CORSO ASTRO
UF Analisi del territorio
Il territorio e le maggiori emergenze
19 dicembre 2015
Marcella Parisi
Corso A.STR.O.
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1
Connotazioni territoriali dalla
preistoria all’arte contemporanea
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Aree Archeologiche;
Borghi artistici;
Monasteri;
Chiese;
Fortezze;
Castelli;
Parchi Artistici;
Musei.
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8 nuclei per un’analisi territoriale
1-Costa nord 2-Costa centro 3-Costa sud 4-Arcipelago 5-Colline nord 6-Colline centro
7-Colline sud 8-Montagna
Tradizioni popolari
Aree archeologiche
Tradizioni popolari
Borghi, castelli, chiese,
musei.
Parchi naturalistici e/o a
tema
Aree archeologiche
Area
Borghi, castelli, chiese,
musei.
Parchi naturalistici e/o a
Parchi naturalistici e/o a
tema
tema
Tradizioni popolari
Tradizioni popolari Aree archeologiche
Borghi, castelli, chiese,
Borghi, castelli, chiese,
musei
Aree archeologiche
musei.
Parchi naturalistici e/o a
Tradizioni popolari
tema
Parchi naturalistici e/o a
Borghi, castelli, chiese,
tema
Aree archeologiche musei.
Tradizioni popolari
Parchi naturalistici e/o a
tema
Tradizioni popolari
Borghi, castelli, chiese.,
musei
Aree archeologiche
Aree archeologiche
Aree archeologiche
Borghi, castelli, chiese,
musei.
Tradizioni popolari
Parchi naturalistici e/o a
Aree archeologiche
tema
Borghi, castelli, chiese.,
musei
Parchi naturalistici e/o a
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Costa nord
•
Nell’area si individuano numerosi connotazioni d’analisi:
•
Aree Archeologiche di Scarlino, Puntone, Follonica: Museo Archeologico del Portus
Scabris Scarlino Puntone, Poggio Tondo, Val Petraia
•
Area archeologica Rocca Pisana -Castello di Scarlino - Centro di Documentazione
sulla Storia e l’Archeologia del territorio di Scarlino RICCARDO FRANCOVICH.
•
Riserva naturale statale di popolamento animale di Montioni (Follonica-MontioniMassa Marittima)
•
Riserva naturale statale biogenetica Scarlino di Poggio Spedaletto (Loc. Puntone)
•
Museo del Ferro e della Ghisa di Follonica.
•
L’area costiera e le spiagge.
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• Per quattro secoli, dal 1399 al 1815, Piombino è stata capitale di un
piccolo stato che comprendeva il lembo meridionale della Repubblica di
Pisa: Populonia, Suvereto, Scarlino, Badia al Fango, Buriano, le isole d’Elba,
Pianista e Monte Cristo. I signori erano gli Appiani, diventati, con azioni di
tradimento, signori di Pisa. Gli Appiani signoreggiavano sul loro stato
sempre all’ombra di qualche potenza più grande: Firenze, la Spagna,
Genova. L’imperatore Rodolfo II nel 1594 li fece principi: titolo che
erediteranno, nel 1634, i Ludovisi, poi i Boncompagni-Ludovisi e, nel 27
ventoso dell’anno XIII (17 marzo 1805), Elisa Bonaparte, sorella di
Napoleone. Il congresso di Vienna farà sparire il piccolo stato, ricco di
traffici, di miniere e di malaria, che sarà assorbito dal Granducato di
Toscana.
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• Scarlino e tutte le terre oggi comprese nell’area
tra Follonica e Castiglione della Pescaia è quanto
rimane della antica signoria degli Appiani.
• Prima del 1399 l’area è stata dominio senese,
spesso contesa con Pisa.
• A ritroso i romani e gli etruschi hanno insediato i
territori e lasciato loro testimonianze.
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Parco degli Etruschi
portale www.parcodeglietruschi.it
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11 siti sparsi su tutto il territorio della provincia, dalla costa alle zone più centrali, 11 nodi per
un parco archeologico e un'unica rete interattiva.
I Centri di accoglienza rappresentano per i visitatori il punto di contatto fisico, l'interfaccia con
il sistema parco.
Follonica
Grosseto
Magliano
Manciano
Massa Marittima
Orbetello
Pitigliano
Scansano
Scarlino
Sorano
Vetulonia
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• Tutte le aree che fanno parte della rete del
Parco degli Etruschi sono dotate di totem di
Welcome che forniscono ai visitatori una ricca
serie di informazioni e dettagli storici e
archeologici sui siti di riferimento.
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Gli etruschi nell’area costiera nord
FOLLONICA
• All’origine delle fortuna del territorio furono,
probabilmente, la presenza di numerosi
giacimenti, concentrati soprattutto delle
miniere delle colline metallifere, a nord degli
attuali confini della Maremma.
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Gli etruschi nell’area costiera nord
FOLLONICA
•
"... La lavorazione del ferro in Etruria comincia forse già alla fine dell'età del bronzo
grazie alla trasmissione di conoscenze mineralogiche e tecnologiche lungo le rotte
commerciali che univano il Mediterraneo orientale al Tirreno. All'Elba si svolgeva
oltre all'attività estrattiva anche quella siderurgica come indica anche il nome
antico dell'Elba: Aethalia, cioè la fumosa; ma già nel VI secolo a.C. la lavorazione
dell'ematite si svolgeva anche sulla costa prospiciente all'isola, come dimostra
l'officina rinvenuta in un quartiere extraurbano di Populonia, databile alla seconda
metà del secolo, e l'insediamento produttivo di Rondelli, dove la lavorazione del
ferro risale agli inizi del VI secolo a.C.. Lo sviluppo dell'attività metallurgica
richiedeva, infatti, non solo la disponibilità della materia prima ma anche del legno
per il combustibile e della manodopera specializzata..." .
•
(Biancamaria Aranguren, Soprintendenza Archeologica della Toscana)
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Gli etruschi nell’area costiera nord
FOLLONICA
• Follonica ha un passato molto più antico di
quello comunemente noto. Durante i lavori di
costruzione della superstrada Aurelia, in Loc.
Val Petraia, sono riemersi importanti reperti
archeologici di un villaggio del VI secolo a.c. e
di due tombe ancora più antiche, del VII
secolo a.C.
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Gli etruschi nell’area costiera nord
FOLLONICA
• E’ probabile che gli Etruschi di Val Petraia
fossero dediti al taglio del bosco per rifornire
di combustibile i vicini forni di Rondelli. La
presenza di tombe del VII secolo fa supporre
l’esistenza di un abitato coevo, che non è stato
ancora ritrovato.
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Gli etruschi nell’area costiera nord
FOLLONICA
Nel quartiere urbano di Rondelli, durante i lavori di
costruzione di un centro commerciale, sono
venuti alla luce un complesso fusorio composto
da 21 forni, organizzati in vere e proprie batterie,
ed il villaggio in cui vivevano gli antichi fonditori.
Il ritrovamento è una rarissima testimonianza
della vita reale degli etruschi. I forni meglio
conservati sono ora protetti da una piramide di
vetro.
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Gli etruschi nell’area costiera nord
FOLLONICA
• L'insediamento, destinato alla lavorazione
dell'ematite grezza importata dall'isola d'Elba, era
ripartito in due settori: una zona industriale che
comprendeva forni siderurgici con strutture
accessorie (tettoie e piattaforme di sostegno per
mantici, vasche per impastare l'argilla) e un’area con
resti di strutture utilizzate per attività connesse a
quella fusoria (stoccaggio delle materie prime,
magazzini ecc.).
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Ricostruzione pittorica dei forni fusori di Rondelli
Copyright © di parte del testo e immagini:
“Follonica etrusca. I segni di una civiltà”.
Catalogo della mostra omonima curata dal Ministero per i
Beni Culturali, dalla Sovrintendenza Archeologica della
Toscana e dal Comune di Follonica. 1998
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Forni fusori ritrovati a Rondelli
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Gli etruschi nell’area costiera nord
FOLLONICA
• Dei forni si conserva la parte inferiore, costituita da una
fossa circolare scavata nel terreno e intonacata da uno
strato di argilla. Non è conservato l'alzato, ma è possibile
ipotizzare una copertura nello stesso materiale. La vasca
scavata nel terreno era quindi probabilmente adibita alla
lavorazione dell'argilla necessaria per il rivestimento del
forno e per la copertura.
•
•
Da: Portale del Parco degli Etruschi e Portale Pro Loco Follonica
Info: Pro Loco Follonica, Piazza Sivieri - Follonica
Tel: 0566 263332 Fax: 0566 263332 www.prolocofollonica.it
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Gli etruschi nell’area costiera nord
FOLLONICA
• I reperti etruschi di Val Petraia e di Rondelli, e quelli rinvenuti
in altre località del Golfo, verranno esposti nel costituendo
Museo Archeologico di Follonica, che verrà allestito nella
Fonderia Numero Due all’interno del complesso siderurgico
Ex-Ilva. Il Museo Archeologico si affiancherà all’esistente
Museo del Ferro e della Ghisa.
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GLI ETRUSCHI NELL’AREA COSTIERA NORD
SCARLINO
Area Archeologica Di Poggio Tondo
• Poggio Tondo è una collina coperta da una fitta
macchia mediterranea. L'area archeologica è situata
nella valle del torrente Alma dove ricerche
archeologiche, iniziate alla fine degli anni Ottanta,
hanno messo in luce, oltre ad una necropoli
comprendente quattro tombe del tipo a tumulo, anche
un edificio isolato da identificarsi come fattoria.
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Gli etruschi nell’area costiera nord
AREA ARCHEOLOGICA DI POGGIO TONDO
Scarlino
•
•
Attualmente l’area è recintata e i pannelli esplicativi consigliano due itinerari di
visita: il primo itinerario, più breve, prevede la visita della fattoria e di parte
della necropoli (Tomba 1 "del Tamburo", Tomba 2 "del Carro", Tomba 3 "del
Cippo). Il secondo itinerario si estende invece fino a comprendere la Tomba 4
detta "delle due Porte".
Indirizzo:
Area archeologica di Poggio Tondo - Loc. Pian d'Alma, Scarlino (GR)
Orari:
Liberamente accessibile
Contatti:
Comune di Scarlino
Tel: 0566 38520 - 38521
•
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SCARLINO
POGGIO TONDO
veduta delle tombe 1 e 2
Copyright © immagini: www.parcodegliestruschi.it
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Le aree archeologiche nella Costa nord
SCARLINO PUNTONE
Museo Archeologico Del Portus Scabris
• Il Museo del Portus Scabris è stato istituito nel 2009 per divulgare i
dati scientifici relativi agli scavi archeologici subacquei condotti fra il
2000 e il 2001, preventivamente alla costruzione di un porto
turistico nella rada di Portiglioni, hanno portato alla luce un esteso
e ingente deposito di reperti accumulati nei secoli sui fondali della
zona del Puntone di Scarlino.
L'alta concentrazione di questi reperti rivela un intenso traffico di
navi mercantili già a partire dal III secolo a.C. La scoperta è
importante in quanto indizio probante della presenza in quest'area
del celebre "Portus Scabris" citato dalle fonti antiche.
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Le aree archeologiche nella Costa nord
SCARLINO PUNTONE
Museo Archeologico Del Portus Scabris
• Il Museo allestito in loc. Puntone, Via delle Collacchie
1 - Scarlino, conserva i resti di anfore e materiale
ceramico ritrovati nella costa, legati alle rotte navali e
testimonianza della intensa attività navale prospiciente
la costa maremmana. Oltre ad oggetti ceramici si
conservano resti di imbarcazioni affondate. Gli
ambienti ricostruiscono la vita dello scalo e
restituiscono un frammento di storia locale.
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Itinerari per Scarlino
Rocca e mura
Copyright © immagini: Cesare Moroni
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Itinerari per Scarlino
Rocca e mura
•
Le prime strutture della Rocca
risalgono al X secolo, ma il sito era
occupato fin dall’Età del bronzo.
L’attuale rocca risale sostanzialmente
al XIII e XIV secolo, opera
prevalentemente pisana.
Racchiusa da due cinte murarie, ha
una forma quasi pentagonale con, agli
angoli, tre grosse torri affacciate sul
dirupo.
Dalla rocca si snoda la cinta muraria.
Sul lato est si apre Porta senese, ad
ovest, verso il mare, Porta Pisana.
Altre due porte vennero aperte, una
nell’Ottocento e l’altra a metà del
Novecento, per far spazio a delle
strade.
Copyright © immagini: Cesare Moroni
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Le Carriere di Scarlino
• La manifestazione delle Carriere è una festa popolare che si
svolge il 19 agosto a Scarlino e ha origine religiosa poiché
rievoca i fatti accaduti in paese nel 1855, quando la fine
improvvisa di un’epidemia di colera fu interpretata come
evento miracoloso.
Durante la giornata del 19 agosto il paese si anima e gli
abitanti delle tre contrade (Rocca, San Donato, Centro) si
sfidano in una serie di gare che si svolgono in tutto l’arco della
giornata dalla mattina fino a mezzanotte. La festa ufficiale
inizia nel pomeriggio con la sfilata del corteo storico fino al
castello.
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Follonica: la città fabbrica
• I monumenti dentro le mura della “Città fabbrica”
•
Il complesso delle fonderie rappresenta una vera e propria città fabbrica,
importante esempio di archeologia industriale.
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Cancello ex Ilva.
Casotti di Guardia
Palazzina del Direttore
Palazzo Granducale
Scuderie e laboratorio dei modellisti (Scuola Media)
Officina meccanica (oggi Biblioteca Comunale)
Palazzina del Medico
Fonderia N°1
Fonderia N°2
Forni delle Ringrane
Forno San Ferdinando
Il Bottaccio
Chiesa di San Leopoldo
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MUSEO DEL FERRO E DELLA GHISA
FOLLONICA
• Il Museo è nato dal desiderio di conservare il
ricordo della millenaria tradizione siderurgica
svolta a Follonica a partire dall'epoca etrusca
fino al 1960, quando è stato chiuso
definitivamente lo stabilimento Ilva. Vi sono
esposti reperti ed utensili usati presso le
“Regie Imperiali Fonderie” Ilva di Follonica.
•
Museo del Ferro e della Ghisa
Comune di Follonica, Forno San Ferdinando, Interno Stabilimento del ferro
58022 Follonica (Grosseto)
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Parchi e aree naturalistiche
Parco interprovinciale di Montioni
• Il Parco Interprovinciale di Montioni gestito dalle
province di Grosseto e Livorno, è un’area protetta di
circa 6800 ha in un territorio collinare posto a cavallo
tra i bacini dei fiumi Cornia e Pecora. Si tratta di un
sistema di modesti rilievi (max. 308 m. Poggio al
Chiecco), densamente coperto di vegetazione
arborea.
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Parchi e aree naturalistiche
Parco interprovinciale di Montioni
• Il Parco ricade nel territorio di cinque comuni:
Follonica ed in minima parte Massa Marittima, nel
settore grossetano, Suvereto, Piombino ed in minima
parte Campiglia Marittima, in quello livornese. Da
Grosseto si raggiunge dall’SS1 Aurelia, uscita
Venturina.
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Parchi e aree naturalistiche
Parco interprovinciale di Montioni
• Si visita anche il villaggio Montioni-Elisa, un esempio di
villaggio industriale. Il nome gli fu assegnato da Elisa Baiocchi
Bonaparte, divenuta Principessa di Piombino e poi
Granduchessa di Toscana. La volontà di modernizzare e
riformare lo sviluppo sociale e civile del territorio la spinse a
progettare il villaggio di Montioni – Elisa.
• Questo comprendeva, oltre alle abitazioni dei minatori
impegnati nelle attività di scavo dell’allume e agli edifici
industriali in cui si lavorava il minerale, un palazzo dove
risiedeva la principessa ed uno stabilimento termale, a suo
uso privato, che sfruttava l’acqua calda sulfurea che scaturiva
da due polle, alla temperatura di 31°.
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Parchi e aree naturalistiche
Parco interprovinciale di Montioni
• L’importanza di Montioni e delle sue miniere di
allume è legato all’uso del minerale. L’allume veniva
usato per le sue qualità astringenti in medicina e in
tintoria. Nel medioevo si usava per la concia del
cuoio e nella tecnica tintoria della lana e della seta (il
fissaggio delle sostanze coloranti sulle fibre non era
possibile senza un preventivo passaggio nell’acqua
alluminosa).
• Nel Rinascimento la fiorente industria della lana
fiorentina necessitava di un costante apporto di
allume.
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Parchi e aree naturalistiche
Parco interprovinciale di Montioni
• All’interno del Parco, nel 1971 è stata istituita
la Riserva Naturale Integrale dello Stato di
“Poggio Tre Cancelli” di 99 ha, 49 dei quali
costituiscono la zona di protezione totale,
dove ogni intervento umano è espressamente
vietato.
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Parchi e aree naturalistiche
Parco interprovinciale di Montioni
• Dal portale www.parcodimontioni.it è possibile reperire una ricca gamma
di percorsi, differenziati per difficoltà, tempi di percorrenza ecc, molto ben
descritti e muniti di carta sentieri scaricabile.
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Montioni -Torre Mozza
Poggio Sentinella - Poggio Tre Cancelli
Poggio Saracino
Montioni – Vignale
Montioni - Follonica
Giro delle fonti
Valle del confine Martellino
Fosso dell’acqua nera
Montioni -Pratini
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Parchi e aree naturalistiche
Riserva Naturale Statale Biogenetica “Scarlino-Poggio Spedaletto” (Scarlino)
•
•
La Riserva statale di Poggio Spedaletto è caratterizzata da macchia mediterranea e
da una pineta di pino domestico, utilizzata per la produzione dei semi.
E’ raggiungibile da Grosseto giungendo a Castiglione della Pescaia e proseguendo
per Punta Ala; si supera il bivio per Punta Ala per continuare in direzione di
Follonica fino alla località "Il Puntone". Guardando il mare, il promontorio a sinistra
è Poggio Spedaletto.
Questa riserva si può visitare liberamente seguendo sentieri già tracciati.
Per una guida è possibile rivolgersi all’Ufficio Amministrazione del Corpo Forestale
Ufficio Amministrazione del Corpo Forestale, ex ASFD
Tel: 0566 40019
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• Trekking e cultura
• Monastero di Monte muro: I ruderi del Monastero di Monte di
Muro si elevano su una a pochi chilometri da Scarlino, in direzione Follonica. Il sito
è raggiungibile tramite una strada che sale in mezzo al bosco e, sebbene i ruderi
siano sommersi dalla vegetazione, mantengono ancora molto del loro fascino.
• Cala Martina:
un cippo a mare e un monumento nella macchia ci riportano
alla storia di Garibaldi che da qui il 2 settembre 1849 riuscì a fuggire, salendo a
bordo di una barca da pesca che due giorni dopo approdò nel golfo di La Spezia.
•
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La costa e le spiagge
• "E' certamente un antico desiderio di questa
popolazione di poter avere il controllo della spiaggia
dalla quale si ha ragione di ottenere notevole
sviluppo di movimento di bagnanti se essa sarà
tenuta nelle condizioni necessarie per rendere il
soggiorno piacevole e igienico“
•
Dal Regolamento Comunale di Follonica 21 Ottobre 1923; Archivio del Comune di
Follonica
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La costa e le spiagge
•
•
•
•
Le spiagge:
Torre Mozza (5 km dal centro direzione Nord)
Il Boschetto (3 km dal centro direzione Nord)
Carbonifera – Pappasole (6 km dal centro direzione
Nord)
• La Polveriera (2 km dal centro direzione Sud)
• Cala Violina e Cala Martina (8 km dal centro
direzione Sud)
• Torre Civette (10 km dal centro direzione sud)
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Colline nord
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Colline nord
• Parco Archeologico del Lago dell’Accesa
(Massa Marittima)
• Sistema museale di Massa Marittima (10 tra
musei e monumenti musealizzati)
• Percorsi naturalistici dei minerali.
• Parco Artistico di Paul Fuchs Boccheggiano.
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Parco archeologico del Lago
dell’Accesa
• In prossimità del Lago dell’Accesa, nel comune di Massa Marittima, sono
stati riportati alla luce, grazie agli scavi diretti del professor Giovannangelo
Camporeale (dell'Università di Firenze) a partire dal 1980 i resti dell’
insediamento etrusco dell’Accesa. Questo era organizzato in quartieri,
ognuno costituito da un gruppo di edifici e dotato di una necropoli.
• Questo dipendeva dal grande centro manifatturiero di Vetulonia, a cui era
collegato dal corso del fiume Bruna e si basava sullo sfruttamento dei
vicini giacimenti metalliferi di Serrabottini e Fenice Capanne. I minerali
estratti dalle miniere venivano quindi avviati verso Vetulonia per essere
utilizzati nell’industria manifatturiera e ridistribuiti attraverso i canali del
commercio.
•
Info: Portale del Parco degli Etruschi
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Parco archeologico del Lago
dell’Accesa
• Nel giugno 2001 è stato istituito il Parco
Archeologico, che si estende sulle sponde del
lago, in una zona coperta da un fitto bosco ceduo.
Si tratta di un'area di grande interesse, non solo
archeologico ma anche naturalistico.
La visita al parco si snoda seguendo sentieri
attrezzati, dotati di pannelli esplicativi che
facilitano la visita.
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Lago dell’Accesa, quartiere A B e C
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Colline nord
CASTEL DI PIETRA
• Gli scarsi resti del Castel Pietra si possono raggiungere dalla SS Aurelia
uscita Gavorrano direzione Massa Marittima. Dopo circa otto chilometri,
appena superato il bivio sulla sinistre per Massa Marittima, troviamo sulla
destra una strada sterrata. Si percorre per circa 2,2 chilometri fino a
trovare un bivio sulla destra, caratterizzato dalla presenza di una grossa
pietra, si prosegue salendo e, mantenendosi sempre sulla destra,
oltrepassando una fattoria. Dopo qualche centinaio di metri si lascia l'auto
e si percorre a piedi l'ultimo tratto su un comodo sentiero contrassegnato
da segnavia bianco/rossi.
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• CASTEL DI PIETRA
• Del castello se ne parla dal 1067, quando
venne coinvolto nel patto tra
Aldobrandeschi e senesi per il commercio
del sale. La grande famiglia feudale dette
inizio all’opera di monumentalizzazione
dell’area. Furono realizzati una torre
quadrata e un piccolo recinto. In un
secondo momento la torre fu in parte
distrutta ed adibita a cisterna. Verso la fine
del XII° secolo, l’intero pianoro sommitale,
e forse anche quello inferiore, furono
chiusi da un muro difensivo munito di una
torre circolare sul lato nord-ovest della
collina. L'intervento coinvolse anche l’area
della prima fortificazione che venne
ampliata creando un palazzo decentrato
nell’angolo sud-est.
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Colline nord
CASTEL DI PIETRA
• In questo luogo così affascinante, ebbe il suo castello Nello d’Inghiramo
dei Pannocchieschi, politico di rilievo, podestà di Volterra nel 1277 e di
Lucca nel 1313, capitano della Taglia Guelfa in Toscana nel 1284 e capitano
del popolo di Modena nel 1310. Era un uomo famoso per il suo
temperamento violento, ed è qui, forse intorno al 1300, che ordinò l’
assassinio della moglie Pia dei Tolomei, per sposare Margherita
Aldobrandeschi di cui si era invaghito. Forse è questa la Pia di cui il sommo
poeta Dante Alighieri descrive il dolore, nel canto V del purgatorio della
Divina Commedia con i celeberrimi versi "...ricordati di me che son la Pia:
Siena mi fé; disfecemi Maremma...".
• All’ interno di questi ruderi si svolge ogni anno una rievocazione storica,
una "Festa Medioevale" con la riproposizione di antichi giochi popolari,
canti di "menestrelli", gastronomie, figuranti in costume.
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Colline nord
• CASTEL DI PIETRA
• Il ricordo della tragica morte della Pia de’ Tolomei nel
Castello di Pietra, viene celebrato ogni anno il 6
agosto a Gavorrano con una rievocazione in costume
denominata "Salto della Contessa", cortei storici,
esibizioni di sbandieratori, un palio equestre tra le
due contrade dei Tolomei e dei Pannocchieschi,
fanno da prologo alla rappresentazione serale nel
centro storico.
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Colline nord
• Sulle pendici del poggio di Caste di Pietra si
trova anche il Riparo Cavanna, una piccola
cavità originatesi in seguito a crolli della roccia
madre, in cui i membri della Società
Naturalistica Maremmana hanno riportato alla
luce numerosi manufatti in pietra del
Paleolitico medio, importanti testimonianze
per la ricostruzione della più antica storia
dell’uomo su questo territorio.
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COLLINE NORD
• MASSA MARITTIMA
• Portale del comune di Massa Marittima:
www.comune.massamarittima.gr.it>cultura link museidimaremma.it
• Museo Archeologico
• Museo di Arte Sacra
• Arte e storia della miniera
• Museo della Miniera
• Torre del Candeliere
• Antico frantoio (fine Settecento)
• Antica falegnameria.
• Centro Espositivo di Arte Contemporanea "Angiolino Martini”
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COLLINE NORD
MASSA MARITTIMA
BALESTRO DEL GIRIFALCO
• Nel 1959 a Massa Marittima nacque la società dei terzieri per
rievocare l'arte della balestra. Ogni anno la città, salvo edizioni
straordinarie "Il Balestro del Girifalco" commemora la giostra
nella piazza del paese per due volte: la quarta domenica del
mese di Maggio (il 20 Maggio è il giorno di San Bernardino) e
la seconda domenica d'Agosto. Il Balestro è una contesa
medievale tra tre terzieri: Città Vecchia, Città Nuova e Borgo.
•
www.massamarittima.info
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Il balestriere carica la sua arma con la freccia servendosi di un
martinetto e dopo essersi sistemato sulla postazione di tiro e preso
la mira scaglia la freccia contro il bersaglio denominato "corniolo"
che si trova a 36 metri di distanza.
Il tiratore che più di tutti si avvicina al centro del bersaglio ottiene
in premio un freccia d'oro simbolica e al terziere va il "drappello" di
seta dipinto ogni volta da un artista.
www.massamarittima.info
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Colline nord
• Particolare interesse dell’area è dato dalla
presenza di giacimenti minerari che, nei secoli,
hanno connotato il territorio e oggi sta
animando il tessuto turistico. L’allestimento di
Musei, percorsi naturalistici alla ricerca delle
tracce di impianti metallurgici disseminati sul
territorio offrono al turista una ricca gamma di
alternative per conoscere il volto di un’antica
Maremma.
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Monterotondo Marittimo
www.comune.monterotondomarittimo.gr.it
• Monterotondo ha, sul suo territorio
comunale, un’ampia gamma di scelte per chi
vuole ripercorrere al storia della Maremma e
non disperdere l’identità delle attività
minerarie e della metallurgia che si sono
succedute nel comprensorio delle Colline
metallifere Grossetane per circa tre millenni,
influendo alla definizione del paesaggio
culturale.
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L’area di Monterotondo offre itinerari che
abbracciano una area che va da Monterotondo fino
alle colline di Roccastrada, Torniella, Ribolla, Follonica
e Scarlino.
• ITINERARIO DELL'ALLUME (cava di Poggio Speranzone, Cavone di Massa
Marittima)
• ITINERARIO DEL FERRO (ferriere del Belagaio, della Torniella e di
Gabellino; Forni dell’Accesa, Ex Ilva Follonica)
• ITINERARIO DELLA LIGNITE (Ribolla)
• ITINERARIO DELLA PIRITE (Portiglioni e il Cantiere di Scarlino; Gavorrano;
Fenice Capanne; Niccioleta)
• ITINERARIO DEL RAME E ARGENTO (Pian delle Gore; Valpiana e Forni
dell’Accesa)
•
58025 Monterotondo Marittimo (GR) - via Licurgo Bardelloni 64
telefono 0566 917511 – fax 0566 916390
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Ancora sulle rotte dei minerali
• MUSEO DELLA MINIERA
MASSA MARITTIMA
•
Il Museo è il risultato della trasformazione di un'antica cava di materiale da costruzione nella
quale erano state ricavate tre gallerie utilizzate come rifugio durante la II guerra mondiale.
Nel 1980 le gallerie sono state allestite da minatori che hanno riprodotto in modo realistico
l’ambiente interno di una miniera. Il percorso museale si snoda per circa 700 metri, attraverso
gallerie secondarie e principali dove sono visibili diverse tipologie di armature poste a
sorreggere le volte, con la documentazione delle differenti tecniche di estrazione del
minerale.
• MUSEO MINERARIO
GAVORRANO
•
Sono attrezzate per la visita due aree minerarie distinte: il Parco delle Rocce
e l'area di Ravi-Marchi. Nel Parco delle Rocce si trova il Centro d'accoglienza e l'ingresso al
Museo in Galleria. Il Museo, ricavato in una galleria lunga circa 150 metri che aveva in origine
la funzione di deposito degli esplosivi, è allestito in modo didattico ed evocativo
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Lo sfruttamento dell’argento
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Nel corso del medioevo la necessità di sfruttare le miniere d’argento fece sorgere
avamposti e castelli che ospitavano la popolazione coinvolta nel lavoro delle miniere .
Boccheggiano, Gerfalco e Travale.
I ricchi giacimenti si estendevano su tutto il territorio, dalle “Cornate” di Gerfalco alla “Valle
Buia” di Boccheggiano ed erano intensamente sfruttati dalle numerose imprese minerarie
che operavano nel distretto.
Gerfalco, noto dai documenti a partire dal 1135, era un importante centro minerario
dell’area, controllato nel medioevo dalla famiglia signorile dei Pannocchieschi. Nel borgo
fortificato risiedevano i minatori che lavoravano nelle vicine miniere argentifere di poggio
Mutti (ancora oggi visibili). Nella parte sommitale dell’abitato sono leggibili le tracce dell’area
signorile, nel borgo si conservano l’ampio circuito murario e le due porte di accesso (Porta
Senese e Porta Fiorentina).
Boccheggiano è attestato a partire dall’inizio del 1200 in alcuni documenti come centro
controllato dalla famiglia senese dei Salimbeni. Del periodo medievale sono ancora visibili la
cinta muraria e le due porte di accesso. Nel periodo moderno e contemporaneo diviene un
importante centro minerario per lo sfruttamento dei numerosi giacimenti di rame, ferro e
soprattutto pirite. I numerosi stabilimenti industriali sono ancora oggi visibili.
Travale nel medioevo era un caposaldo dalla famiglia Pannocchieschi ed in particolare del
ramo d’Elci. Anche questo centro controllava alcune miniere argentifere. Nel paese sono
visibili i resti medievali della cinta muraria con la porta e la chiesa di S.Michele.
Portale del Comune di Montieri www.comune.montieri.gr.it
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• I paesaggi archeologici di Montieri
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• Il progetto "I paesaggi archeologici di Montieri" nasce dalla
collaborazione fra il comune di Montieri, la Soprintendenza
Archeologica della Toscana, l'Insegnamento di Archeologia
Medievale dell'Università degli Studi di Siena e il Parco
Colline Metallifere.
• La ricerca archeologica è stata condotta sul territorio
comunale sotto la direzione scientifica della Dott.ssa Bianca
Maria Aranguren (Soprintendenza Archeologica della Toscana)
e della Prof.ssa Giovanna Bianchi (Università degli Studi di
Siena), che hanno coordinato la numerosa équipe di specialisti
impegnati nel progetto.
Ufficio turistico di Montieri Piazza Gramsci, 4 - Montieri (Gr) tel. 0566 997024
[email protected]
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• La fruizione del territorio è garantita dalla
elaborazione di costruzioni 3D e brochure che
offrono un’immagine ricostruita delle
emergenze medievali e delle strutture di
siderurgia medievale.
• Il visitatore è accompagnato in una
conoscenza consapevole e attenta delle
strutture urbanistiche del centro storico e
delle tracce di impianti siderurgici.
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Parchi Artistici
• Il Giardino dei Suoni di Paul Fuchs
•
"le sue sculture sono manipolazioni drastiche del ferro e dell'acciaio, la
musica che ne scaturisce risulta un valore aggiunto alla scultura, ma anche
un fine profondamente ricercato, il suo metodo di lavoro e' profondamente
legato all'antico mestiere del fabbro dove vincono forza e determinazione".
Barbara Catalani
• Boccheggiano 0566-998221
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Parchi e riserve naturali
• MONTIERI
• Riserva naturale Cornate e Fosini
•
La riserva, in tutto quasi 1.000 ettari, è un’area naturale protetta della regione
Toscana istituita nel 1996. Occupa una superficie di 879 ettari nella provincia di
Siena e nella provincia di Grosseto, di cui 409 ettari nella sola provincia di
Grosseto. La Riserva comprende diverse emergenze storico archeologiche fra cui il
Castello di Fosini in Provincia di Siena, le cave di Rosso Ammonitico sulle Cornate,
note per aver fornito il materiale di colore rosso per la pavimentazione del Duomo
di Siena e i resti di una miniera d’argento. Una cima importante risulta Poggio
Mutti (787 m s.l.m.), completamente boscata.
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