L’ATTIVITA’ AIB CON L’ERICKSON S-64F Testo e foto di Raffaele Fusilli e Guglielmo Guglielmi Genesi Il Sikorksy S-64, versione maggiorata della "gru volante" S-60, aveva un rotore principale a sei pale mosso da due turboalberi JFTD-12A da 4.050 Shp (3.020Kw); il prototipo effettuò il primo volo il 9 maggio 1962, due esemplari furono valutati dal Bundeswehr che però non ne confermò l'ordine mentre l'U.S. Army acquistò un lotto iniziale di 6 S-64A che designò “Tarhe” (nome di un capo della tribù indiana dei Wyandot vissuto nel XVII secolo e conosciuto come "la gru"). L’elicottero fu prodotto principalmente per il mercato militare interno, ma alcuni S-64A ed E furono realizzati in versione civile. Nel 1992 alla Sikorsky subentrò la Erickson Air-Crane che, acquisendone i diritti di produzione, divenne costruttore e principale operatore della macchina di cui implementò più di 1.350 varianti a struttura, strumentazione e capacità di carico. Attualmente il modello riscuote notevole apprezzamento nella lotta antincendio essendo stato venduto, tra l’altro, alla Protezione Civile Italiana ed al servizio forestale sudcoreano, oltre che per il ruolo sopra citato, anche quale mezzo per emergenze in genere. La Erickson cede in affitto i suoi elicotteri ad agenzie, aziende ed organizzazioni governative con contratti di noleggio a breve e lungo termine, per impieghi antincendio, di protezione civile nonché trasporto di materiali da costruzione e per l'industria del legno. La ditta americana costruisce nuovi S-64 e, nello stesso tempo, aggiorna ed effettua la manutenzione a quelli esistenti per cui le forze armate statunitensi potrebbero acquisire nuovamente queste gru volanti, aggiornate nei motori, per soddisfare il requisito "20-ton Sea Basing". La Erickson ha avviato una tradizione secondo la quale ogni elicottero riceve un nome di battesimo, il più noto è "Elvis", assegnato ad uno Skycrane impiegato nella lotta antincendio in Australia; altri operatori, come i Siller Brothers che hanno battezzato il loro S-64E “Andy's Pride” (orgoglio di Andy), hanno adottato l'idea,. L’utilizzo in Italia Il coordinamento sul territorio nazionale della flotta antincendio dello Stato spetta al Dipartimento della Protezione Civile attraverso il COAU che impiega mezzi ad ala fissa o rotante, per la maggior parte di sua proprietà o appositamente noleggiati; altri vengono messi a disposizione dalle altre strutture operative del Servizio Nazionale e impiegati temporaneamente dal Dipartimento per la campagna AIB. Quest’anno, ai velivoli del Dipartimento (15 Canadair, 10 Fire Boss e 4 Skycrane), si aggiungono 8 elicotteri di media o grande portata (AB-212/412, AB-205, CH-47) messi a disposizione da Vigili del Fuoco, Esercito Italiano, Marina Militare e Capitanerie di Porto; in totale, 37 mezzi aerei dislocati su 16 basi in modo da poter raggiungere qualsiasi punto del territorio nazionale in 60/90 minuti dal decollo. L’operatività va da mezz’ora prima dell’alba a mezz’ora dopo il tramonto, mentre il decollo deve necessariamente avvenire entro trenta minuti dalla ricezione del fax e della telefonata di allertamento pena il pagamento di una penale da parte del gestore del servizio. Lo schieramento base della flotta, che ha una capacità di circa 130mila litri di acqua e liquido estinguente, è stato stabilito sulla base di una serie di elementi: - previsioni climatiche e meteorologiche; - bollettino di suscettività all’innesco degli incendi emesso dal Servizio rischi incendi boschivi e di interfaccia; - statistiche storiche; - disponibilità di aeromobili regionali; - disponibilità di fonti idriche; - consistenza della flotta AIB dello Stato. Il Corpo Forestale dello Stato dispone di quattro Skycrane (ognuno di quali recante il nome di un capo indiano contrariamente agli elicotteri di proprietà Erickson, precedentemente impiegati, recanti nomi di donna) nella versione "F", equipaggiata di AFCS, "glass cockpit", GPS, Radar Meteo, ecc., impiegati dalla Protezione Civile principalmente in missioni antincendio e, vista la capacità di sollevamento superiore a 4.000 kg fino a quote di 3.000 metri con un’autonomia di 2,15 ore, per la movimentazione di grandi carichi; nel dicembre 2006 infatti, un S-64 del Corpo Forestale dello Stato ha trasportato dalla Sila a Roma un abete della lunghezza di oltre 20 metri, utilizzato come albero di natale a piazza S. Pietro. Il serbatoio da 10.000Lt (che possono essere aspirati in 45 secondi) ha 8 livelli differenziati di sgancio con la capacità di rilasciare il carico in tre secondi durante un solo passaggio; la strisciata continua, le cui dimensioni variano in base a velocità e altezza del lancio, copre una lunghezza di 500 m circa; lo Skycrane può anche essere all’occorrenza dotato di un cannone posto sotto il muso per tiri mirati. L’impiego operativo (Magg. Enrico Vergara) Nel novembre 2008 il Dipartimento della Protezione Civile stipulò con lo Stato Maggiore Difesa una convenzione, della durata iniziale di tre anni, che prevedeva il supporto di piloti delle tre Forze Armate nella lotta agli incendi durante il periodo estivo; velivoli interessati furono Canadair e Fire Boss per l’ala fissa, S-64F per l’ala rotante. Nel marzo 2009 cinque piloti, di cui tre dell'Aviazione dell'Esercito (Ten. Col. Gianfranco D'Annessa, Magg. Stefano Micheletti ed il sottoscritto) uno della Marina (T.V. Frederic Delvecchio) ed uno dell’Aeronautica (Cap. A. Laneve) furono inviati prima a Lucca e poi ad Albenga per effettuare il Type Rating Course presso la European Air-Crane; effettuato il passaggio macchina, a giugno 2009, questi erano pronti ad affrontare la loro prima Campagna Antincendi Boschivi con l'S-64F. L’Erickson Air Crane S-64, equipaggiato con due Pratt & Whitney JFTD12A-5 da 4800 Shp, è lungo 27,23 metri, alto 7,82 metri ed ha il rotore principale del diametro di 21,95 metri. Studiato essenzialmente per il lavoro aereo, lo Skycrane ha una VNE di 104 Kts, un peso massimo al decollo di 47.000 Ibs (21.319 Kg) ed un’autonomia di poco più di due ore con un consumo di circa 3.400 Ibs/h; vero punto di forza di questa macchina nella lotta agli incendi è, a mio parere, proprio l'efficacia sul fuoco legata a fattori quali capacità di carico in volo traslato e/o a punto fisso, molteplicità di tipologie di lancio, precisione di intervento. L’elicottero ha un tank posizionato sotto la struttura principale, in mezzo ai carrelli, capace di 10.000 litri sia di acqua, salata o dolce in funzione della fonte, che di liquido ritardante "fire troll" caricato appositamente alla partenza (qualora richiesto dalla missione) e miscelato con acqua al primo carico all'interno del tank vi è un ulteriore serbatoio contenente 290 litri di ritardante "foam" che i piloti possono miscelare all'acqua dopo il pescaggio qualora richiesto dalla Forestale. La modalità di riempimento del tank cambia in funzione della fonte di approvvigionamento, l'acqua può essere caricata assieme al ritardante prima della partenza (sistema in realtà mai utilizzato, sarebbe come caricare la benna prima del decollo) oppure pescata in volo a punto fisso da "pozze" più o meno grandi attraverso un "pond snorkel" dalla capacità di 300 litri/secondo (simile al sistema "Silvani", sperimentato per una stagione sul CH-47C). Da sottolineare che il "pond snorkel" richiede particolare attenzione nell’utilizzo in quanto (in particolari condizioni) il notevole peso del basket posto all’estremità del tubo fluttuante potrebbe addirittura consentirne la penetrazione in cabina di pilotaggio con effetti immaginabili. Può essere infine pescata in volo traslato a mezzo "sea snorkel" costituito da un tubo rigido, estratto idraulicamenteall'occorrenza e ritratto al riempimento del tank, con all'estremità una pinna deportante che lo tiene in acqua permettendo di riempire il tank in circa 40 secondi. È facilmente comprensibile come questa tecnica, volo traslato ad una velocità tra i 30 ed i 40 Kts ad una altezza di circa 15 ft dalla superficie dell'acqua, riduca in maniera consistente i rischi tipici del pescaggio a punto fisso, consentendo tempistica e metodologia di intervento differenti in caso diproblemi derivanti dalla disponibilità di potenza. Per quanto attiene il lancio cominciamo col dire che l'apertura e la chiusura delle paratie inferiori del tank è idraulica (3000 psi) ed avviene mediante un pulsante posizionato sul collettivo di entrambi i piloti che, senza i tipici ritardi del sistema pneumatico del Chinook, consente rilascio, frazionamento ed interruzione del lancio della miscela acqua ritardante nel momento in cui il pilota lo decide. La pressione dell’apposito pulsante di rilascio sul pannello di controllo posto sulla piantana, permette inoltre di selezionare la percentuale di liquido da lanciare in proporzione alla quantità presente nel tank (25-50-75-100%) e soprattutto l’area di copertura della zona interessata dal fuoco, è possibile cioè decidere quanti galloni di acqua lanciare in 100 piedi quadrati; il sistema adegua quindi l'apertura del tank in funzione del livello di copertura selezionato, della quantità d'acqua da lanciare ma anche della Ground Speed rilevata dal GPS (dato che influenza il livello di copertura richiesto). Da non sottovalutare, infine, il fatto che il tank sia solidale alla macchina visto che ciò consente al pilota correzioni di rotta in relazione al fronte del fuoco contrariamente a qualunque altro mezzo che utilizzi un contenitore appeso al gancio (benna, bumby bucket, ecc.). L'approccio stesso al fuoco cambia, su fronti in pendenza, per esempio, l’S-64 permette avvicinamento dall'alto, ampia riduzione della velocità poco prima del fronte ed affondata in accelerazione prima del lancio, tecnica irrealizzabile con una benna che, invece, "incenserebbe" acqua a discapito di precisione ed efficacia. Quella in atto è la terza stagione sull'Erickson e devo dire che questa esperienza mi ha dato la possibilità di crescere personalmente e professionalmente, permettendo il confronto giornaliero con piloti italiani e stranieri che lavorano in un ambito differente. Crediti Gli autori esprimono i più vivi ringraziamenti al Col. Stefano Crinò (COAU) ed al Magg. Enrico Vergara (AVES) per l’eccezionale disponibilità e cortesia dimostrata in occasione della realizzazione del servizio. FUSILLI#Pontecagnano 09.08.13, Skycrane Erickson, dettaglio cabina pilotaggio (notare assenza radar) FUSILLI#Pontecagnano 09.08.13, Skycrane Erickson, dettaglio cabina pilotaggio Skycrane Erickson FUSILLI#Pontecagnano 09.08.13, Skycrane Erickson, targhetta data conversione FUSILLI#Pontecagnano 09.08.13, Skycrane Erickson, testa rotore e scarico motore dx FUSILLI#Pontecagnano 09.08.13, Skycrane Erickson, paratie apertura tank FUSILLI#Pontecagnano 09.08.13, Skycrane Erickson, trailer contenitore Foam FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, cabina pilotaggio (notare accesso modificato) FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, cabina pilotaggio (notare accesso modificato) (2) FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, cabina pilotaggio (notare accesso modificato) (3) FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, consultazione Water Book FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, furgone supporto FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, contenitore materiali vari FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, disco e pinza freno carrello FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, disco e pinza freno carrello (2) FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, finestrino a bolla per osservazione esterna FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, glass cockpit in funzione FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, meccanismo apertura tank FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, pinna stabilizzatrice Sea Snorkel FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, postazione comandante (sx) FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, raccordi idraulici tank FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, scatola e manometri controllo tank FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, Sea Snorkel e verricello estensione FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, testa rotore e motori FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, viste varie FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, viste varie (2) FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, viste varie (3) FUSILLI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, viste varie (4) GUGLIELMI#Pontecagnano 09.08.13, Skycrane Erickson GUGLIELMI#Pontecagnano 09.08.13, Skycrane Erickson (2) GUGLIELMI#Pontecagnano 09.08.13, Skycrane Erickson, dettaglio cabina pilotaggio Skycrane Erickson GUGLIELMI#Pontecagnano 09.08.13, Skycrane Erickson, equipaggio GUGLIELMI#Pontecagnano 09.08.13, Skycrane Erickson, contenitori Fire Troll GUGLIELMI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, vista frontale GUGLIELMI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, trattore movimentazione GUGLIELMI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, Sea Snorkel e verricello estensione GUGLIELMI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, dettaglio tank, da sottolineare che ciascun serbatoio ha un nome GUGLIELMI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, contenitore testa rotore di coda GUGLIELMI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, Pond Snorkel GUGLIELMI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, pannello strumenti GUGLIELMI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, Multi Function Disopay del glass cockpit in funzione GUGLIELMI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, Multi Function Disopay del glass cockpit in funzione (2) GUGLIELMI#Pontecagnano 11.06.27, Skycrane CFS, Multi Function Disopay del glass cockpit in funzione (3)