PERIODICO MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE - N.3 OTTOBRE 2014 - spedizione in abb. Postale D.L.353/2003 (conv.in L.27/02/04n.40) art.1, comma 2 Dir. Business-Savona
Giornale della comunità
Parrocchiale SAN PIO X
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Vita della nostra comunità parrocchiale
Riprendiamo il cammino di un nuovo anno catechistico e
associativo. Prima di parlare delle varie attività vorrei
ricordare alcune persone che sono state molto significative
nel periodo appena trascorso. Don Raul dopo più di dieci
anni di studi a Gerusalemme e vita parrocchiale in mezzo
alla nostra comunità, è tornato nella sua terra in Perù per
mettersi a servizio del suo Vescovo Mons. Lino Panizza e
della sua gente. Vogliamo esprimergli tutta la nostra
riconoscenza e il nostro affetto che rimane immutato
nonostante la lontananza. È stato una persona davvero
“bella” che ha aiutato la nostra comunità, in particolare i
giovani, a fare un cammino che spesso ha comportato dei
salti di qualità.
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La messa della domenica è il centro di tutta la vita cristiana.
Per quanto riguarda la frequenza è stabilito, per tutta la Diocesi, che si facciano tre anni di catechismo per la Prima Comunione
(2° 3° 4° elementare) e tre anni per la Cresima (5° elementare e 1° e 2° media) per cui chi non frequenta tre anni consecutivi
di catechismo non può essere ammesso ai sacramenti.
Per i giovani, con alcune mamme, abbiamo iniziato quest'anno un percorso in parte legato all'Azione Cattolica e in parte legato
al tema del “dialogo”: elemento fondamentale sia per la vita personale sia per la futura vita di coppia.
I giovani adulti continueranno il loro percorso sul profeta Isaia a partire dal Cap. 40 (1-39 è già stato fatto lo scorso anno). Oltre a
Isaia leggeremo anche i Vangeli del Natale e i Vangeli della Pasqua. Due incontri significativi presentati da Don Lucio Fabbris ci
aiuteranno a comprendere l'importanza e le differenze di alcune realtà religiose che hanno legami con la fede cristiana, in
quanto religioni monoteiste. Il 12 novembre 2014 sull'Islam e il 25 febbraio 2015 sulla religione ebraica. Tali incontri saranno
aperti a tutti e probabilmente in sacrestia alle ore 21.
Gli adulti faranno il percorso dell'Azione Cattolica al pomeriggio prima o
dopo la Santa Messa con Don Luigi Fusta.
Un'attenzione particolare vogliamo darla alla Settimana della Santità dal
8 al 15 novembre 2014 animata dal Movimento Pro Sanctitate. La Pro
Sanctitate sarà presente in quella settimana sia nelle celebrazioni
liturgiche, sia nell'animazione dei gruppi. Tale iniziativa ha lo scopo di
aiutarci a comprendere la chiesa: infatti i santi ne sono il segno più maturo
ed eloquente. Per contemplare il volto di Cristo, occorre guardare i santi che
ce lo rappresentano dal “vivo”. È un modo per evangelizzare la Santità,
attraverso il canale dell'immagine per comunicare la vocazione universale
alla Santità. Dimostra che la Santità è possibile a tutti con le figure di santi di ogni età, luogo, tempo storico e condizione sociale.
Vuole suscitare un più forte anelito alla Santità e coinvolgere sempre più persone nell'apostolato della Santità. In tale settimana
è prevista anche “una mostra della Santità”.
Nel giugno scorso quattro nostri parrocchiani hanno ricevuto l'Incarico di “Ministri Straordinari dell'Eucaristia”.Elio Punzi, Luca
Meroni, Sandro Caccin, Maria Grazia Venegoni. Voglio dire grazie a loro per l'amore alla chiesa , in modo particolare
all'Eucaristia centro e origine della chiesa stessa. Oltre a collaborare attivamente nelle Sante Messe domenicali, possono
portare l'Eucaristia anche ai malati. Come sacerdoti di San Pio X (parroco e collaboratori) abbiamo sempre ritenuto importante
visitare noi stessi tutti i malati che lo desiderano per portare loro oltre i sacramenti anche il conforto della parola. Tuttavia rimane
per me un sogno il desiderio che almeno alcuni
malati possano essere visitati dall'Eucaristia nel
giorno del Signore, dopo la messa della comunità
parrocchiale, come succedeva nei primi secoli della
chiesa. Il fatto di avere dei ministri straordinari ci
spinge a trovare la possibilità di realizzare questo
sogno almeno in parte.
Il campo parrocchiale che si è svolto a San
Bernardo di Conio dal 13 al 20 luglio è stato un
regalo di Don Raul e degli educatori, in quanto lo
hanno voluto e si sono impegnati a realizzarlo nei
migliori dei modi portando entusiasmo sia ai ragazzi
sia alle famiglie. Proprio per questo motivo abbiamo
già fissato la data del prossimo campo che sarà dal 19 al 26 luglio 2015 a Nava.
Stiamo pensando al gruppo dei chierichetti. Era partito ultimamente con Don Carmelo, ed è rimasto poi un po' in sospeso.
Chiedo a qualche adulto o giovane preparato l'animazione dei chierichetti in modo che diventi un gruppo stabile della nostra
comunità.
Dovremmo trovare anche uno spazio, che diventi dialogo tra tutti i gruppi, per il gruppo liturgico in modo che sia le Solennità sia
la quotidiana e domenicale celebrazione liturgica siano sempre il centro della vita cristiana e curate con ogni attenzione.
Il “Giornale della Comunità Parrocchiale” sembra aver trovato una forma e dei contenuti graditi ai parrocchiani e agli amici
forestieri: oltre alle copie spedite di solito ne distribuiamo alcune centinaia mettendole in fondo alla chiesa, gli ultimi tre numeri
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sono completamente spariti. Inoltre molte persone si fanno vive con articoli e
suggerimenti: grazie a tutti i collaboratori, compreso Emanuela che è diventata
praticamente la redattrice e impaginatrice del giornale.
Un discorso a parte va fatto per il sito della parrocchia (www.sanpiodecimoloano.it)
e le varie pagine dei social network animate dal nostro entusiasta Franco
Mantegazza: mi diceva in questi giorni che abbiamo superato i 900 contatti.
Complimenti!!
Il Totoparrocchia che ormai va avanti da quasi 30 anni, avrebbe bisogno di un
rinnovamento dello staff di redazione: in poche parole mancano dei collaboratori
disposti a passare due ore al pomeriggio del sabato per l'impaginazione e la stampa
del foglio.
Un grazie grande a tutti i collaboratori della sagra: quest'anno, a parte il tempo atmosferico, è stata proprio una bella sagra dove
oltre a lavorare ci siamo divertiti. È stato un luogo di incontro e di famiglia dove ognuno ha dato il meglio di sé.
Una particolare nota merita anche il rinnovamento, oltre che del salone parrocchiale, ormai quasi completamente messo a
norma (manca solo il permesso dei vigili del fuoco), anche della cucina con numerose migliorie. Le piastre in pietra ollare e
soprattutto le friggitrici che hanno dato un miglioramento di qualità e anche un grosso risparmio. Tutto questo certamente ha
pesato sul bilancio della parrocchia che è sempre a rischio. Rimane da fare, nei prossimi mesi, la sistemazione del sagrato della
chiesa, che ne renderà più accogliente l’ingresso.
Concludo salutando tutti e permettendomi di chiedere sempre più collaborazione da parte di tutti, in quanto sono rimasto l'unico
sacerdote sempre presente in parrocchia.
Don Luciano
INCONTRI MENSILI CON RAGAZZI E GENITORI
La prima parte insieme sottoforma di celebrazione.
La seconda parte i ragazzi vanno nei gruppi e il parroco sta con i genitori.
1° incontro 11 ottobre: La Sequela
Brano biblico di Mc. 6,45-52
2° incontro 8 novembre: i Santi e i nostri cari defunti
Il battesimo come dono di amore
3° incontro 6 dicembre: il Sì di Maria e il nostro Sì: verso il
Natale
5° incontro 7 febbraio: ci prepariamo alla Quaresima
6° incontro 7 marzo: sulla via della Croce
APPUNTAMENTI DEL PROSSIMO ANNO
1. Domenica 3 maggio: Sante Cresime
2. Domenica 10 maggio: Festa delle Famiglie
3. Domenica 17 maggio: Prime Comunioni
4. Sabato 23 maggio: Prime Confessioni
5. Campo Parrocchiale: dal 19 al 26 luglio 2015
nella Casa del Seminario di Nava
7° incontro 18 aprile: è risorto e vive con la Chiesa
8° incontro 9 maggio: in preghiera con Maria: il Rosario
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Dopo le vacanze...
Carissimi lettori del giornale di San Pio X,
sono finite le ferie e ricominciamo il cammino del nuovo anno liturgico. Ho letto in questo periodo di vacanze alcune omelie di
Padre Gian Franco Scarpita , e ho estratto alcuni commenti che vorrei condividere con voi.
Non e' mai troppo tardi per l'amore!
Dio non conosce limiti di tempo nel concedere la sua misericordia e nel retribuire le sue ricompense a chi gli si mostra fedele. E
soprattutto nel fare questo si mostra ben distante dalle congetture e dalle valutazioni propriamente umane.
Ciò che egli considera non e' infatti quanto tempo ciascuno abbia lavorato, ma quanto zelo e quanta buona volontà ha usato per
mettersi a servizio degli altri.
Ciò che conta infatti è il ravvedimento, la presa di coscienza del proprio errore e la buona disposizione a porvi rimedio. In una
parola: la conversione.
Non è mai troppo tardi per rispondere alla chiamata che Dio ci rivolge, alla comunione con sé e alla pratica della fede.
Dio premierà tutti quanti avranno lavorato nella sua vigna, dal primo all'ultimo,secondo una ricompensa proporzionata alla
fedeltà e rientrante nella logica del suo amore misericordioso, ascoltare la Parola del Signore e affidarsi a lui in ogni circostanza.
Carissimi, Dio e' imparziale con tutti e nella sua giustizia retributiva intende garantire a ciascuno il suo premio e la gioia di vivere
sempre nel suo nome, come il Dio della gioia e della salvezza universale che chiama tutti alla riconciliazione con sé e alla
comunione nella vita piena.
Pace e gioia a tutti voi, e buon proseguimento dell'anno liturgico.
Lucio Telese
Incontri di catechesi e preghiera di guarigione tenuti
dal Ministero “Lo Voglio Sii Guarito”
Buongiorno a tutti, dalla primavera scorsa presso la sacrestia della nostra Parrocchia si
tengono ogni martedì, alle ore 20.45 degli incontri di preghiera guidati da Massimo Coero
Borga, fondatore del Ministero “Sii Guarito” che ci manda puntualmente un video delle sue
catechesi.
La serata inizia con canti di Lode, prosegue con la catechesi tratta da un brano della
Bibbia e termina con altri canti di ringraziamento. Si è formato un bel gruppo numeroso, di
15-20 persone e questo ci fa molto piacere. Per farvi capire di che cosa stiamo parlando, vi
presentiamo una breve descrizione di questo Movimento di Preghiera.
Il “Sii guarito” fonda ogni attività sugli insegnamenti della Parola di Dio e sul Catechismo
della Chiesa Cattolica, che conducono alla piena comunione con Dio e alla vera santità.La
missione è far sì che tutti conoscano l'unico Signore e Salvatore che Dio ha dato agli
uomini, cioè Gesù Cristo: «In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli
uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati» (At 4,12).
Il fondatore di questa associazione, Massimo Coero Borga, cominciò a frequentare i
movimenti del Rinnovamento Carismatico Cattolico e del Rinnovamento nello Spirito. Ma, successivamente, fondò
l'associazione “Lo voglio: sii guarito”. In collaborazione con diversi istituti di Opere Spirituali e parrocchie, guida attualmente
numerosi cammini di conversione e guarigione, affinché, portando la lieta novella, tutti possano incontrare Dio e
sperimentare la sua presenza viva e operante.
Questi cammini sono confermati da testimonianze di consolazioni, guarigioni, liberazioni e da altre manifestazioni che il
Signore concede: scopriamo così che abbiamo un meraviglioso Dio, che cammina con noi ogni giorno.Da circa tre anni, un
cammino del “Sii guarito” è stato iniziato anche a Loano. Mensilmente, indicativamente il terzo venerdì del mese, da marzo
a novembre, Massimo tiene una serata di preghiera presso la chiesa di S. Agostino.
Per saperne di più, potete visitare il sito www.siiguarito.it
Abbiamo conosciuto il Ministero del “Sii guarito” grazie ad Ilaria
e noi alla ricerca di un cammino che “sostenesse” la nostra fede,
abbiamo risposto “Eccomi”, alla chiamata del Signore…Così
abbiamo iniziato questo cammino di gioia, di incontro con Dio,
sperimentando sempre più spesso la Sua presenza nella nostra
vita…O meglio, Lui c'è sempre, siamo noi che, il più delle volte,
fatichiamo a sentire e percepire la Sua presenza. Ma, in questi
anni, segni della Sua presenza ne abbiamo avuti tanti…E tutto
questo ci permette di affidarci e fidarci sempre di più e di
ripetergli quotidianamente “Grazie Gesù…Confido in te Gesù”.
Milena e Patrizia
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Programma Giovani - Adulti 2014-2015
GIOVANI-ADULTI 2014 -2015
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12 nov. Islam - Intervento di Don Lucio Fabbris
FINO A QUANDO SIGNORE? Una Lectio Divina del libro di
Isaia, Pino Stancari, Marietti editore – seconda parte.
IL VANGELO DI GESÙ – testo dei quattro vangeli ordinato in una
sola narrazione, a cura di Mons. Enrico Galbiati, ISG edizioni.
Approfondimenti su Islam e Religione ebraica, interventi di Don
Lucio Fabbris.
15 ott. Introduzione generale al programma dell’anno.
Introduzione al libro di Isaia, al Vangelo di Gesù e alle serate a tema.
Lectio 8 (capp. 40-44):
In esilio (p. 193)
Un personaggio anonimo (p. 195)
Una voce fuori scena, all’intimo di cuori affranti (p. 197)
Un a strada nel deserto, per il nostro Dio (p. 199)
Nella fragilità umana, la parola che dura sempre (p. 200)
19 nov. Lectio 10 (I canti del Servo):
Il Servo del Signore (p. 236)
Primo canto: dolcissimo nella forza, travolgente nella mitezza (p.
238)
Secondo canto: intimo del Signore e luce delle genti (p. 240)
26 nov. Lectio 10 (I canti del Servo):
Terzo canto: esperto nel consolare, innocente perseguitato (p. 243)
Quarto canto: orribile e splendido (p. 247)
Il volto del Messia (p. 253)
3 dic. Vangelo di Gesù
L’infanzia e la vita nascosta di Gesù
La presentazione di Luca (pp. 33-48)
10 dic. Vangelo di Gesù
Altri fatti, presentati da Matteo (pp. 48-54)
La preparazione del messia (55-59)
Giovanni Battista testimone del verbo di Dio (60-76)
22 ott. Lectio 8 (capp. 40-44):
L’evangelo della venuta di un re e pastore (p. 202)
Una nuova creazione (pag. 204)
La chiamata alla vita, nel travaglio del parto (p. 208)
Non c’è altro Dio fuori di me: una sinfonia di gioia nella creazione
(p. 210)
17 dic. * * * * * * * * * * * CENA NATALIZIA * * * * * * * * * * *
Pausa natalizia
29 ott. Lectio 9 (capp. 44-48):
L’autore del cosmo e il protagonista della storia (p. 215)
Ciro, strumento di Dio (p. 217)
La pienezza della vita: la presenza del Giusto, che è il Salvatore (p.
219)
La libertà di Dio (p. 220)
L’unicità del Dio vivente (p. 222)
14 gen. Lectio 11 (capp. 49-55):
Gerusalemme: figlia, madre e sposa (p. 255)
Una storia sbagliata (p. 261)
Il Signore non dorme (p. 263)
Il sonno di Gerusalemme, tra droga e medicina (p. 266)
21 gen. Lectio 11 (capp. 49-55):
La serenata di un innamorato (p. 268)
L’evangelo della regalità del Signore, per un nuovo esodo (p. 270)
La sposa del Signore (p. 272)
La sposa è Gerusalemme (p. 275)
5 nov. Lectio 9 (capp. 44 -48):
Gli idoli schiacciano, il Signore sostiene (p. 224)
Il lamento su Babilonia (p. 227)
il “crogiolo dell’afflizione” (p. 232)
La sazietà della vita e la conferma di un popolo messianico (p. 277)
L’Altissimo è vicinissimo (p. 279)
11 mar. Lectio 14 (capp. 63-66)
Una composizione penitenziale: l’appello all’amore deluso del
padre nostro (p. 337)
Appartenenza e confidenza (p. 342)
La nostra impurità nelle mani del Creatore (p. 345)
28 gen. Lectio 12 (capp. 56-59)
Dopo l’esilio, la catastrofe interiore (p. 283)
L’osservanza del sabato è per tutti (p. 286)
La corruzione dilagante (p. 291)
Quale strada per la pace? (p. 294)
il vero digiuno (p. 297)
il vero riposo sabatico (p. 302)
18 mar. Vangelo di Gesù
La passione è imminente (p. 248)
L’ultima cena (p. 255)
I discorsi di addio secondo Giovanni (p. 258)
4 feb. Lectio 12 (capp. 56-59)
L’accusa: un cammino deviato (p. 303)
il riconoscimento della colpa (p. 305)
interviene il Signore (p. 307)
l’alleanza è ristabilita per sempre (p. 308)
25 mar. Vangelo di Gesù
La notte in cui fu tradito (p. 273)
Il processo giudaico (p. 277)
Il processo romano (p.278)
La crocifissione e la morte (p. 284)
11 feb. Lectio 13 (capp. 60-63):
Alba di un giorno nuovo (p. 311)
Il risveglio della madre (p. 313)
La pienezza della vita (p. 316)
Un giorno che non tramonta più (p. 318)
Il maestro della gioia (p. 320)
1 apr. Mercoledì Santo + + + + + + CENA EBRAICA + + + + + +
Pausa pasquale
15 apr. Vangelo di Gesù
Il sepolcro vuoto e l’annuncio della risurrezione (p. 291)
Varie apparizioni del Risorto (p. 295)
L’ascensione (p. 301)
18 feb. Mercoledì delle Ceneri * CENA DI DIGIUNO *
25 feb. Religione Ebraica - intervento di Don Lucio Fabbris
29 apr. Lectio 14 (capp. 63-66) + REVISIONE e PROPOSTE
L’intervento del Signore (p. 347)
Nuovi cieli e nuova terra (p. 349)
La vita di una nuova umanità (p. 350)
Tutta la storia è piena della sua gloria (p. 353)
4 mar. Lectio 13 (capp. 60-63):
Un popolo sacerdotale (p. 323)
Gerusalemme è la sposa (p. 326)
I preparativi per il banchetto nuziale (p. 328)
Il corteo degli invitati (p. 329)
“Ecce homo” (p. 330)
? mag. - film (da decidere insieme: Miral; Monsieur Ibrahim e i fiori del
corano; E ora dove andiamo?)
? mag. -------------------CENA FINALE-------------------------
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Campo Adulti 21-24 agosto 2014 a Nava
Il titolo "nel mezzo del cammin di nostra vita..." ci riporta
a scuola... a Dante, il sottotitolo "meditazioni su vizi e
virtù" rievoca ricordi del catechismo...ma lo sviluppo
può sempre sorprendere!
Don Sandro ci ha presentato vizi e virtù in versione più
vicina alla nostra quotidianità. Tanti atteggiamenti
"umani", con l'aiuto di Dio diventano virtù, ogni virtù ha
anche un riscontro nella vita sociale...non si è virtuosi
solo per sè stessi...
Gianmaria ci ha mostrato vizi e virtù nell'arte. Ci ha
sorpreso con bellissime immagini di affreschi del nostro
territorio e non solo.
Roberta ci ha presentato un libro di G. Grandi
"Generazione Nicodemo - l'età di mezzo e le stagioni
della vita". Sono presentati momenti della vita nei quali
si affrontano radicali cambiamenti, nei quali si
considera il percorso fatto e quello che si farà. Spesso
ciò che è decisivo per i nostri percorsi sovverte le nostre
attese, i nostri piani... (il titolo, dalla domanda di
Nicodemo nel Vangelo di Giovanni 3,4).
La seconda sera del campo, alla luce di qualche pila,
abbiamo fatto la "via lucis", 14 stazioni che ripercorrono
non i momenti precedenti la morte di Gesù ma che
seguono alla sua resurrezione. E' stata una sorpresa
che abbiamo vissuto cercando di rievocare la gioia dei
discepoli, gioia che dovremmo saper urlare anche noi...
La mattina successiva, tre testimonianze (Nazareno,
Antonio, Don Gigi) ci hanno a tratti stupito per gli eventi,
a tratti aiutati a considerare come, anche senza episodi
eclatanti, certe decisioni si rivelano poi determinanti
nella nostra vita.
Un pomeriggio intero dedicato all'adorazione... quando
spesso è difficile trovare il tempo per un'ora! E' stato un
bel momento, ben preparato con l'aiuto di letture su cui
meditare (...S. Ignazio di Loyola..."dobbiamo essere
forti... non dobbiamo essere accidiosi, evasivi, deboli,
rinunciatari o persone che rimandano al domani...ne va
di mezzo la salvezza eterna... non ci dobbiamo perdere,
ma corriamo certamente il pericolo di perderci e tanto
più quanto meno ce ne diamo pensiero...). Ciascuno ha
scritto sulla croce il vizio che più di altri si impegna a
cancellare, poi ci è stata donata una virtù verso la quale
cercare di protendere.
Non è mancata una sera di giochi che ci ha permesso di
"impegnarci spensieratamente" e non sono mancati i
momenti di pausa nei quali gli attenti e ottimi cuochi ci
preparavano un caffè e qualche dolcino. Abbiamo avuto
la presenza di due bravi sacerdoti Don Gigi e don
Daniele che hanno condiviso con noi...persino i giochi!
I giorni sono passati in fretta... ed è arrivata l'ultima
giornata del campo ed il momento della condivisione
finale. E' stato un momento molto sentito, durante il
quale sono emerse tante considerazione che ognuno
desiderava esprimere, un arricchimento per ciascuno
ascoltare ciò da cui altri erano stati colpiti e da questo
aver spunti per ulteriori riflessioni.
E' stata anche l'occasione per trovarci tutti insieme (e
non solo in gruppetti come per le attività dei giorni
precedenti). Emergevano così le differenze di età, di
provenienze territoriali, di impegni in parrocchia o nel
sociale o sul lavoro (la ricchezza della nostra
associazione è proprio questa: ritrovarsi insieme ad
affrontare problemi, riflettere su argomenti, percorrere
cammini con persone che in alcuni casi non sono
neppure iscritte all'AC o non vi partecipano
assiduamente o riprendono dopo anni... E' così che si
ha l'occasione di ritrovare persone che non si vedevano
da tempo, adulti giovani che ricordavamo bambini ed
ora nel ruolo di genitori...
Ci siamo lasciati con tanto entusiasmo che dovremo
conservare come una medicina "ad effetto prolungato",
che ci dovrà accompagnare per affrontare il nuovo anno
associativo, le varie iniziative, insomma abbiamo avuto
la ricarica ed ora...speriamo di sprigionare energia!
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Paola
Perché siamo Uno...
San Francesco e il lupo
Viveva un dì, narra un'antica voce
intorno a Gubbio un lupo assai feroce
che aveva i denti più acuti che i mastini
e divorava uomini e bambini.
Dentro le mura piccole di Gubbio
stavano chiusi i cittadini e in dubbio
ciascuno della vita. La paura
non li lasciava uscire dalle mura.
E San Francesco venne a Gubbio, e intese
del lupo, delle stragi, delle offese;
ed ebbe un riso luminoso e fresco,
e disse: "O frati, incontro al lupo io esco!".
Le donne avevano lagrime così
grosse, ma il Santo ilare e ardito uscì.
E a mezzo al bosco ritrovò il feroce
ispido lupo, e con amica voce
gli disse: "O lupo, mio fratello lupo,
perché mi guardi così ombroso e cupo?
Perché mi mostri quegli aguzzi denti?
Vieni un po' qua, siedimi accosto e senti:
Io so che tu fai molto male a Gubbio
e tieni ognuno della vita in dubbio,
e so che rubi uccidi e non perdoni
nemmeno ai bimbi, e mangi i tristi e i buoni:
Orbene ascolta: come è vero il sole,
ciò che tu fai è male. Iddio non vuole!
Ma tu sei buono; e forse ti ha costretto
a ciò la fame. Ebbene, io ti prometto
che in Gubbio avrai d'ora in avanti il vitto:
ma tu prometti essere onesto e dritto
e non dare la minima molestia:
Essere insomma una tranquilla bestia.
Prometti dunque tutto questo, dì?".
Il lupo abbassò il capo, e fece: "Si!".
"Davanti a Dio tu lo prometti?".
E in fede il lupo alzò molto umilmente un piede.
Allora il Santo volse allegro il passo
a Gubbio, e il lupo dietro, a corpo basso.
In Gubbio fu gran festa, immenso evviva:
scoppiò la gioia, e fino al ciel saliva.
E domestico il lupo entro rimase
le chiuse mura, e andava per le case
in mezzo ai bimbi come un vero agnello,
e leccava la gota a questo e a quello.
E poi morì. E fu da tutti pianto
e seppellito presso il campo santo
Silvio Novaro
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Balestrino for Somalia nasce ufficialmente nel gennaio 2012 e nel breve lasso di tempo trascorso ha già edificato un
pozzo per l'acqua potabile in una delle zone più aride e povere della Somalia, la zona di Johar; la sua presidente,
Farhiya Mohamed Mire, cittadina italiana e figlia di uno dei fondatori della ormai scomparsa Repubblica Democratica
Somala, ha personalmente distribuito abbigliamento, cibo e zanzariere nella medesima zona colpita da una terribile
esondazione; ha permesso ad una persona rimasta gravemente ferita in un attentato dinamitardo di essere curata
presso una struttura ospedaliera italiana e ha creato un piccolo spazio dove le giovani possono imparare il mestiere
della sarta per poi poter avere una fonte di sostentamento propria.
Vorremmo continuare la nostra opera acquistando ora un pulmino che ci permetta di trasportare i bisognosi
presso le strutture ospedaliere o i centri di distribuzione dei generi di prima necessità, proprio per questo
chiediamo il vostro aiuto.
Farhiya Mohamed Mire
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4° Giornata Diocesana delle Famiglie
Pastorale Familiare
Albenga, 28 settembre 2014
Carissimi,
è trascorso un anno dall'ultima volta che ci siamo incontrati e abbiamo sperimentato che essere insieme ci dà più forza e
coraggio. In questo tempo di preparazione al Sinodo straordinario sulla famiglia (5-19 ottobre 2014) vogliamo ricordare le parole
che don Andrea Bozzolo ci ha rivolto nella giornata della famiglie dello scorso anno: “L'accoglienza diventa la cifra significativa di
questa sensibilità e il mettersi insieme in rete, il metodo per ricostruire quell'armonia di voci che diventa naturalmente
educativo”.
Ecco allora l'importanza di “rimetterci in rete”, di incontrarci di nuovo per riflettere, condividere, confrontare il nostro essere
famiglie cristiane così come ci dice Papa Francesco: “la famiglia è un 'centro di amore', dove regna la legge del rispetto e della
comunione, capace di resistere all'impeto della manipolazione e della dominazione da parte dei 'centri di potere' mondani”.
Ritrovarci insieme per considerare “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell'evangelizzazione” con l'aiuto del dott.
Pietro Boffi (membro della Consulta Nazionale della pastorale familiare della CEI) che ci permetterà di prendere coscienza che
oggi siamo chiamati ad annunciare il Vangelo affrontando anche le nuove urgenze pastorali che riguardano la famiglia.
Ritrovarci insieme per prendere coscienza che “Gesù fa incontrare e unisce le generazioni! Egli è la fonte inesauribile di
quell'amore che vince ogni chiusura, ogni solitudine, ogni tristezza. Nel vostro cammino familiare, voi condividete tanti momenti
belli: i pasti, il riposo, il lavoro in casa, il divertimento, la preghiera, i viaggi e i pellegrinaggi, le azioni di solidarietà… Tuttavia, se
manca l'amore manca la gioia, e l'amore autentico ce lo dona Gesù” (Papa Francesco).
Ritrovarci insieme per pregare “Il sostegno della preghiera è quanto mai necessario e significativo specialmente da parte vostra,
care famiglie… Preghiamo dunque tutti insieme perché, attraverso questi eventi, la Chiesa compia un vero cammino di
discernimento e adotti i mezzi pastorali adeguati per aiutare le famiglie ad affrontare le sfide attuali con la luce e la forza che
vengono dal Vangelo. Care famiglie, la vostra preghiera per il Sinodo dei Vescovi sarà un tesoro prezioso che arricchirà la
Chiesa” (Papa Francesco).
Ci ritroviamo allora DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 ad Alassio nell'Istituto Salesiano Don Bosco, alle ore 10.00
accoglienza
ore 10.30
preghiera iniziale
intervento dott. Boffi
ore 12.15
Celebrazione Eucaristica
pranzo al sacco
ore 14.30
domande al relatore
ore 15.00
lavori di gruppo
ore 16.30
preghiera conclusiva
Ascoltando la richiesta di Papa Francesco accompagniamo il Sinodo sulla famiglia (5-19 ottobre 2014) con la preghiera che Lui
ci ha proposta
Preghiera alla Santa Famiglia
Gesù, Maria e Giuseppe, in voi contempliamo lo splendore dell'amore vero, a voi con fiducia ci rivolgiamo.
Santa Famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del
Vangelo e piccole Chiese domestiche.
Santa Famiglia di Nazareth, mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione: chiunque è stato ferito o
scandalizzato conosca presto consolazione e guarigione.
Santa Famiglia di Nazareth, il prossimo Sinodo dei Vescovi possa ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e
inviolabile della famiglia, la sua bellezza nel progetto di Dio.
Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen
Certi che sarete con noi, in questa quarta giornata diocesana delle famiglie, vi aspettiamo per vivere insieme lo stile della Chiesa
domestica. Vi preghiamo di girare questa lettera alle famiglie che conoscete e quest'anno vogliamo invitare in modo
speciale gli sposi novelli.
Vi ricordiamo che il Santo Padre ha indetto per il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia una Giornata di preghiera il 28 settembre
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e l'incontro con gli anziani e i nonni in Piazza S. Pietro; una serata di preghiera il 4 ottobre 2014 a Roma sempre in Piazza San
Pietro. Per coloro che vorranno accompagnare la preghiera da casa, l'Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia avrebbe
pensato uno slogan da diffondere nelle Chiese locali: accendi una luce in famiglia; si potrà accendere un lume da porre sulla
finestra per testimoniare il Vangelo del matrimonio e della famiglia.
Chiediamo a don Fabrizio che ottenga la protezione della Santa Famiglia di Nazareth per questa quarta giornata diocesana
della famiglia.
Con affetto,
Don Luciano Pizzo e Commissione preparatoria
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Perché festeggiare Halloween?
Curiosando su Internet ho digitato la parola “Halloween” per avere un
chiarimento su questa festa, da noi tanto pubblicizzata quanto completamente
estranea alle nostre tradizioni. Ho stralciato alcuni punti, che un cristiano
dovrebbe meditare per poi chiedersi: ”Che significato ha per noi festeggiare
Halloween?”
Halloween è una festività anglosassone che trae le sue origini da ricorrenze
celtiche (All-Hallows-Eve), che ha assunto negli Stati Uniti le forme
accentuatamente macabre e spesso violente con cui oggi la conosciamo e che
si celebra la notte del 31 ottobre. L'usanza si è poi diffusa anche in altri paesi del
mondo e le sue caratteristiche sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume
ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa recitando la formula ricattatoria
del dolcetto o scherzetto. Tipica della festa è la simbologia legata al mondo della
morte e dell'occulto, così come l'emblema della zucca intagliata, derivato dal
personaggio di jack-o'-lantern.
La storia di Halloween risale a tempi remoti, ovvero al periodo in cui la Francia, l'Inghilterra, l'Irlanda, la Scozia e l'Italia
centro-settentrionale facevano parte della cultura celtica, successivamente l'Europa cadde sotto il potere di Roma.
Lo storico Nicholas Rogers, ricercando le origini di Halloween, nota che mentre "alcuni studiosi hanno rintracciato le
sue origini nella festa romana dedicata a Pomona- dea dei frutti e dei semi - o nella festa dei morti chiamata Parentalia,
Halloween viene più tipicamente collegata alla festa celtica di Samhain (spirito della morte).
Il nome della festività, mantenuto storicamente dai Gaeli e dai Celti nell'arcipelago britannico, deriva dall'antico
irlandese e significa approssimativamente "fine dell'estate": secondo il calendario celtico in uso 2000 anni fa tra i
popoli dell'Inghilterra, dell'Irlanda e della Francia settentrionale, l'anno nuovo iniziava il 1º novembre.
La tesi della derivazione di Halloween da Samhain fu sostenuta da due celebri studiosi di fine Ottocento.
Secondo l'Oxford Dictionary of English folklore: "Certamente Samhain era un tempo per raduni festivi e nei testi
medievali irlandesi e quelli più tardi del folclore irlandese, gallese e scozzese gli incontri soprannaturali avvengono in
questo giorno, anche se non c'è evidenza che fosse connesso con la morte in epoca precristiana, o che si tenessero
cerimonie religiose pagane. L'associazione centrale col tema della morte sembra affermarsi in un periodo successivo,
e appare evidente nella più recente evoluzione anglosassone della festa con le sue maschere macabre.
Gli atteggiamenti cristiani verso Halloween sono diversi.
Nella Chiesa Anglicana alcune diocesi hanno scelto di enfatizzare le tradizioni cristiane del giorno di Ognissanti,
mentre alcuni altri protestanti celebrano la festività come Giorno della Riforma, un giorno per ricordare la Riforma
Protestante.
Padre Gabriele Amorth, un esorcista nominato a Roma dal Vaticano, ha detto che "Festeggiare la festa di Halloween è
rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla
persona.".
L'Arcidiocesi di Boston ha organizzato una "Festa Santa" in questo giorno cercando di portare la festa alle sue radici
cristiane.
La Chiesa protestante è contraria ad Halloween, e la considera una festa di carattere neopagano, la cui origine risale
ai popoli celtici.
Gli Evangelici dicono "In questo giorno si spera che il misterioso, diabolico e occulto conviva con gli umani.”
Al giorno d'oggi, nel mondo intero, Halloween è la festa più importante dell'anno per i seguaci di Satana. In più il 31
ottobre è l'inizio del nuovo anno secondo il calendario delle streghe." Il World Book Enciclopedia afferma che essa
rappresenta l'inizio di tutto ciò che è "cold, dark and dead": freddo, nero e morto.
In generale il cristianesimo non approva che si festeggi Halloween, in quanto ritiene che il paganesimo, l'occulto, e le
altre pratiche e fenomeni culturali connessi siano incompatibili con la fede cristiana.
P.R.D.
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La comunità Papa Giovanni XXIII ringrazia sentitamente la parrocchia San Pio X per il contributo dato all’iniziativa «Aggiungi un
pasto a tavola». Sono stati raccolti 681€.
Campo parrocchiale «Fino ai confini del mondo»
13-21 luglio 2014 San Bernardo di Conio
Unità, divertimento e preghiera.
Ecco alcune delle parole più importanti capaci di descrivere il nostro campo: la nostra
settimana all'insegna di gruppi, bans, celebrazioni, falò intorno al fuoco, fantastici
pranzi e spuntini, risvegli musicali traumatici e tanto altro ancora.
Questa settimana è stata il frutto del grande impegno di tutti gli educatori, di Don
Luciano, Don Raul, Suor Lina, e Don Peter, coloro che nonostante tutte le difficoltà
che si sono presentate per la realizzazione ci hanno sempre creduto.
Sono proprio SteRu, Elena, Davide, Martina, Stefania, Giorgio, Giulia, Simone F.,
Matilde, Simone A., Luca, Emanuele coloro che hanno fatto una promessa a se
stessi: portare a termine questa impossibile impresa!
E tutto ciò per i ragazzi, le famiglie, insomma la nostra parrocchia, che è stata
protagonista assoluta.
Ma tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il duro lavoro dei nostri mitici cuochi
Natale, Carla, Marialuigia e Marcella che ci hanno sfamato in abbondanza!
Tutto il nostro percorso ha preso spunto dagli Atti degli Apostoli e ogni mattina, attraverso una scenetta veniva presentato
l'argomento del giorno, sul quale poi si basavano le celebrazioni e i gruppi.
Sono stati proprio i gruppi i momenti durante i quali ogni ragazzo si è messo a confronto con tutti gli altri, rivelando i propri
pensieri e i propri dubbi, e soprattutto ha meditato sul significato di molti aspetti della vita cristiana e non solo.
La casa e i prati di San Bernardo di Conio hanno fatto da sfondo alle nostre attività, la casa nuova e confortevole con l'unico neo
di essere lontana alcuni minuti in macchina dal centro e priva di salette aggiuntive per ospitare tutti noi e le nostre attività. Il prato
dietro la casa ha dato non poco filo da torcere ai nostri aspiranti calciatori che si sono dovuti confrontare con un terreno
accidentato e soprattutto in pendenza, mentre il terreno e i cortili sono stati anche luogo delle innumerevoli storte, slogature,
tagli e cadute che hanno messo a dura prova le nostre scorte di medicinali e di infermiere.
Suor Lina stessa è stata eletta infermiera ufficiale del Campo!
Ogni singolo attimo, caduta e risata è stata immortalato da un'altra figura ufficiale del campo: il nostro fotografo Giorgio, che ci ha
colti nei momenti più imbarazzanti, in quelli in cui il sonno ha prevaricato su tutto il resto e non potevamo fare a meno di chiudere
gli occhi almeno per qualche secondo.
E proprio il “chiudere gli occhi” era quello che succedeva soprattutto agli educatori durante le quotidiane riunioni notturne
quando, tra dolci peruviani, spuntini, risate e tentativi di far addormentare i ragazzi più recidivi che di andare a dormire proprio
non ne volevano sapere, si organizzavano le attività della giornata seguente.
Ecco tutto ciò che rende ciascun Campo unico nel suo genere: le persone e i momenti, belli o brutti che siano, che esse
generano.
Grazie a tutte queste persone, che hanno partecipato e che ci hanno creduto.
Aspettando il prossimo Campo…
Martina Manzoni
Parrocchia San Pio X
Settimana della Santità 8-15 novembre 2014
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