29 NOVEMBRE 2012 Presentazione di alcuni dati di supporto al Manifesto per la scuola. Investimenti per la scuola Attrattiva professionale Salari dei docenti Sovraccarico di lavoro Classi numerose ed eterogenee Burnout dei docenti A cura del MdS INVESTIMENTI PER LA SCUOLA Spesa per l’educazione (cantone e comuni) rispetto alla spesa totale: il Ticino è passato dal 21° posto nel 2006 al 24° posto nel 2009 Mentre nella spesa pubblica in generale siamo nella media svizzera (14° posto). OFS, Finances du système éducatif. Edition 2012 Spesa pubblica per allievo per cantone Ticino: 21°in graduatoria sul totale, ma: SI = 3° SE = 26° SM = 9° SMS =25° Eppure il Ticino nel 2005 era al 7° posto in Svizzera per la spesa globale per abitante Dati: Adriano Merlini, VPOD-docenti Negli ultimi 20 anni i docenti hanno perso circa il 15% del loro potere d’acquisto Somma delle perdite lorde accumulate sull’arco della carriera per un/a docente assunto nel 1998*: Scuola dell’infanzia: Scuola elementare: Scuola media: Scuola media superiore: 80000.90000.106000.136000.- *sono prese in considerazione le misure di risparmio adottate fino al 2007. Queste cifre, calcolate dal collega Diego Lafranchi (MdS), non sono mai state contestate dal DECS. I risultati ottenuti dagli studenti sono inversamente proporzionali alle risorse a disposizione. TASSO DI MATURITÀ PROFESSIONALI (2010) Sciaffusa 17,8% 1° Neuchâtel 16,7% 2° Giura 16,1% 3° Ticino 16,0% 4° Media Svizzera 12,8% Svitto 8,2% 24° Basilea Città 7,6% 25° Ginevra 7,2% 26° TASSO DI BACHELOR ACCADEMICI (2011) 19,6% 1° Ginevra 17,7% 2° Ticino 17,2% 3° Giura Media Svizzera 14,9% 9,8% 24° Glarona 9,3% 25° Obwaldo 9,3% 25° Turgovia Fonte: Ufficio federale di statistica Rielaborazione: Franco Mombelli, MdS TASSO DI MATURITÀ LICEALI (2010) Ticino 29,8% 1° Basilea Città 28,8% 2° Ginevra 27,5% 3° Media Svizzera 19,8% Sciaffusa 14,1% 24° San Gallo 13,1% 25° Glarona 12,3% 26° 1° 2° 3° 5° 24° 25° 26° TASSO TOTALE DI BACHELOR ACCADEMICI E SUP (2011) Giura 34,0% Basilea Campagna 31,9% Neuchâtel 29,2% Ticino 27,9% Media Svizzera 27,5% San Gallo 21,6% Soletta 20,9% Obwaldo 19,3% ATTRATTIVA PROFESSIONALE “Il miglioramento dell’efficacia e dell’equità dell’insegnamento passano in gran parte attraverso la capacità di dare alle persone competenti la voglia di insegnare, di dispensare un insegnamento di alta qualità (…). Gli insegnanti sono in effetti uno dei principali attori della qualità della scuola. (…) Uno dei fattori fondamentali per attirare buoni insegnanti (…) è legato all’attrattiva della professione. (…) l’attrattiva di una professione dipende in gran parte dalla combinazione ottimale delle condizioni offerte (salario, ma anche organizzazione dell’orario di lavoro, funzioni da svolgere, status del personale, stabilità lavorativa e formazione offerta durante la carriera.” Fonte: AA.VV. (2010), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, pp. 373-375 Rielaborazione: Franco Mombelli, MdS La formazione iniziale o abilitazione è diventata più lunga ed onerosa rispetto al passato. Scuola dell’obbligo e scuole medie superiori Per ottenere l’abilitazione all’insegnamento bisogna superare l’esame d’ammissione al DFA-SUPSI. Poi… … per le scuole comunali è necessario frequentare tre anni di formazione dopo l’ottenimento di una maturità; … per la scuola media è necessario frequentare due anni di formazione dopo l’ottenimento di una laurea universitaria; … per le scuole medie superiori è necessario frequentare un anno di formazione dopo l’ottenimento di un master universitario. Gli abilitandi devono pagare una tassa d’iscrizione di 800 franchi a semestre (1600 franchi per chi non risiede in Svizzera). Dopo di che i candidati professori entrano nel mercato del lavoro partecipando ai concorsi e ai colloqui di assunzione organizzati dal Cantone o dai Comuni, senza la garanzia di ottenere un impiego. Scuole professionali L’IUFFP offre cicli di studio differenziati in base alla funzione, all'area di insegnamento e al tipo di attività svolta nell'ambito della formazione professionale duale (apprendistati) o a tempo pieno. - Il curricolo per docenti di conoscenze professionali, di cultura generale o di maturità professionale attivi a titolo principale (metà tempo o più) conduce all'ottenimento di un diploma e prevede un percorso en emploi di 1800 ore di formazione. - Il curricolo per docenti, in genere di conoscenze professionali, attivi a titolo accessorio (meno di metà tempo) conduce all'ottenimento di un certificato e prevede un percorso en emploi di 300 ore di formazione. - Il curricolo, di stampo complementare, per docenti già in possesso di un'abilitazione all'insegnamento nel settore secondario conduce all'ottenimento di un certificato e prevede un percorso en emploi di 300 ore di formazione. Concorsi scolastici 2012/2013 * numero di persone fisiche Non dipendenti dello Stato Nazionalità Sesso altre nazionalità donne altre nazionalità uomini svizzeri donne svizzeri uomini italiani donne italiani uomini Totale numero * 16 5 234 162 166 125 708 % sul totale dei conc. non dip. 2.26% 0.71% 33.05% 22.88% 23.45% 17.66% 100.00% subtotali subtotali in % 21 2.97% 396 55.93% 291 41.10% In sintesi: Su 2096 partecipanti al concorso… … solo il 19% sono nuovi candidati «indigeni» (erano il 22% nel 2011). Dati: Foglio ufficiale n°95, 29.11.2011 “Il confronto tra il numero di candidati ritenuti idonei e il numero di assunzioni secondo la materia insegnata evidenzia qualche effetto di penuria. Per alcune materie negli ultimi anni non solo la scelta si è particolarmente ristretta (…), ma addirittura il numero dei candidati giudicati idonei era inferiore al numero di posti da attribuire. (…) In questo casi, il dipartimento può ripubblicare un concorso (…) oppure scegliere tra i candidati non idonei, concedendo un incarico speciale da verificare.” “Questi dati rendono lecito avanzare qualche dubbio in merito alla reale possibilità di scelta del migliore candidato da parte del sistema scolastico.” Fonte: AA.VV. (2010), Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese, Locarno, SUPSI-DFA, p. 382 I dati mostrano che, negli ultimi quindici anni, il corpo insegnante è diventato prevalentemente femminile, mentre i ruoli dirigenziali restano a dominanza maschile. Scuola a tutto campo suggerisce che «una politica del personale insegnante può prefiggersi di equilibrare la rappresentazione per generi nelle scuole e nei vari ordini d’insegnamento.» Vi è già chi ha ipotizzato l’introduzione di «quote azzurre». E se si pensasse piuttosto ad una reale ri-valorizzazione della professione affinché migliori l’attrattiva per tutte e tutti? SALARI DEI DOCENTI La leggenda dei 130000 franchi di stipendio… Si tratta del salario massimo della classe 33 e riguarda quindi i docenti SMS in fine carriera ossia… 540 persone su 5102. I docenti SMS sono circa il 10% degli insegnanti. Il 40% circa degli insegnanti lavora nelle scuole comunali. Un/a docente di scuola dell’infanzia inizia con 4000 franchi netti al mese (4450 con refezione) ed un/a maestro/a delle elementari con 4600 franchi. Questi stipendi sono paragonabili a quanto percepisce un muratore qualificato e, a parità di formazione, sono inferiori rispetto al settore privato di ben 1000 franchi lordi per la scuola dell’infanzia e 300 per le elementari. Nel 2006, il salario medio di un docente delle scuole comunali nominato nei primi quattro anni di lavoro risulta inferiore a quanto percepito da un salariato di pari livello formativo (formazione professionale superiore) impiegato nei settori secondario e terziario dell’economia privata ticinese. (Scuola a tutto campo, 2010, p.383) Dati: Giuseppe Sergi Il Ticino è l’unico cantone che non prevede sgravi per i docenti oltre una certa età. I docenti nominati sono circa il 60%, resta quindi un 40% di precari. Il blocco degli scatti salariali (mancato riconoscimento degli aumenti annuali nei primi due anni di insegnamento) per i docenti neoassunti applicato per i primi due anni (concessi invece agli impiegati) implica poi un ritardo nella progressione salariale che si protrae per i 19 anni iniziali della carriera del docente (fino al raggiungimento del massimo salariale) comportando una perdita salariale valutabile attorno ai 70.000 CHF. Dati: Gianluca D’Ettorre, OCST Poche settimane fa l’Associazione mantello svizzera ha chiesto una rivalutazione dei salari del 6% (partendo da una situazione ben migliore della nostra, la quale è in realtà ancora peggiore di quanto appaia sulla Statistiche federale degli stipendi 2011 (LHC) dove peraltro non compaiono neppure molte delle misure di risparmio appena elencate). Dati: Gianluca D’Ettorre, OCST Evoluzione percentuale del salario dei docenti cantonali ticinesi: 1991-2007 salari privati CH salari docenti TI senza risparmi salari docenti TI effettivi I dati, basati sullo stipendio della classe 34 al massimo di anzianità, sono influenzati dai contributi di solidarietà, dal carovita e dall’ora in più, ad esempio, ma non dalle due classi in meno per i neoassunti, dai mancati scatti d’anzianità, etc etc ... sic!. (Elab. dati: Prof. Diego Lafranchi) I massimi salariali nella scuola elementare e nella scuola media: dati LCH 2010 TI Massimo salariale SE in Svizzera. Dati LCH 2010 OW GR NW JU LU TI VS JU NE GL GR FR VD UR BE LU AI GL MEDIA SG FR AR SZ AR VD MEDIA SO TG SZ AG SO SH GE ZG BL SH ZG FL ZH ZH 0 20000 40000 60000 80000 100000 120000 140000 160000 Differenza dalla media CH= 15% Dal top= 32% Dati: Adriano Merlini, VPOD-docenti 0 20000 40000 60000 80000 100000 120000 140000 160000 180000 Differenza dalla media CH=14% Dal top= 25% Salari dei docenti svizzeri a confronto: SMS Tra la mediana del Ticino, ultimo con 8’410.-, e quella di Zugo, primo con 11’919.-,vi è una differenza del 30%. Nell’insieme del pubblico impiego il divario si “riduce” al 25% Dati: Adriano Merlini, VPOD-docenti Tagli salariali dal 1993 al 2008 dipendenti cantonali e docenti comunali 1. Misure con effetto definitivo 1.1. Taglio del carovita 1993: 3,3% oltre i 60'000.1994: 0,3% sullo stipendio 1995: 0,9% sullo stipendio 1996: 0,68% sullo stipendio 2005: 0,78% sullo stipendio 2006: 0,5% sullo stipendio 2007: 0,25% sullo stipendio A seguito del taglio del carovita 1993-2007, le perdite definitive sullo stipendio reale ammontano circa al 5% (= 5‘000 Fr. annui) per uno stipendio di 100'000 Fr. 1.2 Altri tagli 1995: soppressione indennità economia domestica per coniugati senza figli 1996: taglio del salario orario dei docenti supplenti 1997: taglio del salario del personale ausiliario 1997: soppressione indennità economia domestica anche per coniugati con figli oltre 12 anni 1998: taglio del rimborso spese viaggio e indennità per corsi aggiornamento facoltativi e taglio ore riconosciute per abilitazione nel settore professionale 2004/2005, anno scolastico: aumento del tempo di lavoro (1 ora-lezione) dei docenti cantonali Dati: Adriano Merlini, VPOD-docenti 1.3 Secondo pilastro 1995: aumento da 30 a 40 anni per raggiungere il massimo nella Cassa pensioni (per affiliati dal 1.1.1995) 1997: aumento premi di 1,05 punti 1998: aumento premi di 1,05 punti 1999: soppressione del rincaro sulle rendite sino al 5% cumulato 2000: calcolo della rendita vecchiaia sulla media degli ultimi 10 anni e altre misure di risanamento 2005: aumento premio di 1 punto (premio attuale = 11,5% dello stipendio assicurato), taglio del 50% del carovita sulle rendite, finanziamento del 37,5% della rendita ponte AVS per prepensionamento 2. Misure con effetto prolungato Dal 1997 ad oggi: riduzione di 2 classi stipendio per i neoassunti 1997: blocco scatto anzianità 1999: blocco scatto anzianità 2005: blocco scatto anzianità (non applicato ai docenti cantonali a seguito dell’aumento dell’ora-lezione) 3. Tagli con effetto annuale 1998: contributo di solidarietà 2,5% oltre i 40'000.1999: contributo di solidarietà 1,25% oltre i 40'000.2005: contributo di risanamento 1,1% oltre i 20'000.2006: contributo di risanamento 1,1% oltre i 20'000.2007: contributo di risanamento 1,1% oltre i 20'000.- SOVRACCARICO DI LAVORO Alla scuola si chiede troppo! • • • • I compiti «tradizionali» (preparazione, correzione, valutazione, consulenze, rapporti con le famiglie, aggiornamento, attività extrascolastiche…) sono diventati più onerosi in termini di tempo, di responsabilità e di competenze; Si moltiplicano le nuove mansioni ed i momenti da dedicare alla prevenzione: violenze, dipendenze, nuove tecnologie, razzismo, ecologia, affettività e sessualità, indebitamento, bullismo sono alcuni esempi; Si assiste all’erosione del tempo a disposizione per il compito fondamentale della scuola, ossia lo svolgimento dei programmi; Mancano le risorse per far fronte ai vecchi ed ai nuovi compiti: tempo per l’aggiornamento, risorse finanziarie, potenziamento dei servizi. I docenti sono chiamati a supplire ogni carenza che emerge da una realtà sociale sempre più complessa. È necessario ed urgente ridefinire il profilo professionale del docente, investire maggiormente nella scuola e rendere più attrattivo il nostro mestiere migliorando le condizioni di lavoro. Mansioni del/la docente di classe nella scuola media* Docente di classe e insieme della classe - gestisce l'ora di classe, momento dedicato a: - alla vita della classe e alla risoluzione dei relativi problemi; - al bilancio dell’attività di apprendimento; - ai metodi di studio e di organizzazione del lavoro; alla trattazione di temi d’interesse della classe e di attualità; - all’informazione scolastica e professionale - fornire alla classe tutte le informazioni istituzionali che concernono l’attività della scuola - alle attività dell’assemblea degli allievi (classi III e IV) - coordinare l’elezione dei rappresentanti di classe - coordinare le discussioni tra la classe e l’assemblea allievi - comunicazione a seguito dei consigli di classe - introdurre gli allievi, soprattutto di prima media, alla vita scolastica, alla sua organizzazione, alle sue regole - creare un clima di classe positivo, da realizzarsi con attività specifiche - riprendere e discutere quanto svolto durante le attività educative “speciali” - cura il buon andamento della classe ; - verifica il carico di lavoro degli allievi; - coordinare le attività scolastiche proposte nelle diverse materie, in particolare i compiti e le verifiche - collabora con il servizio di orientamento professionale (in particolare in quarta media) - organizzare le attività educative e ricreative della classe (uscite, corsi, giornate progetto) - partecipare alle attività educative e ricreative della classe, alcune delle quali implicano il coinvolgimento in uscite di più giorni, con responsabilità giorno e notte * Questo elenco è stato stilato dal gruppo docenti sme del MdS nel 2010 nell’ambito della consultazione delle sedi sul documento di Edo Dozio Il docente di classe nella scuola media (aprile 2009) . I gridi d’allarme e le richieste espresse dai Plenum sono rimaste – anche in questo ambito - lettera morta. Docente di classe e singoli allievi - valuta i problemi scolastici degli allievi e costituisce il primo livello di aiuto; - cura la redazione dei rapporti scolastici (cappello introduttivo al giudizio, proposta di nota di comportamento alla fine dell’anno) e segnala eventuali problemi ai colleghi; - consegna e discute i rapporti scolastici con i singoli allievi - assicurare la sorveglianza delle assenze degli allievi, la loro registrazione e la verifica delle giustificazioni; - partecipa ai gruppi operativi per le situazioni definite “difficili” che coinvolgono allievi della sua classe di riferimento; - coordinare i progetti pedagogici destinati agli allievi in difficoltà o in situazione di disadattamento, in collaborazione con il docente di sostegno pedagogico (progetti formativi differenziati); - viene coinvolto nelle procedure disciplinari; - collabora all’orientamento dell’allievo - in seconda per la scelta del curricolo per il secondo biennio, - in terza per la preparazione all’orientamento - in quarta per la scelta formativa successiva Docente di classe e genitori - assicura i contatti con le famiglie; - allievi e genitori si rivolgono a lui per avere informazioni e per discutere eventuali difficoltà - incontra i genitori di propria iniziativa o su mandato del consiglio di classe - conduce e anima gli incontri del consiglio di classe con i genitori - conduce e anima le serate con tutti i genitori della classe; - presenzia alle serate organizzate dalla direzione o dall’assemblea dei genitori e rivolte alle famiglie; - organizzare le attività che possono essere coordinate con i genitori; - comunicare alla famiglia le informazioni e le disposizioni organizzative sulle attività di istituto o di classe; Docente di classe e colleghi (consiglio di classe) - preparare il consiglio di classe raccogliendo tutte le informazioni necessarie; - presiede il consiglio di classe; - è incaricato di riunirlo almeno tre volte l'anno al di fuori delle ore di lezione; - discutere e cercare soluzioni per situazioni (individuali o di gruppo) di disagio segnalate dai colleghi stessi o da allievi o da genitori - informa i colleghi di eventuali decisioni disciplinari o problemi particolari emersi a proposito dell’uno o l’altro allievo Ognuna di queste mansioni richiede tempo, energie, formazione personale, confronto con gli altri,… Nel 2010 le sedi di scuola media sono state invitate ad esprimersi in merito alla docenza di classe. Dal rapporto conclusivo pubblicato dall’UIM (marzo 2011) emerge un forte disagio: insufficienza dello sgravio di un’ora, carico di lavoro e di responsabilità crescente ed eccessivo, mancanza di risorse, situazioni difficili in aumento,… Il prof. Vanetta annunciava che «a decorrere dal mese di marzo 2011, prenderà avvio la terza fase del progetto, nel corso della quale si cercherà di individuare le proposte operative e le iniziative da promuovere per valorizzare la figura del docente di classe nella scuola media.» Stiamo aspettando… Mansioni di ogni docente di scuola media* Preparazione, esecuzione, gestione e analisi delle lezioni Prima: Definizione degli obiettivi Scelta delle attività da svolgere Pianificazione del lavoro in classe Ricerca di documentazione Stesura del piano di lezione Preparazione delle schede Preparazione delle presentazioni e attività multimediali (es. LIM) Valutazione degli allievi Preparazione delle verifiche scritte e orali Correzione delle verifiche Annotazione dei risultati Preparazione dei giudizi Preparazione delle note Inserimento dei dati in GAGI Consigli di classe (4 all’anno) Insegnamento Insegnamento differenziato Mantenimento della disciplina Gestione di casi particolari (es. dislessia) Incontri con allievi (singoli o a gruppi) Colloqui educativi (per comportamento o profitto) Discussione e ricerca di soluzioni per problemi socio-affettivi Conversazioni di reciproca conoscenza Interventi in caso di conflitti Correzione di esercizi svolti in classe Analisi della lezione svolta Studio di correttivi Incontri con genitori Colloqui personali Conferenze tematiche Serate informative Durante: Dopo: * Questo elenco è stato stilato dai colleghi della scuola media di Ambrì in vista della giornata del 29 novembre. Formazione e corsi di aggiornamento per i docenti Riunioni per docenti di materia Corsi per gruppi di materia Corsi CAS Corso RCP Documentazione personale Presenze in sede Plenum docenti Consigli di classe Bollino rosso Supplenze interne Tre ore settimanali a disposizione per attività di sede Sorveglianza mensa Sorveglianza ricreazione Quattro settimane estive a disposizione della sede e per corsi di aggiornamento Uscite e attività extrascolastiche Passeggiate scolastiche Uscite di studio Attività e giornate speciali Teatro Bollettino di sede “Mediaviva” Conferenze Mostre Prevenzione (conflitti, alcool, droghe, fumo, alimentazione, nuove tecnologie, ...) Corsi sportivi (Tenero, sci alpino, sci di fondo, ciaspole) Apparecchiature e laboratori Manutenzione e gestione di audiovisivi, apparecchiature e programmi informatici, laboratorio di scienze, magazzino ed. fisica, aule di tecnica e visiva, aule di materia Altro Alfabetizzazione informatica Gestione assenze e aggiornamento in GAGI Gestione sito Web Collaborazioni con DFA Materiale economato Materiali e libri di testo nelle aule Servizio di Sostegno Pedagogico (SSP) Negli ultimi vent’anni gli allievi di scuola media seguiti dal SSP sono passati dal 12% al 16%. Il servizio non dispone più delle risorse necessarie per occuparsi di tutti i ragazzi che ne avrebbero bisogno. Sostegno pedagogico e corso pratico Art. 39 Per il servizio di sostegno pedagogico e corso pratico ogni istituto dispone complessivamente di: a) fino a 14 sezioni: 1,5 posti, di cui almeno 1 per il sostegno pedagogico; b) da 15 a 20 sezioni: 2 posti, di cui almeno 1,5 per il sostegno pedagogico; c) da 21 a 26 sezioni: 2,5 posti, di cui almeno 1,5 per il sostegno pedagogico; d) oltre 26 sezioni: 3,5 posti, di cui almeno 2,5 per il sostegno pedagogico. In casi particolari, la distribuzione dei tempi tra il sostegno pedagogico e il corso pratico è decisa di comune accordo tra la direzione e il capogruppo. Da: Regolamento della scuola media (1996) Il rapporto previsto dal regolamento è ormai insufficiente! La mancata considerazione e l’assenza di coinvolgimento degli insegnanti nella definizione delle priorità e dei bisogni della scuola è ormai una costante da diversi anni. Quando non vengono ignorati, i suggerimenti vengono realizzati a «costo zero», ossia caricando gli insegnanti di lavoro supplementare non retribuito. È più che mai urgente aprire un ampio dibattito, coinvolgendo tutte le parti in causa, per identificare i bisogni della scuola, ridefinire il profilo professionale del docente e mettere finalmente a disposizione le risorse necessarie. Più di un anno fa, l’on. Bertoli scriveva: «il nostro principale impegno deve andare nella direzione di dare gli strumenti e le risorse necessarie alla scuola e ai suoi educatori per operare con qualità. Solo in questo modo potremo raggiungere l’obiettivo di una scuola che offre alle proprie componenti un ambiente sicuro e favorevole alla salute, nel rispetto delle differenze individuali, dove ciascuno può vivere, lavorare, imparare e sviluppare armoniosamente la propria personalità e le proprie potenzialità secondo i propri ritmi.» Da: Atti del convegno La promozione della salute nella scuola, p.4. CLASSI NUMEROSE ED ETEROGENEE Dati: Adriano Merlini, VPOD-docenti Il Ticino ha il tasso di scolarizzazione speciale più basso della Svizzera: 2.3% contro una media nazionale del 6.2% (fino al 9% di Basilea). OFS, Mosaïque de l’éducation en Suisse, 2007, p.43. TASSO DI ALLIEVI STRANIERI NELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO (2011) Ginevra 41,1% 1° Basilea Città 34,7% 2° Vaud 31,9% 3° Ticino 24,0% 7° Media Svizzera 22,9% Uri 9,0% 24° Giura 8,4% 25° Appenzello Interno 7,1% 26° TASSO DI CLASSI MOLTO ETEROGENEE PER NAZIONALITÀ O LINGUA MATERNA DEGLI ALLIEVI (2010) 1° 2° 3° 10° 24° 25° 26° SCUOLA ELEMENTARE Ginevra 75,7% Basilea Città 69,6% Vaud 53,4% Media Svizzera 40,4% Ticino 39,5% Nidwaldo 5,6% Uri 1,5% Appenzello Interno 0,0% 1° 2° 3° 5° 24° 25° 26° SCUOLA MEDIA Ginevra 75,9% Basilea Città 72,7% Vaud 46,6% Ticino 39,8% Media Svizzera 37,0% Giura 4,8% Uri 2,6% Appenzello Interno 0,0% Il numero di allievi seguiti dal Servizio di Sostegno Pedagogico è in costante aumento ad ogni livello della scuola dell’obbligo… SI 1971 (6) 83-84 84-85 ritardo curriculare (3) bambini di 6 anni rinvio SI pop SSP (1) rinvio SI pop tot (5) SME popo SSP classi ripetute (3) ritardo non curriculare promossi SE (3) (2) 25.6 pop SSP classi ripetute (3) % allievi seguiti SSP ritardo curriculare (3) non promossi SME (2) 85-86 49.2 .3 0.9 .8 .9 86-87 27.4 .8 1.4 .8 .7 87-88 19.0 .2 1.7 0.1 .9 88-89 17.5 .8 2.6 1.9 1.1 89-90 19.6 90-91 20.8 91-92 20.1 92-93 12.2 93-94 94-95 95-96 1) 2) 3) 4) 5) 6) SE 8.3 25.4 .6 2.1 2.1 1.5 3.5 .1 2.1 2.0 1.5 3.2 .1 2.0 2.5 2.2 2.1 3.1 .0 2.3 2.0 2.2 16.9 1.7 3.4 .1 2.9 2.6 2.5 16.8 1.7 2.7 .7 2.8 3.0 2.7 2.3 .7 3.0 2.9 2.6 1.8 25.0 10.4 20.9 1.7 19.5 1.6 43.2 41.1 31.5 96-97 13.9 1.5 2.0 .3 3.0 2.9 3.0 97-98 14.1 1.6 1.5 0.6 3.1 3.8 3.7 98-99 18.0 1.6 1.2 0.2 3.0 4.1 3.5 27.9 1.2 1.4 4.0 4.0 4.2 1999-2000 7.6 15.4 2000-2001 8.5 2001-2002 17.9 16.3 1.5 16.2 15.2 1.5 26.1 1.2 0.8 3.9 3.7 4.0 9.0 15.2 15.4 1.6 25.3 1.3 1.9 4.3 4.5 4.7 2002-2003 8.3 13.1 10.9 15.5 1.2 24.0 1.6 0.7 4.7 4.3 4.5 2003-2004 3.2 11.5 9.5 15.1 1.1 22.9 1.2 1.8 5.2 4.2 4.9 2004-2005 2.7 13.1 7.2 15.5 1.2 22.6 1.2 1.1 5.7 5.0 5.1 2005-2006 3.1 15.1 7.7 13.7 1.2 21.8 1.5 0.5 5.4 5.3 5.0 2006-2007 2.9 12.7 8.6 12.5 1.3 21.3 1.7 1.1 6.1 5.8 5.7 2007-2008 (4) 2008-2009 2009-2010 2.9 13.2 7.2 8.0 7.5 12.5 1.6 1.4 1.5 21.3 1.8 1.9 2.3 0.5 6.5 5.9 5.7 15.8 14.7 33.9 28.6 27.1 dati SSP; cambio di riferimento nell'anno 03-04, da popolazione di 3°livello a popolazione totale della SI (dati SSP) dati fine anno; % sulla popolazione totale, di non promossi alla fine dell'anno (dati fine anno) dati SSP utimo anno di rilevazione dei dati SSP dati fine anno Dati: Giovanni Galli dati DPE … nel frattempo tutti gli indicatori relativi alle bocciature, rinvii, ritardi scolastici sono diminuiti, anche in maniera molto forte. 1) dati SSP; cambio di riferimento nell'anno 03-04, da popolazione di 3°livello a popolazione totale della SI (dati SSP) 2) dati fine anno; % sulla popolazione totale, di non promossi alla fine dell'anno (dati fine anno) 3) dati SSP 4) ultimo anno di rilevazione dei dati SSP 5) dati fine anno 6) dati DPE Chi ha permesso questo miglioramento, caricandosi una notevole mole di lavoro supplementare ed evitando allo Stato di investire maggiori risorse? Dati: Giovanni Galli BURNOUT dei DOCENTI Les exigences psychologiques sont élevées pour atteindre des objectifs, mais la marge décisionnelle est faible. Ce sont les principaux candidats au burn-out. Professions à risque: Corps médical (domaine de la santé mentale) Corps médical (domaine de la santé physique) Pilotes (avions de ligne) Conducteurs (transports publics) Routiers - Travailleurs sociaux Enseignants à l'école secondaire Personnel de soin aux handicapés Policiers – Journalistes Modèle de Karasek Selon des médecins italiens, 50 % de la pathologie psychiatrique responsable d’inaptitude au travail des enseignants est corrélée a leur activité professionnelle. Le risque de développer des troubles psychiques se rencontre 2 fois plus chez les enseignants que chez les employés du public, 2,5 fois plus que chez les personnels de sante et 3 fois plus que chez les ouvriers du secteur public. Lodolo D’Oria V. et al. Quale rischio di patologia psichiatrica per la categoria professionale degli insegnanti ? Medicina del Lavoro 2004 ; 5. In: G. Fotinos & J.M. Horenstein La qualité de vie au travail dans les lycées et collèges. Le « burnout » des enseignants Nel canton Berna è stato recentemente condotto uno studio sul burnout dei docenti, sostenuto dal FNS e coordinato dal professor Hofer. Les enseignants victimes d’un burnout ne souffrent pas seulement des exigences liées à leur profession, mais aussi d’un manque de reconnaissance de la part de leur entourage professionnel. Ils sont très déstabilisés par les réformes scolaires répétées. Les enseignants sont nombreux à faire face à des symptômes d’épuisement; rien que dans le canton de Berne, ils sont chaque année entre 70 et 100 à être mis en arrêt maladie pour une période prolongée. Comment ces enseignants interprètent-ils leur dépression? Ils se sont sentis chroniquement mis sous pression pendant des années, et ont raconté avoir travaillé jusqu’aux limites de leurs capacités, tout en perdant le plaisir d’exercer leur métier. A cela est venu s’ajouter l’impression d’un déficit croissant de reconnaissance: de la part des élèves, des collègues, de la direction de l’établissement et de la société. Les enseignants interrogés avaient le sentiment de donner continuellement et de ne rien recevoir en retour. Par ailleurs, ils devaient pour la plupart d’entre eux composer avec la double contrainte de la vie familiale et de la vie professionnelle. Fonte: Comunicato FNS del 09.02.2012 - http://www.snf.ch/F/NewsPool/Pages/mm_12feb09.aspx La crociata di questi giorni per tagliare altri 50 milioni di spesa pubblica è molto pericolosa. Tale contesto rende la nostra protesta più che mai necessaria. È di fondamentale importanza far capire la situazione di difficoltà vissuta nelle scuole. La scuola ticinese sta vivendo una fase cruciale, caratterizzata da un forte ricambio generazionale in seno al corpo docenti. Chi diventa docente oggi reggerà le sorti della nostra scuola per i prossimi decenni. Se non ci si preoccupa subito di attirare verso la professione di docente i migliori potenziali candidati ed investire maggiori risorse, sarà inevitabile assistere ad un peggioramento della sua qualità. Signore e signori parlamentari… ci stiamo mobilitando anche per i vostri figli! Se volete che bambini e ragazzi apprendano in condizioni di qualità… date alla scuola le risorse necessarie!