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RE E
LEGGE RE LE
ERVA
CONS ZIONI
ISTRU
Guida per mobili imbottiti con
rivestimento in tessuto
Allegata cartolina per l’assistenza clienti
Gentile cliente,
complimenti per il nuovo acquisto.
I mobili imbottiti con rivestimento in tessuto rappresentano sempre un’ottima
scelta. Questo tessuto è un materiale stupendo, quasi sempre facile da pulire e
resistente.
In virtù della qualità dei materiali e dell’accurato processo di produzione, siamo
sicuri che resterete a lungo soddisfatti della vostra scelta.
Qualora dovesse emergere un motivo di reclamo, grazie a questa guida potrete
avanzare le vostre richieste in modo rapido e senza compromettere la vostra
soddisfazione.
In questo opuscolo verranno inoltre descritte le caratteristiche dei mobili imbottiti. Ad un primo sguardo alcune di esse potrebbero apparire tali da dare adito
ad un reclamo ma, ad un’analisi più attenta, vi renderete conto che dipendono
dal processo di produzione o dalla tipologia dei materiali utilizzati. In questi
casi si parla, infatti, di caratteristiche tipiche del prodotto, del modello o di
caratteristiche derivanti dall’utilizzo del prodotto (V. anche le pagine da 7 a 9).
Leggete con calma questa guida, in modo da familiarizzare con il vostro nuovo
acquisto e poterlo utilizzare con gioia anche dopo molti anni. Per eventuali chiarimenti o problemi, non esitate a telefonarci o consultate il nostro sito Internet.
Complimenti ancora per l’acquisto del vostro nuovo salotto.
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GUIDA PER MOBILI IMBOTTITI CON RIVESTIMENTO IN TESSUTO
Affinché possiate essere sempre soddisfatti, giorno dopo giorno, dei vostri nuovi mobili,
nelle pagine che seguono desideriamo illustrarvi le caratteristiche di un mobile imbottito.
Vi forniremo inoltre alcune informazioni sui diversi tipi di rivestimento, sulle relative peculiarità e sul tipo di manutenzione richiesto.
Chiedete al vostro consulente d’arredamento di apporre una crocetta di fianco al tipo di tessuto da voi scelto.
Avete acquistato:
■ Velluto
■ Tessuto floccato – floccati
■ Tessuto in microfibra ■ Tessuto liscio
■ Pelle sintetica
Informazioni generali sui mobili imbottiti:
Per valutare la qualità dei mobili imbottiti, indipendentemente dal tipo di materiale utilizzato, si distinguono tre diverse caratteristiche:
A) Caratteristiche legate al modello
Si valuta, cioè, l’aspetto complessivo del mobile imbottito. Si considerano ad es. la
morbidezza del rivestimento o le differenze di rigidità della seduta legate al tipo di
struttura del mobile.
B) Caratteristiche tipiche del prodotto
Con caratteristiche tipiche del prodotto si intendono le proprietà intrinseche ai singoli
materiali utilizzati nella lavorazione di un salotto, ad es. i difetti naturali del pellame,
o lo sbiadimento di tessuti colorati per effetto dell’esposizione alla luce diretta del sole.
C) Caratteristiche d’uso
Si intendono le variazioni a cui va soggetto un mobile imbottito in relazione all’uso.
Le caratteristiche d’uso non possono dare adito a illazioni in merito alla qualità dei
materiali e della lavorazione.
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STRUTTURA DELL’IMBOTTITURA
Nell’ambito dei moderni processi industriali di realizzazione dei mobili
imbottiti, si possono distinguere due tipi di imbottiture:
morbida e rigida
1. Imbottitura morbida
Si riconosce dalla morbidezza e adattabilità del materiale. Il tessuto di rivestimento
non è vincolato in modo
continuativo all’imbottitura, e
ciò conferisce alla superficie
un aspetto ondulato. La
presenza di ondulazioni su
cuscini, schienali e braccioli
non rappresenta, quindi, un
difetto qualitativo. In gergo
tecnico si definiscono ondulazioni volute, e dipendono
dal modello del mobile. In linea di massima si parla di imbottitura morbida quando
i rivestimenti presentano arricciature o ondulazioni a livello di schienale, superfici di
seduta, bordo anteriore dei cuscini, braccioli, zona dei piedi o fasce laterali e posteriori
del mobile.
Tenere conto del fatto che il rivestimento dei cuscini tende a cedere con
l’uso, assumendo così quell’aspetto tipico di un materiale con segni di
usura. Questo cambiamento non riduce assolutamente l’idoneità all’uso. Per impedire
la formazione di pieghe piatte in caso di utilizzo monolaterale del divano, stendere in
modo uniforme le ondulazioni (verso sinistra/destra) presenti sulla superficie di seduta.
Per valutare se le ondulazioni rientrano nei canoni ammessi, di norma è possibile effettuare la seguente prova: su un cuscino di larghezza normale, distendendo il
rivestimento partendo dal centro, non deve formarsi un’ondulazione di altezza superiore
ai 2 cm. Su superfici di estensione maggiore (ad es. divani a 2 posti di ca. 100 cm di larghezza), tale ondulazione può essere più alta, ossia di 4 cm. Indipendentemente da ciò,
in caso di ondulazioni maggiori create intenzionalmente a scopo di design, tale valore
può venire superato. In linea di massima si può dire che, fintanto che le onde formatisi
con l’uso possano essere poi appianate, la loro formazione è da considerarsi normale.
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2. Imbottitura rigida
Con questo tipo di imbottitura, il rivestimento viene steso e vincolato ad essa in modo
rigido. Si evita così che con l’utilizzo vengano a formarsi eccessive ondulazioni. Nella
maggior parte dei casi, comunque, stando seduti sopra l’ondulazione, questa tende a
distendersi. Anche in questo caso, tuttavia, non si può escludere che con l’andare del
tempo possano formarsi delle ondulazioni – seppur minime. Ciò dipende non solo dal
fatto che l’imbottitura cede, ma anche dall’allungamento del materiale di rivestimento.
Una caratteristica tipica e distintiva di questo tipo di imbottitura sono le
linee rette.
Il comfort di seduta
si differenzia da altri
tipi di imbottitura (in
cui si sprofonda nel
cuscino), per il fatto
che il piano di seduta,
invece, non sembra
cedere.
ATTENZIONE! Anche in questo caso
è tuttavia inevitabile
che, con l’andare del
tempo e a seconda
della corporatura delle
persone che utilizzano
il divano/la poltrona, la rigidità della seduta tenda a cedere.
Copertura dell’imbottitura con materassini / cuscini a comparti
Si tratta di una pregiata copertura per l’imbottitura, capace di adattarsi perfettamente
al corpo dell’utente. A tale scopo viene impiegata una miscela di truciolato
in gommapiuma e piume, in grado di muoversi e adattarsi reciprocamente. Per evitare che l’imbottitura si sposti, i materassini/i cuscini vengono trapuntati a comparti separati. A seconda del tipo di rivestimento, tali comparti possono
profilarsi in modo più o meno evidente sulla superficie.
Con l’andare del tempo, il crearsi di una leggera conca è indice del fatto che l’imbottitura si è adattata al corpo dell’utente. Anche in questo caso si parla di un comportamento tipico del prodotto. Sbattendo leggermente i cuscini della seduta (proprio come
si fa per i cuscini del letto), è possibile ripristinare la forma originale.
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Cuscini dello schienale e della seduta mobili / cuciti
Cuscini dello
schienale: per
quanto riguarda i
cuscini dello schienale di tipo mobile
o cuciti, imbottiti
con piume, truciolato in poliuretano
espanso o ovatta, è necessario
sbatterli in seguito
all’uso, in modo
da ripristinarne la
forma originaria.
Cuscini della seduta: il termine “mobili“ sta a indicare il fatto che durante l’utilizzo i
cuscini potrebbero spostarsi e, in questo caso, devono essere riportati in posizione originaria. Il vantaggio risiede nel fatto che i cuscini sono in parte interscambiabili, e ciò ne
consente un’usura uniforme.
Braccioli ribaltabili o trapuntati in modo fisso
Il bracciolo di un mobile imbottito svolge due funzioni fondamentali:
A) Serve da appoggio per le braccia
B) Determina l’estetica / il design del mobile
A seconda del tipo, la portata del bracciolo potrebbe non essere tale da sostenere il peso di una persona adulta. Pertanto, non sedere sui braccioli.
La portata di un bracciolo è di norma tarata sui 40 kg. A seconda della
capacità di carico e del modello, un utilizzo errato può causare diversi tipi di danni.
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CARATTERISTICHE DELLE IMBOTTITURE
Si possono distinguere due principali differenze nella rigidità di un’imbottitura:
1. Differenze di rigidità della seduta legate al tipo di modello
2. Differenze di rigidità della seduta dovute all’uso
1. Le differenze di rigidità della seduta legate al tipo di modello dipendono dalla struttura dell’imbottitura. Ciò significa che il comfort di seduta dei singoli elementi di un salotto può variare a seconda della struttura del molleggio, dell’imbottitura
e dei singoli componenti del divano.
A) Imbottitura
B) Molleggio
L’imbottitura rappresenta la parte superiore della struttura del mobile e, a seconda del
modello, riveste un ruolo decisivo nel determinare la solidità o l’adattabilità del cuscino.
Il molleggio è la parte inferiore della struttura del salotto. A seconda del modello e della
taratura rispetto all’imbottitura, la rigidità della seduta potrà avere caratteristiche diverse.
Quando un divano presenta un accostamento di forme geometriche diverse, per motivi costruttivi, e a seconda dell’elemento della seduta, potrà variare il tipo di molleggio utilizzato.
Caratteristiche costruttive della struttura
(differenze di rigidità)
Molle Nosag
Cinghie in gomma
Doghe elastiche in
legno
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Di conseguenza, in uno stesso salotto possono notarsi differenze a livello di rigidità della seduta, in particolare in relazione a elementi ad angolo, elementi convertibili, puff
o sezioni terminali. È inoltre possibile che, nonostante la struttura dell’imbottitura sia la
stessa, gli elementi sopra elencati risultino più morbidi o più rigidi rispetto al resto degli
elementi dalla struttura più lineare. Per il molleggio vengono impiegati principalmente:
sospensioni in acciaio, cinghie elastiche, doghe elastiche in legno.
2. Differenze di rigidità della seduta dovute all’uso
Col passare del tempo, il salotto attraversa una
fase di cambiamenti, definita “cedimento elastico”. Con l’uso, in funzione del vostro corpo/peso, l’imbottitura subisce una trasformazione, che
potrà variare a seconda della durata d’utilizzo.
Questo processo risulta particolarmente evidente
nel caso in cui per il primo mese si dovesse decidere di utilizzare il salotto sedendo sempre sullo
stesso lato. Si tratta di un processo fisiologico, a imbottitura sottile
cui sono soggetti tutti i tipi di imbottitura. Una
imbottitura centrale
molleggio
volta che l’imbottitura ha ceduto elasticamente,
essa non subisce altre variazioni. Affinché la rigidità della seduta risulti uniforme, è importante variare di tanto in tanto la posizione di seduta. Tali cambiamenti nella rigidità della seduta sono normali e non
possono giustificare alcun reclamo.
Struttura in legno massiccio/struttura in legno a vista
Incollando i pannelli in legno venato, le tonalità di colore possono variare. In legni decapati o lasciati al naturale, ciò può comportare differenze considerevoli nella tonalità.
Tenere presente che il legno è un materiale naturale e, pertanto, “vivo”. Nelle strutture dei
salotti è possibile che vengano utilizzati piccoli rami che non pregiudicano, comunque,
la robustezza del mobile.
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MOBILI IMBOTTITI MULTIFUNZIONE
Tutti i mobili imbottiti multifunzione (ad es. divani-letto, poltrone reclinabili o relax, divani con braccioli ribaltabili, ecc.), possono avere rivestimenti diversi e sono di norma
dotati di un complicato meccanismo di regolazione.
Affinché tale meccanismo funzioni a lungo nonostante l’intensità dell’utilizzo, è fondamentale manovrare il tutto in maniera corretta. In particolare, occorre saper maneggiare bene le varie cerniere. Nel caso di un divano trasformabile con letto estraibile o
di un divano-letto con funzione a ribaltamento, il pezzo estendibile non va afferrato e
tirato o ribaltato sempre dallo stesso lato, ad es. solo da destra o sinistra. Maneggiandola in maniera unilaterale, la cerniera potrebbe danneggiarsi o venire strappata
dal materiale portante (di norma il telaio della struttura). Per evitar ciò, i componenti
estraibili o ribaltabili vanno afferrati e maneggiati preferibilmente al centro o in modo
alternato tra destra e sinistra. Nelle poltrone con meccanismo elettrico o manuale,
non sedere sopra l’appoggio per i piedi o sull’elemento regolabile di sostegno per la
schiena. Ciò vale anche per tutti i tipi di braccioli, in particolare per quelli regolabili o
ribaltabili (v. a riguardo la sezione “Braccioli“).
Il mancato rispetto di queste avvertenze nel maneggiare i vari componenti del salotto
porta inevitabilmente a un danno che non dipende, quindi, dalla qualità dei materiali
e della lavorazione ma, senza eccezioni, da un utilizzo improprio. Gli indizi sono
il più delle volte cerniere piegate, rotte o strappate. Dato che i mobili multifunzione
vengono sottoposti a regolari
fasi dinamiche, di tanto in
tanto occorre controllare che
le articolazioni delle cerniere
siano pulite (in caso contrario
pulirle) e che le viti di fissaggio
delle cerniere siano bene in
sede (altrimenti serrarle).
Osservando queste semplici regole, il vostro mobile multifunzione durerà molto più a
lungo.
Per le parti dell’imbottitura con funzione “letto”, proprio come per i normali letti è importante assicurare una buona aerazione, in modo da evitare la formazione di muffa.
Quest’ultima non è mai da ricondursi alla qualità del materiale o della lavorazione,
ma si forma esclusivamente in caso di scarsa manutenzione, utilizzo improprio o per
la presenza di eccessiva umidità dell’aria nel locale in cui si trova il mobile.
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I RIVESTIMENTI
Informazioni sui rivestimenti
Premessa:
Di norma il prezzo dice poco sulla longevità e robustezza di un tessuto, ma può esprimere altri criteri qualitativi, come ad es. l’esclusività dei materiali (naturali) impiegati, le
finiture, il processo di stampa e tessitura, il maggiore valore estetico, l’estrema finezza
o brillantezza (ad es. la seta: molto costosa, ma poco adatta a mobili sottoposti a forti
sollecitazioni).
Velluto
In questa categoria rientrato tutti i rivestimenti in cui sopra il tessuto di fondo viene intessuto il cosiddetto pelo
(filati costituiti da fibre naturali di origine vegetale o
fibre chimiche prodotte sinteticamente o ricavate dalla
cellulosa). Tale metodo di produzione, che assicura
un’ottima stabilità del pelo, permette di ottenere tessuti
estremamente robusti. Questo tipo di rivestimento è pertanto particolarmente adatto
ai mobili utilizzati in modo intenso. A causa del calore e della pressione esercitata dal
corpo delle persone che siedono sul divano, possono subentrare leggere variazioni: i
cosiddetti riflessi d’uso. Si tratta di ombreggiature (chiaro/scuro) provocate dallo spostamento del pelo per effetto della pressione corporea, dell’umidità e del calore sprigionato
dal corpo durante l’utilizzo del mobile. In questo caso non si può parlare di una
riduzione della qualità!
Altra caratteristica dei tessuti in velluto
è la variazione dei riflessi, ossia il fatto
che il tessuto appare più chiaro o più
scuro a seconda dell’illuminazione.
Per effetto di questi “giochi di colore“
si ha l’impressione che il rivestimento
presenti differenze di tonalità. Il motivo
di tale cambiamento dipende dal fatto
che il tessuto in velluto viene lavorato
con una precisa direzione di spazzolatura e pertanto la luce, a seconda della
posizione delle singole parti del salotto
(ad es. di un gruppo ad angolo), viene
riflessa in modo diverso.
Finestra
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Non si tratta, quindi, di un difetto, e non dipende neanche dal prezzo della merce: ha a
che fare esclusivamente con il tipo di tessuto (caratteristica tipica del prodotto). Per verificare l’effettiva presenza di tonalità diverse, davanti a una finestra ruotare il cuscino in
diverse direzioni. Se a seconda di come cade la luce si notano ombreggiature diverse, si
può chiaramente escludere la presenza di un qualche difetto.
Velluto Mohair
Il Mohair si ottiene dal vello della capra d’angora. Si
tratta di un classico prodotto naturale. Se nel velluto
Mohair si dovessero notare peli neri/grigio, sono quelli che avevano cambiato naturalmente colore prima del
processo di tintura e che pertanto, successivamente,
non sono più in grado di trattenere la tinta. Questo particolare non compromette né l’inalterabilità del tessuto,
né la qualità di questo straordinario materiale. Poiché
si tratta di una caratteristica tipica del prodotto, questi
peli scuri non giustificano alcun tipo di reclamo.
Tessuto liscio
Con il termine “tessuto liscio” si definisce un rivestimento in cui si incrociano ad angolo retto due gruppi
di filati. Sulla superficie possono formarsi dei nodini
(”pills“). In gergo tecnico si parla di effetto “pilling”.
Può dipendere:
1. dalla ritorcitura di particelle di fibre vaganti del filato utilizzato per la tessitura
2. dalla presenza di fibre esterne (ad es. di abiti), che penetrano nel rivestimento.
In questo caso si parla di “pilling esterno”. L’effetto “pilling“ (formazione di nodini)
può essere facilmente rimosso con una spazzola o un guanto togli-pelucchi, senza
dann eggiare le fibre del tessuto. La durata del tessuto non ne risentirà.
In caso di tessuti lisci stampati, con l’andare del tempo o
per effetto della luce, può succedere che i colori perdano
di intensità, ossia diventino più sbiaditi. I tessuti lisci con
un’elevata percentuale di fibre naturali non andrebbero
esposti alla luce diretta del sole, poiché questa può far
sbiadire molto velocemente il tessuto di rivestimento.
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Tessuto liscio in ciniglia
Tra i tessuti lisci, la ciniglia riveste una posizione speciale. A differenza di altri tipi di
tessuti lisci, il filato ciniglia viene intessuto direttamente nella stoffa, assumendo così quel
caratteristico aspetto resistente e morbido. Quanto più la ciniglia appare morbida e piacevole al tatto, tanto meno le fibre sono intrecciate tra loro in modo rigido e, pertanto, il
tessuto sarà proporzionalmente meno resistente.
A causa di questa particolare tecnica
di tessitura, dal prezzo del prodotto
non è possibile dedurre necessariamente il grado di resistenza.
Un prezzo elevato può dipendere
dall’esclusività dei tessuti lavorati
o, ad es. dalla tecnica di tessitura
impiegata. Come per il velluto, ombreggiature e riflessi d’uso sono da
considerarsi normali fenomeni d’uso.
Altra caratteristica tipica del prodotto
è la leggera perdita di fili di pelo sulle
superfici sollecitate dall’uso.
Tessuti in microfibra
Questo materiale di rivestimento è costituito dall’unione di sottili fibre microscopiche, disposte in modo disordinato (10.000 metri pesano tra 0,8 e 1,2 grammi). Da queste fibre
puramente sintetiche è possibile realizzare sia capi tessuti che lavorati a maglia, nonché
tessuti in microfibra di prima generazione (a fibre disorientate). Grazie alla tecnica di
produzione, il materiale assume un’elevata resistenza. Tra i materiali più noti e più pregiati ricordiamo ad es.: Alcantara, Amaretta, Lamous e Belleseime.
Con l’andare del tempo, anche con i tessuti in microfibra tessuti o lavorati a maglia può
insorgere l’effetto “pilling”. Tuttavia, questi nodini si formano soprattutto a causa di fibre
esterne (abiti) e anche in questo caso possono essere rimossi facilmente con l’apposita
spazzola. Inoltre, con l’uso, si deve tenere conto della formazione di una leggera patina, simile a quella che si forma con la pelle Nabuk. Ciò comunque non compromette
la durata o l’idoneità all’uso del tessuto, in quanto si tratta di una caratteristica tipica di
questo materiale di rivestimento.
Rispettare le avvertenze per la manutenzione (v. tabella a parte).
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Pelle sintetica
Questo materiale non è altro che un
supporto di stoffa (cotone, tessuto misto), la cui superficie utile è rivestita in
poliuretano. Il materiale è molto elastico e, al tatto, si presenta piacevole e
morbido. La struttura è simile a quella
della pelle. Per la manutenzione, attenersi alle indicazioni del produttore fornite a parte.
Floccati / velluto floccato
Questo materiale di rivestimento rientra nella categoria dei tessuti e viene
realizzato attraverso uno speciale processo produttivo. Attraverso una fase
elettrostatica, le fibre in poliammide
vengono applicate e fissate su un materiale di supporto robusto. I “floccati”
si contraddistinguono per l’elevata varietà di colori e, soprattutto, per l’elevata idoneità
all’uso e la facilità di manutenzione. Sono particolarmente adatti per i nuclei famigliari
con bambini piccoli. Con l’andare del tempo, anche con questo tipo di rivestimento
potrebbero formarsi riflessi d’uso. Si tratta di una caratteristica tipica del prodotto e non
compromette la durata del tessuto. Altra peculiarità è la variazione di riflessi della stoffa,
come nei tessuti in velluto.
“Flock” incollati
Con l’uso, è normale che i flock si incollino, e questo fenomeno può essere facilmente
eliminato. L’effetto è riconoscibile dal fatto che le fibre si incollano fino a formare piccoli
puntini. Questi punti possono essere puliti e rimossi facilmente con un panno in pelle
inumidito. Leggere attentamente la sezione “Avvertenze“ a pagina 17!
All’origine dei flock incollati vi può essere, ad esempio, il contatto del tessuto con alimenti a base di zucchero (ad es. succhi di frutta, limonata, ecc.) o la saliva dei bambini.
Breve descrizione delle caratteristiche del tessuto e dei materiali di supporto utilizzati:
Oggigiorno, per la produzione di tappezzeria per mobili vengono impiegati esclusivamente materiali non tossici e, quindi, non dannosi per la salute. Non è
comunque possibile escludere a priori il verificarsi di reazioni allergiche a contatto con
i vari materiali.
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I materiali di supporto utilizzati più frequentemente sono: Mohair, lana, poliacrilico,
poliestere, poliammide, seta, lino e cotone. Ogni materiale ha i suoi vantaggi, ed è per
questo che spesso vengono tessute insieme fibre diverse (in gergo tecnico: tessuti misti),
al fine di sfruttare la combinazione di più caratteristiche positive e ottenere un materiale
di rivestimento il più possibile pregiato. La lavorazione delle fibre naturali è molto costosa, lunga e complicata. Le fibre però risultano in questo modo pregiate nell’aspetto,
nonché piacevoli al tatto e in grado di non provocare irritazioni alla pelle. Grazie allo
sviluppo tecnico raggiunto, la produzione di fibre sintetiche è più semplice. In linea di
massima queste fibre sono maggiormente compatibili per le persone che presentano
allergie.
Solidità alla luce
In generale, ogni rivestimento tende più o meno a sbiadire se esposto alla luce diretta
del sole. Le fibre sintetiche presentano tuttavia una maggiore solidità alla luce rispetto a
quelle naturali. Si tenga conto che in un’epoca come la nostra in cui la tutela ambientale
riveste un ruolo sempre più importante, i materiali lavorati vengono sempre più spesso
ricavati da fibre naturali e, pertanto, cresce la problematica legata alla solidità alla luce.
CONSIGLIO: evitare di esporre i mobili del salotto alla luce diretta del
sole.
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Cariche elettrostatiche dei rivestimenti
Si tratta di un effetto delle moderne tecniche di riscaldamento utilizzate nelle
nostre case. Il riscaldamento centralizzato
e le finestre “a tenuta ermetica“ riducono
l’umidità relativa dell’aria fino al 30 - 40%,
impedendo il naturale processo di scarica
elettrostatica. Soprattutto quando si fa uso
del riscaldamento per periodi di tempo
prolungati, i rivestimenti si seccano e si caricano elettrostaticamente. In questi casi occorre incrementare l’umidità dell’aria, ad es. attraverso piante in vaso, stendendo panni
umidi sui termosifoni, utilizzando umidificatori ambientali o spruzzando sul salotto dello
spray antistatico (attenzione: prima di spruzzare lo spray, fare una prova su
un punto nascosto, in modo da verificare la compatibilità con il tessuto!).
Manutenzione e pulizia dei tessuti sopra descritti
Come tutti i materiali utilizzati quotidianamente, anche la tappezzeria dei mobili richiede una manutenzione regolare, poiché anch’essa è esposta alla polvere e alla sporcizia. In linea di massima, evitare di far accumulare troppo sporco, in modo da non rendere difficili le operazioni di pulizia e impedire che lo sporco si infiltri nel rivestimento. Una
corretta pulizia e manutenzione mantengono nel tempo il valore d’uso del vostro salotto.
Occorre comunque distinguere tra manutenzione e pulizia!
Manutenzione (vale per tutti i tipi di rivestimento). È paragonabile alla cura giornaliera del proprio corpo. Si tratta cioè di rimuovere lo sporco che si forma a causa
dell’utilizzo quotidiano (polvere di casa, contatto con impurità, ecc.). A tale scopo,
procedere ad un’aspirazione regolare con l’apposita bocchetta per mobili imbottiti
(caratterizzata da una potenza aspirante ridotta) e spazzolare quindi il tessuto con una
spazzola morbida, rispettando la direzione delle fibre. Di tanto in tanto il rivestimento
deve essere pulito con un panno in pelle umida (non bagnata), poiché spesso nei locali
con riscaldamento centralizzato l’umidità dell’aria è insufficiente. L’umidità mantiene
elastiche le fibre e ha un effetto positivo sulla longevità del tessuto. Lavare prima di tutto
a fondo la pelle con acqua pulita, in modo che non rimangano residui di detergente.
Pulizia: Si rende necessaria esclusivamente in caso di sporco eccezionale, ad es. in
seguito ai piccoli “incidenti“ che possono verificarsi tra le mura domestiche (in caso di
macchie in seguito a contatto con liquidi, cibo, sangue, ecc.).
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RIMOZIONE DELLE MACCHIE (v. tabella a lato)
La rimozione delle macchie dovrebbe essere un’operazione riservata alle tintorie specializzate in tappezzeria per mobili. Nel caso in cui decidiate di provare da soli a
rimuovere una macchia, prestare attenzione a quanto segue: lo sporco consistente, ad
es. i residui di cibo, va rimosso con un cucchiaio o il dorso di un coltello. Non cercare
mai di grattare via macchie essiccate fregando con le unghie, in quanto vi è il rischio di
danneggiare le fibre del tessuto. I liquidi possono essere rimossi con un panno assorbente, tamponando delicatamente il punto interessato e senza sfregare. Provare quindi ad
effettuare la pulizia con acqua tiepida (30° C) e utilizzando uno shampoo a pH neutro
o un detersivo per capi delicati. Non utilizzare in nessun caso detergenti per la casa, in
quanto contengono acidi e possono intaccare le fibre del tessuto.
La cosa importante è procedere sempre dal bordo della macchia verso
l’interno, per evitare di ingrandirla e che si formino degli aloni. Se si decide
di utilizzare un detergente, non applicarlo mai direttamente sulla macchia.
Fare prima una prova su un punto nascosto del rivestimento utilizzando un
panno bianco, morbido, pulito e imbevuto nella soluzione detergente.
In presenza di istruzioni specifiche per la pulizia (ad es. in caso di tessuti antimacchia), attenersi a queste. In linea di massima la pulizia deve essere effettuata con mano leggera e senza esercitare eccessiva pressione. Una volta rimossa la macchia, ripassare l’intera superficie con un panno umido (da cucitura a cucitura), per evitare che si formino aloni. Rimuovere
quindi con un panno asciutto il detergente applicato e, per finire, spazzolare il pelo. Prima
di riutilizzare il componente del salotto sottoposto a pulizia, aspettare che il rivestimento sia
completamente asciutto. Una volta asciutto, passare sul pelo l’aspirapolvere e ripassare ancora una volta la superficie con una spazzola morbida.
Rimozione della macchie da rivestimenti in stoffa
Macchie solubili in acqua
A = Trattare con acqua fredda, eventualmente con una soluzione a base di shampoo a
ph neutro e acqua. Non utilizzare mai acqua bollente, poiché il bianco d’uovo ten
de a coagulare.
B = Trattare con una soluzione tiepida a base di shampoo a ph neutro e acqua. Se così
facendo non si riesce a rimuovere la macchia, una volta asciugata la superficie si
può proseguire il trattamento con benzina per smacchiare o uno smacchiatore.
C = Non far essiccare! Trattare subito con una soluzione tiepida a base di shampoo a
ph neutro e acqua.
Macchie insolubili in acqua
D = Trattare con solventi, come benzina per smacchiare, alcol o smacchiatore liquido
(di quelli reperibili in commercio).
E = Non utilizzare il ferro da stiro! Se possibile sbriciolare la macchia e sollevare delicatamente lo sporco. Attenzione: sul velluto vi è il rischio di danneggiare la superficie.
F = Rivolgersi a uno specialista.
G = Applicare un panno bianco imbevuto leggermente con una soluzione a base di acido citrico (1 cucchiaio raso in 100 ml di acqua fredda). Rimuovere la macchia partendo dal
16 bordo verso il centro.
Velluto
Tessuto liscio
Microfibra
Birra
Macchia
C
C
C
Burro
D
D
D
Sangue (coagulato)
G
G
G
Sangue
A
A
A
Albume/rosso d‘uovo
A
A
A
Vomito
B
B
B
Pittura (emulsionata)
D
D
D
Pittura (a olio)
D
D
D
Grasso
D
D
D
Pennarello
D
D
D
Bevande/succhi di frutta
C
C
C
Cacao / latte
B
B
B
Caffè con latte
B
B
B
Gomma da masticare
F
F
F
Carbone
D
D
D
Feci/urina
A
A
A
Penna a sfera
B
B
B
Rossetto
B
B
B
Smalto per unghie
D
D
D
Profumo
B
B
B
Ruggine
G
G
G
Fuliggine
B
B
B
Lucido da scarpe
B
B
B
Condimenti per insalata
B
B
B
Cibo
B
B
B
Liquori
C
C
C
Tè
C
C
C
Inchiostro
B
B
B
Cera
E
E
E
Vino
B/C
B/C
B/C
Tessuto floccato: non utilizzare mai solventi, in quanto vi è il rischio di distruggere
il rivestimento! Su eventuali punti incollati o induriti (siano essi asciutti o bagnati) non
grattare mai con l’unghia o una spazzola, altrimenti vi è il rischio di danneggiare il pelo.
Tutti i tipi di macchie vanno rimossi con una soluzione di acqua distillata e sapone, esercitando una lieve pressione con movimenti circolari. In caso di macchie particolarmente
ostinate, rivolgersi in tintoria o presso la POS GmbH, Hausen.
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RECLAMI
Qualora malauguratamente vi fossero comunque gli estremi per un reclamo, osservare
quanto segue:
Spedire all’assistenza clienti la cartolina allegata debitamente compilata. Cercate di descrivere il danno nel modo più preciso possibile.
Un addetto dell’assistenza si metterà subito in contatto con voi e, se necessario, potrete
concordare un appuntamento.
In caso di perdita della cartolina, contattare il mobilificio in cui era stato effettuato
l’acquisto o:
POS POLSTERSERVICE GmbH
[ A tutela dei vostri valori]
Mühlenpfad 2 · D-53547 Hausen
Telephone 0049 (0) 26 38 - 921 700
Telefax
0049 (0) 26 38 - 921 600
www.polsterservice.de
info @ polsterservice.de
Tutti i diritti riservati. La riproduzione o la realizzazione di riproduzioni, anche solo di estratti, e la relativa diffusione è consentita solo previo espresso consenso della ditta POS
POLSTERSERVICE GmbH, 53547 Hausen-Solscheid.
I mobili con controllo qualità
POS Polsterservice GmbH è un’azienda
attiva nel settore dell’arredamento e
membro della comunità ”Deutsche Möbel“. Il suo obiettivo è garantire il riciclaggio e il ricorso a materiali riciclati
conformemente alla normativa tedesca
RAL-GZ 430.
18
Data di acquisto:
Prezzo d‘acquisto approssimativo:
Data di consegna:
Luogo/Data:
Firma:
■ Allego alla cartolina
■ (numero) foto
tramite ■ o invio per e-mail i file JPEG a
[email protected]
Euro
Produttore:
■ Pelle
■ Poltrona
■ Elemento angolare
■ Divano due posti
■ Altro
Modello:
■ Stoffa
■ Poggiapiedi
■ Poltrona relax
■ Divano rotondo
■ Divano-letto
informazioni sul reclamo
Mobilificio:
Rivestimento:
■ Altro
■ Sgabello
■ Divano ad angolo
■ Poltrona massaggi
■ Letto imbottito
Descrizione del danno/note:
■ Divana tre posti
■ Elemento monoposto
■ Poltrona TV
■ Poltrona TV motorizzata
Il danno riguarda:
Scheda per l’assistenza clienti:
✁
Mittente:
Nome/cognome:
Via:
CAP/città:
Telefono (privato):
Telefono (sul lavoro):
Event. n. di cellulare:
Indirizzo e-mail:
GSTOFFA
RISPOSTA
POS POLSTERSERVICE GmbH
[ A tutela dei vostri valori]
– se t to re c l i e n te l a pr i v a ta –
Mühlenpfad 2
D-53547 Hausen
Affrancatura
facoltativa
✁
Per i rivestimenti in tessuto offriamo i seguenti
prodotti:
pz.
set per la manutenzione dei tessuti
17,00 €
Puratex (250 ml):
detergente e spray impermeabilizzante
(200 ml)
pz.
detergente Puratex per rivestimenti
in tessuto (250 ml)
pz.
spray impermeabilizzante Puratex
6,95 €
10,60 €
(200 ml)
pz.
spazzola togli-pelucchi
16,00 €
pz.
schiuma detergente per superfici
estese (500 ml)
14,50 €
pz.
detergente GH8 per macchie
persistenti (500 ml)
10,50 €
È possibile inviare l’ordine tramite questa cartolina o, in alternativa,
online all’indirizzo www.polsterservice.de alla sezione “Shop”.
Tutti i prezzi sopra elencati non comprendono le spese di imballaggio
e di spedizione.
Aprile 2007 – Contenuti soggetti a modifiche
Mittente:
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Via:
CAP/città:
Telefono:
POS
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Affrancatura
facoltativa
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