Divinità romane
Traduzione dal tedesco da completare e correggere secondo le esigenze.
Esistono innumerevoli siti internet su questo tema.
Un breve riassunto:
http://kidslink.bo.cnr.it/ilaria/dei/dei.htm
Museo retico, Mediazione 2012
Saturno / Crono
Marito di Opi
Padre di Giove, Giunone, Vesta, Cerere, Nettuno, Venere, Plutone
Aspetto / Carattere
Capelli riccioluti
Barba
Pacifico
Attributi / simboli
Luna, falce, falcetto
Funzione / competenza
Dio dei Titani (la generazione che precede quella di Giove)
Come Dio Crono è scappato dalla Grecia in Italia, dove ha insegnato agli antichi Romani l’arte
dell’agricoltura e l’uso della falce.
Mito / leggenda
Saturno dominava il regno dei Titani. Conquistò il potere uccidendo il padre Urano e per timore
che i suoi figli potessero fare lo stesso con lui, li divorò tutti appena nati. Solo Giove sopravvisse
al massacro, poiché sua madre Opi lo celò a Saturno. Quando Giove fu adulto, costrinse il
padre a vomitare i fratelli divorati. Per finire si compì dunque la profezia: Giove affrontò suo
padre e lo detronizzò, prendendone il posto. Nacque così la nuova stirpe degli dei.
Museo retico, Mediazione 2012
Giove / Zeus
Dio padre
Figlio di Saturno e Opi
Marito di Giunone
Figli:
Con Giounone
Con Metide
Con Cerere
Con Maia
Con Alcmena
Con Semele
Con Latona
Vulcano e Marte
Minerva
Proserpina
Mercurio
Ercole
Bacco
Diana e Apollo
Aspetto / carattere
Ha una folta barba e una capigliatura imponente
Onnisapiente, potente, saggio, giusto, sensuale, irascibile
Attributi / simboli
Aquila, folgore, scettro
Funzione / competenza
Dio dell’universo
Responsabile per lampi, tuoni e vento
Regna sul cielo e la terra
Assieme a Giunone e Minerva forma la Triade Capitolina – le tre maggiori divinità protettrici di
Roma.
Mito / leggenda
Per conquistare le sue amanti, Giove si trasfigurava in altri esseri, poiché nessuna donna lo
poteva vedere nel suo pieno splendore senza morire. Egli assunse ad esempio le sembianze di
un cigno, di un toro o di un uccello, una volta addirittura di una pioggia d'oro.
Museo retico, Mediazione 2012
Giunone / Era
Sorella e moglie di Giove
Madre di Vulcano e Marte
Aspetto / carattere
Forte, temeraria, gelosa
Litiga speso con Giove a causa delle sue relazioni amorose. Si vendica su di lui, sulle sue
amanti e sui figli nati dalla sua infedeltà.
Attributi / simboli
Pavone, corona o diadema, scettro, velo
Le oche le erano sacre, ragione per cui attorno al suo tempio sul Campidoglio si tenevano delle
oche. Queste avvisarono starnazzando il popolo romano dell’arrivo del nemico.
Spesso tiene in mano una melagrana. L’albero del melograno è simbolo dell’amore, del
matrimonio e della fecondità a causa dei suoi fiori e semi rossi vermigli.
Funzione / competenza
Dea del matrimonio, della famiglia, della maternità e della nascita.
Assieme a Giove e Minerva forma la Triade Capitolina – le tre maggiori divinità protettrici di
Roma.
Mito / Leggenda
A questa dea dobbiamo gli "occhi" colorati sul piumaggio del pavone.
Giove, il marito di Giunone, si innamora di una bella fanciulla di nome Io, la trasforma in
giovenca e con lei tradisce sua moglie. Per vendetta, sua moglie riesce a imporre a Giove di
cederle la proprietà dell'animale e incarica il pastore Argo di sorvegliare Io. Grazie ai suoi 100
occhi, Argo può vegliare giorno e notte, dato che per dormire chiude a turno solo una parte dei
suoi occhi.
Giove si rivolge a Mercurio per liberare Io. Mercurio si presenta camuffato da semplice pastore
e suona una melodia con il flauto di Pan. Incantato dalla bella musica, Argo chiude uno dopo
l'altro tutti e 100 i suoi occhi. Mercurio lo uccide tagliandogli la testa con un colpo di spada e
libera Io.
Per superare la dolorosa perdita di Argo, Giunone ne posa i 100 occhi sulle piume del pavone.
Museo retico, Mediazione 2012
Nettuno / Poseidone
Figlio di Saturno
Fratello maggiore di Giove.
Aspetto / carattere
Barba ondeggiante color nero-blu, capelli ricci
Forte, ambizioso, irascibile, ma a volte anche benevolo
Ê potente ma non così terribile come lo stesso dio greco Poseidone, a volte persino gentile.
Abitava in fondo al mare e comandava i mostri marini ed le tempeste.
Attributi / simboli
Tridente
per rimestare gli oceani, per infilzare quello che gli capita sottomano e far
sgorgare le sorgenti.
Delfino
Spesso viene rappresentato ritto su di un carro trainato da cavalli marini e con un tridente nella
mano destra come simbolo di potere.
Funzione / competenza
Signore del mare e delle acque, delle sorgenti e dei fiumi, dei terremoti, dei cavalli e dei tori (la
forza)
Se era di buon umore creava nuove isole e rendeva il mare tranquillo e navigabile. Se si
imbestialiva, infilzava il suo tridente nella terra e causava terremoti, allagamenti e naufragi.
Mito / leggenda
Per dominare le acque, Nettuno, il dio del mare si fa aiutare da Eolo, dio dei venti. Su sue
istruzioni, Eolo, aiutante di buon cuore, libera uno dopo l'altro i venti turbolenti che aveva stretto
in catene o chiuso in otri. A ogni vento, che giunga da nord o da sud, da ovest o da est, egli
indica un proprio percorso e affida un preciso compito.
Museo retico, Mediazione 2012
Cerere / Demetra
Figlia di Saturno
Sorella e amante di Giove
figlia Proserpina
Aspetto / carattere
Ha i capelli biondi come il grano, con delle lunghe trecce
E’ amorevole e generosa, spesso però permalosa
Il suo amore per la terra è altrettanto profondo come quello per sua figlia.
Attributi / simboli
Le spighe di grano, come simbolo per il cibo
Corno dell’abbondanza riempito di fiori e frutti, come simbolo della ricchezza
Papavero, il cui frutto contiene tantissimi semi, simbolo della fertilità
Serpente, vive nelle crepe e nelle rocce, striscia per terra
Fiaccola (Cerere ha cercato durante notti intere sua figlia Proserpina con una fiaccola)
Funzione / competenza
Dea della terra, dell’agricoltura, della fertilità, del raccolto, dei contadini, dell’amore materno
Nella natura veglia su tutto quello che cresce e fiorisce.
Mito / leggenda
Perché esistono le stagioni?
Dall'unione di Cerere, la dea della fertilità, e della terra con il fratello Giove, nasce Proserpina.
Plutone, signore degli Inferi, che si sposta su un carro trainato da quattro cavalli neri, incontra
un giorno la giovane Proserpina mentre questa coglie narcisi e ne rimane infatuato. La rapisce e
la conduce negli Inferi, per farne la sua sposa.
Appresa la notizia, Cerere è fuori di sé dal dispiacere e cerca sua figlia ovunque. Giove è
tuttavia sordo alle sue richieste di aiuto.
Cerere è però così disperata da non badare più ai raccolti. Il grano non germoglia più, sulla
Terra si diffonde la carestia.
Giove ha però il dovere di provvedere alla giustizia e all'ordine sulla Terra e ordina perciò a
Plutone di far tornare Proserpina sulla Terra da sua madre.
Ma Plutone attua uno stratagemma: prima di liberare Proserpina, fa in modo che ella mangi dei
semi di melagrana. Grazie a questi semi, i cuori di coloro che ne mangiano insieme rimarranno
fedeli per l'eternità.
Proserpina fa ritorno sulla Terra da sua madre. La gioia di Cerere è talmente grande, che la
natura rifiorisce e i campi si colmano di frutti. Gli ultimi tre mesi dell'anno Proserpina deve però
far ritorno da Plutone negli Inferi. Cerere è afflitta, ritorna così l'inverno.
Museo retico, Mediazione 2012
Plutone / Ade
Figlio di Saturno
Fratello di Giove
Marito di Proserpina
Aspetto / carattere
Cupo e tenebroso
Dona ricchezza e perciò certamente più positivo dello stesso Dio greco Ade.
Attributi / simboli
Elmo o copricapo che lo rende invisibile
Scettro
Cerbero
simbolo del giudizio
Il cane a tre teste, guardia all’ingresso degli inferi che impedisce ai vivi di entrare
e sbrana tutti quelli che cercano di scappare.
Funzione / competenza
Dio degli inferi
Ha aiutato suo fratello Giove a conquistare il mondo e ha ricevuto in compenso gli inferi. E’
deluso e geloso di Giove che regna sulla terra e il cielo.
Mito / leggenda
Il regno di Plutone, il Tartaro (Inferi) si trova nel cuore della Terra. Vi si giunge attraverso
passaggi sotterranei mai rischiarati da alcun raggio di luce. Nessuno vorrebbe vivere in questo
mondo buio, per questa ragione Plutone non ha una moglie. Un giorno egli rapisce dunque
Proserpina, la figlia di Giove e Cerere, e ne fa la sua sposa. (vedi Cerere)
L'abisso che porta al suo regno è molto profondo e percorso da un fiume chiamato Stige. Per
attraversarlo è necessario pagare il traghettatore Caronte: solo i morti sepolti con una moneta
sotto la lingua possono attraversare il fiume, gli altri sono condannati a vagare per l'eternità. Per
chi ha attraversato il fiume non esiste più possibilità di ritorno. I morti vengono sottoposti a
giudizio e, a seconda se hanno tenuto una buona o cattiva condotta di vita, vengono portati in
luoghi diversi.
Museo retico, Mediazione 2012
Minerva / Atene
Figlia di Giove e di Meti
Nasce in modo particolare. Suo padre Giove, dopo aver divorato la madre, ha un fortissimo mal
di testa, chiama Vulcano e gli ordina di aprirgli il cranio con un’ascia. Dalla ferita scaturisce la
giovane dea, vestita con elmo e corazza.
Aspetto / Carattere
E’ bella, intelligente, saggia ma implacabile nella battaglia
Si batte per la giustizia
E’ molto abile nei lavori manuali, specialmente nella tessitura e nel ricamo.
Attributi / simboli
Corazza
Gufo
Ulivo
come simbolo della pace
Funzione / competenza
Dea vergine della saggezza
Protettrice degli eroi, delle città, delle arti e delle scienze, dell’artigianato, della tattica bellica e
della pace.
Assieme a Giove e Giunone forma la Triade Capitolina – le tre maggiori divinità protettrici di
Roma.
Mito / leggenda
Perché i ragni tessono tele?
Aracne, una contadina, è abilissima nel filare e nel tessere il lino. I suoi clienti intraprendono
lunghi viaggi per ordinarle delle stoffe. Aracne si ritiene la migliore e sfida la Minerva, dea delle
arti.
Aracne e la dea iniziano il loro lavoro ai telai. I lavori delle due sono ugualmente belli.
Minerva, irritata poiché vede minacciata la sua vittoria, dice alla sua rivale: "D'ora in avanti
tesserai soltanto delle tele ridicole, tanto sottili che un alito di vento potrà strapparle." Aracne
viene così trasformata in un ragno, che penderà per sempre al suo filo.
Museo retico, Mediazione 2012
Marte / Ares
Figlio di Giunone e Giove
Secondo una leggenda fu concepito da Giunone odorando un’orchidea.
Amante di Venere
Aspetto e carattere
Possiede una forza straordinaria, è pieno di odio e procura intorno a sé spavento e orrore.
Attributi / simboli
Corazza, elmo con pennacchio, scudo e lancia
Cane, avvoltoio, picchio
Funzione / competenza
Dio della guerra
Dio della guerra marziale e delle battaglie
Si intrattiene volentieri sui campi di battaglia
„Campo Marzio“: la piazza dove si riuniva e esercitava l’esercito
Simbolo di forza e bellezza
Mito / leggenda
Con il suo temperamento focoso, Marte seduce la bella Venere. Tuttavia Vulcano, il marito della
dea, vuole punire i due. Facendo ricorso a tutte le sue doti manuali, forgia una rete invisibile e
indistruttibile nella quale avvolge di due amanti, colti sul fatto. I due così abbindolati vengono
presentati agli dei che erano stati convocati. Questi però non si indignano, bensì scoppiano in
una fragorosa risata in faccia a Vulcano.
Museo retico, Mediazione 2012
Venere / Afrodite
Figlia di Giove o Uranio (a seconda della leggenda)
Nata dalle onde del mare in una conchiglia di madreperla
Moglie di Vulcano (nessun figlio)
Molti amanti: Mercurio (1 figlio), Marte (diversi figli), Bacco (1 figlio), Anchise (figlio Enea),
Adone
Aspetto / carattere
Bellissima, seducente, generosa, ostinata e a volte sleale
Spesso viene raffigurata nella sua bella nudità
Attributi / oggetti
Colomba, cigno, conchiglia, cintura, rose, specchio
Funzione / competenza
Dea della bellezza, dell’amore e della fertilità
inizialmente anche della primavera, dei giardini e delle erbe aromatiche
Con la sua bellezza erotica seduce dei e mortali. Giunone e Minerva ne sono gelose.
Viene però data in sposa al Dio più brutto: Vulcano
Mito / leggenda
Con il suo temperamento focoso, Marte seduce la bella Venere. Tuttavia Vulcano, il marito della
dea, vuole punire i due. Facendo ricorso a tutte le sue doti manuali, forgia una rete invisibile e
indistruttibile nella quale avvolge di due amanti, colti sul fatto. I due così abbindolati vengono
presentati agli dei che erano stati convocati. Questi però non si indignano, bensì scoppiano in
una fragorosa risata in faccia a Vulcano.
Museo retico, Mediazione 2012
Apollo / Apollo
Figlio di Giove e Latona
Fratello gemello di Diana
Molte amanti e alcuni figli
Aspetto / Carattere
Molto bello, con riccioli biondi, amato da tutti
Veggente
Attributi / Simboli
Lira
strumento musicale
Alloro
la corona d’alloro per i vincitori
Arco e freccia: Leggenda dell’uccisione del pitone
Cigno
Il suo carro viene tirato dai cigni sacri
Grifone
animale leggendario con corpo di leone e testa d’aquila su cui faceva lunghi
viaggi
Funzione / Competenza
Dio della giovinezza e della bellezza, delle arti (poesia e musica) e della sapienza, della luce,
della guarigione e della profezia.
Protettore dei pastori e delle mandrie
Le sue profezie e i suoi consigli (oracoli) vengono pronunciati da delle veggenti, le sibille.
Mito / Leggenda
Dafne è una ninfa (spirito della natura) a cui piace vivere da sola nei boschi. Un giorno Apollo
vede Dafne e cerca di avvicinarla, ma la ninfa fugge.
Benché Dafne sia svelta come un furetto, egli ben presto la raggiunge. Esausta, Dafne si rivolge
implorante alla Madre Terra, che la aiuta. Quando Apollo fa per abbracciarla, le sue braccia
cingono il ruvido fusto di un alloro e i suoi capelli si impigliano tra le foglie della pianta. La
giovane donna perde per sempre la sua immagine umana.
Con il cuore spezzato, Apollo giura di amarla teneramente per l'eternità. Quale segno del suo
amore, con l'alloro intreccia una corona.
Museo retico, Mediazione 2012
Diana / Artemide
Figlia di Giove di Latona
Sorella gemella di Apollo
Rimane vergine e non si sposa
Aspetto / carattere
Spesso raffigurata con i capelli raccolti sulla nuca
Bella, forte, distanziata, amante della natura, sportiva, irascibile
Durante la caccia è agile e precisa
Punisce chiunque uccida un animale
Attributi / simboli
Freccia, arco d’argento, faretra
Stivali alti da caccia, veste corta
Spesso accompagnata da una cerva o da dei cani
Diadema con luna falcata nei capelli
Funzione / Competenza
Dea vergine
degli animali, delle foreste e della caccia
della luna e della notte
della fertilità e del raccolto
della crescita e della natura
Protettrice
delle donne e delle ragazze
dei forestieri, degli schiavi e dei privi di diritto (che spesso vivevano nei boschi)
Come protettrice degli animali doveva occuparsene come una guardia forestale.
Mito / leggenda
Un giorno dopo la propria nascita, la neonata Diana aiutò la madre Leto a portare alla luce il
fratello gemello Apollo. I dolori di questo parto cui Diana aveva assistito la indussero a
conservare per sempre la verginità.
Tuttavia, la storia più nota riguardo a un incontro della dea con un uomo narra di quello con
Attaone, un appassionato cacciatore. Durante una delle sue battute di caccia, mentre cercava
un luogo fresco nel bosco dove ripararsi dalla calura di mezzogiorno, Attaone giunse in una
valle ombrosa votata alla dea. In fondo si trovava una grotta nella quale proprio in quel
momento la dea stava facendo il bagno. Quando Attaone la vide nuda, lei lo trasformò in un
cervo, per evitare che egli potesse raccontare di questo incontro proibito. Poco dopo, Attaone
venne sbranato dai suoi stessi cani da caccia.
Museo retico, Mediazione 2012
Vulcano / Efesto
Figlio di Giove e Giunone
Marito di Venere, senza figli
Aspetto / carattere
Brutto, storpio e zoppo
Dotato all’artigianato, brusco ma amante della pace
Attributi / simboli
Martello da fabbro, incudine, tenaglie, grembiule da fabbro e cappuccio conico
Funzione / Competenza
Dio dei vulcani, del fuoco e delle fucine
Protettore degli artigiani che lavorano col fuoco
Protegge dagli incendi
Mito / leggenda
Vulcano è così brutto, che gli altri dei quando lo vedono devono ridere fino alle lacrime. Sua
madre Giunone è così adirata per questo fatto da gettare il proprio figlio dal Monte Olimpo, il
monte degli dei. A seguito della caduta, Vulcano rimane zoppo per sempre. Molto presto
sviluppa però straordinarie capacità nella lavorazione del metallo. Fabbrica gioielli, lo scettro di
Giove, le frecce di Apollo e Diana e l'armatura di Apollo. Per vendicarsi con sua madre, che lo
rinnega, realizza per lei un trono dorato, dotato di un dispositivo segreto. Una volta seduta su
questo trono, Giunone non potrà più rialzarsi, perché delle catene invisibili la tengono legata.
Solo se Vulcano potrà tornare sull'Olimpo, accetterà di liberarla. Giove, suo padre, acconsente
e in cambio gli dà in sposa la bella Venere. Questa però gli sarà tutt'altro che fedele.
Museo retico, Mediazione 2012
Mercurio / Ermes
Figlio di Giove e Maia
Uno degli amanti di Venere
Aspetto / carattere
Spesso raffigurato nudo o vestito parsimoniosamente
Gentile, servizievole, intelligente, allegro, furbo e pronto di parola
Gradevole compagno di viaggio
Attributi / simboli
Cappello e sandali alati
Caduceo
Borsellino a forma di sacchetto
Tartaruga
Funzione / Competenza
Dio messaggero e della retorica
Protettore dei commercianti, dei viandanti, dei vagabondi e dei ladri, degli scienziati e dei
maghi.
Mito / leggenda
Mercurio, già il giorno della sua nascita, gioca uno scherzo a suo fratello maggiore Apollo.
Egli si reca tra le montagne e quando incontra una tartaruga la prende e la priva del carapace,
intorno al quale avvolge una pelle di bovino con delle canne e vi fissa sette corde su una staffa.
Lo strumento così creato si chiama lira. In seguito, prima di ritornare nella propria culla, ruba la
mandria di suo fratello Apollo. Apollo è fuori di sé dalla rabbia ed esige che Mercurio gli
restituisca gli animali. Lo scaltro bambino, che giace innocente nella sua culla, risponde
ammiccante: " Apollo, che modo crudele di parlare a un piccolo bambino che è nato appena ieri
e che pensa a ben altro che ad allontanare dei bovini". Nel dire questo gli regala la sua lira.
Apollo è talmente entusiasta per la lira, che propone subito a Mercurio di scambiare la lira con i
bovini. È così che il dio delle arti è entrato in possesso della sua lira.
Museo retico, Mediazione 2012
Proserpina / Persefone
Figlia di Giove e Cerere
Moglie di Plutone
Aspetto / carattere
Giovane e bella
(viene descritta raramente)
Attributi / simboli
Melagrana, fiori, fiaccola
Funzione / Competenza
Dea degli inferi e dei morti, allo stesso tempo dea della fertilità, della primavera,
dell’abbondanza e della ricchezza
Simboleggia il corso della vita:
Vita – morte – risurrezione (seme – frutto – seme)
Mito / leggenda
Con la storia del suo rapimento la mitologia ha spiegato l'origine delle stagioni: Plutone aveva
rapito Proserpina, portandola negli Inferi. Per il dolore, sua madre Cerere lasciò inaridire tutte
le piante sulla Terra. Grazie alla mediazione di Giove, Proserpina poté nuovamente lasciare gli
Inferi, ma a seguito di un incantesimo d'amore (melagrana) rimase legata a Plutone. Perciò in
futuro avrebbe trascorso metà dell'anno con Plutone e l'altra metà con sua madre Cerere. Ogni
volta che scendeva agli Inferi, le piante sulla Terra seccavano e l'inverno aveva inizio. Quando
faceva ritorno sulla Terra, iniziava la primavera. (vedi Cerere)
Museo retico, Mediazione 2012
Vesta / Estia
Figlia di Saturno
Per restare vergine rifiuta la mano di Apollo e Nettuno
Aspetto / carattere
Spesso raffigurata seduta e velata
Discreta, saggia, amante della pace
Il suo più grande pregio: la castità
Attributi / simboli
Fuoco, patera, scettro, asino (non come animale da sacrificio, ma come simbolo dei mugnai e
fornai che la veneravano)
Funzione / Competenza
Dea vergine
della dimora
del focolare domestico e del fuoco sacro
dell’armonia famigliare
Veglia sul focolare domestico ed è responsabile che la fiamma non si spenga mai.
Le giovani figlie nubili della casa avevano il compito di custodire il fuoco.
Mito / leggenda
Apollo e Nettuno chiesero la mano di Vesta, che però rifiutò entrambe le volte e conservò la sua
verginità, simboleggiata dalla luce eterna che arde nel suo tempio.
Un giorno il dio Priapo intendeva usare violenza a Vesta durante il sonno, ma la dea venne
salvata dal ragliare di un asino. Per la rabbia, Priapo uccise l'asino, che trovò in seguito posto in
cielo quale costellazione.
Museo retico, Mediazione 2012
Scarica

Divinità romane - Raetisches Museum