SEMIOTICA DEL VISIVO
Figurativo e plastico
• Testo figurativo: rappresentazione di persone, animali,
oggetti, paesaggi ecc.
• Testo plastico: articolazione di spazi, linee, colori,
elementi compositivi astratti.
Concreto / astratto
• Semi esterocettivi (elementi figurativi minimi): legati alla percezione
del mondo esterno (alto/basso, duro/molle, volume/superficie,
destra/sinistra, ruvido/liscio, dolce/amaro)
• Semi interocettivi: concettuali, astratti (libero/costretto, cosa/evento,
processo/sistema) all’inquadramento concettuale che diamo al mondo
• Semi propriocettivi, legati all’esperienza percettiva del nostro stesso
corpo, articolazioni della categoria timica (felice/infelice,
doloroso/indolore)
• E relative isotopie (ridondanza semantica):
• Astratte (tematiche)
• Concrete
• passionali
• Un sema propriocettivo (/pesantezza di stomaco/) viene
figurativizzato come un cinghialetto vivo posizionato sullo
stomaco.
• La figurativizzazione appartiene al piano del contenuto e
può essere declinata sia in senso visivo che verbale (es.
la parabola è una figurativizzazione).
• Così i testi visivi come i testi verbali possono esser più o
meno figurativi, cioè più o meno concreti o astratti.
• La figurativizzazione può assumere le seguenti forme
•Esemplificazione,
•Metaforizzazione
•Sinestesia
Livelli di figuratività
• Elementi figurativi minimi (più astratti): alto/basso,
destra/sinistra
• Figure: es. camicie, acqua, fuoco ecc.
• Determinazioni figurative di personaggi: Bossi con la
camicia verde, un fiume, l’incendio di un palazzo ecc.
• Densità figurativa
• Livello figurale composto da formanti figurativi (es. camicie verdi)
• Livello figurativo (un politico con camicia verde)
• Livello iconico (rappresentazione di una situazione determinata con
Bossi in camicia verde)
Vedere/guardare
Vedere qualcosa significa decidere o sapere cosa
guardare, perciò riconoscere in una forma visiva un senso.
Le immagini non rappresentano le cose ma le nostre idee
delle cose.
Alcune immagini consentono una doppia lettura
(indecidibili, bistabili), dunque convocano un’attività
cognitiva.
(cfr. Marrone, Introduzione alla semiotica del testo, p. 138139, 140, 145)
Formanti
• Tratti visivi che consentono di riconoscere una configurazione come il
significante di un oggetto.
• Nella comprensione preliminare di un testo visivo scelgo tra tutti gli
elementi visibili quelli che mi sembrano pertinenti, significativi,
portatori di significato (operazione di pertinentizzazione).
• Formanti figurativi : simboli culturali, contorno delle figure
• Formanti plastici: colori, posizione delle figure nel foglio, linee, forme
Densità figurativa
• Alta densità figurativa (iconismo): una rappresentazione
produce un forte effetto di realtà
• Media
densità figurativa: l’oggetto è facilmente
riconoscibile ma non si produce un effetto di realtà
(figurativo)
• Bassa densità figurativa: presenza di pochi formanti,
rappresentazione astratta, l’osservatore deve compiere
un maggiore lavoro interpretativo (figurale).
Livello iconico
Antonello da Messina, San Girolamo nello studio,
1474-75
Lotto, San Girolamo in meditazione, 1509
• Spazio rappresentato a livello figurativo: lo studio, il
deserto, la natura
• Spazio rappresentante: superficie in cui compaiono le
figure e gli elementi della rappresentazione che possono
intrattenere tra loro diverse relazioni spaziali: in alto, in
basso, a destra, a sinistra, inglobati o inglobanti; rapporto
figura/sfondo, prospettiva (categoria topologica)
Livello figurativo
• Eco, Kant e l’ornitorinco, 1997
Questione della presunta similarità tra l’oggetto e la sua
rappresentazione.
Secondo Eco noi non confrontiamo le rappresentazioni
direttamente con gli oggetti ma con i loro tipi cognitivi
memorizzati, che comprendono anche fattori personali e
culturali.
Il tipo cognitivo mi permette di riconoscere le cose nella
realtà.
Nel riconoscimento delle rappresentazioni delle cose
(ipoicone) intervengono regole convenzionali e culturali.
Per Greimas il riconoscimento richiede l’intervento di una
griglia di lettura che costituisce la semiotica del mondo
naturale (macrosemiotica).
Livello figurale
Livello plastico
Kandinsky, Circles in a circle, 1923
Categorie di analisi plastica
• Topologiche: distribuzione degli elementi nello spazio: alto/basso;
destra/sinistra;
periferico/centrale;
segmentano l’insieme in parti discrete
circoscrivente/circoscritto;
• Eidetiche: forme (in senso geometrico: circolari, quadrate, ellittiche);
linee (curva, retta, spezzata, continua); contorni (frastagliato, netto)
• Cromatiche: colori (radicali cromatici: rosso, giallo, verde, blu;
acromatici: bianco, nero, grigio; semicromatici: marrone); saturazione
(quantità di bianco); luminosità (quantità di luce).
Come nel caso della semantica, non è possibile qui individuare un
inventario chiuso di categorie di analisi
Simbolismo e simisimbolismo
• Simbolismo: un tratto dell’espressione veicola un tratto del contenuto
(semiotiche monoplanari secondo Hjelmslev); esempio: il colore oro
nella cultura medievale sta per sacro; il verde nella cultura
contemporanea sta per natura; il nero per lutto ma anche per
eleganza.
• Semisimbolismo: un contrasto espressivo veicola un contrasto
semantico; tratti dell’espressione di tipo contrastivo (es. bianco/nero)
veicolano un’intera categoria del piano del contenuto (composta da
una coppia di termini in relazione di opposizione) (es. bene/male). In
uno spot pubblicitario si può dare l’analogia b/n : colore = disforia :
euforia. Si istituisce una sorta di analogia tra due elementi del piano
dell’espressione e due elementi sul piano del contenuto. Ad es. nella
pittura antica alto/piccolo : centrale/grande = precedente : successivo.
Cfr. Pozzato, Capire la semiotica, p. 107
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A MISURA DEL TUO DOMANI.
La categoria del piano dell’espressione sfuocato / a fuoco
(contrasto eidetico) rimanda semisimbolicamente alla
categoria del piano del contenuto personalizzato
/impersonale.
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Lezione del 27.3.2015