29 NOVEMBRE 2012
Presentazione di alcuni dati di supporto al Manifesto per la scuola.
Investimenti per la scuola
Attrattiva professionale
Salari dei docenti
Sovraccarico di lavoro
Classi numerose ed eterogenee
Burnout dei docenti
A cura del MdS
INVESTIMENTI PER LA SCUOLA
Spesa per l’educazione (cantone e comuni) rispetto alla spesa totale:
il Ticino è passato dal 21° posto nel 2006 al 24° posto nel 2009
Mentre nella spesa pubblica in generale siamo nella media svizzera (14° posto).
OFS, Finances du système éducatif. Edition 2012
Spesa pubblica per
allievo per cantone
Ticino: 21°in graduatoria
sul totale, ma:
SI = 3°
SE = 26°
SM = 9°
SMS =25°
Eppure il Ticino nel
2005 era al 7° posto in
Svizzera per la spesa
globale per abitante
Dati: Adriano Merlini, VPOD-docenti
Negli ultimi 20 anni i docenti hanno perso circa il
15% del loro potere d’acquisto
Somma delle perdite lorde accumulate sull’arco della
carriera per un/a docente assunto nel 1998*:
Scuola dell’infanzia:
Scuola elementare:
Scuola media:
Scuola media superiore:
80000.90000.106000.136000.-
*sono prese in considerazione le misure di risparmio adottate fino al 2007.
Queste cifre, calcolate dal collega Diego Lafranchi (MdS), non sono mai state contestate dal DECS.
I risultati ottenuti dagli studenti
sono inversamente proporzionali alle risorse a disposizione.
TASSO DI MATURITÀ PROFESSIONALI
(2010)
Sciaffusa
17,8%
1°
Neuchâtel
16,7%
2°
Giura
16,1%
3°
Ticino
16,0%
4°
Media Svizzera
12,8%
Svitto
8,2%
24°
Basilea Città
7,6%
25°
Ginevra
7,2%
26°
TASSO DI BACHELOR ACCADEMICI
(2011)
19,6%
1° Ginevra
17,7%
2° Ticino
17,2%
3° Giura
Media Svizzera
14,9%
9,8%
24° Glarona
9,3%
25° Obwaldo
9,3%
25° Turgovia
Fonte: Ufficio federale di statistica
Rielaborazione: Franco Mombelli, MdS
TASSO DI MATURITÀ LICEALI (2010)
Ticino
29,8%
1°
Basilea Città
28,8%
2°
Ginevra
27,5%
3°
Media Svizzera
19,8%
Sciaffusa
14,1%
24°
San Gallo
13,1%
25°
Glarona
12,3%
26°
1°
2°
3°
5°
24°
25°
26°
TASSO TOTALE DI BACHELOR
ACCADEMICI E SUP (2011)
Giura
34,0%
Basilea Campagna
31,9%
Neuchâtel
29,2%
Ticino
27,9%
Media Svizzera
27,5%
San Gallo
21,6%
Soletta
20,9%
Obwaldo
19,3%
ATTRATTIVA PROFESSIONALE
“Il miglioramento dell’efficacia e dell’equità dell’insegnamento passano in gran parte attraverso
la capacità di dare alle persone competenti la voglia di insegnare, di dispensare un insegnamento
di alta qualità (…). Gli insegnanti sono in effetti uno dei principali attori della qualità della
scuola. (…) Uno dei fattori fondamentali per attirare buoni insegnanti (…) è legato all’attrattiva
della professione. (…) l’attrattiva di una professione dipende in gran parte dalla combinazione
ottimale delle condizioni offerte (salario, ma anche organizzazione dell’orario di lavoro, funzioni
da svolgere, status del personale, stabilità lavorativa e formazione offerta durante la carriera.”
Fonte: AA.VV. (2010), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, pp. 373-375
Rielaborazione: Franco Mombelli, MdS
La formazione iniziale o abilitazione
è diventata più lunga ed onerosa rispetto al passato.
Scuola dell’obbligo e scuole medie superiori
Per ottenere l’abilitazione all’insegnamento bisogna superare l’esame d’ammissione al DFA-SUPSI. Poi…
… per le scuole comunali è necessario frequentare tre anni di formazione dopo l’ottenimento di una maturità;
… per la scuola media è necessario frequentare due anni di formazione dopo l’ottenimento di una laurea universitaria;
… per le scuole medie superiori è necessario frequentare un anno di formazione dopo l’ottenimento di un master
universitario.
Gli abilitandi devono pagare una tassa d’iscrizione di 800 franchi a semestre (1600 franchi per chi non risiede in
Svizzera).
Dopo di che i candidati professori entrano nel mercato del lavoro partecipando ai concorsi e ai colloqui di assunzione
organizzati dal Cantone o dai Comuni, senza la garanzia di ottenere un impiego.
Scuole professionali
L’IUFFP offre cicli di studio differenziati in base alla funzione, all'area di insegnamento e al tipo di attività svolta
nell'ambito della formazione professionale duale (apprendistati) o a tempo pieno.
- Il curricolo per docenti di conoscenze professionali, di cultura generale o di maturità professionale attivi a titolo
principale (metà tempo o più) conduce all'ottenimento di un diploma e prevede un percorso en emploi di 1800 ore di
formazione.
- Il curricolo per docenti, in genere di conoscenze professionali, attivi a titolo accessorio (meno di metà tempo)
conduce all'ottenimento di un certificato e prevede un percorso en emploi di 300 ore di formazione.
- Il curricolo, di stampo complementare, per docenti già in possesso di un'abilitazione all'insegnamento nel settore
secondario conduce all'ottenimento di un certificato e prevede un percorso en emploi di 300 ore di formazione.
Concorsi scolastici
2012/2013
* numero di persone fisiche
Non dipendenti dello Stato
Nazionalità
Sesso
altre nazionalità
donne
altre nazionalità
uomini
svizzeri
donne
svizzeri
uomini
italiani
donne
italiani
uomini
Totale
numero *
16
5
234
162
166
125
708
% sul totale dei conc. non dip.
2.26%
0.71%
33.05%
22.88%
23.45%
17.66%
100.00%
subtotali subtotali in %
21
2.97%
396
55.93%
291
41.10%
In sintesi:
Su 2096 partecipanti al concorso…
… solo il 19% sono nuovi candidati
«indigeni» (erano il 22% nel 2011).
Dati: Foglio ufficiale n°95, 29.11.2011
“Il confronto tra il numero di candidati ritenuti idonei e il numero di assunzioni secondo la
materia insegnata evidenzia qualche effetto di penuria. Per alcune materie negli ultimi anni non
solo la scelta si è particolarmente ristretta (…), ma addirittura il numero dei candidati giudicati
idonei era inferiore al numero di posti da attribuire. (…) In questo casi, il dipartimento può
ripubblicare un concorso (…) oppure scegliere tra i candidati non idonei, concedendo un incarico
speciale da verificare.”
“Questi dati rendono lecito avanzare qualche dubbio in merito alla reale possibilità di scelta del
migliore candidato da parte del sistema scolastico.”
Fonte: AA.VV. (2010), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, p. 382
I dati mostrano che, negli ultimi quindici anni, il corpo insegnante è diventato prevalentemente
femminile, mentre i ruoli dirigenziali restano a dominanza maschile.
Scuola a tutto campo suggerisce che «una politica del personale insegnante può prefiggersi di
equilibrare la rappresentazione per generi nelle scuole e nei vari ordini d’insegnamento.»
Vi è già chi ha ipotizzato l’introduzione di «quote azzurre».
E se si pensasse piuttosto ad una reale ri-valorizzazione della professione affinché migliori
l’attrattiva per tutte e tutti?
SALARI DEI DOCENTI
La leggenda dei 130000 franchi di stipendio…
Si tratta del salario massimo della classe 33 e riguarda quindi i docenti SMS in fine
carriera ossia… 540 persone su 5102. I docenti SMS sono circa il 10% degli insegnanti.
Il 40% circa degli insegnanti lavora nelle scuole comunali. Un/a docente di scuola
dell’infanzia inizia con 4000 franchi netti al mese (4450 con refezione) ed un/a maestro/a
delle elementari con 4600 franchi.
Questi stipendi sono paragonabili a quanto percepisce un muratore qualificato e, a parità
di formazione, sono inferiori rispetto al settore privato di ben 1000 franchi lordi per la
scuola dell’infanzia e 300 per le elementari.
Nel 2006, il salario medio di un docente delle scuole comunali nominato nei primi
quattro anni di lavoro risulta inferiore a quanto percepito da un salariato di pari livello
formativo (formazione professionale superiore) impiegato nei settori secondario e
terziario dell’economia privata ticinese.
(Scuola a tutto campo, 2010, p.383)
Dati: Giuseppe Sergi
Il Ticino è l’unico cantone che non prevede sgravi per i docenti oltre una certa età.
I docenti nominati sono circa il 60%, resta quindi un 40% di precari.
Il blocco degli scatti salariali (mancato riconoscimento degli aumenti annuali nei primi
due anni di insegnamento) per i docenti neoassunti applicato per i primi due anni
(concessi invece agli impiegati) implica poi un ritardo nella progressione salariale che si
protrae per i 19 anni iniziali della carriera del docente (fino al raggiungimento del
massimo salariale) comportando una perdita salariale valutabile attorno ai 70.000 CHF.
Dati: Gianluca D’Ettorre, OCST
Poche settimane fa l’Associazione mantello svizzera ha chiesto una rivalutazione dei
salari del 6% (partendo da una situazione ben migliore della nostra, la quale è in realtà
ancora peggiore di quanto appaia sulla Statistiche federale degli stipendi 2011 (LHC)
dove peraltro non compaiono neppure molte delle misure di risparmio appena elencate).
Dati: Gianluca D’Ettorre, OCST
Evoluzione percentuale del salario dei docenti cantonali ticinesi: 1991-2007
salari privati CH
salari docenti TI
senza risparmi
salari docenti TI
effettivi
I dati, basati sullo stipendio della classe 34 al massimo di anzianità, sono
influenzati dai contributi di solidarietà, dal carovita e dall’ora in più, ad esempio,
ma non dalle due classi in meno per i neoassunti, dai mancati scatti d’anzianità, etc
etc ... sic!.
(Elab. dati: Prof. Diego Lafranchi)
I massimi salariali nella scuola elementare e
nella scuola media: dati LCH 2010
TI
Massimo salariale SE in Svizzera.
Dati LCH 2010
OW
GR
NW
JU
LU
TI
VS
JU
NE
GL
GR
FR
VD
UR
BE
LU
AI
GL
MEDIA
SG
FR
AR
SZ
AR
VD
MEDIA
SO
TG
SZ
AG
SO
SH
GE
ZG
BL
SH
ZG
FL
ZH
ZH
0
20000
40000 60000 80000 100000 120000 140000 160000
Differenza dalla media CH= 15%
Dal top= 32%
Dati: Adriano Merlini, VPOD-docenti
0
20000
40000
60000
80000
100000 120000 140000 160000 180000
Differenza dalla media CH=14%
Dal top= 25%
Salari dei
docenti
svizzeri a
confronto:
SMS
Tra la mediana
del Ticino,
ultimo con
8’410.-, e
quella di Zugo,
primo con
11’919.-,vi è
una differenza
del 30%.
Nell’insieme del
pubblico
impiego il
divario si
“riduce” al 25%
Dati: Adriano Merlini, VPOD-docenti
Tagli salariali dal 1993 al 2008 dipendenti cantonali e docenti comunali
1. Misure con effetto definitivo
1.1. Taglio del carovita
1993: 3,3% oltre i 60'000.1994: 0,3% sullo stipendio
1995: 0,9% sullo stipendio
1996: 0,68% sullo stipendio
2005: 0,78% sullo stipendio
2006: 0,5% sullo stipendio
2007: 0,25% sullo stipendio
A seguito del taglio del carovita 1993-2007, le
perdite definitive sullo stipendio reale
ammontano circa al 5% (= 5‘000 Fr. annui)
per uno stipendio di 100'000 Fr.
1.2 Altri tagli
1995: soppressione indennità economia domestica
per coniugati senza figli
1996: taglio del salario orario dei docenti supplenti
1997: taglio del salario del personale ausiliario
1997: soppressione indennità economia domestica
anche per coniugati con figli oltre 12 anni
1998: taglio del rimborso spese viaggio e indennità
per corsi aggiornamento facoltativi e taglio ore
riconosciute per abilitazione nel settore
professionale
2004/2005, anno scolastico: aumento del tempo di
lavoro (1 ora-lezione) dei docenti cantonali
Dati: Adriano Merlini, VPOD-docenti
1.3 Secondo pilastro
1995: aumento da 30 a 40 anni per raggiungere il
massimo nella Cassa pensioni (per affiliati dal
1.1.1995)
1997: aumento premi di 1,05 punti
1998: aumento premi di 1,05 punti
1999: soppressione del rincaro sulle rendite sino al
5% cumulato
2000: calcolo della rendita vecchiaia sulla media
degli ultimi 10 anni e altre misure di
risanamento
2005: aumento premio di 1 punto (premio attuale =
11,5% dello stipendio assicurato), taglio del
50% del carovita sulle rendite, finanziamento
del 37,5% della rendita ponte AVS per
prepensionamento
2. Misure con effetto prolungato
Dal 1997 ad oggi: riduzione di 2 classi stipendio per
i neoassunti
1997: blocco scatto anzianità
1999: blocco scatto anzianità
2005: blocco scatto anzianità (non applicato ai
docenti cantonali a seguito dell’aumento
dell’ora-lezione)
3. Tagli con effetto annuale
1998: contributo di solidarietà 2,5% oltre i 40'000.1999: contributo di solidarietà 1,25% oltre i 40'000.2005: contributo di risanamento 1,1% oltre i 20'000.2006: contributo di risanamento 1,1% oltre i 20'000.2007: contributo di risanamento 1,1% oltre i 20'000.-
SOVRACCARICO DI LAVORO
Alla scuola si chiede troppo!
•
•
•
•
I compiti «tradizionali» (preparazione, correzione, valutazione, consulenze, rapporti
con le famiglie, aggiornamento, attività extrascolastiche…) sono diventati più
onerosi in termini di tempo, di responsabilità e di competenze;
Si moltiplicano le nuove mansioni ed i momenti da dedicare alla prevenzione:
violenze, dipendenze, nuove tecnologie, razzismo, ecologia, affettività e sessualità,
indebitamento, bullismo sono alcuni esempi;
Si assiste all’erosione del tempo a disposizione per il compito fondamentale della
scuola, ossia lo svolgimento dei programmi;
Mancano le risorse per far fronte ai vecchi ed ai nuovi compiti: tempo per
l’aggiornamento, risorse finanziarie, potenziamento dei servizi.
I docenti sono chiamati a supplire ogni carenza che emerge da una realtà sociale sempre
più complessa.
È necessario ed urgente ridefinire il profilo professionale del docente,
investire maggiormente nella scuola e rendere più attrattivo il nostro
mestiere migliorando le condizioni di lavoro.
Mansioni del/la docente di classe nella scuola media*
Docente di classe e insieme della classe
- gestisce l'ora di classe, momento dedicato a:
- alla vita della classe e alla risoluzione dei relativi problemi;
- al bilancio dell’attività di apprendimento;
- ai metodi di studio e di organizzazione del lavoro; alla trattazione di temi d’interesse della classe e di
attualità;
- all’informazione scolastica e professionale
- fornire alla classe tutte le informazioni istituzionali che concernono l’attività della scuola
- alle attività dell’assemblea degli allievi (classi III e IV)
- coordinare l’elezione dei rappresentanti di classe
- coordinare le discussioni tra la classe e l’assemblea allievi
- comunicazione a seguito dei consigli di classe
- introdurre gli allievi, soprattutto di prima media, alla vita scolastica, alla sua organizzazione, alle sue regole
- creare un clima di classe positivo, da realizzarsi con attività specifiche
- riprendere e discutere quanto svolto durante le attività educative “speciali”
- cura il buon andamento della classe ;
- verifica il carico di lavoro degli allievi;
- coordinare le attività scolastiche proposte nelle diverse materie, in particolare i compiti e le verifiche
- collabora con il servizio di orientamento professionale (in particolare in quarta media)
- organizzare le attività educative e ricreative della classe (uscite, corsi, giornate progetto)
- partecipare alle attività educative e ricreative della classe, alcune delle quali implicano il coinvolgimento in uscite di più
giorni, con responsabilità giorno e notte
* Questo elenco è stato stilato dal gruppo docenti sme del MdS nel 2010 nell’ambito della consultazione delle sedi sul documento
di Edo Dozio Il docente di classe nella scuola media (aprile 2009) . I gridi d’allarme e le richieste espresse dai Plenum sono
rimaste – anche in questo ambito - lettera morta.
Docente di classe e singoli allievi
- valuta i problemi scolastici degli allievi e costituisce il primo livello di aiuto;
- cura la redazione dei rapporti scolastici (cappello introduttivo al giudizio, proposta di nota di comportamento alla fine
dell’anno) e segnala eventuali problemi ai colleghi;
- consegna e discute i rapporti scolastici con i singoli allievi
- assicurare la sorveglianza delle assenze degli allievi, la loro registrazione e la verifica delle giustificazioni;
- partecipa ai gruppi operativi per le situazioni definite “difficili” che coinvolgono allievi della sua classe di riferimento;
- coordinare i progetti pedagogici destinati agli allievi in difficoltà o in situazione di disadattamento, in collaborazione con il
docente di sostegno pedagogico (progetti formativi differenziati);
- viene coinvolto nelle procedure disciplinari;
- collabora all’orientamento dell’allievo
- in seconda per la scelta del curricolo per il secondo biennio,
- in terza per la preparazione all’orientamento
- in quarta per la scelta formativa successiva
Docente di classe e genitori
- assicura i contatti con le famiglie;
- allievi e genitori si rivolgono a lui per avere informazioni e per discutere eventuali difficoltà
- incontra i genitori di propria iniziativa o su mandato del consiglio di classe
- conduce e anima gli incontri del consiglio di classe con i genitori
- conduce e anima le serate con tutti i genitori della classe;
- presenzia alle serate organizzate dalla direzione o dall’assemblea dei genitori e rivolte alle famiglie;
- organizzare le attività che possono essere coordinate con i genitori;
- comunicare alla famiglia le informazioni e le disposizioni organizzative sulle attività di istituto o di classe;
Docente di classe e colleghi (consiglio di classe)
- preparare il consiglio di classe raccogliendo tutte le informazioni necessarie;
- presiede il consiglio di classe;
- è incaricato di riunirlo almeno tre volte l'anno al di fuori delle ore di lezione;
- discutere e cercare soluzioni per situazioni (individuali o di gruppo) di disagio segnalate dai colleghi stessi o da allievi o da
genitori
- informa i colleghi di eventuali decisioni disciplinari o problemi particolari emersi a proposito dell’uno o l’altro allievo
Ognuna di queste mansioni richiede tempo, energie,
formazione personale, confronto con gli altri,…
Nel 2010 le sedi di scuola media sono state invitate ad esprimersi in merito alla docenza di
classe. Dal rapporto conclusivo pubblicato dall’UIM (marzo 2011) emerge un forte disagio:
insufficienza dello sgravio di un’ora, carico di lavoro e di responsabilità crescente ed eccessivo,
mancanza di risorse, situazioni difficili in aumento,…
Il prof. Vanetta annunciava che «a decorrere dal mese di marzo 2011, prenderà avvio la terza
fase del progetto, nel corso della quale si cercherà di individuare le proposte operative e le
iniziative da promuovere per valorizzare la figura del docente di classe nella scuola media.»
Stiamo aspettando…
Mansioni di ogni docente di scuola media*
Preparazione, esecuzione, gestione e analisi delle lezioni
Prima:
Definizione degli obiettivi
Scelta delle attività da svolgere
Pianificazione del lavoro in classe
Ricerca di documentazione
Stesura del piano di lezione
Preparazione delle schede
Preparazione delle presentazioni e attività
multimediali (es. LIM)
Valutazione degli allievi
Preparazione delle verifiche scritte e orali
Correzione delle verifiche
Annotazione dei risultati
Preparazione dei giudizi
Preparazione delle note
Inserimento dei dati in GAGI
Consigli di classe (4 all’anno)
Insegnamento
Insegnamento differenziato
Mantenimento della disciplina
Gestione di casi particolari (es. dislessia)
Incontri con allievi (singoli o a gruppi)
Colloqui educativi (per comportamento o
profitto)
Discussione e ricerca di soluzioni per problemi
socio-affettivi
Conversazioni di reciproca conoscenza
Interventi in caso di conflitti
Correzione di esercizi svolti in classe
Analisi della lezione svolta
Studio di correttivi
Incontri con genitori
Colloqui personali
Conferenze tematiche
Serate informative
Durante:
Dopo:
* Questo elenco è stato stilato dai colleghi della scuola media di Ambrì in vista della giornata del 29 novembre.
Formazione e corsi di aggiornamento per i docenti
Riunioni per docenti di materia
Corsi per gruppi di materia
Corsi CAS
Corso RCP
Documentazione personale
Presenze in sede
Plenum docenti
Consigli di classe
Bollino rosso
Supplenze interne
Tre ore settimanali a disposizione per attività di sede
Sorveglianza mensa
Sorveglianza ricreazione
Quattro settimane estive a disposizione della sede e per corsi
di aggiornamento
Uscite e attività extrascolastiche
Passeggiate scolastiche
Uscite di studio
Attività e giornate speciali
Teatro
Bollettino di sede “Mediaviva”
Conferenze
Mostre
Prevenzione (conflitti, alcool, droghe, fumo, alimentazione,
nuove tecnologie, ...)
Corsi sportivi (Tenero, sci alpino, sci di fondo, ciaspole)
Apparecchiature e laboratori
Manutenzione e gestione di audiovisivi,
apparecchiature e programmi informatici,
laboratorio di scienze, magazzino ed. fisica,
aule di tecnica e visiva, aule di materia
Altro
Alfabetizzazione informatica
Gestione assenze e aggiornamento in GAGI
Gestione sito Web
Collaborazioni con DFA
Materiale economato
Materiali e libri di testo nelle aule
Servizio di Sostegno Pedagogico (SSP)
Negli ultimi vent’anni gli allievi di scuola media seguiti dal SSP sono passati dal 12% al
16%.
Il servizio non dispone più delle risorse necessarie per occuparsi di tutti i ragazzi che ne
avrebbero bisogno.
Sostegno pedagogico e corso pratico
Art. 39 Per il servizio di sostegno pedagogico e corso pratico ogni istituto dispone complessivamente di:
a) fino a 14 sezioni: 1,5 posti, di cui almeno 1 per il sostegno pedagogico;
b) da 15 a 20 sezioni: 2 posti, di cui almeno 1,5 per il sostegno pedagogico;
c) da 21 a 26 sezioni: 2,5 posti, di cui almeno 1,5 per il sostegno pedagogico;
d) oltre 26 sezioni: 3,5 posti, di cui almeno 2,5 per il sostegno pedagogico.
In casi particolari, la distribuzione dei tempi tra il sostegno pedagogico e il corso pratico è decisa di comune
accordo tra la direzione e il capogruppo.
Da: Regolamento della scuola media (1996)
Il rapporto previsto dal regolamento è ormai insufficiente!
La mancata considerazione e l’assenza di coinvolgimento degli insegnanti nella definizione delle
priorità e dei bisogni della scuola è ormai una costante da diversi anni.
Quando non vengono ignorati, i suggerimenti vengono realizzati a «costo zero», ossia caricando gli
insegnanti di lavoro supplementare non retribuito.
È più che mai urgente aprire un ampio dibattito, coinvolgendo tutte le parti in causa, per identificare i
bisogni della scuola, ridefinire il profilo professionale del docente e mettere finalmente a disposizione
le risorse necessarie.
Più di un anno fa, l’on. Bertoli scriveva: «il nostro principale impegno deve andare nella direzione di dare gli
strumenti e le risorse necessarie alla scuola e ai suoi educatori per operare con qualità. Solo in questo modo
potremo raggiungere l’obiettivo di una scuola che offre alle proprie componenti un ambiente sicuro e favorevole alla
salute, nel rispetto delle differenze individuali, dove ciascuno può vivere, lavorare, imparare e sviluppare
armoniosamente la propria personalità e le proprie potenzialità secondo i propri ritmi.»
Da: Atti del convegno La promozione della salute nella scuola, p.4.
CLASSI NUMEROSE ED ETEROGENEE
Dati: Adriano Merlini, VPOD-docenti
Il Ticino ha il tasso di scolarizzazione speciale più
basso della Svizzera: 2.3% contro una media
nazionale del 6.2% (fino al 9% di Basilea).
OFS, Mosaïque de l’éducation en Suisse, 2007, p.43.
TASSO DI ALLIEVI STRANIERI NELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO (2011)
Ginevra
41,1%
1°
Basilea Città
34,7%
2°
Vaud
31,9%
3°
Ticino
24,0%
7°
Media Svizzera
22,9%
Uri
9,0%
24°
Giura
8,4%
25°
Appenzello Interno
7,1%
26°
TASSO DI CLASSI MOLTO ETEROGENEE
PER NAZIONALITÀ O LINGUA MATERNA DEGLI ALLIEVI (2010)
1°
2°
3°
10°
24°
25°
26°
SCUOLA ELEMENTARE
Ginevra
75,7%
Basilea Città
69,6%
Vaud
53,4%
Media Svizzera
40,4%
Ticino
39,5%
Nidwaldo
5,6%
Uri
1,5%
Appenzello Interno
0,0%
1°
2°
3°
5°
24°
25°
26°
SCUOLA MEDIA
Ginevra
75,9%
Basilea Città
72,7%
Vaud
46,6%
Ticino
39,8%
Media Svizzera
37,0%
Giura
4,8%
Uri
2,6%
Appenzello Interno
0,0%
Il numero di allievi seguiti dal Servizio di Sostegno Pedagogico
è in costante aumento ad ogni livello della scuola dell’obbligo…
SI
1971 (6)
83-84
84-85
ritardo
curriculare
(3) bambini di
6 anni
rinvio SI pop
SSP (1)
rinvio SI pop
tot (5)
SME
popo SSP
classi
ripetute (3)
ritardo
non
curriculare
promossi SE
(3)
(2)
25.6
pop SSP
classi
ripetute (3)
% allievi seguiti SSP
ritardo
curriculare
(3)
non
promossi
SME (2)
85-86
49.2
.3
0.9
.8
.9
86-87
27.4
.8
1.4
.8
.7
87-88
19.0
.2
1.7
0.1
.9
88-89
17.5
.8
2.6
1.9
1.1
89-90
19.6
90-91
20.8
91-92
20.1
92-93
12.2
93-94
94-95
95-96
1)
2)
3)
4)
5)
6)
SE
8.3
25.4
.6
2.1
2.1
1.5
3.5
.1
2.1
2.0
1.5
3.2
.1
2.0
2.5
2.2
2.1
3.1
.0
2.3
2.0
2.2
16.9
1.7
3.4
.1
2.9
2.6
2.5
16.8
1.7
2.7
.7
2.8
3.0
2.7
2.3
.7
3.0
2.9
2.6
1.8
25.0
10.4
20.9
1.7
19.5
1.6
43.2
41.1
31.5
96-97
13.9
1.5
2.0
.3
3.0
2.9
3.0
97-98
14.1
1.6
1.5
0.6
3.1
3.8
3.7
98-99
18.0
1.6
1.2
0.2
3.0
4.1
3.5
27.9
1.2
1.4
4.0
4.0
4.2
1999-2000
7.6
15.4
2000-2001
8.5
2001-2002
17.9
16.3
1.5
16.2
15.2
1.5
26.1
1.2
0.8
3.9
3.7
4.0
9.0
15.2
15.4
1.6
25.3
1.3
1.9
4.3
4.5
4.7
2002-2003
8.3
13.1
10.9
15.5
1.2
24.0
1.6
0.7
4.7
4.3
4.5
2003-2004
3.2
11.5
9.5
15.1
1.1
22.9
1.2
1.8
5.2
4.2
4.9
2004-2005
2.7
13.1
7.2
15.5
1.2
22.6
1.2
1.1
5.7
5.0
5.1
2005-2006
3.1
15.1
7.7
13.7
1.2
21.8
1.5
0.5
5.4
5.3
5.0
2006-2007
2.9
12.7
8.6
12.5
1.3
21.3
1.7
1.1
6.1
5.8
5.7
2007-2008 (4)
2008-2009
2009-2010
2.9
13.2
7.2
8.0
7.5
12.5
1.6
1.4
1.5
21.3
1.8
1.9
2.3
0.5
6.5
5.9
5.7
15.8
14.7
33.9
28.6
27.1
dati SSP; cambio di riferimento nell'anno 03-04, da popolazione di 3°livello a popolazione totale della SI (dati SSP)
dati fine anno; % sulla popolazione totale, di non promossi alla fine dell'anno (dati fine anno)
dati SSP
utimo anno di rilevazione dei dati SSP
dati fine anno
Dati: Giovanni Galli
dati DPE
… nel frattempo tutti gli indicatori relativi alle bocciature, rinvii,
ritardi scolastici sono diminuiti, anche in maniera molto forte.
1) dati SSP; cambio di riferimento nell'anno
03-04, da popolazione di 3°livello a
popolazione totale della SI (dati SSP)
2) dati fine anno; % sulla popolazione totale,
di non promossi alla fine dell'anno
(dati fine anno)
3) dati SSP
4) ultimo anno di rilevazione dei dati SSP
5) dati fine anno
6) dati DPE
Chi ha permesso questo miglioramento,
caricandosi una notevole mole di lavoro supplementare
ed evitando allo Stato di investire maggiori risorse?
Dati: Giovanni Galli
BURNOUT dei DOCENTI
Les exigences psychologiques sont élevées pour atteindre des objectifs, mais la marge décisionnelle est faible.
Ce sont les principaux candidats au burn-out. Professions à risque:
Corps médical (domaine de la santé mentale)
Corps médical (domaine de la santé physique)
Pilotes (avions de ligne)
Conducteurs (transports publics)
Routiers - Travailleurs sociaux
Enseignants à l'école secondaire
Personnel de soin aux handicapés
Policiers – Journalistes
Modèle de Karasek
Selon des médecins italiens, 50 % de la pathologie psychiatrique responsable d’inaptitude au travail des enseignants
est corrélée a leur activité professionnelle. Le risque de développer des troubles psychiques se rencontre 2 fois plus
chez les enseignants que chez les employés du public, 2,5 fois plus que chez les personnels de sante et 3 fois plus
que chez les ouvriers du secteur public.
Lodolo D’Oria V. et al. Quale rischio di patologia psichiatrica per la categoria professionale degli insegnanti ? Medicina del Lavoro
2004 ; 5. In: G. Fotinos & J.M. Horenstein La qualité de vie au travail dans les lycées et collèges. Le « burnout » des enseignants
Nel canton Berna è stato recentemente condotto uno studio sul burnout dei docenti, sostenuto
dal FNS e coordinato dal professor Hofer.
Les enseignants victimes d’un burnout ne souffrent pas seulement des exigences liées à leur
profession, mais aussi d’un manque de reconnaissance de la part de leur entourage
professionnel. Ils sont très déstabilisés par les réformes scolaires répétées.
Les enseignants sont nombreux à faire face à des symptômes d’épuisement; rien que dans le
canton de Berne, ils sont chaque année entre 70 et 100 à être mis en arrêt maladie pour une période
prolongée.
Comment ces enseignants interprètent-ils leur dépression?
Ils se sont sentis chroniquement mis sous pression pendant des années, et ont raconté avoir
travaillé jusqu’aux limites de leurs capacités, tout en perdant le plaisir d’exercer leur métier. A cela
est venu s’ajouter l’impression d’un déficit croissant de reconnaissance: de la part des élèves, des
collègues, de la direction de l’établissement et de la société. Les enseignants interrogés avaient le
sentiment de donner continuellement et de ne rien recevoir en retour. Par ailleurs, ils devaient pour
la plupart d’entre eux composer avec la double contrainte de la vie familiale et de la vie
professionnelle.
Fonte: Comunicato FNS del 09.02.2012 - http://www.snf.ch/F/NewsPool/Pages/mm_12feb09.aspx
La crociata di questi giorni per tagliare altri 50 milioni
di spesa pubblica è molto pericolosa.
Tale contesto rende la nostra protesta più che mai necessaria.
È di fondamentale importanza far capire la situazione di difficoltà vissuta nelle scuole.
La scuola ticinese sta vivendo una fase cruciale, caratterizzata da un forte ricambio generazionale
in seno al corpo docenti. Chi diventa docente oggi reggerà le sorti della nostra scuola per i prossimi
decenni. Se non ci si preoccupa subito di attirare verso la professione di docente i migliori
potenziali candidati ed investire maggiori risorse, sarà inevitabile assistere ad un peggioramento
della sua qualità.
Signore e signori parlamentari… ci stiamo mobilitando anche per i vostri figli!
Se volete che bambini e ragazzi apprendano in condizioni di qualità…
date alla scuola le risorse necessarie!
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Schede informative, MdS - Movimento della Scuola