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ORIGINI E SVILUPPO DELLA SCUOLA
L’Istituto Maria Ausiliatrice delle Salesiane di don Bosco situato a Pavia, Viale Ludovico il Moro,
13, nacque come complesso educativo a favore della gioventù nel 1951 nel quartiere “Città Giardino” di recente formazione.
L’opera, ispirata al carisma salesiano e proposta dal Consiglio dell’Ispettoria “San Giovanni Bosco”
di Novara, ebbe subito l’approvazione del Consiglio Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice
(Roma) e del Vescovo sua Ecc.za Mons. Carlo Allorio, il quale volle che vi fosse incluso anche il
Pensionato Universitario per le giovani, come risposta alle esigenze emergenti del momento storico e del territorio.
Il grande edificio di nuova costruzione, realizzato con criteri moderni e dotato dei più razionali servizi, aprì i suoi battenti alla numerosa popolazione giovanile che premeva da ogni parte il 9 settembre 1951, per accogliere ragazze e giovani dell’oratorio e il 1° ottobre 1951 per accogliere gli
alunni della Scuola Elementare.
L’autorizzazione (prot. n. 12502) ad aprire e gestire una Scuola Elementare (attualmente Scuola
Primaria) privata, comprendente un corso completo di 5 classi, a decorrere dal 1° ottobre 1951, era
arrivata il 25 settembre 1951.
Il primo anno gli alunni furono 138.
Lo stesso giorno si diede inizio al Pensionato Universitario e ad una Scuola di Lavoro diurna e serale con 27 iscritte.
Il 15 febbraio 1952, su richiesta di molte famiglie del quartiere, si inoltrò domanda per l’apertura
della Scuola Materna. All’approvazione, da parte del Provveditore agli Studi, del 25 febbraio 1952,
seguì, in data 14 marzo 1952, l’autorizzazione dell’Ispettore Scolastico prof. Ferdinando Ceresa.
Il 1° aprile 1952 fu così aperta la Scuola Materna (attualmente Scuola dell’Infanzia) con 32 iscritti.
Una volta poste le fondamenta, l’Istituto, inserito a pieno titolo nel tessuto socio-culturale della città, puntò con decisione sulla formazione umano-cristiana e professionale delle giovani, rispondendo alle istanze educative delle famiglie e alle esigenze del mondo del lavoro. Cogliendo la sfida
della promozione della donna, quale valorizzazione della femminilità e riscoperta della sua vocazione e missione nella società, orientò e impegnò in tale direzione la sua opera formativa culturale.
Progettò per le preadolescenti una Scuola di Avviamento Professionale di tipo industriale, autorizzata fin dall’anno 1952, e per le giovani attivò corsi di Formazione Professionale con il riconoscimento del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.
Nel 1960 è Legalmente Riconosciuta la classe 1a della Scuola di Avviamento Industriale Femminile
(DM 12 maggio 1960) e nel 1961 le classi 2a e 3a (DM 30 maggio 1961).
Nell’anno scolastico 1963-1964, la Scuola di Avviamento si trasforma in Scuola Media Unica (attualmente Scuola Secondaria di 1° grado)
Negli anni ’60, per rispondere adeguatamente alle esigenze delle varie attività, si dovette affrontare
la costruzione di una nuova ala di fabbrica comprendente il Salone Teatro, l’aula Magna della
scuola e la Cappella, e in seguito di una nuova Palestra.
Il 20 novembre 2000 la Scuola Elementare ottiene la Parifica e nel 2002 tutti e tre gli ordini di scuola ottengono la Parità.
Fedele al carisma educativo, l’Istituto Maria Ausiliatrice ha sempre cercato di adeguare la propria
offerta formativa alle nuove richieste dei giovani e delle famiglie, per questo oggi le sue realtà educativo-culturali rispecchiano il volto della storia in continua dinamica evoluzione.
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ATTUALMENTE NELL’ISTITUTO FUNZIONANO I TRE ORDINI DI SCUOLA CHE GARANTISCONO LA CONTINUITÀ
EDUCATIVO-DIDATTICA:
- LA SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA CON DM 11-02-2002
- LA SCUOLA PRIMARIA PARITARIA CON DM 04-02-2002
- LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO PARITARIA CON DM 23-01-2002
IL 28 NOVEMBRE 2012 È STATO OTTENUTO IL RINNOVO TRIENNALE DELLA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ
UNI EN ISO 9001:2008, DAL LLOYD’S REGISTER QUALITY ASSURANCE, RIFERITO ALLA PRO-
GETTAZIONE,
PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE DEL SERVIZIO EDUCATIVO DELL’ISTRUZIONE, RELATIVO
A TUTTI E TRE GLI ORDINI DI SCUOLA.
Sono inoltre presenti:
 I Corsi Professionali C.I.O.F.S./FP - Regione Lombardia
 il Collegio Universitario
 l’Oratorio Centro Giovanile, unicamente per le attività estive del GREST
 la P.G.S. - Polisportiva Giovanile Salesiana - con attività di promozione sportiva
 l’Associazione dei Salesiani Cooperatori e delle/degli Exallieve/i.
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2. L’ISTITUTO NEL TERRITORIO
L’Istituto si colloca in Pavia, nel quartiere Città Giardino - Pavia Nord.
Il quartiere si è sviluppato a partire dagli anni 50 originandosi da una primitiva oasi residenziale
degli anni 30.
La popolazione residente è in continua evoluzione perché legata all'incremento della popolazione
cittadina ed all’espandersi delle attività economiche legate al settore terziario, in particolare ai servizi.
Si deve sottolineare, in generale, che la popolazione segue il processo di invecchiamento e la riduzione delle nascite.
Le condizioni economiche dei residenti si possono considerare di tenore superiore alla media.
Infatti al livello borghese originario si sono aggiunte ed integrate figure che vanno dai Liberi Professionisti agli Impiegati di Enti Pubblici, agli addetti al settore terziario, ecc.
Attualmente, nel quartiere, oltre all’Istituto Maria Ausiliatrice, sono presenti altri centri di aggregazione sociale e culturale.
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3. IL NOSTRO METODO EDUCATIVO
Il metodo educativo ereditato dai Fondatori, San Giovanni Bosco e Santa Maria Domenica Mazzarello, la cui esperienza pedagogica viene sintetizzata nel trinomio RAGIONE, RELIGIONE, AMOREVOLEZZA:
- anima ogni attività culturale e formativa in uno stile di dialogo e di ricerca, nel rispetto della
più profonde esigenze umane;
- crea un ambiente in cui l’Alunno si sente amato, riconosciuto e rispettato, soggetto attivo e
critico del proprio processo formativo;
- privilegia il rapporto educativo personale, la presenza dell’Educatore come espressione
concreta di accoglienza, amicizia, capacità di attesa;
- coinvolge la famiglia nell’attività educativa;
- educa all’accoglienza e alla solidarietà, valorizzando il positivo di ogni cultura;
- propone, in clima di rispetto e di libertà, una pluralità di offerte per favorire l’educazione alla
fede;
- promuove l’orientamento come modalità educativa.
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4. LA DOMANDA DEI GENITORI E DEGLI ALUNNI
La proposta che la nostra Scuola intende offrire, in linea con la ‘mission’ salesiana, parte dalla lettura attenta delle sfide odierne del contesto socio-culturale, dalla domanda educativa del territorio
e soprattutto dalla domanda, esplicita e non, dei Genitori e degli Alunni.
Il rilevamento dei bisogni formativi avviene mediante il monitoraggio dei dati emersi, in particolare:
- all’atto dell’iscrizione, dalle prove d’ingresso, dai colloqui individuali/collettivi con Genitori e
Alunni, dalle discussioni in classe;
- alla fine di ogni anno scolastico, dai risultati dei test finali e dei questionari di soddisfazione-valutazione con eventuali richieste.
I Genitori chiedono in particolare:
- un’attività educativa che, nel rispetto della personalità individuale e dei fondamentali valori
della vita, promuova la crescita progressiva e armonica dei loro figli;
- una base culturale solida che assicuri la continuità degli studi;
- un ambiente sereno e stimolante.
I preadolescenti, destinatari del processo formativo, in particolare quelli dell’ultima classe della
Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di 1° grado, chiedono:
- che la Scuola sia un ambiente esperienziale di vita, in cui si curano i rapporti con i compagni
e i Docenti;
- che la Scuola adempia il suo compito, suscitando interesse e curiosità per la cultura e abiliti
all’autonomia e alla responsabilità, dando sicurezza;
- che i Docenti si accostino alla loro vita come guide per la loro crescita, anche per il cammino
futuro.
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5. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) è il documento culturale e fondamentale
dell’Istituto. Si basa sulla progettazione educativa, curricolare, extracurricolare e organizzativa,
conforme alle leggi, che la nostra Scuola offre alla domanda educativa dei Genitori e degli Alunni,
secondo il proprio Progetto Educativo e le indicazioni del Regolamento sull’Autonomia didattica e
organizzativa del DPR n. 275/1999 (articolo 3) e della legge n. 62/2000 (articolo unico, comma 4,
lettera a) e della C. M. 31/2003, art. 4.3.
Il testo che presentiamo risponde a specifiche scelte, dettate dai criteri che emergono dalla proposta culturale e antropologica del Progetto Educativo Salesiano, e permette la flessibilità dell’offerta
di formazione centrata sulla domanda dei Genitori e degli Alunni, nell’ambito dell’autonomia delle
Istituzioni Scolastiche riconosciuta dalla legge (articolo 21, legge n. 59/1997 e normativa di applicazione).
In analogia con la struttura del Progetto Educativo Nazionale della Scuola Salesiana (PEN) che
abbiamo assunto come Progetto Educativo di Istituto (PEI), il Piano della nostra Offerta Formativa
è organizzato nelle seguenti parti: profilo dello studente e percorsi formativi-didattici, fattori, risorse,
valutazione, che rappresentano gli snodi di un’organizzazione tipica della Scuola Salesiana.
I profili descrivono organicamente le conoscenze (il sapere), le prestazioni e competenze (il saper
fare) e il comportamento (il saper essere) che l’alunno acquisisce alla fine di ogni percorso scolastico; i percorsi definiscono il cammino di formazione per portare l’alunno a realizzare i profili; i fattori costituiscono i punti fondamentali di intervento e di azione organizzati dalla Scuola; le risorse
descrivono i mezzi messi a disposizione dalla Scuola; infine, la valutazione propone la corrispondenza tra progetto e risultati ottenuti, in vista della riprogettazione.
La progettazione dell’offerta della nostra Comunità Educativa è mediata da modelli formativi e didattici, che rispondono ad una visione antropologica ispirata all’umanesimo cristiano della tradizione salesiana.
Mediante l’incontro vivo e vitale con il patrimonio culturale e professionale, in dialogo fecondo con
la Rivelazione cristiana, la nostra Scuola diviene luogo di formazione integrale della persona e di
educazione alla fede, per coloro che hanno fatto o intendono fare questa scelta.
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6. IL PROFILO DELLO STUDENTE E I PERCORSI FORMATIVI e DIDATTICI
Il nostro Istituto sta recependo le nuove “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (emanate dal M.I.U.R. il 16.11.2012) che da una parte
delineano il ruolo della scuola nel nuovo scenario sociale caratterizzato da molteplici cambiamenti
e discontinuità e dall’altro continuano ad avere come orizzonte di riferimento il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente (comunicazione nella madrelingua; comunicazione
nelle lingue straniere; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
competenza digitale; imparare a imparare; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale) e la centralità della persona e del valore
della cittadinanza.
Dalla riflessione scaturita all’interno dei Collegi docenti a partire dalle “Indicazioni nazionali” e dalla
lettura dei bisogni degli alunni e delle famiglie, in coerenza con i principi cui si ispira la nostra
Scuola, sono progettati percorsi formativi efficaci, nell’ottica della crescita armonica e integrale
della “persona”.
Dunque, in tutto il percorso scolastico, i docenti dell’Istituto Maria Ausiliatrice si impegnano a sviluppare strategie didattico-educative per assicurare ai propri alunni:
- l’acquisizione, al livello più elevato possibile, delle competenze chiave;
- l’educazione al vivere e al convivere;
- l’esperienza di relazioni educative ed esperienze didattiche attente alla singolarità della
persona e alla complessità del gruppo.
I PERCORSI FORMATIVI E DIDATTICI conducono l’Alunno a realizzare il profilo delineato e sono
organizzati per attività curricolari, extracurricolari e progetti elaborati dal Collegio Docenti in sede di
Progettazione e Programmazione annuale.
I Docenti utilizzano obiettivi formativi adatti e significativi per progettare le Unità di Apprendimento.
Esse rappresentano un progetto didattico; organicamente disposte in sequenze costituiscono
il Piano di Studio Personalizzato.
Le Unità di Apprendimento sono realizzate in base al modello procedurale della nostra Scuola ai
sensi delle norme ISO 9001: 2008.
“La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione
delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza della diversità un valore
irrinunciabile” (Indicazioni Nazionali, MIUR); accogliendo questa istanza consona al suo carisma, il
nostro Istituto favorisce, quando necessario e in dialogo con le famiglie, la stesura e di Piani Didattici Personalizzati (PDP), nel rispetto della normativa vigente, con particolare attenzione ai Bisogni
Educativi Speciali e ai Disturbi Specifici di Apprendimento.
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6.1 SCUOLA DELL’INFANZIA
IL PROFILO FORMATIVO
Il Profilo Formativo viene costruito sia considerando la personalità del bambino (3 - 6 anni), sia
avendo come punto di riferimento il Progetto Educativo Nazionale Salesiano (PEN).
La determinazione delle finalità della Scuola dell’Infanzia deriva dalla visione del bambino come
soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente e
la cultura.
In questo quadro, la Scuola dell’Infanzia consente ai bambini che la frequentano di raggiungere
adeguati traguardi di sviluppo in ordine all’identità, all’autonomia, alle competenze e alla cittadinanza, attraverso esperienze significative che nel documento programmatico delle “Indicazioni per
il curricolo dell’Infanzia” vengono raccolte nei seguenti campi di esperienza:





Il sé e l’altro (l’ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei bambini)
Il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute)
Immagini, suoni, colori (l’arte, la musica, creatività ed espressione)
I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura)
La conoscenza del mondo (oggetti, fenomeni viventi, numero e spazio)
DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA
Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo
stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali).
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia il bambino ha sviluppato alcune
competenze di base che strutturano la sua crescita personale:
-
-
riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli
stati d’animo propri ed altrui
ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è
progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa
chiedere aiuto
manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti
condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i
conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici
ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali
coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza
sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime
con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggior proprietà la lingua italiana
dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio temporali e
ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie
rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana
è attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei
processi realizzati e li documenta
si esprime in modo personale.
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NEI VARI CAMPI DI ESPERIENZA
AL TERMINE DELLA SCUOLA DELLINFANZIA
Il sé e l’altro
-
-
Il bambino
riflette, si confronta, discute con gli altri (adulti e compagni)
gioca con gli altri in modo costruttivo e creativo nel rispetto delle regole del vivere insieme
modula il proprio comportamento in relazione agli altri e alla situazione
è consapevole della propria storia personale e familiare
conosce elementi culturali del proprio territorio
pone domande su temi esistenziali,religiosi, sulle differenze culturali, su ciò che è bene o male
Il corpo e il movimento
-
Il bambino
conosce e rappresenta in modo completo le diverse parti dello schema corporeo
controlla e coordina i movimenti nelle situazioni di gioco motorio e nelle attività manuali
controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio ed interagisce con gli altri nei giochi di movimento
condivide modalità di gioco e schemi di azione
Immagini, suoni, colori
-
Il bambino
usa in modo autonomo le diverse tecniche grafico-pittoriche
rappresenta la realtà secondo modalità e tecniche proposte
familiarizza con l’esperienza della multimedialità
segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi)
manifesta interesse per l’ascolto della musica
esplora le proprie possibilità sonoro-espressive utilizzando voce, corpo ed oggetti
I discorsi e le parole
-
Il bambino
pronuncia correttamente suoni, parole, frasi
usa la lingua italiana per progettare attività e definire regole
ragiona sulla lingua e fa ipotesi sui significati delle parole
si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso
la scrittura
scopre e sperimenta la presenza di lingue diverse
La conoscenza del mondo
-
Il bambino
riconosce alcune figure geometriche (cerchio, quadrato triangolo, rettangolo) e le sa rappresentare
esegue autonomamente semplici operazioni di quantificazione, classificazione e raggruppamento
ha familiarità con le strategie del contare e dell’operare con i numeri
individua corrispondenze numeriche
utilizza simboli numerici associando simbolo a quantità
individua posizioni di oggetti e persone nello spazio usando termini come sopra/sotto, dentro/fuori, davanti/dietro, vicino/lontano, destra/sinistra
colloca le azioni nel tempo della giornata e della settimana
riferisce eventi del passato collocandoli nel tempo e fa previsioni sugli eventi futuri
osserva con attenzione e interesse la realtà, fa domande, formula ipotesi, trova spiegazioni,
confronta le proprie idee con quelle dei compagni.
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PERCORSI FORMATIVI E ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA
La Scuola dell’Infanzia predispone un ambiente di vita accogliente e motivato in grado di favorire le
relazioni e gli apprendimenti.
Le insegnanti perseguono le finalità della scuola attraverso queste modalità:



Valorizzazione del gioco (strutturazione ludiforme dell’attività didattica)
Esplorazione-ricerca (fare esperienza diretta con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente
sociale e culturale)
Vita di relazione (varie modalità di relazione e qualità delle relazioni).
Le docenti preparano le UNITÀ DI APPRENDIMENTO relative alla progettazione prevista per
l’intero anno scolastico. Ognuna opera a livello personale e, in accordo con i colleghi del team, per
quanto riguarda l’attuazione di programmazioni speciali, appositamente preparate.
L’organizzazione delle attività si fonda su una continua e responsabile flessibilità e creatività operativa e didattica in relazione alla variabilità individuale dei ritmi, dei tempi e degli stili di apprendimento oltre che delle motivazioni e degli interessi del bambino.
Quest’anno si prevedono i seguenti laboratori svolti per fasce di età:
 Pittura e manipolazione (per bambini di 3, 4, 5 anni)
 Psicomotricità (per bambini di 3, 4, 5 anni)
 Educazione religiosa (per bambini di 3, 4, 5 anni)
 Racconto (per bambini di 3 anni)
 Racconto e drammatizzazione (per bambini di 4, 5 anni)
 Inglese (per bambini di 4, 5 anni)
 Oggetti e fenomeni (per bambini di 4, 5 anni)
 Educazione logico-operativa (per bambini di 4, 5 anni)
 Prescrittura (per bambini di 5 anni)
Arricchiscono e completano l’offerta formativa le seguenti attività i seguenti progetti:
“Io cresco con la musica” – Scuola di Musica “Angelo Fassina” di Casorate Primo (PV).
E’ un progetto per gli alunni di 3-4-5 anni, volto a coinvolgere ciascun bambino in un percorso di
giochi, canti e invenzioni che lo porti a sviluppare le attitudini musicali, a divertirsi facendo musica
e ad apprendere gli elementi fondamentali della lettura ritmica e melodica. Il corso, della durata di
12 lezioni, verrà attivato nel periodo compreso tra il mese di Ottobre 2014 e il mese di Gennaio
2015.
“Psicomotricità: Emozioni in fiaba” – Associazione Football Camp” di Torrevecchia Pia (PV) –
Coordinatore del Corso: prof. Greco Moreno. Il corso, della durata di 10 lezioni, sarà rivolto agli
alunni di 3-4-5 anni e verrà realizzato nel periodo compreso tra il mese di Febbraio e Maggio 2015.
“La nostra Croce Rossa” – I volontari della Croce Rossa Italiana del Comitato Locale di Pavia svilupperanno con i bambini mezzani e grandi delle 4 sezioni un laboratorio volto a far conoscere la
natura umanitaria dell’associazione, il valore del volontariato e l’emblema come segno di protezione delle persone vulnerabili.
Progetto Continuità Infanzia-Primaria – Il Progetto Continuità tra la Scuola dell’Infanzia e la Scuola
Primaria ha l’obiettivo di agevolare l’inserimento dei bambini nella prima classe della Scuola Primaria, incoraggiarli ad affrontare e a vivere con serenità le nuove proposte educativo-didattiche, valorizzando e potenziando le proprie conoscenze, abilità e competenze. Prevede tre giornate (una a
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novembre, una a febbraio e una a maggio) in cui i bimbi dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia
saranno accolti e ospitati nelle classi prime della Scuola Primaria, dove saranno invitati a realizzare alcune attività aiutati dalle maestre e dai compagni più grandi.
LA GIORNATA SCOLASTICA È COSÌ ARTICOLATA:
ORA
ATTIVITÀ
7.30 – 8.00
SERVIZIO DI PRE-SCUOLA
8.00 – 9.00
ACCOGLIENZA
9.00 – 11.30
ATTIVITÀ DIDATTICA
11.30 – 12.15
PRANZO
12.15 - 13.15
RICREAZIONE
13.15 – 15.15
RIPOSO (PER I BAMBINI DI 3 ANNI)
15,15 – 15,45
BREVE ATTIVITÀ LUDICA
13.30 – 15.45
ATTIVITÀ DIDATTICA (PER I BAMBINI DI 4-5 ANNI)
15.45 – 16.00
USCITA
16.00 – 17.30
SERVIZIO DI POST-SCUOLA
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6.2 SCUOLA PRIMARIA
IL PROFILO FORMATIVO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO
L’alunno
- ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo
- partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro
il più possibile adeguato alla situazione
- legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi
- utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche
dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica
- legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta, sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali
- scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli
- capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e
utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio
- riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative
- è consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
- padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai
principali connettivi.
INGLESE
(livello A1 Quadro europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa)
L’alunno
- comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari
- descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati
- interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine
- svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo
eventualmente spiegazioni
- individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera
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STORIA
L’alunno
- riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita
- riconosce ed esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e
comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale
- usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni
- individua le relazioni in gruppi umani e contesti spaziali
- organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti
- comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche
- usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici
- racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali
- comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità
- comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal Paleolitico alla fine dell’Impero Romano d’occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
GEOGRAFIA
L’alunno
- si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e
punti cardinali.
- utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
- ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie
digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
- riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline,
laghi, mari oceani ecc..).
- individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.)
con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali
paesaggi europei e di altri continenti.
- coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul
paesaggio naturale.
- si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di connessioni e/o di interdipendenza.
MATEMATICA
L’alunno
- si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice
- riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in
natura o che sono state create dall’uomo
- descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo
- utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, squadra, compasso) e i più comuni strumenti
di misura (metro, goniometro…)
- ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava
informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici
- riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza
- legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
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- riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di
soluzione diverse dalla propria.
- costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il
punto di vista di altri
- riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
percentuali, scale di riduzione…)
- sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
SCIENZE
L’alunno
- sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare
spiegazioni di quello che vede succedere
- esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in
modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base
di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti
- individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali
- individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e
schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli
- riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali
- ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e
apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della
sua salute
- ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri, rispetta e apprezza il valore dello ambiente sociale e naturale
- espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato
- trova da varie fonti (libri, internet, discorsi di adulti, ecc..) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
MUSICA
L’alunno
- esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte
- esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche e codificate
- articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica
- improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e
materiali, suoni e silenzi
- esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti
- riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica
- ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
ARTE E IMMAGINE
L’allievo
- utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le
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immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico espressivi, pittorici, plastici, ma
anche audiovisivi e multimediali)
- è in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie,
manifesti, fumetti, ecc…) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip ecc...)
- individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali
provenienti da culture diverse dalla propria.
- conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e
rispetto per la loro salvaguardia.
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno
- acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza
degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti
- utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche
- sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport
anche come orientamento alla futura pratica sportiva
- sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche
- agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che
nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico
- riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico, legati alla cura del
proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza
- comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco -sport, il valore delle regole e l’importanza
di rispettarle.
TECNOLOGIA
L’alunno
- riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale
- è a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del
relativo impatto ambientale
- conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descrivere la
funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento
- sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette,
volantini o altra documentazione tecnica e commerciale
- si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne uso adeguato a seconda
delle diverse situazioni
- produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi
del disegno tecnico o strumenti multimediali
- inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
RELIGIONE
L’alunno
- riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti
principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive;
- riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul
valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale;
- riconosce che la Bibbia è il Libro Sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della
nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni;
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- identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle
pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza;
- si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo;
- identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento;
- coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
PERCORSI FORMATIVI E ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA
I percorsi formativi e didattici della Scuola Primaria sono costituiti dalle Unità di Apprendimento
(UA) delle varie materie e dai vari progetti e attività curricolari ed extracurricolari elaborati dal Collegio Docenti in sede di Progettazione e Programmazione annuale.
Per la Scuola Primaria le unità di insegnamento settimanali sono 29 obbligatorie su 5 giorni, dal lunedì al venerdì, con due rientri pomeridiani: il martedì e il giovedì.
Le lezioni del mattino iniziano alle ore 8.00 e terminano alle ore 13.00.
Il MARTEDÌ E IL GIOVEDÌ pomeriggio le lezioni iniziano alle ore 14.00 e terminano alle ore 16.00.
DISCIPLINA
CLASSE 1°
CLASSE 2°
CLASSE 3°
CLASSE4°
CLASSE 5°
R E L I G I O N E C AT TO L I C A
2
2
2
2
2
I TAL I A N O
8
8
7
7
7
INGLESE
2
2
3
3
3
S TO R I A
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
1
2
2
2
2
M AT E M AT I C A
7
6
6
6
6
SCIENZE
1
1
1
1
1
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
MUSICA
2
2
2
2
2
ARTE E IMMAGINE
1
1
1
1
1
EDUCAZIONE FISICA
2
2
2
2
2
29
29
CITTADINANZA E COSTITUZIONE: MATERIA TRASVERSALE A TUTTE LE DISCIPLINE
TO TALE ORE
29
29
29
Le giornate dell’anno scolastico, caratteristiche della nostra Scuola Salesiana, che costituiscono
momenti altamente significativi e formativi sono:
-
l’apertura dell’anno scolastico nei luoghi delle origini della Congregazione Salesiana
le Giornate di Scuola Aperta: OPEN DAY
gli auguri di Natale alle famiglie
la Festa del GRAZIE al termine dell’anno scolastico.
COMPLETANO L’OFFERTA FORMATIVA:
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Uscite didattiche
Viaggi di istruzione
“Un tuffo a scuola”: lezioni di Corpo, Movimento e Sport in piscina (classi quinte)
Rappresentazioni teatrali a tema proposte dal teatro Il Trebbo di Milano – (tutte le classi)
Partecipazione a progetti di Educazione Ambientale e allo sviluppo sostenibile verso
un’educazione al futuro (C.R.E.A.) (classi prime, seconde, terze)
Educazione stradale – (classi terze)
Visita alla caserma dei Vigili del fuoco e alla Questura di Pavia – classi quarte
Lezioni di ‘primo soccorso’ – (classi quinte)
Potenziamento della lingua Inglese:
classi prime e seconde: due ore settimanali di lezione
Lezioni di Educazione Fisica svolte in lingua Inglese
(nr ore da stabilire)
classi terze e quarte: tre ore settimanali di lezione
Lezioni di geografia, scienze, storia…svolte in lingua inglese
(nr ore da stabilire)
tre ore settimanali di lezione –
Certificazione Cambridge YLE (Young Learners’English)
Attività libere extracurricolari::
- Corsi di lingua inglese: drammatizzazione/conversazione (cl. 1a - 2a - 3a)
- Corso di lingua inglese con insegnante di madre lingua (cl. 4a - 5a)
- Corso di canto
Spettacolo “I semi della libertà” (classi terze, quarte, quinte)
Progetto “Prevenire l’insuccesso scolastico” (classi seconde)
Progetto “Acqua” (classi seconde)
“Pavia: la mia città”: lezioni frontali e uscite (quarte e quinte)
Partecipazione alle proposte del territorio
classi quinte:
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



Per le due Feste dell’anno (Natale e Festa del Grazie) che coinvolgono e rendono protagonisti tutti
gli Alunni nella loro preparazione e realizzazione, gli Insegnanti hanno elaborato un’Unità di Apprendimento dal titolo “SCUOLA IN FESTA”.
ATTIVITÀ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO
Secondo tempi e modalità diverse, in base alle esigenze dei singoli Alunni o delle classi, vengono
organizzate all’interno dell’orario di lezione o nel pomeriggio, attività di recupero e consolidamento
“in itinere”.
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6.3 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
PROFILO FORMATIVO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
ITALIANO
- L’alunno interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo,
oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
- Usa la comunicazione orale per esprimere se stesso e collaborare con gli altri, per elaborare progetti e formulare riflessioni e giudizi razionalmente fondati e ispirati a valori condivisi su questioni
riguardanti vari ambiti sociali e culturali.
- Ascolta e comprende testi di vario tipo, provenienti anche dai media, riconoscendone la fonte, il
tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.
- Espone oralmente argomenti di studio e di ricerca, collegando apporti di diverse discipline, avvalorati anche da riflessioni ed esperienze personali, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
- Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio
personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
- Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) attingendo anche a fonti bibliche e salesiane e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
- Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
- Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base.
- Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
- Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
- Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla
morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
- Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
STORIA
- L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse
digitali.
- Raccoglie informazioni storiche con fonti di vario genere, anche digitali, e le sa organizzare in testi.
- Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio.
- Espone le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
- Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni
e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
- Conosce alcuni aspetti e processi della storia del suo ambiente.
- Conosce e comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana e europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il
mondo antico, ponendo attenzione all’influsso del cristianesimo.
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- Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla
rivoluzione industriale, alla globalizzazione, ponendo attenzione all’influsso del cristianesimo.
- Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i
fenomeni storici e religiosi studiati.
- Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
GEOGRAFIA
- L’alunno si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
- Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
- Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare, con particolare attenzione all’incidenza che la cultura
cristiana ha avuto sull’ambiente.
- Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli
effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
- Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
INGLESE
(I traguardi sono riconducibili al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa)
- L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
- Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti
di studio.
- Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari su argomenti noti descrivendo in modo
semplice aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
- Legge semplici testi cogliendone gli aspetti fondamentali.
- Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
- Individua e confronta elementi culturali della lingua materna con quelli veicolati dalla lingua straniera, con atteggiamento di accoglienza.
- Apprende vocaboli appartenenti ad ambiti disciplinari diversi.
- Collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti su argomenti propri
della lingua di studio.
- Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
SPAGNOLO
(I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa)
- L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
- Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti
di studio.
- Descrive oralmente, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
- Legge semplici testi cogliendone gli aspetti fondamentali.
- Scrive semplici messaggi rivolti a coetanei e familiari.
- Individua e confronta elementi culturali della lingua materna con quelli veicolati dalla lingua straniera, con atteggiamento di accoglienza.
- Apprende vocaboli appartenenti ad ambiti disciplinari diversi.
- Collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti su argomenti propri
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della lingua di studio.
- Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
MATEMATICA
- L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
- Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le
relazioni tra gli elementi.
- Analizza e interpreta con senso critico rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità.
- Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
- Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati.
- Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un
problema specifico a una classe di problemi.
- Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite.
- Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di
una argomentazione corretta.
- Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie
il rapporto col linguaggio naturale.
- Nelle situazioni di vita quotidiana si orienta con valutazioni di probabilità, distinguendo consapevolmente certo, incerto e probabile.
- Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare
nella realtà.
- Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
SCIENZE
- L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni,
ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
- Riconosce e apprezza nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e
microscopici come espressione dell’armonia creata da Dio, è consapevole della sua dignità in
quanto persona, delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
- Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli
specifici contesti ambientali.
- È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
- Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
- Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
TECNOLOGIA
- L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
- Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le
diverse forme di energia coinvolte.
- È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
- Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di
descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
- Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul
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mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
- Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne
un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
- Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e
razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
- Realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura di solidi semplici e complessi, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali.
ARTE E IMMAGINE
- L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale
tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
- Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
- Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea,
sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
- Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico, architettonici e ambientale del
proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
- Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato e riconoscendo nell’opera d’arte un’espressione della Bellezza e dell’armonia come
apertura al trascendente.
MUSICA
- L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso
l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.
- Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali.
- È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di
elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
- Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.
- Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche, anche di carattere religioso, le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
- Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
EDUCAZIONE FISICA
- L’alunno, nella conoscenza e nel rispetto della corporeità, è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
- Conosce e utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione
quotidiana e di rispetto delle regole.
- In un ottica di integrazione integrale, percepisce la disciplina sportiva come indispensabile per la
formazione del carattere.
- Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine
a un sano stile di vita e alla prevenzione.
- Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
- Attraverso le dinamiche di squadra, è capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità
e di impegnarsi per il bene comune.
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RELIGIONE
- Comprendere la differenza tra catechesi, che mira a suscitare la fede, e insegnamento della religione cattolica quale disciplina scolastica con connotazioni specifiche e peculiari, relativa alla cultura religiosa.
- Comprendere la Bibbia come documento storico culturale e come espressione della Parola di
Dio. Conoscere l'economia strutturale dei testi vetero e neo testamentari e, quindi, i canoni di cui
essa è composta e i generi letterari attraverso cui si esplicita il disegno salvifico di Dio sull'uomo
nella storia e oltre la storia.
- Acquisire gradualmente il linguaggio specifico e preciso della disciplina.
- Acquisire la capacità di porsi domande di senso e riflettere sulle proprie e altrui azioni, confrontandole con il proprio personale bagaglio di valori etico-sociali-religiosi, improntati alla responsabilità e alla consapevolezza.
- Nella realtà multietnica di oggi, sapersi confrontare con il diverso da sé con un atteggiamento di
serena apertura e disponibilità, custodendo le proprie tradizioni culturali e religiose ma rispettando quelle altrui.
PERCORSI FORMATIVI E ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA
I percorsi formativo-didattici sono organizzati per attività curricolari (UA), attività libere e progetti elaborati dal Collegio Docenti.
L’orario scolastico si articola su cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, con un rientro pomeridiano. Il modello orario prevede, quindi, 31 unità orarie settimanali:
-
ITALIANO-STORIA-GEOGRAFIA
ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO IN MATERIE LETTERARIE
-
INGLESE
SECONDA LINGUA COMUNITARIA (SPAGNOLO)
MATEMATICA E SCIENZE
ARTE E IMMAGINE
TECNOLOGIA
MUSICA
EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE CATTOLICA
-
TOTALE ORARIO SETTIMANALE
9 LEZIONI
1 LEZIONE
3 LEZIONI
2 LEZIONI
6 LEZIONI
2 LEZIONI
2 LEZIONI
2 LEZIONI
2 LEZIONI
2 LEZIONI
31 LEZIONI
LE LEZIONI DEL MATTINO INIZIANO ALLE ORE 8.00 E TERMINANO ALLE ORE 13.40.
Mercoledì pomeriggio  per tutte le classi lezione dalle ore 14,30 alle ore 15,30
ATTIVITÀ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO
Secondo tempi e modalità diversi, in base alle esigenze dei singoli Alunni, al fine di migliorare
l’efficacia dell’apprendimento, vengono organizzati all’interno dell’orario di lezione, o nel pomeriggio,
attività di recupero e consolidamento in itinere.
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ATTIVITÀ FORMATIVE E DIDATTICHE
Le attività che rafforzeranno le conoscenze e competenze degli Alunni, programmate dal Collegio
Docenti e dai Consigli di Classe, sono:
- Incontri con esperti
- Visite guidate
- Viaggi di istruzione
- Iniziative proposte dal territorio, da Enti privati, dall’Istituto
- Partecipazione ai Giochi della Gioventù
La Scuola fa parte della Rete “Cittadinanza attiva” (conoscenza, promozione ed esercizio dei diritti
dei minori) attraverso il Protocollo d’intesa tra Comune di Pavia, Assessorato Istruzione e Politiche
giovanili, Enti e associazioni cittadine, Scuole della città di Pavia; per questo partecipa alle iniziative
proposte secondo quanto deliberato dal Collegio Docenti e dai Consigli di Classe.
CONOSCENZA DI SÉ E ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO
L’azione orientativa si qualifica come una modalità educativa permanente, volta alla costruzione
dell’identità personale e sociale del soggetto in un adeguato progetto di vita.
Viene svolta anche con il sostegno di un’equipe di psicologi di orientamento scolastico e professionale con l'obiettivo di offrire ai ragazzi ed alle famiglie strumenti e informazioni che li rendano in grado di valorizzare le proprie potenzialità e quindi, in futuro, scegliere l'area di studio e professionale
corrispondente alle capacità ed agli interessi personali.
La Scuola Secondaria di 1° grado, per l’orientamento, si avvale del COSPES LOMBARDIA – Centro
di Orientamento e Consulenza Scolastica – e segue il programma annuale predisposto per le singole classi.
L'accompagnamento psicologico si propone di guidare i ragazzi alla conoscenza di sé, dei propri atteggiamenti comportamentali, dei rapporti con il mondo dei coetanei e dei Genitori, per favorire la
crescita armonica della propria personalità e formarli ad una sempre più responsabile capacità di
scelta delle proprie esperienze affettive e di relazione.
Il programma si articola nell'arco del triennio e si attua attraverso gli incontri degli psicologi con la
classe, l'applicazione di test e i colloqui individuali con i ragazzi e con i Genitori.
Per le classi Terze la Scuola partecipa al Progetto di orientamento Condor promosso dall’Ufficio
Scolastico Provinciale in collaborazione con l’Università di Pavia.
ATTIVITÀ LIBERE
Nell’ambito dell’Offerta formativa la Scuola propone le seguenti attività extracurricolari facoltative:
 Teatro
per tutti
 Musica d’insieme
per tutti
 Arte e scenografia
per tutti
 Orienteering
per tutti
 Chitarra
per le classi 1e
 Inglese (con insegnante madrelingua)
per le classi 1e e 2e
 Spagnolo (con insegnante madrelingua)
per le classi 1e e 2e
 Informatica e multimedialità
per le classi 2e
 Inglese (potenziamento)
per le classi 2e
 Latino
per le classi 3e
 Inglese (preparazione esame KET)
per le classi 3e
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7. STRATEGIE EDUCATIVE e DIDATTICHE
I percorsi formativi danno vita a specifici processi di insegnamento e apprendimento che avvengono
all’interno di una Comunità Educativa la cui azione si ispira al Sistema Preventivo di Don Bosco.
L’attività educativa complessiva, consiste nell’accompagnare l’Alunno a realizzare un personale
progetto di vita tramite un percorso di apprendimento lungo tutto l’arco dell’esistenza.
a) ACCOGLIENZA
Nota caratteristica del metodo educativo di don Bosco è l’accoglienza cordiale, il rapporto immediato
che si stabilisce soprattutto con i ragazzi. Questo stile familiare di accoglienza e relazioni che si vive
all’interno della Casa salesiana e che dà qualità e valore ai vari incontri quotidiani e ai diversi momenti della giornata, si esplicita intenzionalmente in tempi determinati dell’Attività Scolastica:

all’inizio dell’anno per tutte le classi, in particolare per le prime classi.
In un’assemblea appositamente convocata si dà il benvenuto ufficiale con la presentazione dei nuovi arrivati, dei Docenti, delle caratteristiche delle varie classi. In successive assemblee si fanno conoscere: l’ambiente scolastico, la vita dell’Istituto e il
Regolamento della Scuola. Una particolare accoglienza è riservata agli Alunni che si
inseriscono nella scuola negli anni successivi al primo

all’inizio della giornata, all’entrata di ogni Alunno a Scuola e nella classe con un momento significativo, dedicato alla riflessione. Si tratta del “buon giorno”, tipica espressione salesiana in cui si affrontano le tematiche adeguate all’età, ai bisogni
dell’Alunno e ai fatti del giorno: in tale momento gli Alunni sono invitati a riflettere, ad
esprimersi e a pregare
b) FORMAZIONE RELIGIOSA
La formazione religiosa, quale garanzia di educazione integrale, di approfondimento alla domanda
sul senso dell’esistenza e realizzazione di un progetto personale di vita cristiana prevede, nell’arco
dell’anno, attività specifiche:

la proposta formativa religiosa annuale che racchiude, per lo più in uno slogan, un
cammino di crescita o un percorso a tappe di approfondimento e di realizzazioni riguardo a un valore scelto e condiviso da parte di tutta la Comunità Educativa. Come
proposta di condivisione concreta, soprattutto con i poveri del terzo mondo, si vivono
il mese missionario ad ottobre e il periodo della Quaresima.

La celebrazione dei Sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia in occasione di
feste religiose tipiche della Scuola Salesiana:
- apertura dell’anno scolastico
- festa dell’Immacolata
- festa di don Bosco
- festa di Maria Ausiliatrice
- festa del “Grazie”

La partecipazione a gruppi di formazione religiosa e a proposte di catechesi: si incoraggiano gli Alunni a frequentare quelle delle proprie Parrocchie

La partecipazione a momenti o a giornate formative nei periodi di Avvento e di Quaresima organizzate dalla Scuola o dall’Ispettoria (vedi ad esempio: il “DLday” , il
Gruppo “Sales”…)
c) ORIENTAMENTO
L’azione orientativa si qualifica come una modalità educativa permanente, volta alla costruzione
dell’identità personale e sociale del soggetto in un adeguato progetto di vita. Essa mira a favorire la
realizzazione delle potenzialità della persona, preparandola a motivare scelte culturali e personali
nei vari stadi di vita.
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La nostra Scuola programma un’azione orientativa esplicita avvalendosi sia delle possibilità orientative delle discipline e delle esperienze educative proposte, sia del servizio specializzato di orientamento scolastico degli Enti territoriali.
d) CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Questo binomio raccoglie tutte le educazioni (ambiente, salute, affettività, convivenza, stradale, alimentare…) e orienta le singole discipline
e) USCITE DIDATTICHE
Le uscite didattiche sono adeguatamente programmate, approvate e preparate dal Collegio dei Docenti. Vengono organizzate come parte integrante dell’Attività Didattica che consente agli alunni non
solo di conoscere e visitare luoghi culturali o naturalistici, ma anche di approfondire i loro reciproci
rapporti e crescere nell’amicizia di classe.
f) PROTEZIONE CIVILE
E’ l’applicazione del D.L. 81/08, proposta in tutte le classi, finalizzata all’acquisizione di semplici regole da utilizzare in caso di emergenza: incendio, terremoto, infortunio, ecc…e allo sviluppo del
senso civico. L’attività si svolge in collaborazione con esperti e prevede esercitazioni pratiche.
g) INIZIATIVE PARTICOLARI
La Scuola offre agli alunni la possibilità di partecipare ad iniziative proposte:
- dal territorio (Comune, Quartiere, Regione, USP)
- da Enti privati (concorsi)
- dal nostro Istituto (PGS, feste…)
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8. INTERAZIONE SCUOLA-GENITORI
I Genitori fanno parte della Comunità Educativa come portatori di diritti originari; riconoscono le
competenze professionali educative e didattiche dei Docenti, condividono i valori del Progetto Educativo, collaborano alla crescita culturale-formativa e professionale del figlio/a, partecipano alle assemblee e ai Consigli di Classe*
* Solo i Genitori degli Alunni della Scuola Secondaria di 1° Grado
Le tipologie scelte di interazione Scuola-Genitori sono le seguenti:

Prima accoglienza dei Genitori
Incontro ufficiale dei Genitori delle prime classi con la Direttrice della Casa, la Coordinatrice AED e i Docenti prima dell'inizio dell'Attività Scolastica.

Formazione all'Interazione Scuola - Genitori
Assemblee dei Genitori per la formazione al metodo educativo della Scuola, per l'elezione dei Rappresentanti di Classe, per le programmazioni e le verifiche, per il coinvolgimento nelle varie attività della Scuola, ecc…
Consiglio di Istituto (ottobre, aprile, giugno)
Open day con la testimonianza e la partecipazione degli Alunni, dei Genitori ed
exAlunni (novembre).

COLLOQUI:
-

Periodici: per l’informazione sulla situazione educativo-didattica e per la consegna
delle valutazioni
Docenti: si mettono a disposizione secondo un calendario predisposto per i singoli
settori
Interazione tra Genitori e Coordinatori
Informali: Direttrice della Casa, la Coordinatrice AED, la Collaboratrice Vicaria, previo
appuntamento
Con gli Psicologi: secondo il calendario stabilito
FESTE COMUNITARIE
Apertura anno scolastico
Auguri di Natale
Festa di don Bosco
Festa di Maria Ausiliatrice
Festa del Grazie

ATTIVITÀ FORMATIVE – CULTURALI
Incontri formativi su temi educativo - pedagogico - relazionali, con relatori competenti
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9. I FATTORI
La nostra Scuola realizza i profili e i percorsi per mezzo di alcuni fattori che ne esprimono l’identità:
1) uno specifico modello comunitario di educazione
2) processi di insegnamento e di apprendimento di qualità, con caratteristiche legate alla
nostra tradizione educativa
3) un ambiente scolastico culturalmente ed educativamente salesiano.
Questi fattori sono presentati ampiamente nel Progetto Educativo Nazionale (PEN)
9.1 LA COMUNITÀ EDUCATIVA DELLA SCUOLA
La nostra Comunità Educativa scolastica, costituisce il luogo nel quale si fa esperienza di preventività educativa, dove l’Alunno è aiutato a fare esperienze positive, perché stimolato da un ambiente
ricco di valori e da presenze educative che promuovono in lui la capacità di scelte libere e consapevoli e che lo rendono gradualmente soggetto attivo della propria maturazione e di quella degli altri.
Nella Comunità Educativa della nostra Scuola, si individuano problemi e criteri, si analizzano situazioni, si identificano mete adeguate, si vive responsabilmente e costruttivamente, verificando la validità delle programmazioni rispetto agli obiettivi, alle metodologie e l’incidenza educativa anche a livello di territorio.
9.2 COMPONENTI DELLA COMUNITÀ EDUCATIVA DELLA SCUOLA
La Comunità Educativa comprende queste componenti:






LA DIRETTRICE DELLA CASA
LA COMUNITÀ RELIGIOSA
I DOCENTI
I GENITORI
GLI ALUNNI
IL PERSONALE AUSILIARIO
Ogni componente ha compiti specifici in ordine alla realizzazione dei profili e all’attuazione dei percorsi.
Nella nostra Scuola la DIRETTRICE DELLA CASA è principio di unità e di interazione all’interno della
Comunità Educativa; mantiene vivo lo spirito e lo stile educativo di Don Bosco tra i Docenti, i Genitori, gli Alunni; è garante del carisma del Fondatore nei riguardi della comunità ecclesiale e della società civile.
La COMUNITÀ RELIGIOSA testimonia i valori, favorisce il dialogo e la collaborazione tra i membri della
Comunità Educativa nel rispetto dei ruoli e delle competenze e stimola la partecipazione di tutti
all’attuazione e verifica del progetto stesso.
I DOCENTI sono i titolari di specifiche competenze professionali educative e didattiche. È loro
compito:
- insegnare con competenza professionale, educativa e didattica
- curare il proprio aggiornamento educativo-didattico
- prendersi a cuore le varie dimensioni del Progetto Educativo Nazionale (PEN)
- approfondire la propria formazione di fede, in modo che il loro servizio professionale diventi
testimonianza cristiana
- impegnarsi a conoscere adeguatamente e ad assimilare il Sistema Preventivo di Don Bosco
- partecipare attivamente ai diversi momenti della progettazione e programmazione
- curare con responsabilità l'attuazione delle decisioni prese
- verificare l'efficacia del lavoro svolto.
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I GENITORI sono i diretti responsabili dell’educazione dei figli; a loro in particolare compete:
- conoscere e condividere il Progetto Educativo della Scuola;
- dialogare con i Docenti per l’unitarietà e la convergenza degli interventi educativi;
- collaborare all’azione della scuola e stabilire opportuni collegamenti con il territorio per un
servizio educativo sempre più ispirato al Sistema Preventivo di Don Bosco;
- offrire le proprie competenze professionali per meglio qualificare la Scuola e le attività integrative.
GLI ALUNNI sono i protagonisti primari del cammino formativo. Essi si impegnano a:
- aderire sempre più consapevolmente al Progetto Educativo e al Regolamento della Scuola;
- partecipare attivamente, con impegno di studio e approfondimento personale, ai processi di insegnamento e di apprendimento;
- partecipare creativamente alle iniziative scolastiche e di laboratorio nella serena collaborazione
con i Docenti, i compagni e quanti operano nell’ambiente;
- acquisire la capacità di attenzione agli altri e di collaborazione costruttiva con i Docenti
e i compagni;
- partecipare attivamente a gruppi di interesse sportivo, culturale, missionario, dando il proprio
contributo di creatività e fantasia;
- lasciarsi coinvolgere nelle varie attività proposte dalla Scuola in ambito educativo, formativo e
didattico
IL PERSONALE AUSILIARIO si impegna:
- nella conoscenza del Progetto Educativo e nella condivisione dei suoi valori;
- nella cura dell'ordine e del funzionamento dell'ambiente e dei vari servizi necessari
all'organizzazione e gestione della vita scolastica;
- nella promozione del clima educativo della Scuola e della familiarità e serenità dell’ambiente
- a collaborare all’attuazione del sistema preventivo attraverso la propria testimonianza di vita.
9.3 PATTO EDUCATIVO E CONTRATTO FORMATIVO
Nell’ambito del Patto Educativo, sulla base del principio di sussidiarietà che vede Docenti, Genitori
ed Alunni impegnati nel comune processo di formazione in un rapporto di fiducia, nel rispetto dei
ruoli e delle specifiche competenze, viene sottoscritto il Patto Educativo tra i Genitori e la Direttrice
della Casa che assicura, attraverso i propri Docenti, la realizzazione del PEN e del POF.
Attraverso le attività promozionali e i colloqui con il Personale Direttivo e i documenti della Scuola
(PEN – POF – REGOLAMENTO), i Genitori vengono a conoscenza dell’Offerta Formativa della
Scuola, la confrontano con il proprio Progetto Educativo e, una volta deciso per l’iscrizione, compilano e firmano il Contratto di Prestazione Scolastica (negozio giuridico nel quale si concretizza il
Patto Educativo) aperto al Contratto Formativo, contratto di formazione progressiva che specifica i
diritti e i doveri reciproci: dei Genitori, dell’Alunno, dei Docenti e degli Educatori della Scuola.
Per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e con bisogni educativi speciali (BES), la
scuola si impegna, in ottemperanza alle indicazioni del MIUR, a porre in atto quanto richiesto dalla
seguente normativa:
“Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” (legge n. 170
del 08/10/2010)
-
“Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica” (direttiva del 27/12/2012 – C.M. n. 8 del 06/03/2013)
La relazione educativa è tenuta in particolare dal Coordinatore di classe, in intesa e collaborazione
con tutti i Docenti ed Educatori della Scuola.
La Comunità scolastica possiede un Regolamento generale degli Alunni (ai sensi dell’art. 6, lettera
a, DPR n. 216/1974 e comma 10, articolo 2, DPR n. 249/1998), nel quale sono descritti i comportamenti che essi devono assicurare, ed un regolamento interno personale direttivo e docente, esposto
in sala insegnanti, ai sensi dell’articolo 71 del Contratto Nazionale di lavoro AGIDAE 2010/2012 (vedi Regolamento della Scuola).
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9.4 STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE NELLA SCUOLA
Le strutture di partecipazione mirano a creare le condizioni ideali per una sempre maggiore corresponsabilità della vita scolastica, incrementando la collaborazione fra Docenti, Alunni, Genitori.
Ai sensi della lettera c), comma 4, articolo unico della legge n. 62/2000, sono attivate nella nostra
Scuola le seguenti STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE i cui contributi in ordine alla realizzazione dei profili sono così descritti:
- il CONSIGLIO DI ISTITUTO esplica funzioni di stimolo e di verifica nel campo delle problematiche e
delle metodologie dell’educazione;
- il COLLEGIO DEI DOCENTI, DI SETTORE E/O CONGIUNTO cura la programmazione degli orientamenti
educativi e didattici nei loro momenti di proposta, discussione e verifica;
- il CONSIGLIO DI CLASSE/SEZIONE analizza i problemi della classe e ne ricerca le soluzioni adeguate;
- le ASSEMBLEE E/O INCONTRI DI GENITORI E DOCENTI verificano e, se necessario, propongono modifiche inerenti a iniziative e/o problemi di ordine generale.
9.5 LA QUALITÀ DEI PROCESSI DI INSEGNAMENTO E DI APPRENDIMENTO
I processi di insegnamento e di apprendimento, l’ambiente e la vita intera che si svolge nella nostra
Scuola, trovano la loro ispirazione nel Vangelo e introducono all’incontro vivo e vitale del patrimonio
culturale con la Rivelazione. Tale incontro avviene all’interno di una corretta comunicazione educativa, mirata alla crescita culturale e umana dell’Alunno, che viene aiutato ad acquisire attivamente i
contenuti e i metodi dell’apprendimento, a percepire il senso delle esperienze vissute e ad orientarsi
ai valori cristiani.
QUALITÀ DELLA RELAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Secondo lo spirito del Sistema Preventivo di don Bosco, nella relazione educativa e didattica, i docenti:
- vanno incontro all’Alunno nella sua situazione personale di crescita;
- aiutano a superare le difficoltà di apprendimento e di metodo di studio e di lavoro;
- fanno appello alla ragione dell’Alunno con amorevolezza, portandolo a percepire di essere
comunque accolto con amicizia e stima nella sua irripetibile individualità;
- sviluppano il loro senso di appartenenza, attuano relazioni costruttive e collaborano attivamente con tutti.
L’AZIONE
EDUCATIVA E DIDATTICA VIENE COSÌ INDIVIDUALIZZATA E ASSICURA LA REALIZZAZIONE
DEL PRINCIPIO DELL’UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITÀ.
Nella situazione didattica il docente educatore:
 aiuta l’Alunno a ordinare in modo sistematico e critico la varietà degli stimoli culturali
dell’ambiente
 coordina le dinamiche di relazione e di gruppo in vista di un apprendimento più motivato
e personale
 stabilisce continuità formativa tra le attività didattiche e libere
 contribuisce con il proprio apporto personale e professionale alla progettazione collegiale dei profili e dei percorsi, in vista del raggiungimento del successo formativo di ogni
Alunno.
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9.6 L’AMBIENTE
Secondo la tradizione salesiana, la nostra Comunità Educativa favorisce rapporti interpersonali tra
docenti e Alunni, al di là delle relazioni didattiche, per accompagnarli e orientarli.
Le attività non si riducono allo svolgimento del programma scolastico, ma comprendono altre esigenze dell’Alunno, per cui il tempo di permanenza nella Scuola si estende oltre l’orario scolastico.
L’ambiente educativo salesiano favorisce attività parascolastiche culturali, sportive e ricreative attuate attraverso gruppi spontanei e l’associazione “Polisportive Giovanili Salesiane” (P.G.S.), dà vita ad
esperienze religiose e, in occasione di ricorrenze particolari, predispone in calendario celebrazioni di
fede per l’intera comunità anche in orario scolastico
Persone, spazio, tempo, rapporti, insegnamento, studio, attività diverse sono organicamente interagenti in un clima di festa, di gioia e di impegno.
L’ambiente di apprendimento strettamente curricolare vive, dunque, all’interno di un ambiente scolastico più ampio che adotta approcci didattici ed educativi diversi, nel quale l’organizzazione è anche
luogo di apprendimento e di sviluppo delle abilità e dei saperi.
10. LE RISORSE
La gestione delle risorse di personale, economiche, degli immobili e delle attrezzature viene realizzata secondo il Progetto Educativo Nazionale e con la dovuta trasparenza, ai sensi delle disposizioni della legge n. 62/2000, in modo da coinvolgere tutte le componenti della Comunità Educativa della Scuola.
LE RISORSE CHE LA NOSTRA SCUOLA METTE A DISPOSIZIONE SONO:
 IL PERSONALE
 GLI IMMOBILI
 LE STRUTTURE
 LE ATTREZZATURE
 LE RISORSE FINANZIARIE
IL PERSONALE
Ai sensi della lettera g), comma 4, articoli 1, legge n. 62/2000, svolge servizio nella nostra Scuola
personale docente fornito dei titoli richiesti e dei requisiti necessari (comma 5).
Agli effetti sindacali il personale laico della Scuola è, generalmente, dipendente; i suoi diritti-doveri
e quelli dell’Istituzione Scolastica sono assicurati dal Contratto Nazionale di Lavoro AGIDAE, che
viene gestito unitariamente dalla Direttrice della Casa e dall’Economa.
Esso prevede un Regolamento interno personale direttivo e docente predisposto dall’Istituto (Regolamento della Scuola) in cui sono esplicitati gli aspetti richiesti dall’attività didattica, di animazione e
di collaborazione, in coerenza con il Progetto Educativo.
Il regolamento disciplinare è portato a conoscenza dei dipendenti ed è affisso nell’aula docenti.
In ottemperanza alla legge 81/08, tutto il personale segue la formazione sulla sicurezza.
In riferimento, infine, al D.Lgs. n. 231- 8 giugno 2001 - recante le disposizioni normative concernenti
la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di responsabilità giuridica”, a tutto il personale è stato consegnato e presentato,
con adeguata formazione il Codice Etico e/o il Modello organizzativo e di gestione dell’Istituto Maria
Ausiliatrice delle Salesiane di Don Bosco, in base alla propria funzione e al proprio ruolo.
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Formazione dei Docenti e Personale ATA
L’attività di formazione e aggiornamento dei Docenti e del Personale ATA rappresenta un’occasione
di studio, di riflessione e di scambio indispensabile per rispondere alle esigenze formative di una società in continuo cambiamento qual è quella attuale.
A tale scopo l’Istituto “Maria Ausiliatrice” promuove per i propri Docenti incontri di formazione per
migliorare la relazione educativa e ottimizzare la gestione dell’autonomia didattica e curricolare in
collaborazione con l’Associazione di formazione CIOFS/Scuola FMA della Lombardia, Università
Cattolica di Milano, Enti Accreditati, Esperti.
IMMOBILI, STRUTTURE, ATTREZZATURE
Ai sensi della lettera b), comma 4, articolo unico, legge n. 62/2000, la nostra Scuola è dotata di locali, arredi e attrezzature didattiche adatte all’Attività Scolastica che in essa si svolge e sta ultimando
l’adeguamento degli ambienti alle norme di sicurezza vigenti ai sensi del D.L. 81/08.
Per l’uso delle attrezzature, strutture, degli immobili e per i servizi amministrativi, si veda la Carta dei
Servizi, che ne indica modalità e tempi, depositata presso la Segreteria e disponibile su richiesta
degli interessati.
LE RISORSE FINANZIARIE
La retta della nostra Scuola copre in genere le spese di gestione e, in parte, quelle di manutenzione
ordinaria. Essa è commisurata alle necessità di bilancio e calcolata sui costi reali di gestione. Viene
approvata dal Consiglio della Casa e adottata dal Consiglio di Istituto.
La trasparenza amministrativa
Ai fini della trasparenza amministrativa, ai sensi dell’articolo 1, comma 4, lettera a), legge n.
62/2000, viene indicato che:
 gli edifici, le attrezzature, gli spazi di cui gode la scuola sono di proprietà dell’Ente Giuridico
“Istituto Maria Ausiliatrice” delle Salesiane di Don Bosco di Pavia - Viale Ludovico il Moro, 13.
 la gestione amministrativa della Scuola è affidata all’Economa e al Personale Amministrativo.
 il riconoscimento legale della scuola è intestato all’Ente Giuridico “Istituto Maria Ausiliatrice
delle Salesiane di Don Bosco” con sede in Pavia (vedi sopra).
 la documentazione è disponibile in Segreteria su richiesta degli interessati.
 la programmazione annuale distribuisce in termini di personale, tempi, luoghi, la qualità e la
quantità delle risorse e determina realisticamente le operazioni da compiere, compresa la verifica.
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11. LA VALUTAZIONE
L’impegno di adeguarci alle esigenze dei tempi, alle richieste del “Sistema Domanda” e di essere
fedeli allo stile e al metodo di Don Bosco, esige una continua verifica della qualità dell’area didattica,
delle relazioni educative, delle varie attività finalizzate ad arricchire l’Offerta Formativa, per poter
progettare un miglioramento continuo.
PER QUESTO LA SCUOLA PROPONE:
 la valutazione dell’ATTIVITÀ SCOLASTICA
- in itinere, attraverso l’osservazione sistematica dell’intero processo formativo e i colloqui con i
Genitori;
- a conclusione dell’anno scolastico, attraverso una strumentazione appropriata che riveli la soddisfazione del “Sistema Domanda” mediante la somministrazione di questionari in cui, Genitori
e Alunni, esprimono una propria valutazione sull’erogazione del servizio e propongono eventuali miglioramenti.
I Docenti esprimono la loro valutazione attraverso un questionario sulle priorità da tenere presenti nell’opera culturale-formativa della Scuola, evidenziate nel Manuale di Qualità e avanzano adeguate richieste e proposte.
 la valutazione dell’ATTIVITÀ DIDATTICA (DPR n. 122 2009) attraverso:
- la riprogettazione delle unità di apprendimento da parte di ogni singolo docente
 la valutazione degli apprendimenti e degli obiettivi formativi dell’alunno attraverso
- verifiche in itinere e finali scritte, pratiche, orali, relative a conoscenze, competenze,
comunicazione, comportamento (autonomia operativa, impegno nel lavoro scolastico
e domestico)
- osservazione della relazione con i compagni e con gli insegnanti, il rispetto dell’ambiente
scolastico e il compimento dei propri doveri.
vedi allegati:
1 – Scuola dell’Infanzia
2 – Scuola Primaria
3 – Scuola Secondaria di 1° Grado
Valutazione esterna
L’intera organizzazione scolastica, secondo le disposizioni ministeriali, è sottoposta alla valutazione
esterna dell’INValSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione). (Art. 3, comma 1, lettera c, legge n. 53/2003 e Direttive n. 74 e 75 - 2008).
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All. n. 1
SCUOLA DEL’INFANZIA
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE ALLA FINE DEL PERCORSO
Livelli di competenza
Essenziale
Discretamente
consolidato
Consolidato
Riconosce ed esprime le proprie emozioni
È consapevole di desideri e paure
Avverte gli stati d’animo propri e altrui
Ha un positivo rapporto con la propria corporeità
Ha maturato una sufficiente fiducia in sé
È progressivamente consapevole delle proprie risorse
e dei propri limiti
Quando occorre sa chiedere aiuto
Manifesta curiosità e voglia di sperimentare
Interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni e i cambiamenti
Condivide esperienze e giochi
Utilizza materiali e risorse comuni
Affronta gradualmente i conflitti
Ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei
contesti privati e pubblici
Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande
di senso su questioni etiche e morali
Coglie diversi punti di vista
Riflette e negozia significati
Utilizza gli errori come fonte di conoscenza
Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute
Comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi
Utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana
Dimostra prime abilità di tipo logico
Inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali
Inizia ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie
Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni
Formula ipotesi e ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana
È attento alle consegne
Si appassiona e porta a termine il lavoro
Diventa consapevole dei processi realizzati
e li documenta
Si esprime in modo personale con creatività
e partecipazione
È sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze
NOTA: I traguardi per lo sviluppo delle competenze vengono verificati periodicamente nel corso dell’anno scolastico
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All. n. 2
SCUOLA PRIMARIA
CRITERI DI VALUTAZIONE
VALUTAZIONE
IN DECIMI
GIUDIZIO
SINTETICO
10
OTTIMO
9
DISTINTO
8
BUONO
7
DISCRETO
6
SUFFICIENTE
5
NON SUFFICIENTE
GRAVEMENTE
4
INSUFFICIENTE
GIUDIZIO SINTETICO
OTTIMO
SEMPRE
DISTINTO
QUASI SEMPRE
BUONO
SPESSO
DISCRETO
TALVOLTA
SUFFICIENTE
RARAMENTE
NON
MAI
SUFFICIENTE
DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE
Conoscenza completa, approfondita della disciplina e rielaborata in modo
personale.
Competenze operative e comunicative consolidate.
Capacità di operare autonomamente in situazioni non ancora sperimentate.
Impegno perseverante.
Conoscenza ampia ed esauriente della disciplina.
Competenze operative e comunicative consolidate.
Capacità di operare autonomamente in situazioni già sperimentate.
Impegno costante.
Conoscenza globalmente sicura della disciplina.
Competenze operative e comunicative adeguate.
Buona autonomia operativa.
Impegno quasi sempre costante.
Conoscenza della disciplina con qualche incertezza.
Competenze operative e/o comunicative globalmente adeguate.
Autonomia operativa sufficientemente adeguata.
Impegno abbastanza costante.
Conoscenza essenziale della disciplina.
Competenze operative e comunicative sufficienti.
Limitata capacità di operare autonomamente.
Impegno superficiale.
Conoscenza frammentaria e superficiale della disciplina.
Competenze operative e/o comunicative non adeguate
Scarsa autonomia operativa.
Impegno discontinuo.
Conoscenza lacunosa della disciplina.
Scarse competenze operative e/o comunicative.
Capacità molto limitata di operare autonomamente.
Impegno scarso.
DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Interesse vivo e partecipazione attiva.
Autocontrollo costante e collaborazione responsabile.
Relazione con compagni e insegnanti corretta e costruttiva.
Comprensione e rispetto consapevole delle regole.
Interesse e partecipazione costanti.
Autocontrollo quasi sempre costante e collaborazione buona.
Relazione con compagni e insegnanti corretta
Rispetto sistematico delle regole.
Interesse vivo e partecipazione buona.
Autocontrollo non sempre costante e collaborazione quasi sempre responsabile.
Relazione con compagni e insegnanti abbastanza corretta.
Rispetto incostante delle regole.
Interesse e partecipazione discontinua e/o settoriali.
Parziale capacità di autocontrollo e collaborazione non sempre costante.
Relazione con compagni e insegnanti non sempre corretta.
Rispetto incostante delle regole.
Interesse e partecipazione discontinui.
Limitata capacità di autocontrollo e collaborazione incostanti.
Relazione con compagni e insegnanti difficoltosa.
Fatica nell’accettare e rispettare le regole.
Interesse e partecipazione scarsi.
Assenza di autocontrollo e collaborazione scarsa.
Relazione con compagni e insegnanti problematica.
Comporta la non ammissione alla classe successiva ed è assegnato per
gravi mancanze di rispetto e gravi provvedimenti disciplinari.
Ist. “MARIA AUSILIATRICE”
V.le Ludovico il Moro, 13
27100 PAVIA
Piano dell’Offerta Formativa
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Rev.: 4
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All. n. 3
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
CRITERI DI VALUTAZIONE
-
Conoscenza della disciplina
-
Competenza operativa e/o comunicativa
-
Impegno
-
Autonomia
VALUTAZIONE
DESCRITTORI
IN DECIMI
4
5
6
7
8
9
10
-
conoscenza lacunosa
-
mancato possesso delle competenze operative e/o comunicative
-
impegno nullo o scarso
-
mancanza/gravi carenze nell’autonomia
-
conoscenza frammentaria, carente e limitata
-
inadeguato possesso delle competenze operative e/o comunicative
-
impegno incostante e/o superficiale
-
autonomia piuttosto limitata
-
conoscenza essenziale/superficiale
-
possesso impreciso/insicuro delle competenze operative e/o comunicative
-
impegno non sempre adeguato
-
autonomia limitata/da stimolare
-
conoscenza in genere corretta
-
discreto possesso delle competenze operative e/o comunicative
-
impegno abbastanza costante
-
autonomia abbastanza adeguata
-
conoscenza abbastanza completa
-
possesso di adeguate competenze operative e/o comunicative
-
impegno costante
-
autonomia generalmente adeguata
-
conoscenza sicura e completa
-
competenze operative e/o comunicative consolidate
-
impegno costante e puntuale
-
capacità di operare autonomamente
-
conoscenza sicura, completa e approfondita
-
competenze operative e/o comunicative consolidate
-
impegno puntuale e approfondito
-
capacità di operare autonomamente anche in situazioni non ancora analizzate
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Il voto di comportamento, relativo a tutto il tempo trascorso a scuola, prenderà in esame i seguenti descrittori,
considerandone la pluralità, la persistenza e/o la gravità:
- puntualità e affidabilità
- rispetto delle persone, delle strutture e dell’ambiente
- autocontrollo
- rispetto delle regole convenute
- cura della persona e del materiale
- risposta alle proposte educative
VALUTAZIONE
DESCRITTORI
IN DECIMI
-
5
-
-
6
-
7
-
8
9
10
-
ritardo sistematico nell’orario e nel rispetto delle scadenze
mancanza di rispetto verso insegnanti, personale, compagni e strutture
assenza di autocontrollo, atteggiamento polemico e arrogante, mancanza disponibilità al
dialogo educativo
infrazioni ripetute e recidive delle regole convenute
abbigliamento poco dignitoso e scarsa cura del materiale scolastico
indifferenza nei confronti delle proposte educative
ritardo nell’orario e nel rispetto delle scadenze
scarso rispetto verso insegnanti, personale, compagni e strutture
autocontrollo difficoltoso, atteggiamento a volte polemico e arrogante, poca disponibilità al
dialogo educativo
numerose infrazioni delle regole convenute
abbigliamento non sempre in linea con l’ambiente scolastico-educativo e scarsa cura del
materiale scolastico
passività nei confronti delle proposte educative
scarsa puntualità nell’orario e poco rispetto delle scadenza
episodica mancanza di rispetto verso insegnanti, personale, compagni e strutture
scarso autocontrollo, atteggiamento non sempre corretto, poca disponibilità al dialogo
educativo
infrazioni delle regole convenute
abbigliamento a volte non in linea con l’ambiente scolastico-educativo e poca cura del materiale scolastico
interesse selettivo nei confronti delle proposte educative
puntualità alterna nell’orario e nel rispetto delle scadenze
comportamento generalmente corretto verso insegnanti, personale, compagni e strutture
autocontrollo incostante, atteggiamento generalmente corretto, disponibilità al dialogo
educativo
episodiche infrazioni delle regole convenute
abbigliamento generalmente in linea con l’ambiente scolastico-educativo e sufficiente cura
del materiale scolastico
risposta abbastanza collaborativa alle proposte educative
puntualità nell’orario e nel rispetto delle scadenze
comportamento corretto verso insegnanti, personale, compagni e strutture
autocontrollo costante, atteggiamento corretto, disponibilità al dialogo educativo
rispetto delle regole convenute
abbigliamento generalmente in linea con l’ambiente scolastico-educativo e cura del materiale scolastico
risposta collaborativa alle proposte educative
puntualità nell’orario e nel rispetto delle scadenze
comportamento corretto e responsabile verso insegnanti, personale, compagni e strutture
autocontrollo costante, atteggiamento corretto e collaborativo, disponibilità al dialogo educativo
rispetto consapevole delle regole convenute
abbigliamento consono all’ambiente scolastico-educativo e cura del materiale scolastico
risposta collaborativa e propositiva alle proposte educative
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Piano dell’Offerta Formativa
Documento POF
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POF
INDICE DEL POF
1. ORIGINI E SVILUPPO DELLA SCUOLA
PAG.
1
2. L’ISTITUTO NEL TERRITORIO
PAG.
3
3. IL NOSTRO METODO EDUCATIVO
PAG.
4
4. LA DOMANDA DEI GENITORI E DEGLI ALUNNI
PAG.
5
5. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PAG.
6
6. IL PROFILO DELLO STUDENTE E I PERCORSI FORMATIVI E DIDATTICI
PAG.
7
6.1 SCUOLA DELL’INFANZIA
PAG.
8
6.2 SCUOLA PRIMARIA
PAG.
12
6.3 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
PAG.
18
7. STRATEGIE EDUCATIVE – FORMATIVE
PAG.
24
8. INTERAZIONE SCUOLA-GENITORI
PAG.
26
9. I FATTORI
PAG.
27
9.1 LA COMUNITÀ EDUCATIVA DELLA SCUOLA
PAG.
27
9.2 COMPONENTI DELLA COMUNITÀ EDUCATIVA
PAG.
27
9.3 PATTO EDUCATIVO E CONTRATTO FORMATIVO
PAG.
28
9.4 STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE
PAG.
29
PAG.
29
PAG.
30
11. LE RISORSE
PAG.
30
12. LA VALUTAZIONE
PAG.
32
ALLEGATO N. 1 - SCUOLA DELL’INFANZIA
PAG.
33
ALLEGATO N. 2 - SCUOLA PRIMARIA
PAG.
34
ALLEGATO N. 3 - SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
PAG.
35
9.5 LA QUALITÀ DEI PROCESSI DI INSEGNAMENTO
E DI APPRENDIMENTO
9.6 L’AMBIENTE
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Piano dell’Offerta Formativa
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-
PREDISPOSTO DAL PERSONALE DIRETTIVO
(APRILE- MAGGIO 2014)
-
ACCOLTO DAI COLLEGI DOCENTI IN DATA
18 GIUGNO 2014 (SC. PRIMARIA)
19 GIUGNO 2014 (SC. INFANZIA)
24 GIUGNO 2014 (SC. SECONDARIA 1° GRADO)
-
ADOTTATO DAL CONSIGLIO DELLA SCUOLA IN DATA 24GIUGNO 2014
-
APPROVATO ED EMANATO DALLA DIRETTRICE DELLA CASA CON IL SUO CONSIGLIO
IN DATA 27 GIUGNO 2014
LA DIRETTRICE DELLA CASA
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Ethan Frome - Istituto Maria Ausiliatrice