALIZZATO: POLVERINI, PER LA PRIMA VOLTA
100% ENTI LOCALI HA RISPETTATO VINCOLI STABILITA'
Per la prima volta, nel 2010 tutti gli enti locali della Regione Lazio hanno rispettato il proprio patto di stabilità, evitando il rischio di incorrere nelle pesanti sanzioni. Questi i risultati raggiunti con il Patto regionalizzato, realizzato dalla Regione Lazio, che sono stati illustrati oggi in Giunta dalla presidente Renata Polverini,
dagli assessori al Bilancio Stefano Cetica e agli Enti locali Giuseppe Cangemi.
“Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti - ha dichiarato Polverini – il 100% dei
comuni coinvolti, 122 su 378 comuni, tutti con più di 5.000 abitanti, non ha sforato il patto. I comuni più piccoli, sebbene non siano stati coinvolti, hanno avuto
comunque l'appoggio della Regione che ha messo a loro disposizione dei piccoli
finanziamenti nonostante le difficoltà economiche di questo periodo”.
Polverini ha voluto sottolineare come il Patto regionalizzato abbia avuto “questo
esito positivo grazie alla collaborazione dei comuni e delle province”; per l’occasione la Regione Lazio ha istituto il premio 'Euro d'oro' da assegnare proprio a una
Provincia e a un Comune che si sono particolarmente contraddistinti, come enti
virtuosi, per impegno e risultati conseguiti nell'attuazione del Patto regionalizzato.
I vincitori della prima edizione sono stati la Provincia di Roma ("Per aver svolto
un ruolo attivo e di alto profilo istituzionale") e il Comune di Viterbo ("Che ha
saputo interpretare il valore solidaristico del Patto, cedendo proprie quote di Patto
ad altri Comuni"). E’ stata la stessa presidente Polverini a consegnare il riconoscimento al presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e al sindaco di
Viterbo, Giulio Marini. “Abbiamo istituto un premio simbolico, 'l'Euro d'oro' – ha
spiegato Polverini - oltre ad assegnare un contributo economico di 250 mila euro
per la realizzazione di un'opera tangibile rivolta ai cittadini”.
L’assessore Cetica ha annunciato che “alla luce dei buoni risultati conseguiti, la
Regione attiverà per il 2011 il nuovo patto regionalizzato con l'introduzione di criteri di premialità per i cosiddetti enti virtuosi, che presenteranno, ad esempio, l'attuazione dei Piani di zona e la partecipazione ai corsi di formazione per accedere
ai bandi europei”. Per quanto riguarda lo sblocco dei pagamenti, ai “piccoli”
comuni, a partire dalla prossima settimana e fino a giugno, verranno pagati 65
milioni di euro: di cui 50 milioni per spese di investimento relative, dunque, ai
pagamenti alle imprese del nostro territorio e 15 milioni di euro di pagamenti per
spese correnti nell’ambito sociale; agli enti sotto patto (province e comuni) la
Regione inizierà a pagare 65 milioni di euro, di cui 50 milioni di pagamenti per
spese correnti in ambito sociale e 15 milioni di spese di investimento destinati dunque ai pagamenti alle imprese del nostro territorio.
DALLA REGIONE LAZIO 1,2 MILIONI PER LE MAMME LAVORATRICI
Non è un nuovo tipo di gratta e vinci, ma un progetto della Regione Lazio voluto
dall'assessore al Lavoro e Formazione, Mariella Zezza. Un milione e 200mila euro
per dare la possibilità alle donne di conciliare affetti e lavoro. «Conciliare è un termine ben conosciuto nell'universo femminile, indica la capacità di organizzare il
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 44
dalla Regione
tempo gestendo gli impegni lavorativi e privati nel modo più equilibrato. Il problema della conciliazione esiste in tutti i paesi sviluppati e coinvolge soprattutto le
lavoratrici a causa della diseguale distribuzione del carico di lavoro domestico e di
cura all'interno della famiglia. Sono, infatti, le donne che continuano ad accollarsi le maggiori responsabilità di cura dei figli e degli altri familiari, trovandosi spesso costrette ad affrontare pesanti costi per la loro attività lavorativo- professionale. Nel Lazio si rilevano forti disomogeneità di genere nella partecipazione al mercato del lavoro e questo dato appare più evidente soprattutto nelle province di Latina e Frosinone, dove ci sono i maggiori tassi di disoccupazione femminile» - ha
spiegato l'assessore. Il primo bando a maggio e il secondo a luglio, di cui uno
rivolto ai fornitori di servizi (per stilare una lista dei soggetti qualificati a erogare
servizi di conciliazione) e l'altro alle donne (per l'erogazione del voucher), di cui
circa 1.000 vincitrici residenti potranno fruire gratuitamente di servizi di conciliazione quali l'asilo nido, la scuola materna primaria e media, il baby parking e sitting, la ludoteca, le prestazioni pre e post scolastiche, i centri estivi, i centri diurni aggregativi ed educativi, l'assistenza domiciliare socio sanitaria, le strutture
sociali per l'assistenza di persone anziane e diversamente abili. La sede informativa pontina del progetto «VinCo» è in viale Nervi, al secondo piano (scala B interno 5) della Torre Magnolie al «Latina Fiori». Numero verde 800.777.519
6 - 20 Maggio 2011
stito presso l'ex caserma 'De Carolis' di Civitavecchia per uno scambio di auguri i
volontari, gli operatori sanitari e gli agenti delle forze dell'ordine impegnati nelle
operazioni di assistenza e accoglienza dei migranti provenienti dal Nord Africa
ospitati presso la struttura. Oggi ci tenevo ad essere presente qui, per fare gli auguri di Pasqua ai tanti volontari e alle persone che ormai sono impegnati in questa
struttura da venti giorni - ha affermato Polverini - Da quando è in funzione la struttura è cambiata molto. C'è un clima di grande collaborazione che ha reso questa
caserma un luogo accogliente e un clima disteso anche tra persone che stanno certamente vivendo un momento particolare della loro vita".
25 APRILE, POLVERINI PARTECIPA A CERIMONIA
PER 66° ANNIVERSARIO LIBERAZIONE
“Tutti coloro che hanno un ruolo istituzionale e politico prendano esempio dal presidente Napolitano e trasferiscano quel senso di unità nazionale indispensabile per
il paese”. Lo ha detto la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, che questa mattina ha partecipato alla cerimonia per il 66° anniversario della Liberazione
presso l’Altare della Patria dove il presidente della Repubblica, Giorgio Napolita-
PASQUA, POLVERINI CONSEGNA UOVA A
PICCOLI PAZIENTI DEL BAMBIN GESU'
La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha consegnato 130 uova di
cioccolato ai piccoli degenti dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Polverini,
accompagnata dalla dottoressa Maria Osti, della direzione sanitaria dell'ospedale,
ha visitato i reparti di onco-ematologia, pediatria e il dipartimento pediatrico universitario ospedaliero.
"Il Bambino Gesù è un'eccellenza del nostro Paese - ha dichiarato Polverini - Ci
sono bambini che arrivano da ogni parte d'Italia e del mondo. C'è una grande professionalità e uno straordinario impegno anche umano. Abbiamo voluto portare
questo piccolo omaggio in occasione delle festività pasquali: un saluto per i genino ha deposto una corona d'alloro al monumento del Milite Ignoto. Al termine
delle celebrazioni, il Capo dello Stato ha consegnato la Medaglia d’Oro al Merito
Civile alla memoria di Mario Pucci, giovane di venti anni barbaramente ucciso a
Firenze il 13 giugno 1938. Intervenendo sulle polemiche che si sono sollevate sul
valore della Resistenza, la Presidente Polverini ha invitato tutti ad abbassare i toni:
“Troppi gesti, troppi atti, troppe parole in controtendenza – ha affermato Polverini - rispetto a quello che deve essere soprattutto in questi giorni il clima di unità
nazionale”.
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tori ed un dono per i bambini.".
La presidente, dopo essersi trattenuta a parlare con i genitori e con i primari, ha
salutato i piccoli pazienti in ludoteca, dove ha ricevuto in dono una campanella
pasquale di cartone. In seguito Polverini si è recata al centro di accoglienza alle-
IMMIGRATI: ALLA REGIONE TAVOLO TECNICO
INTERISTITUZIONALE CON GLI ENTI LOCALI
“In questo momento abbiamo la disponibilità di almeno mille posti sulle cinque
Province che rispondono in maniera più che sufficiente alle esigenze”. E’ quanto
emerso, come ha riferito la presidente della Regione Renata Polverini, dalla
riunione del tavolo tecnico interistituzionale, che si è tenuta presso la sede della
Giunta regionale, sulla questione immigrati e la relativa capacità di accoglienza
delle strutture presenti nel Lazio. All’incontro, al quale ha partecipato anche l’assessore regionale alle Politiche sociali Aldo Forte, sono intervenuti i rappresentanti
delle cinque Province e dei Comuni capoluogo, i quali hanno fornito alla Regione
la disponibilità presso le strutture ricettive del territorio. La Presidente della
Regione ha precisato di aver dato “garanzia di una distribuzione omogenea rispetto agli ingressi che abbiamo, in modo che non ci siano concentrazioni sui territori”, sottolineando come “molto meno del 50% di quelli che arrivano scelgono di
rimanere qui da noi”. Polverini ha spiegato come “queste persone, una volta ricevuto il permesso, sono liberi cittadini ai quali dobbiamo soltanto garantire una
assistenza e finché non lavorano, se lo vogliono, anche la possibilità di mangiare
6 - 20 Maggio 2011
IL GIORNALE DEL LAZIO
e dormire. Ci stiamo adoperando in questo modo, per chi vuole andare via, troveremo il modo per aiutarli, come già fatto stanotte”. Nell’evidenziare infine la
“grande disponibilità” offerta da parte degli amministratori locali, Polverini ha
invitato tutti “ad abbassare i toni, anche dal punto di vista comunicativo”.
pagina 45
GAETA; POLVERINI CONSEGNA I PREMI AI
VOGATORI DELLA REGATA STORICA
La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha consegnato i premi ai
vogatori della Regata Storica della antiche Repubbliche Marinare che si è svolta a
Gaeta nell'ambito della manifestazione nazionale Yacht Med Festival giunta alla
SANITA', POLVERINI PRESENTA LA BANCA DEL TESSUTO OVARICO
Nasce nel Lazio la Banca del tessuto ovarico per la preservazione della fertilità per
le donne sottoposte a trattamenti oncologici. A presentare la nuova struttura, che
sorge presso l’Ifo Regina Elena-San Gallicano, il presidente della Regione Lazio,
Renata Polverini, e il ministro della Salute, Ferruccio Fazio insieme al direttore
generale dell’Ifo Lucio Capurso. La Bio-Banca è stata realizzata all’interno della
già esistente Banca del tessuto muscolo scheletrico ed è stata finanziata dal ministero della Salute con un importo di 400mila euro. Obiettivo della struttura è la
preservazione della fertilità per le bambine e le giovani donne che sono sottoposte
a trattamenti oncologici attraverso la conservazione di frammenti di tessuto ovarico, contenenti gli ovociti, per poi poterli reinnestare al termine delle cure. “Sono
orgogliosa - ha detto Polverini – di rappresentare una regione che può vantare
strutture all’avanguardia sia dal punto di vista medico che dell’accoglienza come
questo. La Banca del tessuto ovarico, l’unica in una struttura pubblica, pone la
nostra regione come punto di riferimento per tutto il centro sud e mi farò carico di
parlare con gli altri governatori per proporre delle convenzioni, dando così un’
opportunità importante anche alle donne che non vivono nel Lazio”. “Il Regina
Elena – ha sottolineato anche il ministro Fazio – è un fiore all’ occhiello non solo
della sanità romana, ma direi da Cassino in giù” auspicando una sempre maggiore collaborazione con le università in materia di ricerca “mi auguro – ha detto
Fazio - che anche il Regina Elena percorra questa strada, in modo anche graduale,
in modo da offrire una migliore ricerca e innovazione”.
AEROPORTI: POLVERINI, ISTITUZIONI SIANO
RAPPRESENTATE IN ADR
“E’ opportuno che le istituzioni locali siano rappresentate nel Cda di Aeroporti di
Roma e ritengo che il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, possa essere espressione di questa rappresentanza”. E’ la proposta avanzata dal della Regione Lazio,
Renata Polverini, nel corso dell’incontro promosso dal Pd ‘Il sistema aeroportua-
sua quarta edizione. Un evento di prestigio nazionale organizzato con il contributo dell'Assessorato regionale al Turismo della Regione Lazio.
Gli atleti sono stati dichiarati tutti vincitori ex aequo in vista della regata storica
ufficiale che si terrà il 12 giugno a Venezia. Polverini - insieme agli assessori al
Bilancio, Stefano Cetica, e al Lavoro, Mariella Zezza -ha seguito la competizione
tra i vogatori di Venezia, Genova, Pisa e Amalfi da una motovedetta della Capitaneria di porto.
"Sono stati tutti bravissimi nonostante il tempo che un po' spaventava - ha commentato Polverini - è stato un momento spettacolare ed emozionante che non
capita di vivere tutti i giorni. Questo festival - ha aggiunto la presidente - è un
evento molto alto in cui la Regione ha creduto molto, queste sono iniziative che
danno al territorio potenzialità di sviluppo e grazie alle quali il Lazio potrà volare
più in alto".
Sul Tuo
Telecomando
posizione
N. 110 - 290
631
Direttore Responsabile: Bruno Jorillo
NUOVO APPUNTAMENTO CON
L’INFORMAZIONE
LUNEDI ore 23,00 - GIOVEDI ore 18.30
SABATO ore 13,00
le italiano: le politiche di sviluppo del ‘Leonardo Da Vinci’’ presso il Centro congressi Capranichetta di Roma, per un confronto sul progetto di ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino. Consenso sulla proposta del presidente Polverini è arrivato dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti e dal sindaco di
Roma Capitale, Gioanni Alemanno, intervenuti al convegno. “L’aeroporto ‘Leonardo Da Vinci’ – ha aggiunto Polverini . è un’infrastruttura strategica – anche in
vista della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020, è quindi necessario il
coinvolgimento di tutte le parti, a partire dalle istituzioni locali e nazionali. L'ampliamento andrà a realizzarsi con step diversi che impattano con il territorio in un
contesto agricolo, urbanistico e infrastrutturale Per questo la Regione Lazio ha
promosso una cabina di regia tra Adr, Anas, Comune e Provincia di Roma e Ferrovie dello Stato. Inoltre, stiamo cominciando a pianificare il sistema di mobilità
in vista dell'ampliamento del Leonardo da Vinci, con uno sguardo anche all’aeroporto di Viterbo”. A tale proposito, il presidente della Regione Lazio ha voluto
anche rimarcare come in merito al raddoppio del collegamento ferroviario RomaViterbo “l’opera sia stata definanziata dall’Europa, ritenendo inadeguata la mission rispetto al capitolo di spesa individuato, ma la Regione con risorse proprie, ha
garantito 100 milioni di euro funzionale alla prima tratta”.
DALLA REGIONE
Settimanale di Informazione
Politica e Amministrativa della
Regione Lazio
conduce in studio:
DANIELA MAZZUFERI
IL GIORNALE DEL LAZIO
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
ALLA RICERCA DELLE
COCCOLE PERDUTE
Ho finto per tanti anni di non aver
bisogno né di baci, né di coccole e
invece mi sono reso conto di averne
un bisogno estremo. Sono un uomo di
35 anni e fino a poco tempo fa credevo che queste fossero cose per femminucce. Sentirmi apprezzato e valorizzato attraverso queste espressioni
dolci e tenere mi hanno fatto vivere
dei momenti veramente intensi e irripetibili. Era il massimo dell’appagamento! Ora sono divorziato, ho due
bimbe di 4 e 6 anni, e solo ora, che ho
perso mia moglie e le sue coccole, mi
rendo conto di quanto l’abbia fatta
soffrire. Io l’amo, ma temo che sia
troppo tardi per ricominciare. Lei sta
con un altro uomo, ma a detta delle
bambine litigano spesso. Non convivono, ognuno sta a casa sua. Ora,
Quelle coccole mi mancano, e quando la mia ex me le faceva la prendevo in giro e lei ne soffriva molto, pensava che non l’amassi ed io non ho
fatto proprio nulla per convincerla
dell’incontrario. Cosa posso fare per
farle capire che ho bisogno del suo
amore, delle sue coccole e dei suoi
baci? Mi manca da morire.
FABIO
★
Il rapporto affettivo, se vissuto con
spontaneità e libertà dà il massimo
dell’appagatezza interiore. Spesso,
godere di queste emozioni può indurre, il sesso maschile, a viversi come
una persona debole e insicura. Rinunciare a questi bisogni primari, però,
può indurre il soggetto ad indurirsi e
ad adottare atteggiamenti sfuggenti e
superficiali, come meccanismo di
difesa da quella sensazione di debolezza. Molte persone, nella loro vita,
hanno adottato questo meccanismo di
difesa per molte ragioni, ma il risultato è sempre lo stesso, accentuazione
della insoddisfazione interiore. A
volte ci capita di sentirci insoddisfatti e di non sapere il perché, basterebbe esprimere il proprio bisogno senza
alcun timore e l’emozione repressa
svanirebbe d’incanto. Spesso siamo
abituati a non vergognarci di prendere a male parole, o ad essere aggressivi con qualcuno che vuole fare il
prepotente con noi, ma allora perché
non esprimiamo la nostra dolcezza
interiore, quando ci viene sollecitata?
Difficilmente ci riesce di esprimerla,
proprio perché non siamo abituati, e
questo deriva dal fatto che, il farlo,
potrebbe significare debolezza; mentre l’aggressività appare come segno
di forza. Anche il pianto è un processo fisiologico eppure lo reprimiamo
perché sinonimo di debolezza. L’emozione che il pianto può esprimere
è infinitamente maggiore di quella
che possiamo provare con la sua
restrizione. Con sua moglie, signor
Fabio, farebbe bene ad essere sincero,
e a spiegarle il motivo di quell’ atteggiamento nei suoi confronti. Non si
aspetti subito una sua reazione in
senso positivo, e per questo non
demordi, ma insista con delicatezza e
pazienza. La corteggi in modo discreto, rispettando il suo meccanismo di
difesa, cioè il legame con l’altro
uomo, che le è servito a superare la
frustrazione che ha vissuto a causa
sua. Le dico questo in riferimento a
quanto le hanno detto le sue bambine
dei continui litigi che la sua ex ha con
il compagno attuale. Al momento,
però, non esageri a dare coccole e a
pretendere di riceverle, le dia tempo,
faccia in modo che ricominci a fidarsi di lei, ma soprattutto faccia in
modo che le sue emozioni positive
non vengano più represse.
LA GENEROSITA’ RIPAGA
SEMPRE!
Gentile dottoressa De Santis, la
prego di pubblicare questa mia lettera perché vorrei far sapere a tutti i
suoi lettori e pazienti quanto lei mi
sia stata di aiuto. Qualche tempo fa
ero molto disperata per la morte di
mio figlio e pensavo che non ne sarei
mai uscita, volevo morire anch’io. Si
ricorda? Avevo tentato il suicidio!
Quando venni da lei non pensavo
proprio di ritornare a vivere, perché
la morte di un figlio non si dimentica.
Pensavo che avremmo solo parlato e
invece, con i suoi metodi psicoterapeutici, specialmente la “scarica
della mente” sono riuscita a vivere la
morte di mio figlio in maniera accettabile. Sono consapevole che lui sia
morto, ma la sofferenza si è attenuata, proprio perché, dopo, sono riuscita ad accettarla. Quando mi parlavano di lei, sono sincera, pensavo che
la gente esagerasse per come lei
riusciva a trattare casi molto difficili,
poi, me ne sono resa conto sulla mia
pelle. Questa lettera è doverosa per
me, perché anche con le mie difficoltà economiche non ha esitato ad aiutarmi lo stesso. Non potevo più pagare le successive sedute, ma lei ha continuato a curarmi donandomi la serenità e la certezza di poter contare su
di una persona che svolge il suo lavoro con passione e umanità. Grazie
dottoressa, grazie infinite per la sua
generosità e bravura!
GIANNA
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ASTROLOGIA
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Mi commuovono molto le sue parole,
perché mi ricordo perfettamente del
suo caso. Sono molto contenta della
sua stabilità e del suo equilibrio psicofisico, perché questo denota che le
emozioni disturbanti sono state
debellate alla radice. Svolgo sempre
il mio lavoro con passione e dedizione, e non mi tiro mai indietro di fronte a casi clinici risolvibili, ma non
retribuiti. Fa parte del mio modo di
lavorare, certo, si lavora per il denaro,
ma a volte bisogna andare al di là
delle necessità lavorative per non
ridurlo ad un mero contratto terapeutico. Forse, per qualcuno può sembrare incomprensibile, ma se posso alleviare una sofferenza mi sento ripagata dalla gratitudine e dalla benevolenza della persona che ho aiutato. E poi,
ricordiamoci sempre che quando si fa
del bene non bisogna mai aspettarsi
nulla in cambio, perché quando saremo noi ad avere bisogno di aiuto,
sicuramente saremo aiutati, forse non
dalle persone a cui abbiamo fatto del
bene, perché a volte se ne dimenticano, ma da altre. La ruota del bene
gira, così come quella del male, e se
abbiamo la coscienza a posto nulla ci
potrà nuocere.
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LA PSICOLOGA RISPONDE
6 - 20 Maggio 2011
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pagina 46
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Sei un tipo sensuale?
Questo risvolto segreto della nostra sensibilità può rivelare il meglio di noi,
ma anche gli aspetti peggiori. Ogni segno ha il proprio modo di vivere il sesso
SCORPIONE
ACQUARIO
TORO
LEONE
Hai il culto dell’amore; per te niente è più importante, dedichi ad
esso tutte le tue energie e ti butti
nella passione amorosa corpo e
anima. Tuttavia questo ardore
ricorda un pò quello del guerriero
sul campo di battaglia: qualsiasi
arma e qualsiasi strategia sono
buone per raggiungere gli scopi
che ti sei prefissati!
Forse sei del parere che il corpo
altro non sia che un involucro per
contenere lo spirito e un mezzo
per conoscere; quindi, quando si
presenta l’occasione per fare una
nuova esperienza ti lanci, sfoderando tutto il magnetismo che Urano,
signore del tuo segno, ti conferisce.
Se noto per essere un maestro in
fatto di sensualità. Sei goloso di
tutti i piaceri della vita e vuoi assaporarli fino in fondo. Il piacere é
nello stesso tempo manifestazione
d’amore e un modo per sentirsi
sicuri. Con un Ascendente Scorpione avrai un atteggiamento più istintivo.
La tua sensualità può sembrare
insolente; anche in questo campo
vuoi stare al primo posto e vuoi
infiammare il tuo partner di passione. Ti fidi molto delle tue capacità e
vuoi essere considerato il migliore,
soprattutto con un Ascendente
Sagittario.
SAGITTARIO
Non hai veramente il senso della
misura ed hai un tale potere di
suscitare amore che questo campo
diventa per te uno di quelli in cui
meglio riesci a esprimerti. Vi aleggiano di volta in volta profumi di
paradisi perduti e frutti proibiti. Se
hai anche l’Ascendente in Pesci la
tua sensualità è cosa per iniziati.
GEMELLI
Timido e introverso, tieni il desiderio chiuso in fondo al cuore e lo
riveli solo se ti senti davvero capito
e sei sei convinto delle tue scelte.
Esteriormente può sembrare che
Vuoi avere molte esperienze diverse e questa tendenza alla molteplicità è il riflesso della tua fertile fantasia Poiché sei di natura curiosa, la
parola tabù non per te alcun senso.
Partecipi con passione a tutte le
tue avventure, ma nel tuo caso non
si può parlare di autentica sensualità.
CAPRICORNO
La sensualità è per te un fenomeno fisico con notevoli componenti
chimiche e pensi che l’attrazione
sessuale possa senz’altro essere
spiegata scientificamente. Ma anche
il piacere è un fatto reale e tu certo
non lo rifiuti: ciononostante non
puoi proprio essere definito un
tipo sensuale.
PESCI
Anche il mondo del sesso è per te
un modo di stabilire un contatto.
Ami la varietà e privilegi il dialogo.
Tuttavia la tua sensualità ha aspetti
affascinanti, leggeri, talvolta commoventi. Con un Ascendente Cancro può assumere aspetti romantici.
ARIETE
CANCRO
Hai molte carte vincenti nella tua
personalità e puoi essere il partner
ideale: l’iniziativa e l’ardore ti conferiscono una giusta sensualità; inoltre sai essere tenero o passionale
quando occorre. Tuttavia la parola
passione è così potente in te che
spesso si scrive al plurale . . .soprattutto con un Ascendente Bilancia o
Sagittario.
La tua sensualità appare spesso
come l’espressione di una realtà
interiore sui cui hai molto meditato, prima di consentirle di esprimersi. Spesso è molto forte , ma
quando si mostra contenuta è
ancora più suggestiva. I tuoi silenzi
ti renderanno ancora più affascinante, soprattutto se hai l’Ascendente in Bilancia.
VERGINE
tu voglia tener il partner sul filo, ma
la sua attesa sarà ricompensata,
specialmente se hai l’Ascendente in
Toro.
BILANCIA
Per te la sensualità è sempre legata
ai sentimenti, ma puoi anche provare un forte attrazione fisica che
può darti sensazioni forti e bellissime. Ti piace vivere situazioni di
amore e passione e cerchi sempre
di procurarti esperienze di questo
tipo. Se hai l’ascendente in Gemelli
cerca di non sprecare i tuoi talenti
amorosi.
IL GIORNALE DEL LAZIO
6 - 20 Maggio 2011
SPORT
Per l’Aprilia mancano 90’ minuti per scrivere la storia!!!
di Jody Franzè
La vittoria è arrivata ma la festa è stata
rimandata, a causa della vittoria del
Bacoli contro il Porto Torres. E pensare
che per questo primo maggio c’erano
tutti i presupposti per vincere il campionato. La bella giornata, la squadra al
completo e 600 persone piene d’amore
al seguito. E pensare che la partita si era
messa subito in salita. Dopo appena
quattro minuti, Morini porta in vantaggio la Cynthia, partita a mille. “La città
la merita, il popolo la sogna.. Conquistiamola” recitava la coreografia esposta dai tifosi biancoazzurri ad inizio
gara, che non ha smesso mai di incitare
neanche al quarto minuto, dopo aver
preso la rete. La Cynthia impegnata
nella zona Play-out è scesa in campo
agguerrita e vogliosa di punti, ed è
riuscita in più di qualche occasione ha
mettere in serie difficoltà la retroguardia apriliana. Dopo lo svantaggio la
compagine di mister Castellucci ha
cominciato a macinare gioco fino a tro-
vare il pareggio con Peppe Siclari. Nella seconda frazione di
giuoco, è stata determinante la
differenza tecnica tra le due
squadre, con l’Aprilia che ha
trovato altre due reti con Salese e
Foderaro. Il Bacoli anche è
riuscito a vincere e allora per
decidere il campionato bisogna
aspettare l’ultima sfida al Quinto
Ricci contro lo Zagarolo. Mister
Castellucci entusiasta ha fine
gara ha dichiarato: “La partita
all’inizio si era messa male,
malissimo. La mia squadra però
ha reagito benissimo per tutto il
resto della partita. Siamo soddisfatti del nostro campionato,
siamo partita quasi in zona retrocessione e siamo arrivati al
primo posto. Manca solo una
partita alla fine del campionato e
quindi dobbiamo lottare fino
all’ultimo. In questa stagione in
molte occasioni abbiamo dimostrato di sapercela cavare molto bene, la
KODOKAN ANZIO: UN SUCCESSO
“Nella vita, ogni grande impresa, ogni successo ha bisogno di
solide basi. Nulla avviene per
caso ma è sempre frutto di un
percorso fatto di sacrificio,
sudore, determinazione ma
anche emozione, partecipazione,
stupore, gioia, orgoglio, rispetto...” queste le basi sulle quali il
pluri Campione d’Europa e del
Mondo Ubaldo Volpi, sta
costruendo la squadra dei giovani atleti dell’A.S.D. Kodokan
Anzio. I giovani allievi del maestro Ubaldo Volpi, si sono comportati egregiamente, nei tornei
Gran premio Esordienti “A”
riservato agli atleti nati nel 1999,
nel torneo Regionale Esordienti
“B”riservato agli atleti nati negli
anni 1998/1997 ed il Trofeo
Gymseng Judo che si è svolto
presso l’Axa di Roma e che ha
visto gli atleti appartenenti alle
categorie “Fanciulli e Bambini”,
ossia di età compresa tra i 5 e gli
11 anni, combattere nel migliore
dei modi, mettendo in pratica gli
insegnamenti acquisiti, conquistando ben 37 medaglie su 37
partecipanti e trascorrendo insieme ai propri familiari e amici
una giornata all’insegna di sport
e divertimento. In particolar
modo è giusto evidenziare i
ragazzi e le ragazze che nel
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corso della competizione si sono
distinti, classificandosi al primo
posto che sono: Liliana Cesaretti, Daniele Leonardi,Terzo
nostra forza è che siamo rimasti sempre
uniti”. Uno dei migliori in campo è
autore del vantaggio apriliano è stato Salese, felice per
la rete segnata: “Ho realizzato la rete, soprattutto grazie alla mia squadra, che mi
ha supportato tutto l’anno.
Non ho mai segnato una rete
e sono contento di aver
segnato proprio adesso in un
momento così importante.
Voglio ringraziare il mister,
perché se sono cresciuto
molto è anche grazie a lui.
Mi ha dato sempre la possibilità di giocare, ha dimostrato grande fiducia nei mie
confronti. Adesso ci concentriamo sull’ultima finale
rimasta, in casa davanti al
nostro pubblico, che oggi è
stato stupendo davvero. Ci
ha incitato dall’inizio alla
fine della partita. La vittoria
è anche per loro”. Visi sorridenti nel
tunnel degli spogliatoi, l’importante era
portare a casa i tre punti. Foderaro
ancora a segno crede che la squadra
possa compiere il salto di categoria:
“L’importante era vincere e ci siamo
riusciti. Siamo andati subito in svantaggio, ma siamo riusciti subito a rimetterci in gara. La nostra forza, è quella di
saper risalire la china, anche quando
andiamo sotto, come è successo contro
la Cynthia. È un bel gruppo unito e
voglioso di salire di categoria. Adesso
sappiamo che il traguardo è più vicino
e ci prepariamo al meglio per affrontare lo Zagarolo”. Dopo una lunga giornata torna a casa l’Aprilia con i tre
punti, e con i soliti tifosi al seguito sino
al Quinto Ricci. La paura di inizio gara
è pian piano svanita, adesso mancano
solamente 90’ minuti per decidere le
sorti di una squadra e di una città, che
da troppo tempo aspettano di entrare tra
i professionisti.
Andrea, Zappelli Luca e
Gabriele Santoro. Una menzione tutta speciale merita,
invece, una bambina del
primo turno, quello dei più
piccoli, Giorgia Clavari,
classe 2004, un vero mix di
il maestro Ubaldo Volpi con la piccola campionessa Giorgia Clavar
istinto, forza e determinazione;
la cui caratteristica principale è
quella di “non perdere mai una
gara”, riuscendo sempre a conquistare il gradino più alto del
podio. A tal proposito, è importante mettere in primo piano il
ruolo che le donne stanno sempre più acquisendo nella disciplina del judo, nella quale
riescono ad ottenere ottimi risultati, parimenti ai loro compagni
di sesso maschile. Non a caso,
l’unica medaglia olimpica nel
judo in Italia, è stata conquistata
da una donna. Complimenti ai
ragazzi di Volpi: le Aquile bianche e nere del Kodokan Anzio.
I secondi classificati: D’Orso
Flavia, Bianchi Nicolò,Cassoli
Matteo, Simone Antonio,Giuliani Francesco, Esposito Giovanni,Maresi Daniel,Sacchetti Matteo.
I terzi classificati: Dohotaro
Andrei,Vecchiè Salvatore, Berni
Ilaria,Santillo Sofia, Lucchini
Rodolfo,Carroccia
Eleonora,Ricci Francesco,Pratelli
Gianluca,
Morville
Livia,Garzia Marco, Placido
Matteo,Ferraresi Davide,Palmieri Giacomo,Trippa Emanuele, Paolini Alessia, Mancini
Gabriele.
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20 Maggio - Il Giornale del Lazio