Utilizzo PPI e costo della terapia in Italia Rapporto OsMed (AIFA) gennaio-settembre 2010 Andamento consumi farmaceutici territoriali di classe A-SSN Prescrizione: i farmaci “top six” Spesa “pro capite” DDD/1.000 abit./die PPI (2010 vs. 2009): incremento di prescrizione + 12.5% incremento di spesa +7% 4 PPI (Lanso-Eso-Ome-Panto) tra i primi 10 principi attivi per spesa Euro Consumo PPI in Italia (DDD/1000 ab/die): confronto 2003-2011 Rapporto OsMed 2011 70 60 50 40 30 20 10 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Indice medio di incremento annuale: +12.8% Spesa per PPI nel 2011: 912 M € Appropriatezza dell’impiego dei PPI in pazienti ospedalizzati Appropriato Inappropriato Causa inappropriatezza Gullotta, 1997 49% 51% Profilassi gastropatia da farmaci Nardino, 2000 35% 65% Profilassi ulcera in pz a basso rischio Bajor, 2001 37% 63% Profilassi gastropatia da farmaci Parente, 2003 32% 68% Profilassi ulcera pz a basso rischio Appropriatezza dell’impiego dei PPI prima e dopo il ricovero n. (%) Appropriatezza (%) PPI prima del ricovero 112 (13.4) Indicato Non ind. 59 (52.6) 40 (35.7) PPI alla dimissione 320 (38.4) Indicato Non ind. 169 (52.8) 118 (36.9) p 0.572 Scagliarini R et al, Dig Dis Sci 2005 Effetti collaterali potenziali dei PPI: meccanismi di plausibilità biologica • Ipocloridria – Malassorbimento vitamine e minerali (B12, Fe, Ca, Mg) – Metabolismo osseo – Rischio infezioni (enteriche, respiratorie) • Ipergastrinemia – Rischio neoplastico (carcinoide, CRC) – Rebound ipersecrezione acida • Metabolismo CYT-P450 – Interazione farmacologiche (warfarin, clopidogrel) Effetti collaterali potenziali dei PPI: Screditati ? Dubbia/Scarsa rilevanza clinica ! Da considerare Effetti collaterali potenziali dei PPI: Screditati - rischio neoplastico (carcinoide, CRC) PPI e rischio di cancro colorettale: Autore Disegno studio Yang YX et al. U.K. # casi (CRC) Tempo esposizione a PPI OR (95% CI) Caso-controllo 4.432 > 5anni 1.1 (1:10) (1987-2002) (0.7-1.9) General Practice Research Database Robertson DJ et al. Denmark Caso-controllo 5.589 (1:10) (1989-2005) > 7anni 1.1 (0.97-1.27) Danish Civil Registration System Yang XY et al. Gastroenterology 2007; 133: 748-54 Roberetson DJ, Gastroenterology 2007; 133: 755-60 Effetti collaterali potenziali dei PPI: ? Scarsa rilevanza clinica - Malassorbimento Vit B12, Fe - Overgrowth batterico intestinale (SIBO) - Interazioni farmacologiche Effetti collaterali potenziali dei PPI: ? Malassorbimento Vit B12: - dati contrastanti da case-series o studi caso-controllo - non rilevanza clinica (no anemia, neuropatia), anche in ZES - non indicazione a monitoraggio livelli plasmatici - possibile implicazione nel metabolismo osseo (osteoporosi) Valuck RJ al. J Clin Epidemiol 2004; 57: 422.28 den Elzen WP, Aliment Pharmacol Ther 2008; 27: 491-7. Malassorbimento Fe++: - ridotto assorbimento dimostrato solo in pazienti con HH (riduzione frequenza delle flebotomie nei pazienti con HH in tx con PPI)! - ritardo risposta marziale in pazienti sideropenici (?) Hutchinson C, Gut 2007; 56: 1291-5. McColl KE, Am J Gastroenterol 2009; 104: Suppl 2: S5-9 Effetti collaterali potenziali dei PPI: ? • Overgrowth batterico intestinale (SIBO) % pazienti con SIBO (H2BT > 20 ppm) 50% 450 pazienti, Glu-H2BT p < 0.001 – 200 = MRGE in PPI (mediana 36 mesi) – 200 = IBS (40% diarrea) , no PPI – 50 = controlli sani, no PPI • Valutazione sintomi GI (score: dolore, bloating, stipsi, diarrea) 24% 6% Controlli sani IBS MRGE, PPI SIBO è frequente in soggetti in tx con PPI prolungata (specie >1aa) ed associata a sintomi GI Lombardo L et al, Clin Gastroenterol Hepatol 2010; 8: 504-8 Effetti collaterali potenziali dei PPI: ? Overgrowth batterico intestinale (SIBO) % pazienti con SIBO • 1191 pazienti – HBT (H2 + CH4) – Valutazione retrospettiva L’assunzione di PPI non risulta significativamente associata alla presenza di SIBO determinata con GHBT Ratuapli et al, Am J Gastroenterol 2012, 107: 730-5 Effetti collaterali potenziali dei PPI: ! Da considerare •Rischio osteoporosi/ fratture •Rischio infezioni respiratorie/ enteriche •Rebound ipersecrezione acida •Interazione con clopidogrel •Ipomagnesemia Effetti collaterali potenziali dei PPI: ! Da considerare (long term use) -Rischio osteoporosi/ fratture -Rischio infezioni respiratorie/ enteriche -Rebound ipersecrezione acida -Interazione con clopidogrel - Ipomagnesemia ! Long-term Proton Pump Inhibitor Therapy and Risk of Hip Fracture Osteoporosi - Fratture ossee Yu-Xiao Yang, James D Lewis, Solomon Epstein, David C Metz JAMA 2006, 296: 2947-2953 Disegno studio: Popolazione: Fonte dati: Casi: Controlli: caso-controllo UK, età > 50aa General Practice Research Database (GPRD, 1987-2003) 13.556 casi incidenti di fratture di femore (primo episodio) 10:1 (sesso, età, durata follow-up) Adjusted OR (95% CI) ➊ Rischio frattura per tx con PPI > 1yr 1.44 (1.30 - 1.59) ➋ Rischio frattura per tx con H2RA > 1yr 1.23 (1.14 - 1.39) ➌ Rischio frattura per tx PPI alte dosi 2.65 (1.80 - 3.90) (> 1.75 dose media giornaliera) ➍ Rischio incrementale con durata trattamento: 1.22 (1.15-1.30) 1 yr 1.41 (1.28-1.56) 2 yr 1.54 (1.37-1.73) 3 yr 1.59 (1.39-1.80) 4yr ! Proton Pump Inhibitor Therapy and Risk of Fracture: a Systematic Review and Meta-Analysis of Observational Studies Osteoporosi - Fratture ossee S Ngamruengphong, GI Leontidas, S Radhi, A Dentino, K Nugent Am J Gastroenterol 2011,106: 1209-1218 Disegno studio: meta-analisi studi osservazionali (6 caso-controllo, 4 coorte) elevata eterogeneità tra gli studi Rischio di frattura di femore: ! Proton Pump Inhibitor Therapy and Risk of Fracture: a Systematic Review and Meta-Analysis of Observational Studies Osteoporosi - Fratture ossee S Ngamruengphong, GI Leontidas, S Radhi, A Dentino, K Nugent Am J Gastroenterol 2011, 106: 1209-1218 Rischio di frattura vertebrale: ! Proton Pump Inhibitor Therapy and Risk of Fracture: a Systematic Review and Meta-Analysis of Observational Studies Osteoporosi - Fratture ossee S Ngamruengphong, GI Leontidas, S Radhi, A Dentino, K Nugent Am J Gastroenterol 2011, 106: 1209-1218 Analisi di sottogruppi : DURATA: non confermato “effetto durata” - uso PPI < 1yr aumenta il rischio di frattura femore - uso PPI > 1yr (durata cumulativa 3-10yr) non aumenta il rischio in modo significativo - non differenza significativa tra i due gruppi ! PPI e rischio fratture ossee Osteoporosi - Fratture ossee Interpretazione dei risultati • Fattori confondenti residui “non pesati” nei singoli studi • Eterogeneità degli studi nelle metanalisi • Associazione NON necessariamente causalità associazione dose PPI e rischio dubbia associazione tra durata trattamento e rischio mancanza di evidenze sperimentali riguardo il meccanismo patogenetico • L’aumento del rischio assoluto molto modesto • FDA 29 maggio 2010: rischio fratture inserito in scheda tecnica • Screening per osteoporosi NON da raccomandare in pazienti candidati a trattamenti prolungati ! Use of Gastric Acid-Suppressive Agents and the Risk of Community-acquired Clostridium difficile Associated Disease Infezioni – Clostridium difficile Dial S, Delaney JA, Barkun AN, Suissa S JAMA 2005, 294: 2989-2995 Casi di infezione da Clostridium difficile X 100.000 pazienti (GPRD -United Kingdom General Practice Research database) Infezioni – Clostridium difficile ! PPI e rischio di infezione da C difficile: metanalisi di 42 studi Kwok CS et al, Am J Gastroenterol 2012, 107:1011-19 Infezioni – Clostridium difficile ! PPI e rischio di infezione Clostridium difficile Interpretazione dei risultati • Fattori confondenti residui “non pesati” nei singoli studi • Eterogeneità degli studi nelle meta-analisi • Meccanismo causale controverso - spore Clostridium difficile acido-resistenti • Considerare CDAD in pazienti con diarrea in trattamento con PPI • Limitare uso di PPI ad indicazioni strettamente necessarie in pazienti ospedalizzati o durante trattamenti antibiotici • “Wash your hands before stopping PPIs!!” ! Meta-analysis: proton pump inhibitor use and the risk of community-acquired pneumonia Polmonite “community acquired” J Johnstone, K Nerenberg, M Loeb. Alimenth Pharmacol Ther 2010; 31: 1165-77 Analisi di sottogruppi: durata trattamento con PPI e rischio infezione polmonare Newly prescribed users: Chronic users: ! Rebound ipersecrezione gastrica Presupposto fisiopatologico e dati sperimentali: • Effetto trofico della gastrina sulla cellule ECL e parietali • PPI a lungo termine: - iperplasia cellule ECL - aumento massa cellule parietali • Stop PPI aumento secrezione acida Gillen D et al, Gastroenterology 1999; 116: 239-47 12 soggetti Hp-vi, 9 soggetti Hp+vi Valutazione BAO e MAO basali Trattamento con omeprazolo 40mg/die per 8 sett Rivalutazione BAO e MAO a +15gg da fine trattamento In soggetti Hp –vi: BAO medio post-PPI = + 82% BAO pre-trattamento MAO medio post-PPI = + 28% MAO pre-trattamento In soggetti Hp +vi: risposta eterogenea ! Rebound ipersecrezione gastrica Implicazioni cliniche: Reimer C, Gastroenterology 2009; 137: 80-87 RCT, 120 volontari sani Randomizzazione: - 12 wk placebo - 8 wk esomeprazolo 40mg/die + 4 wk placebo GSRS (symptom score) raccolto settimanalmente Pazienti sintomatici: GSRS > 2 (mild discomfort) in uno dei questionari (pirosi, rigurgito, dispesia) Variazione temporale della percentuale dei soggetti con sintomi GI: p = 0.02 p = 0.009 p = 0.001 ! PPI e rebound ipersecrezione gastrica Interpretazione dei risultati • Non trattare in prima battuta con PPI la dispepsia e la MRGE • Meglio evitare sospensione brusca di trattamento a lungo termine (tapering con H2RA?) • Se PPI utilizzato come test diagnostico, preferibile utilizzo di breve durata ! PPI ed IpoMagnesiemia Segnalazioni da casi di ipomagnesiemia associati a PPI pubblicati o riportati ad agenzie regolatorie FDA-early communication - 3 Marzo 2011 Healthcare professionals should consider obtaining serum magnesium levels prior to initiation of prescription PPI treatment in patients expected to be on these drugs for long periods of time, as well as patients who take PPIs with medications such as digoxin, diuretics or drugs that may cause hypomagnesemia Eventi avversi dei PPI: “much ado about nothing?” • Nessuna terapia è completamente priva di rischi • Richiamo alla appropriatezza della prescrizione e dei dosaggi • Valutazione rischi e benefici nel singolo paziente • Interventi di potenziale prevenzione degli AEs