SEDE: SCUOLA PRIMARIA DI ALAGNA VALSESIA - CLASSE.V
DIRETTORE: PAOLA LEONORIS REDATTORI: VIRGINIA CHATRIAN, FERRUCCIO MONDINELLI,
FRANCESCO MURETTO, MARTINA PAGANI, ALEX POLTRONIERI, GABRIELE VALZER, MARGHERITA
VALZER.
Giornalino scolastico
Siamo al termine dell’anno scolastico.
Vi saluterò “bambini” e
vi ritroverò “ragazzi” alla
fine dell’estate, quando
inizierete a frequentare
le Scuole Medie.
Trascorreranno poi altri
anni: incontrerò qualcuno di voi occasionalmente per la strada, al Gruppo folcloristico, speriamo in Chiesa o chissà
dove; qualcuno mi saluterà e qualcun altro fingerà di non vedermi.
In entrambi i casi mi
torneranno in mente
tanti episodi belli e brutti che abbiamo affrontato insieme durante il
percorso delle Scuole
elementari.
Quando mi arrabbio con
voi dico sempre che non
vedo l’ora che andiate a
Balmuccia, ma come
ogni anno, da 26 anni a
questa parte, a settembre quando riaprirà la
scuola, mi mancherete
tanto, come mi sono
sempre mancati tutti i
bambini delle classi quinte che vi hanno preceduti.
Ognuno di voi ed ognuno degli alunni a cui ho
avuto il piacere di insegnare, mi ha arricchita
ed aiutata ad apprezzare
la mia professione.
Spero anch’io di aver
lasciato qualcosa di mio
a tutti voi: non solo la
mnemonica conoscenza
di qualche poesia, delle
tabelline e dell’ortografia.
Auguri per il vostro futuro e ricordate… la
porta della scuola di Alagna per voi sarà sempre
aperta.
Paola Leonoris
n. unico
anno scolastico 2006 - 07
Francesco racconta
Nuova Stalla ad Alagna!!
“ Il mio papà ed io vogliamo fare rinascere un’attività quasi scomparsa “
Alagna Valsesia – Il mio papà fin da quando era piccolo come me aveva il desiderio di
costruire una stalla e di avere tante mucche.
Quando è diventato un po’ più grande ha
preso due mucche e le ha messe nella stalla
vecchia quella Walser, nella casa dove dormiva da piccolo.
Un po’ per volta le mucche da due sono
diventate otto, però erano sempre troppo
poche per creare una azienda; allora ha deciso di fare una domanda per costruire una
stalla alla Rusa, la frazione dove abitiamo.
Quattro anni fa il mio papà ha incominciato
a pensare come avrebbe voluto costruire la
stalla più comoda per permettergli di fare
questo lavoro che è molto faticoso anche
perché lui è da solo. Insieme a un geometra
ha preparato un progetto e ha fatto le domande per avere qualche aiuto dalla regione.
Poi sono passati un paio di anni per sistemare
tutte le carte e anche per trovare chi l’avrebbe costruita.
I primi scavi sono stati iniziati nell’autunno del
2005 e nell’estate del 2006 era finita.
La mia stalla contiene venticinque capi tra
vitelli, manze e mucche; ha il piano terra costruito in pietra, il primo piano ricoperto in
legno e il tetto è in beole come una vera casa
Walser.
Segue a pag.2
Un record per il nostro paese
IN FRAZIONE PIANE 3 NUOVE NASCITE
I NEONATI SONO TUTTI MASCHIETTI
Ad Alagna, in frazione Piane sono nati tre
bambini: Mirko, Lorenzo e Brian.
Mirko è il figlio di Jessica Agarla e Roberto
Giordano..
E’ nato all’ospedale di Borgosesia il 9 Novembre 2006 alle ore 19.15.Mirko è nato
con il parto cesareo e pesava 3,370 kg .
Lui e la sua mamma stavano bene.
Il secondo bambino nato in frazione è Lorenzo Pozzi ed è il cugino di Mirko, perché sua mamma Barbara Giordano è la
sorella di Roberto.
segue a pag.2
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C R O N A CA LO C A L E
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E’ di scena il piccolo Wold
FIACCOLATA E SPETTACOLO PIROTECNICO
Sempre “tutto esaurito” per la tradizionale manifestazione
Lunedì 30 dicembre qui ad Alagna sulle
piste del Wold, si è svolta la classica fiaccolata con i fuochi d’artificio di fine anno .
I bambini dello Sci Club d’Alagna hanno
aperto la manifestazione con una piccola gara di sci: slalom parallelo.
Successivamente si sono spente tutte le
luci, quindi sono scesi tutti i ragazzi e i
maestri di sci con una fiaccola di cera in
mano,, formando una bellissima serpentina illuminata. Arrivati in fondo alla
pista hanno messo le fiaccole tutte assieme
formando un piccolo falò.
Con la musica in sottofondo, lo spettacolo
è stato molto suggestivo. Subito dopo sono
iniziati i fuochi d’artificio: erano molto belli
e colorati e quando esplodevano illuminavano tutta la conca delle Wold.
Come ogni anno la tantissima gente che era
presente continuava a ripetere che i fuochi
erano splendidi, ancora di più dell’anno
precedente.
Riva Valdobbia - Protagonista la pista di fondo
DUE GIORNI PARTICOLARI
Il 6 ed il 7 gennaio 2007, sulla pista
di fondo “Marmotta Rosa” si è svolta una prova della gara del campionato italiano di sleddog. La competizione si è tenuta in memoria di Andrea Arcardini anche lui un corridore di sleddog morto da poco tempo.
Hanno partecipato addirittura 50
concorrenti, e chissà quanti cani!
C’erano 2 mute da 8 , 6 mute trainate da 6 cani, circa 10 mute accompagnate da 2 cani e 20 mute da
4 cani . Ha aperto la gara un fondista trainato da un cane. La maggior
parte dei cani era di razza husky, poi
ce n’erano alcuni che si confondevano con la neve: erano di razza samoyedo. La partenza della gara era nel
piazzale del Centro Sportivo Gianni
Severina, precisamente era situata
sotto un arco gonfiabile rosso, sponsorizzato dalla Enervit. C’erano numerosi spettatori che si accalcavano
sul piazzale e lungo la pista, incitando i corridori, visto anche il tempo
che è stato stupendo. La gara si è
svolta in due manches: la prima il
giorno 6 alle ore 10, la seconda il
giorno seguente alle 11. Ciascuna
delle manches è durata circa tre
ore.La manifestazione è stata arricchita dalla presenza della Pro Loco
di Riva che ha preparato miacce per
tutti, dalla Guardia di Finanza che ha
svolto il servizio di sicurezza e da
tanti volontari che hanno contribuito alla riuscita della festa. Nel corso
della giornata c’è stata la distribuzione delle calze da parte di due befane
che hanno ballato e fatto felici i tanti
bambini che erano presenti. La sorpresa più gradita per noi bambini
spettatori però è stata la possibilità
di fare una corsa sulle slitte trainate
dai cani, accompagnati dai loro conduttori. La premiazione ha avuto
inizio alle 14 del giorno 7, alla presenza delle autorità comunali e provinciali, ed il podio era formato da
tre grandi blocchi di ghiaccio. C’è
stata anche una gara riservata solo a
bambini dagli otto anni in su, che si
UN RECORD PER IL NOSTRO
PAESE
segue da pag.1
Il papà di Lorenzo si chiama Marco
Il bimbo è nato a Borgosesia il 15
Febbraio 2007 alle 17:46 con un
parto naturale e alla nascita pesava
3,00 kg. Lorenzo e Barbara erano in
buone condizioni di salute.
L’ultimo bambino nato è Brian Gianotti, venuto al mondo anche lui
all’ ospedale di Borgosesia, il giorno
8 marzo 2007 alle ore 20.10.
Sia Brian, nato con un parto naturale, che la mamma stavano bene.
La mamma si chiama Vaira Daiana,
suo marito si chiama Alessandro Gia-
notti.
Per il nostro piccolo paese la nascita
di tre maschietti nella stessa frazione
è sicuramente un record.
Questi bambini hanno tre cose in
comune : sono tutti e tre primogeniti, sono nati tutti e tre di Giovedì e
abitano tutti nella stessa frazione.
Ma non dimentichiamoci dell’unica
bambina nata ad Alagna: è Irene figlia
di Marisa Valzer e di Alberto Grassi
del Grumello che vivono in frazione
Pedemonte: Irene è nata il 7 febbraio
2007 con qualche giorno di anticipo
rispetto al previsto.
Auguri a tutti loro!
Martina Pagani
Sono durati circa quindici minuti, ma
sembrava non finissero mai.
Alla fine dello spettacolo in fondo alla
pista dove parte la sciovia, la Pro loco
di Alagna ha distribuito vin brulè, the
caldo e panettone: quasi tutta la gente
si fermava a bere qualcosa di caldo,anche se la serata non era particolarmente fredda.
Una cosa mi ha colpito molto: è stato il
traffico di macchine che scendeva verso
Alagna, sembrava di essere in autostrada.
Alex Poltronieri
sono così classificati: 1° Sebastian Raingler, 2°Sergio Mathieu, 3°Alessia Sella.
Margherita Valzer
Foto V.
NUOVA STALLA AD ALAGNA
segue da pag.1
All’interno ci sono: la casa del latte, dove
avviene la lavorazione del latte per fare il
burro e le tome; la zona dove si lava tutto il
materiale che serve per mungere e le attrezzature per fare i formaggi; un corridoio; il
bagno; l’antibagno dove ci cambiamo e ci
laviamo dopo essere andati nella stalla e c’è
anche un locale dove noi aspettiamo quando
le mucche devono partorire e dove ci riposiamo tra una mungitura e l’altra; per finire
c’è un deposito dove ritiriamo il fieno, i mangimi e dove c’è il bancone degli attrezzi. Adesso il mio papà è contentissimo di essere
riuscito a realizzare il suo sogno e ha in progetto di fare un caseificio per vendere i suoi
prodotti appena fatti come ricotta, burro,
toma ed ovviamente il latte fresco.
Francesco Muretto
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Inizia la stagione sciistica
GIGANTE E SPECIALE ALLA BOCCHETTA
La Valsesia prevale sul Biellese
Sabato 13 e domenica 14 gennaio
2007 ad Alagna Valsesia, sulla pista del
Mullero, si sono svolte le prime due
gare della stagione sciistica valide per
il campionato provinciale. Molti gli
atleti a rappresentare gli Sci Club della zona.Le gare si sono svolte sotto
un sole stupendo e, nonostante sia
gennaio, la neve aveva le caratteristiche di quella primaverile. Al cancelletto di partenza c’erano gli atleti di età
compresa tra i 6 e i 14 anni.Essendo
le prime gare della stagione gli atleti
erano molto emozionati e tutti speravano in una vittoria.Oltre ai soliti partecipanti, c’erano anche parecchi
bambini nuovi che quindi erano alla
loro prima esperienza. Fra loro c’era
Si ricomincia
CORSO SCI 2007
Partecipano ai corsi anche altri
plessi della valle.
Lunedì 8 gennaio 2007, è iniziato il
corso sci dei bambini della scuola
primaria e della scuola dell’Infanzia di
Alagna.
Questo è il 22° anno consecutivo che
che i maestri della Scuola di sci di
Alagna organizzano per noi questo
corso. Alle 14.00 ci siamo tutti ritrovati al Wold. Una volta messi gli sci ai
piedi, ci hanno divisi in gruppi a seconda delle capacità e a ogni gruppo è
stato assegnato un maestro.
Abbiamo cosi iniziato la nostra lezione, che è durata
fino alle 16.30. E’ stata una
giornata divertente, forse la
prossima volta il corso sci si
svolgerà sulla pista della
Bocchetta delle Pisse, perché come ormai da qualche
anno, la neve scarseggia.
Sulle piste del Wold è in
funzione l’innevamento artificiale, ma in questa stagione
invernale particolare, fa
troppo caldo e si fa fatica
anche a sparare la neve, perché anche di notte il termometro non scende sotto lo
zero.
anche l’alagnese Matteo Forni, 8 anni,
che gareggia per lo Sci Club Alagna.
Intervistato a scuola, ha raccontato
che le sue impressioni al termine delle
gare sono state di entusiasmo, gioia e
soddisfazione per l’ottimo risultato
ottenuto e dall’intervista fatta si può
capire che stima molto il suo allenatore, Andrea Carestia, e che si è ben
inserito nel gruppo di bambini con i
quali ha fatto gli allenamenti.
Anche io, Mondinelli Ferruccio, ho
partecipato ad entrambe le gare e nonostante sia abituato a farle ero emozionato come se fosse la prima volta.
La vittoria di sabato nella prova di gigante mi ha davvero reso felice, mentre domenica ho inforcato l’ultima tri-
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pla dello speciale e quindi sono stato squalificato.Il mio allenatore
Giampiero Poletti comunque era
molto soddisfatto di come avessi
sciato in tutte e due le gare, quindi
io sono contento delle mie prove. Il
mio Sci Club, Mera, sia sabato che
domenica si è piazzato al secondo
posto, questo dimostra che il nostro team è forte; bella soddisfazione per i nostri allenatori! Rivedere
tutti i bambini con i quali gareggio
da 5 anni mi da sempre molta gioia
perché anche se sono miei rivali
prima e dopo le gare ci divertiamo
un mondo a giocare e scherzare
insieme. I nostri impegni non finiscono qui, speriamo che nevichi,
così potremo continuare a fare le
gare e passare delle belle giornate
insieme.
Ferruccio Mondinelli
Un altro inverno è passato
PREMIAZIONE GARA SCI DI FINE CORSO
Insegnanti e alunni ringraziano tutti i maestri
Lunedì 5 marzo 2007 i bambini della
scuola elementare di Alagna Valsesia
hanno fatto la gara di slalom che conclude il corso di sci, ma la novità è che
quest’anno l’hanno fatta alla Bocchetta
delle Pisse.
Alle 3 del pomeriggio è partito il gruppo di Tiziana Valzer, poi Adriano e così
via fino al gruppo più veloce di Andrea
Carestia.
Era uno slalom gigante, un facile tracciato reso però difficile dalla neve molle.Le mamme ai lati della pista incitava-
no i bambini, poi tutti sono scesi a
valle per la premiazione.
I bambini ed i genitori hanno festeggiato al Caffè delle Guide dove le
mamme hanno allestito un rinfresco.
Questa è la classifica: al primo posto del gruppo del maestro Andrea
è Ferruccio Mondinelli, nel gruppo
di Mauro ha vinto Valentina Paleari,
per il gruppo di Adriano è arrivato
in testa Diego Paglino, tra i piccoli,
della maestra Tiziana, ha vinto Anna
Enzio. Tutti i
bambini hanno
ricevuto le medaglie ed un
regalo; Ferruccio ha vinto la
coppa.
I bambini ringraziano la signorina Eli del
Caffè delle Guide per aver
offerto il locale
e le bibite, ed i
maestri
per
avere fatto il
corso alla Bocchetta e non al
Wold perché è
molto più divertente.
Gabriele Valzer
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Inizia la prima parte del corso di nuoto
SCOPRIAMO VILLA BECCHI
Salutato il centro Milanaccio dopo tanti anni di corsi
Da quest’ anno per il corso di nuoto
ci sono state due novità: la prima è
che abbiamo cambiato il luogo del
corso: non si va più a Borgosesia, ma
a Varallo alla piscina di “Villa Becchi”.
Questa novità è piaciuta molto a noi
bambini perché la piscina è nuova, l’
acqua è più calda rispetto al Milanaccio e Varallo è più comoda e vicina da
raggiungere. L’ altra novità rispetto
all’ anno scorso è che il corso è stato
diviso in 2 parti: 5 lezioni le abbiamo
fatte prima delle vacanze di natale e le
altre 5 le faremo dopo aver concluso
il corso di sci. Il corso è iniziato il
giorno 20 novembre e come sempre
siamo partiti da Alagna alle 2:00. Non
tutti i bambini vanno con il pulmino
perché non ci stanno e quindi, qualcuno scende in macchina con i genitori.
La prima lezione è stata molto bella;
arrivati in questa nuova piscina, abbiamo conosciuto i nostri nuovi istruttori e abbiamo fatto l’appello. Tra gli
istruttori c’ è anche una ragazza di
nome Nicoletta che era già la nostra
istruttrice a Borgosesia. Quest’anno
non facciamo più ginnastica e praticamente possiamo stare in acqua quasi
un’ora e per noi è più divertente.Ci
piace di più anche perché ci sono 4
gruppi e possiamo essere seguiti
tutti meglio. Le lezioni sono terminate il 18 dicembre.In queste 5 giornate abbiamo fatto tanti esercizi per
migliorare le nostre capacità e l’ultimo giorno abbiamo fatto una staffetta ed è
stato molto divertente.
Praticamente uno di noi partiva,doveva fare una vasca nello stile
che preferiva (c’era chi faceva stile
libero,chi dorso e chi nuotava a rana) fino a raggiungere la parte opposta e toccare il muro,in quel momento il compagno di squadra ripartiva.I
nostri avversari erano nella corsia
accanto e alla fine ha vinto la nostra
squadra. Queste 5 lezioni ci sono
piaciute, abbiamo imparato tanto,
anche i bambini più piccoli che erano
alla loro prima esperienza hanno
migliorato le loro capacità. Adesso
stiamo proseguendo il corso con le
altre 5 lezioni.
Martina Pagani
Corso di nuoto: ricominciano le ultime cinque lezioni a Villa
Becchi
SECONDA PARTE : SECONDA EMOZIONE
Ecco! Il 12 Marzo rincomincia il
corso di nuoto, ci aspettano le
ultime cinque lezioni.
Alle 2 siamo riparti con il nostro
pulmino. Quando siamo arrivati a
Villa Becchi abbiamo appreso con
molto piacere che gli insegnanti
erano sempre gli stessi e i gruppi
anche.
In queste ultime cinque lezioni
abbiamo cercato di migliorare gli
stili che ci avevano insegnato nelle
lezioni precedenti: prima rana, poi
dorso e stile libero.
Lo stile preferito dalla maggior
parte dei bambini è lo stile libero,
perché risulta il più facile; il più
difficile sembra essere lo stile a
rana e
pochi
di noi
riuscivano a
farlo in
modo
corretto.
P u r troppo
il
16
aprile,
l’ultima
lezione
d e l
corso è arrivata in fretta: per rallegrare si farà la staffetta finale.
I gruppi sono sempre uguali, maschi contro femmine, però le femmine sono una in meno rispetto a
noi maschi, quindi con loro dovrà
correre un insegnante.
Alla fine vincono loro per un punto perché il maestro è riuscito a
recuperare.
Alla fine della staffetta abbiamo
fatto altri giochi del tipo: passare
sotto le gambe dei nostri compagni e l’altro dovevamo salire sulle
spalle del nostro maestro e chi
riusciva a starci di più vinceva.
Il giorno dopo a scuola ci hanno
consegnato i diplomi, i voti erano
suddivisi in tre ca teg orie:”Spongibob, Nemo, Flipper.”
Io ero Nemo e anche i miei compagni, Flipper non l’ hanno dato a
nessuno perché nessuno sapeva
nuotare a delfino.
Poltronieri Alex
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Tutti gli alunni della Primaria di Alagna sul Pulverstai
ARRAMPICANDO CON LE GUIDE ALPINE
Tra le guide 4 papà ed una mamma
Lunedì 23 aprile siamo andati al
Pulverstai, la palestra di roccia,
con le guide alpine per una prova
di arrampicata. Il grande sasso si
trova nei prati tra la frazione Reale. e la frazione Resiga. Sotto al
Pulverstai c’è un grande buco, che
una volta era un deposito di armi.
Arrivati tutti gli alunni, tre bambini
hanno scelto le squadre. Le guide
che hanno partecipato erano: Valzer Roberto, papà di Margherita e
Matilde, Francesco Enzio, papà di
Sara, Michele Enzio, Andrea Enzio,
Roldano Sperandio, papà di Alberto, Maurizio Brentari, Michele
Cucchi, Paolo Paglino, papà di
Diego e Anna Monari, mamma di
Valentina. Sono stati bravissimi:
hanno fatto divertire tutti, dico
proprio TUTTI i bambini della
scuola! Per prima cosa bisognava
tirarsi con una corda senza fissare
MINIOLIMPIADI DI ISTITUTO
Il clima strano di quest’anno ha
“rovinato” le manifestazioni sportive
dell’Istituto.
La 2a edizione delle Miniolimpiadi che si
doveva svolgere a Scopello il 1° giugno,
è stata rinviata per brutto tempo al 7
giugno, ma anche in quella data il tempo
ci ha obbligati a rinunciare.
Già i giochi sulla neve che si dovevano
l’ imbrago che le guide ci avevano
dato; naturalmente la salita da noi
affrontata era la meno pericolosa
e la meno impervia. Giunti in cima
al sasso, un bambino calava giù
l’altro. Gloria ah dovuto calare
suo fratello ed è stata molto brava
e veloce. Scendere con la carrucola per molti noi e stata la cosa più
divertente.
Dopo la carrucola abbiamo scalato tre pareti, le pareti erano quelle che si vedono al di la del piccolo rio Reale. Poi siamo andati a
scalare sul retro del masso, dove
c’erano gli appigli di vari colori. La
più difficile delle pareti della palestra era una che all’inizio aveva gli
appigli vicini e poi si allontanavano,
mano a mano che si saliva. Anche
la nostra maestra di matematica
Pierangela Mozzi ha provato ad
arrampicare ed era piuttosto bravina, l’importante è che è arrivata
fino in cima. Finito di scalare siamo entrati nel vecchio deposito,
oramai vuoto perché pioveva.
Credo che questa esperienza sia
piaciuta a tutti anche ai più piccini,
perché saltavano come dei razzi:
Marta era attaccata alla roccia come un piccolo polipo.
Margherita Valzer
svolgere a febbraio e che vedevano
impegnati i piccoli della Scuola dell’Infanzia ed i bambini delle classi 1a e 2a
di tutti i plessi, era stata sospesa per
mancanza di neve.
I giochi si sono poi svolti “su prato” ad
aprile. Ora anche quest’altro evento
sportivo è stato sospeso.
La redazione
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C R O N A CA S CO L A S TI C A
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Gli alunni di 4a e 5a studiano le tecniche di soccorso
A SCUOLA DI VALANGHE
Per l’occasione guide alpine, volontari del Soccorso ed operai diventano insegnanti
Giovedì 29 marzo non abbiamo
fatto scuola tra i banchi: vestiti da
sci siamo saliti fino a Pianalunga.
Non c’erano le solite maestre
noiose, ma ci hanno insegnato tante
cose: operai, guide alpine ed una
studiosa della neve.
A Pianalunga “il lungo” Michele
Cucchi) che ci ha messi in “riga” e
ci ha dato regole di comportamento
per la giornata. Dopodichè visita
alla struttura degli impianti. Renato
e Claudio ci hanno fatto vedere il
garage delle telecabine, il motore di
riserva, la mensa (comandata dalla
mamma Roberta), stanza di controllo del Funifor, ufficio Marco Pozzi e
infermeria.
I motori di riserva sono così potenti che possono illuminare Alagna e,
sommati agli altri , anche Riva.
Il “Dega” (Andrea Degasperis) ci ha
mostrato l’attrezzatura che ha in
dotazione il soccorso in caso qualcuno si faccia male sulle piste. Manuel ha provato il collare. Nell’ufficio di Marco Pozzi ci sono i letti per
chi si ferma di notte: soprattutto i
battitori della pista e chi controlla i
cannoni.
Abbiamo incontrato il poliziotto
che ci ha detto che il casco bisogna
sempre tenerlo! Gabriele Iacchetti
si è fermato a Pianalunga con il
grande capo mensa, sua mamma,
perché soffre sulla funivia e noi, con
Michele, siamo saliti al passo Salati
dove ci aspettavano Margherita, studiosa della neve, e Marco.
Lui ci ha indicato i nomi delle punte
del Monte Rosa ed altre montagne
circostanti.
Finalmente abbiamo inforcato gli sci e
siamo giunti fino al rifugio Guglielmina. La maestra Maria è riuscita ad
arrivare, facendo solo un ruzzolone:
era tanto che non sciava…e si notava!
Una merenda veloce e subito a vedere il filmato sulle valanghe. Marco e
Michele hanno simulato una sciata
fuori pista ed hanno fissato la nostra
attenzione sul materiale occorrente:
arva, pala, zaino, sonda, cellulare,
guanti e occhiali. Per la propria sicurezza e per divertirsi e meglio fare
fuori pista in compagnia ed è bene
informarsi sullo stato della neve dalla
gente del posto.
Il pranzo è stato ottimo, abbondante
e divertente. Poi tutti pronti con l’
arva sulla valanga. Con le sonde abbiamo sondato la maestra Maria, una
pala e uno sci che erano nascosti in
un buco nella neve. Abbiamo simulato
la caduta di una finta valanga. Marco
faceva il testimone dell’ accaduto,
dichiarando di aver visto una persona
travolta dalla valanga; noi eravamo i
soccorritori, Michele era il capo e
ci ordinava quando dovevamo avanzare. In fila, dietro ad una fettuccia con tacche di distanza, alcuni
sondavano. Altri pronti con le pale.
Sara sentinella nel caso del arrivo di
un’ altra valanga, per avvisare, suonava una trombetta da stadio. Tutti
lasciavamo i nostri attrezzi e c’e la
davamo a gambe: era divertentissimo.
Dopo tanto lavoro di ricerca finalmente abbiamo trovato la persona
travolta: era solo un manichino.
Meno male, perché come soccorritori siamo stati un po’ bruschi.
Michele ha chiamato il soccorso: è
arrivato Emanuele con il taboga.
Caricato il nostro ferito, Francesco
e Gabriele Valzer l’ hanno poi caricato e portato a valle. Margherita,
la nostra studiosa dalla neve, ha
fatto un buco e ha mostrato i vari
strati del manto nevoso. La neve ha
tante forme e noi, da veri studiosi,
l’ abbiamo osservata con le lenti d’
ingrandimento speciali. Poi abbiamo
misurato la temperatura della neve.
Finite le lezioni siamo scesi a valle.
È’ stata un esperienza divertente
ed interessante. Vogliamo ancora
fare scuola sulla neve!
Gli alunni di 4°
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Ancora una mostra del Parco Naturale a Carcoforo
“LA NEVE E LE VALANGHE”
L’anno scorso era stato di scena “Il suolo”
Insieme alla classe IV e accompagnati
dalle maestre Leonoris Paola e Marta
Sasso, noi alunni di 5a venerdì 27
aprile 2007 siamo andati a Carcoforo
a visitare la mostra sulle valanghe.
Siccome avevamo già fatto un’uscita
con le guide di Alagna Valsesia nella
quale ci avevano spiegato come si
formavano le valanghe, questa mostra
ci è servita per conoscere meglio
questo fenomeno naturale.
Alla mostra c’erano due guardaparco
che ci hanno illustrato e spiegato la
neve e le valanghe. Una di queste
guide la dott.sa Chiara Leonoris l’avevamo già conosciuta perché era
venuta nella nostra scuola a tenere
alcune lezioni sulla geologia e dove ci
aveva spiegato le diverse caratteristiche delle valanghe.
In questa mostra abbiamo potuto
vedere un plastico costruito dall’università di Torino nel quale era rappresentato un paesaggio montano in
inverno. Questo plastico ci faceva
vedere, grazie a dei pallini di polistirolo, cosa accade quando scende una
valanga. Le valanghe iniziano con una
zona di distacco che è il luogo da dove parte, poi c’è la zona di scorrimento dove la valanga prende velocità ed
infine c’è la zona di accumulo dove la
neve inizia a rallentare fino a fermarsi.
Per proteggere le zone a rischio viene
fatta una difesa permanente: la zona si
chiama attiva, quando si cerca di stabilizzare il manto nevoso nella zona di
distacco costruendo paravalanghe,
terrazzamenti e il rimboschimento;
passiva, quando si cerca di deviare il
percorso che dovrebbe fare la valanga
in modo da proteggere i villaggi con
argini di deviazione, cunei frenanti e
dighe di contenimento.
Le valanghe si formano
quando cadono tanti strati
di neve che hanno caratteristiche diverse le quali
causano delle forze e delle
tensioni che, sui pendii
ripidi, indeboliscono i vari
legami chimici.
Esistono persone che studiano le valanghe e che
quindi con appositi strumenti, nelle zone a rischio,
controllano il manto nevoso per stabilire se in quella
zona c’è la possibilità che
se ne stacchi una.
Tutte gli sciatori che scendono i pendii dovrebbero
fare attenzione perché
spesso, soprattutto facendo il freerider o lo scialpinismo, tagliano le pareti
provocando una valanga
che spesso li travolge.
In questo caso intervengono i soccorritori civili o
militari, accompagnati anche da cani, che sono addestrati per ritrovare le persone disperse sotto questi grandi accumuli di
neve.
La nostra visita è terminata con un
pranzo al sacco fatto nel prato davanti
alla sede del Parco e nel primo pomeriggio siamo ritornati con lo scuolabus
ad Alagna.
Ferruccio Mondinelli
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Sempre in compagnia delle Guide alpine
GITA AL FORTE DI BARD IN VALLE D’AOSTA
Museo delle Alpi e arrampicata alla “Bistecca“ hanno entusiasmato tutti
Quest’anno la gita scolastica non è
stata programmata dalle maestre. Le
guide hanno organizzato per noi un
progetto dedicato alla montagna. Così
la nostra gita scolastica si è svolta al
forte di Bard, in Valle d’Aosta, per la
visita al Museo delle Alpi. La gita è
incominciata alle 6:30 con un tempo
splendido; il pullman doveva arrivare
puntuale, ma è arrivato con mezz’ora
di ritardo. L’ emozione è incominciata
dopo. Il pullman era spazioso e bello;
però alcune delle cinture che l’ autista
voleva farci agganciare erano rotte,
quindi qualche bambino si è spostato
in un sedile con il gancio giusto. L’
autista non era molto simpatico e
non ci ha lasciato fare uno spuntino
sul nostro pullman. Durante il viaggio
alcuni compagni sono stati male. Arrivati sotto al forte di Bard abbiamo
visitato il borgo medioevale e poi
abbiamo preso due tratte di funicolari
a monorotaia per salire al forte. Arrivati al museo, abbiamo visitato molte
sale. La cosa che ci ha colpito di più è
stata la quantità di schermi piatti, sui
quali venivano proiettati filmati di
fauna, flora, sport invernali, storie
dello sci e dell’alpinismo. Molti di noi
sono stati entusiasmati dal volo virtuale dell’ aquila: questo video è
proiettato come se fossimo stati noi
ha volare. Illustra in 3D il volo di un’aquila dalla cima del Monte Bianco
attraverso ghiacciai, cascate e antichi castelli fino a
planare sul forte.
C’era una sala dedicata al
mitico Dahu, l’animale
leggendario che ha due
zampe più corte delle altre, quindi cammina sempre nella stessa direzione
intorno al versante della
montagna.
All’interno del museo c’era anche una stanza che
riproduceva un’aula scolastica del 1800, una stalla e
un piccolo villaggio della
civiltà camuna.
In un altro locale era allestito l’interno di una carrozza di un treno vecchio:
era una tradotta. Da un
lato della carrozza sui
finestrini
gli
schermi
proiettavano i primi sciatori del 1900 che con il
treno andavano a sciare in
montagna; dalla parte opposta venivano proiettate
scene di soldati che andavano in guerra.
Nella piazza d’armi del forte c’era
allestito anche un planetario: siamo
entrati ed abbiamo assistito alla dimostrazione del cielo stellato del mese
di maggio.
Usciti dal Forte con il pullman siamo
andati alla palestra di roccia chiamata
“Bistecca”: lì abbiamo pranzato. Dopo
le guide ci hanno distribuito le attrezzature per arrampicare, mentre alcune di loro allestivano la parete con
corde, carrucole e rinvii.
La prima parete su cui abbiamo arrampicato, era corta, ma presentava
subito un tetto.
La seconda parete era più lunga ed
impegnativa.
Tutti hanno provato a salire almeno
sulla prima o sulla seconda parete ed
alcuni hanno provato anche la carrucola. Ci siamo divertiti molto, le guide
che ci hanno aiutati, stimolati e invogliati ad arrampicare anche in futuro.
Alle 16.00 però abbiamo dovuto
smettere per prepararci al ritorno.
Sull’autostrada ci siamo fermati all’autogrill, perché le guide ci hanno offerto il gelato. Da lì siamo rientrati ad
Alagna senza più soste. Alle 19.30 ad
Alagna in piazza c’erano tutte le mamme ad aspettarci: eravamo molto
stanchi, ma soddisfatti dalla bellissima
esperienza fatta.
CLASSE 5a.
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T IT O LO N O T IZ IAR IO
PAGINA 9
Tutti gli alunni sul palcoscenico
STORIE DI VALANGHE IN ALTA VALLE
Lo spettacolo ha preso spunto dalle attività svolte in aula durante
l’anno scolastico
Il giorno 31 maggio presso lo storico teatro dell’Unione Alagnese, tutti gli alunni della
scuola Primaria di Alagna sono saliti sul palcoscenico per rappresentare lo spettacolo
“Storie di valanghe in alta valle”. Il copione è stato interamente inventato dai bambini. L’idea è nata in seguito alle numerose attività svolte durante l’anno inerenti il progetto
“Sicurezza sul territorio”. I ricordi rappresentati partivano dal lontano 1800 e arrivavano
fino al presente vissuto dai bambini sul ghiacciaio. Tutti i 31 alunni della scuola si sono alternati sul palco dimostrando scioltezza, spontaneità e spirito di collaborazione. Ringraziamo tutti la maestra Marta che ha tanto lavorato per la buona riuscita del nostro spettacolo.
Classe quinta
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C R O NA C A E S TE R A
PAGINA 10
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C R O NA C A E S TE R A
GIU GN O 2 0 0 7
PAGINA 11
VIAGGIO IN NEPAL CON GLI “AMICI DEL MONTE ROSA”
Racconto di viaggio di Ferrucio Mondinelli
Insieme alla mia mamma, segretaria
dell’Associazione Amici del Monte
Rosa, ed alla mia sorellina Emilia, sono
andato in Nepal. Siamo partiti il 29
marzo e dopo circa 13 ore di volo,
arrivati a Kathmandu abbiamo preso
un altro. Qui insieme ad altri membri
dell’associazione e ad un gruppo di
amici italiani che ci aspettavano, abbiamo iniziato il nostro trekking. Dopo
due giorni di duro cammino siamo
arrivati a Namche Bazar, un piccolo
paese che si trova a metà della valle
del Kumbu, dove mio papà e Renato
Adorno, hanno costruito una scuola
elementare. Siccome avevamo portato tanti regali per bambini e insegnanti, mia mamma insieme al nostro amico Davide Arrigo ha preparato tutti
gli zainetti che poi sono stati consegnati il giorno dopo. Infatti domenica
primo aprile gli insegnanti e i 63 bambini ci hanno accolto molto festosamente nella loro scuola regalandoci
sciarpe buddiste benedette, canti e
balli folcloristici. Mia mamma era
commossa e tutti i bambini la chiamavano “didi=sorella” perché oramai la
conoscono bene. Emilia, la mia sorellina di 3 anni, dava la mano a tutti senza
problemi e ha giocato con i bambini
più piccoli. Gli insegnanti si ricordavano di me piccolino ed erano stupiti di
quanto fossi diventato grande. Il giorno successivo siamo saliti verso i
quattromila metri così abbiamo potuto vedere: Everest, Lhotse, AmaDablam (il Cervino himalayano), Pumori,
tutte montagne che mio papà ha già
scalato. Vederle per me è stata una
grande emozione, perché mi sono
sembrati dei grandi giganti che controllano tutta la valle. Durante il
trekking ho conosciuto tante persone
e sono diventato molto amico delle
nostre guide nepalesi che mi hanno
raccontato molte cose interessanti e
spiegato come vivono gli sherpa, Sicuramente la loro vita non è facile
perché già a dieci anni fanno i portatori trasportando anche 30 kg sulle
spalle tutto il giorno per solo 2 euro!
Abbiamo anche visitato 2 piccoli monasteri buddisti e un monaco ha voluto benedire mia sorella facendo una
cerimonia molto commovente.
La sera prima della nostra partenza
per Kathmandu i nostri portatori e
guide nepalesi hanno danzato e ballato
per noi; alla fine della serata anche noi
italiani ci siamo uniti ai balli. Arrivati a
Kathmandu, la mamma aveva organizzato l’incontro con i bambini adottati
a distanza, così ho potuto rivedere la
sorella nepalese Upama. I bambini
hanno regalato a mia mamma un sacco di fiori e sciarpe benedette. A Kathmandu abbiamo poi visitato i vari
monumenti e la cosa che più mi ha
colpito è stato Pashiupatina, dove
bruciano i morti sopra cataste di legna, secondo le usanze induiste. Naturalmente un po’ di divertimento non è
mancato; infatti in albergo c’era la
piscina, quindi insieme a mio sorella e
all’amico Paolo, nei momenti liberi, ci
siamo sfogati nuotando e giocando.
Questo viaggio sicuramente mi ha
insegnato tante cose che non dimenticherò mai, come la parola “Namaste”
AMICI DEL MONTE ROSA ONLUS
La Onlus “Amici del Monte Rosa”
è un’associazione benefica, quindi senza guadagno, che si occupa di aiutare
le popolazioni nepalesi.
E’ nata dopo che mio papà, Silvio Mondinelli e Renato Adorno hanno inaugurato la scuola primaria di Namche
Bazar nell’ottobre 2000. Infatti in quell’occasione andarono in Nepal 40 persone italiane e alcune di loro decisero
di fondare l’associazione.
Il presidente è Adolfo Pascariello, la
segretaria è la mia mamma, Idel Corsini e fra i consiglieri c’è mio papà.
Ad oggi è stato costruito un piccolo
ospedale che si trova a metà strada fra
Kathmandu e Pokara nel distretto di
Dhading. Infatti questa strada è la più
frequentata del Nepal e quindi ci sono
molti incidenti stradali. L’ospedale si
occupa di soccorrere i feriti meno
gravi e con un’ambulanza trasportare
gli altri negli ospedali più attrezzati.
Inoltre questa associazione continua
ad aiutare la scuola di Namche Bazar
fornendo le attrezzature mancanti.
I bambini della Scuola primaria di Alagna hanno deciso di donare la somma
ricavata dalla vendita dei manufatti
prodotti durante le ore di laboratorio
a questa Associazione.
Hanno quindi consegnato personalmente a mia mamma i soldi da portare
alla scuola
Ferruccio Mondinelli
A fianco: Idel, Ferruccio ed Emilia Mondinelli
con alcuni alunni della scuola
di Namche Bazar.
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G I O CH I E D I VE R T I ME N T I
RE
GIU GN O 2 0 0 7
Buone
vacanze
----GA
--------Risolvi e ti apparirà il titolo di un articolo del giornalino
Fontana in titszchu
La mamma di tua mamma
La camera della “hus”
Il migliore amico dell’ uomo
Mitico animale di montagna con 2 gambe più corte
La “casa” delle pecore
Lo deve usare chi scia in fuoripista
Sabato “walser”
Il roditore che ”progetta dighe”
Il fienile della “hus”
Vi si seminano le patate
Due persone identiche
Le beole del tetto “walser”
Il nostro paese in titszchu
LA REDAZIONE
LA RICETTA PER LE MIACCE
Vi insegno a preparare una ricetta tipica della Valsesia: le
Miacce.
Ingredienti per 4 persone:
½ kg di farina bianca”00”
½ l di latte
1 uovo
un pizzico di sale
un cartoccio di panna fresca (facoltativo)
un pezzetto di lardo con la cotenna per ungere i ferri .
PROCEDIMENTO:
Mettete la farina in una ciotola e versate il latte a poco a
poco, mescolando e facendo attenzione a non formare grumi;
quindi aggiungete l’uovo intero e la panna, sempre
mescolando, fino ad ottenere un impasto morbido ed
omogeneo. Per non sporcare i fornelli vi consiglio di stendere
alcuni fogli di alluminio per alimenti intorno alle piastre del
fuoco.
Nel frattempo mettere i ferri a scaldare sul fuoco e ungeteli
con il lardo. Versate un mestolo dell’impasto, con esso
allargatelo leggermente e chiudete i ferri. Non appena la pasta
è cotta girate velocemente i ferri tenendoli sempre chiusi e
dopo qualche minuto otterrete un disco piatto croccante o
morbido. Continuate fino ad esaurimento dell’impasto.
Farcite a piacere con Toma - Prosciutto - Burro e Sale –
Speck – Nutella – Salame – Marmellata di Mirtilli e panna.
Ora vi spiego come sono fatti i ferri per fare le miacce: il
materiale con cui vengono costruiti (da bravi artigiani) è il
ferro. Sono formati da due piastre tonde, collegate insieme
da un perno che permette di aprirli e chiuderli per mezzo di
due lunghi manici di ferro.
Virginia Chatrian
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numero 1 - Istituto Comprensivo Alta Valsesia