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Abitare
Nuove
costruzioni
ecologico ■ a risparmio energetico
non inquinante ■ neutro nei confronti
del clima ■ economico ■ sostenibile
Il Centro svizzero di studio per la razionalizzazione della costruzione CRB,
su incarico del settore svizzero della costruzione sviluppa da oltre 50 anni
chiari standard per la progettazione, l’esecuzione e la gestione di opere in
stretta collaborazione con le associazioni professionali. Gli strumenti di
lavoro del CRB consentono un impiego corretto dal punto di vista giuridico
ed economico e garantiscono l’uniformità della terminologia nelle lingue
nazionali. Oltre a un efficiente scambio di informazioni, gli standard del
CRB costituiscono la base per la corretta descrizione, calcolazione e liquidazione delle prestazioni dei differenti attori durante l’intero ciclo di vita di
un’opera: dalla descrizione delle prestazioni attraverso i valori di riferimento fino alla comunicazione dei colori – con le relative offerte di formazione e documentazione. Maggiori informazioni sul CRB su www.crb.ch.
Gli edifici abitativi ecologici sono economici e offrono
grande confort senza compromessi estetici. Una costruzione ecologica nuova necessita all’incirca di un
quarto dell’energia d’esercizio rispetto alla sostanza
edilizia media. Grazie a fonti di energia rinnovabili, si
riducono in modo rilevante anche le emissioni di CO2.
La costruzione ecologica è vincente.
L’Eco-Spick elenca i criteri più importanti per costruire in
modo sostenibile e aiuta a non perdere la visione d’insieme. I nove temi sono ordinati secondo il decorso della
costruzione, dalla progettazione all’esecuzione:
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Strategia – compatto ed economico
Pianta – ben strutturata e semplice
Struttura portante – coerente e lineare
Involucro dell’edificio – continuo e ben isolato
Struttura secondaria – accessibile e sostituibile
Ventilazione – confortevole e a risparmio di energia
Fonti di energia – rinnovabili e neutre nei confronti
del clima
8 Materiali – ecologici e atossici
9 Trasformazione – controllata e motivata
La costruzione ecologica inizia con la prima fase di progetto. Il tempo necessario è ben investito. Insieme al
committente devono essere discussi gli obiettivi e stabiliti i vincoli. Gli architetti guidano il gruppo di specialisti.
La premessa principale per la buona riuscita è la capacità di motivare il gruppo con lo scopo di raggiungere gli
obiettivi ecologici in tutte le fasi del decorso progettuale
ed esecutivo.
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Strategia –
compatto ed economico
La strategia più importante per costruire in modo ecologico ed economico risiede nel riflettere sulla volumetria. Volumi di grandi dimensioni, densi e compatti consentono di risparmiare materiale ed energia di esercizio,
permettendo inoltre di mantenere bassi i costi di costruzione e di esercizio.
Misure
■ Realizzare un gran numero di piani, sfruttare le riserve
edili, conseguire densità. Lo studio di fattibilità deve
sondare lo spazio di manovra relativo alla sostenibilità
urbanistica.
■ Puntare su volumi semplici e compatti. Quale parametro calcolare il rapporto superficie esterna dell’edificio/superficie del piano. La superficie esterna dell’edificio si compone di: superficie del tetto, sviluppo delle
facciate, incluse le superfici esterne sotterranee, e
platea di fondazione.
■ Realizzare edifici con grandi profondità. La luce naturale deve comunque essere garantita.
■ Adattare la forma dell’edificio al terreno. Le costruzioni sotterranee possono così essere minimizzate.
■ Evitare corpi molto strutturati. Ordinare i balconi uno
sopra l’altro.
Grandezze di riferimento
Buon rapporto superficie esterna dell’edificio/superficie
del piano:
■ Edifici con superficie del piano superiore a 2000 m2:
‹ 1.0
■ Edifici con superficie del piano compresa tra 1000 e
2000 m2: ‹ 1.2
■ Edifici con superficie del piano inferiore a 1000 m2 non
raggiungono dei buoni valori; nel limite del possibile
realizzare volumi prismatici senza sporgenze né rientranze.
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Pianta –
ben strutturata e semplice
Piante semplici e ben strutturate riducono i percorsi,
semplificano l’impiantistica dell’edificio e facilitano
successive trasformazioni. Contribuiscono al rispetto
delle risorse, garantiscono una maggior flessibilità e
aumentano la durata di utilizzo.
Misure
■ Limitare il fabbisogno di superficie per persona. Il
miglior contributo per l’efficienza energetica e per un
fabbisogno ridotto di materiale è dato da un approccio
economo nei confronti della superficie per persona.
■ Scegliere accessi efficienti che servano possibilmente
più di due appartamenti per piano.
■ Formare zone distinte. Raggruppare i locali quali cucine, bagni e WC, nonché le camere fra di loro e sulla
stessa verticale. Riunire le zone che si sviluppano sulla verticale come vani scale e ascensori. Pianificare fin
dall’inizio sufficienti spazi per la tecnica dell’edificio.
■ Garantire un utilizzo ottimale della luce naturale. Finestre con architravi ridotti o addirittura senza aumentano la penetrazione della luce naturale. Balconi
disposti verso sud riducono l’entrata di luce.
Grandezze di riferimento
■ Massimo 45 m2 di superficie abitabile per persona
(corrisponde alla media svizzera del 2000).
■ Massimo 2 vani tecnici per appartamento, continui e
sovrapposti sui diversi piani, con raccordo ai locali tecnici del piano inferiore.
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Struttura portante –
coerente e lineare
Una struttura portante con distribuzione lineare delle
forze necessita di minor materiale e di energia grigia.
L’energia grigia è una grandezza di riferimento ecologica importante quanto l’energia d’esercizio. Essa indica il consumo di energia per la produzione dei materiali da costruzione.
Misure
■ Scegliere strutture portanti con portate regolari e misurate. Più semplici e chiare sono le strutture portanti, più facili saranno le eventuali successive trasformazioni.
■ Utilizzare i vantaggi dei materiali da costruzione. Il calcestruzzo permette costruzioni slanciate ed è un buon
materiale per la protezione antincendio e dal rumore.
Il legno è una materia prima rinnovabile, portante nella direzione delle fibre, che si distingue per i suoi buoni
valori isolanti; la protezione antincendio e quella dal
rumore richiedono una progettazione accurata.
■ Esaminare le strutture miste. Questi tipi di costruzione
con solette massicce e pareti esterne in legno sfruttano in maniera ottimale i vantaggi specifici. Sistemi di
pareti esterne in legno sono più slanciati delle costruzioni massicce isolate.
■ Costruire balconi autoportanti.
■ Utilizzare calcestruzzo di riciclaggio. Qualitativamente, otticamente e dal punto di vista del prezzo è paragonabile al calcestruzzo normale.
Grandezze di riferimento
■ Solette di calcestruzzo grezze con spessore compreso
fra 22 e 24 cm raggiungono portate di 6–7 m.
■ Solette di legno con spessore compreso fra 26 e 30 cm
raggiungono portate di 5–7 m.
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Involucro dell’edificio –
continuo e ben isolato
Circa un terzo dell’energia grigia di un edificio si nasconde nell’involucro. Tutte le perdite e i guadagni di
energia d’esercizio avvengono attraverso l’involucro
dell’edificio. Il risparmio di energia più efficiente si ottiene da un involucro funzionale, ben isolato e resistente.
Misure
■ Considerare spessori di materiale isolante fra 26 e 30
cm. Si deve garantire uno strato isolante continuo.
■ Ottimizzare la superficie delle finestre. Dal punto di
vista termico, finestre non ombreggiate esposte a sud
generano più vantaggi che perdite, a nord le perdite
sono maggiori: in questo caso scegliere vetri tripli.
■ Evitare ponti termici. Grandi ponti termici sono causati
p. es. dalle lastre pesanti di facciate sospese.
■ Isolare i pavimenti sopra i locali non riscaldati con ca.
22 cm di isolante termico.
■ Considerare la protezione solare estiva. Una protezione solare esterna è assolutamente necessaria contro
il surriscaldamento e per il confort.
■ Sistemi di facciate ventilate sono di principio più resistenti dell’isolamento termico a cappotto. Per le facciate in legno prevedere protezioni dalle intemperie a
livello costruttivo.
Grandezze di riferimento
■ Percentuale di finestre orientate a nord compresa fra il
15 e il 20%, a est e ovest fra il 20 e il 25%.
■ Valore U delle finestre (telaio e vetro) ca. 0.9 W/m2K.
■ Valore U delle pareti esterne ca. 0.11 W/m2K, dei tetti
ca. 0.09 W/m2K (secondo i valori SIA).
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Struttura secondaria –
accessibile e sostituibile
Parti d’opera con un ciclo di vita limitato come finestre,
impianti di protezione solare e impianti tecnici devono
essere predisposte in modo accessibile e da poter essere sostituite. Questo aiuta a risparmiare sui costi di
mantenimento ed è la premessa per lavori di rinnovo,
riutilizzo e riciclo.
Misure
■ Progettare vani tecnici accessibili e disposti in modo
continuo sulla verticale. La distribuzione orizzontale
non va integrata nella struttura primaria né posata in
getto.
■ Considerare la sostituibilità. Finestre, impianti di protezione solare e tutti gli impianti tecnici devono essere
ripetutamente sostituiti nel corso della durata di utilizzazione di una costruzione. Essi devono essere predisposti in modo da poter essere facilmente rimossi.
■ Optare per collegamenti meccanici. Essi permettono
una buona separazione. Sono da evitare i fissaggi con
colla o con schiume di montaggio. I pavimenti devono essere flottanti; se le sollecitazioni lo permettono,
i rivestimenti tessili o in linoleum dei pavimenti non
devono essere incollati su tutta la superficie.
Grandezze di riferimento
■ Nel corso della durata media di utilizzo della struttura
primaria, la struttura secondaria viene sostituita da
2 a 3 volte (ø durata di utilizzazione generatori di calore: 20 anni, distributori di calore: 30 anni, serramenti:
30 anni, isolamento termico a cappotto: 30 anni, facciate ventilate: 40 anni).
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Ventilazione – confortevole e a
risparmio di energia
Le costruzioni nuove sono quasi ermetiche all’aria, per
questo è importante un giusto arieggiamento. Grazie
agli impianti di ventilazione esso viene automatizzato
permettendo di ottenere, con piccole perdite termiche,
una buona e costante qualità dell’aria. La ventilazione
regola l’umidità e riduce il pericolo di formazione di
funghi. Il rumore esterno rimane fuori. I filtri contro i
pollini permettono agli allergici di poter respirare.
Misure
■ Scegliere sistemi centralizzati o decentralizzati. Apparecchi centralizzati implicano minor manutenzione.
Apparecchi decentralizzati per appartamento sono
regolabili individualmente. Aeratori di singoli locali
possono rappresentare un’alternativa solo per locali
con affaccio sull’esterno e con un buon recupero del
calore.
■ Riunire la distribuzione verticale. Essa è da disporre in
vani accessibili e continui su tutti i piani.
■ La distribuzione orizzontale deve essere accessibile. È
da pianificare libera nell’ambiente o nel controsoffitto,
in zone centrali chiaramente definite.
■ Permettere l’arieggiamento dalle finestre. Evitare comunque finestre a ribalta e fessure di arieggiamento.
■ Impedire l’essiccazione dell’aria all’interno dei locali
durante l’inverno mediante misure appropriate.
Grandezze di riferimento
■ Nella fase di progetto preliminare vale la regola di prevedere una superficie di 60 x 120 cm per la distribuzione verticale.
■ Apparecchi con buon recupero del calore riducono il
fabbisogno termico annuale di ca. 40 MJ/m2.
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Fonti di energia – rinnovabili e
neutre nei confronti del clima
L’approvvigionamento di energia svizzero si basa per due
terzi su fonti di energia fossile. L’effetto serra provocato
dalle emissioni contribuisce in modo determinante ai
cambiamenti climatici. Inoltre si stanno esaurendo le
scorte di petrolio, gas e uranio. Negli edifici, una sostituzione con energie rinnovabili è sicuramente possibile.
Misure
■ Le pompe di calore sfruttano il calore circostante ma
necessitano di energia elettrica. Esse sono sensate se
si può realizzare un buon grado di rendimento. Minore
è la differenza fra la temperatura generata e quella di
andata, migliore sarà il grado di rendimento.
■ Impiegare impianti fotovoltaici su tetti ben soleggiati.
In combinazione con pompe di calore hanno un’ottima
resa.
■ I collettori solari per la produzione di acqua calda sono
estremamente efficienti ed economici. Un preriscaldamento solare può essere combinato con quasi tutti i
sistemi di riscaldamento.
■ Il legno è rinnovabile ma non inesauribile. Riscaldamenti a trucioli o pellet sono raccomandati per luoghi
che dispongono di un approvvigionamento locale. Impiegare filtri contro le polveri fini.
■ Utilizzare in modo mirato calore residuo e riscaldamento a distanza.
Grandezze di riferimento
■ Grado di rendimento di almeno 4.0 per le pompe di calore. Con funzionamento annuale monovalente, quelle
aria-acqua non soddisfano questa richiesta e necessitano di un sistema di riscaldamento supplementare.
■ Gli impianti fotovoltaici producono ca. 100 kWh energia/m2 superficie dei collettori. Da un punto di vista
energetico, già dopo 5 anni sono ammortizzati.
■ Il fabbisogno di calore per la produzione di acqua calda
può essere coperto con 1 m2 di superficie di collettori
per persona.
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Materiali –
ecologici e atossici
Materiali naturali richiedono di regola minor energia di
produzione. Per la salvaguardia dell’ambiente e per
raggiungere un clima sano per l’uomo, bisogna utilizzare materiali atossici e non inquinanti.
Misure
■ Risparmiare risorse e volumi di discarica grazie al
riciclaggio. Il calcestruzzo di riciclaggio è qualitativamente equivalente al calcestruzzo; anche a livello di
prezzo non vi sono grosse differenze.
■ Utilizzare legno e derivati del legno provenienti da boschi a selvicoltura sostenibile. Sono da impiegare solo
derivati del legno poco nocivi, che contengono poca
formaldeide libera e che non sono trattati con biocidi.
■ Scegliete materiali sintetici che non contengano
additivi alogeni, velenosi o nocivi per l'ambiente.
Importante per materiali isolanti, pellicole, manti
impermeabili e cavi elettrici.
■ Impiegare prodotti solubili all’acqua o senza solventi.
Ciò vale per colori, vernici, imprimiture, mani di fondo
e colle.
■ Evitare schiume di montaggio. I materiali edili devono
poter essere separati e riciclati.
Grandezze di riferimento
■ Legno e derivati del legno di provenienza locale oppure
con certificato FSC o PEFC.
■ Derivati del legno poveri di formaldeide, con standard
di qualità Lignum CH 6.5 (Svizzera) o E1 (Europa).
■ Anche per i derivati del legno poveri di formaldeide
vale la regola: massimo 0.5 m2 superficie di derivati
del legno per 1 m3 volume del locale.
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Trasformazione –
controllata e motivata
La collaborazione e la buona comunicazione sono fondamentali per i gruppi di lavoro; dal progetto alla messa
in cantiere, le persone coinvolte si moltiplicano. Perseveranza, opera di convincimento e controllo sono necessari al fine di consegnare al committente e agli inquilini un edificio riuscito.
Misure
■ Chiarezza del concorso d’appalto e contratti vincolanti.
Deliberare sottolineando le direttive ecologiche.
■ I controlli del cantiere sono da eseguire obbligatoriamente secondo le direttive energetiche (valori U, spessore degli isolanti, ecc.) e dell’ecologia dei materiali
(richiedere la tabella di dichiarazione della SIA).
■ Smaltimento separato dei rifiuti. Soltanto i rifiuti raccolti separatamente possono essere riciclati.
■ Accompagnare la messa in funzione. Gli impianti
tecnici devono essere messi in servizio integralmente. Pianificare controlli successivi. Fissare la data di
messa in funzione come prestazione nel contratto del
progettista.
■ Informare gli abitanti. Spiegare e documentare in particolare la ventilazione e la protezione dal calore estivo.
Impressum
Idea:
Herbert Oberholzer, dipl. arch. FAS/SIA, Presidente CRB,
8640 Rapperswil, www.herbert-oberholzer.ch
Autori:
Katrin Pfäffli (direzione del progetto), Werner Dubach, Ueli Kasser,
Hansruedi Preisig, 8006 Zurigo, www.hansruedipreisig.ch
Illustrazione: Fachklasse Fotodesign, Berufsschule für Gestaltung, 8090 Zurigo,
Claudia Link, Ivo Müller, Michael Zingg, Dominik Fricker
Stampa:
Kalt-Bucher Druck AG, 6301 Zug, stampa climaneutral ,
Certificato 840-53142-0809-1003, www.climatepartner.ch
Editore:
Centro svizzero di studio per la razionalizzazione della
costruzione CRB, 8036 Zurigo, Telefono +41 44 456 45 45
www.crb.ch, [email protected]
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